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Monitoraggio finanziamenti 2006 IL PROGETTO E GLI ESITI

Monitoraggio finanziamenti 2006 IL PROGETTO E GLI ESITI

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Monitoraggio finanziamenti 2006

IL PROGETTO E GLI ESITI

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 Verificare come sono stati spesi i soldi assegnati

 Contribuire alla visibilità del lavoro fatto e alla riflessione interna alla scuola sull’efficacia delle azioni intraprese grazie a quei fondi

Il progetto:

Perché

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Docenti ed ex docenti con conoscenze sull’handicap e/o su interviste qualitative e monitoraggio

Il progetto:

Chi

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Da dicembre 2006 a marzo 2007 realizzazione interviste; da marzo a giugno 2007 rapporto di monitoraggio presentato alle scuole e pubblicato sul sito

Il progetto:

Quando

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La filosofia è quella della ricerca qualitativa, appresa negli anni dei monitoraggi dell’autonomia e dei progetti per il successo formativo, in collaborazione con la Bicocca. Dell’intervista, registrata, viene prodotto un estratto commentato che viene restituito alla scuola

NOSI

Il progetto:

Come

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Lo snodo ha contribuito al Lo snodo ha contribuito al progetto con un co -progetto con un co -finanziamento fino a 3000 euro finanziamento fino a 3000 euro in relazione al numero di in relazione al numero di studenti disabili inseriti studenti disabili inseriti nell’Istitutonell’Istituto

Le attività osservate: i progetti di scuola

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Le interviste fatte

Quest’anno sono state effettuate 20 interviste in altrettante scuole

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Le interviste fatte

L’intervista si è svolta durante un incontro presso la sede dell’Istituto scolastico finanziato. All’intervista hanno partecipato un numero variabile di persone (da 1 a 10) appartenenti alle seguenti categorie:

     Dirigente scolastico

     Responsabile handicap di Istituto

   Docente di classe e di sostegno

     Genitore

    Educatore o esperto

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RIF

LETTERE

IMPARARE DALL’ES

PERIENZA

Gli esiti: EFFETTI DEL PROGETTOEFFETTI DEL PROGETTO

CONFRO

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SVILUPPARE IL

PENSIEROS

EN

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ZAR

E

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Presentazione a cura di Elena Ferrari, Carla Martinolli e Maria Rita Tritonj

Giugno 2007..

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Gli esiti: imparare dall’esperienza

L’intervento dell’esperto è utile dove il team dei docenti raccoglie ciò che l’esperto ha proposto anche come occasione di autoformazione, dove ciò che è avvenuto in un caso può essere riprodotto e generalizzato, con le opportune modifiche, in una nuova situazione, in modo che “da cosa nasca cosa” e il processo si autoalimenti.

PER QUESTO SI OSSERVA CHE I PROGETTI MIGLIORI SONO QUELLI CHE SI REALIZZANO DA PIU’ ANNI, E SONO COSTANTEMENTE SOTTOPOSTI A VERIFICA E REVISIONE

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Imparare dall’esperienza:

Qualche citazione…

• “…I.fondi sono serviti per lavorare su tutti i bambini e per una formazione stabile delle insegnanti.”

• “Se il lavoro serve a migliorare anche le abilità dei docenti, questo diventa un bagaglio permanente che può essere trasferito”

• “Grande esperienza per i docenti che alla fine hanno chiesto di poter frequentare un corso- pagato da loro- per imparare ad osservare con il giusto distacco”

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I finanziamenti servono a modificare significativamente la qualità dell’integrazione dove il docente di classe e di sostegno sono coinvolti nella progettazione, nella realizzazione e nella verifica dell’intervento. Per questo occorre prevedere formazione, tempi e modi.

Gli esiti: confrontarsi

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Confrontarsi:

Qualche citazione…

• La solitudine dell’insegnante diventa poi assoluta andando avanti negli ordini di scuola. INVECE CONFRONTARSI SU QUELLO CHE SI FA QUOTIDIANAMENTE È UNA GRANDE IDEA.

• È un foglietto banalissimo che si scrive alla fine del colloquio, ma la parte delle decisioni concordate e la loro rilettura è diventata un’abitudine. All’inizio di ogni colloquio si riparte da lì .

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Sensibilizzare:

Qualche citazione…

• La ricaduta didattica è stata senz’altro importante per le due classi maggiormente coinvolte. Ma anche chi ha partecipato soltanto in qualità di visitatore ha ricevuto qualcosa: ad esempio gli studenti del liceo linguistico, apparentemente meno attenti di quelli del liceo delle scienze sociali, hanno scritto osservazioni interessanti sul quaderno per i commenti dei visitatori.

• Decisamente positivo il vissuto delle alunne presenti. Spiegano che hanno cambiato il loro atteggiamento nei confronti delle persone con handicap, inizialmente improntato a una generica pietà, e che è stata molto importante la loro esperienza di guide: sentirsi protagoniste, vincere la timidezza, provare soddisfazione nel vedere visitatori attenti, saper affrontare l’imprevisto

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     I LABORATORI (teatro, cucina…) servono se:

si opera sul fare in collegamento col pensare – ad esempio proponendo verbalizzazioni e riflessioni dei bambini sulle attività svolte

si opera intenzionalmente per rendere gli alunni consapevoli

Per fare questo è necessario che i docenti dedichino spazio ad osservare le funzioni cognitive coinvolte in quell’ attività: SIAMO SCUOLA, NON DOPOSCUOLA

 

Gli esiti: SVILUPPARE IL PENSIERO

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Sviluppare il pensiero:

Qualche riflessione…Abilità cognitive che il Teatro “muove” ( alcune consce nei docenti)• osservazione/ordinamento delle scene• classificazione dei personaggi• confronto fra personaggi• coordinamento voce/gesti• interdipendenza ed integrazione dei diversi ruoli• uso di capacità manipolative/manuali• improvvisazione( quando manca la memoria)• superamento del punto di vista soggettivo• autostima• scoperta di particolari attitudini• trasferimento di queste abilità, con opportuna guida, in altri ambiti

La capacità di organizzarsi è migliorata tantissimo ed è un’acquisizione che è rimasta: nel tempo libero, negli intervalli sanno organizzarsi, giocano a carte, si mettono in gruppi