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Nella Nebbia Mensile Gratuito di Arte & Cultura Numero 25 Giugno 2010

Nella Nebbia #25

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Rivista mensile con uno sguardo trasversale sull’arte

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MAI PAGHI DI DE CHIRICOMEtAfIsICHE OCCAsIOnI tRA fIREnzE E ROMA

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NellaNebbiaEditore:

p.zza Risorgimento, 1213100 Vercellitel. 0161 1850396

Redazione Novara Via Giovanni De Agostini, 2 28100 Novara tel: 0321. 393756 email: [email protected]

Registr. Tribunale di Vercellin.347/2008 del 15/04/2008

N.25 Giugno 2010Rivista MensileDirettore ResponsabileAndrea Bellavita

Editor Testi:Eliana Frontini

Hanno collaboratoLaura Albergante, Guido Andrea, Alberto Antonini, Alessandro Barbaglia, Chiara Ber-nardi, Barbara Bozzola, Elisabetta DellaValle, Antonella Ferrari, Eliana Frontini, Serena

Galasso, Veronica Gallo, Roberta Invernizzi, Elena Leone, Savio Loquace, Gianluca Mer-cadante, Simon Panella, Alberto Piccolini, Marco Pozzo, Michele Trecate

Concessionaria pubblicitariaStudioKaboom s.n.c. / Ufficio CommercialeCristiano Carpocell. 366 1689727tel. 0161 [email protected]

Ufficio Commerciale NovaraRoberto Pronzello cell 347.2225068 [email protected]

Stampa:SarnubVia Santhià, 58 13881 Cavaglià (BI)

Con il patrocinio di

Mensile Gratuito di Arte & Cultura

PROVINCIADI VERCELLI

www.nellanebbia.it

EditorialeAncora euforici per i festeggiamenti dei 2 anni di Nel-la Nebbia ci ritroviamo ad annunciare un’altra grande novità: Novara!

Dopo Vercelli, Biella e Torino l’amichevole men-sile di quartiere raggiunge anche Novara, e lo fa con una redazione qualificata che porta già in questo numero tante novità e nuovi spunti per approfondi-menti, consentendo a Nella Nebbia di essere sempre più diffuso sul territorio, sempre più letto e sempre più interessante!

Invitiamo tutti a venire a trovarci e festeggiare con noi il 9 giugno al Blues Cafè in viale Grandi, 2 a Novara per l’appunto.

Vi ricordiamo inoltre che continua la nostra ricerca di liberi professionisti del settore commerciale e per sa-perne di più potete contattarci inviando una mail a [email protected]

Buon Giugno a tutti

Studio Kaboom

sommarioGiugno 2010

UnA CRIsI DA nEURODIEtRO lE qUIntE DEllE fOllIE fInAnzIARIE. E nOn sOlO.

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MAEstRO EUGEnIO sACCHEttIUnA MEMORIA A tREntA AnnI DAllA sCOMPARsA

10

l’ECCEllEnzA DIEtRO l’AnGOlOA sAntHIA’, Un’AttIvItA’ DI sUCCEssO

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OffICInE sOnORElA MECCAnICA DEll’InCOntRARsI

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ItAlIA’s GOt CARMEnDA nOvARA AllA tv

20

RUbRICHEPEnsIERI, IDEE E stRAvAGAnzE

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fUMEttOfORsE nOn tUttI sAnnO CHE...

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AGEnDACOME, DOvE E qUAnDO

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GAllIAtE MAstER GUItARUn fEstIvAl DEllA CHItARRA DOv’E’ nAtA lA PRIMA sOlID bODy

18

C’E’ nEssUnO In CAsA?A nOvARA UnA DICHIARAzIOnE D’AMORE

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Il 14 GIUGnO A stREsA...InCOntRI CInEMAtOGRAfICI

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DE CHIRICOMEtAfIsICHE OCCAsIOnI

tRA fIREnzE E ROMA

MAI PAGHI DI

arte

testo: roberta Invernizzi

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olo o in (ottima) compagnia, Giorgio De Chirico è senza dubbio al centro dell’attenzione, in questi mesi in cui ricorre il centenario della nascita della corrente Metafisica: Roma ospita una mo-stra che, attraverso 140 opere, ricostruisce il rap-porto tra l’artista e la natura, benevola e maligna

insieme; Firenze, invece, legge la sua pittura nel conte-sto più ampio di un Novecento percorso da riflessioni ed espressioni variamente legate a sogno e “surrealtà”.Achille Bonito Oliva, presentando l’esposizione romana in TV, ha definito De Chirico un artista “nazional-popolare”, quindi in sintonia con le celebrazioni dell’Unità d’Italia, in particolare per il valore quasi patriottico che possiamo attribuire alle sue celebri piazze.Noi, per cominciare, siamo andati a Firenze, attratti dalla sempre elegante struttura di Palazzo Strozzi e da una ragione storica ben precisa: fu proprio a Firenze, precisamente in piazza Santa Cro-ce, nell’ottobre 1909, che il giovane De Chirico ebbe la prima in-tuizione del misterioso rapporto che lega le cose che appaiono ed il loro reale significato.Bimbo golosissimo e adulto non immune dalle tentazioni da dol-

ciumi: così mi piace pensare a questo affascinante artista, colpita da una sua curiosa natura morta in cui figurano, fra oggetti più “classici” del genere, anche invitanti biscotti coperti da granelli di zucchero. Si possono perfino contare, uno ad uno! Residui della realtà “gretta” che presto De Chirico avrebbe accantonato: come rivelano lettere intense (e anche sorprendenti) dei primi anni del Novecento, innan-zitutto attraverso la filosofia di Nietzsche (ma c’è anche lo zampino di Schopenhauer), il pittore sente di aver varcato una soglia di vitale importanza, di aver scoperto un nuovo mondo, bruciante e mera-viglioso, e di aver sgranato finalmente su di esso nuovi occhi. Ecco l’enigma e, insieme, la rivelazione che lo scioglie sempre e solo in parte; ecco l’inquietudine, composta, ma carsica e onnipervasiva; e poi magia, spaesamento, simbolismi atavici e innovativi gli uni ac-canto agli altri: De Chirico rende visibile l’invisibile, traduce in im-magini i misteri delle cose e della vita, svela mettendo fra parentesi l’ovvio.I quadri di De Chirico esposti sono fra i più riconoscibili e rappresen-tativi, eppure, nonostante questo, riescono a non puzzare di “già vi-sto”: lunghe e nette ombre, atmosfere rarefatte e spazi delimitati da insinuanti muri; statue e templi classicheggianti, vele spiegate verso

s

Con l’approvazione, nel mese di agosto del 2009, del “pacchetto sicurezza” si sono inasprite le sanzioni amministrative e penali a carico di chi ospita e/o sfrutta un lavoratore clandestino.

Per questo va ricordato che in caso di lavoro domestico non denunciato è bene provvedere al più presto alla regolarizzazione: chiunque voglia assumere una colf o una badante deve sapere che è attivo presso la sede del CAAF CGIL un servizio che viene svolto con professionalità e trasparenza a tariffe concorrenziali e con particolari sconti per gli iscritti alla CGIL.

In Piemonte le Società Fiscali della CGIL offrono anche l’assistenza per le “Pratiche di Successione” che consente, a chi ne necessita, di avere un servizio di alta qualità ad un costo molto vantaggioso. Per gli iscritti alla CGIL il risparmio è di alcune centinaia di euro.

SUCCESSIONI: RISPARMIARE SI PUòSUCCESSIONI: RISPARMIARE SI PUò

COLF E BADANTI:regolarizzare conviene

COLF E BADANTI:regolarizzare conviene

SEDI VERBINOVA

PIù CAAF CGILMENO PENSIERI

VERCELLIVia Stara, 2 - Tel. 0161/211984

SANTHIA’Via Ospedale, 50 -Tel. 0161/931155

BORGOSESIAVia V. Veneto, 60 -Tel. 0163/200414

GATTINARACorso Vercelli, 76 -Tel. 0163/831407

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mete ignote, i famosi manichini (solitari, a coppie, a matita o ad olio su tela), il tutto immerso in silenzi che sembra di toccare.Accanto ai De Chirico, magnifiche opere che ricostruiscono la ragna-tela d’influenze, dirette e indirette, che rapidamente si sono intessu-te attorno alle nuove suggestioni metafisiche: il movimento Dada, e poi Surrealismo, Neue Sachlichkeit e Realismo Magico; in concreto, quadri di Giorgio Morandi (nature morte), Carlo Carrà (manichini, anche in questo caso), René Magritte (oltre all’inquietante Il senso della notte e ad altre tele, c’è anche La prova del sonno, abitualmente conservato a Biella), Max Ernst (il freudianissimo Edipo re!), Balthus (le sue sono le scene più “animate”), ma anche Arturo Nathan, Pierre Roy, Alberto Savinio e Niklaus Stoecklin (il suo Domino comunica un sottile e sospeso attendere…). Dieci artisti in tutto, dieci voci con-tro la cecità quotidiana che tutti avvince.Mi emozionano, queste tele? Sì: mi pare non si tratti di un’emozio-ne passionale ordinaria, ma di un fremito quasi “cerebrale”; trema l’intelletto, barcollano le certezze del sapere di sempre, scolorano le arroganti istantanee che pretendevano di cogliere ciò che è vero. La comune sensualità rimane alle mie spalle, nella dimensione dell’or-dinario: la pittura metafisica che m’invade occhi e mente mi porta altrove, mentre percorro sale e corridoi, sola, anzi in compagnia del-la fida e discreta audio guida.L’approccio complessivo della mostra è accattivante, anche ludi-co-interattivo: d’altra parte, è noto che quando si parla (su qualsiasi piano e a qualsiasi titolo) di psicologia, ci sentiamo tutti chiamati in causa e le antenne si drizzano in maniera pressoché irriflessa. E così le famiglie, oltre che partecipare agli immancabili laboratori dome-nicali, possono noleggiare una valigia “metafisica” in cuoio, old style, che contiene oggetti e stimoli per attività ed esperienze creative a tema, dedicate a bambini dai 3 ai 12 anni che non si accontentano della contemplazione, manina nella mano della mamma; i più gran-di, invece, possono riflettere sui condizionamenti che la psiche su-bisce per esempio quando, senza spiegarne i motivi, si proibisce di calpestare una determinata porzione di pavimento, semplicemente scrivendo l’ingiunzione sulla piastrella stessa (una didascalia spiega,

citando gli studi condotti in materia, che l’obbedienza non è sempre un valore positivo…); anche il sito seduce, invitando ad inserire il proprio sogno (e chi non ne ha almeno una manciata sempre in ta-sca?) per vederlo galleggiare in un’atmosfera (ovviamente) surreale che si fa bacheca virtuale, insieme a quelli di tutti gli altri navigatori partecipanti ad una sorta di twitter tematico (140 sono i caratteri a disposizione).Giochi furbetti e divertissement a parte, l’intellettualismo e le sue mongolfiere dirette verso il mondo delle idee sono in agguato die-tro l’angolo; ma noi quell’angolo non lo svolteremo, aggrappati al bisogno di tangibili scenari interpretativi e alle energiche parole di Bonito Oliva. E poi, profondità non significa necessariamente pesan-tezza o astrusità: certo, nelle sale di Palazzo Strozzi potrebbe patire un po’ di disorientamento chi si ostina (o si abbandona) a saziarsi con la sensibilità di superficie che reality, gossip, ma anche pseudo-artistiche espressioni neopostultracontemporanee, alimentano con cura nel cosiddetto “pubblico”. Per tutti gli altri, invece, c’è solo da divertirsi e riflettere insieme: che goduria!

“De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’in-visibile”A cura di Paolo Baldacci, Guido Magnaguagno, Gerd RoosPalazzo Strozzi - FIRENZEOrario: h 9.00-20.00 tutti i giorni; giovedì h 9.00-23.00.Biglietto di ingresso: € 10,00; ridotto € 8,50; scuole € 4,00.Fino a domenica 18 luglio 2010.Catalogo Mandragora – € 38,00.Info: tel. 0552645155www.palazzostrozzi.org

“La natura secondo De Chirico”Palazzo delle Esposizioni – ROMAFino a domenica 11 luglio 2010.http://www.palazzoesposizioni.it/mediacenter/FE/home.aspx

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La notte, la sera e poi la notte… tanto raccontate da poeti e cantanti, tanto dipinte,

tanto sussurrate in storie fantastiche davanti ad un caminetto scoppiettante.

La notte è suggestione, è uno spazio nel tempo che avvolge, cambia e stravolge

spazi e luoghi che il giorno dedica invece alla produttività, alla frenesia

dei gesti di appuntamenti di lavoro.

Poi arriva l’estate, il giorno diventa più lungo e sconfina nella sera, nel

primo buio… ma è un buio diverso, più popoloso, meno nascosto e che

invoglia a proseguire le normali faccende del giorno e le piazze accolgono

con un abbraccio ricco di storia questo dolce sconfino del giorno.

SALDI SOTTO LE STELLE è un pretesto per fare tutto questo, per accompagnarsi in

orari inconsueti e con reinterpretati gesti, per reinventare

una comune attività come acquistare, per scoprire di potersi incontrare e

rivedere tra una vetrina ed un’altra anche a tarda notte, anche in quelle ore in

cui di solito tutto tace e solo le stelle fanno luce.

Un evento corale e collettivo, una passeggiata in centro per fare acquisti in

compagnia, senza fronzoli con un rapporto diretto tra chi offre e chi cerca.

Musica, luci e voci, e ogni attività coinvolta sarà protagonista e regina di questo evento, offrendo

ognuna l’originalità di cui è capace e del prodotto che propone…

La Crisi, maledetta crisi economica, malaugurato ostacolo del vivere, del potersi dedicare a se

stessi… proprio perché non siamo fatti per sopravvivere, ma per vivere, le attività coinvolte

in SALDI SOTTO LE STELLE da Confesercenti cercheranno di rendere ulteriormente appetibile

un’occasione così unica, per offrirvi una notte davvero speciale.

Tutto questo si può realizzare. Vercelli con le sue piazze e le sue strade ricche di storia, arte e

cultura potrebbe aprirsi a questa notte di passeggio e di voglia di sentirsi padroni di sè e del

proprio vivere.

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a parola “crisi” e la miriade di associazioni menta-li che dilaga attorno al concetto corrispondente sono indiscutibilmente i tormentoni degli ultimi tempi. Ormai è diventato persino imbarazzante parlare di una propria crisi personale, magari di quelle in cui i soldi non c’entrano nulla: si passa

per banali e qualunquisti in un istante!Eppure tenacemente mi accosto, con la curiosità di sempre, al con-vegno intitolato “CERVELLI E MERCATI” organizzato a Vercelli con l’ambizione di fornire una lettura “diversa” di questa maledetta crisi.Dunque: di mercati si parla tantissimo, accostando epiteti che spa-ziano da “ballerini” a “timorosi”, passando per “capricciosi”, “esplosivi” e soprattutto “imprevedibili”. Anche i non addetti ai lavori si confron-tano con titoli roboanti, che dalle prime pagine dei giornali suggeri-scono una sorta di stretta dipendenza delle nostre vite dalla finanza, ben al di là delle percezioni concrete ordinarie.Di cervelli, invece, si parla molto meno, se si escludono l’amara con-statazione della fuga dei cervelli buoni dall’Italia all’estero (altro tor-mentone recente) e i tentativi di mantenere sufficientemente per-formanti i cervelli comuni attraverso varie pratiche di training,più o meno informatizzate.Comunque, una cosa è certa: i mercati sono il frutto di decisioni e azioni di attori dotati di cervello (più o meno funzionante...), dall’in-vestitore qualsiasi all’operatore finanziario, ai capi degli istituti ban-cari.Il convegno parte proprio da qui. L’ impeccabile intervento di Mi-chele Di Francesco, filosofo della mente che ha insegnato parecchi anni a Vercelli e ora è preside della Facoltà di Filosofia presso l’Uni-versità Vita-Salute San Raffaele di Milano, ci restituisce il senso del nostro ritrovarci a Palazzo Pasta, un pensoso sabato mattina: le teo-

rie economiche classiche e neoclassiche hanno preso fragorose cantonate premendo che gli attori dell’economia e della finanza siano guidati, nel loro agire come nel loro pensare, dalla più lucida razionalità; grazie alle scienze cognitive (siamo nella seconda metà del Novecento), abbiamo infatti scoperto che tutte le decisioni, e quindi anche quelle di natura economica e finanziaria, sono l’esito di processi in cui al puro calcolo si mescolano emozioni, attese, istinti, speranze, timori, suggestioni, insomma vari elementi decisamente opachi rispetto alla luminosa e trasparente razionalità. Le evoluzioni tecniche degli anni Novanta, poi, hanno dato ulteriore slancio alle ricerche delle neuroscienze: visualizzare le aree del cervello che si attivano in base alle operazioni che stiamo compiendo (l’indicatore è la concentrazione di sangue nelle varie zone) ha consentito di ar-ricchire notevolmente di dati le osservazioni sulle quali sviluppare ipotesi interpretative circa il funzionamento della nostra mente.LA PRIMA SCELTA È LA VIA BREVE E FACILE. Il nostro cervello è tendenzialmente frettoloso e per istinto risparmia tempo ed ener-gia; così, di fronte ad un problema (un quesito da risolvere, una de-cisione da prendere), risponde inserendo in prima battuta una sorta di “pilota automatico”, cioè ricorrendo al cosiddetto “sistema 1”, optando per la via della spontaneità, dell’istintività, dell’abitudine consolidata; solo se il problema da affrontare richiede attenzione oppure se altri ci richiamano alla concentrazione e ad una scrupo-losa disamina, il cervello ricorre al “sistema 2”, propriamente razio-nale, più preciso, ma anche più lento e più dispendioso in termini energetici. I due sistemi di fatto convivono costantemente ed è per questo che non esistono azioni razionali prive di componenti emo-tive e, d’altro canto, non esistono emozioni prive di basi cognitive. Certo è che il sistema 1 tende a spadroneggiare, anche perché è sto-ricamente il più antico e consolidato, quello che si è formato quando

l’uomo doveva confrontarsi con predatori feroci e minacce naturali poco sensibili a discorsi persuasivi raffinati. E così, di solito, indivi-dualmente, finiamo per effettuare le nostre scelte in modo veloce ma approssimativo; il confronto con gli altri, il dialogo, la necessità di analizzare le situazioni insieme a qualcuno, invece, paiono stimolare la nostra razionalità, fiammante macchina di pensiero, costosa ma anche molto più attendibile rispetto al velocipede-“sistema 1”.PERDERE FA SCHIFO e ce lo conferma il brillante Matteo Motterlini (docente universitario, ma anche formatore operatori del mercato finanziario, come s’intuisce dal piglio oratorio), che parte da qui per condurci più propriamente nel cuore del tema: i comportamenti che si rilevano sui mercati finanziari. Scopriamo così che il panico e l’euforia innervano e guidano i mercati molto più saldamente delle formule di calcolo più cervellotiche e dei sistemi informatici più ela-borati. Fin dal livello “micro”, quando ciascuno di noi deve decidere se investire in azioni o in obbligazioni, per esempio, scattano le emo-zioni: i centri del piacere o della ricompensa ci spingono a correre maggiori rischi, in vista del guadagno cui aspiriamo; l’area cerebrale che intercetta il disgusto, invece, c’induce alla paura della sconfitta e spegne lo slancio. In particolare, è stato accertato che il dolore-dispiacere per le perdite è superiore alla gioia-piacere che deriva dalle vincite: questo spiega molti nostri comportamenti in presenza di rischi. Ha radici emotive anche la diffusione del ‘teorema del con-tagio’ per il quale, dopo il disastro greco, in molti ci siamo convinti che presto toccherà al Portogallo, alla Spagna e poi, magari, anche all’Italia. In ogni caso, infatti, che prevalga in noi l’audacia fiduciosa o abbiano la meglio cautela e prudenza, la nostra percezione e la no-stra decisione finale conterranno una determinante componente a-razionale, ulteriormente alimentata dal cosiddetto “effetto incorni-ciamento”, cioè dall’influenza di fattori esterni quali il modo in cui le

UnA CRIsI DA nEURO

DIEtRO lE qUIntE DEllE fOllIE

fInAnzIARIE.

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hobbydueMODELLISMO

C.SO LIBERTà 190VERCELLI

TEL.0161/869010

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testo: roberta Invernizzi

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informazioni ci vengono presentate oppure le nostre false certezze (vedi anche profezie che si autoadempiono o si autofalsificano…).Emozioni su emozioni, le onde si propagano, fuori controllo, cre-scono a dismisura e travolgono ogni logica, ogni previsione, ogni calcolo. L’esito sono le oscillazioni dei mercati, davvero da montagne russe con sussulti da tagadà, che sentiamo ogni sera al TG oppure (se siamo del mestiere) seguiamo ogni istante sui monitor.Uno scenario inquietante. Ma quasi dimenticavo il sot-totitolo scelto per il conve-gno, un interrogativo che avrà attratto (per rimanere in tema…) un buon numero di ansiosi in cerca di speranze: “LE NEUROSCIENZE CI POR-TERANNO FUORI DALLA CRISI?”. La risposta la svela Edoardo Boncinelli, il relatore di gran lunga più solido e in-cisivo della giornata, ed è un lapidario “probabilmente no”. Delusione? Non direi, mi pare inevitabile. Ricordo la legge con cui il buon vecchio Hume (siamo nel ‘700 e lui è un empirista moderatamente scettico) aveva sancito l’impossibilità di inferire una prescrizione da una de-scrizione, vale a dire l’illegittimità di quei doveri definiti direttamen-te a partire da fatti, eventi, dati, come se questi ultimi implicassero, senza soluzione di continuità, degli obblighi. Per farla più sempli-ce e per provare a rimanere in tema, non è detto che perché tante persone (per inconsapevolezza, per impulsività, avidità o gusto del brivido) si rovinano “giocando” con strumenti finanziari rischiosi, allora, automaticamente, questi strumenti debbano essere proibi-ti tout court: certo, si può arrivare a questa conclusione, ma prima è necessario definire, come principio normativo, che non devono essere resi disponibili strumenti così rischiosi per esempio perché non tutelano i più deboli oppure un equilibrio complessivo. Non è detto che perché un Paese dell’area Euro è sull’orlo della bancarotta, gli altri dovranno intervenire per sostenerlo: si tratta di un’opzione da valutare riferendosi a specifici principi, morali e non. Insomma, quando si vogliono risolvere i problemi attraverso un intervento che dica cosa si deve e cosa si può fare, è indispensabile scegliere dei

principi che guidino, che delimitino l’agire, e proprio questa è la re-sponsabilità più pesante quando si affrontano temi delicati, che alla fine concernono la nostra stessa sussistenza: capire come funziona-no le cose non basta per dire cosa se ne debba fare e come. Ecco: le neuroscienze descrivono in modo sempre più accurato e meravi-gliosamente ricco come funzionano il nostro cervello, i nostri mec-canismi decisionali, le interferenze e i compromessi fra emozione e

razionalità che mille volte al gior-no si verificano; tuttavia, sarà al decisore politico (nazionale e/o in-ternazionale) che, alla luce di que-ste conoscenze (forse, in qualche misura, chi lo sa?), toccherà fare il suo mestiere, vale a dire legiferare per regolamentare i mercati come gli altri ambiti della vita comuni-taria. Motterlini cita Obama e la sua scelta di farsi aiutare da due economisti cognitivi, Thaler e Sun-stein, per affrontare le nuove sfide poste dai mercati e dall’economia reale. Governante illuminato, cer-to, ma quanto sarà libero (posto che lo desideri!) di plasmare le ri-

forme sulle scoperte dei due “esperti” in materia di finanza compor-tamentale? Aggiungo: quanto tali scoperte opereranno nella mente di Obama a livello di “sistema 2” e quanto invece attiveranno il suo “sistema 1”, con le conseguenze che abbiamo imparato a conoscere? La circolarità di quanto abbiamo appreso è evidente: ogni decisore, nessuno escluso, è coinvolto da interferenze a-razionali. Sembra im-possibile uscire dal loop.Ma ecco che emerge il valore del lavoro d’èquipe come contesto almeno potenzialmente “salvifico” rispetto alle distorsioni che tra-volgono l’individuo, spesso a sua insaputa: il nostro ‘sistema 2’ si sve-glia se qualcuno lo acchiappa per una spalla e gli dà uno scossone, la razionalità prende il comando se il singolo è chiamato da qualcun altro ad uscire dal suo solipsismo “al risparmio” dominato dal “siste-ma 1”. In altri termini, sulla base di un meccanismo di reciprocità, una comunità di cervelli è in grado di contenere le degenerazioni e di compensare i limiti di ogni singolo cervello. Insomma: la tirannide (in senso proprio e in senso lato) non è solo eticamente spregevole, ma anche razionalmente inefficiente…

Mi dispiace non potermi confrontare su questa lettura con i relatori e con il folto pubblico, ma, come si borbotta in platea, la tavola ro-tonda finale (che pare obbligatoria anche in assenza di veri motivi) sta diventando un tavolino da caffè per tautologici e pelosi salame-lecchi fra specialisti: incrociati complimenti e ringraziamenti vari, la conversazione si arrotola sul ruolo della scienza nella società (qui ci ha portato un’altra superstar della giornata, il politologo Ange-lo Panebianco) e sui meccanismi di controllo che si dovrebbero applicare agli studi scientifici (peer reviewing o non peer reviewing? Questo è il problema...). L’economista Barba Navaretti, visibilmente innamorato del suo sapere, invita a riflettere sul paradosso fra la bu-limia informativa che pare caratterizzarci e l’ignoranza in cui di fatto viviamo e in cui proliferano tutte le paure possibili, dalle più fondate alle più fantasiose. E Armando Massarenti, autore di astuti e azzec-cati volumi divulgativi sul pensiero filosofico, curatore delle pagine Scienza e Filosofia “Il Sole 24 Ore”, si affretta persino a tranquillizzare: non sussiste una reale dicotomia tra i paradigmi delle neuroscienze e quelli dell’economia neoclassica, tutti gli approcci in fondo si me-scolano, condividono qualche aspetto, presentano convergenze e possibili sinergie... Così, si finisce per salutarsi con la vaga sensazione di aver perso il filo.Nonostante ciò, sono davvero soddisfatta di aver scelto questo ap-puntamento, in attesa del Festival dell’Economia (a Trento, dal 3 al 6 giugno), fra quelli che si affollavano nell’agenda di maggio, dalla fiera del libro a Torino in giù: un livello di consapevolezza in più, una chiave di lettura diversa, un’intrigante conferma della logica che si nasconde dietro ogni follia. E la soluzione della crisi? Chi vivrà ve-drà.

Qualche riferimento bibliografico assai incompleto.Michele Di Francesco, Introduzione alla filosofia della mente, Nuova Edizione, Carocci, 2002.Edoardo Boncinelli, Mi ritorno in mente. Il corpo, le emozioni, la co-scienza, Longanesi, 2010.Edoardo Boncinelli, Come nascono le idee, Laterza, 2008.Matteo Motterlini, Economia emotiva, Rizzoli, 2008.Matteo Motterlini, Massimo Piattelli-Palmarini (a cura di), Critica del-la ragione economica, Il Saggiatore, 2005.

Richard H. Thaler, Cass R. Sunstein, Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità, Feltrinelli, 2009.

UnA CRIsI DA nEURO

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er un figlio è estremamente difficile parlare del proprio padre, dopo aver trascorso 39 anni con lui, senza indulgere al sentimenta-lismo ed alla esaltazione celebrativa. Ma, in queste brevi memorie, desidero raccontare so-prattutto la storia di un uomo, grande nella sua

umanità e umile servitore dell’arte della musica. Era nato a Pinerolo nel 1913, colà venuto alla luce a cagione della dipendenza del padre Felice alle Officine Magliola, specializzate in costruzioni e manutenzioni di mezzi ferroviari; nel 1916 approdò a Santhià, ove il padre conservava lo stesso rapporto di lavoro. Negli anni della crescita la musica non fece parte dei suoi interessi, volti verso la pittura e l’arte decorativa; forse la presenza di una sensi-bilità innata, intorno agli anni ’30, gli fece incontrare il pianoforte e, appassionatosi ad esso, dopo un periodo di intenso studio effet-tuato con il Maestro Rinaldo Varalda di Vercelli, conseguì alla Regia Accademia Filarmonica di Bologna, nel 1935, il diploma di piano-forte. Bruciò rapidamente le tappe imponendosi con autorità su vari concorrenti ai concorsi per gli incarichi di direttore della ban-da musicale e di Maestro di cappella ed organista della Collegiata. Il prosieguo fu conseguente, al passo coi tempi nei quali la musica jazz, proveniente dall’America, alimentava la passione per il ballo: inventò un’orchestrina sin dal 1930, in seguito denominata “Il jazz” ed un depliant fascinoso, con la sua fotografia in prima pagina, così recita: “Il jazz Sacchetti Eugenio di Santhià lancia le ultime novi-tà della stagione”. All’epoca, il regime fascista era ancora all’apogeo e socialmente una tranquillità acquisita si esprimeva nella danza; si può affermare che nel piccolo paese si danzava in ogni dove e, di conseguenza, la presenza di un’orchestrina diveniva fondamentale. In un battibaleno mio padre si organizzò: acquistò un pianoforte, che veniva trasportato al seguito dei musicisti non solo nelle varie sale, ma anche nei famosi balli a palchetto posati nei centri vicini in occasione delle feste patronali, adibì la propria abitazione a sala prove, formò cantanti e strumentisti atti ad esprimere un buon li-vello musicale artistico, organizzò un repertorio moderno con brani importati soprattutto dall’America o tratti dalle colonne sonore dei primi film, ideò un’elegante divisa per il complesso, adottò leggii personalizzati dove una ‘S’ troneggiava. Il conquistato prestigio attirò a lui folle di allievi attratti dall’obiettivo di vivere sì la musica in prima persona, ma anche convinti sostenitori del “far musica in-sieme”: soltanto comprendendo ciò è possibile leggere il prosperare di determinate attività quali le citate banda musicale ed orchestrina, l’orchestra di fisarmoniche ed il coro polifonico della Collegiata. Il

suo operare, comunque, non si fermava a questi impegni; quante invenzioni musicali hanno connotato il suo viaggio artistico! Erano altri tempi e le aggregazioni, forti ed ambiziose, ambivano ad avere i loro inni; quindi sorgevano, quasi per incanto, le canzoni del Carnevale, dei coscritti, delle compagnie, dei sarti e delle sartine, dei parrucchieri, dei matrimoni. Accanto a queste sbocciavano marce e trascrizioni bandistiche, composizioni sacre, ballate, fantasie, pot-pourri e ballabili. Inconsapevolmente Eugenio Sacchetti divenne l’aedo, il cantore di un dialogo popolare che si tingeva di amicizia nel nome di un motivetto. Dotato di una forte personalità, retto, coerente, tetragono, ostinato, preparatissimo musicista, seppe divenire un punto di riferimento musicale in un’area, il Vercellese, non ricco di presenze musicali. Re-citò la parte del “Maestro di musica” quando gli istituti musicali sta-tali erano privilegio delle grandi città e la bottega costituiva l’unico appiglio per acculturarsi. Tempi beati! Si studiava per passione, per pochi denari, si ricevevano serie lezioni quasi tutti i giorni, si godeva dell’apprendere, si percepiva con umiltà il profumo dell’arte. Personalmente provengo, e a lui sono riconoscente, da quella bottega che mi ha visto bambino, adolescente, adulto, crescere tra le note, ricco di queste, ma anche educato alla semplicità, al rigore, alla serietà, alla responsabilità. Cito soltanto qualche esempio: all’età di dieci anni divenni tamburino della banda musicale a causa della dipartita del musicante titolare perito in un incidente motociclisti-co ed organista della Collegiata (l’incombenza mi piovve addosso perchè il suo vizio del fumo non andava d’accordo con la presenza sulla tribuna dell’organo durante le sacre celebrazioni!), dodicenne ricoprii il ruolo di fisarmonicista nell’orchestrina reggendo uno stru-mento quasi più pesante di me, quattordicenne fui direttore della banda musicale e a trentotto anni composi numerose canzoni per il Carnevale. Oggi è trascorso molto tempo dalla sua dipartita e trent’anni rappresentano ben oltre una generazione. “’l Geniu’, come era amichevolmente definito, vive ormai solo nel ricordo di pochi so-pravvissuti di quella stagione della quale alcuni di noi hanno tanta nostalgia. Però i giovani devono conoscere la temperie delle prece-denti generazioni, che scoprivano la gioia di dominare uno strumen-to musicale, di far parte di un insieme vocale e/o strumentale, di ar-ricchirsi della creatività popolare e classica, di scoprire emozioni, di godere dell’arte. Tutto questo era reso possibile da semplici maestri di musica che assolvevano a compiti di alfabetizzazione musicale, autentici volani della cultura sociale.

P“PER GlI AbItAntI

DEl bURGI sAnCtAE

AGAtHAE Il

MAEstRO EUGEnIO

sACCHEttI, ERA,

sOttO MEntItE

sPOGlIE, l GEnIU”.

(UnA MEMORIA A

tREntA AnnI DAllA

sCOMPARsA)

10musIca

testo: arturo sacchetti

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Domenica 20ore 10.30: rimembranza al cimitero ore 11.15: Collegiata dei santi Agatae Giorgio, Santa Messa Coro polifonico ‘Cantate Domino’direttore: Ermanno SILANO Coro polifonico ‘San Pietro’direttore: Gabriele Ardizio

ore 18,30: piazza Municipale

Tromba: FRANCESCO TAMIATIdirettori:Arturo ed Eugenio SACCHETTI junior(musiche di Novaro, Charpentier, Beethoven, Verdi, E. Sacchetti, A. Sacchetti, anonimo) 19/27

GIUGNOPiazza Roma

Domenica 27ore 21:piazza municipale

PARADISEBIG BANDdirettore: Luigi PEYLA(musiche di Frank W. Meachman, Glenn Miller, “Duke” Ellington,Gershwin, Dominguez, Porter,Velasquez, Coates, Barosso,Pestalozza, Peyla, De Abreu,Rodgers, Hart, Trovaioli, Garland, Bernie, Pinkard)

ore GCodirCodir

or

dirAr(mVe

Sabato 19ore 17,30: Municipio, sala consigliare

“Eugenio Sacchetti seniorPinerolo (TO), 13.III.1913Vercelli, 26.III.1980”

una vitaper la musicarelatori: Mario PISTONO, Arturo SACCHETTI

Concerto jazz

romba: FRANCESCO TAMIATI

diredmu(m

GlenGGersGVelaVPestPR dR

Tr

CONCERTOVOCALE-STRUMENTALE“DELLA RICONOSCENZA”

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12 l’ECCEllEnzA DIEtRO

l’AnGOlO

cco una storia proprio bella da raccontare. Anzi: tante storie…Prendiamo quello che affettuosamente si suole chiamare “un paesone”; collochia-molo a 95 km da Milano, 55 da Torino, 22 da Vercelli, una cinquantina da Novara e poco più di un centinaio da Varese… lo ri-

conosciamo: è Santhià.Prendiamo due fratelli, Fausto e Mauro Gualandris, che da tanti anni (era il 1987 quando iniziarono) si dedicano con passione ad un lavoro semplice e prezioso insieme: fanno i lattonieri. Attraver-so un’innata cura artigiana coniugata con l’attenzione per le inno-vazioni tecniche e tecnologiche, l’impresa di Fausto e Mauro nel corso degli anni cresce, fino ad emergere non solo nel territorio circostante la cittadina: oggi il raggio d’azione della Gualandris srl si spinge oltre il Nordovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), in Lombardia ed in Toscana, in Emilia e persino in Francia, con rea-lizzazioni di eccezionale livello che portano un po’ di Santhià ben lontano dalle sue risaie.

In oltre vent’anni di attività, l’azienda è cresciuta con regolarità, con il ritmo di chi lavora seriamente, ponderando le scelte, cre-dendo in ciò che fa, a partire dalla qualità dei prodotti che i suoi partner propongono.Ci troviamo con Mauro Gualandris per un caffè e ne approfittiamo per chiedergli perché crede così profondamente e tenacemen-te in Santhià e nel suo territorio come humus ottimale per la sua impresa.Siamo santhiatesi da due generazioni, la nostra azienda si è costituita sulle basi di una piccola ditta artigiana nata qui e con cui abbiamo collaborato a metà degli anni Ottanta; l’ideatore di questo progetto fu nostro padre, desideroso di vedere mio fratello e me uniti nel lavoro e nella vita, sicuro che insieme avremmo realizzato qualcosa di im-portante.Sicuramente Santhià, per le nostre esigenze operative attuali, è logi-sticamente ideale; la nostra azienda, poi, è proprio in prossimità dello svincolo autostradale... Tuttavia, quando riflettiamo sul nostro paese e sulle sue potenzialità, prevale, sentiamo un profondo rammarico: una posizione così

A sAntHIA’, Un’AttIvItA’ DI sUCCEssO

CHE MEttE D’ACCORDO

tRADIzIOnE E InnOvAzIOnE

E

Rho

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Nella Nebbia 13

strategica avrebbe potuto (e potrebbe ancora) dare luogo ad uno svi-luppo economico-produttivo davvero notevole. Sicuramente sarebbe necessaria una diversa sensibilità da parte delle istituzioni, che dovreb-bero stimolare e agevolare lo spirito imprenditoriale locale, come avvie-ne in altre zone e regioni, per esempio in alcune aree lombarde...

A Santhià continuiamo a voler bene, anche concretamente: in paese abbiamo lavorato su alcuni edifici privati, ma in particolare ci sta a cuo-re la realizzazione della copertura del nuovo oratorio parrocchiale edificato nel 2008 e ormai familiare a tutti.Nelle vicinanze, ci sono anche altre tracce di prestigio dei fratelli Gualadris: per le Olimpiadi invernali di Torino 2006, infatti, sono stati contattati proprio loro per prendersi cura dell’impianto dedi-cato alle gare di bob, slittino e skeleton. Le facciate di metallo delle otto palazzine di servizio dell’impianto, nel Comune di Cesana San Sicario, sono state posate dalla loro ditta.Quel lavoro è stato particolarmente impegnativo, vista l’entità e i li-mitati tempi di esecuzione, ma con il nostro impegno e quello di tutti i nostri collaboratori siamo riusciti a vincere una sfida emozionante e ambiziosa, ci racconta Mauro, con l’orgoglio di chi ancora una vol-ta ha visto concretizzarsi le proprie intuizioni su di un palcoscenico davvero prestigioso.Le storie più belle arrivano lontano…La qualità che i fratelli e i loro collaboratori sono in grado di garanti-re, infatti, si fa notare anche all’estero, nella rigorosa Austria, all’avan-guardia nella ricerca e sviluppo dei materiali: così, alla fine degli anni Novanta, Prefa, leader nella produzione di tegole in alluminio dal 1946, sceglie proprio loro come uomini di fiducia per far posare i suoi prodotti, così speciali da richiedere mani abili per essere valoriz-zati e dare il meglio di sé: è subito sintonia e, si sa, quando il cliente è particolarmente esigente l’intesa fra partner è importante per co-glierne e soddisfarne bisogni e gusti.Per un profano, scoprire le tecniche di copertura e rivestimento in

alluminio è davvero affascinante. Anche perché un tempo dire tetto significava riferirsi ad un elemento indispensabile, certo, ma tutto sommato ordinario, in genere esteticamente poco rilevante, in fon-do un po’ banale. Prefa ci parla di tutt’altro, ad iniziare dal logo, un tondo rosso su cui campeggia la sagoma di un toro nero: forza, resi-stenza e quindi affidabilità nel tempo sono le caratteristiche princi-pali dei tetti, delle grondaie, delle facciate e dei sistemi fotovoltaici che recano questo marchio. L’alluminio, il metallo più diffuso sulla crosta terrestre, è pieno di virtù: è leggero, riciclabile al 100%, non arrugginisce, resiste molto bene agli agenti atmosferici, non è tossi-co, è ideale per numerosi settori d’applicazione ad alta tecnologia, dall’industria aerospaziale a quella automobilistica. Tecnicamente, il tetto Prefa, anche in alta quota, resiste al gelo, al calore, al vento, non si rompe, non si corrode, non richiede manutenzione. Prefa ha una gamma di prodotti di copertura che include anche grondaie e fac-ciate, tutti accomunati dalla medesima qualità. Ultima novità sono le tegole fotovoltaiche con celle completamente integrate nelle tegole in alluminio, quindi quasi invisibili: ciò consente di produr-re energia pulita senza interferire con l’estetica dell’edificio, antico, vecchio o nuovo che sia.Ma parlavamo di storie gustose da raccontare, fra l’Austria e l’Ita-lia…C’era una volta, in un antico, borgo sabaudo, una reggia secentesca, immensa e lussuosa, sale, scuderie e parco, impaziente di tornare a splendere. Così la Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino, co-mincia un percorso di ristrutturazione e maquillage, che compren-de anche la costruzione di un edificio pensato come provvisorio ambiente per l’accoglienza dei visitatori. Progettato dall’architetto Fucini di Torino, la struttura quadrangolare, con un’ampia apertura centrale, tutta legno e vetro, leggera e armoniosamente integrata con i giardini, richiede una copertura altrettanto elegante e versati-le. Niente di meglio del nastro di alluminio prodotto da PREFA. Detto fatto: i fratelli Gualandris e la loro squadra posano la copertura color

rame antico in un battibaleno, che in questo caso equivale ad una sola giornata. E il risultato è talmente bello e funzionale che la co-struzione viene promossa a pieni voti e diventa opera ricettiva per-manente per chi vuole scoprire la principesca reggia.Le storie continuano ad intrecciarsi…C’era un(’altr)a volta un teatro dal passato glorioso che rischiava di diventare un ipermercato.Dai primi anni del ‘900, il Teatro Puccini di Milano aveva ospitato spettacoli equestri e incontri di boxe, operette, commedie dialet-tali, riviste, e poi le voci di Mario Del Monaco e Mimmo Modugno, l’avanspettacolo di Wanda Osiris e Macario, personaggi come Walter Chiari e Gino Bramieri. Poi, nel 1986 (l’anno prima della nascita del-l’impresa Gualandris…), l’ultima proiezione (“Rocky IV”), la chiusu-ra e la graduale occupazione da parte dei gatti del quartiere. Dopo ventiquattro anni di silenzio, nel marzo scorso ha riacceso i riflettori, in corso Buenos Aires. Il Puccini è salvo e gli spettacoli, dopo cinque anni di restauri, si svolgono sotto un meraviglioso tetto “marchiato Prefa e Gualandris”.Ecco quindi che le nostre storie, fatte di passione ed eccellenza, si chiudono, a Milano come in quel di Torino, all’insegna della bellezza: quella dell’arte che trova, grazie a due brillanti fratelli santhiatesi, un degno tetto sotto cui esprimersi.

Gualandris srl - Strada Moleto Prima - 13048 Santhià (VC)http://www.gualandris.it/La ditta Gualandris è il referente e posatore di fiducia Prefa sul nostro territorio.

Prefa produce rivestimenti in metallo per facciate e tetti: rivestimenti belli, resistenti, duraturi e senza bisogno di manutenzione.http://www.prefa.com/

Venaria Reale

piscina di Aosta

Palazzo Diamante

Teatro Puccini a Milano

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OffICInE sOnORE

dal nome di battaglia del partigiano Luigi Ciol, Resistere, e dalle sue ultime parole ai genitori, che parte il racconto su Officine, sulla loro Sonorità, sulla magia dell’incon-tro. Un racconto che inizia da un verbo partico-

lare: è insieme azione e permanenza, movimento e fermezza, ener-gia e saldezza. Come il lavoro fatto fino ad oggi da e nelle Officine Sonore di Ver-celli. Resistere. Lavorare. Saldare. Tener duro e poi ripartire. In un modo o nell’altro, continuare.

E poi prendiamo spunto dalla frase centrale della lettera ai genitori, l’ultima prima di essere fucilato, costruita da poche parole dall’inde-finibile forza:”Una idea è una idea e nessuno la rompe.”Esatto. Forza ed inconsistenza della materia: sintesi perfetta di ciò che in-tendiamo per ‘idea’. Non la puoi ‘rompere’, magari la puoi piegare ma, se di buona fibra, rinascerà.

Ecco, in sintesi, l’energia che si respira alle Officine Sonore, un’ener-gia dallo stampo antico, fatta di lavoro e di impegno sociale, intellet-tuale, culturale. Seriamente conviviale.

E poi Officine ha proprio il giusto suo nome: sa di lavoro faticoso ma onesto, di gente che crea con le mani ma lavora di fino con il cervello, di sapere e di saper fare. Sa di un’Italia, quella del primo boom economico, che fatica tutta la settimana e che poi, la domeni-ca andando alla messa, si mette il vestito buono, la camicia bianca. Perché qui un’officina vera c’era davvero, nei magici Anni Sessanta, e l’imponente struttura dall’altissimo soffitto soppalcato ancora lo racconta. Poi la chiusura delle grandi fabbriche vercellesi, poi la na-scita di un consorzio per la bonifica, poi il trasferimento in questa zona di grandi e piccole aziende, pensiamo alla Tipografia Arti Gra-fiche Gallo, e quindi ora, a 20 anni dall’inizio dei lavori, è sfruttato il 70% degli spazi disponibili: fari trainanti, con differenti conduzioni e

lA MECCAnICA DEll’InCOntRARsI

E’‘UnA IDEA E’ UnA IDEA E nEssUnO lA ROMPE’

DAll’UltIMA lEttERA DI lUIGI CIOl DI AnnI 19, PARtIGIAnO nOME DI bAttAGlIA ‘REsIstERE’

CAPOsqUADRA DEllA bRIGAtA ‘IbERAtI’

fUCIlAtO COn 28 COMPAGnI Il 9 APRIlE 1945 AD UDInE

luoghI

testo: elisabetta Dellavalle

14

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Nella Nebbia 15

scopi, Area 24 ed Officine Sonore. Bello questo Sonore, che smate-rializza la forza e la rende aerea, aggettivo subito evocatore di suoni e di parole, di chiacchiere notturne, d’estate all’aperto ad ammazzar zanzare. D’inverno a tagliar fetide nebbie con birre gelate.

Officine è spazio a se stante. Difficile, credo inutile, definirlo: luo-go d’incontro è banale, superficiale chiamarlo bar, sciocco definir-lo ritrovo, improbabile cabaret e per nulla, anche se è già capitato, dancing. Vocato all’impegno solidale, è Circolo ARCI e si entra rigorosa-mente solo con tessera, off course, Officine è uno di quei posti dei quali proprio non vorresti dover fare a meno, di quelli da inventare se non ci fossero già.

In più Officine ha un valore aggiunto, come spesso i luoghi speciali, ha un ‘cuore umano’ che batte fortissimo e che, magari accusando contraccolpi e qualche difficoltà, tiene botta da un lustro.

E’ il suo ‘padrone di casa’, Stefano Perino, destinato a questo luogo per amore direi generazionale: suo padre, che qui ora cucina panisse memorabili, fu proprio uno dei primi fautori della rinascita di que-sta parte di città, volendone fortemente una seconda vita, umana e sociale. Così ci racconta Stefano: “Il Circolo ARCI Officine Sono-re, compiuti i 5 anni di attività, tira le somme dei risultati ottenuti. Oltre ai concerti, che con cadenza settimanale, hanno riempito le serate del circolo, questi anni sono stati segnati da una intensa at-tività svolta con associazioni, gruppi e singoli, che hanno trovato in Officine il luogo per presentare e sviluppare progetti. Sarebbe diffi-cile citarli tutti, ma il segno è rimasto e la partecipazione ha rappre-sentato i momenti importanti di questa associazione. Tra i tanti, gli amici dell’Associazione Punto t.x.t., il Vam Fest, Emergency, ABIO, il canile di Borgovercelli, Anacoleti e molti altri ancora. Perché Officine

si è preposta fin dall’inizio, con i suoi soci fondatori, di diventare un punto di riferimento per tutti i soggetti di cui sopra si parlava. Varie vicissitudini hanno portato a cambiamenti radicali ed importanti, a scelte forse non del tutto compre-se, ma che hanno reso questo circolo, perche è un vero circolo, a diventare il luogo che ci si era prefissati.”

Così è. Da queste parole emergono i due interessi principali di questo Circolo Arci: la collaborazione co-stante con tante e tante realtà cul-turali- cinema e fotografia, teatro e danza, letteratura e poesia, pittura e scultura, volontariato e solidarietà, attenzione all’ambiente ed ai diritti, spesso negati e calpestati, dei più deboli, educazione alla legalità ed altro ed altro ancora -difficile sinte-tizzare 5 anni- e poi i concerti.

Ancor più difficile, qui forse davvero impossibile ed inutile, sintetizzare. Perché per descrivere certe serate, certi sapori, certi suoni che o qui o mai più, che farsene delle parole?. Se li avete perduti amen, ma cercate di non farvi scappare quelli in arrivo, perseverare è diabolico.

Così Perino ci aiuta di nuovo:“per chi vuole rinfrescarsi la memoria cominciamo dal fresco fresco Trev Sprouce, ex Mr; Bungle, che ha tenu-to un concerto memorabile neanche un mese fa e, tornando indietro, le stupende sonorizzazioni dei film muti ad opere di ETB e I bruchi,i cani. Poi gli amici di sempre, Park Avenue, Catalano, Sirianni, il Ducoli, le stu-pende serate dei siciliani Matrimia Klezmer Band, AKKURA, Second Gra-ce, Mimì Sterrantino, Rue Royale dal

Belgio, (davvero memorabili) e, sempre da lì, i KRAAFS, imponenti, Va Van Fhare, Jane Tojours, EL GAFLA da Parigi, mondiali! E poi tanti, tantissimi altri che potrete ritrovare e ricordare sfogliando l’archivio del nostro sito. Spesso ci siamo chiesti come abbiamo potuto fare così tanto con così pochi mezzi? Risposta: sana passione!” E ce lo siamo chiesti anche noi, che i migliori li abbiamo per fortu-na assaggiati e che aspettiamo il fine settimana dell’11 e del 12 giugno per l’OK FEST OUTDOOR che vedrà sul palco vercellese sei band di tutto rispetto. A proposito, ancora Perino: “L’OK FEST, nato ad Alba nel 2008, autogestito da sempre è fatto dai gruppi, sano rock’n roll allo stato puro, voluto da Canalese Noise Rec che, nel panorama indie italiano annovera FUH, ETB, Cani Sciolti ed altri. Quindi un festival autogestito, come sempre, fuori dalle logiche di quanto ritorno dovremo avere, quanta gente, quanti soldi etc. Tutto sommato pensieri frustranti per attività come la nostra che essendo senza scopo di lucro, non può utilizzare questi termini per valutare il buono o meno delle manifestazioni. Per questa due giorni saranno previste altre iniziative, tra le quali banchetti di associazioni, vendita e scambio di dischi, libri e vestiti usati”. E veniamo ai gruppi. Venerdi 11: Carlot-ta, la vercellese Carlotta Sillano, FUH da Canale(CN) e La monacada da Fossano(CN). Sabato 12: LAST MINUTE TO JAFFNA da Torino, ETB da Vercelli e Dogs for Breakfast da Fossano (CN). Serate che si preannunciano indimenti-cabili, come il finale di stagione:” regaleremo ancora chicche come la Folkermesse 2010, quinta edizione alle Officine, che si terrà il 19 giugno o Homesick Elephant, un duo fantastico che atterrerà di-rettamente da Los Angeles”.

Vale la pena Resistere, no?

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eventI

testo: serena galasso

18

e dita veloci sulle corde tese. Il desiderio di farsi sen-tire. La voglia di suonare più di ogni altra cosa. La dif-ficoltà dei pochi mezzi a disposizione, per quella pas-sione che supera tutto e per la quale si sacrifica tanto. La storia di tutte le grandi passioni: in questo caso la

passione per la chitarra, lo strumento certamente più popolare e diffuso, al quale Galliate, a pochi chilometri da Novara, dedica per il terzo anno consecutivo un festival: il Galliate Master Guitar. La kermesse affonda le radici in un episodio poco conosciuto, ma che molto rende onore e prestigio a Galliate. La storia, confermata

dai quotidiani dell’epoca, narra infatti di come nel 1937 Valentino Airoldi, un galliatese dipendente della Stipel, fosse un amante della chitarra e passasse le serate a suonare con gli amici. Ma Valentino, così come i suoi “colleghi” di oltreoceano, aveva un pro-blema, anzi una necessità: amplificare il suono del suo strumento. Iniziò, così, ad armeggiare con vecchi ricevitori telefonici (questo il motivo per cui si sottolinea l’impiego alla Stipel, che poi diventò Sip) fino a costruire un dispositivo costituito da una calamita e da due bobine; piazzò quel rudimentale rilevatore su un manico di chitarra senza cassa, allacciò i capi delle bobine alla presa phono

della radio e dal cono uscì il suono della neonata chitarra elet-trica. Nasceva una vera rivoluzione per la musica leggera. L’evento venne riportato dalla “Gazzetta della sera” di Torino, il 29 e 30 settembre 1937, anticipando i risultati che poi ottennero molti illustri personaggi, anche americani. Ma l’invenzione non fu commercializzata né sfruttata industrialmente e Valentino Airoldi si accontentò di continuare a suonare in osteria con gli amici e di appendere poi i suoi strumenti al chiodo... Un trascorso di questo genere non può essere certo ignorato. Ecco perché Galliate nel primo weekend di luglio, il 3 e il 4, celebra

l

GAllIAtE MAstER GUItAR

Un fEstIvAl DEllA CHItARRA

DOvE � nAtA lA PRIMA sOlID bODy

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la chitarra con il Galliate Master Guitar. Più di cinquanta concerti gratuiti, e la città invasa dalla musica. Galliate, con la sua piazza riconosciuta tra le più belle d’Europa e il suggestivo castello rina-scimentale, è la cornice di una due giorni di musica live, che ha già visto sfilare, nelle edizioni precedenti, grandi nomi come Franco Cerri, Dominic Miller, Mike Stern, Yellowjackets, Stanley Jordan e The Rosenberg Trio.Il 2010 riserva ancora grandi sorprese con gli appuntamenti dedica-

ti agli Incontri con lo Stile: dal jazz alla bossano-va, dal flamenco al blues, fino alla chitarra clas-sica. Spiccano i nomi di Marcio Rangel, Rino De Patre, Nicola Cattaneo, Melody makers, Triesis, Patrizia Giannone, Pino Russo... E poi il ricco cartellone del fingerpicking, cu-rato da Dario Fornara, che mette in campo Massimiliano Cona, Pietro Nobile, Luca Pedroni, Riccardo Zappa, Giovanni Pa-lombo, Luca Francioso. Le sere sono dedicate a due grandi concer-ti: in quella di sabato saranno protagonisti

gli interpreti del fingerpicking; la domenica sarà ospite Gigi Cifa-relli, il chitarrista che nella sua carriera ha accompagnato con il suo tocco grandissimi artisti, come Renato Zero, Mina, Tullio De Piscopo, Joe Cocker, Paul Young... e che ora arriva a Galliate per una performance a ingresso gratuito.Per chi non vuole solo ascoltare, ma vuole conoscere, approfondi-re, imparare o fare acquisti, il Galliate Master Guitar offre anche la

possibilità di visitare il ricchissimo Mercato in Corte, allestito sotto lo splendido colonnato del castello: liutai, etichette discografiche, negozi di musica, case editrici aspettano i visitatori per dare consigli e offrire ogni genere di supporto. Tante sono le iniziative e le colla-borazioni nate da questo evento: il 2010 non farà eccezione. E poi l’incontro con la liuteria. La terza edizione conferma un ap-puntamento che ha già riscosso un enorme successo nel 2009, Chi-tarre in Rivolta – Liutai a convegno, durante il quale i maggiori esponenti della liuteria italiana si ritrovano per confrontarsi, raccon-tare, aggiornarsi, esporre le proprie chitarre, incontrare il pubblico, consigliare i musicisti. E per chi vuole suonare? Ci sono gli spazi off: postazioni musi-cali, già munite di service, messe a disposizione di chiunque abbia piacere di esibirsi davanti al pubblico della manifestazione per un proprio personale momento di spettacolo. Basta iscriversi mandan-do una email a [email protected]. Grande l’orgoglio e la soddisfazione del direttore artistico Gra-ziano Genoni (anch’egli musicista di lunga esperienza): “Quando – dice Genoni – abbiamo pensato a questa manifestazione e quin-di a fondare l’associazione dedicata a Valentino Airoldi non pote-vo credere che finalmente stessimo realizzando un sogno. Questa città ha dato i natali a chi ci ha permesso di innamorarci di questo strumento. Ho ricordato le serate che passavo in piazza a suonare con i miei amici, i primi accordi, le emozioni. La musica è un grande amore. Immaginare un mondo senza la chitarra è quasi impossibile! In fondo tutta la nostra vita è fatta di una lunga colonna sonora: molto spesso suonata sulle sei corde”.

Nella Nebbia 19

Per chi vuole suonare oltre ad ascoltare, ci sono i PALCHI OFF: ben due postazioni attrezzate in cui gli appassionati della chitarra pos-sono esibirsi davanti al pubblico della manifestazione prenotando il loro spazio su WWW.MASTERGUITAR.IT

Lo splendido colonnato del castello di Galliate ospita liutai, produt-tori, collezionisti, scuole di musica, etichette di distribuzione, edi-tori, stampa specializzata per esporre ed allacciare nuovi contatti e collaborazioni

I maggiori esponenti della liuteria italiana si ritrovano nel castel-lo di Galliate per confrontarsi, raccontare, aggiornarsi, esporre le proprie chitarre e consigliare il pubblico.

Più di 50 concerti completamente gratuiti tra incontri con lo stile, palchi off ed eventi serali. Dalla chitarra acustica a plettro, al rock, dal gipsy al flamenco, dal fingerstyle al tapping.

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iffidate di chi afferma che le favole non esisto-no perché talvolta, complici il destino, la fortu-na e una vocazione innata, i sogni si avverano.

Lo può provare Carmen Masola, trentottenne di Granozzo, presso Novara, che lunedì 17 maggio

ha trionfato nel programma di Canale 5 Italia’s got talent, vincendo il montepremi di centomila

euro e strappando alla Sony un contratto per il primo disco. Perché Carmen, e il nome già la dice lunga, si è presentata come cantante, o meglio come soprano, interpretando alla prima selezione e nella serata finale il suo cavallo di battaglia, Casta diva, e conquistando i tre giudici della trasmissione, Gerry Scotti, Maria De Filippi e Rudy Zerbi, letteralmente stregati dall’ugola d’oro novarese.

Una vittoria inaspettata, ma soprattutto una rivincita nei con-fronti di un passato non facile, fatto di rinunce e mortificazioni.Sì, in passato sono andata incontro a diverse delusioni. Ho sempre avuto la passione per il canto anche se ho cominciato come musici-sta suonando l’arpa. Ma al conservatorio non ho poi potuto prose-guire, perché lo strumento era troppo costoso, e così ho deciso di provare a usare la voce.

Scelta che si è rivelata azzeccata.Lo posso dire solo ora, perché gli anni passati non sono stati facili. Non avendo possibilità, mi sono adattata a fare tantissimi lavoretti, dall’assistenza anziani al carico bancali, fino alla gestione di un’edi-cola. Poi nel 1991 sono entrata nella corale San Gregorio di Trecate, dove ho studiato per 15 anni, prima di avere quella che credevo fos-se la mia opportunità.

E che invece si è rivelata un buco nell’acqua.Circa quattro anni fa mi avevano chiamato per un importante con-certo a Parma: ho provato molto ed era quasi tutto pronto quando mi hanno chiamata per dirmi che avevano scelto un’altra, solo per-ché più magra. Per settimane non ho voluto più provare, ero dispe-rata, ma poi ho deciso di non arrendermi.

Ed ecco arrivare l’avventura su Canale 5.Lo scorso dicembre ho partecipato alla puntata zero del programma, ma non sapevo nemmeno se sarebbe andato in onda. Poi il format ha funzionato e io ho continuato a passare le selezioni. Lo staff del pro-gramma è sempre stato molto gentile con me; mi sono sentita subito a casa, ma davvero non ho creduto fino all’ultimo di poter vincere.

Scarsa autostima o retaggi del passato?Sapevo che Rudy Zerbi e Gerry Scotti avrebbero apprezzato le mie capacità, ma conquistare Maria De Filippi mi sembrava molto diffi-cile; lei è più “pop”. Quando l’ho vista esprimere la sua preferenza scrivendo il mio nome sulla lavagnetta, la sera della finale, il cuore mi è esploso di gioia. Inoltre temevo la concorrenza dei più piccoli, il batterista e il bimbo che imitava Michael Jackson, ad esempio, perché si sa, oltre alle effettive qualità, il talento in erba ha sempre presa sul pubblico. Che invece ha scelto la lirica.Sembra incredibile anche a me. Continuo a darmi pizzicotti sulla faccia per realizzare che mi è successo davvero e che ora partirò per Bologna per incidere il mio primo disco. Su Facebook ci sono molti gruppi in mio onore e mi ha scritto un mio fan di otto anni dalla Germania; non poteva finire meglio di così, in un mese la mia vita si è davvero totalmente stravolta.

E visse, felice e contenta.

DItAlIA’s GOt CARMEn

DA Un PAEsE nEllE CAMPAGnE nOvAREsI

lA vOCE CHE HA InCAntAtO lA tv

PersonaggI

testo: Barbara Bozzola

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testo: antonella Ferrari

21luoghI Del cuore

l rischio di perdere uno dei monumenti più significativi della città ha toccato le corde sensibili di una cospicua parte di novaresi, i quali, nel mese di gennaio 2010, si sono pubblica-mente espressi con una dichiarazione d’amore e si sono as-sociati quali amanti a pari merito in un Comitato d’amore.

Si tratta di salvare la bella Casa Bossi dalla furia del tempo, dalla sostanziale incuria degli uomini, che in passato si sono dimostrati pessimi amanti, dalle contemporanee e frettolose brame di riequi-librio di bilancio e opinione. L’edificio antonelliano, infatti, fa parte del patrimonio immobiliare del Comune di Novara per volontà del suo ultimo proprietario, il quale, forse consapevole del valore del-l’opera che consegnava, ne dispose vincolo a pubblica utilità. Un bell’imbarazzo! Mai soldi a sufficienza e idee sempre un po’ confuse, così per circa vent’anni: pezzi di interventi, pezzi di pro-getti, pezzi di studi di fattibilità, pezzi... Come quelli di intonaco e murature e decori ai piedi della nostra amata, in mezzo a una vege-tazione arrogante che ha preso il sopravvento sull’antico giardino. Un degrado tale da vietare l’accesso, tanto che, sino alle giornate d’apertura promosse dai volontari del Comitato d’amore, molti no-varesi – alcuni non propriamente giovani – avevano disperato di poter vedere di persona le meraviglie antonelliane narrate dagli storici. Si badi, non solo locali!

C’E’ nEssUnO

In CAsA?

IA nOvARA UnA DICHIARAzIOnE D’AMORE

Ordine degli Architetti, PPC di Novara e VCOwww.no.archiworld.it

La Casa Bossi rappresenta uno dei migliori esempi di architettura civile ottocentesca. È un palazzo signori-le, espressamente residenziale, nella zona più eleva-ta lungo il margine occidentale del centro storico di Novara. Si presenta con un orientamento inconsueto che, caratterizzandolo in modo originale, diventa il tramite di lettura più immediato per coglierne alcune prerogative di eccezionale qualità e valore. L’indipendenza dal tracciato viario e dalle relative ser-vitù urbane risulta ulteriormente amplificata dall’au-torevole e incontrastato rivolgersi dell’edificio verso il magnifico paesaggio sottostante. Se dall’esterno appaiono evidenti il dominio dell’am-biente circostante e il particolare rapporto con la città e la cupola gaudenziana, con altrettanta determina-zione emergono, dall’interno, le scelte progettuali di questa straordinaria opera antonelliana. Estrema avanguardia e grandissima qualità architettonica contraddistinguono infatti tutti i diversi organismi del palazzo. In un armonico insieme sono concentra-te numerose e audaci risoluzioni strutturali, spesso accompagnate da originali e innovative tecniche co-struttive, mentre di notevole interesse risulta l’esito complessivo di tali particolari risoluzioni, che si tra-duce in una serie molto varia di spazi differentemen-te fruibili e in una raffinata applicazione dei diversi apparati decorativi utilizzati. L’effetto generale è di grande suggestione e di forte impatto emotivo. È un vero peccato che il patrimonio di straordinaria ricchezza che Casa Bossi rappresenta non possa es-sere pubblicamente fruito e apprezzato e che, anzi, si constati come i valori storico-culturali, che questo bene unico e irripetibile incarna in modo esemplare, siano progressivamente compromessi.

Franco Bordino

www.casabossinovara.it

www.fondoambiente.it.

Il COMITATO D’AMORE CASA BOSSI, invita a votare per Casa Bossi

nel 5° Censimento dei Luoghi del Cuore promosso dal FAI.

Page 22: Nella Nebbia #25

InCOntRI

CInEMAtOGRAfICI DI stREsA

C

Il 14 GIUGnO A stREsA sCAttA l’ORA ICs

he siano chiari e luminosi o scuri e profondi non importa. Perché in entrambi i casi sono l’unico filtro che rende possibile l’ingresso in un mon-do, quello della settima arte, che innanzitutto,

ancor prima di valutarne i significati, va analizzato scomposto nelle sue cellule prime: le immagini. Il cinema si guarda e attraverso gli occhi ogni pellicola può entrare nella mente dello spettatore, abbatterne le barriere razionali e arrivare all’inconscio in maniera diretta. Gli occhi diventano strumento fondamentale per afferrare un universo altro e si tramutano in porta d’ingresso per entrare nella vicenda, conoscerne i personaggi, comprendere i

meccanismi e farli propri; non servono lenti che modifichino o mi-gliorino; per vivere il cinema bastano gli occhi. Ed è proprio Occhi il titolo del film che inaugurerà la quinta edizio-ne degli Incontri Cinematografici di Stresa; sette giorni di festi-val, dal 14 al 20 giugno, finalizzati a promuovere collaborazioni e progetti di coproduzione internazionale (info sul sito www.stresa-cinema.org). ICS: un momento d’incontro per gli addetti ai lavori, che anno do-po anno è divenuto punto di riferimento per il confronto fra il cine-ma italiano e il cinema europeo. “Abbiamo cominciato tenendo i piedi ben saldi a terra – commenta

il direttore artistico Luca Evangelisti – e oggi possiamo dire di esserci allargati come in un Risiko che si gioca in dimensioni natu-rali. I primi tre anni le opere selezionate provenivano solo da Italia e Svizzera, paesi cui si è aggiunto lo scorso anno il Belgio franco-fono. Quest’anno il festival si apre anche al Belgio fiammingo e al Portogallo”. E il Portogallo riporta al discorso iniziale, a quegli Occhi di cui si diceva, thriller psicologico di Lorenzo Bianchini e frutto concreto degli “Incontri professionali” del 2006, che hanno favorito la colla-borazione tra il regista italiano e il produttore portoghese Franci-sco Villa Lobos.

cInema

testo: Barbara Bozzola

22

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“Il contatto – continua Evangelisti – è il nostro obiettivo primario; abbiamo favorito l’occasione perché eravamo convinti che i due potessero trovarsi in sintonia e così è stato. Noi non rien-triamo poi nella produzione del film, ma seguiamo comunque da vicino il percorso dei lavori che nasco-no. Occhi è stato girato nel 2007 e ora è pronto per essere distribuito; a Stresa ospiteremo la prima mon-diale”. All’edizione 2010 partecipano lungometraggi pro-venienti da ciascuno dei paesi coinvolti; tra gli altri, per l’Italia Velma, del regista friulano Piero Tomaselli, e per la Svizzera l’atteso Cargo, di Ivan Engler e Ralph Etter. “Al nostro festival partecipano paesi dal volume pro-duttivo medio-piccolo; è una scelta ben precisa, per-ché sono più gestibili e perché hanno ovviamente più interesse a presenziare. Noi andiamo oltre il concetto di ’festival vetrina’ e lavoriamo sugli aspetti tecnici ed economici della cinematografia. Persino il Torino Film Festival ha creato un progetto di tutoring chiamato Torino Film Lab, in cui si forniscono input per produrre”. Incontri, quindi, a sostegno della creatività dei professionisti e, allo stesso tempo, organizzati per spiegare, far conoscere al pubblico l’universo delle pellicole indipendenti. “La cittadina di Stresa – conclude Evangelisti – è un soggetto fon-damentale, anche perché molte iniziative sono dislocate negli an-goli più suggestivi della perla del lago Maggiore: dalle tradizionali serate all’aperto fino agli aperitivi-concerto, dai reading dal vivo fino alle animazioni e ai workshop di formazione cinematografica indirizzati ai giovani del territorio. In omaggio ai Mondiali verrà an-che proiettato sullo schermo di piazza Cadorna un documentario sul mondo del calcio internazionale e non mancherà la collabora-zione con il concorso di Miss Stresa”. La bellezza, in fondo si sa, è declinata in molteplici forme e gli occhi da sempre si schiudono per cercarla. Di fronte a una passerella così come a uno schermo, che diventa specchio di una realtà altra in cui immergersi e sognare.

L’aperturaLunedì 14 giugno, alle 18.30, inaugurazione con l’anteprima mondiale di Occhi, firmato da Lorenzo Bianchini, che al termine incontrerà il pubblico presso l’Enoteca da Giannino (ore 20).A seguire, in omaggio ai Mondiali in Sudafrica, gli ICS proiettano sul grande schermo di piazza Cadorna la prima partita dell’Italia e a se-guire Les arbitres di Yves Hinant, documentario belga sul mondo delle giacchette nere, girato dietro le quinte con l’autorizzazione della UEFA.

Le proiezioniIl programma prevede titoli per ogni paese partecipante. Per l’Ita-lia: Velma, del regista friulano Piero Tomaselli, girato nella splen-dida laguna di Marano e già vincitore del Premio del Pubblico al Trieste Film Festival e del Gold Remi Award al 43° WorldFest di Houston, in Texas; Mirna, di Corso Salani, poetico road movie sulla femminilità di una giovane sudamericana in fuga da Buenos Aires, presentato con successo al Festival Internazionale del Film di Lo-carno, nel 2009; e L’uomo fiammifero, di Marco Chiarini, tra i titoli indipendenti più apprezzati dell’ultima stagione cinematografica, metafora dolce e struggente, ironica e giocosa della fanciullezza e della crescita.

Per il Belgio francofono: il pluripremiato Amer, di Hélène Cattet e Bruno Forzani, omaggio al cinema erotico-fantastico degli anni Settanta e più in particolare al giallo italiano, di cui riprende stili e musiche (nella colonna sonora brani di Stelvio Cipriani, Ennio Mor-ricone e Bruno Nicolai); e Simon Konianski, di Micha Wald, com-media picaresca, con una decisa componente jiddisch, presentata fuori concorso al Festival Internazionale del Cinema di Roma 2009.

Per il Belgio fiammingo: in anteprima italiana l’atteso My Queen Karo, di Dorothée Van Den Berghe, ritratto vivace e realistico del passaggio all’età adulta di una bambina, all’interno di una comune hippy di Amsterdam nei primi anni Settanta.

Per la Svizzera: un’altra anteprima italiana, Complices, opera de-dicata al mondo della prostituzione giovanile, presentata al 62°

Festival Internazionale del Film di Locarno e premiata all’ul-timo Festival del Cinema di Chicago, brillante debut-to di Frédéric Mermoud nel lungometraggio; Verso - L’ombra del crimine, di Xavier Ruiz, thriller fanta-scientifico che ruota attorno a un poliziotto tormen-tato dal fantasma del fratello morto; e l’affascinante documentario Hugo en Afrique, girato con passione dal regista svizzero Stefano Knuchel, che l’annun-cia come il primo di quattro film dedicati alla vita e all’arte di Hugo Pratt. La proiezione, alla presenza del regista, è uno degli eventi speciali di questa edizione degli ICS.

Il Portogallo, oltre a Occhi, il thriller psicologico di Lorenzo Bianchini, porta a Stresa A corte do Norte, del maestro João Botelho, melodramma al femmini-le che, partendo da Giuditta e Oloferne di Caravaggio,

racconta la storia di Emília de Sousa, la più grande attrice teatrale lusitana del XIX secolo. Ci sarà poi l’anteprima italiana di Call Girl, di António-Pedro Vasconcelos, film incentrato su una vicenda di corruzione politica, che in madrepatria è stato uno dei maggiori successi degli ultimi anni; infine Aquele Querido Mes de Agosto, di Miguel Gomes, presentato alla Quinzaine di Cannes nel 2008, una sorta di diario delle vacanze intessuto nei ritmi della musica popolare, che racconta una storia in cui realtà e finzione sono in-distinguibili.

Stresa in LuceLa tradizionale collaborazione con il concorso di bellezza Miss Stre-sa (da cui nacque Miss Italia) quest’anno vede l’esclusiva proiezione, giovedì 17 giugno, nei giardini del Regina Palace, di un’antologia di cinegiornali dell’Istituto Luce, che racchiude fotogrammi di sessant’anni di storia, costume e società stresiana, e non solo, dagli anni Trenta agli anni Novanta: dai concorsi di bellezza alle passe-relle di moda, dai saloni automobilistici e di promozione turistica all’annuale consegna del Bagatto d’Oro, premio per le pubblicità ra-diotelevisive, fino alle presenze ai convegni cinematografici e poli-tici di grandi ospiti come Ernest Hemingway e Goffredo Lombardo.

Stresa OffCompletano il programma iniziative dislocate negli angoli più belli di Stresa: dalle tradizionali proiezioni serali all’aperto (quest’anno nella centralissima piazza Cadorna) agli aperitivi-concerto dell’Ora ICS in luoghi inusuali del centro storico; dai reading dal vivo agli in-contri con autori e ospiti del festival. Tra i gruppi musicali che suo-neranno all’ora dell’aperitivo: Soul Sissy (il giorno 17 all’Enoteca La Cambusa), Fabolous Fifty (il 18 al Bar Caffè Moka Stresa), Shot on sight (il 19 all’Enoteca da Giannino), D Soul (il 20 al Camelot Pub).

Nella Nebbia 23

Il 14 GIUGnO A stREsA sCAttA l’ORA ICs

I fIlM E lE InIzIAtIvE

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Facciamo quello che ci pare di Marco Guerrieri

Le istituzioni parlano di Ver-celli ‘città d’Arte’; “Nella Neb-bia” sottolinea: ‘città con il più alto numero di band’Incontro Alessandro (Alo) Sogno e facciamo due chiac-chiere nel suo studio alle porte di Vercelli. Ci sono chi-tarre appese alle pareti, mo-nitor e pc che spuntano dal gigantesco mixer, insieme a tante altre piccole e grandi diavolerie che si sono accu-mulate ed ammassate negli anni nei pochi metri quadri vivibili della sala regia.L’elemento comune, negli incontri di questo tipo, a prescindere dai musicisti che s’intervistano e dai ge-neri che propongono, è la riflessione iniziale sulla si-tuazione molto particolare nella quale versa la musica a livello globale e di come ci sia soltanto la passione a mandare avanti tutto ciò che

in tv non ci arriva. “È il biso-gno di fare musica!” dice Alo, “perché la crisi la vedi anche dai negozi di strumenti mu-sicali, dove la qualità negli anni si è progressivamente abbassata, dove raramente ormai ti capita di rimanere abbagliato dal pezzo espo-sto in vetrina. Basti pensare che anche le grandi case produttrici di strumenti han-no delocalizzato gli stabili-menti per produrre in Cina o Corea.” Questo fenomeno è figlio legittimo della mor-te del mercato discografico che porta a vivere la musica quasi esclusivamente come un hobby spesso costosis-simo, fatto di mille speranze e di sogni che si spaccano contro il muro della real-tà e di mille stratagemmi che possano permettere di vendere qualche cd ma so-prattutto di fare serate live,

perché rimane forse l’ulti-ma possibilità per cavare qualche euro da questa me-ravigliosa passione.Sì, i live, ma anche su questo tema Alo è impietoso: “per-ché spesso al pubblico del locale in cui si va a suonare non interessa nulla (o poco) di chi si sta esibendo e di che cosa sta facendo. Da que-sta dura riflessione parte la scelta di fare con The Beast is back solo quello che ci va di fare! Perché comunque non porta a molto e soprattutto non è un lavoro!”Da qui in avanti, però, entro in campo io, che compren-do lo sfogo di Alo, ma che il disco l’ho sentito e risentito un sacco di volte e lo trovo potente e diretto, crudo e sincero. Trovo che la scelta di fare ciò che si vuole piut-tosto che strizzare l’occhio al pubblico sia stata pie-

namente azzeccata. I pezzi sono una splendida misce-la di passione e tecnica, di hard rock alla Black Sabbath e di blues, con forti influen-

ze Zeppeliniane e anche momenti di pura psichede-lia. Che poi i Toxic Poison abbiano aperto concerti per i Lacuna Coil nel 2004 e che

abbiano vinto nel 2002 il fe-stival nazionale TENDENZE lo aggiungo con orgoglio, con ‘orgoglio di uno che cre-de nella passione che lega

una città come Vercelli alla mu-sica. Che poi per le istituzioni sia più semplice esporre generi-ci cartelli ‘città d’Arte’ piuttosto che evidenzia-re che la no-stra è anche la ‘città con il più alto numero di band’, sta a “Nel-la Nebbia” sot-tolinearlo con entusiasmo.

Toxic Poison, The Beast is Back, www.myspace.com/toxicpoisonband, distribuzi-one AudioGlobe, nei negozi di dischi

Toxic Poison - The Beast is Back

La stagione 2010 della Galleria d’Arte Moderna di Torino si è aperta con la mostra Keep Your Seat, visitabile fino al 23 maggio, curata da Danilo Eccher e Maria Cristina Didero, dedicata all’og-getto sedia fra design e arte contem-poranea. L’idea di fondo dell’esposizio-ne è quella di indagare sul significato e sulla forma che la sedia può assumere a seconda dell’ambito di intervento e del contesto storico, culturale e filosofico di ogni singolo artista e designer coin-volto. Le opere ospitate provengono in buona parte dal Vitra Design Museum di Weil am Rhein e dalla collezione pri-vata del suo direttore, Alexander von Vegesack, cultore e collezionista di se-die. L’uomo si confronta con la sedia fin dai tempi più antichi, oggetto onni-presente nella vita di tutti, dal seggio-lone alla poltrona presidenziale, pas-sando per la sedia della cucina e del barbiere. La creazione di una sedia è una sfida costante, in bilico fra ergono-mia e forma perfetta. Su questo rappor-to l’esposizione indaga, presentando lavori molto diversi fra loro, in cui la molteplicità dei linguaggi costituisce il filo conduttore del percorso espositivo, dal bisogno comune di trovare un po-sto su cui sostare… e all’impossibilità di fermarsi. L’oggetto concreto diventa metafora spaziale di lontananze e di so-litudini, alla ricerca continua e costante di un senso.

Le 63 opere in mostra sono decisa-mente eterogenee, c’è lo sgabello Butterfly del designer giapponese Sori Yanagi, dalle forme orientaleggianti ottenute utilizzando le moderne tecni-che di lavorazione e deformazione del legno, il cui profilo ricorda le ali di una farfalla. Si prosegue con le geometrie essenziali della sedia “respingente” di Marisa Merz, la sedia AT di Armando Testa, costituita dalle sue iniziali. C’è poi la sedia Grano del designer Ales-sandro Mendini, opera in plexiglas tra-sparente e riempita di chicchi di mais. Interessante è la rilettura di Christoph Büchel della storica sedia di Gerrit T. Rietveld Red and Blue del 1918, che diventa un inquietante strumento di costrizione con cinghie e lacci di cuoio per caviglie e polsi. Ci sono poi le sedie intagliate del gardenese Adolf Vallaz-za, le cui forme richiamano stili tribali africani. Suggestiva è la composizione spaziale Right of Return (By Themselves and Of Themselves) dello statunitense Marc André Robinson, realizzata appo-sitamente per la mostra, che unisce più di venti sedie, recuperate nei mercatini dell’usato torinesi, in una forma circola-re sospesa, creando una struttura fluida per rappresentare la circolarità della memoria. Una sala è dedicata ad alcuni lavori del torinese Carlo Mollino ed al cortometraggio di Simon Starling Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five, che esplora le forme ed i dettagli della Sedia del 1959 di Mollino. Il video è proiettato a ciclo continuo attraverso

un’installazione in cui la pellicola è a vi-sta e si snoda per tutta la sua lunghezza scorrendo su rocchetti e pulegge.C’è poi il divano antropomorfo Corpse Sofa del gruppo multidisciplinare Ate-lier Van Lieshout , in cui inquietanti sagome umane di schiuma, dipinte di nero, si intrecciano e costituiscono la struttura della seduta e dello schiena-le. Un’altra opera evocativa è Le Salon Courbé dell’egiziana Ghada Amer, un divano in stile classico neocoloniale, ricamato a mano con disegni astratti, che reca sullo sfondo della seduta car-ta da parati su cui si ripetono le parole terrore e terrorismo in inglese, facendo emergere un sottile senso di inquietu-dine, in contrasto con lo stile elegante e la bella forma del divano. Continuando il percorso incontriamo un’installazione interessante, Blue and White State dello statunitense Tony Oursler, composta da una poltrona rovesciata sotto la quale è disteso un ovale che è uno schermo su cui viene proiettato un volto che parla, creando un forte contrasto fra la deso-lazione degli oggetti sparsi e lo spaesa-mento dell’immagine narrante.

I materiali utilizzati nei lavori espo-sti sono i più diversi, oltre al legno e al metallo, c’è il cartone arrotolato delle sedie di Frank O. Gehry, progettista del museo Guggenheim di Bilbao, la cera fusa e le candele utilizzate dall’artista cinese Chen Zhen nell’opera Un Village sans frontières, che raccoglie sedie di bambini di diversi paesi del mondo e

le trasforma in piccole case di candele da at-taccare al muro, per creare una sorta di villag-gio universale. Questo proget-to ha una sua poetica a livel-lo visuale, ma solleva anche questioni ideali più complesse ed universali: l ’uguaglianza, la convivialità, la tolleranza e la com-prensione reciproca, una coesistenza, un dialogo senza frontiere. La mostra si chiude con le esili strutture filiformi degli Eroi, installazione di Giu-seppe Gallo composta da dodici sedie in bronzo, alte più di due metri, dalle gambe sghembe e irregolari, che si al-lungano verso l’alto, instabili e precarie, per non dimenticare la fragilità dell’esi-stenza.

Da segnalare ancora è il percorso visivo che lega i lavori fra di loro, un circuito elettrico stampato sul pa-vimento delle sale, metafora della re-lazione intermittente fra arte e design che propone l’idea del corto circuito come rapporto dialettico fra elementi e mondi apparentemente distanti, ma in realtà comunicanti: la cosa importante è che ognuno stia al suo posto.

Artisti in mostra: Ghada Amer, Cristoph Büchel, Felice Casorati, Giuseppe Gallo, Phillip Lai, Marisa Merz, Tony Oursler, Marc André Robinson, Doris Salcedo, Alberto Sartoris, Simon Starling, Adolf Vallazza, Vedovamazzei, Chen Zhen. Designer in mostra: Gae Aulenti, Carlo Bugatti, Fernando e Humberto Cam-pana, Joe Colombo, Martino Gamper, Frank O. Gehry, Coop Himmelblau, Massimo Iosa Ghini, Shiro Kuramata, Charles Rennie Mackintosh, Alessandro Mendini, Carlo Mollino, Jasper Mor-rison, Olivier Mourgue, Rick Owens, Verner Panton, Gaetano Pesce, Gerrit T. Rietveld, Armando Testa, August Tho-net, Herbert Von Thaden, Sori Yanagi, Tokujin Yoshioka.

http://www.gamtorino.it/ http://www.design-museum.de

Stai al tuo posto di Davide Vergnano

Keep your seat

ruBrIche24

Page 25: Nella Nebbia #25

Un incidente ciclistico, un perone frat-turato, FaceBook e un pennarello nero a punta grossa… questi gli ingredienti che mescolati sapientemente creano “a Book from FeisBùk” di Lello Ardizzone, perso-nalità eclettica di una per nulla consue-ta Vercelli. Commerciante, musicista, ciclista amatoriale e disegnatore satirico Lello Ardizzone, in arte Ardilello, racco-glie in questo piccolo tomo fitto fitto di bianchi e neri potenti e irriverenti, tutto il succo della nostra bizzarra società, con l’arma della satira e la virale diffusione di un mezzo come FaceBook, appunto,

in grado di met-tere in contatto e condivisione ogni informazione in tempo reale tra una comunità di amici tutti in rete tra loro.Un libro diver-tente da sfoglia-re e risfogliare, a cco m p a gn a to passo passo dai commenti degli amici dell’autore, commenti ripor-tati anche grafi-camente come da social network, commenti diverti-ti, sintetici come il mezzo richiede, appassionati, e soprattutto molto

vicini all’autore…una sorta di spiata nella vita affettiva di Ardilello che si diverte giocando con i personaggi che impazzano su giornali e tv di tutta Italia, che sono il nostro costu-me, la nostra società.Importante sottolineare che parte del ricavato di questo libro sarà devoluto al-l’Associazione “INSIEME” di Vercelli, che si occupa di fornire assistenza domiciliare non sanitaria a pazienti oncologici in fase avanzata.

FeisBùkIn città di Studio Kaboom

Il profumo della lavanda in fondo al cassetto. Il profumo d’India dei camicioni di cotone.Il profumo di pomeriggi in bici de-gli abiti a fiori.L’odore di pioggia d’agosto sulla giacca a vento blu.Il profumo di zagare del vestito da cerimoniaIl sentore di sabbia degli infradito da mare.

Il profumo delle sere d’estate dei maglioncini di cotone.L’odore di cuoio delle paperine scollate.L’aroma di sughero delle zeppe alte alte.Non sto delirando, sto facendo il cambio dell’armadio! E nel men-tre prendo gli appunti necessari ad un ragionato elenco pro saldi. Ecco cosa cercherò appena il sim-bolo della percentuale apparirà

nelle vetrine dei negozi; prima di tutto leggins in colori chiari: sono quest’anno il so-stituto del collant, già da mesi li por-to blu, viola e neri con piede nudo e paperina, incu-rante dei geloni! Il colore chiaro è un azzardo, ma sem-pre meglio delle gambe bianchic-ce che mi ritrovo. Meno zeppe più Audrey, queste ultime sono le scarpine anni cin-quanta col tacco piccolo e sottile, sì proprio quelle pe-ricolosissime per

le caviglie, evidentemente sono gli ortopedici a dettar legge nel mondo della moda! Qualcosa con maniche o spalle importanti: eb-bene sì le spalline imbottite stan-no tornando. Un vestito in stile dama inizio ottocento: non so se andrà di moda, ma sto rileggendo l’opera omnia di Jane Austen e mi sento tanto Elisabeth Bennet.Dopo queste considerazioni ritor-no alle sensazioni olfattive chè il cambio non si fa da solo!Il profumo della seta, perché la seta “sa” di liscio e voluttuoso, di tutti i miei foulards.L’odore di carta velina nelle cap-pelliere.L’aroma di legno svedese nei por-ta abiti dell’Ikea.L’odore di eccitazione e paura nel tailleur del momento importante. Questo allora lo metto a lavare.L’odore di cloro dei costumi da bagno. Mi correggo, il profumo di focaccia e cornetto dei costumi da bagno, dal momento che passano più tempo al bar che in acqua.Il profumo di nuovo di tutti i capi taglia 42, che diligentemente ri-pongo nella parte “Grandi speran-ze” dell’armadio.Il profumo di me in tutti quei capi che viaggiano da anni da un po-sto all’altro dell’armadio e non si spostano mai dal mio cuore.

Terapia e borsette di Veronica Gallo

Profumo di cambiamentio

Nella Nebbia 25

Page 26: Nella Nebbia #25

Michele Trecate

www.vercellink.com

E-mail: [email protected]: www.informagiovanivercelli.it

INFORMAGIOVANI CITTA’ DI VERCELLIC.so Libertà, 300 - 13100 VercelliTel. 0161.25.27.40 - Fax 0161.54.384

“Cultura”da Lun. a Ven. alle ore 17.40

“Segnalibri”da Lun. a Ven. alle ore 18.40

Inviaci le tue segnalazioni a:[email protected]

gIugnoagenDa26 4 venerdì

MusicaBiellaXXIX Rassegna Organistica Internazionale Achille Berruti Cattedrale di Santo Stefano Ore 21.00Per info:Associazione Culturale Storici Organi del Piemonte - Tel. 015 767350www.storiciorganipiemonte.com [email protected]

Vercelliofficine Sonore Luca Francioso solo concertDalle 22.00Per info: www.officinesonore.org

VercelliRioni alla ribalta spettacolo di musica celtica P.za Cavour Dalle 20.30 alle 24.00 Per info: ASCOM Tel. 0161.250045

Briona (NO)Salone del Castello SolaroliMusaicumPiazza SolaroliPer info: 0321/826080

Galliate (NO)Castello SforzescoVintage Festival Ciao Ciao BambinaFino al 6 giugnoPer info: www.prolocogalliate.it

NovaraNovaraJazz, Jam session giovaniPiazza delle ErbeOre 10.00Per info:www.novarajazz.org

NovaraNovaraJazz, Gallo and the Rooster e Hazmat ModinePiazza DuomoOre 21.00Per info:www.novarajazz.org

NovaraBirreria San MarcoNovaraJazz, Jam session giovani Via Negroni, 3Ore 22.00Per info:www.novarajazz.org

NovaraBlues CafèNovaraJazz, DjsetParco dell’AlleaOre 24.00Per info:www.novarajazz.org

Prato Sesia (NO)Prato Sesia Music Festival, concorso per gruppi emergentiFino al 6 giugnoPer info www.pratosesia.com

IncontriNibbiola (NO)Aspettando l’Estate La PinetaOre: 19.30 Fino al 7 giugnoPer info: www.comunedinibbiiola.it

MercatiniArona (NO)48° Fiera del Lago MaggiorePiazza Aldo MoroOre: 14.30 Fino all’8 giugnoPer info: www.fieralagomaggiore.it

ArteArona (NO)Marilyn Monroe, l’arte della bellezza Villa PontiVia San Carlo, 63Ore: 10.00 Fino al 28 novembrePer info: www.marilynmonroeartebellezza.it

Landiona (NO)Il mondo di GuareschiSalone dell’Oratorio ParrocchialeStrada Provinciale, 16Fino a fine giugno Per info: www.comune.landiona.no.it

NovaraGeminemuse, Bilderadas. Omaggio a Agy WarburgBiblioteca NegroniCorso Felice Cavallotti, 4/6Fino al 18 luglioPer info: www.comune.novara.it

Orta San Giulio (NO)Il Lago. La pittura dell’Ottocento tra Piemonte e LombardiaPalazzo Penotti UbertiniVia Albertoletti, 31 Fino all’11 giugnoPer info: www.associazioneoperaprima.it

Orta San Giulio (NO)Ortissima Percorsidorta 2010. RabaramaPalazzo Penotti UbertiniVia Albertoletti, 31Ore: 14.30 Fino al 3 ottobrePer info: www.ortissima.com

5 sabatoIncontriBiellaNotte Bianca dei BambiniFondo Edo Tempia, Via Italia e Piazza MartiriOre: 15.00Per info: Play Eventi - Tel. 015 8493728 o 335 5447027

BiellaStrabiella 2010 Riedizione della storica corsa podisticaPer info: Claudio Bisoglio - Tel. 349 6007691

VercelliDare Voce ai Siblings “cosa significa crescere con un fratello disabile”Villa Cingoli (via Ariosto 2) Ore: 15.00Per info: Gruppo AMA, Via L. Ariosto 2 - Vercelli, Tel. 3663676801

NovaraNovara Jazz: Visita guidata alla cittàOre: 10.00Per info:Sig. www.novarajazz.org

NovaraNovaraJazz: Presentazione dei volumi ‘Jazz is a woman’ e ‘Speak Jazzmen’ di Guido Michelone, con Antonio RibattiLibreria Lazzarelli Via Rosselli, 45Ore 11.00Per info: www.novarajazz.org

Casalbeltrame (NO)Invito alla Poderia: degustazioni e cenaPoderiaVicolo della Chiesa, 1Ore 20.00Per info: www.casalbeltrameonline.it

ArteVercelliUno sguardo sull’Antico Egitto “Mistero di una mummia - Il progetto Ankhpakhered”

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Nella Nebbia 27

Museo Leone Ore 18.00Per info: Museo Leone Tel. 0161.253204

Borgomanero (NO)Mostra personale di Silvia CeffaPalazzo TornielliCorso Cavour, 16Ore: 10 Fino all’11 giugnoPer info: www.comune. borgomanero.no.it MercatiniNovaraMercatino dell’antiquariatoPiazza IV NovembreOre 8.00 Per info: 0321/3703360

MusicaVercelliofficine Sonore UNe Passante+CARLOT-TA in concertoDalle 22.00Per info: www.officinesonore.org

NovaraNovaraJazz: Fermata Jazz Djsetdavanti al Teatro CocciaVia Rosselli, 47Ore 18.00Per info: www.novarajazz.org

NovaraNovaraJazz: Willem Breuker Kollektief - Baby CharlesPiazza DuomoOre 21.00Per info: www.novarajazz.org

NovaraBlues CafèNovaraJazz: DjsetParco dell’AlleaOre 24.00Per info: www.novarajazz.org

Romagnano Sesia (NO)NovaraJazz: “Tramonto in Jazz” Jazz&wine - Gioel Severini trioVilla Caccia Viale Antonelli, 1Ore 18.00Per info: www.novarajazz.org

Vicolungo (NO)Saturdayght summer, Electric Jam, Tributo a Pino DanieleNew Fantasy BarPiazza Mazzini, 6Ore 22.30

TeatroSordevolo Cena con delitto La Compagnia Anubisquaw presenta “Troppo odio per Madame”: giallo brillante in tre attiVilla Cernigliaro Ore 22.30Per info: Villa Cernigliaro - Tel. 015 2562174 o 015 2562793www.villacernigliaro.it [email protected]

6 domenicaMercatiniCandelo, Ricetto Mercato dei produttori agricoli Partecipazione espositori gratuita. Botteghe di artigiani ed artisti del borgo aperte ai visitatori.Per Info: Comune di Candelo - Tel. 015 2534118www.prolococandelo.it [email protected] NovaraQuartiere San MartinoSan Martino in fioreOre 8.00

IncontriVercelliRelazione “Tien-Tsin: ebrei nella Cina moderna, 1900-1945”Sala FoaOre17.30

Per info: Comunità Ebraica Tel. 339.2579283 VercelliPremiazione “Concorso Nazionale di Poesia” Alle 16.30 presso il Piccolo Studio premiazione del concorso. Per Info:Famija Varsleisa Tel. 0161.213430

Novara“L’Esplora. Cerca. Osserva. Gioca” - La domenica al Museo Faraggiana Ferrandi: ‘Charles Darwin la natura in evoluzione’Museo FaraggianaVia G. Ferrar13Ore10.00Per info: www.comune.novara.it

Musica Carpignano Sesia (NO)Note Dipinte – Rassegna musicale nel romanico novareseEsibizione allievi del Civico Istituto musicale Brera Chiesa di S. Pietro Ore18.00Per info: www.turismonovara.it

Oleggio (NO)NovaraJazz: Jazz & Wine BrunchParco Beldì Ore12.00Per info: www.novarajazz.org

Stresa (VB)XX Festival Organistico Internazionale: Daniel MatroneChiesa Parrocchiale SS Ambrogio e TheoduloVia Pr. Margherita, 1Ore21.15Per info: www.storiciorganipiemonte.com

BiellaGran Galà dell’Operetta Compagnia La Belle EpoqueTeatro Sociale VillaniOre16.00Per info: Confartigianato sig.re Anna o Anna Maria - Tel. 015 8551711www.confartigianatobiella.it [email protected]

8 martedìIncontriVercelliConversazioni Musica e Vino: Il vino nella Divina CommediaCorte dell’Oca Via Pertossi, 27Ore 21.00 Per info: www.lacortedelloca.it

9 mercoledì Nella Nebbia PartyNovaraBlues CafèPresentazione Nella Nebbia con i Park AvenueParco dell’AlleaOre 22.00

10 giovedìMusicaVercelli“Area 24 live” Concerto di Moonrock e WindburnArea 24 via Caduti sul LavoroOre 23.00

Incontri OrtaCirkos, Kermesse di Circo contemporaneoOrta San Giulio (NO)Piazze e vie del centro storico Ore: 18.00Per info: www.ortacirkos.it

11 venerdì

MusicaVercelliJazz:Re:Found - Vercelli Music Art Festival 11/12/13 giugno Per info: www.jazzrefound.com

BiellaXXIX Rassegna Organistica Internazionale “Achille BerrutiBasilica di S. Sebastiano 10.30, 11.30, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00. Per info: Comunità Ebraica tel. 339.2579283

Vercelliofficine Sonore OK FESTIVAL OUTDOORDalle 22.00Per info: www.officinesonore.org

IncontriBiellaAperitivi informativi Evento finale di “Oltre i confini”:Palazzo Ferrero, corso del Piazzo 25 dalle 18 alle 23 Per info: Informagiovani - Tel. 015 3507380/381/385www.comune.biella.it [email protected]

NovaraNovara Art FestivalPiazze e vie del Centro storicoOre: 21.00 Fino al 13 giugnoPer info: www.novarartfestival.org

Oleggio Castello (NO)Festa della birraCentro Don OrlandoOre: 21.00 Fino al 13 giugnoPer info: www.prooleggiocastello.it

12 sabatoIncontriBiella80° di Fondazione Gruppo Alpini Biella Centro VernatoMonumento ai CadutiOre12 .00

Bolzano novarese (NO)Alla corte sul Lago, Rievocazione medievaleDimora Borsini-MariettiVia Torre, 36Ore10.00 Fino al 13 giugno Per info: 329/0903694

Arte Arona (NO)Collettiva QuantarteSpazio ModernoPiazza Martiri della Libertà, 36Fino al 27 giugnoPer info: www.arteadarona.net

MusicaVercelliofficine Sonore OK FESTIVAL OUTDOORDalle 22.00Per info: www.officinesonore.org

Casalvolone (NO)Chiesa di San PietroMusaicumVia Dosso, 10Per info: www.comune.casalvolone.no.it

Stresa (VB)Chiesa Parrocchiale SS. Ambrogio e TheoduloXX Festival organistico internazionale: Orchestra Filarmonica BielleseVia Pr. Margherita, 1Ore 21.15Per info: www.storiciorganipiemonte.com

Vicolungo (NO)New Fantasy BarSaturday night summer, 8 notePiazza Mazzini, 6Ore 22.30

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gIugnoagenDa28 13 domenica

IncontriSordevolo “Passione di Cristo 2010” Anfiteatro Giovanni Paolo IOre 16.00Per info: Associazione Teatro Popolare di Sordevolo - Tel. 015 2562486www.passionedicristo.org [email protected]

Roppolo “Ottimi d’Oro 2010” Castello di Roppolo Ore 16.00Per info: Enoteca della Serra - Tel. 0161 [email protected]

NovaraFesta delle MondineParco dell’AlleaOre 10.00Per info: 0321/513657

MercatiniTrecate (NO)Mostra mercato di oggetti antichi e usatiPiazza CavourOre 8.00 Per info: www.comune.trecate.no.it

MusicaSan Nazzaro Sesia (NO)Abbazia BenedettinaEsibizione Orchestra Giovanile scuola di Musica DedaloVia Barbavara, 1Ore 18.00 Per info: www.turismonovara.it

14 lunedìCinemaStresa (VB)Regina PalaceIncontri Cinematografici di StresaCorso Umberto I, 33Ore: 15.00 Fino al 20 giugnoPer info: www.stresacinema.org

15 martedìIncontri Arona (NO)Corte dell’OcaConversazioni Musica e Vino: il fuoco nel cuore del vuoto: valenzesoteriche nell’arte di Yves Klein, con Cristina TrivellinVia Pertossi, 27Ore 21.00Per info:Comune di Candelo - Tel. 015 2534118www.prolococandelo.it [email protected]

16 mercoledìIncontriFontaneto d’Agogna (NO)Palatenda Fontaneto Arte e SaporiPiazza CastelloFino al 3 luglioPer info: www.comne.fontaneto.no.it CandeloCandelo sotto le stelle Corsa non competitiva km 7/8. Ore 20.00Per info: Comune di Candelo - Tel. 015 2534118

17 giovedì

MusicaVercelli“Area 24 live” Concerto di Cantina SocialeOre 23.00 Area 24 via Caduti sul Lavoro

18 venerdìIncontriMagnano45° anniversario di fondazione del Gruppo AlpiniChiesa di S. Marta Ore 21.00Per info: www.prolocomagnano.it [email protected]

Galliate (NO)Street Games 2010Piazza Vittorio VenetoFino al 28 giugnoPer info: www.comune.galliate.no.it

Oleggio Castello (NO)Festa della birraCentro Don OrlandoOre: 21.00 Fino al 20 giugnoPer info: www.prooleggiocastello.it

Mercatini Novara“Curiosità a Novara”, mercatino antiquariato, artigianato, etnico, collezionismoPiazza Gramsci e Corso Mazzinidalle 8.00 Fino al 19 giugnoPer info:0321/3703361

MusicaBiandrate (NO)Musaicum, Concerto dell’Orchestra Sinfonica della RaiChiesa di San ColombanoPiazza della Chiesa, 6Per Info: 0321/83122

19 sabato IncontriViverone Escursione del viandante Per info: Comune di Viverone - Tel. 0161 987021

MagnanoFesta di inizio estate Ore 19.00Per info: www.prolocomagnano.it [email protected]

NovaraNotte BiancaPiazze e vie del centro storicoOre: 15.00Per Info: www.nottebiancanovara.com

ArteVercelliUno sguardo sull’Antico Egitto - appuntamenti egittologici Museo Leone Ore 18.00Per info: Museo Leone Tel. 0161.253204

Borgomanero (NO)Mostra personale di Silvia TravinoPalazzo TornielliVia Cavour, 16Ore: 10.00 Fino al 25 giugnoPer info: www.comune.borgomanero.no.it

MercatiniVercelliMercatino Art & Decoupage Dalle 8.00 alle 19.00 sotto i portici di Piazza Cavour hobbisti e artigiani espongono il lavoro

della propria creatività. Per info: Confesercenti Tel. 0161.501595

MusicaVercelliofficine Sonore FOLKERMESSE 2010Dalle 22.00Per info: www.officinesonore.org

Arona (NO)Saturday night summer, Travellin’ road New Fantasy BarPiazza Mazzini, 6Ore 21.15Per info: www.sonataorgani.it

Vicolungo (NO)V Festival Organistico Internazionale “Sonata Organi”, Magnificat per Soli, Coro e orchestra di Johann Sebastian BachChiesa San GrazianoOre 22.30

20 domenicaIncontriVercelliUna serata in piazza per un approccio al 150° dell’Unità nazionale “Da vedere, da ascoltare: luci, voci, movenze di danza raccontano quadri di storia piemontese”Piazza Cavour Ore: 21.00Per Info: Vercelliviva Tel. 0161.257640

Magnano 45° anniversario di fondazione del Gruppo AlpiniOre: 8,45 Per info: www.prolocomagnano.it [email protected]

SordevoloPranzo spettacoloOre: 13.00Per info: Villa Cernigliaro - Tel. 015 2562174 o 015 2562793www.villacernigliaro.it [email protected]

MusicaCandeloConcerto di musica popolare (anni ’60 e ’70) all’interno del Ricetto nell’ambito della festa della musica.Candelo, interno RicettoPer Info: Comune di Candelo - Tel. 015 2534118www.prolococandelo.it [email protected]

Novara Seminario Tecnica Vocale con Wayne Ellington e Jason ThompsonTeatro CocciaPiazza MartiriOre 9.30Per Info: www.novaragospel.it

Mercatini ViveroneMercato prodotti tipici lungo lago Per Info: Comune di Viverone - Tel. 0161 987021

21 lunedìMercatiniViveroneFieraPer info: Comune di Viverone - Tel. 0161 987021

23 mercoledìIncontri

Nella Nebbia segnala:

“Giornate Musicali”: tre concerti d’eccezione per l’originale rassegna di Borgosesia.

Venerdì 11 giugno alle 21.00, presso la Chiesa ParrocchialeCantores MundiSabato 12 giugno al Teatro Pro Loco alle 21.00Dino PianaDomenica 13 giugno al Teatro Pro Loco alle 21.00 Paolo Fresu

Nella Nebbia segnala:

14_22APERTURA SERALE DELLA

GALLERIA FRANCO SOFFIANTINO

OGNI GIOVEDì SERA FINO ALLE

ORE 22 - DAL 10 GIUGNO

COCKTAIL DALLE 19.30

Giovedì 10 giugno: Alessandro

Castiglioni intervista Andrea

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APPUNTAMENTI E INIZIATIVE

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Nella Nebbia segnala:

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Sabato 5giugno ore 18.00

Galleria Zaion - Salita di Riva, 3 (ex

lanificio Pria), 13900 Biella

380 5140212

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Paola Ravasio“L’intimità del Divenire”

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INFORMAGIOVANI CITTA’ DI VERCELLI

VerbaniaLetteraltura, inaugurazione e Michel Gazich in concertoVilla Rusconi – ClericiVia Vittorio Veneto, 12Ore: 17 Fino al 27 giugnoPer info: www.letteraltura.it

24 giovedìMusica Vercelli“Area 24 live” Concerto di Alltheniko + guestOre 23.0 Area 24 via Caduti sul Lavoro

IncontriVercelliLa notte della prevenzione Dalle 20.30 alle 23.30 portazioni in P.za Cavour, Via V. Veneto e in V.le Garibaldi dove ci saranno esibizioni di gruppi musicali e personale sanitario e collaboratori LILT disponibili a rispondere a domande e dubbi. Per info: LILT Vercelli Tel. 0161.255517

25 venerdì IncontriVercelliSagra di San Pietro - fino a martedì 29 Ore: 19.00Per info:Comitato Rione Canadà Tel. 0161.596373

MusicaCastellazzo Novarese (NO)MusaicumPer info: 0321/83718

VercelliIl venerdì della Borsa Merci Alle 18.00 presso la Camera di Commercio concerto del “Varade Ensemble” e a seguire aperitivo. Per info: Camera di Commercio Tel.

0161.598216

26 sabato IncontriSordevolo“Passione di Cristo 2010” Anfiteatro Giovanni Paolo IIOre: 21.30Per info: Associazione Teatro Popolare di Sordevolo - Tel. 015 2562486www.passionedicristo.org [email protected]

Billa3^ Maratonina di Biella Piazza Duomo Ore 14 apertura Villaggio maratonina Per Info:ASD Gruppo Amici Corsa - Tel. 015 8445219www.biellasport.net [email protected] Campagna Amica - il tipico delle terre d’acqua Piazza Cavourdalle 8.00 alle 19.00 Per Info:Tel. 0161.261600

Sizzano (NO)Promoter 2010 – Il gusto e i Castellicentro cittàFino al 27 giugno Per Info:www.comune.sizzano.no.it

Sizzano (NO)40a Mostra del Vino Sizzano DOCCentro cittàFino al 3 luglio Per Info:www.comune.sizzano.no.it

Oleggio (NO)Noi, nati nei mitici anni ‘60Piazza MartiriOre: 20.30Per Info: www.noinatineimiticianni60.it

Pombia (NO)E... state con noicentro cittadinoOre:14.00 Fino al 27 giugno Per Info: 0321/95333

MusicaArona (NO)V Festival Organistico Internazionale “Sonata Organi”, Luca ScandaliChiesa Collegiata di Santa MariaOre 21.15Per info: : www.sonataorgani.it

Vicolungo (NO)Saturday night summer, Ball & chian, Tributo a Janis JoplinNew Fantasy BarPiazza Mazzini, 6Ore 22.30

ArteBorgomanero (NO)Mostra personale di Maria Teresa QuarettaPalazzo TornielliVia Cavour, 16 Ore: 10 Fino al 2 luglioPer info: www.comune.borgomanero.no.it

27sabato

Mercatini Arona (NO)Mercatino degli hobbistizona “Parlamentino”Ore 10.00Per Info: www.prolocoarona.it

Oleggio (NO)Cose d’altri tempiPiazza Martiri della Libertàdalle 8.00 alle 20.00Per Info: www.comune.oleggio.no.it

BiellaMercatino dell’Antiquariato Minore Quartiere RivaIl mercatino si svolgerà anche in caso di maltempo.Per Info: Ufficio Polizia Urbana e Commercio Tel. 015 3507224 o 015 3507295 [email protected]

BiellaBiella e Buona, il Mercato del Contadino Iniziativa volta a promuovere le eccellenze

agroalimentari del territorio biellese dalle 9 alle 13 Per Info: Provincia di Biella - Tel. 015 8480611www.provincia.biella.it

IncontriMasseranoCastelli barocchi del Biellese Ore 8 .00Per Info: Tel. 011 8179451

Viverone“LagoVagando” “LagoVagando… di giorno” e “LagoVagando… di sera ”Ore: 11 e 19 Per Info: Enoteca Regionale della Serra - Tel. 0161 [email protected]

RoppoloVisite guidate alla dimora storica del Castello di Roppolo Roppolo, CastelloPer Info:Enoteca Regionale della Serra - Tel. 0161 [email protected]

Sordevolo“Passione di Cristo 2010” Anfiteatro Giovanni Paolo IIOre: 16.00Per info: Associazione Teatro Popolare di Sordevolo - Tel. 015 2562486www.passionedicristo.org [email protected]

V i a l e

Viale VerdiViale Roma

G. C

es a

r e

Corso TorinoViale VoltaViale G.Galilei

Via Mattei

Via Matte

i

N O VA R A

Corso Vercelli

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Page 31: Nella Nebbia #25

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dalle 18.00 dalle 18.00

solomacello

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in collaborazione con Media Partners

ALLA REGGIA DI VENARIA

Feste d’Estate a Corte100 giorni di grande musica, arte e svago nella Reggia e nei Giardini

5 giugno - 30 luglio 2010

REAL MUSIC

Massive attack D’alessioBrachettithe cranBerries

Di Battista nicolailonDon swing out sisternyMan McalMont testa De lucaMarkovic

Piovani

Fresu

ayane

gonzales katcheMertens

kings oF conveniencePhoneix gotan ProjectDe gregori siMPle MinDsDalla Bolleconte

5 giugno EvEnto spEcialE in Esclusiva

Wim mertens enseMBle

michael nyman e DaviD mcalmont + Michael nyMan BanD

“TrumpeT power” spEcial projEct con Frank lonDon, marco markovic, Paolo Fresu e Jerry Gonzales

8 giugno nicola Piovani 10 giugno erri De luca e Gianmaria testa 16 giugno sWinG out sister 18 giugno steFano Di Battista Jazz Quartet

spEcial guEst nicky nicolai 22 giugno manu katche 29 giugno malika ayane

28 giugno Paolo conte EvEnto spEcialE

4 luglio PhoeniX 5 luglio Dalla e De GreGori 6 luglio massive attack 8 luglio the cranBerries 19 luglio Gala roBerto Bolle and FrienDs 23 luglio kinGs oF convenience 26 luglio Gotan ProJect 28 luglio simPle minDs unica data italiana

30 luglio arturo Brachetti

23 giugno BeAT DANCe muSIC FeSTIVAL 12 luglio GiGi D’alessio 15 - 16 - 17 luglio TrAFFIC Free FeSTIVAL

MUSIC LOUNGE IN CORTE D’ONORE

BIG EVENTS NEL GRAN PARTERRE

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