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Nuovi strumenti per costruire la città democratica Pianificazione strategica in territori a bassa densità Arnaldo Cecchini, Alessandro Plaisant

Nuovi strumenti per costruire la città democratica. Pianificazione strategica in territori a bassa densità, di Alessandro Plaisant, Arnaldo Cecchini

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Sesta Conferenza Nazionale in Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale

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Nuovi strumenti

per costruire la città

democratica

Pianificazione strategica

in territori a bassa

densità

Arnaldo Cecchini, Alessandro Plaisant

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Una esperienza di policymaking nell’ambito delle attività del Piano strategico del Comune di Castelsardo (circa 5.400 abitanti in un territorio di 45,5 Km2, densità abitativa 118,7 ab./km2) per testare alcuni strumenti “proattivi” di aiuto alla decisione, con l’obiettivo di:

- integrare le capacità tecniche, amministrative e politiche delle istituzioni con le capacità ed esperienze radicate nel contesto;

- costruire e valutare strategicamente le opzioni per i prossimi anni, per aiutare i decisori a cogliere la distinzione fra interventi effettivamente strategici e quelli “regolativi” di ordinari comportamenti territoriali

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il software Banxia Decision Explorer, attraverso la tecnica delle mappe cognitive, ha permesso di strutturare il processo strategico nei suoi elementi di base e di individuare opzioni alternative

il software ASA – Attori-Strategie-Azioni – ha consentito di valutare e confrontare le opzioni alternative rispetto a tre criteri: l’interesse degli attori, la rilevanza ed il costo, tenendo conto degli effetti sinergici che la realizzazione di sequenze diverse di interventi potrebbe avere sugli obiettivi finali

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obiettivo: costruire un modello esplicitando, esplorando e negoziando concetti e idee, obiettivi e azioni e organizzarle in gerarchie, individuando questioni chiave e concetti influenti all’interno del modello

DE è stato utilizzato inizialmente nella fase di “auto-rappresentazione” del territorio, che ha contemplato due tipi di analisi:

1. su oltre 600 questionari (cittadini residenti e non nel territorio comunale e visitatori), più questionari specifici (bambini e scuole medie superiori);

2. attraverso 10 interviste a testimoni qualificati nell’area istituzionale, socio-culturale, economica

Decision Explorer

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Una mappa cognitiva è fatta di nodi – i costrutti, che rappresentano alternative, fatti, obiettivi, etc. collegati gli uni agli altri attraverso frecce – le relazioni tra i costrutti, per formare catene di argomenti orientate all’azione (i collegamenti indicano: “causa” – “può portare a”)

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analisi di dominio: misura la complessità o densità locale del modello attraverso il numero di collegamenti che partono da o che vanno verso ogni costrutto e individua i concetti più “impegnati” nella mappa, quelli cognitivamente più importanti

analisi di centralità: misura l’influenza globale di ciascun costrutto nell’intero contesto del modello

Le due analisi sono complementari: i costrutti col più alto punteggio in entrambe le analisi saranno quelli più importanti sia a livello locale sia a livello globale e, perciò, saranno potenziali questioni chiave

I metodi di analisi dei dati

analisi di cluster: ogni cluster è una potenziale questione chiave o tema emergente

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Sono individuate due opzioni strategiche principali, che hanno costituito gli input per la discussione e la negoziazione nel corso delle consultazioni pubbliche successive

Attraverso DE sono state realizzate due mappe, una per ogni opzione strategica

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Risultati

Questioni di interesse riguardo alla prima opzione strategica “miglioramento della qualità urbana e ambientale in tutto il territorio comunale”:

4. “sistema integrato dei servizi”;

24. “migliorare l’accessibilità, la mobilità ed il trasporto pubblico”;

16. “coordinamento tra gli strumenti di governo del territorio”,

che traguardano il perseguimento dei seguenti obiettivi:

13. (nuovi) “spazi e servizi pubblici”;

8. “recupero e la valorizzazione dei litorali”;

28. “collegamenti con il territorio interno”;

30. “collegamenti con gli accessi del territorio ed il litorale”

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Risultati

Questioni di interesse riguardo alla seconda opzione strategica “Castelsardo città delle economie integrate ”

1. “potenziamento e la qualificazione dell’offerta turistica”;

2. “integrazione di Castelsardo con il territorio della regione storica (l’Anglona) ed il Golfo”;

20. la “cooperazione tra settori (e costruzione di partenariati) per lo sviluppo locale”,

che traguardano il perseguimento dei seguenti obiettivi:

10. “riqualificazione ambientale e edilizia”;

23. “formazione specialistica orientata al turismo, alle attività, al recupero e restauro del patrimonio esistente”;

19. “preservare le attività tradizionali e artigianali”;

28. definizione di “politiche e strumenti di incentivazione”.

I risultati, integrati con gli elementi della progettualità e della programmazione espressa dal territorio, hanno costituito il materiale di riferimento per la seconda fase

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obiettivo: valutare e confrontare opzioni alternative rispetto a tre criteri

1. L’interesse degli attori: misura l’interesse che gli attori hanno per un’opzione, rappresentato dalla disponibilità ad investire – in termini di tempo, risorse umane e finanziarie – e dall’importanza in termini di sostenibilità, possibili sviluppi, consenso, ecc.

2. La rilevanza del progetto, misura l’importanza dell’opzione nel perseguire gli obiettivi del Piano e, quindi, i possibili effetti. Ci dà un’indicazione degli effetti sinergici che differenti combinazioni di interventi potrebbero avere se realizzati in una determinata sequenza piuttosto che un’altra.

3. Il costo, inteso come onerosità dell’opzione non solo economica, ma anche tecnica e organizzativa, misura la fattibilità in relazione a tutte le opzioni che rispondono agli obiettivi stabiliti

ASA (Attori-Strategie-Azioni)

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Definizione di opzioni ed attori

A ciascuno delle opzioni è assegnato un supposto costo tecnico iniziale (C) necessario per la sua realizzazione

Definizione e inserimento nel software delle categorie di attori interessati:

1. RAS;

2. Provincia di Sassari;

3. Comune di Castelsardo;

4. Comuni limitrofi;

5. Autorità portuale;

6. Albergatori;

7. Artigiani;

8. Associazioni;

9. Commercianti;

10. Imprenditori;

11. Pescatori;

12. Ristoratori

Sono state individuate 20 opzioni (tra programmi, politiche, progetti), che rispondono agli obiettivi del piano e che fanno riferimento a raggruppamenti di azioni correlate (oltre 80).

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La rilevanza delle opzioni

La rilevanza dell’opzione (la sua importanza nel perseguire gli obiettivi): questa valutazione non può prescindere dagli effetti sinergici che sequenze di progetti diversi potrebbero avere rispetto a obiettivi comuni se realizzati in una determinata sequenza piuttosto che in un’altra.

Attraverso la matrice di dipendenza binaria (Dickinson, 2001) il software genera confronti a coppie per valutare l’efficacia di ogni coppia di progetti rispetto agli obiettivi del piano

Ad ogni opzione viene assegnata una rilevanza diretta a cui si può eventualmente sommare (o decurtare in caso di effetti negativi) una quota rappresentativa degli effetti sinergici della coppia

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L’interesse per le opzioniL’interesse degli attori per un’opzione è valutato attraverso due valori:

A: attore chiave: fondamentale nell’attivazione (1); B: attore indispensabile: fondamentale nella realizzazione (0,5); C: attore condizionante: può condizionarne la realizzazione e l’esito (0,25); D: attore marginale: esercita un’influenza marginale e generica sul progetto (0,10); E: attore ininfluente (0,05).

• il livello di influenza dell’attore rispetto alla messa in progetto della opzione;• la disponibilità dell’attore di investire nei progetti che rispondono a quella opzione,

espressa in termini di sforzo.

Valori di influenza assegnati agli attori:

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La valutazione delle sequenze di opzioni

Si esplorano le sequenze “favorevoli” di opzioni, cioè quelle che soddisfano valori ottimali per i tre criteri dell’interesse (molto elevato), rilevanza (molto elevata) e costo (possibilmente ridotto)

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Le opzioni sono ripartite sulla base della frequenza in brevi, medie e lunghe sequenze:

1. opzioni fondamentali: presenti in tutte o in numero elevato di sequenze (65-100%)

2. opzioni rilevanti: presenti in numero medio-alto di sequenze (35-65%)

3. opzioni correlate: non presenti o presenti in numero minimo di sequenze (0-35%)

e, tra queste:

a. opzioni start-up: che danno l’avvio alle sequenze, e

b. opzioni concatenate: possono assumere rilevanza se realizzate in “concatenazione” con altre

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Dalla combinazione delle due informazioni (frequenza e posizione nelle sequenze):

1. opzioni (progetti) di attivazione del Piano: in grado di sostenere l’avvio del processo strategico, composte da opzioni start-up fondamentali (o rilevanti) presenti nelle brevi, medie e lunghe sequenze;

2. opzioni (progetti) di sostegno: in grado di migliorare l’efficacia e guidare lo sviluppo dopo l’attivazione, composte da opzioni fondamentali (o rilevanti) per medie e lunghe sequenze;

3. opzioni (progetti) ausiliari/e: in grado di sancire il consolidamento di quelle già attivate nel percorso di medio-lungo termine e composte da opzioni correlate nelle medie e brevi sequenze.

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Lunghe sequenze (fino a 15 opzioni)Sequenza n. 13

A.1.1 Governance cooperativaA.1.2 Accessibilità e mobilitàB.1.1 Governance economica e turisticaB.2.2 Spazi pubbliciA.2.1 Recupero litoraliB.1.2 Valorizzazione borgo medievaleB.2.4 Servizi per la portualitàB.2.3 RicettivitàB.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureA.1.4 Porta del territorioB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianatoB.1.5 Castelsardo nell'area vastaA.1.3 Collegamenti con il territorioB.1.4 Valorizzazione porto turisticoA.2.2 Recupero qualità luoghi

Sequenza n. 10

B.1.1 Governance economica e turisticaA.1.2 Accessibilità e mobilitàB.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianatoB.2.2 Spazi pubbliciA.1.1 Governance cooperativaB.1.2 Valorizzazione borgo medievaleB.1.7 Formazione per il turismoA.2.1 Recupero litoraliB.1.4 Valorizzazione porto turisticoA.1.3 Collegamenti con il territorioB.2.3 RicettivitàB.1.5 Castelsardo nell'area vastaA.2.2 Recupero qualità luoghiA.1.4 Porta del territorio

Sequenza n. 9

A.1.2 Accessibilità e mobilitàA.1.3 Collegamenti con il territorioB.1.7 Formazione per il turismoA.1.1 Governance cooperativaB.1.2 Valorizzazione borgo medievaleA.2.1 Recupero litoraliB.1.1 Governance economica e turisticaB.1.5 Castelsardo nell'area vastaB.1.4 Valorizzazione porto turisticoA.2.2 Recupero qualità luoghiB.2.3 RicettivitàB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianatoB.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureA.2.3 Connessione tra città storica e litoraleA.1.4 Porta del territorio

R = 98,2% I = 96,7% C = 97,0%

Prossimità: artigiani-commercianti-associazioni-imprenditori-ristoratori-albergatori; Regione-Provincia-Comune-ComuniDistanza: pescatori

R = 97,0% I = 99,5% C = 96,0%

Prossimità: commercianti-associazioni-imprenditori-ristoratori-albergatori; Regione-Provincia-Comune-ComuniDistanza: albergatori/artigiani con Comuni limitrofi e pescatori

R = 97,0% I = 97,8% C = 86,7%

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Opzioni/progetti strategici per il territorio nelle lunghe sequenze

A.1.1 Governance cooperativa

A.1.2 Accessibilità e mobilità

B.1.1 Governance economica e turistica

A.2.1 Recupero litorali

B.2.1 Reti tecnologiche e infrastrutture

B.1.2 Valorizzazione borgo medievale

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Medie sequenze (fino a 10 opzioni)

Sequenza n. 1

B.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureA.2.1 Recupero litoraliA.1.2 Accessibilità e mobilitàB.2.3 RicettivitàA.1.4 Porta del territorioA.1.3 Collegamenti con il territorioA.1.1 Governance cooperativaB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianatoA.2.2 Recupero qualità luoghiB.2.2 Spazi pubblici

Sequenza n. 4

B.2.2 Spazi pubbliciA.1.2 Accessibilità e mobilitàB.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureA.2.1 Recupero litoraliA.1.3 Collegamenti con il territorioB.2.3 RicettivitàA.1.4 Porta del territorioB.1.4 Valorizzazione porto turisticoA.1.1 Governance cooperativaB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianato

Sequenza n. 2

A.1.2 Accessibilità e mobilitàB.1.4 Valorizzazione porto turisticoB.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureA.1.1 Governance cooperativaB.1.5 Castelsardo nell'area vastaB.2.3 RicettivitàA.2.1 Recupero litoraliB.1.1 Governance economica e turisticaA.1.4 Porta del territorioA.1.3 Collegamenti con il territorio

R = 95,9% I = 92,7% C = 97,5% R = 93,0% I = 97,7% C = 93,8%

Prossimità: commercianti-artigiani- pescatori- imprenditori-ristoratori-albergatori; Regione-Provincia-Comune-ComuniDistanza: pescatori/Provincia-Comuni limitrofi

R = 95,7% I = 94,4% C = 83,9%

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Opzioni/progetti strategici per il territorio nelle medie sequenze

A.1.1 Governance cooperativaA.1.1 Governance cooperativa

A.1.2 Accessibilità e mobilitàA.1.2 Accessibilità e mobilità

B.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureB.2.1 Reti tecnologiche e infrastrutture

A.1.3 Collegamenti con il territorio

B.1.4 Valorizzazione porto turistico

B.2.2 Spazi pubblici

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Brevi sequenze (fino a 5 opzioni)

Sequenza n. 3

A.1.1 Governance cooperativaB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianatoA.2.1 Recupero litoraliB.2.3 RicettivitàA.1.2 Accessibilità e mobilità

Sequenza n. 4

B.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureA.1.1 Governance cooperativaB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianatoA.2.1 Recupero litoraliA.1.2 Accessibilità e mobilità

Sequenza n. 5

B.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureA.1.1 Governance cooperativaA.2.1 Recupero litoraliB.1.3 Valorizzazione pesca e artigianatoA.1.2 Accessibilità e mobilità

R = 92,0% I = 98,5% C = 83,3%Prossimità: associazioni con tutti; Autorità portuale con gran parte; Comune con altri Enti istituzionali; Regione/provincia; pescatori/artigianiDistanza: non si riscontrano distanze evidenti

R = 92,0% I = 97,0% C = 87,0% R = 92,0% I = 97,0% C = 87,0%

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Opzioni/progetti strategici per il territorio per brevi sequenze

A.1.1 Governance cooperativaA.1.1 Governance cooperativa

B.2.1 Reti tecnologiche e infrastruttureB.2.1 Reti tecnologiche e infrastrutture

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I progetti attivatori del Piano

A.1.1 Governance cooperativa

A.1.2 Accessibilità e mobilità

B.2.1 Reti tecnologiche e infrastrutture

I progetti attivatori del Piano nel lungo periodo

A.2.1 Recupero litorali

Opzioni/progetti strategici del Piano

La fase di avvio del processo strategico, che prevede la realizzazione simultanea di tutte le opzioni di attivazione, comporterebbe una spesa pari al 47,9% del totale delle risorse a disposizione

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I progetti di sostegno del Piano

A.1.3 Collegamenti con il territorio

A.1.4 Porta del territorio

A.2.3 Connessione tra città storica e litorale

B.1.1 Governance economica e turistica

B.1.2 Valorizzazione borgo medievale

B.1.3 Valorizzazione pesca e artigianato

B.1.4 Valorizzazione porto turistico

B.2.2 Spazi pubblici

B.2.3 Ricettività

Sono prevalentemente opzioni di fascia medio-bassa relativamente al costo.

L’effetto di “trascinamento” dovuto all’implementazione delle prime opzioni di attivazione influisce sul processo.

La fase di sviluppo, che prevede la realizzazione simultanea di tutte le opzioni di sostegno, comporterebbe una spesa pari al 37,5% del totale delle risorse.

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I progetti ausiliari del Piano

A.2.2 Recupero qualità luoghi

A.2.4 Comportamenti virtuosi

A.2.5 Cura del centro storico

B.1.5 Castelsardo nell’area vasta

B.1.6 Certificazione e monitoraggio ambientale

B.1.7 Formazione per il turismo

B.2.4 Servizi per la portualità

Sono prevalentemente opzioni di fascia bassa relativamente al costo

L’effetto di “trascinamento” di lungo periodo e l’effetto “sinergico” che deriva dalla realizzazione di tutte le opzioni già avviate influiscono sul processo strategico.

La fase di consolidamento del processo strategico, che prevede la realizzazione simultanea di tutte le opzioni ausiliarie, comporterebbe una spesa pari al 14,5% del totale delle risorse .

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Conclusioni

1. l’individuazione e la chiarificazione di opzioni strategiche alternative per costruire scenari progettuali secondo un percorso chiaro, trasparente e ripercorribile;

2. la comprensione di quanti sforzi siano necessari per perseguire ognuna delle opzioni, catturando l’orientamento di scelta di coloro che saranno o no disposti ad investire tempo e risorse per sviluppare ciascuna di queste alternative e favorire, quindi, la creazione di nuove forme di strutturazione per la loro implementazione, prendendovi parte in forma sinergica;

3. la valutazione della fattibilità delle opzioni strategiche, in termini di coerenza con la strategia generale del piano, nonché delle priorità e delle sequenzialità di realizzazione sulla base del costo, della rilevanza e dell’interesse degli

attori

3 risultati fondamentali conseguiti: