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Alla gente di Milano e delle terre ambrosiane
Carissimi,
Papa Francesco ha confidato che a Milano si è sentito a casa. Con tutti! Que-
sta confidenza ci commuove e ci
consola. Il clima di familiarità che ha accompagnato il Papa in tutta la gior-
nata di sabato rivela che Milano e la Lombardia “si sentono a casa” con Papa
Francesco perché gli vogliamo bene e siamo in sintonia con il suo insegna-
mento, apprezziamo la sua testimonianza, siamo contagiati dalla sua gioia e
dal suo coraggio.
Per accogliere Papa Francesco Milano si è vestita con il suo inconfondibile
abito della festa: un velo di nebbia mattutina e quel cielo di Lombardia, così
bello quando è bello! Milano si è fermata in paziente e festosa attesa, tenen-
do a freno la sua tradizionale frenesia; Milano ha smentito l’inclinazione alla
paura e al sospetto che in questi giorni sembrano obbligatori.
Papa Francesco ha percorso Milano con il braccio teso a salutare, con il sor-
riso pronto a incoraggiare, con il raccoglimento intenso dell’uomo di Dio,
con lo sguardo penetrante a leggere il bisogno di consolazione e di speranza.
Siamo quindi grati al Papa perché la sua visita ci ha tutti radunati e ha reso
visibile il meglio di noi. Ecco il dono che abbiamo ricevuto: lo stile della
Aprile 2017 Anno LIII - n. 4 Parrocchia Ss. Cosma e Damiano
Via S. Francesco 24 - 23881 Airuno (LC) - 039 994 3159
[email protected] www.chiesadiairuno.altervista.org
Arcidiocesi di Milano
2
testimonianza semplice, gioiosa, incisiva che annuncia l’essenziale del Van-
gelo e provoca ciascuno a mettersi in gioco, a sentirsi protagonisti
nell’edificazione di una città in cui tutti si sentano a casa e tutti si riconosca-
no responsabili di tutti.
Per accogliere Papa Francesco si è radunato un popolo numeroso e tutti si
sono sentiti parte di questo popolo, tutti si sono sentiti milanesi: quelli che
parlano il dialetto dei nonni e quelli che parlano lingue di altri continenti,
quelli che vanno in chiesa tutte le domeniche e quelli che non sanno neppure
dove sia una chiesa, quelli che abitano negli antichi palazzi e quelli che abi-
tano nelle case popolari, le autorità e i turisti di passaggio. E quelli che non
potevano scendere in strada per incontrare il Papa l’hanno visto andare da
loro: il Papa si è sentito a casa anche nel carcere di San Vittore!
Milano con il “coeur in man”, dopo che il Papa è partito, ha ripreso i suoi
ritmi e i suoi fastidi, i suoi affari e le opere di misericordia quotidiane. Ma si
può essere certi che è stata seminata una gioia più intensa che contrasta ogni
rassegnazione e ripiegamento. Sono state pronunciate parole illuminanti e
provocatorie per rinnovare la fede e credere alla possibilità dell’impossibile.
La comunità cristiana è stata richiamata ad abitare il tempo come occasione
per seminare, liberandosi dall’impazienza del raccolto, immergendosi nella
gioia di Dio piuttosto che nella gratificazione di successi mondani. Dovremo
tornare su tutti i gesti e le parole del Papa perché la visita porti i suoi frutti
più belli e duraturi, ma adesso è tempo di gratitudine per Papa Francesco e
per tutti coloro che hanno curato i singoli momenti: la visita alle case bian-
che di via Salomone, piazza Duomo ospitale per la tanta gente che
l’aspettava, i preti e i consacrati radunati in Cattedrale, la grande celebrazio-
ne a Monza, l’incontro festoso nello stadio di San Siro.
L’Arcivescovo, con i suoi collaboratori, desidera invitare tutti coloro che si
sono prestati per la buona riuscita della visita di Papa Francesco per ringra-
ziarli di persona. Giovedì 20 aprile alle ore 19,00 in Duomo: l’incontro è
per tutti i volontari, per i ROL delle parrocchie, i preti, le forze dell’ordine, e
tutta la gente che desidera esprimere un corale ringraziamento al Signore, al
Papa, per la grazia di quella visita. Ci è stato fatto un dono immenso: Papa
Francesco, ti promettiamo che non andrà sciupato e che continueremo a vo-
lerti bene e a pregare per te.
Il cardinale Angelo Scola
con il Consiglio Episcopale Milanese
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MONZA: UNA PELLEGRINA
…Siamo arrivati da mille strade diver-
se…in mille modi diversi…
È con grande gioia ed emozione che
siamo partiti alla volta di Monza, pre-
occupati di arrivare prima che chiudes-
sero i cancelli del Parco. Ad Arcore
siamo stati accolti dai volontari che,
sorridenti e disponibili ci hanno indica-
to il percorso sino all’area dove si sa-
rebbe tenuta la Celebrazione Eucaristi-
ca del Papa….
La consapevolezza di far parte di una
grande famiglia di tutte quelle persone
che, come me, aspettavano il Papa per
ascoltarlo e vederlo mi ha colpito molto
appena sono entrata con il mio gruppo
nel parco
Emozionante è stata la Celebrazione
Eucaristica seguita da tutti in un silen-
zio che, vista la gran quantità di gente,
pareva quasi irreale. In ascolto
dell’omelia di Papa Francesco incentra-
ta sulla rilettura dell’Annunciazione a
Maria alla luce dell’Annunciazione a
Zaccaria e come anche oggi continua a
ripetersi il nuovo incontro di Dio con
l’uomo.
“Come ieri, Dio continua a cercare alle-
ati, continua a cercare uomini e donne
capaci di credere, capaci di fare memo-
ria, di sentirsi parte del suo popolo per
cooperare con la creatività dello Spiri-
to. Dio continua a percorrere i nostri
quartieri e le nostre strade, si spinge in
ogni luogo in cerca di cuori capaci di
ascoltare il suo invito e di farlo diventa-
re carne qui ed ora. Parafrasando
sant’Ambrogio nel suo commento a
questo brano possiamo dire: Dio conti-
nua a cercare cuori come quello di Ma-
ria, disposti a credere persino in condi-
zioni del tutto straordinarie (cfr Esposi-
zione del Vangelo sec. Luca II, 17: PL
15, 1559). Il Signore accresca in noi
questa fede e questa speranza.”.(Omelia
di Papa Francesco)
È questo il grande messaggio che ho
raccolto in questo indimenticabile in-
contro.
MONZA: UNA VOLONTARIA
Il 25 marzo il Santo Padre è venuto a
far visita alle terre ambrosiane. Il suo
programma era molto fitto di impegni e
di visite. Questa serie di visite ha ri-
chiesto l’aiuto gratuito di circa 4000
volontari. Tra questi 4000…c’ero an-
che io con un gruppo di giovani del
nostro decanato.
Ho deciso di fare la volontaria per que-
sta iniziativa perché mi piaceva l’idea
di rendere ancora migliore ed unica
questa esperienza. Il nostro servizio ha
avuto inizio alle ore 6.00 del mattino al
parco di Monza. Nonostante la Celebra-
zione fosse alle 15.00, i fedeli hanno
iniziato ad entrare alle ore 8.00. Il mio
compito era quello di indirizzare i fede-
li ai volontari della via centrale che poi
li avrebbero suddivisi nei vari settori.
Affianco a questo compito puramente
logistico, nel corridoio in cui lavorava-
mo era presente uno stand per coloro
che avevano smarrito il gruppo o qual-
che oggetto durate la giornata. Termi-
nato questo compito prettamente matti-
niero, io e altre tre mie compagni di
4
avventure ci siamo spostati sul lato del
palco per aiutare le persone anziane e i
diversamente abili a raggiungere le
navette che li avrebbero portati ai mez-
zi. Il nostro servizio è terminato, con il
cuore pieno di gioia, alle ore 18.30.
La vicinanza al Papa, a me molto caro,
è sempre ricca di emozioni e di pensie-
ri. Nonostante la sua voce stanca, è
riuscito a trasmettere la bellezza della
preghiera a quasi un milione di persone
completamente in silenzio. Ammiro e
apprezzo molto questa sua capacità di
parlare a tutti ma toccando il cuore di
ciascuno di noi. Con me ci riesce, sem-
pre. Sebbene la vicinanza del Santo
Padre fosse poca e l’emozione fosse
alle stelle, la persona che ha reso questa
giornata ancora speciale è stata una
signora di Milano (Mariarosa, 85 anni)
che da sola è venuta alla Santa Messa e
che da sola voleva tornare a casa.
L’averla aiutata a trovare un mezzo che
la portasse il più vicino alla stazione
mi ha fatto sentire bene, speciale e uti-
le. Il sentirsi dire “La vostra presenza
ha reso questo giorno ancora più bello”
è il ringraziamento migliore che un
volontario può sentirsi dire. Quindi
grazie a Mariarosa per il sorriso, ai miei
compagni di avventura per l’esperienza
e al Papa perché senza la sua gioiosa
presenza, il nostro lavoro non avrebbe
avuto successo.
S. SIRO: UN FIGURANTE
L'esperienza come figurante a San Siro
di quest'anno è stata davvero grandio-
sa!!! Anche quest'anno alcuni ragazzi
della nostra parrocchia si sono resi di-
sponibili come volontari per realizzare
le figurazioni del tradizionale incontro
dei cresimandi con il cardinale. Presen-
za straordinaria di quest'anno è stata
però quella del Santo Padre. Il lavoro di
preparazione è stato più lungo e intenso
degli altri anni ma, per l'unicità dell'e-
sperienza che abbiamo vissuto, ne è
valsa davvero la pena. Abbiamo passa-
to due giorni intensi a provare prima
dell'inizio della veglia, ma ciò nono-
stante eravamo ancora molto agitati
soprattutto quelli di noi che erano alla
loro prima esperienza. La tensione era
palpabile quando i primi figuranti sono
entrati in campo correndo perchè sape-
vamo che da li a poco sarebbe toccato a
noi.
La veglia ha come sempre un fortissi-
mo impatto. Per noi figuranti entrare in
campo con teli, cartelloni, ombrelli o
altri materiali è sempre una forte emo-
zione. Non solo per l'adrenalina del
momento, ma anche perchè sappiamo
che attorno a noi ci sono moltissimi
ragazzi che sono arrivati da tutta la
Diocesi per lo stesso motivo: pregare
insieme.
Quest'anno lo stadio era completamente
pieno e quando siamo entrati in campo
ci siamo trovati circondati da circa
80000 persone. Ma la cosa che più mi
ha colpito non è stato il numero delle
persone ma il silenzio che tutti questi
ragazzi hanno saputo creare. È stato
davvero emozionante sentire come si
riusciva a passare da un momento di
gioia e canto ad un momento di vero
silenzio in un tempo brevissimo.
E poi finalmente il momento che tutti
stavamo aspettando, l'arrivo di Papa
Francesco. Il gruppo di Airuno ha avu-
to la fortuna di essere in campo per la
5
figurazione quando il papa è entrato e
quindi siamo riusciti a vederlo davvero
da vicino. L'intervento del papa è stato
davvero forte ed emozionante. Soprat-
tutto la parte riguardante il bullismo è
stata davvero incisiva sia per i cresi-
mandi ma anche per tutti gli altri pre-
senti allo stadio.
La veglia si è conclusa in un grande
momento di gioia che ha visto in cam-
po più di 1200 figuranti. È stata un'e-
sperienza davvero molto faticosa ma
estremamente gratificante. Ci siamo
sentiti parte di un enorme gruppo con
un unico scopo.
S. SIRO: I CRESIMANDI, CON LA
GIOIA DELLO SPIRITO
Sabato 25 marzo 80mila persone hanno
esaurito lo stadio di San Siro per
l’incontro dei cresimandi con Papa
Francesco. Anche la nostra comunità ha
condiviso questa bellissima esperienza,
con i nostri ragazzi, alcuni dei loro ge-
nitori e le loro catechiste,
Suor Sandra ed Emanuela. Partiti alle
ore 13, dopo il saluto del nostro Don
Ruggero (che purtroppo non ci ha potu-
to accompagnare, in quanto doveva
celebrare la messa delle 18), siamo
entrati allo stadio intorno alle 14:30:
già diverse migliaia di persone erano
arrivate e il clima di attesa per il Santo
Padre si respirava già, accompagnato
da canti ed interventi di organizzatori
ed ospiti ad intrattenere tutta la folla
che prendeva posto nei tre anelli dello
stadio Meazza di
San Siro. Verso le 17:30, accompagna-
to dal cardinale Angelo Scola, il Papa
fa il suo ingresso a bordo una piccola
“papa mobile” e si concede il giro del
campo acclamato da tutti i presenti per
l’occasione. Una grande emozione si è
letta sul volto di tutti e un coro unanime
ha invocato a gran voce Papa France-
Il gruppo dei nostri pellegrina a Monza.
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sco.
Raggiunto il palco allestito per
l’occasione, ha ascoltato le domande di
Davide (cresimando che rappresentava
tutti gli altri), di una coppia di genitori
(il padre è anche una vecchia conoscen-
za di don Ruggero…) e di una catechi-
sta: è riuscito a catturare l’attenzione
dei presenti portando ad esempio
l’esperienza della sua vita, di chi lo ha
aiutato a far crescere la sua fede in Dio;
ha sottolineato quanto la presenza dei
nonni in una famiglia sia fondamentale
per trasmettere la saggezza, il ruolo dei
genitori per prendersi cura del cuore,
della gioia e della speranza, degli amici
per condividere il tempo e le esperien-
ze, degli educatori per insegnare loro
ad usare la mente , il cuore e le mani.
Il tutto contornato da splendide coreo-
grafie create per far capire ai nostri
ragazzi quanto sia importante la presen-
za dello Spirito Santo nella vita del
cristiano, come lo è stato per Maria
quando l’Arcangelo apparso le ha an-
nunciato la nascita di Gesù.
Il Papa ha toccato anche il tema del
bullismo molto attuale purtroppo nella
società di oggi, ricordando ai ragazzi di
rispettare il prossimo perché “Le parole
se le porta via il vento, ma quello che si
semina nel cuore rimane per sempre”.
Intorno alle 20.30 il rientro a casa, la
gioia nel cuore e la consapevolezza di
aver vissuto una giornata indimentica-
bile.
I nostri cresimandi con le loro catechiste
7
Dal monastero delle piccole sorelle di Betlemme (Gubbio) a Roma P.za S. Pietro, Agosto 2016. Nella foto i partecipanti a Roma, p.za di Spagna.
L’anno scorso un gruppo di temera-
ri pellegrini - in gran parted airunesi
- fece un lungo pellegrinaggio a
piedi da Gubbio a Roma. Per la
prossima estate ripropongono
l’esperienza con un percorso che
partirà dalla rupe della Verna e ter-
minerà al monastero delle piccole
sorelle di Betlemme a Gubbio. La
partenza sarà sabato 19 agosto e
l’arrivo è previsto per Domenica 26
Agosto. Il percorso è di circa 130
km e coprirà le seguenti tappe: Ru-
pe La Verna - Pieve S. Stefano -
San Sepolcro - Civerna - Città di
Castello - Pietralunga - Monastero
di Gubbio. Percorreremo circa 20
km al giorno, serve solo tanto entu-
siasmo e tanta voglia di camminare.
Optional: dal 26/8 al 2/9 possibilità
di fermarsi al monastero per vari
lavori e condivisione con le piccole
sorelle di Betlemme. Cieli stellati e
tanta tanta tanta pace.
Saremo aaccarezzati dalla brezza,
accompagnati dalla natura, godre-
mo di meravigliosi paesaggi. speri-
menteremo la vera fraternità, cer-
cheremo di essere noi stessi fonte di
misericordia.
Adesioni entro il 20 Aprile a:
Salvatore 328 864 4137.
8
Eccoci di nuovo ad allargare lo
sguardo sulle bellezze artistiche di
arte sacra d’Airuno.
Nella nostra chiesa parrocchiale,
alle spalle dell’altare conciliare in
marmo bianco, sta l’altare prece-
dente, esso è sovrastato da un cibo-
rio a otto colonne scanalate con ca-
pitelli corinzi con le classiche due
corone di otto foglie d’acanto. So-
pra la cupola in marmo, sta il Cristo
risorto scolpito in marmo bianco.
Ai lati del ciborio due angeli in le-
gno dipinto e dorato datati 1740-
60. Il ciborio, quando gli altari era-
no staccati dal tabenacolo, aveva la
funzione di coprire l’altare, sia per
riparare i vasi sacri, sia per delimi-
tare lo spazio sacro.
Cibori di questo genere li troviamo
in S. Ambrogio di Milano e a S.
Pietro al monte di Civate (vedi foto
sotto).
Quando l’altare cambiò forma
unendosi al tabernacolo, il ciborio
si spostò al di sopra del taberna-
colo, assumendo forme più com-
plesse, come appunto il nostro,
che è sostenuto da otto colonne.
Sotto la cupola è posto immedia-
tamente il crocifisso, e sotto lo
stesso sta il tabernacolo.
In questo modo, lo sguardo atten-
to del fedele è continuamente ri-
chiamto all’essenziale del mistero
pasquale di Cristo: in basso sta il
tabernacolo con l’Eucarestia (un
tempo anche l’altare del sacrifi-
cio), chiaro richiamo al giovedì
santo. Sotto la cupola il crocifis-
so, limpida allusione al venerdì
santo; sulla cupola il Cristo risor-
to, lampante richiamo pasquale.
9
Il Risorto è raffigurato con le sem-
bianze di un giovane imberbe, quasi
adolescente, forse (ma non ho docu-
mentazione sufficiente) in riferi-
mento alla vita nuova del Risorto.
Oltre alla croce tiene in mano una
sfera che rappresenta l’universo: il
Risorto è il Signore della storia.
Meno visibile, all’interno della cu-
pola, vi è una raffigurazione dello
Spirito Santo. Anch’essa come gli
angeli è in legno scolpito e vernicia-
to, con oro e argento.
In effetti, la presenza reale e attuale
di Cristo Risorto, nella parola e nel
sacramento è realizzata proprio
dall’azione dello Spirito Santo. La
medesima colomba la ritroviamo
pure sotto il baldacchino del pulpi-
to, luogo di proclamazione del van-
gelo e di spiegazione della Parola
di Dio.
Alle spalle del ciborio, nella pro-
spettiva di chi si avvicina all’altare,
è ben visibile sulla parte posteriore
della cupola, sopra l’organo, il di-
pinto dell’Agnello, che è sempre
Cristo, assiso sul libro sigillato sette
volte di cui parla il libro
dell’Apocalisse (c.5). È un richiamo
palese alla vita eterna che attende
ogni fedele; ma il nostro dipinto
riporta sullo stendardo la frase che
ripete il sacerdote ad ogni Messa:
“Ecce agnus Dei... ecco l’agnello di
Dio”, i l rimando è anche
all’Eucarestia del tabernacolo, dal
quale siamo partiti.
10
L’Oratorio estivo 2017 si aprirà a tutto
il creato e sarà come vivere giorni di
bellezza e di contemplazione di tutto
ciò che è buono, lasciando che ogni
ragazzo e ogni ragazza possano guar-
dare, stupirsi, conoscere, contemplare
e benedire. Sarà come stare innanzi
all’universo intero e vedere, un poco
alla volta, le cose con lo sguardo del
Creatore. Nel racconto della Genesi al
primo capitolo, la narrazione dei giorni
della creazione ci rivela un mondo ordi-
nato, perché voluto e desiderato pezzo
per pezzo, costruito un poco alla volta,
in un lavoro creativo che ha determina-
to una continua «accensione» di realtà,
tessuta insieme come in un mosaico,
fino alla gioia per aver visto compiere
tutte le cose, per aver detto e fatto bene
ogni cosa. I giorni dell’Oratorio estivo
ripercorreranno le stesse «tappe» della
creazione, alla scoperta non solo di che
cos’è che fa il mondo, ma del significa-
to profondo che hanno tutte le cose in
relazione, di ciò che si dice di esse con-
templandole insieme. DettoFatto è lo
slogan dell’Oratorio estivo 2017. Ci
meraviglieremo di fronte alla forza
creatrice di Dio che si è rivelata nella
sua Parola: «Dio disse» e tutte le cose
furono fatte. Ci sforzeremo di avere il
suo sguardo, per provare il suo stesso
stupore di fronte a quanto ha voluto
fare: «Dio vide che era cosa buona».
Farà da guida del nostro percorso il
primo racconto della creazione
(Genesi 1-2, 1-4a). Ascoltando ogni
giorno queste parole, potremo arrivare
a dire anche noi «Meravigliose le tue
opere».
Le date per la formazione anima-
tori e le iscrizioni dei ragazzi
saranno pubblicate sul prossimo
Notiziario.
11
U.S.
Giovedì 31/3 a Calolziocorte, durante
l’Assemblea del CSI Provinciale di
Lecco, è stato premiato con il Discobo-
lo d’Oro al merito CSI, il nostro om-
nipresente Luigi Sala, vera colonna
portante dell’US! È un riconoscimento
istituito dal Consiglio nazionale del
Centro Sportivo Italiano, rappresenta
uno dei più alti attestati di stima per
tutti coloro che nel corso degli anni
hanno generosamente dedicato un'am-
pia parte della loro vita al CSI ed ai
suoi ideali, favorendone lo sviluppo e
promuovendo la sua proposta sportivo-
educativa. Auguri Luigi, ma continua
ancora il tuo lavoro con noi!
12
Offerte per Notiziario € 830,32
APRILE
Martedì 18 catechesi Giovani
Giovedì 20 catechesi Adulti
Domenica 23, Ritiro Prima Comunione
Domenica 30 Ritiro Cresimandi
MAGGIO
Lunedì 1 e Martedì 2: ore 20.30 Rosario nei cortili: Bagina
Martedì 2 Catechesi Giovani
Mercoledì 3 , ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca
Giovedì 4 Catechesi adulti
Giovedì 4 S. Messa nei cortili: Bagina (sospesa la messa delle 8) Venerdì 5: ore 20.30 Rosario nei cortili: Bagina
Domenica 7: Giovani in festa
Domenica 7, ore 20.30 Rosario alla grotta della parrocchia
Lunedì 8 e Martedì 9: ore 20.30 Rosario nei cortili: Oratorio
Mercoledì 10, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca
Giovedì 11 S. Messa nei cortili: Oratorio (sospesa la messa delle 8)
Venerdì 12: ore 20.30 Rosario nei cortili: Oratorio
Domenica 14, ore 10.30 S. Messa di Prima Comunione
Domenica 14, ore 20.30 Rosario alla grotta della parrocchia
Lunedì 15 e Martedì 16: ore 20.30 Rosario nei cortili: Farmacia
Mercoledì 17, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca
Giovedì 18, S. Messa nei cortili: Farmacia (sospesa la messa delle 8)
Venerdì 19: ore 20.30 Rosario nei cortili: Farmacia
Domenica 21, ore 15.30 S. Messa con conferimento della Cresima
Domenica 21, ore 20.30 S. Rosario alla grotta della parrocchia
Lunedì 22 e Martedì 23: ore 20.30 Rosario nei cortili: via Pertini (Re)
Mercoledì 24, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca
Giovedì 25, S. Messa nei cortili: via Pertini (Re) (sospesa la messa delle 8)
Venerdì 26: ore 20.30 Rosario nei cortili: via Pertini (Re)
Domenica 28, ore 20.30 Rosario alla grotta della parrocchia
Mercoledì 31, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca.