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ANNO V, N.17 ANNO V, N.17 ANNO V, N.17 TRIMESTRALE RIMESTRALE RIMESTRALE INFORMATIVO NFORMATIVO NFORMATIVO SU SU SU CANALE ANALE ANALE DEI DEI DEI NAVICELLI AVICELLI AVICELLI E NAUTICA AUTICA AUTICA PISANA ISANA ISANA APRILE 2014 APRILE 2014 APRILE 2014 Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 N avicelli avicelli avicelli N ews ews ews A A LL LL ’I ’I NTERNO NTERNO I I KEA KEA APRE APRE SUI SUI NAVICELLI NAVICELLI I I NTERNAZIONALIZZAZIONE NTERNAZIONALIZZAZIONE : N : N AVICELLI AVICELLI SPA SPA IN IN I I NDIA NDIA A A SSONAT SSONAT : : INTERVISTA INTERVISTA AL AL PRESIDENTE PRESIDENTE LUCIANO LUCIANO SERRA SERRA S S EATEC EATEC : : INTERVISTA INTERVISTA DIRETTORE DIRETTORE DI DI C C ARRARA ARRARA F F IERE IERE Y Y ARE ARE : I : I NTERESSE NTERESSE DEI DEI COMANDANTI COMANDANTI DI DI SUPERYACHT SUPERYACHT N N UOVA UOVA RUBRICA RUBRICA : I : I NNOVAZIONE NNOVAZIONE A A SERVIZIO SERVIZIO DEL DEL TERRITORIO TERRITORIO

Navicelli News n° 17

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Trimestrale informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana - Aprile 2014

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  • ANNO V, N.17ANNO V, N.17ANNO V, N.17

    TTTRIMESTRALERIMESTRALERIMESTRALE IIINFORMATIVONFORMATIVONFORMATIVO SUSUSU CCCANALEANALEANALE DEIDEIDEI NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI EEE NNNAUTICAAUTICAAUTICA PPPISANAISANAISANA

    APRILE 2014APRILE 2014APRILE 2014

    Reg

    . Tri

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    i Pis

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    /09

    NNNavicelliavicelliavicelli NNNewsewsews

    AALLLLIINTERNONTERNO IIKEAKEA APREAPRE SUISUI NAVICELLINAVICELLI

    IINTERNAZIONALIZZAZIONENTERNAZIONALIZZAZIONE: N: NAVICELLIAVICELLI SPASPA ININ IINDIANDIA

    AASSONATSSONAT: : INTERVISTAINTERVISTA ALAL PRESIDENTEPRESIDENTE LUCIANOLUCIANO SERRASERRA

    SSEATECEATEC: : INTERVISTAINTERVISTA DIRETTOREDIRETTORE DIDI CCARRARAARRARAFFIEREIERE

    YYAREARE: I: INTERESSENTERESSE DEIDEI COMANDANTICOMANDANTI DIDI SUPERYACHTSUPERYACHT

    NNUOVAUOVA RUBRICARUBRICA: I: INNOVAZIONENNOVAZIONE AA SERVIZIOSERVIZIO DELDEL TERRITORIOTERRITORIO

  • 2

    NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- AAAPRILEPRILEPRILE 201420142014

    SOMMARIOSOMMARIO UCINA: I DATI DELLOSSERVATORIO NAUTICO NAZIONALE 3 - 5

    YARE 2014: IL POLO NAUTICO SUSCITA LINTERESSE DEI COMANDANTI DI SUPERYACHT

    6

    SEATEC 2014: INTERVISTA A PARIS MAZZANTI DIRETTO-RE DI CARRARAFIERE

    7 - 9

    MISSIONE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE: NAVICELLI SPA

    IN INDIA 10 - 12

    ASSONAT: INTERVISTA AL PRESIDENTE AVV. LUCIANO SERRA, I PORTI LA PORTA DI ACCESSO AL TERRITORIO

    13 14

    AREA NAVICELLI: IL CONSORZIO I NAVICELLI HA CEDUTO AL COMUNE DI PISA OPERE DI URBANIZZAZIONE DEL

    VALORE DI CIRCA 5 MILIONI DI EURO

    15

    IKEA APRE SUI NAVICELLI 16

    STIPULATO LACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA SPA NAVICELLI E CNR-ISTI

    17

    RUBRICA INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO: LAMBDA DESIGN: ARREDAMENTI INNOVATIVI E DI QUALITA

    17 - 18

    I PROGETTI LIFE DEL CNR DI PISA IN DIFESA DELLAMBIENTE

    20 - 21

    LANGOLA E LA NAUTICA: UN MERCATO DI NICCHIA IN UNECONOMIA IN CONTINUO SVILUPPO TRA STABILIT E DIVERSIFICAZIONE

    22 - 24

    GRANDE SUCCESSO DELLA 4 EDIZIONE NAVICELLI RO-WING MARATHON

    24

    GAS & HEAT: NASCE IL PRIMO TRAGHETTO CON LANIMA ECOLOGICA

    25

    IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI: PROPOSTE PER

    LOSSERVATORIO SUL MARE 26

    FESTA DELL8 MARZO ALLA NAVICELLI SPA 27

    A PISA: IL GIARDINO DELLA NUOVA BIBLIOTECA COMUNA-LE INTITOLATO A TIZIANO TERZANI

    28

    RUBRICA CUCINARE A BORDO 29 30

    NEWS IN RILIEVONEWS IN RILIEVO YARE: IL POLO NAUTICO SU-

    SCITA LINTERESSE DEI CO-

    MANDANTI DI SUPERYACHT

    SEATEC: INTERVISTA A PARIS

    MAZZANTI DIRETTORE DI CAR-

    RARAFIERE

    IKEA APRE SUI NAVICELLI

    ASSONAT: INTERVISTA AL

    PRESIDENTE AVV. LUCIANO

    SERRA

    NAVICELLI SPA IN INDIA

    NUOVA RUBRICA: INNOVAZIO-

    NE A SERVIZIO DEL TERRITO-

    RIO

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA

    OSSERVATORIO NAUTICO NAZIONALE

    Il presidente di Ucina

    Confindustria Nautica

    Anton Francesco Albertoni

    intervenuto il 25 febbraio

    scorso al convegno promosso

    dal gruppo del Pd di Palazzo

    Madama sul tema La nautica

    al lavoro. Lavoro per il paese

    che ha visto a confronto

    politica ed esperti del settore

    su proposte e analisi per il

    rilancio dellindustria e del

    turismo nautico.

    Oggi abbiamo parlato di lavoro,

    quello che la nautica ha perso a

    causa di cattive politiche e i

    posti di lavoro che la nautica

    pu ridare al Paese ha

    dichiarato Albertoni - Trovo

    straordinario, nel senso

    letterale di fuori dallordinario,

    che la prima forza politica del

    Paese abbia dedicato una

    giornata di lavoro al

    nostro settore,

    comprendendone

    lalta valenza per il

    rilancio dellItalia. Il

    governo Letta ha

    dato un segnale

    prima dellestate

    scorsa, ora abbiamo

    bisogno di una buona politica di

    sviluppo. Via al rilancio del leasing

    nautico, uno strumento che tra il

    2008 e il 2012 ha dato allerario

    un gettito di un miliardo di euro, e

    allapplicazione dellIVA turistica

    anche al nostro comparto.

    In occasione del convegno

    UCINA ha diffuso i dati

    dellOsservatorio Nautico

    Nazionale, ovvero la fonte

    riconosciuta di dati sul settore

    n a u t i c o d a p a r t e

    d e l M i n i s t e r o d e l l e

    Infrastrutture e Trasporti. Con

    la firma della Convenzione con

    il MIT dellottobre 2013, lONN

    stato riconosciuto come

    lente che in Italia effettua

    stabilmente la rilevazione, lo

    studio e il monitoraggio del

    diporto nautico e delle

    attivit economiche legate al

    turismo nautico in ambito

    nazionale.

    PARCO NAUTICO

    L e i m b a r c a z i o n i

    i m m a t r i c o l a t e s o n o

    104.738.

    Il 54,7% sono sotto i 10

    m e t r i ( im m a tr i co l a t e

    volontariamente), il 22,3%

    da 10,01 a 12 m; le unit al

    di sopra dei 18 m sono il

    3 , 6 % ( M i n i s t e r o

    Infrastrutture e Trasporti).

    Il segmento sopra i 18 m

    annovera 3.846 unit, di cui:

    1.194 unit a vela da 18 a 24

    m; 2.402 unit a motore da 18

    a 24 m; 250 unit complessive

    sopra i 24 m.

    Nel 2012 (u lt imo dato

    disponibile del MIT) sono state

    immatricolate 932 nuove unit:

    365 a vela, 556 a motore e 11

    navi superiori a 24 m (nel 2008

    le nuove immatricolazioni erano

    state circa 4.500).

    Va anche ricordato che il 99%

    delle barche sopra i 10 m e

    buona parte di quelle fra 7 e 10

    m sono acquistate con il

    leasing, quindi con tracciamento

    bancario (Assilea).

    (continua a pag. successiva)

    I DATI DELLONN

    3

  • NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    4

    (continua da pag precedente)

    INDUSTRIA

    E un comparto vanto del Made in

    Italy e dellindustria manifatturiera,

    con poli di eccellenza nel Nord

    Ovest e nel Nord Est del Paese, in

    Toscana, Emilia, Marche e Campa-

    nia, che d lavoro a circa 19.000

    occupati e rappresenta la quinta

    v o c e d e l l e x p o r t i t a l i a no

    (Fondazione Edison), con un fattu-

    rato sceso da 6 a 2 MDI di euro.

    TURISMO NAUTICO

    La nautica e la sua filiera garanti-

    scono i massimi moltiplicatori -

    s i a d e l r e d d i t o , s i a

    delloccupazione di qualunque

    altro settore del cluster maritti-

    mo, incluso il croceristico: secon-

    do il Censis i dati della nautica so-

    no rispettivamente di 4,5

    (economico) e 6,5 (occupazione) a

    fronte di una media del cluster di

    2,5 e 1,8 (Censis, Rapporto

    sulleconomia del mare).

    Lindotto derivante dalluso della

    barca genera un contributo al PIL

    che secondo il Censis nel 2009 si

    aggirava sui 4,55 MDI di euro -

    poco meno della produzione indu-

    striale e oggi vale 1,5 miliardi di

    euro e da lavoro a circa 85.000

    persone.

    La spesa media (20.139 del di-

    portista sul territorio - depurata

    dal costo dellormeggio secondo

    lOsservatorio Nautico Nazionale

    circa il doppio di quella effettuata

    dal turista cittadino depurata

    dal costo dellalloggio (Osservatorio

    Nautico Nazionale).

    Mari

    La spesa annua media generata

    da un natante supera i 7 mila euro,

    di cui meno di 4.800 euro sono a

    carico del proprietario e il resto

    degli ospiti; per le imbarcazioni tra

    i10 e i18 metri viene generata una

    spesa complessiva di quasi

    17.500 euro annui, di cui 11.500

    g e n e r a t i d i r e t t a m e n t e

    dallarmatore e 6 mila sostenuti

    dagli ospiti sul territorio. Per le im-

    barcazioni oltre i 18 metri, la spe-

    sa complessiva di poco inferiore

    ai 42 mila euro: 24 mila a carico

    del proprietario di cui 20 mila per

    la barca e 3.400 circa di spesa sul

    territorio e la quota residua soste-

    nuta dagli ospiti a bordo

    (Osservatorio Nautico Nazionale).

    (continua a pag. seguente)

    SEGMENTO SUPERYACHT

    Nel 2009: 1.019 ordini di super-

    yacht a livello mondiale.

    Nel 2013: 692 ordini di super-

    yacht a livello mondiale, di cui il

    39% di aziende italiane (272).

    LItalia perde circa il 14% di ordi-

    ni, a fronte di un calo globale del

    5%. Questo deriva dal crollo di do-

    manda generale (-33%) della fa-

    scia dimensionale inferiore (80-90

    piedi), nella quale i cantieri italiani

    sono sempre stati protagonisti

    assoluti.

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    (continua da pag. precedente)

    Laghi

    Rilevante anche la spesa generata

    dai diportisti dei Grandi Laghi del

    Nord, pur interessando unit di

    lunghezza medio-piccola: varia dai

    4.200 euro dei natanti fino a10

    m, (di cui 3.600 in capo al proprie-

    tario del mezzo), agli 11.500 euro

    sulle imbarcazioni di 10-18 m, (di

    cui 9.400 euro spesi dagli arma-

    tori). (Osservatorio Nautico Nazio-

    nale).

    Un Marina turistico genera com-

    plessivamente 90 posti di lavoro,

    di cui 12 direttamente alle dipen-

    denze del porto, 55 occupati in

    attivit inserite nellarea portuale

    e 23 occupati nel territorio. Se-

    condo il Censis ogni 3,8 imbarca-

    zioni genera un posto di lavoro in

    attivit turistiche e nei servizi.

    I superyacht

    Rappresentano il segmento nume-

    ricamente meno rilevante ma eco-

    nomicamente pi interessante. La

    flotta mondiale di superyacht an-

    novera circa 1.100 unit, delle

    quali il 70% naviga in Mediterra-

    neo. Il nostro bacino particolar-

    mente appetibile per i diportisti

    non comunitari che navigano nelle

    sue acque una media di 44 gior-

    ni allanno (Osservatorio Nautico

    Nazionale).

    Per comprenderne il valore ba-

    sta valutare che le spese annue

    per la manutenzione e gli ap-

    provvigionamenti delle navi da

    diporto > di 30 m ammontano in

    media a 850.000 euro annui

    per unit, con valori singoli pi

    alti per gli armatori extra UE,

    seguiti da armatori UE e arma-

    tori italiani.

    Il ricorso al noleggio commercia-

    le molto pi frequente nelle

    navi da diporto rispetto alle unit

    di lunghezza inferiore ai

    24metri: quasi un terzo delle

    navi stato adibito nel corso

    dellultimo anno al charter, con-

    fermando che questa una mo-

    dalit normale che se ostaco-

    l a t a s p i n g e s i a

    allimbandieramento estero, sia

    al trasferimento in altre acque.

    Circa il 65% degli armatori delle

    navi che hanno un comandante

    italiano sono stranieri (di cui il

    30% extra UE), ma l83% di que-

    ste unit abitualmente ormeg-

    giata nelle nostre strutture por-

    tuali. Questo dimostra il poten-

    ziale del fare sistema.

    Le criticit del settore Secondo gli operatori dei porti

    turistici sono le seguenti:

    Daniela Salvestroni

    5

    Rilevazione Osservatorio Nautico

    Nazionale

    IMPATTO SU:

    Costruzione di nuovi

    posti barca

    Gestione delle

    strutture

    Manteni-mento della

    clientela

    Attrazio-ne di nuovi clienti

    Gestio-ne del perso-nale

    Ripetuti controlli fiscali sulla clientela

    2,3 % 8,3 % 51,6 % 34,6 %

    Difficolt di relazione con gli enti pubblici

    18,6 % 8,3 % 9,7 % 7,7 % 3,7 %

    Eccessiva burocrazia 69,8 % 36,1 % 3,2 % 3,8 % 11,1 % Eccessiva tassazione 2,3 % 44,4 % 12,9 % 11,5 % 70,4 % Normativa penalizzante 7,0 % 2,8 % 3,2 % 3,8 % 11,1 % Nuovi competitors 3,2 % 15,4 % Altro 16,1 % 19,2 % 3,7 %

    Fonte:

    UCINA Confindu-

    stria Nautica

    Ufficio Studi

  • NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    6

    YARE 2014 IL POLO NAUTICO PISANO SUSCITA LINTERESSE

    DEI COMANDANTI DI SUPERYACHT

    Anche questanno il tour Yare (Yacht after sales & refit experience), organizzato dal Cen-tro per linnovazione e lo sviluppo della nautica toscana Navigo e dal Polo delleccellenza nautica tosca-na Penta in occasione del Seatec di Marina di Carrara, ha fatto tap-pa a Pisa. Venticinque comandanti di super-yacht hanno visitato il 7 febbraio scorso quattro cantieri navali dellarea dei Navicelli e il porto turistico di Marina di Pisa. Il grup-po, composto soprattutto da italia-ni e inglesi, stato ricevuto nella sede della Navicelli di Pisa spa per la descrizione delle caratteristiche dellarea dei Navicelli e ha poi visi-tato i cantieri Pisa Superyacht, Seven Stars, Codecasa e Austin Parker. Il tour si concluso a Ma-rina di Pisa con la visita al porto turistico di Boccadarno. Il comandante inglese David Dur-ston, che aveva gi visitato il can-tiere Seven Stars un anno fa, ha chiesto un incontro privato con i proprietari per una trattativa com-merciale relativa alla manutenzio-ne di un superyacht di 65 metri, che attualmente si trova nel porto di Suez, ma anche allacquisto di una imbarcazione usata di 50 metri degli anni 80.

    I cantieri Seven Stars sorgono nellarea della Svi-luppo Navicelli srl e si occupano di ser-vizi dedicati alle imbarcazioni a mo-tore da 20 a 60 metri, dal check-up al rimessaggio in-vernale e al refitting curato da falegna-mi, meccanici ed elettricisti del grup-po M.A. di Viareg-gio, socio di Seven

    Stars. La darsena di 330 metri di lunghezza per 60 metri di larghez-za pu ospitare 50 imbarcazioni fino a 60 metri. Il capannone coper-to destinato al ricovero invernale delle barche risulta al completo: al suo interno si trovano imbarcazioni da 20 a 45 metri di lunghezza su cui si lavora per la manutenzione prestagionale. Il gruppo di comandanti ha potuto visitare anche la sede pisana dei cantieri viareggini Codecasa che si trova nellarea della Sviluppo Navi-celli srl dove occupa una superficie di circa 25 mila metri quadrati, di cui 15 mila di piazzali operativi e 10 mila coperti suddivisi in quat-tro capannoni in calcestruzzo che possono contenere mega-yachts fino a 80 metri di lunghezza. Attualmente stava avviata la costruzio-ne di due imbarcazio-ni in acciaio di 49 e di 51 metri. Il tour prevedeva anche la visita dei cantieri Pisa Super-yachts che hanno sede in localit Mor-tellini su una superfi-cie di 7 mila metri quadri. Il cantiere

    specializzato nella costruzione di imbarcazioni di lusso oltre i 30 metri di lunghezza, in acciaio e in alluminio. Inoltre la societ ha un accordo di collaborazione con Azi-mut Benetti per la realizzazione di imbarcazioni in alluminio. Infine i comandanti hanno visitato i cantieri Austin Parker che nel 2013 si sono trasferiti da Rosigna-no Marittimo a Pisa, in localit Tombolo, al posto del cantiere na-vale Arno. La nuova sede ha laccesso diretto al mare, una dar-sena privata con travel-lift, 2500 metri quadri coperti e 6500 metri quadri di piazzali e consente, oltre allattivit di produzione, assem-blaggio e test, anche ogni tipo di manutenzione e il rimessaggio. Questa iniziativa dichiara lamministratore unico della Navi-celli di Pisa spa Giovandomenico Caridi - rappresenta un ulteriore tassello per lo sviluppo dellarea. La capacit di attirare capitali stranie-ri ma anche users di fondamen-tale importanza in un periodo di globalizzazione come quello degli ultimi anni. Per questo la Navicelli spa si sta attivando per fornire alle imprese un ventaglio di opportuni-t di networking a livello internazio-nale che diano spazio ai numeri e alle potenzialit della nostra area produttiva.

    D.S.

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    7

    camper e servizi per il turismo

    allaria aperta. Sono eventi che por-

    tano sulla costa ligure e tirrenica

    migliaia di appassionati sia dellauto

    sia del camper: un target che ha

    capacit di spesa e che aiuta a de-

    stagionalizzare il turismo. Sotto

    questo aspetto la fiera ha una fun-

    zione molto rilevante sia per il fattu-

    rato diretto sia per lindotto che

    crea.

    E fra queste qual la rassegna

    che preferisce, quella che guida

    con pi passione?

    Non ci sono classifiche n di merito

    n di preferenza. Tutte le manifesta-

    zioni, per noi, hanno pari dignit e le

    organizziamo con lo stesso impe-

    gno e la stessa passione. Natural-

    mente alcune, per i numeri che ge-

    nerano e per le loro forti connessio-

    ni dirette con i capisaldi

    delleconomia del territorio, impon-

    gono un coinvolgimento diverso.

    Comunque nessuna preferenza

    perch conosciamo le potenzialit

    di ciascuna e lavoriamo per farle

    emergere.

    (continua a pag seguente)

    di un cambiamento strutturale del

    mercato con tutto quello che ne

    consegue anche in termini di orga-

    nizzazione del lavoro. Per questi

    motivi abbiamo valutato molto positi-

    vamente il leggero incremento di

    espositori e di visitatori come se-

    gnale di uninversione di tendenza

    sperando che il trend si consolidi nei

    prossimi anni.

    Quali sono i comparti ai quali Car-

    rara Fiere fa da vetrina nellarco

    dellanno?

    Da molti anni il nostro complesso si

    caratterizza per lo svolgimento di

    alcune manifestazioni che hanno

    una stretta relazione con le attivit

    che caratterizzano il territorio: oltre

    la nautica il marmo con Car-

    rara Marmotec ma anche il

    turismo e la balneazione con

    Tirreno CT e Balnearia oltre

    a saloni legati ad attivit del

    tempo libero che hanno atti-

    nenza con un bacino territo-

    riale che comprende Liguria

    e Toscana con i Saloni della

    Caccia e della Pesca ma an-

    che con 4x4Fest il salone

    dellauto integrale ma anche

    Tour.it che ospita caravan,

    La nautica rilancia dalla 12esima

    edizione della rassegna internaziona-

    le dedicata alle tecnologie, al design e

    al refit per imbarcazioni yacht e navi

    che si tenuta in febbraio a Marina

    di Carrara e apre la strada alla timida

    ripresa economica del Paese. Risulta-

    to positivo oltre le aspettative, affer-

    mano i vertici del Polo fieristico. Nu-

    merose le sezioni espositive fra le

    quali spiccano COMPOTEC e YARE in

    un cosmo di attrazioni che coinvolge

    molteplici e influenti stakeholder.

    Direttore Mazzanti, la 12esima edi-

    zione di Seatec si aperta in un

    clima di preoccupazione per il com-

    parto nautico che riflette

    landamento generale delleconomia

    non certo brillante, ma il risultato

    positivo andato oltre le aspettati-

    ve; che cosa successo?

    La preoccupazione riguardava, in

    generale, un comparto che, negli ulti-

    mi anni, per una serie molto comples-

    sa di motivi, ha avuto un calo rilevante

    di fatturato. Basti pensare che oggi

    oltre l80% degli ordini hanno una

    committenza straniera, invertendo

    completamente il dato di pochi anni

    fa che vedeva il mercato nazionale al

    vertice della domanda con le stesse

    percentuali di fatturato che oggi ri-

    guardano lexport. Siamo in presenza

    SEATEC 2014

    INTERVISTA A PARIS MAZZANTI DIRETTORE DI CARRARA FIERE

  • NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    8

    di carattere tecnico e culturale coin-

    volgendo aziende, ricercatori, mondo

    universitario e contribuendo a fare

    della nostra rassegna un evento com-

    pleto sotto tutti i punti di vista.

    Le novit di questa edizione?

    Elencarle sarebbe davvero lungo e

    non farebbe giustizia a chi viene di-

    menticato. Vorrei sottolineare che

    attraverso due premi, uno riservato

    allinnovazione tecnica e uno al design,

    oltre che con il Millennium Yacht De-

    sign Award, abbiamo individuato, se-

    gnalato e premiato i prodotti o i pro-

    gettisti che hanno dato un contributo

    specifico anche se sarebbero moltis-

    simi quelli da segnalare perch testi-

    moniano la grande capacit innovati-

    va delle nostre aziende.

    E i numeri?

    Credo che con ledizione 2014 si sia

    verificata uninversione di tendenza

    che ha portato ad un aumento, mode-

    sto ma significativo, del numero degli

    espositori che sono stati 458 ( circa il

    5% in pi del 2013) e di quello dei

    visitatori: 8.346 quasi il 10% in pi

    con un aumento del 5% degli stranie-

    ri. In questo scenario un risultato

    davvero positivo e ci conforta per il

    futuro.

    (continua a pag. seguente)

    grande valore. Enumerare tutti i set-

    tori sarebbe davvero lungo ma

    sufficiente ricordare che le compo-

    nenti di uno Yacht sono moltissime:

    si va dalla progettazione alla realizza-

    zione dello scafo, dalla carpenteria

    agli stampi, dallallestimento alla mo-

    torizzazione fino allinstallazione dei

    software e dei sistemi pi sofisticati

    per la gestione di un manufatto di

    grande complessit che deve essere

    gestito con altrettanta professionali-

    t. Elencarli sarebbe lunghissimo e

    potremmo correre il rischio di di-

    menticarne qualcuno. Non dimenti-

    chiamo poi che gli allestimenti degli

    interni ( e non solo quelli) coinvolgono

    aziende che devono mettere in cam-

    po grandi competenze artigianali e

    manualit spesso uniche e che mol-

    te di queste aziende, operano anche

    in altri settori dallarredamento al

    campo dellelettricit tanto per fare

    qualche esempio che coinvolge diret-

    tamente anche lentroterra della

    toscana dove sono migliaia le azien-

    de che supportano la nautica.

    Chi sono i partner e i sostenitori

    della rassegna?

    SEATEC organizzata da CarraraFie-

    re ma possiamo contare sulla colla-

    borazione di tante associazioni che

    portano in fiera le loro esperienze,

    organizzano convegni e workshop,

    creano le condizioni per un dibattito

    (continua da pag precedente)

    Torniamo alla nautica. Le sezioni

    che compongono Seatec sono nu-

    merose, coprono quasi lintera filie-

    ra del settore; ce ne vuole parlare?

    Farei una piccola ma doverosa pre-

    messa. SEATEC sicuramente il

    marchio di riferimento dellevento

    perch rivolto al mondo delle azien-

    de che offrono prodotti, servizi e si-

    stemi per barche, navi e yacht, ma

    non dobbiamo dimenticare COMPO-

    TEC e YARE perch, con i loro espo-

    sitori e le partecipazioni che muovo-

    no completano organicamente

    levento. COMPOTEC si rivolge ad un

    settore di punta come quello dei ma-

    teriali compositi che sono fondamen-

    tali nella nautica moderna come nel

    campo dellaviazione, delledilizia,

    dellautomotive e dei medicali. un

    settore strategico per lindustria

    nazionale con enormi potenzialit di

    sviluppo e che ha un collegamento

    molto diretto con la nautica mentre

    YARE levento che coinvolge e met-

    te in rete le aziende della nautica e fa

    crescere le relazioni con il mondo dei

    comandanti fondamentali nelle scel-

    te di spesa.

    naturale che questi tre elementi

    compongono una filiera complessa

    che va dai prodotti alle forniture fino

    ai servizi necessari per costruire e

    far funzionare imbarcazioni anche di

    SEATEC il marchio di riferimento della manifestazione fieristi-

    ca perch rivolto al mondo delle aziende che offrono prodotti,

    servizi e sistemi per barche, navi e yacht, ma COMPOTEC e YA-

    RE, con i loro espositori e le partecipazioni che muovono, com-

    pletano organicamente levento che si svolto in presenza di un

    cambiamento strutturale del mercato con tutto quello che ne

    consegue anche in termini di organizzazione del lavoro. Per que-

    sti motivi abbiamo valutato molto positivamente il leggero incre-

    mento di espositori e di visitatori, che hanno partecipato a Sea-

    tec 2014, come segnale di uninversione di tendenza sperando

    che il trend si consolidi nei prossimi anni.

    PARIS MAZZANTI Direttore Generale di Carrara Fiere

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    re gli interventi di refitting che si rendo-

    no necessari nella vita di

    unimbarcazione importante per tutto

    il settore nautico italiano e Yare , as-

    sieme alla qualit delle aziende, una

    leva molto importante per mantenere

    vivi i rapporti con la committenza reale

    e potenziale. Anche in questo senso

    SEATEC, COMPOTEC e YARE rappre-

    sentano unofferta unica per qualit e

    offerta di novit utili ai professionisti.

    Costi e impegno per gli espositori.

    Parlando con loro si coglie qualche

    perplessit sulla frequenza annuale

    della fiera, qualcuno suggerisce di

    esporre magari ogni due anni; un

    argomento che prendete in conside-

    razione?

    Per quanto ci riguarda ogni anno realiz-

    ziamo, fra gli espositori, unanalisi di

    Customer Satisfation chiedendo rispo-

    ste ad una serie di domande non solo

    sulla manifestazione ma anche ad e-

    ventuali innovazioni e suggerimenti. Ad

    oggi non abbiamo avuto indicazioni o

    richieste specifiche di biennalizzazione.

    Se questo avverr nel futuro saremo i

    primi a valutare la tendenza.

    Nelle ultime stagioni abbiamo visto

    rassegne famose, in passato trainan-

    ti, un po in affanno; con il risultato di

    Seatec 2014 Carrara Fiere guarda

    alla Pole position fra i suoi competi-

    tors?

    Se una rassegna incontra delle difficol-

    t non una bella notizia perch signifi-

    ca che il settore al quale si rivolge

    che in fase involutiva o negativa. Per

    radicata convinzione noi siamo soliti

    guardare alle nostre attivit perch

    siamo convinti che in ogni settore c

    spazio per tutti e che si possono indivi-

    duare spazi e segmenti nuovi per radi-

    care nuove fiere o per rilanciare eventi

    che segnano il passo. il nostro impe-

    gno quotidiano e ci mettiamo tutto

    lentusiasmo e lesperienza che abbia-

    mo maturato anche se non semplice

    e le difficolt non mancano per nessu-

    no.

    Mara Borsini

    mettere in relazione le nostre aziende

    con la committenza diventano

    unoccasione unica e insostituibile. Il

    refitting e i servizi post vendita, in una

    fase di contrazione della costruzione di

    nuove imbarcazioni, rappresentano un

    segmento fondamentale per le aziende

    e dunque da curare con attenzione

    particolare.

    YARE muove da sola interessi di busi-

    ness considerevoli nellarea del Medi-

    terraneo, rimarr allinterno di Sea-

    tec anche nelle prossime edizioni?

    Oggi sono diverse migliaia, circa cin-

    quemila, le imbarcazioni sopra i venti

    metri che navigano stabilmente nel

    Mediterraneo. Poterle ospitare stabil-

    mente nei nostri porti o poter effettua-

    (continua da pag. precedente)

    Lincontro con i comandanti dei Super-

    yacht, nel contesto di YARE, un ini-

    ziativa di grande fascino, da cosa na-

    sce questa attenzione nei loro confron-

    ti?

    Per i grandi Yacht il comandante la

    figura di riferimento per lArmatore: il

    decision Maker sia per le attivit quoti-

    diane sia per gli interventi che comporta-

    no spese qualche volta anche molto rile-

    vanti. Offrire ai comandanti un quadro

    aggiornato delle aziende con le quali

    possono interagire e metterli in contatti

    con i potenziali fornitori significa accor-

    ciare e semplificare i tempi di scelta e di

    decisione. SEATEC per la presentazione

    dellofferta e YARE per la capacit di

    9

    Il complesso fieristico si trova in posizione strategica sul confine fra Toscana e Liguria. E

    facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto grazie alla rete di collegamenti veloci:

    aeroporti, ferrovie e autostrade.

    La particolare attenzione riposta nella progettazione architettonica conferisce eleganza e

    bellezza alle strutture che si estendono a pochi metri dal mare, su una superficie di 95.000

    mq. di cui 32.000 in strutture coperte.

    Il Centro Direzionale a firma Angelo Mangiarotti. Il celebre architetto vi ha realizzato luso

    esemplificativo di marmi e graniti lavorati ed installati secondo le pi avanzate tecniche di

    trasformazione e di posa.

    Il sistema modulare, la flessibilit della struttura e la modernit del complesso rendono

    realizzabili le pi diverse esigenze nellambito di eventi e manifestazioni di alto livello, garan-

    tendo ottima fruizione degli spazi. Passaggi coperti in vetro e metallo permettono omogenei-

    t nei collegamenti tra le varie strutture coperte.

    Sono disponibili 6 Sale Convegni, ognuna dotata dei pi avanzati servizi tecnologici.

    Una vasta zona, centrale rispetto alle aree espositive, raccoglie tutti i servizi di utilit comu-

    ne: banca, internet point, agenzia viaggi e prenotazioni alberghiere, copisteria, sala stampa,

    edicola ed uffici. Pi di 20.000 mq. di parcheggio gratuito possono ospitare 3.000 vetture.

    Quattro ingressi permettono di raggiungere in maniera mirata le singole zone.

    CARRARAFIERE

  • 10

    NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    MISSIONE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE: NAVICELLI SPA IN INDIA

    Mentre nella maggior parte delle

    economie di storica industrializzazio-

    ne la domanda ormai stagnante, i

    consumi indiani continuano a cre-

    scere, trainati dal sensibile dinami-

    smo della aspiring middle class, in

    aumento ogni anno e il cui reddito

    medio in crescita costante. In due

    decenni lIndia ha subito una radica-

    le trasformazione: da economia

    principalmente agricola, con un mo-

    desto tasso di crescita, passata a

    una delle pi dinamiche del mondo.

    Queste sono state le ragioni che

    hanno spinto la Spa Navicelli di Pisa

    a effettuare una missione nel paese

    asiatico per incontrare operatori

    nautici, responsabili di marine e tito-

    lari di cantieri navali.

    Infatti, nel 2013, leconomia indiana

    cresciuta in termini reali del 5,4%.

    Ma le riforme economiche avviate a

    partire dal 2011 (che hanno coin-

    volto la grande distribuzione, il setto-

    re bancario, i prezzi energetici,

    laviazione civile, il broadcasting e il

    processo di riforma del governo

    teso a ridurre gli ostacoli burocrati-

    ci e a snellire le procedure di appro-

    vazione dei

    grandi investi-

    menti) fanno

    supporre un

    ritorno, gi dal

    2014, a una

    crescita soste-

    nuta che si

    attesti attorno

    all8% su base

    annua. Tale

    trend positivo

    trova vantag-

    gio anche nel

    dividendo de-

    mografico, con

    oltre un terzo della popolazione al

    di sotto dei 35 anni di et.

    Limprenditorialit la fonte princi-

    pale di ricchezza, ma i settori ter-

    ziari in rapida crescita, come quel-

    lo tecnologico e dei servizi finanzia-

    ri, hanno catapultato molte fami-

    glie di reddito medio nella fascia

    dei soggetti che dispongono di un

    proprio capitale ingente (High Net

    Worth Individuals) e Mumbai e Del-

    hi sono le citt che hanno registra-

    to una crescita maggiormente ra-

    pida in termini di incremento del

    numero di HNWI in Asia.

    Con LUE lIndia ha una partnership

    strategica, dal 2004, e un Action

    Plan (2008) che coprono le aree

    della sicurezza, della cooperazione

    settoriale (ambiente, scienza, inno-

    vazione, energia, commercio). Dal

    1991 al 2011, infatti,

    linterscambio commerciale Italia

    India cresciuto 12 volte, pas-

    sando da 708 milioni di Euro a 8,5

    miliardi di Euro. Tuttavia, nel 2012,

    si assistito a una contrazione

    dellinterscambio (7,1 miliardi di

    Euro) complice la crisi

    dellEurozona, il forte deprezzamen-

    to della rupia e il rallentamento del-

    la crescita delleconomia indiana.

    Nonostante questi aspetti, lItalia

    il quinto partner commerciale tra i

    paesi UE (preceduta da Germania,

    Belgio, Gran Bretagna e Francia).

    Oggi lIndia rappresenta, a livello

    globale, un mercato dalle straordi-

    narie potenzialit per lampiezza dei

    margini di inserimento che offre,

    pur in presenza di significative com-

    plessit; il suo ritmo di crescita

    tra i pi elevati, in scala globale, tra

    le economie emergenti secondo

    solo alla Cina.

    Il Governo di Delhi si prefisso

    lobiettivo di elevare, entro il 2025,

    il contributo al PIL del settore mani-

    fatturiero, dallattuale 16% al 25%,

    creando al contempo circa 100

    milioni di posti di lavoro e, per favo-

    rire la crescita, ha attivato, negli

    ultimi anni, numerosi piani industria-

    li, volti a colmare il deficit energeti-

    co e infrastrutturale del paese: il

    National Highways Development

    Program (NHDP) che ha lobiettivo

    di costruire, di ampliare o di riabili-

    tare 54.000 km di autostrade con

    un investimento stimato in 60 mi-

    liardi di dollari; la Airport Authority

    che prevede la modernizzazione di

    35 aeroporti e la costruzione di 15

    nuovi scali per un investimento

    complessivo di 57 milioni di euro;

    sono inoltre previsti interventi tra

    cui lammodernamento di 236 sta-

    zioni, la costruzione di nuovi

    terminal, lo sviluppo di una rete di

    alta velocit e la realizzazione di

    25.000 km di ferrovie entro il

    2020, per una spesa totale di oltre

    70 miliardi di dollari.

    (Continua a pag. seguente)

    Fonte: lonleyplanet.com

  • 11

    AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    (continua da pag. precedente)

    Nel prossimo decennio, verran-

    no mobilizzati da 40 a 60 miliar-

    di di dollari ogni anno per finan-

    ziare lo sviluppo urbano, in parti-

    colare la costruzione di metro-

    politane nei centri principali del

    paese.

    Infine, nel quadro del National

    M a r i t i m e D e v e l o p m e n t

    Program (NMDP), prevista la

    realizzazione di 254 progetti

    miranti a potenziare le capacit

    portuali attraverso una maggio-

    re dotazione di macchinari ed

    equipaggiamenti per la gestione

    dei cargo, delle connessioni con

    le vie di trasporto terrestre e

    dellinformatizzazione delle ope-

    razioni.

    LIndia, nel complesso, sta speri-

    mentando una fase di crescita

    superiore a molti altri paesi in

    via di sviluppo in Asia, legata

    anche alla presenza di un gran

    numero di soggetti che dispon-

    gono di un capitale ingente e

    che sono fortemente interes-

    sati al mercato degli yacht di

    lusso e a quello degli yacht usa-

    ti, che potrebbe costituire una

    nicchia unica sul mercato india-

    no e la possibilit di sfruttare

    limmenso potenziale di multi-

    propriet da parte di acquiren-

    ti istituzionali e aziendali.

    Bench linteresse per le im-

    barcazioni di lusso in India sia

    molto alto, da precisare che

    il settore si trova ancora a uno

    stadio di sviluppo iniziale, anche

    se, negli ultimi cinque anni,

    cresciuto del 33%. Il mercato

    fa affidamento principalmente

    sulle importazioni, in particola-

    re quelle provenienti da Italia,

    Emirati Arabi Uniti e Cina.

    Con lemergere del mercato

    dello yachting di lusso, apertosi

    per la prima volta negli ultimi 3-

    4 anni, il settore sperimenter

    tassi di crescita ottimali nei

    prossimi cinque anni. Questa

    tendenza verr favorita anche

    dalla presenza di un litorale che

    si estende per oltre 7.500 km

    di lunghezza.

    In particolare, tra le imbarcazio-

    ni di lusso, gli yacht a motore di

    lunghezza compresa tra i 33 e i

    50 piedi sono oggetto di grande

    richiesta da parte del segmento

    degli HNWI, mentre le barche a

    vela sono relativamente meno

    ricercate. La richiesta di yacht

    di grandi dimensioni aumenter

    al maturare della popolazione di

    HNWI, che tender a passare a

    uno yacht di grandi dimensioni

    dopo cinque anni. Tuttavia la

    richiesta di piccole e medie im-

    barcazioni continuer a restare

    alta, grazie ai progetti di infra-

    strutture che il Governo ha in

    programma.

    Come emerge dal Piano Nazio-

    nale dellExport, elaborato

    dallAgenzia per la Promozione

    a l l e s t e r o e p e r

    linternazionalizzazione delle

    imprese italiane (ICE), lAsia sa-

    r, nei prossimi anni, il motore

    principale del commercio mon-

    diale. Secondo un recente rap-

    porto di HSBC, lIndia, terza eco-

    nomia del continente, detter il

    passo di tale dinamica: nei pros-

    simi cinque anni, le importazioni

    indiane sono previste in cresci-

    ta a un ritmo medio annuo del

    7%, il pi elevato dei paesi e-

    mergenti. Attualmente lItalia

    intercetta soltanto l1% delle

    importazioni complessive

    dellAsia. Questi dati permetto-

    no di capire quale sia lampiezza

    delle potenzialit non ancora

    sfruttate.

    (continua a pag. seguente)

    Kochi Marina (South India) Fonte: http://www.skyscrapercity.com/

  • NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    12

    (continua da pag. precedente)

    Dagli incontri effettuati sono

    emerse numerose possibilit

    per i cantieri nautici del nostro

    paese di penetrare il mercato in

    oggetto, infatti, i prodotti Made

    in Italy sono apprezzati per la

    ricercatezza del design, per il

    valore dei materiali utilizzati e

    per la qualit e lattenzione al

    dettaglio. Nellimmaginario del

    consumatore indiano, la merce

    italiana viene automaticamente

    associata a un prodotto di stile,

    lusso e raffinatezza. In India esi-

    ste gi una forte presenza di

    aziende e stabilimenti italiani

    che si attesta attorno alle 400

    imprese, ma questi numeri sono

    suscettibili di significativi pro-

    gressi; infatti, per le nostre im-

    prese, le possibilit di inserimen-

    to in questo mercato possono

    essere molteplici:

    sussidiarie possedute

    al 100% dalla casa

    madre italiana;

    Joint Ventures con

    societ indiane;

    Uffici di rappresen-

    tanza;

    Agenti commerciali

    Forme di collabora-

    zioni tecniche;

    Societ di diritto in-

    diano fondate da

    cittadini italiani.

    Circa il 60% delle presenze

    italiane rappresentato da

    sussidiarie e JV. Proprio que-

    ste ultime sono la forma pi

    diffusa tra le piccole e medie

    imprese che si affacciano sul

    mercato indiano.

    Le principali aree di insediamen-

    to delle imprese italiane in India

    sono i poli industriali di Delhi-

    Gurgaon-Noida e di Mumbai-

    Pune, seguono poi le citt di

    Chennai, Bangalore e Calcutta.

    Grazie alla sua politica di facilita-

    zione degli investimenti e al buo-

    no stato delle infrastrutture, il

    Gujarat si candida a diventare

    nel prossimo futuro un nuovo

    importante polo di attrazione di

    investimenti produttivi nazionali

    e stranieri.

    LIndia offre anche opportunit

    di manodopera ai produttori

    italiani per la fornitura di sup-

    porto di servizio e di manuten-

    zione. I produttori italiani posso-

    no aggiungere il supporto come

    un vantaggio per promuovere e

    vendere i loro prodotti in India.

    Inoltre, il piano di adeguamento

    infrastrutturale creer ulteriori

    opportunit di crescita anche

    per gli studi di progettazione e

    per le imprese appartenenti

    allindustria dei materiali e delle

    attrezzature da costruzioni.

    Viola Luti

    Fonte immagine:

    http://www.giirayachts.com/

    Attuale ormeggio per yacht di Mumbai

    Fonte immagine:

    http://www.sail-world.com/

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    13

    ASSONAT

    INTERVISTA AL PRESIDENTE AVV. LUCIANO SERRA

    Grazie agli 8.000 chilometri

    di costa il turismo nautico ha

    da sempre rivestito un ruolo

    principale nelleconomia del

    bel Paese: il territorio italiano

    caratterizzato da una fortis-

    sima vocazione turistica,

    disseminato di porti turistici

    di pregio e ha un patrimonio

    naturale e culturale da difen-

    dere e promuovere.

    In questo contesto la portuali-

    t turistica rappresenta

    unimportante opportunit di

    crescita economica e sociale

    per il territorio e dunque per

    le comunit locali, poich inci-

    de, in maniera significativa,

    sul prodotto interno lordo.

    Ma sono ancora tanti i nodi

    da sciogliere per il settore.

    Negli ultimi anni si registra-

    to un aumento importante

    dei posti barca, ma comun-

    que inferiore alle aspettative,

    e la situazione tuttaltro che

    rosea, con porticcioli deserti

    a causa della fuga delle bar-

    che allestero.

    Per fare una fotografia sullo

    stato di salute dei marina

    italiani abbiamo deciso di in-

    contrare lavvocato Luciano

    Serra, Presidente di AS-

    SO.N.A.T. (Associazione Na-

    zionale Approdi e Porti Turi-

    stici), associazione che rag-

    gruppa molte delle pi impor-

    tanti strutture presenti lungo

    le coste dello Stivale e che ha

    quindi lobiettivo di tutelare gli

    interessi delle aziende che si

    occupano della costruzione o

    della gestione degli approdi

    turistici.

    Presidente Serra qual la

    sua visione del settore del

    turismo nautico oggi?

    La visione di un comparto

    strategico dellindustria del

    turismo, che deve finalmente

    fare squadra fra tutte le sue

    componenti per superare

    questo momento di criticit e

    dar vita ad una politica comu-

    ne che consenta di

    attrarre i turisti

    stranieri e offra

    nuove opportunit

    a quelli italiani.

    Molti approdi e i

    porti turistici ita-

    liani stanno attra-

    versando un mo-

    mento difficile che

    comporta un loro

    riposizionamento

    sul mercato, se-

    condo lei che 2014 ci atten-

    de?

    In questi ultimi anni abbiamo

    imparato a convivere con una

    profonda crisi strutturale ri-

    spetto alla quale i porti turisti-

    ci si sono riposizionati sul mer-

    cato con unofferta opportuna-

    mente diversificata.

    Questanno dobbiamo cogliere

    quei piccolissimi segnali positi-

    vi che sembrano interessare

    la piccola nautica; mentre au-

    spico che la nuova fase politi-

    ca possa dare chiarezza e

    serenit ai fruitori delle grandi

    imbarcazioni, che negli ultimi

    anni non hanno navigato nei

    nostri mari.

    (continua a pag. seguente)

    "IL PORTO, LA PORTA DI ACCESSO AL TERRITORIO.

    Il presidente d

    ASSONAT, Avv.

    Luciano Serra

    Fonte immagini:

    www.assonat.com

  • NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    14

    in favore del settore. Solo con

    una politica rivolta a dare sereni-

    t agli operatori e ponendo fine

    ad una immotivata aggressione

    fiscale, potremmo riequilibrare la

    situazione finanziaria di questi

    concessionari.

    Che cosa manca ai porti italia-

    ni? E di quali azioni di sostegno

    c bisogno per favorire la por-

    tualit turistica italiana?

    Ai porti italiani manca di accre-

    scere ulteriormente la qualit dei

    servizi offerti e di essere messi in

    rete per mettere a disposizione

    dei nostri clienti italiani e stranie-

    ri unofferta di qualit globale e

    garantita. La programmazione

    degli investimenti potr realizzar-

    si solo attraverso una politica

    che abbandoni laggressione me-

    diatica e fiscale dei quali siamo

    stati destinatari. Infine attendia-

    mo prima dellestate la riforma

    della normativa che disciplina la

    vita delle concessioni demaniali

    marittime.

    Sempre di pi si parla del porto

    che deve essere visto come la

    porta di accesso al territorio

    retrostante e con questo deve

    essere fortemente integrato

    per poter cos permettere si-

    gnificative ricadute economiche

    (continua da pag. precedente)

    Negli ultimi anni abbiamo assisti-

    to, in Toscana come in molte al-

    tre regioni, ad un significativo

    incremento delle strutture por-

    tuali turistiche a fronte per di

    una fuga delle imbarcazioni dai

    nostri porti verso quelli di altre

    mete turistiche come ad esem-

    pio la vicina Croazia, quali sono le

    principali motivazioni?

    E noto che la politica intrapresa

    dal Governo Monti per il contrasto

    allevasione fiscale ha contribuito a

    creare il concetto di proprietario

    di barca uguale evasore. Tale atti-

    vit ha determinato la fuga dalle

    nostre strutture di circa 27.000

    imbarcazioni, che sono andate a

    incrementare lo sviluppo dei porti

    turistici stranieri. Tutto questo ha

    danneggiato fortemente le diverse

    iniziative imprenditoriali gi avviate

    in Toscana e non solo e dirette ad

    accrescere lofferta portuale turi-

    stica. E da ricordare come dopo

    una grande battaglia, che ha visto

    per la prima volta e con umilt

    fare squadra tra le varie compo-

    nenti associative del mondo della

    nautica, abbiamo ottenuto dei pic-

    coli ma significativi provvedimenti

    anche sullintera economia loca-

    le.

    Siamo stati i primi a sostenere il

    progetto europeo Odyssea, che

    vede il porto come la porta

    dingresso al territorio circostan-

    te, alle sue bellezze artistiche, e-

    nogastronomiche, culturali ecc..

    Adesso possiamo considerarla

    come la porta di accesso ai nostri

    mari, alle nostre isole.

    Quali sono le attivit e i progetti

    a sostegno del settore che sta

    sviluppando ASSONAT?

    Siamo impegnati per la messa in

    rete dei porti turistici, per creare

    concrete sinergie con le altre as-

    sociazioni dei porti turistici euro-

    pei e per consolidare i rapporti

    con quelle del continente africano,

    che si affacciano sul Mediterrane-

    o. Siamo impegnati anche per

    contribuire nella stesura della

    legge sulla riforma delle conces-

    sioni demaniali marittime e sui

    percorsi di formazione dei nostri

    associati e le figure professionali

    dei giovani che intendono trovare

    una loro collocazione lavorativa in

    questo settore. Un esempio per

    tutti la Fondazione Caboto con la

    quale collaboriamo da anni in que-

    sto settore.

    Simone Pistolesi

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    15

    comuni (come centraline, ope-

    re idrauliche, depuratore area

    lavaggio, etc), piazzali e spazi

    condominiali, unampia area di

    stoccaggio di oltre 5.000 me-

    tri quadri e la possibilit di

    realizzare unulteriore darse-

    na sul lato nord del lotto.

    Cedere le opere di urbanizza-

    zione al Comune di Pisa - di-

    chiara il presidente del Con-

    sorzio I Navicelli Maurizio Ban-

    decchi - stato un passaggio

    delicato ma fondamentale.

    Abbiamo 6.000 mq (4 lot-

    ti) da assegnare, ma non man-

    ca linteresse intorno

    a questarea strategi-

    ca per posizione e perfetta

    oltre che per la nautica, che

    resta la sua vocazione princi-

    pale, anche per la logistica, la

    manifattura e lindustria lega-

    ta alla green economy e alle

    energie rinnovabili. A breve

    ufficializzeremo alcune vendi-

    te. Mancano solo le procedu-

    re burocratiche, ma ci sono

    gi accordi con 3 o 4 azien-

    de.

    Altri progetti stanno riguar-

    dando larea dei Navicelli, a

    partire dallinstallazione di 1,4

    km di parancole lungo il lato

    nord della darsena, dai capan-

    noni del Consorzio I Navicelli

    fino al ponte di via Livornese.

    Grazie a 1 milione e 340 mila

    euro di fondi regionali spie-

    ga lassessore ai lavori pubbli-

    ci del Comune di Pisa Andrea

    Serfogli - potrem-

    mo rafforzare gli argini con

    Lunica possibili-

    t per uscire

    dalla crisi inve-

    stire - affer-

    ma lassessore

    allUrbanistica

    del Comune di

    Pisa Ylenia Zam-

    bito - e a Pisa

    questo messag-

    gio stato com-

    preso, per que-

    sto importante

    essere qui og-

    gi: dal canale dei Navicelli pu ripar-

    tire lo sviluppo della citt. La di-

    chiarazione stata fatta nel corso

    della conferenza stampa che si

    tenuta l8 febbraio scorso nella

    sede della Navicelli di Pisa spa per

    annunciare la cessione al Comune

    di Pisa di un pacchetto di opere di

    urbanizzazione da parte del Con-

    sorzio I Navicelli.

    Il Consorzio I Navicelli aderisce alla

    CNA ed proprietario di un'area

    di 71.570 mq allingresso della

    darsena pisana, in prossimit

    dellAurelia, dove sorgono 3 fabbri-

    cati industriali di 7.000 mq luno.

    Le opere di

    urbanizzazio-

    ne cedute al

    Comune di

    Pisa hanno

    un valore di

    circa 5 milio-

    ni di euro e

    comprendo-

    no u-

    na adeguata

    viabilit e

    spazi a verde, parcheggi, opere

    lausilio di parancole per garan-

    tire la piena efficienza delle

    sponde.

    E con i nuovi argini in sicurezza

    sar anche possibile dragare il

    fondo del canale per portarne

    la profondit da 3 metri e 3,50

    metri.

    Il nostro lavoro in continua

    evoluzione - dichiara

    lamministratore unico della

    Navicelli di Pisa spa Giovando-

    menico Caridi - I progetti che

    abbiamo in cantiere non si con-

    tano: riporteremo il treno nella

    darsena, termineremo la pista

    ciclabile che collegher la dar-

    sena a Porta a Mare e rifare-

    mo le banchine. Nel frattempo

    abbiamo messo in sicurezza

    larea grazie a un sistema di

    video sorveglianza. E il control-

    lo non si ferma a terra: tutte le

    imbarcazioni che passano il

    ponte di Calambrone vengono

    dotate di un sistema che ci

    permette di monitorarne il tra-

    gitto.

    D.S.

    AREA NAVICELLI IL CONSORZIO I NAVICELLI HA CEDUTO

    AL COMUNE DI PISA OPERE DI URBANIZZAZIONE

    DEL VALORE DI CIRCA 5 MILIONI DI EURO

    Ylenia Zambito, Assessore

    allUrbanistica Comune di Pisa

    Andrea Serfogli, Assessore ai Lavori

    Pubblici Comune di Pisa

    Maurizio Bandecchi, Presidente

    Consorzio I Navicelli

  • 16

    NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    A partire da mercoled 5 marzo Pisa ha il suo punto nuovo ven-dita Ikea sui Navicelli. Dopo il taglio del tronco , in puro stile svedese, alla presenza delle autorit locali, alle 9.30 aper-to ufficialmente al pubblico con i primi clienti gi in coda fin dal-le prime ore della mattina. La cerimonia inaugurale, oltre al tradizionale taglio del tronco, ha previsto una colazione a ba-se di salmone e aringa e la vo-dka per gli stomaci pi robusti. Oltre le autorit locali pisane erano presenti alla cerimonia il presidente della Regione To-scana, Enrico Rossi, e lamministratore delegato di Ikea Lars Peterson che ha rin-graziato ufficialmente il presi-dente Rossi per gli sforzi com-piuti nel voler far restare Ikea in Toscana dopo la controversa e burrascosa vicenda di Vecchia-no. Patterson ha inoltre dichia-

    rato di voler innal-zare lattuale per-centuale dell8% di acquisti realizzati da fornitori italiani. Il punto vendita pi-sano il 21 nego-zio del gruppo Sve-

    dese in Italia e si estende su un area complessiva di 33.600 mq di cui 12.000 mq espositivi. La struttura ospita inoltre un risto-rante self service da 400 posti e un ampio parcheggio con una capienza di 1200 posti auto. Il

    20% circa del fabbi-sogno energetico del punto vendita coperto dallattiguo impianto fotovoltai-co. Per fornire qual-che numero a ri-guardo degli assunti possiamo ricordare che lufficio risorse umane di Ikea ha

    ricevuto pi di 28.000 curricula vitae di cui al momento sono stati assunti 192 persone per la mag-gior parte al disotto dei 35 anni di et, il 63% dei quali part time. A tali numeri si aggiungono i 90 po-sti di lavoro creati nellindotto. Nonostante la grande affluenza di

    visitatori il traffico lungo lAurelia

    rimasto regolare. Per loccasione

    stato attivato un servizio bus

    navetta che collegava il punto ven-

    dita dai Navicelli alla stazione. Una

    curiosit: dopo il primo acquisto

    effettuato alle 9.35

    dallambasciatrice svedese Ruth

    Jacoby il primo acquirente tosca-

    no stato il livornese Simone San-

    ti.

    Andrea Bruscoli

    IKEA APRE SUI NAVICELLI

    Foto: Nicola De Neri

    Foto: Nicola De Neri

    Foto: Nicola De Neri

    Foto: Nicola De Neri

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    Nellottica di creare sinergie

    con i centri di eccellenza

    presenti sul territorio, la

    SpA Navicelli e ISTI-CNR

    (Istituto di Scienza e Tecno-

    logie dellInformazione A.

    Faedo) hanno recentemen-

    te stipulato un accordo di

    collaborazione che vedr

    limpegno fianco a fianco tra

    le due aree delle rispettive

    societ, Yachting Lab e TQV

    (Centro di Tecnologie inte-

    grate per la Qualit del Vive-

    re) al fine di stimolare il set-

    tore nautico sul fronte

    dellinnovazione e del trasfe-

    r imento tecno log ico .

    Lattivit principale sar

    quella di individuare tecnolo-

    gie innovative presenti sul

    territorio e trasferirle al

    settore nautico alla sua filie-

    ra istaurando cos una

    stretta collaborazione per la

    partecipazione a bandi di

    finanziamento riguardanti

    lambito tecnologico. La col-

    laborazione si estender

    inoltre alla stesura di pro-

    getti di formazione ogni qual

    volta vi sia necessit o se ne

    presenti loccasione e alla

    promozione di soggetti pro-

    ponenti tecnologici presenti

    sul territorio mediante la

    realizzazione di eventi ad hoc e

    svolgendo interviste alle nuove

    ed emergenti realt innovative

    ed a quelli gi consolidate.

    Lobiettivo di questultima attivi-

    t quello di far conoscere alle

    aziende operanti nella filiera

    nautica le opportunit, ovvero i

    prodotti tecnologico-innovativi,

    che il nostro territorio offre e

    che molto spesso molti ignora-

    no.

    A tal proposito a partire da que-

    sto numero di Navicelli News

    ospiteremo una rubrica da tito-

    lo Innovazione a servizio del

    Territorio.

    A.B.

    STIPULATO LACCORDO DI COLLABORAZIONE

    TRA SPA NAVICELLI E CNR-ISTI

    INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO

    Come nasce e qual

    lattivit /prodotto sviluppa-

    to dellazienda?

    La Lambda Design s.r.l. una

    societ che nasce nel 1988,

    grazie alla volont del suo am-

    ministratore unico. Opera nel

    settore dellarredamento per

    interni e successivamente si

    specializzata nellarredo della

    nautica, forte ormai di

    unesperienza di pi di

    trentanni.

    Cenno alla tipologia del pro-

    dotto

    Realizziamo un prodotto dove

    la componente del design

    molto importante, in quanto

    determina in modo significati-

    vo la qualit del prodotto stes-

    so e delle essenze utilizzate,

    rendendo il tutto omogeneo.

    Un ambiente arredato deve

    essere concepito con criterio

    logico, considerando che an-

    che il pi piccolo componente,

    come ad esempio una sempli-

    ce cornice, deve essere inseri-

    to in un contesto di continuit

    armonica con il resto

    dellallestimento. La nostra

    produzione, oltre ad essere

    innovativa dal punto di vista

    tecnologico, anche attenta

    alla tutela dellambiente, ridu-

    cendo al minimo la tossicit

    dei materiali utilizzati, come

    per esempio nel processo di verni-

    ciatura e di placcaggio, in cui ven-

    gono impiegati dei prodotti dove la

    formaldeide minimizzata.

    (continua a pag. seguente)

    LAMBDA DESIGN:

    ARREDAMENTI INNOVATIVI E DI QUALITA

    Esempio di interno realizzato da Lambda Design Srl

    17

  • NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    (continua da pag. precedente)

    Qual il target dei clienti poten-

    zialmente interessati al prodot-

    to?

    Nel corso del tempo le nostre

    linee di produzione si sono con-

    centrate sulla nautica da diporto,

    pi specificamente panfili e me-

    ga yacht. La nostra produzione

    quindi rivolta verso un mercato

    internazionale di grandi armatori

    e societ di brokeraggio e char-

    ter.

    Cosa incide maggiormente sul

    prezzo di vendita del vostro pro-

    dotto?

    Essendo i prodotti da noi realiz-

    zati, rivolti prevalentemente a un

    mercato di lusso e dunque di

    nicchia, ci avvaliamo per la pro-

    duzione di manodopera altamen-

    te qualificata, la quale conferisce

    al prodotto finito il valore aggiun-

    to che i nostri committenti ci

    richiedono. Si utilizzano materiali

    ed essenze pregiate, dove la cu-

    ra e la selezione

    comportano costi

    elevati.

    Quanto conta per

    la vostra azienda

    essere aggiornati

    sulle nuove tecnolo-

    gie, ovvero puntare

    sullinnovazione?

    La realt della no-

    stra azienda in

    forte espansione e il

    fronte verso il quale vi

    sono maggiori margi-

    ni di evoluzione indubbiamente

    quello tecnologico. In tal senso ci

    siamo dotati, in termini di investi-

    mento, di un centro di lavoro

    provvisto di un quinto asse, che

    garantisce un considerevole au-

    mento di velocit e precisione

    nella lavorazione del prodotto,

    senza perderne la complessit

    delle sue forme.

    Inoltre in corso un considere-

    vole potenziamento per ci che

    concerne linformatizzazione

    dellazienda.

    Fate formazione al personale?

    Nel recente passato la

    formazione professionale

    delle figure che operano

    nel settore del legno si

    riteneva superflua, in

    quanto era consequenzia-

    le allapprendimento sul

    campo. Superata ormai

    la figura del falegname

    tradizionale, si fa sempre

    pi impellente la necessi-

    t di procedere a percor-

    si formativi variegati, che facciano

    crescere competenze, in linea con

    lo sviluppo tecnologico, ormai impre-

    scindibili per unazienda competitiva.

    Pertanto la formazione professiona-

    le sta diventando una delle nostre

    principali priorit, intesa come inve-

    stimento nello sviluppo delle risorse

    umane.

    Potrebbe indicarmi tre motivi per

    cui conviene sciegliere Lambda

    Design?

    Progettualit, professionalit e inno-

    vazione.

    Progettualit rivolta alla definizione

    di un prodotto originale e personaliz-

    zato alle esigenze del committente;

    professionalit, intesa come risulta-

    to di anni di esperienza e di puntuali-

    t nel rispetto delle tempistiche pat-

    tuite; innovazione, da intendere co-

    me continua ricerca di nuovi stru-

    menti tecnologici, da integrare sia

    nel processo produttivo che nel pro-

    dotto finito.

    18

    INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO

    Foto sopra e sotto: plancie realizzate da Lambda Design Srl

  • 19

    AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

  • 20

    NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    I PROGETTI LIFE DEL CNR DI PISA IN DIFESA DELLAMBIENTE

    Il recupero dei terreni degradati

    con tecniche ecocompatibili e

    luso di composti naturali nella

    concia delle pelli sono gli obiettivi

    dei progetti Life del CNR di Pi-

    sa. I progetti ambientali finanziati

    dalla Comunit europea sono

    stati presentati il 25 marzo scor-

    so nella sede dellArea della ricer-

    ca di Pisa

    La ricerca in ambito europeo

    dichiara lassessore allambiente

    del Comune di Pisa Salvatore

    Sanzo - fondamentale sia a livel-

    lo politico, perch aumenta la

    visibilit del CNR in Europa, sia a

    livello sociale ed ecologico, in

    quanto, grazie alle attivit scienti-

    fiche svolte dai gruppi di ricerca

    del CNR di Pisa, possibile pro-

    grammare piani di intervento per

    risolvere problematiche ambien-

    tali locali, quali la difesa idrogeolo-

    gica del suolo e lapplicazione di

    tecnologie pulite per una corret-

    ta gestione dei rifiuti, come nel

    settore conciario.

    I progetti Life riguardano due

    aree: una coordinata dalla

    dott.ssa Grazia Masciandaro

    dellIstituto per lo studio degli

    ecosistemi (ISE) relativa al recu-

    pero di risorse naturali, come il

    suolo e i sedimenti di dragaggio,

    mediante tecniche ecocompatibi-

    li e laltra coordinata dalla

    dott.ssa Emilia Bramanti

    dellIstituto di chimica dei compo-

    sti organo-metallici (ICCOM) rela-

    tiva al settore conciario sulluso

    di composti naturali in sostituzio-

    ne di quelli chimici nella concia

    delle pelli. Tra i progetti del grup-

    po di ricerca coordinato dalla

    dott.ssa Masciandaro e i suoi

    collaboratori (dott. Brunello Cec-

    canti, dott.ssa Cristina Macci,

    dott.ssa Serena Doni, dott.ssa

    Eleonora Peruzzi e Fernando Di

    Giovanni) c BIOREM sul recupe-

    ro e il monitoraggio biochimico

    dei suoli degradati che ha ricevu-

    to un finanziamento totale di 1

    milione e 239 mila euro dalla

    Comunit europea e si conclude-

    r il 31 marzo 2015. Partecipa-

    no al progetto lAzienda Pantanel-

    lo dellALSIA di Metaponto

    (Basilicata), il Centro di Edafologia

    e Biologia Applicata del Segura di

    Murcia, Spagna (CEBAS-CSICS);

    lAzienda Abonos Orgnicos Pe-

    drn di Murcia e AMEK S.c.r.l. di

    Ferrara.

    Laggiunta di materia organica di

    buona qualit ai terreni degradati

    spiega la dott.ssa Masciandaro

    - rappresenta un metodo tradizio-

    nale ma estremamente efficace

    per recuperare i suoli compro-

    messi, migliorandone la fertilit

    agronomica e la qualit funziona-

    le. La materia organica incorpora-

    ta nel suolo ha la capacit di favo-

    rire la ritenzione di acqua, costitui-

    re una riserva di nutrienti e poten-

    ziare lattivit biologica dei micror-

    ganismi, caratteristiche indispen-

    sabili per preservare ed evitare la

    degradazione irreversibile del suo-

    lo. Questo associato alluso di

    piante autoctone tipiche dellarea

    mediterranea.

    (continua a pag. seguente)

    Salvatore Sanzo, Assessore

    allAmbiente Comune di Pisa

    Gruppo di Ricerca ISE CNR di Pisa per il Progetto LIFE Cleansed, coordinato dalla

    Dott.ssa Masciandaro (terza da sinistra)

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    21

    (continua da pag. precedente)

    Il gruppo di ricerca impegnato

    anche con il progetto Cleansed

    sulla decontaminazione di sedi-

    menti di dragaggio e il riutilizzo

    in campo agronomico e ambien-

    tale. Il progetto, che vede la

    partecipazione della Navicelli di

    Pisa spa, ha ricevuto un finan-

    ziamento totale di 1 milione e

    656 mila euro dalla Comunit

    europea e si concluder il 31

    marzo 2016. Oltre alla Navicelli

    di Pisa spa, gli altri partner del

    progetto sono: il Centro di Ri-

    cerca Scientifico Spagnolo, il

    Dipartimento di Edafologia e

    Biologia Applicata del Segura di

    Murcia (CEBAS-CSICS); lIstituto

    di Biometeorologia del CNR di

    Firenze (CNR-IBIMET); il Diparti-

    mento di Scienze delle Produzio-

    ni Vegetali, del Suolo e

    dellAmbiente Agroforestale

    dellUniversit di Firenze (UNIFI);

    il Dipartimento di Ingegneria

    Civile dellUniversit di Pisa

    (DICI).

    Il progetto Cleansed - sottoline-

    a la dott.ssa Masciandaro - un

    progetto innovativo, unico in

    Italia che si occupa del recupe-

    ro, della valorizzazione e del riu-

    tilizzo dei sedimenti di

    dragaggio in campo a-

    gronomico ed ambienta-

    le

    In particolare il tratta-

    mento che sar applica-

    to su scala reale preve-

    de luso di piante, nu-

    trienti e microrganismi,

    ai fini della valorizzazio-

    ne dei sedimenti debol-

    mente contaminati e la

    loro trasformazione in

    un prodotto con carat-

    teristiche simili a un

    suolo agronomico-fertile che

    pu essere definito tecno-suolo.

    Questa tecnologia stata mes-

    sa a punto e validata dal gruppo

    di ricerca del CNR ISE di Pisa

    studiando sedimenti di diverse

    tipologie, testando diverse spe-

    cie vegetali e studiando le inte-

    razioni che risultavano dalle di-

    verse combinazioni piante-

    microrganismi-nutrienti.

    L'importanza del trattamento -

    afferma la dott.ssa Mascianda-

    ro - deriva dal fatto che a livello

    europeo manca un approccio

    integrato nella gestione dei sedi-

    menti, considerando che 200

    milioni di metri cubi vengono

    dragati allanno in Europa e di

    questi pi della met sono con-

    taminati e costosi da smaltire.

    Inoltre manca una sostenibilit

    ecologica ed economica del ter-

    reno utilizzato nei vivai per la

    coltivazione di piante ornamen-

    tali, in quanto la maggior parte

    dei substrati agronomici vengo-

    no importati dallestero".

    Combinando le due problemati-

    che, la tecnologia proposta dal

    progetto risulta efficace per

    ottenere un materiale riutilizza-

    bile in campo agronomico come

    substrato di crescita delle pian-

    te, in sostituzione parziale e/o

    totale in futuro, delle torbe natu-

    rali in esaurimento sempre pi

    costose, la cui escavazione pro-

    voca sempre un impatto ambien-

    tale.

    Infine, per la prima volta viene

    testata la possibilit di riutilizza-

    re i sedimenti di dragaggio an-

    che in campo ambientale come

    materiale di riempimento per la

    costruzione di strade.

    In questo progetto la Navicelli di

    Pisa spa mette a disposizioni gli

    spazi, le strutture e le competen-

    ze tecniche dei propri consulenti,

    oltre al materiale dragato su cui

    si andr a intervenire.

    Il trattamento dei sedimenti di

    dragaggio del canale dei Navicelli

    a chilometri zero afferma

    lamministratore unico della Na-

    vicelli di Pisa spa Giovandomeni-

    co Caridi - consentirebbe costi di

    gestione minimi con un impatto

    ambientale nullo. Lavvio in disca-

    rica del materiale, che invece

    opportunamente trattato rap-

    presenterebbe una risorsa, si

    tramuterebbe in costi elevati sia

    dal punto di vista economico che

    ambientale. Il tutto a discapito

    della comunit.

    D.S.

    I fanghi dragati dal

    Canale dei Navicelli

    sono oggetto di speri-

    mentazione del proget-

    to Life Cleansed

  • 22

    NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    Se pensiamo oggi allo sviluppo eco-

    nomico in generale dellAfrica sub-

    sahariana, e consideriamo nello

    specifico il mercato della cantieristi-

    ca navale e della nautica da diporto,

    focalizzare lattenzione esclusiva-

    mente sul Sudafrica ormai ridutti-

    vo. Se prendiamo la cartina di que-

    sto continente e, partendo dalla

    superpotenza africana, ci spostia-

    mo verso nord-ovest attraversando

    Namibia e Botswana, lAngola appa-

    re attualmente agli occhi del mon-

    do come una terra di opportunit

    per diversi settori. Questo grande

    Paese di 1.246.700 kmq, infatti,

    dal 2002, una volta raggiunta la

    pace tra i movimenti MPLA e UNI-

    TA dopo oltre venticinque anni di

    guerra civile, ha raggiunto anche un

    equilibrio politico-sociale che, insie-

    me alla ricostruzione, ha dato inizio

    a un effettivo sfruttamento delle

    risorse nazionali.

    Una terra di opportunit in Afri-

    ca meridionale

    Con un PIL di 114 miliardi di dolla-

    ri (tra i pi alti in Africa), e nono-

    stante un PIL pro-capite relativa-

    mente basso (6.200 dollari USA,

    pari a circa 4.500 euro) rispetto

    a quello di diversi Paesi del conti-

    nente nero, e grazie ad un tasso

    di disoccupazione soltanto del

    28,7% (rispetto al 60% del Mo-

    zambico), lAngola, oltre a costitui-

    re un fiorente mercato di lavoro e

    opportunit di business per la

    giovane popolazione locale (si pen-

    si che per i circa 19.600.000

    abitanti, let media di soli 17,7

    anni), oggi tra le ex colonie por-

    toghesi la principale fonte di attra-

    zione di lavoratori dallex madre-

    patria. In Portogallo, infatti, presso

    lambasciata angolana di Lisbona

    e i consolati generali del Paese

    africano nella capitale lusitana e

    nella citt di

    Porto, non

    raro imbat-

    tersi in lun-

    ghe file di

    portoghesi in

    attesa di rice-

    vere un visto

    per potersi

    recare in

    quella che

    una volta,

    insieme al

    Mozambico,

    al Capo Ver-

    de, alla Guine-

    a-Bissau

    (allora nota

    semplicemen-

    te come Gui-

    nea portoghese) e allarcipelago di

    So Tom e Prncipe, faceva parte

    dellAfrica Portoghese e, con il Brasi-

    le e le varie colonie in India e Asia

    (tra cui Goa, Macao e Timor Est),

    dellImprio Portugus. A questi por-

    toghesi in cerca di lavoro (tra i quali,

    peraltro, vi sono anche professionisti

    altamente qualificati in diversi setto-

    ri) vanno aggiunti i cosiddetti

    emigranti di ritorno, cio gli angola-

    ni che un tempo hanno lasciato

    lAngola e sono emigrati in Portogallo

    a causa della guerra civile e che oggi,

    invece, rientrano ben volentieri nel

    Paese natale, e gli angolani di secon-

    da generazione che cercano fortuna

    e opportunit di lavoro nella terra di

    origine dei loro genitori. Anche il Bra-

    sile,dal canto suo, forte del patrimo-

    nio storico-culturale parzialmente

    comune e dellaffinit linguistica, ha

    potuto stabilire sin da subito con

    lAngola stretti legami diplomatici e di

    conseguenza (soprattutto a partire

    dalla fine della guerra civile) rapporti

    economici molto forti, tanto che oggi

    Brasilia sta progressivamente pren-

    dendo il posto di Lisbona.

    Uneconomia basata sulla

    diversificazione

    Bench lAngola debba il suo rapido

    sviluppo economico principalmente

    al settore petrolifero che ha fatto

    entrare il Paese, in meno di dieci

    anni, tra i Leoni dAfrica di cui il

    secondo produttore nel continente

    africano dopo la Nigeria, secondo gli

    esperti del Fondo Monetario Interna-

    zionale leconomia angolana presen-

    ta una crescita robusta e continua

    anche nel settore non petrolifero.

    (Continua a pag. seguente)

    LANGOLA E LA NAUTICA

    UN MERCATO DI NICCHIA IN UNECONOMIA IN

    CONTINUO SVILUPPO TRA STABILIT E

    DIVERSIFICAZIONE

    Fonte: www.lonleyplanet.com

  • 23

    AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    (continua da pag. precedente)

    Il Paese delle antilopi nere infatti il

    quinto produttore ed esportatore

    mondiale di diamanti (nonostante

    questi rappresentino appena l1,1%

    del PIL), e il governo ha intenzione di

    rendere a carattere pubblico

    lautorit operante nel settore della

    produzione e della commercializzazio-

    ne diamantifera, ma anche quelle

    dellestrazione delloro, delluranio e

    di altri minerali radioattivi. Per quanto

    riguarda le esportazioni in Italia relati-

    ve al settore, si tratta soprattutto di

    pietre naturali come marmo e grani-

    to. Secondo recenti studi della FAO,

    inoltre, lAngola occupa il sedicesimo

    posto nella classifica mondiale dei

    Paesi con il maggior potenziale agri-

    colo, ma nonostante ci la repubblica

    a f r i c a n a n o n a n c o r a

    autosufficiente in questo settore,

    tanto che attualmente, sui 58 milioni

    di ettari di terra potenzialmente ara-

    bile, meno del 10% di essa viene ef-

    fettivamente sfruttata ai fini della

    coltivazione. Ci dovuto in buona

    parte al fatto che la popolazione an-

    golana, in particolare in seguito

    allinurbazione avvenuta durante e

    dopo la guerra civile, numericamen-

    te contenuta rispetto ai vicini africani

    e prevalentemente urbana, con una

    percentuale significativa che raggiun-

    ge oggi quasi il 60%. Questo compor-

    ta per il Paese da un lato una forte

    dipendenza nellimportazione di cibo

    dallestero, principalmente dallex

    madrepatria, il Portogallo, e dal vicino

    Sudafrica; dallaltro lato, tuttavia, ren-

    de possibile la diversificazione

    delleconomia, punto di forza di Luan-

    da nel mercato africano e anche in

    quello mondiale.

    Il settore nautico angolano

    Per quanto concerne la nautica da

    diporto, lAngola offre una conforma-

    zione fisica e una posizione geografi-

    ca altamente favorevoli per questo

    genere di attivit e allimprenditoria

    legata al settore. I 1.600 km di co-

    s t a , a f f a c c i a t i i n te ra m en t e

    sullOceano Atlantico, presentano

    infatti una fascia costiera prevalen-

    temente lineare e una serie di porti

    naturali in prossimit delle grandi

    citt litoranee. Il clima, inoltre,

    molto particolare in quanto, nono-

    stante sia caratterizzato da una

    stagione secca (da maggio a set-

    tembre) e una stagione umida

    (ottobre-aprile), i territori costieri

    sono mitigati dalla corrente fredda

    del Benguela, dando luogo a una

    temperatura mite analoga a quella

    delle coste del Per o della Bassa

    California. Secondo i dati forniti

    dalla Farnesina negli ultimi anni,

    lAngola rappresenta un mercato

    interessante per gli yacht e i super-

    yacht Made in I ta ly , e

    lesportazione delle imbarcazioni

    dal mercato italiano a quello ango-

    lano ha registrato una crescita

    significativa, in particolare il

    trademark yacht Ferretti. Nel Pae-

    se africano, LEFT Yachts conside-

    rato il leader del mercato naziona-

    le, nonch rappresentante ufficiale

    delle marche pi prestigiose ed

    esclusive del mondo nautico

    (Azimut, Atlantis, Benetti).

    Nonostante ci, le infrastrutture

    legate al settore nautico presenta-

    no invece ancora diverse carenze. I

    Principali porti, oltre a Luanda, si

    trovano in prossimit o in corri-

    spondenza delle maggiori citt co-

    s t i e r e : C a b i n d a ( s i t u a t a

    nellomonima exclave tra il Congo e

    la Repubblica Democratica del Con-

    go), Lobito, Benguela, e Namibe.

    Tuttavia, al momento soltanto la

    capitale possiede uno yacht club e

    un club nautico (rispettivamente il

    Clube Naval de Luanda e il Clube

    Nutico da Ilha de Luanda) cono-

    sciuti a livello internazionale. In que-

    sto scenario, lItalia ricopre un ruo-

    lo di non secondaria importanza,

    dato che le imbarcazioni, insieme ai

    macchinari, ai prodotti alimentari,

    alle automobili, alle materie plasti-

    che e ai materiali per ledilizia, rien-

    trano tra i principali prodotti italiani

    esportati nel mercato angolano. La

    nautica da diporto rappresenta

    ancora un settore di nicchia, ap-

    pannaggio di una ristretta parte

    della popolazione, anche se il setto-

    re nautico nel suo insieme (sia di-

    portista sia commerciale) e in ge-

    nerale quello del lusso, soprattutto

    nellultimo decennio, stanno cono-

    scendo nel Paese africano un note-

    vole sviluppo e vi sono buone pre-

    messe affinch esso possa divenire

    un settore chiave delleconomia

    angolana. Basti pensare che Luan-

    da occupa ormai da qualche anno

    la pole position nelle classifiche

    delle citt pi care al mondo.

    (continua a pag. seguente)

    Clube Naval de Luanda (Fonte: ernestosaothiago.blogspot.it)

  • 24

    NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    GRANDE SUCCESSO DELLA 4 EDIZIONE NAVICELLI ROWING MARATHON

    Ampia partecipazione di atle-ti e grande successo di pub-

    blico alla 4 edizione della

    Navicelli Rowing Marathon, manifestazione valevole per

    la Coppa Italia di Gran Fondo. Questanno si visto un note-vole incremento dei parteci-

    panti che dai 500 della prima edizione sono passati ai 850

    delledizione 2014. Grande soddisfazione stata

    espressa dal presidente del

    Comitato FIC Toscana, Edoar-do Nicoletti che ha parlato di

    manifestazione nata gi matu-ra sin dalla prima edizione, defi-

    nendo poi la regata sui Navicelli

    un eccellenza nelle regate di fondo. Nicoletti ha inoltre elo-giato la location dei Navicelli per la logistica e la facilit di

    raggiungimento essendo vici-

    nissima allaeroporto e allautostrada. Parole di apprez-zamento sono state espresse anche dal Presidente federale

    Giuseppe Abbagnale.

    A.B.

    (continua da pag. precedente)

    Secondo una recente indagine ef-

    fettuata dal gruppo di consulenza

    internazionale Mercer, infatti, Luan-

    da una delle citt pi costose al

    mondo per uno straniero, seconda

    soltanto alla capitale giapponese

    Tokyo e seguita a ruota dalla metro-

    poli nipponica Osaka, e solo dopo

    vengono menzionate Mosca, le a-

    siatiche Singapore e Hong Kong e

    le svizzere Ginevra e Zurigo. La me-

    tropoli africana, inoltre, sta vivendo

    una vera e propria corsa alla capi-

    tale che ha portato ad un vero e

    proprio boom edilizio, attraendo

    investitori dai BRICS, ma anche da

    paesi come Stati Uniti e Australia, e

    perfino buona parte degli Stati

    membri dellUE, Italia inclusa. Per

    quanto riguarda limprenditoria

    italiana a livello plurisettoriale, in

    generale, le opportunit offerte dal

    fabbisogno di investimenti conse-

    guente la fine della guerra civile

    sono innumerevoli, tanto che agli

    investitori privati vengono garantiti

    da parte dellAgenzia Nazionale per

    lInvestimento Privato (ANIP) nume-

    rosi privilegi doganali e fiscali, de-

    terminati in relazione alla priorit

    dei settori economici per lo svilup-

    po del Paese e differenziati a se-

    conda de l la loca l i zzaz ione

    dellattivit economica nellambito

    di tre zone prioritarie, ciascuna con

    particolari incentivi fiscali. Il Gover-

    no angolano, da parte sua, sta

    compiendo diversi sforzi per pro-

    muovere lindustria, rafforzando le

    imprese e la produzione nazionale,

    soprattutto nellambito del processo

    di privatizzazione e della graduale

    apertura di alcuni settori al capitale

    straniero e alla concorrenza estera.

    Inoltre, lelevato tasso di crescita

    delleconomia del Paese africano e le

    opportunit che il processo di diversi-

    ficazione pare prospettare formano i

    presupposti per un impegno priorita-

    rio dato che, per il ruolo che svolge

    lAngola di potenziale polo di espansio-

    ne in tutto il continente, unaffermata

    presenza economica italiana in loco

    pu offrire al nostro Paese un acces-

    so privilegiato ai mercati in via di svi-

    luppo dellAfrica sub-sahariana e me-

    ridionale.

    Enrico Becuzzi

    Foto: Nicola De Neri

    Foto: Nicola De Neri Foto: Nicola De Neri

  • AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717

    GAS & HEAT NASCE IL PRIMO TRAGHETTO CON LANIMA ECOLOGICA

    25

    Realizzati dalla livornese Gas and Heat due innovativi serbatoi per motori a doppia alimentazione

    Gas and Heat, azienda leader nel settore della progettazione e realiz-zazione di impianti del carico per il trasporto marittimo e che recente-mente ha fornito il proprio contribu-to nelloperazione di recupero della nave Concordia, ha completato la costruzione di due serbatoi *da 280 metri cubi destinati a contene-re gas naturale (LNG) che sar uti-lizzato come combustibile per una nave traghetto a doppia alimenta-zione. Un esempio delleccellenza ingegneristica italiana che ha con-sentito il raggiungimento di un signi-ficativo traguardo a livello interna-zionale. Il progetto stato commissionato alla Gas and Heat dallazienda Wr-tsil, leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi per il mercato dellenergia marino e terrestre. Si tratta in assoluto della prima appli-cazione, in Italia, di motori a doppia alimentazione che saranno in grado di rendere la navigazione pi soste-nibile sia in termini di contenimento dei costi che di tutela ambientale. Il traghetto, che attualmente in costruzione presso lo stabilimento Fincantieri di Castellammare di Sta-

    bia, sar il primo ferry a navigare lungo i Grandi La-ghi dell'America del Nord con un apparato propulsi-vo alimentato da quattro gruppi diesel-elettrici da 5,2 megawatt luno Wrtsil dual fuel , ovvero in grado di utilizza-re come combu-stibile gasolio e gas natura le ( L NG ) . L u s o dellalimentazione

    a LNG garantisce molti vantag-gi anche sul piano ambientale, permettendo di eliminare l'e-missione in atmosfera di ossidi di zolfo e particolato e di ridur-re sensibilmente le emissioni di CO2 e ossidi d'azoto. Per rispondere alle esigenze del cliente, in ottica di protezio-ne dellambiente, Wrtsil ha progettato LNGPac, un siste-ma completo di stoccaggio ed utilizzo del gas naturale. Il suc-cesso di questo progetto sta-to possibile grazie alla collabo-razione con Gas and Heat affer-ma Yves Bui D i r e c t o r Gas applica-tions, Wr-tsil Ship Power. T e c n i c a -mente, il t r a g h e t t o sar equi-p a g g i a t o con un inno-vativo im-pianto per

    lo stoccaggio del LNG, dai due serbatoi e da due tank rooms installate sui serbatoi stessi. La particolarit del sistema di conte-nimento e carico del LNG rap-presentato dallinstallazione di due serbatoi interconnessi* in grado di consentire lo stoccaggio di grandi quantitativi di LNG e di mantenere il gas allo stato lique-fatto a -162 C, grazie ad un sofi-sticato sistema di coibentazione installato nell'intercapedine dei serbatoi (realizzati in doppia pare-te, ovvero due serbatoi di materia-le speciale costruiti uno dentro all'altro), allinterno della quale viene creato il vuoto per limitare al massimo la trasmissione di calore. Siamo molto orgogliosi della rea-

    lizzazione di questo progetto ha

    dichiarato il presidente di Gas and

    Heat Mauro Evangelisti, perch

    per noi puntare sulle applicazioni

    dellLNG, ovvero su un combustibi-

    le economico ed a basso impatto

    ambientale, significa puntare sul

    futuro, per coniugare le esigenze

    di risparmio al rispetto del nostro

    pianeta.

  • 26

    NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

    IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI PROPOSTE PER LOSSERVATORIO SUL MARE

    Rossore.

    Che vi sia la necessit di contestualiz-

    zare di pi e meglio la molteplicit di questi aspetti -specie dopo anche le

    vicende del Giglio- lo abbiamo registra-to pure allultimo Salone sulla nautica a Genova dove apparso sempre pi

    chiaro che le vicende della crisi econo-mica non sono separabili da quelle

    ambientali.

    Una connessione che spec ie

    nellambito tosco-ligure-sardo appare estremamente chiara proprio alla luce del ruolo dei parchi e delle varie aree

    protette presenti significativamente sulla costa e a mare specie dopo

    laffidamento in gestione al parco re-gionale di San Rossore della riserva della Meloria nel cuore del santuario

    dei cetacei da tempo dimenticato al punto che il governo francese ha pi

    volte richiesto il trasferimento della

    sede da Genova a Montecarlo.

    Daltronde non certo un caso che proprio in questa vasta area marino-

    costiera gi da anni operino o abbiano

    operato fino a tempi non lontani centri studi ora rinnovati come il Giacomini in

    San Rossore o lOsservatorio sui Par-chi Europei (OPE) a Riomaggiore nel

    Parco Nazionale delle 5 Terre e il Cen-

    tro studi sulle aree protette fluviali di Sarzana presso il Parco regionale ligu-

    re di MonteMarcello-Magra. Attivit che per diversi anni hanno potuto con-

    tare su ToscanaParchi la rivista finan-

    ziata dalla regione toscana ma che riguardava di fatto anche la Liguria e

    lEmilia come regioni contigue impe-gnate in territori fortemente collegati

    Sul piano internazionale e specialmente su quello comunitario si sono infittiti i

    protocolli e le disposizioni normative sul-

    la tutela dei mari. E recente ad esempio la firma di tre protocolli tra il Ministero

    dellAmbiente e del Mare (MATTM) e 15 regioni sullo stato di salute del mare in

    base alla Direttiva del 2008 perch i

    mari siano puliti, sani e produttivi. Tra le 15 regioni sono presenti la Toscana, la

    Liguria e la Sardegna gi accomunate peraltro dal santuario dei cetacei.

    E lennesima e significativa con-ferma che anche alla luce degli

    sviluppi pi recenti della situazio-ne dei nostri litorali e special-

    mente nellarea tosco-ligure caratterizzata da una presenza rilevante di parchi, aree protet-

    te, ma anche di porti, attivit nautiche e di pesca urg