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LA DOPPIA SFIDA Speciale MondoChievo Tutti i dettagli su Roma e Bologna I PROTAGONISTI Il guerriero Hetemaj: “Ogni uomo deve lottare per la propria sopravvivenza” Pag. 5-7 Pag. 9-11-17-19 N U M E R O S P E C I A L E R O M A E B O L O G N A - N U M E R O S P E C I A L E R O M A E B O L O G N A - CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM SABATO 22.03.14 - 29^ GIORNATA NUMERO 14

Mondochievo #14 - 2013-14

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Notizie e curiosità dal mondo del ChievoVerona

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La doppia sfidaSpeciale MondoChievoTutti i dettaglisu Roma e Bologna

i protagonistiIl guerriero Hetemaj:“Ogni uomo deve lottareper la propria sopravvivenza”

Pag. 5-7 Pag. 9-11-17-19

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CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIMSABATO 22.03.14 - 29^ giornata NuMERO 14

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Il punto della situazione

La gara è finita. una gara piena di tensioni. L’importanza del risultato per una squadra, la voglia comunque di non perdere per l’altra, un rigore - decisivo - in pieno recupero, conte-stazioni a margine. Dall’italico, spesso veleno-so, clima postpartita sbuca la rara immagine di un allenatore e un bimbo che si abbrac-ciano e sorridono. I due - Eugenio e Mattia - si ritrovano pochi giorni dopo a Veronello

Bentegodi& dintorni

MARCO SANCASSANI

pagina 03

EDITORE:coordinamento amici del chievo

DIRETTORE RESPONSABILE:marco sancassani CONDIRETTORE:

paolo sacchiIDEAZIONE e COORDINAMENTO:

simone fioriniCREATIVITà ed IMPAGINAZIONE:

mo.da comunicazionewww.modacomunicazione.com

COLLABORATORI:dino guerrini, gian pietro panareo,

marco sancassani, paolo sacchi FOTOGRAFI:

andrea Bicego, roberto gandolfi, renzo udaliAMMINISTRATORE:

coordinamento “amici del chievo”STATISTICHE A CuRA DI:

ufficio stampa a.c. chievoVeronae alessandro Longo

STAMPA: centro offsetvia Bologna, 1 - 37035 Mestrino (Padova)

team mondo cHieVo:

Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 6 - Numero 3 del 22 marzo 2014

i protagonisti_pagine 05-07ciak si gioca roma_pagina 09

ciak si gioca Bologna_pagina 11Le classifiche_pagina 13

Le rose_pagina 15c’era una volta roma_pagina 17

c’era una volta Bologna_pagina 19radio universal_pagine 20-21

indice:

perché sono il tecnico e un raccattapalle del ChievoVerona. una scena simbolica, fatta di quella gioia pura e semplice che anche il cal-cio può dare e che spesso il piccolo-grande Chievo ha fatto provare ai suoi tifosi. L’an-nata della squadra della Diga è proseguita intanto ancora tra patemi e aspettative. Alla sofferta e rocambolesca vittoria in extremis di cui - avrete capito - sopra col Genoa, ha fatto seguito l’immeritata sconfitta di Firen-ze. Al Franchi tuttavia, il Chievo in grigio ha dimostrato quella proposività che se, nell’oc-casione ha fatto vedere viola per non aver raccolto quanto meritato, ha aggiunto una pennellata di rosa alle speranze di salvezza. L’impressione sarà testata già dai due con-secutivi incontri casalinghi: quello affascinan-te di stasera con la Roma e quello ben più fondamentale di mercoledì col Bologna. Al di là di ciò che emergerà, deve restare valido il concetto ben espresso dalla componente più calda del tifo gialloblù di difendere - tutti in-sieme - questa Serie A. Perché davanti a un pallone torniamo sempre un po’ bambini.

MARCO SANCASSANI

a.c. cHieVoVerona

1929 Fondazionedell’Opera NazionaleDopolavoro (O.N.D.)Chievo1931/35 Partecipaalcampionato “Liberi”affiliatoallaF.I.D.A.L.1935/48 Partecipaadalcunitornei primadisospenderele attività.Nel 1948 assume la denominazione di A.C. Chievo1948/51 SecondaDivisioneVeneta1951/59 PrimaDivisioneVeneta1959 AllanascitadellaLega NazionaleDilettantilaFIGC cambialadenominazioneai campionati:laPrima DivisionediventaSeconda Categoria1959/60 SecondaCategoria. Assume la denominazione di Cardi Chievo1960/63 PrimaCategoriaVeneta1963/65 SecondaCategoriaVeneta1965/67 PrimaCategoriaVeneta1967/69 SecondaCategoriaVeneta1969/70 PrimaCategoriaVeneta1970/75 PromozioneVeneta.1975 promozione in serie d1975/80 serie d.Nel 1981 assume denominazione Associazione Calcio Paluani Chievo1981/86 CampionatoInterregionale Nel 1986 cambia denominazione in Associazione Calcio Chievo.1986 promozione in serie c21986/89 serie c21989 promozione in serie c11989/94 serie c1.Nel 1990 assume la denominazione attuale di Associazione Calcio ChievoVerona1994 promozione in serie B 1994/2001 serie B2001 promozione in serie a 2001/07 serie a Nel2002-03partecipaalla CoppaUEFA.Nel2006-07 partecipaalterzoturno preliminarediChampions’ Leagueequindiancoraalla CoppaUEFA2007/08 serie B. Promosso in Serie A. VincelaCoppa“Ali della Vittoria”2008 promozione in serie a 2008/13 serie a. Nel2009ilChievo festeggiagli80annidi storia 02.02.12Pellissierprimo calciatoredelChievoa raggiungeretraiprofessionistiil traguardodei100gol.2013/14 12^ stagione in serie a

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A tu per tu con i giocatori gialloblù

Il temperamento, la carica agonistica e – perché no - gli assist forniti in zona-gol, gli hanno permesso di scalare la hit parade nel cuore dei tifosi gialloblù e diventare uno dei beniamini del pub-blico del Bentegodi. Pochi dubbi: Perparim Hetemaj è un punto fermo del Chievo 2013/14. Il suo contributo trasversale, in fase difensiva quanto offensiva, al centro del gioco quanto sulle fa-sce, nello spogliatoio a “far gruppo”, lo hanno reso una pedi-na determinante tra quelle a disposizione di Eugenio Corini. Nell’incontrarlo a quattr’occhi quel che colpisce di lui è la sua umiltà. Quella di un ragazzo che ha saputo emergere grazie alla dedizione al lavoro, ai propri valori. Nazionale fin-landese – il Paese nel quale la sua famiglia si è trasferita dal Koso-vo – sta vivendo la sua terza stagione al Chievo da pro-tagonista. Assente con la Roma per squalifica, tornerà a disposizione già da mercoledì sera col Bologna.

perparim, tra i personag-gi più celebri della storia della città di Verona c’è il “mastino”. tu lo hai reincarna-to con la maglia del chievo: per i tifosi sei il bulldog gialloblù, cosa ne pensi?un bulldog? No, dai, non sono così brut-to, o almeno lo spero! In senso calcistico invece ci può stare. È una delle mie carat-teristiche. L’essere sempre combattivo è stato fondamentale per emergere.molti tifosi ti hanno eletto a idolo. il numero dei messaggi di complimenti e attestati di stima sui social network cre-sce ogni settimana...Ne sono felice. Questo però non mi distoglie dal fatto che devo sempre allenarmi con impegno. Dare il massimo la domenica è quel che mi importa di più. Può sembrare una frase di circostanza ma è la verità. Se non si lavora sodo durante la settimana

diventa difficile far bene quando si scende in campo in partita.per un calciatore è importante sentire intorno a sé l’affetto del pubblico?Sì, lo sento quest’anno così come lo sentivo nelle

scorse stagioni. Non solo da parte dei tifosi: lo vivo quotidianamente anche da parte dei compagni, all’in-

terno del gruppo. Sono qui da tre anni e mi trovo sem-pre meglio. La tua posizione in campo è cambiata nel corso della

tua carriera gialloblù. come ti trovi nel ruolo di cen-trocampista avanzato?

Molto bene. Mi era già capitato nella stagione passa-ta. Devo ringraziare il mister e il suo staff: mi hanno aiutato molto a imparare i movimenti giusti.i tuoi idoli di gioventù?Il primo in assoluto è stato Roberto Baggio. Poi Pavel

Nedved e Rivaldo. Tutti giocatori molto tecnici. Nel mio ruolo mi sono ispirato a compagni che ho cono-sciuto durante la carriera. Ho cercato di copiarli e im-

parare da loro quanto possibile. A diciannove anni sono passato all’AEK di Atene, un club di una certa importan-za. È stata un’esperienza significativa aldilà di aver avuto l’opportunità di scendere in campo in Champions’ Lea-gue. Lì ho avuto bravi “insegnanti” come Emerson, un centrocampista brasiliano che ha giocato in squadre come Porto, Rangers e Atletico Madrid. Mi ha preso

sotto la sua ala protettiva e i suoi consigli mi sono stati utili sul terreno di gioco così come fuori. Poi

ho imparato a far tesoro dei miei errori.ad esempio?

Quando ero più giovane, talvolta mi comportavo in maniera irrispettosa verso gli allenatori. Se non mi face-vano giocare mi arrabbiavo molto: col tempo ho imparato ad accettare

le loro decisioni.Qui al chievo si dice che tu sia uno dei più sim-patici del gruppo, è vero?Lo spero. Devo dire di avere compagni altret-tanto simpatici. Ci vogliamo bene. Mi piace fare battute e scherzare con tutti anche se il mio migliore amico è Cyril (Théréau, ndr). Siamo molto affiatati, stiamo spesso insieme. Giusto qualche giorno fa mi ha invitato a cena da lui. Chi ha cucinato? La sua fidanzata, però pure lui è bravo. Oltre ad un grande amico mi ha aiutato a crescere come persona e come cal-ciatore. Gli devo davvero molto.

Hai tanti tatuaggi come lui?No, io ne ho uno soltanto. L’ho dedicato a mio

padre quando è mancato.a proposito di famiglia: la tua si è trasferita dal Koso-

vo alla finlandia. il tema dell’immigrazione è piuttosto caldo in italia. com’è stata la vostra esperienza?È stata dura lasciare la nostra casa. Quando siamo arrivati in Finlandia non avevamo nulla. Ci hanno accolto benissimo, con grande cordialità. Siamo stati aiutati molto. Mio padre non stava molto bene e lo stato Finlandese ci ha sostenuto anche economicamente. Poi è toccato a noi: abbiamo dovuto imparare la lingua per poter lavorare. E il finlandese è mol-

i protagonistiperparim Hetemaj

PAOLO SACCHI

diamo i numeri3. Gli assist vincenti in questa stagione: è il primo in classifica per il ChievoVerona.

91. Le gare complessive col Chievo fino a oggi di cui 86 in A.

30. Le presenze in A con la maglia del Brescia nella stagione 2010/11, condite da due gol.

5. Le maglie vestite da professionista, oltre a quella gialloblù: HJK in Finlandia, AEK e Apollon in Grecia, Twente in Olanda, prima del suo arrivo al Brescia nel gennaio 2010.

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to difficile, molto più dell’italiano. Per noi ra-gazzi l’integrazione è avvenuta velocemente mentre i miei genitori hanno sofferto di più. Soprattutto in loro il pensiero della guerra è stato costante. Abbiamo perso tanti parenti nel conflitto. Quello che ho imparato è che ogni uomo deve lottare per la propria so-pravvivenza.torni mai in Kosovo?Ogni estate riesco a ritagliarmi un po’ di tempo per andare a trovare i miei parenti. Purtroppo non posso mai fermarmi quanto vorrei. Da quando è stata proclamata l’indi-pendenza, le cose sono molto migliorate, an-che dal punto di vista dell’economia.finlandia o Kosovo?Metà e metà. Non potrebbe essere diversa-mente, anche perché gioco per la nazionale finlandese.tuo fratello mehemet ha seguito le tue orme...In effetti è anche lui centrocampista e come me ha giocato in Grecia e in Italia. È sta-to nell’Albinoleffe e nella Reggina. Ora è in prestito in una squadra finlandese. Recente-mente è stato convocato in Nazionale così finalmente abbiamo potuto giocare insieme. Come avversario l’ho affrontato quando era al Panionos. Bello sarebbe un giorno diventa-re compagni di squadra.tua sorella fatbardhe si è invece dedicata alla politica.È una brava ragazza, onesta e grande lavo-ratrice. È una persona che mantiene le pro-messe e questo è fondamentale in politica. Ovviamente l’ho sempre votata.single o fidanzato?Fidanzato, con una ragazza di origine metà finlandese e metà dell’isola caraibica di Bar-bados. Viviamo assieme. In questo periodo c’è anche mia mamma. Si ferma un mese a Verona. Sono felice quando è qui, la sua pre-senza mi fa sentire bene.

Quando le mamme italiane vanno a trova-re i figli, di solito gli migliorano la qualità della vita: cucinano benissimo e li aiutano con le camice da stirare. anche la tua è così?Certo! Comunque quando mia mamma non c’è, ci pensa la mia fidanzata.entro la fine del cam-pionato hai in pro-gramma qualche regalo ai tifosi?Il primo obiettivo è conquistare la salvezza, poi se arriva il gol tanto meglio. Al derby d’andata ho fatto l’assist a Lazarević ed è stato un po’ come aver segna-to anch’io. Certo è che spesso penso al fatto che in tre stagioni non ho mai fatto un gol. E comunque me lo ricorda-no anche i compagni, per prendermi un po’ in giro. pure cyril?Pure lui!

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i protagonistiPERPARIM HETEMAJ

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L’avversaria come dentro un film

“Les jeux sont faits”. O quasi. Anche se il di-scorso scudetto non è matematicamente chiu-so in casa Roma, nonostante la gara da recu-perare col Parma, prevale il realismo. Il distacco di 14 punti dalla Juventus sembra, infatti, ormai incolmabile. un solco allargatosi con la scon-fitta di Napoli due settimane fa che, se da un lato ha impedito agli uomini di Garcia di tenere nel mirino la capolista dall’altro non ha scalfito i meriti della squadra giallorossa protagonista di un’annata disputata ad alto livello e oltre le previsioni. Basti ricordare il record italiano di dieci vittorie consecutive iniziali e la solidità della difesa che con sole 14 reti al passivo è la migliore del torneo. Il tutto condito da un gioco bello e divertente, offensivo ma anche attento a conservare sempre l’equilibrio tattico in ogni reparto e comunque figlio di quella mentalità vincente trasferita dal tecnico ai giocatori im-pegnati ora a profondere il massimo sforzo per conservare il piazzamento d’onore che garan-tirebbe, dopo anni di assenza, l’accesso diretto alla Champions League. un obiettivo prestigio-so per una società che, per esigenze di bilancio, in estate si era privata, per 80 milioni di euro, di elementi del calibro di Osvaldo, Marquinhos e Lamela spendendone , in compenso, oltre 50 per assicurarsene altri di assoluto valore come Strootmann , De Sanctis, Ljajic, Gervinho, Mai-con, Benatia, Nainggolan, Bastos che, alla luce dei fatti, si sono rivelati un redditizio investi-mento.

E’ temuto per la sua velocità, il dribbling ubriacante e l’estro sotto porta. I nume-ri (8 reti tra campionato e Coppa Italia) e il costante elevato rendimento sono lo specchio fedele della finora brillante prima stagione disputata dall’ivoriano Gervinho, classe 1987, con la maglia della “Maggica”. Espressamente voluto da Garcia che l’ave-va allenato per la prima volta nel 2007 nel Le Mans e che, anche grazie ai suoi gol, a Lille aveva centrato l’accoppiata Ligue 1- Coupe de France, sin dalle prime usci-te l’estroso attaccante ha dissolto i dubbi sull’efficacia del suo ingaggio derivati dal-la non esaltante biennale esperienza con l’Arsenal. I riconoscimenti ricevuti sono la conferma che la scelta di puntare ancora sulle indubbie qualità del 27 giallorosso si è rivelata azzeccata quale risorsa strategica sia nell’economia dell’eccellente stagione di Totti e compagni sia per la Costa D’Avorio in ottica Mondiali.

la fama di uomo carismatico e valido allenatore riportando la ”chiesa roma-nista al centro del villaggio”. Parole al miele per i sostenitori, accompagnate dagli ottimi risultati ottenuti da un gruppo rigenerato e in totale sintonia con la sua guida. Non un bluff, quindi, monsieur Garcia ma il caposaldo indivi-duato dalla dirigenza americana per far decollare il progetto mirato a costruire una Roma in grado nei prossimi anni di competere su tutti fronti.

Primo francese a sedere sulla panchina di un club di serie A, per Rudi Garcia l’arrivo la scorsa estate in riva al Tevere non è stato dei più semplici. Chiamato per riportare in auge gli sbiaditi colori giallorossi e per riac-cendere l’entusiasmo della tifoseria scettica e delusa dopo alcune stagioni prive di soddi-sfazioni culminate con la sconfitta nel derby nella finale di Coppa Italia, il cinquantenne ex tecnico del Lille con il quale aveva conqui-stato uno scudetto ed una Coppa di Francia, in brevissimo tempo, superata l’iniziale diffi-denza, ha saputo conquistare la stima di tut-to l’ambiente confermando anche Oltralpe

C’è un comune denominatore che lega i tre scudetti giallorossi: la presenza in ognuna delle squadre di un leader ro-mano. Nel 1942 fu Amedeo Amadei nato a Frascati nel 1921 e recentemente scomparso, a regalare con i suoi gol il primo tricolore. Figlio di fornai, il “For-naretto” divenne, poco più che quindi-cenne, il più giovane esordiente nella massima serie e il più precoce realiz-zatore: un primato ancora imbattuto. Quarant’anni dopo toccò ad Agostino Di Bartolomei capitanare la Roma al-lenata da Nils Liedholm alla conquista del secondo titolo. Alla sua figura di uomo dal carattere introverso e alla sua tragica fine è ispirato il personag-gio di Antonio Pisapia nel film del 2001 “L’uomo in più” del resista premio Oscar Paolo Sorrentino. Da un grande numero 10 all’altro nel 2001 l’onore del trionfo spettò a Francesco Totti. una bandiera del passato, del presente e del futuro del sodalizio capitolino in cui ha sempre militato dal 1992 diventandone il gioca-tore con maggior presenze e gol di tutti i tempi (233 in Serie A).

scusate iL ritardo

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croce e deLizia

GIAN PIETRO PANAREO

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Aldo Caterina e i suoi primi dodici mesi da Direttore sportivo

Quello del Direttore sportivo è un ruolo delicato, per nulla semplice da interpretare, poiché le difficoltà con cui confrontarsi ogni giorno sono tra le più molteplici e svariate. Tra una telefonata e l’altra, bisogna organizzare gli impegni stagionali sportivi di ogni categoria, seguire allenamenti e partite settimanali, indire riunioni e mantenere vivi i rapporti con ragazzi, genitori, allenatori e dirigenti; insomma, il lavoro non manca! Lo sa bene Aldo Caterina, uomo di calcio tra i più stimati nel panorama calcistico giovanile di Verona e provincia, che dodici mesi fa ha accettato la sfida di ricoprire questo incarico in una Società giovane, quindi ancora inesperta, ma con tanti margini di crescita e voglia di fare bene.

Da quanti anni operi nel mondo del calcio giovanile? Qual è il tuo trascorso in questo settore?Verso la metà degli anni ’80 ho incominciato come allenatore dei Giovanissimi e poi degli Allievi del Sona M.Mazza. Proprio in questa Società mi è stato chiesto, in un secondo momento, di svolgere il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile. Incarico che, tra alterne vicende, alcune esaltanti ed altre meno, ho portato avanti praticamente fino all’altro ieri.

Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto, un anno fa, ad accettare il ruolo di Direttore sportivo per l’A.S.D. Paluani Life ChievoVerona?Passare da responsabile di uno dei settori giovanili più importanti di Verona, come quello del Sona Mazza, ad una Società ancora poco conosciuta come la Paluani Life potrebbe far pensare a chissà quali retroscena. Invece la risposta è molto più semplice. In tutte le cose che faccio, io cerco

soprattutto che ci sia condivisione degli obiettivi, entusiasmo, senso di appartenenza. Della Paluani conoscevo diverse persone e tutte mi sembravano in possesso di questi requisiti. Aggiungiamo anche il fatto che sono sempre stato tifoso del Chievo e quindi… non potevo rifiutare di certo l’offerta.

A dodici mesi dal tuo “insediamento” il bilancio è positivo o negativo? Perché?Naturalmente è ancora presto per esprimere giudizi definitivi. Bisogna tener conto che insieme a me sono arrivati anche diversi allenatori e nuovi dirigenti, il numero delle squadre è aumentato e di conseguenza anche l’aspetto organizzativo è diventato più problematico. Dal punto di vista tecnico, tattico e comportamentale stiamo facendo di tutto perché le squadre della Paluani Life abbiano una fisionomia precisa, riconoscibile, indipendentemente dai risultati conseguiti. Per questo è indispensabile il confronto costante tra tutti gli allenatori e i primi frutti di questo modo di procedere mi pare che siano già piuttosto evidenti.

Puoi commentare l’andamento stagionale di ciascuna annata (2000, 2001, 2002 e 2003)?I Giovanissimi del 2000, pur lottando con avversari più grandi di loro, si stanno facendo apprezzare per la personalità e le qualità tecniche dimostrate. Se continueranno ad allenarsi con la necessaria intensità e attenzione, il prossimo anno potranno sicuramente raccogliere i frutti che tutti ci auguriamo. Gli Esordienti 2001 hanno già raggiunto un obiettivo importante: classificarsi per il girone finale dove stanno lottando alla pari con le squadre più forti di Verona e provincia. Gli esordienti 2002 sono una squadra che in prospettiva potrà darci tante soddisfazioni, considerato che la base tecnica di partenza è sicuramente di livello superiore alla media. La condizione, però, è che attorno a questa squadra non si creino aspettative eccessive e fuori luogo, come purtroppo spesso avviene. Teniamo i piedi per terra. A buon intenditor… I Pulcini 2003 sono il gruppo più numeroso: 27 bambini. Ovviamente, vista l’età e il numero, gli allenatori hanno un compito veramente arduo. Però è da lì che bisogna incominciare con pazienza, entusiasmo ed impegno continuo. Quello che verrà dopo dipende in gran parte dall’oggi.

Tu e la Società su che basi state impostando la prossima stagione sportiva?Il principio fondamentale è quello della continuità. Non serve a niente in un settore giovanile avere una squadra che vince tutto ed intorno il vuoto. La formazione di un giocatore non può avvenire in un tempo limitato. Per questo le varie fasi della sua crescita devono essere ben collegate tra loro. Se non si fa così, si rischiano inutili ripetizioni

e magari si tralasciano aspetti importanti della formazione. Quindi l’anno prossimo partiremo da quello che è stato fatto quest’anno cercando innanzitutto di correggere gli errori che sono emersi, anche a livello organizzativo e di relazione tra le varie componenti della Società.

Il ruolo del genitore quanto fondamentale è per la sana crescita sportiva di un ragazzo?Il ruolo del genitore può essere fondamentale per la crescita sportiva di un ragazzo ma purtroppo spesso è determinante in senso opposto. Se un genitore si sforza di spronare il proprio figlio all’impegno, alla puntualità, al rispetto delle regole, al sacrificio, all’accettazione anche della sconfitta, sicuramente questo atteggiamento aiuterà il ragazzo a crescere in maniera sana non solo nel calcio ma anche nella vita. Se invece si giustifica sempre il proprio figlio, dicendo che la colpa è sempre degli altri, che si perde sempre per la colpa dell’ arbitro, che l’allenatore non capisce niente ecc. allora il danno è irreparabile ed il ragazzo vive in un mondo che lo deresponsabilizza e che quasi certamente, alle prime difficoltà, lo porterà ad abbandonare quello che dovrebbe essere il suo gioco preferito.

Per concludere: puoi dirci quali sono secondo te le qualità che deve possedere un buon Ds per operare nei migliori dei modi?La prima qualità, secondo me, è avere il senso della misura. C’è gente che opera in una Società dilettantistica ma si comporta come se fosse responsabile del Real Madrid. Beati loro! Di certo non li invidio. L’importanza del ruolo dipende dalla capacità di realizzare gli obiettivi che tutti insieme si portano avanti. Ovviamente è fondamentale la conoscenza degli argomenti che si propongono e si discutono con gli allenatori. Inoltre un buon Responsabile non deve fare solo il “ragioniere”, ma deve essere lui a proporre iniziative e a dare stimoli a chi gli sta intorno. Infine è importantissima la sua capacità di relazione con tutte le componenti della Società, soprattutto i genitori, ed infine la capacità di prendere decisioni, anche spiacevoli, purchè prese sulla base della necessaria chiarezza ed onestà.

Si trova in via Aeroporto A. Berardi, nel cuore di Chievo, ed è il primo store merchandising ufficiale Paluani Life e ChievoVerona, nonché sede dell’omonima neonata società polisportiva A.S.D. PALUANI LIFE CHIEVOVERONA. Un importante punto di riferimento per tutti i tifosi (e non) della squadra clivense.

Lo store Paluani Life è aperto da martedì a sabato compresi, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 (aperture straordinarie: giorno di trasferta 1 ora prima della partenza dei pullman tifosi).

Per informazioni o curiosità sul mondo targato Paluani Life seguici sulla pagina Facebook: www.facebook.com/paluani

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Per uno stile di vita correttoPer uno stile di vita corretto

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L’avversaria come dentro un film

Al suo sesto campionato consecutivo nella massima categoria dopo il ritorno avvenuto nel 2008, per il Bologna e i suoi tifosi, anche quest’anno sembra non essere mutato il con-testo e l’obiettivo stagionale vale a dire la lotta per la salvezza e il raggiungimento della me-desima. un traguardo che, eccezion fatta per lo scorso biennio gratificato dal 9° e dal 13° scalino della graduatoria, è sempre stato otte-nuto con estrema sofferenza. A testimoniarlo i due quart’ultimi posti del 2008/09 e dell’anno seguente, migliorati appena di un’unità tre anni

or sono. A relegare nel limbo della sopravvi-venza in Serie A un blasonato sodalizio come quello petroniano hanno probabilmente contri-buito anche le vicissitudini societarie. Il declino iniziato nei primi anni Ottanta ha dato il via a un’altalena che da allora ha visto i felsinei disputare ben 11 tornei cadetti e addirittura 3 in C1. Alla ritrovata stabilità calcistica non ha tuttavia fatto seguito quella societaria: cinque i presidenti che si sono alternati dal 2008 ai giorni nostri.

È sotto l’egida di Stefano Pioli che gli emi-liani hanno espresso il miglior calcio visto recentemente al Dall’Ara. Il tecnico, in pas-sato anche sulla panchina del Chievo, dopo due brillanti stagioni ha quest’anno tutta-via dovuto pagar dazio. Fatale gli è stata la sconfitta (0-2) subita a Catania alla 18^ giornata. Al suo posto è stato chiamato a Casteldebole Davide Ballardini che, pro-prio coi Giovanissimi Nazionali del Bologna iniziò la sua avventura di tecnico. L’asse-stamento dovuto al cambio di modulo (dal 4-4-2 al 3-5-2) e la perdita di un prezioso elemento quale Alessandro Diamanti, pas-sato a gennaio ai cinesi del Guangzhou, hanno però impedito l’auspicata svolta e con una media punti/partita inferiore (0,8 vs 0,83) l’allenatore ravennate rischia di essere sostituito dal suo predecessore. Decisiva potrebbe essere la sfida interna col Cagliari, prima di salire al Bentegodi dove comunque, indipendentemente da chi sarà in campo e da chi li guiderà, i ros-soblù venderanno cara la pelle.

nel 1997 tra i dilettanti di Maccarese e dopo aver vestito i panni di sfondareti di vari club, tra cui Triestina, Rimini e Cesena. Dopo la parentesi con la maglia del Chievo con cui è andato a segno 10 volte in 66 presenze in A, è passato al Bologna dal gennaio del 2012. Dotato di un tiro forte e preciso anche dalla di-stanza, a 34 anni è ancora un giocatore in grado di metere in difficoltà le difese avversarie.

Nato in Belgio da famiglia romana, Davide Moscardelli ha il privilegio di essere un gioca-tore che ha spesso e volentieri lasciato felici ricordi alle tifoserie dei club in cui ha militato in carriera, inclusa quella del ChievoVerona. In realtà è un rapporto bidirezionale: con la ma-glia gialloblù il “Mosca” ha debuttato in Serie A, emozionato quanto felice, a trent’anni suo-nati, realizzando la sua prima rete assoluta nella massima serie proprio il giorno dell’esor-dio. Il tutto a compendio di un’ascesa iniziata

C’era una volta “la squadra che trema-re il mondo” faceva. Nella bacheca del Bologna FC brillano sette scudetti, tre Coppe Italia e tre Coppe dell’Europa Centrale, di cui due sollevate nell’epo-ca d’oro della competizione, quando era considerata una sorta di Coppa dei Campioni. Se il primo titolo tricolore da-tato 1925 è macchiato da un clima tor-bido dovuto elle ingerenze del regime fascista a favore della società felsinea ai danni del Genoa, resta indiscutibilmen-te singolare nel suo genere, il settimo e unico della serie, conquistato nel 1964 grazie ad uno spareggio – l’unico della storia della A – contro l’Inter. Il trionfo per 2-0 di Bulgarelli, Haller e compagni ha consacrato nella storia una squadra che, come i tifosi dell’epoca ricordano, giocava come in Paradiso.

La mosca

La guerra dei mondi

c’eraVamo tanto amati

PAOLO SACCHI

ciaK, si gioca!BoLogna f.c.

D. B

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chievoVerona vs roma - Serie A TIM 2013/14 giornata numero 29

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chievoVerona vs roma - Serie A TIM 2013/14 giornata numero 29

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Turni e classifiche aggiornati al 20/03/14 - s.s. 2013/14 - 29^ giornata 22/03/14

incontri deLLa29^ giornata Torino - Livorno - 22/3 ore 18ChievoVerona - Roma - 22/3 ore 20.45Parma - Genoa - 23/3 ore 12.30udinese - Sassuolo - 23/3 ore 15Inter - Atalanta - 23/3 ore 15Sampdoria - Hellas Verona - 23/3 ore 15Bologna - Cagliari - 23/3 ore 15Napoli - Fiorentina - 23/3 ore 18.30Lazio - Milan - 23/3 ore 20.45Catania - Juventus - 23/3 ore 20.45

prossimo turnomercoLedì 26.03.2014 Roma - Torino - 25/3 ore 20.45Atalanta - Livorno - 26/3 ore 20.45Cagliari - Hellas Verona - 26/3 ore 20.45Catania - Napoli - 26/3 ore 20.45ChievoVerona - Bologna - 26/3 ore 20.45Fiorentina - Milan - 26/3 ore 20.45Genoa - Lazio - 26/3 ore 20.45Juventus - Parma - 26/3 ore 20.45Sassuolo - Sampdoria - 26/3 ore 20.45Inter - udinese - 27/3 ore 20.45

31^ giornata Bologna - Atalanta - 29/3 ore 18Milan – ChievoVerona – 29/3 ore 20.45Sassuolo - Roma - 30/3 ore 12.30Hellas Verona - Genoa - 30/3 ore 15Sampdoria - Fiorentina - 30/3 ore 15Lazio - Parma - 30/3 ore 15Torino - Cagliari - 30/3 ore 15Napoli - Juventus - 30/3 ore 20.45udinese - Catania - 31/3 ore 19Livorno - Inter - 31/3 ore 21

sQuadra punti g V n p rf rs

Juventus 75 28 24 3 1 64 19

Roma 61 27 18 7 2 52 14

Napoli 55 28 16 7 5 50 30

Fiorentina 48 28 14 6 8 48 31

Inter 47 28 12 11 5 46 29

Parma 46 27 12 10 5 45 31

Lazio 44 28 12 8 8 38 33

Hellas Verona 40 28 12 4 12 43 46

Atalanta 37 28 11 4 13 31 38

Torino 36 28 9 9 10 39 36

Milan 35 28 9 8 11 40 41

Genoa 35 28 9 8 11 31 35

Sampdoria 34 28 9 7 12 32 41

udinese 31 28 9 4 15 32 42

Cagliari 29 28 6 11 11 27 38

ChievoVerona 24 28 6 6 16 23 41

Livorno 24 28 6 6 16 31 51

Bologna 23 28 4 11 13 22 42

Sassuolo 21 28 5 6 17 28 56

Catania 20 28 4 8 16 21 49

serie atim

cLassifica marcatori

15 Tevez (Juventus)14 Higuain (Napoli), Rossi (Fiorentina)13 Immobile (Torino), Palacio (Inter), Toni (H. Verona)12 Berardi (Sassuolo), Gilardino (Genoa)11 Balotelli (Milan), Cassano (Parma), Cerci (Torino), Llorente (Juventus), Paulinho (Livorno), Vidal (Juventus)10 Callejon (Napoli), Denis (Atalanta)9 Di Natale (udinese), Eder (Sampdoria)8 paloschi (chievoVerona), Gabbiadi-ni (Sampdoria)

obinna Sono 89 le sue presenze complessive

Foto

: R. u

dali

diamo i numeri

6. Con Michael Agazzi, bravo a neu-tralizzare il rigore di Pizarro a Firenze, sono diventati 6 i portieri giallobù ad aver parato almeno un tiro dagli 11 me-tri in Serie A.

13. I punti ottenuti in A in occasione del 29^ turno con 5 vittorie e 3 pareggi.

20. Le realizzazioni con la maglia del Chievo di Alberto Paloschi in campiona-to. A quelle di quest’anno si aggiungono le 5 del 2011/12 e le 7 dell’anno scorso.

51. Con tale numero di panchine Euge-nio Corini al Franchi ha eguagliato Giu-seppe Pillon portandosi a -3 da Giusep-pe Iachini.

89. Le presenze complessive con la squadra della Diga di Victor Nsofor Obinna suddivise tra A (53), B (32) e Coppa Italia (4).

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C M Y CM MY CY CMY K

a.c. chievoVerona a.s. roma Bologna f.c.Allenatore: Eugenio Corini Allenatore: Rudi Garcia Allenatore: Davide Ballardini

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N° GIOCATORE ANNO NAZ

portieri

25 agazzi michael 1984 ITA

1 puggioni christian 1981 ITA

18 sQuizzi Lorenzo 1974 ITA

difensori

13 aLdroVandi simone 1994 ITA

2 Bernardini alessandro 1987 ITA

5 canini michele 1985 ITA

12 cesar Bostjan 1982 SLO

4 cLaiton machadodos santos claiton 1984 BRA

3 daineLLi dario 1979 ITA

93 drame' Boukary 1985 FRA

21 freY nicolas sebastien 1984 FRA

33 ruBin matteo 1987 ITA

17 sardo gennaro 1979 ITA

centrocampisti

9 BentiVogLio simone 1985 ITA

14 caLeLLo adrian 1987 ARG

11 guana roberto 1981 ITA

23 guarente tiberio 1985 ITA

56 Hetemaj perparim 1986 FIN

6 Kupisz tomasz 1990 POL

7 LazareVic dejan 1990 SLO

24 mBaYe maodo malick 1995 SEN

19 paredes Leandro 1994 ARG

8 radoVanoVic ivan 1988 SER

27 rigoni Luca 1984 ITA

attaccanti

10 oBinna Victor nsofor 1987 NIG

43 paLoscHi alberto 1990 ITA

31 peLLissier sergio 1979 ITA

39 stoian adrian matius 1991 ROM

77 tHereau cyril 1983 FRA

N° GIOCATORE ANNO NAZ

portieri

26 de sanctis morgan 1977 ITA

12 BertagnoLi julio sergio 1978 BRA

1 LoBont Bogdan 1978 ROM

28 sKorupsKi Lukasz 1991 POL

difensori

42 BaLzaretti federico 1981 ITA

20 Bastos michel fernandes 1983 FRA

17 Benatia al mouttaqui medhi a. 1987 FRA

5 castan Leandro 1986 BRA

3 dodo 1992 BRA

33 jedVaj tin 1995 CRO

13 maicon douglas sisenando 1981 BRA

46 romagnoLi alessio 1995 ITA

2 toLoi rafael 1990 BRA

35 torosidis Vasilis

centrocampisti

16 de rossi daniele 1983 ITA

24 fLorenzi alessandro 1991 ITA

44 nainggoLan radja 1988 BEL

15 pjanic miralem 1990 BOS

94 ricci federico 1994 ITA

6 strootman Kevin 1990 OLA

11 taddei ferrante rodrigo 1980 BRA

attaccanti

22 destro mattia 1991 ITA

27 gerVinHo Yao gervais Kouassi 1987 C.AV

8 Ljajic adem 1991 SER

10 totti francesco 1976 ITA

N° GIOCATORE ANNO NAZ

portieri

1 curci gianluca 1985 ITA

32 stojanoVic dejan 1993 AuS

difensori

5 antonsson mikael 1981 SVE

35 cecH marek 1983 SLO

21 cHeruBin nicolò 1986 ITA

75 crespo josè angel 1987 SPA

8 garics gyorgy 1984 uNG

29 maini marco 1995 ITA

22 mantoVani andrea 1984 ITA

3 morLeo archimede 1983 ITA

14 nataLi cesare 1979 ITA

6 sorensen frederik 1992 DAN

centrocampisti

7 deLLa rocca francesco 1987 ITA

11 friBerg erik 1986 SVE

iBson Barreto da silva 1983 BRA

33 Kone panagiotis 1987 GRE

4 KrHin rene 1990 SLO

13 LaXaLt diego 1993 uRu

24 pazienza michele 1982 ITA

15 perez diego 1980 uRu

attaccanti

12 acQuafresca robert 1987 ITA

9 BiancHi rolando 1983 ITA

19 cHristodouLopouLos Lazaros 1986 GRE

99 cristaLdo jonatan ezequiel 1989 ARG

23 diamanti alessandro 1983 ITA

10 moscardeLLi davide 1980 ITA

paponi daniele 1988 ITA

rodriguez federico martin 1991 uRu

chievoVerona vs roma - Serie A TIM 2013/14 giornata numero 29

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I precedenti tra gialloblù e giallorossiMARCO SANCASSANI

c’era una VoLtacHieVo - roma

Lungo dodici stagioni è il cammino del Chie-voVerona in Serie A e gli incroci con la Roma ne hanno spesso rappresentato, seppur con esiti diversi, pietre miliari. Proprio la gara d’andata dello scorso ottobre - decisa da una rete di Borriello - è stata consegnata agli an-nali come la 100^ sconfitta esterna mentre sempre nell’Olimpico giallorosso arrivò, il 10 gennaio 2010 (1-0, De Rossi), anche la 100^.ma gara persa nel massimo campionato. Non sempre tuttavia le sfide coi capitolini sono coincise con ricorrenze dall’infelice risulta-to. Ancora nell’urbe ad esempio furono al-legramente spente grazie al blitz firmato da Federico Cossato il 12 gennaio 2003 le 50 candeline in A mentre il match numero 250 portò un prezioso pareggio a reti bianche che, a quattro turni dal termine del torneo 2008/09, contribuì al mantenimento della categoria ottenuto tre giornate più tardi sot-to la prima esperienza di Mimmo Di Carlo in riva all’Adige.In tema di strabilianti salvezze, rimane poi indelebile anche il ricordo dello 0-0 del 2003/04 con cui i gialloblù – in zona pericolo e da due giornate affidati a Maurizio D’An-gelo al posto di Mario Beretta - ottennero l’aritmetica certezza di essere presenti anche l’anno successivo. Pur avendo il Chievo dato vita a partite gagliarde e sfortunate, il bilan-cio complessivo è scritto più nel dialetto di Trilussa che in quello di Barbarani. Per anni la Roma si è imposta con punteggi anche clamorosi come il 5-0 (3 Montella, Emerson e Cassano) o il 4-0 (2 Totti, Perrotta e Tad-dei) rispettivamente delle annate 2001/02 e 2005/06. Legato a quest’ultima anche l’al-talenante 4-4 visto al Bentegodi grazie ai goal di Amauri (2), Luciano e Pellissier per la squadra gialloblù e di De Rossi (2), Taddei e Dacourt per quella romanista, più un rigore neutralizzato dall’estremo clivense Fontana.

Anno di grazia calcistica per la squadra della Diga è stato invece quello appena trascorso cui appartengono due dei tre successi otte-nuti nei confronti dei blasonati avversari. Le segnature di Pellissier a Verona e di Théréau all’Olimpico garantirono uno storico en-plein. A tutto ciò si aggiunge la duplice sfida di

Coppa Italia che di fatto rappresenta il primo precedente assoluto con il Chievo che giunse a un passo dalla qualificazione. Dopo il 2-2 (Cerbone e Franceschini) casalingo dell’an-data, Veronese portò in vantaggio i gialloblù, raggiunti e sorpassati solo nel finale. Era la stagione 1998/99.

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Competizione G V N P F S

Serie A

C 11 1 6 4 11 19

F 12 2 3 7 4 18

tot 23 3 9 11 15 37

Coppa Italia

C 1 0 1 0 2 2

F 1 0 0 1 1 2

tot 2 0 1 1 3 4

totali 25 3 10 12 18 41

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I precedenti tra gialloblù e rossoblùMARCO SANCASSANI

c’era una VoLtacHieVo - BoLogna

La storia del calcio è ricca di partite il cui risul-tato, per quanto già di per sé eclatante, assu-me una portata ancor maggiore alla luce degli scenari che va a determinare. una di queste fu Chievo-Bologna del 6 marzo 1994. Era la 23^ giornata del torneo di C1 e il piccolo Ceo si trovava a contendere alle più blasonate Como, Mantova, Spal e - appunto - Bologna il salto di categoria. Grazie a una rete di Bra-caloni i gialloblù di Malesani ottennero quella vittoria che, oltre al primo posto in classifica, diede la piena convinzione dei propri mezzi. Il campionato fu vinto proprio dalla squadra della Diga e fu probabilmente questo il primo gradino della scalata compiuta dal sodalizio clivense al grande calcio.Da qui in avanti le sfide con i felsinei si sono replicate altre 23 volte, la maggior parte delle quali nell’ambito della lotta per non dover ab-bandonare la Serie A. Sono infatti solamente quattro le gare disputate tra i cadetti, il cui aneddoto principale è legato al match del 2 giugno 1996 disputato al Dall’Ara col Chievo alla ricerca della salvezza e il Bologna della promozione. Il gol di Bresciani in pieno recu-pero accontentò questi ultimi, rimandando di un turno la festa dei tifosi del Chievo.L’annata 2007/08 della Serie B vide poi le due concorrenti lottare per la promozione, traguardo centrato poi da entrambe. È così la massima divisione a vantare il maggior nu-mero di incroci, il cui bilancio parla di un so-stanziale equilibrio spezzato solo da due reti in più all’attivo degli emiliani. Se il Bologna vanta l’ultimo successo (il 4-0 dello scorso anno), al Chievo va attribuita la prima vittoria in A, riportata il 9/9/01 grazie alle segnature di Corradi e Federico Cossato. Con una vit-toria esterna a testa (2-0 Pinzi e Pellissier) nel 2008/09 per il Chievo e 1-0 (Acquafre-sca) per gli emiliani tre anni fa, è stato quasi sempre il fattore campo a determinare l’esito finale. Alla voce Bologna, l’album dei ricordi giallolù annovera l’addio al calcio giocato di Maurizio D’Angelo, celebrato il 16 maggio 2004 (1-1), la 200^ rete casalinga in A -

realizzata da Kevin Constant il 17/4/10 - e l’unica segnatura del peruviano Cruzado in occasione del match d’apertura della scorsa stagione (2-0). Nelle tre competizioni sono in tutto diciotto i cannonieri del ChievoVerona (16 in A, 1 in B, 2 in C1) il cui primatista risulta

Sergio Pellissier autore di quattro centri in A e dell’unico in cadetteria. Lo seguono Andrea Zanchetta, due volte a bersaglio a cavallo del 2003 e Riccardo Gori, la cui doppietta sancì il pareggio sotto le Due Torri del 17 ottobre 1993, primo assoluto precedente.

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Competizione G V N P F S

Serie A

C 11 1 6 4 11 19

F 12 2 3 7 4 18

tot 23 3 9 11 15 37

Coppa Italia

C 1 0 1 0 2 2

F 1 0 0 1 1 2

tot 2 0 1 1 3 4

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Scopriamo i volti della radio ufficiale del ChievoVeronaPAOLO SACCHI

in onda suradio uniVersaL

Da quest’anno i tifosi del ChievoVerona pos-sono godere della più ampia disponibilità in termini di offerta radiofonica della storia del club gialloblù. Emittente veronese nata nel 1980, radio universal fm. 87.5 solo mu-sica italiana propone una copertura capillare dedicata alla società del presidente Campe-delli. una scelta in linea con la linea editoriale dell’editore Giampaolo Bassi, da sempre at-tento a creare un prodotto diverso e unico nel suo genere.Trasmissione di punta è casa chievo, in onda dal lunedì al venerdì tutti i giorni dalle 18.30 alle 19.30 sugli 87.5 di Radio universal. I ses-santa minuti sono interamente ed esclusiva-mente dedicati alla formazione gialloblù, dalla Prima squadra fino al settore giovanile con interviste, notizie, statistiche e lo scambio di messaggi e chiamate con gli ascoltatori al 393.6201295.Momento clou della settimana è naturalmen-te la radiocronaca delle gare del ChievoVe-rona in diretta e in esclusiva per la stagione 2013/14 da ogni stadio in cui Rigoni e com-pagni sono impegnati settimanalmente. L’of-ferta è stata arricchita con Casa Chievo The Match, programma che inizia un’ora prima dell’incontro con una diretta fiume che, dopo la radiocronaca, propone un post partita con le interviste ai protagonisti e l’interazione col pubblico, tutto rigorosamente in diretta. Du-rante la settimana, in orari variabili, vanno in onda quattro edizioni quotidiane di “Aspet-tando la partita”, brevi estratti dalla trasmis-sione che consentono l’ascolto anche a chi non può essere sintonizzato durante la diret-ta del programma. Protagonisti ai microfoni per le radiocronache in onda sulla radio diret-ta da Giampaolo Bassi sono Ernesto Kieffer e Paolo Sacchi, mentre Casa Chievo è condotta da Massimo Massi, con il supporto di Bruno Taddei.

massimo massi

Massimo Bolzonella, in radio noto come Mas-simo Massi, fa lo speaker dal 1983 e vanta una esperienza come giornalista sportivo e

musicale con Radio Adige. Per molti anni è stato la spalla di Roberto Puliero, conducendo programmi di successo quali “Metti un disco” e “Pomeriggio Sport”. È responsabile del sito ufficiale di umberto Tozzi e della testata di spettacoli “Veronapress”.1. Credo che Casa Chievo sia la trasmissione che tutti i tifosi hanno sempre sognato, e che sia il metodo più rapido ed efficace per far conoscere tutti gli esperti il “Mondo Chievo” davvero pieno di iniziative. Nessuno credeva si potesse parlare di Chievo tutti i giorni: mol-ti penso si siano ricreduti2. Sono l’ideatore e l’interfaccia esterna del programma, ma la trasmissione funziona perche ci sono, insieme all’amico di sempre Giampaolo Bassi, collaboratori preziosi come Bruno Taddei, infaticabile realizzatore di molti servizi, Dino Guerrini che con me ha voluto fortemente questo spazio, oltre alle intera-zioni con Daniele Partelli, Diego Avanzi, Gio-vanni Dall’ora e i nostri radiocronisti Ernesto e Paolo che rappresentano l’ideale completa-mento di questa squadra3. Marco Van Basten, l’eleganza del calcio.. Fiorello, nessuno è come lui!4. Mauro Antonioli, centrocampista che gio-cava nel Chievo che dalla C1 passò alla B: gra-zie a lui ho potuto vivere il bagno di champa-gne sul pullman che arrivava in Piazza Chievo, e una trasmissione con un karaoke di tutta la squadra5. Portatemi dove volete, basta che in ogni mondo e in ogni dimensione non manchi mai la musica!

giampaoLo Bassi

Giampy, al secolo Giampaolo Bassi, ha fonda-to Radio universal nel 1980. Editore, condut-tore, giornalista, tecnico e regista è l’anima dell’emittente. Personaggio diventato icona del mondo radiofonico veronese, negli ultimi trent’anni ha traghettato l’emittente dall’epo-ca delle prime radio libere fino al nuovo mil-lennio.

1. Ogni giorno siamo chiamati ad affrontare una nuova sfida, una nuova partita che inizia da zero a zero ed è tutta da giocare, per-che nessun giorno è uguale a un altro. un po’ come per il Chievo: come si usa dire, ogni partita è come una finale.2. A Radio universal mi sono occupato di tutto nel corso nel corso degli anni. Vederla crescere è stata una grande soddisfazione. Oggi ho una squadra di pazzi scatenati, che vogliono sempre migliorarsi e mi tocca quasi frenarli.3. Devo essere onesto: di calcio davvero non me ne intendo. Anzi, a dirla tutta, preferisco il motocross. Gli idoli per quanto mi riguarda non esistono. A me basta essere il Giampy!4. Nello sport come nella vita mi piace il con-cetto di chi vuole bene alla maglia. In questo senso allora non credo nessuno sia meglio del capitano gialloblù, il grande Sergio Pellissier.5. Il viaggio più bello è quello che dobbia-mo ancora fare: solo con questa idea si può sempre migliorare e restare sempre al passo con i tempi.

ernesto Kieffer

Classe 1975, laureato in Giurisprudenza, Er-nesto Kieffer è cronista dal 2000, e ha con-seguito il patentino di Giornalista nel 2002. Nel corso di oltre un decennio collabora con varie testate locali e online e si diletta an-che con radio e tv. In particolare è ideatore e conduttore da un paio d’anni della trasmissio-ne di cultura sportiva “La Tertulia - Racconti dall’Oltresport”. Fra le altre attività segue il Chievo dal 2004 per “Verona Fedele”, di cui è una una delle colonne della redazione spor-tiva.1. La prima diretta assoluta contro l’udine-se: dopo dieci secondi il Chievo è andato in

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svantaggio. Che mazzata! Poi ci hanno pensa-to Pellissier e Rigoni a ribaltare il punteggio. È stata un’emozione indimenticabile.2. Sono contento di far coppia radiofoni-ca con Paolo Sacchi. Da tempo conoscevo le doti umane e professionali ed ero sicuro che sarebbe stata una bella esperienza. Fino ad ora i fatti mi stanno dando ragione. La salvezza del Chievo sarebbe la ciliegina sulla torta di un’annata, comunque vada, personal-mente straordinaria.3. Ero un bambino quando arrivò in Italia Ma-radona e ricordo le sue giocate straordinarie. Però il mio idolo calcistico è stato Roberto Baggio, il più grande di tutti. Radiofonica-mente invece ho sempre avuto una grande ammirazione per i protagonisti di “Tutto il calcio Minuto per Minuto”, in particolare per Sandro Ciotti e, forse ancor di più, Franco Ameri.4. Ricordo sempre con piacere il primo Chie-vo in serie A. In quella squadra c’erano tanti eccellenti giocatori. Il mio preferito è Simone Perrotta, uno che è diventato, non a caso, anche campione del mondo. Il suo modo di interpretare la partita mi è sempre piaciuto molto: grinta, tecnica, corsa e carattere.5. La radio è libertà. Permette di raccontare la realtà, e pure l’irrealtà, attraverso il filtro della propria sensibilità e fantasia. È un mez-zo straordinario per creare un contatto fra le

persone e le loro esperienze. Poter utilizzarlo e conoscerlo da vicino attraverso il rapporto con gli ascoltatori è una sensazione meravi-gliosa e sono felice di vivere quest’avventura.

paoLo saccHi

Nato a Genova, cronista alla radio e sulla car-ta stampata, Paolo Sacchi ha esperienze di web-tv e testate online oltre che come uf-ficio stampa. Iscritto all’Ordine dei giornalisti del Veneto, scrive di Chievo dal 2004, prima per “La Voce” poi per “MC” di cui è condi-rettore. Redattore del periodico di turismo Best Tours Travel Magazine, ama viaggiare e raccontare come il calcio sia una chiave di lettura per scoprire gli elementi distintivi di ciascun popolo.

Le 5 domande

1. Quando vai in onda?2. Come stai vivendo questa esperienza?3. L’idolo calcistico e quello radiofonico4. Il gialloblù preferito5. Il viaggio nell’etere

verona 87.5 fm stereo

le partite del chievoin diretta radio!

radio ufficialea.c. chievoverona

in diretta dalle 18.30 alle 19.30un’ora di solo chievo con massimo massi

chiama in diretta al 393.6201295

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1. Ritmo, ritmo, ritmo. Raccontare la partita in diretta senza filtri è avvincente e vorremmo fosse altrettanto per chi ci ascolta. Il momen-to più bello? Gridare “Rete, rete, rete!” dopo un gol del Chievo.2. Ernesto Kieffer e il sottoscritto siamo una specie di gemelli diversi. Ognuno ha un pro-prio stile: lui è più pacato mentre io proba-bilmente più vivace, dunque ci completiamo. Adoro quando non siamo d’accordo: purtrop-po capita raramente.3. Non ne ho mai avuto uno in particolare. Amo il calcio in senso assoluto e l’enorme ba-gaglio culturale che possiede e talvolta non viene colto. Alla radio? La classe di Alfredo Provenzali. Quando posso mi inebrio ascol-tando lo stile dei radiocronisti della BBC e di quelli Radio Rai. E prima che nelle nostre vite facesse irruzione Massimo Massi con Casa Chievo, in quella fascia oraria ascoltavo la “Zanzara” di Cruciani.4. Il calcio è un gioco di squadra, dunque viva il gruppo. Del Chievo quel che mi ha sempre affascinato è il contesto unico nel suo genere e gli straordinari risultati che ha ottenuto. Il cui merito va certamente al presidente Luca Campedelli, al direttore Giovanni Sartori e, a ruota, a giocatori, tecnici e collaboratori.5. Il viaggio è solo cominciato. Sarebbe bello poterlo proseguire a lungo. Col Chievo in A, è ovvio.

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galà 2014: al via la prevenditaÈ iniziata presso i vari club la raccolta del-le prenotazioni per il Galà del ChievoVerona 2014. L’annuale happening, che vedrà la pre-senza dell’A.C. ChievoVerona al completo, si terrà il 23 aprile presso il Palarisi di Isola della Scala con inizio alle 19,45. La prevendita, ai costi di 25 € per gli adulti e di 15 € per i ragazzi fino a 12 anni, si chiuderà inderogabil-mente il 18 aprile.

metti gli amici a cenaBentivoglio e Dainelli, Paloschi e Rigoni, Agazzi e Guarente protagonisti anche fuori dal rettangolo verde. Sono stati loro ad ani-mare le recenti cene sociali recentemente or-ganizzate dai club Mussi Volanti, Baldo-Garda e ReCEOto. I giocatori, intervenuti assieme a dirigenti societari e alcuni responsabili del Co-ordinamento Amici del Chievo, hanno calami-tato, con simpatia e disponibilità, le attenzioni degli iscritti ai tre circoli.

un cuore per georgianaBatte stavolta per una bimba colpita da un invalidante morbo, il cuore di CuoreChievo. Contribuendo all’organizzazione del 2° trofeo calcistico “Luigi Nicolis” (ex ChievoVerona vs rappresentativa locale) e alla cena benefi-ca che si svolgerà a seguire, l’onlus gialloblù destinerà ai familiari il ricavato della serata,

destinato alla sua assistenza. La manifesta-zione si svolgerà agli gli impianti sportivi di Negrar il 12 aprile con inizio alle 17,30. I ta-gliandi d’ingresso daranno diritto anche a una visita al Museo Nicolis di Villafranca fino al 31/5. Info ai 347-2712668, 345-8220877 e 335-8140686.

chievo on the roadSi sono aperte le adesioni alla trasferta a Mi-lano in occasione dell’anticipo serale (20,45) Milan - ChievoVerona di sabato prossimo. Chi desiderasse prenotare un posto sui pul-lman organizzati dal Coordinamento Amici del Chievo può contattare il numero 345-8342977, valido anche per ogni informazione in merito. Si ricorda che l’accesso al Settore Ospiti è consentito solo ai titolari di Tessera del Tifoso in corso di validità.

galà 2014: una gran lotteriaContinua quest’oggi sugli spalti dello stadio e comunque presso sedi, responsabili e col-laboratori dei club affiliati al Coordinamento Amici del ChievoVerona la vendita dei ta-gliandi della lotteria abbinata alla festa del 23 aprile p.v., data in cui avverrà l’estrazione. Tra i premi in palio una vacanza di una settimana per 2 persone, articoli di elettronica, piccoli elettrodomestici e tanto materiale sportivo griffato Chievo.

Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta ChievoMARCO SANCASSANI

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