12
1 MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 INDIRIZZO DI STUDI SCIENZE UMANE CLASSE III B AREA SCIENTIFICA DISCIPLINA SCIENZE NATURALI DOCENTE LUGLIO MARIO FRANCO QUADRO ORARIO 2 ore settimanali (n. ore sett. nella classe) 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA 1.1 Profilo generale della classe (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione ..) DISCIPLINA E FREQUENZA Gli alunni in classe mostrano un atteggiamento corretto tra loro e nei confronti dell’insegnante. La frequenza risulta regolare, a parte un’assenza collettiva. PARTECIPAZIONE La maggior parte della classe evidenzia una sufficiente partecipazione al dialogo educativo. INTERESSE ED IMPEGNO La maggior parte della classe mostra interesse per la disciplina, l’impegno profuso è discreto DISPONIBILITÀ ALLAPPROFONDIMENTO PERSONALE Non mostrano molta disponibilità all’approfondimento personale, soprattutto perché non hanno acquisito un metodo di studio autonomo ed efficace. ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G. PEANO” C/da Fontanelle 85052 MARSICONUOVO (PZ) Tel.0975342102 - Fax 0975344109 C. F. 80006310769 - C. M. PZIS01900C www.liceomarsico.gov.it- E-Mail: [email protected] Sede Associata: LICEO STATALE MARSICONUOVO (PZ) Indirizzi: liceo Scientifico-Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate Liceo Linguistico C/da Fontanelle - Tel.0975342102 - Fax 0975344109 - C.M. PZPS01901V Sede Associata: LICEO STATALE VIGGIANO (PZ) Indirizzi: Liceo Classico- Liceo delle Scienze Umane Via Aldo Moro - Tel. 0975 61083 - Fax 0975 61191 - C. M. PZPC01901Q

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

  • Upload
    lyque

  • View
    220

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

1

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

INDIRIZZO DI STUDI SCIENZE UMANE

CLASSE III B

AREA SCIENTIFICA

DISCIPLINA SCIENZE NATURALI

DOCENTE LUGLIO MARIO FRANCO

QUADRO ORARIO 2 ore settimanali

(n. ore sett. nella classe)

1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

1.1 Profilo generale della classe

(caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione..)

DISCIPLINA E FREQUENZA

Gli alunni in classe mostrano un atteggiamento corretto

tra loro e nei confronti dell’insegnante.

La frequenza risulta regolare, a parte un’assenza

collettiva.

PARTECIPAZIONE La maggior parte della classe evidenzia una sufficiente

partecipazione al dialogo educativo.

INTERESSE ED IMPEGNO La maggior parte della classe mostra interesse per la

disciplina, l’impegno profuso è discreto

DISPONIBILITÀ ALL’APPROFONDIMENTO

PERSONALE

Non mostrano molta disponibilità all’approfondimento

personale, soprattutto perché non hanno acquisito un

metodo di studio autonomo ed efficace.

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G. PEANO”

C/da Fontanelle 85052 MARSICONUOVO (PZ) Tel.0975342102 - Fax 0975344109

C. F. 80006310769 - C. M. PZIS01900C

www.liceomarsico.gov.it- E-Mail: [email protected]

Sede Associata: LICEO STATALE –MARSICONUOVO (PZ)

Indirizzi: liceo Scientifico-Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate – Liceo Linguistico

C/da Fontanelle - Tel.0975342102 - Fax 0975344109 - C.M. PZPS01901V

Sede Associata: LICEO STATALE – VIGGIANO (PZ)

Indirizzi: Liceo Classico- Liceo delle Scienze Umane

Via Aldo Moro - Tel. 0975 61083 - Fax 0975 61191 - C. M. PZPC01901Q

Page 2: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

2

1.2 Alunni con bisogni educativi speciali (alunni diversamente abili e con disturbi specifici dell’apprendimento)

All’interno della classe sono presenti due alunni con bisogni educativi speciali per i

quali si rinvia ai PDP predisposti.

1.3 Livelli di partenza rilevati e fonti di rilevazione dei dati

Tipologia di prova utilizzata come test d’ingresso: colloqui con gli alunni.

Livello critico

(voto n.c. – 2)

Livello basso

(voti inferiori alla

sufficienza)

Livello medio

(voti 6-7)

Livello alto

( voti 8-9-10)

N. 0 N. __6___ N. __8___ N. 1

FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI

□ griglie, questionari conoscitivi, test socio-metrici

(se si, specificare quali)………………………………..

□ tecniche di osservazione

□ test d’ingresso

□ colloqui con gli alunni

□ colloqui con le famiglie

□ altro: ____________________________________________

2. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPREDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE

Competenze attese al termine dell’anno

scolastico

Saper utilizzare la corretta terminologia per enunciare teorie, regole e leggi (modelli atomici, teorie sul legame chimico, ecc.)

Saper utilizzare metodi appropriati di rappresentazione del comportamento degli atomi (digrammi, grafici, formule elettroniche)

Saper utilizzare un lessico disciplinare per comunicare in forma fluente temi biologici di attualità ( malattie genetiche)

Acquisire una preparazione scientifica adeguata per argomentare gli aspetti chimici/biochimici, cellulari/molecolari, evoluzionistici, nonché i meccanismi di riproduzione, sviluppo ed ereditarietà.

Saper utilizzare il libro di testo e altre forme di informazioni (riviste, immagini)

Saper applicare il metodo scientifico nell’osservazione di fenomeni biologici e chimici della realtà quotidiana

Utilizzare metodi appropriati di rappresentazione delle rocce e dei minerali,

Page 3: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

3

2.1 Articolazione delle competenze in abilità e conoscenze

CHIMICA

ABILITÀ CONOSCENZE

Spiegare che cos’è lo spettro elettromagnetico Sapere come varia l’ energia di un’ onda elettromagnetica con la

frequenza e la lunghezza d’ onda Illustrare come il modello di Bohr spiega le righe degli spettri atomici Saper spiegare la doppia natura dell’elettrone: onda o corpuscolo. Saper definire il concetto di indeterminazione di Heisenberg. Spiegare che cos’è un orbitale e saperlo identificare attraverso i

quattro numeri quantici Ricavare la configurazione elettronica di un elemento dalla sua

posizione nella tavola periodica. Individuare nella configurazione elettronica gli elettroni di valenza e gli

elettroni interni Spiegare la relazione che intercorre fra la struttura elettronica di un

elemento e la sua posizione nella tavola periodica. Spiegare perché le caratteristiche degli elementi di un medesimo

periodo variano,via via che si procede nello stesso. Dedurre le principali caratteristiche dei vari elementi dalla posizione

che occupano nella tavola periodica. Prevedere il tipo di legame che si può instaurare tra gli atomi Giustificare la natura dei legami con la sovrapposizione di orbitali o con

l’attrazione elettrostatica. Definire il numero di ossidazione e conoscere i criteri per applicarlo

correttamente. Scrivere la formula dei composti conoscendo il numero di ossidazione

degli ioni componenti. Scrivere le reazioni di formazione dei composti appartenenti alle

diverse classi. Descrivere i criteri della nomenclatura IUPAC e di quella tradizionale Definire una trasformazione chimica e rappresentarla graficamente

sotto forma di equazione bilanciata. Conoscere e descrivere il modello atomico di Bohr. Conoscere e spiegare i numeri quantici e il modello quanto-meccanico

dell’atomo Conoscere la tavola periodica e il suo criterio di organizzazione Descrivere l’organizzazione della tavola periodica Illustrare i motivi per i quali gli elementi appartenendo allo stesso

gruppo presentano caratteristiche simili. Conoscere le principali proprietà periodiche: potenziale di ionizzazione,

affinità elettronica, raggio atomico, elettronegatività.

Conoscere le caratteristiche fisiche della luce

Descrivere la luce come un’onda elettromagnetica e come un insieme di particelle

Illustrare i concetti di quantizzazione e di livello energetico

Conoscere e descrivere il modello atomico di Bohr.

Conoscere e spiegare i numeri quantici e il modello quanto-meccanico dell’atomo

Conoscere la tavola periodica e il suo criterio di organizzazione

Descrivere l’organizzazione della tavola periodica

Illustrare i motivi per i quali gli elementi appartenendo allo stesso gruppo presentano caratteristiche simili.

Conoscere le principali proprietà periodiche:potenziale di ionizzazione, affinità elettronica, raggio atomico, elettronegatività.

Conoscere la regola dell’ ottetto Conoscere la natura dei legami

intramolecolari e intermolecolari Correlare le proprietà delle sostanze con i

relativi legami chimici Sapere come si ricavano le formule di

struttura di composti covalenti Definire il concetto di valenza e di numero

di ossidazione Assegnare la formula esatta a una specie

chimica in base alla sua denominazione. Conoscere la nomenclatura tradizionale,

IUPAC, di Stock Identificare e classificare i vari tipi di

reazioni chimiche. Conoscere le regole per scrivere

un’equazione di una reazione chimica Rappresentare un’equazione chimica

bilanciata

Page 4: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

4

BIOLOGIA

ABILITÀ CONOSCENZE

Distinguere e spiegare le funzioni delle strutture ciplasmatiche che permettono l’attuarsi della itosi.

Riconoscere e spiegare quali diversi fini persegue a riproduzione negli organismi unicellulari e nei luricellulari

Distinguere e giustificare le diverse modalità di itodieresi che si attuano nelle cellule animali e in quelle vegetali. Riconoscere al microscopio le principali fasi della mitosi in cellule vegetali

Applicare le leggi di Mendel in diversi ambiti Utilizzando il quadrato di Punnet

Giustificare perché i dati ottenuti da Mendel avvalorano le sue ipotesi.

Saper distinguere tra carattere dominante e recessivo, tra omozigote e eterozigote

Descrivere in quale modo la meiosi avvalora le leggi di Mendel Spiegare come Morgan ha determinato l’ eredità legata al sesso Individuare le specifiche funzioni degli acidi nucleici che

intervengono nel processo di sintesi proteica Spiegare le modalità con le quali avviene il controllo della sintesi

proteica Spiegare le cause delle malattie genetiche Spiegare le cause delle alterazioni di numero di cromosomi Confrontare le malattie genetiche autosomiche e quelle legate al

sesso Confrontare le modalità di trasmissione di una malattia genetica

dovuta a un allele dominante e a un allele recessivo Confrontare le diverse teorie evolutive per rilevare somiglianze e

differenze Spiegare il ruolo della selezione naturale darwiniana Spiegare il rapporto tra le frequenze alleliche dei pool genici e

l’evoluzione Riconoscere i fattori che generano la variabilità genetica: le

mutazioni e le ricombinazioni. Distinguere tra speciazione simpatrica e allopatica.

Illustrare i meccanismi di isolamento riproduttivo che portano alla

formazione di nuove specie

Riconoscere e distinguere le fasi del ciclo cellulare

Conoscere come avviene divisione cellulare negli organismi procarioti e negli organismi eucarioti

Saper descrivere il processo di mitosi, meiosi e citodieresi e spiegarne il loro significato.

Distinguere le cellule aploidi dalle cellule diploidi Riconoscere il ruolo di cellule aploidi e diploidi. Individuare le differenze tra riproduzione

asessuata e riproduzione sessuata. Descrivere gli esperimenti condotti da Mendel Definire geni e alleli, genotipo e fenotipo Esporre le tre leggi di Mendel Descrivere come si esegue un reincrocio Descrivere i casi di estensione della genetica

mendeliana Definire i concetti di dominanza incompleta, di

codominanza, allelia multipla ed eredità poligenica

Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

Esporre la teoria: un gene un enzima Conoscere la sintesi delle proteine e il ruolo

dell’RNA Descrivere il passaggio dall’informazione genetica

(genotipo) alla realizzazione del carattere (fenotipo)

Descrivere e definire il comportamento dei caratteri mendeliani nell’ uomo

Definire il comportamento dei geni legati al sesso Distinguere tra malattie genetiche autosomiche e

quelle trasmesse con i cromosomi sessuali Elencare e descrivere le alterazioni di numero dei

cromosomi Descrivere e portare esempi di malattie genetiche

causate da aberrazioni cromosomiche Descrivere le prime idee riguardanti

l’evoluzionismo Conoscere i contributi di Lamarck e Wallace alle

idee evoluzionistiche Esporre i nuclei fondanti della teoria di Darwin Definire il concetto di specie biologica Definire in concetti di Selezione naturale e di lotta

per la sopravvivenza. Conoscere il significato del termine “adattamento” Spiegare il significato di evoluzione alla luce

deiprincipi della genetica Conoscere le variabilità genetica nelle

popolazioni: pool genico, frequenze alleliche Conoscere i fattori che concorrono alla variazione

delle frequenze geniche Conoscere i punti che caratterizzano una

popolazione secondo la legge di Hardy

Page 5: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

5

MINERALOGIA

ABILITÀ CONOSCENZE

Riconoscere i minerali comuni attraverso le loro proprietà fisiche

Classificare i minerali secondo la loro composizione chimica

Classificare le rocce secondo la loro origine Riconoscere attraverso o un’osservazione sul campo o

da immagini fotografiche le più importanti strutture delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche

Saper distinguere una roccia ignea da una sedimentaria e metamorfica

Rappresentare con un modello grafico il ciclo litogenetico Riconoscere i diversi tipi di vulcani in base alla forma Distinguere le diverse categorie di vulcani, correlandole

con la natura dei magmi e la tipologia dei piroclasti Interpretare la distribuzione dei vulcani attivi sulla

superficie terrestre. Collegare le modalità delle eruzioni vulcaniche con le

strategie disponibili per prevenirne gli effetti dannosi.

Definire cos’è un minerale specificandone le caratteristiche identificative

Descrivere i processi che portano alla formazione dei minerali

Conoscere quali sono i criteri utilizzati per la classificazione dei minerali

Conoscere la differenza tra minerali e rocce

Sapere che cosa si intende per composizione mineralogica, struttura e tessitura di una roccia

Illustrare i processi di origine delle rocce

Definire le principali caratteristiche delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche

Definire il ciclo litogenetico Descrivere i principali corpi

magmatici intrusivi e il meccanismo eruttivo

Spiegare la differenza tra attività effusiva ed esplosiva e descrivere i prodotti dei due tipi di attività

Collegare i diversi tipi di vulcani ai diversi tipi di eruzione.

Conoscere le caratteristiche dei vulcani attivi italiani

Conoscere i parametri per la determinazione del rischio vulcanico

Page 6: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

6

3. MODULI DIDATTICI CON L’INDICAZIONE DEI TEMPI DI SVOLGIMENTO E

DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTESI

CONTENUTI SPECIFICI DEL PROGRAMMA

SCIENZE DELLA TERRA MODULO 1

Le rocce e i processi litogenetici

I minerali

Le rocce ignee o magmatiche

Plutoni e vulcani

Rocce sedimentarie

Rocce metamorfiche e il ciclo litogenetico

CONTENUTI SPECIFICI DEL PROGRAMMA

CHIMICA MODULO 1.

LA STRUTTURA ATOMICA

Gli atomi

Le particelle subatomiche

I modelli atomici

La configurazione elettronica

MODULO 2.

I LEGAMI CHIMICI

Il legame covalente omopolare

Il legame covalente eteropolare e legame dativo

Il legame ionico

Orbitali ibridi

Il legame idrogeno

Le forze di Van der Waals

Il legame metallico

MODULO 3

I COMPOSTI CHIMICI

Principio della elettroneutralità

Molecole biatomiche ossigenate di metalli

Molecole biatomiche ossigenate di non metalli

Nomenclatura

Perossidi

Idrossidi o basi

Acidi

Composti inorganici dell’idrogeno

Nomenclatura IUPAC

Page 7: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

7

CONTENUTI SPECIFICI DEL PROGRAMMA DI

BIOLOGIA

MODULO 1

I MECCANISMI DELL’EREDITARIETA’ E DELL’EVOLUZIONE

L’eredità biologica

Mendel e la nascita della genetica

L’ estensione della genetica mendeliana

La continuità della vita

La mitosi

La meiosi

Geni, cromosomi, uomo

Il DNA e l’espressione genica

La sintesi evoluzionistica

La storia della biodiversità

L’evoluzione dell’uomo

Page 8: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

8

4. EVENTUALI PERCORSI PLURIDISCIPLINARI /INTERDISCIPLINARI Tra discipline dello stesso asse o di assi diversi. Individuazione del modulo e descrizione dell’architettura didattica

(indicazione degli argomenti, dei nuclei tematici, dei tempi e delle modalità di svolgimento, delle metodologie di

verifica e valutazione)

5. METODOLOGIE DIDATTICHE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI

ASPETTI INNOVATIVI E ALL’UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE DIGITALI

■ Lezione frontale;

■ Riflessione guidata;

6. AUSILI DIDATTICI Indicare il manuale in adozione, eventuali sussidi o testi di approfondimento, attrezzature e ambienti per

l’apprendimento, uso di testi in versione on line o mista

Scienze naturali 3: Scienze della Terra – chimica – biologia

M. Crippa, M Rusconi, A Bargellini, M Fiorani, D. Nepgen, M. Mantelli. A.MONDADORI SCUOLA.

7. SPAZI DIDATTICI

■ Aula;

■ Biblioteca;

■ Sala video/multimediale.

8. MODALITÀ DI RECUPERO DELLE LACUNE RILEVATE E DI EVENTUALE

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

■ Recupero curricolare: esercitazione, rinforzo e ripetizione di attività ed argomenti trattati durante l’anno

scolastico.

■ Valorizzazione delle eccellenze: gli alunni verranno indirizzati verso percorsi di approfondimento da svolgere

autonomamente in orario extracurricolare e saranno seguiti e supportati nel loro percorso in orario curricolare.

9. VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

9.1. TIPOLOGIA – NUMERO E TEMPI DELLE VERIFICHE

TIPOLOGIE DI PROVE DI VERIFICA NUMERO PROVE DI

VERIFICA

TEMPI DI

SVOLGIMENTO Prove orali: colloqui, discussioni guidate, interrogazioni

2

a quadrimestre

Page 9: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

9

9.2. OBIETTIVI MINIMI

COMPETENZA: utilizzare gli strumenti espressivi ed argomentativi, nonché il lessico disciplinare.

ABILITÀ CONOSCENZE

Esprimersi, in forma orale, con sufficiente chiarezza

Page 10: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

10

Per quanto riguarda le competenze chiave di cittadinanza, gli obiettivi minimi si riferiscono al livello di sufficienza

evidenziato nelle rubriche di valutazione.

9.3. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Specificare in che modo l’apprendimento della disciplina concorre anche allo sviluppo delle competenze chiave di

cittadinanza.

1. COMPETENZA CULTURALE Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale),

anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di lavoro e di studio.

2. COMPETENZA COMUNICATIVA, ESPRESSIVA, ARGOMENTATIVA E PRAGMATICA Individuare e

rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti

diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura

sistemica, individuando analogie e differenze, cause ed effetti .

Acquisire e interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti e attraverso diversi strumenti

comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

Esprimersi utilizzando linguaggi e supporti diversi.

3. COMPETENZA SOCIALE E RELAZIONALE Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,

contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti

fondamentali degli altri.

Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere i propri diritti e bisogni riconoscendo

quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

4. COMPETENZE: APPLICATIVA E PROGETTUALE, TESTUALE E ICONOGRAFICA,

METACOGNITIVA Formulare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,

utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i

vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti, raccogliendo e

valutando i dati, proponendo soluzioni, utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse

discipline.

9.4. TIPOLOGIA DI VERIFICA PER LA RILEVAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

La valutazione della prova esperta e della prova autentica sarà indicativa per la rilevazione e la valutazione delle

competenze chiave di cittadinanza.

Page 11: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

11

9.5. CRITERI DI VALUTAZIONE CON RIGUARDO ANCHE ALLE COMPETENZE

CHIAVE DI CITTADINANZA

I criteri per la valutazione delle prove orali e di quelle scritte anche in relazione alle competenze di cittadinanza si atterranno

a quelli contenuti nelle griglie elaborate in sede di dipartimento.

Livelli Ottimo

Buono

Sufficiente Insufficiente Gravemente

insufficiente

Competenze

Avanzate

Intermedie

Di base

Non raggiunte

A. Competenza

culturale

Ha conoscenze

approfondite che

elabora collegandole

in modo personale

con la realtà.

Ha buone

conoscenze che

utilizza per

elaborare idee

personali.

Ha conoscenze di

base di cui fa un

uso semplice, ma

corretto.

Ha conoscenze

parziali che

non riutilizza

in modo

corretto

Ha conoscenze

frammentarie e

lacunose e non

ne comprende i

nessi logici

B. Competenza

comunicativa,

espressiva,

argomentativa e

pragmatica

Espone in modo

chiaro argomentando

efficacemente

conoscenze e

opinioni.

Espone in modo

chiaro e argomenta

correttamente

conoscenze e

opinioni.

Espone in modo

semplice, ma

sostanzialmente

corretto

Espone in

modo scorretto

e argomenta in

modo

superficiale

Espone con

difficoltà e non

è in grado di

argomentare.

C. Competenza

sociale e

relazionale

Interagisce e

collabora. Agisce in

modo autonomo e

responsabile

valorizzando le

differenze

individuali. Si

relaziona in modo

costruttivo con

compagni e

insegnanti e con-

tribuisce a creare un

clima positivo. È

coinvolto nelle

sollecitazioni

culturali anche

extrascolastiche.

Partecipa e

collabora. Si

relaziona

positivamente con

compagni e

insegnanti. È

coinvolto nelle

sollecitazioni

culturali

scolastiche.

Segue

attentamente

anche se non

interviene. È

generalmente

corretto nei

rapporti personali.

Partecipa con

scarsa

attenzione e in

modo

saltuario. Non

riesce a

relazionarsi in

modo corretto

e positivo con

compagni ed

insegnanti.

Non partecipa e

non interviene

in modo

pertinente. Non

assume

comportamenti

scolastici e di

apprendimento

corretti.

Page 12: MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … naturali III B.pdf · codominanza, allelia multipla ed eredità Spiegare i meccanismi dell’ eredità legata al sesso e ai geni associati

12

D. Competenze:

applicativa e

progettuale,

testuale e

iconografica,

metacognitiva

Ha un metodo di

studio elaborativo e

autonomo.

Acquisisce, elabora e

interpreta i dati in

modo personale.

Effettua collegamenti

originali intra- e in-

terdisciplinari. Si

pone in una

prospettiva critica ed

ermeneutica. Progetta

percorsi di

apprendimento

utilizzando la

metodologia della

ricerca in modo

originale. Risolve

problemi complessi

in modo personale.

Ha un metodo di

studio organizzato.

Coglie e interpreta i

dati significativi e li

mette in relazione.

Compie inferenze

ed effettua

collegamenti intra-

e interdisciplinari.

Progetta percorsi di

apprendimento

utilizzando in modo

corretto la

metodologia della

ricerca. Risolve

problemi in modo

autonomo.

Ha un metodo di

studio limitato a

procedure note.

Schematizza in

modo corretto.

Effettua semplici

collegamenti

intradisciplinari.

Progetta percorsi

di apprendimento

solo seguendo

procedure note.

Restituisce in

modo

complessivamente

corretto i dati

acquisiti

comprendendone

le re-lazioni

immediate.

Risolve

correttamente

semplici problemi.

Ha un metodo

di studio non

organizzato.

Comprende in

modo

superficiale

testi e

informazioni

ed evidenzia

difficoltà di

collegamento.

Schematizza

in modo

impreciso e

non completo.

Restituisce i

dati in modo

parziale senza

proporre

collegamenti.

Risolve solo

parzialmente i

problemi

proposti.

Ha un metodo

di studio

inefficiente.

Comprende in

modo

frammentario

testi e

informazioni e

non opera in-

ferenze.

Evidenzia

difficoltà di

applicazione

delle procedure.

Riproduce i dati

in modo

parziale e

scorretto. Non è

in grado di

risolvere

semplici

problemi.

VOTO da 10 a 8,01 da 8 a 6,51 da 6,5 a 6 5 4 3 2

Viggiano, 09 dicembre 2015

Il docente

Mario Franco Luglio