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27-28 Marzo 2015 Montessori Bene Comune Il metodo Montessori come bene comune da diffondere, tutelare e promuovere Due giorni con le famiglie, le scuole, le associazioni, i formatori, gli insegnanti e gli amministratori impegnati a valorizzare la scuola pubblica e le buone pratiche che la abitano. Presso impact hub Roma Viale dello scalo San Lorenzo 67, Roma

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27-28 Marzo 2015

montessori bene comuneil metodo montessori come bene comune

da diffondere, tutelare e promuovere

Due giorni con le famiglie, le scuole, le associazioni, i formatori, gli insegnanti e gli amministratori

impegnati a valorizzare la scuola pubblica e le buone pratiche che la abitano.

presso impact hub Romaviale dello scalo San Lorenzo 67, Roma

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Il metodo Montessori e la legislazione italiana

La Fondazione Montessori Italia

Il memorandum per la promozione, la tutela e la diffusione del metodo Montessori in Italia

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Indice

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Venerdì 27 marzo 201514.00 Montessori e la scuola attiva. Alcuni punti di contatto • Furio Pesci (Università La Sapienza di Roma, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Montessori)

Il contributo del metodo Montessori al progetto Senza Zaino • Marco Orsi (Responsabile Nazionale del progetto Senza Zaino, Dirigente Scolastico)

Riflessioni e buone pratiche per una scuola inclusiva • Maurizio Parodi (Dirigente scolastico assegnato al Coordinamento Genitori Democratici)

18.00 Discussione e aperitivo sociale

Il programmamontessori bene comune 2015

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Sabato 28 marzo 20159.30 L’approccio montessoriano. Il confronto con le buone pratiche della scuola pubblica e la proposta dei principi e delle pratiche montessoriane • Quinto Borghi (Università di Bolzano, Presidente della Fondazione Montessori)

Materiali Montessori e artigianidigitali • Simona Martino (Architetto esperta di Space Learning Theory), Roma Makers (Rete di artigiani e inventori, nuovi paradigmi di economia) e Famo cose – Roma Makerspace (Spazio di supporto alle micro-imprese, fornendo consulenza per campagne fundraising, advertisement e marketing)

Introdurre l’approccio Montessori nella scuola pubblica • Sonia Coluccelli (Coordinatrice della rete Scuole Montessori Alto Piemonte)

11.15 La legislazione italiana per la promozione del metodo • Salvatore Russo (Avvocato esperto di sistema scolastico e personale docente)

I portatori di interesse territoriali. Costruire una rete per promuovere il metodo. L’esempio di Novara • Nicola Fonzo (Dirigente scolastico, Convitto Statale di Novara), Elisa Loprete (Responsabile Fondazione Montessori Novara)

Certificazione di Qualità • Certiquality (Ente nazionale di certificazione della qualità), Coordinamento pedagogico Orsa scs (Gestore di servizi educativi a metodo Montessori)

Come valutare il metodo Montessori • Università di Urbino

14.00 Tavoli di discussione1. Montessori come bene comune2. Montessori e la scuola di oggi, quali percorsi futuri? 3. Il contributo del pensiero Montes-sori ai progetti che trasformano la scuola italiana oggi4. Produrre materiali didattici Mon-tessori con gli artigiani digitali5. Come introdurre l’approccio Mon-tessori nella scuola pubblica6. La valutazione degli apprendimenti nella scuola italiana

16.30 Firma del documento Montessori bene comune: nuove iniziative per diffondere, tutelare e pro-muovere un’eccellenza del fare scuola in Italia che consegneremo a un rappresentante del MIUR

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Furio Pesci (1964) vive a Roma ed è docente di Storia della Pedagogia presso il Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializ-zazione della Sapienza - Università di Roma. I suoi principali interessi di studio riguardano la pedagogia Mon-tessori e l’attivismo pedagogico.Fa parte dei comitati scientifici delle riviste History of Education and Children’s Literature e Ethos e del CeSTES (Centro Studi sulle Tendenze Economico-Sociali). Presiede il Comitato Scientifico della Fondazione Montessori Italia.Tra le ultime pubblicazioni (oltre a saggi e articoli su riviste scientifiche): Maestri e idee della pedagogia moderna (Milano, Mondadori, 2010), Globalizza-zione ed educazione. Per una compren-sione “pedagogica” della crisi contempo-ranea (Roma, Armando, 2014).

I relatori

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Marco Orsi (1955) dirigente scolasti-co e coordinatore dei tutor universi-tari al corso di laurea in Scienze della Formazione primaria della Università di Firenze, è responsabile nazionale del movimento Senza Zaino per una scuola comunità che è presente in 150 scuole di 75 istituti in Italia, collabora con diverse riviste peda-gogiche in particolare Difficoltà di Apprendimento (Erickson, Trento), la Rivista dell’Istruzione (Maggio-li, Rimini), ha insegnato presso la Facoltà di Scienze Politiche e alla SISS dell’Università di Pisa, ha partecipato a numerosi scambi e meeting interna-zionali, svolge attività di formazione nelle scuole. Tra le sue ultime pubblicazioni: Pro-gettare l’ambiente formativo o proget-tare la formazione? (Roma, Armando, 2011); La comunità che fa crescere le scuole (Tecondid, Napoli, 2013). www.senzazaino.it

Maurizio Parodi • Nasce il seco-lo scorso a Pontremoli, Lunigiana. Entrato nella scuola a sei anni, non ne è più uscito: studente, insegnante, di-rigente scolastico, ricercatore e infine padre (di uno studente).Vive a Genova, e si occupa di for-mazione, ricerca, progettazione in ambito socio-pedagogico, non ancora rassegnato all’impermeabilità degli apparati educativi. Ha collaborato con le più importanti riviste italiane di pedagogia e didat-tica, e, di recente, ha creato il gruppo facebook: Basta compiti! (oltre 4.000 iscritti) – ma l’impegno più dilettevole è rappresentato dalla conduzione dei Laboratori di Ri-Animazione del libro.È autore di alcuni saggi, tra gli ultimi: Basta compiti! (Sonda, 2012); Gli adulti sono bambini andati a male (Sonda, 2013); e di un romanzo, giallo: L’ombra del Chaos (Liberodiscrivere, 2011).

Quinto Battista Borghi • laureato in pedagogia, si è sempre occupato dell’organizzazione e della gestione pedagogica di nidi e scuole dell’infan-zia in diverse realtà. È stato dirigente pedagogico dei servizi per l’infanzia del comune di Torino. Da alcuni anni segue i nidi della cooperativa Orsa (mi) e della cooperativa Città Futura (tr). Insegn a pedagogia sperimentale presso l’uni-versità di Bolzano e il Conservatorio Benedetti Michelangeli di Brescia. È presidente della Fondazione Mon-tessori Italia.

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Simona Martino • Architetto, col-labora con la Fondazione Montessori Italia come responsabile dell’Ufficio Architettura e formatrice nell’ambi-to dei corsi di specializzazione per insegnanti sul metodo Montessori (ambiente Montessori, architettura e pedagogia negli spazi per l’apprendi-mento). Si occupa inoltre di progetta-zione e sperimentazione di materiali e giochi montessoriani innovativi.Dopo la laurea in Architettura a Ge-nova, ha collaborato come architetto progettista con vari studi di profilo internazionale a Parigi e a Roma, lavorando su progetti di architettura, interior design, product design. Svol-ge dal 2006 la libera professione, nel 2013 consegue il titolo di progettista Esperto CasaClima.Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione, per i quali ha ottenuto riconoscimenti, premi e pubblicazioni dei lavori.

Roma Makers, primo FabLab della Capitale, ha aperto nel 2013.Rivolge particolare attenzione alla formazione dei più giovani, a partire dalle scuole elementari, e al sup-porto degli artisti e designer che si occupano di installazioni interattive o performance che coinvolgono le nuove tecnologie.Roma Makers vuole rinnovare la cultura del design autoprodotto facili-tando l’accesso alle nuove tecnologie digitali di prototipazione/produzione in piccola scala; favorisce la socializza-zione creativa e la formazione condi-visa; lavora per creare una rete sociale sul territorio volta all’innovazione e alla produzione diffusa e diversifica-ta, alla portata di molti; valorizza lo sviluppo e la fruizione degli oggetti come esperienza alternativa al mero consumo promuovendo riciclo, uso di materiali ecologici, open design.www.romamakers.org

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Famocose • Luca Magarò è nato a Roma nel 1977. Dopo il liceo, si iscrive all’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche), ottenendo una laurea in Industrial Design. Dopo un’esperienza lavorativa presso lo studio Angeletti & Ruzza, ha fondato VIVO Design Studio, marchio con il quale firma ancora oggi i suoi pro-dotti. Luca ha collezionato numerose esperienze e collaborazioni nel campo dell’industrial design: dall’arredo all’elettromedicale, dalla valigeria al packaging&branding per molti marchi tra i quali Algida, Guzzini, Mares, TVS, Ama, Alessi, Teuco, Fantini, Fusital, iGuzzini, GSI, Azzurra, Samsonite…Il 2014 crea FAMO COSE, primo ma-kerspace romano, dove tra stampanti 3D, macchine a taglio laser e attrez-zature di ogni genere, Luca mette a disposizione di altri giovani creativi la sua esperienza di designer e maker.www.famocose.it

Sonia Coluccelli • Maestra di scuola primaria da subito impegnata nella formazione di docenti su tematiche relative alla gestione delle relazioni nel gruppo classe e dell’educazione interculturale, si dedica ad un ripen-samento delle pratiche educative e di-dattiche e dal 2012 si occupa dell’av-vio di classi a metodo Montessori, del coordinamento di corsi di formazione per docenti e della diffusione del metodo. Coordina la rete delle scuole Montessori dell’alto Piemonte.Cura la rubrica Per una scuola a misura di bambino (www.ilbambinonaturale.it). Suo è il libro: Un’altra scuola è possibile? (Leone Verde, 2015).Intervento: Introdurre l’approccio Mon-tessori nella scuola pubblicaLa trasformazione di un panorama di scuole pubbliche, dirigenti, insegnanti e genitori che hanno offerto a 200 bambini un’esperienza scolastica final-mente in grado di aiutarli a crescere e ad imparare in modo rispettoso.

Salvatore Russo • Lo Studio Legale Russo è stato fondato dall’Avv. Salva-tore Russo, professionista esperto in questioni di Diritto Civile e Ammini-strativo.Con un’esperienza fortemente con-solidata nel settore del Diritto del Lavoro, del Diritto Sindacale e del Diritto della Previdenza Sociale, lo Studio svolge parimenti la sua attività in diversi rami del diritto. Lo Studio Legale dell’Avv. Salvatore Russo si occupa, in modo specifico, del particolare settore del Diritto e della Legislazione Scolastica.www.avvocatosalvatorerusso.it

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Nicola Fonzo (1967) Laureato in scienze politiche, si specializza in Sviluppo locale e Management delle istituzioni scolastiche. Dal 1997 è Componente del Direttivo Associazio-ne per il finanziamento della Scuola di Amministrazione Aziendale e Consi-gliere amministrazione Istituto storico della Resistenza a Novara. Dopo vari stage presso il Ministero degli affari esteri e presso il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo Umano, è stato docente di scuola dell’Infanzia in vari plessi, consulente pedagogico e giornalista pubblicista. Attualmente è dirigente scolastico presso l’ic del Vergante, Invorio (No).Il suo intervento tratterà di: lo scrigno dei Convitti nazionali; il Convitto Carlo Alberto; lavorare in situazioni critiche; una pratica buona (?) per una scuola che non attende; un’idea di comunità. www.convittonovara.it

Elisa Loprete • Pedagogista e formatrice di Fondazione Montessori Italia, è impegnata nell’attivazione di esperienze educative e di insegna-mento ad approccio montessoriano nella scuola e in extra scuola, nel campo dell’educazione interculturale, allo sviluppo e alla pace.La proposta pedagogica montessoria-na può essere vissuta come esperienza di comunità, quando la comunità stessa si attiva per migliorare la scuo-la pubblica: l’istituzione principale dell’educazione delle giovani gene-razioni.Tutti i portatori di interesse si mettono allora in relazione per avvia-re un processo partecipato di cambia-mento ed innovazione della scuola, cercando di garantire continuità al lavoro educativo anche in famiglia. A Novara si sta sperimentando questo percorso condiviso in diverse direzio-ni: la formazione degli insegnanti, il lavoro nella Biblioteca dei Ragazzi e l’apertura di uno spazio Montessori.

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Certiquality è una società la cui atti-vità è orientata allo sviluppo di servizi di ispezione, certificazione e formazio-ne che contribuiscano ad accrescere e migliorare la posizione competi-tiva delle Organizzazioni Clienti e a migliorare le relazioni tra queste e le altre parti interessate, compresi i rap-porti con la Pubblica Amministrazione e le Autorità di controllo. Sin dalla sua fondazione Certiquality ha inserito nel proprio logo la dicitura “per una migliore qualità della vita” e questa è la visione a cui tendiamo.Certiquality ha la propria sede nel cuore di Milano ed è presente con uffici e rappresentanze in tutto il territorio nazionale. Membro della federazione CISQ e di CONFORMA , aderisce al Network Internazionale IQ-NET, che garantisce il riconosci-mento delle certificazioni in 35 paesi nel mondo.www.certiquality.it

4 TO BE srl è costituita da un gruppo di professionisti qualificati con esperienze pluriennali in aziende di Produzione, Servizi e Multiutility.È attiva nei seguenti settori:• Organizzazione (processi di cambia-mento o miglioramento); • Sviluppo Commerciale (progettazio-ne e sviluppo nuovi prodotti/servizi, start-up e gestione di nuove iniziative in italia o all’estero, implementazione e sviluppo reti commerciali);• Marketing (marketing plan ed ela-borazione strategie, micromarketing e database marketing, web marketing, retail marketing e category manage-ment);• Software e Web (progettazione e sviluppo di db e software gestionali, portali web e sistemi web oriented).Grazie a consulenti e partners fidelizzati opera su tutto il territorio nazionale.www.4tobe.it

Coordinamento pedagogico Orsa scs • Ente gestore di nidi e scuole dell’infanzia a metodo Mon-tessori e non. Partecipa al gruppo paritetico cooperativo kcs.www.cooperativaorsa.it

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il metodo montessori e la legislazione italiana

Un estratto dalle nostre conversazioni

con il miur

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Per cercare di ricostruire brevemente (anche con i dovuti riferimenti norma-tivi) la vicenda che ci occupa, è neces-sario prendere le mosse dal combinato disposto degli artt. 46 e 49 del Regio Decreto n. 577/28, ove si evince che è facoltà del Ministero dell’Istruzione autorizzare specifici corsi proprio al fine di abilitare i docenti all’inse-gnamento con metodo differenziato Montessori.

I predetti articoli recitano:46 (Art. 1, rdl 4 febbraio 1926, n 208)È data facoltà al Ministero della pubbli-ca istruzione di autorizzare, presso Enti morali che ritenga idonei, corsi biennali e corsi annuali di durata complessiva non inferiore a sei mesi per esperimen-tare differenziazioni didattiche nelle classi del corso preparatorio o in quelle del corso elementare. Il Ministero potrà concorrere alle spese di tali corsi con appositi contributi su motivata domanda degli Enti interessati. [...]

49 (Art 5, rdl 4 febbraio 1926, n208)Il titolo rilasciato alla fine del corso abilita allo insegnamento soltanto nelle scuole materne o in quelle elementari, in cui si sperimenti il corrispondente indirizzo didattico differenziato.

Come si evince dalla piana lettura del disposto normativo, il MIUR può autorizzare, pertanto, Enti morali che ritenga idonei al fine di organizzare corsi di specializzazione montesso-riana. A tale autorizzazione, come già rappresentato, la Fondazione Montessori Italia era ed è fortemente interessata.

La normativa sopraggiunta in materia, non modificando il quadro normativo precedente, si è unicamente limitata a ribadire che per l’insegnamento nelle classi a indirizzo differen- ziato mon-tessoriano era necessaria l’apposita specializzazione.

Basti qui menzionare la Legge 16 febbraio 1987 n. 46 la quale all’art 1, comma 5, chiariva che: “Il personale docente da assegnare alle sezioni di scuola materna ed alle classi di scuola elementare che attuano il metodo Montessori deve essere in possesso dell’apposita specializzazione”.

Tale disposizione è stata mantenuta immutata nel successivo Decreto Le-gislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) che al- l’Art. 142 (Sezioni e classi ad indirizzo didattico differenziato), comma 4 riporta: “Il personale docente da assegnare alle sezioni di scuola materna ed alle classi di scuola elementare che attuano il metodo Montessori deve essere in pos-sesso dell’apposita specializzazione”.

Alla luce del chiaro disposto norma-tivo appena citato, necessita quindi sottolineare come la previsione rego-

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lamentare di una supposta ESCLUSI-VA nella possibilità di espletare corsi validi ai fini della specializzazione nel metodo montessoriano a beneficio eli-tario dell’Opera Nazionale Montessori - adottata al comma A.22, allegato A, della Circolare MIUR n. 6103/2012 Prot. n. AOOODGPER del 10 agosto 2012 e all’art. 4, comma 10 del D.M. n. 53/ 2012 (recante integrazione delle graduatorie ad esaurimento del perso-nale docente ed educativo) - risultava del tutto destituita di qualsivoglia fondamento normativo.

Finanche la regolamentazione che ha disposto la “Statizzazione delle sezioni di scuola materna e delle classi di scuola elementare gestite dall’Ope-ra nazionale Montessori”, attraverso la Legge 16 febbraio 1987 n. 46, ha attribuito all’Opera nazionale Mon-tessori unicamente il diritto-dovere di prestare la propria assistenza tecnica alla sperimentazione dell’insegna-

mento con il metodo Montessori nei confronti di tutte le scuole che lo adottano (cfr. art 1, comma 4), ma non le ha conferito alcuna esclusiva sulla formazione del personale, tant’è vero che l’art. 1, comma 5, così continua a statuire: “Il personale docente da as-segnare alle sezioni di scuola materna ed alle classi di scuola elementare che attuano il metodo Montessori deve essere in possesso dell’apposita specializzazione”.

Anche l’intervenuta giurisprudenza in materia è unanime nel riconosce-re, quale prerogativa unicamente ministeriale, la possibilità di autoriz-zare enti morali (ovviamente diversi dall’Opera Nazionale Montessori) all’espletamento dei corsi di didattica differenziata, senza alcuna esclusiva.

Già il Consiglio di Stato, infatti, con Sentenza n. 1407/1995, ha da tempo chiarito che la circostanza per cui

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l’Opera Nazionale Montessori abbia assunto tra i suoi fini statutari la pro-mozione, lo sviluppo e la diffusione del metodo d’insegnamento Montes-sori, non le attribuisce una posizione giuridica qualificata a svolgere in esclusiva corsi di didattica differen-ziata fondati sullo stesso metodo, di modo che uguale attività sia preclusa ad ogni altro soggetto pur ritenuto idoneo dalla competente autorità a norma dell’art. 46 del R.D. 5 febbraio 1928 n. 577; pertanto, legittimamente il Ministro della Pubblica Istruzione autorizza l’espletamento dei predetti corsi da parte di enti diversi dalla cita-ta Opera (Cfr. Consiglio di Stato – Sez.VI - Sen- tenza n. 1407 del 30-12-1995, Opera nazionale Montessori c. Mini-stero della Pubblica Istruzione).

La “confusione” lamentata dal sot-toscritto all’atto delle varie richieste presentate per le vie brevi presso gli Uffici di Codesto Ministero al fine di

ottenere l’agognata autorizzazione ministeriale ex art. 46 e 49 del Regio Decreto 577/28, risulta senza dubbio alimentata dalla condotta posta in essere dal MIUR negli ultimi anni. Di fatto, lo stesso Ministero dell’Istruzio-ne ha altresì ripetutamente proceduto a contestare la validità dei titoli con-seguiti presso enti diversi dall’Opera Nazionale Montessori, negandone ai legittimi possessori la fruibilità anche all’atto delle procedure di immissione in ruolo poste in essere negli ultimi anni. Tale paradossale contestazione operata dal MIUR - oltre a non essere supportata, come si è visto, da al- cun fondamento normativo – ha visto il Ministero rinnegare la validità di titoli conseguiti a seguito di corsi di specia-lizzazione assolutamente legittimi e da esso stesso autorizzati in base alla relativa normativa di riferimento.

Lo scrivente non ignora, infatti, che la su esposta condotta del Ministero che

Ella rappresenta, ha dato adito a una serie di azioni giudiziarie che hanno visto l’Amministrazione ripetutamente soccombente. L’assoluta validità dei titoli rilasciati da enti diversi dall’O-pera Nazionale Montessori è stata, di fatto, anche confermata dalla Magi-stratura Ordinaria, proprio in virtù della normativa tutt’ora vigente in materia; basti ricordare quanto ripor-tato nelle recenti sentenze ottenute dallo stesso Avv. Salvatore Russo, presso il Tribunale di Roma – Sezio-ne Lavoro, che incontestabilmente ribadiscono:

“L’esclusione della Omissis dalla gra-duatoria, e comunque dal novero degli insegnanti suscettibili di stipulare un contratto a tempo indeterminato, effettuata dal Ministero dell’Istru-zione, Università e Ricerca in forza dell’assunto che solo l’Opera Nazio-nale Montessori sarebbe abilitata al rilascio di diplomi di insegnamento

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secondo il noto metodo Montessori non trova, quindi, adeguato supporto normativo [...] e, in quanto contenuta in un atto meramente esplicativo e comunque non avente efficacia nor-mativa, quale una circolare (allegato A della Circolare Ministeriale MIUR n.6103/2012) può essere allo stato agevolmente caducata da questo giudice (anche in applicazione dei noti principi in tema di disapplicazione de-gli atti amministrativi di cui alla legge abolitrice del contenzioso.” (Sentenza n. 2953/2013 Tribunale di Roma – Sez. Lavoro, cfr anche Sentenza n. 9091/2013 Tribunale di Roma – Sez. Lavoro).

In maniera più esplicita la Magistratu-ra Ordinaria, per quanto qui d’inte-resse, ha lapalissianamente ribadito che: “La questione dell’abilitazione dei docenti all’insegnamento con metodo Montessori trova come disciplina di ri-ferimento il combinato disposto degli

articoli 46 e 49 del Regio Decreto n. 577/28, norme di rango legislativo che attribuiscono al Ministero dell’Istru-zione la facoltà di autorizzare, presso enti morali ritenuti idonei, corsi di du-rata non inferiore a sei mesi per spe-rimentare differenziazioni didattiche (quale si ritiene che sia anche l’indiriz-zo Montessori) e che prevede, all’esito del corso, il rilascio di un titolo che abilita all’insegnamento nelle scuole in cui si esperimenti il corrispondente indirizzo didattico differenziato”.

Ma v’è di più.

Già il D.M. n. 53/2012, secondo la visione del preposto Organo Giudi-cante, è stato dichiarato inapplicabile “perché attribuisce – in deroga alla norma di rango primario – all’Opera Nazionale Montessori una posizione giuridica qualificata a svolgere in esclusiva corsi di didattica differen-ziata o ad autorizzare altri soggetti a

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farlo” (Ordinanza a seguito di reclamo – R.G. n. 15708/2013 – Tribunale di Roma – Sez. Lavoro) e quindi, legitti-mamente, la Fondazione Montessori Italia avrebbe facoltà di sottoporre, al Ministero che Ella rappresenta, speci- fica richiesta di autorizzazione per organizzare corsi di didattica secondo il metodo Montessori, validi anche ai fini abilitativi ex artt. 46 e 49 del Regio Decreto n. 577/28.

Lo scrivente rappresentante della Fondazione Montessori Italia si è, invece, visto più volte negare, da parte dei funzionari degli uffici amministra-tivi preposti, qualunque possibilità non solo di poter legittimamente richiedere la citata autorizzazione ministeriale, ma addirittura di otte-nere informazioni univoche in merito alle procedure da porre in essere al fine di presentare la suddetta richie-sta. Allo sconforto per l’estenuante e paradossale vicenda finora esposta, si

è aggiunto lo sconcerto nel momento in cui il sottoscritto è stato invitato dai funzionari di Codesta Amministra-zione a sottoporre le sue richieste non già al Ministero dell’Istruzione, ma all’Opera Nazionale Montessori, in-dicato quale unico ente qualificato al rilascio delle suddette autorizzazioni (!). Sottoporre la richiesta di autoriz-zazione all’ente privato denominato Opera Nazionale Montessori risulta, per la Fondazione che io rappresen-to, procedura non solo impraticabile per le ovvie implicazioni economiche che comporta, ma anche e principal- mente, lo si ribadisce, assolutamente destituita di qualsivoglia fondamento normativo.

Quinto Battista BorghiPresidente della Fondazione Montessori Italia

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la fondazione montessori italia

La Fondazione Montessori Italia crede che le risorse più importanti per l’u-manità siano l’intelligenza, la socialità e la voglia di imparare dei bambini e delle bambine.Per non sprecare queste risorse la Fondazione cerca di diffondere la conoscenza dei principi psico-peda-gogici montessoriani, e di sostenere e promuovere le pratiche educative che vi si ispirano. La Fondazione Montessori Italia, ap-plicando il metodo nell’attuale conte-sto sociale, culturale ed economico del nostro Paese, crede nella necessità di innovare le pratiche montessoriane e di integrarle con le migliori pratiche di scuola attiva presenti nella scuola pubblica italiana.

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Le attività > Organizza congressi e seminari per pubblici specialistici.

20-24 febbraio 2015

Congresso internazionale MontessoriPontificia Università Lateranense, Roma

maria montessori e la scuola dell’infanzia a nuovo indirizzoL’eredità montessoriana per il sec. XXI

Quattro giorni di interventi, tavole rotonde, presentazioni di esperienze e workshop, con esperti e docenti da tutto il mondo.

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> Fornisce supporto e consulen-za pedagogica a tutti gli enti e le scuole che desiderino implementare o adottare il metodo Montessori.

> Gestisce progetti di trasformazio-ne dei contesti educativi scolastici tradizionali.

> In collaborazione con Certiquality, rilascia la certificazione di qualità Nido/Scuola dell’infanzia ad ap-proccio o a metodo Montessori.

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> Realizza incontri e giornate di avvicinamento al metodo e alle pratiche montessoriane per genitori, associazioni e portatori di interesse nel mondo dell’infanzia e dell’educazione.

> Pubblica la rivista MOMO per dare un contributo all’avanzamento degli studi montessoriani.

Rivista completa da sfogliare, com-mentare, scaricare su Issuu.com

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> Collabora con docenti, dirigenti e genitori per avviare corsi di forma-zione per il personale docente della scuola.

programma dei corsi di formazione

La Fondazione Montessori Italia pro-muove la diffusione della pedagogia e delle pratiche educative e didattiche che si fondano sul pensiero di Maria Montessori.Modula pertanto la propria offerta formativa rivolta al personale educati-vo e insegnante del Nido, della Scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria tramite tre tipologie di Corsi:1. il Corso di Specializzazione nel Metodo Montessori per educatrici e educatori della Prima Infanzia;2. il Corso di Specializzazione nel Metodo Montessori per insegnan-ti della Scuola dell’Infanzia3. il Corso di Specializzazione

nel Metodo Montessori per insegnan-ti della Scuola Primaria.

Ogni Corso affronta in maniera esau-stiva i contenuti dell’offerta educativa montessoriana, andando a trattare esaustivamente i temi fondamentali del pensiero pedagogico di Maria Montessori e delle pratiche didattiche da esso derivate.

La Fondazione Montessori Italia iden-tifica questi temi fondamentali negli 8 Moduli Didattici qui presentati, e garantisce che ogni Corso presenti agli iscritti Unità Didattiche afferenti agli 8 Moduli Tematici di base.Questi sono:1. Biografia2. Elementi di psico-pedagogia mon-tessoriana3. Il Movimento e la padronanza dell’ambiente: dall’esplorazione alla cura dell’ambiente e di sè fino alle attività di Educazione Cosmica

4. La mano e l’intelligenza: dall’attivi-tà senso-motoria all’astrazione5. Il Linguaggio6. La mente logico-matematica7. L’Educazione Cosmica8. Strumenti per la gestione, l’organiz-zazione, la valutazione e la documen-tazione.

Gli 8 Moduli Tematici si articolano per ogni Corso in un certo numero di Uni-tà Didattiche, elencate nella sezione dedicata ad ogni tipologia di Corso. Le Unità Didattiche a loro volta sono organizzate in un numero variabile di lezioni.

Corso di Specializzazione nel Metodo Montessori per educatrici e educatori della Prima InfanziaIl Corso è articolato in 14 Unità didattiche, ed è dedicato alla cono-scenza e all’approfondimento della visione e alle pratiche montessoriane inerenti al bambino piccolo, integrate

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dai contributi fondamentali di psico-logi, pedagogisti, pediatri, gineco-logi e antropologi quali Jean Piaget, Jerome Bruner e Lev Vygotskij, Elinor Goldschmidt, Emmi Pikkler, Loris Malaguzzi, Frederick Leboyer, Michel Odent, Jean Liedloff, Ina May Gaskin, Ashley Montagu, Alfred Tomatis.

Il Corso si articola nelle seguenti Unità Didattiche:1. Maria Montessori: la vita – 4 ore2. Maria Montessori tra attivismo e cognitivismo – 4 ore3. I principi psico-pedagogici del Me-todo Montessori; Dizionario – 8 ore4. Lo Sviluppo del Bambino nei primi 3 anni; le 4 striscie evolutive – 8 ore5. Il benessere del Bambino al Nido – 4 ore6. L’Ambiente e la Maestra – 8 ore7. Il Lattante – 4 ore8. Il Movimento Fine e l’espressività artistica – 8 ore9. La Vita Pratica, la Cura dell’Ambien-

te e la Cura della Persona – 8 ore10. Il Linguaggio e la Psicogrammatica – 8 ore11. Il Materiale Sensoriale di Sviluppo – 4 ore12. L’Educazione Cosmica – 4 ore13. Osservazione, Documetazione, Valutazione – 4 ore14. Il Curriculum e il PEG nel lavoro quotidiano in un Nido Montessori; progettazione educativa e organiz-zazione gestionale al nido raccontate attraverso l’esperienza di educatrici e coordinatrici – 16 ore15. Esercitazioni con tutor - 8 orePer un totale di 100 ore di formazione in aula, a cui si aggiungono 40 ore facoltative di osservazioni e tirocinio in strutture a Metodo Montessori e 10 ore, sempre facoltative, di attività laboratoriale per l’autocostruzione di materiale didattico.

Corso di Specializzazione nel Metodo Montessori per insegnan-ti di Scuola dell’InfanziaIl Corso è articolato in 15 Unità didat-tiche, ed è dedicato alla conoscenza del Bambino tra i 3 e i 6 anni. Il pensiero e l’opera di Maria Mon-tessori sono indagati con cura, e le applicazioni pratiche del Metodo a lei ispirato vengono esplorate in tutta la loro ampiezza. Il lavoro della Dottoressa è studiato anche alla luce dei contributi del Costruttivismo di Jean Piaget, Jerome Bruner e Lev Vygotskij, e viene inoltre posto l’accento sulle possibili concor-danze tra pensiero e pratica montes-soriani e l’opera di Loris Malaguzzi, Bruno Ciari, Bruno Munari, Arno Stern.Il Corso si articola nelle seguenti Unità Didattiche:1. Maria Montessori: la vita – 4 ore2. Maria Montessori tra attivismo e cognitivismo – 4 ore

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3. I principi psico-pedagogici del Me-todo Montessori – Dizionario – 8 ore4. Lo Sviluppo del Bambino nei primi 3 anni; le 4 striscie evolutive – 8 ore5. Il Benessere del Bambino a scuola – 4 ore6. L’Ambiente e la Maestra – 8 ore7. Il Movimento Fine e l’Espressività Artistica – 4 ore8. La Vita Pratica, la Cura dell’Ambien-te e la Cura della Persona – 8 ore9. Il Materiale Sensoriale di Sviluppo – 16 ore ore10. Il Linguaggio e la Psicogrammatica – 8 ore11. La Psicoaritmetica e la Psicogeo-metria – 8 ore12. L’Educazione Cosmica – 8 ore13. Il linguaggio musicale – 4 ore 14. Osservazione, Documetazione, Valutazione – 4 ore15. Il Curriculum e il PEG nel lavoro quotidiano in una Casa dei Bambini; progettazione educativa e organizza-zione gestionale raccontate attraverso

l’esperienza di educatrici e coordina-trici – 8 ore+ Esercitazioni con tutor – 10 orePer un totale di 114 ore di formazione in aula, a cui si aggiungono 40 ore facoltative di osservazioni e tirocinio in strutture a Metodo Montessori e 10 ore, sempre facoltative, di attività laboratoriale per l’autocostruzione di materiale didattico.

Corso di Specializzazione nel Metodo Montessori per insegnan-ti della Scuola PrimariaIl Corso è articolato in 14 Unità didat-tiche, ed è incentrato sul Bambino nel-la “terza infanzia” che va alla scoperta dell’Universo. L’Educazione Cosmica è il fulcro attorno al quale si costruisce il progetto pedagogico montessoriano dedicato a questo periodo della vita del Bambino, ed il bambino viene studiato come soggetto costruttore del proprio percorso di educazione e conoscenza. Anche qui ci avvaliamo

dei contributi della psicologia costrut-tivista nel nostro percorso di indagi-ne, e anche qui contributi didattici e pedagogici come quelli di Celestine Freinet, di Mario Lodi e dell’ MCE, di Bruno Ciari, di Reuven Feuerstein, di bruno Munari e di Arno Stern.Il Corso si articola nelle seguenti Unità Didattiche:1. Maria Montessori: la vita – 4 ore2. Maria Montessori tra attivismo e cognitivismo – 4 ore3. I principi psico-pedagogici del Me-todo Montessori – Dizionario – 8 ore4. Lo Sviluppo del Bambino nei primi 6 anni di vita – le 4 striscie evolutive – 8 ore5. Il Bambino dai 7 ai 12 anni – 8 ore6. Il Benessere del Bambino a scuola – 4 ore7. L’Ambiente e la Maestra – 8 ore8. Hands-on material – 4 ore9. Il Linguaggio e la Psicogrammatica – 8 ore

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10. La Psicoaritmetica e la Psicogeo-metria – 8 ore11. L’Educazione Cosmica – 24 ore12. Il linguaggio musicale – 4 ore 13. Osservazione, Documetazione, Valutazione – 4 ore14. Il Curriculum e il PEG nel lavoro quotidiano in una Scuola Primaria a Metodo Montessori – 8 ore+ Esercitazioni con tutor – 10 ore

Per un totale di 114 ore di formazione in aula, a cui si aggiungono 40 ore facoltative di osservazioni e tirocinio in strutture a Metodo Montessori e 10 ore, sempre facoltative, di attività laboratoriale per l’autocostruzione di materiale didattico.

Formazione a distanza e studio individualePer tutti i corsi sono previste ulte-riori 150 ore di formazione a distanza on-line e off-line con il supporto di un docente-tutor, che prevedono anche

lo studio individuale necessario per poter acquisire le conoscenze e le competenze previste negli obiettivi dei corsi.

ValutazioneDurante il corso si prevedono momen-ti di valutazione formativa in itinere e una valutazione sommativa finale che avviene in una sessione d’esame apposita. La valutazione formativa consiste di prove strutturate e libere, cloze test, esercizi, costruzione di materiali o realizzazione di documenti che vengono effettuate al termine di ciascun modulo.

La sessione d’esame finale Durante l’esame, che si svolge al termine del Corso in data da definire, i candidati presentano:• un breve intervento su una argo-mento relativo agli Elementi di psico-pedagogia montessoriana;• una tesi su un argomento a scelta tra

quelli trattati durante le lezioni;• un materiale educativo montessoria-no autocostruito.La Commissione d’Esame, costituita da una selezione di docenti del Corso e da esperti provenienti da diversi settori della comunità scientifica inte-ressata all’educazione e alla forma-zione dell’essere umano, intavola con ogni candidato un dialogo che mette in luce la preparazione scientifica e tecnica acquisita durante i mesi in cui si svolge svolto il Corso.É a discrezione del direttore di ogni Corso stabilire il numero di giorni da dedicare alla sessione d’esame finale che conclude ogni Corso.Al superamento dell’esame viene ri-lasciato un Diploma di Frequenza che riporta la seguente dicitura: [nome dell’allievo] ha frequentato il Corso di Specializzazione nel Metodo Montessori – Indirizzo [nido/infanzia/primaria] – [luogo e data del Corso].

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Obiettivi dei corsi• Padroneggiare la conoscenza dei principali eventi della vita e dell’ope-ra di Maria Montessori. Conoscere i principi psico-pedagogici alla base del pensiero di Maria Montessori, in ma-niera particolare il ruolo dell’ambiente preparato a dimensione delle facoltà infantili, il ruolo dell’interesse, dell’or-dine, della concentrazione e della libera scelta nello sviluppo infantile, il ruolo dei premi e delle punizioni nell’apprendimento, il ruolo dell’a-dulto nella relazione con i bambini, l’educazione tra pari, il ruolo dell’edu-cazione cosmica nello sviluppo infan-tile, il ruolo dei periodi sensitivi nello sviluppo psico-fisico infantile, il ruolo del movimento nelle attività cognitive e nella definizione della personalità, la normalizzazione del carattere attra-verso il libero esercizio delle facoltà, l’importanza dell’utilizzo della mano nelle attività educative e scolastiche, le caratteristiche strutturali e logiche

del materiale educativo. Conoscere la teoria del curricolo montessoriano e la sua articolazione nel grado scolastico prescelto.

• Conoscere le riflessioni umanistiche contenute nell’opera di Montessori.

• Essere in grado di progettare gli spazi, i tempi e i materiali educativi di una sezione montessoriana. Essere in grado di relazionarsi con gli adulti e con i bambini e le bambine in modo efficace e proattivo secondo i principi del metodo.

• Essere in grado di padroneggiare i principali strumenti di progettazione educativa, organizzazione gestionale e valutazione del lavoro dell’inse-gnante.

• Essere in grado di padroneggiare strumenti di valutazione della scuola o del nido in generale.

• Conoscere e essere in grado di prati-care le tecniche di lezione e presenta-zione del materiale educativo. Essere in grado di realizzare materiale educa-tivo che rispetti i principi pedagogici individuati da Maria Montessori nella sua opera.

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> Propone e coordina progetti di social innovation.

montessori incontra alzheimer

AIMA Biella www.aimabiella.itCentro biellese della Memoria Adele MajoliDottor Debernardi, ASL 12 Biella www.aslbi.piemonte.itCoordinamento progetto di Annalisa PerinoSupporto e collaborazione di: Kcs caregiver Cooperativa sociale www.kcscaregiver.itSupporto di Lions Club – Biella Bugella CivitasDistretto 108 – Ia1 – ITALY , Anno sociale 2013/2014

Montessori incontra Alzheimer, M<>A, è un progetto di social inno-vation che fa incontrare due mondi apparentemente distanti: il rivoluzio-nario metodo educativo nato in Italia agli inizi del secolo scorso per volontà della Dott.ssa Maria Montessori e la demenza degenerativa descritta nel 1907 da Alois Alzheimer. L’approccio montessoriano in ambito clinico viene sperimentato per la pri-ma volta per volontà del dottor Came-ron Camp, autore del Montessori-Ba-sed Dementia Programming (MBDP) presso il Myers Research Institute in Beachwood, Ohio di cui è direttore. In questo contesto clinico e riabilitativo, il dottor Camp ha sperimentato l’ap-plicazione dei principi e dei materiali dell’educazione montessoriana. Tale applicazione, sostiene il dott.Camp, si è rivelata vincente. Il progetto di ricerca M<>A vuole spe-rimentare l’applicazione del materiale e delle tecniche montessoriane in

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Perché il metodo MontessoriA sostegno della validità della speri-mentazione, troviamo la personalizza-zione del percorso di cura del paziente e la costruzione di tale percorso con la collaborazione attiva del paziente stesso e della sua famiglia e più in generale l’adeguatezza del metodo Montessori e dei relativi materiali come risposte ai bisogni che la malat-tia manifesta. Ad esempio per ciò che concerne:Partire dall’osservazione Lo specia-lista montessoriano costruisce la propria proposta educativa a partire dall’osservazione attenta del paziente fornendo lui un materiale adattato al mantenimento e al potenziamento delle sue capacità residue. Ciò serve a guardare il soggetto in modo nuovo, focalizzando l’attenzione non sulla malattia, ma sulla capacità di cui il soggetto è ancora in possesso. Necessità di ordine L’ordine del mate-riale e dell’uso dello stesso favorisce il

mantenimento di un ordine interiore. L’isolamento della qualità è caratte-ristica del materiale montessori che permette di concentrare l’attenzione su un singolo aspetto del materiale. Ad esempio si lavora sul suono o sul colore, sulla ruvidezza o sulla lun-ghezza, sulla grandezza o sul sapore...Competenza sensoriale I sensi sono lo strumento che ognuno possiede per conoscere e riconoscere l’ambiente di vita. L’operatore specializzato che predispone il materiale adatterà lo stesso (a seconda del soggetto e del momento) per affrontare eventuali handicap sensoriali. Utilizzo di materiale adatto Il mate-riale presentato deve mostrarsi adatto al livello di abilità del soggetto: non deve essere troppo facile (per il rischio di annoiare) e neanche troppo complesso (potendo condurre alla frustrazione).Bisogno di regolarità e routine Il di-sorientamento è uno dei primi sintomi

pazienti affetti dal morbo di Alzhei-mer per valutarne efficacia, difetti, e possibili evoluzioni della tecnica.

Perché fare ricerca sull’AlzheimerLe demenze rappresentano la quarta causa di morte negli ultra sessan-tacinquenni dei paesi occidentali. Il numero dei casi (prevalenza) aumenta con l’età ed è maggiore nel sesso femminile, soprattutto per la malattia di Alzheimer. I dati del CNR indicano per il nostro Paese che meno dell’1% degli individui al di sotto dei 65 anni ne risulta affetto, mentre, dopo i ses-santacinque anni, questa media sale al 5.3% dei maschi ed al 7.2% delle fem-mine. Le grandi cifre della spesa per la demenza riguardano oggi 35,6 milioni di malati nel mondo, 7,3 in Europa e un milione in Italia. La mancanza di cure, secondo il rapporto mondiale Alzhei-mer, farà lievitare questi numeri a 65,7 milioni di malati nel 2030 e 115,4 milioni nel 2050.

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della malattia ed è una grande diffi-coltà d’affrontare per il paziente. Ogni attività ricerca l’ordine possedendo un proprio posto, una precisa e rituale modalità d’esecuzione prensentandosi sempre pulito e in ordine.Lavoro sulla memoria, in particolare su quella procedurale L’esplorazione del campo della memoria avviene attraverso l’esplorazione dei sensi, dal concreto all’astratto tramite percorsi semplici, lineari caratterizzati da una procedura chiara e definita. L’operato-re specializzato presenta ogni attività tramite una precisa presentazione della stessa, a partire da un’attenta analisi e selezione dei movimenti necessari. Attenzione alle relazioni interper-sonali Il rapporto individuale tra il paziente e l’operatore specializzato durante la presentazione dell’attività permette la creazione di un rapporto di fiducia e di reciproca conoscenza utile alla costruzione di un percorso

rieducativo ottimale. Le attività di gruppo permettono invece il manteni-mento di rapporti sociali, la coopera-zione e l’aiuto reciproco.Lavorare sul linguaggio Maria Mon-tessori studiò un sistema efficace per favorire la lettura e la scrittura, partendo da azioni concrete, ovvero dalla mano, per arrivare alla mente e all’astrazione.Cura di sè e dell’ambiente Le attività proposte nascono dai bisogni espressi esplicitamente o implicitamente dal paziente e hanno attinenza con le at-tività quotidiane, utile per mantenersi autonomi il più a lungo possibile; oltre alla cura di sé le attività mirano alla cura dell’ambiente di vita: bagnare le piante e i fiori, pulirne le foglie, spolverare…Libertà d’azione e di scelta Il pazien-te è libero di scegliere l’attività da svolgere e per quanto tempo com-pierla. L’attività (open-ended) termina quando il soggetto è soddisfatto del

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lavoro svolto. Non esiste un program-ma predefinito dall’operatore. Ciò che conta è stimolare il suo interesse at-traverso la presentazione di materiali che siano per lui “attraenti” ovvero utili ad incrementare il proprio benes-sere e le proprie competenze. Questa modalità di approccio consentirà di lavorare sul grado di autostima che il malato spesso deve ritrovare oltre che sulla sua autonomia di pensiero. L’au-tocorrettività del materiale consente al soggetto di non essere corretto dall’esterno in caso di errore, ma di trovare autonomamente la soluzione al problema.

Gli obiettivi della sperimentazioneL’obiettivo principale della prima fase di M<>A è la sperimentazione della metodologia. In collaborazione con personale medico (geriatra e psicolo-go) la si applicherà ad alcuni pazienti, valutandone l’efficacia nel garantire il benessere, tutelare la dignità e

aumentare la qualità della vita dei soggetti coinvolti. Il risultato atteso è il ritardo della degenerazione psico-fisica.

Articolazione del progetto

Sperimentazione Un percorso individualizzato per il pa-ziente che prevede incontri mirati con educatori specializzati nel metodo Montessori, per rallentare la dege-nerazione della malattia attraverso il mantenimento delle competenze ancora proprie del soggetto.

Pubblicazioni Produrre pubblicazioni in merito alla sperimentazione pratica in program-ma per l’inizio del 2014 in collabora-zione con ASL 12 di Biella, con AIMA Biella e il Centro biellese della Me-moria Adele Majoli presso l’Ospedale degli Infermi.Creazione del Centro Nazionale M<>A

A seguito della sperimentazione la creazione di un centro nazionale per il trattamento del morbo d’Alzheimer con il metodo educativo montessoria-no in collaborazione con la Fondazio-ne Montessori Italia.

Servizi ai caregiversAccompagnamento e sostegno alle famiglie e ai caregivers impegnati nella cura del paziente o del familiare, spesso sprovvisti di mezzi adeguati allo svolgimento del loro delicato compito, dando loro un’innovativa ed efficace altrernativa terapeutica e rieducativa.

FormazioneFormazione a livello nazionale sull’u-tilizzo del metodo educativo montes-soriano per gli operatori che lavorano con i soggetti affetti dal morbo d’Al-zeimer in centri medici, ospedali, case di cura, case di riposo, centri diurni e operatori domiciliari.

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Il Portale Montessori nasce con lo scopo di raccordare in un unico luogo virtuale scuole, educatori, tate e realtà Montessori presenti sul territorio italiano.

Il portale è un aiuto per le famiglie che cercano indicazioni sulle scuole o sulle tate montessori più vicine a loro, ma anche uno strumento facile e velo-ce per le scuole che stanno cercando educatori Montessori.

Ogni utente autorizzato ha a dispo-sizione una vetrina web all’interno del Portale, da gestire direttamente (inserimento di testi, immagini e alle-gati) e con estrema facilità.

Sul portale troverai le immagini della scuola, il suo piano dell’offerta forma-tiva, le iniziative speciali e strumenti che facilitano le comunicazioni con i genitori.

Sul portale troverai anche le strutture non scolastiche che stanno sperimen-tando il metodo (come centri Alzhei-mer, ospedali, rsa) con i loro progetti e le informazioni sulle attività che svolgono.

Infine se stai cercando un produtto-re di materiali Montessori, qui puoi trovare artigiani e fablab più vicini a te che li realizzano.

Ecco gli indirizzi work in progress:Scuole.fondazionemontessori.itSchools.fondazionemontessori.itEducatori.fondazionemontessori.itTeachers.fondazionemontessori.itTate.fondazionemontessori.itNannies.fondazionemontessori.it

portale montessori

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Partner e collaborazioni La Fondazione costruisce partenariati territoriali in ogni contesto in cui si trova ad operare. Collabora abitualmente con le Università, gli Uffici e gli Istituti scolastici, i docenti, i pedagogisti, gli educatori e gli amministratori presenti su tutto il territorio nazionale. Comuni, Enti privati, Fondazioni, Cooperative, Associazioni aderiscono alla Fondazione e partecipano alla realizzazione dei suoi progetti.

La Fondazione collabora stabilmente con il Comune di Novara, il Comune di Omegna, il Parco della Fantasia Gianni Rodari, l’Università degli Studi di Urbino, Zeroseiup, orsa scs, Certiqua-lity, cff – Consorzio Formazione Friuli, Oxford Group, Impact hub Roma.

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il memorandumper la promozione, la tutela e la diffusione del metodo montessori in italia

La Fondazione Montessori Italia si fa promotrice della riscoperta del pen-siero e delle pratiche educative che sono scaturite dalla grande pedagogi-sta italiana.Tutti coloro che si occupano della buona riuscita della scuola italiana sanno che il metodo Montessori può essere una ec-cellente risorsa nel percorso che ci deve portare verso la qualità che contraddi-stingue i migliori sistemi scolastici.La Fondazione insieme a docenti, formatori, amministratori pubblici, dirigenti scolastici, designer, architet-ti, pedagogisti, genitori, si impegna a considerare il lascito della pedagogia montessoriana come una enorme possibilità di cambiamento per la società tutta e non si limita a conside-rare il metodo una tecnica didattica, consci dell’importanza che il pensiero montessoriano si debba confrontare con quanto di meglio viene prodotto nell’ambito della riflessione sull’edu-cazione e l’insegnamento.

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Pertanto chiediamo al MIUR e al MIBAC che provvedano a diffonde-re la conoscenza del pensiero della Montessori e delle buone pratiche montessoriane che abitano la scuola, che provvedano anche a patrocinare e organizzare mostre, eventi e gior-nate culturali, ricerche scientifiche e di indagine, comunità di pratiche e portali di contenuti formativi rivolti al personale docente della scuola, dei nidi, dei servizi socio- assistenziali, agli amministratori, ai gestori di servi-zi educativi.Chiediamo anche al Parlamento che si provveda a ridefinire la legislazione che regolamenta la possibilità che il MIUR ha di sperimentare alcuni metodi didattici nella scuola dell’in-fanzia e primaria, perché questa legge è un Decreto Regio del 1928, quando in Italia c’erano la dittatura e il re, che ha saputo essere strumentale alla politica fascista di cooptazione del metodo nei propri scopi di propa-

ganda fino alla chiusura di gran parte delle scuole a metodo, e in seguito durante gli anni della Repubblica ha prodotto poche decine di scuole, quasi esclusivamente presenti nelle grandi città e nel centro-nord del Paese. Ad oggi il risultato della nostra arretra-tezza legislativa si palesa nella nostra arretratezza culturale nella proposta montessoriana, le scuole pubbliche che adottano il metodo Montessori non sono più di una trentina e risulta evidente non possiamo continuare ad affidarci, per la diffusione e la tutela del metodo, ad alcuni articoli di legge pensati per un mondo che non c’è più da quasi cento anni.Infine ci impegniamo a creare un tavolo di coordinamento nazionale pedagogico in cui far confluire tutte le esperienze educative e scolastiche che adottano i principi psico-pedagogici montessoriani, per favorire la cresci-ta culturale, pedagogica, educativa, professionale, degli operatori della

scuola e del nido. Il tavolo costituirà una preziosa occasione per permette-re a tutte le scuole montessoriane di riflettere sulle proprie pratiche, sulle proprie potenzialità e sulle relazioni da intrattenere con tutti gli operatori del sistema scolastico e con i portatori di interesse, e costituirà altresì una possibilità di innovazione e sperimen-tazione delle pratiche e delle teorie implementate fino ad oggi, grazie al confronto con le migliori esperienze italiane e straniere che, dalla scom-parsa della Montessori a oggi, hanno saputo trasformare la scuola in un luogo umano di sviluppo e progresso.

Primo firmatarioBattista BorghiPresidente Fondazione Montessori Italia

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Evento a partecipazione gratuita.www.fondazionemontessori.it • [email protected]

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