4
ANNO 1NUMERO 0 , Marzo 2015 Inserto del periodico Symmachia. Periodico d’informazione, cultura, politica attualità (Aut. del Tribunale di Catania 15/10) a cura di I giovani di Symmachia Anno 1, n. 0 Marzo 2015 Direttore Responsabile Vincenzo Ventura [email protected] Hanno collaborato Andrea Mammoliti, Martina Birreci , Maria Agata Salomone, Samuela Mannino, Gianfranco Scardina, Rosario D’Agate, Pietro Bonanno, Nicola Pulvirenti, Giovanni Lo Giudice, Alfredo Fiore, Marco Calaciura, Giulia Granuzzo, Giuseppe Greco , Daniele Salanitro, Nicola Petralia, Beatrice Donato, Fernando Nicosia, Federico Di Primo. Il giornale è stato chiuso il 20 Marzo 2015 Per lo spazio pubblicitario info: 3491367565 Per ricevere il giornale tramite e-mail è possibile scrivere a [email protected] www.symmachia.it NOTIZIE DAL COVO Visto il degrado dei nostri quartieri, imbanditi da spazzatura, la nostra amministrazione ha ben pensato di staccare la luce per non far vedere il tutto; bella mossa Pippo!!! COPRIAMO LE VERGOGNE Data la mancanza di lavoro, dovuta dalla crisi, la nostra amministrazione non intende riparare le buche per far lavorare i nostri CARROZZIERI, MECCANICI e GOMMISTI POLITICA Abbiamo sempre scelto la poli- tica della critica e non quella dell’idea, non ci resta che criti- care. G. Scardina - pag.3 MADRE ETNA L’Etna è il testimone di tutti gli eventi che si sono susseguiti nel tempo e dei viavai di popoli, i quali hanno caratterizzato la no- stra meravigliosa terra. B. Donato - pag.6 ATTUALITA’ L’assente ingiustificato. Il grido di chi vuole vuole dire basta alle morti sulla 284. R. D’Agate - pag.4 SPORT La rinascita della pallavolo ad Adrano. I giovani di Symmachia - pag.5 EDITORIALE I perché di questo degrado sociale. I giovani di Symmachia - pag.2 SCOUTISMO Nasce il “Biancavilla 1”. A . Mammoliti - pag.2 QUESTO GIORNALE NON RICEVE NESSUN FINANZIAMENTO PUBBLICO.

NOTIZIE DAL COVO COPRIAMO LE VERGOGNE ANNO 1 · ANNO 1– NUMERO 0 , Marzo 2015 Inserto del periodico Symmachia. Periodico d’informazione, cultura, politica attualità (Au t. del

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

  • ANNO 1– NUMERO 0 , Marzo 2015 Inserto del periodico Symmachia.

    Periodico d’informazione, cultura, politica attualità(Aut. del Tribunale di Catania 15/10)

    a cura diI giovani di Symmachia

    Anno 1, n. 0 Marzo 2015

    Direttore ResponsabileVincenzo Ventura

    [email protected]

    Hanno collaboratoAndrea Mammoliti, Martina Birreci , Maria Agata Salomone,

    Samuela Mannino, Gianfranco Scardina, Rosario D’Agate,Pietro Bonanno, Nicola Pulvirenti, Giovanni Lo Giudice,

    Alfredo Fiore, Marco Calaciura, Giulia Granuzzo,Giuseppe Greco , Daniele Salanitro, Nicola Petralia,

    Beatrice Donato, Fernando Nicosia, Federico Di Primo.

    Il giornale è stato chiuso il 20 Marzo 2015

    Per lo spazio pubblicitario info: 3491367565

    Per ricevere il giornale tramite e-mail è possibile scrivere [email protected]

    www.symmachia.it

    NOTIZIE DAL COVOVisto il degrado dei nostri quartieri, imbanditi da spazzatura, la nostra amministrazioneha ben pensato di staccare la luce per non far vedere il tutto; bella mossa Pippo!!!COPRIAMO LE VERGOGNE

    Data la mancanza di lavoro, dovuta dalla crisi, la nostra amministrazione non intenderiparare le buche per far lavorare i nostri CARROZZIERI, MECCANICI e GOMMISTI

    POLITICA

    Abbiamo sempre scelto la poli-tica della critica e non quelladell’idea, non ci resta che criti-care.

    G. Scardina - pag.3

    MADRE ETNA

    L’Etna è il testimone di tutti glieventi che si sono susseguiti neltempo e dei viavai di popoli, iquali hanno caratterizzato la no-stra meravigliosa terra.

    B. Donato - pag.6

    ATTUALITA’

    L’assente ingiustificato. Il gridodi chi vuole vuole dire basta allemorti sulla 284.

    R. D’Agate - pag.4

    SPORT

    La rinascita della pallavolo adAdrano.

    I giovani di Symmachia - pag.5

    EDITORIALE

    I perché di questo degradosociale.

    I giovani di Symmachia - pag.2

    SCOUTISMO

    Nasce il “Biancavilla 1”.

    A . Mammoliti - pag.2

    QUESTO GIORNALE NON RICEVE NESSUN FINANZIAMENTO PUBBLICO.

  • ADRANO : APRI GLI OCCHI!I perché del degrado sociale.

    L’EDITORIALE I GIOVANI DI SYMM ACHIA

    LO SCOUTISMO A BIANCAVILLANasce il Biancavilla 1!

    Sir Robert Stephenson Smyth Lord Baden-Powell,Primo Barone Baden-Powell di Giwell, o più sem-plicemente detto B.- P., fu un educatore e scrittoreinglese nato a Londra il 22 febbraio del 1857. B.-P. Viene soprattutto ricordato per la fondazione delmovimento mondiale dello scautismo. Oggi il movi-mento scout è diffuso a livello mondiale e, contan-do più di quaranta milioni di iscritti, è una dellepiù grandi organizzazioni di educazione non for-male. Scopo dello scautismo, fondato sul volonta-riato, è l'educazione dei giovani a un civismo re-sponsabile mediante lo sviluppo delle proprie atti-tudini fisiche, morali, sociali e spirituali. Il metodoeducativo si basa sull'imparare facendolo attraver-so attività all'aria aperta e in piccoli gruppi. É pro-prio su queste piccole ed essenziali basi che, pro-prio a Biancavilla, è nato il primo (storico) grupposcout: Biancavilla 1. Promotore di tale fondazione,nonchè anche Parroco della Chiesa SantissimoSalvatore di Biancavilla, è Padre Salvatore Verzì, ilquale si presenta come Capo della branca dei Lu-petti. Uno straordinario lavoro è stato compiutodai Capi, che in poco più di un anno hanno fatto sìche questo "sogno" divenisse finalmente realtà. IlClan Biancavilla 1, ricordato anche come "ClanArmStrong", presenta più di 40 iscritti, una eccezi-one è stata fatta per questo nuovo gruppo, inquanto nessun gruppo scout facente parte dellaZona Etna-Alto Simeto presenta un numero pari diiscritti.

    Gli adolescenti di oggi vengono spesso rappresen-tati con il cervello annebbiato dai social networke le idee annientate, in generale, da un'omogenei-tà di pensiero che non permette all'individuo diesprimere la propria personalità. Le conversazio-ni sono ridotte solamente a delle chat, che imita-no (male) le emo-zioni che si prova-no stabilendo uncontatto vero eproprio con altrepersone. Questofenomeno diaboli-co, purtroppo, èuna realtà globale.Si manifesta so-prattutto nellamaggior parte dellagioventù del nostropaese, e in manie-ra ancora più esa-gerata nelle vec-chie generazioni,che affrontanoquesto nuovo“mondo” al limitedel fanatismo.Questa è “l’era deisocial", in cuigrandi e piccoli curano solamente la propria po-polarità anziché coltivare un proprio bagaglioculturale. Noi adolescenti siamo fra i primi a la-mentarci delle misere condizioni in cui versaAdrano, tuttavia, ci ostiniamo a non far nulla perrinnovare questo paese, mostrando che la vogliadi cambiamento, che dovrebbe essere ardente inogni giovane, è oppressa. Il disinteresse degliadraniti verso la politica e la cultura è anchecausato da questo mondo virtuale che ci è stato(inconsapevolmente?) creato attorno, che non hapermesso di farci vedere la dura realtà in cui vi-viamo, rendendo sufficienti di quei falsi e illusori"mi piace" per renderci “felici”.

    No, non stiamo dicendo che i social sono il malee che la soluzione sia quella di vivere come sefossimo nel 1930, infatti in internet culture, co-stumi e qualsiasi diversità presente nel mondotrovano il punto di incontro in cui essere condi-vise e apprezzate. Tuttavia la crisi di valori, do-

    vuta in parteall’esaspera-zione e ilmal utilizzodi tale risor-sa, ha pro-vocato unaprofonda sfi-ducia (a vol-te giustifica-ta) verso leist ituzioni.Associazionicome Sym-machia, in-vece, dannola possibili-tà, a ragazzicome noi, diesternare leproprie ideee di renderlifatti concre-

    ti. Fatti che permettono la riflessione di tutta lacomunità, in modo che questa riceva il messag-gio di cambiamento e lo traduca in voglia diuscire da questo stato di inattività. Vedere infuturo, non troppo lontano, Adrano centro giova-nile e luogo su cui investire non sarebbe un’uto-pia se tutti, amministrazione e cittadini, collabo-rassero. #WeCanChangeAdrano

    I giovani ragazzi hanno comunque trovato dallaloro parte dei Capi abbastanza preparati qualiMariagrazia Ristuccia, Giosuè Cariola, DanielaGiordano e Giorgio Samperi che li accompag-neranno in questo loro percorso, che si prevedeabbastanza "ricco". I Ragazzi del Clan Arm-Strong, nonostante i "pochi mesi di vita" si sonoimpegnati in diverse attività e in diversi compitidi cittadinanza attiva, basti ricordare la loropresenza al volantinaggio e alla raccolta firmeper la vera e proprio lotta attuatadall‘associazione culturale SYMMACHIA per lamessa in sicurezza della SS 284. E' necessariosottolineare come un gruppo formato da cosìtanti giovani abbia dato, senza alcun dubbio,un soffio di ventata giovanile e di voglia di fareche, inutile ricordarlo, non si notava da tanto,troppo tempo in una realtà ormai spenta epovera come la Città di Biancavilla. Insomma,ci viene da dire: FINALMENTE ARIA FRESCA ENUOVA!

    CULTURA ANDREA MAMMOLITI

  • LA POLITICA AL GIORNO D’OGGI

    La decandeza degli ideali politici.

    LA NOSTRA MADRE ETNAUn piccolo viaggio tra la “sciara” del Mongibello.

    Risale al Quaternario questo vulcano che da millenni ciosserva, numericamente parlando si tratta di circa duemilamilioni di anni fa. Il suo nome subì molte variazioni nei se-coli ma quello attuale gli venne attribuito dai Greci (risaleinfatti dal corrispettivo termine greco “bruciare”). Non èperò l’unico dei nomi con cui è conosciuto questo vulcano:l’Etna è anche noto con il nome di “Mongibello” (o Monte-bello), assegnatogli anticamente dal mondo arabo per lasua maestosità alla vista. Le sue dimensioni sono sorpren-denti: ad oggi si stima che la sua altezza (aumentata neisecoli a causa delle eruzioni) sia di circa 3.343 metri sullivello del mare e che abbia un diametro di 45 chilometri.L’Etna detiene, con queste dimensioni, il primato di vulca-no più alto d’Europa e solamente nel 2013 è stato dichia-rato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Dopo molti de-cenni di lotte per preservare la bellezza dei suoi territori,nel 1987 è stato istituito il “Parco dell’Etna” comprendentei territori circostanti al vulcano (parliamo di circa 58.095ettari) con ben 20 comuni all’interno. Vediamolo adessopiù nel dettaglio. Innanzi tutto esso simboleggia proprio lanostra identità culturale, le nostre origini, le nostre radici.L’Etna è il testimone di tutti gli eventi che si sono susse-guiti nel tempo e del viavai di popoli, i quali hanno caratte-rizzato la nostra meravigliosa terra. Sono forse pochi colorii quali sanno che il Mongibello nasconde una grande moledi segreti e meraviglie ma soprattutto che ha apportatomolti benefici ai nostri territori. La cenere vulcanica infattiha contribuito nei millenni a rendere unici i terreni in cuicrescono le nostre piante, rendendo inconfondibili i prodot-ti che ne derivano. Parliamo ad esempio di viti (famose erinomate in tutto il mondo per la notevole produzione divini tipici), ulivi, castagni, mandorli, meli ed infine i cono-sciutissimi pistacchi che hanno fatto conoscere la cittadinadi Bronte in tutto il mondo.È stupefacente vedere alloracome possa svilupparsi la flora e la fauna in un territorioapparentemente arido. Pianta emblematica è in questocontesto la bellissima Ginestra, simbolo delle nostre terre:colorata e profumata infiorescenza che è riuscita a farsispazio crescendo in mezzo alla lava. In pochi conosconol’esistenza di numerosissimi percorsi naturalistici all’inter-no del territorio etneo, in cui si possono fare lunghe pas-seggiate, dalle più semplici alla portata di tutti alle piùcomplesse. Se ciò che cercate sono momenti di pace e sere-nità non potete non avventurarvi in questi luoghi meravi-gliosi in cui l’unica voce percepibile è quella del vento chesi incanala tra alberi e lava. In questi percorsi si può osser-vare la bellezza della flora e della fauna tipiche e ognuno diquesti è caratterizzato da panorami differenti. È possibileaccedervi da qualunque paese circostante il vulcano: daZafferana a Linguaglossa, a Ragalna ad Adrano a Nicolosi.Attraverso questi sentieri possiamo addentrarci tra la na-tura contrastante: vediamo grotte, crateri antichi e giovani,bracci della lava ma anche ginepri, pini e viole dell’Etna.

    Interessantissimo per un’ulteriore e approfon-dita conoscenza della fauna è il giardino bota-nico di Nuova Gussonea (ubicato nel sentieroNatura Monte Nero degli Zappini) realizzato alfine di salvaguardare le innumerevoli varietàvegetali del luogo. I più attenti facciano atten-zione anche alla fauna. È presente principal-mente una ricchissima varietà di insetti d’ognitipo, prime fra tutte sono le api dell’Etna lequali ci regalano un miele delizioso. I più for-tunati potrebbero vedere anche volpi, lepri,conigli, ghiri o ricci. Se vi siete incuriositi ba-sterà visitare i numerosi siti internet che elen-cano tutti i sentieri e le loro caratteristiche,scegliendo poi quello adatto a voi. Potete inol-tre chiedere informazioni alla guardia foresta-le che vi fornirà maggiori chiarimenti per quelche riguarda strade, rifugi, servizi e attivitàpraticabili. È giusto cercare di capire che ilnostro territorio, unico al mondo, deve esserepreservato, valorizzato, ma soprattutto cono-sciuto ed esplorato. Bisogna amare le proprieradici, i beni immensi che questo vulcano cioffre ogni giorno. Dobbiamo preferire l’ariasana e pulita, la vista di una vegetazione pre-ziosa e di panorami di una bellezza sconfina-ta. Dobbiamo preferire il silenzio di questaGrande Madre che a volte si fa sentire con lesue eruzioni spettacolari che, se da un lato ciintimoriscono, dall’altro ci affascinano. Sare-mo sempre figli di queste terre, figli della no-stra Madre Etna ed è un dovere amarla. Que-sto è un amore che va coltivato giorno pergiorno, di padre in figlio, di generazione in ge-nerazione. Ringrazio mio padre che nel suopiccolo ha cercato di fare ciò ed è solo grazie alui che io oggi scrivo queste parole, le quali mirendono più fiera che mai di essere nata tra la“sciara” del Mongibello.

    La prima definizione di politica è stata coniata daAristotele, che indicava con il termine politica il go-verno delle antiche poleis greche.Quando si parla dipolitica c’è sempre di mezzo il così tanto aspiratopotere, che ben si sposa con il governo di una cit-tà.Metti caso che questa città sia Adrano, ti ritrovi inun teatrino rozzo e con pochi valori. Nell’epoca cheha segnato la fine dei partiti, la politica non si fa piùper ideali, ma per soldi; chissà quanti di voi che pre-gavate le persone per farvi votare, avreste fatto lostesso non ricevendo alcun indennizzo. Eppure neimanifesti affissi nella nostra città, ovunque si legge-va di “passione” per la politica. Sono proprio i princi-pi quelli che mancano, inutile cercare il capro espia-torio del dissesto economico e sociale del nostro pae-se ed esercitare la politica a cui siamo più adatti:Quella di calunniarsi a vicenda raccontando ,lamaggior parte delle volte ,solo fandonie .Eppure adAdrano l’ha fatta da padrone sempre questo tipo dipolitica, il sindaco è stato sempre il più chiacchiero-ne o quello circondato da più chiacchieroni, ha vintosempre chi calunniava di più e sapeva difendersimeglio . Abbiamo sempre preferito la politica dellacritica e non quella dell’idea e del cambiamento,perché cambiare ci spaventa. Ma il chiacchierone èda sempre una tipologia umana poco affidabile, tan-to che il grande Leonardo Sciascia lo classifica tra i“quaquaraqua”. Ed il destino vuole che, proprio chi èdefinito in un modo così puerile da un grande scrit-tore, rappresenti una comunità intera; viene dachiedersi allora se siamo tutti “quaquaraqua”, ma lascienza con la selezione naturale di Darwin ha affer-mato che siamo l’uno diverso dall’altro. Detto ciò,prima diventiamo uomini e poi facciamo politica,ammesso che sappiamo cosa significhi.

    L’ASSENTE INGIUSTIFICATO

    L'associazione culturale Symmachia ha procla-mato il mese di lotta per la 284. La suddetta stra-da , meglio conosciuta come “la scorrevole” pur-troppo spesse volte è stata teatro di incidenti an-che alcue volte mortali. Spinti dall'amore per ilterritorio e dall'amore per ogni singola vita che siè spenta su quell'arteria maledetta, noi comecomponenti dell'associazione, coadiuvati dalgruppo scout e da altre associazioni abbiamo de-ciso di non vivere più nell'indifferenza, anzi, ab-biamo voluto dar voce a migliaia di persone chesono stanche di rischiare la vita su quella strada.Animati da questo spirito di solidarietà e da que-sta voglia di aiuto ai cittadini abbiamo iniziato ilnostro lavoro di volantinaggio agli svincoli, volto asensibilizzare i cittadini, infatti nel volantino sonoscritte frasi di forte denuncia del fatto. Ciò è statoaccompagnato da una petizione popolare che tuttii cittadini di qualsiasi ceto sociale o orientamentopolitico si devono sentire in dovere di firmare,poiché questa raccolta di firme non guarda schie-ramenti politici, ma va a toccare la cosa più pre-ziosa che un essere umano possiede... la vita. Inquesti giorni di sensibilizzazione, mi è capitato diveder firmare gente di destra e di sinistra personestoricamente ostiche alle scelte dell'associazione,ma razionalmente capaci di comprendere che l'a-zione di protesta portata avanti da noi è per unoscopo collettivo. Da attivista ho notato sia aglisvincoli che in piazza a Biancavilla la presenzadel sindaco Pippo Gorioso. Ciò mi ha fatto riflette-re molto. Un primo cittadino rappresenta la citta-dinanza ed è come un “padre” per i propri cittadi-ni. Ecco il signor Glorioso, con la sua presenzaattiva, la sua firma sulla petizione il suo completoappoggio all'iniziativa, ha dato conferma del suoesserer premuroso per i propri cittadini. Ciò nonè accaduto con il nostro sindaco Giuseppe Fer-rante e questo mi rattrista. Sappiamo tutti che irapporti tra Ferrante e l'associazione non sonodei migliori, ma su un problema del genere nondevono esistere ideologie politiche contrastanti.Mi piace paragonare il sindaco ad un bambinoche litiga con il compagno, e nonostante quest'ul-timo faccia cose buone l'infantilitilità del primo loporta a non considerarlo. Un sindaco serio e pre-muroso per i propri cittadini non deve avere que-sto atteggiamento, anzi deve sposare la causa inmaniera attiva, dato che si parla di vite umane.La non presenza di Ferrante mi fa capire che sia-mo nelle mani di una persona che dice di interes-sarsi alla sicurezza dei propri cittadini, ma neifatti non agisce per risolvere i problemi. Purtrop-po penso questo, se in un famiglia mancano leattenzioni del padre, la famiglia va allo sbando,ahimè questo Paese va allo sbando!

    CULTURA BEATRICE DONATO POLITICA ROSARIO D’AGATE - GIANFRANCO SCARDINA

  • LA RINASCITA DELLA PALLAVOLO ADRANITAL’incredibile rinascita di una fenice.

    In un calda giornata primaverile, con un campionatoormai agli sgoccioli, la squadra pallavolistica A.S.D.Nike Volley Caltagirone arriva ad Adrano con la si-curezza di ottenere con il minimo sforzo il massimorisultato, conquistando i tre punti necessari per lapromozione in serie C1 contro il San Giuseppe Adra-no, ormai ad un passo dalla retrocessione. Alla finedi questa calda giornata primaverile, fuori da ognipronostico, il team del coach Carmelo Lo Cicero rie-sce, grazie a un meraviglioso scatto d’orgoglio, a vin-cere la partita e conquistare un'insperata salvezza.Dopo aver chiuso la stagione 2013/2014 al cardio-palma, la società di Giuseppe Russo, ha deciso divoltare pagina. Ripartire, è stato il motto delle ragaz-ze del S. Giuseppe. Infatti grazie al duro lavoro dimister Lo Cicero, del vice Samuele Valastro e del vi-cepresidente Benedetto Milazzo, oggi le pallavolistesi trovano, straordinariamente, seconde in classifica.Bandiera (di questa voglia di ripartire) si è fatta ilcapitano della squadra, la talentuosa Agata Vicari,che in questa parte di campionato ha messo tutta lagrinta e la classe a disposizione. Da incorniciare lavittoria in rimonta contro l’Open Club Gravina, pri-mo in classifica, contro cui le giocatrici hanno dimo-strato un’unione che va aldilà delle qualità sportive.Questa ventata di aria fresca è stata possibile anche

    FLASH-MOB A CONTRADA NAVICCIA“Chi l’ha detto che non si può attraversare?”

    ironica manifestazione (fa specie parlare di iro-nia repressa dalle autorità ai tempi di CharlieHebdo) non è bastato per distruggere l’attenzio-ne mediatica che ha avuto questa azione. Infatticoloro che hanno seguito questa simpatica pro-testa dai social network, si sono virtualmentemobilitati con i ragazzi di Symmachia tempe-standoli di complimenti. Naturalmente tutto ciòè avvenuto davanti al mutismo delle istituzioni

    politiche localiche non hannopromosso o men-zionato l’impor-tanza dell’acca-duto. Questa èl’ennesima testi-monianza cheall’amministra-zione poco im-porta delle situa-zione in cui ver-sa Adrano, poi-ché ormai è chia-ro che a LORO

    interessa semplicemente spolverare le poltronein cui sono vilmente seduti dal lontano giugno2013. Nonostante ciò, vogliamo affidarci al buonsenso (o a quel che ne resta) di quest’ultimi, ri-volgendo l’ennesimo appello per far cambiare inmaniera netta e definitiva le cose, poiché i disagicausati da questo scempio si ripercuotono suAdrano stessa. I cittadini ringraziano.

    Adrano è stata tempestata da acquazzoni torrenzialiin questi giorni. L’acqua si è riversata costantemen-te nel strade cittadine, mettendo in luce(nuovamente) le enormi buche e falle, che si sonovenute a creare a causa di una scarsa e inefficientemanutenzione delle strade del paese. Caso partico-lare è la “pozzanghera” che si viene a formare adogni acquazzone presso la contrada Naviccia, inprossimità dell’imbocco della superstrada maledetta(SS284) e aridosso dellastazione dibenzina. Inrealtà chia-marla pozzan-ghera vienealquanto diffi-cile, poiché laquantità di ac-qua che si vie-ne a formarepuò essere de-finita, senzaalcuna esage-razione, un vero e proprio lago. Allora noi giovani diSymmachia, prendendo alla lettera quest’ultima de-finizione, ci siamo muniti di gommone, tuta da sube canne da pesca per andare a passare un lieto po-meriggio in questa discutibilissima oasi a cielo aper-to, e dimostrare che questo tratto di strada allagatoè attraversabile anche con mezzi alternativi. Questainiziativa, chiaramente ironica, accolta molto positi-vamente dagli abitanti e i commercianti della zona,testimonia ancora una volta davanti alla presenzadelle telecamere delle emittenti locali il disagio e ladisperazione di questa triste situazione. Nonostanteil flash mob, assolutamente civile ed innocuo, attua-to dai symmachioti abbia fatto “storcere il naso” alleautorità locali, che hanno tentato di rovinare questa

    BATTAGLIE PIETRO PIO BONANNO SPORT I GIOVANI DI SYMM ACHIA

    grazie alla creatività del giovane staff del SanGiuseppe Adrano di cui fanno parte: FrancescoRizzo, Rosario Longo, Andrea Galvagno, StefanoNeri e Giambattista Arena. Ovviamente auguria-mo al San Giuseppe, senza gufare troppo, diraggiungere questa meritata promozione e chie-diamo alla comunità adranita di essere presentie partecipi, presso la tensostruttura, durante lepartite di queste splendide ragazze.

    Piazza Barone Guzzardi, 1Adrano - Tel. 095-7691267Via Cristoforo Colombo, 146

    Biancavilla - Tel. 095-688105

    1.pdf2.pdf3.pdf4.pdf