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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI SCUOLA DI MEDICINA Corso di laurea in infermieristica Presidente: prof. Pietro Dentico TESI DI LAUREA MUSICOTERAPIA E NUTRIZIONE ENTERALE NEI NEONATI PRETERMINE Relatore: Laureanda: Dott. Giuseppe LATORRE Sterpeta DELVECCHIO ANNO ACCADEMICO 2014 2015

MUSICOTERAPIA E NUTRIZIONE ENTERALE NEI ......La musicoterapia è una tecnica che, grazie ad un impiego razionale dell’elemento sonoro, ha lo scopo di promuovere il benessere dell’intera

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI

SCUOLA DI MEDICINA

Corso di laurea in infermieristica

Presidente: prof. Pietro Dentico

TESI DI LAUREA

MUSICOTERAPIA E NUTRIZIONE ENTERALE NEI NEONATI PRETERMINE

Relatore: Laureanda:

Dott. Giuseppe LATORRE Sterpeta DELVECCHIO

ANNO ACCADEMICO 2014 – 2015

“Cammina in punta di piedi entrando nella vita altrui.

Davanti a Lei, un essere umano

con il suo passato, una storia, e come tale vuol essere trattato

e curato. Non un numero,

non un letto, e nemmeno una malattia.

Davanti a Lui, un altro essere umano

che spinta da nobili sentimenti o da una promessa fatta un dì,

ha scelto quel "lavoro" per alleviare le sofferenze altrui.

Cammina in punta di piedi, il suo volto,

una maschera teatrale greca. L'una piange...

e l'altra ride... Raccoglie in silenzio attimi di sofferenza

e senza rendersene conto, li fa suoi.

Ascolta la sua voce flebile che ripone in Lei, tutte le speranze,

confidando le sue paure. Nelle mani di Lei,

Lui, si affida. In Lei cerca una parola amica...

qualche volta, solo un po' di silenzio.

Complice sarà un sorriso e il suo sguardo attento

nel coglierne la preghiera. Lo guarda in tutta la sua fragilità ...

di uomo indifeso di fronte alla malattia.

Allora si domanda... Posso Io,

semplice Infermiera, essergli di vero aiuto?”

Caterina Russotti

INDICE INTRODUZIONE ................................................................. 4

1 CAPITOLO ........................................................................ 6 LA MUSICOTERAPIA 1.1 DEFINIZIONE DI MUSICOTERAPIA ....................................................... 6 1.2 COM’E NATA ............................................................................................. 7 1.3 FISIOLOGIA DELLA MUSICOTERAPIA ................................................. 9

2 CAPITOLO ...................................................................... 11 IL NEONATO PREMATURO 2.1 IL NEONATO PREMATURO ................................................................... 11 2.2 LO SVILUPPO DELL’UDITO .................................................................. 13

3 CAPITOLO ...................................................................... 16 APPLICAZIONE DELLA MUSICOTERAPIA 3.1 ETA’ GESTAZIONALE IN CUI APPLICARLA ...................................... 16 3.2 CONDIZIONI DI APPLICAZIONE .......................................................... 17

4 CAPITOLO ...................................................................... 18 I BENEFICI DELLA MUSICOTERAPIA 4.1 BENEFICI SUL NEONATO, EFFETTO MOZART ................................. 19 4.2 BENEFICI SUI GENITORI ....................................................................... 22

5 CAPITOLO ...................................................................... 23 18 L’ALIMENTAZIONE 5.1 TIPI E MODALITA’ DI ALIMENTAZIONE............................................ 23 18 5.2 DIFFICOLTA’ DURANTE L’ALIMENTAZIONE ................................... 25

STUDIO SPERIMENTALE .............................................. 26 21 SCOPO DELLO STUDIO ................................................................. 26 MATERIALI E METODI ................................................................. 27 RISULTATI ...................................................................................... 31 CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE STUDIATA .......................................... 31 ESITI ................................................................................................................................ 32 POPOLAZIONE TOTALE ............................................................................................ 32 NEONATI CON NUTRIZIONE ENTERALE TOTALE CON GAVAGE ..................... 43 NEONATI CON ETA’ GESTAZIONALE <33 SETTIMANE ....................................... 47

DISCUSSIONE ................................................................................. 51 CONCLUSIONE ............................................................................... 54 39 ALLEGATI ......................................................................... 55 42 BIBLIOGRAFIA ................................................................ 57 SITOGRAFIA ..................................................................... 61 RINGRAZIAMENTI .......................................................... 62 43 44

ABBREVIAZIONI UTIN Unità di Terapia Intensiva Neonatale

AAP American Accademy of Pediatrics

EPM Età post-mestruale

UOC Unità operativa complessa

SG Settimane di gestazione

SD Standard Deviation

4

INTRODUZIONE

Il neonato prematuro ha le competenze neuro anatomiche, chimiche, ormonali

e neurosensoriali per sentire dolore ed avvertire lo stress. Pertanto è un

paziente iperalgesico e soggetto a fenomeni di allodinia. La patologia e

l’ambiente ospedaliero inducono nel neonato reazioni di stress analoghe a

quelle delle altre fasce di età. La risposta al dolore ed allo stress è costituita da

modificazioni fisiologiche, metabolico-ormonali e comportamentali che

possono complicare le patologie e determinare aumentata mortalità, morbilità

ed esiti neuro-psico-comportamentali.[1]

La musica è un intervento emergente che può contribuire a stabilizzare i

cambiamenti fisiologici negativi durante l'esposizione a fattori di stress nella

Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN); può essere una forma di

distrazione e benessere. Ciò è fondamentale per un successivo sviluppo socio-

emozionale.[2]

I bambini prematuri devono sviluppare capacità di alimentazione per via orale

prima di poter essere dimessi.[3-4] I dispositivi che riproducono musica

selezionata possono migliorare la suzione nei neonati pretermine; questa è una

strategia di sviluppo efficace per migliorare le capacità di alimentazione dei

neonati pretermine.[5]

L’alimentazione orale richiede maturazione del sistema nervoso a sostegno

del coordinamento dei muscoli orofaringei e respiratori.[6]

Il dispendio energetico necessario per l’alimentazione enterale complica

ulteriormente l'acquisizione di competenze di alimentazione per via orale,

5

questa inoltre deve garantire un apporto calorico sufficiente per raggiungere il

successo nella crescita.[7]

Specifici tipi di musica possono rafforzare positivamente la risposta

comportamentale e neurale.[8-9]

6

CAPITOLO 1

LA MUSICOTERAPIA

1.1 DEFINIZIONE DI MUSICOTERAPIA

La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza

la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per

intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di

condizioni patologiche e parafisiologiche.

La musicoterapia è una tecnica che, grazie ad un impiego razionale

dell’elemento sonoro, ha lo scopo di promuovere il benessere dell’intera

persona, corpo, mente e spirito.

"La Musicoterapia si propone di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni

dell'individuo in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul

piano intrapersonale e/o interpersonale e, conseguentemente, una migliore

qualità della vita attraverso la prevenzione, la riabilitazione o la terapia" (8th

World Congress of Music Therapy, Amburgo, 1996).

La musicoterapia viene impiegata in diversi campi, che spaziano da quello

della salute, come prevenzione, riabilitazione e sostegno, a quello del

benessere al fine di ottenere un migliore equilibrio e armonia psico-fisica.

In neonatologia la musica rappresenta uno strumento per lo sviluppo

psicomotorio del prematuro, ma anche un modo meno drammatico per i

genitori di affrontare il lungo periodo di degenza in ospedale.[10]

7

1.2 COM’E’ NATA

L'uso della musica a scopi terapeutici è documentato in numerose civiltà dal

mondo antico ad oggi, prevalentemente all'interno di un modello di pensiero

magico-religioso o sciamanico.

Il concetto di musicoterapia come disciplina scientifica si sviluppa solo

all'inizio del XVIII secolo: il primo trattato di musicoterapia risale alla prima

metà del Settecento a cura di un medico musicista londinese, Richard

Brockiesby. I primi esperimenti di musicoterapia in Italia furono attuati

nel Morotrofio di Aversa a partire dal 1843 da parte di Biagio Gioacchino

Miraglia.[11]

Alla fine dell’Ottocento Adler Blumer assunse musicisti affinché suonassero

negli ospedali per alleviare le sofferenze dei malati e nel 1899 il neurologo

James L. Corning condusse su alcuni pazienti la prima ricerca scientifica

sull’utilizzo terapeutico dei suoni.

Nel 1917 a Ginevra, A. Porta tenne il primo corso di ritmica per pazienti con

handicap, cui seguirono diversi approcci pianistici in tutta Europa.

Negli anni Quaranta negli Stati Uniti furono sperimentati i primi tentativi di

terapia musicale per curare malattie psichiche degli ex combattenti della

Seconda Guerra Mondiale.

Le tecniche musicoterapiche ed i campi di applicazione si ampliarono sempre

più.

L’interdisciplinarietà della materia ha fatto sì che non esistano, ad oggi, criteri

unanimemente riconosciuti, ma punti di vista diversi e varie scuole e modelli

di riferimento.

In Italia, nel 1973, si è tenuto a Bologna, il primo seminario di musicoterapia

8

e nel 1975 è nata l’Associazione Italiana Studi di Musicoterapia con lo scopo

di sollecitare nel nostro paese la ricerca scientifica e la promozione culturale

di questa disciplina.

L’ introduzione della musicoterapia in ambito neonatale avviene solo

all’inizio di questo secolo grazie a studi che dimostrarono che già in utero, il

bambino sarebbe in grado di ascoltare la musica e ricordarne il suono, una

volta nato. Grazie a tali studi in Canada e negli Stati Uniti, furono sempre più

numerose le unità neonatali che usavano la musica per curare e far crescere i

bambini nati prematuri. Un team canadese, ha scoperto che far ascoltare della

musica riduceva la sofferenza durante le procedure mediche, aiutava a

mangiare di più e sembrava avere effetti positivi anche sui parametri

fisiologici.

Altri studi condotti in Slovacchia dimostrarono che la musicoterapia aiutava il

prematuro nel distacco dalla mamma al momento della nascita.

In Italia il primo ospedale ad utilizzare la musicoterapia sui neonati fu l’A.

Manzoni di Lecco che creò una vera compilation musicale da far ascoltare ai

bambini della nursery. Successivamente ad Ancona nacque il progetto, dal

nome di “Musincanto”, promosso dalla Fondazione dell’Ospedale Salesi di

Ancona, che ha portato la musicoterapia all'interno della Terapia Intensiva

Neonatale.

9

1.3 FISIOLOGIA DELLA MUSICOTERAPIA

Il termine musicoterapia è costituito da due parole che ne definiscono il

significato:

x Musica

x Terapia

La musica è una forma artistica organizzata in particolari codici comunicativi

costituita da un insieme di singoli suoni organizzati tra loro da un ritmo e

rapporti matematici di frequenza: il tutto con scopo comunicativo. Tali stimoli

sonori nell'uomo sono capaci di produrre effetti secondari, prevalentemente di

tipo emotivo, motorio e cognitivo. Il ritmo, la melodia e il timbro assumono

nel messaggio musicale un significato emotivo. Il ritmo è una componente

ripetitiva legata ai ritmi biologici come il battito cardiaco o respiratorio. La

melodia o canto cambia continuamente a seconda della fase armonica creata

dagli accordi musicali, l'ampiezza dei suoni e timbro. Il suono (dal latino

sonum) è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Le

caratteristiche della musica sono: altezza (frequenza), intensità, durata e

timbro.

Il termine terapia deriva dal greco θεραπεία (therapeía). Il concetto può essere

inteso nell'accezione di guarigione come finalità, oppure nell'accezione di

"procedura verso la guarigione". In ambito medico la terapia può intendersi

come il trattamento di malattie e ferite, e l'insieme dei metodi usati per la loro

guarigione e per alleviarne i sintomi.

Le terapie sono misure aventi lo scopo di riportare uno stato patologico a uno

stato sano e rendere sopportabile la manifestazione di sintomi disagevoli. [12]

10

La musicoterapia è un intervento strutturato per fornire la musica con il fine

di raggiungere specifici obiettivi terapeutici (ad esempio ridurre lo stress), e

migliora le condizioni cliniche del paziente.[13]

11

CAPITOLO 2

IL NEONATO PREMATURO

2.1 IL NEONATO PREMATURO

Il neonato prematuro o pretermine, secondo la definizione

dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è il bambino nato prima della 37°

settimana di gestazione.

Quando i due status di età gestazionale precedente la 37a settimana e basso

peso alla nascita sono contemporaneamente presenti (e quindi il bambino è

piccolo per l’età gestazionale) aumentano i rischi di morbilità e mortalità

(difficoltà nelle funzioni vitali e gravi problemi di termoregolazione, di

alimentazione, di respirazione e di sviluppo).

Il bambino prematuro presenta maggiori problemi nei primi giorni e/o nelle

prime settimane di vita; necessariamente l’età gestazionale (ovvero la durata

della gravidanza) risulta un fattore determinante per le condizioni di salute del

bambino.

Queste difficoltà di adattamento alla vita post-natale saranno maggiormente

frequenti tra i neonati con un’età gestazionale molto bassa (23-28 settimane) e

un peso inferiore ad 1 kg.

12

13

2.2 LO SVILUPPO DELL’UDITO

Il grembo materno (la nostra prima orchestra), è il primo contenitore emotivo-

affettivo, dove il bambino sperimenta il piacere di esistere ed il

compiacimento, grazie al dialogo emo-tono-fonico (emotivo, tonico

muscolare, vocale) con la madre.

Questo è il luogo dove ogni essere umano impara a muoversi, vivere,

crescere, ma soprattutto ad ascoltare e memorizzare. Nel grembo materno

infatti il feto viene avvolto dal calore del liquido amniotico, che veicola tutti i

suoni e le emos-azioni: il battito cardiaco, la respirazione, i timbri viscerali,

quelli vocali e le tensioni muscolari dovute alla gioia ed alla tristezza,

vengono memorizzate sulla pelle e nella psiche.

Nelle prime settimane non esiste ancora un apparato uditivo: il piccolo

percepisce i suoni attraverso il corpo, sotto forma di vibrazioni (onde sonore).

La percezione di uno stimolo tattile, così come quella di uno stimolo sonoro,

“viaggia” attraverso le stesse vie nervose, che non sono ancora differenziate.

Vediamo le tappe fondamentali di questo processo:

� 3a settimana: inizia a formarsi l’orecchio;

� 6a settimana: la coclea, organo uditivo interno che trasforma le

vibrazioni in impulsi nervosi, comincia a disporsi a spirale;

� 8a settimana: la coclea si è formata; comincia a delinearsi l’orecchio

medio;

14

� 11a settimana: si delineano membrana e timpano;

� 21a settimana: la coclea comincia a collegarsi alla corteccia cerebrale:

si avvia il collegamento neurosensoriale;

� 25a-28a settimana: il piccolo comincia a sentire attraverso l’orecchio: si

registra una prima attività cerebrale.[14-15]

Il neonato sente attraverso il liquido amniotico, il piccolo recepisce il 40-45%

del suono: soprattutto le basse frequenze, a 100 – 500 Hertz. Tra le sonorità

che lo raggiungono, emerge il battito del cuore materno, a circa 70 decibel.

Per avere un’idea, 70 decibel è il volume a cui noi percepiamo normalmente il

rumore del traffico cittadino fuori dalla finestra.

15

Alla nascita il cavo timpanico, ripieno di muco denso, è privo di aria e

soltanto nel secondo giorno l'aria vi circola liberamente. Fino al secondo

giorno si vedono neonati reagire a rumori violenti. Impressioni acustiche

possono determinare assai precocemente variazioni del ritmo e dell'ampiezza

dei movimenti respiratori, distensione della fontanella anteriore, aumento di

frequenza del polso. La percezione inattesa di un rumore provoca spesso la

chiusura delle palpebre (riflesso auditivo-palpebrale). L'eccitabilità dei

muscoli alla corrente faradica e galvanica nel neonato è minore che nelle

successive età, e tanto la contrazione quanto il rilasciamento sono lenti.

L'udito è il senso più sviluppato al momento della nascita del neonato, tant’è

che egli è in grado di riconoscere i suoni e dal secondo/terzo mese di vita, di

dirigere lo sguardo e la testa verso la fonte del suono. In lui è già sviluppato il

collegamento vista-udito. I neonati adorano la voce umana, e preferiscono la

voce femminile. Al momento della nascita il neonato è in grado di riconoscere

la voce materna e persino una canzone che magari ha ascoltato quando si

trovava all'interno dell'utero materno.

Il “riflesso di Moro” è quella reazione spontanea e involontaria che il

bambino ha quando sente rumori forti: sussulta, sbatte le palpebre e allarga le

braccia aprendo le dita della mano.

16

CAPITOLO 3

APPLICAZIONE DELLA MUSICOTERAPIA

3.1 ETA’ GESTAZIONALE IN CUI APPLICARLA

La musicoterapia può essere applicata al neonato appena nato purchè nato

dopo le 28 settimane di gestazione, tempo necessario affinché avvenga un

corretto sviluppo dell’udito.[16]

Nei neonati nati alla 28° settimana di gestazione può essere impiegata la

musica riprodotta attraverso un dispositivo mp3, poiché è possibile, attraverso

questo, stabilire l’intensità del suono da riprodurre. Questo è un fattore

fondamentale poiché le linee guida della AAP stabiliscono che la

riproduzione dei suoni all’interno della termoculla deve avvenire con una

intensità <45 dB.

Nei neonati con una età gestazionale maggiore di 32 settimane può essere

applicata la musica live che prevede l'armonizzazione di suoni polifonici

realizzati attraverso l'uso diretto di più strumenti, quali, ad esempio, il

pianoforte, la fisarmonica, la chitarra e l'organo. Questo è possibile perché tali

neonati sono in grado di sostenere una intensità di suono >45 dB senza che

ciò arrechi danno all’udito.

17

3.2 CONDIZIONI DI APPLICAZIONE

La musicoterapia può essere applicata a tutti i neonati stabili ed in particolare

senza gravi patologie in atto.

Durante l’applicazione tutti i dispositivi forniti di allarmi sonori devono

essere silenziati; questo perché elevati livelli di rumore imprevedibili, spesso

presenti nell’UTIN, incidono negativamente sul sistema uditivo, che era

normalmente "protetto" dai tessuti materni in grado di attenuare il suono.[17]

Altri rumori dannosi che devono essere eliminati durante l’esecuzione della

musicoterapia sono quelli provenienti dal personale sanitario, ovvero voci

alte, rumori legati agli spostamenti di apparecchiature, squilli del telefono,

ecc.[18]

La musicoterapia viene applicata nelle terapie intensive e sub-intesive; il

momento più adatto per l’applicazione viene scelto dall’infermiere sulla base

delle esigenze del neonato e del reparto.

18

CAPITOLO 4

I BENEFICI DELLA MUSICOTERAPIA

4.1 BENEFICI SUL NEONATO

L'ambiente della terapia intensiva neonatale è senza dubbio la chiave per la

sopravvivenza, ma costituisce comunque una notevole fonte di stress per il

neonato pretermine.[19]

La rimozione del rumore da solo è ormai considerata una risposta inadeguata

al tradizionale problema dell’eccessiva stimolazione uditiva in terapia

intensiva.[20]

Dunque l'attenzione per ridurre il rumore deve essere la stessa applicata per la

creazione di una stimolazione uditiva significativa.[21] Rispetto ad altri suoni

ambientali, le onde sonore musicali hanno precise caratteristiche strutturali

quali il ritmo, la dinamica, il timbro e l’armonia. Così, una volta che il rumore

è stato ridotto, la musica accuratamente selezionata può essere utilizzata come

uno stimolo ambientale entro i livelli di decibel raccomandati per la

stimolazione (45-50 dB < 32 SG, 60-70 dB > 32 SG). Nell’applicazione sul

neonato la musica deve essere sufficientemente forte o avere frequenze o

timbri che la distinguono dall'ambiente circostante.[22]

L’ adozione della musicoterapia sui neonati implica numerosi benefici in

termini di riduzione dello stress, dell'ansia e dei comportamenti di risposta al

dolore. Altri importanti effetti sono rappresentati dall'aumento di peso,

miglioramento dei punteggi Brazelton, aumento della saturazione di ossigeno,

19

abbassamento della frequenza cardiaca, miglioramento della suzione,

miglioramento dei ritmi sonno-veglia ed un maggiore acquietamento. Questi

sono tutti elementi che contribuiscono al miglioramento del benessere del

neonato. Tale maggiore compliance da parte del bambino determina la

riduzione del numero dei giorni di degenza.[23]

EFFETTO MOZART

Nel 1993 è stato dimostrato, con un esperimento pubblicato sulla rivista

scientifica “NATURE”, che la musica di Mozart è in grado di migliorare la

percezione spaziale e la capacità di espressione. Ottantaquattro studenti

furono suddivisi in 3 gruppi e sottoposti all’ascolto di 3 musiche diverse: il

primo gruppo ascoltò musica easy-listening, il secondo ascoltò una sinfonia di

Mozart, il terzo non ascoltò musica ma solo silenzio. Subito dopo l’ascolto i 3

gruppi furono sottoposti a una prova di ragionamento spaziale tratta da un test

di intelligenza riconosciuto internazionalmente, lo Stanford-Binet. I risultati

furono stupefacenti: il gruppo che aveva ascoltato Mozart prima del test,

ottenne un punteggio mediamente superiore di 10 punti rispetto agli altri. Tale

effetto aveva però una durata di soli 15 minuti dopo l’ascolto. Si parla perciò

di Effetto Mozart.

Uno dei maggiori studiosi del suono dal punto di vista medico, il francese

Alfred Tomatis è stato il primo a sostenere che la musica mozartiana è in

grado di produrre un miglioramento delle abilità cognitive dell’individuo,

attraverso lo sviluppo del ragionamento spazio-temporale.

20

Ma perché proprio la musica di Mozart risulta essere la più adatta?

L’ipotesi formulata da Gordon Shaw, uno degli autori dell’esperimento

appena citato, è che oltre alle incredibili doti logiche, mnestiche, e musicali di

cui era dotato Mozart, il musicista componeva in giovane età, sfruttando al

massimo le capacità di fissazione spazio-temporale di una corteccia cerebrale

in fase evolutiva, cioè al culmine delle sue potenzialità percettive e creative.

Tomatis sostiene pertanto che l’ascolto della musica mozartiana è in grado di

favorire l’organizzazione dei circuiti neuronali, rafforzando i processi

cognitivi e creativi dell’emisfero destro.

L’effetto Mozart dunque è quella qualità che la musica di questo compositore

ha, più di altre, di stimolare l’intelligenza o alcune facoltà intellettive e non

solo in chi lo ascolta. Questo effetto è stato tema di dibattiti nel mondo

scientifico e non ha ancora portato ad una decisiva ammissione di efficacia.

Nel frattempo altre ricerche pubblicate hanno verificato che la musica di

Mozart ha una particolare funzione nel migliorare la salute dell’uomo.

I neonati prematuri acquistano peso più velocemente se cullati dalle note del

compositore austriaco. In pratica è stato osservato che l’ascolto della musica

di Mozart ha migliorato il metabolismo dei neonati prematuri molto più di

quella di altri compositori, facendone così aumentare più velocemente il peso.

Questo perché la musica di Mozart (e il concerto per piano K448 in

particolare) aiuta ad organizzare i circuiti neuronali di alimentazione nella

corteccia cerebrale, soprattutto rafforzando i processi di creazione

dell'emisfero destro che è notorio essere quelli associati al ragionamento

21

spazio-temporale. Questo perché Mozart utilizzava nelle sue

composizioni suoni ad alta frequenza che danno energia al cervello.

Uno studio a questo proposito ha dimostrato che ascoltare Mozart anche solo

per pochi minuti può far aumentare temporaneamente il quoziente di

intelligenza. I ricercatori non sono tuttavia riusciti a capire il motivo per cui

esiste questa differenza tra la musica di Mozart e quella di altri compositori.

22

4.2 BENEFICI SUI GENITORI

La separazione fisica del neonato dai propri genitori rappresenta una fonte di

stress per il bambino ma anche per i genitori, in quanto i processi tipici

biologici di alimentazione, ed il legame con il loro bambino sono limitati a

causa delle esigenze mediche complesse del neonato.[24]

I problemi di attaccamento sono comuni con tali genitori che sopportano

significative esperienze di traumi, a cui consegue spesso lo sviluppo di una

ipervigilanza generale sullo stato di salute del loro bambino. Un attaccamento

sicuro ad un caregiver è importante per lo sviluppo cognitivo del sé contro

altre rappresentazioni, nonché per la fornitura di un modello per la formazione

di rapporti interpersonali. [25-26]

Un forte vantaggio nell’utilizzare la musica in terapia intensiva riguarda il suo

potenziale nel creare un approccio che favorisce la regolazione della diade

genitore-bambino, costruendo così un attaccamento positivo ed un senso di

responsabilizzazione da parte dei genitori. [27]

L’utilizzo della musicoterapia inoltre, permette ai genitori di sentirsi

direttamente coinvolti nella cura del loro bambino favorendo un maggiore

rilassamento, maggiore vicinanza con il proprio figlio e soprattutto la

possibilità di evadere mentalmente e distrarsi dai “bip” dei monitor che,

costantemente, ricordano la fatica della realtà ospedaliera.

23

CAPITOLO 5

L’ALIMENTAZIONE

5.1 TIPI E MODALITA’ DI ALIMENTAZIONE L’alimento ideale e naturale per il neonato è il latte materno. L’allattamento al

seno è il sistema più pratico ed economico per nutrire il neonato e fornirgli

tutti i nutrienti di cui egli ha bisogno. Il contatto tra il bimbo ed il seno

materno ha inoltre una notevole importanza per il realizzarsi di un buon

rapporto madre-figlio sul piano psicologico.

Le caratteristiche fisiologiche del neonato e, più in generale, del lattante

impongono la scelta del latte materno come unico alimento: infatti, il neonato

è privo di denti e non può mangiare cibi solidi; le sue funzioni digestive non

sono ancora perfettamente attivate; altri organi e apparati (fegato, rene ecc.)

non sono ancora in grado di sostenere carichi alimentari equivalenti a quelli

dell’adulto.[28]

I neonati prematuri hanno difficoltà nel soddisfare il proprio bisogno di

alimentazione per lo scarso sviluppo delle competenze relative

all’alimentazione orale.[29]

Infatti il coordinamento tra suzione, deglutizione e respirazione compare

durante la vita intrauterina, tra la 32a e 34a settimana di gestazione e diventa

efficiente dalla 36a settimana.[30-31]

Per supportare l’alimentazione del neonato si ricorre alla nutrizione enterale e

parenterale. La nutrizione parenterale svolge un ruolo fondamentale nel

24

mantenimento dello stato nutrizionale, tuttavia le più recenti raccomandazioni

sottolineano come la precoce alimentazione enterale, anche con minime

quantità di latte, rivesta un ruolo di fondamentale importanza nella

maturazione del sistema gastrointestinale, e sia in grado di condizionare

positivamente tutti i processi di adattamento postnatale.[32]

La nutrizione enterale può avvenire mediante il ricorso a speciali tecniche di

alimentazione quali:

� Gastroclisi: è un tipo di alimentazione enterale continua che prevede

l’introduzione del sondino nello stomaco attraverso la via orale

(preferibile) o nasale. Il sondino è poi collegato ad una pompa che

consente una infusione continua del latte caricato nella siringa.

� Gavage: si tratta di un tipo di alimentazione enterale a bolo che ricorre

all’utilizzo del sondino naso/orogastrico per la somministrazione di

latte per gravità o a boli.

� Biberon: utilizzato nel momento in cui il neonato acquisisce una idonea

coordinazione tra deglutizione e respirazione, permettendogli di

alimentarsi mediante la suzione attiva ed efficace del neonato.

25

5.2 DIFFICOLTA’ DURANTE L’ALIMENTAZIONE

Nel neonato prematuro, l’adattamento alla vita extrauterina comporta un

enorme dispendio energetico legato al mantenimento della termoregolazione e

dell’attività respiratoria, ai cambiamenti metabolici ed ai processi di crescita e

di sintesi tissutale. Durante questo periodo i neonati prematuri possono

perdere fino al 20% del loro peso alla nascita, ed il periodo necessario al

recupero di questa perdita di peso sembra influenzare il successivo ritmo di

crescita. Lo scarso accrescimento postnatale costituisce uno dei più comuni

problemi legati alla nascita pretermine.

I neonati prematuri sono a rischio di sviluppare severi deficit nutrizionali

soprattutto nelle prime settimane di vita, in quanto è difficile assicurare e

soprattutto mantenere adeguati apporti nutrizionali nel corso

dell’ospedalizzazione.

L’American Accademy of Pediatric Committee on Nutrition (AAP) definisce

gli apporti “adeguati” quando questi sono in grado di assicurare un ritmo di

crescita quantitativamente e qualitativamente paragonabile a quello di un feto

normale della stessa età post-concezionale.[33-34]

Le maggiori difficoltà si incontrano nel tentativo di adeguare le necessità

metaboliche all’immaturità del sistema gastrointestinale e alle condizioni

cliniche, spesso critiche, di questi neonati.

Ulteriori difficoltà sono manifestate durante i pasti e sono legate alla mancata

coordinazione tra deglutizione e respirazione che comporta crisi di

desaturazione fino alle apnee associate spesso ad un aumento della frequenza

cardiaca.

26

STUDIO SPERIMENTALE

SCOPO DEL LAVORO

La musicoterapia è una tecnica che utilizza la musica o il suono applicati su

adulti e bambini, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche,

per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico. Essa inoltre

promuove il benessere dell’intera persona, corpo, mente e spirito.

Lo scopo dello studio è quello di analizzare gli effetti della musicoterapia sul

neonato pretermine in nutrizione enterale totale, in degenza in termoculla e

sottoposto ad un monitoraggio cardio-respiratorio continuo.

In particolare, verrà valutata l’efficacia della musicoterapia sul benessere e

sulla tolleranza alimentare del neonato pretermine.

Per valutare il benessere del neonato sono stati misurati, con e senza l’utilizzo

della musicoterapia, i differenti parametri vitali (frequenza cardiaca,

saturazione, temperatura) e la loro modificazione.

Per valutare la tolleranza alimentare sono stati analizzati il numero di

desaturazioni, apnee e rigurgiti verificatosi ad ogni pasto, con e senza

l’applicazione della musicoterapia, al fine di analizzare la coordinazione tra le

fasi orale, faringea ed esofagea, e respiratoria durante la nutrizione enterale.

27

MATERIALI E METODI

Lo studio è stato condotto nella U.O.C di Neonatologia dell’ospedale “F.

Miulli” di Acquaviva delle Fonti tra Maggio e Agosto 2015. Sono state

selezionate le U.O.C. di Terapia Intesiva e Terapia Sub-intensiva.

E’ uno studio prospettico controllato condotto su neonati ospedalizzati che si

alimentavano attraverso nutrizione enterale con biberon o gavage ed erano

tutti sottoposti a monitoraggio cardio-respiratorio.

Sono stati arruolati nello studio tutti i neonati con età gestazionale inferiore a

36 settimane, in alimentazione enterale totale, degenti in termoculla.

Criteri di esclusione sono stati: presenza di malformazioni, IVH > 2°,

leucomalacia periventricolare, infezioni in atto, ventilazione meccanica,

sottoposti a terapia con barbiturici, alimentazione enterale continua.

Lo strumento utilizzato per la riproduzione della musica nella termoculla è

stato un mp3 player “United” collegato ad una cassa marcata “Puro”.

28

Nell’mp3 player è stata caricata musica di Mozart e Ninna nanne.

La musica veniva riprodotta nella termoculla con una intensità compresa tra:

x 45 dB - 50 dB per i neonati con età gestazionale <32 settimane,

x 60 dB - 70 dB per i neonati con età gestazionale > 32 settimane.

La riproduzione della musica avveniva con una frequenza di 400-500 Hz.

E’ stata somministrata, durante l’alimentazione, la musicoterapia a poppate

alterne; l’applicazione della musicoterapia avveniva per tre poppate

consecutive (ore 9-12-15 oppure 18-21-24) e per altre tre nessun utilizzo.

Erano valutati quattro giorni secondo schema:

Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4

9-12-15 X X

18-21-24 X X

(X: applicazione della musicoterapia)

29

L'applicazione della musicoterapia avveniva posizionando le casse,

precedentemente disinfettate, nella termoculla a 30 cm di distanza

dall’orecchio del neonato.

Durante la musicoterapia venivano silenziati gli allarmi del monitoraggio,

mantenuti chiusi gli oblò dell’incubatrice in modo da isolare il neonato da

qualsiasi fonte di rumore esterno.

La musicoterapia veniva somministrata 10 minuti prima della poppata e

ultimata 10 minuti dopo il termine della poppata.

Sono sati valutati:

1. Frequenza cardiaca e saturazione. Raccolti in tre tempi differenti:

x Con la musicoterapia: il primo valore dopo 10 minuti

dall’applicazione, il secondo durante l’alimentazione (calcolando

un valore medio) ed il terzo valore prima del termine della

musicoterapia, allo scadere dei 10 minuti dal termine della

poppata.

x Senza musicoterapia: il primo valore prima della

somministrazione del pasto, il secondo durante il pasto

(calcolando un valore medio) ed il terzo dopo 10 minuti dal

termine di esso.

2. La temperatura veniva raccolta in due diversi momenti:

x Con la musicoterapia: il primo valore dopo 10 minuti

dall’applicazione, il secondo dopo 10 minuti dalla fine del pasto,

prima del termine della musicoterapia.

30

x Senza musicoterapia: il primo valore prima dell’inizio del pasto,

il secondo dopo 10 minuti dal termine del pasto.

3. Desaturazioni e apnee venivano registrati durante l’intera

somministrazione del pasto.

4. Il numero dei rigurgiti veniva valutato durante la poppata e nei 30

minuti successivi.

Per la rilevazione dei dati è stata utilizzata una Scheda di Raccolta Dati

(allegato 1: Scheda di raccolta dati) strutturata in tre parti:

La prima parte della Scheda di Valutazione contiene informazioni sul

paziente: nome e cognome, sesso del neonato, età gestazionale e peso.

La seconda parte contiene la griglia per annotare data e orario di esecuzione

della musicoterapia ed i valori dei parametri presi in considerazione.

La terza parte contiene i criteri di inclusione ed esclusione dei neonati, metodi

per l’applicazione della musicoterapia, momenti in cui eseguire la

musicoterapia e gli outcome.

Il primo operatore che esegue la somministrazione della musicoterapia

compila la prima parte ed inserisce i dati relativi alle poppate da lui eseguite.

In seguito gli operatori di ogni turno provvedono ad inserire i dati raccolti

durante le poppate in cui loro erano presenti.

L’analisi statistica è stata effettuata utilizzando il “t-test di student” ed il “test

del chi quadro”.

31

RISULTATI

CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE STUDIATA

Sono stati sottoposti allo studio 26 neonati prematuri. Di questi, 10 erano

maschi e 16 femmine.

Nei neonati presi in considerazione il 62,2% si alimentava con biberon, il

32,7% con biberon e gavage ed il 5,1% con solo gavage.

I neonati presi in considerazione avevano:

x Età gestazionale compresa tra le 23 e le 36 settimane di gestazione

(Media 32,3; SD ± 3,5).

x Peso corporeo compreso tra 680 g e 2735 g (Media 1934,6; SD ±

417,0)

x EPM di rilevazione compresa tra 32 e 37 settimane ( Media 34,2; SD

±1,2)

Nel tempo in cui è stato eseguito lo studio sono state raccolte 659 rilevazioni.

32

ESITI

POPOLAZIONE TOTALE

Il numero totale di rilevazioni è stato 659, di queste 333 con la musicoterapia

e 326 senza musicoterapia.

Delle 333 rilevazioni raccolte con la musicoterapia, 210 sono state raccolte su

neonati che si alimentavano con biberon; 103 su neonati che si alimentavano

con biberon e gavage e 20 su neonati che si nutrivano con solo gavage.

Figura 1:

33

x In tabella I sono riportati i dati della frequenza cardiaca

Tabella I

FREQUENZA CARDIACA IN NEONATI CON MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±)

Prima dell’alimentazione 147,4 120-190 11,3

Durante l’alimentazione 143,3 115-178 9,9

Dopo l’alimentazione 142,8 110-170 9,7

x In tabella II sono riportati i dati della saturazione arteriosa di ossigeno

Tabella II

SATURAZIONE IN NEONATI CON MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±)

Prima dell’alimentazione 96,7 83-100 3

Durante l’alimentazione 97,4 85-100 2,5

Dopo l’alimentazione 97,7 87-100 2,7

34

x In tabella III sono riportati i valori della temperatura corporea

Tabella III

TEMPERATURA IN NEONATI CON MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±)

Prima dell’alimentazione 36,6 36-38 0,3

Dopo l’alimentazione 36,6 36-38 0,3

x Le desaturazioni rilevate durante l’applicazione della musicoterapia

sono state 24.

x Non sono state rilevate apnee.

x Il numero di rigurgiti totali rilevati è stato 9.

35

Il numero totale di rilevazioni senza musicoterapia è stato 326: 203

rilevazioni sono state raccolte su neonati che si alimentavano con biberon,

110 con biberon e gavage e 13 con solo gavage.

Figura 2:

� La tabella IV riporta i valori della frequenza cardiaca

Tabella IV

FREQUENZA CARDIACA IN NEONATI SENZA MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±)

Prima dell’alimentazione 147 105-181 11,2

Durante l’alimentazione 147,1 115-178 10,8

Dopo l’alimentazione 146,1 151-175 12,4

36

� La tabella V riporta i valori della saturazione arteriosa di ossigeno

Tabella V

SATURAZIONE IN NEONATI SENZA MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±)

Prima dell’alimentazione 96,9 89-100 2,6

Durante l’alimentazione 96,9 83-100 2,8

Dopo l’alimentazione 97,1 88-100 2,6

� La tabella VI riporta i valori della temperatura corporea

Tabella VI

TEMPERATURA IN NEONATI SENZA MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±)

Prima dell’alimentazione 36,6 36-38 0,3

Dopo l’alimentazione 36,6 36-38 0,3

� Il numero totale di desaturazioni rilevate in assenza dell’applicazione

della musicoterapia è stato: 29.

� Non sono state rilevate apnee.

� Il numero di rigurgiti totali rilevati senza musicoterapia è stato 11.

37

Mettendo a confronto i due gruppi (neonati sottoposti e non sottoposti a

musicoterapia) possiamo desumere i seguenti risultati:

o La tabella VII mette a confronto i valori della frequenza cardiaca

rilevati con e senza l’applicazione della musicoterapia:

Tabella VII

FC CON

MUSICOTERAPIA

FC SENZA

MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±) Media Range SD (±)

Prima

dell’alimentazione

147,4 120-

190

11,3 147 105-

181

11,2

Durante

l’alimentazione

143,3 115-

178

9,9 147,1 115-

178

10,8

Dopo

l’alimentazione

142,8 110-

170

9,7 146,1 151-

175

12,4

38

Figura 3

* p< 0,05; § p< 0,05

La figura 3 riporta il valore medio della frequenza cardiaca rilevata con e

senza l’applicazione della musicoterapia.

39

o La tabella VIII mette confronto i valori della saturazione di ossigeno

rilevati con e senza l’applicazione della musicoterapia:

Tabella VIII

SATURAZIONE CON

MUSICOTERAPIA

SATURAZIONE SENZA

MUSICOTERAPIA

Media Range SD (±) Media Range SD (±)

Prima

dell’alimentazione

96,7 83-100 3 96,9 89-100 2,6

Durante

l’alimentazione

97,4 85-100 2,5 96,9 83-100 2,8

Dopo

l’alimentazione

97,7 87-100 2,7 97,1 88-100 2,6

40

Figura 4

* p< 0,05; § p< 0,05

La figura 4 evidenzia la differenza di media per il parametro della saturazione

con e senza l’applicazione della musicoterapia.

41

o La figura 5 riporta il valore della temperatura raccolto prima della

nutrizione e dopo di essa, con e senza l’applicazione della

musicoterapia.

Figura 5

42

Figura 6

Il grafico sopra riportato descrive il numero di desaturazioni e rigurgiti

rilevati sul totale dei neonati sottoposti e non a musicoterapia.

43

NEONATI CON ALIMENTAZIONE TOTALE CON GAVAGE

Prendendo solo in considerazione i neonati in cui vi era l’utilizzo del sondino

per la nutrizione enterale, è possibile eseguire tale analisi:

o la frequenza cardiaca presenta tali caratteristiche:

Il valore iniziale raccolto prima della poppata presenta, con la

musicoterapia un range di 120-170 (media 150,5; SD ±10,7); senza

musicoterapia di 121-173 (media 148,6; SD ±10,3).

Il valore raccolto durante la nutrizione presenta, con l’applicazione

della musicoterapia un range di 125-168 (media 144,6; SD ±8,6); in

assenza della musicoterapia il range è di 123-176 (media 148,8; SD

±10,4).

Il valore raccolto 10 minuti dopo il termine della poppata presenta con

la musicoterapia un range di 116-176 (media 146; SD ±9,6); senza

musicoterapia di151-173 (media 148,5; SD ±14,1).

Figura 7

* p< 0,05; § p< 0,05

44

o La saturazione presenta i seguenti valori:

nella prima rilevazione, eseguita prima dell’inizio della poppata, con la

musicoterapia presenta un range di 83-100 (Media 95,4; SD ±3,7);

senza musicoterapia il range è di 89-100 (media 96,1; SD ±3,2).

Nella seconda rilevazione, ovvero la saturazione rilevata durante la

nutrizione, le rilevazioni totali hanno con la musicoterapia un range di

85-100 (Media 96,3; SD ±3); senza musicoterapia il range è di 83-100

(Media 95,7; SD ±3,5).

Il parametro finale, rilevato 10 minuti il termine della poppata,

presenza con la musicoterapia un range di 87-100 (Media 96,1; SD

±3,2); senza musicoterapia il range è di 88-100 (Media 95,8; SD ±3).

Figura 8

* p< 0,05; § p< 0,05

45

o La temperatura presenta i seguenti valori:

il primo ed il secondo valore, rilevati prima dell’inizio

dell’alimentazione e 10 minuti dopo il termine di quest’ultima, con e

senza musicoterapia, le rilevazioni presentano un valore minimo di 36

ed uno massimo di 37 con una media di 36,6 ed una deviazione

standard di ±0,3.

Figura 9

46

o Il numero di desaturazioni rilevate con la musicoterapia è stato in totale

22, senza musicoterapia 26.

o Non sono state rilevate apnee.

o Sono stati rilevati rigurgiti, 5 con la musicoterapia e 7 senza.

Figura 10

47

NEONATI CON ETA’ GESTAZIONALE <33 SETTIMANE

I neonati con una età gestazionale inferiore alle 33 settimane presenti nello

studio sono 6; questi hanno un peso compreso tra i 680 g e i 1800 g (media

1454,2; SD ±398,5); EPM tra le 32 e 34 settimane (media 32,9; SD ±0,4).

Il numero totale di rilevazioni è stato di 186, 93 con musicoterapia e 93 senza

musicoterapia. Di tutte le rilevazioni il 50% sono state raccolte su neonati che

si alimentavano con biberon e gavage, il 40% su neonati che si alimentavano

con solo biberon e il 10% su neonati che si alimentavano con solo gavage.

Figura 11

48

▫ La frequenza cardiaca presenta i seguenti valori:

il primo valore, rilavato prima dell’inizio della poppata, con la

musicoterapia ha un range di 132-173 ( media 153,2; SD ±3); senza

musicoterapia il range è di 135-169 ( media 151,5; SD ±8,4).

Il secondo valore, rilevato durante la nutrizione, con la musicoterapia

ha un range di 130-168 (media 146,5; SD ±8,2); senza musicoterapia il

range è di 130-176 (media 150,6; SD ±9,3).

L’ultimo valore, rilevato 10 minuti il termine della poppata, con la

musicoterapia presenta un range di 128-170 (media 148,2; SD ±9,1);

senza musicoterapia il range è di 128-170 ( media 152; SD ±9).

Figura 12

* p< 0,05; § p< 0,05

49

▫ La saturazione arteriosa di ossigeno presenta le seguenti caratteristiche:

Il primo valore, rilevato prima dell’inizio della poppata, con la

musicoterapia presenta un range di 83-100 (media 94,6; SD ±3,6);

senza musicoterpia il range è di 89-100 (media 95,5; SD ±3,2).

Il secondo valore, rilevato durante la poppata, con la musicoterapia

presenta un range di 85-100 (media 96,1; SD ±3,1); senza

musicoterapia il range è di 83-100 (media 95,1; SD ±3,8).

L’ultimo valore, rilevato 10 minuti dopo il termine della poppata, con

la musicoterapia ha un range di 87-100 (media 95,8; SD ±3,6); senza

musicoterapia vi è un range di 88-100 (media 95,5; SD 3,3).

Figura 13

* p< 0,05; § p< 0,05

50

▫ La temperatura è stata rilevata in due momenti differenti, prima e dopo

la nutrizione; con e senza la musicoterapia i parametri rimangono

invariati con un valore minimo di 36 ed uno massimo di 37 (media

36,6; DS ±0,3).

▫ Il numero di desaturazioni rilevate con la musicoterapia sono state,

sulle 93 rilevazioni totali, 24, senza musicoterapia le desaturazioni

rilevate sono state 24.

▫ Non sono state rilevate apnee

▫ Il numero di rigurgiti rilevati con la musicoterapia è stato 3, senza

musicoterapia 2.

51

DISCUSSIONE

Con la realizzazione di questo elaborato si è cercato di approfondire la

conoscenza sulla musicoterapia in ambito neonatale.

La musicoterapia è stata già sperimentata in tale ambito, in particolare sui

neonati prematuri sono stati condotti alcuni studi pubblicati dalle riviste di

Neonatal Care e Pediatrics[2-5-9] che hanno dimostrato come essa fosse utile nel

migliorare il benessere e favorire un maggiore rilassamento del neonato

durante le procedure infermieristiche.

Anche lo studio condotto all’ospedale Miulli sembrerebbe indicare che la

musicoterapia non solo migliora lo stato di benessere del neonato, ma

favorisce una maggiore compliance del prematuro durante l’alimentazione,

migliorando la tolleranza alimentare.

Uno dei parametri presi in considerazione nello studio è la frequenza cardiaca,

dalla raccolta dei dati (Figura 3) si evince che essa, durante le poppate con la

musicoterapia, si riduce significativamente rispetto alle poppate in cui la

musica non viene applicata. Tale modificazione, in un momento che richiede

comunque un maggiore sforzo per il neonato, sostiene la tesi descritta

all’inizio del lavoro che definiva la musicoterapia uno strumento utile ad

aumentare il benessere del neonato.

Con la musicoterapia, la frequenza cardiaca non è l’unico parametro a

modificarsi; infatti anche la saturazione presenta dei cambiamenti tra le

poppate in cui essa viene applicata e quelle in cui invece non viene applicata

(Figura 4). La saturazione, quando viene applicata la musicoterapia, presenta

52

un incremento significativo; mentre nei pasti in cui la musica non viene

applicata, essa si mantiene pressoché costante. Tale dato arricchisce la

conoscenza scientifica poiché dimostra che nel neonato pretermine la

musicoterapia potrebbe ridurre il fabbisogno di ossigeno. Anche il numero di

desaturazioni tenderebbe a diminuire durante i pasti in cui viene applicata la

musicoterapia, anche se il campione è troppo piccolo per poter trarre

conclusioni definitive; nei pasti in cui essa non viene applicata si ha un

maggior numero di desaturazioni.

Un parametro che non subisce alcuna variazione durante le poppate con e

senza l’applicazione della musicoterapia è la temperatura corporea che si

mantiene più o meno costante durante tutto l’arco di tempo del pasto

(Figura5). Tale dato contribuisce a validare quello relativo alla frequenza

cardiaca, che come noto aumenta con l’aumentare della temperatura.

Lo studio di Costa, Bost e van de Engel Hoek[31] dimostrava che

l’applicazione della musicoterapia durante la nutrizione determinava un

aumento del metabolismo del neonato pretermine e dunque favoriva una sua

maggiore crescita. La metanalisi di M. Standley del 2002 afferma che la

musicoterapia è importante come rinforzo della suzione.

Lo studio condotto nella Neonatologia dell’ospedale “Miulli”, indicherebbe

che la musicoterapia migliora la coordinazione tra deglutizione e respirazione,

grazie ad un rilassamento del bambino, favorendo una riduzione del numero

di desaturazioni (Figura 6) ed un aumento significativo della saturazione

(Figura 4). Tutto ciò favorirebbe la tolleranza alimentare nel pretermine

poiché è stato possibile rilevare una tendenza alla riduzione del numero di

rigurgiti nei pasti in cui essa veniva applicata, rispetto ai pasti in cui essa non

veniva eseguita (Figura 6).

53

Le apnee, sul totale delle rilevazioni, non sono mai state rilevate, poiché

probabilmente i neonati inclusi nello studio non presentavano grossi problemi

respiratori.

Attraverso l’analisi dei dati, sui neonati con nutrizione enterale totale con

gavage, è possibile sostenere che la musicoterapia migliora la tolleranza al

sondino naso/oro-gastrico. Questo dato è dimostrato dal fatto che, nei pasti in

cui veniva applicata la musicoterapia, si è osservato una riduzione

significativa della frequenza cardiaca (Figura 7), un aumento notevole della

saturazione (Figura 8) ed una riduzione del numero di rigurgiti e desaturazioni

(Figura 10).

Nei prematuri con una età gestazionale inferiore alle 33 settimane, la

discrepanza dei dati, raccolti con e senza l’applicazione della musicoterapia, è

ancora più evidente. In questi neonati, infatti, il valore medio della frequenza

cardiaca, con l’utilizzo della musicoterapia, aumenta significativamente

durante la nutrizione e 10 minuti dopo il termine di essa (Figura 12). Anche la

saturazione segue lo stesso andamento della frequenza cardiaca, ovvero con

l’ascolto della musica si osserva un notevole aumento di essa durante la

nutrizione, seguito da una leggera riduzione nei 10 minuti successivi al pasto,

mantenendosi comunque con un valore più alto rispetto alle rilevazioni senza

musicoterapia (Figura 13).

In tali neonati non è stata rilevata alcuna differenza nel numero di

desaturazioni rilevate con e senza la musicoterapia. Lo stesso vale per il

numero di rigurgiti.

54

CONCLUSIONI

A seguito di tale analisi si può concludere che la musicoterapia può essere un

utile strumento per l’assistenza infermieristica di routine al neonato.

Lo scopo dell’assistenza infermieristica sul neonato è quello di cercare di

comprendere i bisogni che egli manifesta e provvedere ad un loro

soddisfacimento. Questo avviene però in un ambiente che non risulta

fisiologico per il neonato, poiché lontano dalle cure e dalle attenzioni

materne. Per questo motivo la musicoterapia può essere un metodo utile ad

aiutare il neonato a ottenere un migliore benessere psico-fisico.

È compito dell’infermiere provvedere all’applicazione.

55 SCH

EDA DI RACCOLTA DATI

TESI SPERIMEN

TALE: MU

SICOTERAPIA E N

UTRIZIO

NE EN

TERALE NEI N

EON

ATI PRETERMIN

E. LAU

REANDA: Sterpeta Delvecchio

GRIGLIA DI O

SSERVAZION

E N

ome

Cognome

Sesso

Età gestazionale

Peso

Applicazione M

usicoterapia Poppate

Tipo Alimentazione

Frequenza Cardiaca Saturazione

Temperatura

Nr

Desaturazioni N

r Apnee N

r Rigurgiti

prima

durante dopo

prima

durante dopo

prima

dopo

DATA

Ore 9

Ore 12

Ore 15

O

re 18

Ore 21

Ore 24

DATA

Ore 9

Ore 12

Ore 15

O

re 18

Ore 21

Ore 24

56 DATA

O

re 9

Ore 12

Ore 15

O

re 18

Ore 21

Ore 24

DATA

Ore 9

Ore 12

Ore 15

O

re 18

Ore 21

Ore 24

Pazienti: Criteri di inclusione: Neonati in incubatrice, < 36 settim

ane di gestazione, in degenza in terapia intensiva e intermedia in nutrizione entrale totale con biberon o gavage

sottoposti a monitoraggio cardio-respirtorio

Criteri di esclusione: malform

azioni, IVH> 2°, LeucomalaciaPeriventricolare, Infezioni in atto, Ventilazione M

eccanica, Terapia con Barbiturico, Nutrizione gastrica continua.

Metodi: P

osizio

nare le casse a 30

cm d

i distan

za dall’o

recchio

nella term

ocu

lla, silenziare gli allarm

i, chiu

dere gli o

blò, avviare il m

p3player ad una frequenza pari a 45-50 decibel nei neonati <33 settim

ane di gestazione, 60-70 decibel nei neonati >33 settimane di gestazione.

Quando: iniziare la m

usicoterapica 10 minuti prim

a della poppata e sospenderla 10 minuti dopo il term

ine della poppata. Effettuare la musicoterapica per tre poppate

consecutive (ore 9-12-15 oppure 18-21-24) e per altre tre non usare nulla. O

utcome

n° di episodi SaO2 < 90%

n

° di ap

nee

(arresto d

el respiro

e ridu

zion

e della freq

uenza card

iaca…)

n° di rigurgiti/vomito durante la poppata e nella ½

ora successiva alla poppata

57

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SITOGRAFIA www.psychonews.it

www.musicotherapy.it

www.cure-naturali.it

www.psicolab.net

www.fimed.net

www.associazionelilliput.it

www.quimamme.it

www.Nostrofiglio.it

www.disabiliabili.it

62

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio il mio relatore, il dottore G. Latorre per la sua continua

disponibilità, per i suoi consigli preziosi e per avermi aiutato passo dopo

passo nella conduzione dello studio e nella stesura della tesi.

Ringrazio il primario, la coordinatrice infermieristica, tutto il personale

medico ed infermieristico della U.O.C. di Neonatologia per avermi aiutato

nella raccolta dei dati necessari allo studio.

Ringrazio tutti gli infermieri che ho incontrato nel mio percorso formativo

con i quali ho discusso ma soprattutto riso, mi hanno insegnato tanto dal

punto di vista formativo ma anche umano e mi hanno spronato ad essere forte

e fiera della persona che sono.

Ringrazio tutti i pazienti, grandi e piccini, e le persone che ho incontrato in

ospedale durante il tirocinio clinico, è grazie a loro se amo sempre di più la

mia professione.

Ringrazio i miei genitori per avermi permesso di proseguire gli studi e di

realizzare così il mio sogno fornendomi il loro supporto economico e

motivazionale.

Ringrazio mio fratello per avermi dato stimoli affinchè migliorassi e dessi

sempre il meglio di me stessa.

Ringrazio la mia sorellina per essere stata sempre la nota dolce in questi tre

anni, la ringrazio per essere stata sempre affettuosa e amabile e per avermi

spinto ad essere per lei un esempio positivo.

63

Ringrazio una persona speciale, il mio fidanzato, per aver sostenuto ogni mia

scelta, mi ha sempre incoraggiato e mi è stato vicino in ogni circostanza

donandomi tutto il suo amore…..Grazie Lele.

Ringrazio la mia migliore amica Carmela per essere stata paziente e

disponibile nell’ascoltare i miei monologhi fatti di ansie e preoccupazioni,

solo lei è capace di farmi riflettere e darmi il giusto consiglio e conforto.

Ringrazio le mie coinquiline Federica e Luciana che sono state una seconda

famiglia e due sorelle fantastiche con cui sfogarsi e condividere giorni

meravigliosi, le ringrazio per essermi state vicino e per avermi sempre

sopportato.

Ringrazio i miei compagni e amici di corso per essere stati il gruppo perfetto

con il quale ho trascorso le più belle giornate all’università e al tirocinio piene

di ansie e preoccupazioni per gli esami ma anche ricchi di risate, battute,

gossip, imitazioni e partite a carte; è grazie a voi se questi tre anni sono stati

unici, carichi di momenti indimenticabili e ricchi di affetto: Federica,

Margherita, Deborah, Alessandro, Nino, Anna, Tonio.

Ringrazio i miei amici d’infanzia e di vita, con i quali ormai condivido ogni

passo del mio percorso di vita, per avermi fornito sempre il giusto

divertimento fatto di uscite al mare, al villino, serata in discoteca o

semplicemente in giro a farci due risate; grazie per avermi consentito di

“staccare” da tutto ciò che era l’università: Rino, Carmela, Ruggierino,

Rossella, Lele, Melania, Nicola, Sara, Cosimo, Ale, Annalisa.