Nihil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere,nec scire utrum sis albus an ater homo. Non cerco...
48
Politica e cultura tra repubblica e impero Nihil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere,nec scire utrum sis albus an ater homo. Non cerco affatto di esserti simpatico, Cesare, né mi interessa sapere se tu parteggi per i bianchi o per i neri. (Catullo, carme 93) Le vicende delle guerre civili romane ttraverso l’esperienza di uno dei più grandi poeti latini • 1
Nihil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere,nec scire utrum sis albus an ater homo. Non cerco affatto di esserti simpatico, Cesare, né mi interessa
Nihil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere,nec scire utrum
sis albus an ater homo. Non cerco affatto di esserti simpatico,
Cesare, n mi interessa sapere se tu parteggi per i bianchi o per i
neri. (Catullo, carme 93) Le vicende delle guerre civili romane
ttraverso lesperienza di uno dei pi grandi poeti latini 1
Slide 2
Dal conflitto generazionale alla crisi della tradizione romana
2
Slide 3
Facendo della poesia e dellamore le sue uniche occupazioni,
Gaio Valerio Catullo ha stravolto il modello di buon cittadino che
la tradizione romana difendeva accanitamente. Egli inoltre non
nascondeva il suo amore per una donna sposata, anzi, pretendendo
che questa relazione non rimanesse sul piano del semplice sfogo di
esigenze sessuali (amor) come accadeva per gli uomini che
frequentavano le prostitute, la riteneva ancora pi sacra del
matrimonio stesso (bene velle). Commetteva unimperdonabile
violazione del mos maiorum dal punto di vista civile, morale e
sessuale, suscitando le ire degli anziani moralisti come Cicerone,
che non gli perdon mai questa violazione o forse, come alcuni hanno
sostenuto, lo invidiava per essere riuscito l dove lui aveva
fallito, cio nellottenere i favori di Clodia. 3
Slide 4
Dunque non solo un conflitto di mentalit, ma unanticipazione
dellestraneit che i Romani maturarono nei confronti della vita
politica e del desiderio di delegare le decisioni ad uno solo,
purch garantisse lordine sociale e la prosperit economica, nella
chiara consapevolezza che in politica ogni tentativo di azione
onesta era destinato al fallimento. Il noto distico di Catullo
indirizato a Giulio Cesare, amico e ospite di suo padre, diventato
dunque espressione di un modo di pensare che da sempre caratterizza
coloro che da cittadini si avviano a diventare sudditi o lo sono
gi. NIL nimium studeo, Caesar, tibi uelle placere, nec scire utrum
sis albus an ater homo. 4
Slide 5
Siamo dunque di fronte ad un conflitto generazionale, ad uno
scontro tra giovani poeti e vecchi letterati tradizionalisti?
Certo, ma nella posizione di Catullo nei confronti della politica
si vede chiaramente il segnale di una crisi che investiva gi allora
molti romani e che diventer sentimento largamente diffuso in epoca
imperiale: lindifferenza nei confronti della politica. Come poteva
infatti un uomo onesto prendere parte ad unattivit che lasciava
spazio solo a personaggi privi di scrupoli e ben poco rispettosi
delle regole della democrazia, come lo stesso Giulio Cesare? E,
considerando la successiva evoluzione istituzionale di Roma, come
potr un buon cittadino ritagliarsi un ruolo dignitoso nella
gestione dello stato in epoca imperiale? Il caso di Seneca
significativo. 5
Slide 6
Il contesto storico: la fine della Repubblica romana Catullo
vissuto tra l84 e il 54 a.C, epoca nella quale la repubblica romana
si stava dissolvendo in un bagno di sangue. Si era infatti concluso
da poco il conflitto tra il popolare Mario e laristocratico Silla*,
durante il quale erano state pubblicate le liste di proscrizione e
Roma era stata occupata dagli eserciti dei contendenti come una
citt nemica. A questo conflitto si era sostituito quello tra
Pompeo, Crasso e Giulio Cesare, dal quale questultimo sarebbe
uscito vincitore proprio nel periodo in cui, presumibilmente,
Catullo morto. Roma era continuamente sconvolta da sanguinosi
disordini: prima la congiura di Catilina, sventata dal console
Marco Tullio Cicerone, poi i conflitti tra i sostenitori dei
triumviri, tra i quali anche Publio Clodio, fratello della Clodia
di Catullo, violento tribuno della plebe sostenitore di Cesare,
autore dellesilio di Cicerone e morto assassinato. Proseguiva il
processo di proletarizzazione dei piccoli contadini che, una volta
persa la loro propriet, si mettevano al servizio dei generali pi
abili e ingrossavano le clientele dei personaggi pi potenti. 6
Slide 7
Cronologia Anno 84 circa nascita di Catullo Anno 63 Catullo sta
per ultimare gli studi Anno 61 circa Catullo a Roma Si sviluppa la
vicenda amorosa con Clodia Anno 57 viaggio in Bitinia Anno 54 morte
del poeta Lotte tra Mario e Silla. Dittatura di Silla Congiura di
Catilina Pompeo e Crasso dominano Roma Ascesa di Giulio Cesare Anno
60 primo triumvirato Anni 58 \ 52 Cesare in Gallia Anni 48 \ 44
vittoria di Cesare su Pompeo e suo governo Anno 44 assassinio di
Cesare Anni 43 \ 31 Ottaviano si impone dopo aver ottenuto la testa
di Cicerone, aver sconfitto i congiurati e aver eliminato Marco
Antonio suo ex alleato e la regina Cleopatra 7
Slide 8
Cronologia Anno 84 circa nascita di Catullo Anno 63 Catullo sta
per ultimare gli studi Anno 61 circa Catullo a Roma Si sviluppa la
vicenda amorosa con Clodia Anno 57 viaggio in Bitinia Anno 54 morte
del poeta Lotte tra Mario e Silla. Dittatura di Silla Congiura di
Catilina Pompeo e Crasso dominano Roma Ascesa di Giulio Cesare Anno
60 primo triumvirato Anni 58 \ 52 Cesare in Gallia Anni 48 \ 44
vittoria di Cesare su Pompeo e suo governo Anno 44 assassinio di
Cesare Anni 43 \ 31 Ottaviano si impone dopo aver ottenuto la testa
di Cicerone, aver sconfitto i congiurati e aver eliminato Marco
Antonio suo ex alleato e la regina Cleopatra 8
Slide 9
http://www.romaspqr.it/ROMA/Storia/Storia- Mario_e_silla.htm
Dopo la morte di entrambi i riformatori, passarono al potere i
signori della guerra, Mario e Silla. Mario, zio di Cesare, era un
uomo nuovo (non aveva cio antenati illustri) e tra il 102 e il 101
a. C., sconfisse due popolazioni germaniche: i Cimbri e i Teutoni,
che minacciavano la Repubblica e trovandosi cos a capo del partito
democratico. 9
Slide 10
Capo del partito senatorio era invece Silla, altro grande
generale. Egli marci contro Roma con il suo esercito per scacciare
Mario ed i suoi seguaci. Fu la prima volta che un esercito romano
marci contro la stessa Repubblica La lotta civile tra Mario e Silla
fu tremenda ed alla fine Roma e l'Italia caddero in mano a Silla
che elimin i suoi oppositori con le famose liste di proscrizione
nelle quali erano scritti i nomi di coloro che dovevano essere
uccisi e ai quali dovevano essere confiscati i beni. In questo modo
morirono circa 5.000, cittadini anche innocenti Silla anticip
quello che poi sar il regime imperiale. Nel 79 a. C. si ritir a
vita privata e un anno dopo mor. 10
Slide 11
Lucio Sergio Catilina era un nobile romano che dopo la
dominazione di Silla desiderava impadronirsi dello stato, su cui
esercitare potere assoluto. Egli cerc di farsi eleggere console
nell'elezioni del 64 a.C., riprovandoci dopo che la sua candidatura
non era stata accettata nel 66 a.C. Catilina cerc di attirare il
consenso dei votanti con un programma elettorale che prevedeva
l'abrogazione dei debiti: un provvedimento sostanzialmente
demagogico che veniva incontro innanzitutto alle esigenze della
nobilt che si era rovinata finanziariamente con spese eccessive, ma
che non era il primo nella storia di Roma ma si trattava solo di
discorsi demagogici non realizzabili, solo con l'intento di farsi
eleggere. Egli per venne battuto dall'avversario Cicerone: questo
perch costui, anche se non appartenente ad una famiglia nobile, era
un ottimo oratore protetto da Pompeo e dall'aristocrazia senatoria,
la quale per lo trattava con un certo distacco. 11
Slide 12
Catilina era svantaggiato per ragioni morali e tattiche:
conosciuto come uno dei pi crudeli sicari di Silla, sospetto
dell'omicidio di moglie e figlio, aveva la fama di uomo precipitoso
e irriflessivo. Dopo la sconfitta elettorale perse la protezione di
Crasso, gi deluso per un suo precedente tentativo di colpo di
stato, fallito per la reazione dei consoli (prima congiura di
Catilina). Essendo un uomo di indole coraggiosa e tenace anche se
crudele, non si arrese di fronte alla sconfitta e, sebbene privo di
protezioni politiche, inizi a progettare una congiura ai danni del
neo-console. Sebbene non esistano prove, si sospetta che Giulio
Cesare fosse coinvolto nel progetto; quello che certo il fatto che
egli non mai stato chiamato ufficialmente in causa, perch
prudentemente abbandon la partita prima che le cose precipitassero.
12
Slide 13
Poich Catilina non era un uomo prudente e i suoi complici non
sapevano mantenere i segreti, gi nei primi mesi del 63 gir voce che
si stesse macchinando un colpo di stato. Cicerone, essendone venuto
a conoscenza, cerc di trovare le prove per incastrare il colpevole
che altrimenti non avrebbe potuto essere arrestato e condannato con
certezza. Il console, celebre avvocato, si rendeva conto di questa
difficolt: gli sarebbe stato impossibile far condannare un nobile
romano sulla base di semplici indizi, dato che la parola di un
patrizio contava pi di quella di un parvenu, anche se era il
console in persona. Non avendole trovate, Cicerone riusc a far
spostare le elezioni da agosto al mese di settembre. In questo modo
moltissimi sostenitori di Catilina, contadini indebitati che
provenivano dall' Etruria, non avrebbero potuto votarlo, dovendo
tornare a casa per la vendemmia. Questa astuzia, insieme al
discredito di cui godeva Catilina e l'impegno dei suoi avversari
contro di lui favorirono i piani di Cicerone, cos egli perse
nuovamente l'occasione di salire al potere: non gli rimaneva che
mettere in atto la congiura. 13
Slide 14
Il primo tentativo di uccidere Cicerone per fall. Infatti il
console era venuto a sapere tutte le informazioni da Fulvia,
matrona romana che usava concedersi agli uomini ricchi e potenti
per trarne ovvi vantaggi, non ultimo tra questi le informazioni da
vendere. Era amante di Quinto Curio, coinvolto nella congiura ma,
stanca della relazione, aveva deciso di interromperla. Con minacce
e lusinghe, l'uomo cerc di indurla a cambiare idea, descrivendole
il futuro di ricchezze che la aspettava una volta compiuta la
congiura. Venuta a conoscenza del piano dei congiurati, and a
riferire a Cicerone il progetto del suo amante e lui la convinse in
cambio di soldi a continuare la relazione per scoprire nuove
informazioni. Cos fece Fulvia e lo sciocco Quinto Curio le rivel la
data e il modo con cui sarebbe stato attuato il piano. Grazie a
questo colpo di fortuna, Cicerone sfugg al primo attentato alla sua
vita facendosi negare in casa e impedendo che i sicari entrassero.
14
Slide 15
Temendo ormai per la sua vita, oltre che per la repubblica,
Cicerone cerc di far fare a Catilina un passo falso e lo attacc
pubblicamente in Senato apostrofandolo con le frase rese celebri
dalla prima catilinaria. L per l Catilina si fece beffe di lui,
certo del fatto che i senatori, scettici sulla realt del pericolo,
non avrebbero dato credito a Cicerone. Allora, con una mossa quasi
sleale, il console cambi strategia e trasform il suo discorso in
un'arringa contro di lui, accusandolo dell'omicidio della moglie e
del figlio, compiuto per volere dell'amante. Sconvolto dalle
accuse, false o vere che fossero, Catilina perse la sua
imperturbabilit, abbandon improvvisamente la seduta e fugg da Roma
con la scusa di dover sbrigare degli affari urgenti in Etruria.
Giunto a destinazione, sempre pi infuriato, decise di attuare,
servendosi di un esercito composto da ex soldati di Silla, il piano
in base al quale avrebbe messo a ferro e fuoco la citt nei giorni
dei Saturnali, eliminando tutti i senatori suoi avversari, in
primis il console. 15
Slide 16
Il momento sarebbe stato favorevole perch durante i
festeggiamenti venivano abolite regole e convenzioni. All'insegna
del motto "Semel in anno licet insanire", ci si mascherava e i
servi diventavano padroni e viceversa; regnava una grande
confusione e nessuno si sarebbe potuto accorgere di qualunque
anormalit. Inoltre Catilina aveva programmato incendi strategici
nella citt per distogliere l'attenzione dei vigili del fuoco, che
allora avevano anche funzioni di polizia. 16
Slide 17
Intanto era giunta a Roma un'ambasceria degli Allobrogi,
popolazione gallica venuta per lamentarsi di mancanze nei loro
confronti. I congiurati, che cercavano il maggior numero di
sostenitori possibili, proposero ai galli di unirsi a loro ma essi,
fiutando il pericolo, si recarono da Cicerone, che li convinse a
fingere di accettare l'alleanza a patto di far mettere per iscritto
tutto quanto implicasse la congiura chiudendo le lettere con il
sigillo personale impresso sulla ceralacca per autenticarne il
contenuto. In tal modo l'ambasceria li avrebbe portati al re degli
Allobrogi che avrebbe poi deciso se accettare o no. Le lettere
partirono da Roma, ma furono subito intercettate da un posto di
blocco che Cicerone aveva fatto appostare con l'ordine di requisire
le buste ma di non rompere i sigilli. Le buste furono poi aperte in
Senato e si scoprirono tutti i congiurati, molti dei quali erano
essi stessi senatori: la congiura fall. 17
Slide 18
L'interrogativo fondamentale riguardava ora il destino dei
congiurati e nel senato si manifestarono due linee di opinione: da
un lato quella pi radicale sostenuta da Cicerone e Catone, secondo
la quale essi andavano messi subito a morte, dall'altro quella pi
moderata, sostenuta da Cesare, secondo la quale essi dovevano
essere condannati al confino in qualche sperduto municipio. Secondo
la legge i condannati avevano diritto all'appello al popolo per far
commutare un'eventuale sentenza di morte e per questa ragione,
temendo che il popolo accettasse la grazia dei condannati mentre
lui non voleva pi correre pericoli, Cicerone fece sgozzare tutti i
suoi nemici illegalmente quella sera stessa, nelle segrete
dell'orribile carcere detto per ironica fatalit "tulliano". 18
Slide 19
Per questo atto compiuto ai danni di cittadini romani senza
processo, sar successivamente chiamato in tribunale ed esiliato da
Clodio, fratello della Lesbia di Catullo e seguace di Cesare, ma
questo esilio non dur a lungo. Venne inviato contro Catilina un
esercito comandato ufficialmente dal collega di Cicerone,
sorvegliato per attivamente da alcuni commissari perch sospetto di
aver preso parte alla congiura. Alla vigilia dello scontro finale,
questo dubbio console marc visita per un presunto malore e il
comando venne affidato ad ufficiali fedeli a Cicerone. In questa
circostanza il cospiratore mostr il suo valore di guerriero
lottando fino alla fine: fu ritrovato agonizzante nel folto dei
nemici, con ferite solo sulla parte anteriore del corpo, segno che
non aveva mai cercato la fuga. 19
Slide 20
http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_romana_(49-45_a.C.)
La Guerra civile romana del 49 a.C., nota anche come Guerra civile
di Cesare, uno degli ultimi conflitti sorti all'interno della
Repubblica Romana. Essa consistette in una serie di scontri
politici e militari fra Giulio Cesare, i suoi sostenitori politici,
e le sue legioni, contro la fazione tradizionalista e
conservatorista nel Senato Romano, chiamati anche Optimates,
spalleggiata dalle legioni di Pompeo.49 a.C.Repubblica RomanaGiulio
CesarelegioniSenato RomanoOptimatesPompeo Molti storici concordano
nel dire che la guerra civile fu una logica conseguenza di un lungo
processo di decadenza delle istituzioni politiche di Roma, iniziata
con la carriera disastrosa di Tiberio Gracco, e continuata con la
riforma delle legioni di Gaio Mario, la sanguinaria dittatura di
Lucio Cornelio Silla, ed infine nella svolta proposta dal Primo
Triumvirato.RomaTiberio GraccoGaio MariodittaturaLucio Cornelio
SillaPrimo Triumvirato 20
Slide 21
Che l'analisi sia o meno corretta, questi eventi frantumarono
le fondamenta della Repubblica, ed chiaro che Cesare volse
abilmente in suo favore l'opportunit offertagli dalla decadenza
delle istituzioni. Dopo una lunga lotta militare e politica fra il
49 e il 45 a.C., combattuta in Italia, Grecia,Egitto, Africa, e
Spagna, Cesare sconfisse nella Battaglia di Munda l'ultima fazione
tradizionalista del senato.4945
a.C.ItaliaGreciaEgittoAfricaSpagnaBattaglia di Munda Questa guerra
civile apr la strada alla fine della Roma repubblicana, a cui sar
dato il colpo di grazia dall'esito della guerra civile tra
Ottaviano e Marco Antonio (terminata con la battaglia di Azio del
31 a.C.). Gli effetti della guerra civile di Cesare portarono
profondi cambiamenti nelle tradizioni politiche della repubblica
che da questo punto in poi non furono pi recuperati.guerra
civileguerra civile tra Ottaviano e Marco Antoniobattaglia di
Azio31 a.C. 21
Slide 22
Pompeo e Crasso L AVVENTO E LA SIGNORIA DI P OMPEO (79-48 a.C.)
Figlio di Gneo Pompeo Strabone, signore del Piceno durante la
guerra sociale, Pompeo eredit unimportante clientela dal padre, poi
scelse il campo di Silla quando costui sbarc a Brindisi. Ebbe il
merito di uscire vincitore e in Africa, dove era stato inviato
contro i partigiani di Mario, e dove i suoi soldati lo salutarono
con lappellativo Magnus, che nessuno aveva mai portato dopo
Alessandro Magno. Nel 79, allet di circa trentanni, celebr a Roma
il suo primo trionfo.. Pompeo apparve per questo, dopo il ritiro di
Silla, come luomo del Senato. 22
Slide 23
Sertorio era un eccellente ufficiale originario della Sabina,
era un popolare, e aveva saputo conquistare il cuore e lanimo degli
Spagnoli durante il suo governo. Sogn di restaurare a Roma uno
stato democratico partendo dalla Spagna. Tenne testa a Metello e a
Pompeo inviati in Spagna contro di lui. Roma si trov minacciata, e
decise allora di conferire a Pompeo un imperium infinitum maius.
Egli riusc ad annientare Sertorio, che venne assassinato da uno dei
suoi luogotenenti. -Contro Spartaco Pompeo si affrett a dar man
forte a Crasso, che non riusciva a sconfiggere i gladiatori di
Spartaco. La vittoria fu ottenuta, e Pompeo rientr a Roma pieno di
gloria e divorato dallambizione. Unambizione che inizia a
spaventare il Senato, contro il quale si former unalleanza tra
Pompeo e Crasso, che trover in seguito il suo campo di azione in
Oriente. - 23
Slide 24
**Imprese in Oriente In quel momento Roma si trovava di fronte
a molteplici pericoli: dalle scorribande dei pirati nel
mediterraneo alle incursioni dei barbari, fino ai nuovi intrighi di
Mitridate in Asia. Pompeo assunse allora lincarico della guerra
contro i pirati, facendosi concedere (con lappoggio del giovane
senatore Gaio Giulio Cesare) poteri eccezionali: per tre anni
ricevette il comando supremo su tutti i mari e le coste, dal
Bosforo fino alle colonne dErcole (lo stretto di Gibilterra). Mai
un imperator aveva racchiuso in s cos tanti poteri, e questo era un
ulteriore segno del degrado delle istituzioni repubblicane. 24
Slide 25
Mentre Pompeo combatteva in Oriente, Roma attraversava le
rivalit tra i populares e gli optimates oltre che le rivalit tra
Cesare e Crasso, nonch la congiura di Catilina ai danni del console
Cicerone, nel 63 a.C. Questultimo dovette condannare a morte i
congiurati e esiliare Catilina, e per questi motivi sar poi
esiliato a sua volta. Nel 60 a.C. Cesare cerc di ottenere il
consolato per lanno successivo. Nello stesso momento, probabilmente
in quellestate, concluse un patto segreto con Pompeo e Crasso che,
mentre lui, sebbene di origine patrizia, disponeva dellappoggio dei
populares, avevano rispettivamente il prestigio militare e il
denaro. Questo accordo ha preso il nome di primo triumvirato.
25
Slide 26
Di fatto a Roma regnava lanarchia, e le cose si complicarono
maggiormente quando Crasso mor nel disastro della battaglia di
Carre (53 a.C.) durante la quale le legioni romane erano state
annientate dal popolo dei Parti, impadronitisi delle loro insegne.
R OTTURA DEL TRIUMVIRATO E SCONFITTA DI P OMPEO Lanarchia raggiunse
il suo apice tra il 54 e il 53, quando per le strade di Roma si
scontravano le truppe di Clodio, sostenitore dei populares, e
quelle di Milone, loro oppositore. Pompeo ristabil allora
momentaneamente la pace civile, mentre intanto Cesare portava
avanti la conquista delle Gallie. Quando si liber di questo
impiccio scoppi il suo conflitto con Pompeo. Infatti la rottura
avvenne nel 50, ma fu solo quando Cesare, di ritorno dalla Gallia,
pass il Rubicone, nel 49 a.C., che ebbe inizio la guerra civile.
26
Slide 27
Mentre Cesare si impadroniva di Roma, Pompeo e i suoi
abbandonarono lItalia con lintenzione di raggiungere lAsia. Vinto
in Grecia a Farsalo, nel 48, Pompeo raggiunse lEgitto dove fu
assassinato dai ministri del faraone, ma Cesare non si mostr
riconoscente verso di loro favorendo lascesa al trono della sorella
del re, la regina Cleopatra. Il fiume che oggi si trova nella
Romagna, segnava storicamente il confine tra lItalia e la Gallia
Cisalpina: attraversarlo con le proprie truppe significava dunque
marciare armati sul suolo sacro. 27
Slide 28
Dal 46 al 44 a.C. era signore di Roma, e fu aureolato del
prestigio delle sue vittorie, accumulando onori, e nel frattempo
completa i suoi poteri: nel 46, infatti, gli viene attribuita la
dittatura per dieci anni, ma nel 44, invece, un senatoconsulto lo
proclama dittatore a vita. Le monete lo raffiguravano con una
effigie (privilegio regale), il giuramento di fedelt era fatto in
suo nome (privilegio riservato solo a Giove), la sua statua era
esposta in Campidoglio insieme con quella dei sette re, e lui,
nominato anche parens patriae, si presenta come un nuovo Romolo.
Nel 44 Cesare aveva 57 anni, e sembrava invulnerabile sia per la
propria reputazione, sia perch in possesso pieno delle sue capacit
militari, politiche e intellettuali. I suoi partigiani gli erano
tutti fedeli e aveva previsto una campagna contro il popolo dei
Parti, e gi 16 legioni erano stanziate in Epiro e in Macedonia.
Sembra avere uninviolabilit morale. 28
Slide 29
Ma nel 45 gi era nata lidea di liberarsi di lui, temendo che
volesse diventare re, e anche alcuni dei cesariani erano passati
dalla parte dei congiurati che si raggrupparono intorno allidea di
libertas per giustificare il loro gesto, che si comp il 15 marzo
del 44, giorno delle Idi, in Campo Marzio, appena prima della
seduta in cui il Senato avrebbe dato il via alla guerra contro i
Parti. Un gruppo di congiurati, guidati da Cassio e Bruto (suo
figlio adottivo) lo uccise con 25 coltellate. La sua morte avrebbe
aperto un nuovo, lungo periodo di guerre civili (che sarebbero
durate per 13 anni). Questo non piacque al popolo, beneficiato da
Cesare con una politica di donazioni, costruzione di opere
pubbliche e leggi di difesa contro le pretese dellaristocrazia. La
morte di Cesare determin anche la fine della repubblica
aristocratica che si richiamava allideale della libertas e lavvento
di un regime personale definito impero ma di fatto una monarchia.
29
Slide 30
Morto Cesare lidea dei congiurati era quella di gettarne il
cadavere nel Tevere e di proclamare il ritorno della libert,
tuttavia, di fronte alle ostilit del popolo che era venuto a sapere
dellassassinio, i congiurati guidati da Cassio e Bruto dovettero
trovare rifugio sul Campidoglio. Dal marzo del 44 fino alla fine
del 43, dopo molti tentennamenti, la situazione fu ristabilita:
Marco Antonio si attira il favore del popolo impugnando il
testamento di Cesare e comunicandone il contenuto, organizza i
funerali del dittatore e ne pronuncia un elogio funebre.Bruto e
Cassio, con gli altri congiurati, saranno costretti ad abbandonare
Roma. 30
Slide 31
Erede della ricchezza, di fama e in denaro, di Cesare, era
Ottavio, suo pronipote, che raggiunse i veterani di quello che con
una adozione era diventato suo padre ed essi lo accolsero come suo
successore. Reclut inoltre 3.000 uomini e si pose come rivale di
Antonio, col quale tuttavia stabil un accordo provvisorio
concedendogli cinicamente in regalo lassassinio di Cicerone.
Antonio, in Oriente, dovette raccogliere denaro per la successiva
spedizione contro i Parti. Dopo un soggiorno ad Alessandria presso
Cleopatra, intraprese la guerra, che si risolse tuttavia con un
insuccesso. Le fonti antiche, dalla parte di Ottavio, presentano
Antonio come lo zimbello di Cleopatra, che avrebbe voluto spartire
limpero territoriale romano con i figli di lei e magari spostare la
capitale da Roma ad Alessandria. 31
Slide 32
Erede della ricchezza, di fama e in denaro, di Cesare, era
Ottavio, suo pronipote, che raggiunse i veterani di quello che con
una adozione era diventato suo padre ed essi lo accolsero come suo
successore. Si pose come rivale di Antonio, col quale tuttavia
stabil un accordo provvisorio concedendogli cinicamente in regalo
lassassinio di Cicerone. Antonio, in Oriente, dovette raccogliere
denaro per la successiva spedizione contro i Parti. Dopo un
soggiorno ad Alessandria presso Cleopatra, intraprese la guerra,
che si risolse tuttavia con un insuccesso. Le fonti antiche, dalla
parte di Ottavio, presentano Antonio come lo zimbello di Cleopatra,
che avrebbe voluto spartire limpero territoriale romano con i figli
di lei e magari spostare la capitale da Roma ad Alessandria.
32
Slide 33
Con un senatoconsulto si dichiara guerra ad Antonio, che viene
sciolto da tutti i suoi poteri, e a Cleopatra: ci si prepara al
conflitto.Lo scontro tra i due eserciti ha luogo nel Mar Adriatico
il 2 settembre del 31 a.C. allingresso del golfo di Ambracia, ad
Actium. La battaglia fu vinta da Ottavio, divenuto ormai padrone di
tutto il territorio romano, e unica figura potente. Marco antonio e
Cleopatra si tolsero la vita. 33
Slide 34
Nel 28 Ottavio inaugura il suo sesto consolato con Agrippa come
collega: e diventa princeps senatus, cio il primo che parla durante
le assemblee, quello che in grado dunque di orientare le udienze.
Nello stesso anno sono emanate leggi morali e suntuarie che
aumentano i privilegi dei buoni cittadini: la Repubblica di un
tempo sembrava restaurata. Nel 27 Ottavio rimette tutti i suoi
poteri al Senato, che di contro lo prega di restare. Si giunge
allora ad un compromesso, che sarebbe durato parecchi secoli: -per
dieci anni Ottavio riceve il comando delle province in cui
stazionano le truppe, e questo imperium proconsolare gli sarebbe
stato rinnovato fino alla sua morte (per periodi di dieci e cinque
anni) 34
Slide 35
Ora Ottavio dispone del potere legale che gli mancava; -il
Senato, per parte sua, conserva la gestione delle province
pacificate, cio che non comportano un esercito questo elemento fece
pensare che forse il Principato di Augusto fosse stata una
diarchia, ma considerando il fatto che abbiamo notizia di cinque
editti di Augusto a Cirene, sappiamo che limperatore intervenne
anche nelle province senatorie come nelle sue. 35
Slide 36
Vengono inoltre emanati tre decreti, tra i quali il pi
importante 1)Assegnazione del titolo di Augustus (che Ottavio
porter come cognome). Questo termine era ripreso dal gergo
religioso: Augustus il portatore di auctoritas. Tutto quello che
Ottavio compir da questo momento in poi, dunque, sar aumentato da
una qualit superiore, in rapporto con la divinit. Dal 27, insomma,
Ottavio diventa Imperator Caesar Divi Filiius Augustus, nome che
segnala il suo imperium (nel praenomen), la sua filiazione divina
(figlio del Divino), il cognomen Caesar che diventa nome di
famiglia, nonch la sua nuova qualit di portatore di A uctoritas.
36
Slide 37
Augusto giunse a sommare in s: -limperium proconsolare
rinnovabile, rifiutando a tutte le altre magistrature che gli
furono proposte (la dittatura, censura a vita e consolato perpetuo)
dal Senato e dal popolo romano (accetter solo missioni
eccezionali); -la tribunicia potestas: senza essere membro della
plebe, infatti, Augusto possedeva tutti i poteri dei tribuni della
plebe (sacrosanctitas e inviolabilit, veto sugli altri magistrati,
diritto di convocare il Senato, diritto di porre leggi, ius
auxilii), ma il suo potere si estende non solo a Roma ma anche per
tutto limpero territoriale romano. - la carica di Pontifex Maximus
Le istituzioni della Repubblica, tra cui non solo il Senato e le
magistrature, ma anche i comizi, continuano ad esistere, e Augusto
un semplice cittadino, tuttavia tutte le decisioni da prendere sono
subordinate alla sua ultima parola. Egli lasciava funzionare tutto,
ma in realt era la sua sola parola ad essere legge. 37
Slide 38
La vita Gaio Valerio Catullo nacque a Verona intorno al 84 a.
C; suo padre era ben inserito nellambiente politico della capitale
e conosceva Giulio Cesare, che ospit pi volte a casa sua. Forse
aveva gi conosciuto a Verona una donna che avrebbe ritrovato dopo
il suo precoce trasferimento a Roma (60 a. C), dove sarebbe
diventato subito celebre come poeta emergente, accolto
favorevolmente in tutti gli ambienti alla moda. Questa donna si
chiamava Clodia, moglie del console Quinto Metello Celere,
governatore della Gallia Cisalpina, sorella del tribuno Clodio.
Donna di grande fascino e spregiudicatezza, pi vecchia di lui di
dieci anni, intraprese col poeta una relazione occasionale che ad
un certo punto tronc per rivolgersi ad altri amanti. Il pi noto di
essi, Celio Rufo, venne da lei accusato di veneficio nei suoi
confronti e fu difeso da Cicerone che, nella sua arringa,
rappresenta Clodia come una losca prostituta. 38
Slide 39
La vita Il poeta, animato da onesti quanto ingenui ideali di
amore eterno e fedele, aveva creduto molto in questa relazione
della quale non seppe mai fare a meno e che trascin, con alterne
vicende ma con esito negativo, fino alla sua precoce morte. Nel
57a. C. si rec nella Troade al seguito del pretore Caio Memmio e
visit la tomba del fratello irrequieto, morto lontano, poi torn a
Sirmione, nella sua villa di famiglia e successivamente a Roma
dove, sempre pi malinconico e malato, mor in circostanze non chiare
intorno al 54 Le vicende felici, ma pi spesso infelici di questo
amore, unico vero interesse della sua vita, sono descritte nel
Liber, la raccolta delle liriche catulliane (carmi), opera che
contiene testi poetici di varia lughezza, metro e argomento. Oltre
allamore, nella vita di Catullo furono importanti anche lamicizia
con altri poeti che condividevano i suoi gusti, sentimento
interpretato in modo piuttosto possessivo e che procur a Catullo
gioie e delusioni. 39
Slide 40
Clodia: la negazione della casta matrona Clodia, cantata da
Catullo come Lesbia (la donna di Lesbo) un personaggio in larga
misura enigmatico e nulla si pu dire sullevoluzione della loro
relazione n avrebbe senso dare giudizi morali. Conosciamo tuttavia
di lei alcuni dati indiscutibili: Clodia, come Sempronia e Fulvia,
fu una donna anticonformista, che neg in s lideale della casta
matrona, non facendosi scrupolo di assumere in fatto di sesso lo
stesso atteggiamento disinvolto degli uomini anche perch solo
attraverso relazioni sessuali o di parentela una donna poteva
contare nella vita politica del tempo, essendole negati i diritti
politici; Come tutte le donne che scelgono comportamenti
anticonformisti, suscit attrazione, pi o meno dichiarata, in molti
uomini, anche se altri la condannarono per aver osato comportarsi
come un maschio. E anche vero che in molti scrittori dellepoca i
due sentimenti si alternavano o convivevano (Cicerone Pro Celio -
Sallustio De Coniuratione Catilinae) A fare le spese
dellanticonformismo di Lesbia fu Catullo, che non si accorse della
diverso significato che la donna dava alla loro relazione. 40
Slide 41
Il liber catullianus: le reazioni dei contemporanei I testi di
Catullo, graditi ai giovani e agli anticonformisti, suscitarono la
riprovazione dei romani tradizionalisti come Cicerone che
rimproverava loro: a) di abbandonare la poesia epica e la storia
per dedicarsi solo alla poesia non impegnata, introducendo cos una
novit non positiva (sua la definizione di poetae novi o neoteroi)
b) di essere irriguardosi nei confronti della morale romana,
cantando apertamente lamore adultero per una matrona romana,
sebbene ai loro occhi poco raccomandabile; c) di utilizzare un
lessico e uno stile poco chiari (li chiama cantores Euphorionis,
cio imitatori di un poeta greco noto per la sua oscurit) 41
Slide 42
DAMMI MILLE BACI (CATULLO) Viviamo, Lesbia mia, e amiamoe non
badiamo alle chiacchiere dei soliti vecchi bigotti. Il sole
tramonta e poi risorge,ma noi, una volta che il nostro breve giorno
si spento,dobbiamo dormire una lunga notte senza fine. Dammi mille
baci, poi centopoi altri mille, poi ancora centopoi altri mille,
poi cento ancora. Quindi, quando saremo stanchi di contarli, li
confonderemo per non sapere pi quanti siano e perch nessuno,nessuno
dei tanti che ci invidiano, possa farci del male sapendo che si
pu,coi baci, essere tanto felici.una volta che il nostro breve
giorno si spento,Dammi mille baci, poi centopoi altri mille 42
Slide 43
Amare e volere bene Una volta dicevi di conoscere solo Catullo,
e che non mi avresti cambiato neppure con Giove. Ti ho amato allora
non come si ama un'amante, ma come un padre ama i figli e i generi.
Ora ti ho conosciuto, e anche se brucio pi forte, ai miei occhi
vali molto di meno. Come pu essere? mi dirai. Perch l'offesa che tu
mi hai fatto costringe chi ama ad amare di pi, ma a voler bene di
meno. 43
Slide 44
Addio al fratello Trasportato per molte genti e molti mari,
vengo, fratello, a queste esequie dolorose per consegnarti lestremo
dono di morte e parlare, invano, al tuo cenere muto, poich la sorte
te, proprio te, mi ha rubato, ah infelice fratello, crudelmente
strappatomi. Ed ora queste offerte, che secondo lantico costume dei
padri, ti reco, triste dono alle tombe, accogli, grondanti di molto
pianto fraterno. E per leternit addio, fratello, addio. (si
confronti col testo di Ugo Foscolo In morte del fratello Giovanni)
44
Slide 45
Un complimento sospetto O pi eloquente dei nipoti di Romolo, di
quanti sono, di quanti furono, Marco Tullio e di quanti saranno
negli anni futuri, ti rende il maggior grazie Catullo, il poeta
peggiore di tutti, di tanto il poeta peggiore di tutti, quanto tu
sei l'avvocato migliore di tutti. 45
Slide 46
SCHEDA DI CIVILTA: LE TABULAE DEFIXIONUM I Romani erano molto
superstiziosi e si rivolgevano spesso alla magia per maledire
qualche rivale o conquistare lamore negato. Il verbo invideo, es,
visi, visum, videre, costruito col dativo della persona, significa
propriamente gettare il malocchio a qualcuno. Una delle pi celebri
pratiche di maleficio era la defixio (onis, femm.), con la quale si
dedicava lavversario alle divinit infernali per farlo soffrire o
morire. Si inseriva il nome del malcapitato su una tavola di piombo
o di altro materiale non deperibile e la si inseriva in una tomba,
in un pozzo o altro luogo difficilmente accessibile fissandola alle
pareti con un lungo chiodo. Il nome del defisso (potevano anche
essere pi di uno) era scritto con cura, seguito dal nome della
madre, accompagnati talvolta dal disegno della barca di Caronte o
di un demone, segni magici e formule imprecative. Spesso si
consacravano agli Inferi parti del corpo del nemico, la sua anima,
il suo intelletto e anche il suo patrimonio. 46
Slide 47
SCHEDA DI CIVILTA: LE TABULAE DEFIXIONUM Talvolta invece si
trovavano invocazioni per ottenere lamore: una di queste contiene
linvocazione di un uomo di nome Successo che desidera riavere
lamore della moglie: Arda, si senta bruciare damore per Successo Di
norma, tuttavia, le formule invocavano la rovina e la morte:
Consacro, seppellisco, elimino dal cospetto degli uomini E
necessario inoltre precisare che il timore per gli invidiosi era
diffuso nel mondo romano: mosaici, scritte, anche scritte sui
castoni degli anelli minacciano gli invidiosi e augurano loro di
crepare di invidia. Su un mosaico in una casa romana in Tunisia, i
proprietario si fa beffe di un invidioso che aveva scommesso che
non avrebbe mai portato a termine la costruzione delledificio. Il
timore che linvidioso passasse alle vie di fatto con qualche
sortilegio doveva dunque essere abbastanza diffuso, soprattutto tra
i ceti sociali pi bassi. 47
Slide 48
APPROFONDIMENTO : AMORE E SESSUALITA DAL MONDO CLASSICO A OGGI
Le considerazioni che qui si svolgeranno hanno carattere del tutto
generale, ad esse sfuggono perci una serie di casi particolari da
analizzare singolarmente. Innanzitutto necessario premettere che,
se si esamina il modo in cui lesercizio della sessualit stato
inteso attraverso i tempi, si riscontrano alcuni dati costanti, che
sono cambiati in modo sostanziale nel mondo industrializzato solo a
partire dal secondo dopoguerra, con una rapida accelerazione
intorno a partire dalla met degli anni Sessanta. Si tratta quindi
di un cambiamento epocale, che ha sconvolto tutte le regole, ma si
verificato solo in alcune zone del mondo. Prima di questo
spartiacque, ai dati costanti si sono affiancati una serie di
cambiamenti che hanno caratterizzato periodi e situazioni
particolari, non esenti da battute di arresto e fenomeni
involutivi. Poich lesercizio della sessualit, fino al recente
avvento degli anticoncezionali (quelli che funzionano davvero),
stato legato alla riproduzione e alla maternit, la storia della
sessualit umana coincide in buona misura, anche se non
esclusivamente, con la storia della condizione femminile. E
comunque sbagliato pensare che la riflessione su questi temi sia
una cosa da donne, soprattutto visti i rapidi cambiamenti che si
sono verificati negli ultimi quattro decenni. 48