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1 Comunità. Reg Tribunale di Trento n° 9/2010 di data 16/06/2010 Prop. e Direttore: Mario Magnani, Sede: Gruppo Consigliare Misto Consiglio Provincia autonoma di Trento via Manci, 22 [email protected] - Cell. 335 6250091 Tel. 0461 227460 - Fax 0461 227461 - www.associazionecomunita.tn.it Direttore Responsabile: Claudio Rensi, n° 104150 - Stampa: Rotooffset Paganella, Trento Il tuo impegno per superare la crisi Ha vissuto da vicino i 15 anni delle Giunte Dellai, periodo che ha garantito governabilità e stabilità politica al Trentino, caratterizzato però dalla disponibilità di molte ri- sorse per gli investimenti. Sul piano caratteriale e relazio- nale Mario Magnani è rimasto “el Mario”, disponibile all’ascolto e al consiglio. «Dopo 15 anni di attivi- tà istituzionale la mia funzione ora è quella di aiutare a far crescere una nuova “classe dirigente”. Associazione Comunità è uno spazio dedicato ai proble- mi concreti dei trentini, que- sto sarà il mio ruolo anche in futuro. Continuerò ad essere a disposizione ed a fare politica in altre forme. Concentrando- mi soprattutto sui temi che ri- guardano persona, sanità, politiche sociali, scuola, occupazione, agri- coltura, lavoro». Parlando dei fatti più recen- ti sabato 13 luglio 2013 le prime primarie di coalizione nella storia del centrosinistra trentino hanno dato un risultato sorprendente, ma fino ad un certo punto. Ugo Rossi ha vinto la competizione con 8119 preferenze, davanti ad Alessan- dro Olivi (7980), Mauro Gilmozzi (6610), Lucia Coppola (462), Ale- xander Schuster (455). I votanti complessivamente sono stati 23mila 737, un dato comunque considerevole data la scadenza “va- canziera” dell’appuntamento. Ha avuto la meglio il candidato che è riuscito a coinvolgere i tren- tini nel progetto politico. C’è da ri- conoscere che negli ultimi anni il Patt ha saputo mobilitare in Tren- tino un gran numero di persone, associazioni, gruppi. Tanti che con fedeltà ed “attaccamento alla cau- sa” sabato 13 luglio sono andati a dare il loro sostegno a Ugo Rossi. Partecipando alle riunioni or- ganizzative delle primarie la sen- sazione è stata quella che ci si con- centrasse troppo sulla forma più che sulla sostanza. Mentre i cittadini cercano ascolto, relazione, soluzione dei problemi. Dalle primarie esce an- cora una volta battuto il Partito de- mocratico. Una forza politica nata con lo scopo di dare una guida di stampo europeo al Paese, che inve- ce si sta sempre più disgregando. A livello locale le lotte interne non restituiscono una guida rafforzata in termini di idee e visioni, ma fan- no cadere le proposte sotto i colpi del “fuoco amico”. Ugo Rossi e il Patt avran- no la responsabilità di far vin- cere le elezioni e di guidare la coalizione, mediando le varie posizioni, non più solo chie- dendo e pretendendo posizioni di comando. Torniamo alla prima can- didatura provinciale, nell’autunno 1998, come era il Trentino di allora? Il Trentino era in una situazione di ingovernabilità. La presidenza di Carlo Andreotti non era autorevole, non c’era collegialità. Mi ricordo che quando mi rivolgevo da Sinda- co di Taio alla Giunta provinciale ogni assessore seguiva la sua strada. Eravamo una Provincia debole, con un’autonomia bloccata ed in crisi. anno 3 n. 6 del Luglio 2013

Notiziario Comunità luglio 2013

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Notiziario Comunità luglio 2013, Gruppo misto Consiglio provinciale di Trento.

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Comunità. Reg Tribunale di Trento n° 9/2010 di data 16/06/2010Prop. e Direttore: Mario Magnani, Sede: Gruppo Consigliare Misto Consiglio Provincia autonoma di Trento via Manci, [email protected] - Cell. 335 6250091Tel. 0461 227460 - Fax 0461 227461 - www.associazionecomunita.tn.itDirettore Responsabile: Claudio Rensi, n° 104150 - Stampa: Rotooffset Paganella, Trento

Il tuo impegno per superare la crisiHa vissuto da vicino i 15 anni

delle Giunte Dellai, periodo che ha garantito governabilità e stabilità politica al Trentino, caratterizzato però dalla disponibilità di molte ri-sorse per gli investimenti.

Sul piano caratteriale e relazio-nale Mario Magnani è rimasto “el Mario”, disponibile all’ascolto e al consiglio. «Dopo 15 anni di attivi-tà istituzionale la mia funzione ora è quella di aiutare a far crescere una nuova “classe dirigente”.

Associazione Comunità è uno spazio dedicato ai proble-mi concreti dei trentini, que-sto sarà il mio ruolo anche in futuro. Continuerò ad essere a disposizione ed a fare politica in altre forme. Concentrando-mi soprattutto sui temi che ri-guardano persona, sanità, politiche sociali, scuola, occupazione, agri-coltura, lavoro».

Parlando dei fatti più recen-ti sabato 13 luglio 2013 le prime primarie di coalizione nella storia del centrosinistra trentino hanno dato un risultato sorprendente, ma fino ad un certo punto. Ugo Rossi ha vinto la competizione con 8119 preferenze, davanti ad Alessan-

dro Olivi (7980), Mauro Gilmozzi (6610), Lucia Coppola (462), Ale-xander Schuster (455).

I votanti complessivamente sono stati 23mila 737, un dato comunque considerevole data la scadenza “va-canziera” dell’appuntamento.

Ha avuto la meglio il candidato che è riuscito a coinvolgere i tren-tini nel progetto politico. C’è da ri-conoscere che negli ultimi anni il Patt ha saputo mobilitare in Tren-

tino un gran numero di persone, associazioni, gruppi. Tanti che con fedeltà ed “attaccamento alla cau-sa” sabato 13 luglio sono andati a dare il loro sostegno a Ugo Rossi.

Partecipando alle riunioni or-ganizzative delle primarie la sen-sazione è stata quella che ci si con-centrasse troppo sulla forma più che sulla sostanza.

Mentre i cittadini cercano

ascolto, relazione, soluzione dei problemi. Dalle primarie esce an-cora una volta battuto il Partito de-mocratico. Una forza politica nata con lo scopo di dare una guida di stampo europeo al Paese, che inve-ce si sta sempre più disgregando. A livello locale le lotte interne non restituiscono una guida rafforzata in termini di idee e visioni, ma fan-no cadere le proposte sotto i colpi del “fuoco amico”.

Ugo Rossi e il Patt avran-no la responsabilità di far vin-cere le elezioni e di guidare la coalizione, mediando le varie posizioni, non più solo chie-dendo e pretendendo posizioni di comando.

Torniamo alla prima can-didatura provinciale, nell’autunno 1998, come era il Trentino di allora?

Il Trentino era in una situazione di ingovernabilità. La presidenza di Carlo Andreotti non era autorevole, non c’era collegialità. Mi ricordo che quando mi rivolgevo da Sinda-co di Taio alla Giunta provinciale ogni assessore seguiva la sua strada. Eravamo una Provincia debole, con un’autonomia bloccata ed in crisi.

anno 3 n. 6 del Luglio 2013

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Dellai in un primo momento ha portato maggiori certezze e più collegialità. Poi c’è stata un’ecces-siva personificazione del proces-so decisionale. Allora c’erano più risorse e l’obiettivo era quello di ridurre le spese di gestione. Ci sia-mo riusciti relativamente.

Ed il Trentino di oggi come sta?

I problemi sono maggiori, per-chè la politica nazionale ci chiede più sacrifici. Non si riesce più ad avere una certezza delle risorse disponibili, si sa che comunque il bilancio sarà in calo.

Il dialogo con lo Stato è sem-pre più difficile, perchè i problemi “macro” tolgono molto spazio alla programmazione “micro”. Basti pensare al fatto che la Commis-sione dei Dodici (della quale Ma-gnani fa parte in questa legislatu-ra, ndr) è stata convocata l’ultima volta durante il 2012 con il Go-verno Monti per il passaggio della competenza sugli ammortizzatori sociali.

Come dovrà essere il prossimo Governo della Provincia?

In questa fase c’è bisogno di più politica, non tanto di decisio-nismo. Ci sarà bisogno di un mag-gior coordinamento, soprattutto per spiegare i sacrifici richiesti ai cittadini. Il presidente dovrà esse-re un primus inter pares. La cam-pagna per le primarie del 13 luglio ha mostrato candidati con leader-ship sovrapponibili. Il presidente dovrà mantenere il dialogo e re-sponsabilizzare i cittadini, mante-nendo un confronto costante con le forze politiche che sostengono

la maggioranza, quindi anche con Associazione Comunità.

Sarà il momento anche di far capire ai cittadini che il pubblico non può risolvere tutto. Sarà ne-cessario aumentare la capacità di creazione di lavoro. Se viene a mancare il lavoro, c’è il rischio che anche in Trentino vengano meno tranquillità e benessere dif-fuso, che sono stati una caratteri-stica degli ultimi anni.

Cosa cambia la politica all’in-terno della famiglia e nella pro-pria cerchia di amici?

Ci sono pochi spazi per la fa-miglia, perchè bisogna sempre es-sere a disposizione anche in orari serali. Fare questa scelta significa non avere più spazi propri. Accan-to agli amici per interesse ho trova-to molti amici veri. Anzi più amici tra le persone alle quali ho dato solo dei consigli, rispetto a quelle alle quali ho risolto dei problemi. I cittadini si aspettano che chi fa po-litica dia la propria disponibilità, ma bisogna far passare il messag-gio che non sempre si possono ri-solvere le situazioni ad ogni costo.

Soddisfazioni e rimpianti dell’esperienza politica...

Mi sono reso conto di avere vicine tante persone che mi stima-no e tuttora mi invoglierebbero a

continuare nel percorso politico. Il rimpianto è quello di non aver po-tuto fare l’assessore alla salute per un’altra legislatura. Per il Trenti-no sarebbe stata un’occasione per risolvere dei problemi molti anni prima, se penso ad esempio ai di-segni di legge sulla sanità e sulla non autosufficienza.

Durante la campagna elet-torale per le primarie del 13 lu-glio sono emerse chiaramente in Trentino le “cordate di potere”, i bacini d’interesse dei tre partiti maggiori Pd-Upt-Patt. Nella no-stra provincia c’è paura a pensare liberamente e fuori da schemi?

I trentini tendono a privilegiare chi vince perchè pensano di avere meno vantaggi se non lo fanno. Tutte le persone elette comunque devono lavorare in favore dell’in-tera comunità.

Questa alleanza di centrosini-stra autonomista copre un grande arco di pensiero e ci sono dei con-fini labili: il Pd punta ad una fascia ampia di popolazione, il Patt è tra-dizionalista ma ha cercato anche una qualche apertura, nell’Upt c’è di tutto e di più. Infine ci sono an-che altre forze minori che arrichi-scono la coalizione.

Il tuo quindi non sarà più un im-pegno politico nelle istituzioni ma...

Lavorerò per Associazione Co-munità, mi dedicherò all’Aido (As-sociazione Italiana per la Donazio-ne di Organi) e spero anche nelle politiche sociali in particolare ri-ferimento agli anziani. Poi ci sono anche due bimbi di tre anni e mez-zo che mi tengono giovane e che vorrebbero un padre più presente...

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Nella sanità del futuro ci sono l’istituzione di fondi assicurativi integrativi e la riforma della medicina di base.

Si dovrà decidere con chiarezza e partecipazio-ne se vogliamo ancora una sanità di qualità. Elimi-niamo i doppioni e cerchiamo una programmazione ampia che non permetta più di navigare a vista. Il fondo sanitario integrativo che ha in mente l’as-sessore Rossi riguarderebbe solo alcune categorie professionali. L’obiettivo però deve essere quello di una sanità pubblica per tutti, con il privato che con-tribuisce per riuscire a sostenere alcuni settori come quello della non autosufficienza e l’odontoiatria.

Alcuni episodi simpatici dell’esperienza nelle istituzioni provinciali...

Ero in auto con Lorenzo Dellai quando era stata convocata la Giunta a Castello Tesino. Sulla Statale della Valsugana ritirarono la patente all’autista, per-chè andava a 160 Kmh. Si correva anche più del ne-cessario, i ritmi della politica erano intensi. Ricor-do simpaticamente anche quando Claudio Molinari scriveva con passione e voleva fare delle “sparate” in Consiglio provinciale, cercavo di calmarlo per evitare il peggio.

Da Presidente del Consiglio Regionale mi ha colpito andare in visita dal Dalai Lama a Dharamsa-la e vedere dei rifugiati che vivono con grande di-gnità. È stata un’occasione molto arricchente sul piano umano.

Con un Governo nazionale ingessato dagli equilibri di una “grande coalizione”, i conti pub-blici in disordine e la disoccupazione in pericolo-so aumento, non c’è il rischio che in autunno si sviluppi un clima di pesante ribellione in Italia?

Vedo in modo molto pericoloso il distacco delle persone dalla politica. Il 50% non si interessa più di ciò che succede. Queste persone affrontano in modo anomalo la realtà, mi auguro che trovino interpre-ti diversi per esserci, una maggiore democrazia per evitare la ribellione. Se la politica nazionale però non cambia la legge elettorale, non riduce il numero dei parlamentari e non passa ad una maggiore so-brietà in un momento di crisi si rischia grosso.

Nella tua quotidianità politica riesci a mescola-re temi più popolari a questioni di livello più alto. Come si riescono ad equilibrare le due esigenze?

Per chi fa politica è fondamentale tenersi aggan-ciati alla realtà. L’esperienza di veterinario mi ha aiutato a creare relazioni con le persone che mi fan-no continuare ad essere semplicemente “el Mario”. Allo stesso tempo la mia formazione (Liceo classico prima e Facoltà di Medicina Veterinaria poi) ha fatto sì che sviluppassi interessi anche per i temi legati ai diritti della persona. Ad esempio c’è il grosso tema del fine vita, visto il gran numero delle persone che oggi vivono a letto. Forse sarebbe da recuperare l’e-sperienza di un tempo, degli anziani che morivano serenamente a casa all’interno delle loro famiglie».

Tra i vari impegni chi fa politica riesce anche a ritagliarsi i tempi per studiare, per approfondire alcune questioni?

È fondamentale farlo nei ritagli di tempo della gior-nata. Ad esempio ho approfondito i dettagli legali in materia di salute e di politiche sociali. Bisogna anche saper ascoltare la struttura tecnica, sapendo dare un in-dirizzo e semplificando le procedure burocratiche.

Raramente capita un’occasione di questo gene-re. Raccogliere un’eredità di partecipazione politica ed avere la possibilità di incidere sulla realtà della propria comunità in modo semplice e condiviso. As-sociazione Comunità nasce in sordina, senza grandi mezzi e “masse” da smuovere. Ma se fosse proprio questa la modalità per provare a cambiare le cose? Magari anche solo informandosi attraverso il sito

www.associazionecomunita.tn.it

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Sciopero delle ostetriche trentine, interrogazione in consiglio provinciale

Cinte Tesino, assegno di cura e fondo integrativo sulla non autosufficienza

«Non si può bloccare un concorso già bandito per

creare nuova precarietà». Mario Magnani, consigliere

provinciale del Gruppo misto, ha firmato l’appello di

solidarietà verso le ostetriche

trentine, durante la mobilita-

zione promossa da Nursing Up.

«C’è del personale che sta la-

vorando da 3 anni con contratti

precari e si vorrebbe sostituirlo

con altro personale precario?».

All’interrogativo di Ma-

gnani si uniscono anche tante altre domande di Paolo

Panebianco, referente regionale di Nursing Up, sin-

Il 22 e il 23 gennaio 2013 “Nursing Up”, sinda-

cato ed ente di promozione dell’aggiornamento delle

professioni sanitarie, ha portato alla luce la precaria

situazione delle ostetriche in Trentino con due mani-

festazioni: sotto la sede della Regione e davanti alla

sede dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.

Un concorso già bandito è stato annullato ed ulte-

riori 25 ostetriche precarie sono passate dall’ospeda-

le San Camillo all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Cresce l’attenzione nelle famiglie trentine per il

“prendersi cura”. Un interesse al quale rispondono

le Acli trentine con corsi per famigliari e badanti.

Anche l’ente pubblico fa la sua parte con la legge

Il testo dell’interrogazione

dacato ed ente di promozione dell’aggiornamento dei

professionisti sanitari della funzione infermieristica.

«Per l’Azienda sanitaria non è chiaro quale sarà

il fabbisogno, anche in seguito

alla riorganizzazione dei pun-

ti nascita. Facendo uscire una

nuova graduatoria inoltre non

si tiene conto dell’esperienza

maturata». Panebianco denun-

cia come il tasso di precariz-

zazione nel reparto di ostetri-

cia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento sia «troppo

alto, pari al 40% dell’organico».

Si interroga la Giunta provinciale per sapere se

sia corretto, dopo 3 anni di precariato per molte oste-

triche, non dare loro la possibilità di partecipare ad

un concorso ed in che modo si possa valorizzare la

professionalità acquisita sul campo.

Si chiede, inoltre, se sia possibile rinnovare l’in-

carico alle stesse persone e quando si pensa di ban-

dire il concorso per regolarizzare il personale, che ha

maturato una qualificata esperienza professionale.

provinciale 15 del luglio 2012 sulla non autosuffi-

cienza. Mario Magnani ha presentato il 23 gennaio

in sala consiliare a Cinte Tesino la legge, della qua-

le è stato promotore sin dal 2002. Serata promossa

GENNAIO

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

dall’assessore Mirco Mezzanotte, alla quale è inter-

venuto anche il sindaco Celestino Buffa.

L’indennità per la non autosufficienza, rilasciata

a chi ha già l’indennità di accompagnamento ed un

parametro Icef tra 0,18 e 0,28, fa sì che «si pos-

sano accudire le persone a casa propria. In Trenti-

no - aggiunge Magnani - abbiamo 4500 posti letto

nelle case di riposo e 1200 in

lista d’attesa». Un dato che

fa capire come, visti anche

gli andamenti demografici,

non si potrà solo pensare ad

un prendersi cura dei non

autosufficienti in strutture

residenziali, ma serviranno

anche altre azioni.

L’assegno di cura provin-

ciale varia da 80 ad 800 euro al mese, a seconda

della situazione reddituale e patrimoniale e del li-

vello di gravità accertato dall’Uvm (unità valutati-

va multidisciplinare).

La copertura dell’assegno di cura esclude lar-

ghe fasce di quello che viene detto il “ceto me-

dio”. Magnani per questo spinge sull’istituzione

di un fondo integrativo volontario, che potrebbe

poi diventare obbligatorio. Un’assicurazione sa-

nitaria mutualistica che può coprire e socializzare

il rischio della non autosufficienza. «Si può creare

un fondo a ripartizione - spiega Magnani - con una

gara europea. Il gestore si impegnerebbe a non ave-

re guadagno sul fondo».

Con un ordine del giorno alla Finanziaria pro-

vinciale 2013 l’ex assessore

alla salute ha chiesto l’impe-

gno della giunta ad attivarsi

per promuovere il fondo.

«Partendo con i dipendenti

pubblici si potrebbe già ave-

re una platea di oltre 30mila

persone». Creare un fondo integra-

tivo vorrebbe dire secondo

Magnani anche «accreditare persone che offrono

servizi per la non autosufficienza». Cioè creare

nuove opportunità di lavoro nel settore socio-assi-

stenziale.

Informazioni aggiornate sull’assegno di cura si

possono avere consultando il sito:

www.trentinosalute.net

Elezioni nazionali 24-25 febbraio 2013, in Trentino chiarezza per la Camera e confusione per il Senato?

«Mettendomi dalla parte dei cittadini, regna

sovrana la confusione. Come si fa ad andare se-

parati alla Camera, con candidati premier diversi,

mentre al Senato c’è il “volemose bene”». Mario

Magnani esce dall’incontro di maggioranza con la

sensazione che le future posizioni nella coalizione

provinciale non siano così semplici da ricostruire.

«Anche l’Upt, seguendo il progetto di Del-

lai che sostiene Monti come premier, alter-

nativo a Bersani, complica la situazione».

Queste in sintesi le posizioni delle formazioni po-

litiche: Verdi ed Idv appoggeranno Ingroia e la sua

“Rivoluzione civile”, Upt e Udc sono per Monti,

Pd-Patt e Magnani (Gruppo Misto) sono per Bersa-

ni Presidente del Consiglio.

Michele Nicoletti, segretario del Pd trentino,

ha cominciato la riunione augurandosi «una cam-

pagna elettorale educata, sia per la Camera che per

il Senato» ed auspicando che si possa poi tornare

ad un clima collaborativo in vista delle Provincia-

li. Marco Boato ha fatto quindi il quadro delle pre-

cedenti tre competizioni elettorali nazionali ed ha

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

sottolineato come «Idv e Verdi non siano stati ac-

cettati dal Pd nazionale», dichiarando quindi l’ap-

poggio a “Rivoluzione Civile”. Boato, assieme a

Salvatore Smeraglia, segretario regionale Idv, ha

chiesto di poter proporre un proprio candidato (e

farlo appoggiare dalla maggioranza provinciale)

al Senato. Dopo l’ovvio responso negativo dei

presenti, si sono comunque augurati di poter con-

tinuare nel dialogo provinciale dal 26 febbraio.

«Quella del Patt - commenta Magnani - è

stata in fondo la risposta più coerente rispetto al

quadro generale, considerando l’accordo con la

Svp alla Camera e con Pd ed Svp per il Senato».

Altro segno di incongruenza, secondo Magnani, è

quello manifestato da Vittorio Fravezzi, membro

della segreteria Upt, che ha ricordato come «l’Upt

sia diverso dalla Lista Monti, ma la appoggi».

L’Upt richiede un proprio seggio al Sena-

to, «però deve essere chiaro l’appoggio a Ber-

sani - spiega Magnani - altrimenti c’è il rischio

di perdere parte dell’elettorato del collegio».

Un equilibrio provinciale complesso sul quale

pesano anche le “imposizioni” romane nel Pd di

Tonini al Senato e Bressa alla Camera. Magnani

considera la divisione provinciale un’occasione

persa da parte del centrosinistra-autonomista. «Il

cittadino - conclude - riuscirà a capire questo as-

semblaggio? E come si può avere chiarezza alla

Camera e confusione al Senato?»

Misure a sostegno dell’imprenditoria giovanile

Il sostegno alla nascita e allo sviluppo di nuo-

ve iniziative imprenditoriali realizzate soprat-

tutto da giovani rientra fra le priorità program-

matiche della Giunta provinciale, che a tal fine

ha approvato un progetto specifico (Progetto per

l’imprenditorialità giovanile) orientato ad accre-

scere tra i giovani la cultura imprenditoriale e la

loro capacità di creare nuove imprese sostenibili,

soprattutto in attività di interesse collettivo con

elevate potenzialità di sviluppo e ampie capacità

di creare nuova occupazione, finora poco coin-

volte nelle politiche di creazione di impresa.

Maggiori informazioni sul sito:

http://perilmiofuturogiovani.tn.it/imprenditorialita.

In 130 hanno partecipato venerdì primo marzo

al Castello del Buonconsiglio al convegno “Chi ar-

riva prima vince, anche nella lotta contro i tumori”

promosso dall’Anvolt, Associazione nazionale vo-

lontari lotta contro i tumori. Anvolt (www.anvolt.

org), compie in Trentino 20 anni. Nel pomeriggio

sono intervenuti gli urologi Gianni Malossini e Tom-

maso Cai, che hanno parlato di diagnosi precoce del

tumore alla prostata e Severino Taneo, primario di

ginecologia ed ostetricia dell’Ospedale Santa Chiara

di Trento, che si è soffermato sull’efficacia della vac-

cinazione contro il papilloma virus nella prevenzione

del tumore del collo dell’utero.

Paolo Dalla Palma, primario di anatomia ed isto-

logia patologica al Santa Chiara, ha fatto un excursus

storico della prevenzione e dello screening, da Papa-

Anvolt, chi arriva prima vince nella lotta contro i tumori

FEBBRAIO

MARZO

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

nicolaou a Zur Hausen, dal test citologico a quel-

lo molecolare. Georgios Papanicolaou, o meglio la

moglie Andromaca, diede il nome al pap-test. Tanto

che oggi «il cancro della cervice uterina - spiega

Dalla Palma cala perchè cresce la percentuale di

partecipazione delle donne allo screening. Oggi

nei paesi sudamericani ed in alcune parti dell’Afri-

ca il cancro alla cervice uterina è una delle princi-

pali cause di morte tra le donne». In Italia quindi

il problema è molto ridotto, ma esaminando una

mappa su scala europea si vede che l’incidenza è

molto maggiore nel paesi dell’est come Romania

e Bulgaria. L’80% della popolazione femminile in

Trentino va a fare prevenzione, ma l’attenzione si

sposta soprattutto alle donne straniere che vivono

nella nostra provincia.

Durante il seminario una sezione è stata dedica-

ta anche alla psiconcologia, con Giovanna Endrizzi

che ha ripercorso le tappe dell’esperienza della ma-

lattia. Che portano con sé anche una revisione dei

propri valori e «permettono in alcuni casi anche di

migliorare la qualità di vita della persona».

Collaborazione tra parte medica e psicologica

che ha permesso ad Anvolt di portare anche negli

ospedali trentini maggiori possibilità e servizi di

tipo psiconcologico.

Mario Magnani ha concluso gli interventi par-

lando degli sviluppi del piano sanitario provinciale,

che ha preso avvio nel 1993. Con molte attività di

osservazione epidemiologica e la realizzazione del

registro tumori.

Quindi è stato portato avanti un programma or-

ganico di educazione alla salute: campagne riferite

a esposizione sociale, carcinogeni ambientali, ali-

mentazione, alcol, tabacco, attività fisica. Magnani

ha presentato anche un parere in materia di alimen-

tazione al Comitato delle Regioni a Bruxelles.

Sono state attivate nel corso degli anni delle

strutture di screening per i tumori al collo dell’u-

tero, capo-collo, mammella femminile, colon-retto.

Magnani ha parlato anche del centro di proton-

terapia, augurandosi che «l’utilizzo vada oltre alla

comunità trentina. Un punto d’eccellenza per avere

attrarre anche pazienti da fuori provincia».

I numeri indicano che l’80% dei tumori in Tren-

tino può essere prevenuto e che le previsioni future

sono quelle che ad un trentino su 2 possa essere dia-

gnosticato un tumore e ad una trentina su 3.Tra i 25 ed i 65 anni sono 145mila le donne

in Trentino. Solo 6 su 10 eseguono pap-test dopo

l’invito.

Su 1000 donne 13 vengono chiamate al secondo

livello, a 3 viene diagnosticato un tumore. Da re-

cuperare sono soprattutto le donne straniere. Com-

plessivamente in Trentino vi sono annualmente 14

casi di tumore al collo dell’utero.

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Gli esperti prevedono che per il futuro ci colle-

gheremo alla rete Internet in tre modi:

• vIA CAvo (passando gradualmente dai cavi in rame alle fibre ottiche)

• IN moDAlITà mobIlE

• wIrElESS.

Il wireless, oltre ad essere utilizzato all’inter-

no delle abitazioni, è una valida soluzione an-

che per offrire connettività agli spazi pubblici.

Un’utile opportunità per studenti, turisti, per chi

cerca accesso per avere informazioni. “Trentino

Network” ha installato sui municipi dei comuni

trentini antenne per favorire la diffusione del wi-

reless. Attraverso il servizio di “FreeLuna” i cit-

tadini possono collegarsi gratuitamente, in pros-

simità del loro municipio, in seguito ad una breve

registrazione. Ciò posto, interrogo l’Assessore

competente per sapere se questo servizio possa

essere esteso ai cittadini e in quanti comuni tren-

tini l’antenna installata sul Municipio sia aperta

alla navigazione wireless gratuita dei cittadini.

Teniamo, altresì, presente che in particolari aree

del territorio, come ad esempio il Tesino, il wi-

reless diventa fondamentale, perché le altre due

modalità di connessione (cavo e mobile) sono

difficoltose. È possibile in queste zone far sì che

“Trentino Network” metta a disposizione dei cit-

tadini più “banda”, cioè una maggiore capacità

della rete, affinché si riduca il loro “divario digita-

le” rispetto alle valli trentine più popolose?

Il presidente Alberto Pacher ha risposto sottoline-

ando che in 215 comuni trentini è possibile colle-

garsi in wireless in prossimità del municipio.

Possibilità che verrà segnalata anche con degli ap-

positi cartelli. Entro giugno 2013 vi sarà l’adegua-

mento delle cabine per poter garantire ai fornitori

di servizi telefonici di offrire il servizio Adsl 2+

(connettività fino a 20 Megabit al secondo). Mag-

giori informazioni su www.trentinoinrete.it.

Mario Magnani, presidente del Gruppo, è presidente onorario dell’Associazione Comunità e si riconosce nell’esperienza politica del centrosinistra autonomista.

Mario Casna è uscito dal gruppo consiliare della Lega Nord e si è iscritto al Patt.

giuseppe Filippin è uscito dalla Lega Nord ed alle elezioni nazionali del 24-25 febbraio 2013 si è candidato alla Camera dei Deputati per i Moderati in Rivoluzione.

Walter Viola è uscito dal Pdl ed ha aderito a Progetto Trentino.

gianFranCo Zanon è uscito dall’Upt ed ha aderito a Progetto Trentino.

FranCa penasa ha abbandonato la Lega Nord per costituire il nuovo Team Autonomie.

Gruppo misto con 6 consiglieri, il secondo più grande del Consiglio provinciale di Trento

Interrogazione sul divario digitale in Trentino

Antenna Wireless sul Municipio di Brentonico

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

In Alto Adige, entro la fine della legislatura

provinciale, c’è l’intenzione di proporre un cosid-

detto Bausparmodell, un modello di risparmio sul-

la base di un contratto immobiliare, grosso modo

così articolato: un giovane, che entra nel mercato

del lavoro comincia a versare propri risparmi a

Pensplan, ente di previdenza regionale; già dopo

8 anni di versamenti può accedere ad un credito

per la prima casa. Facciamo il caso di un soggetto

di 35 anni, che lavora da 12 anni e che è riuscito

a versare 50 mila euro nel fondo. Se questi decide

di acquistare casa, oltre ai suoi 50mila euro, può

ottenere ulteriori 50 mila euro dal fondo e coprire

il restante prezzo d’acquisto con un credito banca-

rio. Questo modello ha vari vantaggi: recuperare

Un modello regionale di risparmio immobiliare, interrogazione del 19 marzo

iscritti alla previdenza complementare anche tra i

giovani che, vista la precarietà di lavoro e reddito,

non sono attratti da investimenti di medio-lungo

periodo e offrire credito agevolato per la casa, un

credito che verrà recuperato dal montante accu-

mulato dal soggetto interessato prima di andare in

pensione. In questo modo il fondo pensionistico

regionale investirebbe la propria raccolta a bene-

ficio dei cittadini regionali.

Ciò posto, interrogo la Giunta provinciale per

sapere se ritiene di seguire la Provincia di Bolza-

no in questa iniziativa, dialogando con Pensplan

e coinvolgendo la società Trentino Sviluppo, alla

quale dovrebbero essere devoluti i 250milioni

provenienti dalla Regione.

Serata con oltre cento partecipanti nella caser-

ma del vigili del fuoco di Cles per ascoltare Lucio

Lucchin, direttore del servizio di dietetica e nutri-

zione clinica dell’Ospedale di Bolzano.

Appuntamento all’interno delle iniziative pro-

mosse dalla Comunità della Valle di Non per l’8

marzo.

Carmen Noldin,

assessore comunita-

ria all’associazioni-

smo, ha introdotto

l’incontro mostrando

un video realizzato

dai ragazzi del liceo

Russell di Cles sul-

le pari opportunità.

In Valle di Non il

13% della popola-

zione è straniero, an-

che per questo «abbiamo promosso un per-

corso sulla parità di genere per valorizzare le

differenze». Dal quale è scaturito “Le tre tazze

di tè”, ricettario che raccoglie piatti tipici della

tradizione trentina tradotti in arabo e rumeno.

Serata dedicata anche alla sensibilizzazione nei

confronti della donazione degli organi. Mario Ma-

gnani, presidente Aido Valle di Non, ha ricordato

come in sede di Consiglio provinciale «si stia cer-

cando di far sì che in occasione del rinnovo delle

carte d’identità sia possibile indicare la propria

disponibilità alla donazione degli organi».

Lucio Luciani, medico che portò 40 anni fa

l’Aido in Trentino, sottolinea come il problema

non sia quello del trapianto, ma «il prelievo, che

coinvolge moltissimi settori dell’organizzazione

ospedaliera».

Lucchin comincia la sua presentazione con il

A Cles il 27 marzo convegno«Alimentazione, il segreto del benessere»

Carmen Noldin

Page 10: Notiziario Comunità luglio 2013

10

anno 4 n. 7 del Luglio 2013

“mito della dieta mediterranea”, ricordando che

comunque una minoranza della popolazione italia-

na (un 20% circa) segue i dettami della “piramide

alimentare” della dieta mediterranea.

«Geneticamente siamo uguali a 25mila anni

fa, quindi poco è cambiato per quanto riguarda le

nostre necessità nutritive». La dieta mediterranea,

promossa dall’americano Ancel Keys, si basa su tre

aspetti comuni alle 13 differenti culture che si affac-

ciano sul Mediterraneo: ulivo, cereali, vite. «Do-

vremmo però mangiare un 30-40% in meno - spiega

Lucchin - rispetto a quanto realmente mangiamo».

Un dato critico è quello che sottolinea come sol-

tanto il 2% della popolazione mondiale pro-

duce cibo. Lucchin quindi invita calorosa-

mente alla biodiversità. «Nel 1500 in un orto

si trovavano fino a 65 specie vegetali diverse,

le specie vegetali commestibili sono 70mila».

Mangiare cose diverse quindi ed in compagnia.

«Se qualcuno ha problemi di peso - afferma Luc-

chin - è utile che vada a mangiare con i suoi com-

pagni di lavoro, perchè è stato misurato che si

mangia meno».

Orizzonti locali e nazionali con il nuovo Governo Letta

La situazione nazionale, con la nascita del governo

Letta fra mille difficoltà è la dimostrazione che la politi-

ca deve trovare le soluzioni politiche possibili, mettendo

al primo posto i problemi dei cittadini.

Questa è la conclusione alla quale ci hanno portato i

partiti che non hanno attuato quanto avevano promesso,

prima fra tutte la riforma della legge elettorale che è la

madre dell’ingovernabilità del nostro Paese.

Nei partiti dunque è prevalso l’interesse di botte-

ga rispetto a quello dell’Italia. Speriamo che il futuro

ci riservi il mantenimento delle promesse: riforma leg-

ge elettorale, riduzione numero dei parlamentari, aboli-

zione della provincie, risanamento economico, rilancio

dell’economia ed aumento dell’occupazione.

Non vorrei che quanto è successo in Italia si ripetesse

in Trentino, con l’incapacità di vedere i veri problemi del-

la nostra comunità, cioè quelli che il futuro governo locale

dovrà risolvere: come far fronte alla riduzione delle risor-

se, come risolvere la riforma della Regione e delle Comu-

nità di valle, come mantenere un welfare di livello elevato

e fare crescere l’occupazione rilanciando l’economia.

Altro tema è quello della futura coalizione di gover-

no e del futuro presidente della Provincia.

Ma è il programma che deve unire, le persone devo-

no interpretare ed attuare ciò che la maggioranza con-

divide. Concentriamoci sui problemi e teniamo alto e

corretto il confronto.

Foto di gruppo per il Governo letta

Lucio Luciani

APRILE

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

In Trentino disoccupazione giovanile al 20,5%

Sono i giovani a subire le conseguenze più immediate della crisi che colpisce i paesi eurodeboli come l’Italia.

Lo stesso accade anche in Trentino. Nel 2012 su 41.383 iscritti ai centri per l’impiego, oltre un quarto, cioè 11.002,

sono under 29. Mentre in Trentino la disoccupazione giovanile schizza al 20,5% e le assunzioni degli under 29

calano in un anno di ben il 6,3%, le parti sociali scommettono sul contratto di apprendistato per sostenere l’occu-

pazione dei giovani in un mercato del lavoro comunque in contrazione. Ma per far tornare l’apprendistato ai suoi

antichi fasti - gli assunti con questo contratto sono scesi all’8,1% nel 2012 - non bisogna snaturarne la funzione

formativa, bensì renderne più semplice e personalizzabile l’utilizzo per le imprese ed i lavoratori. È quanto emerso

nel convegno organizzato martedì 7 maggio da Cgil Cisl Uil del Trentino e dall’Università di Trento, in occasio-

ne del premio alle migliori tesi di laurea sul mondo del lavoro, tenutosi alla Facoltà di Giurisprudenza a Trento.

Maggiori informazioni sul sito http://www.trentotoday.it/economia/disoccupazione-giovanile-trentino-lavoro.html

Mario Magnani, consigliere provinciale e sin-

daco per 8 anni a Taio, esprime soddisfazione per

il percorso intrapreso dai sei comuni della Predaia

(Taio, Coredo, Vervò, Smarano, Tres, Sfruz) verso

la fusione dei comuni. «Mi rallegro per questa scelta

positiva, perchè si va nella direzione di migliori eco-

nomie di scala e di comuni che fanno “massa critica”

per gestire i servizi».

Fusione dei Comuni per far funzionare meglio le Comunità di valle

Magnani considera le fusioni tra comuni come un

passaggio fondamentale per sfruttare al meglio la ri-

forma istituzionale.

«Se i comuni riescono a mettersi insieme le co-

munità di valle possono diventare utili strumenti per

i comuni per gestire servizi ed attività. Il percorso di

fusione dei comuni della Predaia mi auguro possa di-

ventare un esempio per tutto il Trentino».

Sicurezza lungo la linea ferroviaria Trento-Malè-Marilleva, interrogazione del 16 maggio

Sono migliaia le persone che ogni anno utilizzano i treni

della Ferrovia Trento-Malè-Marilleva e risulta assolutamente

prioritario garantire una moderna infrastruttura ferroviaria con

impianti tecnologici e di sicurezza all’avanguardia. È noto,

del resto, quanto possano essere drammatiche le conseguenze

degli incidenti ferroviari, spesso evitabili con una rigorosa at-

tenzione alle misure di sicurezza. In più occasioni è stato sol-

levato il problema dell’inadeguatezza dei sistemi di sicurezza

in caso di errore umano nel superamento di segnali disposti a

via impedita. Nella risposta, datata 11 marzo 2010, all’interro-

MAGGIO

Page 12: Notiziario Comunità luglio 2013

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

gazione n. 1241/XIV, che aveva sollevato il problema,

la Giunta aveva dichiarato che in tempi relativamente

brevi sarebbe stato adottato un sistema di sicurezza

denominato ATP (Automatic Train Protection), che

avrebbe risolto definitivamente il problema. Ad oggi

purtroppo tale sistema, se pur installato, non è ancora

funzionante. Inoltre, sembra che la sua attivazione sia

prevista nella migliore delle ipotesi per inizio 2014.

Si chiede di conoscere quali siano i tempi per l’atti-

vazione del sistema ATP, i motivi del ritardo e quali

iniziative abbia intrapreso la società “ Trentino Tra-

sporti” per sopperire alla mancanza di sicurezza nel

periodo intercorrente con l’effettiva messa in funzio-

ne del sistema.

Associazione Comunità parteciperà assieme alle altre forze di maggioranza alla stesura del programma

della coalizione del Centrosinistra autonomista 2013-2018. Gli incontri per la definizione del programma si

terranno durante il mese di giugno. Quattro sono i gruppi di lavoro programmatici previsti

1. autonomia e istituzioni

Mario Magnani, Mariano Bosetti, supplente Paolo Pozza

2. economia, lavoro, formazione, ricerca, innovazione

Donatella Cosso, Paola Piazzi, supplente Elisa Pozza

3. territorio, ambiente, energia, mobilità

Massimo Maglitto, Pier Dal Rì, supplente Marco Nicolodi

4. coesione e cittadinanza: diritti, welfare e salute

Paolo Panebianco, Luigi Pichenstein, supplenti Mario Meggio e Giorgio Ciresa

Associazione Comunità nei gruppi per il programma del centrosinistra autonomista 2013-2018

Riformare la medicina del territorio

Mario Magnani ha espresso durante la seduta del 5 giugno del consiglio provincia-le parere favorevole alla mozione sulla “Riqualificazione dell’assistenza sanitaria sul territorio e ridefinizione della figura del medico di base”, proposta come prima firmataria da Vittoria Agostini (Upt).«La medicina del territorio è da riformare, l’ho detto più volte in quest’aula. La fi-gura della guardia medica così come è organizzata non dà più fiducia, è inutile che mettiamo un medico di “medicina turistica”. Deve esserci una copertura 24 ore su 24, con delle persone che possano mettersi in collegamento con la rete ospedaliera provinciale e possano fare da filtro al pronto soccorso».Magnani ha sottolineato come «questo possa essere un buon proposito per la pro-grammazione della prossima legislatura, per inserire un piano dettagliato della medicina del territorio e della rete ospedaliera nel prossimo piano sanitario. Con le stesse risorse che si spendono oggi si possono distribuire meglio le responsabi-lità per non “ingolfare” la rete ospedaliera».

GIUGNO

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13

anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Sabato 8 giugno a Malga Boiara a Cles momen-

to conviviale per le due liste civiche che sostengo-

no il sindaco Maria Pia Flaim. Ma è stato anche un

momento di incontro per alcuni soci di Associazione

Comunità. Prosegue il cam-

mino verso le elezioni pro-

vinciali del 27 ottobre e As-

sociazione Comunità dice

la sua all’interno del tavolo

di definizione dei program-

mi. Con l’opportunità quin-

di per altri soci e sostenitori

dell’associazione sparsi per

il Trentino (dalla Val di Non

fino all’Alto Garda e Ledro) di poter far sentire la

propria voce, portando idee ed esperienze anche per

il governo della Provincia.

Ad esempio attorno a Malga Boiara a Cles, do-

ve c’è anche un piccolo orto botanico, sorgeranno le

prime case sugli alberi. Una nuova idea di turismo

che potrebbe anche essere traslata ad altre zone della

provincia ed altrove.

Mario Magnani si è aggiunto al gruppo dopo aver

presenziato all’incontro di maggioranza. Ci sono an-

cora delle perplessità sia sull’organizzazione delle

primarie (in un primo tempo previste per domeni-

ca 30 giugno), che per le modalità di voto. L’Upt ha

spinto molto per le primarie a doppio turno, anche

perchè sul piano strategico in

un secondo turno Mauro Gil-

mozzi potrebbe avere più pos-

sibilità. Ma allo stesso tempo

le primarie a doppio turno

sconfesserebbero il percorso

intrapreso dal Pd, che al pro-

prio interno ha deciso di pun-

tare sulla candidatura unitaria

di Alessandro Olivi, con Do-

nata Borgonovo Re e Luca Zeni che hanno fatto un

passo indietro.

Intanto venerdì 7 giugno c’è stata la prima riunio-

ne per il gruppo dedicato a economia e lavoro. Asso-

ciazione comunità cercherà di concentrarsi su cinque

punti concreti, provando in pochi giorni a fare delle

proposte alla coalizione sugli ammortizzatori sociali,

sul ciclo dei rifiuti, sulle possibilità di agire sul co-

sto dell’energia, sulla leva della tassazione e su come

agevolare l’imprenditoria giovanile.

L’esperienza delle civiche di Cles

L’invito al governo provinciale è quello di non

stralciare la rotatoria di Dermulo dal programma trien-

nale delle opere stradali, procedendo anzi alla proget-

tazione e all’appalto dei lavori: un nodo stradale im-

portante per il quale erano inizialmente stati stanziati

3 milioni di euro, che ora pare siano stati “congelati”.

La rotatoria di Dermulo ha previsto un iter abba-

stanza lungo che ha portato alla fine a fare un pro-

getto che è parso risolutiva dei problemi dell’area.

Un progetto valutato da comune e comunità di val-

le, ha chiarito Mauro Gilmozzi e sulla base del qua-

le si sta ora lavorando per apportare miglioramen-

ti e cambi. Il progetto non è nell’area di immediata

spendibilità, ma vi sarà reinserito nell’esatto momen-

to in cui ci sarà il via libera sui flussi di traffico, sul

parcheggio e su altri aspetti in corso di valutazione.

Abbastanza soddisfatto Magnani che ha precisato di

rendersi conto che la Provincia non ha colpe per ri-

tardi dovuti all’attesa di osservazioni che tardano ad

arrivare. Il consigliere ha tuttavia raccomandato di

trattare la questione con la massima urgenza, affret-

tandosi a mettere in atto le soluzioni praticabili senza

procrastinare sine die la realizzazione di un progetto

molto importante per la comunità della valle di Non.

A Dermulo la rotatoria sulla statale è una soluzione possibile?

Page 14: Notiziario Comunità luglio 2013

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Il testo completo dell’interrogazione:

La Provincia autonoma di Trento aveva assicu-

rato lo stanziamento, pari a circa tre milioni di euro,

relativo al finanziamento del progetto della nuova ro-

tatoria di Dermulo, uno dei più importanti nodi stra-

dali della valle di Non.

Nei giorni scorsi si sono diffuse voci relative al

possibile stralcio della rotatoria dal programma pro-

vinciale delle opere stradali per il prossimo triennio.

Considerata la priorità dell’intervento per quan-

to attiene l’esigenza di sicurezza degli abitanti di

Dermulo e per gli utenti della viabilità, si interroga

la Giunta provinciale per sapere se le voci relative

al congelamento del finanziamento siano fondate e,

quindi, se il finanziamento della nuova soluzione pro-

gettuale sia ancora disponibile. Si richiede, altresì,

di conoscere i pareri della Comunità di valle relativi

all’intervento viabilistico in questione, procedendo

all’appalto per la realizzazione dell’opera, con l’ado-

zione di soluzioni tali da migliorare le dinamiche dei

flussi di traffico, per un rilancio del trasporto.

Il ricordo di Flavio Mengoni

Mi unisco a coloro che piangono per la scomparsa dell’avvocato Flavio

Mengoni, bravo professionista ed eccellente politico, preparato e con

idee innovative. Per questo la sua attività politica non durò a lungo: di-

ceva la verità ed aveva anticipato e previsto la crisi che stiamo vivendo,

cercando di proporre politiche più sobrie e legate alla storia dei trentini.

Mancherà un amico ed un politico saggio.

Mario MagnaniFlavio Mengoni (foto a sinistra di www.gazzettadellevalli.it)

Margherita Hack: una Stella che non si spegnerà mai!

Arco, gennaio 2012, centinaia di persone hanno atteso

Margherita Hack per ore davanti al Casinò: un bagno

di folla che nessuno potrà mai dimenticare, e che ob-

bligò (piacevolmente) noi organizzatori dell’evento a

invitare nuovamente la scienziata qui nell’Alto Gar-

da: cosa che avvenne di lì a pochi mesi.

Nell’ottobre del 2012 una grande serata al Pala-

congressi di Riva del Garda ebbe lo stesso succes-

so, la stessa oceanica emozione e partecipazione.

Non riesco però a non sottolineare un episodio bel-

lissimo che ha riguardato la professoressa Hack, av-

venuto il 12 ottobre scorso (il giorno successivo alla

serata rivana).

Il suo amore per i giovani aveva permesso d’organiz-

zare un incontro speciale tra lei e gli studenti del Li-

ceo Maffei di Riva del Garda. Un’occasione unica per

i maturandi (solo per loro purtroppo!), l’aula magna

del Maffei non poteva permettere una partecipazione

più “allargata”.

Venti minuti prima dell’incontro, il cui orario era stato

concordato con la preside e i docenti del liceo, entria-

mo con Margherita Hack nella scuola, quasi in punta

LUGLIO

Page 15: Notiziario Comunità luglio 2013

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

di piedi proviamo a raggiungere l’aula magna. Nei corridoi c’è silenzio, siamo

in piena ora di lezione, la porta di qualche classe è appena socchiusa quando im-

provvisamente scoppia un applauso fragoroso, spontaneo, un abbraccio ideale

dei ragazzi a questa donna straordinaria: lei si ferma, appoggiata sulle sue stam-

pelle prende fiato, noi intorno a lei abbiamo gli occhi lucidi, lei ci sorride col suo

sguardo azzurro e ironico…e io imbarazzata non riesco a dire altro che: “…è per

te Margherita, quest’applauso è solo per te!!!”

Ciao indimenticabile Donna.Patrizia Soprano

Sanità welfare e coesione sociale, i punti del programma

Il cittadino trentino deve essere al centro del progetto sanità, che deve passare dalla mentalità del curare a quella del prendersi cura della persona nella sua interezza.

1. Centralità del territorio, istituzione delle Case salute o Centri aggregati di medicina: unità complesse di cure primarie fun-zionanti 24 h su 24 col compito principale di prendersi carico della persona malata. Utile a ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso.

2. È indispensabile una maggiore integrazione tra rete ospeda-liera e territorio.

3. NOT Nuovo Ospedale del Trentino visto in un ottica di ospe-dale provinciale: luogo di alta specializzazione e punto prin-cipale di riferimento dell’emergenza urgenza. Sede di ricerca e della nuova scuola di medicina.

4. Si ribadisce l’importanza della rete ospedaliera e degli ospe-dali di valle: questi devono essere riqualificati tenendo in considerazione alcuni servizi irrinunciabili, che devono es-sere svolti in sicurezza, legati alle caratteristiche locali ed alle esigenze dei vari territori, integrandoli anche attraverso nuove tecnologie e la telemedicina.

5. Valorizzazione e formazione continua del personale sanitario anche, e non solo, in attuazione dei progetti di riorganizza-zione sanitaria.

6. Prevenzione, potenziamento dell’educazione alla salute: sfe-ra sessuale, affettività, stili di vita e dipendenze, a partire dall’ ambito scolastico. Incentivazione e facilitazione all’accesso alle attività sportive, con possibilità di detrazione fiscale del-le spese. Potenziamento mirato degli screening rivolti alla popolazione.

7. Rapporto armonico e integrato tra strutture pubbliche e pri-vate, favorendo maggior scambio fra strutture universitarie, di ricerca, azienda sanitaria ed attività produttive.

8. Coinvolgimento dell’associazionismo, del terzo sSettore e

del volontariato presenti sul territorio.

9. Snellimento dell’apparato burocratico, semplificazione delle procedure, facilitazione di accesso dei cittadini alla loro car-tella clinica informatizzata.

10. Politiche familiari, rivolte a tutte le famiglie, con particolare attenzione a quelle monogenitoriali, numerose e che presen-tano situazioni complesse:

• Politiche di conciliazione lavoro famiglia ( part-time, asili nido aziendali, flessibilità orario lavorativo ).

• Facilitazione di accesso ai servizi, defiscalizzazione e au-mento della soglia ICEF.

• Politiche di aiuto ai separati in difficoltà, costruzione di una rete di protezione e di sostegno.

• Politiche a tutela e sostegno della natalità, con agevolazioni all’occupazione femminile.

• Politiche per la casa, attraverso l’utilizzo dell’edilizia pubbli-ca o individuazione di modalità di utilizzo degli appartamenti privati invenduti. Mantenimento dell’edilizia agevolata.

• Politiche a sostegno dei disabili e delle persone anziane.

11. Ricerca di nuovi approcci che vedano la persona e la sua fa-miglia al centro delle politiche rivolte alle vecchie e nuove dipendenze ( droga, alcool, fumo, gioco ), anche nel confron-to con altre realtà.

12. Politiche di reddito di cittadinanza o di garanzia, atte a ri-

spondere ai bisogni dei cittadini in difficoltà con almeno 2 anni di residenza.

13. Politiche che permettano un maggior riconoscimento delle don-ne, non solo nell’ambito sociale, ma anche in ambito politico.

14. Favorire politiche di integrazione delle diversità, volte a cre-are una pacifica convivenza fra individui all’interno di una comunità che è multietnica, plurireligiosa e con diversi orien-tamenti sessuali.

Paolo Panebianco

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Paolo Panebianco (nella foto a destra), coordinatore regio-

nale del sindacato Nursing Up, è il nuovo presidente di Associa-

zione Comunità.

Lo hanno deciso i soci riuniti mercoledì 19 giugno in assem-

blea alla Sala Rosa della Regione. Un’assemblea elettiva durante

la quale si è affrontato anche il tema dell’impegno dell’associa-

zione in vista delle primarie del 13 luglio e delle elezioni provin-

ciali del 27 ottobre.

Mario Magnani non si ricandiderà e vuole lasciare la sua ere-

dità politica all’associazione. «Associazione Comunità - spiega

Magnani - è nata perchè ci sono molte persone che hanno voglia

di dire la loro senza iscriversi ad un partito. Basti pensare a certe

realtà nelle quali il 50% delle persone non vanno nemmeno a votare. Ho cercato di mettere in campo un’organiz-

zazione per la quale chi ha voglia di parlare possa esprimere il suo parere».

L’assemblea, cominciata con i ringraziamenti a Verena Depaoli (presidente) e Giorgio Ciresa (coordinatore

provinciale) che hanno lasciato le loro cariche dopo la fase di “rodaggio” dell’associazione, ha quindi dato spazio

alle testimonianze dai gruppi di lavoro.

Paolo Panebianco, si è soffermato sui lavori del gruppo dedicato a salute, politiche sociali e famigliari. Per po-

ter garantire lo standard attuale dei servizi sanitari l’assessore Ugo Rossi al tavolo ha parlato di affiancare al servi-

zio universalistico gratuito della sanità provinciale anche una mutua, chiedendo ai cittadini di concorrere al buon

funzionamento del sistema sanitario provinciale attraverso un fondo privato. «Vedo positivamente questa forma

di assicurazione - spiega Panebianco - perchè bisogna essere realistici riguardo alle possibilità di finanziamento

future in un quadro di risorse in calo». Sulla riorganizzazione di servizi periferici «l’assessore ha spergiurato che

non verrà chiuso nulla, ma probabilmente dopo le elezioni ci saranno dei cambiamenti dalle voci che si sentono

insistentemente nell’ambiente. Si dovrà riflettere - aggiunge Panebianco - su queste scelte perchè gli ospedali pe-

riferici sono importanti per la salute, ma anche un servizio culturale e qualificante per le valli». Potrebbe essere

seguito anche il modello di Toscana ed Emilia Romagna, dove i codici bianchi al Pronto soccorso vengono seguiti

da infermieri specificatamente formati, per poter lasciare ai medici altri compiti.

Per gli altri temi curati dall’assessorato di Ugo Rossi si è parlato di rilanciare il reddito di cittadinanza e pre-

vedere una maggiore partecipazione dei sindacati alla gestione delle imprese, secondo il modello in uso nell’e-

conomia tedesca.

Accanto al presidente Paolo Panebian-

co ed al tesoriere Paolo Pozza è stata eletta

coordinatrice provinciale Donatella Cosso.

I rappresentanti territoriali sono invece An-

drea Poli, Mario Meggio, Mauro Tanel, Patri-

zia Soprano, Oreste Pisoni, Verena Depaoli,

Maurizio Menestrina, Dario Tolotti e Giorgio

Ciresa. Informazioni sull’attività dell’asso-

ciazione al sito:www.associazionecomunita.tn.it

Paolo Panebianco nuovo presidente di Associazione Comunità