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1 NORME TECNICHE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE - TESTO COORDINATO - AGGIORNATO CON DGRL n°568 del 22/5/1973 E DGRL n°647 del 12/2/1985 Art.1 Tutto il territorio comunale si intende interessato, o per allineamenti stradali o per destinazioni d’uso o per vincoli di P.R.G., nei modi indicati nelle corrispondenti planimetrie delle scale: 1:10.000 e 1:5.000. Art.2 Per l’applicazione delle disposizioni contenute negli articoli successivi, l’intero territorio comunale è ripartito nelle seguenti zone: A Centro Storico B Fascia costiera C Zona centrale D Zona di ristrutturazione viaria e edilizia E1 – Case con giardino E2 – Case con giardino F1 – Zona di completamento residenziale F2 – Zona di espansione residenziale G1 – Zona mista G2 – Zona mista H – Zona per edilizia speciale I – Zona per servizi privati L1 – Zona per servizi pubblici L2 – Zona per impianti pubblici M – Zona balneare N1 – Zona industriale per impianti grandi e medi N2 – Zona industriale per piccoli impianti ed artigianato O – Parco privato vincolato P – Parco privato Q – Verde privato R – Verde pubblico S1 – Zona rurale S2 – Zona rurale S3 – Zona agricola vincolata La suddivisione comunale in zone e sottozone, le cui caratteristiche sono stabilite dalle norme contenute negli articoli seguenti, è indicata nelle planimetrie del Piano Regolatore Generale mediante differente colorazione. Art.3 Il Piano Regolatore Generale verrà attuato: a) Nelle zone urbane (centro storico, zona centrale, zona di ristrutturazione viaria ed edilizia, case con giardino, zona di completamento, zona di espansione e zona mista) attraverso piani particolareggiati di iniziativa comunale o di iniziativa dei proprietari dei comparti uniti in consorzio, secondo i limiti e le disposizioni stabiliti per le varie zone delle presenti

NORME TECNICHE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO …...AGGIORNATO CON DGRL n°568 del 22/5/1973 E DGRL n°647 del 12/2/1985 Art.1 Tutto il territorio comunale si intende interessato, o

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    NORME TECNICHE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE

    - TESTO COORDINATO -

    AGGIORNATO CON DGRL n°568 del 22/5/1973 E DGRL n°647 del 12/2/1985

    Art.1

    Tutto il territorio comunale si intende interessato, o per allineamenti stradali o per destinazioni

    d’uso o per vincoli di P.R.G., nei modi indicati nelle corrispondenti planimetrie delle scale:

    1:10.000 e 1:5.000.

    Art.2

    Per l’applicazione delle disposizioni contenute negli articoli successivi, l’intero territorio comunale

    è ripartito nelle seguenti zone:

    A – Centro Storico

    B – Fascia costiera

    C – Zona centrale

    D – Zona di ristrutturazione viaria e edilizia

    E1 – Case con giardino

    E2 – Case con giardino

    F1 – Zona di completamento residenziale

    F2 – Zona di espansione residenziale

    G1 – Zona mista

    G2 – Zona mista

    H – Zona per edilizia speciale

    I – Zona per servizi privati

    L1 – Zona per servizi pubblici

    L2 – Zona per impianti pubblici

    M – Zona balneare

    N1 – Zona industriale per impianti grandi e medi

    N2 – Zona industriale per piccoli impianti ed artigianato

    O – Parco privato vincolato

    P – Parco privato

    Q – Verde privato

    R – Verde pubblico

    S1 – Zona rurale

    S2 – Zona rurale

    S3 – Zona agricola vincolata

    La suddivisione comunale in zone e sottozone, le cui caratteristiche sono stabilite dalle norme

    contenute negli articoli seguenti, è indicata nelle planimetrie del Piano Regolatore Generale

    mediante differente colorazione.

    Art.3

    Il Piano Regolatore Generale verrà attuato:

    a) Nelle zone urbane (centro storico, zona centrale, zona di ristrutturazione viaria ed edilizia,

    case con giardino, zona di completamento, zona di espansione e zona mista) attraverso

    piani particolareggiati di iniziativa comunale o di iniziativa dei proprietari dei comparti

    uniti in consorzio, secondo i limiti e le disposizioni stabiliti per le varie zone delle presenti

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    norme e secondo tempi di attuazione determinati dall’Amministrazione Comunale

    attraverso appositi programmi.

    b) Nelle altre zone attraverso piani particolareggiati oppure progetti planivolumetrici o piani

    di lottizzazione estesi a comprensori la cui dimensione dovrà essere approvata

    dall’Amministrazione Comunale in relazione alla zona particolare.

    In apposita planimetria allegata al P.R.G. sono indicati i comprensori per i quali è già prestabilita la

    progettazione urbanistica unitaria attraverso le forme anzidette.

    Tali comprensori sono di due tipi:

    - Per zone di espansione e per verdi speciali.

    Art.4

    La progettazione urbanistica dei comprensori relativi alle zone di espansione residenziale deve

    essere seguita in base all’indice di fabbricabilità comprensoriali di 2 mc., inteso come rapporto tra

    il volume lordo massimo fuori terra degli edifici (esclusi quelli destinati a servizi pubblici) e la

    superficie dell’intero comprensorio.

    La delimitazione di aree destinate all’edilizia, a verde, a servizi, ecc. risultanti dalle planimetrie

    nell’ambito di ciascun comprensorio di zone di espansione residenziale possono essere variate in

    sede di piano particolareggiato.

    Per tali comprensori il dimensionamento delle aree per servizi pubblici e per verde pubblico deve

    essere eseguito rispettando i seguenti indici (da intendersi come valori minimi), tendendo conto che

    il numero di abitanti si ottiene assegnando a ciascuno 80 metri cubi del volume lordo massimo

    relativo al predetto indice di fabbricabilità comprensoriale:

    - Aree per servizi pubblici : mq. 3,00 per abitante

    - Verde pubblico: mq. 5,00 per abitante.

    Art.5

    Le prescrizione d’uso del territorio comunale sono di due tipi:

    a) Prescrizione d’uso assoluto, avente valore di massima immediatamente esecutivo;

    b) Prescrizione d’uso programmatiche, aventi valore di massima per previsioni future,

    necessitanti di successive determinazioni.

    Prescrizioni d’uso assoluto sono tutte quelle relative a piani particolareggiati o equivalenti

    approvati dall’Amministrazione Comunale successivamente all’adozione del P.R.G.

    In attesa della formazione e della regolare approvazione dei nuovi piani particolareggiati, hanno

    valore di prescrizione d’uso assoluto le presenti norme relative alle zone: centro storico, zona

    centrale, case con giardino, zona di completamento residenziale, zona mista zone per edifici

    direzionali o speciali fuori dai comprensori delle zone di espansione, zona per servizi privati, parco

    privato, verde privato, zona balneare, zone rurali e zona agricola.

    Art.6

    In ogni tipo di zone è comunque obbligatorio per ogni isolato un piano plani volumetrico di

    insieme, o in via eccezionale, un piano di lottizzazione, allo scopo di conseguire una razionale

    armonica composizione urbanistica ed architettonica.

    Il Comune può invitare i proprietari di aree finitime nell’ambito di un isolato alla rettifica dei

    confini ed alla formazione di comparti edificatori, ai sensi degli artt. 22 e 23 della legge Urbanistica

    vigente.

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    Art.7

    Le spese di urbanizzazione dovranno essere attribuite ai proprietari delle aree fabbricabili

    interessate attraverso convenzioni tra questi e l’Amministrazione Comunale, o eccezionalmente,

    attraverso rivalsa a mezzo dell’applicazione dei contributi di miglioria.

    In ogni caso non potrà essere concessa licenza di fabbricazione per civili abitazioni in aree non

    dotate dei servizi e degli impianti pubblici primari o per le quali non saranno state fornite dai

    proprietari garanzie circa l’esecuzione delle predette opere, contemporaneamente alla costruzione,

    entro il termine che sarà fissato dal Comune e che sarà riportato nella licenza stessa. Il mancato

    adempimento agli impegni presi comporterà la negazione delle licenze di abitabilità.

    Art.8

    La superficie scoperta dei lotti di qualsiasi tipo edilizio deve essere adibita a giardino o parco,

    tranne che nelle zone e nei nuclei extra-urbani, ove è consentita la destinazione ad orto e verde.

    I lotti strada dovranno essere limitati da recinzioni trasparenti o arboree, purché poggiati su

    sostegno non trasparente non più alto di ml. 1,00.

    La recinzione di ogni isolato deve essere di tipo unico concordato tra i vari proprietari limitrofi ed

    approvato dall’Amministrazione Comunale.

    Art.9

    Le zone residenziali devono essere destinate prevalentemente ad abitazioni.

    Nelle prescrizioni relative alle varie zone possono essere contenute particolari disposizioni relative

    alle destinazioni d’uso.

    Fuorché nel centro storico, comunque, potranno essere consentiti laboratori artigianali o di tipo

    simile, la cui installazione non producano rumore, né odori molesti e nocivi, limitatamente ai fondi

    o al piano terreno o ubicati a se stanti e con la tipologia consentita nella zona e del tutto analoga a

    quella residenziale.

    Art.10

    Nello studio dei piani urbanistici particolareggiati o nei progetti di singoli edifici debbono essere

    riservate, al di fuori della rete stradale, aree per il parcheggio delle autovetture in ragione di mq.

    1,00 netto per ogni mc. 20 costruiti fuori terra, salvo prescrizioni ulteriori.

    Art.11

    ZONA A : Centro storico

    Comprende essenzialmente il Borgo Medievale.

    Gli edifici compresi in tale zona devono essere conservati nel loro insieme, soprattutto per quanto

    concerne la struttura edilizia, l’aspetto esterno ed il colore tradizionale.

    Essi, pertanto, sono soggetti a vincolo di conservazione o restauro, ma possono formare oggetto di

    opere di risanamento di bonifica igienico- edilizia; soltanto in sede di piano particolareggiato potrà

    essere consentito, limitatamente agli edifici in contrasto con l’ambiente, il rinnovamento e la

    trasformazione, a condizione che venga mantenuto il carattere esterno e non ne vengano aumentati

    i volumi e la somma delle superfici lorde dei piani esistenti (riferimento ai soli piani fuori terra).

    I relativi progetti esecutivi devono naturalmente riportare il preventivo benestare dalla

    sovrintendenza ai Monumenti.

    L’intera zona sarà oggetto di un piano particolareggiato unitario che stabilirà gli interventi

    necessari per il restauro e le opere di risanamento e bonifica igienico- edilizia.

    A tale piano particolareggiato dovranno essere rigorosamente conservate le alberature esistenti

    negli spazi interni ed esterni, e ovunque sia confacente, dovranno essere poste a dimora di nuove.

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    Salvo casi di comprovata indifferibilità ed urgenza, determinata dal Sindaco su conforme parere

    della Commissione Comunale Edilizia, che comportino la necessità di interventi isolati miranti

    esclusivamente alla conservazione, nel centro storico non può proceder si a singole opere di

    rinnovamento prima dell’approvazione del piano particolareggiato di esecuzione del P.R.G.

    Art.12

    ZONA B : Fascia costiera

    Questa zona riveste un carattere di particolare delicatezza nei confronti del rapporto tra il mare e

    l’abitato; essa è costituita dalla stretta fascia di edifici isolati sviluppatisi tra l’arenile e la strada

    Provinciale.

    Per tale zona il P.R.G. prevede che non debbano essere alterati i pesi edilizi esistenti.

    Essa è soggetta, pertanto, al vincolo assoluto di conservazione dei volumi e delle superfici coperti

    esistenti; vi possono essere realizzate opere di trasformazione edilizia, risanamento e bonifica

    igienico- edilizia.

    I relativi progetti dovranno riportare il benestare della Sovrintendenza ai Monumenti.

    Particolare cura dovrà essere posta, negli eventuali interventi alle opere di sistemazione esterne e

    recinzione, al fine di garantire la massima trasparenza visuale possibile tra la Strada Provinciale ed

    il mare.

    Non sono consentite cubature accessorie oltre a quelle eventualmente esistenti.

    La alberature esistenti dovranno essere mantenute e rispettate.

    I progettisti dovranno presentare il rilievo quotato – plani metricamente ed altimetricamente – dello

    stato ante – opera dell’intero lotto ove siano chiaramente indicate le cubature esistenti, dividendole

    in residenziali, di servizio, accessorie, ecc. Nel caso di iniziative alberghiere è consentito un

    aumento di cubatura del 20% su quella esistente, purché tale aumento sia realizzato al disotto

    dell’attuale Strada Provinciale.

    Art.13

    ZONA C : Zona centrale

    La zona centrale comprende il nucleo più antico dell’attuale aggregato urbano, nel quale si

    vogliano conservare le attuali caratteristiche ambientali, ma le cui infrastrutture urbanistiche ed i

    relativi servizi sono difficilmente incrementabili per far fronte alle esigenze degli insediamenti.

    Questa zona è vincolata alla conservazione dei volumi edilizi esistenti (salvo l’aggiunta -. Con

    soddisfacente soluzione architettonica – dei volumi tecnici strettamente indispensabili), nonché

    delle superfici lorde, esistenti.

    In considerazione dei motivi di carattere ambientale, dovuti a notevoli difformità di altezze esistenti

    lungo alcune strade principali e tenuto conto della scarsa rilevanza del fenomeno ai fini

    dell’incremento dei pesi urbanistici, è consentito, in deroga alla conservazione dei volumi e delle

    superfici, sopraelevare aggiungendo lungo le strade pubbliche l’altezza massima di ml. 14,50

    purché sia comunque contenuta nella misura di una volta e mezza la larghezza delle strade

    prospiciente.

    I piani particolareggiati di esecuzione del P.R.G. potranno definire le caratteristiche di edificazione

    di eventuali lotti liberi, nonché consentire maggiori aumenti di cubatura per edifici esistenti, con

    consistenza notevolmente inferiore a quella degli edifici circostanti, purché ciò giovi al

    miglioramento delle caratteristiche estetiche ed ambientali.

    In particolare potranno essere previste ristrutturazioni più vaste lungo i lati del tracciato ferroviario,

    quando sarà realizzata la sua copertura.

    La zona potrà assumere così funzioni di centro commerciale cittadino.

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    Lo spazio risultante dalla copertura della ferrovia sarà destinato a sede viaria per traffico di

    accesso, per sosta, parcheggio e per percorso pedonale.

    Art.14

    ZONA D : Zona di ristrutturazione viaria ed edilizia

    Questa zona è destinata a rinnovamento, onde assumere quelle funzioni e quelle destinazioni d’uso

    che saranno ad essa assegnate dai piani particolareggiati di esecuzione del P.R.G., con

    ristrutturazione viaria, creazione di spazi liberi, del verde e dei servizi.

    Tali piani particolareggiati indicheranno la tipologia edilizia o anche precise volumetrie con norme

    particolari riguardanti le altezze ed i distacchi per gli edifici.

    I limiti dei piani particolareggiati saranno determinati dall’Amministrazione Comunale attraverso i

    previsti programmi di attuazione del P.R.G.

    L’indice di fabbricabilità fondiaria non dovrà superare l’indice di 4 mc/mq., applicabile ai lotti al

    netto di strade ed altri spazi pubblici.

    Nei piani di ristrutturazione dovranno essere previsti, oltre ad una nuova ed efficiente rete viaria,

    adeguati spazi per il verde pubblico e per i servizi.

    Ogni fabbricato dovrà avere un parcheggio proprio auto efficiente; qualora gli edifici siano

    sollevati su pilastri, il volume delle zone porticate non sarà computato nella cubatura dei fabbricati,

    impegnandosi gli interessati, con atto pubblico, a lasciare libero al pubblico passaggio e ad

    eventuale parcheggio la superficie del piano terreno.

    Dalla data di adozione del P.R.G. e fino all’approvazione dei piani particolareggiati di esecuzione,

    possono essere consentite nuove costruzioni e trasformazioni interne ed esterne degli isolati

    esistenti nel caso che i proprietari di un comprensorio, concordato con il Comune, uniti in

    consorzio volontario, stipulino con il Comune stesso apposita convenzione in virtù della quale il

    consorzio si impegni all’osservanza delle presenti norme, nonché alla cessione gratuita, a scomputo

    dei contributi di miglioria specifica, nella aree per la creazione degli impianti pubblici e sociali del

    Comune giudicati necessari per la ristrutturazione urbanistica del comprensorio in rapporto a quella

    dell’intera zona.

    Art. 15

    ZONA E1 : Case con giardino

    Tale zona riguarda aree non edificate o edificate solo parzialmente con tipo edilizio estensivo, sia

    nei centri urbani che nei nuclei extra- urbani.

    In questa zona è consentita la costruzione di edifici isolati di carattere residenziale, contornati da

    spazi liberi sistemati a giardino, con le seguenti caratteristiche:

    a) La superficie coperta non deve superare ¼ dell’area del lotto, al netto di strade e non può

    essere inferiore a mq. 700;

    b) L’altezza massima non deve superare ml. 7,50 più un piano attico, a partire dalla quota del

    terreno a sistemazione avvenuta;

    c) Il piano attico dovrà avere una altezza non maggiore di ml. 3,50 ed una superficie non

    maggiore dei 2/3 dell’area coperta del lotto;

    d) L’indice di edificabilità fondiario deve comunque essere contenuto nel valore di 2,00

    mc/mq.

    e) I distacchi da filo stradale e dai confini devono essere pari almeno a ml. 5,00;

    f) La dimensione minima del lotto può essere ridotta a mq. 500, ferme restando le altre

    caratteristiche, qualora la proprietà anteriore al 1° febbraio 1964, non comprenda altri lotti

    limitrofi accorpabili ai fini del raggiungimento della superficie minima indicata al punto a);

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    g) Per la zona prospiciente in Viale della Vittoria e quella compresa tra Via Cisterna ed il

    fosso della Loricina è consentita una altezza massima di ml. 10,50 più attico con le stesse

    prescrizioni di cui ai punti a), c), d), e) del presente articolo.

    I piani particolareggiati di esecuzione determineranno la rete viaria secondaria della zona ed

    eventuali dimensioni massime e minime dei lotti.

    Le costruzioni esistenti che superassero i limiti ammessi dal presente articolo potranno essere

    restaurate o trasformate mantenendo l’attuale cubatura, purché la domanda della relativa licenza

    contenga adeguata documentazione sulla consistenza attuale e, comunque, preceda la demolizione

    del manufatto esistente.

    Art.16

    ZONA E2 : Case con giardino

    Questa zona è costituita da insediamenti del tutto analoghi a quelli della precedente Zona E1,

    caratterizzata però dall’essere già quasi completamente edificata con caratteristiche tali da non

    consentire più l’applicazione della normativa stabilita per la Zona E1.

    Nonostante ciò, questa edilizia, per il carattere di modesto sviluppo e di degradazione architettonica

    che presenta, dovrà essere soggetta ad un processo di trasformazione.

    Per facilitare questo è consentito rielaborare le costruzioni esistenti e completare i pochi lotti

    ancora liberi con le seguenti perscrizioni:

    a) Altezza massima raggiungibile non superiore a ml. 7,50, più un piano attico, la cui

    superficie non potrà superare la metà dell’area coperta e la cui altezza sarà di ml. 3,20;

    b) I distacchi dai confini interni e dalla struda non potranno essere inferiori a ml. 5,00, per i

    lotti liberi; nel caso di sopraelevazioni, ed al fine di poter inserire la scala per i piani

    superiori, compresi nei limiti indicati dal comma a), è permesso raggiungere, con il solo

    volume della scala e la sopraelevazione, il distacco minimo di ml. 3,00 dai confini.

    Le costruzioni esistenti che supereranno i limiti ammessi da questo articolo potranno essere

    restaurate o trasformate mantenendo l’attuale cubatura, purchè la domanda della relativa licenza

    contenga adeguata documentazione sulla consistenza naturale e, comunque, preceda la demolizione

    del manufatto.

    Art. 17

    ZONA F1 : Zona di completamento residenziale

    Tale zona riguarda aree già in parte edificate.

    In attesa dei piani particolareggiati, in essa continuano ad applicarsi le tipologie in uso, con il

    rispetto delle seguenti norme:

    a) Indice di edificabilità fondiario, al netto di strade ed altri spazi pubblici esistenti, pari a

    5,00 mc/mq.;

    b) Superficie minima dei lotti pari a mq. 500;

    c) Altezza massima assoluta pari a ml. 20,50; contenuta comunque in una volta e mezza la

    larghezza della strada prospiciente; intendendo per altezza massima assoluta dell’altezza

    del colmo- nel caso di copertura a tetto;

    d) Distacchi minimi dalle strade e dai confini di proprietà pari a metri 5,00.

    Art. 18

    ZONA F2: Zona di espansione residenziale

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    Tale zona riguarda nuovi insediamenti, strutturati in comprensori ai quali dovranno estendersi i

    relativi piani particolareggiati o le convenzioni di cui gli artt. 3 e 7 delle presenti norme; tali piani

    dovranno avere carattere unitario.

    Gli indici di edificabilità fondiaria e le altre caratteristiche verranno stabilite in sede di studio dei

    piani particolareggiati (di lottizzazione o planivolumetrici) per le singole parti dei comprensori, e

    dovranno comunque rispettare il valore medio territoriale sull’intero comprensorio di 2,00 mc/mq.

    La realizzazione dei singoli quartieri o nuclei secondo l’indicazione di massima contenuta nel

    P.R.G. avverrà di preferenza per iniziativa comunale, senza escludere la possibilità di avvalersi

    dell’iniziativa privata mediante progetti planivolumetrici e convenzioni che dovranno rispettare gli

    schemi predisposti dall’Amministrazione; questi dovranno prevedere tra l’altro, in rapporto alla

    superficie ed al valore economico dei terreni interessati, anche la quota delle spese di

    urbanizzazione secondaria, che dovranno essere a carico dei proprietari.

    Nel primo caso il Comune, formato il piano particolareggiato, ove non ritenga di avvalersi delle

    facoltà concessegli dall’art.18 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, inviterà i proprietari di tutte le

    aree ricadenti nel perimetro del piano a costruire – entro un termine prefissato – un consorzio, il cui

    scopo sarà quello di realizzare il quartiere distribuendo in misura proporzionale gli oneri ed i

    vantaggi della urbanizzazione.

    Il consorzio dovrà stipulare con il Comune apposita convenzione che tiene luogo del piano

    finanziario previsto dall’ultimo comma dell’art. 13 della legge avanti citata.

    Nel secondo caso mediante progetti di lottizzazione planivolumetrici condizionate tra i proprietari

    delle aree – da soli o riuniti in consorzio – ed il Comune.

    In ambedue i casi l’onere di realizzare le opere di urbanizzazione primaria (strade, fognatura, rete

    di ditribuzione dell’acqua potabile e dell’energia elettrica, pubblica illuminazione, parchi pubblici)

    e di cedere le aree al comune per i servizi di interesse collettivo, secondo gli indici dell’art. 4 delle

    presenti norme, nonché l’eventuale onere per le spese di urbanizzazione secondaria, giusto quanto

    stabilito dal secondo comma del presente articolo, sarà pro-quota a carico dei proprietari delle aree

    incluse nel comprensorio.

    La concessione delle aree e delle opere di cui sopra avverrà senza corrispettivo, con imputazione

    del valore di tali aree ed opere a scomputo del contributo di miglioria specifica.

    Le previsioni dei piani particolareggiati e delle lottizzazioni convenzionate debbono essere estese

    alla totalità dei singoli comprensori definiti nelle planimetrie del P.R.G.; solo eccezionalmente le

    convenzioni possono riguardare parte di detti comprensori, a condizione che si tratti di complessi

    organici ed inquadrati in uno studio generale planivolumetrico riguardante l’intero comprensorio.

    Prima dell’approvazione dei piani particolareggiati non possono essere consentite costruzioni non

    comprese in un piano planivolumetrico convenzionato.

    Art.19

    ZONA G1 : Zona mista

    Tale zona riguarda aree non edificate o edificate solo parzialmente, situate in prossimità della

    fascia costiera di levante e particolarmente idonee per insediamenti di carattere turistico e ricettivo.

    In essa si applicano le seguenti prescrizioni:

    a) Indice di edificabilità fondiaria, al netto di strade ed altri spazi pubblici esistenti, pari a 600

    mc/mq.;

    b) Altezza massima assoluta pari a ml. 20,50, contenuta comunque in una volta e mezzo la

    larghezza della strada prospiciente, nel caso di copertura a tetto l’altezza va riferita al piano

    superiore da gronda e l’inclinazione del tetto non potrà superare il 30%;

    c) Distacchi minimi dalle strade e dai confini di proprietà pari a metri 5,00;

    d) Superficie minima del lotto pari a mq. 500.

  • 8

    I piani particolareggiati di esecuzione del P.R.G. rispecchieranno le cubature esistenti nelle aree già

    edificate e l’indice di fabbricabilità fondiario di 6,00 mc/mq., l’altezza massima di ml. 20,50 e

    l’adozione di tipi edilizi in linee aperte, per le aree ancora libere; dovranno altresì prevedere, oltre

    ad una efficiente rete viaria, congrui spazi per verde pubblico ed attrezzatura adeguati alle

    particolari ed importanti funzioni attribuite a questa zona.

    Art. 20

    ZONA G 2 : Zona mista

    Tale zona riguarda le aree situate in prossimità della fascia costiera ad est del nucleo medievale,

    quasi completamente urbanizzata nel tratto compreso tra l’attuale edificio comunale ed il fiume

    Loricina.

    In questa zona l’edificazione può essere completata con il rispetto delle seguenti norme:

    a) Altezza massima assoluta pari a ml. 20,50, contenuta comunque in una volta e mezza la

    larghezza della strada prospiciente; nel caso di copertura a tetto l’altezza indicata va riferita

    al piano superiore di gronda e l’inclinazione della copertura non potrà superare il 20%;

    b) Distacchi minimi dai confini di proprietà pari a ml. 5,00.

    c) Ogni edificio dovrà essere provvisto di aree per parcheggio scoperte o sotterranee nella

    misura minima di un metro quadro ogni 20 mc. di costruzione;

    d) Sono proibite soluzioni architettoniche a bow-window lungo le strade inferiori a ml. 12,00.

    Esse sono invece permesse nelle fascie di distacco dai confini di proprietà purchè

    contenute entro valori di un decimo di detto distacco.

    Art. 21

    ZONA H : Zona per edilizia speciale

    Le aree ricadenti in questa zone riguardano generalmente edifici destinati ad assumere le funzioni

    di centro di nuclei residenziali attraverso l’insediamento di attrezzature commerciali, ricreative e di

    svago, assistenziali, ricettive, di uffici e studi professionali, nonché di abitazioni.

    La cubatura potrà essere superiore a quella delle zone circostanti.

    Il progetto edilizio dovrà avere carattere unitario e presentare una soddisfacente soluzione

    architettonica.

    Per l’area situata nella zona centrale e in quella di completamento residenziale (F1) è consentita

    una altezza massima di ml. 20,50 e un indice di fabbricabilità fondiario di 8,00 mc/mq.

    Per le aree situate nella zona di case con giardino e nei nuclei extra urbani è consentita una altezza

    massima di ml. 14,50 con indice di fabbricabilità fondiario di 7,00 mc/mq., al netto di strade e spazi

    pubblici.

    Per l’area situata nella zona mista, in prossimità del mare, è previsto un edificio speciale con

    particolari funzioni nei riguardi dello sviluppo della nuova zona turistica di Nettuno.

    Per l’altezza massima di tale edificio si rinvia alla particolare soluzione architettonica che verrà

    proposta, previa approvazione della Sovrintendenza ai Monumenti del Lazio, la cubatura dovrà

    comunque essere contenuta entro l’indice di fabbricabilità fondiario di 8,00 mc/mq.

    Ogni fabbricato previsto in questa zona deve avere un parcheggio proprio, autosufficiente, con un

    rapporto minimo di 1 mq ogni 20 mc di costruzione.

    Art. 22

    ZONA I : Zona per servizi privati

    Appartengono a questa zona le attrezzature corrispondenti alle esigenze fondamentali della

    popolazione, non necessariamente pubbliche, quali: culturali, turistiche, di Istituti e di convivenza,

    scolastiche, religiose, sanitarie, assistenziali, commerciali, per trasporti, per collegi e convitti etc.,

  • 9

    fuorchè per le aree ubicate tra la via litoranea e la costa, per le quali è imposta la conservazione

    della cubatura attuale e della posizione dei fabbricati esistenti e di quanto stabilito dall’art. 12, per

    questa zona è consentito un indice di fabbricabilità di 3,00 mc/mq.

    Per le aree già costruite e la cui cubatura attuale superi tale indice, è consentito, in eventuali

    trasformazioni, conservare tale cubatura purchè la domanda della relativa licenza contenga

    adeguata documentazione sulla consistenza attuale e preceda la demolizione dei manufatti esistenti.

    Art. 23

    ZONA L1 : Zona per servizi pubblici

    Le aree di questa zona sono destinate alle attrezzature di servizio pubblico dei seguenti tipi:

    1) Scolastiche,

    2) Culturali,

    3) Religiose,

    4) Sanitarie,

    5) Assistenziali,

    6) Sportive,

    7) Ricreative,

    8) Commerciali,

    9) Amministrative,

    10) Annorarie,

    11) Trasportuali,

    12) Turistiche,

    13) Coabitate,

    14) Impianti tecnologici.

    Le indicazioni particolari dei vari tipi relative alle aree previste in tale zona non hanno valore

    prescrittivo.

    Le aree prive di tali indicazioni sono da considerare di riserva e a disposizione della

    Amministrazione Comunale per la scelta delle future utilizzazioni nel corso della attuazione del

    P.R.G.

    In questa zona dovranno essere rispettate le norme particolari relative ai vari tipi di servizi secondo

    le disposizioni vigenti; l’indice di fabbricabilità per le aree di nuova previsione, non potrà,

    comunque, superare il valore di 2,00 mc/mq.; per aree già costruite con valori maggiori, in

    eventuali trasformazioni, è concessa la conservazione delle attuali cubature.

    Art. 24

    ZONA L2 : Zona per impianti pubblici

    Questa zona comprende le aree occupate da impianti ed attrezzature di pubblica utilità, quali la

    zona ferroviaria (linee, scali, parchi, etc.), le zone militari (scuole, caserme, etc.) ed altre eventuali.

    Per esse valgono le disposizioni vigenti relative alla utilizzazione e all’esercizio dei vari tipi di

    impianti.

    Art. 25

    ZONA M : Zona balneare

    Questa zona comprende gli arenili, il nuovo porto turistico e le altre aree destinate alle attrezzature

    balneari (stabilimenti, cabine, rimesse per scafi, etc.), salvo le attrezzature esistenti, nel tratto

    compreso fra il Borgo Medievale ed il Piazzale antistante la Chiesa di S. Rocco, che dovrà

    rimanere nella sua attuale sistemazione, le nuove dovranno rispettare una altezza non superiore a

  • 10

    mt. 2,50 e risultare comunque al di sotto della quota della strada che delimita la zona verso

    l’entroterra.

    Può essere fatta eccezione per l’edificio principale degli stabilimenti, la cui altezza può raggiungere

    i mt. 5,00 e per una lunghezza complessiva lungo la strada di Lungomare non superiore ad 1/8

    dello sviluppo totale.

    Nella fascia prevista antistante cretarossa sarà realizzato un percorso turistico continuo, a servizio

    della spiaggia, da S. Rocco fino all’attuale perimetro del Poligono militare, il tracciato indicato in

    planimetria è un suggerimento per lo studio esecutivo.

    La sagoma della attrezzatura balneari nella zona di Cretarossa prevista in planimetria, è da ritenersi

    indicativa.

    Le attrezzature, che saranno eventualmente previste nella zona direttamente interessata dal Porto

    turistico, dovranno essere contenute in un unico progetto unitario di sistemazione dell’intero

    complesso.

    Art. 26

    ZONA N 1 : Zona industriale per impianti grandi e medi

    Tale zona è destinata a stabilimenti e impianti industriali, depositi e magazzini, nonché attrezzature

    di servizi generali inerenti.

    Qualsiasi costruzione è subordinata alla approvazione di piani particolareggiati o di piani di

    lottizzazione convenzionati con il Comune, nei quali dovrà essere indicata la parte del territorio

    destinata su lotti non inferiori a mq. 5.000, secondo le caratteristiche previste dai piani

    particolareggiati.

    In questa zona sono vietate le case di abitazione, eccetto che per il personale di custodia, purchè

    localizzate in modo da restare direttamente connesse agli spazi riservati alle rispettive attività.

    Ogni edificio deve sorgere isolato ed avere distacchi dai confini pari almeno all’altezza

    dell’edificio principale, ma in nessun caso inferiori a ml. 6,00.

    Le recinzioni devono essere arretrate in corrispondenza degli ingressi carrabili di una misura

    almeno pari alla larghezza dell’ingresso.

    Art. 27

    ZONA N 2 : Zona artigianale

    Tale zona è destinata a stabilimenti e impianti artigianali, piccoli depositi e magazzini, nonché

    attrezzature di servizi generali inerenti.

    Qualsiasi costruzione è subordinata all’approvazione dei piani particolareggiati o di pian di

    lottizzazione convenzionati con il Comune, nei quali dovrà essere indicata la parte del territorio

    destinata a ciascun tipo di impianti.

    Gli edifici industriali possono sorgere su lotti non inferiori a mq. 2.000, secondo le caratteristiche

    previste dai piani particolareggiati.

    Ogni edificio deve sorgere isolato ed avere distacchi dai confini pari almeno all’altezza

    dell’edificio principale, ma in nessun caso, inferiore a ml. 6,00.

    Le recinzioni devono essere arretrate in corrispondenza degli ingressi carrabili di una misura

    almeno alla larghezza dell’ingresso.

    Art. 28

    ZONA O : Parco privato pubblico - vincolato (secondo DGRL n°647 del 12/2/1985)

    In questa zona in cui sono compresi complessi verdi e monumentali di particolare rilievo, deve

    essere conservata l’attuale consistenza del verde ed edilizia e delle relative sistemazioni con

    assoluto divieto di abbattimento di piante ed esclusione di nuove costruzioni.

  • 11

    Salvo i casi di singoli edifici da assoggettare al vincolo di conservazione e restauro, a norma delle

    leggi 1.6.1939, n. 1809 e 29.6.1939, n. 1479 e regolamento 3 Giugno 1940, n. 1357, per

    conservazione dell’attuale cubatura e posizione degli edifici deve intendersi il rispetto dell’attuale

    consistenza edilizia, sia per la cubatura che per posizione attuale degli edifici.

    “nell’ambito della Pineta Borghese … il Consiglio superiore dei LL.PP. con il citato voto 12

    Ottobre 1971, n.821, ne ha chiesto la trasformazione a parco pubblico con la inedificabilità assoluta

    tenuto conto delle notevoli preesistenze archeologiche e naturali… si ritiene di dover confermare la

    destinazione a verde pubblico della Pineta Borghese “(secondo D.G.R.L. n°568 del 22/5/1973)

    Art. 29

    ZONA P : Parco privato

    Nella zona destinata a parco privato, si applicano le seguenti norme:

    a) La superficie copribile non deve superare 1/30 dell’area del lotto e la costruzione deve

    avere superficie minima di mq. 100;

    b) L’altezza massima non deve superare mt. 7,50 dalla quota del terreno a sistemazione

    avvenuta;

    c) I distacchi dal filo stradale o dai confini devono essere pari almeno a mt. 10,00;

    d) Gli spazi liberi devono essere sistemati e mantenuti a giardino salvo viali ed eventuali

    rampe di accesso ai locali del piano cantinato;

    e) Sono consentiti gli accessori in misura complessiva non superiore ad 1/50 dell’area del

    lotto e di altezza non accedente mt. 3,00 cioè 4,00 se abitabili;

    f) È obbligatorio il rispetto delle alberature esistenti e delle caratteristiche panoramiche;

    g) Nel limite della cubatura realizzabile in base all’applicazione delle norme suindicate e

    ferma comunque restando l’altezza massima di mt. 7,50, le costruzioni principali non

    possono coprire una superficie maggiore del trentesimo.

    Nelle zone di parco privato comprensionale la realizzazione deve essere preceduta dal progetto

    unitario convenzionato esteso all’intero comprensorio.

    La tipologia edilizia dovrà essere determinata in sede di tale progetto, che avrà efficacia di

    piano particolareggiato; la densità territoriale non dovrà superare comunque l’indice

    complessivo risultante dai punti a), b), e) del presente articolo; è ammesso l’accorpamento

    degli edifici entro certi limiti, riservando una parte del comprensorio a verde condominiale o di

    attrezzature sportive.

    (“Per quanto riguarda, in particolare, le due zone latistanti la Villa Borghese, che

    costituiscono comprensorio unico, il progetto da convenzionare riguarda la sistemazione

    dell’intero comprensorio, compresi la parte monumentale vera e propria della Villa e la

    cessione gratuita al Comune delle aree destinate a parco pubblico ed a tal scopo indicate in

    planimetria un perimetro a linea continua nella parte Est della villa stessa.

    Tale sistemazione dovrà essere seguita sulla base dell’ultimo progetto approvato dal Comune

    di Nettuno ed esaminato dal Consiglio Superiore delle antichità delle belle Arti e dalla

    soprintendenza ai Monumenti del Lazio.

    Giusto quanto espresso nel voto del Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti potranno

    essere ammessi, nelle due zone destinate a parco privato “uno o più speciali complessi

    alberghieri tipo residence, articolati nel verde”; l’indice di cubatura massima territoriale,

    applicate alle sole zone destinate a Parco Privato è di 0,20 mc/mq.”) sostituito con D.G.R.L.

    n°568 del 22/5/1973 con : “Art. 29 a) - La zona ovest di Villa Borghese è destinata a parco

    privato in edificabile. E’ consentita, negli spazi liberi da vegetazione, la realizzazione di

    attrezzature sportive o ricreative che non comportino alterazione delle caratteristiche

  • 12

    ambientali e cubature superiori a 0.10 mc/mq. L’altezza massima delle costruzioni non potrà

    superare ml.4. E’ fatto obbligo del rispetto delle alberature esistenti.

    Art. 29 b) - La zona a est di Villa Borghese è destinata a parco privato edificabile con indice

    territoriale 0.10 mc/mq. E’ fatto obbligo del rispetto delle alberature e delle caratteristiche

    ambientali. L’edificazione(a carattere residenziale o alberghiero) deve essere concentrata nelle

    radure esistenti;”

    Per quanto riguarda le zone di parco privato comprensionale previste nell’area dell’attuale

    Poligono Militare e dislocate presso Punta Astura, il P.R.G. rinvia la determinazione più

    precisa (insediamenti turistici, e ricettivi, attrezzatura, servizi) ad uno studio particolareggiato

    unitario; definendo però l’indice di fabbricabilità territoriale sull’intera area indicata dalla

    perimetrazione comprensionale in 0,15 mc/mq. Tale cubatura dovrà essere concentrata in non

    più del trenta per cento della superficie totale, attraverso una edilizia turistica ricettiva e

    residenziale disposta in nuclei organizzativi, la parte rimanente sarà destinata a zone di rispetto

    e a verde comune attrezzato, una parte del quale dovrà essere aperta al pubblico.

    I servizi verranno calcolati sulla base degli indici di cui alla legge Ponte urbanistica n. 765 ed

    al D.M. del 2 Aprile 1968.

    Anche per questa zona si sottolineano le esigenze di salvaguardia paesistica, ambientale e

    archeologica.

    I progetti da convenzionare dovranno riguardare la sistemazione degli interi comprensori, con

    la specificazione delle aree da destinare a parco pubblico, la cui superficie non dovrà

    comunque essere inferiore al 50% dell’area di ogni comprensorio.

    Per il comprensorio di “Punta Astura” tali aree da destinare a Parco Pubblico dovranno

    comprendere la pineta situata lungo il mare ed essere cedute gratuitamente al Comune.

    Art. 30

    ZONA Q : Verde privato

    Nella zona destinata a verde privato si applicano le seguenti norme:

    a) L’indice di cubatura fondiaria media non deve superare i 0,80 mc/mq;

    b) La superficie copribile non deve superare 1/10 dell’area del lotto e la costruzione deve

    avere superficie minima di mq. 100 (cento);

    c) Altezza massima non superi a mt. 10,50 dalla quota del terreno a sistemazione avvenuta,

    (salvo autorizzazione l’altezza di mt. 14,50 nella parte Est di Villa Brovelli);

    d) I distacchi dal filo stradale e dai confini devono essere pari almeno a mt. 7,00;

    e) Gli spazi liberi devono essere sistemati e mantenuti a giardino, salvo viali ed eventuali

    rampe di accesso ai locali del piano cantinato;

    f) È obbligatorio il rispetto delle alberature esistenti e delle caratteristiche panoramiche.

    Nelle zone di verde privato comprensionale la realizzazione deve essere preceduta da progetto

    unitario convenzionato esteso all’intero comprensorio. La tipologia edilizia verrà determinata in

    sede di tale progetto, che avrà efficacia di piano particolareggiato; la densità territoriale non dovrà

    comunque superare l’indice complessivo, fissato e ammesso l’accorpamento degli edifici, entro

    certi limiti, riservando una parte del comprensorio a verde condominiale e ad attrezzature sportive.

    Nel progetto unitario dovranno essere previste adeguate aree per i sevizi ed il verde pubblico,

    proporzionate alle necessità della popolazione insediabile; tali aree dovranno essere cedute

    gratuitamente al comune.

    Art. 31

    ZONA R : Verde pubblico

  • 13

    Questa zona è destinata alla creazione di parchi pubblici e contenente eventuali attrezzature

    sportive e ricreative.

    In sede di adozione di piani particolareggiati di esecuzione potrà essere prevista, in aree incluse

    nelle zone a parco pubblico e ritenute particolarmente idonee per le specifiche destinazioni di cui a

    presso, la creazione di impianti sportivi pubblici, non che costruzioni per ospitare particolari

    attività che rivestano il carattere di pubblico godimento.

    Tali costruzioni non devono arrecare alcun pregiudizio al godimento e alla agibilità del parco

    pubblico da parte della cittadinanza, alle alberature esistenti ed alle caratteristiche panoramiche ed

    ambientali del complesso.

    Tra le aree destinate a parco pubblico è previsto il comprensorio attualmente occupato dal Poligono

    Militare, del quale il P.R.G. auspica ed ipotizza il più rapido trasferimento.

    Tale comprensorio, costituirà, in connessione con il parco Nazione del Circeo, un importante

    elemento del sistema dei parchi territoriali suburbani di Roma.

    Art. 32

    ZONA S1 – ZONA RURALE

    Secondo D.G.R.L. n°568 del 22/5/1973 “ ... lo stesso Consenso ha richiesto che venga stralciato

    tutto quanto previsto nelle Zone S/1 e vengano annullate tutte le relative indicazioni planimetriche

    e di normativa … che in attesa … tutte le zone S/1, vanno classificate come zone territoriali

    omogenee di tipo ”E” … con il conseguente obbligo dell’osservanza dell’indice fondiario di 0,03

    mc/mq “…

    VARIANTE S1

    (aggiunta con DGRL n°647 del 12/2/1985)

    Art. 1

    Le presenti norme tecniche sono integrative di quelle contenute alla Tav. 9 del

    PRG. Esse sono relative alla Zona S1, stralciata dal PRG in sede di approvazione

    regionale. Pertanto riportano le previsioni relative a tale zona S1 salvo qualche

    precisazione ulteriore per le zone contermini, conseguente alle trasformazioni

    imposte dalle prescrizioni regionali.

    Il Piano, di cui alla presente Variante, è costituito dalle seguenti tavole.

    Allegato A) – perimetrazione Zona S1 e localizzazione delle osservazioni

    al PRG accolte:

    Fascia costiera.

    In scala 1:5.000

    Allegato B/1) - perimetrazione Zona S1 e localizzazione delle osservazioni

    al PRG accolte:

    Territorio.

    In scala 1:10.000

    Allegato B/2) – Come B/1

    Allegato C) – Stato di fatto dell’edilizia: Fascia costiera.

    In scala 1:5.000

    Allegato D) – Lottizzazioni esistenti: Fascia costiera.

    In scala 1:5.000

    Allegato E) – Stato di fatto dell’edilizia: Borgate.

    Allegato F) – Aree a servizi e verde, ai sensi del PRG

    TAV. 1/A - Zonizzazione Territorio. In scala 1:10.000

    TAV. 1/B - Zonizzazione Territorio. In scala 1:10.000

    TAV. 2 - Zonizzazione Fascia costiera In scala 1:5.000

  • 14

    TAV. 3 - Norme Tecniche

    TAV. 4 - Relazione

    ART.2

    L’attuazione della Variante della Zona S1 salvo quanto prescritto dai successivi

    art.4 e 6 delle presenti norme, avverrà per Concessioni singole, per piani

    particolareggiati di iniziativa comunale o per mezzo di lottizzazioni convenzionate

    di iniziativa dei proprietari contenuti nei singoli comparti.

    A tale riguardo restano salve le indicazioni degli articoli 3,4,5,6,7,8,9,10 delle

    norme Tecniche del PRG vigente, salvo quanto eventualmente variato nelle

    presenti norme. Tali piani particolareggiati dovranno essere redatti ai sensi di

    quanto prescritto dalla Legge Urbanistica n°76, dal D.M. del2-4-1968, ed ai sensi

    delle ulteriori definizioni e precisazioni circa gli standards contenute nelle presenti

    Norme.

    ART.3

    Le aree da sottoporre a Piano Particolareggiato o a lottizzazione convenzionata

    sono quelle contenute nei singoli perimetri riportati nella planimetria in scala

    1:10000 nelle tavole 1° e 1B per le aree esterne e nella planimetria a scala 1:5000

    nella Tavola 2 per le aree della fascia costiera.

    In tali comprensori sono da attribuire, ai sensi della Legge 6 Agosto1967, n°765,

    una dotazione di mq.24 per ogni abitante insediato.

    Queste aree pubbliche di norma vanno così ripartite all’interno dei Piani

    Particolareggiati o delle lottizzazioni convenzionate.

    a) mq 6,00 di aree per l’istruzione; asili nido, scuole materne e scuola

    dell’obbligo;

    b) mq 2,7 di aree per attrezzature di interesse comune: religiose, culturali,

    sociali, assistenziali, snitarie, amministrative e simili;

    c) mq 12 di aree per spazi pubblici attrezzati a verde, per il gioco e lo sport;

    d) mq 3,3 di aree per parcheggi (in aggiunta alle superfici a parcheggio

    previste dall’art. 18 della Legge 765.

    Art. 4 - ZONA S1 A

    Tale zona è compresa nella fascia aggregata all’espansione urbana di S. Barbara in

    conseguenza dello spostamento della tangenziale di scorrimento urbano, dovuto

    all’accoglimento in sede di approvazione Regionale di una Osservazione prodotta

    al riguardo dal Ministero della Difesa.

    In tale zona che comprende aree già edificate o in avanzato stato di edificazione, si

    procederà al completamento dei lotti liberi con concessioni edilizie singole.

    Valgono in tale zona i seguenti indici: indice di fabbricabilità fondiario 0,60

    mc/mq; altezza massima degli edifici m.8,50 distacchi dai confini e dalle strade

    contermini m. 5,00.

    “L’altezza massima degli edifici va ridotta da m. 8,50 a m. 7,50 e va

    aggiunto:”Lotto minimo mq.900” (aggiunto con DGRL n°647 del 12/2/1985)

    ART. 5 – ZONA S1 B

    Tale zona, analoga quanto ai caratteri urbanistici alla precedente, comprende aree

    abbastanza libere da edificazione. In tale zona si procederà ai Piani

  • 15

    Particolareggiati o per lottizzazioni convenzionate ai sensi di quanto indicato nel

    precedente art.3

    “L’area da pianificare va estesa a quella di ogni singolo comprensorio indicato dal

    perimetro relativo alla Tavola.” Sostituito secondo DGRL n°647 de12/2/1985 con “

    l’area da pianificare va estesa ad una superficie minima di mq.30.000; le

    indicazioni dei perimetri di comprensori riportate nella Tavola 2 sono, quindi da

    intendersi non vincolanti: all’interno dell’area da sottoporre ad intervento

    urbanistico preventivo, di iniziativa pubblica o privata, andranno reperite le aree da

    destinare a servizi nella misura ed ai sensi del precedente art.3, fermo restando che

    sono da intendersi invece vincolanti le indicazioni contenute nella Tavola n.2

    relative alla viabilità e piazza; il calcolo delle aree pubbliche da localizzare va fatto

    prevedendo la popolazione insediabile, considerata per ogni intervento proposto

    sulla base della dotazione di 80 mc per abitante ”

    Valgono in tale zona i seguenti indici:

    Indice di fabbricabilità comprensoriale 0,70 mc/mq; altezza massima degli edifici

    m.8,50 , lotto minimo mq 1.200; distacchi dai confini ml.7,50.

    ART.6 – ZONA S1 C

    “ Questa zona nasce dall’accoglimento della volontà del Consiglio Comunale. Essa

    risulta caratterizzata da un avanzato stato di parcellizzazione fondiaria del

    territorio, dovuto a lottizzazioni precedenti il 1967 (vedere tavola D).

    Nella zona sono consentite costruzioni per abitazioni con giardino, sia isolate che

    raggruppate in nuclei organizzati, secondo le seguenti prescrizioni:

    a) nel caso di costruzioni singole esse potranno essere autorizzate su lotti non

    inferiori a mq 3000, con indice di fabbricabilità di 0,20 mc/mq e altezza

    massima non superiore a mt 7,50 e distacchi di mt. 5,00 dai confini e mt

    7,00 dalle strade.

    Nel caso di proprietà maggiori è fatto l’obbligo di lottizzazione

    convenzionata, redatta ai sensi della Legge 6 Agosto 1967 n.765 e della

    legge 29 Gennaio 1977, n.10 ed estesa a tutta l’area di proprietà.

    In sede di convenzione il Comune determinerà il tipo di destinazione con

    cui vincolare le aree pubbliche, quantificate ai sensi della Legge 6-8-1967

    n.765.

    b) Nel caso di nuclei organizzati o lottizzati presentate all’esame

    dell’Amministrazione entro il 31-12-1966 si avrà: lotto minimo mq 1200

    superficie copribile pari a 1/10 del lotto al netto delle strade; indice di

    fabbricabilità pari a 0,35 mc/mq, riferito alla superficie fondiaria netta;

    altezza massima pari a mt 7,50 misurati dal piano di campagna a

    sistemazione avvenuta; distacchi dai confini di proprietà non inferiori a

    mt.5,00; distacchi dalle strade non inferiori a ml.7,00.

    Il rilascio della concessione edilizia è subordinata alla approvazione di una

    lottizzazione convenzionata, redatta ai sensi delle Leggi 6 Agosto 1967

    n.765, e 29-1-1977 n.10, estesa su di un comprensorio minimo di ha.2.

    In sede di convenzione il Comune potrà specificare le destinazioni d’uso

    delle aree pubbliche, reperite ai sensi della predetta legge 765 del 6-8-

    1967.“ Sostituito secondo DGRL n°647 de12/2/1985 con “ Tali zone si

    attueranno attraverso piani particolareggiati di iniziativa pubblica estesi al

    perimetro (nucleo), volti al reperimento degli standards relativi agli abitanti

  • 16

    insediati ed a quelli insediabili, nel rispetto dell’indice territoriale di 0,18

    mc/mq.

    All’interno del perimetro andranno, quindi reperite le aree da destinare a

    servizi nella misura minima di 18mq/ab in deroga a quanto previsto

    dall’art.3 delle NTA; il calcolo delle aree pubbliche da localizzare va fatto

    prevedendo la popolazione insediabile sulla base della dotazione di 80

    mc/ab e tenendo conto della popolazione insediata nelle zone stesse.

    Dovranno applicarsi i seguenti parametri:

    Ift = 0,18 mc/mq

    Iff = 0,20 mc/mq

    H (altezza degli edifice) = ml. 7,50

    N. piani = due

    Distacco dai confini = ml. 5,00

    Distacco stradale = ml. 7,00

    Nelle zone S1 C di cui trattasi è ammesso il rilascio di concessione edilizia

    anche in assenza dello strumento attuativo quando il lotto da utilizzare

    risulti intercluso tra fabbricati già realizzati almeno su due lati e da spazi

    pubblici almeno su un lato o da spazi pubblici su due lati e da fabbricati

    almeno su un lato: resta l’indice fondiario di 0,20 mc/mq e gli altri

    parametri di cui sopra.”

    ART.7 ZONA S1 D

    Tale zona, valide per le Borgate ed esterna alla vecchia S1 di cui al PRG

    comprende aree già parcellare ed urbanizzate ed in corso di avanzato

    processo di urbanizzazione. In essa si procederà al completamento della

    zona attraverso concessioni edilizie singole col rispetto delle seguenti

    prescrizioni: indice di edificabilità fondiaria 0,30 mc/mq, altezza massima

    m. 7,50, distacchi minimi dai confini e dalle strade contermini m. 5,00.

    ART. 8 ZONA S1 E

    Questa zona, valida per le Borgate ed esterna alla vecchia S1 di cui al PRG

    comprende le aree delle Borgate strettamente contermini a quelle già

    urbanizzate o in corso di avanzata urbanizzazione, di cui all’articolo

    precedente. Compito di questa zona è di costituire un efficace raccordo tra

    le sparse situazioni edilizie dovute al processo spontaneo di crescita

    edilizia dotando altresì tali nuovi aggregati di quelle attrezzature, aree verdi

    e servizi necessari.

    In tale zona si procederà per Piani Particolareggiati o per lottizzazioni

    convenzionate ai sensi di quanto indicato dal precedente Art.3.

    A questo fine il calcolo delle aree pubbliche da localizzarvi va fatto sulla

    base di quanto richiesto dal precedente art.3 delle presenti norme,

    calcolando la popolazione insediabile in ogni singolo comprensorio sulla

    base della dotazione di 80mc. abitante.

    La localizzazione dei servizi e delle aree verdi che compare nelle Tavole

    indica il luogo ove prioritariamente dovranno essere reperite le rispettive

    esigenze: salvo integrarle, se necessario, dopo l’avvenuto calcolo dele

    quantità.

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    Valgono in tale zona i seguenti indici;indice di fabbricabilità

    comprensoriale 0,40 mc/mq, altezza massima degli edifici m.7,50,

    “distacchi massimi m.7,50” sostituita con DGRL n°647 de12/2/1985 :”

    distacchi dai confini ml. 5,00; distacchi tra edifici: rapporto 1/1 ”; lotto

    minimo mq 1.200.

    ART. 9 ZONE A SERVIZI E VERDE

    Le localizzazioni a servizi e verde, contenute in ogni singolo comprensorio,

    sono indicative per le quantità. Compito di ogni singolo Piano

    Particolareggiato o lottizzazione convenzionata sarà di quantificare con

    esattezza tali superfici ai sensi delle presenti Norme, di definire il tipo di

    servizio o verde sentita l’Amministrazione Comunale, e di localizzarle

    definitivamente in concentrazioni opportune.

    Opere realizzate in assenza di Permesso di Costruire:

    Opere realizzate in assenza di Permesso di Costruire:

    Art. 33

    ZONA S2 : Zona rurale

    In tale zona sono consentite le costruzioni necessarie per la conduzione agricola e limitatamente

    anche di tipo residenziale.

    Nel caso di costruzioni singole, esse potranno essere autorizzate su lotti non inferiori a mq. 5.000

    con indice di fabbricabilità fondiario di 0,05 ed una altezza massima non inferiore a ml. 7,50.

    È obbligatorio il rispetto delle alberature esistenti.

    Art. 34

    ZONA S 3 : Zona agricola Vincolata

    In tale zona sono consentite soltanto le costruzioni necessarie per la conduzione agricola.

    Tali costruzioni non possono sorgere su lotti di superficie inferiore a mq. 25.000 e possono avere

    una cubatura utile massima di 0,03 mc/mq ed una altezza non superiore a ml. 7,50.

    È obbligatorio il rispetto delle alberature esistenti.

    Art. 35

    BORGATE RURALI

    Per le borgate rurali previste nel territorio comunale le previsioni di zonizzazione del P.R.G.

    intendono dare una prima indicazione preventiva ai successivi studi di piani particolareggiati.

    Art. 36

    ZONE VINCOLATE

    Indipendentemente alla destinazione di cui agli artt. Precendenti, alcune parti del territorio

    comunale sono soggette alle limitazioni imposte dai vincoli cimiteriali, di tutela paesistica e

    naturale, di rispetto della viabilità principale, etc.

    In tali parti è assolutamente vietata l’edificazione, e la relativa area può essere solamente

    computata agli effetti dell’applicazione dell’indice di edificabilità territoriale relativo alla

    destinazione di zona.

    Ulteriori aree del Comune di Nettuno risultano vincolate in conseguenza della presenza e

    dell’esercizio militare del Centro Esperienze Artiglieria, dislocato nella fascia costiera compresa tra

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    Cretarossa e Torre Astura. Questi vincoli, che sono di in edificabilità assoluta, restano legati al

    permanere del Poligono Militare. Ove questo dovesse trovare una dislocazione in altra zona, essi

    decadono ed entrano in vigore le prescrizioni d’uso previste nelle zonizzazioni di progetto.

    Art. 37

    ATTUAZIONE DEL PIANO

    L’Amministrazione Comunale imposterà l’attuazione di P.R.G. su appositi programmi che saranno

    formulati in base alle dinamiche esigenze di sviluppo della Città e del suo territorio.

    Il Comune di Nettuno si avvarrà, per l’attuazione del P.R.G. delle disposizioni legislative vigenti e

    delle disposizioni legislative urbanistiche che verranno emanate successivamente.

    In particolare verranno utilizzate le facoltà concesse all’Amministrazione dall’art. 18 della legge 17

    agosto 1942, n. 1150 e della legge 18 aprile 1962, n. 167 riguardante il reperimento di aree da

    destinare all’edilizia economica e popolare.

    E ancora:

    secondo D.G.R.L. n°568 del 22/5/1973: “Considerato… l’area del poligono di Tiro destinata dal

    piano a parco territoriale,… che la stessa, … va destinata a zona militare; … qualora in avvenire

    l’uso militare venisse dimesso la conseguente utilizzazione potrebbe solo effettuarsi

    successivamente alla approvazione di una variante al piano che destini tutta la zona a parco

    regionale pubblico previo studio attento di tutta l’area”

    ……. “Non si ritiene ammissibile l’emendamento proposto dal sindaco circa l’aumento degli indici

    di densità fondiaria ed approvato dal Consiglio Comunale in sede di controdeduzioni alle

    osservazioni;”

    ….. “ Le seguenti osservazioni appaiono meritevoli di accoglimento … e pertanto si rinvia

    l’inserimento delle loro richieste, in sede di studio dei rispettivi piani particolareggiati; Censi Luisa

    1, Campolo Filippo 2, Tempera Vladimiro 5, Liberati Aimone 15, Persi Otello 18, Toscano Mario

    22, Serpa Piera 24, Spera Fortunato 28, Parinti Anna Maria 29, Castellani Rodolfo 32, Soc.

    Immobiliare Nettuno 40, Canestrari Gerardo 52, Gafforio Elena 63, Consolini Fortunata 67,

    Marocca Adolfo 69, Dromi Francesco 73, De vita Francesco 74, Romana Commercio Petroli 80,

    De Angelis Armando 84, Palmieri Luciano 86, abitanti Borgata Cadolino 88;”

    ….. “ Considerato che ,…, l’ottava direzione lavori Genio Militare ha segnalato la necessità che la

    zona in cui è compresa la “Batteria Biancardi”- assoggettata a servitù militare – mantenga tale

    destinazione nelle previsioni del Piano;”