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ICS S.r.l. (Informazione Consulenza Servizi) Via Dei Prati, 31 25073 BOVEZZO Tel. Fax 030/200484 Cellulare 328/2141282 P.I. 03601860178 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI NELL’EDIFICIO UTILIZZATO DALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. FERMIVia Montello 3 - BRESCIA 17/12/2015 Scarinzi Alessandra Data Sopralluogo Elaboratore File:SECONDARIA_FERMI_dicembre_2015.doc

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI

NELL’EDIFICIO UTILIZZATO DALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO “E. FERMI”

Via Montello 3 - BRESCIA

17/12/2015 Scarinzi Alessandra

Data Sopralluogo Elaboratore

File:SECONDARIA_FERMI_dicembre_2015.doc

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2

REVISIONI DEL PIANO DELLA SICUREZZA

Revisione

numero

Data certa

Oggetto

della

revisione

Firma

Dirigente

scolastico

Firma

Medico

Competente

Firma

RLS

Firma

RSPP

7 19/01/16 Aggiorna

mento del

DVR ai

sensi del

D.Lgs

81/08

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I N D I C E

1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 5

2. MODALITÀ OPERATIVE 6

3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO 8

4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 9

4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE 9

4.2 PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 9

5. DATI GENERALI 10

6. MISURE GENERALI 11

6.1 DIMENSIONI DEI LOCALI 11

6.2 RADON 11

6.3 PARAPETTI E PARETI IN VETRO 11

6.4 LOCALI AL PIANO SEMINTERRATO 12

6.1 VULNERABILITÀ SISMICA 12

7. DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA 13

8. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO 14

9. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI 15

9.1 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO 15

9.2 INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA 20

9.3 PIANO DI EVACUAZIONE 21

9.4 SEPARAZIONI 21

9.5 COMPARTIMENTAZIONE 21

9.6 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 21

9.7 RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 21

9.8 MEDICO COMPETENTE 21

10. ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 22

10.1 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE 22

10.2 SISTEMA DI ALLARME 23

10.3 VIE DI ESODO 23

10.3.1 USCITE VERSO LUOGO SICURO 23

10.3.2 CORRIDOI 25

10.3.3 SCALE 26

10.4 SEGNALETICA 27

10.5 ESTINTORI 27

10.6 RETE IDRICA ANTINCENDIO 28

10.7 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA 29

10.8 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO 29

10.9 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI 30

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11. NORME DI ESERCIZIO 31

12. SERVIZI GENERALI 32

12.1 SERVIZI IGIENICI 32

12.2 LAVABI 32

12.3 PULIZIE 32

13. UFFICI 33

13.1 UFFICIO PRESIDENZA 33

13.2 UFFICIO SEGRETERIA 33

14. AULE DIDATTICHE 34

15. SALA PER ASSEMBLEE/AULA VIDEO 35

16. BIBLIOTECA 36

17. SALA INSEGNANTI 37

18. AULA SOSTEGNO 38

19. LABORATORIO DI INFORMATICA 39

20. LABORATORIO DI SCIENZE/ARTISTICA 40

21. RIPOSTIGLIO 41

22. EX INFERMERIA 41

23. DEPOSITI DI GAS INFIAMMABILI 41

24. DEPOSITI DI LIQUIDI INFIAMMABILI 41

25. CENTRALE TERMICA 42

26. ASCENSORE 42

27. IMPIANTO ELETTRICO GENERALE 43

28. IMPIANTO DI TERRA 44

29. PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOVRATENSIONI 44

30. RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE 45

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5

1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il procedimento per la valutazione dei rischi utilizzato fa riferimento ai criteri definiti dal

Titolo 1 Capo III sezione II del D.Lgs. 81/2008 e pertanto si basa sull’esame sistematico

di tutti gli aspetti di ciascun luogo di lavoro.

Il procedimento adottato prevede la:

Individuazione delle fonti di pericolo in relazione:

1. all’ambiente di lavoro

2. agli impianti tecnologici installati

3. alle apparecchiature, attrezzature, sostanze e agenti biologici utilizzati

4. alle attività svolte

Individuazione dei rischi connessi alle fonti di pericolo

Individuazione del personale esposto ai rischi generici

Individuazione del personale esposto a rischi specifici

Individuazione delle norme giuridiche e/o tecniche di riferimento

Valutazione dei rischi con riferimento alle disposizioni delle

norme in vigore

In mancanza di norme, valutazione della probabilità e della

gravità dell’infortunio e/o della malattia professionale.

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6

2. MODALITÀ OPERATIVE

RISCHI CORRELATI ALL’EDIFICIO, AGLI IMPIANTI, ALLE ATTREZZATURE ED

ALLE SOSTANZE

Il procedimento di base, per la valutazione dei rischi consiste in un esame sistematico di

tutti gli aspetti del luogo di lavoro riguardanti:

le caratteristiche costruttive dell’edificio;

gli impianti tecnologici installati;

i dispositivi, le macchine, le attrezzature, le sostanze e gli agenti

biologici utilizzati.

L’analisi di quanto sopra esposto è stata attuata mediante la verifica documentale ed i

sopralluoghi tecnici adottando i seguenti procedimenti.

VERIFICA DOCUMENTALE

La verifica documentale, è volta alla raccolta della documentazione inerente alle

caratteristiche dell'immobile, degli impianti tecnologici in essa presenti, delle

attrezzature, delle sostanze e degli agenti biologici utilizzati nelle attività svolte al fine di:

individuare i documenti la cui elaborazione è prescritta da norme vigenti (es. C.P.I.,

dichiarazioni di conformità/rispondenza relative ad impianti installati, denuncia

impianti, verbali di verifica periodica rilasciati degli organi di vigilanza e/o da

ditte/professionisti incaricati, ...)

verificare che copia di tali documenti sia archiviata presso l'istituto, che in ciascun

documento sia presente la data di redazione/sottoscrizione e che il documento si

riferisca in modo esplicito all’impianto/struttura ecc. oggetto di verifica

verificare che il documento sia sottoscritto da soggetto abilitato/autorizzato

verificare che le norme di riferimento richiamate siano congruenti all’oggetto

verificare che ci sia coerenza fra le norme di riferimento ed il contenuto

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7

predisporre l'elenco dei documenti mancanti/carenti per chiederne copia all'ente

locale competente

verificare la coerenza fra quanto indicato nella documentazione e lo stato di fatto

(sopralluogo)

SOPRALLUOGHI

I sopralluoghi, hanno lo scopo di:

ispezionare le sedi di lavoro, rilevandone i principali parametri strutturali e di

impianto, anche in relazione alle attività che vi si svolgono,

verificare la coerenza fra lo stato di fatto, le norme di riferimento e/o la

documentazione acquisita nella verifica documentale al fine di individuare i

provvedimenti da adottare per conformarsi alle norme vigenti e/o per realizzare un

livello di sicurezza accettabile.

RISCHI CORRELATI ALLE ATTIVITÀ SVOLTE

Per la valutazione dei rischi derivanti da attività lavorative ne è stata effettuata l’analisi

al fine di:

individuare le attività svolte, le rispettive modalità di esecuzione, le attrezzature

utilizzate,

identificare i pericoli connessi alle attività svolte ed i conseguenti rischi di infortunio

e/o malattie professionali,

identificare i rischi connessi alla correlazione fra attività e l’ambiente in cui sono

svolte,

valutare i rischi (confronto con le norme di riferimento, in mancanza di norme

valutazione della probabilità e della gravita dell’infortunio e/o della malattia

professionale),

studiare le possibilità per eliminare o ridurre i rischi con riferimento alle prescrizioni

delle norme vigenti ed alla valutazione della probabilità e della gravità dell’infortunio

e/o della malattia professionale,

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8

individuare il personale da sottoporre a sorveglianza sanitaria,

definire il contenuto della formazione e informazione di base del personale.

definire il contenuto della formazione, informazione e addestramento del personale

con incarichi specifici (addetti emergenza, pronto soccorso, preposti, ecc.).

3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL

RISCHIO

Il Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e

Protezione ha provveduto ad adottare e attivare le seguenti procedure e provvedimenti:

piano di emergenza;

piano di pronto soccorso;

regolamento generale per la sicurezza durante le attività che vengono svolte dai

dipendenti della scuola;

informazione e formazione di base del personale, dei preposti e dei dipendenti con

incarichi specifici (addetti emergenza, lotta antincendio, primo soccorso);

programmi di verifiche periodiche;

riorganizzazione del lavoro;

emissione di disposizioni di servizio (circolari);

segnalazione all’ente locale delle misure da adottare per acquisire e mantenere ad

un livello di sicurezza accettabile l’immobile, gli impianti tecnologici e gli arredi;

segnalazione all’ente locale di guasti rilevati durante le verifiche periodiche.

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4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI

PREVENZIONE

4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE

Le misure di prevenzione che dovranno essere adottate dall’Ente locale e dalla

Direzione Scolastica (Datore di lavoro) sono state evidenziate nei capitoli successivi.

4.2 PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE

L’ordine di priorità delle misure di prevenzione è stato predisposto sulla base dei

seguenti criteri.

Magnitudo del rischio ipotizzato

Prescrizioni di norme in vigore

Grado di efficacia dell’intervento individuato

Acquisizione di approvazioni preventive degli Enti preposti

Semplicità dell’intervento

Disponibilità di risorse tecnico - economiche

Sulla base di tali criteri l’urgenza degli interventi è indicata dai seguenti numeri:

IMMEDIATI interventi con priorità 1

BREVE TERMINE interventi con priorità 2

MEDIO TERMINE interventi con priorità 3

LUNGO TERMINE interventi con priorità 4

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5. DATI GENERALI

In data 17 dicembre 2015 il la dott.ssa SCARINZI Alessandra della ICS S.r.l., alla quale

il Dirigente scolastico ha affidato l’incarico di RSPP ha svolto il sopralluogo presso

l’immobile utilizzato dalla scuola secondaria di 1° grado ubicata in via Montello 3 -

Brescia.

I dati relativi all'immobile ad alle attività svolte sono stati forniti dalla Direzione

Scolastica.

La scuola è frequentata da 266 alunni, 30 docenti, 3 collaboratori scolastici e 2

Assistenti ad personam, pertanto ai sensi del D.M. 26/8/92 la scuola è classificabile “tipo

2”.

L’edificio è costituito da 3 piani fuori terra ed un piano parzialmente seminterrato.

Ai sensi del punto 1.1 del D.M. 26/8/92 l’edificio, sulla base delle informazioni fornite, si

considera realizzato in data successiva al 18 dicembre 1975 e precedente all’entrata in

vigore del D.M. 26/8/92.

La presente relazione è stata ultimata in data 19 gennaio 2016

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6. MISURE GENERALI

6.1 DIMENSIONI DEI LOCALI

L’altezza e il volume dei locali attualmente utilizzati sono conformi a quanto stabilito

dall’articolo 6 del DPR 303/56 come modificato dall’Allegato IV del Decreto legislativo

81/08 (vedi comma 1 dell’art. 63).

6.2 RADON

Nell'edificio scolastico sono presenti ambienti ubicati a piani interrati o seminterrati

utilizzati in modo frequente dal personale o dagli alunni. Pertanto come riportato al cap.

1.3 delle linee guida emesse dal Coordinamento delle regioni e province autonome di

Trento e Bolzano è necessario procedere alle misurazioni della concentrazione di radon.

Misure a carico del Comune

Ultimata l’indagine sulla presenza di RADON al piano seminterrato consegnare l’esito

alla Direzione dell’istituto comprensivo. [Priorità 2]

6.3 PARAPETTI E PARETI IN VETRO

Al piano primo e secondo una zona adibita a ricreazione (circa 6 - 7 m) i parapetti sono

in vetro non antisfondamento, cioè non in grado di resistere agli urti di persone.

Misure a carico del Comune

Realizzare parapetti alti almeno 90 cm con vetro antisfondamento. [Priorità 1]

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6.4 LOCALI AL PIANO SEMINTERRATO

Alcuni locali (es. aule speciali, biblioteca, sala riunioni) sono ubicati al piano

seminterrato; è possibile utilizzare il piano seminterrato previa autorizzazione della ASL

e purchè “sia provveduto, con mezzi idonei, alla aerazione, alla illuminazione ed alla

protezione contro l’umidità”. Il Comune ha consegnato copia della autorizzazione

rilasciata dalla ASL.

6.1 VULNERABILITÀ SISMICA

Il valore di vulnerabilità indicato nel decreto regionale della Lombardia n. 5516 del

17/06/2011 è pari a 22,7 quindi lontano dal valore 50 considerato come riferimento oltre

il quale sono necessari interventi di adeguamento dello stabile.

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7. DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA

Presso la sede della Direzione è custodita copia della seguente documentazione:

verbale di collaudo statico

dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico.

In data 27 giugno 2014 il tecnico del Comune geom. Ciollaro ha consegnato al RSPP

dell’istituto sig. Scarinzi i documenti di seguito indicati: portata acquedotto per rete idrica

antincendio; Certificato di prevenzione incendi per la scuola primaria e per la

scuola secondaria con validità fino al 2 marzo 2016; certificato di agibilità;

autorizzazione all’utilizzo del piano seminterrato e conformità igienico sanitaria; collaudo

statico delle opere in cemento armato; collaudo statico della palestra; classe di reazione

al fuoco dei rivestimenti del pavimento e dichiarazione di corretta posa in opera;

dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico; denuncia dell’impianto di messa a

terra e verbali delle verifiche dell’impianto con indicato il valore della resistenza di terra

pari a 2 ohm; dichiarazione di conformità dell’impianto idro termo sanitario; dichiarazione

di conformità dell’ascensore e verbale di ispezione.

Misure a carico del Comune

Consegnare alla Direzione della scuola copia del certificato di idoneità sismica.

[Priorità 1]

In occasione della consegna di verbali rilasciati da organi di vigilanza (ASL, ISPESL,

VVF) a seguito di sopralluoghi, approvazioni, rinnovi di certificati relativi all’edificio e/o

agli impianti tecnologici, inviarne una copia alla Direzione Scolastica *. [Priorità 2]

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8. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO

L’articolo 29 ( Comma 3) del Decreto legislativo 81/08 prescrive che il documento di

valutazione dei rischi deve essere rielaborato “in occasione di modifiche del processo

produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori” e prescrive che

il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) “aggiorna le misure di prevenzione e di

protezione in relazione ai mutamenti organizzativi …..…… ovvero in relazione al grado

di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione ”. Il Dirigente scolastico

ha nominato i sigg. Scarinzi Roberto e Alberti Carlo della società in nome collettivo

I.C.S. Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Il sig. Scarinzi o il sig. Alberti provvedono all’aggiornamento periodico del documento di

valutazione dei rischi (DVR) e provvederà all’aggiornamento dello stesso previo

raccolta delle opportune informazioni e l’esecuzione di un sopralluogo:

sulla base delle misure di prevenzione e di protezione che saranno adottate dall’Ente

Locale e/o dal Dirigente Scolastico,

nel caso vengano introdotte modifiche significative nell’uso dei locali (ad esempio in

caso di spostamento di laboratori da un locale all’altro o di trasformazione di un’aula

normale in laboratorio),

qualora vengano introdotte modifiche significative nelle apparecchiature,

attrezzature, sostanze utilizzate,

nel caso vengano introdotti mutamenti significativi ai fini della sicurezza

nell’organizzazione del lavoro (ad esempio introduzione di nuove mansioni per il

personale dipendente),

nel caso vengano promulgate o modificate le norme attinenti la sicurezza e la salute

sul lavoro (leggi, decreti, circolari, ecc.),

nel caso vengano recepite ulteriori norme tecniche o modificate quelle attualmente in

vigore (Norme CEI - UNI – ecc.).

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9. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI

9.1 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO

Conformemente a quanto prescritto dall’articolo 2, comma 4 del DM 10/3/1998, sulla

base dei criteri stabiliti:

dall’Allegato I ( Cap. 1.4.4) del D.M. 10/03/1998,

dall’Allegato IX ( Capitoli 9.2, 9.3, 9.4) del D.M. 10/03/1998,

dalla Circolare n. 16 MI. SA. del 08/07/1998,

poiché sono presenti più di cento (e meno di mille) persone

contemporaneamente la scuola presenta un livello di rischio MEDIO.

Le misure indicate nei successivi capitoli tengono conto di:

quanto prescritto dagli allegati I, II, VI, VII, VIII, IX, X del DM 10/3/1998,

quanto stabilito dal DM 26/8/1992,

quanto stabilito dalle norme di prevenzione incendi specifiche e dal Comando

locale dei Vigili del Fuoco, relativamente alle attività comprese nel DM 16/2/1982

ubicate nell’edificio scolastico.

L’attività didattica nelle aule e nei laboratori non comporta particolari rischi di incendio. Il

personale ha partecipato ad una azione formativa in materia di prevenzione incendio.

Considerato che il riscaldamento dell’edificio è realizzato mediante teleriscaldamento;

tenuto conto che il carico di incendio è costituito prevalentemente dagli arredi scolastici

e dai sussidi didattici, tenuto conto che al Comune è stato chiesto di verificare

periodicamente l’impianto elettrico e l’impianto di messa a terra ed è stato chiesto di

certificare che l’edificio è autoprotetto dalle scariche atmosferiche; considerato che al

Comune sono state segnalate le misure da adottare in conformità del DM 10 marzo

1998 e del DM 26 agosto 1992 e, tenuto altresì conto che ad ogni persona che opera

nella scuola sono state impartite disposizioni ed assegnati compiti per la gestione delle

emergenze e che ogni anno vengono eseguite le prove di evacuazione, il rischio di

incendio residuo può essere considerato accettabile.

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16

Sulla base delle indicazioni riportate negli allegati I, II e IX del DM 10 marzo 1998 (Criteri

generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro)

la classificazione del livello di rischio, le cause ed i pericoli di incendio individuabili

all’interno della scuola, l’identificazione dei lavoratori esposti e le singole misure adottate

per prevenire gli incendi nei locali sottodescritti sono riassunte nella tabella seguente.

Locale Livello

di

rischio

Cause e pericolo

d’incendio

Persone

esposte

Misure per

prevenire gli incendi

adottate dalla

scuola

Locali

didattici

Corridoi

Locali ad

uso

collettivo

MEDIO deposito di sostanze

facilmente combustibili in

luogo non idoneo o la loro

manipolazione senza le

dovute cautele

Alunni

Personale

Docente e

non

docente

Il quantitativo di

materiale combustibile

è limitato a quello

strettamente

necessario per la

normale conduzione

dell’attività ed è tenuto

lontano dalle vie

d’esodo.

Il personale è stato

informato della

proprietà delle sostanze

e delle circostanze che

possono causare il

rischio incendio.

I materiali di pulizia

sono tenuti in appositi

ripostigli o armadi chiusi

a chiave.

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17

Presenza della

documentazione cartacea,

rifiuti o altro materiale

combustibile (arredi e

tendaggi) che può essere

incendiato accidentalmente

o deliberatamente.

Inadeguata pulizia delle

arre di lavoro.

I rifiuti, documentazioni

varie o altro materiale

combustibile non viene

mai depositato,

neanche in via

temporanea, lungo le

vie d’esodo o dove

possono entrare in

contatto con sorgenti di

innesco.

Per evitare l’accumulo

di rifiuti si provvede alla

loro rimozione

giornaliera e successivo

deposito all’esterno

dell’edifico.

Negligenza relativamente

all’uso di fiamme libere e di

apparecchi generatori di

calore

All’interno di tutti i locali

è stato imposto il divieto

di fumare; è stato

proibito di usare fiamme

libere; è stato vietato

l’uso di apparecchi

generatori di calore.

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Uso di impianti elettrici e di

eventuali attrezzature

didattiche elettriche.

Presenza di

apparecchiature elettriche

sotto tensione anche

quando non sono utilizzate

Riparazione o modifica di

impianti elettrici effettuati da

persone non qualificate.

Utilizzo non corretto di

apparecchi di riscaldamento

portatili (stufette con

resistenze a vista; fornelletti

ecc.).

Gli impianti sono stati

realizzati a regola

dell’arte e sono dotati

di messa a terra (le

anomalie vengono

segnalate all’Ente

locale proprietario

dell’’immobile).

Il personale è stato

informato sul corretto

uso delle attrezzature

elettriche utilizzate nelle

aule e sull’utilizzo degli

impianti elettrici.

Le riparazioni elettriche

sono eseguite

esclusivamente da

personale competente e

qualificato.

E’ stato vietato l’uso di

stufette e fornelletti.

Inadeguata formazione del

personale sull’uso di

materiali ed attrezzature

pericolose,

Il personale docente e

non docente è stato

formato ed informato

sull’uso di materiali ed

attrezzature pericolose.

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Negligenza degli addetti alla

manutenzione (incaricati

dall’Ente locale proprietario

dell’immobile)

Alle persone, ditte o

artigiani che entrano

nella scuola per

manutenzione viene

consegnata una lettera

con i divieti (es. non

ostruire le vie d’esodo);

viene inoltre illustrato il

piano di evacuazione,

chi sono gli addetti

antincendio; le norme

comportamentali da

seguire; le persone da

avvisare.

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9.2 INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA

Alle persone che operano nella scuola sono stati affidati i seguenti incarichi:

emissione dell’ordine di evacuazione;

controllo delle operazioni di evacuazione;

chiamata soccorsi ed intercettazione dell’alimentazione elettrica e del

combustibile;

controllo periodico degli estintori;

controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita.

Sono stati nominati e formati gli addetti alla prevenzione e lotta incendio.

Sono stati nominati gli addetti al primo soccorso.

Presso la segreteria della Direzione della scuola secondaria sono conservate le lettere

con le quali si è proceduto alla assegnazione degli incarichi e gli attestati di

partecipazione ai corsi di formazione del personale incaricato della prevenzione incendio

e del primo soccorso.

Promemoria per il Dirigente scolastico

Qualora per effetto della mobilità del personale non fossero presenti gli addetti alla

prevenzione incendio ed al primo soccorso in numero sufficiente a garantire sempre al

presenza di almeno una persona addestrata nell’intero arco della giornata tenendo

conto della turnazione del personale; con un minimo di 2 persone addestrate (un

incaricato ed un sostituto); dovranno essere nominati e formati nuovi addetti. Gli addetti

alla prevenzione incendio e quelli del primo soccorso di nuova nomina devono

partecipare ai corsi di formazione previsti per legge. Durata e contenuti del corso di

formazione per la prevenzione incendi sono regolamentati dal DM 10 marzo 1998. Gli

addetti antincendio della sede al termine del corso devono sostenere un esame

presso il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco per ottenere il patentino

d’idoneità; in quanto la sede è frequentata da un numero di persone superiore a

300. Durata e contenuti della formazione degli addetti al primo soccorso sono stabiliti

dal DM n. 388 del 3 febbraio 2004; la parte pratica del corso va ripetuta ogni tre anni.

[Priorità 1]

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9.3 PIANO DI EVACUAZIONE

La scuola dispone di un piano di evacuazione.

Nei locali e lungo i corridoi sono installate le planimetrie con indicato il percorso di

esodo. Ogni anno vengono attuate le prove di evacuazione.

9.4 SEPARAZIONI

L’immobile comunica con la scuola primaria con la quale condivide alcune vie d’esodo.

9.5 COMPARTIMENTAZIONE

La compartimentazione dell’edificio non è richiesta in quanto la scuola ha una superficie

complessiva inferiore a 6000 m2.

9.6 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Il sig. FERRERA Rocco è stato nominato RLS ed ha partecipato al corso di formazione.

Ogni anno il Dirigente scolastico convoca la riunione periodica di cui all’art. 35 del

Decreto legislativo 81/08.

9.7 RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Il sig. SCARINZI Roberto e la dottoressa SCARINZI Alessandra della I.C.S. S.r.l. sono

stati incaricati dei compiti di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

(RSPP).

9.8 MEDICO COMPETENTE

Il Dirigente scolastico ha nominato il dott. Gheza Roberto quale medico competente ed

ha avviato la sorveglianza sanitaria per il personale della segreteria e per i collaboratori

scolastici.

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10. ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Dal 1 maggio 2012 essendo trascorsi 4 anni dalla entrata in vigore del D.Lgs 81/08

“Testo unico sulla sicurezza “ lo stesso si applica anche alle scuole di ogni ordine e

grado anche in assenza del Decreto attuativo previsto dall’art. 3 comma 2 del Testo

unico; pertanto deve essere nominato l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione

(ASPP). La persona incaricata dovrà partecipare al corso di formazione di durata pari a

52 ore (Modulo A, 28 ore e Modulo C 24 ore ATECO 8) e successivamente dovrà

partecipare all’aggiornamento obbligatorio di 40 ore ogni 5 anni.

Misure a carico del Dirigente scolastico [Priorità 1]

Nominare e formare l’ASPP, qualora nessun dipendente accetti l’incarico verbalizzare

l’esito negativo della ricerca.

10.1 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE

La Dirigente della scuola ha predisposto documenti informativi con l’indicazione dei

compiti che devono essere assolti dagli insegnanti, dagli alunni, dai collaboratori

scolastici; ha inoltre predisposto il piano di emergenza ed ha fornito al personale le

indicazioni comportamentali per fare fronte alla emergenza incendio e terremoto. Inoltre

la Direzione ha segnalato ai collaboratori scolastici i comportamenti da adottare durante

la pulizia dei locali con l’utilizzo di prodotti chimici.

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10.2 SISTEMA DI ALLARME

La scuola dispone di un sistema di allarme dotato di alimentazione di sicurezza

composto da segnalatori ottici ed acustici il sistema può essere attivato manualmente

mediante il pulsante a fungo installato nella bidelleria. La centralina del sistema di

allarme è installata nel locale del piano terra individuato come segreteria. bIlComune ha

consegnato copia del CPI.

Misure da adottare a carico della Direzione Scolastica

In occasione delle due prove di esodo annuali verificare il sistema di allarme. In

particolare: [Priorità 2]

10.3 VIE DI ESODO

Il massimo affollamento di due piani consecutivi maggiormente affollati è pari a 280

persone.

Il luogo sicuro può essere individuato nel cortile della scuola.

La lunghezza massima delle vie di esodo è superiore a 60 m (alcune aule del piano

secondo).

10.3.1 USCITE VERSO LUOGO SICURO

La scuola dispone delle seguenti uscite di sicurezza.

PIANO TERRRA/RIALZATO

un’uscita di sicurezza è larga 90 x 2 cm e si apre nel senso dell’esodo con

maniglione antipanico non certificato CE (ingresso principale);

un’uscita di sicurezza è larga 80 x 2 cm e si apre nel senso dell’esodo con

maniglione antipanico non certificato CE (zona retrostante l’ingresso principale),

un’uscita di sicurezza è larga 60 x 2 cm e si apre nel senso dell’esodo con

maniglione antipanico non certificato CE (zona uffici),

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un’uscita di sicurezza è larga 90 x 2 cm e si apre nel senso dell’esodo con

maniglione antipanico non certificato CE (corridoio piano terra),

Il numero, la larghezza, il sistema e il senso di apertura delle uscite di sicurezza sono

conformi a quanto stabilito dal D.M. 26/8/92.

Misure a carico del Comune

Dispositivi non conformi a quanto stabilito dal D.M. 3/11/2004 [Priorità 2]

I dispositivi di apertura delle porte, che immettono su luogo sicuro o su percorsi di

esodo, di ambienti e locali utilizzabili da più di 9 persone contemporaneamente,

dovevano essere adeguati a quanto stabilito dal D.M. 3/11/2004 (G. U. N. 271) entro il

16 febbraio 2013.

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10.3.2 CORRIDOI

I corridoi hanno larghezza minima pari a due moduli e sono dimensionati e posizionati in

modo da avere una capacità di deflusso inferiore a 60 (D.M. 26/8/92 Cap. 5.1).

E’ installata la segnaletica indicante i percorsi di esodo.

E’ installata la segnaletica indicante i mezzi di estinzione.

Lungo i corridoi non sono installati arredi o materiale che possa causare intralcio

all’esodo.

Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.

Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

Sono posizionati estintori omologati, verificati ogni sei mesi.

Sono installati idranti.

Le lastre di vetro delle finestre non hanno caratteristiche di sicurezza.

Misure a carico del Comune

Programmare la sostituzione delle lastre di vetro delle finestre dei corridoi e nel

frattempo applicare pellicole autoadesive trasparenti almeno su una facciata delle lastre

di vetro. I vetri dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in

edilizia). [Priorità 2]

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10.3.3 SCALE

A servizio della scuola è stata realizzata una scala interna a giorno avente le seguenti

caratteristiche.

La scala serve tutti i piani, compreso il piano seminterrato.

La larghezza minima è pari a 150 cm.

I parapetti della scala sono alti 100 cm.

La scala è sgombra da qualunque materiale.

Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.

Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

Fra i corridoi di piano e la scala non sono presenti porte.

I gradini sono dotati di strisce antiscivolo.

Il totale dei moduli idonei disponibili è pari a 2. In base al massimo affollamento dei due

piani consecutivi maggiormente affollati (280 persone) sono necessari sei moduli (non si

è tenuto conto delle scale della scuola primaria in quanto il percorso sarebbe lungo più

di 60 m).

La larghezza complessiva, il numero e il tipo di scale non sono conformi a quanto

stabilito dal D.M. 26/8/92.

In attesa della realizzazione della scala di sicurezza esterna, in caso di emergenza, la

scuola può utilizzare le scale della scuola primaria con la quale comunica tramite porte

ai vari piani.

Misure a carico del Comune

Anche se è stato rilasciato il CPI realizzare una scala di sicurezza esterna dimensionata

sulla base del massimo affollamento di due piani consecutivi (tenuto conto che la scala

interna può servire 120 persone max). [Priorità 1]

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10.4 SEGNALETICA

I percorsi di esodo sono segnalati con appositi cartelli. Ogni estintore è segnalato

mediante apposito cartello. Ogni idrante è segnalato mediante apposito cartello.

Sulle porte dell’ascensore è stato installato il cartello con il divieto di utilizzo in caso di

emergenza.

Sui quadri elettrici (generale e di piano) non è stata installata la segnaletica di sicurezza,

Misure a carico del Comune

In prossimità dei quadri elettrici affiggere il cartello con il divieto di usare acqua in caso

d’incendio. [Priorità 1]

Nell’archivio affiggere il cartello con il divieto di fumare e di introdurre fiamme libere.

[Priorità 1]

Nell’archivio affiggere il cartello con la portata massima della soletta espressa in kg/m2.

[Priorità 1]

La segnaletica dovrà essere conforme a quanto indicato nel Titolo V del Decreto

legislativo 81/08. [Priorità 1]

10.5 ESTINTORI

E’ installato un numero sufficiente di estintori omologati a polvere con capacità

estinguente pari a 34 A, 233 B, C, verificati con periodicità semestrale.

Misure a carico del Comune

Concordare con la ditta incaricata delle verifiche periodiche che nel caso gli estintori

vengano momentaneamente asportati essi devono essere sostituiti con estintori del

medesimo tipo. [Priorità 1]

In ottemperanza a quanto stabilito da D.M. del Ministero degli interni del 7/01/2005 (G.U.

n. 28 del 4/02/2005) aggiornare il contratto con la ditta incaricata in modo tale che le

verifiche, le revisioni ed i collaudi degli estintori vengano eseguite secondo le modalità e

la periodicità stabilite dalla Norma UNI 9994 edizione gennaio 2013. [Priorità 3]

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10.6 RETE IDRICA ANTINCENDIO

E’ stata realizzata la rete idrica antincendio mediante l’installazione di idranti UNI 45,

segnalati, verificati, muniti di getto regolabile e posizionati in modo da raggiungere tutti i

locali con il getto dell’acqua. Lo sportello delle cassette degli idranti è protetto da

materiale safe crash.

Non è disponibile una dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta che ha realizzato

l’impianto, attestante che la rete idranti è stata realizzata in modo conforme a quanto

prescritto dal D.M. 26/8/92.

Il Comune ha consegnato copia del CPI.

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10.7 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA

Lungo i percorsi di esodo (scale e corridoi) è installata l’illuminazione di sicurezza.

I locali ad uso didattico (aule, laboratori) sono dotati di apparecchi di illuminazione di

sicurezza.

Il Comune ha consegnato copia della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico e

copia del CPI.

10.8 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO

Il pavimento della zona uffici (piano terra) è ricoperto in materiale combustibile

(linoleum). Il Comune ha consegnato copia della dichiarazione di conformità con indicata

la classe di reazione al fuoco dei rivestimenti del pavimento.

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10.9 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI

La scuola, in quanto frequentata da più di 100 persone deve disporre del certificato di

prevenzione incendi (att. 67 del DPR n. 151 del 1 agosto 2011).

Come prescritto dal comma 2 dell’articolo 6 del DPR n. 151 del 1/08/2011 è stato

predisposto il registro sul quale sono annotati i controlli, le verifiche e gli interventi di

manutenzione dei dispositivi, attrezzature ed impianti antincendio, la formazione ed

informazione del personale e l’esito delle esercitazioni antincendio.

Il Comune ha consegnato copia del CPI valido fino al 2 marzo 2016.

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11. NORME DI ESERCIZIO

La Direzione dell’istituto comprensivo deve concordare con l’Amministrazione Comunale

le modalità organizzative per ottemperare a quanto prescritto dalle norme di esercizio

descritte al Cap. 12 del DM 26/8/92. In particolare dovranno essere convenute le

competenze relative all’attuazione di quanto previsto ai punti 12.1, 12.2, 12.3, 12.5,

12.6, 12.7, 12.8, 12.9, 12.10. Al riguardo è stato inviato al Comune l’accordo raggiunto

dall’A.N.C.I. Lombardia con l’Ufficio scolastico Regionale in data 12/07/2004 al fine di

sottoscriverlo.

Conformemente a quanto stabilito dal Cap. 12 del D.M. 26/8/92 il Dirigente scolastico ha

affidato ai propri collaboratori l'incarico di eseguire i controlli visivi periodici dei mezzi di

estinzione, l’esito è annotato su apposito registro.

Misure a carico del Comune [Priorità 1]

Sulla base degli accordi convenuti con la Direzione didattica adottare i provvedimenti di

propria competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà custodito presso la

scuola.

Misure a carico del Dirigente scolastico [Priorità 1]

Sulla base degli accordi convenuti con l’Amministrazione comunale adottare i

provvedimenti di propria competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà

custodito presso la scuola.

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12. SERVIZI GENERALI

12.1 SERVIZI IGIENICI

La scuola dispone di servizi igienici in numero adeguato ai sensi del punto 1.13

dell’Allegato IV del Decreto legislativo 81/08, separati per uomini e donne. I servizi

igienici sono dotati di finestre apribili. Sono stati realizzati i bagni per le persone

diversamente abili.

12.2 LAVABI

I lavabi sono complessivamente adeguati ai sensi del punto 1.13 dell’Allegato IV del

Decreto legislativo 81/08. I lavabi sono dotati di dispensatori di sapone liquido e dei

distributori delle salviette monouso.

12.3 PULIZIE

Le pulizie sono adeguate e sono svolte in parte dal personale dipendente della scuola.

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13. UFFICI

13.1 UFFICIO PRESIDENZA

Il locale è ubicato al piano terra ed è servito da una porta che si apre nel senso contrario

all’esodo ed è larga 60 x 2 cm.

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre con parapetti alti più di 90

cm prive di persiane. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza.

Le zone di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.

Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

Le prese elettriche sono integre e munite di alveoli protetti.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

Nel corridoio che se4rve la zona uffici è ubicata una uscita di sicurezza larga 120 cm

che si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico.

13.2 UFFICIO SEGRETERIA

Il locale è ubicato al piano terra ed è servito da una porta che si apre nel senso contrario

all’esodo ed è larga 60 x 2 cm.

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre con parapetti alti più di 90

cm prive di persiane. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza.

Le zone di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.

Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

Le prese elettriche sono integre e munite di alveoli protetti.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

Nel locale è installata il quadro del sistema di allarme.

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Misure a carico del Comune

Programmare la sostituzione delle lastre di vetro delle finestre degli uffici e nel frattempo

applicare pellicole autoadesive trasparenti almeno su una facciata delle lastre di vetro. I

vetri dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia).

[Priorità 3]

14. AULE DIDATTICHE

Le aule sono dotate di porta larga 80 + 30 cm che si apre nel senso dell’esodo con

maniglione antipanico. Il Comune ha sostituito le porte nel corso dell’estate 2010.

Il numero delle persone che utilizza le aule è superiore a 25.

L'aerazione e l'illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre prive di persiane.

Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza. I parapetti delle finestre sono

alti più di 90 cm.

Pareti e pavimento non sono ricoperti in materiale combustibile; è stato realizzato un

controsoffitto con quadrotti leggeri. Il sistema di ancoraggio del controsoffitto è idoneo a

sostenere il peso della struttura.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

Le prese elettriche sono dotate di alveoli protetti.

Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale

combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività.

Misure a carico del Comune

Programmare la sostituzione delle lastre di vetro delle finestre delle aule, nel frattempo

applicare pellicole autoadesive trasparenti almeno su una facciata delle lastre di vetro. I

vetri dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia).

[Priorità 2]

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15. SALA PER ASSEMBLEE/AULA VIDEO

La sala è ubicata al piano seminterrato. E’ prevista la presenza di 80 persone max.

Il locale non è utilizzato per attività di spettacolo e trattenimento.

Il locale è servito da una uscita di sicurezza costituita da una porta larga 120 cm che si

apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico non certificato CE. La porta di

accesso è larga 120 cm e si apre nel senso dell’esodo.

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre dotate di persiane in

materiale non combustibile (allumino).

Pareti e pavimento non sono ricoperti in materiale combustibile; è stato realizzato un

controsoffitto con quadrotti leggeri. Il sistema di ancoraggio del controsoffitto è idoneo a

sostenere il peso della struttura.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

E’ installata la segnaletica indicante l’uscita di sicurezza.

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16. BIBLIOTECA

La biblioteca è ubicata al piano seminterrato.

La porta di accesso è larga 80 cm è REI (priva di targhetta).

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre.

Il carico di incendio è inferiore a 30 kg/m2 (circa un m3 di carta).

Il locale non è costantemente presidiato.

Pareti e pavimento non sono ricoperti in materiale combustibile; è stato realizzato un

controsoffitto con quadrotti leggeri. Il sistema di ancoraggio del controsoffitto è idoneo a

sostenere il peso della struttura.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

Le prese elettriche sono dotate di alveoli protetti.

Nei pressi del locale (corridoio) è installato un estintore idoneo con capacità estinguente

34 A 233 B, C

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17. SALA INSEGNANTI

Il locale è ubicato a piano terra ed è servito da una porta che si apre nel senso contrario

all’esodo ed è larga 60 x 2 cm.

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre con parapetti alti più di 90

cm prive di persiane. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza.

Le zone di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.

Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

Le prese elettriche sono integre e munite di alveoli protetti.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

Misure a carico del Comune

Programmare la sostituzione delle lastre di vetro delle finestre delle aule, nel frattempo

applicare pellicole autoadesive trasparenti almeno su una facciata delle lastre di vetro. I

vetri dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia).

[Priorità 2]

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18. AULA SOSTEGNO

Il locale è ubicato al piano terra ed è servito da una porta che si apre nel senso

dell’esodo con maniglione antipanico ed è larga 60 x 2 cm.

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre con parapetti alti più di 90

cm prive di persiane. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza.

E’ installata una postazione VDT correttamente alimentata.

Le zone di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.

Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

Le prese elettriche sono integre e munite di alveoli protetti.

E’ stato installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza.

Il locale comunica con l’archivio.

Misure a carico del Comune

Programmare la sostituzione delle lastre di vetro delle finestre delle aule, nel frattempo

applicare pellicole autoadesive trasparenti almeno su una facciata delle lastre di vetro. I

vetri dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia).

[Priorità 2]

Separare il locale dall’archivio mediante una struttura almeno REI 60. [Priorità 2]

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19. LABORATORIO DI INFORMATICA

Nel laboratorio (ubicato a piano seminterrato) sono installate quindici postazioni di

lavoro VDT.

La porta REI, si apre nel senso dell’esodo.

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre con parapetti alti più di 90

cm prive di persiane. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza.

Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

A monte dell’alimentazione elettrica dei PC è stato installato un quadro elettrico munito

di scaricatori di tensione, interruttore elettromagnetico ed interruttori differenziali.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

Le prese elettriche sono integre e munite di alveoli protetti.

L’alimentazione elettrica delle apparecchiature VDT é realizzata da parete (senza

utilizzo di prese multiple portatili).

Le zone di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.

Sulla base dei chiarimenti rilasciati dal Ministero dell’Interno con la Circolare n.

P2244/4122 sott. 32 - Allegato “A” (30 ottobre 1996) non è necessaria la realizzazione di

una seconda porta larga due moduli che si apra verso l’esodo a semplice spinta.

Misure a carico del Comune

Programmare la sostituzione delle lastre di vetro delle finestre delle aule, nel frattempo

applicare pellicole autoadesive trasparenti almeno su una facciata delle lastre di vetro. I

vetri dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia).

[Priorità 2]

Posizionare un estintore portatile a CO2. [Priorità 2]

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20. LABORATORIO DI SCIENZE/ARTISTICA

Il laboratorio è ubicato al piano seminterrato, in esso non sono installate

apparecchiature o impianti di gas combustibile e non sono utilizzati o custoditi materiali

classificati chimico-pericolosi.

La porta si apre nel senso dell’esodo.

L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre con parapetti alti più di 90

cm munite di persiane. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza.

Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.

Non sono presenti rivestimenti in legno.

Le prese elettriche sono integre e munite di alveoli protetti.

Le zone di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.

E’ installata l’illuminazione di sicurezza.

Misure a carico del Comune

Programmare la sostituzione delle lastre di vetro delle finestre delle aule, nel frattempo

applicare pellicole autoadesive trasparenti almeno su una facciata delle lastre di vetro. I

vetri dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia).

[Priorità 2]

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21. RIPOSTIGLIO

Al piano primo è stato ricavato un ripostiglio; le pareti di delimitazione sono in materiale

plastico fino ad un metro di altezza ed in vetro la restante parte.

Nel locale è custodito materiale cartaceo di uso quotidiano in quantità trascurabile.

I parapetti in vetro retinato sono rinforzati con barre in metallo orizzontali.

Le finestre sono dotate di persiane in materiale non combustibile (alluminio).

Misure da adottare a carico della Direzione Scolastica

Limitare la quantità di carta custodita al minimo indispensabile per l’attività quotidiana (le

strutture e la porta non sono REI). [Priorità 1]

22. EX INFERMERIA

Il locale è utilizzato per custodire apparecchiature elettriche ad uso didattico (televisori).

23. DEPOSITI DI GAS INFIAMMABILI

Presso la scuola non sono presenti depositi di gas infiammabili.

24. DEPOSITI DI LIQUIDI INFIAMMABILI

Presso la scuola non vengono utilizzate sostanze liquide infiammabili a scopi didattici.

Misure da adottare a carico della Direzione Scolastica

Non acquistare prodotti igienico sanitari infiammabili (alcol). [Priorità 1

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25. CENTRALE TERMICA

Il riscaldamento dell’edificio è realizzato tramite un impianto alimentato con scambiatori

di calore.

All’eterno della centrale termica è installato un interruttore elettrico generale (della

centrale termica).

Il Comune ha consegnato copia della dichiarazione di conformità dell’impianto idro

termo sanitario.

26. ASCENSORE

Nell’edificio è presente un ascensore oleodinamico.

Il locale rinvii è costantemente chiuso a chiave e l’accesso è permesso solo alla ditta

incaricata della manutenzione.

Il vano corsa dell’ascensore è interamente protetto con pareti in muratura.

E’ installato il sistema di allarme sonoro funzionante.

La sala macchine è ubicata al primo piano; la porta del locale ha caratteristiche REI.

Nella sala macchine è conservato il libretto dell’impianto ed i verbali delle verifiche

periodiche.

Alla sommità delle porte dell’ascensore sono affissi i cartelli con il divieto di utilizzo in

caso di emergenza.

Il Comune ha consegnato copia della dichiarazione di conformità dell’impianto di

sollevamento.

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27. IMPIANTO ELETTRICO GENERALE

L’impianto elettrico è stato oggetto di adeguamento generale ultimato nel 2005.

Il quadro elettrico generale è installato c/o l’atrio di ingresso.

A monte dell’impianto sono installati interruttori magnetotermici ed interruttori

differenziali.

Sui quadri elettrici non sono presenti i cartelli con l’indicazione di tensione pericolosa e

di divieto di usare acqua in caso di incendio.

Le prese elettriche sono dotate di alveoli protetti o di tipo industriale interbloccate (c/o

corridoi).

L’impianto elettrico é dotato di comando di sgancio a distanza dell’interruttore elettrico

generale previsto dal punto 7.0 comma 2 dell’allegato al Decreto 26.08.1992 (segnalato

da apposito cartello); il comando è ubicato c/o l’ingresso della scuola.

Il Comune ha consegnato copia della dichiarazione di conformità.

Misure a carico del Comune

Installare la segnaletica di sicurezza sui quadri elettrici (divieto di usare acqua in caso di

incendio prima di aver disalimentato l’impianto ed il cartello che segnala la presenza di

tensione elettrica pericolosa). [Priorità 1]

Eseguire le verifiche periodiche con scadenze e modalità indicate dalla norma CEI 64 –

52 dell’aprile 1999. [Priorità 2]

L’esito di tali verifiche e gli eventuali interventi di manutenzione conseguenti saranno

annotati su apposito registro costituito da schede simili a quelle riportate nell’appendice

F della Guida CEI 0-10 (Fascicolo 6366 “Guida alla manutenzione degli impianti

elettrici”); ogni scheda dovrà essere datata e sottoscritta dal tecnico incaricato.

Priorità 3]

Eseguire la manutenzione o la sostituzione dei componenti elettrici deteriorati o

danneggiati; programmare la ripetizione periodica di tale manutenzione in funzione delle

segnalazioni che perverranno da parte del Dirigente Scolastico. [Priorità 1]

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Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico

Segnalare all’Ente Locale eventuali componenti danneggiati, deteriorati o guasti.

[Priorità 1

Non consentire la realizzazione di impianti elettrici improvvisati o da parte di persone

non competenti. [Priorità 1]

28. IMPIANTO DI TERRA

Il comune ha consegnato copia delle denuncia dell’impianto di messa a terra e copia

della verifica dello stesso con indicato il valore delle resistenza di terra pari a 2 ohm.

Promemoria per il Comune

Come prescritto dal DPR n. 462 del 22/10/01, ogni due anni far eseguire dalla ASL (o ad

organismo di ispezione abilitato) la verifica periodica dell’impianto (la scuola è un luogo

a maggior rischio in caso di incendio). [Priorità 2]

Consegnare al Dirigente Scolastico copia della denuncia dell’impianto della

dichiarazione di conformità e dei verbali relativi alle verifiche biennali eseguite da parte

della ASL (almeno il verbale relativo alla verifica eseguita nell'ultimo biennio).

Priorità 2]

29. PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE

SOVRATENSIONI

L’immobile non è dotato di impianto di protezione contro le scariche atmosferiche.

A monte dell’impianto elettrico sono installati scaricatori di tensione (SPD).

Misure da adottare a carico dell’Ente Locale [Priorità 1]

E’ necessario affidare ad un tecnico abilitato l’incarico di valutare nuovamente se

l’edifico è autoprotetto dalle scariche atmosferiche e se l’impianto elettrico è protetto

dalle sovratensioni, in conformità alla norma CEI EN 62305-2 del marzo 2013.

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30. RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE

ADEMPIMENTI PROGRAMMAZIONE

DA PARTE DEL

COMUNE DEGLI

INTERVENTI

Scala esterna sicurezza - realizzare una scala esterna di

sicurezza a servizio dei piani fuori terra; anche se è stato

concesso il CPI.

Pensilina esterna - installare una pensilina sui gradini di accesso

alla scuola da via Montello, in quanto ristagna acqua ed i gradini

diventano scivolosi soprattutto nella stagione invernale.

Estintore – posizionare un estintore a CO2 nel laboratorio di

informatica.

Corridoio secondo piano: controllare la crepa riformatasi alla

fine del corridoio, certificare alla scuola che non abbiamo

compromesso la stabilità strutturale della parete.

Documentazione funzionale alla sicurezza - consegnare alla

Direzione della scuola copia del certificato di idoneità sismica.

Segnaletica di sicurezza - completare l’installazione della

segnaletica di sicurezza; ad esempio in prossimità dei quadri

elettrici affiggere il cartello con il divieto di usare acqua in caso di

incendio prima di avere tolto l tensione elettrica; all’esterno della

porta della biblioteca, nei depositi affiggere il cartello con il divieto

di fumare e di introdurre fiamme libere; segnalare l’ubicazione

della cassetta di pronto soccorso..

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RADON - Ultimata l’indagine sulla presenza di RADON al piano

seminterrato consegnare l’esito alla Direzione dell’istituto

comprensivo.

Lastre di vetro delle finestre - programmare la sostituzione delle

lastre di vetro delle finestre delle aule, dei laboratori, degli uffici e

dei corridoi, nel frattempo applicare pellicole autoadesive

trasparenti almeno su una facciata delle lastre di vetro. I vetri

dovranno essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di

sicurezza in edilizia).

Impianto elettrico - incaricare una ditta abilitata di eseguire le

verifiche periodiche con scadenze e modalità indicate dalla norma

CEI 64 – 52 dell’aprile 1999.

Impianto di messa a terra - incaricare la ASL o una ditta abilitata

di eseguire le verifiche biennali dell’impianto di messa a terra.

Protezione scariche atmosferiche - E’ necessario affidare ad un

tecnico abilitato l’incarico di valutare nuovamente se l’edifico è

autoprotetto dalle scariche atmosferiche e se l’impianto elettrico è

protetto dalle sovratensioni, in conformità alla norma CEI EN

62305-2 del marzo 2013.

Accordo ANCI e Ufficio Regionale Scolastico - sottoscrivere

con la Direzione di l’accordo stipulato tra l’A.N.C.I. Lombardia e

l’Ufficio Regionale Scolastico in data 12 luglio 2004.

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DUVRI - segnalare preventivamente alla Direzione della scuola

l’affidamento di lavori, da eseguire presso la sede scolastica, ad

imprese, ditte o artigiani. La segnalazione dovrà essere

accompagnata dalla valutazione dei rischi da interferenze per

poterla eventualmente integrare a maggiore tutela della salute e

della sicurezza degli alunni e dei dipendenti della scuola.