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di Sonia Masini Per essere un ecomostro, non era nem- meno così brutto. Poi, ammettiamolo, noi che da tempo eravamo abituati alla sua ingombrante presenza salendo e scendendo dall'Appennino, in fondo gli eravamo un po' affezionati. Ma ora che l'abbiamo fatto saltare in aria, riconsegnando ai nostri sguardi un angolo di verdi montagne per troppo tempo negatoci, l'ecomostro di Felina non ci manca neanche un po'. Forse ci si abitua anche alla bruttura, ma poi come ci si sente sollevati quan- do possiamo riappropriarci di uno scorcio di mare o di montagna o di un edificio che rispetti il senso delle proporzioni, l'armonia nelle forme e nei colori! Il "botto" di Felina, rimbombato su tutti i media nazionali, ha rappresen- tato sicuramente il passaggio simboli- camente più forte nel cammino che la Provincia di Reggio Emilia ha intrapreso per valorizzare il paesaggio e che con la Biennale omonima ha trovato una prima fase di attuazione. Biennale che è un evento, o meglio una serie di eventi forse tra i più prestigiosi, non solo a livello nazionale, ma che rappresenta soprattutto un nuovo modo di concepire e di vivere il nostro territorio. Attraverso queste iniziative, ma so- prattutto con un Assessorato dedicato al Passaggio, la Provincia di Reggio Emilia ha inteso lanciare una sfida: quella di promuovere e realizzare una nuova idea di cultura che tenga insie- me produzione della ricchezza e cura del paesaggio, diffusione del benessere e rispetto per l'ambiente, tutela dei beni architettonici e crescita dei saperi e del senso dell'armonia, promozione magazzino L'assessore Giuliana Motti traccia un primo bilancio della Biennale in corso e propone i temi forti su cui si dovrà lavorare. La provincia di Reggio Emilia scelta dalla Regione per il progetto pilota per il Piano Paesistico regionale. A fine anno un convegno internazionale La Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia è al suo anno zero, ma ha già proposto importanti eventi di riflessione intellettuale e artistica, oltre alla demolizione del tristemente noto ecomostro di Felina. Il successo della festa del 28 maggio, alla quale hanno partecipato migliaia di persone, incoraggia l'Assessorato alla Cultura e Paesaggio a proseguire in questa azione forte di sensibilizzazione rivolta al territorio e alle comunità che lo popolano. La Provincia ha infatti inserito la tutela del Paesaggio tra le sue priorità. La Biennale non è e non sarà solo un momento di spettacolarizzazione o disquisi- zione sofisticata per addetti ai lavori, ma uno strumento di azione concreta per sviluppare le potenzialità reali, le risorse e la ricchezza che il nostro territorio può offrire. Vi proponiamo in questo numero un'intervista all'assessore alla cultura e paesaggio arch. Giuliana Motti per approfondire i temi di una volontà politica nuova e un po' rivoluzionaria. Assessore, il 28 maggio è stata una gran festa, e la notizia dell'ecomostro ha fatto il giro di tutti i tg e dei più importanti media nazionali... Siamo all'anno zero, ma siamo partiti davvero; è partito un ripensamento complessivo delle politiche di governo del territorio che vuole coinvolgere nel profondo la comunità locale, per sensibilizzarla rispetto ai valori che il nostro paesaggio può esprimere. Ripensare significa che si può anche arrivare a demolire qualcosa che in passato è stato realizzato secondo logiche non del tutto congrue. La demolizione ha avuto anche una valenza simbolica allora... Sì, l'ecomostro era il simbolo non solo di singoli interventi un po' sciagurati, ma di un generale e diffuso modo di operare nel nostro territorio che ha agito senza tenere conto delle peculiarità nemmeno quelle di maggior valore. Il paesaggio come valore, il territorio come capitale. Sono concetti che lei cita sempre più di frequente... Infatti. Il bene non riproducibile principale che noi abbiamo oggi è il territorio. Dalle tradizioni, ai cibi, alle connotazioni dei luoghi... queste emergenze costituiscono un valore anche pretta- mente economico, non solo legato al turismo ma alla Supplemento al numero 2, anno 2006 de "La Provincia di Reggio Emilia" - Direttore responsabile Fabio Macchi - Redazione: Corso Garibaldi, 59 - 42100 Reggio Emilia - Proprietà: Provincia di Reggio Emilia Iscrizione al Tribunale di Reggio Emilia numero 957 del 22/12/1997 NUMERO II_GIUGNO 2006 UNA SFIDA CHE VINCEREMO Il paesaggio come capitale PROGETTI A settembre una Summer School a pagina 8 PROGETTI I concorsi banditi dalla Biennale a pagina 2, 3 MUSICHE Al via il festival Tra-Monti a pagina 5 CONTINUA A PAG. 8 P CONTINUA A PAG. 7 Foto Studio 13

P magazzino · di Sonia Masini Per essere un ecomostro, non era nem-meno così brutto. Poi, ammettiamolo, noi che da tempo eravamo abituati alla sua ingombrante presenza salendo

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Page 1: P magazzino · di Sonia Masini Per essere un ecomostro, non era nem-meno così brutto. Poi, ammettiamolo, noi che da tempo eravamo abituati alla sua ingombrante presenza salendo

di Sonia Masini

Per essere un ecomostro, non era nem-meno così brutto. Poi, ammettiamolo,noi che da tempo eravamo abituatialla sua ingombrante presenza salendoe scendendo dall'Appennino, in fondogli eravamo un po' affezionati. Maora che l'abbiamo fatto saltare in aria,riconsegnando ai nostri sguardi unangolo di verdi montagne per troppotempo negatoci, l'ecomostro di Felinanon ci manca neanche un po'.Forse ci si abitua anche alla bruttura,ma poi come ci si sente sollevati quan-do possiamo riappropriarci di unoscorcio di mare o di montagna o diun edificio che rispetti il senso delleproporzioni, l'armonia nelle forme enei colori!Il "botto" di Felina, rimbombato sututti i media nazionali, ha rappresen-tato sicuramente il passaggio simboli-camente più forte nel cammino chela Provincia di Reggio Emilia haintrapreso per valorizzare il paesaggioe che con la Biennale omonima hatrovato una prima fase di attuazione.Biennale che è un evento, o megliouna serie di eventi forse tra i piùprestigiosi, non solo a livello nazionale,ma che rappresenta soprattutto unnuovo modo di concepire e di vivereil nostro territorio.Attraverso queste iniziative, ma so-prattutto con un Assessorato dedicatoal Passaggio, la Provincia di ReggioEmilia ha inteso lanciare una sfida:quella di promuovere e realizzare unanuova idea di cultura che tenga insie-me produzione della ricchezza e curadel paesaggio, diffusione del benesseree rispetto per l'ambiente, tutela deibeni architettonici e crescita dei saperie del senso dell'armonia, promozione

magazzino

L'assessore Giuliana Motti traccia un primo bilanciodella Biennale in corso e propone i temi forti su cui sidovrà lavorare. La provincia di Reggio Emilia sceltadalla Regione per il progetto pilota per il Piano Paesisticoregionale. A fine anno un convegno internazionale

La Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia è al suo anno zero,ma ha già proposto importanti eventi di riflessione intellettualee artistica, oltre alla demolizione del tristemente noto ecomostrodi Felina.Il successo della festa del 28 maggio, alla quale hanno partecipatomigliaia di persone, incoraggia l'Assessorato alla Cultura e Paesaggioa proseguire in questa azione forte di sensibilizzazione rivolta alterritorio e alle comunità che lo popolano. La Provincia ha infattiinserito la tutela del Paesaggio tra le sue priorità. La Biennale nonè e non sarà solo un momento di spettacolarizzazione o disquisi-zione sofisticata per addetti ai lavori, ma uno strumento di azioneconcreta per sviluppare le potenzialità reali, le risorse e la ricchezzache il nostro territorio può offrire.Vi proponiamo in questo numero un'intervista all'assessore allacultura e paesaggio arch. Giuliana Motti per approfondire i temidi una volontà politica nuova e un po' rivoluzionaria.

Assessore, il 28 maggio è stata una gran festa, e la notiziadell'ecomostro ha fatto il giro di tutti i tg e dei più importantimedia nazionali...Siamo all'anno zero, ma siamo partiti davvero; è partito unripensamento complessivo delle politiche di governo del territorioche vuole coinvolgere nel profondo la comunità locale, persensibilizzarla rispetto ai valori che il nostro paesaggio puòesprimere. Ripensare significa che si può anche arrivare a demolirequalcosa che in passato è stato realizzato secondo logiche non deltutto congrue.La demolizione ha avuto anche una valenza simbolica allora...Sì, l'ecomostro era il simbolo non solo di singoli interventi unpo' sciagurati, ma di un generale e diffuso modo di operare nelnostro territorio che ha agito senza tenere conto delle peculiaritànemmeno quelle di maggior valore.Il paesaggio come valore, il territorio come capitale. Sonoconcetti che lei cita sempre più di frequente...Infatti. Il bene non riproducibile principale che noi abbiamo oggiè il territorio. Dalle tradizioni, ai cibi, alle connotazioni deiluoghi... queste emergenze costituiscono un valore anche pretta-mente economico, non solo legato al turismo ma alla

Supplemento al numero 2, anno 2006 de "La Provincia di Reggio Emilia" - Direttore responsabile Fabio Macchi - Redazione: Corso Garibaldi, 59 - 42100 Reggio Emilia - Proprietà: Provincia di Reggio EmiliaIscrizione al Tribunale di Reggio Emilia numero 957 del 22/12/1997

NUMERO II_GIUGNO 2006

UNA SFIDACHE VINCEREMO

Il paesaggio come capitale

PROGETTIA settembre una Summer School

a pagina 8

PROGETTII concorsi banditi dalla Biennale

a pagina 2, 3

MUSICHEAl via il festival Tra-Monti

a pagina 5

CONTINUA A PAG. 8

P

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Foto Studio 13

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Circa 575 ettari: è questa la dimensione dell'area oggetto di questo concorso.Caratterizzata in maniera consistente da zone estrattive (anche di futura attivazione),essa si estende lungo il fiume Enza coinvolgendo parte dei territori comunali di SanPolo d'Enza e Montecchio Emilia.L'ambito è inoltre interessato dalla previsione di una nuova viabilità provinciale cheattraversa parte delle aree estrattive, secondo un tracciato parallelo a quello esistentee traslato verso il fiume.L'attività estrattiva - che ha avuto inizio qualche decennio fa - ha destrutturato ilsistema paesaggistico fluviale, alterandone pesantemente la riconoscibilità.Le proposte presentate non dovranno consistere in un mero ripristino dello stato deiluoghi mediante naturalizzazioni e bonifiche, ma dovranno contemplare interventiprogettuali di più ampio respiro e di maggiore incisività sul paesaggio, anche conmodificazioni morfologiche del territorio.Ai concorrenti si richiede pertanto di elaborare un'ipotesi di ridisegno strutturaledell'area, accompagnato da nuove destinazioni d'uso che - sempre nel rispetto deicriteri di sostenibilità - consentano molteplici modalità di fruizione di quello che sideve riconquistare come "paesaggio ritrovato".Il giusto approccio è quindi quello di prendere le distanze da una concezioneesclusivamente ecologica del paesaggio: è necessario al contrario leggere criticamente- e reinterpretare progettualmente - i caratteri morfologici, naturali ed antropici chepiù caratterizzano il paesaggio della Val d'Enza.

UN IMMENSO TERRITORIO LUNGO L’ENZA SARÀ RIQUALIFICATO GRAZIE ALCONCORSO DI IDEE PROGETTUALI STIMOLATE DAGLI INNOVATIVI PRINCIPIESPRESSI DALLA CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO.

BANDI: I CRATERI SPARIRANNO NEI COMUNI TRA SAN POLO D’ENZA E MONTECCHIO

Pmagazzino Pagina 2 NUMERO II_GIUGNO 2006

Il paesaggio ritrovato

C'è tempo fino al 14 luglio per iscriversi e poter così partecipare ai concorsi banditi dalla provinciadi Reggio Emilia per lo studio di un tratto della variante alla Strada Statale 63, da Castelnovo ne'Monti a Cervarezza, e per il riassetto e riuso di un'area di cave lungo il fiume Enza.Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 13 ottobre 2006, mentre il 28 novembre è la datafissata per la chiusura dei lavori della giuria.

Ecco i premi per ciascun concorso:1° premio euro 12.0002° premio euro 8.0003° premio euro 5.000

I bandi completi, tutta la documentazione e i moduli si iscrizione sono scaricabili dal sitowww.biennaledelpaesaggio.it

Nelle foto l’area oggetto del concorso

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RIVOLUZIONE COPERNICANARISPETTO ALLE PRASSI CONSUETE NELLA SCELTA DEI TRACCIATI

BANDI: MODIFICHE PER UNA MIGLIORE VIABILITÀ NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE

Pmagazzino Pagina 3 NUMERO II_GIUGNO 2006

Il concorso nasce dalla necessità di realizzareun'infrastruttura che, fin dalla sua prima progettazione,tenga conto di tutte le problematiche di inserimentoambientale ad essa connesse. L'importanza del concorsorisiede proprio nel fatto che con esso non si cercheràdi operare "a posteriori", ponendo rimedio, tramiteun'azione di riqualificazione, ad una situazione com-promessa: le migliori idee saranno al contrario utilizzateper progettare e realizzare ex novo la variante stradale.Il nuovo tracciato della SS 63 da Castelnovo ne' Montia Cervarezza, oggetto del bando, migliorerà il collega-mento dei centri abitati dell'alto Appennino reggianocon Castelnovo ne' Monti.Nel suo percorso lambirà alcuni dei luoghi più signifi-cativi e panoramici dell'alto Appennino Reggiano: pertale motivo risulta fondamentale studiarne l'impattosul territorio. In fase di giudizio, saranno premiati iprogetti che, rispetto al tracciato di massima propostodall'Ente, terranno maggiormente conto delle caratte-ristiche salienti del paesaggio sul quale esso incide,nonchè delle relazioni percettive e spaziali con glielementi antropici e naturali con i quali si interfaccia.L'obiettivo è quello di raccogliere proposte che rappre-sentino un'occasione di valorizzazione paesaggistica delterritorio attraversato dall'infrastruttura, coniugandole esigenze di miti-gazione visiva e diinser imento nelcontesto paesisticodella nuova viabilitàcon una sorta di"pianificazione" o"p roge t t a z i one"dell'esperienza sen-soriale dell'utente che- percorrendo la va-riante - sperimentauna percezione di-namica del paesaggiocircostante.

L'idea è nata negli organizzatori il giorno stesso della manifestazione. Ilsuccesso di partecipazione avuto in occasione della festa per l'abbattimentodell'ecomostro di Felina ha indotto lo staff della Biennale del Paesaggio aindire un concorso per materiali fotografici e video realizzati il giornodell'implosione. Tra le migliaia di persone presenti, tante erano quelle attrezzatedi telecamere, macchine fotografiche o anche semplici cellulari.La giornatasi è poi svolta con un programma vario, dai picnic sui prati all'esibizione dellabanda, fra trampolieri, animatori per bambini e naturalmente la grandetombolata ideata dai Kinkaleri e abilmente condotta da Patrizio Roversi, cheha anche intervistato vari protagonisti tra un'estrazione e l'altra. E infine lafragorosa esplosione delle cariche che hanno fatto scomparire l'albergo deipolli in una nuvola di polvere nocciola. Tutto ha contribuito a offrire quindispunti in quantità per chi voleva serbare un ricordo dell'evento. L'Assessoratoalla Cultura e paesaggio della Provincia di Reggio Emilia lancia perciò il

concorso "Scene dall'ecomostro" per raccogliere i migliori video e le migliorifotografie realizzati il 28 maggio a Calcinara di Felina.I materiali selezionati da una giuria saranno raccolti in una pubblicazione ein un dvd prodotto dalla Biennale e passeranno a imperitura memoria. Perpartecipare è sufficiente scaricare il bando dal sito della Biennalewww.biennaledelpaesaggio.it e spedire entro il 21 settembre 2006 i proprilavori alla Segreteria organizzativa della Biennale del Paesaggio in via Vicedomini,3 - 42100 Reggio Emilia. Un massimo di 25 minuti di video girato, fotosingole o anche organizzate in portofolio. Sarà particolarmente apprezzatanei lavori spediti una lettura dell'evento che sottolinei il coinvolgimento ela partecipazione delle persone alla grande demolizione, in coerenza con lafilosofia stessa della Biennale del Paesaggio, che vuole contribuire quanto piùpossibile alla sensibilizzazione delle comunità verso i valori del territorio edella sua tutela.

CONCORSI: LA BIENNALE CERCA VIDEO E FOTO DELL’IMPLOSIONE

Un lungo viaggiotra terra e cielo

UN CONCORSO DI IDEE PER LA VARIAN-TE DELLA SS 63. QUESTA VOLTA SI PAR-TIRÀ DALLE ESIGENZE AMBIENTALI E ILPROGETTO SI INTEGRERA’ ARMONICA-MENTE NEL PAESAGGIO

Nelle foto il tracciato della futura variante stradale

Scene dall’ecomostro

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Tra gli appuntamenti della Biennale del Paesaggio 2006non poteva mancare un'attenzione al tema dei sapori.La stessa Convenzione Europea del Paesaggio insiste suun'accezione ampia del concetto di paesaggio, compren-siva cioè di ogni complessa relazione sociale, economicae culturale che costituisce l'identità di un territorio.Valorizzazione del paesaggio significa, dunque, anchetutela dei giacimenti gastronomici che esso esprime, inuna doppia prospettiva di sviluppo sostenibile e divantaggio competitivo dei prodotti.In Emilia, e in particolare nella nostra Reggio Emilia,l'identità del paesaggio ha forti e sicure radici nei prodottitipici, prodotti che si distinguono per la loro specificitàambientale riscontrabile nelle materie che li sostanziano,nei gesti antichi del lavoro agricolo e artigianale e nelleconsuetudini dell'ospitalità e del consumo.I sapori e la cultura del territorio reggiano diventano iprotagonisti dal 18 giugno al 10 dicembre 2006, con la

rassegna "Ori della Terra Reggiana": una serie di appun-tamenti turistici, culturali e gastronomici che abbraccianotutta la provincia, dal Po alla pedecollina. Dodici tappeall'insegna della riscoperta delle tradizioni contadine adella cultura del territorio, ammirando rocche e castellie ambienti naturalistici di insospettata ricchezza, in un"percorso gastronomico" che spazia dalla mortadellaalla cipolla borettana, dal riso al cicciolo, dal pesce difiume al Lambrusco, dal balsamico al Parmigiano Reg-giano.

Il progetto nasce in seno all'Assessorato alla Cultura eal Paesaggio dell'Amministrazione provinciale con lacollaborazione degli Assessorati alla Cultura e Promozionedel territorio di Correggio e Scandiano, e il coinvolgi-mento dei Comuni di Bagnolo, Boretto, CampagnolaEmilia, Casalgrande, Fabbrico, Novellara, Rio Saliceto,Rolo, Rubiera e San Martino in Rio.

Gli appuntamenti:

Domenica 18 giugnoCastello Guidotti - FabbricoVI Palio del Nocino TradizionaleAssaggi e degustazionimostre:"Il vetro soffiato verde" e "L'Antica farmaciaDavolio Marani"

Domenica 25 giugnoCentro Culturale W.Biagini - Rio Salicetodalle ore 10 alle ore 21Interpretare il LambruscoAssaggi e degustazioniAnimazione per i piccoli

Sabato 1 luglioDomenica 2 luglio RoloIV Riso & Riso in StazioneSabato dalle ore 18 alle 24Domenica dalle ore 10 alle 24Assaggi, degustazionie intrattenimento animato per i piccoli

Sabato 15 luglioDomenica 16 luglioRocca Gonzaghesca - NovellaraMiss Anguria...l'ArditaSabato dalle ore 19.30Domenica dalle ore 17Assaggi e degustazioni

Domenica 3 settembrePiazza dela Solidarietà - Bagnolo in PianoII Sagra dei Prodotti del ContadinoDalle ore 10 alle 24Assaggi e degustazioni

Domenica 10 settembreBorettoMercato del PoDalle ore 9Stand gastronomici e degustazioni

Domenica 1 ottobreSan Martino in Rio - Rocca Estense - vie del centroIII Pigiatura in PiasaDalle ore 10 alle 18Assaggi gratuiti vini

Sabato 14 ottobreDomenca 15 orrobreCorreggio - Palazzo dei PrincipiAlla corte dei Principi del gustoDalle ore 9 alle 21Stand gastronomici

Domenica 15 ottobreSalvaterra di CasalgrandeFiera del gustoDalle ore 9 alle 20Stand gastronomiciSpazio per i piccoli

Domenica 19 novembreVenerdì 24 novembreSabato 25 novembreDomenica 26 novembreScandiano - Rocca dei BoiardoBalsamico Balsami & AromiStand gastronomici, mostre, laboratori

Domenica 3 dicembreRubieraGnocco, salame e...fantasiaStand gastronomici e degustazioni

Domenica 10 dicembreCampagnola Emilia - Piazza RomaIl Cicciolo d'Orodalle ore 9.30 alle 17.30Stand gastronomici

ROLO1 - 2 Luglio Piazza E.Toti (Stazione FS)Sabato 1 luglio dalle 18 alle 24; domenic a 2 lugliodalle 10 alle 24Riso & Riso in StazioneIl legame tra il riso e la piccola Stazione di Rolo,edificata nel 1874, è profondamente radicato nellacultura materiale legata all’economia preindustrialee rafforzato dal lavoro delle mondine che affollavanoquesto luogo, per raggiungere il Piemonte. Il valoredel lavoro di “mondina” non era solo economico,il loro uscire di casa, l’unione nella fatica e nellavoro, hanno generato infatti i primi movimenti diaffermazione della donna, di cui sono lucida testi-monianza le canzoni popolari dei cori di mondine.E sempre quei binari, sempre quella piccola Stazionedi provincia, che ha visto partire e tornare soldatie mondariso durante la guerra, è oggi il ritrovoquotidiano di centinaia di studenti e lavoratori dellabassa raggiana, diretti a Mantova, Carpi, Modenae Bologna.Nella due giorni rolese dedicata al riso si ritroveràquest’atmosfera, il clima di festa delle mondine cheritornano, i balli, i canti, ma anche gli ottimi piattia base di riso gustati nella grande Osteria all’aperto,a due passi dai binari. L’antica riseria, tuttora pro-duttiva, accoglierà i visitatori mostrando il metodotradizionale di pilatura del riso. Per i più piccoli nonmancheranno occasioni di intrattenimento animato.

NOVELLARA15 e 16 luglio nella Rocca di NovellaraSabato 15 luglio a partire dalle 19; domenica 16luglio a partire dalle 17Miss Anguria...l'ArditaAll'interno della Rocca Gonzaghesca, nei due giornidedicati all'anguria novellarese, saranno allestitistand con esposizione di prodotti agro-alimentari,ci saranno spettacoli, musica, animazioni, laboratoricreativi, punti ristoro, sfide tra "divoratori di coco-mera".Le premiazioni del concorso "Miss Anguria", riservatoai cocomeri più pesanti e con il grado zuccherinopiù elevato si terranno domenica alle ore 23.

Questi sono i nostri oriSAPORI: DA GIUGNO A DICEMBRE DODICI APPUNTAMENTI CON IL GUSTO

L’IDENTITÀ DI PAESAGGIO SI ESPRIME ANCHEATTRAVERSO LA CULTURA ENOGASTRONOMICA

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Il festival conFUSION& quest'anno cambia veste e,per la sesta edizione, prende il nome di TRA-MONTI.Si vuole, così, dare rilevanza alla componente paesaggisticadella manifestazione che vede protagonisti alcuni deiluoghi più suggestivi dell'Appennino reggiano, facendolarientrare a pieno titolo tra le attività della Biennale delPaesaggio.Di anno in anno il festival ha visto aumentare il suopubblico variegato disposto a incamminarsi in luoghidove si arriva a piedi, o a cavallo, oppure dove si suonasu crinali di roccia.In programma dal 24 giugno al 15 agosto una serie diconcerti e spettacoli di artisti e gruppi provenienti dallamigliore tradizione musicale italiana e straniera: 10appuntamenti nei suggestivi palcoscenici naturali earchitettonici di Cerreto Alpi, Carpineti (Castello),

Cervarezza (Busana), Casina (Castello di Sarzana),Pratizzano, Ligonchio (centrale Enel e lago della Barge-tana), Collagna (sorgenti del Secchia), e Castelnovo ne’Monti (alla Pietra e in piazza Peretti).Anche TRA-MONTI, come precedentemente conFU-SION&, è un progetto ideato e diretto da GiovanniLindo Ferretti. Organizzato da ATER, esso è promossodalla Regione Emilia Romagna, Provincia di ReggioEmilia, dalla Comunità Montana dell'Appennino Reg-giano, dall'Unione dei Comuni dell'Alto AppenninoReggiano (Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto),Castelnovo ne' Monti, Casina, Parco Nazionaledell'Appennino tosco-emiliano.

tra montiaprire gli occhi alla bellezza

In alto il cielo.Quando la luna piena scavalca il monte il paesaggioha un volto nuovo, illuminato d'antico.Quando la luna si fa nera è la profondità che svelal'universo. In basso, sulla terra, succedono, colorandoil mondo, le stagioni. Dal timido verdeggiare lungoi torrenti e il punteggiare dei fiori dove si ritira laneve allo sbocciare rigoglioso del maggio. Dal verdecoprente profondo dell'estate all'esplosione dei gialli,rossi e amaranto d'autunno.

Tutte le gradazioni del grigio, dall'azzurrino al plum-beo, i ruggine, i viola, stemperati nei bianchi dellastagione del freddo.Muta il paesaggio continuamente. Nel volgere dellestagioni o in poche ore. Nel susseguirsi delle civiltà,degli stili di vita. Dal fiorire all'abbandono. Mutaperché lo abita l'uomo. Muta perché, sovrastante illavorio dell'uomo, si susseguono le ere geologiche.Muta nello sguardo di chi osserva.Muta se varia il punto d'osservazione.

Giovanni Lindo Ferretti

MUSICHE: UNDICI CONCERTI NELLA CORNICE DELL’APPENNINo REGGIANO

Pmagazzino Pagina 5 NUMERO II_GIUGNO 2006

Gli appuntamenti:

Sabato 24 giugnoPGR – Giorgio Canali, Giovanni Lindo Ferretti,Gianni Maroccoloripasso, ribassi, saldiCastelnovo ne' Monti_Piazzale della Pietra di Bismanto-va_ore 21.30Un concerto con canzoni tratte dal lungo percorso artisticodella band iniziato prima con i CCCP, proseguito poi coni CSI e sfociato nell'esperienza dei PGR-Per Grazia Ricevuta.Il gruppo ha cominciato nell’ottobre 2005 la composizionedel nuovo album che vedrà la luce a primavera 2007.

Domenica 25 giugnoQUINTETTO ADRIAMaria Mazzotta (voce), Claudio Prima (organetto, voce),Redi Hasa (violoncello), Emanuele Coluccia (sax tenoree soprano), Alessio Borgia (batteria).pizziche e cantiCerreto Alpi_ore 17.30Linguaggi musicali profondamente diversi ma vicini, nelleassonanze e nei respiri, si congiungono grazie alla ricercacondotta in questi anni dai singoli musicisti che compongonoquesto quintetto, attenti a reinterpretare in chiave personalele melodie e i ritmi di una tradizione (quella salentina daun lato, quella albanese dall'altro) che dà sempre più respiroalle sensibilità musicali ‘moderne’, che ne esaltano l’intensaforza evocativa.

Sabato 8 luglioD'ESPERANTO QUINTETPaolo Simonazzi (ghironda, organetto diatonico, mando-loncello), Patrick Novara (oboe, bombarda, cornamusa,flauti), Riverberi Emanuele (violino), Filippo Chieli (viola,violino), Umberto Fabi (voce).Castello di Carpineti_ore 21.30L'intento del gruppo è quello di ripercorrere le melodie ele danze della tradizione europea, in un cammino chemuove dalle nostre radici (Appennino emiliano) per ricolle-garsi alla comune matrice dell'Europa occidentale. Accantoa questo repertorio il gruppo affianca infatti composizioni"in stile", ben studiate per sottolineare i più intensi passaggimusicali o per completare l'atmosfera delle ballate.

Venerdì 14 luglioCIRCO DIATONICOClara Graziano Organetto, voce, Gigi Capone Giocoliere,Gabriele Coen Sax Soprano & Clarinetto, Giovanni LoCascio Batteria & Percussioni, Rosario Liberti Basso Tuba& Trombone, Andrea Pandolfo Tromba & FlicornoCervarezza (Busana)Piazza 1 Maggio_ore 21.30La magia del circo, la poetica del viaggio continuo, il brividodel trapezio, la baraonda anarchica del clown, l’eleganzaincosciente dell’equilibrista trasferite in musica, in unfunambolico swing gitano che non è insensibile ai richiamidella musica popolare italiana, del klezmer e del jazz.

Venerdì 14 luglioPETRA MAGONI (voce)FERRUCCIO SPINETTI (contrabb.)Casina, Castello di Sarzano_ore 21.30La coraggiosa formazione, nata quasi per gioco nel 2003:lei è una cantante con alle spalle studi di canto classico emusica antica e varie esperienze nel rock, nel pop e neljazz, lui è il contrabbassista degli Avion Travel. "MusicaNuda" è il titolo che danno al loro progetto di voce econtrabbasso.

Domenica 23 luglioBUTTERI D’ALTA MAREMMASpettacolo equestrePratizzano (Ramiseto)_ore 15.30Varie dimostrazioni di antichi giochi equestri tipici dellaMaremma come il Gioco della rosa, la Staffetta, il Carosello.I Butteri, personaggi dall'alone eroico, con i loro cavallihanno affrontato più di ogni altro la natura ostile e selvaggiadella Terra di Maremma.

Lunedì 24 luglioTRA-MARE TRA-MONTIGiovanni Lindo Ferretti, Ambrogio Sparagna, MimmoEpifani, Clara Graziano, Lorenzo Esposito, Erasmo Treglia,Riccardo LaganàCastelnovo ne' Monti_Piazza Peretti_ore 21.30Il nuovo progetto di Giovanni Lindo Ferretti che unisce lesue composizioni e le sue originali scansioni ritmiche emelodiche alle composizioni, alle invenzioni e all’energiadell’organetto di Ambrogio Sparagna. Insieme a loro altrivalidi musicisti, tra cui il virtuoso di mandola puglieseMimmo Epifani, tutti insieme “in viaggio” per realizzare

un originalissimo spettacolo dedicato alle piazze e ai repertoridi strada e di animazione.

Domenica 30 luglioPASCOLARE PAROLE, ALLEVARE PENSIERIGiovanni Lindo Ferretti (voce, senso), Lorenzo Esposito(voce), Raffaele Pinelli (organetto), Ezio Bonicelli (violino)Ligonchio, Centrale Enel_ore 21.30Su un palcoscenico spoglio con luci bianche e quattroseggiole, una voce legge, recita, salmodia, canta, creandocon una seconda voce suggestioni che portano lo spettatorefuori dallo spazio e dal tempo.

Sabato 12 agostoBORTE nuova musica dalla MongoliaCollagna, Sorgenti del SecchiaPasso del Cerreto_ore 16.00

Domenica 13 agostoBORTE nuova musica dalla MongoliaLigonchio, Lago della Bargetana_ore 16.00Il quintetto di BORTE è formato da virtuosi di strumentitradizionali ed è assimilabile ad una vera e propria formazione“da camera” della quale fanno parte eccezionali esecutoridi morhin khoor (strumento ad arco dalla caratteristicaforma a ferro di cavallo simile al nostro violoncello), con-trabbasso a tre corde e yatga (arpa popolare). L’amalgamasonoro e timbrico risulta molto esotico ed affascinante efa da tappeto per le voci in stile khoomi, la tradizionalemodalità del canto mongolo di emettere una voce di golache permette di rendere molto distinti gli armonici, alti ebassi, della linea melodica che viene cantata.

Martedì 15 agostoFUNK OFF Marching Bandsfilata per le vie del paese e concerto finaleCastelnovo Monti, Piazza Peretti_ore 21.30La migliore marchin’ band italiana, l’ultima grande scopertadi Umbria Jazz, chiuderà questa edizione di Tra-Monti. Sitratta di uno scatenatissimo gruppo di quindici elementiche rilegge ed ammoderna la lezione di New Orleans edelle bande folkloristiche italiane in nome di George Clinton,Maceo Parker, James Brown ma anche di Frank Zappa odelle nuove tendenze hip - hop e jungle, unendo alla musicail movimento e la coreografia.

L’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito

ConFUSION& incontra la Biennale e nasce Tra-Monti

Aprite gli occhi alla bellezza

Giovanni Lindo Ferretti

Page 6: P magazzino · di Sonia Masini Per essere un ecomostro, non era nem-meno così brutto. Poi, ammettiamolo, noi che da tempo eravamo abituati alla sua ingombrante presenza salendo

Si è riunito ufficialmente lo scorso 13 maggio ilComitato Scientifico della Biennale del Paesaggio. Diesso fanno parte nomi illustri appartenenti a diversicampi del sapere: l'antropologo Marc Augè, l'espertodi comunicazione Giulio Bizzarri, lo scrittore ErmannoCavazzoni, il geografo Franco Farinelli, l'architetto epianificatore Roberto Gambino, il regista ErmannoOlmi, il biofisico Ruggero Pierantoni, il giuristaRiccardo Priore e il ministro Giulio Santagata. Lascelta di un Comitato Scientifico caratterizzato dauna tale eterogeneità è stata pensata e voluta proprioin ragione delle complesse accezioni che il concettodi paesaggio raccoglie in sè e per permettere unavisione globale di ciò che implica agire sul territorio.

In particolare, durantequesto primo incontroè stata rimarcatal ' importanza de ld o p p i o b i n a r i oall'interno del quale laBiennale si muovequest'anno (e ancorp iù s i muove r ànel l 'ediz ione del2008), promuovendoal suo interno tanto attività culturali, di sensibilizza-zione ai temi del paesaggio, quanto azioni concretedi intervento sul territorio.

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“L’ombra del paesaggio”di Massimo QuainiEdizioni DiabasisPartendo dalla sua Liguria, amata daShelley, Ruffini, Calvino, Montale –l'autore affronta geograficamente iltema del paesaggio proponendo lavirtuosa utopia del "paesaggio con-viviale", in cui l'uomo e la naturavivono in rispettosa armonia, l'unicacapace di conservare reciprocamentela vita. La questione paesaggistica –la disposizione a vedere un territorio

come insieme di natura e cultura, storia – è oggi di grandeattualità, a causa dei processi economici della globalizzazionee delle devastanti possibilità delle tecnologie applicate alterritorio. Non è però meno vero che un approccio di questotipo è applicabile solo alla scala di una singola regione. La

Liguria è una regione che per storia e per collocazione geograficaha di fatto costituito fin dal secolo XIX un importante labora-torio delle politiche territoriali e paesistiche. L'esperienza ligure– che nel libro è attraversata tanto nelle sue componentiletterarie (Italo Calvino) quanto nelle sue componenti scienti-fiche e operative nel campo delle scienze storico- geografichee dell'urbanistica (Renzo Piano), stretta nella dinamica tra lelogiche competitive dei flussi globali e quelle di natura piùconviviale – costituisce un caso di studio la cui conoscenzadiventa necessaria per affrontare la questione paesaggistica inqualsiasi altro contesto e per capire i limiti e le contraddizionidi un futuro in cui siamo già immersi.�

“Il grigio oltre le siepi.Geografie smarrite e racconti del disagio in Veneto”A cura di Francesco Vallerani e Mauro VarottoNuova dimensioneOggi il Veneto è senz'altro più "grigio", per l'enorme espansione

del cemento e per il disagio di unnumero crescente di abitanti dinanzial proseguire indisturbato delle dina-miche, sempre più aggressive e rapide,della rendita fondiaria che premia iltornaconto di pochi e magari solo perbreve tempo. Il grigio oltre le siepi cuifa riferimento il titolo di questo libro,tuttavia, non è solo il colore degliorizzonti del Veneto contemporaneo.Richiama il rischio dell'assenza stessa di orizzonti, il coloredello spaesamento, dello smarrimento interiore che assale chiprova a guardare oltre il proprio backyard, oltre il fragileparavento che limita la proprietà privata, oltre il vantaggioeffimero di un'azione speculativa. Siepi reali e metaforichedifendono il raggiunto traguardo del benessere individuale,ma impediscono di allungare lo sguardo verso spazi e tempipiù ampi, di pensare a prospettive di senso condivise. Perquesta terra e per queste genti.

Il paesaggio in libreria

L’eclatante demolizione dell’Ecomostro di Felina avvenuta il 28 maggio scorso rappresentaun importante punto di svolta nelle politiche di tutela del paesaggio appenninico.L’Assessorato alla Cultura e al Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia e il Comune diCastelnuovo ne’ Monti, cui va il merito della operazione - organizzata nell'ambito della primaedizione della Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia -, dimostrano la capacità di un rinnovataattenzione per le strategie di valorizzazione del nostro territorio. La speranza è che la demolizionediventi il manifesto di un impegno che prevenga futuri episodi in coerenza non solo all'articolo6 della Convenzione Europea del Paesaggio, ma soprattutto all’art.9 della Costituzione dov'èsancita la Tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione.Purtroppo, gli ecomostri sono solo gli esempi più rilevanti di un processo di degrado diffuso,di una quotidianità fatta di piccole e grandi continue angherie difficili da controllare econtenere. Occorre che si torni a un bilancio positivo tra metri cubi edificati e qualità delcostruito predisponendo ed incentivando adeguate normative, azioni di controllo e disensibilizzazione dell’opinione pubblica.Il paesaggio è di tutti: una risorsa importante, in parte compromessa; è il prodotto storico dellacultura e del lavoro dell’uomo sulla natura ed elemento costitutivo della stessa identità dellecomunità locali.La cornice della Biennale del Paesaggio, cui l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggistie Conservatori della Provincia di Reggio Emilia ha concesso il proprio patrocinio, può costituirela nascita di un centro di attenzione in grado di promuovere la cultura del territorio, diriorientare le politiche di sviluppo, guardando al “paesaggio” e alla definizione data dallaConvenzione Europea come obiettivo strategico e organico allo sviluppo della propria azione,che vede soprattutto nelle misure di divulgazione e sensibilizzazione un ruolo primario perrafforzare la condivisione delle scelte coerenti alle risorse del territorio.Le premesse all’evento, maturate dall'esperienza di laboratorio degli "Amici dell'ecomostro",associazione composta da studenti e liberi professionisti legati allo IUAV-Università degli Studidi Venezia, nonostante non abbia potuto assicurare il riuso dell’edificio, dimostra tuttavia lecapacità di sviluppare qualità di progetto da parte di giovani architetti. L’Ordine esprime

l’auspicio che la riqualificazione del paesaggio possa sempre più essere occasione per avvalersidelle sensibilità e competenze delle nuove generazioni di professionisti, quali protagonisti diuna rinnovata cultura.

Walter Baricchi Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di RE

L’INTERVENTO DI WALTER BARICCHI

Si è riunitoil comitato scientifico

A partire dalla fine di maggio è stato pubblicato onlineil nuovo sito internet della Biennale del Paesaggio:www.biennaledelpaesaggio.it.Nella cornice di una rinnovata veste grafica, è orapossibile usufruire di nuove funzionalità e servizi. Varidocumenti scaricabili in formato word o pdf sintetizzanoe documentano tutte le iniziative svolte, illustrandoneconcetti e contenuti, mentre la nuova sezione "links"contiene i riferimenti a vari siti interessanti per ciò checoncerne il tema del paesaggio. La possibilità di iscriversidirettamente alla newsletter della Biennale del Paesaggio(per ricevere tramite email tutti gli aggiornamenti sulleiniziative) e la presenza di video e filmati di vario generecompletano l'offerta del nuovo sito.

IL NUOVO SITO WEB

La Biennaleè on-line

Un momento della festa per l’abbattimento dell’ecomostro_Foto Studio 13

Ermanno Olmi

“Questa è una svolta”

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produzione, ai nuovi mestieri, alla capacità di penetrazione dei mercati che può esisteresolo all'interno di un contesto territoriale di alto profilo qualitativo. L'immagine deinostri prodotti enogastronomici di punta, per esempio, non può più essere disgiuntada una chiara immagine qualitativa del territorio. Non per caso il convegno internazionaleprevisto per la conclusione di questa prima edizione della Biennale sarà dedicato altema del "paesaggio come capitale".Un tema poco approfondito per ora, forse perfino superficialmente osteggiato...Dobbiamo superare un approccio meramente estetizzante al paesaggio per valorizzarnele potenzialità anche economiche secondo un atteggiamento di pragmatismo illuminatoche sappia recepire la complessità del concetto di paesaggio che la convenzione europeadel 2000 ha espresso chiaramente. Tutelare il paesaggio conferisce un valoreCiò che accade oggi pare però schiacciato sulla piattezza di logiche di forte sfrutta-mento...Il nostro territorio, per esempio quello agricolo, è come in attesa... di essere urbanizzato.Mentre si può capitalizzare nel suo complesso con ben altre modalità, che vanno dalturismo alla specializzazione dell'agricoltura, alla produzione dell'energia con le biomassee altro ancora. Lo sfruttamento economico meramente urbanistico restituisce subitoun "più" nel lotto ove intervengo, ma mi costringe poi a pagare un prezzo su tutto ilterritorio per la complessiva perdita di qualità che subisce. Dobbiamo fare nostraquesta consapevolezza.Quali piani coinvolge questa impostazione delle strategie?La finanza pubblica dei comuni è sostenuta dalle costruzioni, tramite l'Ici, gli oneridi urbanizzazione e le possibilità di accordo coi privati sulle grandi aree. Ma si perpetuacosì un'urbanizzazione non strettamente necessaria, in favore di logiche immobiliariche finanziano casse pubbliche oggi povere di risorse. La finanza pubblica non puòessere sostenuta dalle costruzioni, altrimenti non avremo mai un meccanismo virtuosoe si continuerà ad agire in una logica di sfruttamento delle aree.Ma quali alternative ci sono?Bisogna ampliare gli scenari della programmazione urbanistica calibrando la destinazionedi risorse che continuino a dare appeal economico agli interventi, permettendo peròal contempo di destinare i prelievi fiscali all'implementazione di nuove infrastrutturepubbliche e servizi. Bisogna far incontrare la necessità di utili da parte delle impresecon le necessità di interesse generale, facendo in modo che in questa dialettica la forzacontrattuale dei soggetti coinvolti non sia sbilanciata in favore di una delle parti.Di questo si parlerà nel convegno che concluderà la Biennale?Sì. E possibile porsi gli obiettivi di una rigenerazione urbana, oltre che dello sviluppodelle aree e delle nuove aree, applicando modelli già sperimentati altrove. Negli Usa,per esempio, molti stati utilizzano il sistema degli "Impact Fees": prelievi fiscali unatantum che vanno a sostenere interventi di riqualificazione della città pubblica all'internodi disegni unitari in base agli scopi perseguiti dalla pianificazione. Il tema è moltocomplesso e merita vasti approfondimenti.La nostra provincia è chiamata a recitare un ruolo guida in regione sul pianopaesistico. Si parlerà anche di questo?La riflessione del convegno si concluderà con le prime linee del Piano paesistico, che

compete alla Provincia ed è all'interno dello strumento del PTCP: sarà pensatoapplicando la convenzione europea e l'accordo Stato-Regioni. La Regione fa il Pianopaesistico, la Provincia lo sviluppa sul proprio territorio e i singoli Comuni si adeguano.La Regione ha scelto la provincia di Reggio Emilia come progetto pilota.La Biennale del Paesaggio è quindi un progetto organico a questa grande riflessionein atto?Infatti. Scendendo nel concreto, i due bandi di idee sulla variante alla SS63 e sul riusodelle cave lungo l'Enza sono funzionali a queste esigenze di pianificazione.Per la prima volta costruiremo una strada ponendoci in anticipo il tema dell'impattoambientale del progetto, e non procedendo a mitigazioni successive all'intervento. Ilbando chiede ai progettisti di contestualizzare l'infrastruttura dal punto di vista delpaesaggio nel momento in cui la si progetta, non dopo.E il bando sulle cave?Il territorio coinvolto è enorme: da Montecchio a San Polo sulle sponde del fiume,ove ci sono dei veri e propri crateri. Il ripristino di questo ambiente, oggi quasi lunare,necessita di idee forti, oserei dire sul confine con la Land Art. Recupereremo anchein questo caso un valore inestimabile.E’ in cantiere nel programma della Biennale anche una mostra sulla cartografiastorica...Uno degli elementi di conoscenza necessari per approntare un piano paesistico ènaturalmente l'analisi storica. Ho ritenuto importante approfondire questo aspettotramite lo studio di materiali che si sono sùbito rivelati perfettamente idonei anchea un utilizzo espositivo. Molti di essi hanno un fascino emozionale che non mancheràdi colpire la suggestione dei visitatori anche meno competenti.Recep, la rete europea degli enti regionali e locali è ufficialmente nata con la firmadi Strasbrugo. La Provincia di Reggio Emilia c'era.Abbiamo partecipato con poche altre province alla costituzione di una rete europeadi amministrazioni che possano collaborare per fare rete, nella tutela del paesaggio.Noi ci siamo presentati all'appuntamento avendo già all'attivo la prima edizione dellaBiennale con tanto di abbattimento di un ecomostro.La nostra provincia soffre di un ritardo nella dotazione di infrastrutture che lacondiziona sul piano della competitività nelle difficili dinamiche tra distrettiproduttivi. Siamo quindi chiamati ad affrontare la necessità di un adeguamento,proprio in un momento in cui paiono maturare tutti i presupposti per poterfinalmente agire seguendo standard progettuali evoluti, di compatibilità dellosviluppo con quella visione più ampia e complessa del valore del Paesaggio comelo abbiamo fin qui descritto.Questo tema mi sta molto a cuore. La viabilità ne costituisce il nodo nevralgico. Stiamolavorando al Piano della mobilità in modo congiunto con il comune capoluogo. Lanostra provincia è costruita per andare in macchina punto. Dobbiamo ribaltare questalogica. Ne deriva la necessità di una serie di interventi forti in favore dei trasportipubblici, sfruttando le possibilità che vengono anche dal mezzo ferroviario, dall'usodi metropolitane leggere, seguendo esempi che esistono nel panorama internazionaleanche vicini a noi. La nostra provincia è tradizionalmente sensibile ai temi di interessegenerale, collettivo. Sono fiduciosa sul fatto che saprà rispondere positivamente allenostre sollecitazioni.

SEGUE DALLA PRIMA

LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA RAPPRESENTATA DALL’ASSESSOREALLA CULTURA E AL PAESAGGIO GIULIANA MOTTI

Il 30 maggio 2006 è stata finalmente costituita a Strasburgola Recep-Rete europea degli enti locali e regionali per l'attuazionedella Convenzione Europea del Paesaggio. Firmatari i rappre-sentanti di venti enti territoriali provenienti da sei diversi Statieuropei, tra cui nove regioni e quattro province italiane. Erapresente all'incontro per la Provincia di Reggio Emilia l'assessorealla Cultura e paesaggio architetto Giuliana Motti.Gabriella Cundari, Assessore all’Urbanistica ed al Governo delterritorio della Regione Campania, è stata eletta alla presidenzae dovrà riunire l’Assemblea generale entro sei mesi. Nominatianche Riccardo Priore, funzionario del Consiglio d’Europa eAgostino Di Lorenzo, dirigente della Regione Campania,rispettivamente, direttore e vice-direttore.

L'attivitàRecep nasce con l'obiettivo di favorire la conoscenza e l’appli-cazione della Convenzione Europea del Paesaggio a livellolocale e regionale, svolgendo attività di supporto in ambitotecnico-scientifico, ma anche politico e amministrativo. Inquesta prospettiva, opererà nel rispetto delle costituzioni, dellelegislazioni, degli atti amministrativi e dei trattati in vigorenegli Stati interessati per diffondere una cultura del paesaggiotra i paesi membri; assisterli nei processi decisionali presso isingoli Stati, le istituzioni europee ed altre Organizzazioniinternazionali competenti; infine per promuoverne la con altrienti territoriali, compresi gli organismi di gestione delle areeprotette, le organizzazioni non governative, le università ed icentri di ricerca pubblici e privati impegnati in attività correlateal paesaggio. La Recep potrà contribuire ad aprire per gli entiterritoriali interessati delle concrete possibilità di sostegno a

livello comunitario per le proprie attività. A livello continentale,si attiverà per promuovere il Premio del paesaggio del Consigliod’Europa, previsto dall’Articolo 11 della relativa Convenzioneeuropea.

L'assettoLa Recep è un’organizzazione internazionale di tipo nongovernativo, liberamente costituita da enti locali e regionali diStati membri del Consiglio d’Europa nel quadro del dirittocivile alsaziano-mosellano. Ha sede legale a Strasburgo, cittàdel Consiglio d’Europa. I membri sono gli enti locali e regionalieuropei di stati a loro volta appartenenti al Consiglio d’Europache abbiano sottoscritto la Convenzione Europea del Paesaggio.La Recep avrà un Consiglio direttivo e un Comitato scientifico.

La genesiIl Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa– organo, lo si ricorda, all’origine della Convenzione Europeadel Paesaggio – auspicò la creazione di un organismo europeoformato di enti locali e regionali teso a motivare e sostenere,tecnicamente e politicamente, gli stessi enti locali e regionalinel momento in cui sarebbero stati chiamati ad applicare iprincipi della Convenzione sul territorio. In risposta a questostimolo, le autorità della Regione Campania, con quelle delParco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, oltre a unteam tecnico-scientifico appositamente formatosi, hannopromosso la nascita di questa rete. Un gruppo di regioni italianecoordinate dal Piemonte, avvalendosi del sostegno tecnico delConsiglio d’Europa, ha elaborato una prima bozza di statutodella Recep poi approvata a margine della Conferenza organizzata

a Bologna il 7maggio 2004 dallaRegione Emilia-Romagna sul tema:“Paesaggi senzaconfini”. L’11 no-vembre dello stessoanno, la bozza èstata presentatad a l l a Re g i o n eCampania, enteterritoriale promo-tore, alla Confe-renza dei Presidentidelle regioni e delleprovince autonomeitaliane, che l'haapprovata all’una-nimità. Tenutoconto di questi svi-luppi, il Presidentedel Congresso e ilPresidente dellaRegione Campaniahanno indetto la prima Conferenza degli enti locali e regionalidegli Stati membri del Consiglio d’Europa per l’applicazionedella Convenzione Europea del Paesaggio tenutasi a Napoli il2-3 dicembre 2005.è quell'occasione che il documento viene discusso e condivisoin un contesto europeo, dai rappresentanti politici degli entiterritoriali interessati.

A STRASBURGO È NATA LA RECEP

arch. Giuliana Motti

Una rete europea per il paesaggio

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di eventi ed espressione artistica. Per far sì che i reggiani si riapproprino di un paesaggiomeraviglioso e suggestivo, per troppo tempo trascurato ed offeso, e incomincino a pensarloe a viverlo come un bene diqualità, che ciascuno può recu-perare, restaurare, far crescere,difendere e amare.E' una nuova forma di cultura,di consapevolezza, di saperediffuso, quella alla quale stiamopensando e per la quale stiamolavorando. E' il tentativo di ri-comporre, al proprio più altovalore, il sapere ed il saper fare,il vivere ed il lavorare, la culturae la natura, l'individuo nellasua essenza profonda e nel suosistema di relazioni. Convinticome siamo che anche in questocampo, così come è avvenuto insettori come l'educazione e lacoesione sociale, una provinciacome la nostra possa rappresen-tare per maturità e livello diciviltà un buon riferimento pertanti. Ecco allora, per comin-ciare, le mostre (fotografiche) egli ecomostri (da abbattere), iconvegni e i concorsi di idee, eccouna serie di eventi musicali, culturali e gastronomici - al rinnovato 'TraMonti' alnuovo 'Ori della Terra reggiana' - ideati o rielaborati sotto un unico filo conduttore eall'interno di un unico 'contenitore', appunto la Biennale del Paesaggio.Ecco la sempre qualificata e apprezzata attività espositiva di Palazzo Magnani, che

ora con l'antologica di Arnaldo Pomodoro- si apre anche fisicamente alla città, portandole affascinanti opere dell'artista romagnolo nelle strade e nei luoghi più suggestivi di

Reggio, confrontandolecon le architetture sto-riche cittadine, come laseicentesca Basilica dellaGhiara e la Chiesa delCristo, e con il rigoreformale dei cortili in-terni dell'ex PalazzoDucale, ora PalazzoAllende, sede dellaProvincia di ReggioEmilia.Ed ecco, soprattutto, adare continuità, unafilosofia urbanistica epianificatoria ed unaserie di strumenti ope-rativi finalizzati aqualificare maggior-mente il territorio,l'ambiente e i beni ar-chitettonici, a evitarealtri 'ecomostri', e adaffrontare le sfide dellacrescita con la dignitàed il rispetto di sè che si

addicono ad una bella provincia europea.

Sonia Masini Presidente della Provincia di Reggio Emilia

SEGUE DALLA PRIMA

CONTINUA LA COLLABORAZIONE CON BARCELLONA

BIENNALE DEL PAESAGGIO:

Annalisa Masselli, responsabile del progetto e ufficio stampa nazionaleFrancesca Mattioli, organizzazione generaleCorrado Olmi, segreteria organizzativa e scientificaFederica Franceschini, coordinamento attività didattiche ed espositiveCorrado Sevardi, promozione, comunicazione, rapporti con le associazioniElisa Mezzetti, ufficio stampaGiorgia Riboldi e Adriana Venezia, segreteriaPaola Iotti, responsabile amministrativa

Progetto editoriale: Giulio BizzarriRedazione: Corrado Olmi e Corrado Sevardi

Stampa: Nuova Futurgraf - via Soglia, 1 - 42100 Reggio Emilia

sito web: www.biennaledelpaesaggio.it mail: [email protected]: 0522.444.431

Pmagazzino Iagina 8 NUMERO II_GIUGNO 2006

A partire da settembre prenderà corpo l'offerta formativa della Biennale del Paesaggio,con una Summer School realizzata in collaborazione con il Centro Internazionale diStudi sui Paesaggi Culturali dell'Università di Ferrara e con l’Università Politecnicadi Catalunya - Valles. Si tratta di un programma formativo dedicato ai temi dellatutela del paesaggio indirizzato al riconoscimento del paesaggio come bene comune,dal titolo: “Learning Landscape. The role of education in the implementation of theEuropean Landscape Convention''. Il corso intensivo si svolgerà nella prima settimanadi settembre nella prestigiosa sede della Corte Ospitale di Rubiera e vedrà lapartecipazione di qualificati docenti universitari e giovani ricercatori italiani e stranieri.I partecipanti saranno 15 laureati in architettura provenienti in egual numero dall'Italia,dalla Spagna (Barcellona) e dalla Francia (Montpellier). Parte dell'attività didatticasarà aperta al pubblico.Muovendo dai principi della Convenzione Europea sul Paesaggio, "Learning Landscape"ha l’obiettivo di riflettere su quali possano essere gli strumenti, di base e specialistici,per l’individuazione dei paesaggi che caratterizzano il territorio e per l’analisi delleloro caratteristiche, a partire dalla valutazione del ruolo assunto dai diversi protagonistiche intervengono nel processo di trasformazione del territorio stesso.Utilizzando il caso studio dei paesaggi reggiani, "Learning Landscape” può rappresentarel’occasione per definire le modalità di costituzione di una futura scuola di alta

formazione in politiche delpaesaggio, finalizzata a farfronte alle diverse domandedi conoscenza e trattazionedel tema paesaggio, tanto daparte di tecnici ed espertiquanto da parte di soggettinon direttamente coinvoltinelle procedure correnti diprogettazione e pianifica-zione del territorio. Ci siriferisce soprattutto a coloroche, in diverso modo, ope-rano nelle comunità localie che, grazie al loro impe-gno, possono contribuire ad indirizzare in senso qualitativo le trasformazioni delpaesaggio.Sul sito www.biennaledelpaesaggio.it saranno entro breve tempo pubblicati i dettaglidel corso e le esatte modalità di svolgimento.

La Biennale del Paesaggioè anche formazione

magazzinoSupplemento al numero 2, anno 2006 de "La Provincia di Reggio Emilia"Proprietà: Provincia di Reggio Emilia Iscrizione al Tribunale di Reggio Emilia numero 957 del 22/12/1997

Foto_Paolo Barbaro

Una sfida che vinceremo

Provinciadi Reggio Emilia