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F ACCIA TE M&T maggi o· agost o 2008 15 RECUPERO E MANUTENZIONE LA MANUTENZIONE DELLE F ACCIA TE SARÀ I N UN FUTURO ORMAI PROSSI MO SEMPRE PIÙ CARA TTERIZZA T A DA I NTERVENTI DI RIQUALI FICAZIONE ENERGETICA LE F A CCIA TE n el R IS ANAM ENT O EN ERGE TICO d egli e d i f i ci

N. 2 2008

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Le facciate nel risanamento energetico degli edifici. La manutenzione delle facciate sarà in un futuro ormai prossimo sempre più caratterizzata da interventi di riqualificazione energetica.

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FACCIATE M&T maggio·agosto 2008 15 ! ! !

RECUPERO E MANUTENZIONE

LA MANUTENZIONE DELLE FACCIATE SARÀ IN UN FUTURO

ORMAI PROSSIMO SEMPRE PIÙ CARATTERIZZATA DA INTERVENTI

DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

LE FACCIATE

nel RISANAMENTO

ENERGETICO degli edifici

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l’amb ito de l recupero deg li ed ifici esi-stenti non si reg istrano progressi altret-tanto incisivi a causa d i una normativa

non stringente , d i d ifficoltà tecniche e d iconsiderazioni economiche . Mentre per inuovi ed ifici la progettazione d ispone d iuna gamma molto amp ia d i soluzioni tec-niche percorrib ili, per g li interventi d i ri-uso e d i recupero deg li ed ifici esistenti ilcampo si restringe solo a que lle soluzioni

che conciliano prestazioni ener-getiche sodd isfacenti con i vin-coli de lla preesistenza. Ved iamo allora quali sono lesce lte proget tua li necessarieper la riqualificazione energetica

deg li ed ifici esistenti e quali cri-teri guidano i grand i istituti im-mob iliari, come ad esemp io i ge-stori de lle Case Popolari, ne ll’a-deguamento de l loro patrimonioimmob iliare esistente e in ultimo

quale ruolo possono g iocare lefacciate e la loro manutenzione

in questo processo.

OBBLIGHI DI LEGGEE VANTAGGI ECONOMICILa storia de ll’ed ilizia italiana ci d imostra

che ne l nostro paese uno de i principalifattori d i cond izionamento de lle sce lteprogettuali è rappresentato dall’adegua-mento alla normativa. Il risanamento energetico, quind i, nasce

p iù da un obb ligo leg islativo al quale oc-corre forzatamente adeguarsi che dallapresa d i coscienza d i prob lemi amb ienta-li o economici. Il secondo fattore di condizionamento delprogetto di riqualificazione energetica diun edificio è rappresentato dalla conve-nienza economica. O gni soluzione tecno-log icamente avanzata è analizzata dalpunto di vista strettamente finanziario per

valutarne il risparmio economico sui con-sumi in grado di ripagarne l’extracosto. La sostenib ilità, intesa come beneficioper la collettività e per l’amb iente deri-vante dalla riduzione de i consumi d i com-bustib ili fossili e dalla riduzione de ll’inqui-namento si traduce , in realtà, per il priva-

na quota importante de l b ilanc ioenergetico d i un Paese è rappresenta-ta dai consumi energetici legati al ri-scaldamento ed al raffrescamento de-g li ed ifici. F inalmente anche l’Italia si

sta adeguando al camb io d i rotta verso

uno sviluppo p iù sostenib ile , ma se da un

lato si d iffondono progettazioni d i nuove

costruzioni molto p iù attente alla necessi-tà d i contenere i consumi energetici, ne l-

U

! ! ! 16 FACCIATE M&T maggio·agosto 2008

RECUPERO E MANUTENZ IONE

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to ne lla “sostenib ilità da un punto d i vista

economico” . Questo significa la ricerca d iun equilibrio tra i vantagg i derivanti da

una mig liore efficienza energetica de ll’e-d ificio e g li investimenti necessari per

realizzarla. A ltri fattori come la massima funzionalitàe l’integrazione architettonica vengono

analizzati solo in un secondo tempo e

possono guidare l’intero progetto archi-tettonico solo dopo aver assolto al primo

comp ito. Pensiamo, ne l caso de lla massi-ma funzionalità, alle sce lte sulla sostitu-zione de i serramenti esterni che si posso-no associare alla riduzione de lle d isper-sioni termiche , all’aumento de l potere fo-noisolante e ad una mig liore tenuta all’a-ria de ll’involucro. O ppure , ne l caso de l-l’integrazione architettonica, quali valen-ze formali possono assumere g li interven-ti d i realizzazione d’imp ianti a fonti rinno-vab ili, che possono d ivenire attori prota-gonisti de ll’aspetto esteriore de ll’ed ificio.

LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTILa convenienza economica de lla riqualifi-cazione energetica è , dunque , un fattore

centrale ne lle sce lte d’ogni nuovo pro-getto, ma ne l caso de l riuso ogni pro-gramma d’intervento deve essere valuta-to tenendo conto d i fattori specifici. Ad

esemp io, una volta prefissato il budget

d isponib ile , occorre fissare un tempo d iritorno massimo, sceg liere fra tutte le so-luzioni fattib ili tecnicamente , stab ilire lepriorità d’intervento privileg iando le tec-nolog ie con obsolescenza magg iore al-l’interno d i un programma manutentivo,definire una strateg ia comp lessiva de llagestione energetica de ll’ed ificio per ini-ziare dag li interventi che garantiscono

temp i p iù rap id i d i ritorno economico fino

a que lli successivi, re imp iegando i rispar-mi ottenuti, per portare l’ed ificio al reg i-me ottimale dal punto d i vista de l consu-mo energetico.L’incremento de lla resistenza termica de l-l’involucro può essere ottenuto seguendo

tre tipolog ie principali d’intervento:

" la riduzione de l fabb isogno energetico;

di Fabio Carria

FACCIATE M&T maggio·agosto 2008 17 ! ! !

" EDIFICIDELL’ALER

A MILANO.NELLA PAGINA

A FIANCO

LE FACCIATERINNOVATE DEGLISTABILI DI VIACOMASINA.QUI A FIANCO

LE FACCIATE

DEGLI EDIFICI DI VIA BONFADINI E VIA CANALETTO.

" l’incremento de ll’efficienza deg li im-p ianti convenzionali;

" l’imp iego d’imp ianti alternativi a fontirinnovab ili.

A lla prima tipolog ia fa capo principal-mente lo stud io sull’isolamento de ll’invo-lucro ne l suo comp lesso e come questo

possa essere ottenuto seguendo tre solu-zioni: agendo dall’interno de ll’ed ificio ,da ll’esterno oppure ne ll’intercaped ine

(ved i Facciate n.1/2008).Spesso ag ire prima d i tutto sug li imp ianticonvenzionali può risultare p iù conve-niente economicamente che intervenire

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energ ia e lettrica tramite imp ianti fotovol-taici ha ormai ragg iunto live lli d i affidab i-lità tecnica tali da assicurare sul lungo pe-riodo sicuri risparmi economici. Il suo imp iego, però, pone prob lematiche

estetiche legate all’installazione de i mo-duli necessari che ne i nuovi ed ifici sono

integrati fin dalla progettazione , ma ne lcaso d i un fabbricato esistente creano

spesso seri impatti estetici. Stud i approfond it i in questo campo met-tono a confronto le incent ivazioni statalicon la d imensione de ll’imp ianto per ot-tenere il mig lior rapporto tra l’invest i-mento necessario ed i temp i d i ritorno

economico .

LA RIQUALIFICAZIONE DELLE FACCIATEIl degrado degli elementi di facciata di un

edificio è determinato da un insieme difattori che provocano l’abbassamento

della prestazione dei materiali e dei com-ponenti con cui sono costituiti. Questi fattori sono conseguenti al natura-le processo di invecchiamento del mate-riale oppure a fenomeni patologici, tra iquali rientra anche l’errata progettazione;

infatti spesso non si tiene conto, nellascelta dei materiali da impiegare, del con-testo ambientale o del tipo di esercizio a

sull’involucro o adottare fonti rinnovab ilid’energ ia. A lla seconda tipolog ia quind ifanno capo motivazioni che derivano dalfatto che il patrimonio ed ilizio esistente è

caratterizzato da caldaie che terminato illoro ciclo d i vita (20 anni) che devono es-sere sostituite non solo per esigenze d i ri-sparmio ma anche d i sicurezza. N e lla so-stituzione de l generatore si possono valu-tare le alternative ogg i d isponib ili sulmercato, come le caldaie a condensazio-ne che recuperano calore dai loro fumi.Infine , per quanto riguarda le fonti ener-get iche a lternat ive , la produz ione d i

RECUPERO E MANUTENZ IONE

" ALTRI EDIFICIALER A MILANO

SOPRA LE CASE

DI VIA CILEA ESOTTO LE NUOVEFACCIATE DEGLIEDIFICI DI VIAMODIGNANI.

! ! ! 18 FACCIATE M&T gennaio·aprile 2008

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FACCIATE M&T maggio·agosto 2008 19 ! ! !

cui sono destinati. O ltretutto, il degrado

non si sviluppa in maniera lineare ma

esponenziale, per cui, una volta iniziato,avanza molto velocemente.Molte forme di degrado, soprattutto algiorno d’oggi, risultano anche conseguen-ti all’azione degli agenti atmosferici, dato

che i materiali sono esposti all’azione ag-gressiva dell’inquinamento atmosferico,che accelera il naturale invecchiamento

dei rivestimenti esterni.Per quest i mot ivi, ne l programmare un

intervento d i recupero o d i manutenzio-ne risulta fondamentale effettuare uno

stud io ed una d iagnosi esatta sui feno-meni che hanno causato il deperimento ,al fine d i poter stab ilire una metodo log iad i intervento che consenta d i ottenere un

e levato grado d i affidab ilità tecnica ne ltempo .In certi casi le soluzioni tecniche atte a ri-solvere le problematiche riscontrate sono

molteplici, a parità di risultato finale e diaffidabilità; in tali situazioni, i fattori che

determinano la scelta del tipo di interven-to da effettuare risultano essere sia quellieconomici che quelli estetici, dettati piùdal Committente che dal progettista.Pertanto capita sempre più spesso che

immobili di uno stesso quartiere realizzatiin maniera del tutto analoga, sia costrutti-

va che di rivestimento di facciata, siano

oggetto di un intervento di manutenzione

straordinaria con metodologie completa-mente diverse.

GLI STABILI DI VIA LITTA MODIGNANIIn questo ambito, si possono prendere ad

esemp io alcuni quartieri in cui l’ALER

(Azienda Lombarda Edilizia Residenziale)ha una grossa partecipazione millesimale,ed in particolare quello di Via Litta Modi-gnani in M ilano.In questo quartiere sono presenti una de-cina di edifici costruiti tutti con struttura

portante in c.a. e rivestimento in tesserine

sulle facciate, ed hanno tutti la medesima

dimensione e morfologia. Quindi le facciate di questi edifici sono

soggette ad un fenomeno di degrado

analogo, che è quello dell’ammaloramen-to del rivestimento in tesserine di facciata,con conseguenti fenomeni di distacchi diporzioni anche consistenti dello stesso.Per risolvere questa problematica erano

state studiate quattro diverse metodolo-

" IL QUARTIERE DIVIA MODIGNANI ÈCARATTERIZZATO

DA EDIFICI CON

RIVESTIMENTI IN TESSERINE

DI CERAMICA INAVANZATO STATO

DI DEGRADO.

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! ! ! 20 FACCIATE M&T maggio·agosto 2008

gie di intervento, ma quella adottate e

realizzate risultano essere sostanzialmen-te due:

" La demolizione del rivestimento esisten-te con formazione di nuovo rivestimento

in klinker, previa preparazione e risana-mento del supporto sottostante." La formazione di un nuovo rivestimento

a cappotto con finitura con ciclo ad altospessore, realizzato al di sopra del rivesti-mento in tesserine esistente. Questo è

stato previamente verificato e consolida-to.Si può rilevare come la scelta del tipo diintervento sia stata completamente diver-sa da casa a casa. Infatti, c’è chi ha privile-giato una finitura di maggior pregio, e

quindi di maggiore costo, come può esse-re quella di un rivestimento in klinker, che

ha consentito di mantenere comunque l’a-spetto estetico più o meno uguale.C’è invece chi ha preferito una finitura diminor pregio, che ha cambiato completa-mente l’aspetto estetico, ma che ha con-sentito di valorizzare l’immobile dal punto

di vista energetico, anche per poter usu-fruire delle attuali agevolazioni fiscali vi-genti ed abbattere in questo modo il co-sto complessivo dell’intervento. !

RECUPERO E MANUTENZ IONE

" EDIFICI DI VIA MODIGNANI A MILANO

FACCIATE RIQUALIFICATE CON INTERVENTO

A CAPPOTTO (SOPRA E SINISTRA) .SOTTO A DESTRA: STATO DELLE FACCIATE PRIMA

DELL’INTERVENTO

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Troppe case ad alto consumo energetico

L’ed ilizia civile assorbe annualmente p iù de l 30% de i consumienergetici totali. Quasi il 70% d i questo consumo è imputab ile al

loro riscaldamento. D i qui l’efficacia d i interventi su questo

fattore . Ad esemp io, in una località come Cuneo, stud i recentihanno d imostrato che per un ed ificio med io (con 10-12

appartamenti), camb iare una caldaia a gasolio con una a

condensazione alimentata a metano, ha significato ridurre iconsumi energetici de l 50% circa, abbattere le emissioni d i C O 2

de l 50% azzerando le emissioni d i zolfo e ottenere inbolletta un clamoroso risparmio de l 65%. Il WWF ha

stimato che se un milione d i condomini fossero

messi in efficienza, intervenendo tanto sug liimp ianti d i riscaldamento che sull’isolamento

deg li ed ifici, sarebbe ragg iunto il 40%

de ll’ob iettivo d i riduzione de lle emissioniprevisto dal Protocollo d i Kyoto per il nostro

Paese , con un risparmio per le famig lie italiane

de l 40-50% de lle spese d i riscaldamento.Rendere le nostre case p iù efficienti dal punto d i vista

energetico significa quind i: consumare meno energ ia e

ridurre i costi de lle utenze; aumentare il valore

de ll’appartamento accrescendone il comfort; partecipare ag lisforzi nazionali d i riduzione de i consumi d i combustib ile ed infine

contribuire alla riduzione de ll’inquinamento amb ientale . D i tutta

l’energ ia consumata in una stag ione per il riscaldamento d i un

ed ificio una buona parte viene d ispersa dalle strutture (tetto,pareti e serramenti) e una parte de ll’imp ianto termico. Appare

inevitab ile , quind i, per il futuro progettare il risanamento

energetico d i tutti g li ed ifici esistenti, che dovranno avere una

specifica carta d’identità in cui saranno d ichiarate le prestazionienergetiche . La certificazione energetica dovrà far parte de lla

documentazione de ll’immob ile lungo tutto l’arco de lla sua vita. In questo amp io processo d i risanamento ed ilizio le facciate

potranno g iocare un ruolo fondamentale , prevedendo interventid i vera e propria riqualificazione funzionale de l sistema pareti-

isolamento con progetti moderni ed avanzati che potrebbero

coinvolgere tutta l’ed ilizia non storica dal dopoguerra in avanti.

FACCIATE M&T maggio·agosto 2008 21 ! ! !

Tutte le immagini delle facciate milanesi di queste pagine sono state gentilmentemesse a disposizione da Gruppo Sime spa.

Fonte: US Energy Information

Edilizia39%

Trasporti28%

Industria33%

L’incidenza

dell’edilizia suiconsumi energetici