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1 Numero 2 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Ottobre MMIX L’unico autentico bar pariniano al 100% ENJOY NANDO’S BAR! IL MENSILE DEGLI STUDENTI DEL PARINI Un libero spazio d’espressione C are Pariniane, cari Pariniani, come suppongo tutti noi stentiamo a cre- dere, il primo mese di scuola è già passato. Le code lunghe un’era geolo- gica al Libraccio, l’andare a scuola tre ore, le facce nuove, il dolce far niente su Facebook, ma soprat- tutto qualunque ricordo di feli- cità estiva, sono ormai circondati una grigia cortina di nebbia, spessa quasi quanto quella che si propaga giù in cortile ad ogni intervallo o nei bagni ad ogni cambio d’ora. Il primo mese è già passato, e ci si comincia già a preoccupare dei voti, del trimestre (chissà perché poi, i risultati della prima parte dell’anno ven- gono comunque inghiottiti dalla celeberrima nebbiolina!) e si comincia a prendere in considerazione l’idea di do- versi mettere a studiare sul serio. Come niente, il Parini è già in fermento elettorale e i momenti di scambio (“As- semblea! Evvai!”) che ne con- seguono offrono almeno qualche ora lontani dai banchi della classe, e, se siete tra i più fortunati, un’ottima scusa per saltare quel compito in classe di Latino. Per for- tuna che c’è Zaba da leggere, quando all’ul- tima ora non ce la fate più! Oltre a questo numero, come ogni anno, usciamo con lo Speciale Elezioni, il vero manuale e ancora di salvezza per tutti i votanti,e specialmente per chi era a farsi le unghie o a risolvere le nostre parole crociate in assemblea. Tor- niamo con le nostre rubriche e i nostri arti- coli, e la nuova “ZaBacheca”, dove potete scriverci tutte le vostre idee, i vostri pen- sieri, ma anche tutti i vostri reclami e avvisi. Vi ricordo inoltre l’esistenza delle nostre altre due nuove rubriche, Ipse Dixit, dove raccoglieremo tutti gli strafalcioni dei prof, e Talkin’ ’bout my generation, dove rispon- deremo alle vostre lettere. Che dire, questo è un periodo un po’ così, dove non si riesce a vedere la luce alla fine del tunnel. Però alla fine c’è ancora tutto un anno da vi- vere, un’altra pagina bianca da riempire, e solo noi pos- siamo decidere cosa scri- verci sopra. Quindi tiriamo un respirone e cerchiamo di non commiserarci troppo, o ci saranno troppi cadaveri di studenti butta- tisi giù dall’osservatorio astronomico sparsi per via Goito, per passare inosser- vati. Ecco che ricomincia, ecco che riparte la gio- stra. Pronti, partenza, via! Rituffiamoci Di Elena Morgana INDICE A quanto pare sono tutti rossi 2 Libertà di stampa? 3 Ora di religione islamica 4 Attenti a cosa si posta 5 Visto che robba? 6 Ipse Dixit 6 Valentino suona la nona 7 Placebo 8 Di nuovo nel 1979 9 So what? 10 C’è chi disegna cerchi... 11 ZaBacheca 12 Giochi 13 Oroscopo 14 WE WANT YOU! Unisciti a noi! In Aula Studenti dalle 14 alle 15 Ogni Lunedì

Numero 2, anno IV

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Ottobre 2009 birekfsbdcuirsejkdn

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Numero 2 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Ottobre MMIX

L’unico autentico barpariniano al 100%

ENJOY NANDO’S

BAR!

IL MENSILE DEGLI

STUDENTI DEL PARINI

Un libero spazio

d’espressione

C are Pariniane, cari Pariniani, comesuppongo tutti noi stentiamo a cre-dere, il primo mese di scuola è già

passato. Le code lunghe un’era geolo-gica al Libraccio, l’andare a scuolatre ore, le facce nuove, il dolce farniente su Facebook, ma soprat-tutto qualunque ricordo di feli-cità estiva, sono ormaicircondati una grigia cortina dinebbia, spessa quasi quantoquella che si propaga giù incortile ad ogni intervallo o neibagni ad ogni cambio d’ora. Ilprimo mese è già passato, e cisi comincia già a preoccuparedei voti, del trimestre (chissàperché poi, i risultati dellaprima parte dell’anno ven-gono comunque inghiottitidalla celeberrima nebbiolina!)e si comincia a prendere inconsiderazione l’idea di do-versi mettere a studiare sulserio. Come niente, il Parini ègià in fermento elettorale e imomenti di scambio (“As-semblea! Evvai!”) che ne con-seguono offrono almeno qualche oralontani dai banchi della classe, e, se siete trai più fortunati, un’ottima scusa per saltarequel compito in classe di Latino. Per for-tuna che c’è Zaba da leggere, quando all’ul-tima ora non ce la fate più! Oltre a questonumero, come ogni anno, usciamo con loSpeciale Elezioni, il vero manuale e ancoradi salvezza per tutti i votanti,e specialmenteper chi era a farsi le unghie o a risolvere lenostre parole crociate in assemblea. Tor-

niamo con le nostre rubriche e i nostri arti-coli, e la nuova “ZaBacheca”, dove potetescriverci tutte le vostre idee, i vostri pen-sieri, ma anche tutti i vostri reclami e avvisi.Vi ricordo inoltre l’esistenza delle nostrealtre due nuove rubriche, Ipse Dixit, doveraccoglieremo tutti gli strafalcioni dei prof,e Talkin’ ’bout my generation, dove rispon-deremo alle vostre lettere.Che dire, questo è un periodo un po’ così,dove non si riesce a vedere la luce alla fine

del tunnel. Però alla fine c’èancora tutto un anno da vi-vere, un’altra pagina biancada riempire, e solo noi pos-

siamo decidere cosa scri-verci sopra. Quindi tiriamoun respirone e cerchiamodi non commiserarcitroppo, o ci saranno troppicadaveri di studenti butta-tisi giù dall’osservatorioastronomico sparsi per viaGoito, per passare inosser-vati.Ecco che ricomincia,ecco che riparte la gio-stra. Pronti, partenza,via!

RituffiamociDi Elena Morgana

INDICEA quanto pare sono tutti rossi 2Libertà di stampa? 3Ora di religione islamica 4Attenti a cosa si posta 5Visto che robba? 6Ipse Dixit 6Valentino suona la nona 7

Placebo 8Di nuovo nel 1979 9So what? 10C’è chi disegna cerchi... 11

ZaBacheca 12Giochi 13

Oroscopo 14

WE WANTYOU!

Unisciti a noi!In Aula Studentidalle 14 alle 15Ogni Lunedì

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A quanto pare sono tutti ROSSI

7Ottobre 2009: il tanto discussoLodo Alfano viene giudicato dallaCorte Costituzionale, dopo due

giorni di dibattito, illegittimo. Aquanto pare – già, perché sono i comu-nisti che lo dicono – la nuova leggeviola gli art. 3 e 138 della Costitu-zione. E sempre secondo i comunisti,tali articoli dichiarano che nessuno hail diritto di porsi al di sopra dellalegge. Mah!“Giudici di sinistra”, ecco come com-menta Silvio Berlusconi. La Consultaè rossa come un pomodoro, non c’ènulla da fare, ed era impossibile che lalegge passasse con dei membri così diparte. Dobbiamo però dire che lo sba-glio è stato in gran parte del Premierstesso: doveva invitarne di più, di giu-dici, a cena! Il Lodo, infatti, non è pas-sato per il risultato di 9 voti contrari su15.Devo ammettere il mio grande gaudioquando, tornata ha casa dopo una gior-nata pesantissima, mia madre mi an-nuncia la bella notizia: “La consulta habocciato il Lodo!”. Non potevo cre-derci. Ero sicurissima che passasse al-legramente, il che, ragionandoci su, inun paese così avanzato e democraticodovrebbe essere messo seriamente indubbio. Eppure le scommesse face-vano vincitrice la legge contro la Co-stituzione, quell’ammasso di carta cheda tempo viene considerato ben poco.E quale gioia nel vedere il mio amatoSilvio nervoso come non mai, che at-taccava tutti quelli che gli capitavanoa tiro e che valorosamente affrontava igiornalisti italiani, perché, dovete sa-perlo, lui gliela fa vedere a “quelli là”che cercano di abbatterlo. Esclama or-goglioso: “Viva l’Italia, viva Berlu-sconi!”. Frase leggermente ossimorica.La notizia inaspettata viene diffusa im-mediatamente in tutto il mondo:prende il primo posto nella scaletta delnotiziario Al Jazeera, e passa alleprime pagine dei quotidiani internazio-nali, come ad esempio “The Times”.

Le leggi incostituzionali, per fortuna,alcune volte in Italia non passano, aprescindere dal volere del Papi. Maperchè è così strano? Dovrebbe essereassolutamente nor-male. Il Lodo va con-tro la Costituzione,contro la base del no-stro paese, e allora per-ché siamo rimasti cosìstupiti nel momento incui abbiamo scoperto che non era pas-sato? Alfano stesso ne è rimasto scioc-cato, anche perché dopo aver superatola prova Napolitano, sembrava ovvioche si potesse sorvolare anche i giu-dici. Si vede che Berlusconi ne ha cor-rotti talmente tanti che è rimasto alverde.Sappiate però che in Italia tutti quelliche si pongono dalla parte della Costi-tuzione possono considerarsi comuni-sti. Lo dice il Premier: “Vado avanti.La Consulta è politicizzata. È di sini-stra.” Anche il Capo dello Stato “sa-pete da che parte sta”. I giornali? Disinistra. I giornalisti? Pure. Va beh, ab-biamo capito che sono tutti contro dilui. In compenso “Libero” il giornodopo ha piazzato in prima pagina unbel “Silvio reagisci: facci votare”. Masì, Silvio, dimettiti, ché tanto il 70%

degli italiani ti rimetterà sul trono!Campa Cavallo! Silvio non si dimet-terà mai. Non si è dimesso ancheavendo un passato giuridico più lungo

della carta igienica Re-gina, non si è dimessonemmeno dopo lo scan-dalo escortes, quindinon avrebbe senso farloadesso. Con tutta la fa-tica che ha fatto, non ri-

nuncerebbe mai al suo titolo, perché ladarebbe vinta all’opposizione. I gior-nali sono di sinistra? Non ci giurerei:“Tutto come previsto. L’operazioneche deve stritolare il Cavaliere è inpieno svolgimento e ha buone probabi-lità di successo. [...] Quello che ave-vamo anticipato nelle scorse settimane,ovvero l’assalto finale per toglierlo dimezzo, si sta puntualmente verifi-cando. La Corte costituzionale hascelto di schierarsi con chi intende sov-vertire la volontà popolare di milionidi italiani e lo ha fatto nel modo peg-giore”. Questo è ciò che scrive Belpie-tro l’8 Ottobre sul suo quotidiano,difendendo il Premier al posto dellaCostituzione, arrivando ad attaccare,come Silvio, le istituzioni più alte.Questa volta, mio caro Belpietro, havinto la legge.

Di Sara Casotto

Il Lodo Alfano viene dichiarato illegittimo: accuse alla Consulta e al Capo di Stato.

Lo dice il Premier:“Vado avanti. La Consultaè politicizzata. È di sini-stra.” Anche il Capo delloStato “sapete da che partesta”.

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Libertà di stampa?Di Niccolò Bertorelle

Per la giornata di do-mani è stata indettauna manifestazione

per la libertà d’informa-zione.

Io credo che in Italia la li-bertà di stampa ci sia.Le notizie, tutte le notizie,sono largamente diffuse: sileggono sui quotidiani, suiblog o le agenzie in inter-net.Non sono d’accordo ri-guardo alle querele perve-nute alle redazioni de L’Unita eRepubblica da parte del Presidente delConsiglio Silvio Berlusconi come nonlo sono rispetto alle querele recapitatea Il Giornale da parte dell’allora Pre-sidente del Consiglio MassimoD’Alema.Ritengo che le figure pubbliche pos-sano smentire veementemente e ripe-tute volte notizie che ritengono false emenzognere senza dover giungere avie legali.Noi sinistroidi (perché non ha sensoanteporre la collettività, la “sinistra”,rispetto ai singoli individui che lacompongono) dovremmo smetterla dicontinuare a ritenerci culturalmentesuperiori e sempre nel giusto rispettoai nostri “avversari” politici, cosìcome ritengo sarebbe costruttivo am-mettessimo le colpe commesse anchedalla nostra parte politica ed i meriti,se presenti, di quella a noi opposta.Altrimenti non governeremo mai: per-ché si governa il Paese, fatto di questie di quelli, non si governano solo i no-stri elettori.

Io credo che in Italia la libertà di in-formazione televisiva non ci sia.Il 70% delle persone si informa attra-verso la televisione ed evidentementelo fa anche sotto elezioni.I telegiornali maggiormente seguiti ri-sultano essere TG1 e TG5.E qui scatta l’anomalia: il Presidente

del Consiglio Silvio Berlusconi è pro-prietario di uno dei due principali politelevisivi (Mediaset) e, quando go-verna, controlla anche l’altro (RAI).Di qui appare chiaro come di fattol’informazione televisiva appaia di-storta e, di conseguenza, dia una vi-sione pressoché unilaterale dei fatti.La RAI sarà sempre soggetta alla spar-tizione tra le forze politiche e non saràmai un vero servizio pubblico: “do-vrebbe privatizzarsi, vendere due retia un imprenditore del settore che nondebba rispondere a qualche partito po-litico, e che farebbe comunque lavo-rare sia Vespa sia Fazio, con gli ascoltiche fanno. E trasmettere ciò che dav-vero è interesse pubblico in un’unicarete, che basta e avanza, finanziataquella sì dal canone” cito letterale daun’editoriale di Polito.A mio avviso la risoluzione di questaanomalia come di questa triste fase po-litica è il concorso di due fattori:l’uscita dalla scena politica di Berlu-sconi ed una legge sul conflitto d’in-teressi.

È sconfortante, ma insieme necessario,dirlo: finché rimarrà Berlusconi, que-sta situazione rimarrà tale, con ognisua sfaccettatura, a partire dalla man-canza di due veri schieramenti che an-ziché dividersi su differenti proposte epolitiche, si dividono in berlusconi-smo e antiberlusconismo.

“Il Fatto quotidiano”, invece, offre inprima pagina un bel disegnino, lascritta LODO, con delle manette alposto delle due “O”. Un’immagineforte, che però ci fa subito capire a chisi riferisce. Con la bocciatura del LodoAlfano, Il Cavaliere non è più im-mune; la sentenza riapre i due processia suo carico, uno per corruzione del-l’avvocato inglese Mills, l’altro perreati nella compravendita dei dirittiTV Mediaset. Ma ci sono già prontealtre leggi ad personam. Fortunata-mente esiste ancora qualcuno che l’in-formazione tenta di farla.Cari Pariniani, se avete dato unosguardo in giro avrete anche potuto ca-pire da che parte stanno i vari quoti-diani. Tuttavia, l’idea politica non puòe non deve cancellare l’oggettività.Parliamoci chiaro: il Lodo È anticosti-tuzionale, il Lodo offende quello chesiamo, e nessun giornalista può per-mettersi i piena coscienza di dire chenon sia così. Destra o sinistra, tuttipassano in secondo piano rispetto al-l’Italia, perché è proprio di Italia chesi sta parlando. La Costituzione non èun pezzo di carta da prendere in con-siderazione una volta sì e tre no, essaè il fondamento di ciò che siamo. Se ipolitici sono lì, è proprio grazie a tutticoloro che nel passato hanno lottatoper il sistema che oggi noi ci ritro-viamo.Sarebbe stato veramente umiliante pergli italiani se il Lodo fosse passato.Sarebbe stata un’altra sconfitta incas-sata dalla legge e dal popolo. La de-mocrazia avrebbe perduto di fronte almondo intero tutta la sua importanza eil suo significato e l’Italia avrebbefatto la figura di un paese in cui chiun-que può fare ciò che gli pare e piace.Siamo vicini al baratro, ma la sen-tenza, per nostra fortuna, ci ha per-messo di salvarci dalla caduta.

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Ora di religione islamicaIl sì di Fini e D’Alema e il no di Berlusconi e della Lega.Di Francesca Chiesa

I ntrodurre un’ora di religione isla-mica in alternativa a quella cattolica,questa è la proposta del viceministro

allo sviluppo economico Adolfo Urso.“Potrebbe essere utile per attirare nei no-stri istituti i ragazzi islamici, prevedereun’ora d’insegnamento della religioneislamica” continua il promotore dell’idea:“Gli insegnanti dovrebbero essere do-centi riconosciuti italiani, al limite ancheImam a patto che siano registrati in unapposito albo”.Secondo il dossier sull’immigrazione, re-datto dalla Caritas, il numero di minoriimmigrati iscritti nelle scuole è aumen-tato. Agli inizi degli anni ‘90 erano25.756 alunni fino ad arrivare ai 147.406del 2000. Inoltre il numero di studentiiscritti all’ora di religione nelle scuolestatali, dalle materne alle superiori, è incontinua diminuzione.Fini, D’Alema e il cardinale Martino, treesponenti di diverse idee che, sebbeneper motivi differenti, si trovano riuniti adappoggiare la proposta di Urso. Gian-franco Fini e Massimo D’Alema sosten-gono che la proposta servirebbe adintegrare meglio nella nostra comunitàquesti soggetti.Il cardinale Renato Raffaele Martino,che aveva già proposto in passatoun’ora di Corano a scuola, crede cheistituire l’ora di religione islamicasia un mezzo per evitare il radi-calismo.La Lega e Berlusconi an-cora una volta manife-stano il lorod i s a p p u n t o ,“No a scontri diciviltà” dice ilministro del-l’interno Ro-berto Maroni,“La Lega è net-tamente contra-ria ancheperché la reli-gione cattolicaha un suo mo-

tivo e una sua storia. L’Islam, invece, èun mondo tutto diverso. L’Imam inter-preta il Corano liberamente, non c’è unaserie di dogmi, non c’è un messaggiochiaro da trasmettere” il ministro con-clude: “Siamo tutti d’accordo a miglio-rare l’integrazione, ma questo ècertamente il modo più sbagliato perfarlo”. Silvio Berlusconi invece si di-chiara contrario ad un’Italia “multiet-nica”.… Ma cos’è l’islam?In senso letterale, la parola Islam signi-fica sottomissione, abbandono o obbe-dienza a Dio, da loro chiamato Allah.L’Islam considera che il messaggio di-vino, contenuto nel suo libro sacro (il Co-rano) e negli insegnamenti del profetaMaometto, sia destinato a tutto il genereumano dall’inizio dei tempi.Secondo i musulmani, l’Islam è la defi-nitiva affermazione divina della volontà

di Dio, destinata a ri-manere inalterata finoal Giorno del Giudi-zio.Per il Cristianesimola vocazione del-

l’uomo è co-noscere,

amare e servire Dio Padre.Per l’Islam il dovere dell’uomo è ricono-scere l’autorità di Dio al fine di ottenerela salvezza nella vita dopo la morte, lapace interiore e la concordia nei rapportiinterpersonali.A parte ciò le due religioni sono vera-mente molto collegate, il loro credi hannomolti profeti comuni, da Adamo a Noè,da Abramo a Mosè, fino allo stesso Gesùe il Corano parla dei Cristiani, e dedicaampio spazio alle vicende di Gesù, checonsidera però solo un profeta, e alla suanascita verginale da Maria.

L’Italia non è forse come dichiarato nellaCostituzione un paese laico? Perché af-fermare che l’Islam è troppo diverso peressere insegnato e dichiararsi contrari aun’Italia multietnica? La storia dovrebbeinsegnarci a non ripetere i nostri errori,

vogliamo un paese di soli Ita-liani, di nascita e di sangue?

La moschea blu di Istanbul

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Carissimi colleghi pariniani, qual-che giorno fa è arrivata alla nostraattenzione una singolare circolare:

trattasi della circolare n. 32 del 12 ottobre’09. Per chi non ne fosse a conoscenza o,cosa più probabile, non ci ha nemmenofatto caso, la suddetta circolare riguardaun’ integrazione al regolamento d’istitutoa proposito dell’infrazione informatica aidanni del personale scolastico (Preside,DSGA, personale docente e non docente,studenti e genitori) su vari siti quali Fa-cebook, forum e vari.Per capire da cosa possa essere nato que-sto impellente bisogno di ampliare il re-golamento scolastico, basta dareun’occhiata al social network più popo-lare al Parini: su Facebook infatti pos-siamo trovare una miriade di gruppidedicati alla nostra scuola, che spazianodall’auto celebrativo, alla presa in giro diprofessori, che però sono anche protago-nisti di fan club, agli altri componenti delpersonale scolastico (senza fare nomi, matra i più popolari un certo barista un po’burbero ma amatissimo ed un insostitui-bile membro del personale ATA). Questigruppi spesso sono un misto di idolatriaesagerata che sfocia nella presa in giro edi vera e propria accusa. Su Facebooknon esistono solo gruppi, ma anche unarecentissima e divertente applicazioneche si chiama “Parla con…”, dove chiun-que può creare uno spazio dove avrà in-serito delle citazioni, in questo casospecifico parliamo di quelle dei profes-sori, per permettere agli altri con un clickdi leggerne una.Nonostante questo però, noi e altri stu-denti ci siamo domandati se non sia ec-

cessivo rendere qualche innocente battutasu un sito una infrazione punibile sia sco-lasticamente, anche se non è stato preci-sato come nella circolare e questo è unaltro punto su cui sorgono parecchidubbi, sia addirittura per vie legali. In-somma, in fin dei conti, da che mondo èmondo i professori sono sempre stati sog-getti di battute e scritte sui muri (e il Pa-rini ovviamente non è da meno).Dovrebbe far riflettere anche la presenzadi noi stessi studenti tra coloro i quali nonpossono subire l’infrazione: cosa vuoldire, che non possiamo nemmeno insul-tarci tra di noi? Ci sembra quantomenoirreale e, soprattutto, utopistico.Le prese in giro ai prof sono sempre esi-stite da che mondo è mondo, e sono statetrasferite su internet appena è stato pos-sibile. In certi casi, è capitato che il pro-fessore si trovasse costretto a denunciare

quegli allievi che avevano esagerato congli insulti, ma si è sempre trattato di unafaccenda privata, e, fino ad oggi, non si èmai sentita la necessità di introdurre que-sta sanzione nel regolamento scolastico.Il fatto è che forse tutto dipende dal puntodi vista che si può avere di questa situa-zione: o Facebook è un posto di liberaespressione e condivisione tra i ragazzi,o un luogo dove postare informazioni in-giuriose potrebbe danneggiare la credibi-lità della scuola.Insomma, a detta di molti questo amplia-mento, oltre ad essere eccessivo, è ancheinutile e difficilmente applicabile: comesi può pensare di controllare tutta la reteinternet? E come si può pensare di pro-vare ad applicare delle regole simili ad unmondo virtuale che è nato proprio perdare la libertà di parola che ormai, pur-troppo, non sempre è fruibile ovunque.

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Attenti a cosa

si postaDi Daniele Castelli ed Elena Morgana

STA CERCANDO, ANCHE QUEST’ANNO, NUOVI REDATTORI!

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dalle 13.00 alle 14.00 in Aula Studenti

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VISTO CHE ROBBA?(Minchia, zio, tutte le news più hot della skuola!!)Di Alesia Preite

Consiglio d’IstitutoPar.In.I: 310 voti in tuttoSeggi: 2

Eletti:Arianna Cardella con 118 votiAlessandro Marino con 110 voti

Altri candidati:Stefano Clemente: 107 votiRodrigo Ferrari: 58 votiPietro Brighi: 54 voti

Collettivo Rebelde: 307 voti in tuttoSeggi: 2

Eletti:Elena Fusar Poli con 274 votiPetra Deidda con 78 voti

Altri candidati:Raffaele Menale: 35 votiChiara Sica: 25 voti

Consulta ProvincialePar.In.ISeggi: 1Eletto: Vittorio Gianotti

CollettivoSeggi: 1Eletto: Paolo Cerruto

L’intrepido curatore della rubricapiù hot di Zaba, uomo di multiformeingegno e di satira tagliente, è statopurtroppo sconfitto dal gelido ventosiberiano e dalle temperatureestreme di un’asiatica terra di nes-suno. Riposa ora in pace con un ter-mometro in bocca.Tocca quindi a me relazionare i ri-sultati dell’emozionante testa a

testa che ha avuto luogo lunedì 26ottobre nel nostro amato Liceo.Sotto lo sguardo ormai rassegnatodel buon Giuseppe, ogni classe hariempito le urne (leggi: scatole dicartone che montare è risultato unvero e proprio test d’intelligenza)con voti, preferenze, schede bianchee nulle. Di queste ultime fra l’altronon ce ne sono state nemmeno poitante, con un picco nella famigerataIIIE che ne ha invalidate ben undici.

Dallo scontro frontale nessuna delledue liste è uscita particolarmentemale, con un prevedibile pareggionell’assegnazione dei seggi sia inConsiglio d’Istituto sia in Consulta.In quanto alle cifre in C.d.I,Par.In.I. batte il Collettivo con trevoti di scarto.La caccia alle preferenze la stra-vince invece Elena Fusar Poli conben 274 voti al suo attivo. InPar.In.I la situazione è molto piùomogenea: i primi tre candidati sidifferenziano solo per una manciatadi voti.Alla Consulta salgono Vittorio Gia-notti e il suo simpatico non-pro-gramma e Paolo Cerruto, voltonuovo non solo del Collettivo ma ditutto il Parini.

Niente di nuovo si affaccia su viaGoito: con un sostanziale 2 a 2 simantengono gli equilibri fra Collet-tivo, storico gruppo studentesco af-fermato al Parini da ormai più di undecennio e Par.In.I., nuova (?) forzamoderata e apolitica che si rifà al-l’antica AAA.A mancare quest’anno è stata la“lista del disimpegno” che non rac-cogliendo il voto dei Pariniani di-sinteressati ha permesso il ripristinodell’antica spaccatura.

IPSE

DIXITA cura di Daniele Castelli

Studente: Ma l’Olivares non esiste:quando la prof me l’ha chiesto nel-l’interrogazione le stavo per rispon-dere: “Quello che fa le olive!”

Studente: La prof dopo mi riconse-gnerà la verifica di matematica in-sieme ad uno scontrino, perché miobbligherà a rimborsarle tutto l’in-chiostro di penna rossa che le avròfatto sprecare!

Prof: Un esempio ancora più mar-chevole...?

Prof: Cosa simboleggiano i 30 por-cellini nell’Eneide?Studente: Gli anni di Cristo!

Studente: Ma l’interrogazione saràin Latino?Prof: ... in che senso?Studente: Dobbiamo parlare in La-tino?Prof: Ma per favore! Non sapeteparlare in Italiano, vi faccio parlarein Latino?!

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Valentino suona

la nonaDi Daniele Castelli

Gallina vecchiafa buon brodo...col cavolo!

Valentino Rossi èCampione del

Mondo per la nona volta.Ancora una volta il Dot-tore incanta e stupisce, af-frontando e superandomille peripezie, come glieroi delle favole, e arri-vando a conquistare ilmeritatissimo nono iride. A Sepang, inMalesia, dopo aver guadagnato nellagiornata di sabato la pole position, il neo-campione del mondo si è limitato ad am-ministrare il vantaggio sul suo compagnodi squadra nonché avversario Jorge Lo-renzo. Con un ottimo terzo posto, allespalle dell’australiano Casey Stoner chefa il vuoto e dell’altro spagnolo DanielPedrosa, Valentino Rossi mette in cassa-forte il mondiale, portando a 41 i puntidi distacco da Lorenzo che ormai nonpuò più raggiungerlo.Nonostante quello che le parole possanosuggerire però, la corsa al mondiale perValentino è stata tutt’altro che una pas-seggiata: partendo da ben quattro preten-denti al titolo (oltre a Vale e Lorenzoc’erano anche Stoner e Pedrosa) la sfidasi è via via definita fino a diventare unalotta a due. L’atto decisivo della sfida èstato sicuramente quello che ha vistoRossi sorpassare Lorenzo all’ultimacurva del GP di Catalunya, a Barcellona.Ma anche la gara di oggi è stata fonda-mentale. Fin dall’inizio si capisce chesarà una gara particolare: un monsone in-fatti si abbatte sul circuito subito dopol’apertura dei box. Poi si scatena la piog-gia, che nessuno si sarebbe aspettato finoal sabato, e infatti ne risentono un po’tutti: Lorenzo commette una leggerezzanon da campione quale invece è, an-dando ai box e non riuscendo a tornaresulla pit-lane in tempo per la partenza e

venendo quindi costretto a partire daibox, e lo stesso Valentino alla primacurva scivola in ottava posizione e deverincorrere gli avversari per tutta la gara.Per fortuna il campione di Tavullia nonha problemie riesce astare dietro aJorge, che in-tanto ha re-cuperato ed èdavanti aRossi di unasola posi-zione, e allafine lo su-pera anche,perché Vale èuno che nonsi accontentadi vincere,v u o l eSTRAVIN-CERE. E ciriesce. Ar-riva terzo,proprio da-vanti allospagnolo, ela soddisfazione è doppia.E dire che tutti, negli ultimi anni, lo da-vano ormai per vecchio e buono ormaisolo per “fare il brodo” e Vale risponde,come sempre, a modo suo, portando a 9i suoi titoli mondiali e inscenando ancora

una volta un simpatico teatrino, con unagallina (viva e vegeta, anche se visibil-mente spaventata) portata in pista daisuoi amici con tanto di mini-casco con ilnumero 46. Insieme alla gallina, unbell’uovo con su dipinto un 9, tanto perricordare che il campione è lui e non hanessuna intenzione di lasciare vita facileai vari Pedrosa, Lorenzo e Stoner, e cheloro la vittoria dovranno sudarsela. A co-ronare il tutto c’è la maglietta celebra-tiva, con il motto: “Gallina vecchia fabuon brodo... col cavolo!”. ImmensoVale.E alla fine c’è tempo anche per i ringra-ziamenti, perché come sempre un mon-diale non lo si vince mai da soli, ma c’èsempre un immenso lavoro da parte dellaYamaha e degli amici che, come ha detto

il Dottore, hannosempre un ruolofondamentale intutte le sue vitto-rie.A Tavullia in-tanto si festeg-gia: ancora unavolta il loro pi-lota è lì, sul gra-dino più alto delpodio (quellomondiale) e sigodono il 9° ti-tolo del ragazzodi 31 anni, dal-l’anima moltopiù giovane.E chi pensa chequesto possa ac-contentare Va-lentino Rossi, ilDottore di Ta-vullia, beh, si

sbaglia di grosso e vuol dire che lui nonlo conosce affatto: Vale non si accontentamai. Gli avversari sono avvisati: Valec’è, come dice il buon vecchio GuidoMeda, e non ha nessuna intenzione di an-darsene, aggiungo io.

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PlaceboI raggi accecanti della battaglia

Di Layla Colamartino

“This ain’t no singing in the rain,This is a twister that woulddestroy you.You can run, but you can’t hide,Because no one here gets out alive!”(“Julien”)

Nel Febbraio del 2001 l’andro-gino frontman Brian Molko siera definitivamente inimicato il

rispettabile pubblico delle poltroncinedel Teatro Ariston, spaccando feroce-mente la chitarra contro l’amplificatoredopo che l’esecuzione di “Special K”era stata accolta da una selva di sguardiannoiati. Un inchino – appunto – tea-trale e l’eloquente replica del ditomedio alzato, prima di lasciare San-remo tra le urla con un sorriso tra il bef-fardo ed il provocatorio.Eppure le apparenze ingannano. Imma-gine tetra ed atmosfere cupe non hannonulla a che fare con le varie depressioniostentate del cosiddetto movimentoemo: piuttosto che al suicidio, effetti-vamente, l’ultimo disco “Battle ForThe Sun” è facilmente catalogabilecome un inno all’amore e alla vita. A

partire dal titolo, che il cantantedell’alternative rock band

d’oltre Manica definisceuna sintetizzazione

della rinascita se-guita ad

uno deidischi

i na s -s o -

luto più tristi dei Placebo, il prece-dente “Meds”; del quale, non acaso, aveva fatto il giro del mondoil loro video più riuscito, l’inquie-tante racconto di un bambino co-stretto ad accudire il padreautistico in “Song To Say Good-bye”.La pausa di sconforto sembra tut-tavia definitivamente, magnifica-mente superata. Il tragico quantospiazzante addio dello storico bat-terista Steve Hewitt, rimpiazzatodopo dieci anni di gloriosa mili-tanza nel gruppo dal talentuoso e gio-vanissimo omonimo Forrest, nulla paretogliere a queste nuove tredici tracce,consegnate ufficialmente al pubblico loscorso Giugno attraverso un tour che(prossimo tra l’altro a travolgere dinuovo Milano) è passato anche in Italiaper due date.Il suono non si presenta differente daquello dei lavori precedenti: l’accosta-mento di ballate non impegnative – etuttavia, da notare, decisamente nep-pure radiofoniche – e brani più ener-gici, variamente ricollegati al filonepunk quanto al post-grunge, continua arimandare allo stile ormai affermatodella band, e non guasta per nulla l’ap-porto elettronico già caratteristico deipezzi più recenti. La voce graffiante diMolko, sorretta a larghi tratti da unacerta dose di distorsione, non ha ancoraperduto d’altronde la capacità di emo-zionare. Non è forse definibile un la-voro di particolare spicco (nessunbrano epico, almeno se tralasciamo ilpunto di vista strettamente personale esoggettivo); tuttavia, nell’odierna ga-lassia di immeritevoli uscite discogra-fiche, non possono che affermarsi qualiboccate d’aria pulita singoli del calibrodi quello scelto come lancio, (…l’epica?)“For What It’s Worth”.

L’irrinunciabile “The Never-EndingWhy”, soltanto per citare la traccia che– non casualmente – ha debuttato in In-ghilterra come secondo singolo inradio, può comodamente definirsi laperla indiscutibile dell’intero disco;“Ashtray Heart”, con il suo coro spa-gnolo, è una botta allo stomaco fin dalprimo ascolto. Orecchiabili forse; matutt’altro che scontate, ed assoluta-mente per nulla banali. Che dire dellafiduciosa “Breathe Underwater” , quasigemella concettuale dell’originale trac-klist? Non è necessaria la perfezioneintangibile per trovare lo splendore, infondo. E “Battle For The Sun” è, al dilà di apparenze magari non totalmenteingannevoli, un lavoro splendido.Alquanto improbabile, d’altronde, chela scelta del nome sia stata all’epocapuramente casuale: è un rimando ad unparticolare tipo di medicinali, i farmaciplacebo, utilizzati per ottenere una curache parte dall’autosuggestione seppurprivi di alcuna effettiva proprietà cura-tiva. Come tale intendevano porsi – edinnegabilmente il proposito si è realiz-zato appieno – le canzoni dei Placebo.Così dovrebbe in fondo essere per ognipezzo musicale, anche se in troppi sem-brano averlo fatalmente scordato.

The Ashtray Heart

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D i n u o v o n e l 1 9 7 9

S eattle. Il paradiso del rock alterna-tivo sembrava destinato a precipi-tare nell’oblio, ma ci pensano

sempre loro a riportarla in superficie:i Pearl Jam.Il nuovo album ha dentro qualcosa dinuovo, il power pop. Questo genereè un ibrido nato alla fine degli anni’70 quando la dinamica del punkcontagiò gruppi che con esso nonavevano nulla a che fare.La vendita dell’ album è stata prece-duta dall’uscita di un singolo: “TheFixer”. Il pezzo ha un sapore hardrock e la voce di Vedder ci fa sognareun epoca in cui il rock era più duro,quando si combina con l’accattivanteriff di Stone Grossard.La band di Seattle richiama il produt-tore Brendan O’ Brien e completanoBackspacer, L’ultimo capolavorodella ben oleata macchina-rock.Eddie è più in forma che mai e nonha voglia di scherzare, i primi quattropezzi hanno un suono energico e ilcantante ci delizia con qualche gridopotente.Ma a neanche due anni dal suo album so-lista, il leader del gruppo imbraccia lachitarra acustica e ci fa immaginare dinuovo l’ Alaska di “Into The Wild” con

tre ballate che sembrano uscitedalla colonna sonora del film.Canzoni come “Just Breathe” e“The End” ci cullano in un lettodi note e ad ogni pizzico dicorda ci rilassa un muscoloormai teso da toppo tempo,quasi fosse un soave massag-gio;– Eddie Vedder è l’unico uomoche riesca a rilassarmi con lasua voce. – parole di Sean Penn,che scelse il cantante per ilsoundtrack del suo film, incre-dibilmente ignorato dalla giuriadegli Oscar.Eddie poi si concede finalmenteuna canzone per parlare dellasua passione: il surf; “AmongstThe Waves” ci trasporta sulle

spiagge della California, dove un giova-nissimo Vedder scriveva i testi dopo averdomato qualche onda. Nelle altre com-

posizioni la band si sbizzarrisce: “Un-thought Known” sembra uscita da undisco degli U2 mentre “Got Some”strizza l’occhio ai primi Police.

L’unico problema di questo nuovo albumè la semplicità, la semplicità delle can-zoni ci distrae dalle vere possibilità deiPearl Jam; si lascia poco spazio all’ecce-zionale bassista Jeff Ament e i colpi delbatterista Matt Cameron non sembranopiù quei ritmi intensi e complessi di“Ten” (1991).In quest’ ultimo lavoro notiamo qualcosadi diverso nella voce del leader; è piùchiara e pulita, ha un suono più puro enon è bassa e roca come nel disco “IntoThe Wild”; Eddie si lancia verso nuovefrontiere del suono e questa maturazioneè forse dovuta ai suoi 45 anni compiuti,alla quantità industriale di birre che bevee sigarette che fuma. Eddie Vedder è per-ciò l’ immagine della rock-star per eccel-lenza: 45enne, barbuto e con numerosivizi che però fanno di lui il leader di unadelle più grandi band del pianeta.Non è un caso infatti che la sua voce siala più imitata dai giovani cantanti ame-

ricani, ne ab-biamo laprova in ChadKruger, leaderdei Nickel-back, e inAlex Band,cantante deiThe Calling.Power pop,Hard Rock eballate orche-strali: questisono i PearlJam del 2009,o forse del1979.Resta solo unadomanda daporsi: questom u t a m e n t onel loro soundsi prolungheràanche nei

prossimi lavori o torneranno al buon vec-chio grunge, il suono che negli anni ’90partì dal cielo grigio di Seattle e fece ilgiro del mondo?

Di Simone Milani

Eddie Vedder & co. si lanciano verso nuove frontiere del suono e ilnuovo album, “Backspacer”, sembra uscito dal 1979

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Venivo da dietro eandavo verso da-vanti – raramente

faccio il contrario.Una donna faceva lostesso ma nel senso op-posto. Ci siamo incro-ciate, sullo stessomarciapiede, e lei avvi-cinandosi mi guardava.Era incinta, un bel po’incinta - oserei dire, e,avanzando, accarezzavail pancione rotondo. Emi guardava.Ho pensato che io infondo ho 16 anni. E 16anni vuol dire avere da-vanti tutta la propriavita. Una vita. Un’interavita: ho una vita e possofarci quello che voglio.Vuol dire non saperecosa ne sarà di me. Cosìsuccede che immaginoil mio futuro; ma nonme lo creo dal nulla, perché non nei sareicapace. Se io creassi il mio futuro imma-ginandolo lo farei basandomi sulla miapersona. Ma nella crescita è proprio que-sta che cambia per prima, togliendomidunque la base sulla quale posso fanta-sticare. Per questo è impensabile il miofuturo. Su qualcosa mi devo basare, nonposso crearmi un’idea senza una base.Così lascio spesso perdere questo di-scorso, e semplicemente mi guardo in-torno. E vedo cose, vedo persone. Vedopersone adulte e penso “mi immagino

così da grande!, o anche giuro che non

mi concerò mai così.In questo modo ho preso molte decisioniimportanti sulla mia vita. Mi sono ripro-messa che non ingrasserò mai al-l’estremo del possibile, che non mitingerò i capelli di blu dopo i cinquan-t’anni e che non li terrò lunghi e scioltiquando saranno consumati dal tempo;che verso i quarant’anni non metterò ilrossetto con anche la matita attorno alle

labbra perché fa puttana economica. Adesempio, vedendo sempre una signora dimezz’età sull’autobus, la mattina, ho de-ciso che non metterò mai un vestitinoaderente come quello che aveva addossol’altro giorno se mi accorgerò di avere lapancia, le tette cadenti e il sedere piattocon mutande di pizzo in trasparenza. Mipare una saggia decisione, e non da poco.Così quando cammino per strada osservotutte le donne che vedo in giro e com-mento. Non giudico, attenzione: non in-sulto né nulla di simile (la tiziasopracitata è un caso particolare); sem-plicemente decido se voglio essere cosìo meno. In fondo è facile vestire uncorpo giovane e pimpante, ma quandocadrò a pezzi? Ogni età ha una sua bel-lezza, non ce n’è una brutta, ovviamente,ma bisogna capire come non cadere nelridicolo. E’ difficile. Così squadro per-sone che non conosco e penso sì, no, sì,no, sì, no.Ho immaginato che la signora incinta

che ho incrociato pensasse qualcosa diaffine, accarezzandosi il pancione.Voglio che mia figlia diventi così? Vabene, così? La lascerò vestire così? Potràcamminare a testa alta con le cuffie nelleorecchie e passo deciso?Forse una futura mamma ragiona comeme. In fondo, come io vedo per il mio fu-turo un grosso punto di domanda, leivede in ogni ragazza, o ragazzo, un pos-sibile futuro per il quasi nato. Forse.E forse anche lei vedendo in giro i solitiadolescenti pensa sì, no, sì, no.Mi sono per un momento chiesta cosa sisia risposta, guardandomi, quella si-gnora. Sono da sì o sono da no?Sì, no, sì, no, sì, no.Chissà se poi anche lei, alla fine dellagiornata, guardando l’ultimo passanteappena prima di rientrare definitiva-mente in casa, smette di scegliere tra ilpositivo e il negativo, per tornare al so-lito chissà di partenza, sempre senza ri-sposta, sempre senza soluzione.

Di Beatrice Scattaro

So what?

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C ’è chi disegna ceri, chi ali di farfalla…Di Alesia Preite

C ’è chi disegna cerchi, chi ali difarfalla. Chi scarabocchiacuori, chi s’inventa stelle. Chi

sparge petali ai margini del libro, chi in-cide rose sulla copertina. Chi spara osce-nità, chi va sul banale, chi ha paura delvuoto e riempie, riempie, riempie.Riempie quaderni, ma anche aria, pastic-cia il silenzio con l’affanno di una voce– che non è mai fuori dal coro. E infilanel tempo mille cose, impegni, bacioni,compiti e chiamate. E quando si ferma,tutto si muove. E se tutto si muove al-lora, allora riprendo a correre anch’io.Dietro gli autobus, le scarpe nuove, imentori del passato. E perché? Perchépensare al buio quando ancora è mattinoe non voler valicare la soglia di cifre aibordi, dei fogli, protocollo? E fa male laschiena, l’alluce, il petto. E non si tro-vano mai i fazzoletti di carta. “Mamma,dov’è finito lo Scottex?” Non voler sen-tire e sentire che niente è come prima ese non ci fosse stato… Forse però sì? Gli

stessi gesti, perché non ce ne sono dinuovi, non li hanno ancora inventati. Maallora niente è cambiato. Gli occhi? Lenocciole non vanno mai a male, o sba-glio? Ecco, sbagliare. Un bambino po-trebbe averla inventata, una parola così.Non ti condanna, ti sorride: Con le burlebasta, sbadato, fai la bua! E tu condanni?Lo fai davvero? O pensi solo che nonvuoi sbagliare anche tu, che è meno an-goscioso urlare che perdersi nelle do-mande? E senza domande non saremmouomini. Ma io vorrei essere un gatto ac-coccolato sul calorifero, se mi metto unpo’ più a destra vedo la finestra e lastrada e chi la calpesta. E la finestra qual-cuno la calpesta? La valicheremo maidavvero? Ma sei hai paura del buio! No,la finestra non la calpesta nessuno, solola strada. Perché la strada svolta, la fine-stra no. O dentro o fuori. E non sai cos’èmeglio, vuoi solo guardare giù, come ungatto accoccolato sul calorifero. Colcaldo buono i pensieri sono confusi nella

nebbia del singolo provare. La paratassi,la sintassi, le parole del vocabolario, lelettere e i trattini tendono all’entropia.Anche loro, sì. Tutti nella centrifugadell’universo, come quella per le mac-chie di cioccolato. E perché però stannoinsieme, le une dopo le altre, senza più isegni rossi delle maestre, senza più queicorsivi sgangherati che si sollevavanocome palloncini dalla riga blu? I pallon-cini volano via e poi si spaccano. A nullaservono le lacrime del bambino, a nullale caramelle della nonna. Perché il pal-loncino, il palloncino rosso dei libri, deigiochi di quando eravamo piccoli non fi-nisce fra le nuvole morbide, che morbidenon sono, che non sanno di zucchero fi-lato. I palloncini rossi volano e poi sisbrindellano nell’azzurro che non è az-zurro, ma solo un’onda. E i brandelli? Ibrandelli ci sono? Dove finiscono? As-somiglieranno al sangue, probabilmente.A sangue che non cola, ma vola, vola,vola.

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ZaBachecaA cura di Camilla Zoppolato

Prego il signor Bolognani Alessio direstituirmi gli 87 euro che gli ho pre-

stato. Grazie. Francesco Borra

Ah...minkia!

A’ biondo, tagliati i capelli! V_V gli EE

SUSO PUS GIULIA DA CAZZ

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ORIZZONTALI

1 – Nome della Gale modella australiana 5 – Studia le leggi meccaniche dell'Universo 13 – … cercasi! 16 – Può intimarlo il poliziotto 17 -Deturpa i visi giovani 19 – Arbusto sempreverde tipico di Alpi e Prealpi 21 – Pizzeria … senza pizze! 22 – Capitale della Croazia 26 – Culturanon molto cult 27 – Un tedesco 28 – Corpo dei Carabinieri 29 – Si occupa delle attività economiche dal punto di vista giuridico 34 – “Inde-terminato” per definizione, è un tempo verbale di molte lingue indoeuropee 35 – Accetta preventivamente un'eventuale sconfitta 37 – Tacchinifamoso stilista di abiti sportivi e non 38 – Il più grosso centro del Tennessee, vi fu assassinato Martin Luther King 42 – L'ordalia … senza unalira! 43 – Nata coi Trattati di Roma, fu antenata della nostra attuale Comunità Europea (sigla) 44 – Dinosauro precursore degli uccelli, fu ilprimo animale volante comparso sulla Terra 47 – Detto di chi nella pronuncia deforma alcune lettere, come l ed s 48 – Articolo e pronomemaschile 49 – L'altroieri era domani 50 – I lati di un esagono 51 – Percorsi ferroviari o aerei 54 – La scienza che il cartografo apprende perrappresentare i rilievi 58 – Raramente lo si convince a fare qualcosa che non vuole 59 – Saluto biblico rivolto alla divinità 60 – Annulla pe-rentoriamente ogni disposizione antecedente 65 – La sua tintura è un ottimo disinfettante 66 – Zeus lo condannò per l'eternità a spingere unmasso in cima ad un colle 67 – Il suo assassinio permise la fondazione di Roma

VERTICALI

1 – Il più esteso lago del mondo, le sue acque bagnano cinque Paesi 2 – Dotato di un'ala a spirale, decolla e atterra solo in verticale 3 – GrandTheft Auto 4 – Il movimento politico che sfociò nella dittatura di Hitler 5 – Tumore benigno formato dai vasi sanguigni 6 – Famosa casa au-tomobilistica spagnola 7 – Non comune 8 – Simbolo chimico dell'iridio 9 – La Orlando attrice e conduttrice italiana (iniz.) 10 – Opera liricadi Verdi ambientata a Venezia 11 – Storico conduttore del varietà “La Corrida”, fu uno dei volti televisivi più noti del dopoguerra 12 –Locuzione latina, designa commissari incaricati da un giudice di decidere per conto di amministrazioni pubbliche 13 – Partito confluito conFI nel PdL 14 – Birra francese dal gusto molto corposo 15 – Nello Zodiaco, è tra Pesci e Toro18 – Gli assi perpendicolari composti da ascisse ed ordinate 20 – “Su” in inglese 23 – La Te-lecom britannica (sigla) 24 – Novantanove secondo Lucrezio 25 – Audio On Demand 29 –La prima preposizione 30 – Lo sono i più bravi 31 – Monopoli di Stato 32 – Dopo il “.”, defi-nisce i siti internet italiani 33 – Un altro modo di dire “agli” 36 – Che riguarda l'aria 39 – In-contaminati 40 – Human Resources 41 – Noi due … eccetto te! 45 – Lo sono le rocce scavateda corsi d'acqua 46 – Assieme alla squadra, è ormai un cimelio del disegno tecnico 47 – BrianEno apprezzato cantante britannico 48 – Luce emessa sotto forma di fascio rettilineo, ha nu-merose applicazioni pratiche 50 – Simbolo matematico per il seno 51 – Un duo ampliato dellametà 53 – Il Canton Ticino nelle auto 55 – Provincia di Rimini 56 – Agenzia ONU con sede aRoma 57 – Club che riunisce i guidatori di automobili 61 – Ottimo tipo di farina 62 – Inizialidei nomi di Eliot 63 – Operating System – 64 Dario Fo

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Angolo Giochi

Chi consegnerà per primo loschema di parole crociateCOMPLETO, riceverà da Zaba-ione la fornitura per una gu-stosa merenda da Nando.

Consegnate il tutto a DanieleCastelli, IF, terzo piano!

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ZABAOROSCOPOA cura di Alesia Preite e Roberto Croci

23 settembre - 22 ottobre

Amore: Verrete sconvolti da una travol-gente passione che vi impedirà di formu-lare qualsiasi pensiero di senso compiuto,poiché la vostra mente sarà offuscata daimmagini promiscue ogni ora del giornoe della notte.Scuola: Non siete capaci a fare più nienteche non siano giganteschi cuoricionirosso fuoco al centro dei quaderni. Leuniche lezioni che riescono ad appassio-narvi sono quelle di educazione fisica incui potete liberare la vostra frustrazionedi amanti non corrisposti calciando furio-samente palle e compagni.Amici: E chi li vede più? Il tempo liberoè rigorosamente occupato nella stesura dilettere d’amore, che, causa la vostracrassa ignoranza, ricordano più che altroi titoli di una soap opera sudamericana.

23 ottobre - 22 novembre

Amore: Mammina e papino vi hannosempre ripetuto che è una cosa da grandi:non si pensa, non se ne parla e soprattuttonon si fa. Visto che siete bravi bambiniobbedienti, vi limitate a sognare il murodella vostra camera… senza veli.Scuola: La vostra saccenteria è nausea-bonda, la vostra secchionaggine disgu-stosa, la vostra presunzione spudorata. Ilconsiglio di classe tenterà il suicidio dimassa, salvo poi optare, in collaborazionecon i compagni, per una vostra soppres-sione rapida e indolore.Amici: I vicini di casa di quattro e ottoanni con cui bisticciate dopo i compitisono i vostri amici del cuore. Passate in-sieme dei bei momenti e le vostremamme si scambiano ricette biologiche.Tenerelli che non siete altro!

23 novembre - 21 dicembre

Amore: La situazione ormonale è abba-stanza preoccupante, vedete doppi sensi

dappertutto e vi aggirate perennementecon la bava alla bocca…Scuola: Non capite una mazza di nessunargomento, il vostro QI è stimato esserepari a quello dei gessetti allergenici dellaclasse. Solo il piacere sadico che il corpoinsegnante prova a torturavi (inutilmente)durante le interrogazioni vi salverà dallabocciatura.Amici: Ne avete tanti, di ogni tipo e qua-lità. Spesso tentano di azzannarsi a vi-cenda per bieche questioni di gelosia, madal momento che ciò per voi conta è es-sere sempre e comunque al centro dell’at-tenzione… andate molto tra’.

22 dicembre - 20 gennaio

Amore: Nada de nada. Perfino gli astriprovano compassione di fronte alla vostrasituazione, che non prospetta cambia-menti degni di nota per i prossimi dueanni luce. Venere vi consiglia caldamentedi lasciar perdere le questioni di cuore edi darvi alla botanica sperimentale.Scuola: La parola chiave per definire ilvostro rendimento scolastico e la vostrapartecipazione in classe è “mediocrità”.Potreste tranquillamente andarvi a pren-dere un caffè nel bel mezzo di qualsiasilezione che tanto nessuno se ne accorge-rebbe.Amici: Visto che l’ambiente pariniano viva stretto (proprio come le mutande aquadrettoni che vi ostinate a portare) de-cidete andare a studiare per un anno inLapponia. Have a good time!

21 gennaio - 19 febbraio

Amore: La condizione di single, che nonha mai subito modifiche dal giorno dellavostra nascita (in cui gli astri erano chia-ramente in ferie), comincia a starvistretta. Seminate così la vostra zona conteneri inviti a un rapporto di coppia “serioe duraturo”. L’idea opprimente che que-sta locuzione ispira non vi porta pur-troppo all’auspicato successo.Scuola: Le vostre interrogazioni sonostrazianti. La lentezza con cui parlate, il

tempo infinito che impiegate per formu-lare un pensiero provocano attacchi dinarcolessia perfino negli insegnanti, cheperò, per non rischiare di tradirsi, vi met-tono sempre voti alti.Amici: La perenne indecisione, la vacuitàdello sguardo e l’inesistente senso del-l’umorismo non vi rendono compagnimolto appetibili. Dal vuoto intorno visalva solo la tendenza a sborsare picci adestra e a manca.

20 febbraio - 20 marzo

Amore: Tra quisquilie e pinzillacchere,questo primo periodo scolastico è tra-scorso senza che vi innamoraste a turnodi tutte/i compagni/e di classe che avete.Ciò è positivo, visto che vi hanno sempredato il 2 di picche; evitate però di mirarepiù in alto, potreste ricevere spiacevolidinieghi.Scuola: Il primo compito in classe di ma-tematica avrà le sue sorprese. Il vostrocompagno di banco Ciccio Brufolizioprenderà, per la prima volta nella sua pu-rulenta esistenza, 7 voti in più di voi.L’indizio chiave è che ha preso 5…Amici: Riscoprirete la vostra fervida fedequacchera durante una festa rionale dedi-cata al Culatello di Zibello. Oltre a sim-patici pastori protestanti, conoscereteanche interessanti macellai.

21 marzo - 20 aprile

Amore: Strapperete 7 capelli al vostropartner e li rinchiuderete come macabroricordo nel cuoricino degli ovetti di cioc-colato, che poi ingoierete entusiasman-dovi per la presenza del vostro Lovvodentro di voi.Scuola: Le lezioni di inglese si rivele-ranno sempre più uno spazio in cui farecommenti surreali davanti a una classe (euna prof) sbigottiti. Il fatto è che voi nonsapete esprimere un’idea in una linguache non sia l’itagliano korreggiuto.Amici: Vi siete fissati con le scarpe, ecosì non potrete fare a meno di notare chelo stile pariniano sta diventando semprepiù low-profile. Perderete tutte le amici-

Bilancia

Scorpione

Sagittario

Capricorno

Acquario

Pesci

Ariete

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zie a causa dei vostri appunti sulle Tim-berland abbinate ai pantaloni dell’Adidasfluorescenti e stramberie varie.

21 aprile - 20 maggio

Amore: Su Facebook siete in una rela-zione complicata con il migliore amicodel sesso opposto (ovviamente solo acausa delle vostre insistenti preghiere),ma nella vita reale non si intravede nulla.Piazzerete un telescopio di fronte all’in-gresso di casa per controllare se ricevetevisite, ma alla fine sarà così impolveratoda assomigliare allo Yeti.Scuola: Fare l’imitazione del professoredi turno non è l’approccio giusto per ap-parire membri del club S.B.A.V.A (Sec-chioni Babbuinescamente AttentiVeramente Ansiogeni), ma soprattutto viinimica fortemente il gruppo classe.Amici: Passerete gli intervalli mischian-dovi a gruppi di quartine ridanciane oterzini arroganti. Già che ci siamo, l’ar-roganza è il difetto dal quale dovete di-scostarvi: gli amici cominciano a nongradire più molto i vostri continui sfottò.

21 maggio - 21 giugno

Amore: La visione continua di telefilmpreadolescenziali vi ha precluso ogni co-noscenza del misterioso e complessomondo. Siamo i primi a svelarvi che ognivolta che la scena si oscura in “GossipGirl” i protagonisti eseguono quelle per-formance che il vostro amore continua achiedervi…Scuola: La scelta di ritradurre in armenola versione su cui venite interrogati nondà i frutti sperati, nonostante tutto il vo-stro impegno nel rendere il nesso “sga-matum non erit”. Quello che vi ha traditoè stata la resa di “baratrumque metu sibicagat adossum”.Amici: La consueta riunione coi compa-gni delle elementari avrà luogo propriola sera in cui siete a fare danze alsaziane,e così perderete anche la possibilità di ri-congiungervi con quel piccolo e sparutonucleo di persone nel mondo che sem-bravano volervi bene.

22 giugno - 22 luglio

Amore: Convinti come siete della fe-deltà del vostro partner decidete di smet-tere di perquisirlo\a ad ogni appuntamento

Toro

Gemelli

Cancro

Leone

Vergine

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Nando is waiting for you!

e finalmente togliete il microchip cheavevate infilato sotto il suo letto. Saretepremiati per la vostra buona fede? Af-fatto. Grandi corna sono in arrivo.Scuola: Il libretto! Gli occhietti dimammà sono avidi di posarsi sul male-fico affarino blu e voi, vista la tendenzaa non oltrepassare mai la cinquina, nonpotete permetterlo. Sborserete quindi i ri-sparmi degli ultimi sette natali da un fal-sario che ve ne procurerà una perfettacopia.Amici: Dopo la clamorosa scoreggia nelbel mezzo dell’ora di filosofia, la vostrasola immagine scatena eccessi di risa intutta la popolazione pariniana. Smarritaogni possibilità di rapporti civili con ivostri coetanei, diventate best frienddella prof. Pifferlenghi, campionessamondiale di rutto libero nel 1955.

23 luglio - 23 agosto

Amore: Decidete di entrare in semina-rio.Scuola: Gli studi delle scienze sono lavostra croce. Non conoscete le tabelline,non riuscite a capire la differenza fra unelettrone e un atomo e in generale pen-sate che ognuna di queste cose sarebberopiù facili se scritte in greco antico. Potetesempre consolarvi pensando ai vostri fu-turi studi dedicati a Diodoro Siculo!

Amici: Sono importanti. Ma non neavete. Prenderete atto di questa dura re-altà dopo che alla vostra squallida festadi compleanno si presenteranno solo ziaTilde e la sua agghiacciante nipote Gina.

24 agosto - 22 settembre

Amore: Vi innamorate perdutamente delcane del compagno di banco di vostracugina. Nella speranza di rubargli il suocuore canino, cominciate a conservaregli avanzi del pollo che la nonna vi cu-cina tutti martedì e riesumate il guinza-glio che qualche anno fa avevatecomprato per vostro fratello. Gli astriprospettano un successo: fateci un guaitoprima del matrimonio!Scuola: In vista dei 1735 esami di vete-rinaria, vi mettete a studiare in modosmisurato, ottenendo risultati eccellentiin tutte le materie. La ex più brava dellaclasse, in preda a un attacco di invidia fe-roce, vi spaccherà il timpano destro conun urlo sovrumano.Amici: Dovete scegliere: o i cani o gliamici. Nonostante le apparenze, gliamici possono essere molto più molesti,puzzolenti e incuranti dei cani. Decidetequindi di tagliare i ponti con questa spe-cie per dedicarvi a mammiferi più piccolie interessanti.

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Numero 2 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Ottobre MMIX

"Talkin' 'bout my generation"

È la nuova rubrica di Zaba, diretta da me mede-sima, con cui i Pariniani vecchi e nuovi potrannofar domande e confrontarsi. Le domande più depresse, violente o bizzarreverranno pubblicate all'interno del giornalino,con le mie risposte.Chi ha deciso di fidarsi della sottoscritta, o chi infuturo deciderà di farlo, può mandare una mailal seguente indirizzo:[email protected]

Buona scrittura!

Sara Casotto

IPSE DIXIT

Ragazze e Ragazzi, nasce finalmente la rubricaper voi! Da che mondo è mondo, in tutte leclassi di tutte le scuole c'è sempre qualcunoche fa una battuta, dice una cavolata (chiamia-mole così..) o fa un errore e chiaramente tuttiscoppiano a ridere. Bene, questa rubrica nasceper dar spazio alle vostre gag! Quello che do-vete fare è molto semplice: trascrivete le castro-nerie che direte in classe, portatele a me, in I F(al terzo piano), e magicamente le vedretecomparire sul numero successivo di Zaba! Ah,chiaramente i nomi degli autori possono ancherimanere segreti, sta a voi decidere!

Daniele Castelli

Scriveteci!

ZaBacheca

Ecco uno spazio libero del giornalino in cui tuttii pariniani (alti, bassi, magri, grassi, belli e brutti)potranno scrivere messaggi, dediche, ecc.. Im-bucate il vostro biglietto nell'apposita scatolapresso l’angolo fotocopie al primo piano! N.B. :i messaggi provocatori, offensivi e diffamatorinon verranno pubblicati.

Camilla Zoppolato

Alla scuola, che ci fornisce i fondi per andare avantia stampare, e in particolare alla Segreteria d’Isti-tuto.

Ai Redattori: Elisa Aliverti Piuri, Susanna Caminada,Sara Casotto, Daniele Castelli, Stefano Clemente,Layla Colamartino, Roberto Croci, Giulia Da Cas, Fe-derica Gardella, Stefano Ghezzi, Elena Morgana, SaraOttolenghi, Alesia Preite, Beatrice Scattaro, MariaSole Venanzi, Camilla Zoppolato.

A tutti i nostri lettori ed i nostri fan, senza i qualiquesto giornalino non avrebbe ragion d’essere!

Grazie a...

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