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Alla gente di Milano e delle terre ambrosiane Carissimi, Papa Francesco ha confidato che a Milano si è sentito a casa. Con tutti! Que- sta confidenza ci commuove e ci consola. Il clima di familiarità che ha accompagnato il Papa in tutta la gior- nata di sabato rivela che Milano e la Lombardia “si sentono a casa” con Papa Francesco perché gli vogliamo bene e siamo in sintonia con il suo insegna- mento, apprezziamo la sua testimonianza, siamo contagiati dalla sua gioia e dal suo coraggio. Per accogliere Papa Francesco Milano si è vestita con il suo inconfondibile abito della festa: un velo di nebbia mattutina e quel cielo di Lombardia, così bello quando è bello! Milano si è fermata in paziente e festosa attesa, tenen- do a freno la sua tradizionale frenesia; Milano ha smentito l’inclinazione alla paura e al sospetto che in questi giorni sembrano obbligatori. Papa Francesco ha percorso Milano con il braccio teso a salutare, con il sor- riso pronto a incoraggiare, con il raccoglimento intenso dell’uomo di Dio, con lo sguardo penetrante a leggere il bisogno di consolazione e di speranza. Siamo quindi grati al Papa perché la sua visita ci ha tutti radunati e ha reso visibile il meglio di noi. Ecco il dono che abbiamo ricevuto: lo stile della Aprile 2017 Anno LIII - n. 4 Parrocchia Ss. Cosma e Damiano Via S. Francesco 24 - 23881 Airuno (LC) - 039 994 3159 [email protected] www.chiesadiairuno.altervista.org Arcidiocesi di Milano

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Alla gente di Milano e delle terre ambrosiane

Carissimi,

Papa Francesco ha confidato che a Milano si è sentito a casa. Con tutti! Que-

sta confidenza ci commuove e ci

consola. Il clima di familiarità che ha accompagnato il Papa in tutta la gior-

nata di sabato rivela che Milano e la Lombardia “si sentono a casa” con Papa

Francesco perché gli vogliamo bene e siamo in sintonia con il suo insegna-

mento, apprezziamo la sua testimonianza, siamo contagiati dalla sua gioia e

dal suo coraggio.

Per accogliere Papa Francesco Milano si è vestita con il suo inconfondibile

abito della festa: un velo di nebbia mattutina e quel cielo di Lombardia, così

bello quando è bello! Milano si è fermata in paziente e festosa attesa, tenen-

do a freno la sua tradizionale frenesia; Milano ha smentito l’inclinazione alla

paura e al sospetto che in questi giorni sembrano obbligatori.

Papa Francesco ha percorso Milano con il braccio teso a salutare, con il sor-

riso pronto a incoraggiare, con il raccoglimento intenso dell’uomo di Dio,

con lo sguardo penetrante a leggere il bisogno di consolazione e di speranza.

Siamo quindi grati al Papa perché la sua visita ci ha tutti radunati e ha reso

visibile il meglio di noi. Ecco il dono che abbiamo ricevuto: lo stile della

Aprile 2017 Anno LIII - n. 4 Parrocchia Ss. Cosma e Damiano

Via S. Francesco 24 - 23881 Airuno (LC) - 039 994 3159

[email protected] www.chiesadiairuno.altervista.org

Arcidiocesi di Milano

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testimonianza semplice, gioiosa, incisiva che annuncia l’essenziale del Van-

gelo e provoca ciascuno a mettersi in gioco, a sentirsi protagonisti

nell’edificazione di una città in cui tutti si sentano a casa e tutti si riconosca-

no responsabili di tutti.

Per accogliere Papa Francesco si è radunato un popolo numeroso e tutti si

sono sentiti parte di questo popolo, tutti si sono sentiti milanesi: quelli che

parlano il dialetto dei nonni e quelli che parlano lingue di altri continenti,

quelli che vanno in chiesa tutte le domeniche e quelli che non sanno neppure

dove sia una chiesa, quelli che abitano negli antichi palazzi e quelli che abi-

tano nelle case popolari, le autorità e i turisti di passaggio. E quelli che non

potevano scendere in strada per incontrare il Papa l’hanno visto andare da

loro: il Papa si è sentito a casa anche nel carcere di San Vittore!

Milano con il “coeur in man”, dopo che il Papa è partito, ha ripreso i suoi

ritmi e i suoi fastidi, i suoi affari e le opere di misericordia quotidiane. Ma si

può essere certi che è stata seminata una gioia più intensa che contrasta ogni

rassegnazione e ripiegamento. Sono state pronunciate parole illuminanti e

provocatorie per rinnovare la fede e credere alla possibilità dell’impossibile.

La comunità cristiana è stata richiamata ad abitare il tempo come occasione

per seminare, liberandosi dall’impazienza del raccolto, immergendosi nella

gioia di Dio piuttosto che nella gratificazione di successi mondani. Dovremo

tornare su tutti i gesti e le parole del Papa perché la visita porti i suoi frutti

più belli e duraturi, ma adesso è tempo di gratitudine per Papa Francesco e

per tutti coloro che hanno curato i singoli momenti: la visita alle case bian-

che di via Salomone, piazza Duomo ospitale per la tanta gente che

l’aspettava, i preti e i consacrati radunati in Cattedrale, la grande celebrazio-

ne a Monza, l’incontro festoso nello stadio di San Siro.

L’Arcivescovo, con i suoi collaboratori, desidera invitare tutti coloro che si

sono prestati per la buona riuscita della visita di Papa Francesco per ringra-

ziarli di persona. Giovedì 20 aprile alle ore 19,00 in Duomo: l’incontro è

per tutti i volontari, per i ROL delle parrocchie, i preti, le forze dell’ordine, e

tutta la gente che desidera esprimere un corale ringraziamento al Signore, al

Papa, per la grazia di quella visita. Ci è stato fatto un dono immenso: Papa

Francesco, ti promettiamo che non andrà sciupato e che continueremo a vo-

lerti bene e a pregare per te.

Il cardinale Angelo Scola

con il Consiglio Episcopale Milanese

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MONZA: UNA PELLEGRINA

…Siamo arrivati da mille strade diver-

se…in mille modi diversi…

È con grande gioia ed emozione che

siamo partiti alla volta di Monza, pre-

occupati di arrivare prima che chiudes-

sero i cancelli del Parco. Ad Arcore

siamo stati accolti dai volontari che,

sorridenti e disponibili ci hanno indica-

to il percorso sino all’area dove si sa-

rebbe tenuta la Celebrazione Eucaristi-

ca del Papa….

La consapevolezza di far parte di una

grande famiglia di tutte quelle persone

che, come me, aspettavano il Papa per

ascoltarlo e vederlo mi ha colpito molto

appena sono entrata con il mio gruppo

nel parco

Emozionante è stata la Celebrazione

Eucaristica seguita da tutti in un silen-

zio che, vista la gran quantità di gente,

pareva quasi irreale. In ascolto

dell’omelia di Papa Francesco incentra-

ta sulla rilettura dell’Annunciazione a

Maria alla luce dell’Annunciazione a

Zaccaria e come anche oggi continua a

ripetersi il nuovo incontro di Dio con

l’uomo.

“Come ieri, Dio continua a cercare alle-

ati, continua a cercare uomini e donne

capaci di credere, capaci di fare memo-

ria, di sentirsi parte del suo popolo per

cooperare con la creatività dello Spiri-

to. Dio continua a percorrere i nostri

quartieri e le nostre strade, si spinge in

ogni luogo in cerca di cuori capaci di

ascoltare il suo invito e di farlo diventa-

re carne qui ed ora. Parafrasando

sant’Ambrogio nel suo commento a

questo brano possiamo dire: Dio conti-

nua a cercare cuori come quello di Ma-

ria, disposti a credere persino in condi-

zioni del tutto straordinarie (cfr Esposi-

zione del Vangelo sec. Luca II, 17: PL

15, 1559). Il Signore accresca in noi

questa fede e questa speranza.”.(Omelia

di Papa Francesco)

È questo il grande messaggio che ho

raccolto in questo indimenticabile in-

contro.

MONZA: UNA VOLONTARIA

Il 25 marzo il Santo Padre è venuto a

far visita alle terre ambrosiane. Il suo

programma era molto fitto di impegni e

di visite. Questa serie di visite ha ri-

chiesto l’aiuto gratuito di circa 4000

volontari. Tra questi 4000…c’ero an-

che io con un gruppo di giovani del

nostro decanato.

Ho deciso di fare la volontaria per que-

sta iniziativa perché mi piaceva l’idea

di rendere ancora migliore ed unica

questa esperienza. Il nostro servizio ha

avuto inizio alle ore 6.00 del mattino al

parco di Monza. Nonostante la Celebra-

zione fosse alle 15.00, i fedeli hanno

iniziato ad entrare alle ore 8.00. Il mio

compito era quello di indirizzare i fede-

li ai volontari della via centrale che poi

li avrebbero suddivisi nei vari settori.

Affianco a questo compito puramente

logistico, nel corridoio in cui lavorava-

mo era presente uno stand per coloro

che avevano smarrito il gruppo o qual-

che oggetto durate la giornata. Termi-

nato questo compito prettamente matti-

niero, io e altre tre mie compagni di

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avventure ci siamo spostati sul lato del

palco per aiutare le persone anziane e i

diversamente abili a raggiungere le

navette che li avrebbero portati ai mez-

zi. Il nostro servizio è terminato, con il

cuore pieno di gioia, alle ore 18.30.

La vicinanza al Papa, a me molto caro,

è sempre ricca di emozioni e di pensie-

ri. Nonostante la sua voce stanca, è

riuscito a trasmettere la bellezza della

preghiera a quasi un milione di persone

completamente in silenzio. Ammiro e

apprezzo molto questa sua capacità di

parlare a tutti ma toccando il cuore di

ciascuno di noi. Con me ci riesce, sem-

pre. Sebbene la vicinanza del Santo

Padre fosse poca e l’emozione fosse

alle stelle, la persona che ha reso questa

giornata ancora speciale è stata una

signora di Milano (Mariarosa, 85 anni)

che da sola è venuta alla Santa Messa e

che da sola voleva tornare a casa.

L’averla aiutata a trovare un mezzo che

la portasse il più vicino alla stazione

mi ha fatto sentire bene, speciale e uti-

le. Il sentirsi dire “La vostra presenza

ha reso questo giorno ancora più bello”

è il ringraziamento migliore che un

volontario può sentirsi dire. Quindi

grazie a Mariarosa per il sorriso, ai miei

compagni di avventura per l’esperienza

e al Papa perché senza la sua gioiosa

presenza, il nostro lavoro non avrebbe

avuto successo.

S. SIRO: UN FIGURANTE

L'esperienza come figurante a San Siro

di quest'anno è stata davvero grandio-

sa!!! Anche quest'anno alcuni ragazzi

della nostra parrocchia si sono resi di-

sponibili come volontari per realizzare

le figurazioni del tradizionale incontro

dei cresimandi con il cardinale. Presen-

za straordinaria di quest'anno è stata

però quella del Santo Padre. Il lavoro di

preparazione è stato più lungo e intenso

degli altri anni ma, per l'unicità dell'e-

sperienza che abbiamo vissuto, ne è

valsa davvero la pena. Abbiamo passa-

to due giorni intensi a provare prima

dell'inizio della veglia, ma ciò nono-

stante eravamo ancora molto agitati

soprattutto quelli di noi che erano alla

loro prima esperienza. La tensione era

palpabile quando i primi figuranti sono

entrati in campo correndo perchè sape-

vamo che da li a poco sarebbe toccato a

noi.

La veglia ha come sempre un fortissi-

mo impatto. Per noi figuranti entrare in

campo con teli, cartelloni, ombrelli o

altri materiali è sempre una forte emo-

zione. Non solo per l'adrenalina del

momento, ma anche perchè sappiamo

che attorno a noi ci sono moltissimi

ragazzi che sono arrivati da tutta la

Diocesi per lo stesso motivo: pregare

insieme.

Quest'anno lo stadio era completamente

pieno e quando siamo entrati in campo

ci siamo trovati circondati da circa

80000 persone. Ma la cosa che più mi

ha colpito non è stato il numero delle

persone ma il silenzio che tutti questi

ragazzi hanno saputo creare. È stato

davvero emozionante sentire come si

riusciva a passare da un momento di

gioia e canto ad un momento di vero

silenzio in un tempo brevissimo.

E poi finalmente il momento che tutti

stavamo aspettando, l'arrivo di Papa

Francesco. Il gruppo di Airuno ha avu-

to la fortuna di essere in campo per la

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figurazione quando il papa è entrato e

quindi siamo riusciti a vederlo davvero

da vicino. L'intervento del papa è stato

davvero forte ed emozionante. Soprat-

tutto la parte riguardante il bullismo è

stata davvero incisiva sia per i cresi-

mandi ma anche per tutti gli altri pre-

senti allo stadio.

La veglia si è conclusa in un grande

momento di gioia che ha visto in cam-

po più di 1200 figuranti. È stata un'e-

sperienza davvero molto faticosa ma

estremamente gratificante. Ci siamo

sentiti parte di un enorme gruppo con

un unico scopo.

S. SIRO: I CRESIMANDI, CON LA

GIOIA DELLO SPIRITO

Sabato 25 marzo 80mila persone hanno

esaurito lo stadio di San Siro per

l’incontro dei cresimandi con Papa

Francesco. Anche la nostra comunità ha

condiviso questa bellissima esperienza,

con i nostri ragazzi, alcuni dei loro ge-

nitori e le loro catechiste,

Suor Sandra ed Emanuela. Partiti alle

ore 13, dopo il saluto del nostro Don

Ruggero (che purtroppo non ci ha potu-

to accompagnare, in quanto doveva

celebrare la messa delle 18), siamo

entrati allo stadio intorno alle 14:30:

già diverse migliaia di persone erano

arrivate e il clima di attesa per il Santo

Padre si respirava già, accompagnato

da canti ed interventi di organizzatori

ed ospiti ad intrattenere tutta la folla

che prendeva posto nei tre anelli dello

stadio Meazza di

San Siro. Verso le 17:30, accompagna-

to dal cardinale Angelo Scola, il Papa

fa il suo ingresso a bordo una piccola

“papa mobile” e si concede il giro del

campo acclamato da tutti i presenti per

l’occasione. Una grande emozione si è

letta sul volto di tutti e un coro unanime

ha invocato a gran voce Papa France-

Il gruppo dei nostri pellegrina a Monza.

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sco.

Raggiunto il palco allestito per

l’occasione, ha ascoltato le domande di

Davide (cresimando che rappresentava

tutti gli altri), di una coppia di genitori

(il padre è anche una vecchia conoscen-

za di don Ruggero…) e di una catechi-

sta: è riuscito a catturare l’attenzione

dei presenti portando ad esempio

l’esperienza della sua vita, di chi lo ha

aiutato a far crescere la sua fede in Dio;

ha sottolineato quanto la presenza dei

nonni in una famiglia sia fondamentale

per trasmettere la saggezza, il ruolo dei

genitori per prendersi cura del cuore,

della gioia e della speranza, degli amici

per condividere il tempo e le esperien-

ze, degli educatori per insegnare loro

ad usare la mente , il cuore e le mani.

Il tutto contornato da splendide coreo-

grafie create per far capire ai nostri

ragazzi quanto sia importante la presen-

za dello Spirito Santo nella vita del

cristiano, come lo è stato per Maria

quando l’Arcangelo apparso le ha an-

nunciato la nascita di Gesù.

Il Papa ha toccato anche il tema del

bullismo molto attuale purtroppo nella

società di oggi, ricordando ai ragazzi di

rispettare il prossimo perché “Le parole

se le porta via il vento, ma quello che si

semina nel cuore rimane per sempre”.

Intorno alle 20.30 il rientro a casa, la

gioia nel cuore e la consapevolezza di

aver vissuto una giornata indimentica-

bile.

I nostri cresimandi con le loro catechiste

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Dal monastero delle piccole sorelle di Betlemme (Gubbio) a Roma P.za S. Pietro, Agosto 2016. Nella foto i partecipanti a Roma, p.za di Spagna.

L’anno scorso un gruppo di temera-

ri pellegrini - in gran parted airunesi

- fece un lungo pellegrinaggio a

piedi da Gubbio a Roma. Per la

prossima estate ripropongono

l’esperienza con un percorso che

partirà dalla rupe della Verna e ter-

minerà al monastero delle piccole

sorelle di Betlemme a Gubbio. La

partenza sarà sabato 19 agosto e

l’arrivo è previsto per Domenica 26

Agosto. Il percorso è di circa 130

km e coprirà le seguenti tappe: Ru-

pe La Verna - Pieve S. Stefano -

San Sepolcro - Civerna - Città di

Castello - Pietralunga - Monastero

di Gubbio. Percorreremo circa 20

km al giorno, serve solo tanto entu-

siasmo e tanta voglia di camminare.

Optional: dal 26/8 al 2/9 possibilità

di fermarsi al monastero per vari

lavori e condivisione con le piccole

sorelle di Betlemme. Cieli stellati e

tanta tanta tanta pace.

Saremo aaccarezzati dalla brezza,

accompagnati dalla natura, godre-

mo di meravigliosi paesaggi. speri-

menteremo la vera fraternità, cer-

cheremo di essere noi stessi fonte di

misericordia.

Adesioni entro il 20 Aprile a:

Salvatore 328 864 4137.

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Eccoci di nuovo ad allargare lo

sguardo sulle bellezze artistiche di

arte sacra d’Airuno.

Nella nostra chiesa parrocchiale,

alle spalle dell’altare conciliare in

marmo bianco, sta l’altare prece-

dente, esso è sovrastato da un cibo-

rio a otto colonne scanalate con ca-

pitelli corinzi con le classiche due

corone di otto foglie d’acanto. So-

pra la cupola in marmo, sta il Cristo

risorto scolpito in marmo bianco.

Ai lati del ciborio due angeli in le-

gno dipinto e dorato datati 1740-

60. Il ciborio, quando gli altari era-

no staccati dal tabenacolo, aveva la

funzione di coprire l’altare, sia per

riparare i vasi sacri, sia per delimi-

tare lo spazio sacro.

Cibori di questo genere li troviamo

in S. Ambrogio di Milano e a S.

Pietro al monte di Civate (vedi foto

sotto).

Quando l’altare cambiò forma

unendosi al tabernacolo, il ciborio

si spostò al di sopra del taberna-

colo, assumendo forme più com-

plesse, come appunto il nostro,

che è sostenuto da otto colonne.

Sotto la cupola è posto immedia-

tamente il crocifisso, e sotto lo

stesso sta il tabernacolo.

In questo modo, lo sguardo atten-

to del fedele è continuamente ri-

chiamto all’essenziale del mistero

pasquale di Cristo: in basso sta il

tabernacolo con l’Eucarestia (un

tempo anche l’altare del sacrifi-

cio), chiaro richiamo al giovedì

santo. Sotto la cupola il crocifis-

so, limpida allusione al venerdì

santo; sulla cupola il Cristo risor-

to, lampante richiamo pasquale.

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Il Risorto è raffigurato con le sem-

bianze di un giovane imberbe, quasi

adolescente, forse (ma non ho docu-

mentazione sufficiente) in riferi-

mento alla vita nuova del Risorto.

Oltre alla croce tiene in mano una

sfera che rappresenta l’universo: il

Risorto è il Signore della storia.

Meno visibile, all’interno della cu-

pola, vi è una raffigurazione dello

Spirito Santo. Anch’essa come gli

angeli è in legno scolpito e vernicia-

to, con oro e argento.

In effetti, la presenza reale e attuale

di Cristo Risorto, nella parola e nel

sacramento è realizzata proprio

dall’azione dello Spirito Santo. La

medesima colomba la ritroviamo

pure sotto il baldacchino del pulpi-

to, luogo di proclamazione del van-

gelo e di spiegazione della Parola

di Dio.

Alle spalle del ciborio, nella pro-

spettiva di chi si avvicina all’altare,

è ben visibile sulla parte posteriore

della cupola, sopra l’organo, il di-

pinto dell’Agnello, che è sempre

Cristo, assiso sul libro sigillato sette

volte di cui parla il libro

dell’Apocalisse (c.5). È un richiamo

palese alla vita eterna che attende

ogni fedele; ma il nostro dipinto

riporta sullo stendardo la frase che

ripete il sacerdote ad ogni Messa:

“Ecce agnus Dei... ecco l’agnello di

Dio”, i l rimando è anche

all’Eucarestia del tabernacolo, dal

quale siamo partiti.

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L’Oratorio estivo 2017 si aprirà a tutto

il creato e sarà come vivere giorni di

bellezza e di contemplazione di tutto

ciò che è buono, lasciando che ogni

ragazzo e ogni ragazza possano guar-

dare, stupirsi, conoscere, contemplare

e benedire. Sarà come stare innanzi

all’universo intero e vedere, un poco

alla volta, le cose con lo sguardo del

Creatore. Nel racconto della Genesi al

primo capitolo, la narrazione dei giorni

della creazione ci rivela un mondo ordi-

nato, perché voluto e desiderato pezzo

per pezzo, costruito un poco alla volta,

in un lavoro creativo che ha determina-

to una continua «accensione» di realtà,

tessuta insieme come in un mosaico,

fino alla gioia per aver visto compiere

tutte le cose, per aver detto e fatto bene

ogni cosa. I giorni dell’Oratorio estivo

ripercorreranno le stesse «tappe» della

creazione, alla scoperta non solo di che

cos’è che fa il mondo, ma del significa-

to profondo che hanno tutte le cose in

relazione, di ciò che si dice di esse con-

templandole insieme. DettoFatto è lo

slogan dell’Oratorio estivo 2017. Ci

meraviglieremo di fronte alla forza

creatrice di Dio che si è rivelata nella

sua Parola: «Dio disse» e tutte le cose

furono fatte. Ci sforzeremo di avere il

suo sguardo, per provare il suo stesso

stupore di fronte a quanto ha voluto

fare: «Dio vide che era cosa buona».

Farà da guida del nostro percorso il

primo racconto della creazione

(Genesi 1-2, 1-4a). Ascoltando ogni

giorno queste parole, potremo arrivare

a dire anche noi «Meravigliose le tue

opere».

Le date per la formazione anima-

tori e le iscrizioni dei ragazzi

saranno pubblicate sul prossimo

Notiziario.

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U.S.

Giovedì 31/3 a Calolziocorte, durante

l’Assemblea del CSI Provinciale di

Lecco, è stato premiato con il Discobo-

lo d’Oro al merito CSI, il nostro om-

nipresente Luigi Sala, vera colonna

portante dell’US! È un riconoscimento

istituito dal Consiglio nazionale del

Centro Sportivo Italiano, rappresenta

uno dei più alti attestati di stima per

tutti coloro che nel corso degli anni

hanno generosamente dedicato un'am-

pia parte della loro vita al CSI ed ai

suoi ideali, favorendone lo sviluppo e

promuovendo la sua proposta sportivo-

educativa. Auguri Luigi, ma continua

ancora il tuo lavoro con noi!

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Offerte per Notiziario € 830,32

APRILE

Martedì 18 catechesi Giovani

Giovedì 20 catechesi Adulti

Domenica 23, Ritiro Prima Comunione

Domenica 30 Ritiro Cresimandi

MAGGIO

Lunedì 1 e Martedì 2: ore 20.30 Rosario nei cortili: Bagina

Martedì 2 Catechesi Giovani

Mercoledì 3 , ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca

Giovedì 4 Catechesi adulti

Giovedì 4 S. Messa nei cortili: Bagina (sospesa la messa delle 8) Venerdì 5: ore 20.30 Rosario nei cortili: Bagina

Domenica 7: Giovani in festa

Domenica 7, ore 20.30 Rosario alla grotta della parrocchia

Lunedì 8 e Martedì 9: ore 20.30 Rosario nei cortili: Oratorio

Mercoledì 10, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca

Giovedì 11 S. Messa nei cortili: Oratorio (sospesa la messa delle 8)

Venerdì 12: ore 20.30 Rosario nei cortili: Oratorio

Domenica 14, ore 10.30 S. Messa di Prima Comunione

Domenica 14, ore 20.30 Rosario alla grotta della parrocchia

Lunedì 15 e Martedì 16: ore 20.30 Rosario nei cortili: Farmacia

Mercoledì 17, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca

Giovedì 18, S. Messa nei cortili: Farmacia (sospesa la messa delle 8)

Venerdì 19: ore 20.30 Rosario nei cortili: Farmacia

Domenica 21, ore 15.30 S. Messa con conferimento della Cresima

Domenica 21, ore 20.30 S. Rosario alla grotta della parrocchia

Lunedì 22 e Martedì 23: ore 20.30 Rosario nei cortili: via Pertini (Re)

Mercoledì 24, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca

Giovedì 25, S. Messa nei cortili: via Pertini (Re) (sospesa la messa delle 8)

Venerdì 26: ore 20.30 Rosario nei cortili: via Pertini (Re)

Domenica 28, ore 20.30 Rosario alla grotta della parrocchia

Mercoledì 31, ore 20.30 S. Messa al santuario della Rocca.