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Ordine Assistenti Sociali Regione Basilicata I°Modulo La Supervisione per il Servizio Sociale: uno strumento qualitativo per i professionisti dell’aiuto 29 dicembre 2014 a cura ass. soc. spec Michela De Santi - Centro Studi di Servizio Sociale Via Gandusio N.10 40128 – Bologna Tel./Fax. 051 253204 e – mail [email protected] sito web www.cesdiss.org 1

Ordine Assistenti Sociali Regione Basilicata I°Modulo La Supervisione per il Servizio Sociale: uno strumento qualitativo per i professionisti dell’aiuto

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Ordine Assistenti Sociali

Regione Basilicata

I°Modulo • La Supervisione per il Servizio

Sociale: uno strumento qualitativo per i professionisti dell’aiuto

• 29 dicembre 2014 a cura ass. soc. spec Michela De Santi

-

Centro Studi di Servizio SocialeVia Gandusio N.1040128 – Bologna Tel./Fax. 051 253204 e – mail [email protected] sito web www.cesdiss.org

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Felice è colui che può conoscere le cause di quanto avviene” affermò

Virgilio (Georgiche, II)

Jerome Bruner (1997) scriveva

“riuscire ad andare oltre le informazioni date ,per afferrare meglio le cose, è una delle poche gioie inesauribili della vita”.

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Chi siamo

• Chi sono

• Cosa faccio

• Dove

• Cosa mi aspetto dal corso

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CENTRO STUDI DI SERVIZIO SOCIALE (CeSdiSS )

• nasce a Bologna nel 1989, direttore scientifico prof. Edda Samory•promosso da un gruppo di professionisti esperti di Servizio Sociale e Assistenti Sociali, quale associazione senza fini di lucro per •lo studio, la ricerca, la documentazione , la formazione di chi opera nell’area sociale

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Cosa fa CesdiSS • studi e ricerche sui servizi socio-

sanitari;· seminari sui problemi emergenti nell'area sociale e sanitaria;· corsi di preparazione e aggiornamento di operatori socio assistenziali;· studi sullo Stato sociale e il suo rinnovamento;

• Corsi di formazione per la preparazione all’esame di stato per l’abilitazione alla professione di assistente sociale e assistente sociale specialista

• Pubblicazione semestrale della rivista “la professione sociale “

• corso di formazione in convenzione con l'Università di Bologna per la formazione dell'Assistente Sociale Supervisore nelle attività di servizio;· incontri e seminari di studio " con l'Associazione Europea di ricerca comparata, con sede a Parigi ,di cui il Centro Studi è membro;· seminari sui diritti del minore e famiglia,( legge 285\97;

• Convegni su tematiche di servizio sociale

• Consulenze per le Amministrazioni Pubbliche

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La rivista

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La squadra

• Assistente sociale spec. Michela De Santi

• Assistente sociale spec. Annalisa Spinaci

• Assistente sociale spec. Annastella Massaro

• Direzione scientifica prof. Edda Samory

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La professione è a un bivio

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Dove siamo?Crisi senza precedenti :

• Complessità fenomeni sociali

• Organizzazione e mole di lavoro

• Burocratizzazione degli interventi

• Mancanza di risorse

• Maggior aggressività

Studio ricerca e elaborazione

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*SCUOLA DI PENSIERO

• Servizio sociale professionale è una disciplina scientifica

• a cui il legislatore ha riconosciuto in modo specifico un’area di conoscenza

persona =

società psiche +

soma

Società Persona

processo di socializzazione 10tratto da Manuale di Scienza di

Servizio Sociale Edda Samory

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Studio dell’uomo nella quotidianità

• La persona è composta da soma e psiche

•  La società è fatta di regole

•  Quando la persona entra in contatto con la società avvia il suo processo di socializzazione.

•  L’area del sapere del servizio sociale si colloca nei problemi che il processo di socializzazione può provocare sulla persona o sulla società.

 

tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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La persona • Considerata nella suo contesto e globalità :

soma e psiche nella relazione sociale con

• L’ambiente culturale

• Le norme giuridiche

• L’organizzazione sociale

• Le correnti economiche

• La salute

• L’evoluzione tecnologica e scientifica

12tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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POLICONOSCENZA teoria –prassi- teoria

riferimento teorico si deve rifare alle teorie delle scienze umane che alimenta e costruisce il sapere scientifico: 

• teorie psicologiche che aiutino nella ricerca non tanto delle cause remote quanto delle risorse insite in ogni soggetto 

• teorie sociologiche che determinano le capacità di lettura delle influenze sociali e aiutano a definire mappe di rischi sociali 

• teorie del diritto che aiutino la conoscenza delle norme giuridiche e sociali che regolano i rapporti della collettività 

• teorie di politica sociale ed economica, per l’individuazione delle risorse sociali.

•  Conoscenze che vanno coniugate sempre con le materie che costituiscono il sapere scientifico

 tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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La supervisionenr 1

14tratto da sito www.appprendimentocooperativo

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Nr 2

15tratto da sito

www.appprendimentocooperativo

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Nr 3

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Nr 3

17tratto da sito www.appprendimentocooperativo

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Nr 4

tratto da sito www.appprendimentocooperativo

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Nr 5

19tratto da sito www.appprendimentocooperativo

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Nr 6

20tratto da sito

www.appprendimentocooperativo

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Cosa non è la supervisione professionale

• Non è supervisione psicologica

• Non è supervisione educativa

• Non è supervisione pedagogica

• Non è supervisione d’equipè

• Non analizza la psiche,i vissuti individuali

• Non analizza la lettura educativa degli interventi educativi

• Non analizza la lettura pedagogica

• Non è multiprofessionale21

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Non è

• Supervisione didattica

Perché non è legata solo all’apprendimento

• supervisione di direzione

perché non è rivolta solo all’organizzazione in un contesto di efficacia e efficienza anche se poi la produce

tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Non riguarda solo

le pure azioni che l’a.s ha messo in campo per aiutare la persona

MA anche le ricadute sociali:

• Il contesto sociale

• Regole sociali

• Servizi, istituzioni

• Le funzioni operative dell’a.s.

23tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Il “caso “o nodo critico del caso

Prende in considerazione:

• l’organizzazione sociale del servizio

• L’organizzazione del servizio

• L’intervento

• Gli sviluppi sociali

• Il lavoro preventivo e di promozione sociale

Persona vista nel suo contesto sociale e analisi della ricaduta sociale dell’intervento

24tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Effetti positivi e negativi• A.s impara a valutare

il proprio lavoro

• Si rapporta più efficacemente alle finalità dell’ente

• Acquista abilità

• Definisce la sua autonomia tecnica con

interventi competenti

• Concettualizzazione dell’esperienza

• A.s si deve mettere in discussione

• Emotivamente coinvolgente

• Può trovare difficoltà nel far coincidere il mandato professionale con quello istituzionale

• Prende consapevolezza della sua responsabilità

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Definizione supervisione professionale È una lettura meticolosa del comportamento professionale

condotta da un assistente sociale competente ,al fine di fornire:

• chiarificazioni, sostegno tecnico,

• supporto teorico-metodologico,

• strumenti per azioni di maggiori efficacia, stimoli per interventi di maggiore qualità

• Strumento di formazione permanente

• Competenza per maggiore autonomia tecnica e responsabilità del professionista .

• tratto dal la rivista La professione sociale nr 17

Il supervisore nel lavoro sociale 26

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Funzioni• Funzione formativa -applicazione delle

conoscenze e verifica

• Funzione amministrativa significati e finalizzazione all’organizzazione del servizio

• Funzione valutativa verifica percorso

• Funzione di consultazione giuda e aiuto alla verifica

tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Ogni professione intellettuale e ordinata ha la sua

supervisione professionale

Gli elementi etici, metodologici, tecnici, e

soprattutto l’angolatura da cui guardare i

problemi

• sono specifici di ogni professione

tratto da Elisabetta Neve la supervisione

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Supervisione si basa su• Principi e valori del servizio sociale• Metodologia del servizio sociale

professionale• Etica e deontologia• Leggi sulla professione, istituzionali

e della materia • Conoscenza risorse territorio

29 tratto da Rivista nr 17 Il Supervisore nel lavoro sociale

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La terminologia • Supervisione sulla formazione di base o

didattica

• Supervisione di direzione

• Supervisione in servizio

• Supervisione professionale per l’assistente sociale

• Supervisore interno

• Supervisore esterno

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SUPERVISIONE PROFESSIONALE

Affrontare il tema della supervisione professionale significa anche riflettere

• sul ruolo dell'assistente sociale,

• sul mandato sociale, professionale ed istituzionale

che definiscono il contesto della sua operatività, ed anche sui suoi presupposti teorici e metodologici

31tratto da Rivista nr 17 Il Supervisore nel lavoro sociale

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Assistente sociale dipendente

• Mandato professionale

• Mandato istituzionale

Conciliare i due mandati

tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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La supervisione per gli assistenti sociali non è un nuovo concetto

I°livello

• Supervisione nella formazione

• Che ha continuato ad esistere all’interno del percorso formativo degli assistenti sociali con il tirocinio formativo anche presso le università

II°Livello

• Supervisione nell’organizzazione

• A partire dai primi anni ‘60 nei grandi enti assistenziali nazionali

33t

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Nascita in Italia del supervisore nelle organizzazioni

• in particolare per i nuovi assunti la figura del supervisore è riconosciuta formalmente nell’organizzazione e tale funzione viene esercitata da un responsabile locale e/o regionale. (Gottardi G.,1990,cit).

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Storia della supervisione in Italia

• 1950-65, nella quale, accanto all’evoluzione della dottrina statunitense, compaiono i primi contributi italiani;

• 1968-80, caratterizzata dalla contestazione ai modelli fino ad allora vigenti nonché allo

• stesso concetto di supervisione e con DPR 616/77 soppressione dei grandi enti nazionali;

• 1975-1987 supervisore di altre professionalità

• 1987-oggi DPR 14/87 in cui riprende vigore il dibattito attorno all’efficacia ed utilità dei modelli di supervisione.

35tratto da tesi Una ricerca sulla supervisione agli Assistenti sociali Anna Maria Giarola

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Ricadute positive 68/41 r/s Risultati della supervisione %

interventi più qualificati in termini di efficacia ed efficienza e quindi maggior soddisfazione da parte degli Enti, AASS ed utenti

17

possibilità di riflessione sull’azione professionale in relazione ai diversi ambiti di intervento, a fronte di difficoltà e multiproblematicità

10

contenimento del bourn-out e miglior tenuta individuale 14

crescita dell’identità professionale e quindi maggior sicurezza 10

aumento delle competenze metodologiche 3

migliore capacità di collaborare fra AASS e altri professionisti 8

soddisfazione degli AASS che si sentono più qualificati 5

consapevolezza della necessità di formazione continua 5

limitazione della delega ad altri delle proprie responsabilità 4

maggiore possibilità di trasferire nel collettivo l’evento lettonel caso individuale

4

tratto da tesi La supervisione professionale Anna Maria Giarola

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Ostacoli alla supervisione

Ragioni Nr ass.soc

non volontà servizio o Ente 58

mancanza risorse economiche 74

mancanza supervisori disponibili 10

non interesse da parte AASS 9

conoscenza approssimativa della pratica della supervisione 36

totale 133

tratto da tesi La supervisione professionale Anna Maria Giarola

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Elementi aperti

• Supervisione fatta da assistenti sociali esperti e formati

• supervisione interna o esterna

• Supervisione e formazione continua

• Uno spazio e un tempo per riflettere

tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Quali gli argomenti da approfondire

39tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Contratto di supervisione

• La domanda di supervisione

• da dove parte

• quali esigenze,

• chi la pone

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Elementi per il contratto

• Che cosa si chiede ?

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Elementi per il contratto

• A cosa corrisponde la domanda

• quali bisogni del gruppo ,

• quali problemi corrispondono

1.Sociale

2.Organizzativo

3.Professionale

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Elementi per il contratto

• Decisione collettiva sul focus?

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Elementi per il contratto

• Verifica delle competenze dei supervisori con preliminare risposta di competenza

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Riepilogo

• Accordi

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Presentazione del Primo modulo

• Definizione di Supervisione, con individuazione e riflessione sulle

dimensioni correlate: Valutazione e Qualità.

• La Valutazione: cos’è, perché si considera, chi la mette in atto e come; le

resistenze che incontra nei servizi e la dimensione etica che tocca.

• Esercitazione in gruppo sulle fasi della valutazione nei servizi sociali:

valutazione ex-ante, in itinere ed ex-post sulla presentazione di un caso.

• La Qualità: cos’è, come si declina oggi e come è stata considerata negli

anni (approcci teorici con limiti e risorse); approccio attuale prevalente in

Italia; legame tra Valutazione e Qualità (evaluandi e indicatori di qualità).

• Esercitazione individuale e in gruppo sulla costruzione di indicatori di qualità

durante la stesura di un progetto

46tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Valutazione dei servizi

• I Poli sono stati progettati per avvicinare i Servizi Sociali ai cittadini, per contribuire

• a costruire comunità sul territorio, inteso come luogo della partecipazione,

• del diritto di cittadinanza e della responsabilità diffusa.

• I Poli offrono alle famiglie e alle persone di ogni età un luogo dove trovare ascolto,

• orientamento, sostegno e accompagnamento nei momenti di difficoltà.

• I Poli sono un luogo per tutti i cittadini, singoli o associati, attraverso cui prendere

• parte e/o collaborare ad iniziative e progetti del territorio e per incontrare,

• sostenere ed aiutare altre persone

47tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Quali i principi fondamentali del servizio sociale

professionale • Egueglianza e imparzialità• Efficacia efficienza • Trasparenza e accesso• Partecipazione• Coinvolgimento lavoratori• Continuità del servizio

• Es carta dei servizi Reggio Emilia48tratto da Manuale di Scienza di

Servizio Sociale Edda Samory

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Quali servizi offerti?

• accoglienza

49tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory

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Fattori di qualità

• Livello di ricettività

• Tempi e modalità di erogazione dei servizi

• Accessibilità del servizio

• Funzionalità degli ambienti adibiti

• Personale

50tratto da Manuale di Scienza di Servizio Sociale Edda Samory