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NEURALTERAPIA SECONDO HUNEKE CORSO PRATICO - 3° LIVELLO MILANO HOTEL IBIS RELATORE: Dr. Piergiovanni Pavesi Materiale riservato ai partecipanti NAMED SRL - Via XXV Aprile snc - 20050 Lesmo (Mi) - Tel. 039/69.85.01 - Fax 039/69.85.030

NEURALTERAPIA SECONDO HUNEKE CORSO PRATICO - 3° … · diminuzione della distribuzione delle catecolamine, inibizione dei recettori della colina, una diminuzione ... aggiungendo

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NEURALTERAPIASECONDO HUNEKECORSO PRATICO -

3° LIVELLO

MILANOHOTEL IBIS

RELATORE: Dr. Piergiovanni Pavesi

Materiale riservato ai partecipanti

NAMED SRL - Via XXV Aprile snc - 20050 Lesmo (Mi) - Tel. 039/69.85.01 - Fax 039/69.85.030

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VEGACHECK... analizza il paziente da cima a

fondo!

Diagnosi funzionaleveloce ed oggettiva

per:

Malattie cronicheInfiammazioni

AllergieIntossicazioni

PrevenzioneMonitoraggio

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IL METODO VEGACHECK

Situazione ambulatoriale iniziale:• i pazienti lamentano effettivi disturbi• tutte le analisi hanno esito negativo• sintomatologia non corrispondente alla causa

Cause del “disturbo funzionale“:

- alimentazione errata, elettrosmog, micosi, stress oppuremetalli pesanti

- immunodepressione, carenza energetica

- emergono sintomi alternanti come allergie e disturbi delsonno

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IL METODO VEGACHECK

Riconoscere i disturbi funzionali:

- I disturbi funzionali agiscono a “livello energetico”

- Questo livello non è rilevabile con metodi d’analisinormali, ossia classici, p.e. radiografie, ultrasuoni,TAC, laboratorio

- La reazione organica del corpo si manifestasoltanto dopo un cambiamento elettrico(energetico) prolungato

- La regolazione del corpo rappresenta una realeattività (sistema fondamentale secondo Pischinger)

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DIAGNOSI FUNZIONALE CON VEGACHECKDiagnosi veloce e oggettiva nei seguentiambiti:

- Disturbi acuti e cronici- Intossicazioni- Focolai infiammatori- Campi di disturbo- Tendenze ad allergie- PNEI- Stato vegetativo- Disturbi organici- Drenaggio- Situazione di stress- Infezioni- Geopatie

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FUNZIONAMENTOProcedura di misurazione:

- Per il VEGACHECK occorrono sei elettrodi da applicarerispettivamente ai piedi, alle mani e alla testa

- Tramite questi elettrodi si trasmettono correnti d’impulsonegative e positive a 13 Hz

- La misurazione si svolge in successione attraverso sette segmenti- L’apparecchio misura i segmenti del corpo e la loro

risposta di regolazione- I risultati di misurazione di ciascuna area permettono

di dedurre informazioni sullo stato energetico funzionaledegli organi

- Ogni variazione dall’ambito normale equivale ad undisturbo

- Ogni disturbo ha una sua precisa definizione

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METODO DI MISURAZIONE CON VEGACHECK

1) Applicazione di corrente a 13 Hz

2) Cicli di impulsi compatti, ininterrotti per una durata di otto secondi

3) Alternanza tra la tensione positiva e quella negativa

4) Correnti inverse per una durata di dodici secondi

Curva di misurazione VEGACHECK Curvapositiva 13 Hz

Curvanegativa 13 Hz

Correnteinversa

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I 7 SEGMENTI

Segmento 1Parte sinistra delle testa e del viso con orecchio,occhio, naso, tonsille e vertebre cervicali.

Organi chiave:

Seni nasali e paranasali, mascella superiore einferiore, indicazioni riguardanti arterie, irrorazionesanguigna, disturbi circolatori, ipertono

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I 7 SEGMENTI

Segmento 2Testa con occhi, orecchie, naso e sistema nervosocentrale

Organi chiave:

Seni nasali e paranasali, mascella superiore, centridi comando ormonale

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I 7 SEGMENTI

Segmento 3Parte destra della testa e del viso con orecchio,occhio, naso, tonsille e vertebre cervicali

Organi chiave:

Seni nasali e paranasali, mascella superiore einferiore.

Inoltre valutazione di vene, circolazione venosa elinfatica, vene varicose, complesso fegato/cistifellea(legge dei 5 elementi), depressione eimmunodepressione

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I 7 SEGMENTI

Segmento 4Torace con addome superiore (stomaco e intestinotenue) e tiroide

Organi chiave:

Stomaco, polmone, cuore, mammella condeduzioni su capelli e pelle, intestino crasso,meteoropatia.

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I 7 SEGMENTI

Segmento 5Parte sinistra inferiore del corpo con stomaco,cuore, polmone sinistro, rene sinistro, anca sinistrae duodeno.

Organi chiave:

Milza, pancreas, colon discendente, rene sinistro

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I 7 SEGMENTI

Segmento 6Zona urogenitale con vertebre lombari, addome,retto e articolazioni

Organi chiave:

Organi del bacino, spina dorsale, articolazioni,gonadi.

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I 7 SEGMENTI

Segmento 7Parte destra inferiore del corpo con appendice,colon ascendente, rene destro, polmone destro,anca destra e ileo

Organi chiave:

Fegato, cistifellea, appendice, rene destro

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VALUTAZIONE

Diagnosi per sezione:

- diagnosi su malattie acute, infiammatorie, degenerative e allergiche

- definizione di campi di disturbo, aree oppure organiin disfunzione

- presentazione grafica delle patologie diagnosticate

“Disturbi funzionali” e fattore di vitalità:

- consente una visione d’insieme sullo stato di salutee le riserve energetiche del paziente

- con il fattore di vitalità può essere controllato edocumentato il decorso terapeutico

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GRAFICO - FATTORI

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GRAFICO - CURVE DI MISURAZIONE

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GRAFICO - RISPOSTA DI REGOLAZIONE

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GRAFICO - VITALITA‘

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VALUTAZIONE

Indicazioni terapeutiche:

- terapia di linfodrenaggio- eliminazione delle cicatrici patologiche- risanamento di focolai infiammatori- risanamento intestinale- terapia delle surrenali- terapia ormonale con SI CARD- terapia BIT (biorisonanza)- trattamento antimicotico o antiparassitario- cromoterapia e terapia con Audiocolor- fiori di Bach- terapia con campi magnetici

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STAMPA - INDICAZIONI DIAGNOSTICHE

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L‘APPARECCHIO VEGACHECK

Tecnica:

- facile applicazione degli elettrodi

- misurazione automatica in pochi minuti

- risparmio di tempo grazie ad indicazioni

interpretative

- annotazione dei dati di misurazione con stampa a

colori

- tastiera PC per un semplice e confortevole uso

- documentazione PC DOC (optional) per archivio

cartelle cliniche su PC

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INTEGRAZIONE AMBULATORIALE

- Il VEGACHECK è molto utile per una diagnosticagenerale mirata e si adatta brillantemente al controllo deldecorso terapeutico

- Concetto diagnostico: diagnosi funzionale con VEGACHECK, diagnosi causale con VEGATEST

- Integrativo per tutti gli altri metodi diagnostici e utilizzabile anche per la medicina di base

- La postazione del VEGACHECK resta occupata per10 minuti scarsi a misurazione

- L’uso dell’apparecchio può essere delegato al personaleambulatoriale

- Infoline per aiuti interpretativi

- Banca dati PC DOC – registrazione dei pazienti earchivio dei dati di misurazione

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La procaina è un estere dell'acido para-amino-benzoico e del dietil-amino-etanolo, pesomolecolare 272,78 pH 5-6,5

Formula

È una base utilizzata sotto forma di cloridrato che si presenta come polvere bianca moltosolubile nell'acqua. Il catabolismo avviene nei tessuti, la concentrazione in percentuale èdel 0,3-0,5 -1-2, ma l'inizio dell'effetto avviene dopo due-dieci minuti, la dose massima

consigliata sono400 milligrammi,non vi è

passaggioplacentare. Lefunzioni e lestrutture chepossono essereinfluenzate sono:il sistema nervosovegetativo conuna simpaticolisi e

un'azioneglanglioplegica

generale conpredominanza sui gangli simpatici. La procaina ha inoltre un'azione bloccante sullanicotina, un'azione cardiovascolare con aumento del periodo refrattario e diminuzione

dall'eccitabilità, gli effetti sono:

- Antifibrillante, diminuzione della forza dicontrazione del miocardio, sui capillari è dimostratauna diminuzione della permeabilità delle pareti coneffetti anti edematosi.- Antistaminici, antinfiammatori, miglioramento dellamicrocircolazione. Ha una azione sulle membranecellulari: abolizione momentanea della eccitabilitàdelle cellule per disattivazione dei canali Na-K condiminuzione della depolarizzazione, quindi si ha unadiminuzione del tono muscolare, stabilizzazione delsistema immunitario, ed una tendenza al riequilibriodell’omeostasi nelle sostanze interstiziali. Sulsistema neuro- ormonale determina unadiminuzione della distribuzione delle catecolamine,inibizione dei recettori della colina, una diminuzionebella sensazione del dolore, con smorzamento

dell'attività del sistema nervoso vegetativo simpatico.

Catabolismo:idrolisi rapida in acido para-aminobenzoico e dietilaminoetanolo, questa idrolisi è fattamediante una colinesterasi la pseudo-colinesterasi circolante prodotta dal fegato.

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Eliminazione:l'acido paraminobenzoico è eliminato nelleurine immodificato o coniugato al 80%. Ildietilaminoetanolo è eliminato per il 30% nelleurine, il resto subisce una degradazionemetabolica. Esistono due tipi di colinesterasiplasmatiche una “normale” che idrolizza laprocaina 4-8 volte più velocemente di quella“atipica”. Il 97% dei pazienti hanno quellanormale, il 2,97% le hanno tutte due, lo0,03% hanno solo quella atipica. La procainaquindi si distingue quale farmaco anestetico discarsissima tossicità, facile da usare (in virtùdella riduzione nel siero) e con una elevatavalenza neuralterapeutica ovvero regolatricesui vari circuiti cibernetici. Lowen nel 1910aggiungendo alla procaina bicarbonato disodio (NaHCO3) evidenziò che si aveva unaumento del potere anestetico quinditerapeutico.

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L’iniezione endovenosa.

L'iniezione endovenosa ha un'azione terapeutica che può integrare le iniezioni per iltrattamento segmentale o quello per l'eliminazione dei campi di disturbo. Viene consigliatoin tutti i casi di dolore cronico, malattie croniche degli organi, nei disturbi psico-neurovegetativi, nelle infiammazioni croniche, nelle nevralgie-algodistrofie, nelle cefalee edemicranie, vertigini, turbe circolatorie cerebrali, insonnia ecc. ecc.ripetiamo che gli effetti della procaina dimostrati a livello farmacologico consistono inun'azione antiflogistica anti-istaminica, antipiretica, spasmo litica ed analgesica,vasodilatatrice e vaso impermeabilizzante.Un'ulteriore effetto positivo attribuito la procaina è l'effetto favorevole sulle funzioni

cerebrali ed organiche con ripetuteiniezioni intravenosa e i pazientiriferiscono di un miglioramento delloStato soggettivo, una condizionepsichica più rilassata ed una migliorequalità del sonno e quindi di unmaggiore equilibrio del ritmo sonno-veglia e quindi si sentono più tonicisia fisicamente che mentalmente edinfine anche i dolori si attenuano.L'iniezione intravenosa si effettuacon procaina pura al 1%, possonoessere iniettati (tecnica a bolo olentamente) da 1 a 3 ml, il pazientedeve essere sempre sdraiato epossono comparire segni di“fluttuazioni” fino ad una sensazionedi calore generalizzato del tuttoreversibile.L'iniezione endovenosa stimolafortemente (Psichiatre) una lisi

leucocitaria a livello dei capillari del microcircolo apportando metaboliti capaci ditrasformare i campi di disturbo in zone non più patologiche; crea inoltre un micro-stresscapace di rompere il circolo vizioso a livello del sistema vasale (Pnei).Da ricercheamericane da porcina avrebbe inoltre la caratteristica di essere inibitrice delle MAO,rallentando così la scissione delle catecolamine, in particolare modo la dopamina chestimola (secondo Laborit) il fascio FMB della ricompensa, questo fascio collega la cortecciapre-frontale con l'ipotalamo dando così la possibilità all'uomo di ripetere un attogratificante.Bisogna inoltre ricordare che il fascio PVS collega il sistema limbico (deputato agli processidi memorizzazione ed affettivi) all'ipotalamo, la sua stimolazione inibisce l'azione ed evitala presunta punizione (è costituito da fibre colinergiche e serotoninergiche).Secondo Fleckenstein per fattori scatenanti si arriva alla depolarizzazione della membranacellulare e in caso di cellule nervose al dolore. Abbiamo già visto che la procaina stabilizzala membrana cellulare polarizzandola, ciò avviene su tutte le cellule non solo su quellenervose e con intensità diversa.Per ridurre o eliminare l'invasione patologica degli stimoli sulle fibre del sistema nervoso

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vegetativo abbiamo bisogno della procaina.Il sistema nervoso vegetativo influenza la matrice con le sue componenti linfatico,vascolare, nervosa, cellulare (fibrociti-mastociti che contengono istamina importante per lapuntura di insetti), i centri del sistema nervoso centrale, il sistema limbico, l'ipotalamo, laformazione reticolare. Dobbiamo ricordare che dopo la puntura di insetti bisogna iniettareil più rapidamente possibile(5’) la ferita con procaina per impedire la risposta neuro-immunologica ed immuno-neurologica e per evitare eventuali allergie e shock. Il fenomenodi Sanarelli-Shwartzmann viene così soppresso dalla procaina. Tale fenomeno è caratterizzato per esempio dalla iniezione nella derma di un filtrato diuna cultura di bacilli del tifo in quantità sufficientemente piccola per non determinare unainfiammazione locale di grande importanza oppure iniettare intracute circa 0, 5ml di unliquido di infiltrazione di batteri ad esempio escherichia coli, se nello spazio di 6-32 ore sisomministra per via endovenosa una quantità identica della stessa tossina si sviluppa unareazione nel luogo della prima di tipo emorragico necrotico. Siegen ed altri hannodimostrato che lo shock del tessuto non ha luogo se subito dopo la prima iniezione vieneiniettata nello stesso posto procaina sottocutanea. In un secondo esperimento la procainaviene iniettata pochi secondi prima della dannosa iniezione intravenosa nel luogo dellaprima infiltrazione, anche in questo caso non vi è lo shock del tessuto. Persinoun'iniezione di procaina endovenosa fatta immediatamente prima dell'iniezione intravenosadi batteri non ha fatto comparire la reazione anafilattica. Questo esperimento cosìimportante ed impressionante ci autorizza a pensare che è possibile cancellare oriprogrammare la cosiddetta memoria dello stimolo che si sviluppa per effetto degliallergeni.La procaina era è e sarà il farmaco per eccellenza nella neurale terapia secondo Huneke. Tabella riassuntiva delle caratteristiche della procaina:1 ) antiflogistica2 ) antinfettiva3 ) regolazione del microcircolo-stabilizzazione della membrana cellulare4 ) simpaticolitica5 ) anti-aritmica 6 ) broncospasmolitica7 ) vasodilatatrice8 ) anticonvulsivante9 ) lisi dei leucociti a livello dei capillari nella zona del campo di disturbo10 ) effetti a livello del sistema nervoso centrale-formazione reticolare-sistema limbico-ipotalamo-o PVS o FMB11 ) azione inibitrice della MAO, importanza neurologica12 ) miglioramento dello stato neurovegetativo generale del paziente13 ) anti-istaminica14 ) anti-shock15 ) ecc. ecc.

Controindicazionile controindicazioni assolute della terapia sono molto rare di esse fanno parte le forme diemofilia, la carenza della pseudocolinesterasi, tutte le altre sono controindicazioni relative.

Complicanze sono legate a :• sovradosaggio• alterazione del metabolismo delle colinesterasi dovute a malattie epatiche

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• miastenia• utilizzo di farmaci anticoagulanti

A livello terapeutico impiegando piccole quantità di anestetici locali, usate sempre senzavasocostrittori e considerando le possibili situazioni pericolose dovute agli aspettianatomici le complicanze serie sono praticamente da escludere. Ogni medico che usa taleterapia deve comunque valutare caso per caso ed attuarla solo se si sente completamentesicuro.

Raccomandazioni• contro indicazione assoluta emofilia• perfetta conoscenza delle tecniche di iniezione• impiego di aghi senza difetti• attenzione alla scarsa cooperazione del paziente• fare possibilmente la terapia paziente sdraiato• non iniettare nei gangli e nei nervi, ma sui gangli e attorno ai nervi• non iniettare nella prostata ma sulla prostata• non iniettare nelle arteriecentripete• nelle iniezioni sul ganglio stellato iniettare solo 2 o 3ml• non fare iniezioni profonde nei casi disturbi della coagulazione tematica o di una

terapia anti-coagulante.

Iniezione intra-peri arteriosa

A) In questo primo elenco si devono fare solo iniezioni peri arteriose in quanto i vasi sonoorientati verso la parte cerebrale col rischio di fare una intra arteriosa quindi di provocaregravi convulsioni e danni al cervello.

1) L’iniezione sulla arteria temporale superficialeviene effettuata per le emicranie, alopecia,cefalea temporale ma anche quando vi èdolorabilità alla pressione oppure doloresottocutaneo alla palpazione.

Tecnica. Iniezione viene fatta in un posto dovesi possa palpare chiaramente la arteriatemporale superficiale in modo da poterlaevitare, infissione dell’ago viene fatta in modoobliquo nel tessuto sottocutaneo. In tale modo illiquido fluisce attorno al vaso in modo uniforme,la quantità da iniettare è 0.5ml , l’ago un G 27.

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2) L’iniezione sull'arteria vertebrale ha le seguenti indicazioni:tutte le forme di emicrania, manifestazioni vertiginose, cervicali odell'orecchio, acufeni, insufficienza vertebrobasilare, andamentoatassico.E chiaro quindi che queste iniezione è per tutti disturbi trofici efunzionali dove si estende l’arteria. Inoltre queste iniezione puòessere benefica per il trattamento dello stato post-apoplettico,per malattie oculari resistenti ad altre terapie e per traumi tipocolpo di frusta o diretti sulle vertebre cervicali.Tecnica: l’iniezione è sempre strettamente para vascolare inquanto è sufficiente che l'anestetico raggiunga le fibre simpatichedel plesso perivascolare. Vi sono due possibilità di infiltrazione laprima sulla apofisi trasversa dell'Atlante , a paziente sdraiato e

con la testa voltata lateralmente dalla parte opposta si può così palpare più facilmentel'apofisi trasversa della prima cervicale. l dito che tocca la prominenza ossea vienespostato verso il basso liberando così il luogo per l’ago che deve assolutamente venire acontatto dell'osso e ritirato di 1mm.L'arteria vertebrale passa a pochi millimetri dal forametrasverso dell'Atlante. Per questa ragione dobbiamo assicurarsi in modo assoluto di essereextra- vasali ed aspirare un grande attenzione, doppia rotazione dell'ago se non si aspirasangue iniettare lentamente 2 o 3 ml di procaina, ago G 24.Qualora risulta difficile palpare l'apofisi trasversa della prima cervicale iniezione viene fattasempre a paziente sdraiato dopo aver fatto votare la testa del paziente dal lato opposto a

contatto della apofisi trasversa della sesta cervicaleche si trova posteriormente al terzo inferiore delmuscolo sternocleidomastoideo , un dito fissa l'apofisitrasversa e con l'altra mano si fa penetrare l'ago perpochi millimetri fino al contatto osseo, doppiaaspirazione se non si aspira sangue si mettono 2/ 3mldi procaina con un ago del diametro G20 o 24.3) L’iniezione sulla arteria carotide: in prossimità dellabiforcazione della carotide si trova il glomo carotidecon un plesso nervoso che comunica col nervo vago ,col nervo glosso-faringeo ed il ganglio cervicalesuperiore. Questa formazione influisce sullaregolazione cardiaca, sui centri vaso motori e sulvascolare cerebrale. Indicazioni pertanto sono: idisturbi della frequenza cardiacanevralgia del plessocarotideo, disturbi dell'irrorazione sanguignadell'arteria carotide interna ed esterna (es.apoplessia), shock cromatici e terapia post-intervento,nevralgia facciale.

Tecnica: il paziente è supino e ruota la testa verso la parte opposta in modo che si possapercepire la pulsazione dell'arteria carotide in modo molto evidente all'altezza del marginesuperiore della cartilagine tiroidea L'arteria viene posizionata tra le due dita della manolibera, con l'altra mano si inserisce l’ago sotto la pelle quel tanto da poterlo vedere vibraresotto il ritmo del polso, ripetendo la manovra della doppia aspirazione in modo da esseresicuri di trovarsi in posizione extravascolare, si inietta 1 ml di procaina sull'arteria, si deveper precauzione poi controllare la pressione arteriosa. Per coloro che hanno ancora poca

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manualità possono sollevare la pelle sovrastante l'arteria carotide ed iniettare l'anesteticolocale sottocute tra le due dita.

B)Le iniezioni intra e peri arteriose di questa serie è facilitata dal fatto che la circolazionesanguigna avviene in senso periferico e quindi non si corre alcun pericolo di far giungerel'anestetico direttamente nella zona cerebrale.1) L'iniezione dell'arteria ascellare ha le seguenti indicazioni: tutti disturbi cutanei della

parte irrorata es. la sindrome di Sudek,disturbi dell'irrorazione es. malattia diRaynaud, nel dolore traumatico , nelcrampo dello scrivano, nella iperidrosidelle mani, ed eventualmente in unaepicondilite resistente ad altre terapie.Tecnica: l’iniezione nella o sull'arteriaascellare viene fatta col pazientesdraiato, il braccio del paziente deveessere ad angolo retto e l'avambracciopiegato verso la testa a 90 gradi,palpata l'arteria a lato del muscolopettorale e fissata tra le due dita, vieneinfisso in modo delicato l’ago cheincontra dapprima la fascia ascellare,che presenta una certa resistenza, dovesi possono iniettare 1 o 2 ml prima diproseguire l'iniezione intra arteriosa,dove si possono riversare 1 o 2 ml diprocaina, l’ago G 23 o 24.

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2) L’iniezione dell'arteria brachiale ha le stesseindicazioni descritte per l'arteria ascellare,naturalmente dipende dalla patologia accusata.Tecnica di iniezione: nella e sulla arteria brachiale siesegue col paziente supino si fissa l'arteria che sitrova sopra la piega del gomito sul versante ulnaremedialmente al tendine del muscolo bicipite tral'indice e il dito medio, l'infissione dell'ago si fa inmodo verticale tra le due dita in direzione del vasosottostante si inietta 1ml intrarteriosa ed 1 mlperivascolare, ago G 27.

3) L'iniezione nella e sull'arteria femorale ha comeindicazione tutti i disturbi di perfusione delleestremità inferiori, comprese la malattia obliterante,l'ulcera crurale, la flebite, i crampi notturni.

Tecnica: il paziente giace supino, le gambe sono distese e ruotate verso l'esterno, l'arteriafemorale può essere palpata nella fossa inguinalesenza difficoltà, bisogna ricordare che edialmente aquesta vi è la vena e lateralmente il nervo femorale.Si fissa l'arteria pulsante tra le dita indice medio, conla mano libera si introduce l’ago con un movimentoverticale, la pressione nel vaso fa rifluire in sanguenella siringa e ciò mostra precisa posizione dell'ago,vengono iniettati 2 ml di procaina ;dopo aver ritiratolago si inietta ancora 1 ml in sede perivascolare , sideve comprimere per alcuni minuti l’arteria perevitare l'ematoma.

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INIEZIONE ARTERIA TIBIALE POSTERIORE ARTERIA DORSALE DEL PIEDE

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Disturbi circolatori cerebrali

A) Prendiamo in considerazione:1) le forme più o meno lievi dovute a sclerosi cerebrale2) Tia ed ictus3) Commozione da trauma cranico4) Turbe della vecchiaia (arteriosclerosi)

L’alterato apporto ematico cerebrale si manifesta anchecon turbe del carattere, con depressione, perdita dellamemoria, a volte con aggressività e vertigini.Terapia: corona di spine, endovenosa ed eventualmenteganglio stellato e ganglio pterigopalatino, zoneiperalgiche craniali.Ogni disturbo acuto della circolazione cerebrale (adesempio TIA, ictus) dovrebbe essere e trattato come uncaso di emergenza. Bisogna tenere conto che l’embolo o l’emorragiaprocurano solo una parte dei deficit neurologici. Spessoessi causano soprattutto alterazioni circolatorie riflesse.Con un intervento neuralterapeutico possibilmenteprecoce (ganglio stellato, iniezioni sotto la galea

aponeurotica) si possono diminuire le lesioni

neurologiche permanenti in caso di ictusrecente (una volta alla settimana).

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IINNIIEEZZIIOONNEE AALL DDII SSOOTTTTOO

DDEELLLLAA GGAALLEEAA AAPPOONNEEUURROOTTIICCAA::- VERTIGINI- MAL DI TESTA- SINTOMI POST-TRAUMATICI- SPASMI CEREBRALI- DISTURBI DELLA CUIRCOLAZIONECEREBRALE- SITUAZIONI PRE E POST-APOPLETTICHE- INSONNIA

L’iniezione del ganglio stellato dalla partedell’ictus, cioè dalla parte oppostadell’emisindrome, in fase precoce provoca spessoun miglioramento della situazione neurologica

apoplettiforme. Nel caso di un ictus più vecchio (doponumerosi giorni) non otteniamo più questo risultato.Anche qui, comunque, attraverso l’infiltrazioneneuralterapeutica dei punti trigger e l’iniezione sulganglio stellato e dell’iniezione sotto la galeaaponeurotica, si può ottenere spesso un miglioramentoduraturo della sintomatologia spastica.

I fisioterapeuticonfermano poi unmigliore lavorodurante la fase dellariabilitazione.In caso di trauma siconsiglia di praticareuna iniezione sotto lagalea aponeurotica di1 ml di procaina all’1

% intravenosa (vena cubitale), ponfi sulle cervicali einiezioni al ganglio stellato (a destra e a sinistra, con laprocaina, però mai contemporaneamente, ma almenoad un’ora di distanza).In tal modo si ottiene una diminuzione dell’edemacerebrale ed i pazienti in breve tempo stannosensibilmente meglio.

GANGLIO STELLATO

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B) Cefalea nei casi di arterite temporale

L’arterite temporale è una malattia dell’età avanzata che per lo più si manifesta dopo i 55anni. Noi alleviamo i sintomi locali e i segni dell’infiammazione con iniezioni di procaina attornoall’arteria temporale. Nell’ambito della neuralterapia l’eziologia va spesso ricondotta ad uncampo di disturbo (soprattutto tonsille e regione mascellare e dentale).Spesso, ma non sempre, in primo piano c’è l’attacco dell’arteria temporale superficiale conuna corrispondente forte cefalea temporale localizzata. La neuralterapia è indicata nel senso di una terapia base: iniezioni attorno all’arteriatemporale, iniezione ai punti dolenti nella zona della testa e del muscolo temporale,iniezioni intravenose, iniezioni al ganglio stellato da entrambe le parti e sull’arteriavertebrale nonché sulla carotidea.

C) Cardiopatie coronariche

Terapia con i ponfi nel segmento del cuore, trattamento dei corrispondenti segmenti dellacolonna vertebrale (T1 – T6, C2 – C4), dei punti trigger e del ganglio stellato.Questa terapia di aiuto porta spesso ad un miglioramento dell’irrorazione sanguigna dellecoronarie e a lungo termine può contribuire ad impedire gli spasmi coronarici.

D) Disturbi del ritmo cardiaco - Angina – Insufficienza miocardica

Iniezione intravenosa sinistra di procaina (1 ml al’1%): soprattutto per disturbi del ritmoventricolare, nelle tachicardie e anche come profilassi dei disturbi del ritmo nei casi diinfarto. In questi casi d’urgenza la neuralterapia in linea di principio non è diversa dallamedicina ufficiale per quanto riguarda le misure iniziali.La produzione e la conduzione dello stimolo dovrebbero essere normalizzate attraverso lastabilizzazione della membrana. Ganglio stellato (a destra): particolarmente adatto per le tachicardie sopraventricolari,quando altri metodi, come la manovra di Valsala, il massaggio del seno carotideo ecc., nonriescono.Le controindicazioni di queste due iniezioni sono: gravi disturbi di conduzione, come ilblocco atrioventricolare di secondo e terzo grado, bradicardia, insufficienza cardiacafortemente decompensata. Come utile terapia si consiglia il trattamento nel segmento del cuore anteriormente eposteriormente, ponfi, punti trigger, articolazioni vertebrali e costali, cicatrici ecc., i primi 5gangli simpatici dorsali a sinistra, Mink.).Proprio nei casi di disturbi del ritmo cardiaco con eziologia poco chiara si trovanofrequentemente campi di disturbo nella regione dentale, mascellare, intestinale, epaticaecc.

E) Edema di Quincke (Angioedema)

Generalmente insorge nei casi di sovraccarico del sistema di base. L’agente scatenante èsoltanto un “secondo colpo” che è la goccia che fa traboccare il vaso.Si consiglia di usare 1 ml di procaina ll’1 % intra e perivenosa e sul ganglio stellato.

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F) Edemi

Prima bisogna chiarire se l’edema non sia dovuto a ragioni cardiache, renali, a post-trombosi, a cause linfogenee ecc. Gli edemi possono essere causati da un campo didisturbo. Una terapia locale con ponfi (ad es. nella parte bassa della gamba lungo la venagrande safena) può sicuramente migliorare un po’ la situazione. Nei casi di edemi tumoraliperifocali, morbo di Sudeck ecc., i successi più evidenti si presentano in modo duraturoquando pratichiamo delle iniezioni sul ganglio corrispondente o sul corrispondentesegmento del tronco simpatico, accompagnate da un’iniezione intra e periarteriosadell’arteria che va verso l’edema.

G) Infarto cardiaco

Per regolarizzare l’iperattività simpatica, gli spasmi coronarici e per migliorare il consumodi ossigeno, accanto alla somministrazione intravenosa di procaina, si deve fareun’iniezione sul ganglio stellato sinistro (questi interventi devono essere effettuatinaturalmente accanto a tutti quelli della medicina classica che si possono impiegaresubito).

H) IpertensioneDal punto di vista della biocibernetica si tratta diuna disfunzione dei centri di comando vegetativiperiferici e centrali. A seconda del livello di gravitàbisognerebbe trattare con la neuralterapia comecoadiuvante delle terapie tradizionali ed èconsigliata soprattutto la ricerca dei campi didisturbo.

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L’iniezione di procaina intravenosa e paravenosa (1 ml all’1%), le iniezioni sotto la galeaaponeurotica così come l’iniezione nella tiroide (eventualmente con l’aggiunta del gangliostellato e del ganglio celiaco alternati) possono migliorare, spesso per lungo tempo, lacosiddetta ipertensione essenziale. Con questo non otteniamo una soluzione duratura delproblema; talvolta comunque vediamo che l’iniezione e/o il risanamento di un campo didisturbo, fa scomparire la cosiddetta ipertensione essenziale e diviene quindi possibilel’eliminazione dei farmaci.

Nei giovani con ipertensione borderline consigliamo la ricerca dei campi di disturbotonsillari, nella zona del nono dente, e ai seni paranasali. Nella distonia neurovegetativapraticare le iniezioni sulla tiroide, sui poli renali e sul ganglio ipogastrico inferiore, specienella femmina.Negli aumenti riflessi acuti della pressione consigliamo iniezioni nei segmenti renali, sulcollo, nella tiroide e iniezioni intravenose.Nei casi poco chiari e difficili consigliamo l’iniezione al MINK lombare presso L1 e L2. Per lo

più comunque la persona colpita riceve un grande aiutotramite la ricerca e la terapia dei campi di disturbo.Dopo le iniezioni sotto la cute del capo, sul processomastoideo e sul vertice del cranio, sulla suturasagittale, nelle persone anziane si può osservaretalvolta un chiaro abbassamento della pressione. Anchei fenomeni concomitanti soggettivi come cefalea,vertigine, irrequietezza ecc. si possono alleviare coniniezioni sotto la cute del capo.

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INIEZIONE NELLO SPAZIO GINECOLOGICO

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I) Malattie da occlusione arteriosa periferica. Claudicatio

Nei casi di sofferenza cronica si consiglia il trattamento neuralterapeutico concomitantecon iniezioni intravenose, intrarteriose e pervasali.

Si consigliano inoltre iniezioni sulla catenagangliare lombare, così come nella e sullaarteria femorale. Un particolare disturbo che simanifesta negli arti inferiori è l’alterazione dellavascolarizzazione post-ischialgia.I disturbi si manifestano con un dolore simile aquello ischialgico, che va dalla regione sacralesino a tutta la gamba tipo pseudoradicolare. Sipossono avere anche dolori spasmodici nellacamminata e riduzione del calore nella gambacolpita. Per una diagnosi corretta si devono

considerare:1) la flessibilità della colonna vertebrale chedeve essere normale. 2) non vi devono essere dolori da compressionetossendo o starnutendo.3) le apofisi spinose devono essere insensibilialla percussione ( test della provocazione suilegamenti ). 4) i polsi arteriosi devono essere palpabili ,l’ecoDoppler deve essere normale. Taledisturbo è determinato dalla stenosi dei capillari

e si evidenzia quando, in seguito ad ischialgia da compressione di L 5, rimangono delledifficoltà motorie o delle alterazioni della sensibilità. La terapia consiste nel trattamentodel tronco simpatico all’altezza di L 3, dove si può influenzare il plesso aortico checomunica col plesso dell’arteria iliaca comune e col plesso femorale ( Mink ).

L) Shock - collasso

Accanto alle consuete misure della medicina ufficiale, si consiglia di intervenire con unadose da 1 a 2 ml di procaina all’1% intra e perivenosa, dato che questo intervento ha uneccellente effetto di regolazione della circolazione.

M) Sindrome di Raynaud

Iniezioni al corrispondente ganglio del tronco simpatico e anche sulle e nelle arterieafferenti. Naturalmente si raccomanda la ricerca del campo di disturbo.

N) Sindrome di Sudeck

La distrofia riflessa si basa su un disturbo neuro-circolatorio.Estremità superiore: ganglio stellato sia nella che attorno all’arteria ascellare. Estremitàinferiore: tronco simpatico lombare sia nella che attorno all’arteria femorale. Sono da

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iniettare in profondità anche le cicatrici di qualsiasi operazione. Qui la neuralterapiarappresenta il trattamento causale in quanto l’anestesia del simpatico è la più fondata emigliore terapia neurovegetativa.

O) Disturbi venosi:

1)Flebite e tromboflebite superficiale su vene sane (in gravidanza, post-traumatiche, dacontraccettivi orali, settiche, ecc.)

Tutte le malattie flogistiche acute e croniche delsistema venoso superficiale si trattano bene con laneuralterapia. Spesso sono benigne ma possonoanche rivelare una affezione più grave come: unaforma iniziale di Burger, connettiviti, infezioni, turbemetaboliche, empatie, ecc.Si consigliano ponfi ed iniezioni sottocute con aghipiccolissimi sopra e lungo le vene dolenti, inoltre siconsiglia la diffusione attorno alle parti delle veneinfiammate, iniezioni intravasali e paravasali nei esui settori vasali craniali e caudali. La procaina ha un’azione antiflogistica,impermeabilizzante vasale e vasodilatatricemigliorando la stasi venosa. In casi difficilibisognerebbe fare iniezioni anche sulle eventualicicatrici delle estremità, sui gangli del troncosimpatico lombare (Mink) e sul ganglio stellato.

2) Tonificazione delle vene.

Questo programma per le vene è di grande aiuto. 1) Bisogna ricercare tutti i punti dolorosi sul percorso delle vene ( grande safena, piccola

safena e loro collaterali), dall’inguine ( vedi fig.)scendendo a metà della coscia, nella sua parteinterna tra il muscolo sartorio ed il muscolo gracile(2) poi all’altezza del ginocchio sulla faccia mediale(3) Appena sotto il ginocchio sulla faccia mediale (4) Posteriormente all’entrata della piccola safena(5) Lungo il bordo mediale della piccola safena (6) Sotto il malleolo interno(7) Per ultimo a livello del punto di Payr sotto lapianta del piede sul margine mediale del flessorebreve delle dita.(8) E’ bene ricordare che spesso i disturbi venosi sipresentano in forma di dolori delle ginocchia. Primadi ogni terapia neurale si deve fare un approfonditaanamnesi per non tralasciare alcun tipo di terapiainiettiva e per ottenere indicazioni su eventuali

presenze di possibili campi di disturbo.

12

34

7

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Tecnica: tute le zone trovate dolenti allapalpazione devono essere trattate siasuperficialmente , nella pelle sopra la variceche nel sottocute con micro e macro iniezionidi procaina, dopo alcune iniezioni le venepossono rimpicciolirsi per il miglioramentodel simpaticotono locale. ( si consiglia diaggiungere tutti i rimedi che possonodeterminare un miglioramento dellecondizioni della matrice).

attorno ai vasi vconsiglia poi unraggiungibile. Ne

4) Ulcera dalla g

Bisogna ricordaresanguigna, quindvegetativa dei vail paziente peggiomiglioramento ddell’edema assoccon una pulizia mdella ferita o/e imcaso possiamo ogiorni) per favorrimedi omeopaticircostanti. A seco/e l’arteria tibiaefficace l’inieziona L1 L3. (Mink).In conclusione, ache le vene sianovalgono anche le

3

3)Tromboflebiti superficiali in vena malata (

4 varicoflebite).

ea

i

a

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n

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5

1)Varicosi.

6 Il trattamento neuralterapeutico dovrebbeessere fatto per qualsiasi forma e livello digravità di questa malattia. Noi consigliamo laterapia con i ponfi fatta con un ago moltosottile e iniezioni sottocute sui segmentivasali colpiti, inoltre si consiglia di scorrere

nosi efferenti fino al luogo prossimale più facile da raggiungere. Si iniezione nella e sull’arteria femorale e in ogni settore vasale

casi difficili si consiglia l’iniezione indiretta della catena gangliare.(Mink).

mba varicosa.

che la causa fondamentale di questa patologia è una alterata irrorazionenon trattare mai l’ulcera senza uno studio approfondito della situazionei responsabili, perché si potrebbe verificare che, sì l’ulcera si chiude, maa… Lo scopo della terapia è in ultima analisi, la scomparsa del dolore, illa circolazione, l’attivazione dell’afflusso e del deflusso, l’eliminazioneto. Dopo una precisa valutazione generale possiamo iniziare la terapiaccanica giornaliera con gocce di procaina poste direttamente nel cratere

bevendo il materiale per la medicazione che si mette sulla ferita. Se è ila iniettare con un ago sottile intorno al margine calloso ( ogni 2 o 3e la granulazione e far scomparire il dolore ( si consiglia di aggiungerei opportuni). Possiamo inoltre iniettare le vene visibili ed i nodulinda della diagnosi fatta possiamo infiltrare peri e intra l’arteria femorale posteriore. Quando vi è una importante malattia arteriosa è molto

ripetuta sul tronco simpatico lombare L3 L5 ed allargare eventualmente

che qui il nostro scopo è quello di “riprogrammare” il simpatico in modomeglio tonificate. La neuralterapia è una terapia d’aiuto e naturalmenteonsuete regole terapeutiche ( es. compressione).

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ricordate sopra possiamo aggiungere, se ne è il caso dei ponfi a W sull’ipogastrio, o/e,sempre coi ponfi il triangolo vescicale sull’osso sacro dove si trovano S1 S2 S3. Moltoimportante è lo spazio ginecologico. Ricordatevi sempre i campi di disturbo cefalici edipogastrici. Nelle donne la bilancia ormonale ha un’enorme influenza sulla tonicità dellevene. (asse ipofisi-gonadi e viceversa).Il trattamento ormonale di ”base” è l’asse spazio

ginecologico ( iniezione)—tiroide (iniezione)—ipofisi (spray nasale).

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1) Ganglio cervicale inferiore o ganglio stellato

Anatomia: il Ganglio Stellato può raggiungere la lunghezza da 1 a 3 cm. E si trovaall’altezza della apofisi traversa di C7, la sua stimolazione influenza tutti gli organi cefalici,il collo, il cuore, i polmoni e le braccia. La stimolazione deve essere attuataomolateralmente, ma la vasodilatazione terapeutica può comparire dopo pochi minutianche sul lato opposto.

Indicazioni.

Stati post-apoplettici, sindrome di Sudek, tutti i tipi di insufficienza cerebrale, nevralgie,causalgie della zona cerebrale e delle braccia, malattie polmonari, nasali delle

orecchie, sindrome spalla – braccio, sindrome di Raynaudecc…

Controindicazioni.Oltre a quelle generali della neuralterapia vanno ricordate:Le terapie anticoagulanti.Il blocco trio-ventricolaredi 2° e 3° grado.L’Infarto recente delmiocardio.

Tecnica.Il metodo Leriche-LaFontane modificato Doschè tecnicamente semplice,privo di pericolo e moltoefficace.A paziente seduto o

sdraiato si fa ruotare la testa verso la parte controlateraleall’iniezione.Sottocute a circa 2-3 dita traverse sopra la clavicola,posteriormente al muscolo sternocleidomastoideo, si puòpalpare l’apofisi traversa della C6. Si preme leggermente,si fa un ponfo sulla cute e si dirige l’ago , G27, sino al contatto con l’apofisi traversa che sitrova ad una profondità 3-7-10 mm, si ritira quindi l’ago di 1 mm circa, si fa la doppiaaspirazione, si iniettano 2-3 lineette per prova, se dopo qualche secondo tale quantità èben tollerata si iniettano 2-3 ml. di procaina all’1% solo da una parte.Nel 70-80% dei casi subito dopo l’iniezione può comparire la sindrome di Horner con ptosi,miosi, enoftalmo.

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2) Ganglio pterigopalatino

Il ganglio pterigopalatino è un ganglio Parasimpatico.Si trova alla base del cranio nella fossapterigopalatina vi passano tre diversi tipi di nervi manoi mettiamo l’attenzione sulla parte parasimpaticache alimenta: i vasi meningei, la mucosa nasale, iseni paranasali: mascellare, etmoidale, sferoidale, ilpalato duro e molle, le tube, la laringe, le tonsille, laghiandola lacrimale, il segmento oculare anteriore, lapalpebra inferiore, la guancia ed il labbro superiore.

Indicazioni :• sinusite mascellare acuta e cronica• flogosi croniche ed allergie delle cavità nasali• nevralgie del 2° e 3° ramo del trigemino• mal di testa resistenti alle terapie

Controindicazioni:valgono quelle generali della neuralterapia.

Tecnica secondo Schirmohammadi.Nell’angolo delimitato dal margine orbitale posteriore ed il margine superiore del processozigomatico a circa un dito traverso vi è il punto di infissione. A paziente seduto introdurrel’ago, un G27 dentale da 4cm, in direzione del margine inferiore del processo zigomatico

controlaterale. Il paziente va avvertito per laformazione di eventuali ematomi.

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3) Iniezione secondo Mink

Il dottor Mink, ginecologo, realizzò l’iniezioneindiretta del tronco simpatico.L’iniezione sulle piccole articolazioni intervertebraliinfluisce sull’intero tratto della colonna vertebrale esul tessuto limitrofo.Come iniezione indiretta del tronco simpaticospinale, questa tecnica può sostituire l’iniezionediretta sui gangli del tronco simpatico. La procainadepositata sulle piccole articolazioni raggiunge irami dorsali del ganglio spinale ed indirettamente,attraverso i rami comunicanti, il tronco simpatico.L’effetto è molto simile a quello dell’iniezione direttae si manifesta in modo sorprendentemente rapido.

Indicazioni: questa iniezione fa parte integrantedella terapia segmentale.

Tecnica: apaziente supino

si palpa lo spazio tra le due apofisi spinose desiderate,a un dito dalla linea mediana si infigge l’ago da circa 5cm e si va, verticalmente, a contatto dell’osso, che sitrova generalmente a 3-4 cm. Si ritira quindi l’ago di1mm. per evitare l’iniezione sotto il periostio, siiniettano quindi 2ml di procaina. In una stessa sedutasi possono fare più segmenti e da tutte e due le parti.Questa tecnica è semplice, sicura, procura poco doloreed è di grandissima efficacia.

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