40
ORMONI: REGISTI DELLA NOSTRA VITA Testamento biologico _ Libera scelta dell’ospedale _ Lavoro minorile in Congo N. 3 Settembre 2011 Magazine

ÖKK Magazine 3/2011

  • Upload
    oekk

  • View
    226

  • Download
    2

Embed Size (px)

DESCRIPTION

ÖKK Magazine 3/2011

Citation preview

Page 1: ÖKK Magazine 3/2011

ORMONI: REGISTI

DELLA NOSTRA VITA

Testamento biologico _ Libera scelta dell’ospedale _ Lavoro minorile in Congo

N. 3 Settembre 2011

Magazine

Page 2: ÖKK Magazine 3/2011

Burocratite cronica Una malattia che da noi non esiste.

I collaboratori della nostra assicurazione malattie

sono effi cienti e alla mano. www.oekk.ch

Page 3: ÖKK Magazine 3/2011

06 PRIMO PIANO

Che effetto hanno gli ormoni sulla nostra vita

23 SALUTE

La federazione dei medici consiglia il testamento biologico

26 ÖKK

Lacuna assicurativa: libera scelta dell ’ospedale

30 REPORTAGE

Lavoro minorile in Congo

34 BERNASCONI E

PIANETA GENITORI

Coerenza nell'educazione

38 RITRATTO CLIENTE

Il fit-maker

Indice Editoriale 03

06

38

Senza ormoni sarebbe tutto diverso

30

Senza gli ormoni sarebbe tutto diverso. Non do-vremmo patire la pubertà e le donne non dovrebbero fare i conti con la menopausa. D’altra parte non potremmo nemmeno innamorarci follemente. Dal-la nascita saremmo sempre grandi uguali. Inoltre, ci sentiremmo sempre spossati poiché non riusci-remmo a dormire bene. Non saremmo in grado di concentrarci e la nostra reattività nelle situazioni di pericolo sarebbe paurosamente scarsa. La nostra tiroide non servirebbe a niente, e l’azione del me-tabolismo sarebbe nulla. In ogni caso, noi entità magnificamente dotate biologicamente, resterem-mo un caso incontrollabile. Infine ci troveremmo ad affrontare sfide completamente nuove, infatti noi uomini scompariremmo (anche se in questo caso c’è anche un gene ad avere voce in capitolo). E non si tratterebbe forse della perdita più significativa in un mondo senza ormoni, considerando che l’indu-stria automobilistica, in gran parte dipendente da un ormone come il testosterone, potrebbe immedia-tamente chiudere bottega. Dal quadro tracciato ri-sulta comunque chiaro che, senza ormoni, l’uomo e la sua natura stessa sono praticamente inconcepibili. Gli ormoni regolano la nostra vita, e lo fanno nel migliore dei modi se presenti nella giusta quantità, al posto e al momento giusto.

Peter Werder

IMPRESSUM ÖKK Magazin / ÖKK Magazine _ rivista trimestrale

per gli assicurati ÖKK _ Anno 23 _ 3 / 2011 TIRATURA 86’000

EDITORE ÖKK _ Bahnhofstrasse 9 _ 7302 Landquart _ Tel. 058 456 10 10 _

[email protected] CAPOREDATTORE Peter Werder RESPONSABILE

COORDINAMENTO Manja Liesch REDAZIONE Brand Affairs AG _

Christoph Kohler _ Bernhard Widmer COLLABORAZIONE

REDAZIONALE Fadrina Arpagaus _ Kathrin Buholzer _ Michael

Krobath _ Katrin Piazza FOTO Gian Marco Castelberg DIREZIONE

ARTISTICA Advico Young & Rubicam _ Sandra Hofacker TRADU ZIONE

E REVISIONE Luisiana Luzii _ Philip Stalder STAMPA gdz AG

Page 4: ÖKK Magazine 3/2011

APPENA CARICATO: SOLAR STRAP _ _ Ci si è dimenticati nuovamente di caricare l ’iPhone e il caricatore è stato lasciato a casa? In tal caso è utile avere sempre con sé la propria centrale elettrica personale. Grazie a Solar Strap, la cellula solare personale per iPhone e iPod, il generatore d’emergenza entra subito in funzione. Le cellule solari colorate pesano soltanto 65 grammi e, grazie a una chiusura a velcro, possono essere facilmente fissate a borse o borsette per fare in modo che in estate generino – con un’esposizione al sole di 12 ore – sufficiente elettricità per caricare la batteria del telefonino. In caso di cielo coperto la durata

di ricarica è doppia, ma l’energia generata è assolutamente ecologica.

> Solar Strap con accumulatore a costruzione leggera integrato nei colori blu, arancione, rosa o verde, 99 franchi, ordinabile al sito www.rrrevolve.ch

APPENA SCOPERTO: LETTURA DEL PENSIERO _ _ Cosa succede-rebbe se fossimo in grado di leggere nel pensiero? Per alcuni un sogno, per altri certamente un incubo. Ora i ricercatori del cervello sono seriamente sulla tracce del nostro pensiero: grazie alla tomografia a risonanza magnetica funzionale sono in grado di individuare se una persona pensa a una casa o a un viso, o se al momento stia addizionando o sottraendo delle cifre. «Allo stesso modo è possibile riconoscere l’intenzione di una persona, ancor prima che essa ne sia consapevole», spiega uno dei ricercatori di Berlino. Grazie ai campi magnetici, i ricercatori registrano l’irrorazione sanguigna del cervello per monitorare l’attività dei nervi. A seconda dei pensieri, le cellule nervose assumono un ordine diverso e seguono modelli d’attività differenti. Non c’è comunque da preoccuparsi: finora la risoluzione delle immagini è così bassa che i ricercatori del cervello non sono in grado di decifrare alcun pensiero. Il pensiero è ancora libero!

> www.bccn-berlin.de

Appena sfornate ÖKK Magazine

Page 5: ÖKK Magazine 3/2011

APPENA ALLACCIATO: SEGGIOLONE PER BAMBINI BUBBLEBUM®_ _

A prescindere dall ’ingombro che creano e dagli strilli dei più pic-coli che proprio non ne vogliono sapere di sedervici dentro, resta il fatto che i seggioloni per bambini sono indispensabili e, dal

2010, sono persino un obbligo per ogni famiglia con un’automo-bile e figli sotto i 12 anni. Del problema si è occupata con ottimi

risultati Grainne Kelly, nordirlandese e madre di due figli, tanto da inventare il seggiolone per bambini BubbleBum®. Molto pratico grazie

al suo peso di soli 500 grammi, è gonfiabile e talmente piccolo da poterlo inserire nella borsetta o nello zainetto di un bambino. Inoltre, BubbleBum®

e colorato e alla moda, tanto da diventare immediatamente un apprezzato acces-sorio per bambini. Per la famiglia Kelly BubbleBum® è ormai un accompagnatore sempre presente nella vita quotidiana e durante i viaggi, sia con l’auto di famiglia che in taxi. Naturalmente il motto «la sicurezza prima di tutto» vale anche per i Kelly, soprattutto sul sedile posteriore dell ’auto. Infatti, BubbleBum® adempie agli stan-dard di sicurezza ECE. Finalmente il seggiolone per bambini non rappresenta più un calvario: né per i genitori, né per i figli.

> BubbleBum®, 49.80 franchi. Ulteriori informazioni e ordini al sito www.bubblebum.ch

05

APPENA LETTO: «KRIEG» DI JANNE TELLER _ _ Sembra il mondo al contrario: in Europa vige la guerra, le democrazie sono state smantellate e le popolazioni fuggono verso il Medio Oriente. Come ci sentiremmo bloccati in un campo profughi egiziano, senza documenti e senza lavoro? Janne Teller, premiata autrice danese di libri per bambini e adolescenti, è nota per i suoi inusuali esperimenti intellettuali. Il suo prossimo libro «Krieg» tratta tematiche quali odio razziale e migrazione, ovvero due fra i temi più controversi del nostro tempo. In molti paesi europei, i romanzi della Teller costituisco-no materiale didattico e offrono diversi spunti di rif lessione sia in classe che a casa in famiglia.

> In palio tre esemplari di «Krieg» di Janne Teller (Edizioni Hanser 2011, 10.90 franchi) per il nostro concorso, il cruciverba della salute a pagina 18.

Page 6: ÖKK Magazine 3/2011
Page 7: ÖKK Magazine 3/2011

Primo piano ÖKK Magazine 07

Non esiste alcuna fase o situazione di vita non sottoposta

al controllo degli ormoni. Come agiscono lo descriviamo nelle

pagine seguenti.

TESTO: Bernhard Widmer _ _ ILLUSTRAZIONE: Sandra Hofacker

I registi della nostra vita

Page 8: ÖKK Magazine 3/2011

Primo piano ÖKK Magazine

Per ogni attimo di vita, nel nostro corpo va in scena uno spettacolo biochimico, diretto da una manciata di ghian-dole. Tra queste figurano le ghiandole tiroidee, quelle surrenali come pure le ovaie, per le donne, e i testicoli, per gli uomini. Tutte queste ghiandole producono oltre 30 ormoni che si immettono nel circolo sanguigno per poi raggiungere gli organi e i tessuti del corpo. Il sistema ormonale si può descrivere come una sorta di governo del corpo. Con il sistema nervoso regola i singoli organi e armonizza le loro funzioni. Nello svol-gere tali mansioni, tutti gli ormoni lavorano in base a un medesimo principio: quello di una chiave che apre la serratura di un castello e che, nell ’azionare gli ingranag-gi, ovvero i ricettori di una cellula, trasmette l ’ordine all ’interno di essa, dove si scatena la reazione (ad esem-pio il senso di fame).

GENI E STILE DI VITA

Chi definisce il sistema di governo del nostro corpo? In primo luogo i geni: che un uomo abbia, ad esempio, un alto o basso livello di testosterone, lo decide il suo patri-monio ereditario. Successivamente, gli ormoni saranno inf luenzati dallo stile di vita adottato. Come si nutre il soggetto, se esercita attività sportive, se vive in coppia o se è vittima dello stress: tutti questi fattori inf luiscono sugli ormoni. Il sovrappeso ad esempio fa abbassare in un uomo il livello di testosterone e questo non può non

generare conseguenze: la forza muscolare e la massa ossea diminuiscono e la libido di conseguenza cala.

DISFUNZIONI ORMONALI

Quanto vario e complesso è il mondo degli ormoni, tanto differenti possono essere i quadri clinici generati da un disturbo ormonale. Tra i più diffusi si annovera la disfunzione tiroidea, dovuta a un eccesso o a una riduzione della secrezione degli ormoni tiroidei. Nella ghiandola a forma di farfalla vengono prodotti la tiro-xina e l ’impronunciabile triiodotironina. Queste defini-scono la velocità del metabolismo e regolano l’attività di cuore, sistema circolatorio, digestione, temperatura del corpo e cerebro. In caso di una disfunzione a seguito di secrezione ormonale ridotta, che di norma è da ri-condurre alla carenza di iodio, il metabolismo funziona a rilento. Il che porta ad accusare stanchezza, freddo, valori glicemici elevati e polso lento. In caso di eccesso di secrezione succede il contrario: la ghiandola tiroidea produce troppi ormoni e il metabolismo viaggia a pieno regime. Questo causa accelerazione cardiaca, eccesso di sudorazione e perdita di peso. Entrambe queste disfun-zioni possono e devono essere curate. Il problema è che molte persone non sanno di soffrire di tale disturbo.

>

Page 9: ÖKK Magazine 3/2011

09

IPOTALAMO

IPOFISI

TIMO

PANCREAS

GHIANDOLA SESSUALE

TIROIDE

GHIANDOLA

SURRENALE

Page 10: ÖKK Magazine 3/2011

Primo piano ÖKK Magazine

EMBRIONI:

COME VIENE DEFINITO IL NOSTRO SESSO

Il principio della vita è donna. Nelle prime otto set-timane di maternità infatti gli embrioni maschili si sviluppano in modo identico a quelli femminili. Se dopo le otto settimane non si attiva un piccolo inter-ruttore, anche gli embrioni maschili nelle seguenti 32 settimane si convertono in femminili. Questo pic-colo interruttore è un unico gene dotato di cromoso-ma Y, assente negli embrioni femminili. Questo por-ta allo sviluppo dei testicoli che iniziano a produrre testosterone, ovvero l ’ormine sessuale maschile. È proprio questo ormone che da una piccola differenza ne genera una grande. E durante tale processo non regola solo lo sviluppo del corpo umano, bensì pla-sma anche il cervello e, di conseguenza, il compor-tamento. Che i maschietti si interessino molto di più alle macchinine che alle bambole è da ricondurre al fatto che il loro cervello, nella pancia della mamma, è stato regolarmente inondato da testosterone.

Che effetto hanno gli ormoni sulla nostra vita

CRESCITA:

ORMONI E SOSTANZE DOPANTI

Le dimensioni del corpo di un essere umano dipen-dono da due fattori: geni e alimentazione. Questi definiscono assieme entità ed efficacia del ruolo de-gli ormoni della crescita. Il più importante ormone della crescita si chiama somatotropina. Non soltanto regola la crescita delle ossa e il formarsi dei muscoli, ma converte anche il grasso corporeo in energia. Per questo motivo oggi viene somministrato sia come so-stanza dopante che come «ormone della giovinezza», pratica che tuttavia può portare a effetti collaterali tutt’altro che trascurabili, come il diabete o l ’acro-megalia, il pronunciato ingrossamento delle mani e dei piedi o del mento e delle orecchie.

EMBRIONI:

COME VIENE DEFINITO IL NOSTROO SESSO

Il principio della vita è donna. Nelle prime otto set-timane di maternità infatti gli embrioni maschili si mbrioni maschili si sviluppano in modo identico a quelli femminili. Se dopo le otto settimane non si attiva un piccolo inter-ruttore, anche gli embrioni maschili nelle seguenti 32 settimane si convertono in femminili. Questo pic-colo interruttore è un unico gene dotato di cromoso-ma Y, assente negli embrioni femminili. Questo por-ta allo sviluppo dei testicoli che iniziano a produrre testosterone, ovvero l ’ormine sessuale maschile. È

pp p

proprio questo ormone che da una piccola differenza ne genera una grande. E durante tale processo non regola solo lo sviluppo del corpo umano, bensì pla-sma anche il cervello e, di conseguenza, il compor-tamento. Che i maschietti si interessino molto di piùalle macchinine che alle bambole è da ricondurre alfatto che il loro cervello, nella pancia della mamma, è stato regolarmente inondato da testosterone.

CRESCITA:

ORMONI E SOSTANZE DOPANTI

Le dimensioni del corpo di un essere umano dipen-dono da due fattori: geni e alimentazione. Questidefiniscono assieme entità ed efficacia del ruolo de-gli ormoni della crescita. Il più importante ormonedella crescita si chiama somatotropina. Non soltanto regola la crescita delle ossa e il formarsi dei muscoli, ma converte anche il grasso corporeo in energia. Per questo motivo oggi viene somministrato sia come so-stanza dopante che come «ormone della giovinezza», pratica che tuttavia può portare a effetti collaterali tutt’altro che trascurabili, come il diabete o l ’acro-megalia, il pronunciato ingrossamento delle mani e dei piedi o del mento e delle orecchie.

Page 11: ÖKK Magazine 3/2011

11

>

PUBERTÀ:

IL CORPO DIVENTA CANTIERE

La potenza degli ormoni si manifesta totalmente du-rante la pubertà. Grazie a loro si trasformano corpo e spirito. Gli attori principali sono gli ormoni sessuali, il testosterone per i ragazzi e gli estrogeni e il pro-gesterone per le ragazze. Non sono soltanto respon-sabili della maturazione degli organi sessuali, bensì anche delle caratteristiche sessuali secondarie come l’abbassarsi della voce, la crescita dei peli nell’uomo e del seno nella donna. Non meno intensi sono i cam-biamenti a livello cerebrale che ne derivano: alcune cellule del cervello si atrofizzano e molte vengono alterate. Da questo momento, per la prima volta nella loro vita, i giovani cominciano a rif lettere autonoma-mente su se stessi e sul mondo, nonostante le loro idee non raccolgano sempre i favori degli adulti.

AMORE:

RICOMPENSA E FIDUCIA

Il sentimento dell ’innamoramento è un trucco raf-finato della natura. Ci fa credere di aver trovato la persona giusta. Questa sensazione è di fatto una reazione generata da una serie di ormoni. Così gli innamorati secernono a fiumi l ’«ormone della ricom-pensa», la dopamina, che trasmette loro una forte sensazione pilotando la loro attenzione su tutto ciò che è gratificante e bello. Contemporaneamente gli innamorati presentano elevati valori di ossitocina, l ’«ormone della fiducia». Rafforza la fiducia recipro-ca e scatena un sentimento di profondo legame. Un importante ruolo lo gioca infine anche il testostero-ne, l ’ormone del «maschio». La sua concentrazione cala nel sangue dell ’uomo mentre sale in quello della donna. Questo provoca un avvicinamento ormonale e le conseguenze sono che l ’uomo ha occhi solo per la sua adorata, mentre lei nutre un maggiore desiderio sessuale verso di lui.

Page 12: ÖKK Magazine 3/2011

Primo piano ÖKK Magazine

PERICOLO:

FUGA O BATTAGLIA

Diversamente dai nostri antenati, noi esseri umani del giorno d’oggi ci ritroviamo solo raramente in situazioni in cui dobbiamo decidere con la velocità di qualche secondo se dover fuggire o combattere. Tuttavia anche noi a volte siamo confrontati con l’esi-genza di dover reagire rapidamente a una minaccia immediata. A tale scopo il corpo deve passare in un lampo da una situazione di rilassamento a uno stato di allarme. Responsabili di questo processo fisio-logico sono gli «ormoni dello stress»: l’adrenalina e la noradrenalina. Queste sostanze fanno accelerare il polso, mobilitano le riserve di energia e irrorano più copiosamente i muscoli. Contemporaneamente aumentano la concentrazione, il che ci mette nella condizione di reagire nel modo giusto.

FELICITÀ:

LIBERAZIONE DA ANSIE E DOLORI

Gli «ormoni della felicità», la serotonina e l ’endorfi-na, sono molto conosciuti anche ai «profani»: è cre-denza comune infatti che questi vengano secreti dal consumo di cioccolato o facendo jogging. Di contro è meno noto come si generano tali effetti gratificanti. La serotonina e l ’endorfina ci rendono felici perché ci liberano dalle fonti di infelicità: ovvero da paura e dolore. La serotonina invece trasmette al cervello il messaggio che tutto va bene e non c’è niente di cui preoccuparsi. L’endorfina si secerne invece per la repressione del dolore e ha lo stesso effetto della morfina. Si scatena pertanto una sensazione di eufo-ria che può rendere dipendenti. Quindi attenzione: come per ogni dipendenza, il corpo ne esige conti-nuamente una dose maggiore e può mostrare sintomi da astinenza, come se lo si privasse di una droga. Da tale dipendenza sono colpiti soprattutto coloro che esercitano attività sportive di resistenza.

Page 13: ÖKK Magazine 3/2011

SONNO:

ORGANISMO AI BASSI REGIMI

Per poter dormire non è sufficiente essere stanchi. Questo lo sanno bene coloro che sono tormentati da disturbi del sonno. Un ruolo decisivo per un buon riposo notturno lo gioca l’«ormone del sonno», la melatonina. La sua produzione e la sua distribuzio-ne sono soggette al ciclo chiaro-scuro: se sulla retina dell’occhio cade la luce, la formazione di melatonina si arresta. Non appena diventa buio, invece, viene stimo-lata. L’effetto della melatonina che incentiva il sonno si basa sul fatto che sotto il suo inf lusso, l’organismo attiva la funzione di «risparmio energetico»: la tem-peratura del corpo si abbassa, si riduce la percezione delle reazioni del sistema nervoso, la pressione arte-riosa cala e il metabolismo rallenta.

MENOPAUSA:

IL GRANDE CAMBIAMENTO

La menopausa non è una malattia, bensì una fase naturale della vita che ogni donna vive a partire da una certa età. Dal punto di vista ormonale si può de-scrivere come una sorta di pubertà al contrario, poi-ché durante questo processo la produzione e lo spri-gionarsi degli ormoni sessuali femminili (estrogeni) diminuiscono. Di conseguenza le perdite di sangue diventano sempre più rare fino all’ultima mestruazio-ne, la menopausa. Circa un terzo delle donne soffre di disturbi della menopausa. Molto diffusi sono quelli come le vampate e gli eccessi di calore. Anche questi sono una conseguenza della trasformazione ormona-le: mediante l’oscillazione del livello degli estrogeni nel sangue la regolamentazione della temperatura avviene in modo sconnesso, per cui il corpo viene incentivato a emettere calore. L’andropausa, invece, è un mito dei nostri giorni. Certamente anche nell’uo-mo dopo una certa età si riduce la produzione dell’or-mone sessuale (testosterone). Eppure questo processo avviene molto più lentamente che per le donne, tanto che l’uomo, almeno in teoria, resta in grado di pro-creare anche in tarda età.

13

Page 14: ÖKK Magazine 3/2011

Concorso di scrittura ÖKK – il testo vincintore

Benedetta menopausa

Clienti ÖKK Magazine 14

Nuovo concorso di scrittura:

«Responsabilità»

«Responsabilità» è il tema del prossimo concor-

so di scrittura. In che modo siamo direttamente

responsabili per la nostra salute e la nostra felici-

tà? Conviene partecipare: ci sono in palio ancora

una volta fantastici premi! Spedisca la sua storia

(al max. 1’500 caratteri) indicando come oggetto

«Concorso di scrittura», nonché età e indirizzo a

[email protected] entro il 17 ottobre 2011.

Il testo vincitore sarà pubblicato sul prossimo nu-

mero della nostra rivista.

1° premio:

Un pernottamento per due persone presso l’Hotel

Schweizerhof a Lenzerheide, inclusa cena a 6 por-

tate, ricco buffet per la colazione e accesso illimita-

to all’oasi wellness con hammam, con massaggi agli

oli profumati per ciascuno (valore 500 franchi).

> www.schweizerhof-lenzerheide.ch

2° e 3° premio:

Per il secondo e il terzo classificato, un Solar Strap

con accumulatore a costruzione leggera integrato

nei colori blu, arancione, rosa o verde per un valore

di 99 franchi (vedi pagina 4).

Il Landgasthof Sommerfeld e l’Hotel Schweizerhof

sono clienti aziendali di ÖKK.

Mariella si alza da tavola, mentre sta cenando e si dirige verso la finestra, spalancandola. La reazione non si fa attendere, marito e figli le urlano: «Ma che fai ? Sei di-ventata matta? Fuori ci sono 5 gradi sotto zero!»

Il mattino dopo, durante la colazione, la mamma guarda i suoi due figli e timidamente chiede loro: «Non vi sembra di essere troppo vestiti? Francesco quel ma-glione lo indossi per andare a sciare e tu Chiara con tutti quei foulard intorno al collo … non hai caldo?» I ragazzi si guardano dubbiosi e poi le chiedono: «Mamma ma stai bene? Hai forse la febbre?»

Quando Roberto, il marito, rientra a casa per pranzo, trova la moglie sul divano con una coperta addosso e il riscaldamento a mille. Mariella gli spiega candidamente che un’ora prima sentiva un po’ di freddo, ma ora sta molto meglio, anzi adesso ha quasi troppo caldo. Quindi accende il ventilatore per rinfrescare. Non c’è da stupirsi se, a questo punto, Roberto sbotta arrabbiato: «Spalan-chi le finestre quando fuori siamo sotto zero e ora trovo la casa che è un forno e tu imbottita come un eschimese!»

«Ormoni» dichiara Mariella, comprensiva. Dice al ma-rito di non preoccuparsi, è naturale che alla sua età capi-tino questi inconvenienti, gli ormoni impazziscono come durante la pubertà. Gli dice di mettersi il cuore in pace perché questa situazione durerà ancora per qualche anno.

Quando i figli tornano da scuola, Roberto li prende da parte in cucina e spiega loro che la mamma sta at-traversando un periodo della sua vita molto delicato e particolare, la menopausa, e che sono gli ormoni impaz-ziti che la fanno agire così. «Menopausa?» chiedono in coro i ragazzi. E aggiungono preoccupati: «Non sarebbe meglio curare la mamma? Perché noi abbiamo paura di questi ormoni, potrebbero essere … contagiosi!» Rober-to sospira: forse è meglio che sia la mamma a spiegare loro la faccenda nei dettagli …

Rosa Cortelazzi (58), Minusio TI

Congratulazioni a Rosa Cortelazzi per aver vinto il pernotta-

mento per due persone al Landgasthof Sommerfeld di

Pragg-Jenaz GR. Grazie anche a tutti coloro che ci hanno

inviato le loro bellissime storie.

In palio giornate wellness a

Lenzerheide!

Page 15: ÖKK Magazine 3/2011

Il suo carnet ÖKK Club è fi nito

nelle mani sbagliate?

Ne ordini un altro online su

www.oekk.ch/club.

Visite negli zoo e nei giardini zoologici a prezzi speciali

Edizione Settembre 2011

ÖKK Club Buoni sconto

Pauritis animalica Una malattia che da noi non esiste.

Page 16: ÖKK Magazine 3/2011

Club ÖKK Magazine

Chi è là, che ci guarda dai cespugli? E cos’era quello, un ruggito? I mondi animali sono mondi

fantastici, una vera avventura per grandi e piccini. Quest’autunno scopra il regno degli animali con

ÖKK Club e le carte del nostro quartetto. Giungla o mondo subacqueo, falchi volanti o soffici amici a

quattro zampe, ovunque in Svizzera ci sono animali che attendono la sua visita! E qualche volta

si lasciano anche accarezzare … ma solo se gli si porta qualcosa da mangiare. Il carnet con più infor-

mazioni e gli sconti per i clienti ÖKK è a pagina 15.

Vacanze bestiali con ÖKK Club

Esperienza

Attività

Regione

Jolly

www.zoo.ch

Animali tropicali nel padiglione Masoala

Passeggiare e giocare

ZH – Città di Zurigo

Sfilata di pinguini, piccoli tigrotti

Zoo Zurigo

www.tierpark.ch

Animali locali dal vivo

Dar da mangiare, acca-rezzare, grigliate, picnic

SZ – Goldau

Campi gioco e avventura; Chicco l’asinello bianco

Parco faunistico Goldau

www.walterzoo.ch

Parco avventura con

animali

Giri in groppa a pony e

cammelli, grigliate

SG – Gossau

Tipi indiano per i bimbi

ogni 1° sabato del mese

Walter Zoo

www.zoobasel.ch

147 specie animali

Passeggiare e

guardare

BS – Basilea Città

Baby leopardo delle nevi,

nuovo padiglione delle

scimmie

Zoo Basilea

www.tierpark-bern.ch

Animali in ambiente naturale

Giocare e passeggiare lungo i sentieri

BE – Città di Berna Feste di compleanno per bimbi, visite guidate serali

Parco faunistico Dälhölzli

Page 17: ÖKK Magazine 3/2011

www.seeteufel.ch

Parco avventura e faunistico

Giocare e scatenarsi

BE – Studen presso Biel / Bienne

Prato delle carezze con capre pigmee

Parco avventura Seeteufel

www.schlangenzoo.ch

Oltre 220 serpenti

velenosi e non

Toccare, guardare,

scoprire

TG – Wallenwil /

Eschlikon

Unico zoo dei serpenti

in Svizzera

Zoo dei serpenti

Seetet uffel

www.falconeria.ch

Uccelli rapaci a distan-za ravvicinata

Show di rapaci in volo ore 11 e 15

TI – Locarno

Feste di compleanno per bambini

Falconeria Locarno

17

www.plaettli-zoo.ch

Zoo delle carezze

Dare da mangiare, accarezzare, giocare

TG – Frauenfeld

Nuovo padiglione delle tartarughe, piccoli cinghiali

Plättli-Zoo

www.sealife.de

Affascinante mondo

subacqueo

Guardare e scoprire ...

anche quando piove!

D – Costanza sul

Lago di Costanza

Mostra temporanea

«Octopus Garden»

Sea Life Costanza

Falconeria Locarno

www.papiliorama.ch

Migliaia di farfalle

Passeggiate, campo giochi natura

FR – Kerzers

Nuovo parco giochi «Percorso delle scimmie»

Papiliorama

PP Parco avve

www.zooalmaglio.ch

Zoo e oasi sotto

le palme

Passeggiare, guardare,

rilassarsi

TI – Magliaso

Soste in angoli

romantici

Zoo al Maglio

Visite negli zoo e nei giardini zoologici a prezzi speciali

Edizione Settembre 2011

ÖKK Club Buoni sconto

Pauritis animalica Una malattia che da noi non esiste.

negli zoo e nei giaEdizione Settembre 2011

ALTRE OFFERTE CLUB SU www.oekk.ch/club

Page 18: ÖKK Magazine 3/2011

Il cruciverba della salute ÖKK Magazine 18

Invii la soluzione per posta elettronica all’indirizzo [email protected] o per posta

a ÖKK Magazine, Bahnhofstrasse 9, 7302 Landquart, parola chiave «Cruciverba».

Tra coloro che invieranno la soluzione esatta saranno estratti a sorte tre esemplari

del libro «Krieg» di Janne Teller. Termine ultimo per l’invio: 17 ottobre 2011.

Congratulazioni ai vincitori dello

scorso cruciverba della salute.

ORIZZONTALI

1 Uno dei quattro elementi

3 Persona addetta al trasporto di corrispondenza

8 Protegge la testa

9 Scrive opere con intento artistico

11 È considerata il più grande animale vivente sulla terra (due parole)

14 Sono prodotti da ghiandole endocrine

15 Un ormone steroideo del gruppo androgeno

17 Si compone di tarso, metatarso e dita

19 Misura il trascorrere del tempo

20 C'è quello del cuore, di famiglia o d’infanzia

VERTICALI

2 Nel cuore del cuore

4 Incidente che provoca un danno fisico

5 Processo che rende gli alimenti ingeriti assorbibili e assimilabili

6 Preambolo, introduzione

7 Il complesso delle reazioni chimiche e fisiche

che avvengono in un organismo

10 Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale

12 Assunzione di sostanze indispensabili per le funzioni vitali

13 Conoscenza elementare, approssimativa, intuitiva di qualcosa

16 Alimentare, cibare, sostentare

17 Dispositivo artificiale che sostituisce un organo mancante o difettoso

18 Estremità posteriore del corpo degli animali vertebrati

Page 19: ÖKK Magazine 3/2011

E il regno animale è in grado di batterci anche

in lentezza: vincono questa gara le lumache,

che per percorrere 100 metri necessitano di

almeno un giorno intero.

L’agilità del delfinoIl cubano Javier Sotomajor detiene ormai da

15 anni il record mondiale di salto in alto: 2,45

metri. Ma non basta per battere il regno

animale, nemmeno lontanamente! I due metri,

per i delfini, rappresentano solo un semplice

balzo. I migliori tra loro sono le stenelle striate

che spiccano salti fino a sette metri!

Per fortuna gli animali non possono gareggiare

in competizioni sportive… altrimenti noi umani

faremmo la figura dei nonnetti in quasi tutte le

discipline.

La velocità del ghepardoGli sprinter più veloci al mondo sono in grado

di percorrere 100 metri in meno di dieci secon-

di, il che corrisponde a una velocità pari a circa

40 chilometri orari. Non c’è che dire, sono

alquanto scattanti. Ma il ghepardo, in confron-

to, fa mangiar loro la polvere: perché quando il

felino africano ha davvero fretta, riesce ad

arrivare a 120 chilometri all’ora!

RECORD MONDIALI

bestiali e molto di più...

L’essere umano fa di tutto per realizzare dei record. Max ha però scovato una gran quantità di animali che riesce a surclassarlo.

BIL

D: PIX

ELI

O.D

E/JPW

.PETERS

I canguri possono saltare in lungo fino a 13 metri!

Le formiche sollevano fino a 50 volte il loro peso!

La tigre dell’Amur allo zoo di Zurigo

aaaaaaaancncncnccncncchehehehhehheheehe

acacacachehhe,,,

o di

ai da

to: 2 45

L’ INSERTO PER I BIMBI DAI 6 AI 12 ANNI KIN

DE

RM

AX

.CH EDIZIONE STRAORDINARIA N. 3/2011 | AUTUNNO 2011 | USCITA TRIMESTRALE

LETTURE

che c'è di nuovo

ENIGMI

DISEGNI

E CONCORSO

Con AVVENTURE

Indovinelli

Page 20: ÖKK Magazine 3/2011

Lo scatto del canguroNel salto in lungo gli umani raggiungono una

distanza di 8,95 metri. Niente male! Il leone,

davanti a tale risultato, è costretto a capitolare:

riesce a malapena a raggiungere i 5 metri. Il

record umano perde tuttavia – anche se dignito-

samente – contro il cervo, che arriva ai dieci

metri. Il vincitore olimpionico in questa discipli-

na si trova in Australia: i canguri saltano in

lungo fino a 13 metri... un risultato più che

eccezionale.

La forza della formicaGli esseri umani considerati più forti sono i

sollevatori di pesi. I migliori tra questi sono

quelli che riescono a issare più del doppio del

loro peso. Eppure non hanno la benché minima

chance di battere il mondo animale. E a

superarli è uno degli animali più piccoli del

creato, ovvero la formica: questa riesce a

sollevare fino a 50 volte il proprio peso!

Il felino più grande del mondo

è la tigre dell’Amur, lunga fino a quattro

metri. Vive più a nord di tutte le altri tigri ed

è diffusa esclusivamente nella regione della

frontiera russo-cinese, a sud-est del basso

corso del fiume Amur, ad est del suo afflu-

ente Ussuri e a nord di Wladiwostock, dove

in inverno le temperature scendono fino a

40° sotto lo zero. Per questo è dotata di una

pelliccia particolarmente spessa e lunga, i

peli del suo torace possono arrivare fino a 10

cm di lunghezza. È solitaria, nuota in modo

eccezionale e si nutre di cervi e cinghiali. È

tra le specie in

pericolo di

estinzione, ne

sono rimasti

appena 450

esemplari. Ma ci

sono nuove leve:

andate a vedere

allo zoo di

Zurigo.Un fiuto sopraffinoIl lupo ha, nel vero senso

della parola, un buon

fiuto. L’olfatto umano

perde ogni percezione a

50 metri di distanza, il

lupo fiuta una pecora già

a due chilometri di

distanza.

La dinamicità dell’aquilaPurtroppo non possiamo volare. Gli uccelli però sì! E alcuni rapaci lo fanno a velocità impressionante. I falchi, quando si lanciano in picchiata sulla preda, sfiorano i 300 chilome-tri orari… sono più veloci della Formula 1!

BILD: PIXELIO.DE/DOMINO

L’ingordigia del topoAlcuni animali riescono a mangiare in un solo giorno cibo per un peso superiore a quello del loro stesso corpo. Come i topi, ad esempio. Immaginati di mangiare in un giorno 50 chilogrammi di patatine fritte. Buon appetito!

ZOO Z

ÜRIC

H

PIXE

LIO.D

E/RE

GIN

A KAU

TE

I delfini spiccano salti fino a sette metri!

Page 21: ÖKK Magazine 3/2011

Grande concorso

KinderMAX! Vinci una carta giornaliera familiare, massimo 4 persone, per Europa-Park o una delle tre carte giornaliere familiari per lo zoo di Zurigo.

Inserisci la risposta esatta su www.kindermax.ch alla rubrica «Concorsi», nell’apposito modulo, aggiungendo età e

indirizzo. Oppure invia una cartolina postale a KinderMAX Wettbewerb, Casella postale 259, CH-9050 Eggerstanden.

Termine ultimo d’invio: 10 ottobre 2011.

DOMANDA DEL CONCORSO:Quante volte il ghepardo è più veloce del bradipo?150 volte 600 volte 400 volte ?

L’hyper coaster Silver Star, orgoglio dell’Europa-Park, con i

suoi 73 metri di altezza è l’ottovolante più alto d’Europa,

nonché il più grande e veloce della Germania. Il lungo tragitto

pari a 1,6 chilomentri dura 3 minuti. Silver Star raggiunge una

velocità di 127 chilometri all’ora.

ANDA DELA CONCORSO:L

Con 300 metri all’ora il bradipo è il più lento al mondo.

Il ghepardo riesce a raggiungere i 120 chilometri orari.

PIX

ELI

O

PIX

ELI

O

Page 22: ÖKK Magazine 3/2011

SÌ, ORDINO LA RIVISTA KINDERMAX(attenzione: disponibile solo in lingua tedesca)

PREMIO PER CHI SI ABBONA PER 1 ANNOCorda per saltare, 2,4, m con il logo KinderMAX

PREMIO PER CHI SI ABBONA PER 2 ANNISalvagente, diametro 95 cm, con il logo

KinderMAX

PS

K

OFFERTA AI LETTORI: 9 VOLTE L’ANNO

INDIRIZZO PER LA FATTURA:

Cognome

Nome

Via e n.

NPA / Località

Telefono

E-mail

Data e firma dei tuoi genitori

INDIRIZZO DEL DESTINATARIO DELLA RIVISTA:

Cognome

Nome

Via e n.

NPA / Località

Data di nascita

Inviare l’ordine: per posta a KinderMAX Servizio lettori, Casella

postale, CH 9403 Goldach; per fax allo 0041(0)71 844 93 45 o per

telefono allo 0041 (0)71 844 91 51; oppure per mail all’indirizzo

[email protected]

MI ABBONO A PARTIRE DA: febbraio marzo aprile maggio giugno luglio settembre ottobre novembre per me come regalo

abbonamento di prova per CHF 10 anziché CHF 15 che include tre pubblicazioni – 1 rivista / 2 inserti speciali abbonamento per 1 anno per CHF 44 anziché CHF 64 che include 3 riviste / 6 inserti speciali abbonamento per 2 anni per CHF 120 che include 6 riviste / 12 inserti speciali una singola copia della rivista a CHF 10 più spese postali

Per tutti gli abbonamenti c’è un premio, tranne che per l’abbonamento di prova.

Soluzione

Spostando un solo fiammifero, il calcolo – ora è errato – risulterà esatto.

A pesca del cubetto di ghiaccio una scodella, un cubetto di ghiaccio, un filo di lana, sale

riempi la scodella d’acqua e mettici dentro il cubetto di

ghiaccio. Adagia, poggiandolo sui bordi della scodella, il filo di lana, in

modo tale che questo sfiori il cubetto. Spargi un po’ di sale sul cubetto e

aspetta un paio di secondi: il cubetto si è già incollato al filo di lana. Ora

puoi tranquillamente pescarlo!

Spiegazione: il sale fa sciogliere il ghiaccio e forma uno strato d’acqua

sulla superficie del cubetto. Col passare dei secondi il sale si mischia e si

diluisce con l’acqua che torna a congelarsi. Così il filo viene bloccato

dall’acqua ricongelata.

Page 23: ÖKK Magazine 3/2011

In media, una persona prende consapevolmente circa 100 decisioni al giorno. Queste decisioni sono il frutto della nostra volontà, ovvero il nucleo centrale della nostra li-bertà di pensiero. Per quanto possiamo rispettare la no-stra libertà di pensiero e il nostro libero arbitrio, nessuno è in grado di tutelare la nostra volontà personale in caso di malattia o infortunio. A prescindere se il destino ci investa a 100 chilometri all’ora o si insinui inosservato nel nostro corpo, generalmente ci coglie comunque sempre di sorpresa. Se poi il fato è particolarmente maligno, ci lascia in uno stato vegetativo in cui non riusciamo più a parlare, ad agire o a prendere decisioni. In un caso del genere, per quanto molto improbabile, ci troveremmo in un bel guaio: chi si occuperebbe di prendere le decisioni in merito alle misure per prolungare la vita quando a livello clinico non è possibile prevedere alcun miglioramento e il futuro è caratterizzato soltanto da cure permanenti e respirazione artificiale? I medici

Salute ÖKK Magazine 23

Volontà senza parole

A chi spettano le decisioni sulla nostra vita qualora

non fossimo più in grado di discernere per causa di

malattia o infortunio? La federazione dei medici FMH

e l’Accademia Svizzera delle Scienze mediche (ASSM)

consigliano di redigere un testamento biologico.

TESTO: Christoph Kohler

Testamento biologico: Come funziona?

– Un documento d’identità o un foglio d’appunti nel

portafogli informa dell’esistenza di un testamento bio-

logico e dove è custodito (coniuge, medico di famiglia

e così via).

– Il testamento biologico andrebbe aggiornato regolar-

mente e ha validità solo se provvisto di data e firma.

– Il testamento biologico non può violare il diritto sviz-

zero, p. es. promuovendo l’eutanasia.

– Il testamento biologico stabilisce quali misure medi-

che adottare o escludere per il mantenimento in vita

del paziente qualora venga meno la sua capacità di

intendere e di volere in seguito a malattia o infortunio.

– Su www.fmh.ch o www.srk.ch trova un modello di

testamento biologico da scaricare.

>

Page 24: ÖKK Magazine 3/2011

Salute ÖKK Magazine 24

hanno l’obbligo di mantenere in vita i pazienti. Inoltre, i parenti del paziente sono spesso superati dagli eventi a livello emotivo e non sono in grado di decidere sulla vita o sulla morte. In Svizzera, secondo le stime, meno di una persona su dieci dispone di una dichiarazione anticipata di tratta-mento, il cosiddetto testamento biologico. Si tratta di un documento da redigere quando si è «in salute» e da far custodire a una o più persone di fiducia.

IL TESTAMENTO BIOLOGICO: TUTT’ORA UNA RARITÀ

Un documento di questo genere spiega a quali trattamen-ti medici intendiamo sottoporci (o quali invece rifiutia-mo) qualora venisse meno la nostra capacità di intendere e di volere. In questi casi, quanto più attuale e dettagliato risulta il documento, tanto più sarà vincolante. Per essere chiari: non si tratta di definire misure d’intervento acute per salvarci la vita in caso d’emergenza, quelle sono co-

munque sempre garantite. Il documento stabilisce piut-tosto i criteri legati al trattamento dopo l’evento clinico, ovvero quando per mantenerci in vita necessitiamo ad esempio della respirazione o dell’alimentazione artificia-le e non sussiste alcuna speranza di guarigione. Una sentenza del Tribunale federale del 2001 ha sta-bilito la valenza giuridica del testamento biologico: una persona in grado di intendere e di volere ha il diritto di rinunciare a un trattamento e a esprimere questa vo-lontà in anticipo. Naturalmente, coloro che redigesse-ro un testamento biologico e lo aggiornassero (come consigliato) ogni due anni sarebbero poi costretti per necessità a confrontarsi periodicamente con questioni turbanti riguardanti la vita e la morte. Può sembrare un tema scomodo, ma offre un’opportunità unica per una rif lessione approfondita sugli aspetti della vita. All’oc-correnza però, il testamento biologico è soprattutto un utile strumento per medici e parenti come pure una ga-ranzia di rispetto di quella che, una volta, era la nostra libera volontà.

Luoghi comuni sulle differenze tra uomo e donna esisto-no anche a tavola: se durante le grigliate l’uomo si preoc-cupa con tanta dedizione della carne, la donna si occupa di preparare la torta o l’insalata da mettere in tavola. Ge-neralmente si tende a motivare le differenze con la storia dell’evoluzione. Non era forse così anche per i neander-taliani? L’uomo caccia il Mammut e la donna raccoglie funghi e bacche. Certo, ma si tratta di una mezza verità. Sviluppo corporeo, metabolismo e ormoni determinano necessità diverse a livello di alimentazione tra i sessi. Fa-cendo movimento le donne bruciano più grassi, mentre gli uomini più carboidrati. Gli uomini assimilano meglio

l’alcol, le donne il colesterolo e gli zuccheri. Il fatto che gli uomini mangino più carne rispetto alle donne è legato al loro metabolismo: bruciano più energia rispetto alle donne poiché il loro corpo è composto in misura mag-giore da muscoli, ma presenta meno materia grassa. Una buona fetta di carne è proprio quanto di meglio per sop-perire a questo fabbisogno d’energia. Alla donna è stata inoltre affibbiata impropriamente la nomea di «golosa di dolci»: come sostenuto da uno studio dell’Istituto federale tedesco per la ricerca sugli alimenti e la nutrizione, in rapporto al proprio peso corporeo gli uomini assumono circa la stessa quantità di cibi dolci delle donne.

Errori della medicina popolare

L’uomo adora la carne perché è un cacciatore

Page 25: ÖKK Magazine 3/2011

Sotto la lente ÖKK Magazine 25

Cellule nervose ingrandite 400 volte

L’1 percento delle persone soffre di schizofrenia, una grave malattia psichica. Che cosa non funzioni nel cervello è rimasto a lungo

un mistero celato sotto la calotta cranica. Ora i ricercatori hanno trasformato le cellule della pelle di pazienti schizofrenici in cellule

nervose e hanno osservato al microscopio che queste cellule nervose – nell’immagine qui colorate in blu (nucleo della cellula),

rosso e verde (prolungamenti cellulari) – sono meno connesse tra loro rispetto a quelle di persone sane. Con ciò hanno fatto

emergere un possibile meccanismo della malattia, compiendo un primo passo fondamentale verso lo sviluppo di nuove terapie.

FOTO: © Kristen Brennand, Salk Institute for Biological Studies

Page 26: ÖKK Magazine 3/2011

ÖKK ÖKK Magazine

Lacuna assicurativa:

libera scelta dell’ospedale costosa senza complementare

Oggi i trattamenti ospedalieri sono pagati per il 50 per-cento dal cantone di domicilio del paziente e per il restan-te 50 percento dall’assicurazione malattie. Se un paziente si sottopone a un trattamento presso un ospedale al di fuori del suo cantone di domicilio nonostante l’intervento sia offerto anche nel suo cantone di residenza, è tenuto a farsi carico personalmente dei costi oppure deve aver stipulato un’assicurazione complementare ospedaliera. Dal prossimo anno, con l’introduzione della libera scelta dell’ospedale, tutto ciò è destinato a cambiare. Dal 2012 i pazienti potranno così scegliere liberamente in quale ospedale farsi curare. Il cantone di domicilio sarà tenu-to ad assumersi la propria quota di questi costi. Vanno però soddisfate due condizioni: in primo luogo l’ospedale scelto deve essere presente nell’elenco degli istituti ospe-dalieri del relativo cantone. In secondo luogo, il cantone di domicilio e l’assicurazione malattie si assumono i costi per un importo pari al prezzo dello stesso trattamento in un ospedale del cantone di domicilio del paziente. Sicco-me tali costi possono risultare inferiori rispetto a quanto fatturato nel cantone in cui il paziente decide di farsi curare, può sorgere una lacuna assicurativa.

SI ARRIVA A SPENDERE ANCHE PIÙ DEL DOPPIO

Per tale motivo consigliamo di stipulare anche nel 2012 un’assicurazione complementare ospedaliera come ad esempio ÖKK COMBI GENERALE o ÖKK COMBI FLEX. Con queste assicurazioni è possibile approfittare totalmente dei vantaggi della nuova libertà ospedaliera senza incorrere in rischi finanziari. Ciò vale soprattutto quando si decide di rivolgersi a un ospedale fuori dal proprio cantone non presente nell’elenco degli ospedali. Infatti, in un caso del genere il cantone di domicilio non si fa carico di alcun costo. Senza assicurazione comple-

mentare la fattura rischia di essere molto salata per alcuni pazienti, come dimostra l’esempio qui di seguito: Hans-Peter Suter, cliente ÖKK domiciliato in Prettigo-via, soffre di ernia al disco: deve essere operato e gli deve essere applicato un sostegno a due vertebre. Su consiglio di un suo amico decide di farsi operare in una clinica spe-cializzata a Zurigo. La clinica non compare nell’elenco degli ospedali, ÖKK ha però stipulato un contratto con essa. Per questo l’assicurazione di base di Hans-Peter Su-ter si fa carico di una parte dei costi, nella fattispecie del costo dell’operazione e del soggiorno ospedaliero di sette giorni presso l’Ospedale cantonale dei Grigioni a Coira: 4’558 franchi. La clinica specializzata di Zurigo fattura però 11’832 franchi. La differenza di 7’274 franchi sareb-be a carico di Hans-Peter Suter, se non avesse stipulato l’assicurazione complementare ospedaliera ÖKK COMBI GENERALE.

Con l’entrata in vigore del nuovo finanziamento ospedaliero nel 2012, in tutta la Svizzera sarà

possibile scegliere liberamente l’ospedale a cui rivolgersi. Tuttavia, la nuova regolamentazione è

vincolata a una serie di condizioni. Il mancato rispetto di queste condizioni e l’assenza di un’assi-

curazione complementare ospedaliera rischiano di rendere molto salata la fattura per il paziente.

Importo forfettario per singolo caso

Il nuovo finanziamento ospedaliero in vigore dal 2012

prevede anche l’introduzione del cosiddetto importo

forfettario per singolo caso. Per ogni soggiorno ospeda-

liero, agli ospedali viene versato per ogni singolo caso un

rimborso forfettario. Sulla base di determinati criteri come

ad esempio la diagnosi principale, la diagnosi secondaria

o la gravità della patologia, ogni caso viene assegnato a un

particolare gruppo di casi.

Pertanto, per ogni operazione d’appendicite ad esem-

pio, gli ospedali incassano lo stesso importo: si paga quin-

di la prestazione, non il dispendio causato. Questa nuova

regolamentazione dovrebbe quindi essere uno stimolo per

gli ospedali a lavorare nel modo più efficiente possibile.

Page 27: ÖKK Magazine 3/2011

Clausolitis affaticans Una malattia che da noi non esiste.

I documenti della nostra assicurazione malattie

sono comprensibili e ben strutturati. www.oekk.ch

Page 28: ÖKK Magazine 3/2011

ÖKK ÖKK Magazine

Anche quest’anno, sul mercato assicurativo imperversano intermediari di dub-bia provenienza. Spesso clienti di ÖKK ci raccontano che qualcuno di ÖKK

li ha chiamati al telefono per aiutarli a risparmiare sui premi. Non poche volte si è trattato di casi di agenti intermediari dai modi equivoci e senza contratto con ÖKK. Più che all’ottimizzazione dei premi, queste persone sono interessate al proprio profitto personale. Noi in quanto assicuratore abbiamo le mani legate in questi casi. Pertanto, qualora dovesse ricevere

telefonate del genere, è molto importante interrogare in modo critico il suo interlocutore. Annoti sempre il nome e il numero di telefono dell’agente

che l’ha chiamata. In caso di sospetti, si rivolga pure alla sua agenzia ÖKK. Inoltre: dal 1° giugno 2011 è entrato in vigore un codice d’onore

che vieta alle casse malati la vendita di assicurazioni di base tramite marketing telefonico. Se, nonostante il divieto, le dovessero comun-

que offrire un’assicurazione di base per telefono, può compilare il modulo di Santésuisse e segnalare a chi di dovere le pratiche

poco serie di questi intermediari di dubbia provenienza.

Attenzione agli intermediari poco seri!

Su www.oekk.ch/magazine trova

una piccola guida su come proteggersi

in questi casi.

Page 29: ÖKK Magazine 3/2011

29

Consulto telefonico gratuito con il pediatra: le vaccinazioni

Sempre a sua disposizio-ne, ora anche più a lungo

Le restituiamo 42 franchi

Le vaccinazioni dei bambini sono spesso un argomento molto controverso per i ge-nitori. Quali vaccinazioni sono necessarie e perché? Che genere di effetti collaterali possono provocare? Telefonando allo 0844 655 655 può fissare un appuntamento per un consulto telefonico gratuito con il pediatra. I pediatri le offriranno una consulenza completa, le spiegheranno quali sono le vaccinazioni di base e l ’aiuteranno a prendere una decisione nel merito del suo caso.

> Raggiungibile 24 ore su 24 allo 0844 655 655, lo staff medico di Medgate l’aiuta anche

in caso di domande generali su una malattia o di problemi acuti di salute.

Per saperne di più: www.oekk.ch/aerztlicherRat

Nei mesi da settembre a dicembre i nostri consulenti clienti saranno a sua disposizione dalle ore 8:00 alle ore 19:00. In tal modo potrà approfittare della loro consulen-za e porre tutte le domande del caso sulla sua assicurazione anche dopo il lavoro.

Trova il numero di telefono della sua agenzia di

competenza sulla sua polizza o su www.oekk.ch/agenzie

Ogni anno, la Confederazione riscuote tasse d’incen-tivazione su sostanze dannose per l ’ambiente. Questi fondi sono restituiti alla popolazione tramite le casse malati. Nel 2012 l’importo complessivo di queste entra-te ammonta a 334 milioni di franchi, ovvero 42 franchi a persona. Per una volta una buona notizia, no?!

Ulteriori informazioni sulle tasse d’incentivazione su

www.oekk.ch/magazine

Page 30: ÖKK Magazine 3/2011

Reportage ÖKK Magazine

Secondo le stime dell 'UNICEF sono ben 40’000 i bambini che sgobbano nelle mine del Katanga.

Page 31: ÖKK Magazine 3/2011

31

Lavoro in miniera invece di vacanze scolastiche

Per i bambini congolesi il tempo libero significa spesso lavoro.

Devono infatti seguire i loro genitori in pericolose miniere

alla ricerca di minerali. Durante la «Settimana delle stelle»

l’UNICEF invita i bambini svizzeri a raccogliere fondi per i bambi-

ni delle miniere in Congo.

TESTO: Katrin Piazza _ _ FOTO: ©UNICEF / NYHQ2004-1195 / LeMoyne

Page 32: ÖKK Magazine 3/2011

«Un paese ricco di persone, una terra ricca di minerali». Così viene spesso descritto il Congo. Nel secondo stato africano per superficie vivono 70 milioni di persone. Il suo suolo custodisce immensi tesori: minerali come rame o zinco, terre rare come il coltan, ma anche meta-no, uranio, diamanti e oro. Materie prime di cui sono sempre più avidi gli stati industrializzati e viepiù anche i paesi emergenti, come Cina e India, poiché vengono utilizzate nell ’industria meccanica, ma soprattutto per la produzione di apparecchi elettronici, telefoni cellulari e computer.

UNA RICCHEZZA ESPORTATA

Nonostante la sua ricchezza di materie prime, oggi la Repubblica Democratica del Congo è uno degli stati più poveri del mondo. Decenni di sfruttamento, corruzione e guerre hanno stremato il paese. Durante la colonizza-zione belga, tra il 1887 e il 1960, l ’estrazione di materie prime aveva raggiunto un elevato grado d’industria-lizzazione, contribuendo a portare il prodotto interno lordo a livelli superiori rispetto a quelli registrati allora dal Canada. Oggi però la maggior parte delle miniere e delle fabbriche costruite allora è ridotta a rovine indu-striali dismesse. Le infrastrutture versano in uno stato desolante. Mancano ospedali, scuole e strade. Solo un terzo della popolazione ha accesso ad acqua potabile e a impianti sanitari. Le difficili condizioni igieniche sono all ’origi-ne di frequenti malattie, come diarrea, e infezioni quali tifo ed epatite A. Il rischio malaria aleggia durante tutto l ’anno. Non per niente in Congo si registra uno dei più elevati tassi di mortalità infantile del mondo.

BASTA CON IL LAVORO MINORILE IN KATANGA

Il Katanga, una provincia montuosa del Congo, appar-tiene alla cosiddetta «cintura del rame», dove si trova circa un decimo dei giacimenti di rame di tutto il mon-

do. Il rame del Katanga rifornisce il mercato mondia-le. Tuttavia, la crisi finanziaria ha colpito duramente anche questa regione un tempo prospera. Il crollo dei prezzi delle materie prime ha causato un arresto degli investimenti; gli impianti di produzione hanno chiuso i battenti e migliaia di posti di lavoro sono andati persi. Poiché non possono aspettare la ripresa dell ’economia, gli abitanti del Katanga oggi vanno alla ricerca di mine-rali di propria iniziativa. Sul mercato grigio si trovano sempre degli acquirenti, che però non si curano né di salari minimi né di norme di sicurezza.

Reportage ÖKK Magazine

«Settimana delle stelle» e ÖKK

La «Settimana delle stelle» è un’iniziativa benefica patro-

cinata dall’UNICEF Svizzera e della rivista «Schweizer

Familie» organizzata su base annuale. Quest’anno è previ-

sta dal 21 al 27 novembre. Nelle categorie «Freunde und

Geschwister» (amici, fratelli e sorelle), «Einzelkind» (figlio

unico) e «Familien und Quartier» (famiglie e quartiere) i

bambini sono chiamati a raccogliere fondi tramite inizia-

tive da destinare ai loro coetanei impegnati nelle miniere

del Congo. Apriranno forse un ristorante o metteranno

in scena un pezzo teatrale o un concerto? Grazie a tali

e simili idee, negli ultimi otto anni 77’000 bambini sono

riusciti a raccogliere fondi per ben 3,5 milioni di franchi.

ÖKK sostiene la Settimana delle stelle: se i bambini

comunicano la loro iniziativa a ÖKK (manja.liesch@oekk.

ch), oltre che all’UNICEF ([email protected]),

possono aggiudicarsi il «Premio ÖKK per la Settimana

delle stelle». Il montepremi consiste nell’arrotondare per

eccesso alle migliaia seguenti l’importo raccolto dall’ini-

ziativa vincitrice. Se, ad esempio, i vincitori raccolgono

250 franchi, ÖKK aggiunge 750 franchi. Inoltre, i vincitori

compariranno nel numero estivo del 2012. Ulteriori infor-

mazioni sono disponibili su www.settimanadellestelle.ch.

L’iniziativa di raccolta fondi non deve per forza avere luogo

durante la «Settimane delle stelle». Termine d’invio per le

varie iniziative di raccolta è il 6 gennaio 2012.

Page 33: ÖKK Magazine 3/2011

I minatori congolesi scavano le loro miniere per lo più a piedi nudi, con zappe e pale, con torce elettriche o candele. Spesso qualche miniera crolla, seppellendo i lavoratori, tra cui anche i bambini. Spesso si lavora in organizzazione famigliare: i figli accompagnano i padri, i bambini più piccoli i loro fratelli maggiori. Chiunque sappia tenere in mano una pala viene «arruolato», per contribuire – seppur minimamente – al reddito fami-liare. Perché la vita in Congo è cara. L’UNICEF aiuta i bambini della regione del Katanga in modo semplice e mirato. Dove necessario sono ga-rantiti aiuti alla sopravvivenza sotto forma di assistenza sanitaria o di derrate alimentari. I capifamiglia ricevono

sostegno per la creazione di una piccola azienda o per apprendere una professione artigianale. I bambini ven-gono sollecitati ad andare a scuola, così per loro aumen-tano le possibilità di non doversi infilare un domani in gallerie buie come la notte, senza la certezza di rivedere la luce al termine della giornata. I bambini del Katanga dovrebbero poter giocare spensieratamente durante le vacanze. Proprio come i bambini in Svizzera e in tutto il resto del mondo.

33

FOTO: ©International Labour Organization / M. Crozet

Page 34: ÖKK Magazine 3/2011

Non appena la frase mi è salita alle labbra, mi sono chiesta: perché mai mi sono messa in questo impiccio? Perché non di rado i genitori si ritrovano a interrogar-si sulle conseguenze dell ’essere coerenti. Ma andiamo con ordine. Era una di quelle giornate in cui mio figlio piccolo cominciava a snervarmi già la mattina presto. A colazione nella sua tazza c’erano i fiocchi sbagliati, cosa che ha scatenato urla di protesta; al supermerca-to, davanti allo scaffale dei dolciumi, gli è venuto un attacco isterico perché non voleva assolutamente capire il motivo per cui la confezione gigante di M&M’s non finisse nel nostro carrello; nel pomeriggio in piscina all ’aperto ha rifiutato di farsi mettere la crema solare anche dopo averglielo detto più volte. Ed ecco che mi sale alle labbra quella dannata frase che esige coerenza: «Se non ti metti subito a sedere ce ne torniamo a casa!». Il piccolo è corso via. E a me non è rimasto altro da fare che raccogliere le nostre cose per il bagno, acchiappare

lo strillone e trascinarlo fuori dalla piscina, attirando su di me le occhiate degli altri genitori. Alcuni sem-bravano voler dire: brava, questa sì che è coerenza. Gli altri avevano un’espressione di compatimento, quasi vo-lessero chiedermi: ma ci hai pensato bene? Arrivati a casa anch’io mi sono compatita: chi mai vuole starsene tappato in casa con un ragazzino piagnucolante quando il termometro segna 30 gradi? Io no. Di conseguenza da allora somministro la coerenza in dosi omeopatiche e solo se mi rendo conto davvero delle conseguenze del mio essere coerente … per tutte le parti coinvolte.

In casa Bernasconi ÖKK Magazine

Una vecchia saggezza pedagogica diceva:

i genitori devono essere coerenti con

i figli. Ma quali conseguenze ha per i genitori

la coerenza?

ILLUSTRAZIONE: Bianca Litscher

Alla fine sono io a pagarne le conseguenze?

Coerenza e conseguenze!

SIGNORA BERNASCONI:

Page 35: ÖKK Magazine 3/2011

Mentre mia moglie quando perde la pazienza mostra volentieri i muscoli (ma poi per fortuna non si fida a col-pire), io sono amante del gesto pacatamente minaccioso, ma proprio per questo efficace. Essendo stato bambino nei primi anni ’80, mi ispiro a Michael Schanze, il caro zio della televisione. Ricordate: «Uno, due, tre, ultima possibilità, altro non ce n’è!». Che si tratti di lavarsi i denti, salire le scale o mettere in ordine la cameretta, se mio figlio s’impunta per vedere fin dove riesce a tendere i nervi di papà, al «tre» ci si dà un taglio ed è finita lì. Non che poi perda la calma, come genitore è meglio mantenerla sempre. L’importante è semplicemente trar-re le conseguenze in maniera coerente, senza barriti e pugni sul petto alla Tarzan, ma solo le conseguenze che anche il bambino è in grado di capire. Se impie-ga un’eternità per mettersi il pigiama, rimarrà solo un minuto per leggergli una fiaba. Punto. Se sulle scale diventa recalcitrante, resti pure lì, vedrà presto che non

è divertente a lungo. Punto. Così funziona meglio. Mio figlio lo sa: non importa se il tono è mite, quando il papà dice una cosa, poi la fa. Con coerenza e di conseguenza. Punto.

> Alla pagina seguente trova l’opinione di Kathrin Buholzer

sul pianeta genitori

… una famiglia che da noi esiste 35

È il papà a pagarle!

In casa Bernasconi

… esistono veramente, solo che in realtà si chiamano

in un altro modo. Sono una famiglia con due figli,

un bambino (7) e una bambina (4), di cui si occupano

entrambi i genitori. Lei (34) lavora come grafica,

lui (34) è giornalista. Vivono in città e trascorrono le

vacanze in campagna.

SIGNOR BERNASCONI:

Page 36: ÖKK Magazine 3/2011

Imporre delle regole è uno dei doveri meno graditi di

un genitore. Come fare al riguardo?

TESTO: Kathrin Buholzer

Pianeta genitori ÖKK Magazine

Nessuna regola, nessuna conseguenza

Che sia al supermercato, davan-ti al televisore o al momento di vestirsi, tutti i genitori conoscono situazioni difficili con i bambini, che portano regolarmente a batti-becchi e discussioni. In quel caso è importante prima di tutto par-lare con calma di queste situazioni con i bambini; poi vanno stabilite

delle regole comuni e anche le conseguenze che ci sa-ranno se le regole concordate non saranno osservate. Affinché il dialogo con i bambini sia attendibile, i ge-nitori dovrebbero invitare i figli a fare loro stessi delle proposte. E per dare alle regole una validità duratura, si dovrebbero mettere per iscritto e appenderle in un punto ben visibile. Per facilitarne la comprensione, i bambini potrebbero decorare il foglio con illustrazioni o disegni. Quanto alle conseguenze, è importante che siano lo-giche. Non si tratta di punire «duramente» il bambino, ma di creare una situazione che è in relazione con il

comportamento sbagliato. Se ogni volta dopo aver visto la televisione ci sono scenate, il televisore potrebbe esse-re bandito dal soggiorno. E se un bambino ne combina di tutti i colori con un giocattolo, una volta i genitori potrebbero togliergli il giocattolo per un po’. Tuttavia dovrebbero portarglielo via per il più breve tempo possi-bile, affinché il bambino abbia anche la possibilità di im-parare a comportarsi correttamente. In linea di massima non si dovrebbe esagerare con le regole e la minaccia di conseguenze, altrimenti il bambino si abitua a ubbidire solo sotto la minaccia di conseguenze negative.

Trova il link della piattaforma internet Pianeta genitori

di Kathrin Buholzer con altre risposte su questioni edu-

cative su www.oekk.ch/magazine

Page 37: ÖKK Magazine 3/2011

Escursione in famiglia ÖKK Magazine

Sovrappopolazione, carenza di materie prime, surriscal-damento climatico: persino i genitori più ottimisti ogni tanto si interrogano su che mondo lasceremo in eredi-tà alle prossime generazioni. E ora un altro f lagello: la Svizzera è minacciata dall ’inarrestabile dispersione cittadina, ovvero il panorama urbano che si impone sui paesaggi rurali. Le regioni discoste dai centri finanziari non sono tuttavia interessate dal fenomeno: luoghi come la Val Bavona, una valle adiacente alla più conosciuta Valle Maggia. Il punto di partenza della nostra escursione è San Car-lo, l’ultimo borgo della Val Bavona, raggiungibile da Lo-carno dopo un lungo ed entusiasmante viaggio con l’au-topostale. Da qui scendiamo lungo la valle attraversando foreste e prati lungo un erto sentiero. Il terreno ideale per testare in anteprima le calze rosse da escursione di Paul (3), il nostro figlio più piccolo. La discesa non è faticosa e il paesaggio ci lascia espressamente a bocca aperta. Enor-mi pareti scoscese fiancheggiano il fondovalle, sui cui il passato ha lasciato le proprie pesanti tracce sotto forma di imponenti blocchi di granito. Passiamo attraverso ben

dodici borghi abitati solo in estate, e solo parzialmente collegati alla rete elettrica, una testimonianza della vita all’insegna dell’indigenza degli alpigiani. I prati pensili, ovvero minuscoli prati situati su grandi massi accessibili esclusivamente da una scaletta di pietra e in grado di generare poco più di una manciata di fieno, sottolineano quanto preziosa fosse ogni «macchia verde» disponibile. Dopo due ore di marcia e un pediluvio nel fiumicello Bavona, raggiungiamo finalmente Foroglio. Facciamo sosta al ristorante La Froda, dal quale possiamo godere di una vista stupefacente sulla cascata, alta ben 80 metri. Il grotto è noto per la sua classica cucina ticinese. Paul si gusta orgoglioso il suo gelato mentre noi assaporiamo la codiga, una salsiccia contadina un po’ amara. Siamo ebbri di gioia, anche perché sappiamo che grazie alla pro-tezione del paesaggio la Val Bavona è destinata a restare tale anche in futuro. Ogni tanto norme e obblighi sono assolutamente benvenuti. Anche questo insegna la Val Bavona, soprattutto ai bambini.

> www.valle-bavona.ch

Nella Valle dei sassiTESTO & FOTO: Michael Krobath

37

Page 38: ÖKK Magazine 3/2011

Sportivo, insegnante e «principe del fitness»: Robin Städler nella palestra di sua proprietà a Jona.

Page 39: ÖKK Magazine 3/2011

Ritratto cliente ÖKK Magazine 39

Stare in piedi su una tavoletta appoggiata su un tubo sembra facile, ma non lo è. Fare f lessioni sulle gambe te-nendo in mano i pesi e stando in equilibrio su due listelli che sono arrotondati nella parte inferiore e poggiano su una tavola, che a sua volta poggia su un tubo … sembra qualcosa d’impossibile, ma non lo è. Robin Städler ci fa una dimostrazione. Un’infinità di muscoli si contraggo-no nel suo fisico ben allenato. Tensione, pura tensione fisica. Otto anni fa l ’insegnante di ginnastica diploma-to e Swiss Olympic Trainer ha inventato l ’attrezzo da allenamento Sypoba «System Power in Balance». Nella sua forma semplicissima non si tratta d’altro che di una tavoletta e un tubo, e tanto know-how riguardo a cosa ci si può fare. Il fitness club di Städler si trova nella zona industriale di Jona. È mezzogiorno, la musica suona, una dozzina di individui madidi di sudore cercano di seguire le istru-zioni di Städler stando su tavolette e tubi. E tonfete! Ecco che un altro è caduto dalla tavola. Piccola consola-zione: all ’inizio non è andata meglio nemmeno ad atleti del calibro di Jörg Abderhalden, il «re dei re» della lotta svizzera, della campionessa europea di pattinaggio arti-stico Sarah Meier o del portiere NHL-Crack Jonas Hil-ler. Sono stati tutti sotto l ’ala di Städler, o lo sono an-cora. «Voglio ottenere il meglio dal mio fisico» afferma il principe del fitness (Svizzera sudorientale), «e non mi riferisco alla forza soltanto, ma alla forza coordinata.» Chi prova i piegamenti sulle ginocchia con la Sypoba si rende conto di cosa significa: il senso dell ’equilibrio è continuamente sollecitato, mentre i muscoli si stirano, cosa che il nostro cervello e il nostro sistema nervoso

non controllano ancora abbastanza bene. Basta caricare male il peso e la tavoletta si ribalta. «Voglio ridare ai muscoli la loro intelligenza» dice Städler.

MUSCOLI E PERSONE

Oggi la famiglia di Städler gestisce un negozio di articoli sportivi a Zernez. Da bambino, il piccolo Robin parteci-pa a gare di sci, sua sorella arriva fino alla nazionale B, lui non ci riesce. Così diventa insegnante di educazione fisica, ma lo sport agonistico e le star non gli escono dalla testa. Nel 1996 diventa preparatore atletico di Swiss Ski, cinque anni dopo si trasferisce all’HC Davos. Nel 2003 lascia i campioni svizzeri perché ha in tasca un’offerta della NHL americana. Ma all’ultimo momento il lavoro sfuma e Städler si ritrova disoccupato. Invece di rimpiangere il sogno del gran mondo, sfrut-ta il tempo per concepire un attrezzo da allenamento basandosi sulle esperienze raccolte a Davos nel campo della fisiologia sportiva: la Sypoba. Il primo anno si fa realizzare dieci tavolette in un laboratorio di disabili; oggi nello stesso laboratorio se ne producono migliaia. Con la Sypoba ha allenato alcuni campioni fino alla fine della loro carriera. Il rapporto di lavoro si conclude, ma le persone rimangono. Per esempio, Jörg Abderhalden, che nel frattempo è diventato un buon amico di Städler, è padrino di Fenja, la figlia di quattro anni di Städler.

> Robin Städler è cliente privato presso ÖKK.

L’allenatore Robin Städler ha inventato un attrezzo tutto

particolare per mantenersi in forma: una tavoletta e un tubo, con

cui aumenta la forza di atleti come Jonas Hiller della NHL.

TESTO: Christoph Kohler _ _ FOTO: Gian Marco Castelberg

Teso al massimo

Page 40: ÖKK Magazine 3/2011

Le frequenze alte sono ancora più sgradite quando non si sentono. Testi ora il suo udito: www.hear-the-world.com