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U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
NUOVI PERCORSI DI CURA PER IL DIABETE GESTAZIONALE
Andrea Chiari
DIABETE E GRAVIDANZA - Classificazione
• Diabete preesistente alla gravidanza DM tipo I DM tipo II
• Diabete gestazionale
• Diabete manifesto in gravidanza: forme di diabete pregestazionale(solitamente di tipo II, dato il suo notevole incremento negli ultimi anni nelle donne in età fertile) identificate per la prima volta in gravidanza
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE- Definizione
E’ uno stato di intolleranza glucidica e di insulino-resistenza, di grado variabile, ad insorgenza o a prima diagnosi nel corso della gravidanza
• Possiamo usare questa definizione indipendentemente dalla persistenza o meno del diabete dopo la gravidanza e dalla condotta terapeutica praticata (terapia dietetica o insulinica)
• Non esclude la possibilità che l’intolleranza ai carboidrati sia stata preesistente alla gravidanza o sia iniziata in concomitanza con essa
• E’ una tra le più frequenti complicanze della gravidanza che, se non riconosciuta ed adeguatamente trattata, può essere fonte di gravi rischiper la salute materna e fetale
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE- Epidemiologia
• Prevalenza stimata in Italia = 10% delle gestanti
• Etnie ad alta prevalenza
Latino-americanoAfricanaAmericana (nativi)Sud-est asiaticaIsole del PacificoAustraliana (indigeni)
• Il GDM rappresenta circa il 90% di tutte le forme di diabete che si osservano in gravidanza
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
Fisiologia
La gravidanza è uno stato diabetogeno (Ormoni coinvolti: lattogeno placentare,progesterone,cortisolo,leptina,prolattina)
Il glucosio attraversa la placenta mediante diffusione facilitata: è il principale substrato metabolico del feto
Ipertrofia e iperplasia cellule beta pancreatiche Aumenta la produzione di insulina
L’insulina serve a trasferire glucosio ai tessuti
La sensibilità all’insulina aumenta nel primo e secondo trimestre, diminuisce nel terzo trimestre rispecchia esattamente le richieste nutrizionali del feto, che vanno incontro a un aumento esponenziale durante tutta la gravidanza
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- Fisiologia
La madre utilizza i lipidi come fonte energetica, risparmiando glucosio ed aminoacidi a favore del feto
Con il digiuno si verifica un’ossidazione lipidica con produzione di corpi chetonici
In gravidanza si verifica un «digiuno accelerato» con aumento dei corpi chetonici che attraversano la placenta e si rendono disponibili per l’ossidazione epatica e cerebrale del feto effetto dannoso!
Occorre prevenire la chetosi da digiuno in gravidanza!
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DIABETE GESTAZIONALE - Fisiopatologia
Le gravide affette da GDM mostrano una ridotta
secrezione di insulina accompagnata da una maggiore
insulinoresistenza periferica secondaria agli ormoni
placentari già nelle prime fasi della gravidanza
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DIABETE GESTAZIONALE – Screening per diabete manifesto
Al primo appuntamento in gravidanza, a tutte le donne che non riportano determinazioni precedenti, va offerta la determinazione della glicemia plasmatica per identificare le donne con diabete preesistente
alla gravidanza
Diabete manifesto in gravidanza: per la diagnosi si utilizzano gli stessi criteri impiegati al di fuori della gravidanza:
• Glicemia a digiuno: ≥ 126 mg/dl (7,0 mmol/l) in due riscontri indipendenti, oppure:• Glicemia Random: ≥ 200 mg/dl (11,1 mmol/l), confermato da glicemia a digiuno ≥ 126
mg/dl, oppure:• HbA1C > 6,5%
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE- Screening
Lo screening per il diabete gestazionale consiste nella corretta identificazione dei fattori di rischio:
Fattori di rischio per GDM • Familiarità di I grado per diabete• Pregresso GDM• Macrosomia fetale nelle precedenti
gravidanze• Sovrappeso o obesità (BMI >25 kg/m2)• Età > 35 aa• Etnie ad elevato rischio (asia meridionale,
medio-oriente, caraibi)
Alto rischio per GDM• Obesità (BMI > 30 kg/m2)• Glicemia a digiuno 100-125 mg/dl,
all’inizio della gravidanza
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
BMI
Altezza (cm)
150
155
160
165
170
175
180
BMI
≥ 30
≥ 30
≥ 30
≥ 30
≥ 30
≥ 30
≥ 30
Peso (Kg)
67
71
76
81
86
91
96
DIABETE GESTAZIONALE – Test diagnostico
TEMPI OGTT diagnostico (75 g)Glicemia su plasma venoso (mg/dl)
Tempo 0 > 92
60 minuti > 180
120 minuti > 153
Il test deve essere eseguito al mattino a digiuno Il carico glucidico va somministrato ad una concentrazione del 25% (75 g di
glucosio sciolti in 300 cc di acqua) Nei giorni precedenti il test l’alimentazione deve essere libera e comprendere
almeno 150 g/die di carboidrati Il test da carico non deve essere effettuato in presenza di malattie intercorrenti
(stati febbrili, influenza, ecc)
Per porre diagnosi di diabete gestazionale è sufficiente che un singolo valore sia uguale o superiore a quelli indicati come valori soglia
DIABETE GESTAZIONALE – Test diagnostico a tutte le gestanti?
LIVELLO DI RISCHIO LINEE GUIDA ATTUALI
BASSO (no fattori di rischio) NO OGTT
MEDIO OGTT 75 gr 24-28 SG
ALTO OGTT 75 gr 16-18 SG
DIABETE GESTAZIONALE – Iter diagnostico
DIABETE GESTAZIONALE - Clinica
nella maggiore parte dei casi la donna affetta da GDM presenta una scarsa sintomatologia
Alcune pazienti talvolta riferiscono disturbi come aumento della sete, incremento della minzione, astenia, nausea e vomito, infezioni della vescica, disturbi della vista
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DIABETE GESTAZIONALE- Complicanze
Se non trattato correttamente il diabete gestazionale può determinare ripercussioni sulla salute materna, fetale e neonatale
anche a distanza di anni dal parto
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DIABETE GESTAZIONALE - Complicanze materne
Disordini ipertensivi (ipertensione gestazionale, preeclampsia) Parto pretermine Taglio cesareo Distocia di spalla Traumi da parto Retinopatia Nefropatia Infezioni Rischio cardiovascolare Chetoacidosi Ipoglicemia materna Rischio di sviluppare DM tipo II (nei primi 10 anni il 50% delle donne
con GDM svilupperà un diabete tipo 2 con tasso di progressione nei primi 5 anni del 10% e nei successivi 5 del 5.5% anno)
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DIABETE GESTAZIONALE - Complicanze fetali
Iperglicemia materna
Placenta permeabile a glucosio e non all’insulina
Prima di 20 SG il feto non produce insulina
Azione teratogena dell’iperglicemia
MALFORMAZIONI FETALI
Dopo 20 SG il feto produce insulina e recettori
Effetti dell’iperinsulinismo
MACROSOMIA FETALEORGANOMEGALIA
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DIABETE GESTAZIONALE - Complicanze fetali
Abortività spontanea/Poliabortività Polidramnios attività contrattile MPP MEF (da squilibrio chetoacidosico) Malformazioni congenite Organomegalia Macrosomia IUGR Traumi da parto
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DIABETE GESTAZIONALE - Complicanze fetali
Macrosomia Eccessivo peso fetale in rapporto all’età gestazionale (>90°pc) o peso > 4500 gr
Dopo 20 SG
Ipergliemia materna
Iperglicemia e iperinsulinismo fetale
Aumento di peso della placenta e di tuttigli organi del feto eccetto il cervello
Ipertrofia miocardicaEmatopoiesi extramidollare
• 10% dei neonati di madri diabetiche ha un peso > 4500 gr
• Accrescimento disarmonico della CA rispetto alla CC
• Aumento del tessuto adiposo a livello viscerale
• Prevalenza dei diametri addominale, toracico e scapolare
• Difficoltoso adattamento alla vita extrauterina
DIABETE GESTAZIONALE- Complicanze fetali
IUGR (>>DM pregravidico)
Eziopatogenesi: vasculopatia diabetica
Ispessimento della membrana basale dei villi
coriali
Alterata diffusione O2
Sclerosi di vasi pelvici e art.uterine ed ovariche
Ipoafflusso di sangueal feto
Ipossiemia fetale cronicaRitardo di crescita intrauterino o morte
endouterina
DIABETE GESTAZIONALE - Complicanze neonatali
Ipoglicemia Al momento della recisione del cordone ombelicale il neonato non riceve più glucosio dalla madre, ma allo stesso tempo continua a produrre, come nella vita intrauterina, un’enorme quantità di insulina
Ipocalcemia/Ipomagnesiemia
Policitemia Da ipossia endouterina ed aumento secondario dell’eritropoiesi
Iperbilirubinemia
RDS L’insulina inibisce la sintesi del surfactante
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DIABETE GESTAZIONALE - Complicanze in età infantile e adulta
Obesità
Intolleranza glucidica o DM tipo II nella tarda adolescenza/prima età adulta
Sindrome metabolica nell’infanzia
Malattie cardiovascolari
DIABETE GESTAZIONALE – Gestione non farmacologica
PRIMO APPROCCIO: DIETA
• Obiettivi: adeguata nutrizione materna e fetale, adeguato apporto calorico, vitaminico e minerale e controllo glicemico ottimale in assenza di chetonuria/chetonemia
• Deve essere personalizzata (BMI pregravidico, fattori educativi, economici, stato di nutrizione generale, attività fisica)
• L’intake nutrizionale dovrebbe essere così suddiviso: 35-40% di carboidrati complessi, a basso indice glicemico 20-25% di proteine 35-40% di lipidi (almeno il 10% polinsaturi)
• Frazionare i pasti in piccole assunzioni con suddivisione adeguata delle calorie:- Prima colazione 10-15%- Pranzo: 20-30%- Cena 30-40%- Tre spuntini 5-10% (metà mattina, metà pomeriggio, prima del riposo notturno)
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DIABETE GESTAZIONALE – Gestione non farmacologica
PRIMO APPROCCIO: ESERCIZIO FISICO
L’attività fisica può incrementare la tolleranza glucidica e determinare un maggiore controllo dei profili glicemici, tramite il miglioramento della sensibilità all’insulina, coinvolgendo l’assorbimento del glucosio e la sintesi del glicogeno muscolare
Consigliati 30 minuti di esercizio aerobico a moderata intensità per 5 giorni a settimana o almeno 150 minuti a settimana
Esercizi semplici quali 10-15 minuti di camminata dopo ogni pasto sembrano migliorare il controllo glicemico
DIABETE GESTAZIONALE– Obiettivi glicemici
Gli obiettivi glicemici da raggiungere durante la gravidanzaIn donne con Diabete gestazionale e con DM I e II sono:
GLICEMIA A DIGIUNO < 95 mg/dl
GLICEMIA POST-PRANDIALE (DOPO 1 ORA)
< 140 mg/dl
GLICEMIA POST-PRANDIALE (DOPO 2 ORE)
< 120 mg/dl
HbA1c < 6,0%
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE – Monitoraggio clinico
• Primo studio del diario glicemico eseguito a 7-10 giorni dalla consegna del glucometro• controlli ambulatoriali mensilmente fino alla 28° settimana• ogni 15 giorni fino alla 36°• settimanalmente dalla 36° settimana fino al parto in caso di buon compenso glicemico
• Parametri da valutare:- peso corporeo e incremento ponderale- pressione arteriosa- aderenza alle norme dietetiche- profili glicemici domiciliari- glicosuria, acetonuria e HbA1c (ogni 3-4 settimane)
• Monitoraggio fetale:- ecografia ostetrica (biometria, AFI, studio morfologia)- Flussimetria doppler- Cardiotocografia
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DIABETE GESTAZIONALE O PREGESTAZIONALE – Terapia insulinica durante il parto
Nel corso del parto (naturale o cesareo) la glicemia deve rimanere nel range di 80 e 140 mg/dl.
Generalmente durante il travaglio le richieste di insulina calano.
La glicemia andrebbe misurata frequentemente e in base ai risultati si può decidere se infondere eventualmente insulina o glucosate.
Una volta avvenuto il parto, il fabbisogno di insulina diminuisce bruscamente per diminuzione degli ormoni placentari.
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE– Integratori
Strategia di prevenzione del GDM (PCOS, sovrappeso-obesità, pazienti con fattori di rischio)
Supplementazione nel GDM e nel diabete pregestazionale (eventuale riduzione terapia insulinica)
INOSITOLO: è un poliolo ampiamente diffuso negli alimenti (ben rappresentato nella frutta fresca, nelle verdure, nei fagioli e nelle noci)
• 9 isomeri (fra cui mio-inositolo e D-chiroinositolo)• è specificatamente coinvolto nella corretta attivazione del recettore per
l’insulina nonché nella trasduzione del messaggio (secondo messaggero) in grado di attivare i processi metabolici endocellulari della glicolisi (insulinosensibilizzante)
• Un deficit di chiroinositolo è stato associato alla ridotta tolleranza glucidica, all’insulino-resistenza, alla iperinsulinemia compensatoria, alla sindrome metabolica e al diabete di tipo 2.
DIABETE GESTAZIONALE– Terapia farmacologica
IPOGLICEMIZZANTI ORALI (Metformina, Gliburide)
Attraversano liberamente la placenta
Assenza di dati significativi in merito al follow up neonatale a lungo termine dopo utilizzo di ipoglicemizzanti orali in gravidanza
Ad oggi l’insulina è il trattamento raccomandato per il diabete in gravidanza
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE- Timing e modalità del parto
DIABETE TIPO 1 e 2
Monitoraggio intensivo adeguato:
Attesa fino alla 38-39 settimana Induzione travaglio
Se peso fetale > 4500 gr TC elettivo
Monitoraggio inadeguato:
Anticipare il parto
Eventuale profilassi corticosteoidea
TC elettivo se peso >4500 g o altre indicazioni ostetriche
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DIABETE GESTAZIONALE- Timing e modalità del parto
DIABETE GESTAZIONALE
Diabete gestazionale in terapia dietetica:Controllo fino alla 41° settimana Induzione travaglio
Se peso fetale > 4500 gr TC elettivo
Diabete gestazionale in terapia insulinica:Monitoraggio intensivo
Se controllo adeguato Attesa fino alla 40°settSe controllo inadeguato Parto alla 38-39° sett
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE– Prognosi
Il GDM si risolve generalmente con il parto
le probabilità di recidiva del GDM in una seconda gravidanza vanno dal 30 all’84%, con enorme variabilità tra le varie etnie
Il rischio di recidiva è particolarmente elevato soprattutto se la nuova gravidanza viene iniziata entro un anno dalla gravidanza precedente
la donna affetta da GDM ha un rischio da sette a dodici volte maggiore rispetto alla popolazione altrimenti sana, di sviluppare il Diabete Mellito di tipo 2 negli anni a venire (più raramente il Diabete Mellito di tipo 1)
Le donne con precedente storia di GDM hanno inoltre un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa e dislipidemia
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
DIABETE GESTAZIONALE– Follow-up
Si raccomanda alle pazienti di rivalutare nuovamente la tolleranza glucidica, una volta trascorse 6-12 settimane dal parto
OGTT a 75 gr. di glucosio, con valutazione della glicemia dopo 2 ore
Dai risultati del test è possibile diagnosticare una stato di glicemia normale, d’intolleranza glucidica o di Diabete
LgLINEA GUIDA
Diabetes in PregnancyManegement of Diabetes and its complications from
preconception to the postnatal period
Profilo di assistenza della gravida con diabete gestazionale
Gravidanza fisiologicaSistema Nazionale per le Linee Guida - Aggiornamento 2011
Clinical GuidelineMarch 2008 (revised reprint July 2008)
U.O. Ostetricia e Ginecologia – AV 5 ASUR Marche
LINEA GUIDA
Quesito 73 • Quali sono la validità diagnostica e l’efficacianella pratica dei test di screening per identificare le donne arischio di diabete in gravidanza ?
Sistema Nazionale per le Linee Guida - Aggiornamento 2011Gravidanza fisiologica
• Il diabete mellito gestazionale è caratterizzato da un’intolleranza alglucosio di entità variabile, che inizia o viene diagnosticata per laprima volta in gravidanza e, nella maggior parte dei casi, si risolvenon molto tempo dopo il parto
• L’Istituto Superiore di Sanità per affrontare la disomogeneitàassistenziale fra le varie regioni e fra i diversi professionisticoinvolti nell’assistenza della paziente gravida con DGM, haconvocato un gruppo di lavoro per raggiungere una posizionecondivisa alla luce delle pratiche cliniche in uso in Italia
LgLINEA GUIDA
Quesito 10 • Quali sono la validità diagnostica e l’efficacia nellapratica dei test di screening per identificare le donne a rischio didiabete in gravidanza ?
▸ Il gruppo di lavoro ha prodotto un aggiornamento delle raccomandazioni suscreening e diagnosi del diabete gestazionale, che è stato successivamenteapprovato dal panel della linea guida Gravidanza fisiologica, da AssociazioneMedici Diabetologi (AMD) e dalla Società Italiana di Diabetologia (SID)
Raccomandazioni Al primo appuntamento in gravidanza, a tutte le donne che non riportano
determinazioni precedenti, va offerta la determinazione della glicemia plasmaticaper identificare le donne con diabete preesistente alla gravidanza
Sistema Nazionale per le Linee Guida - Aggiornamento 2011Gravidanza fisiologica
Diabetes in PregnancyManegement of Diabetes and its complications from
preconception to the postnatal period
The potential benefits of recognising and treating gestational diabetes includereductions in ill health in the woman and/or the baby during or immediately afterpregnancy, as well as the benefits of reducing the risk of progression to type 2diabetes in the longer term and/or future pregnancies being complicated by pre-existing or gestational diabetes.
The ‘gold standard’ diagnostic test for gestational diabetes is the 75 g oral glucose tolerance test (OGTT) conducted at 24–28 weeks of gestational
Introduction
Clinical GuidelineMarch 2008
Diabetes in PregnancyManegement of Diabetes and its complications from
preconception to the postnatal period
Recommendations for screening, diagnosis and treatment for gestational diabetes
Screening for gestational diabetes using risk factors is recommended in a healthy population. At the booking appointment, the following risk factors for gestational diabetes should be determined:• body mass index above 30 kg/m2• previous macrosomic baby weighing 4.5 kg or above• previous gestational diabetes• family history of diabetes (first-degree relative with diabetes)• family origin with a high prevalence of diabetes:– South Asian (specifically women whose country of family origin is India, Pakistan or Bangladesh)– black Caribbean– Middle Eastern (specifically women whose country of family origin is Saudi Arabia, United Arab Emirates, Iraq, Jordan, Syria, Oman, Qatar, Kuwait, Lebanon or Egypt)
Women with any one of these risk factors should be offered testing for gestational diabetes
Clinical GuidelineMarch 2008
Differenze con la Linea Guida
del Ministero della Salute del 2011:
- fattore età (> 35 anni)
- BMI: > 25Kg/m2 / > 30 Kg/m2
Diabetes in PregnancyManegement of Diabetes and its complications
from preconception to the postnatal period
Diabetes should not be considered a contraindication to antenatal steroids for fetal lung maturation or to tocolysis
Women with insulin-treated diabetes who are receiving steroids for fetal lung maturation should have additional insulin according to an agreed protocol and should be closely monitored
Betamimetic drugs should not be used for tocolysis in women with diabetes
Recommendations for preterm labour in women with diabetes
The first study reported on a test of an algorithm for improved subcutaneous insulin treatment during steroid treatment (intramuscular administration of betamethasone 12 mg repeated after 24 hours)
The algorithm was as follows:• on day 1 (the day on which the first betamethasone injection is given), the night insulin dose should be increased by 25%• on day 2, all insulin doses should be increased by 40%• on day 3, all insulin doses should be increased by 40%• on day 4, all insulin doses should be increased by 20%• on day 5, all insulin doses should be increased by 10–20%• during days 6 and 7, the insulin doses should be gradually reduced to their levels before treatment
The BMJ’s Too Much Medicine initiative aims to highlight the threat to human healthposed by overdiagnosis and the waste of resources on unnecessary care. We are part of amovement of doctors, researchers, patients, and policymakers who want to describe, raiseawareness of, and find solutions to the problem of too much medicine.Causes of too much medicine include expanded disease definitions, uncritical adoption ofpopulation screening, disease mongering and medicalisation, commercial vested interest,strongly held clinical beliefs, increased patient expectations, litigation, and fear ofuncertainty and new technology. Winding back the harms of too much medicine invitesclinicians to focus on those who are sick, and only intervene with those who are well whenthere is a strong case to do so
Gestational diabetes: new criteria may triple the prevalence but effect on outcomes is unclear
BMJ 2014; 348 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.g1567(Published 11 March 2014) Cite this as: BMJ 2014;348:g1567