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Cervello e Trombosi l cervello è un organo nobile: governa tutte le funzioni del nostro corpo e della nostra mente. Quando il cervello si ammala il paziente precipita in un dramma, e la sua famiglia con lui. L’Ictus è il nemico più temibile per il cervello: colpisce 120.000 persone ogni anno in Italia, non solo anziani, anche giovani, addirittura bambini. Evitare l’Ictus è necessario, recuperare è possibile, prevenirlo è un obbligo: lo stile di vita è fondamentale, la conoscenza è indispensabile. Il compito di ALT è educare alla salute: un compito molto difficile, il nostro, cerchiamo di svolgerlo al meglio, falliamo se non siamo ascoltati, e chi ci legge può trarne vantaggio, ma solo se lo vuole. Chiudere gli occhi e tappare le orecchie non salva la vita. Conoscere l’avversario, riconoscerlo e agire tempestivamente sì. Imparare a riconoscere i campanelli di allarme è indispensabile, per noi stessi, ma anche per chi ci vive accanto. Ma quello che sappiamo non basta: abbiamo bisogno di ricerca scientifica e dobbiamo sostenere chi la fa. Dobbiamo aiutare il lavoro degli scienziati che studiano i meccanismi che portano alla formazione di un Trombo nel cervello e i modi per dissolverlo. Il loro lavoro porta beneficio a noi tutti, il nostro lavoro diffonde i risultati delle loro ricerche, il premio di questo impegno significa salute per molti. Dobbiamo riuscirci, insieme. Il Presidente Lidia Rota Vender ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP DI ROSERIO – MILANO PER RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI Periodico quadrimestrale - N. 66 - agosto 2009 - Poste Italiane s.p.a.- Sped. in Abb. P.- D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Milano I Salto66.8:01-24_Salto61 03/08/09 21:09 Pagina 1

no M B C D Cervello 2 e Trombosi - ALT Onlus · e la sua famiglia con lui. ... Daniela Mari Roberto Sterzi Segreteria scientifica ... re in inganno, il TIA è un campanello d’al

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Cervelloe Trombosi

l cervello è un organo nobile: governa tutte le funzioni del nostro corpo e della nostra mente.

Quando il cervello si ammala il paziente precipita in un dramma,e la sua famiglia con lui.

L’Ictus è il nemico più temibile per il cervello:colpisce 120.000 persone ogni anno in Italia, non solo anziani,

anche giovani, addirittura bambini.Evitare l’Ictus è necessario, recuperare è possibile,

prevenirlo è un obbligo:lo stile di vita è fondamentale, la conoscenza è indispensabile.

Il compito di ALT è educare alla salute:un compito molto difficile, il nostro,

cerchiamo di svolgerlo al meglio, falliamo se non siamo ascoltati,e chi ci legge può trarne vantaggio, ma solo se lo vuole.

Chiudere gli occhi e tappare le orecchie non salva la vita.Conoscere l’avversario, riconoscerlo e agire tempestivamente sì.Imparare a riconoscere i campanelli di allarme è indispensabile,

per noi stessi, ma anche per chi ci vive accanto.Ma quello che sappiamo non basta: abbiamo bisogno di

ricerca scientifica e dobbiamo sostenere chi la fa.Dobbiamo aiutare il lavoro degli scienziati

che studiano i meccanismi che portano alla formazione di un Trombo nel cervello e i modi per dissolverlo.

Il loro lavoro porta beneficio a noi tutti,il nostro lavoro diffonde i risultati delle loro ricerche,il premio di questo impegno significa salute per molti.

Dobbiamo riuscirci, insieme.

Il PresidenteLidia Rota Vender

ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus

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Molti ne hanno sentito parla-re, pochi sanno davvero diche cosa si tratti. Tutti sanno che cos’è l’Infartoo che cosa sono i tumori:eppure l’Ictus colpisce più deitumori. Forse lo consideriamoin qualche modo inevitabile equindi non meritevole diattenzione? Noi crediamo val -ga la pena parlarne.

Perché Ictus?L’Ictus colpisce 140.000 per-sone ogni anno in Italia,l’equivalente degli abitanti diuna grande città.

E’ la prima causa di invaliditàe la terza causa di morte per lapopolazione generale. Una persona su tre sopravvivema ne porta per sempre isegni, una su tre recuperacompletamente, ma rimanecon il terrore che succeda dinuovo, una su tre purtroppoperde la vita. Nella stragrandemaggioranza dei casi l’Ictus èprovocato da una Trombosi.Come tutte le malattie daTrombosi, anche l’Ictus puòessere riconosciuto e curato.Il tempo è un fattore determi-nante per il recupero delle

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Ictus:che cos’è?

ANNO XIX - N. 66

Agosto 2009

Direttore responsabileClaudia Rota

Testi diLidia Rota VenderRoberto SterziMaria Chiara ChistoniMarina TrovòViola Dapiaggi

EditoreALT - Associazioneper la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - OnlusVia L. da Viadana, 520122 Milanotel. 02 58.32.50.28fax 02 [email protected]

Comitato scientificoValentin FusterZaverio M. RuggeriJohn MartinIrwin H. RosenbergGiorgio AgrifoglioRosario BrancatoAngelo BranziMarco CattaneoSergio CoccheriGaetano CrepaldiGiovanni de GaetanoLeandro GennariGian Franco GensiniAdalberto GrossiDaniela MariRoberto Sterzi

Segreteria scientificaMarco MoiaFrancesco Saverio DioguardiElena Maria Faioni

Realizzazione editorialeStampaLeva Arti Grafiche S.p.AViale Edison, 60520099 Sesto San Giovanni

Abbonamento annuo 17 euroc/c postale n. 50 29 42 06

In questo numero:

Ictus: che cos’è? 2

Una finestra sull’Europa 14

Lavori in corso 15

I testi che seguono sono statirealizzati grazie alla collabo-razione del dr. RobertoSterzi, Direttore S.C.Neurologia – Stroke Unit,presso l’ospedale NiguardaCa’ Granda di Milano. E’membro del ComitatoScientifico di ALT e coautoredelle Linee Guida Italianeper la prevenzione dell’Ictuscerebrale (SPREAD). Dal2007 al 2009 è statoVicepresidente della SocietàItaliana di Neurologia (SIN).

Dal 1999 al 2004 è stato Presidente Regionale di ALICE-Lombardia (Associazione per la Lotta all’Ictus cerebrale), dif-fusa sul territorio nazionale italiano, che raccoglie familiari dipazienti colpiti da Ictus, medici, infermieri e volontari, conl’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti affettida Ictus (www.aliceitalia.org).

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funzioni del cervello minacciate dall’Ictus:prima vengono riconosciuti i segni sospet-ti, prima viene fatta la diagnosi, primaviene impostata la cura, più alta sarà la pro-babilità di salvare il paziente e ridargli l’in-tegrità. Il tempo è cervello.

Chi colpisce?Diventa più probabile man mano che l’etàavanza: e, poiché la popolazione del mon -do industrializzato vive sempre più a lungoi casi di Ictus sono destinati ad aumentare.

Colpisce solo i vecchi?NO, purtroppo: anche se più raramente,può colpire anche i giovani, uomini edonne, e addirittura i bambini.

Ictus e Stroke sono la stessa cosa?SI: Stroke è il termine inglese che equiva-le a Ictus, che in latino signi-fica “colpo”: ancora oggi siusa dire “...ha avuto un colpoapoplettico”.L’Ictus si manifesta moltospesso a ciel sereno, un verofulmine, in pieno benessere.

L’Ictus che cos’è?E’ la conseguenza dellamorte di alcune cellule delcervello. Il cervello è come un enormequadro elettrico, al qualeimprovvisamente manca lacorrente: alcuni tasti si rom-pono, le funzioni che dipen-devano da quei tasti si spen-gono e non sempre possonoriaccendersi.L’interruzione di correntepuò essere momentaneaoppure permanente: puòcolpire una parte estesa o

molto piccola, può essere causata da unaTrombosi, da un Embolo o da un’E mor -ragia.Qualunque sia la causa, se le cellule delcervello rimangono senza ossigeno per unperiodo troppo lungo muoiono.

Perchè un Trombo?Perchè il sangue, a volte coagula in modoinappropriato e il Trombo (coagulo) rallen-ta o riduce del tutto l’arrivo del sangue auna parte del cervello.

Perchè un Embolo? Perchè i Trombi possono formarsi nelcuore o nell’aorta o nelle arterie carotidi e,se non si sciolgono, possono frammentar-si e dare origine a Emboli. Questi fram-menti di Trombo viaggiano nella circola-

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

Il tuo peso a che punto è?

Per determinare se il nostro corpo

ha il giusto equilibrio fra massa

grassa e muscoli, possiamo

utilizzare un indice detto BMI -

Body Mass Index (indice di massa

corporea). Va calcolato con

la seguente formula:

Peso (in kg) : altezza2 (in metri)

ad esempio

65 kg : (1,78)2 = 65 : 3,17 = 20,5

E se non volete fare tanti conti

misurate il girovita.

BODY MASS DiagnosiINDEX

> 40 Sovrappeso di 3° grado Obesità grave

Sovrappeso di 2° grado Obesità

25 ÷ 30 Sovrappeso di 1° grado Sovrappeso

18,5 ÷ 25 Normopeso Normale

< 18,5 Sottopeso Magrezza eccessiva

DONNA UOMO

GIROVITA GIROVITA Status

< 80 cm < 94 cm Normale

81 ÷ 87 cm 95 ÷ 101 cm Da ridurre

> 88 cm > 102 cm È urgente dimagrire

3 pagine con ill.qxd 23-09-2008 17:36 Pagina 3

30 ÷ 40

UNA VITA SU MISURA

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

zione del sangue e si fermano quando rag-giungono un vaso di dimensioni piccoleche non ne permette il passaggio. Le cellu-le che ricevevano ossigeno e nutrimento daquel vaso soffrono e muoiono, e la lorofunzione è perduta.

Perchè un’Emorragia?Perchè le arterie invecchiano, soprattuttose vengono messe alla prova dall’atero-sclerosi, dalla pressione alta, dal fumo,dallo stress: se si rompono il sangue nonarriva a destinazione e le cellule del cervel-lo rimangono senza nutrimento e muoiono.A volte nelle arterie del cervello è presenteuna malformazione o un aneurisma, unadilatazione di una parete sottile, tanto fra-gile da rompersi.

Quanto è grave l’Ictus?Dipende da che cosa l’ha determinato, dal-l’estensione e dall’importanza della partecolpita. Nel cervello ogni area ha una funzione

precisa: la parola, il movimento, il pensie-ro, la capacità di ricordare, di fare calcoli,di parlare una lingua straniera, di rimanerein equilibrio, di vedere. Il danno dell’Ictus dipende da quale fun-zione si perde. L’Ictus è più grave se il vaso colpito è gran-de e si chiude completamente.

L’Ictus è sempre devastante?NO: a volte le arterie si chiudono tempora-neamente, ma poi si riaprono entro qualcheminuto o qualche ora. In questo caso sitratta di un Attacco Ischemico Transitorio oTIA: la parola “transitorio” non deve trar-re in inganno, il TIA è un campanello d’al-larme grave, che precede un attacco suc-cessivo.

Ictus da emorragia o da ischemia: dannogli stessi sintomi?SI, purtroppo.Solo la TAC eseguita d’urgenza in ospeda-le potrà indicare di quale tipo di Ictus si

PER TENERE SOTTO CONTROLLO L’IPERTENSIONEÈ IMPORTANTISSIMO CHE IL PROPRIO GIRO VITA SIA:

minore di 102negli uomini

minore di 88nelle donne

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

tratta e la cura sarà completamente diversa. L’Ictus ischemico è il più frequente: su 100casi, oltre 85 sono dovuti a Trombosi oEmbolia.L’Ictus emorragico è responsabile di 15casi su 100.Alcuni Ictus incominciano con un’ische-mia, ma poi si trasformano in emorragia:sono i casi più gravi, che mettono a duraprova la possibilità del medico di fare dia-gnosi e di curare.

Perchè un Trombo nel cervello?Perchè il rivestimento interno delle arterie(endotelio) si rompe o è infiammato, peresempio per la presenza di aterosclerosi, eil sangue è eccessivamente incline a coagu-lare (è troppo “denso”).

Perchè si forma un Embolo?Perchè in un’arteria lontana dal cervello siè formato un Trombo, che ha lasciato par-tire frammenti chiamati Emboli oppureperchè il cuore non batte con regolarità

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(fibrillazione atriale o aritmia) o ha le val-vole malate. In questo caso il sangue al suointerno ristagna e forma microtrombi cheviaggiano nel sangue e raggiungono il cer-vello. Oppure perchè le arterie carotidi sonoincrostate di placche aterosclerotiche, chesporgono nel lume e attivano la coagulazio-ne del sangue, che forma dei Trombi sullaloro superficie: Trombi che vorrebberoguarire la placca e, invece, possono fram-mentarsi e dare Ischemia cerebrale.Qualunque sia la causa, Trombo o Embolo,la conseguenza è la stessa: il sangue nonarriva, la cellula reclama ossigeno e, se nonlo ottiene, muore.

Perchè serve l’ossigeno?Perchè è il carburante che permette a tuttele cellule di funzionare. Il cervello rappresenta solo il 2% di tutto ilnostro corpo, ma è vorace e consuma finoall’85% dell’ossigeno che respiriamo gra-zie ai nostri polmoni.

L’ICTUS: VERO O FALSO?

• Non può essere curato: falso - puòessere curato se viene sospettato, dia-gnosticato e se si agisce in tempo.

• Colpisce solo gli anziani: falso - puòcolpire a qualunque età, anche se è piùfrequente negli anziani.

• Interessa il cuore: vero - gli Emboliche causano l’Ictus possono partiredal cuore.

• Interessa il cervello: vero.

• Le funzioni perdute sono irrecupera-

bili: falso - in ogni zona del cervello cisono cellule capaci di svolgere le fun-zioni di quelle perdute, ma devonoessere “allenate”, devono imparare asvolgere una funzione, partendo dazero, come se si fosse tornati neonati.

• Il recupero dura tutta la vita: falso -può durare tutta la vita, ma i risultatimigliori si ottengono con un interven-to di riabilitazione tempestivo neiprimi sei mesi.

• E’ inevitabile: falso - l’Ictus può esse-re evitato in 80 casi su 100.

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Succede negli anziani, in coloro che sonodiabetici o hanno la pressione troppo alta enon si curano adeguatamente.

Che cos’è l’emorragia subaracnoidea?E’ una raccolta di sangue causata dalla rot-tura di un vaso per un trauma o per un

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

ICTUS: QUANTO COSTAALLA SOCIETÀ

L’ictus costa a chi lo subisce, alla suafamiglia e alla società.Chi è colpito perde il suo ruolo nellafamiglia e nella società, ha bisogno dicure e di riabilitazione: i costi diretti eindiretti derivanti da un Ictus cerebralesono assai elevati. Uno studio tedescoha valutato che ogni paziente colpito daIctus costa da 18.000 a 50.000 euro perle cure e la riabilitazione: dato il nume-ro di pazienti colpiti ogni anno, si calco-la che la spesa per assistere questipazienti abbia un impatto enorme sulservizio sanitario nazionale. E non solo:si devono aggiungere i costi a carico deiparenti, quelli derivanti dalle ore dilavoro perse e dal venire meno di ruoliimportanti per le dinamiche familiari

(si pensi alla situazione che si viene acreare quando la nonna, che accudisce inipotini per aiutare la figlia lavoratrice,viene colpita da un Ictus).

ICTUS: SEGNI E SINTOMI

Improvvisa perdita della capacità diparlare, di articolare le parole, di espri-mere un concetto o di riconoscere lepersone e gli ambienti: afasia.

Improvvisa perdita della forza in unbraccio o in una gamba da un lato delcorpo, dal lato destro o da quello sini-stro: emiparesi.

Improvvisa comparsa di formicolii operdita di sensibilità in metà del corpo:parestesia.

Improvvisa perdita della capacità divedere con un occhio: cecità.

Improvvisa perdita della capacità dicoordinare i movimenti.Improvvisa perdita dell’equilibrio ocomparsa di vertigini, non isolate.Improvvisa comparsa di un forte mal di

testa, simile al dolore provocato da unacoltellata alla nuca: può essere segno diemorragia cerebrale.

L’Ictus può colpire senza dare segni?SI: quando colpisce zone del cervello chenon hanno una funzione immediatamentericonoscibile oppure cellule “di riserva”che sanno fare tutto, ma non sono “accese”.

L’Ictus ha a che fare con la demenza?SI: la demenza vascolare è il risultato diuna progressiva perdita di funzioni cogniti-ve (memoria, capacità di riconoscere iltempo, lo spazio e le persone, ricchezza dellinguaggio...).È causata spesso da una serie di piccoliInfarti lacunari, nessuno dei quali dà unsintomo eclatante, ma che nel loro insiemesubdolamente minano le funzioni cere-brali.

aneurisma, che si raccoglie sotto l’aracnoi-de, membrana che avvolge il cervello. Ilsangue fuoriuscito occupa spazio e compri-me una parte del cervello, che lo segnalacon sintomi da sofferenza cerebrale.Più il versamento di sangue è esteso, piùgrave sarà l’Ictus e maggiore sarà il rischio

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di perdere la vita o di non recuperare lefunzioni vitali.

L’Ictus dà sintomi sempre uguali?NO: dà sintomi diversi in funzione di qualiaree colpisce. Se colpisce la zona dicomando del sistema motorio si avrà unaparalisi; se colpisce la zona che governa lasensibilità al tatto si avranno disturbi sen-sitivi.

Tutti reagiscono all’Ictus nello stessomodo?NO: gli effetti dell’Ictus dipendono dallostato di salute generale della persona col-pita. La presenza di altre malattie o di fat-tori aggravanti rende più difficile il recupe-ro. Ogni Ictus è differente e le persone col-pite hanno conseguenze diverse per severi-tà e durata.

Cos’è il “TIA”TIA significa attacco ischemico cerebraletransitorio: i sintomi regrediscono nell’ar-co di qualche minuto o di qualche ora. Manon va sottovalutato: è comunque unIctus, anche se si risolve. Va sempre segna-lato al medico.

Il TIA è pericoloso?SI: è un importante campanello d’allarme,perché può precedere un Ictus vero e pro-

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prio. Quanto più frequenti sono i TIA,tanto più attenta deve essere la sorveglian-za del medico.

ICTUS: i colpevoli

I fattori di rischio che, da soli o insieme,aumentano la probabilità di andare incontroa un Ictus sono numerosi e li conosciamobene: sono i soliti noti, che formano unasquadra di complici che concorrono a creareil danno. Più numerosi sono i complici dellasquadra, tanto più probabile sarà la malattia.Questi complici possono essere identificati epoi neutralizzati: non dal medico da solo, masoprattutto da un paziente attento e consciodell’importanza della propria salute. I farma-ci possono aiutare, ma né i farmaci né ilmedico possono salvare chi non si aiuta dasolo, anche cambiando stile di vita.

La pressione alta provoca l’Ictus?SI: l’ipertensione è il principale fattore dirischio per Ictus cerebrale, quando è sco-perta tardi o quando è curata male o pernulla. L’ipertensione può causare Ictus ischemi-co, ma anche emorragico. Un’ele vata pres-sione sistolica (massima superiore a 145mm Hg) o diastolica (minima superiore a90 mm Hg) può causare un Ictus.

ATTIVITA’ FISICA: ISTRUZIONI PER L’USOTutti dovrebbero arrivare a fare almeno 30-40 minuti di attività fisica aerobica mode-rata tutti i giorni: una normale manutenzione del sistema circolatorio, delle ossa e deimuscoli.Chi non è abituato a farlo, deve cominciare gradualmente, aumentando progressiva-mente il tempo dedicato e l’intensità dello sforzo.Sono consigliati: camminata a passo sostenuto, nuoto, ballo, bicicletta, cyclette.Si inizia con 5-10 minuti di riscaldamento, 20-30 minuti di attività più sostenuta e siconclude con 5-10 minuti finali di defaticamento.

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Il diabete provoca l’Ictus?SI: il diabete raddoppia e quasi triplica ilrischio di Ictus. Diabete e pressione alta insieme aumenta-no il rischio aumenta.

Il fumo di sigaretta provoca l’Ictus?SI: in modo graduale e progressivo il fumodi sigaretta provoca sofferenza delle paretiinterne delle arterie e delle cellule cerebra-li, perché la nicotina è un vasocostrittore(riduce il lume delle arterie) e ne infiammale pareti interne attivando i meccanismi cheaccelerano l’aterosclerosi e provocanoTrombosi cerebrale. Uomini e donne fumatori, indipendente-mente dall’età, hanno una probabilità tri-pla di Ictus rispetto a coloro che non fuma-no.

La droga provoca l’Ictus?SI: cocaina, eroina ed ecstasy sono causaassai frequente di Ictus nei giovani, nebasta una dose! Tutte le droghe, anche quelle definite leg-gere, provocano comunque una progressi-va sofferenza irrecuperabile di un nume-ro di cellule cerebrali sempre più grande.

L’Ictus dipende dall’età?SI: l’avanzare degli anni rende più proba-bile l’Ictus, soprattutto dopo i 65 anni.

Probabilità di una persona di 45 anni diincorrere in un Ictus espressa come %all’anno

Età uomini donne 65 anni 3 375 anni 10 685 anni 24 1890 anni 33 28

L’Ictus può partire dalle carotidi?SI: le carotidi sono le due arterie, destra esinistra, che portano il sangue dal cuore alcervello. Se si ammalano di aterosclerosipossono chiudersi progressivamente o inmodo improvviso, fino a ridurre e bloccarel’arrivo del sangue al cervello. Dalla pare-te interna di una carotide malata per unaplacca aterosclerotica possono staccarsiTrombi che arrivano a chiudere le arteriecerebrali.

La fibrillazione atriale provoca l’Ictus?SI: la fibrillazione è un disturbo del ritmodel cuore (aritmia), che si muove in modoscomposto. Al suo interno si formanoTrombi che imboccano l’aorta, arrivanoalle arterie del cervello e le chiudono, bloc-cando l’arrivo del sangue e causandoun’Ischemia cerebrale. E’ l’aritmia cardia-ca più frequente nell’età avanzata: colpiscefino a 3 persone su 100 dopo i 60 anni emoltiplica il rischio di Ictus di cinquevolte. Un paziente con fibrillazione atriale su treva incontro a un Ictus, se non si cura.

L’Infarto provoca l’Ictus?SI: chi soffre di malattia coronarica (car-

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ICTUS: AMBIENTECLIMATICO E SOCIALE

L’Ictus è più frequente nel Nord Europae meno nei Paesi mediterranei.Temperature stagionali troppo calde otroppo fredde ne aumentano la probabi-lità.E’ più frequente nelle fasce di popola-zione a reddito più basso e con bassascolarità.

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

diopatia ischemica, infarto, angina) o diinsufficienza cardiaca ha una probabilitàaumentata di andare incontro a un Ictus:doppia negli uomini, tripla nelle donne.

Colesterolo e Obesità provocano l’Ictus?SI: chi è sovrappeso o addirittura obeso haspesso anche la pressione alta, la glicemiamossa o il diabete, il colesterolo e i trigli-ceridi alti nel sangue e si ritrova quindi adavere numerosi complici che, con il passardel tempo, aumentano la probabilità diandare incontro a un Ictus cerebrale.Ritrovare o mantenere un peso adeguatoalla propria altezza aiuta a ridurre il rischiodi Ictus, negli uomini e nelle donne.

L’alcool provoca l’Ictus?SI: alcuni studi epidemiologici hanno evi-denziato che chi beve alcool in eccesso haun rischio aumentato di incorrere prima opoi in un Ictus cerebrale. Un consumo eccessivo di alcool danneggiale arterie in modo diretto e indiretto, attra-verso l’aumento della pressione del san-gue, il rialzo dei valori di trigliceridi, l’au-mento del peso. L’alcool, inoltre, provoca a lungo andareinsufficienza cardiaca, o cardiopatiadilatativa, condizioni che predispongonoall’Ictus cerebrale.

Gli ormoni provocano l’Ictus?Gli studi più recenti hanno allarmato imedici mettendo in relazione l’aumentatapercentuale di Ictus nelle donne che assu-mono a lungo terapia ormonale sostitutivadella menopausa, soprattutto se fumano esoffrono di emicrania.

L’inquinamento provoca l’Ictus?Non è certo, ma sembra che i veleni pre-senti nell’aria che respiriamo possanoaumentare la probabilità di Ictus cerebrale

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attraverso un’attivazione del sistema dellacoagulazione del sangue.

E lo stress?Lo stress, soprattutto se intenso e protratto,aumenta la pressione del sangue e liberasostanze che causano una riduzione di cali-bro delle arterie, anche di quelle cerebrali,riducendo il flusso di sangue e favorendol’Ictus.

Quali sono i sintomi da non sottovaluta-re? Una parte del viso non si muove, la palpe-

ICTUS E OMOCISTEINA

L’omocisteina è un aminoacido presen-te nel sangue di tutti. E’ indispensabileper il metabolismo delle cellule. Inquantità adeguata è preziosa, in quantitàeccessiva danneggia le pareti delle arte-rie e delle vene e può provocare unaTrombosi.Piccoli Ictus ripetuti e silenti, causati daun elevato livello di omocisteina, pos-sono rovinare progressivamente le fun-zioni cerebrali (vasculopatia cerebralecronica) e nel tempo provocare demen-za. Le vitamine del gruppo B aiutano amantenere normali livelli di omocistei-na nel sangue, così come un’alimenta-zione ricca di frutta e verdura e poveradi grassi.E’ probabile trovare elevati livelli diomocisteina in persone che fumano, chehanno una ridotta funzione renale, chehanno una mutazione di un enzima(MTHFR) addetto al metabolismo del-l’omocisteina, che hanno malattie dellostomaco o dell’intestino.

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bra non si chiude o non si apre, l’angolodella bocca da un lato non si distende in unsorriso.Un lato del corpo non si muove o ha persola forza, la mano non riesce a stringere unaposata.Una gamba perde forza, il corpo si sbilan-cia da un lato, è difficile mantenere la sta-zione eretta, si tende a deviare da un latodurante il cammino.

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

Un occhio non vede una parte del campovisivo. Non si riesce ad esprimere un con-cetto con termini appropriati e abituali enon si riescono ad articolare le parole, cherisultano impacciate.

Nel sospetto di un Ictus cosa si deve fare?Chiamare immediatamente il 118 avverten-do che si tratta di un sospetto di Ictus el’ambulanza porterà rapidamente il pazien-te in ospedale per gli accertamenti e lecure: non indugiare, il tempo è cervello!In ospedale verrà eseguita una TAC chepermette di differenziare rapidamenteun’ischemia da un’emorragia. Nel primocaso verranno somministrati farmaci cheservono per sciogliere il Trombo ol’Embolo, nel secondo verrà valutata lagravità dell’emorragia e decisa l’opportu-nità di svuotare chirurgicamente la raccoltadi sangue, per ridurre le conseguenze cau-sate dalla compressione esercitata dal san-gue sulle cellule cerebrali. Nei giorni suc-cessivi il trattamento verrà deciso in fun-zione del tipo di Ictus e delle cause.

Si guarisce dall’Ictus?L’Ictus non è una malattia, ma un evento.Come dopo un grave incidente è necessarioricomporre le parti meccaniche dell’auto-mobile e rimetterla in strada, così dopo unIctus è necessario ridare la funzione allecellule che l’hanno momentaneamentepersa, nei casi meno gravi, o rieducare asvolgere un compito cellule che non l’han-no mai svolto. Queste cellule, se opportu-namente esercitate e stimolate, sono ingrado di farlo: a questo serve la riabilita-zione.

Perché alcuni non si riprendono?L’Ictus provoca la morte di alcune cellule egrave sofferenza in altre: quelle che nonmuoiono potrebbero riprendere le proprie

ICTUS E GIOVANI

Su 100.000 persone con meno di 50anni, l’Ictus ne colpisce ogni anno dieci.E’ come se ogni anno in una città di10.000 abitanti un giovane venisse col-pito da Ictus, o 100 giovani in una cittàdi un milione di abitanti.In Italia l’Ictus colpisce ogni anno circa4.200 persone che hanno meno di 45anni e 6.200 che hanno fra 45 e 55 anni. Rischiano anche i bambini, soprattuttoin concomitanza con malattie infettivecome la meningite, e i neonati, quandoappartengono a famiglie con un’elevataincidenza di eventi vascolari.

Il R.I.T.I. (Registro Italiano TrombosiInfantile), finanziato e sostenuto daALT, è stato ideato con l’obiettivo dimettere in collegamento fra loro i medi-ci che si imbattono in un Ictus infantileo giovanile, per scambiare le proprieconoscenze e condividere la propriacompetenza ed esperienza con i colle-ghi, per migliorare la diagnosi e la curadi questi pazienti, per fortuna rari, macolpiti in modo drammatico.

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

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funzioni, se opportunamente stimolate.Il cervello colpito da Ictus si gonfia perl’edema (la produzione di un essudatosegno di sofferenza, come quello che pro-voca il gonfiore in una ferita): entro qual-che giorno l’edema si riduce e la pressionesulle cellule sofferenti si allenta, permet-tendo loro di riprendere a funzionare.L’estensione dell’edema e la situazionegenerale del paziente condizionano unaripresa totale o parziale.

Chi è colpito è anche depresso?SI, spesso: esattamente come accade a chiviene coinvolto in un grave incidente e habisogno di tempo per riconquistare fiduciae allontanare la paura, così accade a chiincorre in un Ictus, anche quando recupera.Riprendersi da un Ictus richiede impegnoda parte del paziente ma anche di tutta lasua famiglia e dei suoi amici: un atteggia-mento positivo da parte di tutti e la costan-

za nella riabilitazione premiano con il recu-pero funzionale.

Quanti recuperano?Su 100 pazienti che sopravvivono a unIctus 70 non riprendono la propria occupa-zione abituale: 15 vengono ricoverati inreparti di lungodegenza, 35 riportano inva-lidità gravi ad alto impatto sulla qualitàdella vita quotidiana e 20 non riescono piùa camminare da soli.

Chi cura l’Ictus?Negli ultimi quarant’anni sono nate nelnostro e in altri Paesi le Unità Coronariche,che hanno migliorato in modo clamoroso laprobabilità di sopravvivere per chi era col-pito da Infarto del miocardio. Allo stessomodo, negli ultimi anni, hanno cominciatoa nascere nel nostro Paese le Stroke Unit,reparti ad alta specializzazione con attrez-zature idonee e personale preparato perassistere il paziente fin dalle primissimefasi dell’Ictus. La prima Stroke Unit fu atti-vata alla fine degli anni 90 a Roma: da allo-ra ne sono sorte altre, ma sono ancorainsufficienti. Si calcola che nel nostroPaese sarebbero necessarie almeno 360Stroke Unit per assistere i pazienti colpitida Ictus e migliorarne le probabilità di gua-rigione: ne abbiamo circa un decimo, pur-troppo. I medici della Stroke Unit lavorano inéquipe con specialisti diversi (neurologo,cardiologo, internista, fisiatra, anestesista)e con infermieri e fisioterapisti opportuna-mente preparati per assistere questi pazien-ti, al fine di ottenere il massimo del recupe-ro nel minor tempo possibile.

Chi assiste il paziente durante il ricovero?I medici e gli infermieri specializzati, chesi avvalgono di apparecchiature sofisticate,come in un reparto di terapia intensiva: gli

Carenza

di ossigenoArteria

chiusa

Trombo in arteria

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apparecchi registrano in continuo l’elettro-cardiogramma, per valutare il ritmo e l’ef-ficienza del cuore, la pressione arteriosa, latemperatura corporea e la saturazione inossigeno del sangue.

L’Ictus si cura solo con i farmaci?NO: l’Ictus si cura anche facendo muovereil paziente il più precocemente possibile,riducendo i tempi della degenza in ospeda-le, non sempre favorevole dal punto divista psicologico, e iniziando rapidamentela riabilitazione. In alcuni casi il pazientenon è in grado di alimentarsi da solo eviene nutrito attraverso un sondino naso-gastrico, che porta liquidi ad alto valorenutritivo direttamente nello stomaco, sca-valcando i problemi legati alla deglutizione(“disfagia”).

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

STRESS: QUANTO CONTI?

Lo stress può essere positivo o necessa-rio. Diventa negativo quando supera uncerto livello o dura troppo a lungo: èallora che aumenta la probabilità diandare incontro a un evento cardiova-scolare, a un Infarto o a un Ictus. Alcuni eventi o momenti nella nostravita sono in grado di provocare stresspiù di altri. La scala che segue propone igradi di stress nelle situazioni di vita piùcomuni: può aiutarvi a comprenderequale peso possono avere alcune situa-zioni familiari o lavorative e, soprattut-to, a prendere coscienza di questo impat-to per razionalizzarlo e ridurne gli effet-ti.L’attività fisica, ad esempio, aiuta asciogliere lo stress.

SCALA DI VALUTAZIONE DELLO STRESSSECONDO IL DR. HANSON

Morte del coniuge 100

Divorzio o separazione 70

Detenzione in carcere, morte di un parente 60

Malattie personali, matrimonio, licenziamento 50

Riconciliazione coniugale, pensionamento,problemi di salute di un parente stretto, gravidanza, problemi sessuali, cambiamento della situazione negli affari, morte di un amico intimo,cambio di responsabilità in ufficio 40

Litigi coniugali, mutuo o prestito superiori allo stipendio annuo, un figlio che va a vivere da solo,successo personale oltre le aspettative,inizio o sospensione del lavoro del coniuge,inizio o fine della scuola 30

Problemi con i superiori, cambio d’orario o delle condizioni di lavoro, cambio della vita sociale,mutuo o prestito inferiore allo stipendio annuo,disturbi del sonno 20

Cambiamenti nelle abitudini alimentari,vacanze estive o invernali, piccole violazioni della legge,altre situazioni che provocano ansia 10

Localizzazione dell’Ictus Lato lesionato

Incrocio

dei nervi

Lato

con sintomi

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ICTUS: SE SAI PERCHÉ, LO EVITI

• Fumo: smettere di fumare riduce la probabilità di Ictus. • Alcool: non bere più di due bicchieri al giorno (birra o vino). Piccole quantità di vino

rosso consumate durante i pasti sembrano sviluppare un potere antiossidante favorevolesulle pareti delle arterie. L’eccesso di alcool aumenta la probabilità di Ictus cerebrale.

• Attività fisica: consumare almeno 2.500 kCal ogni settimana riduce il rischio (cammina-re due chilometri al giorno o salire sei piani di scale a piedi o ballare mezz’ora due voltealla settimana). E’ più efficace nei maschi, ma indispensabile anche nelle donne. Non ènecessario diventare campioni di maratona.

• Fibrillazione, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia: assumere con continuità e pre-cisione i farmaci suggeriti dal medico permette di tenere sotto controllo i fattori di rischioe di rallentare la progressione dei danni causati da questi.

• Sovrappeso e obesità: l’accumulo di grasso nel corpo dipende da uno sbilanciamento frale calorie che introduciamo con il cibo e le calorie che consumiamo con l’attività fisicaquotidiana e con il lavoro delle cellule che ci permettono di vivere. Una sosta davanti allospecchio e un po’ di riflessione onesta ci suggeriranno che possiamo fare di meglio, intermini di quantità di calorie ingurgitate, di quantità e qualità del cibo quotidiano.

• Sale: il sale da cucina contribuisce ad aumentare la pressione del sangue e consumarnemeno aiuta ad abbassarla. Contengono molto sale i cibi conservati e in scatola, gli snacks,i salumi e i formaggi. La quantità ideale di sale per ciascuno di noi non supera un cuc-chiaino da the al giorno (tutto incluso, anche il sale nascosto nei cibi conservati e nel dadoda brodo).

• Frutta e verdura: almeno cinque porzioni al giorno di frutta o verdura proteggono dallemalattie cardiovascolari, Ictus incluso.

• Pressione del sangue: la misurazione della pressione va fatta una volta alla settimana,dopo cinque minuti di relax, sempre alla medesima ora. Il risultato va registrato su un dia-rio da mostrare al medico alla prima occasione. L’obiettivo indicato dalla OMS(Organizzazione Mondiale della Sanità) è una pressione sistolica inferiore a 140 mm Hge una pressione diastolica inferiore a 90 mm Hg.

• Controlli periodici: non serve rivolgersi al medico per farsi rassicurare, se lo specchiodice che siamo troppo grassi o se abbiamo accanto un portacenere pieno di mozziconispenti. Il medico può aiutarci a correggere i fattori di rischio che da soli non riusciamo amodificare e può fornirci un quadro veritiero del danno subito dai nostri organi per colpadi scelte di vita scellerate, ma non può prevenire l’Ictus da solo.

• Informazione: pubblicazioni come questa possono evocare in chi legge il desiderio di faregli scongiuri oppure sollecitare l’attenzione su argomenti noti, trattati già da molti, ma forsespesso sottovalutati e non compresi fino in fondo. Conoscere il nemico permette di batter-lo, altrimenti bisogna affidarsi al caso e alla fortuna, che non sempre sono sufficienti.

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EHN: ANNUAL WORKSHOP AND GENERAL ASSEMBLY 2009AMSTERDAM, MAGGIO 2009Si è svolto come ogni anno il meeting delleAssociazioni e Fondazioni che fanno parte diEHN-European Heart Network, networkeuropeo nato per sollecitare l’attenzione deiGoverni e del Parlamento europeo sulla pre-venzione delle malattie cardiovascolari. Ilmeeting è una preziosa occasione per condi-videre progetti realizzati in altri Paesidell’UE, trasferirli nelle diverse realtà nazio-nali e per fare il punto sulle novità emersedal mondo della ricerca nel campo dellemalattie cardio e cerebrovascolari da

Trombosi, con lo scopo diridurne l’impatto.Il prof. Sergio Coc che ri,Vicepresidente di ALT e Pro -fessore Ordinario di MalattieCardiovascolari dell’U niver -sità di Bologna, ha presentatouna relazione su “Diabete,Trombosi e malattie cardiova-

scolari”. Per ALT erano presenti AlessandroOrlandi, Vicepresidente, Maria Chiara Chi -stoni, Segretario Generale, e Marina Trovò,coordinatore nazionale del progetto Euro -pean Heart Health Strategy. Il meeting è stato, come sempre, un’impor-tante occasione per presentare il lavoro fattoin Italia nel campo della prevenzione e percondividere esperienze a livello europeo.

EHHS – EUROPEAN HEART HEALTH STRATEGYUNA STRATEGIA EUROPEA PER LA SALUTE DEL CUOREE’ un progetto di prevenzione delle malat-tie cardiovascolari focalizzato sulle diffe-renze di genere e, in particolare, sulladonna. Si sta svolgendo contemporaneamente intutti i Paesi dell’UE, è coordinato daEHN- European Heart Network, sottol’egida di ESC - European Society of Car -diology (Società Europea di Cardiologia)

e di OMS - Organizzazione Mondiale dellaSanità.Lanciato nell’Aprile 2007, ha una duratatriennale: è suddiviso in tre fasi, realizzato inItalia da ALT in collaborazione con FIpC –Fondazione Italiana per il Cuore, e finanzia-to parzialmente dalla Commissione europea. La prima fase si è conclusa con il lanciodella Carta Europea per la Salute del Cuorenel novembre 2007, con l’obiettivo di sensi-bilizzare i politici, i cittadini e il mondomedico sulla necessità di prevenire le malat-tie cardiovascolari e individuare le azionisulle quali far ruotare l’impegno per la salu-te del cuore. La seconda fase è in via di conclusione e staper essere avviata la terza.Fase II: ottobre 2007 – settembre 2009Attraverso una meticolosa ricerca, realizzatautilizzando questionari, è stata tracciata unamappa realistica delle politiche italianeadottate per la promozione della salute car-diovascolare. Il risultato di questo lungo epaziente lavoro sarà disponibile in italianoentro l’anno e lanciato ufficialmente aBruxelles il 10 settembre 2009 nel corso diun evento denominato “Combating heartdisease and stroke – Planning for a HealthierEurope”.Fase III: gennaio 2009 – aprile 2010La terza fase del progetto valuterà l’impattodelle campagne di sensibilizzazione rivoltealle donne e dei programmi di formazioneed educazione destinati agli operatori sanita-ri in Italia. Il report sarà messo a disposizio-ne della stampa, delle Istituzioni e degli ope-ratori della sanità entro il 2010.

Una finestra sull’EuropaUna finestra sull’EuropaAssociazione per la Lotta alla Trombosi

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

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Febbraio

XXI TROFEO DI GOLF

Si è aperto con la gara all’Olgiata Golf Clubdi Roma il XXI Trofeo ALT 2009, che si stasvolgendo su trenta dei più famosi campi ita-liani, durerà tutto l’anno e si concluderà indicembre al Golf Club Le Fonti di Bologna.Il Trofeo è una tradizione ormai consolidatae costituisce un’occasione per sollecitarel’attenzione dei giocatori e delle loro fami-glie sull’importanza di scelte di vita intelli-genti che includano l’attività fisica e unasana alimentazione. Permette inoltre di rac-cogliere fondi a sostegno della ricerca

scientifica nel campo delle malattie cardio-vascolari da Trombosi, grazie alla grande

disponibilità dei Circoli, degli sponsors e

alla generosità dei giocatori.

Per informazioni www.trombosi.org.

Firenze - STROKE 2009

ALT partecipa da anni a SPREAD - StrokePrevention Awareness and Diffusion - pro-getto di elaborazione, aggiornamento e diffu-sione delle linee guida italiane per la pre-

venzione dell’Ictus cerebrale. Il gruppo dilavoro è composto da medici e ricercatori chesono coinvolti nella diagnosi, nella cura enella prevenzione dell’Ictus, confrontandosie collaborando in modo interdisciplinare.Questo progetto, coordinato dal prof.

GianFranco Gensini, membro del ComitatoScientifico di ALT, consente loro di comuni-care i risultati del proprio lavoro durante il

Congresso annuale, che si svolge a Firenze,dal titolo “Conferenza Nazionale sull’Ictus

cerebrale”. Il prossimo appuntamento sarànel febbraio 2010 a Firenze.

Frascati - SEMINARIO

INTERNAZIONALE

SULLA CITTADINANZA D’IMPRESA

Convegno organizzato da Cittadinanzattiva emirato ad approfondire, con i rappresentantidi Associazioni, Imprese ed Istituzioni, iltema “Prendere sul serio la cittadinanza

d’impresa: lo stakeholder engagement”,

per analizzare i criteri con cui le Impreseidentificano le Associazioni con le qualiintendono collaborare e gli strumenti concre-ti. Per ALT hanno partecipato ai lavori il dott.Alessandro Orlandi, Vicepresidente, e IreneCozzi, responsabile Comunicazione eRaccolta fondi.

Marzo

Salerno - SMETTERE DI FUMARE:

SI DEVE, SI PUO’

Con il patrocinio di ALT si è svolto un con-vegno organizzato dall’Associazione“Smettere di fumare Insieme” e il CentroAntifumo “P.O.G. da Procida” di Salerno. IlPresidente di ALT è intervenuto sul tema“Fumo, arterie e vene: una convivenza dif-ficile”.

Monticello

TORNEO DI BURRACO E BRIDGE

Il Golf Club diMonticello ha ospita-to ALT per la realiz-zazione dei Tornei diBurraco e di BridgeMitchell, con il gene-roso coordinamentodi Orietta Odescalchi

Lavoriin corso2009

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

e la partecipazione dei giocatori. I fondi rac-colti sono stati destinati a finanziare un pro-getto di ricerca sulle Trombosi cerebrali, inmemoria di Donatella Brandoli Varasi. ALTringrazia i giocatori, gli arbitri e gli amiciche hanno donato i premi per i vincitori.

Napoli - DIAGNOSTICA E TERAPIA

DELLE PATOLOGIE TROMBOTICHE

ED EMORRAGICHE: UPDATE 2009

Con il patrocinio di ALT si è svolto il conve-gno “Diagnostica e terapia delle patologietrombotiche ed emorragiche”, che ha affron-tato temi di grande attualità inclusa l’intera-zione fra ormoni e Trombosi.

Aprile

UNA MISSIONE PIU’ CHIARA

L’assemblea dei Soci del 15 aprile 2009 hadeliberato la modifica della denominazionedi ALT in “Associazione per la Lotta alla

Trombosi e alle malattie cardiovascolari”per meglio comunicare che le malattie daTrombosi rappresentano la stragrande mag-gioranza delle malattie comunemente defini-te cardio o cerebrovascolari. Prevenire laTrombosi significa prevenire le patologieche essa determina: speriamo che con lanuova denominazione questo concetto vengapercepito più facilmente dal grande pubblicoal quale ALT si rivolge. Inoltre entrano a farparte del Consiglio il presidente di SISET,Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi edella Trombosi, attualmente prof. GualtieroPalareti, e il presidente di FCSA- Fe de ra -zione dei Centri per la diagnosi dellaTrombosi e la Sorveglianza delle terapie An -

ti trombotiche, attual-mente dott. Cesare Ma - notti. Contiamo sul la loropartecipazione attivaalla nostra lotta.

Maggio

CAMPOBASSO E MILANO

Organizzati da FCSA e patrocinati da ALT sisono svolti i workshop “Anticoagulanti

2009” e “Ruolo dell’infermiere nella

gestione della Terapia Anticoagulante

Orale (TAO)”: due occasioni di formazionee aggiornamento sulle novità nel campodella cura delle malattie da Trombosi permedici e infermieri.

Castrocaro Terme

FESTIVAL DEL FUNDRAISING

Per ALT Marina Trovò, responsabile

Associazione per la Lotta alla Trombosie alle malattie cardiovascolari

AGENDA 2010E’ quasi pronta e sarà fresca, bellissi-ma e utile, l’Agenda ALT 2010, dedi-cata alla salute della donna: uno stru-mento di raccolta fondi, ma anche distimolo a uno stile di vita intelligente.

PER AVERE L’AGENDA:• Telefono: 02 58.32.50.28

• Fax: 02 58.31.58.56

• e-mail: [email protected]

• Sito: www.trombosi.orgI contributi raccolti con l’Agendasono destinati a finanziare il progettosulla prevenzione della Trombosi ingravidanza.

2010

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

Progetti, e Irene Cozzi, responsabile Co -municazione e Raccolta fondi, hanno parteci-pato al Festival del Fundraising che per tregiorni ha permesso un contatto ravvicinatofra le associazioni e i massimi esperti dicomunicazione e raccolta fondi, allo scopo dimigliorare le tecniche di gestione di questidue aspetti fondamentali per un’associazionenon profit.

Roma - INTERNET ED IL WEB

MARKETING PER IL NON PROFIT

Per ALT Viola Dapiaggi, responsabile UfficioStampa, ha partecipato al corso organizzato daASVI (Agenzia per lo Sviluppo del NonProfit): un’occasione di aggiornamento e per-fezionamento nel campo della raccolta fondi edella comunicazione via web.

Rozzano – UN OSPEDALE APERTO

PER LA SALUTE DELLA DONNA

L’ospedale non è solo un luogo di sofferenza,ma può diventare uno spazio dedicato allasalute e alla prevenzione: lo hanno dimostra-to i numerosi medici che si sono messi adisposizione della popolazione per una cam-pagna di sensibilizzazione, organizzata inHumanitas IRCCS, sulle possibilità di pre-venzione delle principali patologie cheminacciano il mondo femminile. Coordinato

da Nicoletta Carbone e animato da GerryScotti, si è tenuto il dibattito sul tema“Prevenzione, non solo bikini”: la preven-zione dei tumori ma anche e soprattutto laprevenzione delle malattie da Trombosi pas-sano attraverso la sollecitazione dell’atten-zione del pubblico di tutte le età.

Giugno

Milano – ANNO DELLA SALUTE 2009

Durante il mese di giugno l’Assessorato allaSalute del Comune di Milano ha coinvoltoALT in un truck itinerante, aperto alla citta-dinanza, allo scopo di offrire servizi e infor-mazione mirati alla prevenzione delle malat-tie cardiovascolari, mettendo a disposizionemedici e infermieri che hanno misurato lapressione, i livelli di colesterolo, glicemia,BMI (Indice di Massa Corporea) e registratol’elettrocardiogramma. Centinaia di personehanno compilato il questionario di ALT“Quanta salute hai in tasca?”, che valuta laprobabilità di andare incontro negli anni a

Alcune collaboratrici di ALT: Viola , Irene,

Alice.

Donazioni on-line

Coloro che desiderano dare un contri-

buto a sostegno dei nostri progetti di

ricerca e associarsi ad ALT possono da

oggi collegarsi al nostro sito ed effet-

tuare la propria donazione in modo

semplice e immediato.

Il nostro progetto leader in questo

periodo è la prevenzione della

Trombosi nelle donne in gravidanza.

Passate parola!

www.trombosi.org

E’ possibile inoltre accedere all’Area

Riservata ed alla newsletter senza nes-

sun costo: vi terremo aggiornati sulle

attività, i progetti e gli eventi di ALT.

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

una malattia cardiovascolare da Trombosi infunzione dello stile di vita e dei fattori dirischio personali e famigliari.

GAMBE E TROMBOSI:

UN NUOVO ALLEATO

L’immobilità degli arti inferiori (dovuta alavori sedentari, degenze post operatorie,gravidanze, lunghi viaggi) rappresenta unadelle principali cause di ristagno venoso. Ba -nali disturbi, come formicolii, pruriti e gon-fiori, rischiano di trasformarsi in seri proble-mi circolatori e in vere e proprie malattie. In linea con la propria missione di promuo-vere la salute attraverso la prevenzione, ALTha individuato in VenoGym (un poggiapiedimedicale altamente innovativo) un alleato ingrado di stimolare la circolazione venosa elinfatica delle gambe in modo semplice espontaneo. ALT ringrazia VenoGym ed il suo inventore,l’ing. Enrico Tacconi, perché hanno scelto didestinare una parte del ricavato delle venditealla campagna di ALT per la prevenzionedella Trombosi venosa. Per maggiori infor-mazioni www.toplegs.it.

PROSSIMAMENTE…

Settembre

Varese - PREMIO SISET/ALT

ALT e SISET (Società Italiana per lo Studiodell’Emostasi e della Trombosi) hanno asse-gnato un premio a tre progetti di ricerca epi-demiologica sulla “Incidenza di eventi

tromboembolici venosi in Italia”: i premiverranno assegnati ai vincitori durante il“Corso nazionale SISET 2009”.

Ottobre

Sharm El Sheikh

VIAGGIO DELLA SALUTE

Ormai per tradizione, due medici accompa-gneranno un gruppo di pazienti per il con-sueto Viaggio della Salute di ALT, quest’an-no a Sharm El Sheikh, dal 17 al 24 ottobre2009, al Ventaglio Blue Bay Beach Resort &Spa. Un’occasione per vivere una settimanadi salute, anche per chi ha avuto un incontroravvicinato con una malattia da Trombosi.Per informazioni: 02 58.32.50.28.

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HANNO PARLATO DI NOII giornalisti: Enrico Arcelli (Correre) –Manuela Cagiano (Vivi Milano, Corrieredella Sera) – Manuela Campanelli (Oggi)– Nicoletta Carbone (Radio24, Il Sole 24ORE) – Miriam Cresta (Ilsole24ore.com)– Amalia Di Carlo (Milanoweb.it) – MariaGullo (Salute, La Repubblica) – RenataIngaro – Ignazio Mormino (Il Giornale) –Maurilio Rigo (Trova Roma) – LucreziaZaccaria (Humanitasalute.it).Le redazioni: ASI (Agenzia SanitariaItaliana) – Correre – Corriere della Sera –Corriere Magazine (Corriere della Sera) –Corriere Medico – Cultura fisica – Gender– IF (Illustrato Fiat) – Il Giornale –Illustrato – Il Venerdì di Repubblica (LaRepubblica) – La Gazzetta delMezzogiorno – La Stampa – Oggi – Salute(La Repubblica) – Specchio (La Stampa) –Trova Roma – Vita – Vivi Milano(Corriere della Sera).I siti web: Salute24.it – Ilsole24ore.com –Bemedico.it – Lideale.info – Torresette.it –Humanitasalute.it – Cittadinanzattiva.it –Donneincarnia.it – Corriere.it – Vita.it –Libero.it – Milano.metropolisinfo.it –Asca.it – Ilgiornale.it – Milanoweb.it –Ilportico.it – Quotidianodelnord.it –Comune.Torino.it – Panoramasanita.com.Radio: Radio24 (Essere e benessere).

ALT RINGRAZIA

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Associazione per la Lotta alla Trombosi

LA TROMBOSI È UN NEMICO CHE POSSIAMO COMBATTERE INSIEME

Per questo ho deciso di sottoscrivere un abbonamento annuale a SALTO e disostenere l’Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovasco-lari. Ho scelto di abbonarmi in qualità di:

o Socio Ordinario € 17 o Socio Benemerito € 300

o Socio Sostenitore € 60 o Nuovo o Rinnovo

Faccio pervenire il mio contributo attraverso:

o Versamento su conto corrente postale n. 50294206

o assegno bancario non trasferibile intestato a ALT - Onlus

o bonifico bancario Banca Popolare Commercio & Industria Ag. 4 – MilanoIBAN: IT 38 V 05048 01604 000000013538

SALTO 66

o addebito carta di credito o Carta Attiva ALT o Carta Sì o MasterCard o VISA

n° carta ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■

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data di nascita ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■

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Avrò diritto a ricevere SALTO in abbonamento postale a questo indirizzo

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Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - OnlusVia L. da Viadana, 5 - 20122 Milano - tel. 02 58.32.50.28 - fax 02 58.31.58.56

Si prega di compilare in stampatello e di inviare in busta affrancata a: ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Via L. da Viadana, 5 - 20122 Milano

In ottemperanza al TESTO UNICO PRIVACY (D.lgs.n.196/2003), Le ricordiamo che i Suoi dati anagrafici sono registrati all’interno dei nostri database a seguito di unSuo esplicito consenso. La nostra informativa privacy, insieme all’elenco aggiornato dei responsabili e ai diritti d’accesso dell’interessato, è pubblicata sul nostrosito Internet www.trombosi.org, nella sezione Informativa.

ENTRATEQuote associative e donazioni 318.890,35

Proventi finanziari e straordinari 5.905,40

Totale entrate 324.795,75

USCITEFinanziamenti e accantonamenti per la formazione e la ricerca 27.196,98

Campagne promozionali e materiale educativo 67.945,16

Affitti 16.180,22

Oneri diversi di gestione e prestazioni servizi 49.709,72

Costi del personale 96.693,62

Spese associative, oneri finanziari e straordinari 5.570,02

Ammortamenti e svalutazioni 3.556,38

Totale uscite 266.852,10

RISERVE PER IL FINANZIAMENTO ALLA RICERCA E FORMAZIONEFondo Adotta un nuovo medico contro la Trombosi 18.635,84

Fondo Malattie del Polmone 27.042,73

Fondo Donne e Trombosi 20.000,00

Fondo Infermieri Adelino Rota 15.977,00

Fondo Trombosi e Tumori 2.047,60

Fondo Trombosi Cerebrali 21.095,00

Fondo Trombosi Infantili 64.275.26

Fondo European Heart Network 5.540,09

Totale 174.613,52

Il rendiconto di ALT è certificato gratuitamente da

Deloitte & Touche e risponde ai criteri del Codice

della Trasparenza di Summit della Solidarietà

ALT ringrazia

valori espressi in Euro

RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2008ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi– Onlus

Via Ludovico da Viadana, 5 – 20122 MilanoC.F. 97052680150 – P.IVA 10096950158

Associazione per la Lotta alla Trombosie alle malattie cardiovascolari

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ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - OnlusVia L.da Viadana, 5 - 20122 Milano - Tel. 02 58.32.50.28 - Fax 02 58.31.58.56

www.trombosi.org

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