16
Il settore delle acque minerali in Italia 1 L’11 gennaio 2011 Richard Lockman, di origine statunitense ma da poco diplomato Master of Management in Food & Beverage della SDA Bocconi, viene assunto in una nota società di consulenza americana con sede a Milano. Lo stesso giorno il manager cui è affidato lo convoca per presentargli il primo progetto sul quale verrà coinvolto: lo studio del settore delle acque minerali in Italia in vista di un investimento. In ragione degli studi appena conclusi, Richard sente di avere in mano le conocenze e gli strumenti necessari per iniziare a lavorarci; sa che l’Italia rappresenta il primo Paese in Europa e tra i primi al mondo per consumo di acqua minerale e che si contraddistingue per una notevole presenza di operatori. Si mette, quindi, subito all’opera, ponendosi come obiettivo quello di rispondere a tre domande fondamentali: a) Come si articola la struttura del settore delle acque minerali in Italia? b) Quali scelte strategiche contraddistinguono gli operatori? c) E’ un settore in cui può essere interessante investire? L’evoluzione del settore Già a partire dalla fine degli anni Settanta si diffonde in Italia il consumo di acqua in bottiglia. L’avvento di questo fenomeno si deve, da una parte, all’introduzione delle bottiglie in plastica PVC, avvenuta nel 1970 ad opera di Sanpellegrino con la bottiglia di Acqua Panna da 1,5 litri, e, dall’altra, al fenomeno della contaminazione di alcune acque pubbliche con atrazina, una sostanza utilizzata in agricoltura. Fino a quel momento, al pari di altri Paesi europei a forte tradizione termale, il mercato italiano era stato prevalentemente locale, legato alle proprietà medico-terapeutiche delle acque minerali naturali distribuite in bottiglie di vetro e ad appannaggio delle classi più agiate. Tav. 1 – L’evoluzione della produzione e dei consumi di acque minerali e di sorgente in Italia, 1980-2010 Produzione Consumi milioni di litri ∆% milioni di litri ∆% 1980 2.350 -- 2.350 - 1985 3.400 44,7 3.400 44,7 1990 6.100 79,4 6.100 79,4 1995 8.150 1,9 7.880 1,0 1996 8.450 3,7 8.130 3,2 1997 8.800 4,1 8.420 3,6 1998 9.300 5,7 8.850 5,1 1999 9.750 4,8 9.260 4,6 2000 10.360 6,3 9.680 4,5 2001 10.750 3,8 10.020 3,5 2002 11.150 3,7 10.090 0,7 2003 11.900 6,7 11.080 9,8 2004 11.400 -4,2 10.630 -4,1 2005 11.800 3,5 10.900 2,5 2006 12.200 3,4 11.200 2,8 2007 12.600 3,3 11.580 3,4 2008 12.500 -0,8 11.520 -0,5 2009 12.400 -0,8 11.400 -1,0 2010 12.100 -2,4 11.150 -2,2 Fonte: Beverfood 1 La nota è stata preparata da Angela Amodio sulla base di un precedente lavoro di raccolta dati e analisi condotto con Massimiliano Bruni ed è stata rivista da Paolo Russo. 1

Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Il settore delle acque minerali in Italia1 L’11 gennaio 2011 Richard Lockman, di origine statunitense ma da poco diplomato Master of Management in Food & Beverage della SDA Bocconi, viene assunto in una nota società di consulenza americana con sede a Milano. Lo stesso giorno il manager cui è affidato lo convoca per presentargli il primo progetto sul quale verrà coinvolto: lo studio del settore delle acque minerali in Italia in vista di un investimento. In ragione degli studi appena conclusi, Richard sente di avere in mano le conocenze e gli strumenti necessari per iniziare a lavorarci; sa che l’Italia rappresenta il primo Paese in Europa e tra i primi al mondo per consumo di acqua minerale e che si contraddistingue per una notevole presenza di operatori. Si mette, quindi, subito all’opera, ponendosi come obiettivo quello di rispondere a tre domande fondamentali: a) Come si articola la struttura del settore delle acque minerali in Italia? b) Quali scelte strategiche contraddistinguono gli operatori? c) E’ un settore in cui può essere interessante investire? L’evoluzione del settore Già a partire dalla fine degli anni Settanta si diffonde in Italia il consumo di acqua in bottiglia. L’avvento di questo fenomeno si deve, da una parte, all’introduzione delle bottiglie in plastica PVC, avvenuta nel 1970 ad opera di Sanpellegrino con la bottiglia di Acqua Panna da 1,5 litri, e, dall’altra, al fenomeno della contaminazione di alcune acque pubbliche con atrazina, una sostanza utilizzata in agricoltura. Fino a quel momento, al pari di altri Paesi europei a forte tradizione termale, il mercato italiano era stato prevalentemente locale, legato alle proprietà medico-terapeutiche delle acque minerali naturali distribuite in bottiglie di vetro e ad appannaggio delle classi più agiate. Tav. 1 – L’evoluzione della produzione e dei consumi di acque minerali e di sorgente in Italia, 1980-2010

Produzione Consumi

milioni di litri ∆% milioni di litri ∆% 1980 2.350 -- 2.350 - 1985 3.400 44,7 3.400 44,7 1990 6.100 79,4 6.100 79,4 1995 8.150 1,9 7.880 1,0 1996 8.450 3,7 8.130 3,2 1997 8.800 4,1 8.420 3,6 1998 9.300 5,7 8.850 5,1 1999 9.750 4,8 9.260 4,6 2000 10.360 6,3 9.680 4,5 2001 10.750 3,8 10.020 3,5 2002 11.150 3,7 10.090 0,7 2003 11.900 6,7 11.080 9,8 2004 11.400 -4,2 10.630 -4,1 2005 11.800 3,5 10.900 2,5 2006 12.200 3,4 11.200 2,8 2007 12.600 3,3 11.580 3,4 2008 12.500 -0,8 11.520 -0,5 2009 12.400 -0,8 11.400 -1,0 2010 12.100 -2,4 11.150 -2,2 Fonte: Beverfood

1 La nota è stata preparata da Angela Amodio sulla base di un precedente lavoro di raccolta dati e analisi condotto con Massimiliano Bruni ed è stata rivista da Paolo Russo.

1

Page 2: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Nel 1980 la produzione e il consumo di acque minerali e di sorgente in Italia si attestava intorno ai 2.350 milioni di litri. Il settore è stato poi protagonista di una crescita continua che nel 2010 ha portato a 12.100 milioni di litri prodotti e 11.150 milioni di litri di acque minerali consumati – pari a 186 litri pro-capite - (Tav. 1). I lievi cali registrati negli ultimi anni sono da attribuire tanto a fattori contingenti, quali la riduzione dei turisti stranieri nel nostro Paese o la situazione climatica sfavorevole con estati meno calde rispetto alle aspettative, quanto alla riduzione del numero degli operatori. Inoltre, è possibile immaginare che anche sulla recente evoluzione di questo comparto possa aver pesato lo scenario economico attuale. Il settore conta oggi 290 marchi di acqua confezionata da 165 società imbottigliatrici, con un giro d’affari pari a 2,1 miliardi di Euro (il prezzo di fabbrica medio al litro risulta, quindi, pari a 0,17 Euro) (Tav. 2). In questo contesto emergono otto operatori che realizzano oltre il 70% dei volumi prodotti (Tav. 3). Tav. 2 - I numeri di sintesi del settore delle acque minerali e di sorgente in Italia

Variabili settoriali Unità di misura 2006 2007 2008 2009 2010

Stabilimenti n. 190 192 189 168 165 Marche n. 320 321 321 292 290 Produzione Ml litri 12.200 12.600 12.500 12.400 12.100 Giro d’affari Ml Euro 2.200 2.350 2.300 2.200 2.100 Fonte: elaborazioni Beverfood su dati associativi, dei produttori e degli Istituti di ricerca

Sebbene l’Italia si posizioni al secondo posto nella classifica dei principali esportatori al mondo di acque minerali – con più di 390 milioni US$ nel 2008, seconda solo alla Francia2 –, le esportazioni pesano solo il 10% sul totale della produzione nazionale (Fonte: Beverfood) e vantano un significativo potenziale di espansione.

2 Fonte: ns. elaborazioni su dati UN-Comtrade.

2

Page 3: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Tav. 3 - I principali produttori di acque minerali naturali in Italia - 2009

Produttori Gruppi

Quantità prodotte Fatturato

ROI (%)

Quota di mercato sul canale GDO

Quota di mercato sul

canale Ho.Re.Ca.

Principali marchi imbottigliati

GDO (formato PET) Ho.Re.Ca. (formato vetro)

Ml litri Peso %

su totale

settore Ml Euro

Peso % su

totale settore

Vol. (%)

Val. (%)

Vol. (%)

Val. (%)

Quota di mercato P

medio al litro

(€)

Quota di mercato

P medio

al litro (€)

Vol. (%)

Val. (%)

Vol. (%)

Val. (%)

1 Sanpellegrino S.p.A. Nestlé Waters 2.852 23,0 615* 28,0 8,7 25,5 28,1 25,8 33,7

S.Pellegrino 1,0 1,8 0,69 5,7 8,5 0,60 Acqua Panna 4,3 4,7 0,29 6,8 10,4 0,60 Levissima 10,7 12,1 0,33 3,9 3,8 0,38 Nestlé Vera 6,0 6,0 0,22 - - - San Bernardo - - 0,31 3,1 4,3 0,54 Pejo - - - 2,9 2,6 0,35 Lora Recoaro - - 0,25 3,4 3,8 0,45 Perrier** - - - 0,1 0,3 1,93

2 Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. Zoppas 2.195 17,7 580 26,4 20,0 17,1 12,5 7,0 6,9

San Benedetto 8,9 8,9 0,25 5,1 5,2 0,40 Guizza 7,8 3,3 - - - - Nepi - - - 2,0 1,7 0,34

3 Rocchetta S.p.A./Acqua e Terme di Uliveto S.p.A.

Co.Ge.Di. International 868 7,0 246 11,2 -0,2 (R.) e

4,3 (U.) 9,0 12,1 0,1 0,2

Rocchetta 4,7 4,7 0,34

0,1 0,2 0,67

Uliveto 4,2 4,2 0,36

4 Ferrarelle S.p.A.** Pontecorvo 806 6,5 175 8,0 12,8 9,5 11,2 13,0 10,2 Ferrarelle 4,9 6,1 0,30 7,0 5,2 0,30 Boario 1,3 1,1 0,22 2,3 1,9 0,32 Vitasnella 2,0 2,5 0,31 - - -

5 Fonti di Vinadio Srl Bertone 756 6,1 134 6,2 54,5 4,2 6,2 - - Sant'Anna 4,2 6,2 0,26 - - - 6 Norda S.p.A. Pessina 546 4,4 67 1,8 4,4 - - 13,9 12,9 Norda - - - 7,2 6,8 0,37

7 Spumador S.p.A. Trilantic Capital Partners

496 4,0 154 (2008) 4,1 - 1,6 1,7 1,4 1,4

Sant'Antonio - - 0,21 0,8 0,7 0,31

Sant'Andrea 0,9 0,9 - - - -

8 Monticchio Gaudianello Efibanca 446 3,6 42 (2008) 1,1 -3,1 (2008) - - 4,3 2,6 Fonte G.M. - - - 2,5 1,4 0,22 Primi 8 produttori 8.965 72,3 2.013 91,5 9,1 66,9 71,8 65,5 67,9 Primi 21 marchi 60,9 62,5 - 52,9 56,8 - Altri produttori 3.435 27,7 187 8,5 - 33,1 28,2 34,5 32,1 Altri marchi 39,1 32,4 - 47,1 43,2 - TOTALE 12.400 100,0 2.200 100,0 - 100,0 100,0 100,0 100,0 TOTALE 100,0 100,0 0,22 100,0 100,0 0,39 Fonte: ns. elaborazioni su Beverfood, AIDA, IRI, Euromonitor. *Dal dato di fatturato di Sanpellegrino S.p.A. si sono esclusi i ricavi delle vendite di prodotti diversi dall’acqua minerale confezionata (pari al 25% sul totale del fatturato 2009 – come da dichiarazioni aziendali). ** Sanpellegrino S.p.A. commercializza l’acqua minerale Perrier importata dalla consorella francese Perrier Vittel. *** Ferrarelle continua a produrre e distribuire in Italia l’acqua e le bevande Vitasnella del Gruppo Danone.

3

Page 4: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

I consumi A determinare gli elevati livelli di consumo di acqua minerale in Italia concorrono una serie di elementi che contraddistinguono il settore: l’acqua in bottiglia è posizionata su fasce di prezzo inferiori a quelle di altri Paesi e soprattutto si caratterizza per un sistema distributivo capillare che la rende disponibile in numerosi e diversi punti vendita, compresi quelli mobili o stagionali. Gran parte dell’acqua minerale in bottiglia è acquistata in Italia per uso domestico attraverso i canali del porta a porta (consegne a domicilio), del dettaglio tradizionale (negozi al dettaglio e minimarket) e soprattutto della GDO (punti vendita a libero servizio di medie e grandi dimensioni della Grande Distribuzione Organizzata, quali ipermercati, supermercati, superette e discount). Il consumo fuori casa, invece, passa attraverso i canali Ho.Re.Ca. (hotel, bar, ristoranti e società di catering) e vending (distributori automatici), che, con una quota pari a meno del 20% del totale delle vendite di acque minerali nel 2010, seguono, anche se grande distanza, la GDO (Fig. 1). Fig. 1 – La supply chain delle acque minerali e la percentuale di vendite per canale, 2010

Fonte: ns. elaborazione e dati Beverfood

Sul piano tipologico, il 64% dei consumi riguarda le acque lisce, mentre le frizzanti, grazie alla proprietà acidula dell’anidride carbonica che stimola la digeribilità e la dissetanza, hanno una maggior incidenza di consumi nella ristorazione (Fonte: Beverfood). In termini di packaging, invece, la netta prevalenza dei consumi domestici rispetto ai consumi fuori casa si riflette nell’elevata quota dei consumi di acque in bottiglie in PET, pari al 79% del totale delle vendite nel 2010, soprattutto nei formati da 1,5 litri e più recentemente anche da 2

4

Page 5: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

litri. Scende, invece, al 18% la quota dei consumi di acque in bottiglie di vetro. I bocconi e il brik, infine, hanno un ruolo marginale (2%) (Fonte: Beverfood). Considerando i consumi pro capite nei 27 paesi dell’Unione Europea per il periodo 1996-2007, l’Italia, con consumi intorno ai 92 m3 annui per abitante, presenta valori superiori alla media europea, pari a 85 m3 annui per abitante, ma inferiori rispetto alla Spagna (100 m3) e al Regno Unito (110 m3). Nel 2010, sempre secondo l’ISTAT, il 10,8% delle famiglie italiane lamenta, però, irregolarità nell’erogazione dell’acqua. Inoltre, la diffidenza nel bere acqua di rubinetto si manifesta ancora elevata nel Paese: il 32,8% delle famiglie ha al suo interno uno o più componenti che dichiarano di non fidarsi a berla. Tuttavia, sia il giudizio negativo delle famiglie sull’erogazione di acqua sia la diffidenza nel bere acqua di rubinetto hanno mostrato segnali di miglioramento negli ultimi dieci anni. Le famiglie con un giudizio negativo sull’erogazione passano, infatti, dal 16,2% nel 2001 al 10,8% nel 2010. Anche le famiglie che annoverano al proprio interno uno o più membri che non si fidano a bere acqua di rubinetto diminuiscono dal 42% nel 2001 al 32,8% nel 2010. Infine, la Divisione Panel Services di Gfk Eurisko, intervistando un campione significativo di responsabili di acquisto, ha calcolato l’indice di penetrazione delle bevande analcoliche negli anni 2007, 2008 e 2009. L’acqua confezionata continua ad essere la bevanda analcolica più diffusa in Italia ed è acquistata da oltre il 98% delle famiglie italiane (si fa riferimento all’indice di penetrazione, ovvero la percentuale sul totale delle famiglie che ha acquistato il prodotto almeno una volta nell’arco dell’anno). Anche le bevande gassate e le categorie a base di frutta assumono un ruolo importante nelle scelte di acquisto, ma non sembrano costituire una minaccia per il settore nel medio periodo. I canali distributivi Il tipo di canale distributivo, al quale corrispondono momenti e occasioni di consumo diversi e spesso anche target di mercato tra loro disomogenei, influenza le scelte legate alla tipologia di prodotto, al formato, al packaging e alla marca. Le acque distribuite presso la GDO sono imbottigliate prevalentemente in bottiglie di plastica PET (IRI a ottobre 2009 riporta un peso pari al 99,4% della plastica sul totale delle acque confezionate presenti nella grande distribuzione). In questo stesso canale emerge, inoltre, la tendenza all’acquisto di formati grandi (il 95,5% delle vendite si concentra sui formati superiori ai 0,5 litri) e contraddistinti da un marchio riconosciuto (sono branded quasi il 70% delle acque vendute nella GDO). Il premio di prezzo al litro riconosciuto dal dettaglio ai brand dotati di un posizionamento di marca premium risulta superiore del 50% (0,33 Euro – IVA inclusa) rispetto alla media del totale delle bottiglie in plastica (0,22 Euro – IVA inclusa). Presso la GDO la maggior parte dei marchi, sia di acque frizzanti sia di acque naturali, assume un posizionamento medium, con un prezzo di vendita al cliente finale compreso tra 0,19 e 0,27 Euro al litro, e primo prezzo. Solo otto marchi di acque frizzanti, con in testa S.Pellegrino, e sette marchi di acque naturali, prima Sangemini, godono di un posizionamento premium. Il circuito dei grossisti risulta molto utile per analizzare sia il canale Ho.Re.Ca sia, in taluni casi, il dettaglio tradizionale italiano. I dati riferiti a questi canali mostrano, rispetto a quanto visto nella GDO, un maggiore presenza delle acque frizzanti, in termini di tipologia di prodotto, e dei piccoli formati in PET e dei formati in vetro, in termini di packaging (Fonte: IRI – ottobre 2009). Inoltre, quando destinati al consumo sul canale Ho.Re.Ca., talvolta i medesimi marchi possono assumere un differente posizionamento di prezzo. Ne deriva che, accanto a brand caratterizzati da un’immagine coerente e indipendente dai canali di vendita, si ritrovano marchi, che, invece, sono oggetto di diverse scelte di posizionamento rispetto al formato e al canale di vendita stesso (Tav. 3).

5

Page 6: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Nel canale Ho.Re.Ca. spiccano, inoltre, le cosiddette “bottiglie da ristorazione”, formati in vetro esclusivi poiché personalizzati dai produttori più qualificati con moderni tappi a vite richiudibili, etichette di particolare pregio e design distintivi. Le tradizionali Vichy, bottiglie in vetro con tappo a corona e per lo più “vuoto a rendere” continuano, invece, a costituire il formato preferito per il canale “porta a porta”. Il tipo di canale distributivo adottato influenza pesantemente le strategie di vendita, l’assetto organizzativo-commerciale e l’ampiezza dell’ambito geografico di riferimento dei produttori di acque minerali. La maggioranza degli operatori in Italia agisce su scala locale o al massimo pluriregionale. Per gran parte di essi il dettaglio tradizionale e il “porta a porta” rimangono due canali importanti per le vendite domestiche, mentre i ristoranti sono i target principali per i consumi fuori casa. Le imprese della GDO, infatti, richiedono elevate commissioni di ingresso per l’esposizione del prodotto a terra nel punto vendita3. Inoltre, se, da una parte, la GDO tende a prediligere le acque dotate di un marchio forte con un background comunicativo e pubblicitario sostenuto, dall’altra, il sempre più frequente ricorso alle promozioni impone ai produttori di concedere sconti ai distributori per mantenere o aumentare le quote di mercato acquisite. In questo modo, tanto gli imbottigliatori di acque minerali quanto gli operatori della GDO finiscono col poter contare su basse marginalità. La GDO, scavalcando i distributori, ha progressivamente accorciato i canali commerciali e distributivi dell’intero settore beverage, ma per il canale Ho.Re.Ca. i grossisti e i concessionari giocano ancora un ruolo fondamentale. A causa dell’elevata frammentazione del settore (in Italia si contano circa 200.000 esercizi ristorativi e simili) e dei servizi richiesti da questa categoria di operatori risulta indispensabile l’intermediazione dei distributori per tutte le imprese che decidono di vendere attraverso questo canale. La produzione e la logistica Le imprese incluse nel settore delle acque minerali si occupano della captazione alla sorgente e dell’imbottigliamento, oltre che della logistica e della relazione con i distributori per la vendita presso i diversi canali. Il processo produttivo varia in funzione del materiale usato per il packaging. Per le acque distribuite in bottiglie in plastica PET a perdere, l’acqua, estratta dalla sorgente tramite un sistema di canalizzazioni, viene accumulata in appositi serbatoi e arriva allo stabilimento. Qui le preforme in PET hanno già subito il soffiaggio, possono essere stoccate in silos e, solo dopo esser state sciacquate, vengono riempite con l’acqua. Una volta passate dalla tappatrice e dall’etichettatrice, le bottiglie sono pronte per essere imballate, con cartone o con film termoretraibile, per confluire nel magazzino dei prodotti finiti ed essere infine distribuite. Il processo produttivo delle bottiglie in vetro a rendere, comparabile a quest’ultimo nella fase iniziale, si differenzia soprattutto nell’attività di raccolta e pulitura delle bottiglie già utilizzate. L’imbottigliamento, sia che si tratti di acque minerali sia che si considerino le acque di sorgente, deve avvenire nei pressi della sorgente. Il PET è di gran lunga preferito dagli imbottigliatori poichè garantisce sicurezza, sia nelle fasi di movimentazione sia nel punto vendita, comporta un notevole risparmio in termini di trasporto, consente di eliminare i costi per il recupero e il lavaggio delle bottiglie e determina un aumento della quantità di prodotto per metro quadro espositivo. Tutto questo accellera notevolmente il processo logistico-produttivo. Inoltre, se la produzione di bottiglie in PET è stata internalizzata dai produttori/imbottigliatori che provvedono direttamente all’acquisto del polimero, le bottiglie in vetro vengono prodotte da terzi.

3 Generalmente alle acque minerali confezionate è riservata una zona ad hoc in cui si posizionano le unità di carico pallettizzate.

6

Page 7: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

In Europa si contano solo due fornitori di bottiglie in vetro: Saint-Gobain e Owens-Illinois. I fornitori di preforme in PET cui si rivolgono le aziende italiane del settore sono, invece, più numerosi e presenti anche entro i confini nazionali. Conclusosi il processo di imbottigliamento, si passa alla distribuzione fisica e allo stoccaggio dei prodotti. La prima fase di trasporto comporta il passaggio dei prodotti dall’impianto di imbottigliamento al magazzino centrale del produttore o del distributore e avviene sia su gomma sia su rotaia. Nella seconda fase di trasporto, tipica del canale Ho.Re.Ca. e del dettaglio tradizionale, si fa uso di autocarri e furgoni che collegano il deposito del grossista ai punti vendita e di consumo. Il canale della Grande Distribuzione, invece, si contraddistingue per la presenza di Centri Distributivi, i cosiddetti Ce.Di., che vengono direttamente e ripetutamente forniti dal produttore. E’ in questi centri che avviene anche lo stoccaggio temporaneo dei prodotti prima della consegna ai punti vendita. Nel caso delle acque minerali, l’alta rotazione e l’elevata occupazione di spazio stimolano l’utilizzo della tecnica del cross docking. Esiste cioè nei Ce.Di. un’area a terra nelle vicinanze delle porte di ingresso e di uscita in cui stoccare temporaneamente, per pochi giorni o addirittura per ore, prodotti movimentati a pallet interi. I concorrenti Sebbene il settore si contraddistingua per la presenza di ben 290 marchi, alcuni Gruppi dominano la scena nazionale. Leader indiscusso di mercato è Sanpellegrino S.p.A. che, con i suoi 9 marchi (S.Pellegrino, Levissima, Nestlé Vera, Acqua Panna, San Bernardo, Pejo, Lora Recoaro e Perrier), concentra più di un quinto della produzione nazionale e registra un fatturato superiore agli 800 milioni di Euro (dato 2009) (Tav. 3 e Allegato 1). Seguono Acqua Minerale San Benedetto S.p.A., Rocchetta S.p.A./Uliveto S.p.A. (la cui commercializzazione è affidata a Co.Ge.Di. International, società dello stesso Gruppo) e Ferrarelle S.p.A. Questi primi quattro operatori realizzano più del 54% dei volumi prodotti a livello nazionale. Sanpellegrino, Acqua Minerale San Benedetto, Rocchetta/Uliveto e Ferrarelle detengono, inoltre, il 61,1% della quota di mercato a volume sul canale GDO e il 45,9% sul canale Ho.Re.Ca. La loro importanza nel panorama nazionale viene confermata anche se si considerano i marchi: gli 11 brand principali che questi operatori distribuiscono sul canale GDO possono vantare una quota di mercato a volume pari al 55,8%; i 13 presenti sul canale Ho.Re.Ca. hanno una quota leggermente più bassa (42,4%) (Tav. 3). Il resto del mercato è suddiviso tra le oltre 250 marche regionali e locali. I marchi del gruppo Sanpellegrino sono protagonisti del settore anche fuori dai confini nazionali. Sebbene gran parte dei produttori miri a coprire sia il consumo domestico sia il fuori casa, anche nella definizione dei fattori critici di successo il ruolo del canale diviene determinante. Nell’Ho.Re.Ca. la scelta del prodotto non è generalmente operata dal consumatore finale ma dal gestore dell’esercizio, che, a seconda del livello di servizio offerto, assegna un’importanza diversa agli elementi del prodotto (prezzo, efficienza e rapidità nella consegna, qualità, packaging, brand). Anche nel vending (distribuzione automatica) il consumatore si trova spesso davanti a un solo prodotto, che non ha scelto ma che acquista per necessità. Ben diversa è la situazione quando si prendono in considerazione i canali per il consumo domestico. In quest’ambito la concorrenza si gioca sulla qualità, la marca, la pubblicità e assume un ruolo fondamentale il potere contrattuale nei confronti della Grande Distribuzione. La comunicazione Per le numerose imprese che operano in questo settore la possibilità di costruire una forte identità di marca passa anche attraverso la presenza sui principali mezzi di comunicazione:

7

Page 8: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

prima tra tutte la televisione. Circa l’80% del totale degli investimenti pubblicitari delle aziende del settore è, infatti, allocato su questo canale (Fonte: elaborazioni Maxus su fonte Nielsen). In tal senso, top spender nel 2008 sono stati il Gruppo CoGeDi International, con Rocchetta e Uliveto, Ferrarelle e Nestlé Waters Italia (Tav. 4). Anche le caratteristiche della bottiglia, con ciò intendendosi sia i materiali sia il formato, sono gli elementi di comunicazione del prodotto e della marca. Negli ultimi anni, infatti, i maggiori sforzi dei produttori si sono indirizzati verso l’ideazione di packaging sempre più innovativi e soprattutto adatti alle peculiarità dei target di riferimento. Basti pensare alle bottigliette in PET da 0,25 e da 0,33 litri, spesso colorate, particolarmente maneggevoli, “squeezable” e con tappo easycap destinate ai bambini. O ancora alle bottiglie in PET da 0,75, anch’esse “squeezable” e con easycap, nate per soddisfare soprattutto le esigenze degli sportivi. Inoltre, l’etichetta è sempre più uno spazio destinato a comunicare e ad enfatizzare tanto i benefici effetti sulla salute determinati dai prodotti quanto gli sforzi delle aziende per la sostenibilità e la tutela ambientale. Tav. 4 – Gli investimenti pubblicitari delle principali aziende produttrici di acque confezionate in Italia (valori in milioni di Euro; ranking per investimenti 2008) e quote di mercato 2009, in volume e in valore, sul canale retail (GDO e negozi tradizionali)

Gruppi Marchi principali 2006 2007 2008 Peso su

totale 2008

Gen-Ago 2008

Gen-Ago 2009

Quota di mercato

2009 (volume)

Quota di mercato

2009 (valore)

CoGeDi International S.p.A.

Rocchetta, Uliveto, Brio Blu 38.213 38.283 37.546 35,7% 27.835 19.621 9% 12,1%

Ferrarelle S.p.A. Ferrarelle, Boario, Vitasnella, Natia, Santagata, Evian

15.260 16.863 16.818 16,0% 15.181 11.295 9,5% 11,2%

Nestlé Waters Italia

S.Pellegrino, Levissima, Nestlé Vera, Acqua Panna, San Bernardo, Pejo, Lora Recoaro, Perrier

12.711 14.392 11.261 10,7% 10.022 3.860 25,5% 28,%

S.G.A.M. Lete, Prata 18.497 12.077 11.004 10,5% 9.290 7.132 5,6% 4,5%

San Benedetto S.p.A.

San Benedetto, Guizza, Primavera di Popoli, Nepi, Valle Reale

10.677 9.846 10.257 9,7% 8.465 7.433 17,1% 12,5%

Fonti di Vinadio S.r.l.

Sant’Anna di Vinadio, Sant’Anna Sorgente Rebruant, Alpi Bianche, Alte Vette, Cime Bianche, Valle Stura

6.621 9.348 5.626 5,3% 3.987 844 4,2% 6,2%

Norda S.p.A.

Norda, Lynx, Alisea Sorgente Leonardo, Grigna, Imperiale, Luna

1.189 2.287 3.355 3,2% 2.588 1.961 n.d. n.d.

Paradiso S.p.A. Fonte Corte Paradiso 8 3 3.118 3,0% 3.117 1.192 n.d. n.d. Lauretana S.p.A. Lauretana 995 2.380 2.911 2,8% 2.024 1.779 n.d. n.d.

Sangemini S.p.A. Sangemini, Fiuggi, Fabia 6.989 2.287 2.073 2,0% 1.822 885 2,3% 4,2%

Gaudianello Monticchio

Fonte Gaudianello Monticchio e Festosa, Ninfa Leggera

178 n.d. 1.128 1,1% 1.128 351 n.d. n.d.

Sorgente Santa Croce Santa Croce 7.414 2.076 131 0,1% n.d. 81 1,4% 2,2%

Lurisia Lurisia 830 48 n.d. - n.d. 2 n.d. n.d. TOTALE 119.582 109.890 105.228 100% 100,0% 56.436 74,6% 80,9%

Fonte: ns. elaborazioni Maxus su fonte Nielsen, Euromonitor

8

Page 9: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

La struttura dei costi Si riporta di seguito il peso delle singole voci di costo sul totale, per la produzione e la vendita di una bottiglia in plastica PET. Tav. 5 – La struttura dei costi di una bottiglia in plastica PET (valori in %) Acqua 1 Preforma in PET, tappo, involucro che avvolge il pacco da 6 60 Marketing e pubblicità 12 Altre spese generali (amministrazione e commerciale) 6 Personale 9 Energia (impanto di produzione) 8 Ammortamenti 4 Totale costi 100 Fonte: dati aziendali.

Inoltre, tenendo presente che il prezzo di fabbrica medio al litro è pari a 0,17 Euro, è possibile evidenziare che le imprese operanti sul canale Ho.Re.Ca. riescono a spuntare un premio di prezzo più alto (il prezzo medio al litro su questo canale delle acque confezionate in vetro è 0,39 Euro). Le caratteristiche del canale GDO tendono, invece, a ridurre il margine (il prezzo medio al litro su questo canale delle acque confezionate in plastica è 0,22 Euro) (§ L’evoluzione del settore e Tav. 3). Tendenze e prospettive L’elevato numero di marchi presenti sul mercato italiano e i già elevati livelli di consumo pro-capite sono entrambi indicatori della maturità del settore e sembrano lasciare poco spazio per la crescita o l’ingresso di nuovi operatori. Tuttavia, c’è da aspettarsi che eventuali segnali di sviluppo provengano prevalentemente dal diffondersi delle tendenze salutistiche che stanno guidando sempre più le scelte di acquisto e di consumo alimentari. In tal senso, potranno essere avantaggiate le acque lisce, percepite come più salutari, ma anche le acque funzionali e quelle che sapranno puntare sulla qualità e la sicurezza del prodotto. Al contempo, però, al possibile aumento della domanda potrà corrispondere un incremento dei prezzi al consumo e un potere sempre maggiore da parte dei player della GDO. Il canale degli ipermercati e supermercati, prima, e del porta a porta, poi, sembrano, infatti, essere prioritari nei piani degli operatori che puntano sui volumi. La ristorazione rimane, invece, il canale che permette i maggiori e migliori ritorni in termini di immagine, con la possibilità di raggiungere target di clientela specifici. L’Ho.Re.Ca. è, inoltre, il canale privilegiato per i produttori che intendono puntare sulle esportazioni con un marchio riconosciuto e riconoscibile.

9

Page 10: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Allegato 1 Tav. 1.1 – Il profilo dei principali operatori nazionali

Produttore Profilo Marchi principali

Quota di mercato

retail 2009 (Vol.)

Quota di mercato

Ho.Re.Ca. 2009 (Vol.)

Sanpellegrino SpA

Leader di mercato appartenente al Gruppo Nestlé Waters, Sanpellegrino ha recentemente ceduto la fonte di Tione di Orvieto in Umbria ma ha acquisito la fonte Santa Rosalia in Sicilia. Questa regione è nel mirino dell’Azienda che punta alla leadership mediante un attacco capillare del mercato locale. Sanpellegrino è presente in Italia con Levissima, leader di mercato a valore e dotata di un’immagine che richiama prevalentemente la purezza, con il brand per la famiglia Nestlé Vera e con i marchi storici e distribuiti a livello globale S.Pellegrino e Acqua Panna. Questi ultimi fanno anche parte del ristretto gruppo di marchi internazionali di Nestlé Waters. Si ricordano anche i marchi regionali Pejo, Recoaro e San Bernardo. Il Gruppo presidia tutti i canali di vendita, sia pure con diverso impiego dei marchi Sanpellegrino è soprattutto uno dei pochi gruppi italiani che opera con particolare successo su oltre 120 mercati stranieri. Il marchio S.Pellegrino è diventato portavoce della ristorazione italiana nel mondo e, insieme ad Acqua Panna, - secondo quanto dichiarato dall’Azienda - realizza l’80% del fatturato sui mercati esteri. Inoltre, il Gruppo Sanpellegrino opera anche su categorie merceologiche diverse dalle acque confezionate, che contribuiscono al 20-25% dell’intero fatturato. Basti pensare agli aperitivi, con Sanbittèr e Gingerino, alle bibite, con Aranciata, Chinò e l’Acqua Tonica Recoaro, al thé, con marchio Belthé, o a Nestlé Fitness, una bevanda alla frutta.

S.Pellegrino, Levissima, Nestlé Vera, Acqua Panna, San Bernardo, Pejo, Lora Recoaro, Perrier

25,5% 25,8%

Acqua Minerale S. Benedetto SpA

San Benedetto è stabilmente in seconda posizione sul mercato italiano, dove è presente con le oligominerali San Benedetto e Guizza, la prima posizionata sulla fascia medio-alta del mercato e la seconda, invece, sulla fascia più economica. Obiettivo del Gruppo è quello di consolidare la leadership nell’Italia nord-orientale e in alcune zone specifiche della penisola. Al Centro-Sud intende puntare sulle fonti laziali, con l’Acqua di Nepi, e su quelle abruzzesi, con Primavera di Popoli e G.G. Valle Reale. Negli ultimi tempi il Gruppo ha registrato particolari performance nel presidiare il segmento dei formati piccoli destinati soprattutto al consumo outdoor (fuori casa) e on the go (non stanziale). Dopo una semplificazione della struttura azionaria di comando, nei piani della Società la quotazione in borsa sembra essere la strada da percorrere per rafforzare lo sviluppo dei suoi marchi in Italia e all’estero. E’ presente su tutti i canali di vendita e i principali mercati stranieri sono: Austria, Germania, Francia, Canada, USA, Europa dell’Est.

San Benedetto, Guizza, Primavera di Popoli, Nepi, Valle Reale

17,1% 7,0%

CoGeDi International S.p.A.

I marchi CoGeDi - Rocchetta, Uliveto, Brio Blu - possono ormai vantare un posizionamento premium, costruito soprattutto grazie a investimenti pubblicitari straordinariamente elevati che consentono al Gruppo di continuare a essere il top spender nel settore delle acque minerali in Italia. La Società, infatti, ha cambiato la propria politica di comunicazione, optando per un’unica campagna congiunta per i marchi Uliveto e Rocchetta, posizionate entrambe come “acque della salute”. Si è avvalsa, inoltre, del supporto di due testimonial d’eccezione: il calciatore Alessandro Del Piero per Uliveto e l’ex Miss Italia Cristina Chiabotto per Rocchetta. Il Gruppo opera quasi esclusivamente nella GDO. I mercati stranieri sono, invece: Francia, Germania, Lussemburgo, Regno Unito, Belgio, Svizzera, Giappone, Malta, Venezuela, Australia, Taiwan, USA e Grecia.

Rocchetta, Uliveto, Brio Blu

9,0% 0,1%

Ferrarelle SpA

Passata dal Gruppo Danone al Gruppo Pontecorvo, la Società punta a rafforzare il suo marchio principale soprattutto sui mercati esteri. Importante è anche l’acqua Boario, contraddistinta da un posizionamento salutistico. Ferrarelle, inoltre, continua a produrre e distribuire in Italia l’acqua e le bevande Vitasnella del Gruppo Danone e a distribuire Evian, la celebre acqua minerale del Gruppo francese. Presente su tutti i canali, il Gruppo esporta in Germania, USA, Francia, Austria, Regno Unito, Paesi Bassi, Malta, Australia, Svizzera, Israele, Danimarca, Slovenia, Spagna, Cina e Canada.

Ferrarelle, Boario, Vitasnella, Natia, Santagata, Evian

9,5% 13,0%

Spumador SpA Il Gruppo Spumador è tra i primi cinque competitor nel mercato italiano. A partire dal settembre 2005 la famiglia Verga, storica proprietaria di Spumador, cede la quota di maggioranza al fondo di investimento gestito da LBMB, oggi Trilantic Capital Partners, che

S. Antonio, S. Andrea, S. Francesco,

1,6% 1,4%

10

Page 11: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Produttore Profilo Marchi principali

Quota di mercato

retail 2009 (Vol.)

Quota di mercato

Ho.Re.Ca. 2009 (Vol.)

detiene il 77% del capitale azionario. La nuova società riunisce le fonti dell’ex Spumador-Verga e della ex Sancarlo Spinone, con una produzione totale che si attesta sui 750 milioni di litri l’anno. Oltre ai suoi marchi, quali S. Antonio, S. Francesco, S. Andrea e Sancarlo, la Società produce molte private label. Presente su tutti i canali, i mercati stranieri del Gruppo sono: Svizzera, Germania, Francia, Regno Unito, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca e USA:

Valverde, San Carlo Spinone, Primula

Fonti di Vinadio SpA

L’Acqua S. Anna, marchio principale del Gruppo, è da qualche anno oggetto di una martellante campagna pubblicitaria comparativa finalizzata a metterne in luce le proprietà salutistiche che le ha permesso di superare i 600 milioni di litri venduti e di conquistare posizioni di rilievo nella GDO. La società mira a svilupparsi anche nel Sud del paese, dove ha attivato nuovi centri logistici, e all’estero.

Sant’Anna di Vinadio, Sant’Anna Sorgente Rebruant, Alpi Bianche, Alte Vette, Cime Bianche, Valle Stura

4,2% -

Norda SpA

Le diverse acque oligominerali provenienti dalle numerose fonti di montagna del Gruppo in Lombardia, Veneto ed Emilia sono vendute con il marchio principale Norda, ma anche con altri marchi propri e con la formula del private label. Con il marchio Imperiale, inoltre, il gruppo è attivo nel mercato delle acque in boccioni. Il gruppo esporta principalmente in Francia, Belgio, Danimarca, USA, Canada, Germania e Australia ed è presente su tutti i canali.

Norda, Lynx, Alisea Sorgente Leonardo, Grigna, Imperiale, Luna

- 13,9%

Monticchio Gaudianello e S.G.A.M.

Monticchio Gaudianello e S.G.A.M. sono due importanti Gruppi del Sud Italia, il primo in Basilicata e il secondo in Campania, con volumi compresi tra i 350 e i 400 milioni di litri. Entrambi hanno il loro punto di forza nel segmento delle acque effervescenti naturali, rispettivamente con i marchi Gaudianello e Lete. Tuttavia, l’ampliamento della gamma di prodotto previsto rafforzerà la presenza di queste società anche su altri segmenti delle acque minerali.

Fonte Gaudianello Monticchio e Festosa, Ninfa Leggera

- 4,3%

Coca-Cola/Fonti del Vulture

Acquisito il controllo delle Fonti del Vulture in Basilicata (ex Sorgenti Traficante), Coca-Cola ha provveduto immediatamente a potenziare le linee di produzione. Nel corso del 2007 si è attivata per una massiccia distribuzione del marchio Lilia sul mercato nazionale sia sul canale Ho.Re.Ca. e vending, sfruttando l’ampio parco frigo-vetrine in mano al gruppo americano, sia nella GDO. Non sono noti i dati ecnomici e patrimoniali relativi a Fonti del Vulture perché inseriti nel consolidato di Coca-Cola Italia S.r.l.

Lilia 6,3% 0,3%

Sorgente S.Croce SpA

L’abruzzese Santacroce opera principalmente sul canale retail, dove detiene una quota di mercato a volume pari all’1,4%, mentre risulta assente sul canale Ho.Re.Ca.

Santa Croce 1,4% -

Sangemini SpA

Il Gruppo Bottiglieri, che ha recentemente acquisito Sangemini, ha concentrato i suoi interessi sulle acque minerali, i succhi e le tisane e ha disinvestito dal settore delle bibite gassate. L’acqua Sangemini ha uno spiccato posizionamento funzionale grazie al suo alto contenuto di calcio. Il premio di prezzo che riesce a spuntare sulla GDO è pari al 140,9% al litro; scende al 51,3% nell’Ho.Re.Ca.

Sangemini, Fiuggi, Fabia

2,3% 0,7%

Fonte: Beverfood, Euromonitor, IRI e fonti aziendali

11

Page 12: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

Tav. 1.2 – Dati economici e patrimoniali di alcune aziende del settore (dati in migliaia di Euro) SANPELLEGRINO SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Fatturato 813.889 814.128 872.712 906.859 854.291 818.657 ROGC 65.394 32.233 37.247 5.400 2.401 28.086 Reddito Operativo 78.605 56.202 58.373 6.553 551 47.692 Utile/Perdita netta 6.575 43.120 23.346 29.528 -25.484 13.148 1. Att. breve gest. Tipica 386.727 373.119 374.440 372.859 382.886 354.551 2. Pass. breve gest. Tipica -285.453 -286.919 -311.785 -254.522 -258.581 -214.199 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 101.274 86.200 62.655 118.337 124.305 140.352 4. Totale Cap. Immobilizzato 483.507 471.086 473.021 436.325 472.268 435.059 5. TFR e altri fondi a m/l -51.591 -59.555 -57.521 -46.031 -51.104 -45.157 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 533.190 497.731 478.155 508.631 545.469 530.254 7. C.I.N. gest. Accessoria 0 0 0 0 0 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 533.190 497.731 478.155 508.631 545.469 530.254 9. Posizione Finanziaria Netta 279.480 228.994 219.861 251.331 407.218 381.570 10. Mezzi propri 253.710 268.737 258.294 257.300 138.251 148.684 11. Totale a pareggio (9+10) 533.190 497.731 478.155 508.631 545.469 530.254 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 9,7% 6,9% 6,7% 0,7% 0,1% 5,8% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 10,5% 11,7% 1,4% 0,1% 8,7% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - 17,0% 8,7% 11,4% -9,9% 9,5% N. Dipendenti n.d. 2.221 2.246 2.256 2.218 2.042

ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Fatturato 584.097 547.195 150.492 562.162 574.946 579.990 ROGC -69.410 -36.093 -19.514 -44.420 -51.072 -29.527 Reddito Operativo 33.289 49.210 8.344 55.064 83.841 72.130 Utile/Perdita netta 28.824 34.879 3.779 32.411 59.811 43.213 1. Att. breve gest. Tipica 200.432 174.382 198.542 192.839 224.723 236.118 2. Pass. breve gest. Tipica -137.407 -122.360 -150.256 -137.705 -136.535 -145.792 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 63.025 52.023 48.286 55.134 88.189 90.326 4. Totale Cap. Immobilizzato 273.482 269.210 273.061 299.590 295.403 285.507 5. TFR e altri fondi a m/l -20.376 -22.190 -26.984 -23.326 -22.868 -22.706 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 316.131 299.042 294.363 331.398 360.724 353.127 7. C.I.N. gest. accessoria 0 0 0 0 0 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 316.131 299.042 294.363 331.398 360.724 353.127 9. Posizione Finanziaria Netta 156.562 94.034 85.576 199.164 197.855 202.019 10. Mezzi propri 159.569 205.008 208.787 132.234 162.869 151.108 11. Totale a pareggio (9+10) 316.131 299.042 294.363 331.398 360.724 353.127 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 5,7% 9,0% 5,5% 9,8% 14,6% 12,4% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 15,6% 2,8% 18,7% 25,3% 20,0% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - 21,9% 1,8% 15,5% 45,2% 26,5% N. Dipendenti 1.379 1.259 1.184 1.268 1.233 1.142

ROCCHETTA SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Fatturato 220.112 224.810 234.884 243.541 228.849 200.830 ROGC -3.271 963 588 375 -1.179 -307 Reddito Operativo -3.006 1.372 1.040 1.109 -580 -125 Utile/Perdita netta -2.348 631 491 199 -939 439 1. Att. breve gest. Tipica 61.859 59.928 50.813 55.348 61.037 64.414 2. Pass. breve gest. Tipica -46.969 -44.662 -39.929 -48.523 -41.152 -39.905 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 14.891 15.265 10.883 6.824 19.885 24.509 4. Totale Cap. Immobilizzato 24.132 18.605 13.930 11.433 39.752 37.703 5. TFR e altri fondi a m/l -721 -817 -896 -980 -1.122 -1.225 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 38.302 33.053 23.917 17.278 58.514 60.987 7. C.I.N. gest. accessoria 599 1.100 100 1.118 1.018 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 38.900 34.153 24.017 18.396 59.533 60.987 9. Posizione Finanziaria Netta 35.716 30.337 19.711 13.890 30.966 31.982 10. Mezzi propri 3.184 3.816 4.306 4.505 28.566 29.005 11. Totale a pareggio (9+10) 38.900 34.153 24.017 18.396 59.533 60.987 ROS (Reddito operativo/Fatturato) -1,4% 0,6% 0,4% 0,5% -0,3% -0,1% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 3,5% 3,0% 4,6% -3,2% -0,2% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - 19,8% 12,9% 4,6% -20,8% 1,5% N. Dipendenti 81 81 77 74 75 71

12

Page 13: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

ACQUA E TERME DI ULIVETO SPA 2005 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 47.466 48.364 45.592 50.174 44.508 45.097 ROGC -2.182 202 -23 -285 -604 377 Reddito Operativo -1.809 659 479 651 -91 699 Utile/Perdita netta -803 -63 38 67 -289 306 1. Att. breve gest. Tipica 24.968 23.205 15.904 18.203 20.570 22.542 2. Pass. breve gest. Tipica -16.039 -14.936 -14.753 -18.219 -14.200 -1.188 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 8.929 8.270 1.151 -16 6.370 21.354 4. Totale Cap. Immobilizzato 15.039 13.300 12.739 11.583 10.457 9.887 5. TFR e altri fondi a m/l -790 -836 -871 -917 -688 -664 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 23.178 20.734 13.020 10.650 16.139 30.576 7. C.I.N. gest. accessoria 11 11 11 11 11 11 8. Capitale Investito Netto (6+7) 23.189 20.745 13.031 10.661 16.150 30.587 9. Posizione Finanziaria Netta 12.457 8.076 4.073 1.637 7.415 21.545 10. Mezzi propri 10.732 12.669 8.957 9.024 8.736 9.042 11. Totale a pareggio (9+10) 23.189 20.745 13.031 10.661 16.150 30.587 ROS (Reddito operativo/Fatturato) -3,8% 1,4% 1,1% 1,3% -0,2% 1,6% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 2,8% 2,3% 5,0% -0,9% 4,3% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - -0,6% 0,3% 0,7% -3,2% 3,5% N. Dipendenti 29 27 27 26 25 24

CO.GE.DI. INTERNATIONAL (commercializzazione dei marchi Rocchetta, Ulivero e Brio Blu) 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 219.290 229.434 234.324 242.922 231.862 199.947 ROGC -535 492 -85 -360 -588 293 Reddito Operativo -301 711 415 369 41 534 Utile/Perdita netta -635 149 95 12 -231 162 1. Att. breve gest. Tipica 49.391 55.111 41.359 44.224 49.311 51.189 2. Pass. breve gest. Tipica -21.057 -21.919 -17.744 -24.032 -19.723 -20.317 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 28.333 33.192 23.615 20.192 29.588 30.873 4. Totale Cap. Immobilizzato 3.347 1.629 627 449 1.800 2.471 5. TFR e altri fondi a m/l -478 -550 -611 -666 -807 -883 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 31.202 34.271 23.631 19.975 30.581 32.460 7. C.I.N. gest. accessoria 100 1.099 100 1.118 1.018 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 31.302 35.370 23.731 21.094 31.600 32.460 9. Posizione Finanziaria Netta 30.713 34.632 22.898 20.248 30.986 31.684 10. Mezzi propri 589 738 833 846 614 776 11. Totale a pareggio (9+10) 31.302 35.370 23.731 21.094 31.600 32.460 ROS (Reddito operativo/Fatturato) -0,1% 0,3% 0,2% 0,2% 0,0% 0,3% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 2,3% 1,2% 1,6% 0,2% 1,7% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - 25,2% 12,9% 1,5% -27,4% 26,4% N. Dipendenti 51 51 51 47 46 42

FERRARELLE SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 188.715 199.051 166.598 168.646 174.178 175.059 ROGC -5.484 -11.046 -4.839 -966 -1.620 2.228 Reddito Operativo 1.672 -7.941 -2.853 1.641 850 5.916 Utile/Perdita netta -4.416 -11.142 -4.314 -765 -3.389 3.796 1. Att. breve gest. Tipica 46.780 46.599 47.455 50.913 54.927 51.741 2. Pass. breve gest. Tipica -58.660 -54.388 -67.123 -67.234 -74.662 -64.172 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) -11.880 -7.789 -19.668 -16.322 -19.734 -12.431 4. Totale Cap. Immobilizzato 47.300 41.972 50.167 50.591 78.091 71.875 5. TFR e altri fondi a m/l -12.602 -12.284 -11.177 -9.944 -12.283 -8.645 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 22.817 21.899 19.322 24.325 46.073 50.799 7. C.I.N. gest. accessoria 0 0 0 0 0 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 22.817 21.899 19.322 24.325 46.073 50.799 9. Posizione Finanziaria Netta -46.493 2.441 4.178 11.530 25.608 20.542 10. Mezzi propri 69.310 19.458 15.144 12.795 20.465 30.256 11. Totale a pareggio (9+10) 22.817 21.899 19.322 24.325 46.073 50.799 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 0,9% -4,0% -1,7% 1,0% 0,5% 3,4% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - -34,8% -13,0% 8,5% 3,5% 12,8% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - -16,1% -22,2% -5,1% -26,5% 18,5% N. Dipendenti 549 492 437 438 438 421

13

Page 14: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

SPUMADOR SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato n.d. 138.624 n.d. n.d. 153.851 n.d. ROGC n.d. 2.051 n.d. n.d. -5.374 n.d. Reddito Operativo n.d. 7.452 n.d. n.d. 2.418 n.d. Utile/Perdita netta n.d. -799 n.d. n.d. -1.440 n.d. 1. Att. breve gest. Tipica n.d. 50.304 n.d. n.d. 61.458 n.d. 2. Pass. breve gest. Tipica n.d. -42.151 n.d. n.d. -58.019 n.d. 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) n.d. 8.154 n.d. n.d. 3.439 n.d. 4. Totale Cap. Immobilizzato n.d. 77.110 n.d. n.d. 78.573 n.d. 5. TFR e altri fondi a m/l n.d. -4.720 n.d. n.d. -4.964 n.d. 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) n.d. 80.544 n.d. n.d. 77.048 n.d. 7. C.I.N. gest. accessoria n.d. 14 n.d. n.d. 0 n.d. 8. Capitale Investito Netto (6+7) n.d. 80.558 n.d. n.d. 77.048 n.d. 9. Posizione Finanziaria Netta n.d. 53.453 n.d. n.d. 49.725 n.d. 10. Mezzi propri n.d. 27.106 n.d. n.d. 27.323 n.d. 11. Totale a pareggio (9+10) n.d. 80.558 n.d. n.d. 77.048 n.d. ROS (Reddito operativo/Fatturato) - 5,4% - - 1,6% - ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - - - - - - ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - - - - - - N. Dipendenti n.d. n.d. n.d. n.d. 445 n.d.

FONTI DI VINADIO SRL 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 61.394 77.894 96.356 115.195 128.844 133.955 ROGC 2.937 5.115 7.651 10.000 3.095 11.230 Reddito Operativo 3.172 5.420 8.482 11.005 4.852 11.660 Utile/Perdita netta 824 2.305 4.675 6.734 2.778 4.732 1. Att. breve gest. Tipica 27.451 33.171 37.724 55.987 57.523 59.845 2. Pass. breve gest. Tipica -25.519 -30.362 -37.200 -46.856 -52.440 -58.281 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 1.932 2.809 523 9.130 5.083 1.564 4. Totale Cap. Immobilizzato 11.290 12.809 14.726 22.556 27.549 29.456 5. TFR e altri fondi a m/l -8.724 -10.526 -10.811 -10.215 -11.251 -18.881 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 4.498 5.092 4.439 21.471 21.381 12.139 7. C.I.N. gest. accessoria 7.000 3.988 11.992 0 0 7.950 8. Capitale Investito Netto (6+7) 11.498 9.080 16.431 21.471 21.381 20.089 9. Posizione Finanziaria Netta 2.790 -3.801 -1.125 -2.819 -5.687 -11.711 10. Mezzi propri 8.708 12.881 17.556 24.290 27.068 31.800 11. Totale a pareggio (9+10) 11.498 9.080 16.431 21.471 21.381 20.089 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 5,2% 7,0% 8,8% 9,6% 3,8% 8,7% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 47,1% 93,4% 67,0% 22,6% 54,5% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - 26,5% 36,3% 38,4% 11,4% 17,5% N. Dipendenti 57 61 61 75 79 80

NORDA SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 59.950 59.949 63.482 66.309 68.905 66.803 ROGC 1.657 797 986 1.402 1.469 1.496 Reddito Operativo 2.100 1.417 1.373 1.799 1.926 1.864 Utile/Perdita netta 156 -245 -682 -255 40 167 1. Att. breve gest. Tipica 19.975 20.274 22.534 21.257 23.776 23.123 2. Pass. breve gest. Tipica -27.940 -18.300 -19.095 -19.574 -24.854 -23.487 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) -7.966 1.974 3.439 1.683 -1.078 -363 4. Totale Cap. Immobilizzato 32.269 32.046 34.417 34.886 46.894 49.106 5. TFR e altri fondi a m/l -3.020 -3.163 -3.803 -3.586 -3.282 -3.155 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 21.283 30.857 34.052 32.983 42.534 45.588 7. C.I.N. gest. accessoria 0 0 0 0 0 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 21.283 30.857 34.052 32.983 42.534 45.588 9. Posizione Finanziaria Netta 14.215 24.034 27.912 27.096 29.748 32.634 10. Mezzi propri 7.068 6.823 6.141 5.886 12.786 12.953 11. Totale a pareggio (9+10) 21.283 30.857 34.052 32.983 42.534 45.588 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 3,5% 2,4% 2,2% 2,7% 2,8% 2,8% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 6,7% 4,4% 5,3% 5,8% 4,4% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - -3,5% -10,0% -4,1% 0,7% 1,3% N. Dipendenti 208 226 260 255 255 248

14

Page 15: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

SANGEMINI SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 73.040 65.542 65.447 65.430 62.303 57.048 ROGC -12.397 -17.711 -14.003 -12.571 -11.835 -7.394 Reddito Operativo -5.722 -13.363 -10.607 -9.580 -8.894 -5.511 Utile/Perdita netta -14.032 -23.707 -19.530 -23.840 -13.664 -9.507 1. Att. breve gest. Tipica 69.249 76.386 87.721 37.414 27.497 38.590 2. Pass. breve gest. Tipica -43.347 -46.911 -42.665 -33.636 -37.680 -34.969 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 25.902 29.475 45.056 3.778 -10.183 3.621 4. Totale Cap. Immobilizzato 132.234 116.520 80.232 97.864 109.071 85.380 5. TFR e altri fondi a m/l -3.777 -3.696 -3.276 -3.053 -2.671 -2.645 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 154.359 142.298 122.011 98.589 96.216 86.357 7. C.I.N. gest. accessoria 0 0 0 0 0 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 154.359 142.298 122.011 98.589 96.216 86.357 9. Posizione Finanziaria Netta 111.904 106.989 87.070 84.902 76.561 76.205 10. Mezzi propri 42.456 35.309 34.942 13.687 19.655 10.151 11. Totale a pareggio (9+10) 154.359 142.298 122.011 98.589 96.216 86.357 ROS (Reddito operativo/Fatturato) -7,8% -20,4% -16,2% -14,6% -14,3% -9,7% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - -8,7% -7,5% -7,9% -9,0% -5,7% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - -55,8% -55,3% -68,2% -99,8% -48,4% N. Dipendenti 232 224 233 220 182 180

MONTICCHIO GAUDIANELLO SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 41.968 40.992 40.278 40.570 41.853 n.d. ROGC 756 -680 -2.277 -1.189 -2.199 n.d. Reddito Operativo 1.038 -388 -1.741 -582 -1.521 n.d. Utile/Perdita netta -940 -2.148 -3.705 -3.845 -3.589 n.d. 1. Att. breve gest. Tipica 18.054 16.429 17.375 15.835 16.774 0 2. Pass. breve gest. Tipica -17.110 -12.672 -14.578 -13.822 -12.111 0 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 944 3.757 2.797 2.012 4.663 0 4. Totale Cap. Immobilizzato 57.670 56.908 54.412 50.430 46.694 0 5. TFR e altri fondi a m/l -3.473 -3.455 -3.516 -3.408 -3.507 0 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 55.141 57.210 53.692 49.035 47.849 0 7. C.I.N. gest. accessoria 0 0 0 0 0 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 55.141 57.210 53.692 49.035 47.849 0 9. Posizione Finanziaria Netta 34.494 34.531 34.718 22.366 24.770 0 10. Mezzi propri 20.648 22.679 18.975 26.668 23.079 0 11. Totale a pareggio (9+10) 55.141 57.210 53.692 49.035 47.849 0 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 2,5% -0,9% -4,3% -1,4% -3,6% - ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - -0,7% -3,0% -1,1% -3,1% - ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - -10,4% -16,3% -20,3% -13,5% - N. Dipendenti 139 134 135 133 140 n.d.

SORGENTE S. CROCE SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 29.612 40.407 48.444 51.772 27.002 18.882 ROGC -325 1.359 -8.029 -7.302 -69 -1.607 Reddito Operativo 171 2.112 -7.160 -5.937 1.049 -201 Utile/Perdita netta 89 54 -14.511 -10.322 -277 -6.780 1. Att. breve gest. Tipica 19.670 23.799 30.964 19.701 16.439 10.527 2. Pass. breve gest. Tipica -37.159 -31.149 -36.489 -40.740 -36.684 -35.474 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) -17.489 -7.350 -5.525 -21.039 -20.246 -24.947 4. Totale Cap. Immobilizzato 46.677 52.920 40.852 44.223 41.621 40.885 5. TFR e altri fondi a m/l -577 -698 -877 -2.336 -2.570 -2.074 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 28.611 44.873 34.450 20.849 18.806 13.864 7. C.I.N. gest. accessoria 80 580 1.680 1.330 80 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 28.691 45.453 36.130 22.179 18.886 13.864 9. Posizione Finanziaria Netta 14.735 28.087 27.663 25.114 13.081 7.265 10. Mezzi propri 13.955 17.366 8.466 -2.935 5.805 6.598 11. Totale a pareggio (9+10) 28.691 45.453 36.130 22.179 18.886 13.864 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 0,6% 5,2% -14,8% -11,5% 3,9% -1,1% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 7,4% -15,8% -16,4% 4,7% -1,1% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - 0,4% -83,6% -121,9% 9,4% -116,8% N. Dipendenti 104 130 145 122 103 99

15

Page 16: Nota Il Settore Delle Acque Minerali in Italia 01-10-2011

SURGIVA F.LLI LUNELLI SPA 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fatturato 7.423 7.307 7.673 8.130 7.936 7.629 ROGC 798 490 633 423 21 -245 Reddito Operativo 1.640 1.309 1.545 1.531 1.260 853 Utile/Perdita netta 945 801 810 983 1.040 536 1. Att. breve gest. Tipica 7.223 7.773 8.237 8.212 9.226 9.992 2. Pass. breve gest. Tipica -3.309 -3.307 -3.417 -3.822 -3.566 -3.484 3. C.C.N. gest. tipica (1+2) 3.914 4.466 4.820 4.390 5.660 6.509 4. Totale Cap. Immobilizzato 3.422 3.183 3.146 3.237 3.348 3.249 5. TFR e altri fondi a m/l -520 -567 -640 -635 -678 -703 6. C.I.N. gest. tipica (3+4+5) 6.816 7.082 7.326 6.992 8.330 9.055 7. C.I.N. gest. accessoria 0 0 0 0 0 0 8. Capitale Investito Netto (6+7) 6.816 7.082 7.326 6.992 8.330 9.055 9. Posizione Finanziaria Netta -401 -329 -3 -561 -262 -73 10. Mezzi propri 7.217 7.411 7.329 7.552 8.592 9.128 11. Totale a pareggio (9+10) 6.816 7.082 7.326 6.992 8.330 9.055 ROS (Reddito operativo/Fatturato) 22,1% 17,9% 20,1% 18,8% 15,9% 11,2% ROI (Reddito operativo/CIN iniziale) - 19,2% 21,8% 20,9% 18,0% 10,2% ROE (Reddito Netto/Mezzi propri iniziali) - 11,1% 10,9% 13,4% 13,8% 6,2% N. Dipendenti 35 35 35 34 34 34

Fonte: ns. elaborazioni su dati AIDA Bureau Van Dijk

16