16
ONCOVIRUS Virus trasformanti in modo ACUTO o DIRETTO Hanno un GENE TRASFORMANTE O ONCOGENE Virus completi trasformano e si riproducono Virus incompleti o difettivi trasformano, ma si riproducono solo in presenza di un virus helper Virus trasformanti in modo LENTO o INDIRETTO NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI INSERZIONALE Virus T linfotropico umano Agiscono con meccanismo trans-attivante www.fisiokinesiterapia.biz

NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

  • Upload
    others

  • View
    7

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

ONCOVIRUS

• Virus trasformanti in modo ACUTO o DIRETTO– Hanno un GENE TRASFORMANTE O ONCOGENE

• Virus completi trasformano e si riproducono• Virus incompleti o difettivi trasformano, ma si riproducono solo in

presenza di un virus helper

• Virus trasformanti in modo LENTO o INDIRETTO– NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

INSERZIONALE

• Virus T linfotropico umano – Agiscono con meccanismo trans-attivante

www.fisiokinesiterapia.biz

Page 2: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 3: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 4: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 5: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 6: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 7: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 8: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

Virus linfotropico T di tipo 1HTLV-1 (Human T cell Lymphotropic Virus type 1)

• Inizialmente isolato da cellule di un paziente con linfoma cutaneo a cellule T particolarmente aggressivo, è stato poi riscontrato in varie forme di leucemie e linfomi a cellule T, quali la leucemia di Sezary e la ATL (Adult T Leukemia), quest’ultima particolarmente frequente nelle isole sud-occidentali del Giappone.

Page 9: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 10: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

• L’infezione da HTLV-1 è presente in forma endemica nelle isole sud-occidentali del Giappone, nei Caraibi, in nuova Guinea, in Sud America ed in Africa. In tali aree l’infezione da HTLV-1 è associata a diverse condizioni morbose, alcune di natura neoplastica e altre no. Tra le prime l’ATL e una forma di leucemia/linfoma a cellule T; tra le seconde un’encefalomielopatia cronica detta paraparesi spastica tropicale.

• Nella aree a bassa incidenza l’HTLV-1 è associato ad altre neoplasie dei linfociti T CD4+, come la micosi fungoide e la sua variante leucemica (sindrome di Sezary).

Page 11: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 12: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

• La proteina TAX promuove l’espressione del recettore per la IL-2 (IL-2Rα) e la sintesi della IL-2 stessa.Si instaura in tal modo un efficiente circuito di stimolazione autocrina.

• La simultanea presenza sulla plasma membrana del recettore IL-2Rβγ (costitutivamente espresso) e del recettore IL-2Rα aumenta di circa 100 volte l’affinità di legame per IL-2

Page 13: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 14: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

HIV (Human Immunodeficiency virus)

• In corso di AIDS aumenta la frequenza di numerosi tumori, in particolar modo:– Sarcoma di Kaposi– Linfomi a cellule B non Hodgking– Linfoma di Hodgking

circa il 50% dei linfomi a cellule B sono positivi per EBV.

Meccanismo indiretto: immunosoppressionePossibile meccanismo diretto: gene tat trans-attivatore di geni cellulari che codificano per citochine e per fattori di crescita che agiscono su cellule endoteliali, mesenchimali e linfoidi.

Page 15: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI
Page 16: NON hanno un gene trasformante. Agiscono per MUTAGENESI

Virus C dell’epatiteHCV (Hepatitis C Virus)

• Appartiene alla famiglia Flaviridae; il suo genoma è costituito da una singola catena di RNA. L’integrazione nel genoma cellulare non può avvenire perché non possiede trascrittasi inversa.

• Si trasmette prevalentemente tramite trasfusione di sangue o emoderivati.• La sua infezione dà luogo, nell’80% circa dei casi, ad un’epatite cronica

che, a distanza di 20-30 anni, sfocia (nel 15-20% dei casi) in una cirrosi epatica la cui evoluzione in carcinoma epatocellulare è dell’1-4% per anno.

• Oltre che epatotropo, l’HCV è anche linfotropo; i linfociti B e gli epatocitiesprimono la tetraspannina CD81 che funge da recettore. Questo spiega la comparsa di disturbi linfoproliferativi come la crioglobulinemia mista (MC) di tipo II, in numerosi casi di infezione cronica. Per la frequente evoluzione in un linfoma B diffuso, la MC di tipo II è da considerare una preneoplasia o una neoplasia benigna.

• Per quanto non si escluda un ruolo trasformante di alcune proteine virali, il lungo periodo di tempo che intercorre tra l’infezione iniziale e lo sviluppo del carcinoma fa supporre che un ruolo importante sia svolto dalla continua proliferazione cellulare che fa seguito alla continua distruzione di epatociti.