Padova nord giu2016 n82

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Le streghe son tornateGermana Urbani >[email protected]<

La mattina dopo il voto delle amministrative i media e i social non parlavano che di lei: Virginia Raggi, una

delle poche donne candidate sindaco in questa tornata elettorale. L’unica che potrebbe davvero conquistare lo scranno più alto di Roma Capitale e, come sperano i cinque stelle, dare una spallata definitiva ai vecchi partiti aprendo la via ad un cambiamento radicale per l’intero Paese.

segue a pag 3

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Vigodazere cambia verso e sceglie Adolfo Zordan

CADONEGHE

Nuova gara per la gestione della mensa scolastica6

LIMENA, SPETTACOLO

Talenti in gioco sul palco della parrocchia11

CURTAROLO

Nubifragio, allagamenti e sicurezza 8

CADONEGHE

“Verità sul caso Regeni”, appello del Comune7

CURTAROLO, DIBATTITO

Fusione tra Comuni, no del sindaco10

Il centrodestra conquista il governo del paese con quasi il 40 per cento dei voti Partito Democratico fuori dal Consiglio Comunale servizio a pag 15

ECONOMIA

Veneto Banca: il risparmio tradito25

POLITICA

La crisi dei partiti tradizionali21

CULTURA

Biennale, architetti al fronte27

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Giorni d’estate

E xped quam sinciminus eveleni enitate mporpore occus re aut a ime volluptat asi ut ea dolorum enihil es eos est ipsam

necae. Erumquo comnistio occus, odis es quuntur? Quis quiat.It volluptin nulpa niet ad ulla debiscius quis rest liquati do-

lessu nture, volores tiorenectem. Itasita estiust, volut aliatib usciistis evenimo llesequis parunt atur, nit laceria sam cum que lautem. Nam as as dolorest, sit eatur, omnisci omnit hilitatius qui tem.

Nem. Hendaesseque inimus ipidebis dolendi apicabo. Di odit facillori blaute que pos endi aut repro dolupis dolendae officil mossint otatiur?


Qui voluptiae verfern atenimaiore essiti con coreseq uiatur magniti acea perum conessumque ariassedi commod minvere niendus quiaeperiae maximus ut officidi de doluptius maionse resseque con etus seque ipiet re.


Ma alique nim quiaestius doluptae volorrunt adit quuntur andebit aut am eic tecum que nissitem acim remossim faccus magnatque none conseque esciet pa porrunt officimpore.

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Le streghe son tornateGermana Urbani >[email protected]<

Lo stesso giorno, il giornale radio del mattino, tra un dato elettorale e l’altro, dava velocemente la notizia che l’Isis aveva bruciato 19 ragazze sulla pubblica piazza di Musul mentre centinaia di per-sone guardavano senza poter fare niente.

Un film già visto qui da noi in occidente. La Santa Inquisizione bruciò le donne accusando-le di stregoneria per centinaia di anni. Eravamo convinti, però, che tutto quell’orrore fosse finito. Invece il fuoco torna protagonista nel peggiore dei modi. Le streghe son tornate? Era una strega Sara, la ragazzina di 22 anni arsa viva per la strada a metà maggio? E Carla, bruciata dal compagno a pochi giorni dal parto? E tutte le altre? Non passa giorno, quasi, senza che una donna venga uccisa. Potrei scrivere il nome di quella di oggi ma il gior-no in cui leggerete questo mio articolo, il nome della vittima sarà quello di un’altra. La storia di oggi, però, ve la racconto lo stesso. La vittima è Alessandra, madre di due adolescenti, maestra elementare a Lazise. Aveva poco più della mia età. A ucciderla, come sempre, lui, il suo ex, che per difendersi dice: “ho perso la testa”. Cosa significa davvero questa frase? Fosse la mafia o la camorra a uccidere tutte queste donne, forse ci sentiremo un po’ meno sconcertati. Perché la verità è che nessuno sa più che fare per fermare la mattanza, l’orrore. Il fenomeno del femminicidio invece di diminuire aumenta. Abbiamo le leggi, le donne iniziano a chiedere aiuto, a denunciare…Non ser-ve a niente. Ma soprattutto non serve a salvarle. Come si cambia questo mondo? Come si ferma questa nuova Inquisizione che dilaga? Per ora io non ho risposte. So che inizieranno gli Europei di calcio e che tantissimi italiani staranno incollati alla tv, ci saranno i ballottaggi elettorali e l’onda lunga dei commenti. Forse la Raggi sarà sindaco di Roma, forse no. E di Sara, Carla e Alessandra nessuno parlerà più fino al giorno in cui un altro ex “perderà a testa”. Un cambiamento ci vuole, ma non credo sia una questione politica.

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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Curtarolo, Limena e Vigodarzere per un numero complessivo di 16.750 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >[email protected]< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile (ad interim) Germana Urbani >[email protected]< Ornella Jovane >[email protected]<

Giochi all’aperto per 500 ragazziP er l’ottavo anno consecutivo l’impianto sportivo “San

Francesco” di Curtarolo ha ospitato i Giochi Studenteschi di atletica leggera. E così a fine maggio quasi cinquecento stu-denti di scuola media (226 ragazze e 270 ragazzi), provenienti da tutta la parte ovest dell’Alta Padovana, hanno gareggiato nella pista di atletica di Via Kennedy scelta dal Centro Territo-riale Sportivo.

Le specialità in cui si sono confrontati i giovanissimi atleti sono state quelle di velocità, mezzofondo, salto in lungo, salto in alto, getto del peso e lancio del vortex.

A organizzare l’evento è stato il comune in collaborazione con i volontari del Cus Padova Atletica, sempre rimasti a stret-to contatto con gli insegnanti di educazione fisica dei tredici istituti coinvolti (Piazzola sul Brenta, Curtarolo, Campo San Martino, Campodarsego, Carmignano di Brenta, Fontaniva, Grantorto, Gazzo Padovano, San Giorgio delle Pertiche, San Pietro in Gù, Villafranca, Taggì, Campodoro).

E’ sicuro che si continuerà nei prossimi anni. In parte grazie all’aumentata attenzione del territorio per questo tipo di disci-pline, attestata dalla crescita di praticanti in loco: attualmente sono un centinaio gli iscritti dagli 8 ai 17 anni.

E in parte per la qualità dell’impianto stesso, uno dei tre uti-lizzati dai vertici del Cus in provincia assieme a quelli di Legna-ro e di Via Corrado a Padova; lo gestisce la locale associazione Rambla.

Roberto Turetta

L’impianto sportivo di Curtarolo ha ospitato la kermesse di atletica

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe BergantinCentro Stampa: Rotopress International via Breccia · Loreto (An)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Chiuso in redazione il 7 GiuGno 2016è un marchio registrato di proprietà

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L’iniziativa Coinvolte le scuole

Cittadinanzaattiva per la pace e i diritti

P ace, diritti umani, acco-glienza, rispetto delle diver-

se culture, valori che vanno difesi e coltivati a partire dalle nuove generazioni. Questo il cuore di “Consigliamoci”, iniziativa svol-tasi a fine maggio alla Palestra Olof Palme. Un evento che si è trasformato in una grande festa dedicata al futuro delle giovani generazioni a partire da concetti, come la cittadinanza attiva, la so-lidarietà, il rispetto, l’accoglienza e l’inclusione,.

Nato dalla collaborazione tra gli assessorati all’Istruzione e ai Servizi Sociali del Comune di Ca-

doneghe, la Fondazione Fontana e l’Unicef, il progetto ha cerca-to di tradurre in pratica il nuo-vo percorso educativo condotto durante l’anno scolastico attor-no alla tematica proposta dalla World Social Agenda, che per il 2015/16 ha posto l’accento sul tema delle guerre e del diritto alla pace nel mondo a partire dall’art. 28 della Dichiarazione Universa-le dei Diritti Umani. Protagonista dell’anno scolastico 2016/17 sarà invece la questione delle migra-zioni.

Dopo l’apertura dei “lavori” e il saluto di benvenuto affidati al

sindaco Michele Schiavo e alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Annelise Squizza-to, sono stati presentati al pub-blico i laboratori svolti nel cor-so dell’anno scolastico da parte degli alunni delle 8 classi V delle scuole primarie di Cadoneghe sul tema della pace. Dopo l’illu-strazione dei lavori svolti durante il percorso di approfondimento i bambini hanno rivolti all’ammi-nistrazione comunale - presente, oltre che con il sindaco, anche

con la giunta e i consiglieri – al-cune domande sulla promozione del diritto alla pace.

L’altro momento importante della mattinata di Consigliamo-ci è stato il conferimento della Cittadinanza Onoraria ai bambi-ni stranieri residenti nel Comune di Cadoneghe, di cui 28 frequen-tanti le scuole primarie di Cado-neghe.

Nicoletta Masetto

>[email protected]<

Etra rinvia la scadenza delle proprie bollette

P roroga per le scadenze delle bollette Etra, La pri-

ma rata è stata fissata per il 27 giugno. Etra, in accordo con il Comune di Cadoneghe, ha de-ciso di posticipare la scadenza delle bollette del servizio ri-fiuti. Per le utenze domestiche erano state indicate le seguen-ti date di scadenza per il paga-mento delle tre rate: prima rata entro il 27 maggio 2016; seconda rata entro il 27 luglio 2016; terza rata entro il 27 settembre 2016. Queste date sono ora prorogate.

Le utenze del servizio rifiuti, domestiche e non domestiche, potranno procedere al pagamento senza l’applicazione degli in-teressi di mora, entro le scadenze corrette, che attualmente sono: prima rata entro il 27 giugno 2016; seconda rata entro il 27 set-tembre 2016; terza rata entro il 27 dicembre 2016. Nonostante il cambio di data, gli utenti potranno comunque utilizzare il bol-lettino già pervenuto. Le scadenze corrette saranno applicate an-che agli utenti che hanno indicato la domiciliazione bancaria.

Su tale questione intervengono i cittadini del gruppo “La lanterna” sollevando alcune domande: “Come fa Cadoneghe a sapere del cambio delle date di scadenza? Quando Etra farà pervenire tenere debite e formali comunicazioni ? E’ davvero tanto complicato far avere delle lettere ai cittadini? Chi non ha internet o non sa usarlo come fa a essere informato? Oppure sa-rebbe davvero così oneroso avvisare i cittadini per esempio con il sistema delle telefonate a casa, tanto caro all’amministrazione Comunale? (n.m.)

Due momenti dell’evento che ha coinvolto i giovani di Cadoneghe.

“Consigliamoci”: una grande festa per i ragazzi ma anche occasione di riflessione su temi come l’accoglienza

Cadoneghe

L’ortodonzia e’la disciplina odontoiatrica che si occupa della correzione delle malocclusioni per ottenere

quell’allineamento dei denti che consente una funzione masticatoria fisiologica e un’estetica facciale armonica. L’ortodonzia intercettiva per bambini serve ad individuare e correggere, se presenti, anomalie dentarie e scheletriche, quali morso crociato, arcate strette, mancanza di spazio, mandibola arretrata o avanzata rispetto all’arcata superiore, prima che possano generare gravi conseguenza funzionali o estetiche. La prima visita dovrebbe essere effettuata tra 3 e i 6 anni, quando sono presenti in bocca tutti i denti da latte, che devono essere mantenuti sani perche’ fanno da guida all’eruzione dei denti permanenti. Fondamentale è la sigillatura dei solchi occlusali dei primi molari permanenti per proteggerli dalla carie. Un altro aspetto molto importante della prevenzione e’ l’individuazione di abitudini viziate come l’uso prolungato del succhiotto, il succhiamento di uno o piu’ dita, la respirazione orale e la deglutizione atipica, che compromettono lo sviluppo armonico del volto. Un intervento precoce, mediante i moderni dispositivi ortodontici-ortopedici, guida la crescita e lo sviluppo dento facciale, creando spazio per denti affollati in eruzione, ottenendo la simmetria facciale, riducendo il rischio di traumi su incisivi superiori protrusi, preservando lo

spazio per denti non ancora erotti, diminuendo la necessita’ di estrazioni di denti permanenti, riducendo la durata del trattamento in dentatura permanente. Se il trattamento precoce non è necessario l’ortodontista può monitorare attentamente la crescita e lo sviluppo per iniziare l’eventuale

terapia ortodontica al momento ideale. Nel giovane e nell’adulto, in cui le arcate dentarie e le basi ossee sono gia’ formate i denti possono essere allineati con tecniche ortodontiche tradizionali, come apparecchi fissi vestibolari o linguali. Esiste infine la moderna tecnica ortodontica biodinamica, una

sequenza di apparecchi trasparenti, precisissimi e invisibili che allineano i denti e riconfigurano la funzionalità muscolare eliminando le interferenze occlusali anomale e conferendo equilibrio al viso e alla bocca.

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C ome già anticipato per il Nido, da quest’an-no le iscrizioni ai vari servizi scolastici ge-

stiti dall’Unione dei Comuni del Medio Brenta devono essere fatte preferibilmente con moda-lità on line. I genitori possono collegarsi al sito dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta, www.mediobrenta.it, e procedere alla compilazione della domanda.

Per la refezione scolastica, le nuove iscrizioni 2016/17 sono possibili fino alle 23.59 del 30 giu-gno. A breve verrà attivata la stessa modalità anche per il servizio di trasporto scolastico. Per completare la domanda sono necessari: il codice fiscale del bambino, il codice fiscale del genitore

che fa la domanda, il certificato medico in caso di richiesta di dieta speciale, le coordinate bancarie del conto di addebito, nel caso in cui si voglia sce-gliere l’addebito in c/c bancario (RID) come me-todo di pagamento della retta. Per ogni supporto alla compilazione o per consegnare i documenti richiesti - nel caso in cui non si disponga di co-pia digitale da allegare alla domanda online -, i cittadini potranno rivolgersi a: Sportello Unione (orari dal lunedì al venerdì 8.30-13.30 e il lunedì e mercoledì anche dalle 15.30 - 18.30); Sportello Punto Cittadino - Vigodarzere - (orari dal lunedì al sabato 9 - 13.30; martedì, mercoledì e giovedì 9 - 18.30 - orario continuato).(n.m.)

Servizio a scuola Il sindaco Schiavo: “Abbiamo preso atto anche delle criticità espresse dai genitori”

Nuova gara per la mensa scolastica Intanto arrivano le valutazioniC ome preannunciato dal sin-

daco di Cadoneghe, il ser-vizio di mensa scolastica andrà in gara d’appalto, a breve, per trovare un gestore che se ne oc-cupi per il prossimo anno scola-stico. A preannunciarlo era stato lo stesso sindaco di Cadoneghe, Michele Schiavo. Il motivo è le-gato al venir meno, di fatto, delle condizioni contrattuali con l’at-tuale ditta fornitrice dei pasti alle scuole sia di Cadoneghe che di Vigodarzere.

“Alcune delle condizioni previ-ste dal contratto sono state giu-dicate dalla ditta non più remu-nerative - ha spiegato Michele Schiavo, in qualità di esponente della giunta dell’Unione Medio Brenta che segue la mensa scolastica -: non resta che pre-disporre una nuova gara”. Lavorare in perdita non ha sen-so, quindi meglio un nuovo bando, che potrebbe essere vinto dalla mede-sima ditta (se deci-desse di partecipare) oppure da una diversa.

“Nel corso della riunione con i comitati mensa – aggiunge il primo cittadino - una parte dei genitori ha esposto valutazioni critiche sulla qualità dei pasti. Ne abbiamo preso atto, ma i dati di gradimento ufficiali sono tratti da 331 verbali quotidiani redatti e firmati dal comitato mensa fino al 9 maggio che testimoniano che i tre quarti degli utenti siano sod-disfatti del servizio: la percentua-le di gradimento per il primo e per il secondo è del 74%, il 64% per il contorno e il 77% per la frutta. Questi sono dati oggettivi, dei quali non possiamo non te-nere conto”. Proprio tali questio-

nari parlano di porzioni adegua-te, quindi il cibo non scarseggia.

Ma è la qualità del cibo a non essere gradita: la maggior parte dei giudizi non è andata oltre la sufficienza. Per quanto riguarda Junior Break, il cestino fornito una volta la settimana nelle scuo-le Galilei e Zanon, il gradimento scende a voti come insufficiente e persino pessimo. Alla Galilei sufficiente la mensa, bocciato lo Junior break, così come alla Zanon, dove il 34% dei genitori lo giudica pessimo. Ancora suf-ficienza alla Falcone Borsellino, alla media Don Milani e alle tre materne Aquilone, Girasole e Isola del tesoro. Il servizio viene, invece, ritenuto insufficiente dal-

la maggioranza dei genitori della Bo-schetti Alberti.

Sulla questione sono intervenuti, a più riprese, i con-siglieri comunali di opposizione De-vis Vigolo e Silvio Borella che affer-mano “Molti sono

stati gli interventi dei genitori che lamentavano la generale in-soddisfazione del servizio e, dal questionario di gradimento, il risultato emerso è una mera suf-ficienza. Secondo noi molto si sa-rebbe dovuto fare e non si è fatto su un tema così delicato. Tra l’al-tro non era presente il presiden-te dell’Unione, ma il sindaco di Cadoneghe, il quale al termine del vivace incontro con i genito-ri ha dichiarato che si procederà alla risoluzione del contratto con la ditta”. Problemi, in effetti, ce n’erano stati, alcuni finiti anche alla ribalta della cronache: dai ritrovamenti “sospetti” al colore bluastro del prosciutto fino ai ce-stini dimenticati. (n.m.).

Quest’anno l’iscrizione ai servizi scolastici è meglio farla on line, scadenza il 30 giugno

Tre quarti degli utenti

sono soddisfatti

del servizio, ci sono stati

dei problemi

Cadoneghe


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Anche Cadoneghe chiede verità sul caso Regeni

I l Comune di Cadoneghe ha aderito alla campagna Am-

nesty “Verità per Giulio Regeni”. Sabato 28 maggio in sala Italo Calvino (Biblioteca comunale di Cadoneghe) si è tenuto un in-contro pubblico dedicato ai 55 anni di Amnesty International. Nell’occasione il Comune di Ca-doneghe ha formalizzato la sua adesione alla campagna “Verità per Giulio Regeni”, promossa dall’associazione per tenere alta l’attenzione internazionale sulla nota e tragica vicenda.

“Quella capitata a Giulio è una vicenda terribile, che tocca tutti noi da vicino: perché ci sentia-mo tutti genitori, fratelli, amici di questo coraggioso ricercatore, la cui sete di giustizia e di verità si è rivelata per lui fatale – ha sotto-lineato il sindaco di Cadoneghe,

Michele Schiavo –. Ci sentiamo vicini alla famiglia, che pur nel dolore causato dalla dolorosa scomparsa di un figlio ha reagi-to con una compostezza e una misura esemplari, prima di tutto nel rispetto e nella cura di ciò che appassionava Giulio, delle sue ricerche e del suo impegno sul fronte della verità.

Quella stessa verità chiediamo ora, come milioni di altre perso-ne in tutto il mondo, per fare luce sui responsabili di questa morte assurda. E lo facciamo accanto ad Amnesty, che da molto tempo ci accompagna in tutte le campa-gne per la difesa dei più deboli. Amnesty International celebrerà in tutto il mondo il 55° anniver-sario della sua fondazione: cin-quant’anni di campagne per li-berare i prigionieri di coscienza,

Polizia locale al lavoro anche di domenica

abolire la pena di morte, porre fine alla tortura e alla violenza contro le donne, riaffermare i di-ritti umani. Le sue battaglie sono anche le nostre”.

Dopo il convegno, davanti alla Biblioteca Comunale, è stato esposto il manifesto “Verità per Giulio Regeni”.

Nicoletta Masetto

>[email protected]<

La sala Calvino ha ospitato l’incontro pubblico dedicato ai 55 anni dell’organizzazione che si batte per i diritti civili in tutto il mondo

I vigili dell’unione Medio Brenta lavorano anche di domenica.

E’ da almeno tre mesi che una pattuglia vigila sul territorio di Cadoneghe, Vigodarzere e Curtarolo al mattino, e una anche al pomeriggio, fino alle 18.30. Per contattarli, in caso di incidenti, inquinamento ambientale, disturbo della quiete pubblica e qualunque altra necessità, basta comporre lo 049 8881810, che devierà la telefonata alla pattuglia. I vigili dell’Unione, pur essendo soltanto in 12, sono stati organizzati in maniera quindi da coprire i tre Comuni sette giorni su sette. Il problema, però, sarebbe quello di una mancata diffusione della notizia della nuova operatività di servizio. A sollevare il caso i cittadini del gruppo “La lanterna” che sottolinea come “non si riesca, davvero, a capire perché la notizia non sia stata divulgata visto che si stratta di un servizio importante”. (n.m.)

Il Comune aderisce alla campagna lanciata da Amnesty International, esposto un manifesto in biblioteca

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Le polemiche Il sindaco: “Lavori per 6 milioni”

Nubifragio e allagamenti, è di nuovo rischio idrogeologico Il violento acquazzone avvenuto a metà maggio e i conseguenti allagamenti in alcune zone del territorio hanno risvegliato l’allarme esondazioni.

Oltre a riaccendere vecchie polemiche sulla prevenzione e sulla tenuta di strade e fossati, espresse nei social network da al-cuni cittadini e consiglieri di op-posizione. Già chiamato in cau-sa in occasioni simili, il sindaco Fernando Zaramella chiarisce e ribadisce le sue posizioni: “Non potevamo farci nulla, specie per le abitazioni con seminterrati,

quelle piogge hanno avuto un’in-tensità anomala e lo dimostrano i disagi da esse causati in molte altre aree della provincia”. Che poi fa presente quanto fatto spe-cificamente per Curtarolo.

“Sono stati investiti circa 6 mi-lioni di euro per lavori di messa in sicurezza idraulica, di cui un terzo direttamente dalle casse comunali. Penso al riseziona-mento del canale Piovego, allo scolo Dalmazia e non soltanto. E presto si aggiungerà lo scolma-

tore in zona industriale, attual-mente in fase di progettazione da parte dell’incaricato consorzio Acque Risorgive, finanziato as-sieme al vicino comune di Cam-po San Martino”.

Non ci si fermerà qui, sempre

secondo Zaramella, perché ver-ranno realizzati interventi mi-nori in altre vie, come Via Monte Pasubio, Via De’ Menabuoi, Via Ca’ Ferri e Via Roma. Altrettanto importante, tuttavia, sarà la de-finizione del nuovo Piano acque

e del nuovo piano di protezione civile, a maggior ragione dopo la scomparsa del leader storico. Di questi regolamenti si tornerà a parlare nelle prossime settimane.

Roberto Turetta

Nelle foto della Protezione Civile due immagini degli allagamenti

Andrea Negrin eletto sindaco dal consiglio comunale dei ragazzi

di Curtarolo

C’è una tradizione “istituzionale” chesi ripete da tempo. Si tratta del consiglio comunale dei ragazzi (ccr),

che il 29 aprile 2016 si è rinnovato per l’undicesima

volta con l’elezione a sindaco di Andrea Negrin. Il ccr è un’iniziativa di carattere

sociale fatta qui come altrove per stimolare in

ragazze e ragazzi lo spirito critico, la creatività e la consapevolezza di essere protagonisti del proprio

futuro; oltre che per aiutarli a familiarizzare con la vita

pubblica e quella del proprio Comune. Chi partecipa può così ideare progetti e provare a realizzarli

concretamente, sempre con il supporto di qualche

educatore e con i contributi dell’amministrazione

comunale, con la speranza di proseguire nella vita

pubblica e/o associativa. Le proposte da portare avanti entro il 2016 consistono nel

torneo tra classi a scuola ispirato al torneo delle

contrade (con più giochi, dalla pallavolo al tiro alla

fune), nella festa di fine anno e nel cineforum. (r.t.)

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Uno scambio lungo e intenso

Fusione Mediobrenta, no del sindaco

D a compatti al l ’ interno dell’Unione dei Comuni del

Mediobrenta a fusi in un unico comune? Se concretizzata l’idea si collocherebbe in linea con tan-ti processi analoghi già avvenuti nella nostra Regione.

Il primo a smentirla è tuttavia proprio il sindaco di Curtarolo Fernando Zaramella, presidente in carica della stessa Unione da gennaio di quest’anno: “Non è un obiettivo percorribile, non ha neppure senso qui da noi; molte fusioni sono avvenute nel Bellu-nese viste le dimensioni ridotte degli enti locali. Piuttosto è im-portante continuare a crescere come Unione, sia nel numero di enti aderenti che di funzioni messe assieme. Questo per ave-re maggior peso nella richiesta di contributi. E in virtù del fatto che sono stati compiuti sforzi politici enormi per arrivare a una vera in-tegrazione politica-amministra-tiva”.

L’entrata ufficiale di Curtarolo

nel Mediobrenta avvenne l’1 gen-naio 2015, dopo la recessione da un’altra unione, quella di Padova Nordovest: i dissapori continui in seguito ai cambiamenti ammini-strativi con le altre municipalità avevano reso molto difficile un lavoro congiunto e alla fine ci fu la recessione.

A favore di nuovi legami con Vi-godarzere e Cadoneghe, entram-be di centrosinistra come l’ammi-nistrazione curtarolese (anche se Vigodarzere va al voto il prossimo giugno, con la possibilità di nuovi scenari). Attualmente gestisco-no assieme diverse funzioni: dai servizi scolastici alla polizia loca-le, dalla ragioneria all’ufficio del personale, fino ai sistemi infor-matici e ai lavori pubblici.

Una realtà che però non con-vince l’opposizione curtarolese di centrodestra e Lega, Il Popolo di Curtarolo. “Non vedo questi progressi –accusa il capogruppo Andrea Ostellari- alla fine i vigili, una delle questioni più impor-

tanti, sono poco presenti nel no-stro territorio comunale”. Come Zaramella, tuttavia, allontana l’i-potesi della fusione.

“Piuttosto sarebbe stata oppor-tuna con Campo San Martino. Un po’ per la continuità territoriale.

Un po’ per la necessità di venire incontro ad aziende con stabili-menti al confine tra i due comuni, viste le differenze nei regolamen-ti che grattacapi all’attività d’im-presa”.

Roberto Turetta

A fianco il sindaco di Curtarolo Fernando Zaramella, critico sull’idea della fusione

Il Municipio di Saint Maurice sur la Marne

Nel 2016 sono quasi 25 gli anni di gemellaggio con il comune francese di Saint Maurice sur la Marne

Era il 1992 quando venne stipu-lata la convenzione ufficiale tra le

due municipalità. La località a 15 chilometri da Parigi conta 15 mila abitanti.Tutto nacque da uno scambio epistolare tra l’ammini-strazione e un cittadino nativo di Santa Maria di Non ma residente da decenni a Saint Maurice, per la volontà di quest’ultimo di ri-stabilire i contatti con il luogo di origine; da quel singolo contat-to nacque l’idea di creare legami

istituzionali duraturi e di siglare un gemellaggio vero e proprio, ben accolto da ambo le parti. E così si concretizzarono gli scambi. A volte soltanto tra delegazioni, a volte con ragazzi in età scolare. In quest’ultimo caso anche nel-lo scorso aprile, con l’approdo di nove ragazzi curtarolesi oltralpe e di dodici pari età francesi.

“Non è stato semplice organiz-zarlo, dopo gli attentati degli ul-timi mesi che avevano sollevato tanti timori” hanno spiegato i due accompagnatori, i consiglie-ri di maggioranza Maila Bellotto e Tommaso Cabrele. Che però si dichiarano soddisfatti della ri-uscita: “Per fortuna la voglia di conoscere un nuovo paese e di interagirvi è stata maggiore della paura”.

A mantenere la continuità del rapporto c’è anche l’amicizia per-sonale tra il sindaco Fernando Zaramella e l’omologo francese Christian Cambon. “Ormai ci co-nosciamo bene, lui è in carica dal 1989 ed è stato eletto nel senato francese dove ha la carica di vi-cepresidente della Commissione esteri –precisa Zaramella- Peral-tro Saint Maurice è un luogo ricco di storia, se si pensa che diede i natali al grande pittore Eugene Delacroix e che nelle sue vicinan-ze partirono le prime mongolfie-re”. (r.t.)

Fa discutere la proposta di creare un’unica municipalità, dalle tre attualmente associate, con Cadoneghe e Vigodarzere, partita da alcuni dipendenti per il desiderio di uniformare diversi tipi di contratto

Un mese di centri estiviRipartono i centri estivi comunali, aperti dal 4 al 29 luglio sia

ai bambini della scuola primaria che ai ragazzini della seconda-ria. Saranno operativi dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.45 (fase di pre-accoglienza) alle 16.30 (posticipo). Vengono organizzati da moltissimi anni e ogni estate riescono a mettere assieme pa-recchie decine di iscritti.

A luglio sarà “Curtarock”Anche quest’anno gli amanti della musica indipendente po-

tranno scatenarsi al Curtarock. Il festival si terrà dal 20 al 24 luglio, sempre in zona industriale, su iniziativa della locale associazione Rambla.

Confermato il parterre alla base del suo successo: in primis l’offerta musicale per le band con brani propri provenienti dall’I-talia e dall’estero, ma anche la compravendita di dischi usati, lo stand gastronomico e quello delle birre artigianali. (r.t.)

Cammina e corri per Curtarolo, secondo anno di iniziative

Per il secondo anno consecutiva è stata organizzata la “Cam-mina e corri per Curtarolo”. Sulla carta quattro appuntamenti, seppure qualcuno sia saltato per il maltempo, con partenza da altrettanti posti diversi e la possibilità per ciascuno di scegliere tra un percorso di 4 chilometri per i camminatori e uno di 8 per i corridori. L’iniziativa, organizzata dal comune per la rassegna culturale/sportiva Made in Curtarolo, si proponeva di stimolare l’attività fisica e la socializzazione nonché di far conoscere me-glio il territorio comunale.

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L’esibizione in stile “Sister act” del simpatico gruppo “Sorelle di spirito”

al Limena’s got Talent

La simpatica esibizione ha richiamato anche persone da fuori. Don Mattia: “E’ anche un modo per mettersi in gioco”

Atelier Musicale

Mostra “Tra terra e cielo”

Grazie al progetto Wri-ters la nuova aula Atelier Musicale è ancora più variopinta. I ragazzi del-le scuole medie Beato Ar-naldo, con la professoressa Giacalone, coordinatrice del progetto, hanno pro-dotto i pannelli installati all’interno dell’aula musi-cale. L’iniziativa è stata fi-nalizzata dal Comune con un importo di mille euro..

I bimbi della scuola elementare Manzoni, in-sieme agli alunni della scuola primaria di Siror, Trento, per l’attività di ge-mellaggio delle due scuo-le all’inaugurazione della mostra “Tra terra e cielo”, giovedì 26 maggio, all’O-ratorio della Beata Vergine del Rosario. Esposti qua-dri, testi, video. elaborati dai ragazzi,

“Limena’s got Talent” in parrocchia per una festa che coinvolge tutti

P rima edizione di Limena’s got Talent, evento organiz-

zato dalla Parrocchia SS. Felice e Fortunato, in occasione della festa dei Patroni. All’interno del centro parrocchiale, si sono al-ternate 17 esibizioni di gruppi o solisti talentuosi che si sono cimentati in balli e canti. Come spiega Don Mattia, ideatore e organizzatore della festa: “L’an-no scorso abbiamo celebrato la festa del centenario, quest’anno abbiamo proposto un evento in grado di mettere in luce le po-tenzialità della comunità”. L’idea è stata proposta da Don Mattia e il consiglio pastorale l’ha ac-colta: “Abbiamo strutturato un programma e siamo partiti con i preparativi circa un mese prima dell’evento. Il format, che ripro-porremo ogni anno, è aperto a tutte le persone, non ci sono li-miti di età ed è possibile parteci-pare anche se si risiede al di fuori di Limena. Hanno partecipato in 17 talenti, la più piccola ha una decina di anni, a ciascuna rap-presentazione spettavano 200 se-condi. Hanno partecipato anche persone che non frequentano la Parrocchia e questo è stato il bello: godersi la festa al di là del fatto solo religioso o del credo”. Il vincitore della prima edizione è stato il gruppo Sorelle di Spiri-to, una decina di papà travesti-ti da suore, che hanno ricreato il balletto del celebre film Sister Act, suscitando l’ilarità genera-le e coinvolgendo gli astanti. Al secondo posto si sono piazzati i ragazzi del coro parrocchiale Vox Cordis, con la canzone del Coro dei Pompieri interpretata da Bud Spencer e Terence Hill, insce-nando anche la dinamica della simpatica scenetta con il distur-batore. Al terzo posto si è posi-zionato il gruppo Incanto, con il canto di un brano semi-recitato. A tutti è stato consegnato l’atte-stato di partecipazione e un pic-colo ricordo dell’evento, mentre ai vincitori sono andate coppe e trofei. A giudicare i talenti una giuria tecnica formata da Don Paolo, il Sindaco Giuseppe Costa e una misteriosa terza sorella Ro-

driguez. Oltre al voto della giuria i talenti dovevano aggiudicarsi la simpatia del pubblico che poteva votare accendendo lo schermo del proprio smartphone. “Il no-stro scopo è dar valore alla festa dei Patroni che altrimenti rischia di essere vissuta solo come una vacanza, dalla scuola perlomeno e di festeggiare la nostra comu-nità in maniera concreta, tutti assieme, divertendoci, metten-doci in gioco e accogliendo tutti” - conclude Don Mattia. .

Nicol Stefani

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Natura e viaggi, i ragazzi raccontano

A miamo la terra è stato il filo conduttore che ha accom-

pagnato i bimbi e le insegnanti della scuola primaria Manzoni lungo il corso dell’anno scolastico appena conclusosi, dando luogo allo spettacolo delle classi quar-te: “Con il naso all’insù”, andato in scena venerdì 27 maggio, nello spazio retrostante la Barchessa. Di fronte a genitori, amici e tan-ti spettatori curiosi i bimbi delle quarte hanno inscenato, su un grande palco, montato e allestito dalla Pro Loco di Limena un viag-gio fantastico in un mondo diver-so. Una pluralità di attori-bam-bini hanno interpretato Marco, un bimbo di 9 anni, che partendo da Padova giunge a Mezzano, in Trentino e scopre, grazie al viag-gio che rappresenta la sua cresci-ta, tante realtà nuove e leggende diverse. Il racconto “Con il naso all’insù” è stato scritto e letto in

laggio con la Scuola primaria di Siror, un paesino vicino a Mezza-no, dove approda il protagonista Marco. La mostra “Tra terra e cie-lo” ha rivelato il grande lavoro di bimbi e insegnanti attraverso l’e-sposizione di quadri, testi, video. Le classi quarte hanno scritto in-sieme la poesia “Ode al fiume”, frutto della riflessione sulla vita di

un tempo intorno al fiume Brenta e hanno realizzato il sistema sola-re, con alcuni materiali di scarto. Le classi prime hanno sviluppato il tema del viaggio collettivo, da bimbo-isola si diviene arcipe-lago-classe. Le classi seconde si sono focalizzate sul tema del ri-spetto della natura con gli amici alberi. I ragazzi di quinta si sono trasformati in esploratori eco-logici del mondo. Le insegnanti Liliana Simion, Marina Mogno e Maria Teresa Busellato, insieme a Federica Bortolotto e alle inse-gnanti delle classi prime, seconde e quinte ringraziano i genitori che hanno collaborato con entusia-smo e competenza al progetto, oltre all’amministrazione comu-nale che ha supportato tutta l’i-niziativa.

Nicol Stefani

>twitter: @nvs_lapiazza<

Porto Vecchio Festival, vive il Parco del Tavello

I l cuore di Limena è il Parco naturalistico del Tavello, sulle sponde del Brenta, sulla quale un tempo sorgeva un porto per

il trasporto via acqua di sabbia e legname verso i siti produttivi e dalla quale si dipanavano le attività vitali per gli abitanti del luogo. Un’area che offre, oltre alla bellezza della natura, la storia del territorio per ricordarla alle nuove generazioni. Ed è qui che prende vita il Porto Vecchio Festival, evento che celebra la mu-sica e il divertimento, organizzato da Ottavo Miglio. L’edizione 2016 sarà spezzata in due parti: 1-2-3 luglio e 7-8-9-10. A calcare il palco tante band e dj degni di nota, come ad esempio i siciliani Pan del Diavolo e gli australiani Ocean Alley. Tante le attività organizzate: nella serata di apertura ci sarà una collaborazione con Radio Bue, radio universitaria patavina; organizzati scambi di libri e raccolta di alimenti da donare alla Caritas. Grande protagonista del Festival sarà la bicicletta, regina della green mobility, con tante iniziative legate al mondo delle due ruote e insieme a i ragazzi dell’associazione Night Ride di Padova si pedalerà al chiaro di luna in una biciclettata notturna. Il pro-gramma dettagliato è visibile sul sito di Ottavo Miglio o sulla pagina Facebook dedicata al Porto Vecchio Festival. (n.s.)

Le insegnanti della scuola Manzoni da sinistra: Ilaria Basalisco, Marina Mogno, Federica Bortolotto, Liliana Simion, M.Teresa Busellato, a fianco i saluti dell’assessore Tonazzo

Riuscita iniziativa della scuola primaria “Manzoni” che ha concluso l’anno con lo spettacolo delle classi quarte “Con il naso all’insù” mentre gli alunni di quinta si sono trasformati in esploratori ecologici

Composta anche una “ode al fiume” dedicata alla vita di un tempo intorno al Brenta. “Grazie all’amministrazione comunale e genitori”

classe dall’insegnante Liliana Si-mion, in un appuntamento che ha creato attesa e coinvolgimento emotivo nei piccoli astanti, che alla fine hanno inscenato ciò che periodicamente vivevano nel-la loro fantasia. Non più alunni, ma compagni di viaggio prima e attori alla fine! L’avventura delle quarte ha dato luogo al gemel-

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Vigodarzere

Amministrative E’ sindaco con quasi il 40 per cento delle preferenze

Adolfo Zordan cambia verso, centrodestra al comandoA dolfo Zordan, storico espo-

nente della Lega Nord, è il nuovo sindaco di Vigodarzere. Sono bastate poco più di due ore di spoglio per capire che il vento a Vigodarzere avrebbe cambiato direzione. Dopo quindici anni di governo di centrosinistra Vi-godarzere ha scelto una grande coalizione di centrodestra “Il Centro Destra” che si attesta sul 39,05% di preferenze.

Non ce l’ha fatta Luigi Parisot-to (34,10%), il candidato voluto

za e tanta voglia di cambiare. Tra i primi “fan” del neo primo citta-dino la famiglia: “mi hanno detto che ora, dopo tanto impegno tra i banchi dell’opposizione, è arri-vato il tempo di fare finalmente la differenza” e tanti giovani.

Tra gli eletti, e con un buon nu-mero di preferenze, ad esempio, Federico Marini, che di anni ne ha 18, ed Enrico Steffani che ne ha uno in più. “La prima cosa che farò? Di sicuro cercherò di mette-re ordine all’apparato burocrati-

dalla colazione “Uniti per Vigo-darzere” in larga parte di centro-sinistra che ora sarà chiamato a fare una doverosa serie di valuta-zioni. A tutt’oggi, all’interno del consiglio comunale non risulta eletto nemmeno un consigliere del Partito democratico. Ha pe-sato la mancanza di fiducia in un Vezzaro bis? O ancora non è piaciuto che il candidato oggi del centrosinistra avesse militato, una decina di anni fa, nel cen-trodestra? Buono il risultato del “Movimento 5 Stelle” che, all’e-sordio, strappa con Cristiano Te-sta e il suo gruppo di neofiti della politica ben il 26,85 per cento.

Tutte questioni che non inte-ressano a Zordan che, tra i pri-mi attestati di stima e amicizia, ha ricevuto quelli dell’assessore regionale Roberto Marcato, del sindaco di Padova Massimo Bi-tonci, del governatore Luca Zaia, del neosindaco di Cittadella Luca Pierobon e del sindaco di San Giorgio in Bosco, Bobo Miatel-lo. “Non si è mai sicuri fino alla fine – afferma il nuovo sindaco Zordan -, ma negli ultimi tempi avevamo percepito tra la gente una diffusa e generale stanchez-

co. Se vogliamo ben amministra-re dobbiamo prima partire dalla macchina. Lavoreremo per avere personale motivato e operativo”. Il mio motto? “Presenza sempre e comunque. Sono gli ammini-stratori che devono andare per primi dai propri cittadini e non viceversa.

Nicoletta Masetto

>[email protected]<

Parisotto lascia il Consiglio, M5S deluso

Luigi Parisotto, candidato della lista di centrosinistra,

non farà parte del consiglio comunale. “Sarei rimasto solo nel caso in cui avessi fatto il sindaco concentrandomi sull’attività amministrativa. Ma visto come sono andate le elezioni torno a tempo pieno al mio lavoro. Anche fare il consigliere, comunque, richiederebbe presenza e dedizione”. Parisotto continuerà a dirigere la filiale della Banca d’Italia di Bolzano. Sul risultato elettorale negativo esprime grande delusione. “In primo luogo perché non si è guardato alle persone e alla capacità di tradurre in pratica i programmi: in secondo luogo, mi ha deluso il Pd: i voti alla lista sono stati davvero esigui; infine, mi ha deluso anche il fatto che Terraglione, frazione dove abito, non abbia colto a pieno la possibilità di eleggere finalmente un sindaco espressione della propria comunità”. A posto di Parisotto entrerà il dottor Giuseppe Lobascio. Questo il commento del M5S di Vigodarzere all’indomani del risultato elettorale. “Prendiamo

atto del risultato e ringraziamo tutti coloro che ci hanno votato. Se le liste fossero state divise, di certo avremo vinto noi. In provincia di Padova siamo stati, infatti, i migliori tra i 5 Stelle. Per la campagna elettorale avevamo a disposizione un budget di mille euro a fronte delle migliaia e migliaia degli avversari. Va considerato anche che sin dal primo momento abbiamo combattuto contro errori commessi da altri che ci hanno danneggiato.Avremo due consiglieri per onorare chi ci ha votato quindi sin da ora, tutto ciò che riguarda il comune di Vigodarzere sarà passato due volte ai raggi X per mantenere fede a quanto abbiamo sempre sostenuto durante tutta la campagna elettorale”. (n.m.)

Dopo quindici anni il centrosinistra perde il governo di Vigodarzere,

Partito Democratico fuori dal Consiglio

comunale. Nella squadra di Zordan

anche alcuni giovanissimi

Il neo sidnaco Adolfo Zordan insieme a Roberto Marcato della Lega Nord


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.Vigodarzere

U ffici e servizi nel vecchio deposito deposito missilistico dell’Aeronau-

tica militare. Gli amministratori di Ca-doneghe, Vigonza e Vigodarzere, riuniti nell’Unione Medio Brenta, con il consi-gliere provinciale Elisa Venturini e il co-mandante della polizia locale Romeo Da-niele, sono entrati nella base dismessa per un sopralluogo e per stabilire la dislo-cazione degli uffici e dei servizi.

Nella palazzina appena a sinistra dell’ingresso, l’ex corpo di guardia, trove-rebbe posto la polizia locale e, dietro, gli uffici dell’Unione. A destra c’è il grande edificio che ospitava mensa e bar che ora potrebbe essere trasformato in un polo culturale con sala civica e sede di asso-ciazioni: verrebbe divisa dal resto della “Cittadella della sicurezza” e avrebbe un accesso dalla via laterale. Dietro a lei la sede della Croce rossa.

“Attraverso il federalismo demaniale, cerchiamo di ottenere dallo Stato, pro-prietario della struttura, gli hangar da dare alla Protezione civile e, con una permuta, le palazzine, dando in cambio la caserma dei carabinieri, che è di pro-prietà comunale”, ha aggiunto il sindaco uscente di Vigodarzere Francesco Vez-

zaro. Felici della proposta anche gli altri due

Comuni che così potranno dislocare, all’interno della struttura, servizi comu-nali e sovracomunali (la Protezione civile è già dentro) in un luogo “baricentrico ri-spetto ai tre Comuni”, come lo ha definito il vicesindaco di Curtarolo Eddy Bazzan. “Ecco perché pensiamo di spostarvi an-che alcuni uffici dell’Unione”, sottolinea Michele Schiavo, sindaco di Cadoneghe. Negli edifici ci saranno molti lavori di si-stemazione e riadattamento da eseguire. La base è stata chiusa per otto anni e que-sto ha lasciato, indubbiamente, il segno. (n.m.)

Venti profughi in villa, la diffida del sindaco uscente

Da deposito missili a centro servizi

Polemica per l’arrivo a Vigodarzere di una ventina di profughi ospitati in una villa di proprietà di un ex fornaio, a Terraglione.

Troppi, secondo il Comune, per una struttura non adeguata. E così il sindaco uscente Francesco Vezzaro, tra gli ultimi atti, ha inviato una diffida alla cooperativa Ecofficina che ha affittato la villa per dislo-carvi alcuni profughi provenienti dall’ex base di Bagnoli di Sopra : o l’alloggio, an-che se temporaneo, sarà adeguato agli standard di abitabilità oppure 11 profughi dovranno andarsene. Nella casa ci sono 8 stanze e 6 sei bagni, ma non l’allacciamen-to alle fognature. Gli scarichi sono previsti per 9 persone, anche se fossero adeguati, l’agibilità della casa arriverebbe a 12 per-sone: ce ne sarebbero sempre 8 di troppo. «O la casa va adeguata alle persone o le

persone vanno adeguate alla casa: non c’è alternativa», commenta Vezzaro. «La coo-perativa avrà 10 giorni di tempo per trova-re sistemazione a 11 delle persone ospita-te oppure per eseguire gli adeguamenti». Ecofficina, dal canto suo, fa sapere che «la diffida non è ancora arrivata, pertanto non si è ancora deciso il da farsi».

Intanto il Governo nell’ambito del ban-do Sprar, il sistema di protezione e acco-glienza riservato ai migranti che hanno già ottenuto lo status di profugo, ha accetta-to in graduatoria 4 progetti padovani. Tra questi quello di Cadoneghe e Vigodarzere (al terzo posto nazionale): 25 posti asse-gnati, costo per il 2016-2017 di 482.235,62 euro e un contributo di 458.123,84.Michele Schiavo, sindaco di Cadoneghe: «Il proget-to non si è limitato alla mera accoglienza in alloggi privati, ma è composto anche da progetti di integrazione. 15 profughi an-dranno a Cadoneghe e 10 a Vigodarzere. Ci siamo appoggiati alla cooperativa sociale “Il Sestante” che ora avrà un mese per re-perire alloggi e stilare contratti di affitto».(n.m.)

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Se l’arte racconta il corpo umanoAl Musme di Padova fino a settembre la mostra “Il corpo scoperto. L’anatomia da Vesalio al futuro”, dalle prime opere illustrate del Cinquecento alle suggestioni suggerite dai capolavori

A rte e anatomia: questo il tema della mostra “Il corpo

scoperto. L’anatomia da Vesalio al futuro”, in esposizione fino al 18 settembre al Musme - Museo di Storia della Medicina e della Salute, con sede nel complesso monumentale dell’antico Ospe-dale di San Francesco Grande, primo ospedale di Padova, co-struito nel 1414 dai coniugi Si-bilia de Cetto e Baldo Bonafari e rimasto attivo fino al marzo 1798, quando fu sostituito dall’Ospe-dale Giustinianeo.

“Una nuova esposizione di grande rilievo culturale, all’in-terno di un museo capace di collegare mirabilmente passato, presente e futuro, cultura, arte, scienza e storia – afferma Davide Gianella, consigliere provinciale delegato all’Università e alla Ri-cerca - Un museo che sa rinno-varsi stando al passo con i tempi, uno spazio creato per valorizzare la storia della medicina e dell’ec-cellenza medica e universitaria,

ma nel contempo un luogo atti-vo, da vivere”.

La lunga e proficua collabora-zione tra anatomisti e artisti ha portato alla realizzazione di ope-re che, in base alla loro funzione originale, possono essere distinte in opere anatomiche con elevato contenuto artistico e opere d’arte di rilevante interesse anatomico. Partendo da questo presuppo-sto, il percorso dell’esposizione presenta una selezione di opere illustrate di anatomia edite nel Cinquecento: dai Commentaria super Anatomia Mundini di Ja-copo Berengario da Carpi, al capolavoro di Andrea Vesalio, il De humani corporis fabrica li-bri septem, illustrato da Tiziano o da qualcuno della sua scuola, e infine alle meravigliose Pitture colorate d’anatomia fatte realiz-zare da Girolamo Fabrici d’Ac-quapendente.

“Queste opere – afferma Fran-cesco Peghin, presidente Fon-dazione Musme - evidenziano

l’interscambio tra anatomisti e artisti e mostrano un utilizzo raf-finato delle illustrazioni a scopo scientifico. In ugual misura sono molte le opere d’arte che conten-gono dettagli anatomici che ci forniscono importanti informa-zioni di carattere storico-medico. Nella mostra sono state esposte, in un apposito schermo, alcune opere d’arte, tra le quali il Cri-

sto morto di Andrea Mantegna e la Lezione d’anatomia del Dottor Tulp di Rembrandt, dalle quali possono essere estrapolati par-ticolari di interesse anatomico e medico. Auspico che la nuova mostra possa essere l’occasione per attrarre un pubblico sem-pre più numeroso, attento e di età diverse, diventando anche un prezioso elemento di offerta

turistico-culturale di rilievo”.Il percorso ideale dalla cono-

scenza del corpo alla realizza-zione artistica trova espressione, infine, nei disegni degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, appositamente selezio-nati con la supervisione dei do-centi del corso di anatomia arti-stica, i professori Renzo Peretti e Mauro Zocchetta.

La mostra, curata dai profes-sori Maurizio Rippa Bonati e Sil-via Ferretto del Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari Università di Pado-va, sarà visitabile negli orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì 14.30-19.00; sabato, do-menica e festivi: 9.30-19.00. La vi-sita della mostra sarà inclusa nel biglietto d’ingresso al Musme..

Laura Organte

>[email protected]<

Un dettaglio dell’esposizione al Museo di Storia della Medicina di Padova

Paolo Conte a PiazzolaTorna in tour il poeta della musica italiana: reduce dal suc-

cesso dei concerti del 2015, Paolo Conte parteciperà al Postepay Sound di Piazzola sul Brenta sabato 2 luglio. Appuntamento da non perdere per una rassegna che vedrà alternanrsi grandi nomi della musica internazionale come ormai è tradizione in questo genere di tour..

Cinema Uno Estate a PadovaDa mercoledì 22 giugno torna CinemaUno Estate, la rassegna

di cinema all’aperto ai Giardini della Rotonda in Piazza Maz-zini a Padova, giunta alla sua 19° edizione. Tutte le sere, fino ai primi giorni di settembre, verranno riproposti oltre settanta film tra i migliori della stagione. La serata inaugurale, come da tradizione sarà dedicata ad un grande classico e sarà ad ingresso gratuito. Per la programmazione consultare il sito www.cuc-cinemauno.it. (l.o.)

Euganea Film Festival, cinema d’autore sui Colli Euganei

Anche quest’anno dal 30 giugno al 17 luglio i Colli Euganei faranno da cornice all’Euganea Film Festival, la manifestazione organizzata dall’Associazione Euganea Movie Movement. Tre le sessioni competitive: concorso internazionale cortometraggi, concorso internazionale documentari e concorso internaziona-le cortometraggi di animazione. Verranno inoltre assegnati il Premio “Cinemambulante”per la migliore opera che affronta te-matiche legate all’ambiente, alla legalità e al lavoro; e il Premio “Veneto Movie Movement”.

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.Sport

Hockey Giovani atleti under 14

Fox Legnaro vice campioni nazionaliA testa alta, con un grande

sorriso e lo sguardo pieno di gioia i Fox Hockey Legnaro salgono per la prima volta sul podio nazionale. I giovani atleti dell’under 14 allenata da Fede-rico Zaccaria tornano da Roana, sede delle finali nazionali, con una scintillante medaglia d’ar-gento al collo. Un argento pre-zioso, perché giunto al termine di una stagione entusiasmante, in cui i Fox Legnaro hanno domina-to, travolgendo, una dopo l’altra, tutte le avversarie.

Vinta la fase regionale, i Fox hanno guadagnato l’accesso alle finali nazionali battendo il Monleale. Le finali nazionali a sei squadre hanno avuto luogo il 21 e 22 maggio a Roana. La forma-zione Legnarese ha messo in gio-

co tutta la propria preparazione sfornando una serie di prestazio-ni straordinarie!

Nel primo incontro i Fox han-no vinto Ferrara, con la bellezza di 30 reti a 1. Nel secondo hanno guadagnato un’altra vittoria per 8 a 3 su Trieste. Le due vittorie hanno portato alla qualificazione per le semifinali.

Alle 8 del mattino di domenica 22 maggio i Fox sono scesi in pi-sta per affrontare la formazione del Real Torino. Dopo una pri-ma fase di incerto pareggio i Fox hanno iniziato dilagare infurian-do nella metà campo avversaria e siglando un ennesimo risultato di prestigio. Vittoria per 7 a 2 e accesso alla finale scudetto.

In finale la rivale è stata la ben conosciuta e temuta formazio-

ne dei Diavoli Vicenza, squadra di livello equivalente ai Fox, già incontrata nella fase regionale. I precedenti incontri erano risul-tati in un pareggio, una sconfitta ed una vittoria. Tuttavia, nell’ar-co della stagione, la squadra vi-centina aveva rinforzato i propri ranghi acquisendo nuovi gioca-tori di buon livello, provenienti da altre realtà, ed alla volta delle finali si è presentata con un ro-ster di grande qualità.

La partita di finale lasciava in-tendere uno scontro eclatante. Al

contrario, complice la stanchez-za e forse l’emozione, i padovani hanno faticato a entrare in gara, subendo la pressione avversaria per tutto il primo tempo, termi-nato con un terribile 5-0. Nel se-condo tempo I Fox hanno messo in campo un atteggiamento mi-gliore tornando al contrattacco. I tentativi di recuperare tuttavia si sono infranti uno dopo l’altro sul portiere avversario ed hanno portato al solo goal della ban-diera. Un’amara sconfitta per 5 a 1 ha consegnato la vittoria al Vicenza.

Passato il primo momento di amarezza, ai Fox resta l’onore e l’enorme soddisfazione di aver raggiunto una finale scudetto con le sole proprie forze, e l’o-nore di aver guadagnato una medaglia preziosa. I Fox Legnaro inaugurano la loro bacheca con la vera prima coppa della loro storia. “Un vivo ringraziamento va rivolto al pubblico, - afferma lo staff della squadra - agli atle-ti, agli allenatori, ai tecnici per il meritevole lavoro di squadra che ha portato a questo risultato”.

Il ciclista Boscaro si impone al Gp di Conselve

D opo anni di dominio di corridori extraregionali

torna a parlare padovano il 20. Gp città di Conselve, grazie ad una volata regale, di gran-de potenza, del granatiere di Villatora Davide Boscaro(Uc Mirano) che sul rettilineo di via Vittorio Emanuele ha sur-classato tutti vincendo prati-camente per distacco. Partono in 146 nella corsa organizzata dal Gs cicloamatori di Conselve dell’appassionato presidente Simo-ne Mazzucco, nel ricordo di Pietro e Luigi Pavin, due grandi ap-passionati elle due ruote scomparsi anni fa. La corsa è frizzante e velocissima animata dai traguardi volanti che in ogni passaggio mettono in palio prodotti biologici offerti dalla Ciaobio di Arre. L’altissima velocità impedisce qualsiasi tentativo di fuga consi-stente e poi le squadre dei velocisti pensano al resto. A metà corsa una caduta toglie di mezzo Giovanni Sergiano velocista del Cc Este annunciato in buona forma. Quando all’ultimo chilometro radio corsa annuncia che in testa al gruppo i bianconeri dell’Uc Mirano fanno il forcing è tutto chiaro. Ai duecento metri Boscaro è già in testa, e aumenta il vantaggio, ha il tempo di lasciare le mani dal manubrio ed esultare mentre gli avversari si battono per i piazzamenti. Felice il vincitore: “ho finalizzato al meglio il lavoro dei miei compagni, ora sento tanta soddisfazione”. Per Davide è il terzo successo stagionale, un primato che lascia ben sperare per le competizioni successive.

Walter Lotto

Meritato secondo

posto alla finale

scudetto disputata

a Roana contro

i Diavoli Vicenza.

Un secondo posto

che riempie di

orgoglio i giovani

campioncini

La formazione dei Fox Legnaro allenati da Federico Zaccaria

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Elezioni Il punto dopo il primo turno delle amministrative

Le urne fotografano un Veneto sempre più verdeL a lega non molla, anzi. I candi-

dati sindaci e liste del Carroccio hanno registrato moltissimi con-sensi in questa tornata di ammini-strative che ha visto il Partito demo-cratico, già sconfitto rovinosamente alle regionali dello scorso anno, ar-retrare anche sul locale. Il partito di Luca Zaia tiene strette le roccaforti padovane vincendo al primo turno a Cittadella con Luca Pierobon che, sostenuto da Lega, Forza Italia e FdI, e dell’attuale sindaco di Padova Massimo Bitonci che ha presentato una sua lista civica in suo sostegno, prende in un sol colpo più del 58% dei voti. Il Carroccio non si smenti-sce neanche nelle roccaforti verone-si e sbanca quasi tutto nel trevigia-no. A Montebelluna, comune dove la senatrice democratica Laura Pup-pato è stata sindaco per ben 2 man-dati, gli elettori premiano il sindaco filosofo Marzio Favero riconfermato al secondo mandato con il 52% dei voti. E l’assedio arriva fino alle por-te di Treviso. A Villorba la lista per-sonale dell’avvocato Marco Serena prende il 29% dei consensi nelle urne, che sommati al 21% della lista ufficiale di partito, lo incoronano al primo turno. E qui, come a Chiog-gia, il M5S, con la candidata Raffael-la Andreola, arriva secondo davanti al Pd, superandolo di un punto per-centuale con il 18%.

“Le cause – afferma la senatrice Laura Puppato, commentando la debacle del Pd veneto - sono mol-teplici, frazionismi e litigiosità in-terna, presunzioni individuali ma anche non aver considerato che la paura fa 90. Il tema dell’immigra-

Luca Zaia, Governatore del Veneto: “La Lega avanza”

I l presidente Zaia, all’indomani del voto amministrativo, non si è sottratto dal

sottolineare come la Lega nord non solo riconquisti i comuni dove governava ma conquisti ancora terreno. “In Veneto ci sono ballottaggi importanti, penso alla pro-vincia di Treviso che su 7 Comuni, la Lega ha vinto in sei e sul settimo andiamo al ballottaggio a Oderzo (Tv) col nostro candidato avanti di misura col 43% e cosi’ acca-de anche a Este e Chioggia, ci sono molte realtà in cui si vedrà una bella competizione che è sana per la democrazia”.

ilVenetoAttualità

Jacopo Berti, Consigliere regionale M5S: “Un risultato storico”

“A biamo fatto un risultato storico, ma è ancora presto per festeggiare! Il 19

giugno, giorno dei ballottaggi, molti andran-no al mare, mentre i partiti sono militarizza-ti, c’è gente che difende interessi personali. Loro andranno a votare! E noi? Condividete il mio appello e votiamoli via tutti!” E in ri-sposta a chi legge il voto ai 5 stelle come un voto di protesta Berti non le manda a dire: “Abbiate rispetto per gli elettori! Per “pro-testa” nessuno dà le chiavi della Capitale o di una grande città ad un Movimento. La verità è che ci prepariamo a governare il Paese e sempre più cittadini hanno fiducia in noi!”

Roger De Menech, segretario regionale Pd: “Rinnovare la classe dirigente”

I ncassa il colpo il Pd veneto che ha perso al primo turno 4 grandi comuni, si è vi-

sto escluso da 4 ballottaggli su 7 ed è uscito sconfitto in altri piccoli municipi. Il segreta-rio regionale De Menech, dimissionario da tempo, conti alla mano inveisce contro i suoi e in particolare contro chi ha chiesto con forza il Congresso e, a suo dire, non si è impegnato abbastanza nei propri territori. Prima su tutte la senatrice Puppato, il cui co-mune, Montebelluna, rimane saldamente in mano alla lega. “Ci preoccupiamo troppo delle sterili battaglie interne che alla gente non interessano per nulla. Dovremmo investire per rinnovare la classe dirigente e lavorare meglio nei territori”.

zione è stato il convitato di pietra in queste elezioni e, insieme con lo spezzettamento delle candidature, il responsabile della disaffezione e del voto di pancia. -Un Pd veneto che ha perso un anno senza riusci-re a scegliere la strada per eleggere il suo segretario politico potrebbe non risultare interessante, non fos-se che questo ha significato inconsi-stenza di organizzazione e ne ha li-mitato l’azione, lasciando a se stessi i territori dove si giocava la sfida. Ora siamo veramente all’anno zero, dobbiamo ricostruire, con solidità e costanza, con un lavoro muto, quo-tidiano, vero”.

La candidata appoggiata dal pd arriva addirittura quarta a Chioggia, dove sono i cinque stelle a sfidare il sindaco uscente Giuseppe Cas-son che tiene anche grazie alla Lega che qui supera quota 35%. Barbara Penzo, sostenuta dal Pd e una delle favorite per un’eventuale ballottag-gio, viene inchiodato dai cittadini elettori al 18,7%. Un dato che la dice

lunga sullo stato del partito di Renzi a livello locale.

Nel Padovano i democratici pren-dono Montegrotto grazie ad un gio-vane candidato, Riccardo Mortan-dello, l’anti-Claudio per eccellenza, che guadagna il 50,8%. Che il re delle terme stia perdendo consensi lo dice anche il risultato di Abano Terme che vede, appunto, il sindaco Luca Claudio con il 41,6%, costretto al ballottaggio. La sfidante Moni-ca Lazzaretto del centrosinistra ha raccolto un buon 35,6%. Secondo turno anche a Este: il 19 giugno la sfida sarà tra il vicesindaco Stefano Agujari-Stoppa (Pd e Udc) scelto dal 32,2% e l’imprenditrice di Con-findustria Roberta Gallana (Lega, Fi e FdI) che ha già incassato il 39,3% dei consensi. Anche ad Adria, in provincia di Rovigo, si va al ballot-taggio: Massimo Barbujani, sindaco uscente, insegue la riconferma in municipio, forte del 45% dei voti e se la vedrà con Nicola Zambon del centrosinistra che riparte dal 23,9%.


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La crisi dei partiti tradizionali

L ega a parte, le recenti am-ministrative la dicono lunga

su quanto siano in crisi i partiti tradizionali. Non è semplice leg-gere i dati di quest’ultima tornata anche perché le liste civiche sono spesso variegate anche nei co-muni maggiori. Certo è che dove si sono presentati PD e Forza Ita-lia il simbolo non ha pagato, anzi! Le percentuali raggiunte sono molto modeste quasi dovunque. In Veneto Forza Italia, il parti-to che ha tenuto le redini della regione per 10 anni e in cui la maggioranza dei cittadini si rico-nosceva fino a non molto tempo fa, sta attorno al 7% a Chioggia, a Este, a Montebelluna, a Porde-none, raggiunge due cifre solo ad Albignasego con il 12% e a Trieste con il 14%.

Il Pd è in grave difficoltà e non da segni di ripresa. Nei 13 co-muni più grandi appare chiara-

mente la situazione di difficoltà del centrosinistra. Albignasego, Cittadella, Montebelluna, Vil-lorba hanno eletto il sindaco di centrodestra al primo turno. In altri quattro comuni, Bovolone, Chioggia, Oderzo, San Giovanni Lupatoto si va al ballottaggio ma il Pd sta alla finestra. A Chioggia, il candidato del PD arriva quarto e come partito, si ferma al 13,6%. Nei restanti 5 comuni il Pd va al ballottaggio con scarti più o meno alti a seconda dei territori.

Chi va forte è il Movimen-to cinque stelle che rispetto alle precedenti comunali è passato dal 6,1% al 21,4%.

Probabilmente in Veneto, ri-spetto a quanto accaduto a Roma o a Torino, il movimento in parte è frenato anche dalla Lega che ha sempre incardinato un forte sen-timento di protesta ma va detto che i grillini stanno avanzando

Forza Italia e Partito democratico sono affaticati mentre il Movimento cinque stelle aumenta in modo consistente anche sul locale

bene ovunque. Intercetta anche una quota di voto di protesta ma progressivamente riesce ad estendere il proprio consenso elettorale anche dove non era

presente. Succede ciò che era successo per la Lega agli esor-di: all’inizio un voto di opinione senza quadri territoriali all’altez-za di sfide amministrative, poi

progressivamente si formano sul territorio personalità significati-ve.

Maria Pavan

Politica


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I mormoni, una fede in crescita, integrata nel territorio

Una religione nata in nord Ameri-ca due secoli fa , e che ora conta

15 milioni fedeli in tutto il mondo. In Italia chiesa di “Gesù Cristo dei San-ti degli Ultimi Giorni”, cioè la chiesa mormone è una realtà che conta 30 mila fedeli e ha deciso di far sorgere il più grande tempio d’Europa proprio a Roma nella capitale del cattolicesi-mo, con un progetto imponente. Ma veniamo al Veneto. La chiesa mor-mone ha diverse sedi in tutta l’area regionale. Fra le più attive quelle di Venezia, Vicenza e Padova. I fedeli in Veneto sono circa 1700 dagli ultimi dati , e sono in aumento. Nel vene-ziano da poche decine di fedeli negli anni Settanta ora i mormoni contano quasi 350 fedeli in tutto il veneziano e 400 nel padovano. I fedeli si questa

religione non limitano la loro pre-senza alla conversione, alla preghie-ra e alla promozione del loro credo, ma realizzano tante iniziative cultu-rali e aggregative rivolte al territorio. Ce lo racconta il loro vescovo di Ve-nezia Gabriele Argenti.

“Abbiamo visto crescere nel corso degli anni - spiega il vescovo- l’interesse per il nostro credo. Alla nostra religione si convertono dai cattolici agli ortodossi e anche per-sone di fedi non cristiane. Abbiamo stilato degli accordi con lo Stato Ita-liano. La nostra religione ha avuto origine in America, negli Stati Uniti ha la sua sede principale nello Utah a Salt Lake City, ma va detto che ogni realtà si muove con una autonomia. Tanti ragazzi arrivano qui a fare i

missionari dagli Stati Uniti e dall’A-merica latina, altra area in cui la no-stra fede è in espansione”. Il dialogo con le altre religioni a partire dalla chiesa cattolica è costante. “La chie-sa mormone è organizzata in Pali- spiega Argenti- che sarebbero il cor-rispettivo delle diocesi, e si avvale di un clero non di professione e in cui non c’è la regola del celibato”.

Il battesimo viene fatto in età adulta e comunque a bambini di non meno di 8 anni, per completa immersione. “Il vescovo – continua Argenti – viene scelto in base alle sue qualità morali e non ha una ca-rica permanente”. Fra i servizi che la Chiesa Mormone offre c’è quello gratuito della ricerca genealogica. “E’ importante e curioso -spiega

Fioretta Panella responsabile delle relazioni con il pubblico insieme con Renè Minassian - conoscere le origi-ni delle nostre famiglie e cognomi. Conoscendo da dove veniamo sap-piamo anche di più su chi siamo”. Dagli Stati Uniti sono arrivati alla co-munità veneziana tre giovani missio-nari: Emma Fife, Mason Stringfellow e Sarai Avila. Bruno Finotto primo membro della comunità mormone di Mestre sottolinea che con il terri-torio c’è sempre stata sintonia. “Ab-biamo organizzato -spiega Finotto- la compagnia teatrale dialettale “La Bauta”, concerti di musica classica, corsi di inglese con ragazzi madre-lingua gratuiti per la cittadinanza”. Alessandro Abbadir

Una confessione religiosa fondata da Joseph Smith

Chi sono i mormoni? Il mormonismo è una confessione religiosa fondata da Joseph Smith (1805- 1844) considerato dai mormoni un profeta. A lui fu rivelato il “Libro di Mormon”, il più noto fra i testi sacri di questa religione e da qui ha il soprannome di chiesa mormone. Alla morte di Smith la chiesa da lui fondata si divise. La “Chiesa di Gesù Cri-sto dei santi degli ultimi giorni” con circa 15 milioni di fedeli è quella di gran lunga la branca maggioritaria del mormonismo. Il “Libro di Mormon”, è dai fedeli riconosciuto come un testo sa-cro assieme alla Bibbia. Considerano la loro fede come la restau-razione della Chiesa cristiana, così come era stata organizzata da Gesù ai tempi del Nuovo Testamento. Reputano Gesù Cristo, il Redentore, il figlio di Dio e il Dio eterno. La Chiesa di “Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni” si distingue da altre con-fessioni cristiane per adottare un canone delle sacre scritture più ampio, che oltre la Bibbia include il “Libro di Mormon”, “Dot-trina e Alleanze” e “Perla di gran prezzo”. È guidata da profeti e apostoli, le cui parole in particolari momenti assumono valenza di sacra scrittura e vengono canonizzate. I mormoni praticano anche il rito del “battesimo dei morti” . Fra le pratiche che sono state abbandonate invece dai mormoni con la fine dell’Ottocen-to e con l’entrata dello stato dello Utah nel 1896 nella federazione degli Stati Uniti, c’era quella della poligamia. (a.a.)

Sopra il vescovo Gabriele Argenti, in alto una foto di gruppo con missionari dagli Usa

La chiesa di “Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, cioè la chiesa mormone è una realtà che conta 30 mila fedeli in Italia. Sono 1700 in Veneto soprattutto a Venezia, Vicenza e Padova

Il tempio di Salt Lake City, l’edificio religioso più noto del mormonismo

Società


I l mondo delle esposizioni fie-ristiche sta conoscendo un

lungo periodo di transizione, non sempre indolore. La concorren-za internazionale sempre più ag-guerrita, i cambiamenti dei gusti del pubblico, il rapporto con gli altri soggetti economici e politici del territorio stanno influenzando i processi di cambiamento che ri-guardano le principali fiere a Nor-dest. Le soluzioni sono diverse, si va delle collaborazioni fino alle vere e proprie fusioni. Padova Fie-re, dopo la trasformazione degli anni scorsi e l’arrivo di Gl Events, continua a lavorare ad una propria identità ben precisa e scommette sui punti di forza e su una offerta che si differenzi dalle classiche proposte fieristiche. Dopo il suc-cesso della Campionaria 2016, l’e-sposizione per eccellenza di Pado-

va Fiere, con qualcosa come 300 mila visitatori e numerosi eventi nei settori più disparati, la secon-da parte dell’anno riserva una novità di rilievo per Expobici. L’e-sposizione che richiama gli appas-sionati del settore e non solo avrà un volto completamente diverso, prendendo le mosse da quanto di buono maturato nell’esperienza precedente, ma con la consapevo-lezza di uno scenario che in meno di dieci anni è cambiato in ma-niera dirompente. Non è casuale, d’altra parte, il claim che accom-pagna la nuova Expobici: l’evolu-zione della specie. “E’ una realtà chiara ormai a tutti: il modello tradizionale della Fiera del merca-to ciclistico, quello che per molti anni è andato in scena anche qui, è decisamente superato,” spie-ga Daniele Villa, amministratore

Tecno & Food la Biennale del Gusto

delegato di Padova Fiere. “Quel-lo che le aziende, e soprattutto i consumatori cercano è qualcosa di ben diverso dai padiglioni e le bici esposte in stile tradizionale, quasi da guardare e non toccare. Sono gli utenti finali, i ciclisti, ad essersi evoluti: adesso, è tempo che anche la fiera faccia un salto in avanti.” ExpoBici esce dunque dai padiglioni per aprirsi a una dimensione interamente outdoor in ben due location perfette per essere scoperte in bicicletta: si comincia a Galzignano Terme nel cuore delle Terme Euganee, dal 9

all’11 settembre, per poi prosegui-re con un’inedita tappa in Sicilia, alle pendici dell’Etna, dal 21 al 23 ottobre. Un doppio evento ad in-gresso completamente gratuito per tutti gli appassionati. “La nuo-va ExpoBici lascia il modello della fiera tradizionale per ispirarsi alle esperienze di maggiore successo, quelle che in questi anni hanno messo la user experience al centro della loro proposta” - spiega Mo-reno Argentin, campione delle due ruote e consulente tecnico “ma rispetto alle quali ExpoBici porta elementi di grande originalità”.

D allo sport alla buona tavola: due grandi passioni degli italiani,

messe in luce anche da Padova Fiera. Dal 20 al 23 novembre orna infatti l’appuntamento con Tecno&Food, il più importante Salone del Nord-Est dedicato ai professionisti della ristorazione. Trecento espositori, 25mila metri quadrati di superficie espositiva, oltre 24mila visitatori registrati nell’ultima edizione del 2014: numeri che fanno della quindicesima edizione del Salone Internazionale Biennale, un appuntamento imprescindibile per il mondo della ricettività. All’offerta espositiva - che va dalle attrezzature e all’arredamento per alberghi, ristoranti e bar, fino alle proposte che riguardano il mondo del food e del wine - si affianca un ricchissimo calendario di eventi che fanno di Tecno&Food il più importante momento di confronto per gli operatori della ristorazione nel Nord-Est. La parola chiave dell’edizione 2016 è “formazione”, un elemento che legherà tutti i protagonisti e i partner del Salone creando una vetrina in grado di valorizzare le eccellenze e i trend di un mercato in costante evoluzione e ricco di stimoli da cogliere per anticipare le tendenze.

Mentre altre realtà guardano all’aggregazione Padova scommette sui punti di forza

Economia

Il Terziario Donna premia imprenditrici fuoriclasse tra cui l’agente Rosita Bellotto

I n occasione della manifesta-zione della Fiera Campiona-

ria, ha avuto luogo la sesta edi-zione del Premio che il Gruppo Terziario Donna Ascom di Pado-va dedica alle donne che fanno impresa in modo innovativo. Un appuntamento in accordo col mood del Padiglione 1, dedicato da Padova Promex al mondo eco-nomico padovano che guarda al futuro e all’innovazione. Nell’A-rena Pedrocchi, sullo sfondo della riproduzione quasi a gran-dezza naturale del famoso Caffè patavino, dopo i saluti del pre-sidente Ascom Patrizio Bertin, Silvia Dell’uomo, Vicepresidente Ascom e membro del Terziario Donna, ha premiato Tiziana Ber-tinotti, psicologa, Flavia Marti-

gnon, titolare di un negozio di ot-tica ed Eleonora Rizzo titolare di una scuola privata, e, per la pri-ma volta un agente immobiliare, Rosita Bellotto dell’Agenzia Jolly Immobiliare di Piove di Sacco.

Questo riconoscimento si in-serisce in un momento davvero particolare per Rosita Bellotto: quest’anno festeggia i 20 anni di attività professionale e 25 anni del-la sua agenzia, la Jolly Immobilia-re, dove lavora assieme al padre, Giancarlo Bellotto e alla sorella, Morena Bellotto.

La motivazione della premia-zione esprime bene l’impegno e la dedizione di una donna per un lavoro che storicamente ha una forte connotazione maschile: “per l’impronta professionale dinamica

fortemente innovativa ed aperta al recepimento di stimoli e tecniche d’avanguardia”. Si occupa infatti a tempo pieno di servizi di inter-mediazione immobiliare coordi-nando le attività di compravendita e locazione: una speciale wedding planner del real estate!

Un’agenzia, la Jolly Immobiliare, associata Fimaa, tra le pochissime in Italia con Sistema di Qualità Certificato Iso 9001, di cui Rosita Bellotto è responsabile: una scel-ta ed un elemento distintivo che ben supportano e comunicano l’obiettivo di fare propri gli obiet-tivi dei clienti, in un’ottica di mi-glioramento continuo. Il premio è il riconoscimento ad una inesauri-bile curiosità di apprendere, man-tenendo una formazione continua

Sesta edizione del premio dedicato dal gruppo Terziario Donna Ascom di Padova alla creatività e all’innovazione dell’imprenditoria femminile

che porta a partecipare a tutte le iniziative che possono contribuire alla crescita professionale, lascian-dosi ispirare e contaminare anche da materie diverse da quella pret-tamente tecnica-immobiliare e alla ricerca e ideazione di metodi e strategie innovativi che mirano a superare i consueti standard, il tutto favorito anche dall’iniziativa

di costituire e mantenere colla-borazioni efficaci. “Sono davvero onorata di aver ricevuto questo premio.” dice Rosita Bellotto. “Mi piace pensare che oltre ad essere una gratificazione personale, e per la Jolly Immobiliare che è la mia agenzia sia un omaggio alla cate-goria professionale a cui apparten-go.” Brava Rosita!

Expobici si rinnova e tra i Colli Euganei e le pendici dell’Etna

Dopo il boom Campionaria le nuove sfide di Padova Fiere

PFAS: l’acqua di Etra è sicuraLo conferma un monitoraggio “mirato” effettuato nelle centrali idricheNessuna contaminazione da

PFAS nell’acqua che Etra distribuisce nelle case dei suoi clienti. Nonostante la costante attività di monitoraggio esercita-ta che garantisce la sicurezza e la bontà dell’acqua erogata dalla rete idrica di Etra, la società che gestisce il Servizio Idrico Integra-to per 73 Comuni nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, ha deciso, in seguito ai timori che si sono diffusi nelle ultime settima-ne nella popolazione del Veneto, di effettuare un monitoraggio aggiornato dedicato esclusiva-mente alla ricerca di PFAS. Il risultato non fa che confermare quanto già accertato dalle analisi precedenti.

Il monitoraggio dei PFAS in tutte le sue forme (PFOA, PFOS e al-tri PFAS) è stato attivato fin dal 2013 e mai sono stati rilevati valori che destassero preoccupazione: quest’anno è stato eseguito a par-tire dalla metà di aprile, rafforzato ed esteso a tutti gli apporti di ac-

qua che vengono immessi nelle rete utilizzata per fornire acqua potabile, quindi le analisi effettua-te rappresentano la totalità dell’ac-qua fornita. Nessuna delle 57 ana-lisi effettuate è risultata positiva ai PFAS rimanendo sempre molto al di sotto dei valori di riferimento che sono stati fissati dalla Regione, addirittura in oltre il 90% dei casi i valori non sono neppure stati ri-levati dagli accuratissimi strumenti di misura essendo al di sotto dei limiti di rilevabilità. Possiamo quin-di confermare con certezza che nessuna fonte utilizzata da Etra è contaminata.

Le analisi dei PFAS eseguite saranno riportate per massima trasparenza nel sito di Etra.

“È una conferma di quanto già sa-pevamo – commenta il Presidente del Consiglio di gestione di Etra Andrea Levorato – ma abbiamo de-ciso di effettuare questo monitorag-gio mirato e renderne noti i risultati, come ulteriore rassicurazione dei nostri clienti. Anche molti residenti nei Comuni servizi da Etra, infatti, hanno manifestato timore, in segui-to all’allarme diffuso dalla notizia della contaminazione da PFAS su una parte del territorio veneto. At-tenzione: i nostri controlli erano già sicuri fino ad oggi, grazie a circa 38.000 analisi all’anno svolte sia dalle Ulss sia nel nostro laboratorio interno che è certificato ISO 17025 dal 2002; inoltre sappiamo che le fonti utilizzate da Etra non si tro-vano nelle zone che sono risultate compromesse. Ma abbiamo voluto fare un passo in più, controllando tutti i punti di erogazione sui para-

metri PFAS: le analisi sono state eseguite da un laboratorio esterno dotato di una particolare strumen-tazione sofisticata, un cromatogra-fo liquido, che permette di misurare questi parametri a concentrazioni molto basse e che ha confermato la completa assenza di quei composti nell’acqua potabile da noi erogata. Sono stati analizzati accuratamen-te tutti gli apporti da cui scaturisce l’acqua che poi, “blindata” nella rete acquedottistica, arriva direttamente nelle case dei nostri clienti, quindi possiamo dire che ogni goccia della nostra acqua è veramente sicura”.Etra ha adottato il sistema di sor-veglianza e controllo interno “team HACCP”, che utilizza le medesime procedure e approcci che vengono adottati nell’industria alimentare.

Grande festa all’ex jutificio Came-rini a Piazzola sul Brenta, marte-dì 31 maggio per la premiazione delle classi partecipanti al concor-so “La natura insegna”, una delle iniziative del Progetto Scuole pro-mosso da Etra. Le risate ed emozioni di 500 bam-bini e ragazzi, hanno accompa-gnato la cerimonia di premiazione, che ha voluto dare un riconosci-mento a tutti per l’interesse e la

creatività dimostrati nell’anno.Il concorso “La natura insegna”, pensato per gli alunni delle scuo-le dell’infanzia, primarie e se-condarie di primo grado, ha visto quest’anno la partecipazione di 17 scuole. Il concorso prevede la rea-lizzazione da parte della classe di un elaborato sul tema dell’acqua, dell’energia o dei rifiuti. In premio ci sono fondi per l’acquisto di ma-teriale didattico.

Progetto scuole: l’educazione ambientale di etraUna grande festa per premiare le classi vincitrici del concorso “La natura insegna”

1° premio sezione infanzia1° premio sezione infanziaScuola di Campretto, San Martino di Lupari

Futuro sostenibile


A ndrea Arman di professione è av-vocato, in famiglia aveva azioni

di Veneto Banca e Popolare di Vicenza e oggi fa parte del Comitato Don Enrico Torta.

In tutta la vicenda dei risparmi tra-diti, una cosa proprio non gli va giù: “Si parla di 750 prepensionamenti per i di-pendenti di Veneto Banca - fa sapere -. Per loro, per i dipendenti che sono con-causa di questa tragedia, gli ammortiz-zatori sociali ci sono. Invece per tutti i ri-sparmiatori e per tutti gli altri cittadini, artigiani, imprenditori che saranno co-stretti a chiudere nei prossimi mesi, non vi è nessuna previsione di ammortizza-

tore sociale e questa è una gravissima ingiustizia ai danni dei cittadini e del Veneto. La ricaduta economica di questo disastro interesserà tutti i 5 milioni di cittadini veneti. La perdita di ricchezza ricadrà su tutti quanti”.

Quindi, una stoccata alla politica: “Ho letto che la politica si sta svegliando mentre per molti mesi è rimasta a dor-mire lasciando che tutto andasse per la propria strada e ora che di fatto i giochi sono conclusi sarebbe il momento che la politica cominciasse ad assumere delle responsabilità: mettano loro i soldi per l’aumento di capitale di questa banca. Allora a me sta bene”.

Il risparmio tradito

Veneto Banca, da risparmiatori ad azionisti investitori I l destino di Veneto Banca si deciderà en-

tro fine giugno, quando si capirà se l’au-mento di capitale da un miliardo necessario alla quotazione in borsa sarà riuscito.

Un’impresa non facile, come si è visto poche settimane fa con la Banca Popolare di Vicenza finita in mano al Fondo Atlante. Questa partita la devono giocare soprat-tutto i grandi investitori, quelli che hanno a disposizione somme ingenti da dedicare. Anche perchè i piccoli risparmiatori non hanno praticamente più riserve, colpiti dal crollo delle azioni passate dai 40,25 euro del 2012 ai 7,30 euro del febbraio scorso. Soldi evaporati per circa 200mila azionisti in tutto il Veneto.

Le storie di famiglie rimaste senza ri-sparmi sono molte e attraversano la Regio-ne. C’è chi ha perso i soldi della liquidazio-ne, chi voleva comprare la casa alla figlia e non può, chi si trova senza risparmi e - sono molti - ha dovuto aprire fidi per poter disporre di liquidità non potendo vendere le sue azioni.

“È una catastrofe, un’apocalisse eco-nomica e coinvolgerà tutti: il Veneto ma anche l’Italia” commenta amaro Patrizio Miatello, coordinatore delle Associazioni Soci Banche Popolari Venete “Don Enrico Torta”.

E sul traguardo dell’aumento di capitale si dice scettico: “Abbiamo appena passato una catastrofe inimmaginabile e ci sono ve-nuti a dire - prima ancora che venisse reso pubblico il prospetto informativo - di inve-

Tutti i veneti oggi sono più poveri di ieri

Come si può, dopo aver perso tutto,

credere ancora nella Banca a cui

avevi affidato i tuoi soldi?

La crisi che ha investito il risparmio veneto

è sempre più profonda

stire? Abbiamo sbagliato prima, non posso-no farci sbagliare ancora, adesso. C’è gente pronta a indebitarsi, gente che pensa di riguadagnare così quello che ha perso ...Io non lo so... io dico: non indebitatevi per fare investimento puro, Borsa pura. Prima eravamo risparmiatori, ora ci vogliono tra-sformare in azionisti investitori”.

A sostenere l’aumento di capitale c’è l’associazione “Per Veneto banca” che ri-unisce grandi azionisti e imprenditori, presieduta dall’imprenditore amministra-tore delegato di Pro-gest Bruno Zago: “Noi crediamo che Veneto Banca possa restare una banca del Veneto, per il Veneto - spie-ga - . Se i veneti risponderanno, come io credo, abbiamo delle buone possibilità. Se porteremo a casa il 50%+1 sono anche abbastanza tranquillo sul fatto che altri si aggiungeranno e continueranno quello che noi abbiamo iniziato”.

Giorgia Gay

Economia

Bruno Zago

Patrizio Miatello


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.Cultura

Teatro, al via l’ottava edizione di Scene di PagliaIl festival itinerante dei Casoni e delle Acque toccherà vari comuni della Saccisica e del Conselvano. Si parte il prossimo 17 giugno e si prosegue fino al 2 luglio; in tutto 17 appuntamenti, tra spettacoli, proiezioni, masterclass e incontri

A l via l’8^ edizione di Scene di Paglia, il festival teatra-

le itinerante dei Casoni e delle Acque. Toccherà vari comuni della Saccisica e del Conselvano l’edizione 2016 della kermesse estiva, che si aprirà il 17 giugno e proseguirà sino al 2 luglio, sotto la direzione artistica di Fernando Marchiori. Il festival comprende 17 appuntamenti, tra spettacoli, proiezioni, masterclass ed in-contri con gli autori, e conferma la sua caratteristica più spiccata, ovvero lo speciale rapporto con la natura.

Il programma di quest’anno proporrà nomi di forte richiamo e compagnie giovani, con nume-rose prime regionali ed una ma-sterclass di teatrodanza; tra i pro-tagonisti che saliranno sul palco, saranno presenti Erri De Luca, il Canzoniere Grecanico Salen-tino, Vincenzo Pirrotta, Chiara Michelini, Pino Petruzzelli, Elena Bucci, Claudio Morganti, Arian-na Scommegna, Donpasta, Tea-

tropersona, Accademia Arte della Diversità, Generazione Disagio e Teatro dell’illusione. I protagoni-sti della scena si porranno in dia-logo anche con l’ambiente circo-stante, costituito dalle perle dei territori convolti, ovvero Piove di Sacco, Arzergrande, Campolongo Maggiore, Codevigo, Conselve, Legnaro, Pontelongo e Sant’An-gelo di Piove di Sacco. Tra i pros-simi appuntamenti da seguire, giovedì 23 giugno, alle ore 18.30, nel cinema Politeama di Piove di Sacco, “Il paese dove gli alberi volano. Eugenio Barba e i giorni dell’Odin”, mentre, alle 21.15, in piazza Vittorio Emanuele II, sarà la volta di “Solo andata”. Vener-dì 24, in Cà Sagredo, a Conselve, alle ore 21.15, si terrà “Io sono il mio lavoro”. Dopo lo spettacolo è prevista una degustazione di vini del territorio, a cura di Con-selve Vigneti e Cantine. Sabato 25, nell’enoteca “Pane e salame” di Sant’Angelo di Piove, sarà pos-sibile unirsi all’“Aperitivo disa-

giato”, a partire dalle 18, mentre alle 21, nelle Scuderie La Garde-sana, sarà la volta di “Dopodiché stasera mi butto”, spettacolo di Enrico Pittaluga, con la regia di Riccardo Pippa. Domenica 26, alle ore 21.30, l’Idrovora di San-ta Margherita, Codevigo, sarà la location dello spettacolo “Terra matta”. Martedì 28 tutti al Caso-ne Azzurro di Arzergrande, alle ore 21.15, con “Potevo essere io”, lo spettacolo di Renata Ciaravi-no, i cui protagonisti sono due bambini cresciuti nello stesso cortile, con la stessa partenza

e con due arrivi nella vita mol-to differenti. Mercoledì 29, alle 18.30 nel Cinema Politeama si terrà il film documentario di Ja-copo Quadri “La scuola d’estate. Luca Ronconi a Santacristina”, e si proseguirà alle ore 21.15, a Pontelongo, nell’ex Casa del fa-scio, con “Madame Barbablù”. Giovedì 30, sempre alle ore 21.15, in Casa Creuso Crausso a Cam-polongo, andrà in scena “Elet-troradiodramma”. Per quanto riguarda la programmazione di luglio, invece, si parte venerdì 1, alle ore 18, nel Casone Ramei di

Piove di Sacco, con “Cip Cip Bau Bau. Il Linguaggio degli animali”.

Alle ore 21.15 nel Teatro Fi-larmonico, sarà la volta di Elena Bucci e Claudio Morganti, che metteranno in scena le vicende umane e professionali del gran-de attore Attilio Vecchiatto. Il gran finale è previsto per sabato 2, alle ore 21.15, nei Casoni della Fogolana di Codevigo, con “Food Sound System”. Allo spettacolo seguiranno i festeggiamenti di chiusura del festival.

Linda Talato

>[email protected]<

La locandina dell’edizione 2016 del festival teatrale “Scene di paglia”


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F uori gli edifici belli, ma che non riescono a esprimere qua-

le problema cerchino di affrontare, dentro i progetti che affrontano un problema importante e per il quale una architettura di qualità ha fatto la differenza.

Non è una scelta da poco quella che il curatore della 15° Biennale di Architettura, Alejandro Aravena, si è imposto per selezionare gli archi-tetti da presentare in mostra.

“L’architettura - spiega Aravena - si occupa di dare forma ai luoghi in cui viviamo. Non è più complica-to, né più semplice di così. Questi spazi comprendono case, scuole, uffici, negozi e aree commerciali in genere, musei, palazzi ed edifici istituzionali, fermate dell’autobus, stazioni della metropolitana, piaz-ze, parchi, strade (alberate o no),

marciapiedi, parcheggi e l’intera serie di programmi e parti che co-stituiscono il nostro ambiente co-struito. La forma di questi luoghi, però, non è definita soltanto dalla tendenza estetica del momento o dal talento di un particolare archi-tetto. Essi sono la conseguenza di regole, interessi, economie e poli-tiche, o forse anche della mancan-za di coordinamento, dell’indiffe-renza e della semplice casualità. Le forme che assumono possono migliorare o rovinare la vita delle persone. La difficoltà delle condi-zioni (insufficienza di mezzi, vinco-li molto restrittivi, necessità di ogni tipo) è una costante minaccia a un risultato di qualità”. L’architettura vista e presentata in questo modo diventa uno strumento desiderato di self-government, lo strumento di

una civiltà umanistica, non in gra-zia di uno stile formale, ma come evidenza della capacità dell’uomo di essere padrone dei propri desti-ni. L’architettura in azione come strumento della vita sociale e poli-tica, dove ci si chiede di coniugare a un più alto livello l’agire privato e le pubbliche conseguenze. Ogni edificio incide più o meno pesante-mente nell’ambiente in cui cresce, se si tratta poi di interi quartieri i problemi da affrontare sono mol-teplici. Le questioni sono comples-se quando si tratta del territorio e delle condizioni di vita e di lavoro di singoli o di comunità intere. La Biennale cerca dunque di eviden-ziare come, nei casi di esito posi-tivo, si sono evolute le catene delle decisioni che legano bisogno – con-sapevolezza – opportunità – scelte

– realizzazioni, in modo da con-durre a un risultato dove “l’archi-tettura fa la differenza”, come dice Aravena. “E ci interessa - sottolinea il presidente Paolo Baratta - non solo che siano mostrati i risultati ottenuti, da sottoporre a giudizio critico. Ci interessa anche la feno-menologia di quanto accaduto in questi esempi positivi. E cioè come è nata la domanda di architettura, come si sono evidenziati ed espres-si i desideri e le necessità, quali

procedimenti logici, istituzionali, giuridici, politici e amministrativi hanno indotto una domanda per l’architettura e, quindi, consentito all’architettura di trovare soluzio-ni oltre quelle banali o autolesio-niste”. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino a domenica 27 no-vembre 2016, ai Giardini e all’Ar-senale. Tutte le informazioni sul sito http://www.labiennale.org/it/architettura/mostra/

Germana Urbani

L’architettura è strumento di una civiltà umanistica: evidenzia la capacità dell’uomo di essere padrone del proprio destino

Eco design week, #amministratoInnovatori

A Cà Vendramin, giovedì 23 giugno, dalle 18.00 ale 20.00, i sindaci del Delta dialogano con gli imprenditori eco e sotenibili

Dopo il grande riconoscimento al Parco del Delta del Po di Area MaB Unesco, sindaci e ammi-nistratori dei comuni di questo

territorio sono chiamati a con-frontarsi con questa nuova gran-de risorsa. Ma soprattutto a ri-lanciare con idee d’avanguardia l’economia locale che, per forza di cose, d’ora in avanti dovrà guar-dare sempre più all’ambiente, alla difesa della sua particola-rissima biosfera. Potranno farlo solo aprendo dialoghi costruttivi con le imprese che già oggi creano lavoro ed economia attraverso in-venzioni e progetti eco-sostenibili.

Ne parleremo il 23 giugno, dal-le 18.00 alle 20.00 nel padiglione

allestito presso Cà Ven-dramin in comune di Taglio di Po. La reda-zione della Piazza ha messo attor-no ad un tavolo gli amministra-tori veneti del Parco e i migliori imprenditori innovatori capaci di costruire in sostenibilità econo-mie di successo.

Il forum #amministratoInno-vatori vedrà susseguirsi, dunque, le voci degli inventori alle voci dei sindaci, in uno scambio di sape-ri che certamente saprà coinvol-gere e stupire le parti oltre che il pubblico in una riflessione utile al territorio e ai suoi cittadini, al mondo della politica e al mondo dell’impresa.

L’evento si svolgerà all’interno della 4 giorni che vedrà protago-nista il Delta del Po e l’ecososteni-bilità in un susseguirsi di meeting e workshop, laboratori per bam-bini, eco tours, eco food ed eco design. Ma non solo. Ci sarà let-teratura e musica, cinema e tutto quello che la natura può ispirare all’uomo per renderlo migliore.

Il programma dettagliato sul sito: www.ecodesignweek.it

Venezia. Frida Kahlo, fotografie di Leo Matiz

A ppena inaugurata la mostra “Frida a Venezia vista attraverso l’obiettivo di

Matiz”, in cui la pittrice si offre all’obiet-tivo del grande fotografo colombiano. In tutto il mondo l’artista messicana Frida Kahlo è considerata un simbolo dell’arte moderna e un’icona di resistenza al do-lore e di opposizione nei confronti della malattia. L’instancabile viaggiatore colombiano Leo Matiz, considerato uno dei più grandi fotografi del secolo scorso, conobbe Frida Kahlo negli anni Quaran-ta del Novecento: l’incontro e la conseguente amicizia con la pittrice si è manifestato in una serie di immagini realizzate dal fotografo di Aracataca che rivelano la sensibilità e l’anima della messicana, al di là delle sofferenze fisiche che la vita le aveva imposto. L’Ar33 Studio di Venezia, a partire da venerdì 17 giugno 2016 esporrà trenta fotografie inedite, realizzate sia in bianco e nero che a colori, che avranno come soggetto principale la pittrice messicana e il suo contesto intimo. Il titolo della mostra Frida a Venezia vista attra-verso l’obiettivo di Matiz vuole rappresentare un’approssimazione spontanea, fresca e leggera della personalità di Frida Kahlo filtrata dalla macchina fotografica di Leo Matiz. Queste immagini, scattate in un periodo particolarmente chiacchierato della vita dell’artista messicana del quale, però, non esisteva nessuna testimonianza foto-grafica, ci rivelano una Frida pacifica, calma di fronte all’obiettivo del suo amico colombiano; in alcuni scatti la vediamo perfino ve-stita secondo la moda europea e non con i suoi tradizionali abiti di tehuana. Le fotografie di Leo Matiz che immortalano Frida Kahlo, corrispondono ad un periodo di maturità creativa e personale della pittrice la quale ha imparato ad accettare i tradimenti del suo corpo e l’infedeltà di suo marito, il pittore muralista Diego Rivera.

Cultura

Biennale Architettura 2016 Reporting from the front

Architetti al fronte: combattono per migliorare la qualità della vita


Ritorna a Brugine FestambienteDal 16 al 19 giugno prossimi la ottava edizione della saccisica che si svolgerà in Villa Roberti a Brugine. Verrà ricreato un villaggio ecologico basato sugli stili di vita sostenibili. Spettacoli, cibi e musica... “bio”

A nche quest’anno ritorna Festambiente della Saccisi-

ca nella sua 8° edizione dal 16 al 19 giugno 2016 in Villa Roberti a Brugine.

La presidente del circolo Le-gambiente “Arca di Noè” di Piove di Sacco Nadia Tessaro, e il pre-sidente di Legambiente Aps, se non socio fondatore del circolo di Piove di Sacco, Maurizio Sa-violi, si occupano dell’organizza-zione di questo evento.

Come sarà strutturato questo festival e qual’è il senso di Fe-stAmbiente?

“L’originalità del Festival sta nel ricreare un villaggio ecologi-co dove si può trovare ristorazio-ne biologica locale e ristorazione vegetariana, programmi cultura-li, musica, spettacoli teatrali, vi-sita agli interni della villa, anima-zione e giochi per i bimbi. Tutto converge verso stili di vita soste-nibili, per indirizzare cittadini e aziende verso modi di pensare orientati a città e territori, come luoghi sempre più sani e acco-glienti per tutti.”

Ogni edizione di FestAmbien-te è dedicata a un tema in parti-colare, quest’anno il tema cen-trale sarà l’Economia Civile. Ci volete spiegare di cosa si tratta?

“Economia Civile, ovvero un sistema economico basato non solo sul profitto ma anche sul-la reciprocità e sul benessere comune, offrendo per esempio lavoro ai disagiati o comunque far si che si crei un rapporto di interdipendenza tra territorio, ambiente e uomo, ove non ci sia speculazione e con obiettivo il bene pubblico. Questo concetto era già nato a metà del ‘700 dalla scuola napoletana e poi torna-to negli anni 60’-’70 con Olivet-ti. A proposito di ciò uno degli appuntamenti più importanti sarà il 18 giugno ore 21.30, dove si approfondirà questo tema con Enrico Fontana, giornalista e re-sponsabile di Economia Civile di Legambiente, e con Gianni Ta-mino, biologo e teorico della “de-crescita felice”.

Come contribuisce Legam-biente al tema di riferimento e

alla sostenibilità?“Cosa importante è che questa

festa non è fine a sé stessa, sa-ranno presenti altre associazioni locali di volontariato che hanno a che fare con il sociale, ambiente e arte. Riguardo alla sostenibili-

tà invece, tutti i festival Legam-biente aderiscono alla campagna Azzero CO2, ovvero le emissioni di CO2 generate durante questi eventi, vengono quantificate e vengono poi compensate con la riqualificazione del territorio. Il

progetto di quest’anno è la pro-duzione di carbonella ecologica in Cambogia, uno dei paesi più poveri del pianeta, dove si usa ancora legna e carbonella per cucinare. Si trasformano i rifiuti di biomassa in carbonella, que-sta brucia più a lungo di quella tradizionale, emette meno fumo, quindi più economica, sana e si-cura. Precedentemente invece, è stato finanziato un progetto di piantumazione alberi nel Parco del Delta del Po.

Molti altri sono gli appunta-menti in queste 4 serate di Fe-stAmbiente, facciamo presente anche la serata del 17 giugno con il direttore della “Rivista del Trekking” Italo Clementi per un incontro dal titolo “Camminare fa Bene”. Il programma completo si trova su www.legambientepio-ve.it o sulla pagina facebook Le-gambiente Piove di Sacco

F. Trivellato

La festa in Villa Roberti a Brugine

Cultura

La città di Chioggia si veste d’estate

P resentato il calendario de-gli eventi estivi dedicato ai

cittadini e ai turisti di tutte le età. La stagione 2016 comincia con il Palio della Marciliana, tradizio-nale ricostruzione storica della vita medievale clodiense, dal 17 al 19 giugno. Seguono le con-suete Sagra del Pesce (dal 8 al 17 luglio in Corso del Popolo) e di Sant’Anna (21-26 luglio), cui si aggiunge la prima edizione della Sagra “Chioggia tra terra e mare”, che dal 12 al 21 agosto all’Isola dell’Unione promuoverà pro-dotti orticoli, ittici e le eccellenze gastronomiche di Sottomarina e Chioggia. Tra giugno e agosto tornano le Serate Natura a Palaz-zo Grassi, ovvero un mini festi-val della scienza e conservazione della natura curato dal CEA e le Serate Astronomiche del Grup-po Astronomia Nova di Chioggia, che allestirà una mostra con pro-iezioni d’immagini digitali con

co e “Le Favole sul ponte” in Piaz-zetta Vigo ogni lunedì a partire da luglio. Sempre in tema di teatro, il 25 giugno il chiostro di San Do-menico ospiterà la presentazione del libro di Renzo Cremona “Fos-sa Clodia” con reading e spetta-colo teatrale. Mentre il 21 agosto farà tappa all’Isola dell’Unione “Riso fa buon sangue”, tour esti-vo del festival Cabaret emergenti con comici di fama nazionale per

creare una sensibilizzazione sul-la donazione del sangue, a cura dell’AVIS Chioggia. Quest’estate non mancherà l’intrattenimento musicale, con il “Festival Musica in Laguna d’Arte 2016 – Summer Jazz Workshop”, ovvero delle serate di musica classica e con-certi jazz presso il chiostro del museo e in Auditorium, insieme alla 42 esima Stagione concerti-stica e alla Rassegna corale il 2 luglio in Auditorium San Nicolò. Per gli amanti del cinema, infine, torneranno le proiezioni all’a-perto degli ultimi film del 2016 nel giardino della scuola Pascoli a Sottomarina e a settembre la città accoglierà nuovamente la grande manifestazione “Cinema fuori dal Palazzo: Festival Lagu-na sud”, in collaborazione con la 73a Mostra del Cinema di Vene-zia e la Fondazione della Comu-nità Clodiense.

Sara Boscolo Marchi

Presentato il calendario degli eventi estivi. Dagli spettacoli alle escursioni, dalla natura alle mete dell’arte, senza trascurare le rassegne teatrali e la grande chiusura con la manifestazione legata al festival del Cinema di Venezia

Ogni giovedì turisti e cittadini potranno continuare a scoprire le bellezze nascoste del centro storico in versione notturna grazie alle visite guidate di “Chioggia effetto notte”

web camera e telescopi a dispo-sizione del pubblico. Ogni gio-vedì e per tutta l’estate, turisti e cittadini potranno continuare a scoprire anche le bellezze nasco-ste del centro storico in versione notturna grazie alle visite guidate gratuite di “Chioggia Effetto not-te”. Per i più piccoli, invece, sono riconfermati gli appuntamenti della rassegna “Piccoli Inchiostri presso il giardino del Museo Civi-

www.lapiazzaweb.it 29 .Cultura

DeltArte CanPo #2

Corbola si trasforma in laboratorio

Torna anche quest’anno il workshop “CanPo #02”, in-

serito nella rassegna DeltArte, che vede come partner istitu-zionali il Comune di Corbola, il Parco Regionale del Delta del Po e l’Ordine degli Architetti di Rovigo.

Dal 19 al 23 luglio Corbola si trasforma in un laboratorio per acquisire una maggiore consa-pevolezza del paesaggio, inteso come cultura immateriale e ma-teriale del territorio.

La seconda edizione vuole in-nescare un’azione virale, capace di attivare meccanismi virtuosi

di conoscenza e valorizzazione dei percorsi arginali e delle loro potenzialità legate a un turismo slow. L’obiettivo è sottolineare le potenzialità del luogo e il suo stretto legame con il grande fiu-me: il Delta del Po diventa un vero e proprio campo di azioni e di riflessi, nel quale giovani e professionisti possono tornare ad operare, riscoprendo le sue meravigliose e ancora troppo spesso sconosciute attrattive naturali e culturali. L’iscrizione ai workshop è aperta a studenti e giovani professionisti entro il 26 giugno.

Previst i la progettazione esecutiva e la realizzazione in auto-costruzione di un inter-vento attraverso l’adozione di tecnologie e processi semplici, ripetibili e sostenibili in grado di sviluppare e veicolare attra-verso il “fare architettura” coe-sione sociale. Tutor sono Paolo Mestriner, architetto e docente al Politecnico di Milano, Emilio Caravatti, architetto e docente

al Politecnico di Milano, Ales-sandro Bellini architetto.

Quest’anno è previsto anche il workshop di fotografia che si articolerà intorno a un progetto di documentazione dell’area di azione degli architetti cercando di costruire un vero e proprio racconto fotografico. Filippo Romano sarà il tutor.

Melania RugginiI protagonisti di Canpo#2

Obiettivo innescare un’azione virale per attivare meccanismi virtuosi di valorizzazione dei percorsi arginali

Ospiti il cantautore

Riki Anelli, già

vocalist e bassista

degli Isabelle Urla,

e l’artista di body

art Lisa Bettini

Un concerto galleggiante al tramonto

C ome ogni anno, con l’arrivo della bella stagione, lo staff di REM- ricerca, esperienza, memoria, ripropone il concerto

galleggiante sul Delta del Po unendosi a Voci per la Libertà e questa volta anche a DeltArte, inserendolo inoltre nel program-ma di Eco Design Week. Il tragitto coinvolge le bocche del Po di Pila e la grande Foce. Partecipare ad un concerto galleggiante navigando su di una grande barca che all’ora del tramonto scivola dolcemente lungo i rami del Delta del Po; poter rimirare la bellezza del nostro territorio, il volo di un airone, i riflessi cangianti dell’acqua, i canneti mossi dal vento, ascoltando della buona musica e sorseggiando un aperitivo in buona compagnia, non è cosa da tutti i giorni.

All’accoglienza, oltre allo staff di REM, Voci per la Libertà e DeltArte, una guida naturalistica preparata per illustrare il percorso, il cantautore bergamasco Riki Anelli, già vocalist e bas-sista degli Isabelle Urla (che è stato tra i cinque finalisti di “Una canzone per Amnesty 2015”) e l’artista di body art Lisa Bettini. Questi annuali concerti galleggianti sono sempre attesi e richie-sti perché si tratta di un’esperienza di immersione sensoriale nel Delta e nelle sue tipicità. Me.Ru.

“A scuola in canoa”: a contatto con la natura

S abato 21 maggio, a conclusione del progetto “A scuola in canoa”, patrocinato dal comu-

ne, organizzato dall’associazione sportiva C.K.C. (Canoa Kayak Chioggia), si è svolta la prova pra-tica per i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria M.Chiereghin, che ave-vano già partecipato alla lezione teorica, presso la scuola stessa, tenuta dell’istruttore/allenatore federale Scuttari Carlo.

Lo specchio d’acqua lato sud bacino del Lusen-zo, antistante la sede del C.K.C., è stato animato dal passaggio delle imbarcazioni messe a dispo-sizione dall’associazione, che durante tutta la mattinata è riuscita a far provare a 130 alunni la conduzione di un Kayak. Sotto gli occhi di inse-gnanti e genitori, i ragazzi, guidati da sei istrut-tori, che li hanno sempre affiancati in acqua, si

sono divertiti nel mettersi alla prova, dovendo essere in prima persona responsabili della rotta che facevano seguire al proprio mezzo. Dopo le prime incerte pagaiate, tutti sono riusciti a co-ordinare i propri movimenti per gestire il Kayak, provando l’emozione di viaggiare a pelo d’acqua, utilizzando solo la forza delle loro braccia. Inol-tre hanno potuto esplorare l’ambiente circostan-te, apprezzando ancor di più la bellezza del posto in cui vivono e di uno sport praticabile durante tutto l’anno, che fa stare all’aria aperta e a con-tatto con la natura.

Al loro rientro a scuola tutti gli alunni hanno ricevuto il diploma personalizzato con il proprio nome, in ricordo dell’esperienza fatta, che sarà possibile continuare quest’estate per quanti vor-ranno.


L a legalità nel mondo del lavoro è un concetto che si impara già dai banchi di scuola. Ne è

convinta la Cgil che ha portato avanti con l’isti-tuto “De Nicola” un progetto, già proposto anche in altre scuole della Provincia, sulle problema-tiche legate al lavoro in tutte le sue sfumature illegali, dal nero al grigio alla precarietà spinta.

La tematica è stata affrontata in una serie di lezioni che si sono concluse nella Camera del lavoro di via Gramsci alla presenza di delegati sindacali e sindacalisti che hanno parlato della propria esperienza a contatto con i fenomeni le-gati all’illegalità.

I ragazzi hanno approfondito e toccato con

mano cosa significa una vertenza sindacale, una crisi aziendale e il variegato mondo del preca-riato.

Il punto di riferimento da cui partire è il prin-cipio di legalità non solo morale, ma che si con-cretizza anche in una contrattualizzazione e regolamentazione del lavoro che si basi su un’af-fermazione dei diritti fondamentali dei lavora-tori.

L’illegalità danneggia il tessuto economico e per questo, soprattutto sui giovani, è necessario coltivare un principio che punti alla responsabi-lità e alla coscienza.

A.C.

Incontro tra studenti e profughi Tre ospiti nell’ex base militare di Conetta raccontano le loro storie di vita

Junior, Udeki, Munna in Italia col miraggio di una vita miglioreT re storie, una diversa dall’al-

tra, eppure allo stesso tem-po così simili. Vengono da paesi differenti e lontani tra loro ma i loro cammini e destini si sono inesorabilmente incrociati. Pri-ma la Libia con la sua violenza e anarchia, poi l’orizzonte indeci-frabile di un mare sconosciuto, infine il tedio di giorni sempre uguali nell’hub di Conetta in at-tesa che qualcuno decida quale sarà il prossimo capitolo della loro vita.

Testimonianze da ascoltare in silenzio, raccontate con un filo di voce, troppo spesso interrotto da sussulti che fanno solo intuire il peso di ferite dell’animo che non possono essere mai più guarite. Nell’auditorium dell’istituto su-periore “De Nicola” di via Parini, si è tenuto un toccante incontro tra un nutrito numero di studenti e tre profughi ospitati nel campo allestito nella vicina ex base mi-litare di Conetta. I ragazzi, tutti coinvolti nei vari progetti di so-lidarietà e volontariato proposti dall’istituto, hanno potuto così confrontarsi direttamente con una realtà generalmente cono-sciuta solo superficialmente e in maniera approssimativa.

A rompere il ghiaccio è stato Junior Loganga. In Congo andava a scuola e aveva una famiglia. Un giorno, quando aveva 17 anni, due uomini lo hanno prelevato da casa e, dopo alcuni mesi, at-traversato il deserto, si è ritrovato in Libia. Un paese allo sbando, dove i profughi vengono conti-nuamente picchiati e derubati. Molti spariscono nel nulla men-tre altri si trovano a essere sfrut-tati lavorando incessantemente senza ricevere nulla in cambio.

Così è fuggito salendo su un barcone, insieme ad un centinaio di persone, che per ore ha solcato

il Mediterraneo sino ad essere in-tercettato dalla guardia costiera italiana. Molti dei suoi compagni non ce l’hanno fatta.

Udeki Wisdom ha invece 25 anni. Il mare lo ha affrontato in inverno tanto che ha quasi per-so l’uso delle gambe per l’assi-deramento dovuto alle acque ghiacciate. I suoi genitori erano morti anni prima a causa delle guerre interne tra clan e per non fare la stessa fine appena ha po-tuto ha lasciato a malincuore la Nigeria. In Libia, tra violenza e soprusi,qualcuno gli ha prospet-tato l’illusione di una vita mi-gliore in Italia e così dopo avere trovato i 700 euro per il viaggio è salpato per un viaggio fatto di stenti e dove il tributo di morti è stato alto.

Di tutt’altro genere è la storia di Munna Sansulamin. Ha lasciato la povertà del Bangladesh dopo la morte del padre per cercare la maniera di sostenere la madre malata e i tanti fratelli. E’ finito a lavorare in Libia ma poiché non veniva pagato ha deciso di pren-dere la rotta verso l’Europa.

I tre profughi fanno parte di quel gruppo che all’interno del campo, che raccoglie circa 550 persone, aiuta gli operatori nel-le attività giornaliere. Sono dei punti di riferimento anche per monitorare dall’interno le dina-miche del campo.

“I nostri ragazzi - ha detto la dirigente scolastica Caterina Ri-gato - hanno avuto l’opportunità di ascoltare delle storie vere di percorsi di sofferenza per cercare prospettive di vita migliori. Sul-le loro spalle c’è il peso della re-sponsabilità di diventare cittadi-ni capaci di costruire un mondo più giusto, dove sia forte il dovere di accoglienza reciproca e verso gli altri”. Alessandro Cesarato

Dal nero al grigio al precariato: tutti i colori del lavoro nelle sue sfumature illegali

Culture a confronto

www.lapiazzaweb.it 33 .Turismo

Da Ponso a Dubai, un sogno lungo 4.500 chilo-metri. Paolo Bellamio, chef della società Jumei-rah, legata alla famiglia dello sceicco, lo sta viven-do da sei anni. E da due è un personaggio di primo livello nel variegato mondo della ristorazione lo-cale, avendo vinto nel 2014, con il ristorante Ros-so dell’Hotel Amwaj Rotana, il premio come mi-glior ristorante italiano di Dubai, avviando subito dopo stabili collaborazioni con chef del calibro di Melis, Beck e Cracco in forum dedicati alla cucina italiana d’autore. Quale miglior cicerone per sco-prire questa città proiettata nel futuro, diventata ormai uno degli ombelichi del mondo per il suo ruolo strategico in ambito finanziario e commer-ciale? Paolo Bellamio, 34 anni, sposato con Irene di Este, vive a Jumeirah, alla Marina, l’elegante quartiere balneare di Dubai, affacciato sulla co-sta dove sta per sorgere la ruota panoramica più grande del mondo, poco lontano dalla famosa “Vela”, il Burj al Arab, l’unico hotel a 7 stelle del mondo che è gestito proprio dalla società per cui lavora il cuoco padovano. Poco lontano, sul mare, c’è pure la famosa “Palma”, ovvero il sistema di penisole a forma di palma progettato e costruito sul mare dagli olandesi per aumentare di un solo colpo di 120 chilometri le coste balneabili di Du-bai e permettere la costruzione di esclusivi inse-diamenti residenziali con spiaggia privata, dove risiedono anche Maradona e Beckham.

“Dubai allarga gli orizzonti, ti fa crescere” dice Paolo Bellamio “Ti mette in contatto con perso-ne di tutto il mondo, è uno straordinario mix di culture e di nazionalità. Chi avrebbe mai imma-ginato una realtà del genere in mezzo al deserto? Certo vivere qui impone anche dei sacrifici, come quando d’estate la temperatura supera i 45 gradi e ci si deve barricare in luoghi chiusi. Ma il resto dell’anno qui si possono fare tante attività. Non a caso qui e ad Abu Dhabi vivono diecimila ita-liani”.

Dubai sorprende, quasi stordisce il visitatore. Con i suoi eccessi, i suoi record, le sue architet-ture avveniristiche. Spiazza anche per la pulizia e la qualità dei servizi, per la disciplina degli au-tomobilisti. Tutto è molto “british”, grazie anche a controlli severi ma soprattutto a un livello di ci-

Il giovane chef Paolo

Bellamio è partito dalla

Bassa Padovana sei anni fa:

racconta la città

da “Mille e una notte”

che lo ha reso famoso

esaltando le sue architetture

da vertigine, ma anche i suoi

souk tradizionali e il deserto

Da Ponso a Dubai, tra sogno e fantascienzaEmirati Arabi Uniti

viltà costruito piano piano. Da quando Dubai nel breve volgere di un secolo è passata da piccolo insediamento di raccoglitori di perle a città del “trading” più avanza-to, inizialmente grazie al petrolio, poi a un incredibile sviluppo delle attività finanziarie, favorite da un regime fiscale decisamente vantaggioso. La svolta è datata 2 dicembre 1971: è l’anno di nascita degli Emirati Arabi Uniti, lo stato creato dopo l’indipendenza dal Regno Unito e formato da 7 emirati, fra i quali i due principali sono Dubai e Abu Dhabi. La famiglia Al Maktum, cui appartiene anche l’attuale sceicco di Dubai Mohamed bin Rashid, ha dato un grande contributo alla crescita dell’emirato. Riuscendo a coniugare l’attaccamento alle tradizioni con l’esigenza di rinnovare la società con am-pie aperture verso modi di vivere più moderni.

“Molti italiani arrivano qui per fare affari, altri per la-vorare nell’industria petrolifera o delle costruzioni, altri, e sono i più, nel mondo dell’hotellerie e della ristorazio-

Continua alla pag. seguente

Pagina a cura di

>Renato Malaman<

www.lapiazzaweb.it 35 Turismo

Paolo Bellamio, lo chef di Ponso che da sei anni vive e lavora a Dubai. A sinistra, dall’alto: la Burj al Arab, la famosa “Vela”, unico hotel a 7 stelle al mondo, il Downtown di Dubai, la “Vela” e l’ “Onda” (entrambi hotel del gruppo Jumeirah, per il quale lavora Bellamio), Sotto: la pista da sci all’interno del centro commerciale Emirates Mall. Nelle altre foto: la Burj Khalifa (torre più alta del mondo), un cammello nella spiaggia di Jumeirah, barche tradizionali e fuoristrada fra le dune durante un’escursione nel vicino deserto

In attesa di Expo 2020

l’avveniristica metropoli mostra

le sue torri da record

(tra cui la Burj Khalifa, 830 metri,

la più alta del mondo) i suoi centri

commerciali con le sue piste sci,

i suoi arditi insediamenti sul

mare e i suoi servizi urbani

all’avanguardia

Segue dalla pag. precedenteDa Ponso a Dubai, tra sogno e fantascienza

ne” spiega Paolo Bellamio “Tra di noi siamo in contatto, grazie ai gruppi Facebook ma anche alla frequentazione di attività del tempo libero. Io per esem-pio esco spesso in bicicletta per mantenermi in forma”.

Cinque anni fa è stata inaugu-rata a Dubai la torre più alta del mondo, la Burj Khalifa, che svet-ta a 830 metri di altezza. Un edi-ficio molto bello, slanciato, al cui interno l’hotel più bello è quel-lo realizzato da Armani (occupa quattro dei 163 piani della torre). Ora in Kuwait hanno annuncia-to una torre alta 1001 metri, ma a Dubai hanno già manifestato l’intenzione di riprendersi subito il record salendo a 1100 metri. Magari ultimando la nuova torre già per l’Expo del 2020 (nel vi-cino Qatar nel 2022 ci saranno anche i mondiali di calcio a con-ferma che quest’area del mondo s’è conquistata ormai un ruolo strategico).

Sempre parlando di primati, Dubai vanta il centro commer-ciale più vasto del mondo: il Du-

bai Mall, dove sorge anche la tor-re Burj Khalifa. Le varie sezioni riproducono le architetture tra-dizionali degli emirati. Al centro commerciale Emirates stupisce invece la creazione di un vero e proprio comprensorio sciistico. Si scia, con tanto di piste nere, in mezzo al deserto. E’ una delle mille curiosità di questa città da fantascienza che sembra Las Ve-gas ma in realtà è una città vera, vissuta, all’avanguardia nei ser-vizi. Le sue architetture ardite le assicurano uno sky line fra i più belli al mondo.

Eppure è piacevole anche im-mergersi nella parte vecchia, nel quartiere di Deira, laddove il Creek con un’ansa spettaco-lare sfocia nel mare. Quella era la città dei pescatori di perle. Le suggestive “torri del vento” che per secoli hanno difeso gli abi-tanti dalla calura sono ancora là a testimoniare che se Dubai è diventata quella che è oggi lo si deve anche a chi ha saputo sfi-dare con coraggio e intelligenza la dura vita nel deserto. Il video

proposto dagli Emirati Arabi Uniti al recente Expo di Milano colpì proprio con una toccante storia di quel periodo, protagoni-ste una nonna, la sua nipotina e i semi di palma da dattero, fonte di vita per i beduini…

Già, il deserto. Non si può an-dare a Dubai senza farvi un’e-scursione. Non tanto per le emo-zioni di andare su e giù come pazzi per le dune con i potenti fuoristrada, ma per ammirare il tramonto sorseggiando un tè nel silenzio più totale. Prima che le

ammalianti musiche dalla danza del ventre avvolgano il caravan-serraglio e le vostre fantasie…

“Dubai non si può raccontare” assicura Paolo Bellamio “si può conoscerla a fondo solo vivendo-la. Ed è una città unica al mon-do, capace di stupire chiunque… Provare per credere”. Da Venezia è raggiungibile comodamente con voli diretti (Emirates) o con breve scalo a Doha (Qatar Ai-rways) che non costano poi mol-to. E si viaggia con le due migliori compagnie al mondo!

www.lapiazzaweb.it 36 Turismo

La locandina del programma di sviluppo

Presentato il programma di sviluppo locale 2014-2020 dal Gal Delta Po. “Atto finale della progettazione partecipata che ha coinvolto oltre 700 persone”

Quali interventi?

Per questi tre progetti chiave sono già stati in-dividuati 24 operazioni a regia locale, che prevedono ad esempio la realizzazio-ne di un punto informati-vo e ricreativo sul turismo rurale, nel comune di Ca-stelmassa, il recupero di un’area presso “Borgo Mi-mose” per scopi turistici e culturali a Porto Viro, nel

Mobilità lenta, cicloturismo e paesaggi d’acqua per lo sviluppo

“V iaggio verso il Delta del grande fiume: un Po

da scoprire”, è il titolo del pro-gramma di sviluppo locale 2014-2020, presentato recentemente da Francesco Peratello e Stefano Fracasso, rispettivamente pre-sidente e direttore del Gal Delta Po.

“Questo Psl (i cui primi ban-di partiranno in autunno, dopo l’approvazione da parte del-la Regione Veneto, che avverrà a settembre, ndr) è l’atto finale della progettazione partecipata che, attraverso oltre 30 incontri organizzati dal Gal, ha coinvolto oltre 700 persone in rappresen-tanza di soggetti pubblici, privati e associativi” ha detto Peratello. Un programma costruito dal ter-ritorio con il partenariato forma-to dai 30 soci del Gal, che hanno individuato nel turismo sosteni-bile e nella diversificazione del-le attività, soprattutto in chiave turistica, gli obiettivi prioritari. Complessivamente le iniziative che si prevedono di finanziare con i quasi 9 milioni di contribu-to pubblico saranno circa 120, e attiveranno investimenti per ol-tre 13 milioni di euro”.

Ma quali sono le linee di inter-vento che verranno attivate nel Psl?

“Sono sei, concentrati verso pochi ma chiari obiettivi” dice Fracasso.

Nel precedente Psl erano tren-ta i punti individuati; un ele-mento strategico del nuovo Psl è rappresentato dai progetti chia-ve, attraverso i quali sarà possi-bile una migliore integrazione tra gli interventi realizzati dagli operatori pubblici e privati, raf-forzando l’attività di rete locale indispensabile per promuovere nuovi prodotti del turismo rura-le.

Tre sono i progetti chiave in-dividuati: mobilità lenta e ac-coglienza diffusa (3 milioni di euro), che pone come obiettivo quello di favorire lo sviluppo e il miglioramento dell’accoglien-za diffusa nel territorio, facendo leva su ricettività, offerta di pro-dotti e sistema dei servizi logistici

e informativi. Il secondo progetto riguarda il

cicloturismo e intende favorire lo sviluppo del cicloturismo (e della ciclabilità locale) e dell’in-termodalità ), e il terzo proget-to, paesaggi d’acqua da scoprire, intende favorire lo sviluppo del turismo culturale lungo i percor-si della civiltà idraulica, alla sco-perta e valorizzazione delle tre acque di fiume, di valle e fino al mare.” .

Cristiano Aggio

progetto chiave 1, mentre nel progetto chiave 2, la re-alizzazione di un sottopas-so del ponte sulla statale16 e qualificazione percorso nel comune di Bosaro o la valorizzazione area gole-nale “La Piarda” a Villa-nova Marchesana, mentre nel progetto chiave 3, la valorizzazione dell’area naturalistica Gorgo Giare e Sinistra Po nel comune di Bergantino, la sistemazio-ne dei portici storici di Ri-viera Marconi nel comune di Loreo.

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Turismo

“A scuola in canoa”: a contatto con la natura

S abato 21 maggio, a conclu-sione del progetto “A scuo-

la in canoa”, patrocinato dal comune, organizzato dall’as-sociazione sportiva C.K.C. (Canoa Kayak Chioggia), si è svolta la prova pratica per i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria M.Chiereghin, che avevano già partecipato alla lezione teorica, presso la scuola stessa, tenuta dell’istruttore/allenatore federale Scuttari Carlo.

Lo specchio d’acqua lato sud bacino del Lusenzo, antistante la sede del C.K.C., è stato animato dal passaggio delle imbarca-zioni messe a disposizione dall’associazione, che durante tutta la mattinata è riuscita a far provare a 130 alunni la conduzione di un Kayak. Sotto gli occhi di insegnanti e genitori, i ragazzi, guidati da sei istruttori, che li hanno sempre affiancati in ac-qua, si sono divertiti nel mettersi alla prova, dovendo essere in prima persona responsabili della rotta che facevano seguire al proprio mezzo. Dopo le prime incerte pagaiate, tutti sono riusciti a coordinare i propri movimenti per gestire il Kayak, provando l’emozione di viaggiare a pelo d’acqua, utilizzando solo la forza delle loro braccia. Inoltre hanno potuto esplorare l’ambiente circostante, apprezzando ancor di più la bellezza del posto in cui vivono e di uno sport praticabile durante tutto l’anno, che fa stare all’aria aperta e a contatto con la natura.

Al loro rientro a scuola tutti gli alunni hanno ricevuto il diplo-ma personalizzato con il proprio nome, in ricordo dell’esperien-za fatta, che sarà possibile continuare quest’estate per quanti vorranno.

Ca’ di Mezzo, escursione nell’Oasi Un’area palustre situata nel comune di Codevigo al confine con Chioggia, gestita da legambiente insieme col Centro di Educazione ambientale, si estende per circa 30 ettari. Si può visitare la domenica

C ontinuano le aperture do-menicali al mattino (dalle

9.30 alle 12.00) e al pomeriggio (dalle 15.00 alle 18.30) nell’oasi naturalistica della saccisica. Ri-teniamo importante per chi vo-lesse farne visita, far conoscere la funzione di quest’area e sottoli-neare da chi è gestita.

L’area è gestita completamente da Legambiente, circolo “Arca di Noè” di Piove Di Sacco con pre-sidente Nadia Tessaro, e assieme al loro Centro di Educazione Am-bientale (CEA) perseguono l’o-biettivo di favorire la conoscenza delle risorse del territorio.

La referente del CEA Federica Cattaneo, si occupa in partico-lare di tutto ciò che riguarda una di queste risorse, ovvero dell’oasi Ca’ Di mezzo, area palustre si-tuata nel comune di Codevigo al confine con il comune di Chiog-gia.

Com’è nata quest’area e qual è il suo scopo?

“L’area si estende per circa 30

ettari, è stata progettata e rea-lizzata dal Consorzio di Bonifi-ca Adige Euganeo, attraverso il finanaziamento della Regione Veneto e in collaborazione con l’Università di Padova nel lonta-no 1997, con lo scopo di ridur-re i carichi inquinanti veicolati dal bacino scolante alla Laguna di Venezia. Quest’ultima è un ecosistema che ha avuto origine 6000 anni fa. Il problema dell’in-quinamento idrico è particolar-mente acuto, è noto infatti, che la laguna raccoglie acque di sca-rico sia di origine industriale, di origine agicola e urbana e questo ha portato al deterioramento del-le condizioni della qualità delle acque lagunari, e dell’accumulo di inquinanti nei sedimenti lagu-nari, oltre a danneggiare l’equili-brio dell’ecosistema. Quindi per la salvaguardia della Laguna di Venezia sono state messe a pun-to delle strategie di intervento e prevenzione per poter ridurre le fonti inquinanti. L’oasi Ca’ di

Mezzo rientra in uno di questi interventi con la tecnica della Fitodepurazione. In seguito, con l’inserimento di molte specie ve-getali autoctone, arbusti ed albe-ri, è diventata un oasi naturalisti-ca di grande pregio.”

Ci puoi spiegare nel dettaglio cosa significa “fitodepurazio-ne”?

“La Fitodepurazione è un si-stema di depurazione naturale delle acque reflue, tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide naturali. Le piante hanno il ruolo fondamentale di creare un habitat idoneo alla crescita

della flora batterica, e di micro-alghe che poi saranno i veri pro-tagonisti della depurazione bio-logica. I processi biologici sono quelli che riguardano la vegeta-zione artificialmente introdotta, in particolare troviamo molto diffusa la Phragmites Australis (o canna di palude) che insieme al resto della vegetazione assorbe gli inquinanti disciolti nelle ac-que come nutrienti, e vengono poi trasformati dalla flora batte-rica in composti innocui. L’oasi è arrivata a completa matura-zione nel 2006, è stata la prima area umida realizzata in Italia e

gli studi eseguiti per questo im-pianto da parte di ricercatori nazionali e internazionali hanno permesso l’importante sviluppo della fitodepurazione in Italia.”

Oltre ad avere un ruolo di de-purazione, è diventata anche un percorso didattico aperto a tut-ti, ci spieghi in cosa consiste?

“L’area è stata realizzata se-condo il principio della multifun-zionalità, ovvero non solo per la fitodepurazione delle acque, ma ad oggi si può dire che è divenu-to un’ecosistema palustre di ele-vatissimo valore ambientale, un importante laboratorio didattico per studenti di tutte le età e un’o-pera fruibile al pubblico tramite visite guidate con dei percorsi speciali realizzati appositamente per disabili e ipovedenti.

Info a [email protected] op-pure consultare la pagina facebo-ok Legambiente Piove di Sacco”

F. Trivellato

Un’immagine dell’oasi Ca’ di Mezzo


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Protagonisti

Maria Luisa Coppola Ex assessore regionale

La nuova vita di Isi... ai fornelli“L’unico modo per fare un

gran bel lavoro, è amare quello che fate!”. Il pensiero del noto informatico e imprenditore statunitense Steve Jobs è il motto di Maria Luisa “Isi” Coppola, 15 anni come assessore regionale e oggi inarrestabile fucina di idee e pro-getti. Dopo il diploma di maturità linguistica a Vicenza e il percorso universitario della Scuola Interpreti di Trieste, Isi è stata responsabile commerciale per l’estero in diverse aziende italiane per poi intrapren-dere dal 1997 una ammirevole car-riera politica, prima come assesso-re comunale poi come assessore regionale per ben tre legislature.

Questa intervista inizia gustan-do un dolce preparato per l’occa-sione e che ha chiosato con suc-cesso una serata di IsiCooking

al noto ristorante Hostaria Ho-spital. “IsiCooking è nato grazie a Delta Radio, dopo la decennale tra-smissione 100%ISI nella quale ogni settimana parlavo di un argomento diverso - racconta - dalla moda alla cultura, dalla cucina alla musica, dal lavoro alle curiosità. Con l’edi-tore Cristiano Curri si è pensato di dedicare la trasmissione alla sola gastronomia ed è nata l’idea di Isi-Cooking, sapendo individuare la passione del pubblico per il cibo, forse ben prima di un programma come Masterchef”.

Dall’estate scorsa collabora con Massimo Barbin dell’Hostaria Ho-spital, proponendo delle serate a tema ogni secondo giovedì del mese, da ottobre a maggio e tutte le serate sono sempre overbooked. “È un’esperienza di grande forma-

zione perché, non essendo una chef professionista, posso lavorare come uno chef bravo come Mirko e un souschef come Daniele, giova-nissimo ma di grande entusiasmo – spiega – e le ricette che realizziamo insieme con una grande armonia e con tanta serenità in cucina, pro-vengono per la maggior parte dal mio’libro’ di famiglia”.

Isi infatti racconta di aver avuto in famiglia “due ispiratori eccezio-nali: una mamma con una straor-

dinaria cucina mediterranea e un papà un po’ particolare con una cucina che oggi si direbbe fusion”.

Il prossimo autunno inizierà il terzo livello Ais, il corso finale dell’associazione italiana somme-lier, e per Natale potrebbe quindi diventare sommelier a tutti gli effet-ti. “È solo l’inizio adesso, ho passato i primi due corsi e due esami - con-clude - ma ci vuole tutta la vita per conoscere bene un mondo affasci-nante come quello del vino”.

Ai tanti sostenitori che chiedono se “la Coppola” ha in serbo ancora un proprio progetto politico, maga-ri come amministratrice comunale, placidamente risponde che al mo-mento non vi è alcuna intenzione se non quella di dedicarsi alle sue passioni e di trascorrere del tempo con i figli che studiano e lavorano all’estero. “Nelle prossime settima-ne prenderà vita una ‘sorpresa’ sul web - annuncia - e, anche se non voglio anticipare nulla, posso dire che ci sto lavorando con un amico ingegnere informatico che ha scel-to volontariamente di intraprende-re con me questa bella sfida e pos-so solo confermare che ne vedrete delle belle!”. Massimiliano Beltrame

“Ho avuto due

ispiratori eccezionali:

una mamma

con una straordinaria

cucina mediterranea

e un papà con una

cucina che oggi

si direbbe fusion”

Maria Luisa Coppola, ex assessore regionale, ora si dedica a progetti gastronomici

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Suoni dalle DolomitiDal 2 Luglio al 26 Agosto

L a musica in sintonia con l’ambiente con il ca-lendario di Suoni delle Dolomiti, dal 2 luglio

al 26 agosto, è un evento ormai affermato nel pano-rama musicale italiano, al quale partecipano musi-cisti di fama internazionale che nel rispetto dell’am-biente si uniscono al pubblico e raggiungono a piedi i luoghi dei concerti, strumento in spalla. Suoni del-le Dolomiti è un bellissimo esempio di come si pos-sa creare un grande evento, senza impattare sulla natura. L’idea che sta dietro a questa bella iniziativa è tanto semplice quanto nobile: unire la passione per la musica e la montagna, l’arte e l’ambiente per creare un calendario di concerti e iniziative parallele per scoprire il territorio delle dolomiti con tutti i sen-si. Concerti di musica jazz, classica, world ed etnica

gli Spettacoli

Euganea Film FestivalXV Edizione dal 30 Giugno al 17 LuglioColli Euganei, Padova Italy

Luglio sui Colli Euganei è Euganea Film Festi-val, evento internazionale dedicato al cinema

organizzato dall’Associazione Euganea Movie Mo-vement, che dal 1 al 17 luglio 2016 festeggerà la sua XV edizione con un fitto calendario di eventi ci-nematografici e culturali che si snoderà nella splen-dida cornice dei Colli Euganei in provincia di Padova.Sul sito internet www.euganeafilmfestival.it sa-ranno presto pubblicati i lavori in concorso per l’edi-zione 2016 del Festival che, a conferma del prestigio e della sua rilevanza internazionale, nel 2015, ha visto partecipare oltre 1700 lavori provenienti non solo da tutta Europa ma anche dalla Corea del Sud, dall’Iran, dal Canada e dagli Stati Uniti.La XV edizione del Festival si articolerà intorno a tre sezioni competitive. Il Concorso Internazionale Cor-tometraggi, dedicato ai cortometraggi italiani e stra-nieri, di qualsiasi genere e formato e di durata non superiore ai 30 minuti. Al Concorso Internazionale Documentario sono ammessi film documentari ita-liani e stranieri, di qualsiasi genere e formato, non superiori ai 90 minuti. Infine al Concorso Internazio-nale Cortometraggi di Animazione sono ammesse opere di animazione italiane e straniere con una durata non superiore ai 30 minuti. Tutte le opere de-vono essere state realizzate dopo il 1 gennaio 2014.

Prog Rock FestivalClose to the Moon

Venerdì 8 Luglio 2016, ore 18.00Sabato 9 Luglio 2016, ore 18.00Piazzola sul Brenta (Padova)

È la prima edizione di un happe-ning della musica progressive

dalla genesi unica, scaturito dalla volontà, passione ed esperienza di alcuni protagonisti della musica dal vivo in Italia da decenni. Un evento progressivo, non solo nell’offer-ta musicale, ma nella sua stessa concezione.Ai piedi del palco dove stava suonando una leggen-da del prog rock, in una terra che, da sempre, ama questi artisti, è nata l’idea di riportare, su un unico palco, i protagonisti, grandi e piccoli, di un genere musicale, tra i piu ispirati e creativi degli ultimi 50 anni. Una storia musicale che, come la luna, ha le sue fasi e fa muovere le maree e le anime di gene-razioni. Una storia magica nel suo aprirsi a influenze e suggestioni.

Simply RedMartedì 19 Luglio 2016, ore 21.15Piazzola sul Brenta (Padova)

I Simply Red hanno concluso la loro ini-ziale e ininterrotta corsa di 25 anni con un

concerto d’addio alla O2 di Londra nel 2010 e adesso, incoraggiati dall’ottima qualità del nuovo album “Big Love” pubblicato nel giu-gno 2015, i Simply Red torneranno a suonare con entusiasmo tutti i grandi successi.Mick Hacknall sarà affiancato dai colleghi di lunga data Ian Kirkham (sax), Steve Lewin-son (basso), Kenji Suzuki (chitarra), Kevin Robinson (tromba e flauto) e Dave Clayton (tastiere) con l’aggiunta del nuovo batterista Roman Roth.Il tour giunge in un momento in cui Hucknall è in pace con la sua eredità e con il suo posto nella storia

della musica britannica. “La cosa migliore dell’in-vecchiare, dello sposarsi, del diventare padre e cambiare il tuo stile di vita è che non pensi più che tutto riguardi te. Questo ha un profondo im-

patto”, dice. “Ho smesso di dare importanza alle critiche; non mi danno più fastidio e mi sento più a posto con ciò che faccio di quanto non mi sia mai capi-tato.”Mentre Hucknall si prepara a dare il via a uno dei più grandi tour della carriera dei Simply Red, e la band entra nella sua quarta decade, il suo obiettivo è più chiaro che mai. “Ci chiamia-mo Simply Red per un motivo”, dice il cantante con una delle mi-

gliori voci nella soul music. “Voglio mantenere tut-to semplice. I nostri fan sanno chi siamo. Ci sono stati fedeli. Adesso sono pronto ad andare là fuori e dare loro ciò che vogliono.”

Paolo ConteSabato 2 luglio 2016, ore 21.45Piazzola sul Brenta (Padova)

I l grande ritorno in tour del poeta della musica italiana. Eccezionalmente al Postepay Sound

Piazzola sul Brenta. Reduce dal successo dei concerti del 2015, Paolo Conte parteciperà alla rassegna di eventi estiva a Piazzola sul Brenta sabato 2 luglio: «La mia gioia inizia quando compongo la musica di una canzone e finisce quando sul palco, come succederà stasera, la sento suonare da un’orchestra».Paolo Conte sarà il primo artista italiano a calcare il palco del Postepay Sound a Piazzola sul Brenta. Il can-tautore è reduce dal successo dell’ultimo tour che l’ha visto impegnato in una serie di live nei principali teatri italiani. Nel 2014 è uscito Snob, suo ultimo album di inediti.

• Alan Parsons Live Project • Adrian Belew Power Trio • Caravan • Family • Focus • Hakwwind • Martin Barre • Procol Harum • Rick Wakeman • Soft Machine & Keith TippettIl titolo? Non è una canzone. Non una sola. Ma un crocevia di ascolti di brani, che si sono intrecciati nella mente di chi ideava questo evento. Incroci che sono i percorsi del prog. A Piazzola sul Brenta, per la prima volta in maniera così consapevole e ispirata, il prog si esibisce, si racconta e incontra i suoi fan. Concerti, eventi collaterali e incontri.

Il Festival mantiene anche quest’anno la sua vocazio-ne all’impegno sociale e il suo legame con il territorio. Accanto a quelli previsti per le sessioni competitive verranno, infatti, assegnati altri due premi: il Premio “Cinemambulante” per la miglior opera che affronta tematiche legate all’ambiente, alla legalità e al lavo-ro; e il Premio “Veneto Movie Movement”, destina-to alla migliore opera realizzata da un regista veneto, prodotta da una casa di produzione veneta o che ab-bia qualche stretto legame con il territorio regionale.

che sono proposti nel primo pomeriggio in radure, rifugi e prati d’alta quota e anticipiati da un’escur-sione con le Guide Alpine dell’Altopiano per rag-giungere le suggestive location tra le cime. Piene di magia anche le Albe delle Dolomiti, concerti al sorgere del sole.

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Incontri con:Philippe Pypaert, UNESCOArmido Marana, ECOZEMAMassimo Zamboni, scrittoreMarco Bettiol, scrittorePaolo Boffi, BOFFI SpaEnrico Franzolin, UNOXMarco Santarelli, scienziato Kikko Bestetti, designerAntonio Galdo, scrittoreLorenzo Berlendis, SLOW FOODSusanna Martucci, ALISEALaura Badalucco, IUAVCarlo Gaino, IUAVGiuseppe Mincolelli, UNIFESilvia Sandini, ADI TrivenetoMarco Capellini, MATRECMaurizio Riva, RIVA1920Albano Ghizzoni, ESSENT’IALPalmalisa Zantedeteschi, artistaMarco Luchetti, FEDERLEGNO

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Bastano cinque euro al mese per partecipare ai progetti di sostegno a distanza del Cesvitem. Cinque euro per garantire i diritti fondamentali a migliaia di bambini del Sud del mondo. Cinque euro per costruire un futuro migliore. Cosa stai aspettando? Aderisci subito!

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Suoni dalle DolomitiDal 2 Luglio al 26 Agosto

L a musica in sintonia con l’ambiente con il ca-lendario di Suoni delle Dolomiti, dal 2 luglio

al 26 agosto, è un evento ormai affermato nel pano-rama musicale italiano, al quale partecipano musi-cisti di fama internazionale che nel rispetto dell’am-biente si uniscono al pubblico e raggiungono a piedi i luoghi dei concerti, strumento in spalla. Suoni del-le Dolomiti è un bellissimo esempio di come si pos-sa creare un grande evento, senza impattare sulla natura. L’idea che sta dietro a questa bella iniziativa è tanto semplice quanto nobile: unire la passione per la musica e la montagna, l’arte e l’ambiente per creare un calendario di concerti e iniziative parallele per scoprire il territorio delle dolomiti con tutti i sen-si. Concerti di musica jazz, classica, world ed etnica

gli Spettacoli

Euganea Film FestivalXV Edizione dal 30 Giugno al 17 LuglioColli Euganei, Padova Italy

Luglio sui Colli Euganei è Euganea Film Festi-val, evento internazionale dedicato al cinema

organizzato dall’Associazione Euganea Movie Mo-vement, che dal 1 al 17 luglio 2016 festeggerà la sua XV edizione con un fitto calendario di eventi ci-nematografici e culturali che si snoderà nella splen-dida cornice dei Colli Euganei in provincia di Padova.Sul sito internet www.euganeafilmfestival.it sa-ranno presto pubblicati i lavori in concorso per l’edi-zione 2016 del Festival che, a conferma del prestigio e della sua rilevanza internazionale, nel 2015, ha visto partecipare oltre 1700 lavori provenienti non solo da tutta Europa ma anche dalla Corea del Sud, dall’Iran, dal Canada e dagli Stati Uniti.La XV edizione del Festival si articolerà intorno a tre sezioni competitive. Il Concorso Internazionale Cor-tometraggi, dedicato ai cortometraggi italiani e stra-nieri, di qualsiasi genere e formato e di durata non superiore ai 30 minuti. Al Concorso Internazionale Documentario sono ammessi film documentari ita-liani e stranieri, di qualsiasi genere e formato, non superiori ai 90 minuti. Infine al Concorso Internazio-nale Cortometraggi di Animazione sono ammesse opere di animazione italiane e straniere con una durata non superiore ai 30 minuti. Tutte le opere de-vono essere state realizzate dopo il 1 gennaio 2014.

Prog Rock FestivalClose to the Moon

Venerdì 8 Luglio 2016, ore 18.00Sabato 9 Luglio 2016, ore 18.00Piazzola sul Brenta (Padova)

È la prima edizione di un happe-ning della musica progressive

dalla genesi unica, scaturito dalla volontà, passione ed esperienza di alcuni protagonisti della musica dal vivo in Italia da decenni. Un evento progressivo, non solo nell’offer-ta musicale, ma nella sua stessa concezione.Ai piedi del palco dove stava suonando una leggen-da del prog rock, in una terra che, da sempre, ama questi artisti, è nata l’idea di riportare, su un unico palco, i protagonisti, grandi e piccoli, di un genere musicale, tra i piu ispirati e creativi degli ultimi 50 anni. Una storia musicale che, come la luna, ha le sue fasi e fa muovere le maree e le anime di gene-razioni. Una storia magica nel suo aprirsi a influenze e suggestioni.

Simply RedMartedì 19 Luglio 2016, ore 21.15Piazzola sul Brenta (Padova)

I Simply Red hanno concluso la loro ini-ziale e ininterrotta corsa di 25 anni con un

concerto d’addio alla O2 di Londra nel 2010 e adesso, incoraggiati dall’ottima qualità del nuovo album “Big Love” pubblicato nel giu-gno 2015, i Simply Red torneranno a suonare con entusiasmo tutti i grandi successi.Mick Hacknall sarà affiancato dai colleghi di lunga data Ian Kirkham (sax), Steve Lewin-son (basso), Kenji Suzuki (chitarra), Kevin Robinson (tromba e flauto) e Dave Clayton (tastiere) con l’aggiunta del nuovo batterista Roman Roth.Il tour giunge in un momento in cui Hucknall è in pace con la sua eredità e con il suo posto nella storia

della musica britannica. “La cosa migliore dell’in-vecchiare, dello sposarsi, del diventare padre e cambiare il tuo stile di vita è che non pensi più che tutto riguardi te. Questo ha un profondo im-

patto”, dice. “Ho smesso di dare importanza alle critiche; non mi danno più fastidio e mi sento più a posto con ciò che faccio di quanto non mi sia mai capi-tato.”Mentre Hucknall si prepara a dare il via a uno dei più grandi tour della carriera dei Simply Red, e la band entra nella sua quarta decade, il suo obiettivo è più chiaro che mai. “Ci chiamia-mo Simply Red per un motivo”, dice il cantante con una delle mi-

gliori voci nella soul music. “Voglio mantenere tut-to semplice. I nostri fan sanno chi siamo. Ci sono stati fedeli. Adesso sono pronto ad andare là fuori e dare loro ciò che vogliono.”

Paolo ConteSabato 2 luglio 2016, ore 21.45Piazzola sul Brenta (Padova)

I l grande ritorno in tour del poeta della musica italiana. Eccezionalmente al Postepay Sound

Piazzola sul Brenta. Reduce dal successo dei concerti del 2015, Paolo Conte parteciperà alla rassegna di eventi estiva a Piazzola sul Brenta sabato 2 luglio: «La mia gioia inizia quando compongo la musica di una canzone e finisce quando sul palco, come succederà stasera, la sento suonare da un’orchestra».Paolo Conte sarà il primo artista italiano a calcare il palco del Postepay Sound a Piazzola sul Brenta. Il can-tautore è reduce dal successo dell’ultimo tour che l’ha visto impegnato in una serie di live nei principali teatri italiani. Nel 2014 è uscito Snob, suo ultimo album di inediti.

• Alan Parsons Live Project • Adrian Belew Power Trio • Caravan • Family • Focus • Hakwwind • Martin Barre • Procol Harum • Rick Wakeman • Soft Machine & Keith TippettIl titolo? Non è una canzone. Non una sola. Ma un crocevia di ascolti di brani, che si sono intrecciati nella mente di chi ideava questo evento. Incroci che sono i percorsi del prog. A Piazzola sul Brenta, per la prima volta in maniera così consapevole e ispirata, il prog si esibisce, si racconta e incontra i suoi fan. Concerti, eventi collaterali e incontri.

Il Festival mantiene anche quest’anno la sua vocazio-ne all’impegno sociale e il suo legame con il territorio. Accanto a quelli previsti per le sessioni competitive verranno, infatti, assegnati altri due premi: il Premio “Cinemambulante” per la miglior opera che affronta tematiche legate all’ambiente, alla legalità e al lavo-ro; e il Premio “Veneto Movie Movement”, destina-to alla migliore opera realizzata da un regista veneto, prodotta da una casa di produzione veneta o che ab-bia qualche stretto legame con il territorio regionale.

che sono proposti nel primo pomeriggio in radure, rifugi e prati d’alta quota e anticipiati da un’escur-sione con le Guide Alpine dell’Altopiano per rag-giungere le suggestive location tra le cime. Piene di magia anche le Albe delle Dolomiti, concerti al sorgere del sole.


Tagliati su misura per ogni cliente>> Circuito Nord Est

Padova Rovigo Venezia

>> 14 Edizioni mensili222.590 copie

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Proposte per una cucina biologica, integrale, vegetariana, in sintonia con la natura

Spiedini d’estate

Ingredienti: 12 pomodorini - 24 mozzarelline grandi come una nocciola - 12 filetti di acciuga - 24 olive farcite - 1 peperoni giallo - foglie di basilico.

Insalata di farro

Ingredienti: 180 g farro - sale - acqua - 1 costa di sedano - 2 carote - 1 rapa rossa - 1 cetriolo - un pizzico di erba cipollina - un pizzico di prezzemolo.

Dessert di albicocche

Ingredienti: 15 albicocche - 500 g di yo-gurt naturale cremoso - 4 C di zucchero di canna - 1 limone - 1 pizzico di pepe-roncino - 10 amaretti - 8 foglie di menta - 2 C di malto.

NotaLa quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipo per 4 persone.

Abbreviazioni usate:C = cucchiaio · c = cucchiainog = grammo · kg = chilogrammoL = litro · dl = decilitroolio (quando non è specificato altro) = olio extra vergine di olivaq.b. = quanto basta.

Preparazione: pulire il peperone e ta-gliarlo prima a strisce larghe poi a dadi. Dividere a metà i pomodorini, dividere a metà i filetti d’acciuga. Preparare ogni spiedino seguendo questo ordine: dado di peperoni, acciuga, mezzo pomodoro, una foglia di basilico, un’oliva, una moz-zarellina, un pezzo di peperone, ecc. Ter-minare con i peperoni e porre in frigori-fero. Al momento di servire disporre ogni spiedino su una grisella (fetta di pane croccante) e condire con sale e olio.

Preparazione: lavare, lasciare in ammollo e cuocere il farro; lasciare raffreddare (si può cuocere il giorno prima). Preparare le verdure tagliate sottili, l’erba cipollina e il prezzemolo ben tritati; aggiungere il tutto al far-ro, condire con olio crudo, gomasio e lievito in scaglie.

Preparazione: lavare le albicocche, dividerle a metà e spezzettarle nel frullatore. Aggiungere lo yogurt, lo zucchero di canna, un pizzico di pe-peroncino e un po’ di succo di limone (si deve ottenere una crema abbastanza consistente). Spennellare con il malto le ciotoline e sbriciolar-vi sul fondo gli amaretti. Passare il dessert nelle ciotoline e deporle in frigorifero. Prima di servire guarnire con una fettina di albicocca e due foglie di menta. Servire fresco.

CarmenBellinEducatore Alimentare dell’Associazione Culturale La Biolca di Padova: tiene corsi e conferenze su alimentazione e cucina, collabora al mensile Biolcalenda, ha pubblicato Metti una sera a cena libro di ricette e consigli utili per una cucina in armonia con i ritmi della natura.

LA BIOLCA · [email protected] · tel. 049 9101155

il Crucilibro

Eroi e demoni dei giorni nostri

Nella vita si ride e si piange, in bilico tra l’amore che genera e il lutto capace di scardinare un’esistenza

Aldo NoveNora Webster Stefano Piedimonte Antonio Moresco

Eroe/Eroina Aldo NoveNora, una vedova Ivan Sciarrino Un ex lavoratore

Location L’Italia Il Sud-Est dell’Irlanda Napoli Il Veneto

Intrigo

L’autore, nell’incipit, fa un esplicito riferimento al suo primo libro: Woo-binda, dove criticava ferocemente ma con spiccata ironia le gioie del consu-mo moderno chiamandosi fuori

Maurice muore improvvisamente e Nora si trova a vivere la vedovanza. Tutto è cambiato anche se la vita è rimasta tale e quale in un paese dove il desiderio di fuga dalla povertà e dall’odio religioso non ha mai fine

Ivan è in ospedale per un misterioso incidente su cui indagano i carabinieri. Aveva accettato un lavoro: far innamo-rare una donna e allontanarla dal mari-to. Ma sotto sotto ci sono affari loschi

Lo scrittore parla dei lavori che ha fatto nella sua vita, dal primo all’ulti-mo. Lo può fare perché nel panorama italiano lui è già lo scrittore lattonie-re, l’attore geometra, il drammaturgo magazziniere

Cosa dire del libroUn’opera priva di sorriso che fa pen-sare ad un autore involuto o deciso a dichiararsi sconfitto

Un romanzo magistrale dove le idee non entrano in scena ma le pagine rappresentano la vita che più o meno ci aspettiamo

Un libro divertente e leggero che, gio-cando sui temi di desiderio e seduzio-ne, mette in campo un personaggio d’altri tempi

I diversi generi della scrittura di Tre-visan dilagano in un unico flusso che non disdegna critiche feroci al model-lo economico veneto

Alter Ego La società attualeMaurice, il marito morto Soraya, donna sposata L’imprenditore del Nord Est

Co-protagonisti La consapevolezza del contagioIl lutto Un maresciallo e un brigadiereIl lavoro come strumento d’analisi d’am-biente, economia, sociale e psicologica

Finale

In questo testo Nove sembra di-chiarare di essere stato contagiato: i luoghi comuni entrano anche nella scrittura che non è più un luogo pri-vilegiato esterno al mondo e che per questo si fa cupa

La vita di Nora è tranquilla, quella di una famiglia qualsiasi in quel luogo, in quegli anni. Sono le sfumature dell’animo della protagonista a tra-sformarla in un romanzo

Lui è uno spasimante professionale che si innamora, però, davvero tutte le volte. Solo che questa volta è in-cappato in una bella disavventura

Nel libro si ripercorrono i lavori che ha fat-to ma anche le opere che da questi sono state ispirate. Il passo in più sta nel fatto che Trevisan interpreta in senso etno-antropologico il mondo in cui vive

LeggereAldo NoveAnteprima mondialeLa nave di Teseo, pp. 170€ 18.00

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Stefano PiedimonteL’innamoratoreRizzoli, pp. 272€ 18.00

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A cura di Germana Urbani


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a Tavola

Proposte per una cucina biologica, integrale, vegetariana, in sintonia con la natura

Spiedini d’estate

Ingredienti: 12 pomodorini - 24 mozzarelline grandi come una nocciola - 12 filetti di acciuga - 24 olive farcite - 1 peperoni giallo - foglie di basilico.

Insalata di farro

Ingredienti: 180 g farro - sale - acqua - 1 costa di sedano - 2 carote - 1 rapa rossa - 1 cetriolo - un pizzico di erba cipollina - un pizzico di prezzemolo.

Dessert di albicocche

Ingredienti: 15 albicocche - 500 g di yo-gurt naturale cremoso - 4 C di zucchero di canna - 1 limone - 1 pizzico di pepe-roncino - 10 amaretti - 8 foglie di menta - 2 C di malto.

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ArieteIl mese favorirà il cuore

e i progetti familiari o legati alla sfera sociale che ti stanno

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Pazienza al limite, mettete i puntini sulle i e fate valere le vostre ragioni o sicuramente

subirete dei torti

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Se il destino non vi porta quello che sperate, iniziate a

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li appagherete; altri li lascerete sfumare. Attenzione al nervosismo

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Potreste avvertire un sottofondo di tristezza per qualcosa che non va come

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Padova nord giu2016 n82