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14.03.2016 MIGRANTI Lettera di Boyko Borissov a Donald Tusk Il Premier, Boyko Borissov, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, nella quale insiste sulla necessità che Bruxelles miri alla difesa non soltanto del confine marittimo tra Grecia e Turchia ma anche del confine terrestre e di quello marittimo nel Mare Nero tra Turchia e Bulgaria. Borissov rileva che “non tutti i confini esterni dell’UE sono di Paesi Schengen”, come è nel caso della Bulgaria, e che “l'appoggio dell'UE, compreso quello finanziario, va esteso anche a questi Paesi”. “La Bulgaria - scrive ancora Borissov - ritiene che per l'abolizione dei visti d'ingresso nei Paesi UE per i cittadini turchi non vadano fissate date concrete, ma che sia necessario ottenere risultati reali a seguito degli accordi tra UE e Turchia sull’emergenza dei migranti”. L’esercito bulgaro sarà inviato ai confini solo in caso di emergenza L'esercito bulgaro sarà impegnato in attività di sorveglianza dei confini solo in caso di emergenza. Lo ha detto il Ministro della Difesa, Nikolay Nencev, spiegando che la protezione delle frontiere rimarrà per lo più di competenza della polizia. Si legge sull'on-line dell'agenzia di stampa Nova. A fine febbraio il parlamento di Sofia aveva approvato un'estensione dei poteri dell'esercito per consentire ai militari di sorvegliare i confini del Paese, alle stesse condizioni degli agenti di polizia. L'esercito però verrà inviato solo in situazioni straordinarie e di crisi. Nencev in settimana aveva annunciato di considerare, come misura di ultima istanza, la costruzione di una barriera al confine con la Grecia. “L'attuale situazione al confine non richiede la costruzione, tuttavia siamo pronti a farlo”, aveva detto il Ministro. UE sostenga i Paesi in prima linea contro l’emergenza migratoria È fondamentale che tutti i Paesi in prima linea nell’affrontare l’emergenza migranti possano contare sul pieno sostegno da parte dell'Unione Europea nella protezione delle sue frontiere esterne. Lo ha dichiarato il Premier, Boyko Borissov, al termine del suo incontro con la delegazione ministeriale austriaca in visita in Bulgaria. “Come parte della frontiera esterna dell'UE, la Bulgaria sta compiendo grandi sforzi per gestire la pressione migratoria e sta rigorosamente applicando tutte le norme della legislazione europea e dell’acquis di Schengen”, ha detto Borissov. COMMERCIO L’export e l’import crescono nel 2015 Gli scambi commerciali tra la Bulgaria e il resto dell'UE sono aumentati nel 2015, con una crescita del 7,9% dell'export e del 5,5% dell’import. Lo si apprende dai dati preliminari pubblicati dall'Istituto nazionale bulgaro per la statistica. I maggiori partner della Bulgaria sono Germania, Italia, Romania, Grecia, Francia e Belgio che rappresentano il 69,1% di export totale verso gli Stati UE. I beni importati provengono maggiormente da Germania, Italia, Romania, Grecia e Spagna.

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14.03.2016

MIGRANTI Lettera di Boyko Borissov a Donald Tusk

Il Premier, Boyko Borissov, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, nella quale insiste sulla necessità che Bruxelles miri

alla difesa non soltanto del confine marittimo tra Grecia e Turchia ma anche del confine terrestre e di quello marittimo nel Mare Nero tra Turchia e

Bulgaria. Borissov rileva che “non tutti i confini esterni dell’UE sono di Paesi

Schengen”, come è nel caso della Bulgaria, e che “l'appoggio dell'UE, compreso quello finanziario, va esteso anche a questi Paesi”. “La Bulgaria -

scrive ancora Borissov - ritiene che per l'abolizione dei visti d'ingresso nei Paesi UE per i cittadini turchi non vadano fissate date concrete, ma che sia

necessario ottenere risultati reali a seguito degli accordi tra UE e Turchia sull’emergenza dei migranti”.

L’esercito bulgaro sarà inviato ai confini solo in caso di emergenza

L'esercito bulgaro sarà impegnato in attività di sorveglianza dei confini solo in caso di emergenza. Lo ha detto il Ministro della Difesa, Nikolay Nencev,

spiegando che la protezione delle frontiere rimarrà per lo più di competenza della polizia. Si legge sull'on-line dell'agenzia di stampa Nova. A fine

febbraio il parlamento di Sofia aveva approvato un'estensione dei poteri dell'esercito per consentire ai militari di sorvegliare i confini del Paese, alle

stesse condizioni degli agenti di polizia. L'esercito però verrà inviato solo in

situazioni straordinarie e di crisi. Nencev in settimana aveva annunciato di considerare, come misura di ultima istanza, la costruzione di una barriera al

confine con la Grecia. “L'attuale situazione al confine non richiede la costruzione, tuttavia siamo pronti a farlo”, aveva detto il Ministro.

UE sostenga i Paesi in prima linea contro l’emergenza migratoria

È fondamentale che tutti i Paesi in prima linea nell’affrontare l’emergenza migranti possano contare sul pieno sostegno da parte dell'Unione Europea

nella protezione delle sue frontiere esterne. Lo ha dichiarato il Premier, Boyko Borissov, al termine del suo incontro con la delegazione ministeriale

austriaca in visita in Bulgaria. “Come parte della frontiera esterna dell'UE, la Bulgaria sta compiendo grandi sforzi per gestire la pressione migratoria e

sta rigorosamente applicando tutte le norme della legislazione europea e dell’acquis di Schengen”, ha detto Borissov.

COMMERCIO L’export e l’import crescono nel 2015

Gli scambi commerciali tra la Bulgaria e il resto dell'UE sono aumentati nel 2015, con una crescita del 7,9% dell'export e del 5,5% dell’import. Lo si

apprende dai dati preliminari pubblicati dall'Istituto nazionale bulgaro per la statistica. I maggiori partner della Bulgaria sono Germania, Italia, Romania,

Grecia, Francia e Belgio che rappresentano il 69,1% di export totale verso gli Stati UE. I beni importati provengono maggiormente da Germania, Italia,

Romania, Grecia e Spagna.

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ENERGIA La Bulgargaz propone un taglio dei prezzi del gas del 23 per cento

La compagnia energetica Bulgargaz ha proposto di tagliare del 23 per cento i prezzi del gas naturale per i consumatori nel secondo trimestre del 2016.

Secondo quanto riferito dalla stessa compagnia in un comunicato, la compagnia statale del gas ha proposto all’Ente regolatore bulgaro di

approvare la riduzione dei prezzi a 312,21 lev per mille metri cubi nel trimestre aprile-giugno. Si tratta di una riduzione maggiore di quella in

precedenza annunciata da Bulgargaz, che il mese scorso aveva parlato di

una riduzione pari al 20,64 per cento.

Daniel Mitov nega pressioni sulla Russia per la ripresa del progetto South Stream

La Bulgaria non sta tenendo nessuno dialogo aperto con la Russia per la ripresa del progetto del gasdotto South Stream. Lo ha dichiarato Ministro

degli Esteri, Daniel Mitov, respingendo alcune illazioni dei media russi circa l’intenzione, da parte delle autorità bulgare, di spingere verso nuovi

negoziati. “Posso garantire che non ho mai sollevato la questione. Nessuno dei miei colleghi lo ha fatto. Questa informazione è tendenziosa, per non

dire altro”, ha detto Mitov. La risposta del Ministro degli Esteri è giunta dopo che l’agenzia di stampa russa Ria Novosti ha citato il Viceministro

dell’Energia russo, Yury Sentyurin, secondo il quale il Ministero aveva ricevuto l’informazione che la Bulgaria intendeva fare pressioni per riavviare

il progetto del gasdotto. South Stream era il progetto, abbandonato dalla

Russia, del gasdotto che dal Mar Nero - attraverso la Bulgaria – doveva raggiungere l’Unione Europea. Il gigante del gas russo Gazprom ha

annunciato nel dicembre 2014 l’intenzione di non proseguire col progetto, a causa delle obiezioni sollevate dalla Commissione Europea.