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n.11 •• 1u11· ca equa •• LA FINE DI UN MITO Q! fiume ha utz fascino al quale difficif. J mente si sfugge. Chi non ha mai viaggiato se tzotz nei mudi consueti w- munì ad altri milioui di persone pensa spesso, guardando un fiume, a un viag- gio solamente suo per vie mai battute o conosciute solo da pochi uomiui. Affidar- si alle acque di uu fiume è percorrere un cammùw antico come il mundu. Quel/t' clze hatmo. perwrso questo cammi1lo so- tto tomati dalla loro avventura con la fantasia accesa da immagùzi e sensazioni nuove. Con queste insostituibili parolE· del.l''<:H· · ti.coJo di 1n12ia nel marzo 1962 la pubbl. di ''FIUJ'•II ''. Non molli canoisti romani, cr·c•do, ha.nno .::\\lt.tto l,:;·, ·Fo r·t.un c:\ di FIUI· II . Chi lD \!Oles;:::;E• uq(;1:i non puo p1u .;:,::;,r-lD .. Con il numero di : i. nf .;:,t t j_ , 1::: I l..Jt· ·l I non esce p i LI. f: I Llì"'i I E·' " ·,:;t i::'t t d p E! ì' - <:.in n i .l ''un i c:'" rivista di canoa edita in Italia. L'unico tenue filo che teneva uniti. canoisti del nord e del ':3Ud. Dal l E:· t o paqi nEo l '' f2 v o l t.t ;-: i cl n abb :i. r.:tmc-:. mater1al1; la discesa in prima di molti, se non tutti, i fiumi Italiani e stranieri. Attraverso le sue pagine abbiamo conosciuto i:\ l t 1·· i c .l u b a l t ;-· c: a r·, o i. .,, t. i . F' un t o d'onore pubblicare qualcosa su Sull' .•. acqua del cLub La fine di un mito?, ... pag. Prima Rassegna film ..... pag. Discesa lnter. Enza... .pag. in F'E·ru.. ,.pi:·:\C .. J .. TF\..!ERL J! .. j'.JDb(\,. • • • .. p <:ìq. Sull' ... acqua viva Sull' •.. acqua bianca La sicurezza in acqua .... pag. I conquistatori del- l'' i nut.i}. e •• .•• ......... •. pa(;). 02 k d. • • • • • • • • • • • • • • •• p ;:t q " Sull' ... acqua salata La rotta in acque mosse .. pag .. F'ì'' i ;no ad un o f::: / m • •••••••• p i:H.J. Ou:i.;"- ••••••••••••••••••••• pa9. Varie sul.l' ••• acqua FoF.:?Ei.:: ....... ...... ......... p<"HJ. Voga BRACCIANOABRACCIA ... pag. Listino canoe ............ pag. Pr· ornc:L::: i o n E? ••••••••••••••• p E<7" ..... u ........ " .. pc:\g .. IJ. i .::(r· i c.1 fotocopiato in proprio. r-IE' citi interno del Gruppo Canoe Roma è composto La riproduzione dei testi è accettata purchè Responsabili: biorgio Carbonara,Luigi Morett i, Andrea lesini, Spada. Hanno collaborato, Claudio Piccone, Marzio Pistilli. J /l "'T ! .i.2 .1 :::. J. 6 17 1f3 l q

n.11 •• 1u11· ca equa - gruppocanoeroma.it1987].pdf · n.11 • •• 1u11· ca equa • •• LA FINE DI UN MITO ~ Q! fiume ha utz fascino al quale difficif. J mente si sfugge

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n.11

• •• 1u11· ca equa • •• LA FINE DI UN MITO ~

Q! fiume ha utz fascino al quale difficif. J mente si sfugge. Chi non ha mai

viaggiato se tzotz nei mudi consueti w­munì ad altri milioui di persone pensa spesso, guardando un fiume, a un viag­gio solamente suo per vie mai battute o conosciute solo da pochi uomiui. Affidar­si alle acque di uu fiume è percorrere un cammùw antico come il mundu. Quel/t' clze hatmo. perwrso questo cammi1lo so­tto tomati dalla loro avventura con la fantasia accesa da immagùzi e sensazioni nuove.

Con queste insostituibili parolE· del.l''<:H··ti.coJo di aper·tcu··-.~,~

1n12ia nel marzo 1962 la pubbl. ic:<:~z:i.une di ''FIUJ'•II ''.

Non molli canoisti romani, cr·c•do, ha.nno .::\\lt.tto l,:;·, ·For·t.un c:\ di lE)t)•Jt~l--(·'' FIUI'··II . Chi lD \!Oles;:::;E• uq(;1:i non puo p1u .;:,::;,r-lD ..

Con il numero di giugno~

:i. nf .;:,t t j_ , 1::: I l..Jt··l I non esce p i LI. f: I Llì"'i I E·' " ·,:;t i::'t t d p E! ì' - <:.in n i .l ''un i c:'"

rivista di canoa edita in Italia. L'unico tenue filo che teneva

uniti. canoisti del nord e del ':3Ud.

Dal l E:· ~:.r:?qui t o

paqi nEo l '' f2 v o l t.t ;-: i cl n f.~

abb :i. r.:tmc-:. d~·:·i

mater1al1; la discesa in prima di molti, se non tutti, i fiumi Italiani e stranieri. Attraverso le sue pagine abbiamo conosciuto i:\ l t 1·· i c .l u b ~ a l t ;-· c: a r·, o i. .,, t. i . F' un t o d'onore pubblicare qualcosa su

Sull' .•. acqua del cLub

La fine di un mito?, ... pag. Prima Rassegna film ..... pag. Discesa lnter. Enza... .pag. Spt::.:di:::icJnE~ F3C:F~ in F'E·ru.. ,.pi:·:\C .. J ..

TF\..!ERL J! .. j'.JDb(\,. • • • .. • • p <:ìq.

Sull' ... acqua viva

Sull' •.. acqua bianca

La sicurezza in acqua .... pag. I conquistatori del-l'' i nut.i}. e •• .••.........•. pa(;). [~~LW 02 k d. • • • • • • • • • • • • • • • •• p ;:t q "

Sull' ... acqua salata

La rotta in acque mosse .. pag .. F'ì'' i ;no r· ad un o f::: / m • •••••••• p i:H.J.

Ou:i.;"- ••••••••••••••••••••• pa9.

Varie sul.l' ••• acqua

FoF.:?Ei.:: ....... ...... ......... p<"HJ. Voga BRACCIANOABRACCIA ... pag. Listino canoe ............ pag. Pr· ornc:L::: i o n E? ••••••••••••••• p <:~q. Calt::~ndar-ic! E<7" ..... u ........ " .. pc:\g ..

IJ. noti~~ i .::(r· i c.1

fotocopiato in proprio. r-IE' citi 1.;:~ fontE~.

interno del Gruppo Canoe Roma è composto La riproduzione dei testi è accettata purchè

Responsabili: biorgio Carbonara,Luigi Morett i, Andrea lesini, Spada. Hanno collaborato, Claudio Piccone, Marzio Pistilli.

·~

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!

.i.2

.1 :::.

J. 6 17 1f3 l q

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F I Ul-·1 I c:\ nome r:w o p r- i D f,;H·-~;i.

c: o n o·:::. c c.-re. La Storia, con la S maiuscola

perche' storia e• , della canoa fluviale amatoriale Italiana e lE'qd1:a h.:;.. !=Iut··H~ pa~;;é_:; E .. I pe:··n- r:· iumi~

ne riceve l "imprimatur. {~,l d i ::.o p 1···· iEl d i b (;~C.) h c::

federative~ di evoluzioni di ·:;i •::i l 1::?, F I Ul-·i I '' d i se e n d(-::' ' fi:? ·:supc.•l'' ''\ difficolta• di ogni grado per portare in casa di ogni abbonate quella presenza cosi utile e c::o:;;i • c:.:H-i:t.

Oggi la scomparsa di FIUMI non una 1 egcd:a

pr·F'."SF.?:n:<:E• p i U •: ll'lii:\SSÌ C:CE'~ Oli::~~ f0

questo e piu triste~ alle precarie condizioni di salute del suo fondatore ed ultimo Direttore responsabile, compositore e stampatore~ VITTORIO VISCONTI.

La scomparsa di FIUMI lascia quindi un vuoto c:he abbiamo definito in precedenza storico perche' legato agli albori della C:ElrlDi::'l. Il pl' .. imo numer--o di FIUI-•!I che Visconti ha allegato all'ultimo numero di giugno, porta le firme di Carlo Grigioni, primo direttore responsabile, Biagi, Colla, Garattoni, Granacci~Gualco, Ramella~ Sacchi~

Zamaroni~Zampirolo.

Non so quanti conoscano questi nomi; di cel·-to bi ~~;ogner·ebbE'= aggiungerne altri che non hanno avuto l 'onore dwl primo numero di FIUMI, ma che hanno collaborato da sempre alla sua crescita, cosi • come a quella della canoa.

Ho sempre sostenuto che FIUMI ' e' la vera rivista dei canoisti l ~erche" si puo' avere solo su \ abbonamento; perche' e' fatto da • un club (CanDa Club 11ili::mo) quindi con l.::l forza d:i. poct--·,i; e' scritto da amici che si scambiano notizie; perche' non deve rappresentare nulla~ se non se stesso e la canoa.

Tutto questo non e~iste piu'. Non ci sembra giusto, anche se

i . . 1 c:t sp 1 nge:: a d i t-l o un p o~ d i j sentimentalism6. Conoscere FIUMI

era importante per rendersi conto di come andasse veramente la canoc.=t.

Ritc::!rùamo lr.-:t dr~cis:- icm<::~ ; di Visconti irrevocabile.

Anche se difficile, riteni a mo importante ' che una . iniziativa storico-culturale come quella di FIUMI debba essere presente nel mondo della canoa Italiana.

Stiamo valutando, per tutte le , difficolta• connesse, di continuare il compito di FIUMI c:on :i. l no~~tr·o 11 ••• su l l • <~c: qua ••• 11

not. i z i al'" i o

Un saluto affettuoso a FIUMI ed al suo Direttore migliori auguri salutE:?.

con -::;L.\<i:l

l

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PRIMA RASSEGNA ITALIANA DEL FILM DFI_Lt:i Ci~NOf.ì

Come annunciato in precedenza~

il 23 maggio si e' svolta a Roma~

nella sede del Gruppo Canoa Roma, l a "1··· f:;:a~:;sc:_..:qn,:ì I tal i an a del fil m d02ll o:'\ c:<::\noa".

l'idea di indire questa Rassegna e' nata sullo spunto di un art.icc>lo pubblic::'"·\to su ''la C(..'iNClA" nel quale si lc:~mentav~':\

l 'as;s~,'nZ<e{ c:li +i l m di canoii:ì ne.'i vari festival cinematografici che s:.1 s:;us~:;e•qucmo i n I t<::\l i C:'1.

In effE·?tti E"!' \.'E~r-·o. Tr-anne il +c"\mu::;o film "Ur·1 t.l~iiH'lquillo vJeE~k·- ..

E!nd di p.:.u.u··.;~ che (dicii::<molc:J pun.=.!) nulla ha a che +are cun il kayak, i l kay·ak non fa ,::~nc:or·;;!. <~bbasto':\n:::i:i<

scena, tanto da giustificare l 'interesse di un qualsivoglia cineasta. Shampoo a parte.

Di contro sappiamo c:he a livello canoistico-cineamatoriale~ di films super8 ce ne sono tanti ed anche belli.

Abbiamo quindi avuto la presunzione di organizzare, noi dt·~'J. Gr-uppo Canoe·? F:;:om.:1, l <a "1··· Rassegna Italiana del Film della Ca.ne>i:t''~ sicul-·i ·f o~;,,~"· e~,; t: ii:\ tu i 1 l. '':i. m p CJI'' t .:~n te ::;t i rnu l,,,,_,. E· g l i cinc-:>di l<:tt;;~nti.

che~

,:un 1 c 1

qu,;\l e c: h E:?

r· i ::.u l t.,;,( t D~

c: an o i ~:;t: i

produrre films per la 2~ Rassegna d~::l t'?1 E38. In effetti qualcosa non ha funzionato: la scarsa pubblicita' dell'evento? la timidezza? la lontananza? il versamento della quot.i:':l di partecipazione? l ., i dea c:rH'? non fosEE'? un<:1 c:os;;;~ ~o(·:~r-ii:':\ .-?

Diciamo che qualsiasi motivazione e accettabile per l '87. Per l "88 \il i.r·J\'itidrno t:.ut:.ti .:;: pi:::r· tr:.~cipal'"t:.·:'

ad un,,, i n i.::. i ii:\ t i. \i a c: h e r .. i t t"~ n i i:'( m o <ilO J t Ci i m p DI'" t. e~ n t E·~ E'' SE~ l'- i 0:\ p E":~ r.. l a

CTE·?'::::;c:i ti::'\ OE•l.l.<:l C:i:'lf'lOd~ cL:dJ.e c:tCqL.tE' estreme al recupero della natura E·2 dell '· e:'?c:olcJqi,~:, ci.':'lll.'a.qoni.E-.mo <::'Il i-::<::\ .. a k d i mar f.'~.

D:i.c:i.<::uno quindi che ''c l i c: a mb i. c·:;~r·\ t. E·?''

megaorganizzazione~ dietro la 2~ rassegna del 1988 ci siamo solo noi del GCR e Voi amici canoisti di tutta Italia. Una rassegna, un incontro tutto nostro che~ dopo l 'f..:~sper i t::,nz i:':'l dE<ì. l 'HJ ~ l i':\

verifica del l "88~ forse s;.tirnolPr"cl'' l ''inter-·e:;;sE;· eli qu"'1lc:hE:· sponsor nel 1989.

Per la cronaca riferiamu che hanno partecipato alla rassegna: l ''òb!::>oleto "'v1r::H_::;E:SIA Eli" di

( RDmc:l) , "\/EHSCl L(.) CP1NDP1 E:En·!:::EJ''if:; " di Giovanni e Pietro dall 'Oglic ( f(CJmc:\ > , "cm;: H I Cf:.) B6" c:i :i d Enrico Piccone <Roma).

C:::J...-:1udio E·~

T LtC)r· i c:onc:ol~so pc·?ì"· \IE''Lu~;ta' '''·)i:.'ll s:;esi ::;; El l'', h i::: vi nto '' Cor· si Ci:':\ 8b '; c:or1 .1. c.:: EE?ljUE~nte moti ·-.:<;<:·: i Dfìl"?: i l commento~ sia parlato che musicale, ha saputo interpretare e sottolineare efficacemente le i mrn<c:u:::d. n i C:hE·? SSC:OI'"I'' PVEH1Ci sul]. Cl

schermo. Al secondu posto~ DVV:ic1,

111•/E~I''SO le:\ C:.'i::'\r-JO,·::t E•::.'Ì'.: I''f.-?fTli::\ 11•

Anche in questo c::aso e stato sottolineato il commento sonoro, inconsueto e controcorrente, c::he hEt ':::.rn:iti-;...~;·: .ato l.,;:, ''~:;.us.p f.01"':C:f:''' dt·:c·llr: i f'lH11aq j, n i filrn ..

minuti~ comr:Jt:~ndi o cii. bellissime immagini di fi umi e kayak dei fratelli Murizio e Lele Bt::·r n O:\ ~::;c o n i .

Un i:':\ f:< a s ""'E· q n E:l !'

.:dJ. 'inseqna delle·~ ·farn:igl:i <::~.

l:)rri vr::~c:le~l··c:::i. d c:d :i. 98El.

CENA

E:J} i:':\

SOCIALE

quindi, .• •.Jr··dndi

q. c.

Proponiamo per il 16 ottobre~

terzo venerdi del mese. una cena sociale di riapertura della sede. In questa' occasione i soci potranno cimentarsi nei loro piatti preferiti. Per i meno dotati in cucina e per i frettolosi suggeriamo vino e dolci.

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r> :i. ::::. (::: {·:·:·:· ;;_:;, .:·: ·~ I l'"'i ·l-~ E·~ l'" ~-·ì ,:·:·{ ~-:·: :i. C) r'l i::·l 1 F::• d (·?::• :!. l •: t~: i"'l -:..~ i:';;. !!

gara di discesa fluviale. subito che considerata

naz i uni pt-·es~..::·nti) ~?

1 ., i. r··, f.' s;; p e~--- J. e r·, z ·3 i n -;: ~'t t c ci :l q -:·,\ r- E!

dl due su tre dei nostri atleti, i oia~zamentj raggiunti nelle due giornate dai nostri. ,·;\ J :L ;:, i::· a r·: t o :-: ;-: i. , ~::; o r1 o •

onorevoli. esaltanti. I l. e.I. ou. :-::.;:i E' a·v·ut: o

qu;;:,ndo ..

piu c:: h e

1 nostri magnifici tre arrivati dopo otto ore di

Cf:,!· IF' l Cii.! J il +iurnc:·~· c: o l"'i ci u. (·:· •:,;~,al J. F:?.

r~:t.l. ·::;:'":;;(].,

INGLESI che conoscevano su un ~nza ... incazzato

giorni di pioggia alle (:,]. c:: un t. J'" .:''' r· :i. u d i RobE, r .. t. c•

D,:\[ l . Clql i Cl

Stefano Carbonara non avevano mai p .:::li~ .. t E-~ C i p <:;t t O

t:. E:·; i'"i t:. CJ n-1 E' n C; d :i. ad un.::. q ,:,1 ~--· ,,-,, , n (-:~

flu/i;;;, J.E·.-.· . Al consiglio di

venerdi si decide di . '\ l . ·'-

q ""' 1'- a c:i F2 .l ,:;,c: C: O!'"' C:: i ;;11~ E:•

i l fatidico passaggio V grado -" :1 m f,-:• r·i o d o t. ,,;,t i " () u E·~: t. i:?t d S'c: :i. ·:o :i. u :-·,C' '-· -'· <':'t fl"l <7:1 r-· E• q C) j ~-,, p f.·c' r- C: i .. , F·:• •: 1 J p i:'i ~;::. •:::. i:'i q L,ì :i Co

av~ebbe costituito una n <":":·~ -!::. u r-- E:l l t ::· mu.l. t.J. ·t: ,·::'t\.-· C) l '~ C-:~ f~l d C)

·::;E·:' .L r:.-:: ·z i c; n ;-:~:

~·:-:ì. t 1 t:-::· t i , ,;.). \ _/ \/ (0~ ;:-~ ~--: :i.

i"iìE:t

cl C) t a t :i. n(::-~~ J. -f C:l n d Cì ~ c c1 n L l r--i p t·- CJ b <:·~- b i }. ~~:,

buon piazzamento quindi nella class1t1c::a Finale.

ll resto e" cronaca di una gara

1:-\ r.. ) r) L. t r ·i t . [) r .. i ·f c· 1, .. :~ i::t. cn cJ

1 ~::=.

CÌ<'.-:·;:::.t . r·i::'" rj .i. ·~;c: t:-~· ~-:.:; -:·::;

:· c::.=:::> \ .. }\ ... • ..

:;:;F'ED I l J UI'·~L F'f::m_; ..

l TP:L. I (rhiPr [)l . l hi

CUI'\ i} \'DJ. C

Pi\r· l:. i t :i.

uc:r:;:. J·'i<·:·:t l'" i C)

C .. ~:tr·t(:l.l a.!-; (:":~i i""' 'l

CCJn

CÌE•)

c: (;';l f'- L") C) n~·:·(~-·.:.:.:~ !! CJ i c;\,/,·::\ n n i E-:· r:· i E· t: j·-· C:ì

ci,::, 1 J. '' Ug l i c-;.~ [n r· i c:: c F:' i <:c:: o n,,,,; f.'•

F<ub i·:·:· i·-· t o T~--· o\/"'' tu ci Ul'- -~'n t e .L ,:;, 1. Cl l" c· permanenza in Peru ' hanno disceso: l ·' U1· ... ub arnb a, c: i· .. , E'

C:: CJl" i+ 1.- C)fì t. D t. r· E:"\ i ha rappresentato

nustrJ. ed un fiume di grande po~tat.a; t.tr ·121 p r· CJ\./ .::t CII

c: C\ r·: c1 i ::.; t i c ~.:;·l f;;.· d u. rn .:·:\ r·~ ·=·~·t ~!

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... ... l l 1 l .... ----..s.a.a.~ • ......... -..u.o __, __ .~ ... --......

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T E V E R E I N V O G A

Il 1987 sembra essere l'anno del risveglio delle coscienze di c hi conta. per tentare d i r ecuperare 1 danni che sono stati arreca~1 al Tevere per diversi e non sempre giustificati motivi.

Dibattiti, convegni, articol i sulla stampa piu " disparata, hanno cont ribuito a risvegliare l'interesse dell'uomo dell a strada P quindi le autorità preposte sono state cost r ette ad accorgersi che e i l caso d i in iz iare ad a pplicare quelle leggi c he tutelano il rispetto dell ' ambiente naturale.

Come p rimi fruitori, nel tempc, libero , dell ' a cqua in quanto canoisti, noi del GCR in una riunione tra rappresentanti di club del Lazio, tenuta nel mese di marz o , abbiamo proposto che il 1987 fosse l'anno del Tevere.

Con questo impegno, dopo la classi ca " Discesa Internaz iemale del Tevere il GCR ha organizzato "TEVEREINVOGA" . Nel doppio senso del nome della manifestazione, e racchiuso lo spirito degli intenti: pubblicizzare il Teve re pag.:àando.

Si è scelto il tratto finale del Tevere prima del bacino artificiale del lago di Cotrbara, ed il lago stesso.

L'ambiente naturale ancora integro, la vicinanza di Todi e di Orvieto, l'ospitalità della Regione Umbra, la possibilità di coinvolgere anche canoisti di Orvieto, Terni, Rieti, e perché no, della Toscana, ci hann o convinto della scelta fatta .

I tempi ristretti hann o impedito il coinvolgimento delJe Auturità locali in un convegno dibattito da o rganizzare nella sera del saba to ad Orvieto. Tema: la difesa dell 'ambiente ancora intatto del Tevere ed il recupero di c iò che e stato degradato da l l · !li) m o .

5

Per la riuscita del raduno è stato basilare il contributo, non solo di partecipazione, o ffert oci dall ' AICS nella persona del responsabile del Settore Ambiente sig.Roberto Agostini, non nuovo a problemi di recupero ambientali legati alla c anoa, promotore ed organizzatore del rius c ito raduno di Contursi del 1986.

Ultima considerazione, obbiettiva ed opportuna: considerato il senso della manifestazione e l ' impegno della organizzazione che prevedeva oltre le so lite coppe, magliette ed adesiv i , la cena del sabato. il ristor~ della domeni c a ed u~ pulman a disposizione per g li acc ompagnatori ed il recupro delle macchine lasciate alla partenza, la manifestazione meritava pi0 partecipazione olt re

dei essere

Cronaca di TEVEREINVOGA 30 e 31 maggio 1987 .

Per dare una risposta alle richieste di cano1st1 che vogliono avvicinarsi all'acqua mossa per gradi, il GCR ha pensato di organizzare un raduno innanzi tutto in un ambiente paesaggisticamente valida ed in pres e nza di un fiume con modesta corrente.

Tale esigenza, ha trovat o risposta nella c apaci t à organizzativa della nostra associazione unita all'aiuto fornito dal Settore Ambiente dell'AICS, dando vita alla prima

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edizione di "TEVEREINVOGA" tenutasi nei giorni 30 e 31 maggio 87 sulle sponde del lago di Corbara eri in un tratto di

Tevere tra 1 oi0 bell1. le avverse condizioni

probabilmente desistere n UITIE~l'"·· c:;;~; 1 l • ' '

par~ec1pan~1, una di amici tra canoisti

ed accompagnatori han no 'J Dd(,.,,;.·· E! d C:.' l '"'·0]. r2 C:: h F:!

gratificato le due giornate :n.::u .. 1 :l f t:::··";ta::- :i. o n E·:.

q i C) r .. r1 C:ì

i 1 ':J i 1· O d E~ l

c i:'.lfl p:-::·' q q :i. ( d .::~.

p c; ~==~ i ~-~ i C:J n r::.·

put.utu hEi

J.

PI'":Ì.f:li C::C:.:r-;t,;;:;tt.:i CUI"I :ÌE~ <:!<C:qll.E~ ·/~::.Trii

'.JC.·.L .l eh:) D rnos ':'>C7 l C'Qt:j(·::•l''lfl(·:;r·:tf:·~ da 1 .. tr·1

vento teso da sud. La piccola flottiglia guadagna

la sponda più frastagliata sul dc; l p:i.c:c:CJJ.o c:! i C or b ''t r .. ;:;,.. L.;;:-, p <.:1qE1 i,,.,., 1:. ;:;; t> ,,.f(Jr";.:eo~ unic:u Ol'·ublE·rna non

sulle sponde. Breve ristoro su di una spiaggctta e poi ancora avanti ad esplorare due profonde e strette insenature che il lago forma vicino alle gole del Tevere ,;;; mDI"·:tt::; dE-~1 1.:::-\gD .. Cìui ";J.EinlO r·rt::-'1 verde più intenso ..

Si completa il giro del lago e si lasciano le canoe.Nella pausa di riposo prima della cena~ vengo no proiettati videotape su precedenti raduni e discese.

Il secondo giorno il numero dei partecipanti si incrementa. Per non distruggere uova ed avanotti de1la r1cca +auna ittica del lago, le acque reggimentate da un ;;;, C) , ... u .,;:.=.o""- d :i. f.:,:! E< ~ \i c·:· n f.'.'! Dr·, c 1 ;;:,"''c: j, ,;;;, t. t.-:i'

-:;,].{:.~·''· ì··.lr:a qu ,,tdi::tqn;~,~ ol.ti"C' l~;

fauna, il paesaggio e la purezza delle acque~a danno però della corrente del revere che

c::os:.i presupposto per il

i l :n a n c: ;;;,r .. e:.·

bc:lttE:::~:;i mo

d E-' l l '' ;:,-,c: qu '"' m o:;,;''"· a ~· m"'' 1 .1d km del p i:'..:OI.'' C Cl l'" ·:;;o ::.D n C l'ì E• J. 1 E: di

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sportati dal pulman che poi farà, a fine giornata il recupero dei canoisti dall'arrivo al punto d :• i ([i b i:"tl' " c Cl " c:; 1 i o:'i l t r· j ' q 1 i ::; por" t i vi,sutto il ponte di Casemasce .. L-~"·rl t <:<fllf7:n t f? c c n :i. r·1 t E~ n d i n:f:?:l"l t i c h i ~' --­ramente turistici s1 percorruno :i. p t'"· i n1 i ~=-~j l : rn {j t:·;:t l T t-:~·\/(:::.~ 1 .. ~ E~ .;:·:·i. c:'~~ c.:~~.; t e:. r··: --·

do nei punti uve i ruderi di casE .,~,++:i.or .. ,-"tn ·i::.i r.::i , ... i.c:ni~-c~.~,nu che· un

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vegetazione strapiombante .. Lentamente ci avviciniamo al

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L.,,, m,::~n i -t~ c:~:~t ,:;,~: .i. o n r-e' ;::; i. c: !··1 i ud f::~ c o n i. .L ì ... i Si. t. CJ l O ~ E:'\ rl C: !···l :-c E·:'::;;. !S C) C .i -f .f e j-· t: C) • :f::·: l C-~l \/ (·.::·:•

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SENTINO ED ESINO: 2 GOLE IN UNA DISCESA.

Il Sen tino nasce nella zona carsica del passo della Scheggia. La parte alta di questo "fiume non e' interessante per una discesa in quanto la portata e' scarsa, ci sono molti rami ed a parte una rapida che termina in un si-fone, e di primo grado. Al contrario, circa 3,5 l<.m. prima della con-fluenza con l'Es.ino del quale e a-f-fluente, il Sentino ha scava t o la meravigliosa gola di Frasassi dove alle bellezze paesaggistiche si uniscono rapide divertenti. L'imbarco e consigliato nel primo ponte che si incontra risalendo il fiume dopo le gole e non al bi v io per S.Fortunato come riporta il recente libro di itinerati canoistici di Gatti e Pedrolet ti. Dall'imbarco il primo l<.m. e di 1o grado e quindi permette di riscaldarsi con calma. Le gole di Frasassi of-frono uno scenario eccitante e non comportano eccessi ve di fficol t a' tecniche; gli eventuali passaggi ritenuti difficili sono tutti trasbordabili e la strada e' sempre raggi ungi bile in qua n t o corre lungo il fiume ed a poca distanza. Le di"f"ficolta• sono di 3o grado; per essere p i u' precisi si puo' fare il paragone con fiumi che gia' si conoscono dicendo che si incontrano piu' difficolta' che nella rapida -finale del Corno ma meno che nelle prime rapide dell'Aventino. Tu t te le gole sono visibili dalla strada, il punto piu' di-fficile si incontra poco p i u' a valle del secondo ponte che si attraversa ed in questo punto si puo' rischiara l'incravattamento. Dopo le gole lunghe circa 2 l<.m. e mezzo il fiume si calma e si immettono acque su l fu re e c o n i l caratteristico odore e quindi si raggiunge la con-fluenza con l'Esino con un notevole aumento di portata. Poco piu' a valle della confluenza il fiume e' interrotto da un salto artificiale che trasbordo. Dopo il

richiede un salto c'e' una

7 rapida lunga circa 100 mt. che termina con un salto di circa un mt. ma che puo' risultare pericoloso per il ritorno; e' comunque c o n sigli ab i l e i l trasbordo "facilmente e-f-fettuabile. So t t o il ponte della stazione di Genga si incontra un altro salto artificiale non eccessivamente pericoloso, anche questo trasbordabile. Piu' a valle si incontra la gola della Rossa che presenta rapide ondose di 2o e 3o grado, molto bella ed isola t a e dalla quale non e' facile uscire, ma non crea problemi di ordine tecnico. Subito dopo si incontra un ponte ferroviario e si sbarca alla sinistra. Per raggiungere il punto di sbarco con la macchina si prende la strada per Serra S.Quirico e la si lascia vicino ad una ca va in prossimi ta' del ponte ferroviario. Attenzione a non continuare oltre il punto di sbarco in quanto si incontrano alcuni sbarramenti da considerare mortali al pari di quello di Filetto sul San terno; in ogni caso tu t ti gli sbarramenti precedentemente descritti vanno a t tenta mente esamina ti in caso li si voglia passare senza trasbordo. In locali t a • Serra S.Quirico vi e' il K3 che e' un comodo ed economico albergo dove si puo' pernottare; nei dintorni

'ricordiamo che c'e' il Candigliano, bellissimo fiume, il Burano di Smirra e le grotte di Frasassi che meri t ano comunque una visita. Il "fiume e percorribile per circa 8-9 l<.m. nel periodo Inverno-

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8 Whilc Walc• Safcly

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cj f;.:: l 1 ;~·l ~;;:i. C l .. A l'~ t:?;:.~ :-: E~~ l r-, .::\C: (:l t .t (·::: [) i -:?:\('! C i·ì (:;? E·:~

d \·:? 1 1 E·:' tec::n 1 c::he di interven to

d i-;'+ :i. coi t,;:·,. ! ·-.i {·:·:~· 1 r · ·~ u. :T: e:.· r· ~~:· ··. d E·~ 1 n c:: ·: :. t r- c:; n c; t·. i ~-:·: i. a r· i Cj

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tradu zione ristretta de i risultati

q en na1o 19 84 a l Cr istal c:;!::: c ,~:\:::~:i c) ~ ---,(:.--: c1 (-::~ 1 .1. =· .:-:;~ r i f"l t.!.~::\ l o..,::·:'

fiera-incontro di canoa. ···/C) l. C) l"1 t:~~

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rn c:= r1l: ;···· E·~ ]. 1n e r-r c::~

WHITE WATER SAFETY - Traduzione da "CANOEIST".

Vi e' stata una fortissima crescita nell'ultimo decennio circa le tecn i che ed i material i riguardanti il sal v ataggio in acque bianche. Comunque, cio' che e ' mancat o e' stata la corretta informa z ione sull'uso di queste tecniche e di questi nuovi equipaggiamenti al fine di trarne dei risultati. Ho concentrato la mia attenzione sul salvataggio, piuttosto che sulla tecnica e l'abilita ' canoistica, o sul salvataggio di un canoista prigioniero di un rullo, perche' l'abilita' in genere e' molto ben documentata nei moderni libri di canoa. Ho comunque discusso l'equipaggia­mento e l'abbigliamento perche ' molti canoisti sembrano pensare che un unico tipo di equipaggiamento sia adeguato per tutti i tipi di acque sia in Gran Bretagna che all'estero.

In molti casi puo ' anche essere adeguato, ma e' i l caso d i chiedersi se per le situazion i a cui si v a incontro si d i spone di un equipaggiamen t o adeguato. Ritengo sia opportuno scri v ere una semplice serie di consigli derivati da una lunga esperienza, al fine di permettere ai canoisti di mettere in pratica le tecniche basilari del sal v ataggio in acque bianche .

Regole base.

1- Mai andare in canoa da soli. 2- Andare senza paraspruzzi solo do v e siete sicuri di poter nuotare. 3- In genere, se di un passaggio richiede piu ' di un trasbordare.

la ricognizione difficoltoso

quarto d'ora,

4- se c ' e ' trasbordare

anche un solo lo stesso.

dubbio

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Raccomandazioni per i canoisti di acqua bianca.

Sii un buon nuotatore e specialmente un bravo subaqueo. Devi avere una buona conoscenza delle tecniche di pagaiata e delle tecniche di salvataggio. Pratica queste tecniche regolarmente ed allenati spesso. Sii capace di sopportare ogn1 tipo di avversita'

Equipaggiamento.

Solo il meglio e' abbastanza buono. specialmente per i principianti. Assicurati di scegliere l'acqua idonea per il tuo equipaggiamento. Ricordati di provare tutto prima in acque calme.

Salvagente.

Per ovviare al ridotto sostentamento dell'acqua bianca, un buon giubbotto salvagente deve avere una galleggiabilita' di almeno 6 kg. Deve essere ben fissato intorno al corpo senza tuttavia ostacolare i movimenti. Deve anche fungere da paraurti per il corpo in caso di collisioni con ostacoli contundenti; inoltre non deve avere cinghie o lacci penzolanti ma una robusta chiusura lampo inox. I colori raccomandati sono i piu' visibili, c io e': giallo, arancione e rosso.

Protezione della testa.

Usate esclusivamente caschi creati apposta per uso canoistico. Tutti i buoni caschi devono avere una imbottitura al loro interno e non soltanto una culla in plastica. il materiale plastico con cui sono costruiti deve essere molto robusto ed i fissaggi devono essere fatti con grosse rivettature. Il casco deve proteggere la fronte; subito sopra le sopracciglia, e le tempie; non deve scorrere all'indietro sulla nuca e non deve ostruire le orecchi e. I buchi per i l drenaggi o non sono indispensabili e se ci

9 sono non devono essere molto grandi per evitare l'entrata di piccoli sassi che possano danneggiare la testa. Naturalmente deve calzare perfettamente e dare una sensazione di comfort.

Abbigliamento.

Se sei un tipo che non si rovescia mai e vai sempre in canoa con temperatura superiore allora una semplice giacca e' piu' che sufficiente.

in acque a 20o

d'acqua

Se comunque pensi di poterti bagnare, per esempio in una operazione di salvataggio, ricorda che in acqua la temperatura del corpo si riduce circa 30 volte piu' velocemente che all'asciutto, che sotto i 20o la perdita di conoscenza avviene molto rapidamente e l'ipotermia avviene in circa 3-4 minuti. Per prevenire tutto cio' e' indispensabile l'uso di una muta.

La muta.

Normalmente si usano mute bifoderate in neoprene a cellula chiusa, con spessore da 3 mm. e di tipo longjohn (salopettel. I tipi da subacqueo non sono idonei in quanto ostacolano i movimenti e a lungo andare ostacolano la circolazione. La muta e' utile anche perche' ripara dagli urti e dalle abrasioni quando s1 e' costretti a nuotare in un fiume roccioso. Nelle acque molto fredde e' consigliabile mettere un pullover di lana sotto la muta e comunque indossare sempre la giacca d'acqua al di sopra per evitare gli effetti negativi del vento freddo.

Scarpe.

Nonostante i piedi si usino poco in canoa e' molto importante proteggerli con delle scarpe che siano comunque ben calzate, calde e dotate di suola robusta al fine di trovarsi a proprio agio in caso di difficili trasbordi su terreni rocciosi, sassosi o in presenza di scorie in vetro o metalliche.

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IO Paraspruzzi.

Deve essere robusto e calzare bene senza essere eccessivamente tirato. Non deve staccarsi quando vi ene investito da grosse masse d'acqua o quando v iene sollecitato durante una manovra di eskimo. Deve avere la maniglia di strappo ben visibile e facilmente accessibile. Nei pozzetti particolarmente larghi o lunghi il paraspruzzi deve essere rinforzato con una asticella rigida per evitare lo sfondamento quando viene investito dall ' acqua.

pagai e.

Le pagaie troppo lunghe sono stancanti in acqua bianca. Quelle troppo corte hanno scarso effetto nelle manovre. Soltanto l'esperienza diretta e personale vi suggerira' la giusta lunghezza adeguata alla vostra forza ed alla vostra altezza. Generalmente una pagaia di 2 metri e' corta ed oltre 212 cm. e' lunga; le piu' usate sono lunghe circa 208 cm. Le pagaie in legno sono piu' elastiche di quelle in alluminio, conducono meno il calore e quindi non sono fredde d'inverno, ma sono piu' fragili e si possono rompere. Normalmente sono preferite le pagaie in alluminio per la loro praticita', robustezza ed assenza di manutenzione.

Canoa.

La scelta della canoa non deve dipendere ne' da un abbaglio pubblicitario ne' dalla inconcia volonta' di emulare l'amico bravo. L'unico sistema per scegliere la canoa e' provarla e sentirsi a proprio agio anche dopo alcune ore di pagaiata. Per la propria sicurezza vanno considerazione gli seguiranno.

Volume.

presi argomenti

in che

In generale, una canoa di grosso volume e' piu' facile da manovrare di una canoa piccola. La canoa di grosso volume tende a rimanere a

galla senza affondare anche in presenza di grossi rulli ed onde ed e ' molto piu' resistente in caso di incravattamento contro rocce o contro alberi sommersi. Il v olume della canoa va' proporzionato al vostro peso~ piu ' siete pesanti e piu' la canoa deve essere voluminosa.

Pozzetto.

Sono preferibili i pozzetti lunghi; la lunghezza deve essere proporzionata alla vostra altezza·

. . ' se s1ete alt1 ed avete gambe lunghe non dovete fare a meno di un pozzetto lungo almeno 70-80 cm. Le coscie devono poter premere uniformemente e senza sforzo sulla parte inferiore del pozzetto per dirigere la canoa, sono preferibili i pozzetti prov v isti di premicoscie anatomici piuttosto che le tradizionali stecche 1n legno. Il fondo schiena deve appoggiare su una robusta cinghia assicurata al sedile per impedire che in caso di forte urto, la spina dorsale urti violentemente contro il bordo posteriore del pozzetto. Il sedile deve essere anatomico soprattutto la canoa.

Puntapiedi.

e deve essere rigido e solidale con

Il puntapiedi serve per trasferire la forza del canoista alla canoa ed inoltre ad impedire al canoista di scivolare dentro la canoa in caso di urto violento. Il puntapiedi deve essere assicurato

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al corpo della canoa con r obuste cinghie anti-strappo; preferibilmente deve essere ricoperto con materiale morbido come polistirene a cellula chiusa al fine di assorbire meglio gli urti violenti.

Punte.

I due estremi della canoa, per rafioni di sicurezza devono essere arrotondati, almeno per il diametro di una palla da tennis. Questo perche' la canoa non si incagli sul fondo tra i sassi a valle dei salti o soprattutto perche' non possa costituire un pericolo in caso dì collisione con un altro canoista. Le punte affilate dì una canoa tipo slalom competizione potrebbero, anche i n una leggera collisione, penetrare profondamente nel corpo di un canoista, gravissime.

Galleggianti.

con conseguenze

Alcune canoe hanno dei rinforzi in materiale espanso che forniscono anche una spinta di galleggiamento. Assicurarsi che siano posti in modo tale da non costituire un ostacolo per la rapida uscita dalla canoa in caso di pericolo. Cio' vale in particolare per quelli che alcuni fabbricanti mettono tra le gambe del canoista. I sacchi di punta a camera d'aria, anche se non

l l costituiscono quanto di meglio possa essere necessario. sono il meglio che il mercato offre. Devono essere abbastanza robusti per resistere ad una eventuale eccessiva pressione idrica e servono per evitare che entri una quantita' eccessiva di acqua nella canoa dopo un rovesciamento. Ricordate che comunque attrezziate la vostra canoa, nessuna imbarcazione e' veramente sicura; solamente il canoista e' in grado di essere al sicuro purche' adegui la propria abilita' e la canoa che usa in base alla difficolta' dell'acqua.

Nella canoa.

Ci deve essere sempre una buona pagaia smontabile di scorta, della stessa qualita' di quella che viene usata normalmente. E' consigliabile inoltre avere un contenitore stagno in polietilene con i seguenti oggetti:

cassetta di pronto soccorso; fiammiferi del tipo controvento; un coltello multiuso; un vecchio pullover di lana; cibo di emergenza; spiccioli per spese di emergenza

e gettoni telefonici; una borraccia piena d'acqua

potabile; - un blocco note con matite.

N I GEL TIMMINS - Traduzione di Marco Spada.

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12

I CONQUISTATORI DELL'INUTILE.

Ai'f'rontando una dif'f'icolta• estrema raggiungo uno stato d.i coscienza dif'f'erente: il senso del tempo e dello spazio si amplif'icano e si dilatano; riesco a -fissare, nella loro unici t a • , singoli gesti inserì ti in un complesso schema corporeo che si svolge alla velocita' del pensiero. Di ogni particolare af'f'erro ad un tempo il signif'icato tecnico, il pericolo, la bellezza, il colore, il rumore, la natura, la visione d'insieme . Ha soprattutto mi rendo conto di avvicinare il conf'ine tra la vi t a e la morte. In questa dimensione mi appare logico, f'acile e naturale mettere in palio la mia esistenza, af'i'idarla semplicemente ad un colpo in p i u• o in meno di pagaia. E' questa comunione con la morte che mi f'a vi vere in maniera estrema. In questi istanti mi accade di vedere lunghe sequenze della mia vita, a volte dimenticate; assistere, da spettatore, agli eventi piu' importanti vissuti; abbracciare le persone care, testimoniargli il mio a f'f'et to. Ed ancora: gioia e

amore, disperazione, -felicita', contemporaneamente all'ennesima potenza.

timore, tutto

sentito

Si': v i vere nel l 'est remo. Considerare e capire in pochi attimi un'esperienza che normalmente non si riesce ad a:f:ferrare in una vita intera. Su tu t t o poi, s-fiorare la conoscenza della morte, capirne la logica, senza angoscia, naturalmente. E tornare alla vita, usciti dalla rapida, arricchi ti immensamente, sapendo di poter comunicare con un semplice sguardo tu t to agli amici, i quali, ognuno a , proprio modo, hanno vissuto una simile esaltazione. La conquista consapevolezza e• senso della :canoa CLAUDIO PICCOHE.

di questa quindi per me il estrema.

L'autore e' specialista in urologia e medicina dello sport.; da circa 15 anni pratica la vela, l'alpinismo, gli sport subacquei e la canoa. Nonostante le apparenze cerca sempre di non sembrare un invasato della canoa. Chissa' se la moglie e' d'accordo con lui circa lo "s-fiorare la conoscenza della morte".

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Sembra c he Fred Goodmann abbia trovato l s istema d i ~empl ficare l a vita dei c anoisti . AspettiRmo di vede re q u a.l ·:::c)c:.:a d i s imile a nche 1n Italia , prova fantas1a

quale c he la

p o ssa f

13

d.

·C.

Q.. esprimere materialmente nuove idee per la can o a la c..~icul~ezza ..

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BERGEEINRICHTUNG

i m

Einsatzzust3nd

Bergeeinrichtun& im Eimatzzu.stand

Al mosche ttone s i deve agganciare il canoista in acqua in una delle quattro situazioni possibili. Una volta agganciato il socco rritore provvederà a raggiungere la r eiva. Nel caso di dificoltà estrema o di pericolo anche per il canoista socco rritore, questi tirando

può il

preoccupa.rfj i moschettone.

provvedere allo sgancio cordino c on il pomello

di trafficare con

rap i d o sertza

:U

E .. evidente la bc .. ntà di quest ' ultimo partico lare specie ~on le mani congelate o munite di guanti.

Crediamo sia possibiJe procurarsi questo utile accessorio tramite la rivista tedesca. Chi è 1nteressato ,ce l o comunichi e pro vvederemo a farne venire un certo numero.

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.i n acqua

"?sempio

t',I COF.'EZ ZA b i ::tn c .:t . Ecc o 11 n quant o pr J.ma; Germanj_a , KANU aggeggi o recupero sa lvat aggio

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il . 1 l J .

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bianche. bianchi::::.sime. Dal disegno e foto risulta la del l. c,ggetto

acq2ue Anzi

dalle e vidente funzione

ch e viene montato in numer o di quattro , per maggiore s icurezza, intorno a l p o zzett o .

l ~·b

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Bergeelnrichtun& des SKK auf dem Vorder­schitf montiert

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14 K/MARE - MANOVRARE E MANTENERE LA ROTTA IN ACQUE MOSSE

Solo la semplici ·t a' ha successo, per un Kajal<. la migliore e piu' semplice forma e' quella che lo mantenga stabile e sicuro sulla sua rotta, anche se delle al te onde incrocia te sollevano la prua o la poppa dall'acqua. Il profilo esposto al vento deve essere basso, in modo da contenere la spinta di deriva. La distribuzione dei pesi e quindi del volume di immersione deve garantire un comportamento equilibrato anche in balia di onde alte. Timone o non timone? Per fortuna non esiste il Kajal<. ideale per tutti, per questo non bisogna condannare a priori un Kajal<. provvisto di timone, perche' questo dipende da come e dove venga utilizza t o. Molti aspiranti canoisti marini rimangono lontano dall"'acqua appena la trovano un po' mossa, qualcuno che pagaia fiducioso in Dio (solo cosi' si possono definire certi aspetti del mondo sportivo) deve ancora affrontare la vera prova del fuoco, d'altra parte molti sportivi di canoa che ritengono perfino la tra versa t a dell'isola di .. (Ponza) irresponsabj le, certamente non sanno immaginare che anche vicino alla costa di .. (Ostia) e percio' "al sicuro" possono essere co in vi l ti in terribili tempeste e temporali. Avete mai riflettuto sulle conseguenze di un timone quando un vento contrario solleva la canoa facendola procedere all'indietro a t tra verso l'acqua mossa? La decisione di scegliere un Kajal<. con o senza attrezzatura di timone dipende dall'importanza degli argomenti. Tutti i vantaggi propagandati delle varie attrezzature di timone in condizioni difficili diventano nega ti v i. Si puo' elencar e qualcuno di questi svantaggi, particolarmente in acque agita te:

1)- la comodi ta • e la pretesa sicurezza offerta dal timone ha motivato dei principianti a non

imparare delle tecniche avanzate per manovrare in mezzo alle onde con le conseguenze immaginabili. 2)- Ogni attrezzatura meccanica si consuma e percio' riporta dei danni, guasti al timone si verificano sempre e regolarmente nel momento meno opportuno 3)- Anche il timone piu' robusto puo' essere danneggiato e messo fuori uso quando tocca il fondo. Il)- Il timone puo' essere blocca t o dal fango, dalle alghe ecc. in quel caso serve unicamente aiut.o dall'esterno. 5)- L'attrezzatura del timone puo' essere un punto debole se per esempio come succede anche con marchi famosi, non e' collegata con una pedaliera robusta. 6)- L'attrezzatura per il timone occupa spazio utile sopra e sotto coperta. 7)- L'attrezzatura del timone a pedale non e' conciliabile con delle moderne pompe a piede tipo "Lenz". 8)- L'attrezzatura del timone aggiunge inutilmente del peso a t tra verso il l ungo braccio del timone a poppa. 9)- Ogni attrezzatura dì timone frena. E finalmente: non e' un peccato estetico se ad un K/Mare bello e stilizzato viene aggiunto un timone come una specie di bastone per zoppi? Conci usione: il Kajal<. da mare e' realizzato con un tipo

Idi costruzione che sì e' sviluppato e valorizzato per millenni con una selezione spietata e che da parecchio tempo e' stato riadattato da costruttori in Inghilterra Francia, America, Canada ed Australia (e S.Gìrolamo di Guastalla . ) La ricerca sui Kajal<. da esl<.imesi e' ancora all'inizio ma e' gìa' chiaro che con mezzi limi t a ti sono stati costruiti dei mezzi perfettamente adeguati. Noi con la nostra al tissi ma ed impareggiabile tecnologia utilizzata per il Kajal<. e per il tempo libero possiamo inparare molto di piu' dai Kajal<. esl<.imesi e non soltanto attribuire la facile etichetta "Esl<.i .. " ad ogni imbarcazione un po' lunga,

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senza riguardo alla alla qualita' del

sicurezza ed movimento.

Questo signi-fica, l 'attrezzatura del timone o sia un completamento piacevole uno se a -:fo -formidabile o

per che per una

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1n Inghilterra,Franc::ia e [i <-::·r .. m,·,·:·r·: :i. ,;,, r·: c:·, 1 <:::.et. t or-"'' rn<::<t- e.

Gruppo Canee Roma ha indette J-':·r· :i. rnu 1-:::i::~d ur, o l'-1.;:·,= i un:::, J. c·'' d c· 1 di a l. 1 '' P11'· c.ì c:~ n t. ;c,, ... i. u.

Il pc;nt:.c·::) di P fJ ~~i :L ;-: j_ CJ l''ì G? C t-:2 i·M: ·L r·· ,·::.'!. J. C~

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di l</ rn 1.1.200.00 in SU).

protesi senza la quale p i u' la padronanza nautico.

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15

si ha mezzo

Traduzione della Marco Spada.

traduzione di

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r- O HkH"i i , parte delle altre

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16

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n e trarremo sicuramente spunto wer n o t :i. z. i. ,,.t l'' .i. u di i< .i 1n

r-· j_ l.·. u l'' r-: u ~- .?4 k cn daJ. :'-'t q 1 .... i. t . u 1·-· :i. '"; 'i.:. :i c: .::\ "' .i. !. <:1 p u 1-1 t. c.·:t

t...i J. ~.::: " ~:)t. c:-: .. f .. ~·:·; n r:_) .. c C.J n + C),.-· t. E? rn a r· E:.: .. ~ ci J.

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Hanno partecipdto Alaska, Huski~

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L. ''i''' P p ur-: t i::tmE·~r·: t. D • uv·\' 1 CJ ~ e 1 .l :-:..(·~c: c n d o ; -.:,~'d un o n(·: 1 :l ';.:·z::H:l.

Q u I z In questo rappresentata importante. Quale è; come è importante; dimensioni.

una di'segno

canoa è

molto

si chiamava; perchè quali erano le

Il primo che telefonerà la risposta al sedere alla cena sociale

Presidente, potrà sua destra durante la del 16 ottobre.

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t ì' ~ ,::·{ 1 .1. ·,·i m :i. n :i .

adesso tra ste' mura p i::\ l~- i I.Jn C0-:!1 t t CJ :

lo. platano, t e guardo i n:Ji. noc:c:i-:i ,0.l:u .o;,J 1 unqu 1 i rarn:i c::c:;,TtP p ' ;;;,b br·,·;\(:: c i ;:, t. t. E·

c-::· r: i'·:·!,,. .,,~E' cl F_c_, q ui:':\ r· \ t e te n'hanno Ta~~e h ,,,, :i. \ ·· i ::;:.t o c:: i'": e rn E·? !;; o -:::~ 1n 1n é3. 1 ,·:.:t t cJ -:·::t. n c: t·, :i . C)· :·'

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sta davant~ ali ingresso del DL.F"

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come si arriva

APERTURA ISCRIZIONI :

PARTENZA MARATONA~

o1~ e 9 ~ 00

PARTENZA "PAGAIAMO INSIEME"

oF·e 10~ :::;;o

CAnOA POLO

mARATOnA

VI Voga longa

f1ck

Comuni di

Angulf loro

Brocc1ono f IC f

Trev1gnono Az1endo Autòoomo So99torno

17

u GRUPPO CAnOE . ROMA orqon1zza

VI .. voqalonqa del laqo di Bracc1ono

( mARATOnA •PRGRIRn\0 lnSIEmE•CAnoR POLO l

km. 32 26-27 SETTEmBRE 1987

E R A C C I A N O A B R c c I /A

Anche quest'anno l ' a p puntamento con la Vogalonga e a settembre, il 26 e 27.

La manifestazione vera e propr i a seguirà il clichè degli altri anni: - BRACCIANOABRACC I A, maratona intorno a l lago di km . 32 , per canoi st i c on do ti di fondo s uddivisi in tre ca t egorie 1 discesa, biposto turis mo. ka jak di mare); - PAGAIAMO I NSI EME, una pagaiata stimolantetra amici d i 12 km tss j andata

sei al ritorno ) per principianti, stagionati, ecologi, ambientalisti, contemplativi, forc hettoni, e via dicendo della gategoria PACICJCCONI.

P remi, coppe, adesivi, mag liette, ristoro per tutti.

La quota di partecipazione, al solito simbo lica . contribuirà c

facilita r e il compito degli organizzatori impegnati a migliorare ogni anno la manife s t az i o n e.

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18 Pensiamo di fare cosa gradita ai soci ed agli amici pubblicando un compendio di modelli e marche di canoe Per equità ci asteniamo dal citare i punti vendita mercato non sarà più chiaro.

canoisti romani, reperibili a Roma.

sino a quando tale

Raccomandiamo di scegliere oculatamente almeno la prima farsi indurre in tentazioni~ ad evitare di tenersi sul barca inadatta~ salvo rifilarla a qualcun altro.

CANDE CHE SONO REPERIBILI r ·· ·~· LJJ.

canoa senza groppone una

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marca 11modellollunqhllarolpozzetipuntap!'matlpesol

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e caratteristiche sono desunti da i listini C: i 1··· C: Ci}. é:i l"ì t. Ì. ;

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GRUP 19

IL GRUPPO CANOE ROMA, al +inc; di ·f <::,vcn-ir-r.~ :t"appr·ucc::io a,l. l <i~ r::anck'\ n f:·:: r..1-f i t. :i. ·~; f~· ,.. i 02

e la pratica della stessa a coloro che lo desiderino,wropone d i 'coi E~ r- O./ i ;: i <-~ s c c l t a , ~,.;E·? c CJ n d o .l~~~ c: d p,,;, c: i f:. ,~, d(:'::' :l r· :i c: h i e .....

denti consistent e in:

I u B I s T ! ç A

due lezioni teorico-pratico al lago; c:,:;, n o i :il , p a g a i E1 , q l'' e mb l i u l. :i. n Cl , :;; a l v i:t g e n t E~ ;

i st.r·ut.tDr·e.

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dLH'·~ lezioni, t":cwic:lv'':, c:on pn:J:i.<:: :z. :iCJne di film .• r·lt:;)ll ic"' f3t::ch:: del GCf;:; due lezioni pratiche in acqua ferma; due lezioni pratiche in acqua mossa;

- una lezione prati ca in torrente.

I u B I § T ! c t! E;

l ) l. éil l;,ì D di Bracci <>no; 4) Fi urne Ani t:·!ne :·2) La q o d f.~ l ~3i:d to~ 5) F i t..tm(:> CO i'"l'ìCJ

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A p p u N T A r1 E N T I

16 ottobre CENA SOCIALE in sede ore 20,

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