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Informatica (quasi) di base About the author: Leonardo Pergolini Solutions Architect & Project Manager Email: [email protected] HEALTHCARE SESSIONS

MODULO 1-Informatica di Base

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Informatica (quasi) di base

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Leonardo PergoliniSolutions Architect & Project ManagerEmail: [email protected]

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» Affinchè una informazione, o più genericamente, un dato possa essere elaborato è necessario l’utilizzo congiunto di hardware e software.

» L’hardware (ferro) rappresenta lo strumento fisico attraverso la quale una qualsiasi informazione possa essere elaborata.

» Al giorno d’oggi possiamo considerare come componenti hardware:

- Il personal computer

- Il notebook

- Un moderno telefono cellulare

- Un palmare

- Un navigatore satellitare

» E generalizzando “qualsiasi apparato in grado di prendere una informazione “input”, trattarla e memorizzarla/elaborarla (output)

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L’hardware, nella quasi totalità dei casi, è composto da diverse componenti. L’insieme di queste componenti tende a differenziare la capacità computazionale o elaborativa dei singoli sistemi.

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La CPU (Central Processing Unit):» è la parte "pensante" di ogni computer, costituita da un sottile cristallo di silicio.

Su un processore (p.e. di un cm2) vengono impressi diodi, transistor e circuiti.

Esegue le istruzioni ed elabora i dati dei programmi presenti nella memoria RAM

e nei registri interni al processore.

» Se paragonata al corpo umano la CPU può essere assimilabile al ns. cervello. Si tratta di un componente in grado di eseguire un numero elevatissimo di operazioni al secondo.

» La CPU caratterizza la potenza elaborativa di un calcolatore: infatti esistono in commercio personal computer e portatili che differiscono per il modello di CPU installata.

» I principali produttori di CPU sono Intel ed AMD. Inoltre tutti i nuovi sistemi dispongono attualmente di CPU a 64bit in grado di raggiungere performances elevatissime comparabili con i sistemi servers.

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La RAM (Random Access Memory):

» rappresenta la memoria del calcolatore e consente di memorizzare un programma in esecuzione o i dati che vengono elaborati.

» Con questo componente iteragisce continuamente la CPU.

» Paragonando questo componente al corpo umano possiamo paragonare la RAM alla nostra memoria, che iteragisce con il cervello durante l’elaborazione di una informazione.

» La differenza fondamentale risiede nel fatto che la nostra memoria è permanente mentre il contenuto della RAM, una volta spento il calcolatore, viene perso, a meno che l’informazione non venga trasferita su una Memoria di Massa (Hard Disk, CD-ROM, chiavetta USB, ecc ecc).

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La memoria di massa per l’appunto rappresenta un dispositivo in

grado di memorizzare per un lungo periodo di tempo le informazioni.

» Comunemente possiamo considerare come memorie di massa il disco fisso (hard disk) del nostro PC, la card della nostra macchina digitale fotografica, un DVD, la nostra chiavetta USB.

» Sempre paragonando questo componente con il corpo umano possiamo considerare la memoria di massa come la ns. memoria effettiva.

» Esistono diverse tipologie di memorie di massa e la loro differenziazione varia in base a specifiche esigenze.

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Esistono poi a corredo dei dispositivi hardware una serie molto vasta di periferiche che consentono di inserire informazioni (input) o gestire/mostrare l’esito di una elaborazione (output).

» In gergo informatico questi dispositivi vengono chiamati “periferiche”.

» Alcuni esempi….

- La tastiera ed il mouse possono considerarsi periferiche di input perché mediante essi noi inseriamo informazioni;

- Uno scanner può considerarsi un dispositivo di input perché viene utilizzato per convertire / inserire una immagine nel calcolatore;

- Un monitor è da considerarsi un dispositivo di output perché mostra i dati elaborati o in fase di inserimento;

- Una stampante è da considerarsi un dispositivo di output perché trasferisce su carta le informazioni.

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» Il software rappresenta l’interfaccia fra l’utente di un calcolatore o dispositivo dotato di hardware e l’hardware stesso.

» Un calcolatore usualmente utilizza un linguaggio di programmazione (assimilabile ad una lingua vera e propria) chiamata Assembly o Assembler caratterizzata da comandi veri e propri che iteragiscono direttamente con CPU, Memoria e Bus.

» L’utente utilizza il software attraverso una interfaccia molto intuitiva (esempio Windows) ed il software stesso converte le azioni dell’utente in comandi comprensibili per l’hardware.

» Affinchè questo avvenga dobbiamo comprendere le tre tipologie principali di software:

il sistema operativo

il software applicativo

il linguaggio di programmazione

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Quando un calcolatore viene avviato vengono eseguite due importanti operazioni:

1) Viene caricato il BIOS (Basic Input/Output System) della macchina. Rappresenta un programma caricato in una memoria PROM o EPROM che lavora a basso livello con l’hardware. Le impostazioni in esso presenti sono inerenti alla configurazione dei componenti hardware principali del calcolatore e la loro modifica influisce pesantemente sulle prestazioni e sul funzionamento del calcolatore;

2) Viene caricato il Sistema Operativo. Il sistema operativo rappresenta l’interfaccia primaria fra l’utente ed il calcolatore ed è quello che ci consente di effettuare la maggior parte delle operazioni base di un calcolatore.

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Esistono moltissimi sistemi operativi in commercio e non, dipendentementedall’utilizzo che l’utente deve fare del calcolatore e, soprattutto, dalle caratteristiche delcalcolatore stesso.

Quando però si parla di sistema operativo è importante introdurre alcuni concettiinerenti le modalità di licensing del software; ovvero di come il produttore del softwareda diritto all’utente di effettuarne l’uso.

Prendendo ad esempio i sistemi operativi, cosi come i software applicativi ed i linguaggidi programmazione possiamo avere:- La licenza di utilizzo standard: l’utente acquista regolarmente il prodotto ed ha diritto al supporto del

produttore;

- La licenza di utilizzo OEM: ovvero abbiamo a disposizione con l’hardware (unicamente con un PCs oNotebook nuovo) un sistema operativo già installato; questo software non può essere trasferito su uncomputer differente;

- La licenza in modalità Open Source.

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La modalità di licenza standard è quella piu comunemente utilizzata nelle aziende perché i variproduttori di software dispongono di politiche economiche volte a privilegiare l’acquisto disoftware originale su larghi volumi.

Utilizzare software non originale è un reato punito civilmente e penalmente.

La modalità OEM apparentemente non ha costo (anche se da considerarsi già compresonell’acquisto del PC o del notebook). Il software OEM comunemente è basato sulle versioni inedizione “Home” e pertanto non dispongono di quelle caratteristiche che consentono l’utilizzodell’elaboratore in ambienti aziendali, anche se alcuni produttori di hardware forniscono anchesoftware OEM su versioni Business.

La modalità Open Source è quella piu comunemente utilizzata in ambienti universitari e di ricerca.L’installazione è gratuita compreso il codice di programmazione del software. Unico prerequisito èche eventuali modifiche al codice e quindi “variazioni del prodotto” vengano poi rese disponibilialla comunità in modalità gratuita.

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Il software applicativo rappresenta “il programma” che utilizziamo pereffettuare una specifica elaborazione dell’informazione.

Il software applicativo viene eseguito mediante il sistema operativo.

Alcuni esempi di software applicativi più comunemente utilizzati:

- Microsoft Word (Elaborazione Testi)

- Microsoft Excel (Foglio Elettronico)

- AutoCAD (Disegno tecnico)

- Photoshop (elaborazione immagini)

- Il RIS e il PACS (Healthcare)

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Un linguaggio di programmazione rappresenta la “lingua” attraverso la quale un software vienerealizzato…sia software applicativo che sistemi operativi.

Tutti i linguaggi sono caratterizzati da un proprio “set di comandi” che consentono aiprogrammatori (chi scrive software) di impartire comandi al calcolatore in una modalità user-friendly ed il linguaggio stesso converte questi comandi in complesse procedure e funzionirealizzate in assembler, ovvero linguaggio macchina.

Per citare alcuni esempi di linguaggi di programmazione:

- Basic - Delphi (Pascal) - GICOS

- C - Fortran - RPG

- Java - Cobol - SQL (DataBase)

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Il software consente l’iterazione fra l’utente ed il calcolatore.

La quasi totalità dei software specifici per determinate funzioni, es.elaborazione dei testi, ha bisogno di un sistema operativo per essereeseguito.

I sistemi operativi sono il primo livello di interfaccia fra l’utente ed ilcalcolatore.

Sia il software applicativo che il sistema operativo vengono scritti mediantel’ausilio di “linguaggi di programmazione” che servono a chi sviluppasoftware per impartire comandi al calcolatore in maniera semplice efacendo si che sia il linguaggio di programmazione a convertire questeistruzioni in una lingua comprensibile dall’hardware.

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Quando si parla di informatica e di elaborazione si parla di

» “elaborazione delle informazioni”

» L’informazione è composta da un singolo dato o da una serie di dati.

» Il dato, ad esempio un numero, viene convertito, per essere “interpretato” dalcalcolatore in una serie di 0 e di 1.

» Questo avviene mediante una serie di codifiche standard che rappresentanol’informazione. Queste codifiche vengono, per l’appunto, identificate come “codici”.

» I tre codici più comunemente utilizzati sono:

Il codice binario

Il codice esadecimale

Il codice ottale

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Per motivi di tempo a disposizione tratteremo in questo corso nozioni di base sul codicebinario.

Il codice binario è una modalità di codifica numerica che utilizza esclusivamente per laconversione delle informazioni i numeri 0 e 1.

La codifica e la relativa conversione del dato dal ns. sistema decimale al sistema binario èrelativamente semplice.

La conversione consiste nel considerare il numero 2 (8 per il sistema ottale e 16 per ilsistema esadecimale) come sommatoria di potenze progressive e considerarel’informazione utile o non utile moltiplicandola per 0 o per 1.

…sembra difficile a dirsi….ma

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Consideriamo quattro cifre possibili in binario (4 digits)…potremmo avere molte combinazioni…

Ad esempio:

1111 0000 0001 0010 0110 1110 ecc ecc

Come vengono ricavati ?

parlando di 4 digits consideriamo:

23 + 22 + 21 + 20 che corrispondono in decimale a

(8) + (4) + (2) + (1)

Moltiplicando ogni singolo digit per 0 e per 1 si ottiene il numero voluto.

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Esempio:

Convertiamo in binario il numero decimale 7.

Come prima esposto:

23 + 22 + 21 + 20 che corrispondono in decimale a

(8) + (4) + (2) + (1)

Il numero 7 è dato dalla somma di 4 + 2 + 1.

Per convertire in binario moltiplichiamo per 0 o per 1 i numeri coinvolti:

(0 x 23) + (1 x 22) + (1 x 21) + (1 x 20) = 7

Prendendo gli 0 e gli 1 il nostro 7 diventa: 0111

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E se volessi il numero 7 con 8 digits ?

Il calcolo del numero non varia…aumentando i digits aumenta la grandezza del numero chepossiamo convertire.

Il numero 7 sarà sempre:

0000 0111

Lo zero e l’uno sono la dimensione minima dell’informazione.

In termini informatici 0 e 1 vengono considerati, presi singolarmente, bit.

8 bit formano un byte.

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Quando si acquista un calcolatore si sente spesso parlare di:

- Ha 4 GB di RAM (gigabyte)

- Il disco fisso esterno è da 1 TB (terabyte)

- La scheda di rete è da 1 Gb (gigabit)

???Queste terminologie vanno interpretate sempre nel seguente modo:

- La prima lettera identifica il fattore moltiplicativo

- La seconda lettera (b o B) identifica il bit (b) o il byte (B)

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Quindi:

1 byte = 4 bit

1 mbyte (MB) = 1024 bytes

1 gigabyte (GB) = 1024 MB

1 terabyte (TB) = 1024 GB

1 petabyte (PB) = 1024 TB

E così via…

Nella quotidianità raramente si arriva al PB ma in ambienti storage, specialmente

nel campo radiologico dove dobbiamo memorizzare migliaia di immagini, si

può arrivare anche al PB.

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Il dato, nel concetto di informazione simile a quella verbale, deve:

Essere trasmesso, ovvero distribuito da un posto all’altro, condiviso fra piu utenti, resoaccessibile a chi ne ha i diritti, ecc ecc;

Essere memorizzato, ovvero storicizzato in modo da essere sempre reperibile osottoposto a processi di copia del dato (backup); processo necessario in ottemperanzaalla conservazione dei dati di carattere personale / sensibile / a carattere diagnostico;

Essere sicuro, ovvero accertarsi che sia visibile, consultabile e prelevato solo da chi neha reale accesso e responsabilità oggettiva.

Come vengono garantite queste necessità ?

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La trasmissione del dato avviene mediante l’impiego di reti informatiche. Una reteinformatica rappresenta il mezzo trasmissivo mediante la quale l’informazione è ingrado di viaggiare ovunque.

La memorizzazione del dato, oltre che essere un adempimento legale, rappresenta labase per la consultazione di dati storici o attuali. Il dato, con particolare riferimento alladiagnostica per immagini, viene memorizzato in sistemi storage, in sistemi WORM(Dischi ottici non riscrivibili) o semplicemente in DVD per essere consegnati al paziente.La memorizzazione del dato passa anche per processi di salvataggio del dato. Lepolitiche di salvataggio fanno si che anche in caso di guasto di un sistema dimemorizzazione principale, si possa risalire al dato mediante delle copie di sicurezza.

La sicurezza del dato viene realizzata mediante permessi di accesso alle informazioni,dispositivi di accesso biometrici, sistemi smart-card, ecc ecc-

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Nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni una rete rappresenta un sistemavolto alla condivisione delle informazioni, in termini di risorse (hardware e software) edi dati.

Le reti possono essere classificate come segue:

» PAN (personal area network): rete che si estende attorno all’utilizzatore con estensione dipochi metri;

» LAN (local area network): rete che si estende all’interno dello stesso edificio e/ocomprensorio e può estendersi fino a pochi chilometri;

» MAN (metropolitan area network): rete che si estende nel territorio cittadino;

» WAN (wide area network): rete che non ha confini in termini di estensione.

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Le reti locali vengono realizzate utlizzando un cablaggio, all’interno degli edifici,chiamato “cablaggio strutturato”, tipicamente utilizzando cavi in categoria 5 ocategoria 6.

All’interno di una rete locale può essere anche implementata un copertura Wi-Fi,ovvero un sistema che, mediante opportuni apparati, consente di accedere alla retelocale senza necessità di collegare fisicamente il personal computer alla rete.

La tecnologia che sta dietro alle reti locali si chiama “ethernet” e supporta velocitàtipiche di trasferimento dati pari a 10, 100 o 1000 Mbit al secondo. Le nuovetecnologie consentono l’utilizzo anche di reti a 10 Gbit al secondo.

Anche la fibra ottica rappresenta una modalità di cablaggio estremamenteperformante utilizzata specialmente per connettere edifici non adiacenti fra di loro.

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Una rete geografica rappresenta la possibilità di collegare apparati che possono essereanche presenti su continenti diversi.

Molte sono le tecnologie utilizzate per la realizzazione di una rete geografica.Indubbiamente una rete geografica è composta da più reti LAN interconnesse fra diloro.

I mezzi di comunicazione variano dalle comuni linee internet a sistemi più avanzati esicuri come i circuiti DWDM che usano la scomposizione la ricomposizione dei coloriprimari che compongono un fascio luminoso ed utilizzano più fasci di fibre ottiche perla trasmissione delle informazioni.

Internet rappresenta la rete geografica più estesa al mondo.

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Affinchè possa essere realizzata una qualsiasi tipo di rete vengono utilizzati degliapparati, ovvero dei componenti hardware, che consentono di realizzare leinterconnessioni.

HUB

Un hub è letteralmente un concentratore di connessione alla quale vengono attestati tutti queidispositivi che devono comunicare fra di loro.

Viene usato tipicamente in rete PAN e LAN ed è oramai considerato uno strumento sorpassato inquanto qualsiasi segnale viene trasmesso su tutte le singole porte generando un eccessivo traffico.Questo eccessivo traffico in gergo informatico viene definito come Broadcasting.

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SWITCH

Di aspetto estetico molto simile all’hub lo switch consente di eliminare le problematiche delbroadcasting facendo circolare il dato unicamente fra la sorgente e la destinazione, confinandoquindi il traffico e riducendo eventuali colli di bottiglia.

Tutti gli switch dispongono di un ambiente di gestione/configurazione che ne consentel’interconnessione fra più apparati e la creazioni di VLAN (Virtual Local Area Network), ovvero lapossibilità di gestire il traffico di più reti differenti con un solo apparato.

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ROUTER

Il router è un dispositivo che consente l’istradamento dei dati da una rete ad un’altra. Vienetipicamente utilizzato per la realizzazione di reti WAN ma anche, in ambito domestico o LAN, percollegare uno o più calcolatori alla rete internet.

Per il collegamento ad Internet i moderni router consentono ai personal computers la possibilità dieffettuare un collegamento WiFi, ovvero senza fili.

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FIREWALL

Il router è un dispositivo che consente l’istradamento dei dati da una rete ad un’altra. Vienetipicamente utilizzato per la realizzazione di reti WAN ma anche, in ambito domestico o LAN, percollegare uno o più calcolatori alla rete internet.

Per il collegamento ad Internet i moderni router consentono ai personal computers la possibilità dieffettuare un collegamento WiFi, ovvero senza fili.

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Tutti i dispositivi esposti in precedenza necessitano di un cablaggio strutturato per il lorocorretto funzionamento.

Due sono le tipologie di cavi più comunemente utilizzate:

Cavo RJ45Collegamento fra PC, Server e switch o fraSwitch, router e firewall

Cavo Fibra Ottica (Fibre Channel)Collegamento fra apparati su piani differente o fraedifici differenti.

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Esempio di «cablaggio strutturato»

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Esempi di rack adibiti al networking

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Il dato, affinchè possa essere trasmesso, oltre degli apparati esposti, ha bisogno di unprotocollo di trasmissione.

Per protocollo si intende un linguaggio standard che consenta la spedizione e la ricezionedel dato con la conferma dell’avvenuta ricezione e con l’eventuale ritrasmissione dellostesso in caso di errori.

Il protocollo standard utilizzato in reti LAN e WAN è il protocollo TCP/IP.

Trasmission Control Protocol / Internet Protocol

Come dice il nome stesso, è il protocollo sulla quale si basa anche la rete Internet.

All’interno di questo protocollo sono altresì intrinseci una suite di protocolli standardcome ad esempio l’ HTTP, l’ FTP, il Telnet, ecc ecc

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Il protocollo TCP/IP su basa sul fatto che ogni componente di una rete (dove percomponente intendiamo un PC, o un server o un qualsiasi apparato, ivi compreso uncellulare o un dispositivo radiologico) abbia una propria identità che ne consentel’iterazione con gli altri componenti.

Il protocollo TCP/IP viene rappresentato, per ogni dispositivo, da una sequenza di numeridecimali che hanno una propria corrispondenza in binario.

Questa sequenza viene definita come indirizzo IP.

Quando configuriamo la rete in un qualsiasi dispositivo tre sono le componentifondamentali che caratterizzano la postazione a livello di TCP / IP:

L’ IP Address (Indirizzo IP)La Subnet Mask (Maschera di sottorete)Il Gateway

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L’indirizzo IP identifica in modo univoco un qualsiasi elemento attestato alla rete.

Un esempio di indirizzo IP è il seguente:

192.168.0.13

La subnet mask o maschera di rete definisce la separazione ed il numero massimo dicomponenti attestabile ad una determinata rete.

Se ad esempio l’indirizzo di cui sopra ha come subnet mask 255.255.255.0 l’indirizzo sopracitato come esempio và cosi interpretato:

192.168.0 rappresenta la rete ed il numero 13 il dispositivo. Ne deriva che per comunicarecon l’indirizzo 192.168.0.13 gli altri componenti dovranno avere come IP 192.168.0.n doven rappresenta un numero da 1 a 254.

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Per semplicità nell’organizzazione delle reti e relative sottoreti esistono tre classi di retecomunemente utilizzate nel TCP/IP:

Reti di Classe A

Tipicamente hanno come sottorete 255.0.0.0 e l’IP va interpretato come segue:

Ad esempio 10.2.3.5 con subnet 255.0.0.0 ha il numero 10 che identifica la rete e isuccessivi numeri che identificano l’host.

E’ da subito possibile vedere una caratteristica delle reti di classe A, ovvero vengonoutilizzate per un numero massimo di 126 reti ma consentono un numero elevato dicomponenti attestabili (16.774.214).

Il primo numero deve essere compreso fra 1 e 126.

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Reti di Classe B

Tipicamente hanno come sottorete 255.255.0.0 e l’IP va interpretato come segue:

Ad esempio 172.16.2.3 con subnet 255.255.0.0 ha il numero 172.16 che identifica la retee i successivi numeri che identificano l’host.

Quindi le reti di classe B sono la giusta soluzione per ambienti dove sono necessarie unnumero elevato di reti (13.384) ed un numero elevato di componenti (65.534)

Il primo numero deve essere compreso fra 128 e 191.

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Reti di Classe C

Tipicamente hanno come sottorete 255.255.255.0 e l’IP va interpretato come segue:

Ad esempio 192.168.0.13 con subnet 255.255.255.0 ha il numero 192.168.0 che identificala rete e i successivi numeri che identificano l’host.

Quindi le reti di classe C sono la giusta soluzione per ambienti dove sono necessarie unnumero elevato di reti (2.097.152) ed un numero di componenti per singola rete nonsuperiore a 254.

Il primo numero deve essere compreso fra 192 e 223.

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Quando dobbiamo collegare edifici geograficamente separati o fra di loro o,semplicemente, collegare tutti i nostri PC ad internet dobbiamo utilizzare un router,ovvero un sistema che mette in comunicazione due reti differenti.

Ne consegue che ogni rete dovrà avere il proprio identificativo nell’indirizzo IPdifferente, altrimenti il router, non avendo due reti differenti fra di loro, nonriuscirebbe a smistare i pacchetti.

Il parametro Gateway nella maggior parte dei casi coincide con l’indirizzo IP del routere rappresenta la via che un dato deve prendere per raggiungere un’altra rete.

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Quindi:

Configurando un personal computer con i seguenti parametri:

IP: 172.16.10.3Subnet Mask: 255.255.0.0Gateway: 172.16.0.1

Significerebbe che:

- Il PC sta attestato nella rete 172.16- L’identificativo univoco del PC è 10.3- Per accedere ad una rete differente dalla 172.16 di appartenenza il pacchetto

deve essere inoltrato al 172.16.0.1 (router) che provvederà a recapitarlo nellagiusta subnet.

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Considerato che in una media realtà possono essere presenti più sottoreti come fa il nostro router ad inoltrare il dato alla giusta rete ?

Mediante l’impostazione sul router delle rotte.

Se ad esempio dal questo PC voglio vedere “la strada” che il mio dato deve compiere (in questo caso una richiesta della pagina di Google) ottengo quantosegue:

SNOWLEOPARD:~ Leonardo$ traceroute www.google.ittraceroute: Warning: www.google.it has multiple addresses; using 74.125.232.112traceroute to www.l.google.com (74.125.232.112), 64 hops max, 52 byte packets1 128.1.252.150 (128.1.252.150) 2.534 ms 1.296 ms 1.378 ms2 128.1.252.228 (128.1.252.228) 0.195 ms 0.142 ms 0.134 ms3 192.168.100.252 (192.168.100.252) 0.663 ms 0.660 ms 0.553 ms4 217.221.75.114 (217.221.75.114) 2.189 ms 1.556 ms 1.581 ms5 a23-5-104-253.deploy.akamaitechnologies.com (23.5.104.253) 7.524 ms 3.156 ms 1.959 ms6 217.220.187.137 (217.220.187.137) 5.863 ms 1.987 ms 2.173 ms7 mno-b1-link.telia.net (213.248.89.97) 13.664 ms 12.414 ms 13.035 ms8 ffm-bb2-link.telia.net (80.91.246.158) 32.015 ms 31.625 ms 30.589 ms9 * ffm-b7-link.telia.net (80.91.251.54) 31.005 ms *

10 google-ic-127675-ffm-b7.c.telia.net (213.248.89.42) 29.985 ms 28.540 msgoogle-118152-ffm-b7.c.telia.net (213.248.102.234) 29.523 ms

11 209.85.255.176 (209.85.255.176) 28.267 ms 28.834 ms 29.282 ms12 209.85.248.44 (209.85.248.44) 30.743 ms

209.85.251.112 (209.85.251.112) 45.237 ms 37.137 ms13 72.14.238.128 (72.14.238.128) 38.927 ms

209.85.249.235 (209.85.249.235) 43.487 ms72.14.238.128 (72.14.238.128) 37.499 ms

14 74.125.232.112 (74.125.232.112) 39.345 ms 37.940 ms216.239.46.168 (216.239.46.168) 41.732 ms

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Esistono, non considerando le PAN (Personal Area Network), tre tipologie differenti di reti:

- Le reti LAN (Local Area Network): utilizzate all’interno di uno stesso edificio e nel contesto di piccole organizzazioni;

- Le reti MAN (Metropolitan Area Network): utilizzate nel contesto di aree geografiche vaste (Comuni, Regioni, Città…)

- Le reti WAN (Wide Area Network): utilizzate per collegare sedi o uffici geograficamente distanti fra di loro. Tipicamente una WAN agglomera più LAN

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Quando si progetta una rete tipicamente si parla di “topologia della rete”. La topologia della rete rappresenta la struttura logica della rete stessa che fisicamente utilizzerà apparati quali switchs, routers, ecc per l’implementazione.

Esistono 3 principali topologie di rete:

- Bus Topology

- Star Topology

- Ring Topology

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Nella topologia a bus l’informazione viene trasmessa da un computer all’altro. In questa topologia sono presenti

un numero elevatissimo di collisioni di rete.

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Questa topologia è quella comunemente piu usata. Tutti I PC e servers sono collegati ad un hub/Switch.

Garantisce meno collisioni ed è molto efficiente.

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Indicata anche come “rete ad anello” oramai non viene più utilizzata fatta eccezione per sistemi datati che utilizzano accesso a

mainframe o minicomputer.

In questa rete viene utilizzato un “token” per passare le informazioni da un computer all’altro. Il token comprende le

informazioni di chi l’ha spedito per identificare quale computer dovrà ricevere l’informazione. L’informazione si muove in maniera circolare all’interno dell’anello e tale informazione viene esaminata da ogni computer. Quando il computer corretto identifica il token

come “suo” prende l’informazione e la elabora.

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Lo svantaggio di questa rete è che, se un computer è spento o guasto, l’informazione non può essere passata al computer

successivo.

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Il modello OSI (Open Systems Interconnection) rappresenta uno standard adottato nel mondo del networking ed in particolar modo rappresenta la base del protocollo TCP/IP.

Il modello OSI è composto da 7 layers; questi 7 layers derivano da un protocollo originario dell’ IBM chiamato SNA (System Network Architecture). Pertanto, essendo una politica di IBM, quella di forzare chiunque utilizzasse una rete ad utilizzare il prodotto SNA, l’OSI, con il tempo è diventato uno standard di riferimento non più legato all’ IBM, ma regolato da una organizzazione neutra, ovvero l’ ISO (International Standards Association).

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Come accennato in precedenza il modello OSI è un modello composto da 7 Layer (o “strati”):

Layer 1 PHYSICAL

Layer 2 DATA-LINK

Layer 3 NETWORK

Layer 4 TRANSPORT

Layer 5 SESSION

Layer 6 PRESENTATION

Layer 7 APPLICATION

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Il layer fisico ha a che fare con la trasmissione dei bits RAW (grezzi) attraverso un qualsiasi canale di comunicazione (switch, cavi, modems, schede di rete)…e quindi rappresenta:

“qualsiasi cosa di “FISICO” che ha a che fare con la nostra rete”

In networking i computers sono identificati con i termini “hosts” o “nodes”.

Quando parliamo di interconnessioni tipicamente si parla di cablaggio e di cavi.

Le due tipologie di cavi principali sono:

- Straight though cables (patch cables)- Cross-over cables

La differenza principale dipende dall’utilizzo e dalla crimpatura dei cavi stessi.

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La composizione dei cavetti all’interno di un unico cavo ne identifica l’utilizzo ed i “Communication Channel”. Alcuni esempi di communication channel:

- Twisted shielded pair: utilizzato in linee telefoniche e reti - Unshielded twisted pair: utilizzato in linee telefoniche e reti- Coaxial cable: ottimo per il video- Fibre Optical Cable: utilizzato per trasmissione di informazioni

su lunghe distanze e senza perdita di segnale.

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Il data link layer si occupa di prendere l’informazione RAW del layer precedente e la trasforma in modo che essa sia priva di errori.

In questo layer possiamo anche trovare il MAC Address (Media Access Control). Ad esempio è possibile trovare il MAC address di un computer basta digitare dal prompt del dos il comando:

“ipconfig /all”

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In questo layer si possono anche trovare alcuni dispositivi come ad esempio gli switchs di rete.

Qualsiasi tipo di informazione digitale che deve essere trasmessa (email, attachements, immagine, ecc) ha bisogno di essere divisa in gruppi di piccoli bits chiamati “packets” (pacchetti).

Questi pacchetti hanno necessità di alcune informazioni paragonabili all’inviare una lettera attraverso una email.

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Questi piccoli pacchetti vengono inviati uno a seguito dell’altro fino a raggiungere il completamento nella trasmissione dell’informazione.

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Il network layer ha tipicamente a che fare con il controllo delle operazioni all’interno delle subnet (sottoreti). Un router viene utilizzato per determinare come i pacchetti vengono routati (indirizzati) dalla sorgente alla destinazione.

Le possibili strade a disposizione vengono chiamate “path”.

Se un path è occupato il router seleziona automaticamente un altro path per permettere all’informazione di essere consegnata.

Un router ha milioni di indirizzamenti IP già cablati all’interno del software…mediante queste “tabelle” egli è in grado di sapere su quale path far passare l’informazione.

IP sta per Internet Protocol e rappresenta, semplificando molto la cosa, l’indirizzo alla quale l’informazione deve essere consegnata.

Un esempio di IP è 216.27.61.137.

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In precedenza abbiamo visto le classi di indirizzi A, B e C.

Ora aggiungiamo, parlando di network layer, anche l’ indirizzo di Loopback.

Tale indirizzo è 127.0.0.1 ed è l’indirizzo utilizzato dal computer per mandare un pacchetto a se stesso.

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Il transport layer si occupa di “dirigere i pacchetti”, dividendoli in piccole unità, inoltrandole sulla rete. Si assicura inoltre che queste piccole unità vengano trasmesse nel corretto ordine.

Questo layer comprende una serie di protocolli in grado di assicurare la trasmissione efficace delle informazioni.

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Il session layer permette a hosts o apparati differenti di stabilire una sessione (o comunicazione) fra di loro.

Una volta che la comunicazione è iniziata il layer si occupa di cripare e decriptare l’informazione da entrambe le parti.

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Il presentation layer si occupa della gestione delle informazioni trasmesse e si occupa di tutte le conversioni necessarie fra host e network.

In linea di massima, il presentation layer prende i singoli pacchetti e li riassembla in modo da farci aprire l’informazione (ad esempio l’email).

Se durante la tramissione un qualsiasi pacchetto non arriva integro a destinazione questo layer invia un segnale al mittente alla quale richiede la trasmissione di un pacchetto specifico.

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Questo layer contiene una serie di protocollo comunemente richiesti nella trasmissione delle informazioni.

Uno di essi ad esempio è l’ FTP che viene utilizzato per la trasmissione dei files.

Altro scopo di questo layer è la trasmissione delle informazioni fra sistemi eterogenei.

Questo layer contiene una serie di protocolli comunemente richiesti nella trasmissione delle informazioni.

Uno di essi ad esempio è l’ FTP che viene utilizzato per la trasmissione dei files. O l’ HTTP per visualizzare pagine Web, oppure protocolli utilizzati per la posta elettronica come SMTP, POP ed IMAP.

Altro scopo di questo layer è la trasmissione delle informazioni fra sistemi eterogenei.

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Oltre alla trasmissione del dato esso deve anche essere memorizzato e conservato nel tempo.

Diversi sono le tecnologie a supporto della memorizzazione del dato così come varie sono quelleipotizzabili per la sua conservazione.

Nella maggior parte dei sistemi il primo livello di memorizzazione è quello intrinseco all’hardware delclient o del server. Di solito è rappresentato da uno o piu dischi rigidi in una configurazione più omeno ridondata per garantire la contiinua operatività in caso di guasto di uno dei dischi interni.

Tipicamente questi dischi sono dischi con tecnologie molto standard e performances nonparticolarmente elevate; per questa ragione di solito si tende ad utilizzarli per il sistema operativo edi programmi applicativi.

I dati devono necessariamente essere riposti in strutture veloci, affidabili e con meccanismi interni diridondanza tale che il sistema non possa fermarsi o che non si corra il rischio di perdita di dati.

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Proprio per le motivazioni esposte sono sempre più diffuse le SAN (Storage AreaNetwork).

Le SAN sono infrastrutture con hardware in grado di:

- Garantire una maggiore alta disponibilità del dato- Garantire elevate performances nell’accesso ai dati- Garantire una progressiva estensione dello spazio disco senza dover ricorrere a

costose sostituzioni di hardware- Garantire una base di dati accessibile da più servers

Una Storage Area Network di solito è composta da:

- Un sistema storage (dischi + logiche di controllo)- Switchs (analoghi a switch di rete ma specifici per lo storage)

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Quando uno storage, quindi un insieme di dischi, viene attaccato direttamente ad unserver, il sistema viene chiamato DAS (Direct Attached Storage).

Esistono poi in commercio dei sistemi chiusi, montabili a rack, con un numero limitato didischi, che possono essere introdotti in rete e fornire a tutti i sistemi presenti in LANspazio disco. Questi sistemi vengono chiamati NAS (Network Attached Storage).

Rispetto alle NAS che, per l’appunto, vanno introdotte e collegate nel contesto di unarete, le SAN e le DAS possono essere utilizzate con due modalità di collegamento: la fibraottica (tecnologia primaria) e la rete.

Nel primo caso il protocollo di comunicazione si chiama Fiber Channel mentre nelsecondo caso viene denominato iSCSI (SCSI over IP).

Nel secondo caso si tratta di utilizzare il TCP/IP come protocollo per trasmettere i datipresenti nello storage.

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Abbiamo affermato che lo storage è un contenitore di dischi, espandibile, con dellelogiche di controllo ridondate.

Uno storage tipicamente infatti è costituito da:

- Un insieme di dischi della stessa o differente tecnologia (FC, SATA, SAS, Solid State, eccecc)

- Tipicamente due logiche di controllo, ovvero dell’hardware in grando di gestire tuttele richieste di accesso ai dati dello storage. Le logiche di controllo vengonodenominate controllers e sono almeno due per motivi legati all’alta affidabilità; se uncontroller si guasta l’altro prende la gestione di tutto il sisteme

- Uno o più cassetti di espansione dischi

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Esempio di storage in configurazione «base»

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Esempio di storage in configurazione «estesa»

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Una volta che viene reso operativo lo storage è necessario far si che tutto lo spazio discointerno venga reso visibile all’esterno.

Questo avviene mediante due componenti fondamentali che non fanno parte unicamentedei sistemi storage, ma anche di sistemi server con più di un disco fisso all’interno.

Queste due componenti sono il RAID e le LUN.

Il RAID (Redundant Array of Independant Disk) rappresenta un raggruppamento fisico dipiù dischi in un unico “disco grande”, realizzato in diverse possibilità e dipendentementedalla sicurezza che vogliamo dare ai dati, alla velocità di accesso ed a altri fattori operativi.

Le LUN (Logical Unit Number) rappresentano una o più porzioni di spazio disco all’internodi un RAID che possono essere assegnate (Zoning) ad un determinato sistema.

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RAID 0 combina due o più dischi rigidi per aumentare le prestazioni e la capacità senza offrire però la tolleranza di guasto. Il guasto di un singolo disco provoca la perdita di tutti i dati nell'array. RAID 0 è utile in sistemi non critici dove si richiede il bilanciamento elevato prezzo/prestazioni.

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RAID 1 molto spesso è implementato con due dischi rigidi. Viene eseguito il mirroring dei dati sui dischi rigidi offrendo una tolleranza di guasto in caso di guasto del disco rigido. Le prestazioni di lettura vengono migliorate mentre le prestazioni di scrittura sono simili a quelle di un solo disco. È tollerato il guasto di un solo disco senza perdita dei dati. RAID 1 è spesso utilizzato quando è importante la tolleranza del guasto, mentre spazio e prestazioni non sono requisiti fondamentali.

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RAID5 offre la tolleranza dell'errore e aumenta le prestazioni di lettura anche se spesso le prestazioni di scrittura sono ridotte. Sono necessari almeno tre dischi. RAID 5 può tollerare la perdita di un singolo disco. Nel caso di guasto del disco, i dati dal disco guasto vengono ricostruiti tramite lo striping di parità nei dischi rimasti. Il risultato è una riduzione delle prestazioni di lettura e scrittura e il degradamento dello stato dell'array RAID 5. RAID 5 è ideale quando lo spazio e il costo sono più importanti rispetto alle prestazioni.

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RAID 6 è molto simile al RAID 5, ma fornisce un altro livello di striping e tollera il guasto di due dischi. Sono necessari almeno quattro dischi. Le prestazioni del RAID 6 sono inferiori rispetto al RAID 5 a causa di questa tolleranza di guasto aggiuntiva. RAID 6 è utile quanto lo spazio e i costi sono importanti ed è necessaria la tolleranza di più guasti dei dischi.

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RAID 10 combina i vantaggi del RAID 1 e RAID 0. Le prestazioni di lettura e scrittura vengono migliorate, mentre solamente la metà dello spazio totale è disponibile per l'archiviazione dei dati. Sono necessari quattro o più dischi rendendo così i costi relativamente alti, anche se le prestazioni sono ottimali offrendo al contempo anche la tolleranza del guasto. Infatti, un RAID10 supporta il mancato funzionamento di più dischi, a patto che i guasti non si verifichino all'interno dello stesso sotto gruppo. RAID 10 è ideale per applicazioni con un'elevata richiesta di input/output, ad esempio i server di database.

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FC

Clients

Direct Attached Storage

Application

Servers

Win2k Linux Unix Unix

Tape

FC

LinuxWin2k

SCSI

LAN

ApplicationServers

NAS Appliancesor

NAS Head Ends

Generic GenericWin2k Linux Unix

LAN

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Storage Area Network (SAN)

DatabaseServers

BlockStorageDevices

Fibre Channel

SAN

Clients

LAN

- L’accesso allo storage viene effettuato a livello di blocco disco e non di file;

- Performances elevatissime

- Lo storage viene condiviso ed utilizzato da piu sistemi

- Ottimi strumenti di gestione a disposizione

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Specialmente nel campo della diagnostica per immagini vengono utilizzati ulteriori tipologie di storage come ad esempio il CD/DVD (spesso consegnato al paziente a seguito di un esame diagnostico oppure dei juke-box dii DVD che vengono utilizzati per la gestione delle immagini storage.

Essendo le immagini molto voluminose c’è la necessità di un dimensionamento corretto dell’archivio. Tipicamente un SAN o una NAS svolgono egregiamente questa attività.

Quando i dati meno recenti vengono posizionati su un sistema di memorizzazione differente si parla di tre livelli di archiviazione:

- On-Line: sul server e quindi tipicamente su una SAN sono in linea i dati necessariai Radiologi;

- Near-Line: I dati meno recenti sono presenti in juke-box di CD/DVD- Off-Line: Negli archivi di CD/DVD restano i dati meno necessari

L’attività di recupero in anticipo dei dati da CD e DVD e la loro messa in linea viene indicata con il nome di Prefetching.

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Completata la componente di memorizzazione del dato è necessario affrontaretematiche e metodiche di sicurezza del dato.

Quando parliamo di sicurezza parliamo di:

- Sicurezza che, in caso di problemi hardware, il dato possa essere recuperato;

- Sicurezza nell’accesso ai dati e quindi utilizzo di dispositivi biometrici o smart/cardche utilizzano complessi algoritmi di cifratura;

- Cifratura del singolo dato utilizzabile magari per l’invio di dati a strutture esterne inmodalità sicura

Fatta eccezione per la sicurezza infrastrutturale, legata a possibili guasti delleapparecchiature, tutte le altre tematiche utilizzano la cifratura come elemento primariodi sicurezza.

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Nonostante tecnologie complesse come ad esempio la SAN esiste sempre due casistiche per laquale può essere necessario recuperare una vecchia versione del dato. Esse sono:

- Un guasto fisico

- L’errore umano

Esistono sistemi congiunti (software e hardware) che consentono di effettuare il salvataggio deldato (Backup) ed il ripristino del dato (restore).

Questi sistemi si occupano di effettuare una prima copia di tutto l’archivio (ad esempio nel weekend) per poi procedere giorno per giorno con il salvataggio di ciò che è stato aggiunto/modificato.

Il target di questo backup può essere uno storage oppure una Tape Library, ovvero una libreria dinastri che consente, anche in ottemperanza a quanto richiesto dalla legge italiana, di portare unacopia dei dati fuori del luogo dove è presente tutto il sistema.

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Ci sono molte varietà di metodologie per effettuare un backup. Le differenze principali dipendono:

- Dal software utilizzato- Dal tempo durante la quale dobbiamo garantire la conservazione del dato- Dall’inventiva dell’amministratore di sistema

Il backup può essere effettuato in due differenti modalità:

- La modalità on-line, ovvero mentre gli utenti lavorano- La modalità off-line, ovvero in assenza del personale

La modalità off-line è sempre la più sicura ma generalmente va effettuata durante la notte o neiweek end e quindi, tipicamente, non viene presidiata.

La modalità on-line è più costosa perché richiede del software in grado di effettuare copie mentrei dati sono in utilizzo e, se non implementata correttamente, può impattare nelle performancesdei servers sottoposti a backup.

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Una volta definito hardware per il backup, software, on line o off line dobbiamo pianificare il ns.backup.

Tre sono le tipologie basilari di backup:

Full Backup (Backup Completo): Viene effettuato un backup completo di tutti i servers e/ocartelle sullo storage specificati. Rappresenta sempre il primo step di un backup e vienegeneralmente effettuato nelle peak-off hours;

Differential Backup (Backup Differenziale): effettua il backup di tutti i dati modificati dall’ultimofull;

Incremental Backup (Backup Incrementale): effettua il backup di tutti i dati modificati dall’ultimoincrementale.

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Supponiamo di pianificare il nostro backup nel seguente modo:

Domenica – FullLunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì – Differenziale

Se ad esempio ho necessità di recuperare il Giovedì un file del Mercoledì dovrò utilizzare ilFull della domenica e il differenziale del Mercoledì.

Esempio differente:

Domenica – FullLunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì – Incrementale

Se devo recuperare il Giovedì un file del mercoledì dovrò utilizzare il full della domenica el’incrementale del lunedì, martedì e mercoledì.

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- Il backup Full è molto oneroso e se si utilizzano tape libraries rispetto allo storage iltempo necessario per il backup è molto elevato. Tale tempo si definisce FinestraTemporale di Backup.

- Se devo recuperare un file da un full + differenziale il tempo di recupero è moltoveloce in quanto solo due elementi vengono coinvolti. Ne consegue però, per naturadel differenziale, che occupiamo molto più spazio per il backup in quanto ogni giornocopiamo le differenze rispetto al full;

- Se devo recupare un file da un full + una serie di incrementali il tempo di recupero èpiù lento in quanto più elementi vengono coinvolti. Però, per natura dell’incrementale,il backup è molto più veloce.

Occorre quindi stabilire una metodologia che tenga presente:

TEMPO – SPAZIO - COSTI

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La sicurezza è importante per:

Proteggere le informazioni aziendali (assets) ospitate nei sistemi e nelle reti dell’azienda

Ottenere un vantaggio competitivo sui concorrenti (servizi finanziari e di e-commerce)

Ottemperare a requisiti normativi o regolatori ed alle responsabilità fiduciarie. I responsabili aziendali hanno il compito di assicurare la sicurezza, solidità e continuità operativa dell’organizzazione

Page 85: MODULO 1-Informatica di Base

La nozione di sicurezza è un qualcosa di relativo e non di assoluto.

Non esiste un sistema sicuro in assoluto.

La sicurezza è un concetto relativo.

“Il sistema A è più sicuro del sistema B”. Il corretto quesito da porsi dovrebbe essere: Il sistema è sufficientemente sicuro da sostenere la mia attività ?

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Il livello di sicurezza di un sistema è una gamma variabile da molto insicuro a sicuro.

Il livello di sicurezza di un sistema dipende dalla sua collocazione e dalla relativa gamma di sicurezza degli altri sistemi.

Un sistema è più sicuro o meno sicuro di altri sistemi relativamente al punto di collocazione.

Non esiste la sicurezza assoluta di reti o sistemi.

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Sicurezza delle informazioni

Confidenzialità Integrità Disponibilità Autenticazione Autorizzazione

Il bene da proteggere sono le informazioni aziendali e come è possibile accedervi

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La crittografia è la scienza che studia la scrittura e la lettura di messaggi in codice ed è il fondamento su cui si basano i meccanismi di:

Confidenzialità: proteggere i dati dall’ essere letti da persone non autorizzate

Integrità: proteggere i dati da modifiche non autorizzate

Autenticazione: verificare le credenziali

Non ripudiabilità: il mittente non può disconoscere la paternità del messaggio, cioè non può negare di aver inviato il messaggio mittente

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I dati sono cifrati mediante l’uso di specifici algoritmi:

Un algoritmo (cipher) è un processo matematico o una serie di funzioni usate per “rimescolare” i dati

Algoritmo di cifratura: trasformazione di un messaggio in chiaro (plain text) in messaggio cifrato (cipher text)

Algoritmo di decifratura: trasformazione di un messaggio cifrato (cipher text) in messaggio in chiaro (plain text)

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In generale gli algoritmi di cifratura fanno uso di chiavi

Il termine chiave si riferisce all’insieme delle informazioni necessarie all’algoritmo crittografico per cifrare e decifrare i dati

In generale una chiave è una sequenza di bit e la sicurezza della chiave è espressa in termini della sua lunghezza.

La sicurezza dei sistemi crittografici dipende dalla robustezza dell’algoritmo e dalla sicurezza della chiave

La crittografia può essere classificata in base al tipo di chiave impiegata:

Crittografia a chiave segreta o simmetrica

Crittografia a chiave pubblica o asimmetrica

La maggior parte delle applicazioni fanno uso di uno o di entrambi i tipi di crittografia

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La crittografia a chiave simmetrica usa la stessa chiave per cifrare e decifrare i messaggi

Ogni coppia di utenti condivide la stessa chiave per effettuare lo scambio dei messaggi

Essendo in grado di cifrare e decifrare un messaggio, ciascun partner assume che l’altra entità sia la stessa entità alla quale ha comunicato la chiave (Autenticazione)

Affinché questo schema funzioni la chiave deve essere mantenuta segreta tra i due partner.

La sicurezza dell’algoritmo a chiave simmetrica è direttamente legata alla protezione e distribuzione della chiave segreta

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La crittografia a chiave pubblica o asimmetrica prevede l’utilizzo di una coppia di chiavi, correlate tra loro, per ciascun partner; una pubblica, nota a tutti, ed una privata nota solo al proprietario, mantenuta segreta e protetta (smart card)

Ciò che viene codificato con la prima chiave può essere decodificato con l’altra e viceversa

E’ virtualmente impossibile derivare la chiave privata conoscendo la chiave pubblica.

La crittografia a chiave pubblica garantisce le seguenti funzioni:)

Confidenzialità: nel caso in cui il mittente voglia inviare un messaggio non decifrabile da altri in un canale insicuro, è sufficiente che codifichi il messaggio in chiaro con la chiave pubblica del destinatario e lo trasmetta. Il destinatario potrà decodificare il messaggio con la sua chiave privata

Autenticazione: nel caso in cui il mittente voglia firmare il documento in modo che possa rivendicarne la proprietà, è sufficiente che al documento applichi la sua chiave privata. Il destinatario potrà leggere il contenuto e verificarne la provenienza con il solo ausilio della chiave pubblica del mittente.

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La crittografia è la tecnologia che sta alla base della firma digitale.

La firma digitale offre 3 servizi di sicurezza di base:

Autenticazione

Integrità

Non Ripudio

Lo scopo principale della firma digitale è di identificare il mittente del messaggio e di garantire che il documento non sia stato modificato dal suo stato originale al momento della firma

L’unico modo per garantire la sicurezza della firma digitale è di garantire che lo scambio iniziale delle chiavi pubbliche avvenga in modo sicuro. E’ questa la ragione fondamentale dell’esistenza dei certificati digitali.

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Una firma digitale da sola non fornisce un legame stretto con la persona o entità.

Come si fa a sapere che una chiave pubblica usata per creare una firma digitale realmente appartiene ad un determinato individuo e che la chiave sia ancora valida ?

E’ necessario un meccanismo che leghi la chiave pubblica alla persona

Questa funzione è svolta dal certificato digitale

Un certificato digitale è un messaggio con firma digitale con la chiave privata di un terzo di fiducia (Certification Authority), il quale dichiara che una determinata chiave pubblica appartiene ad una certa persona o entità e ne garantisce nome e caratteristiche

I certificati digitali sono il mezzo di distribuzione delle chiavi pubbliche

Page 95: MODULO 1-Informatica di Base

Facile

Rapido

Tracciabilità della comunicazione

Indipendenza temporale dall’ interlocutore

Utilizzo crescente ma comporta rischi...Virus

Spyware

SPAM

Phishing

Truffe

Trojan horses

Dialers

………..

Prendiamo ad esempio l’email…

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Dati informatici sempre più a rischio

Obbligo di proteggere i dati

Operatività

Legge 196/2003

Guasto di sistema

Hardware

Software

Sottrazione / Distruzione dati

Attacco da virus da altre sorgenti

Page 101: MODULO 1-Informatica di Base

Programmi ad hoc...

Anti virusAnti spywareAnti spamFirewallAnti physingAnti ADware

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Page 103: MODULO 1-Informatica di Base
Page 104: MODULO 1-Informatica di Base

Non rispondere a messaggi che chiedono dati personali : rischio Phishing

Non aprire messaggi strani : rischio Virus o spyware

Leggere prima di cliccare : rischio Dialer

Page 105: MODULO 1-Informatica di Base

E’ la memoria del computerAvvia il sistema operativoContiene i programmiContiene i dati (!!)Disk-crash: non se, ma quandoControllare rumori, vibrazioni, blocchi improvvisiAttivare SMART reporting

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Page 107: MODULO 1-Informatica di Base

Disco C:Sistema operativo – Windows, Linux, ...Programmi applicativi – Word, Excel, Clubmate, iTunes, Acrobat, Thunderbird, Firefox, …

Disco D:Dati: No ai dati disseminati ovunque

Una sola Cartella da salvareche può contenere molte sottocartelleChe include

DocumentiArchivio di posta elettronicaPreferitiImpostazioni PC

Page 108: MODULO 1-Informatica di Base

Tenere i dati vitali in una sola cartella

Copiare la cartella su CD/DVD con la frequenza più opportuna

Conservare il CD/DVD in luogo diverso dal PC

Proteggere il CD/DVD da accessi impropri

Vantaggio: i dati sono direttamente accessibili

Page 109: MODULO 1-Informatica di Base

Utilizzare software di back-up

Programmi di back-up- Ahead Nero- Norton System work- Dants retrospect , ...

Back-up di WindowsBack-Up online (Mozy, ...)

Limitazione: i dati possono essere letti solo con il programma di backup che li ha creati

Page 110: MODULO 1-Informatica di Base

Installare software scaricato da InternetModificare il Registro di sistemaModificare il BIOSInstallare aggiornamenti (SP1 SP2)Creare un sistema ad avvio multiploUsare software di gestione delle partizioni

(Partition manager…)Eseguire una procedura di rimozione virusAvviare un programma di file sharing

Page 111: MODULO 1-Informatica di Base

Spesso, nell’ambiente dove ci troviamo ad operare, ci troviamo di fronte a diverse problematiche.

Ad esempio:

- Ho bisogno di implementare rapidamente dei PC perchè alcuni si sono guastati ed I tempi di approvvigionamento non sono rapidi;

- Si è guastato un server e l’acquisto di un server nuovo richiede tempo sia per la fornitura che per l’installazione;

- Il mio spazio disco sta per finire

La soluzione di questi problemi risiede proprio nella virtualizzazione.

Page 112: MODULO 1-Informatica di Base

Esistono tre scenari di virtualizzazione:

- La virtualizzazione dei SERVERS;

- La virtualizzazione dei DESKTOPS;

- La virtualizzazione dello STORAGE.

Page 113: MODULO 1-Informatica di Base

Virtual Machines

Server 1

Virtual Machines

Server 2

Virtual Machines

Server 3

SAN

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Tightly Coupled &

Locally Installed

Apps

Desktop OS

Profile

Hardware

User

Traditional Management

Tools & Processes

1. Procure

2. Image

3. Secure

4. Deploy

8. Retire

7. Back-up

6. Maintai

n

5. Monitor

Deploy

Page 115: MODULO 1-Informatica di Base

On-demand assembly &

delivery

Apps

User Profile

Desktop OS

Client

User

Apps

Desktop OS

Profile

Virtualized & Isolated

End-point Components

Page 116: MODULO 1-Informatica di Base

Increase Desktop Availability

Nessun fermo dei PC

• High Availability (HA) • Spostamento a caldo dei

PC• HA sullo storage• Fault Tolerance

Protezione critica dei dati e delle informazioni

• Backup automatico di tutto il PC

Page 117: MODULO 1-Informatica di Base

Gestione di migliaia di PC virtuali da un unico punto

Creazione di un unico PC virtuale ed auto clonazionedei restanti in pochi secondi

Possibilità di usareperiferiche USB ed audio e video (es: telerefertazione)

Enterprise Class Scalability

Console di gestione

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La virtualizzazione, sia essa dei servers, dei clients o dello storage, ha portato con il tempo al consolidamento in poche unità elaborative di servers e PC, migliorando gliinvestimenti, I consumi energetici e l’utilizzo delle infrastrutture sia in termini di efficienza che in termini di gestione.

L’insieme di tutto quanto compone la ns. Infrastruttura viene comunemente chiamato“farm”, e, non a caso l’insieme dei servers presenti in una organizzazione viene indicatocome “server farm”.

Abbiamo visto che la virtualizzazione introduce concetti di alta affidabilità e fault tolleranceed automatismi che rendono lo spostamento di una intera infrastruttura estremamenterapido. Per questo una infrastruttura virtualizzata può essere chiamata “cloud” (nuvola), ovvero entità completa in grado di essere movimentata in pochissimo tempo.

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Il Cloud Computingè la strada per ottenere

ambienti dinamici

Cloud ServiceProviders

Hybrid CloudComposizione di diverse tipologie di cloud in grado di scambiarsi informazioni fraloro.

Public CloudAccessibili attraversointernet per l’utilizzo di servizi generici

Private CloudOperativo solo per unaorganizzazione ed a volte presente dentro la stessa dietro un firewall

OrganizzazioniBridging

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Nel passato, con l’utilizzo della pellicola analogica, buona parte dell’attività dei servizi di radiologia era dedicata a recupero ed archiviazione degli esami, riponendo tutte le informazioni in classici archivi cartacei.

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Oggi:

- Le immagini vengono prodotte in modalità digitale (RX, US, TC, RM)

- Le vecchie immagini analogiche vengono digitalizzate

- Esiste una progressiva digitalizzazione e diffusione dei PACS

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Nella realtà radiologica italiana esistono un considerevole numero di PACS distribuiti nel territorio con una tendenza sempre maggiore alla trasformazione delle radiologie in reparti FILM-LESS (senza pellicole), con un notevole risparmio ed un conseguente aumento del numero delle immagini che possono essere acquisite.

I vantaggi principali dei PACS sono i seguenti:

- Permettono una rapida, capillare, efficiente ed economica trasmissione di immagini diagnostiche nel centro clinico di produzione;

- L’archivio immagini è giustificato essenzialmente da motivazioni medico-legali (Art.30 D.P.R 30/06/1963 n. 149 sulla Conservazione dei dati in archivio in relazione agli obblighi degli Enti Pubblici) e dalla necessità di recupero degli esami.In questo modo i PACS rimangono sistemi isolati.

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Lo standard DICOM (Digital Imaging and Communications in Medicine)definisce i criteri per la comunicazione, la visualizzazione, l’archiviazione e la stampa di informazioni di tipo biomedico quali ad esempio le immagini radiologiche.

Si tratta di uno standard PUBBLICO, nel senso che la sua definizione è accessibile a tutti. La sua diffsione si rivela estremamente vantaggiosa perché consente di avere una solida base di interscambio di informazioni tra apparecchiature di diversi produttori, server e PC, specifica per l’ambito biomedico.

I dati radiologici rappresentabili come immagini o le immagini vere e proprie che vengono archiviate secondo lo standard DICOM sotto forma di file vengono comunemente chiamate immagini DICOM. L'errore più comune che viene fatto nell'interpretazione del termine è che queste siano assimilabili ad altri formati di compressioni delle immagini come ad esempio il formato JPG.

In verità lo standard DICOM applicato alla codifica dei file non è nient'altro che un metodo per incapsulare i dati e per definire come questi debbano essere codificati o interpretati, ma non definisce alcun nuovo algoritmo di compressione. La maggior parte delle volte, l'immagine viene archiviata in forma non compressa, secondo la codifica con la quale viene prodotta, ma esistono molti software che sono in grado di produrre o interpretare file DICOM contenenti dati compressi secondo vari algoritmi come ad esempio il formato JPG.

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