1
MERCOLEDÌ 18 LUGLIO 2018 14. L’EVENTO. LA PRIMA MONDIALE NELLANFITEATRO DALLALa “vEyes Orchestra” a Milo dove il sogno diventa realtà Un ensemble unico al mondo, con la direzione del Maestro Luigi Mariani composto da 50 professionisti, tra vedenti, ipovedenti e non vedenti SALVO SESSA U n sogno diventa realtà in una serata magica sotto un cielo stellato. Il sogno è quello degli orchestrali del- la “vEyes Orchestra”, diretta dal maestro Luigi Mariani – ensemble u- nica al mondo, composta da cin- quanta professionisti, tra vedenti, i- povedenti e non vedenti – che hanno debuttato lunedì sera, in prima mon- diale, a Milo, nell’anfiteatro “Lucio Dalla”. La serata - condotta da Rug- gero Sardo - è stata aperta dall’ou- verture Le Ebridi (conosciuta anche come La grotta di Fingal) di Felix Mendelssohn. Come per magia – co- me ha sottolineato il conduttore pri- ma dell’inizio del concerto – i musi- cisti della “vEyes Orchestra”, diretti dalla bacchetta “magica” lumine- scente del maestro Luigi Mariani, che ricorda quella di Henry Potter, hanno riprodotto con i loro strumen- ti, con la loro arte, con il loro impa- reggiabile talento, grazie anche i gio- chi di luce che hanno accompagnato l’esecuzione del brano, il suono del mare e delle onde, creando tanta e- mozione tra gli spettatori. C’è da dire che la “vEyes Orchestra” ha regalato al pubblico un repertorio classico “appetibile e colorato” – co- me l’ha definito lo stesso direttore d’orchestra, anch’esso non vedente, docente al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino – composto dalle musiche immortali di maestri come Mendelssohn, Beethoven, Vivaldi, Bach e Schubert. Al debutto di lunedì sera della composita “vEyes Orche- stra” c’erano due importanti nomi del panorama della musica classica italiana: il maestro Francesco Mana- ra, primo violino alla Scala di Milano e il violinista Enrico Groppo, docente dal 2012 del Conservatorio di Torino, già primo violino dell’orchestra Rai di Milano. La costituzione dell’or- chestra, che oggi riunisce cinquanta musicisti dai quattordici ai quaran- t’anni, vedenti, ipovedenti e non ve- denti, di tutta Italia, si sviluppa all’in- terno del progetto “La musica oltre le barriere” della onlus “vEyes” - fon- data da Massimiliano Salfi, docente di Materie Informatiche nell’Univer- sità degli Studi di Catania - che si oc- cupa di progetti sociali e di ricerca scientifica no profit in favore delle persone affette da distrofie retiniche ereditarie, soprattutto bambini, che vanno incontro alla cecità. «La disa- bilità visiva non è una malattia - ha spiegato Massimiliano Salfi, al mi- crofono di Ruggero Sardo nell’inter- mezzo del concerto - ma una condi- zione, da accompagnare con il giusto ausilio per permettere ai bambini di sviluppare capacità e talenti». «Il progetto di “vEyes Orchestra” – ha ri- velato il docente universitario - na- sce all’incirca due anni fa. Avendo scoperto che le orchestre non sono accessibili poiché non esistono ausili che permettono di convertire il mo- vimento delle mani del direttore in qualcosa che può fruire chi non vede, abbiamo così sviluppato un ausilio che permette di sopperire a questo problema. Ci siamo detti: giacché con questi strumenti possiamo ren- dere accessibile l’orchestra a chi non vede, perché non fondarla, metten- do insieme orchestrali vedenti, non vedenti e ipovedenti. Dopo un anno di prove, di ricerche di musicisti in tutta Italia, siamo qui stasera per il debutto, in prima mondiale della no- stra orchestra». Sorge spontaneo chiedersi come fa chi non vede a leg- gere lo spartito. «Ci sono orchestrali ipovedenti – ha spiegato Salfi - dotati di tablet, dove la nota viene ingran- dita sullo schermo e fatta scorrere nota per nota, chi non vede per nien- te ha degli ausili che gli consentono di imparare a memoria lo spartito, mentre il direttore dell’orchestra ha una bacchetta che lascia una scia lu- minosa in modo da essere visibile a chi un basso visus. La bacchetta manda inoltre un clic facendo diven- tare una sorta di “metronomo uma- no” lo stesso direttore d’orchestra. «Con il concerto di stasera – ha con- cluso il fondatore della onlus “vEyes” - vogliamo fare dimenticare al pub- blico che ci sono orchestrali vedenti e non vedenti, vogliamo che la gente torni a casa emozionata da un’esibi- zione straordinaria, senza che sia importante capire chi dei musicisti vede e chi no». «Lo spirito dell’orche- stra – ha commentato il maestro Ma- riani – è quello di unire culture, visto che anche la disabilità è anch’essa una cultura, in una società che deve fare i conti con tutte le diversità, dal migrante alla persona che per legge- re deve mettersi più vicino al leggio. La prima difficoltà della mia attività professionale – ha concluso – è stata far credere a delle persone che avevo voglia di dirigere,nonostante la mia disabilità visiva, di giocare con l’or- chestra. Non è stato facile». P uò un festival che nasce in dife- sa dell’ambiente assegnare un… “cartellino rosso” a chi sintetizza invece l’incuria e il danno? Può, perché non si deve solo premiare chi racconta, ma anche rico- noscere chi si scontra. Capita così che il SiciliAmbiente Documentary Film Festival – che per una settimana ha portato a San Vito Lo Capo, documen- tari e corti che narrano il rispetto per l’ambiente – ha archiviato la decima edizione con i riconoscimenti asse- gnati dalla giuria professionale. Non solo, ha assegnato all’unanimità un “cartellino rosso” alla Monsanto, la multinazionale americana leader nel campo degli Ogm, perché “riesce ad essere uno degli antagonisti contro cui combattere, in tre film su otto tra quelli presentati al festival”, ovvero “Burkinabè Rising”, “Colombie Poison vs Poison”, “Das Sistem Milch”. Il documentario che ha vinto il Si- ciliambiente è lo sloveno “The last ice hunters” di Jure Breceljnik e Ro- zle Bregar, viaggio nel cuore freddo della Groenlandia, tra i componenti delle sue comunità più antiche, sconvolte da un processo di moder- nizzazione. Secondo premio al film spagnolo/belga “La Jungle” di Yves Dimant, affresco sui volontari che la- vorano con e per i rifugiati, tra acco- glienza, empatia e contraddizioni. La giuria ha voluto assegnare anche una menzione speciale a “La finestra sul porcile” di Salvo Manzone che ha guadagnato anche il Premio del pub- blico: uno sguardo ironico sui rifiuti visti e narrati da una finestra. Il pre- mio dell’Archivio Aamod, che affian- ca il SiciliAmbiente sin dalle prime e- dizioni, è andato invece ad un altro film italiano, “Gli anni verdi” di Chia- ra Bellini, la difesa dell’ambiente vi- sta dal basso. Il premio Diritti umani assegnato da Amnesty International Italia e Sicliambiente va a “Burkina- bè Rising - the art of resistence in Burkina Faso” di Iara Lee che raccon- ta la rivoluzione del 2014. Menzione speciale ad un altro film italiano, “La giornata” tramite cui Pippo Mezza- pesa disegna il mondo (ancora attua- le) del Caporalato. Diretto dal regista Antonio Bellia, con la direzione organizzativa di Sheila Melosu, il festival ha proposto film che raccontano soprattutto sto- rie legate al rispetto dell’ambiente, come anche le ferite che l’ecosistema mondiale sopporta ogni giorno. I la- vori sono stati giudicati dal giornali- sta e critico cinematografico Mauri- zio Di Rienzo, dai registi Luca Ribuoli, Antonietta De Lillo e Yvonne Scio. Di una seconda giuria hanno fatto parte l’autore e regista Nico Bonomolo, vin- citore della scorsa edizione del Sici- liAmbiente per la sezione “animazio- ne”, Maurilio Mangano e Claudio Oli- veri (Aamod). Il primo premio della sezione Corti è andato invece ex-ae- quo a “Blueberry spirits” di Astra Zol- dnere e all’opera prima “Tangente” di Julie Jouve e Rida Belghiat. Assegnato anche il Premio Ttpixel a “Welcome to Europe” di Celia Hernandez. Infine, la sezione Animazione, vinta da “Blau” di David Jansen. A fine settembre Il Meeting delle etichette indipendenti a Faenza «I ndipendente significa investire su sé stessi». Così Giordano San- giorgi spiega lo spirito del Mei, presentando a Milano la 23ª edizione del Meeting del- le etichette indipendenti, da lui fondato e diretto, in program- ma dal 28 al 30 settembre a Faenza (Ravenna). Una rasse- gna che omaggia passato e pre- sente della scena con il Premio Pimi 2018 ai toscani Zen Circus, in onore dei loro 20 anni di car- riera, e il Premio speciale Mei ai Lacuna Coil per il medesimo traguardo, entrambi protagoni- sti del concerto di sabato 29 in Piazza del Popolo. Un altro riconoscimento alla storia dell’indie italiano è il pri- mo Premio Pimi Extra/Progetti esclusivi, che sarà assegnato a Mauro Ermanno Giovanardi per il disco “La mia generazione” nella serata del Premio dei Pre- mi al Teatro Masini, sabato 29: il contest è dedicato ai vincitori dei dieci premi dedicati ad al- trettanti leggendari cantautori, e durante la serata si esibiranno anche Roberto Angelini e Rodri- go D’Erasmo con uno omaggio a Nick Drake. Domenica 30 è in- vece il giorno dei Pivi per il mi- glior videoclip indipendente: i toscani Piccoli Animali senza E- spressione saranno premiati con il regista Dario Ballantini per il loro video 'In camminò con il Premio Speciale Pivi 2018. Un evento speciale domenica 30 al Teatro Masini sarà la gior- nata dedicata ai 40 anni della Legge Basaglia con lo spettacolo “Interiezioni” di Pierpaolo Ca- povilla e il maestro Paki Zenna- ro e in apertura il duo Psicantria. Tra gli altri nomi in cartellone Rezophonic con i Lacuna Coil, Gio Evan, Celeb Car Crash, La Municipal I Figli dell’Officina, La Stanza di Greta, Ylenia Lucisa- no, Renato Caruso, il rapper Pe- ligro e Giuseppina Torre. GLI ZEN CIRCUS San Vito Lo Capo Il cinema “sposa” l’ambiente tra premi e denunce Si è concluso il SiciliAmbiente Documentary Film Festival che, per una settimana, ha portato a San Vito Lo Capo, documentari e corti che narrano il rispetto per l’ambiente & life style cultura, spettacoli, società, tendenze e personaggi Il programma. Entusiasmanti le musiche immortali di maestri come Mendelssohn, Beethoven, Vivaldi, Bach e Schubert

P .57 MERCOLED« 18 LUGLIO 2018 14. life & style - vEyes · a Faenza Indipendente significa investire su sÈ stessi . CosË Giordano San-giorgi spiega lo spirito del Mei, presentando

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

LA SICILIALUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016

.57la PPOLITICA

MERCOLEDÌ 18 LUGLIO 2018

14.

L’EVENTO. LA PRIMA MONDIALE NELL’ANFITEATRO “DALLA”

La “vEyes Orchestra” a Milodove il sogno diventa realtàUn ensemble unico al mondo, con la direzione del Maestro Luigi Marianicomposto da 50 professionisti, tra vedenti, ipovedenti e non vedenti

SALVO SESSA

Un sogno diventa realtà inuna serata magica sotto uncielo stellato. Il sogno èquello degli orchestrali del-

la “vEyes Orchestra”, diretta dalmaestro Luigi Mariani – ensemble u-nica al mondo, composta da cin-quanta professionisti, tra vedenti, i-povedenti e non vedenti – che hannodebuttato lunedì sera, in prima mon-diale, a Milo, nell’anfiteatro “LucioDalla”. La serata - condotta da Rug-gero Sardo - è stata aperta dall’ou-verture Le Ebridi (conosciuta anchecome La grotta di Fingal) di FelixMendelssohn. Come per magia – co-me ha sottolineato il conduttore pri-ma dell’inizio del concerto – i musi-cisti della “vEyes Orchestra”, direttidalla bacchetta “magica” lumine-scente del maestro Luigi Mariani,che ricorda quella di Henry Potter,hanno riprodotto con i loro strumen-ti, con la loro arte, con il loro impa-reggiabile talento, grazie anche i gio-chi di luce che hanno accompagnatol’esecuzione del brano, il suono delmare e delle onde, creando tanta e-mozione tra gli spettatori.

C’è da dire che la “vEyes Orchestra”ha regalato al pubblico un repertorioclassico “appetibile e colorato” – co-me l’ha definito lo stesso direttored’orchestra, anch’esso non vedente,docente al Conservatorio “GiuseppeVerdi” di Torino – composto dallemusiche immortali di maestri comeMendelssohn, Beethoven, Vivaldi,Bach e Schubert. Al debutto di lunedìsera della composita “vEyes Orche-stra” c’erano due importanti nomidel panorama della musica classicaitaliana: il maestro Francesco Mana-ra, primo violino alla Scala di Milanoe il violinista Enrico Groppo, docentedal 2012 del Conservatorio di Torino,già primo violino dell’orchestra Raidi Milano. La costituzione dell’or-chestra, che oggi riunisce cinquantamusicisti dai quattordici ai quaran-t’anni, vedenti, ipovedenti e non ve-denti, di tutta Italia, si sviluppa all’in-terno del progetto “La musica oltre lebarriere” della onlus “vEyes” - fon-data da Massimiliano Salfi, docentedi Materie Informatiche nell’Univer-sità degli Studi di Catania - che si oc-cupa di progetti sociali e di ricercascientifica no profit in favore dellepersone affette da distrofie retinicheereditarie, soprattutto bambini, che

vanno incontro alla cecità. «La disa-bilità visiva non è una malattia - haspiegato Massimiliano Salfi, al mi-crofono di Ruggero Sardo nell’inter-mezzo del concerto - ma una condi-zione, da accompagnare con il giustoausilio per permettere ai bambini disviluppare capacità e talenti». «Ilprogetto di “vEyes Orchestra” – ha ri-velato il docente universitario - na-sce all’incirca due anni fa. Avendoscoperto che le orchestre non sonoaccessibili poiché non esistono ausiliche permettono di convertire il mo-vimento delle mani del direttore inqualcosa che può fruire chi non vede,abbiamo così sviluppato un ausilioche permette di sopperire a questoproblema. Ci siamo detti: giacchécon questi strumenti possiamo ren-dere accessibile l’orchestra a chi nonvede, perché non fondarla, metten-do insieme orchestrali vedenti, nonvedenti e ipovedenti. Dopo un annodi prove, di ricerche di musicisti intutta Italia, siamo qui stasera per ildebutto, in prima mondiale della no-stra orchestra». Sorge spontaneochiedersi come fa chi non vede a leg-gere lo spartito. «Ci sono orchestraliipovedenti – ha spiegato Salfi - dotatidi tablet, dove la nota viene ingran-dita sullo schermo e fatta scorrerenota per nota, chi non vede per nien-te ha degli ausili che gli consentonodi imparare a memoria lo spartito,mentre il direttore dell’orchestra hauna bacchetta che lascia una scia lu-minosa in modo da essere visibile achi un basso visus. La bacchettamanda inoltre un clic facendo diven-tare una sorta di “metronomo uma-no” lo stesso direttore d’orchestra.«Con il concerto di stasera – ha con-cluso il fondatore della onlus “vEyes”- vogliamo fare dimenticare al pub-blico che ci sono orchestrali vedentie non vedenti, vogliamo che la gentetorni a casa emozionata da un’esibi-zione straordinaria, senza che siaimportante capire chi dei musicistivede e chi no». «Lo spirito dell’orche-stra – ha commentato il maestro Ma-riani – è quello di unire culture, vistoche anche la disabilità è anch’essauna cultura, in una società che devefare i conti con tutte le diversità, dalmigrante alla persona che per legge-re deve mettersi più vicino al leggio.La prima difficoltà della mia attivitàprofessionale – ha concluso – è statafar credere a delle persone che avevovoglia di dirigere,nonostante la miadisabilità visiva, di giocare con l’or-chestra. Non è stato facile».

Può un festival che nasce in dife-sa dell’ambiente assegnareun… “cartellino rosso” a chisintetizza invece l’incuria e il

danno? Può, perché non si deve solopremiare chi racconta, ma anche rico-noscere chi si scontra. Capita così cheil SiciliAmbiente Documentary FilmFestival – che per una settimana haportato a San Vito Lo Capo, documen-tari e corti che narrano il rispetto perl’ambiente – ha archiviato la decimaedizione con i riconoscimenti asse-gnati dalla giuria professionale. Nonsolo, ha assegnato all’unanimità un“cartellino rosso” alla Monsanto, lamultinazionale americana leader nelcampo degli Ogm, perché “riesce adessere uno degli antagonisti controcui combattere, in tre film su otto traquelli presentati al festival”, ovvero“Burkinabè Rising”,“Colombie Poisonvs Poison”, “Das Sistem Milch”.

Il documentario che ha vinto il Si-ciliambiente è lo sloveno “The lastice hunters” di Jure Breceljnik e Ro-zle Bregar, viaggio nel cuore freddodella Groenlandia, tra i componentidelle sue comunità più antiche,

sconvolte da un processo di moder-nizzazione. Secondo premio al filmspagnolo/belga “La Jungle” di YvesDimant, affresco sui volontari che la-vorano con e per i rifugiati, tra acco-glienza, empatia e contraddizioni. La

giuria ha voluto assegnare anche unamenzione speciale a “La finestra sulporcile” di Salvo Manzone che haguadagnato anche il Premio del pub-blico: uno sguardo ironico sui rifiutivisti e narrati da una finestra. Il pre-mio dell’Archivio Aamod, che affian-ca il SiciliAmbiente sin dalle prime e-dizioni, è andato invece ad un altrofilm italiano, “Gli anni verdi” di Chia-ra Bellini, la difesa dell’ambiente vi-sta dal basso. Il premio Diritti umaniassegnato da Amnesty InternationalItalia e Sicliambiente va a “Burkina -bè Rising - the art of resistence inBurkina Faso” di Iara Lee che raccon-ta la rivoluzione del 2014. Menzionespeciale ad un altro film italiano, “Lagiornata” tramite cui Pippo Mezza-pesa disegna il mondo (ancora attua-le) del Caporalato.

Diretto dal regista Antonio Bellia,con la direzione organizzativa di

Sheila Melosu, il festival ha propostofilm che raccontano soprattutto sto-rie legate al rispetto dell’ambiente,come anche le ferite che l’ecosistemamondiale sopporta ogni giorno. I la-vori sono stati giudicati dal giornali-sta e critico cinematografico Mauri-zio Di Rienzo, dai registi Luca Ribuoli,Antonietta De Lillo e Yvonne Scio. Diuna seconda giuria hanno fatto partel’autore e regista Nico Bonomolo, vin-citore della scorsa edizione del Sici-liAmbiente per la sezione “animazio -ne”, Maurilio Mangano e Claudio Oli-veri (Aamod). Il primo premio dellasezione Corti è andato invece ex-ae-quo a “Blueberry spirits” di Astra Zol-dnere e all’opera prima “Tangente” diJulie Jouve e Rida Belghiat. Assegnatoanche il Premio Ttpixel a “Welcometo Europe” di Celia Hernandez. Infine,la sezione Animazione, vinta da“Blau” di David Jansen.

A fine settembre

Il Meetingdelleetichetteindipendentia Faenza

«Indipendente significainvestire su sé stessi».Così Giordano San-giorgi spiega lo spirito

del Mei, presentando a Milanola 23ª edizione del Meeting del-le etichette indipendenti, da luifondato e diretto, in program-ma dal 28 al 30 settembre aFaenza (Ravenna). Una rasse-gna che omaggia passato e pre-sente della scena con il PremioPimi 2018 ai toscani Zen Circus,in onore dei loro 20 anni di car-riera, e il Premio speciale Mei aiLacuna Coil per il medesimotraguardo, entrambi protagoni-sti del concerto di sabato 29 inPiazza del Popolo.

Un altro riconoscimento allastoria dell’indie italiano è il pri-mo Premio Pimi Extra/Progettiesclusivi, che sarà assegnato a

Mauro Ermanno Giovanardi peril disco “La mia generazione”nella serata del Premio dei Pre-mi al Teatro Masini, sabato 29: ilcontest è dedicato ai vincitoridei dieci premi dedicati ad al-trettanti leggendari cantautori,e durante la serata si esibirannoanche Roberto Angelini e Rodri-go D’Erasmo con uno omaggio aNick Drake. Domenica 30 è in-vece il giorno dei Pivi per il mi-glior videoclip indipendente: itoscani Piccoli Animali senza E-spressione saranno premiaticon il regista Dario Ballantiniper il loro video 'In camminòcon il Premio Speciale Pivi 2018.Un evento speciale domenica30 al Teatro Masini sarà la gior-nata dedicata ai 40 anni dellaLegge Basaglia con lo spettacolo“Interiezioni” di Pierpaolo Ca-povilla e il maestro Paki Zenna-ro e in apertura il duo Psicantria.Tra gli altri nomi in cartelloneRezophonic con i Lacuna Coil,Gio Evan, Celeb Car Crash, LaMunicipal I Figli dell’Officina, LaStanza di Greta, Ylenia Lucisa-no, Renato Caruso, il rapper Pe-ligro e Giuseppina Torre.

GLI ZEN CIRCUS

San Vito Lo Capo

Il cinema“sposa”l’ambientetra premie denunce

Si è concluso ilSiciliAmbienteDocumentaryFilm Festival che,per unasettimana, haportato a SanVito Lo Capo,documentari ecorti chenarrano ilrispetto perl’ambiente

&life stylecultura, spettacoli, società, tendenze e personaggi

Il programma.Entusiasmanti le musicheimmortali di maestri comeMendelssohn, Beethoven,Vivaldi, Bach e Schubert