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D La Repubblica delle Donne (ITA) - it Print Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 517.737 Publication date: 16.09.2017 Diffusione: 315.111 Pagina: 60-62, 64 Spread: 315.111 Readership: 959.000 D La Repubblica delle Donne (ITA) - it Tipo media: Quotidiano Nazionale Publication date: 16.09.2017 Pagina: 60-62, 64 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: 517.737 315.111 315.111 959.000 D Print Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 60-62, 64 SUPERFICIE : 169 % PERIODICITÀ : Settimanale DIFFUSIONE : (860000) AUTORE : N.D. 16 settembre 2017

PAESE : Italia DIFFUSIONE : (860000) D La Repubblica delle Donne … · 2017-10-18 · Forseancheperla nobile ildegarda di Vendersheim, nata nel 1098 nell'Assia Renana, ultimogenita

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Page 1: PAESE : Italia DIFFUSIONE : (860000) D La Repubblica delle Donne … · 2017-10-18 · Forseancheperla nobile ildegarda di Vendersheim, nata nel 1098 nell'Assia Renana, ultimogenita

MACILENTA, SNOB, SECCHIONA, PORTATA AL COMANDO. CAPACE DI COMPORRE INNI MA ANCHE DI DESCRIVERE UN ORGASMO C così, il piacere nella donna è tenero e lieve, ma con assiduo calore...". Tutto ci saremmo aspettati, meno che una benedenina amica di penna del Barbarossa, mai accusata di stregoneria e/o eresia, discettasse di orgasmo femminile. Ma Ildegarda è la donna che visse due volte. Prima nel Medioevo. E poi a cavallo tra il primo e il secondo millennio. Macilenta, snob, secchiona, baciata da una spiccata attitudine al comando, capace sia di comporre inni purissimi sia di curare la lebbra e le infezioni, tormentata da micidiali emicranie, lei, potente badessa del XII secolo è infatti diventata un emblema contemporaneo della cultura delle donne europee, una visionaria delle nuove frontiere della musica, un'icona del femminismo della differenza, una risposta occidentale alla fame di spiritualità e introspezione. E, ultimamente sempre di più, è assurta al ruolo di prima "dottoressa" nutrizionista esperta in medicina allopatica, fitoterapia e psicosomatica. «Non meravigliamocene. Ildegarda ascoltava le confidenze delle persone che aveva vicino. Studiava la medicina ma conosceva a memoria la Bibbia, che è ricca di parole carnali. I sensi di colpa sono venuti dopo. Del resto, il suo Causae et Curae, o Libro delle medicine composte, è quasi un manuale di sessuologia», sorride Maria Teresa Brolis, storica medievista e autrice del recentissimo Storie di donne nel Medioevo (Il Mulino). «In lei il quotidiano diventa eroico. E viceversa», aggiunge. Il che le ha consentito di trasformarsi in un personaggio ormai quasi pop, detto in parole povere. La cui misteriosa eccentricità è vicina al nostro bisogno di personalità forti e taumaturgiche. Solo per fare qualche esempio (di successo): l'omaggiano un bizzarro giallo tedesco {Il caso Ildegarda, di Edgar Noske, Emons), in cui l'investigatore indossa il saio del suo ultimo segretario, il monaco Wibert von Gembloux, a caccia di scheletri e di regimi dietetici per combattere l'abitudine alla buona tavola; un appassionato manuale francese {Le secret de bien- étre d'Hildegarde de Bingen, compilato da Mélanie Schmidt- Ulmann, autorevole "conseillère hildegardienne" diplomatasi all'Institute Hildegardien di Saint-Avé-Vannes; un delizioso romanzo italiano {Fuoco verde, della giovane musicista Costanza Cavalli, collana Vite esagerate di Famiglia Cristiana)-, e un sofisticato servizio di cucina appena pubblicato sulla rivista francese We Demain, che si occupa di economia collaborativa, ambientalismo e cultura tecnologica. Ed è qui che, tra le ricette di un elettuario sciropposo alla pera, ottimo in caso di emicranie e tossi catarrose, o dei deliziosi biscottini della gioia, veri e propri antidepressivi a base di noce moscata, cannella e chiodi di garofano, si applaude la "nuova papessa della naturopatia". E si consiglia di fare scorta di farro spelta, l'alimento prediletto dalla badessa, guarda caso poverissimo di glutine e ricchissimo di ferro, magnesio, fosforo, vitamine e aminoacidi essenziali, solo attraverso i canali giusti. Che sono la marca Hertzka (dal cognome del defunto medico antinazista austriaco che, con il collega tedesco Wighard Strehlow, che oggi dirige l'Hildegard-Zentmm a Allensbach am Bodensee, dette inizio alla "riscoperta" medica della monaca). Nonché le aziende francesi Jardins de Ste-Hildegarde, nel Périgord, e Aromandise di Montpellier. Dimenticavamo. Al Festival delle Nazioni di Città di Castello ha debuttato il 2 settembre (Auditorium Santa Chiara di Sansepolcro) lo spettacolo Ildegarda di Francesco Maria Paradiso, prodotto con Agon Acustica Informatica Musica: e che l'armonia mistica della badessa non potesse non condurre ai live electronics è un'interpretazione artistica non trascurabile. Ma tutto questo è tanto, troppo. Forse anche per la nobile Ildegarda di Vendersheim, nata nel 1098 nell'Assia Renana, ultimogenita di Hildepert e Machtilde, e fin da piccola manageriale, decisa, superdotata e preda di visioni a occhi aperti. Per darle pace e un futuro, e perché così si usava nelle prolifiche famiglie aristocratiche di allora, i genitori la mettono in convento che ha appena 8 anni. Saggia decisione. A 12 prende i voti ed entra nel monastero benedettino di Disibodenberg. Di cui a 38 è già badessa. E già rincorsa dal suo brand (il convento lucra sui suoi deliqui e sulle folle di pazienti che cercano le sue terapie). Tante che poi si mette in proprio e fonda altre due comunità monastiche, a Rupertsberg e a Eibingen. Ormai è la Sibilla Renana, che dal suo angolo di mondo nei dintorni di Magonza dà del tu a DIGIUNO DOLCE E DETOX, CEREALI POVERI DI GLUTINE, SPEZIE ENERGIZZANTI. ECCO I SUOI RIMEDI. TUTTORA MODERNI papi, teologi, imperatori. A tutti quanti preferendo le donne del suo entourage, che ascolta, istruisce, guarisce e rimbrotta. Una carriera veloce, la sua. Che, dicevamo, improvvisamente sbiadisce nei secoli. Fino all'apoteosi contemporanea, quando Benedetto XVI, nel 2012, la proclama prima santa e poi dottore della Chiesa. «Sì, Ildegarda è ben banalizzata. Ma lei non si lascia mai tradire. Il suo messaggio magari viene diluito, ma mai deformato. Lei resiste persino alla canonizzazione, che rischiava di renderla ortodossa», replica Michela Pereira, già docente di storia della filosofia medievale deH'Università di Siena e studiosa e traduttrice degli scritti della badessa fin da tempi non sospetti. Nel 2002 ha curato con Marta Cristiani la prima traduzione itahana integrale del suo Liber divinomm operum per i Meridiani Classici della Spiritualità di Monda- dori (ristampato nel 2014) e oggi ha appena dato alle stampe il saggio Ildegarda di Bingen (Gabrielli editori); pressoché in contemporanea con un libro che si intitola nello stesso modo ma è portato nelle librerie da Edb, scritto da Giordano Frosini. I due studi si aggiungono a Ildegarda di Bingen. Visioni, e cioè le traduzioni dello Scivias, del Liber vitae meritorum e del Liber divinomm opemm effettuate da Anna Maria Sciacca e pubblicato da Castelvecchi. E molto lodato da Monsignor Ravasi, guarda caso il presidente del Pontificio consiglio della cultura che ha voluto una consulta femminile. Insomma, Ildegarda sarà pure diventata una superstar contemporanea, ma il suo decoro dalle nostre parti è ben difeso. Già, appunto: ma perché piace così tanto, oggi? «La sua epoca e la nostra sono diverse ma qualitativamente simili, perché coinvolgono anni in cui si avverte una mancanza di punti fermi. E poi c'è la sua profezia, così incoraggiante ieri e oggi: alla fine del regno dell'Anticristo arriva la pace, la fine dei tempi è la vittoria del bene», risponde Pereira. «Credo si tratti del grande bisogno di bellezza e armonia che ci coinvolge tutti. Il Medioevo è finalmente diventato luminoso, dopo che le sue presunte ombre sono state fin troppo vendute sul mercato. E quindi, ora, ci viene spontaneo tirare in ballo la sua modernità per giustificarlo. E poi c'è il fascino dei suoi grandi geni, di cui Ildegarda è parte: non sono mai moralisti, semmai sono esistenziali», aggiunge Maria Teresa Brolis. Brolis dice poi che la fama attuale della badessa deve molto aU'empito ecologico e bio. E non la stupisce che oggi vada per la maggiore il "digiuno ildegardia- no", dolce e detox, fatto apposta per ritrovare la viriditas e per prevenire le patologie. Sostanzialmente, la preconizzazione delle mono-diete di oggi, che fanno riposare stomaco e intestino, non affamano e rilanciano il metabolismo. E l'elogio della tisana di finocchio, della minestra di farro e delle spezie energizzan- ti, cannella, zenzero, galenga. «Tutto andrebbe contestualizzato nella sua visione religiosa, certo. Ma va bene lo stesso. Sono solo i grandi che corrono il rischio di una riduzione. Non è Ildegarda ad avere bisogno di noi, siamo noi ad avere bisogno di lei!», ride. Anche Michela Pereira, che il primo settembre ha tenuto con Sara Salvadori una conferenza alla badia di Passignano, nel Chianti, intitolata Liturgia delta bellezza: virgo, virtus e viriditas in Hildegard von Bingen (in seno alla Summer School attivata dal Centro internazionale di studi sul religioso contemporaneo, CISRECO, di San Gimignano), non è contraria agli entusiasmi pop. Ma avanza un distinguo: «Per Ildegarda l'essere umano ha ricevuto un corpo proprio per imparare a conoscere i suoi limiti. Dunque il corpo è un valore. Astenersi eccessivamente dal cibo è perciò irragionevole. E produce una sorta di orgoglio che fa credere di poterli superare, quei limiti. Siamo al servizio dell'armonia e abbiamo in mano le chiavi per ritrovare o mantenere la nostra salute, il nostro corpo è come uno strumento musicale. Da tenere sempre accordato». ? Ritratto di Ildegarda (manoscritto dello Scivias).

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16 settembre 2017

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MAGILENTAISNOB,SECCHIONA,PORTATAALCOMANDO.CAPACEDICOMPORRE

INNIMAANCHEDIDESCRIVEREUNORGASMO

odi stregoneria e/o eresi'a,discertassedi orgasmofemminile.Ma Ildegardaè la donna chevissedue volte. Prima nei Me-dioevo. E poi a cavallo tra il primo e il secondo millennio.Macilenta, snob,secchiona,baciatada una spiccataattitudi-ne al comando,capacesia di comporre inni purissimi sia dicurarela lebbraele infezioni,tormentata da micidiali emicra-nie. lei, potentebadessadel XII secoloè infatti diventata unemblemacontemporaneodella cultura delle donneeuropee,una visionaria delle nuove frontiere della musica,un'iconadelfemminismo delladifferenza,una rispostaoccidentaleallafame di spiritualità e introspezione.E, ultimamentesempredi più, è assurtaal ruolo di prima \dottoressa\ nutrizionistaespertain medicinaallopatica,fitoterapiae psicosomatica.

Non meravigliamocene.Ildegardaascoltavale confidenzedelle personecheavevavicino. Studiavalamedicina macono-scevaa memoriala Bibbia,cheè riccadi parolecarnali,I sensidi colpasonovenuti dopo. Del resto,il suoCausaeet Curae,oLibro dellemedicinecomposte,è quasiun manualedi sessuolo-gia'>.sorride MariaTeresaBrolis, storicamedievistae autricedel recentissimoStoriedi donnene/Medioevo(Il Mulino). 'Inlei il quotidiano diventaeroico.E viceversa»,aggiunge.Il chele haconsentito di trasformarsiin un personaggioormaiquasipop,detto in parolepovere.Lacui misteriosaeccentrici-

ràè vicina al nostrobisognodi personalitàforti etaumarurgi-che.Solo perfarequalcheesempio(di successo):l'omaggianoun bizzarro giallo tedesco(Il casobdegarda,di F.dgarNoske,Emons), in cui L'investigatoreindossa il saio del suo ultimosegretario,il monacoWibert von Gembloux, scacciadi sche-letri e di regimidietetici percombatterel'abitudinealla buonatavola: un appassionatomanualefrancese(Le secreede bien-itre di-li/degardede Bingen.compilato da Mélanie Schmidc-Ulmann, autorevole diplomatasiall'institute Hildegardien di Sainr-Avé-Vannes;un deliziosoromanzo italiano (Fuoco verde,della giovanemusicistaCo-

borativa,ambientalismoe cultura tecnologica.Ed è qui che,tra le ricettedi un elettuario sciropposoalla pera,ottimo incasodi emicraniee tossicatarrose,o deideliziosibiscottinidel-la gioia, veri e propri antidepressivia basedi nocemoscata,cannellae chiodi di garofano,si applaudela papessadella E si consigliadi farescortadi farro spelta,l'alimento prediletto dallabadessa,guardacasopoverissimodiglutine e ricchissimodi ferro, magnesio,fosforo, vitamine eaminoacidiessenziali,soloattraversoi canaligiusti. Che sonola marcaHerrzka(dal cognomedeldefi.intomedicoantinazi-staaustriacoche,con il collegatedescoWighardStrehlow,cheoggidirige l'Hildegard-Zentrum a Allensbacham Bodensee,dette inizio alla \riscoperta\ medicadella monaca).Nonchéle aziendefrancesiJardinsde Ste-Hildegarde,nelPérigord,eAromandisedi Montpellier. Dimenticavamo.Al FestivaldelleNazioni di Città di Castellohadebuttato il 2 settembre(Au-ditorium SantaChiara di Sansepolcro)lo spettacoloIldegard.adi FrancescoMaria Paradiso,prodotto con AgonAcusticaIn-formatica Musica:e chel'armonia mistica della badeasanonpotessenon condurre ai live electronic.sè un'interpretazioneartisticanontrascurabile.Ma utto questoè tanto, troppo.Forse ancheper la nobile ildegarda di Vendersheim, natanel 1098 nell'Assia Renana, ultimogenita di l-lildepert eMachtilde, e fin da piccola manageriale,decisa,superdotatae predadi visioni a occhi aperti.Perdarle pacee un fì.ituro,eperchécosìsi usavanelle prolifiche famiglie aristocrarichediallora, i genitorila mettono in conventochehaappena8 anni.Saggiadecisione.A 12 prendei voti ed entra nel monasterobenedettinodi Disibodenberg.Di cui a 38 è già badessa.Egià rincorsadalsuo brand(il conventolucrasuisuoi deliquiesullefolle di pazientichecercanolesueterapie).Tant'èchepoisi mettein proprio e fonda altredue comunità monasciche,a Rupertsberge a Eibingen. Ormai è la Sibilla Renana,chedalsuoangolodi mondo neidintorni di Magonzadà deltu a

così, IL PIACERE NELLA DONNA è teneroe lieve,ma con as- stanzaCavalli, collanaVite esageratedi Famiglia Cristiana);siduo Tutto ci saremmo aspettati, meno che una e un sofisticato serviziodi cucina appena pubblicato sulla ti -

benedettina amica di penna del Barbarossa, mai accusata vista francese WeDemain, chesi occupa di economia colla-

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PAESE : Italia PAGINE : 60-62, 64SUPERFICIE : 169 %PERIODICITÀ : Settimanale

DIFFUSIONE : (860000)AUTORE : N.D.

16 settembre 2017

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DIGIUNODOLCEEDETOX,CEREALIPOVERIDIGLUTINE,SPEZIEENERGIZZANTI.

ECCOISUOIRIMEDI.TUTTORAMODERNI

papi, teologi imperatori.A tutti quanti preferendole donnedelsuoentourage,cheascolus,istruisce,guariscee rimbrotta.Una carrieraveloce,la sua.Che, dicevamo,improvvisamentesbiadiscenei secoli.Fino all'apoteosicontemporanea,quan-do BenedettoXVI, nel 2012, la proclamaprima santae poidottore della Chiesa.«Sì,Ildegardaè benbanalizzata.Ma leinon si lasciamaitradire. Il suo messaggiomagarivienedilui-to, mamaideformato.Lei resistepersinoallacanonizzazione,cherischiavadi renderlaortodossa»,replicaMichela Pereira,giàdocente di storiadella filosofia medievaledell'Universitàdi Sienaestudiosaetraduttricedegliscritti dellabadessafin datempi non sospetti.Nel 2002 hacurato con Marta Cristianila prima traduzioneitaliana integraledelsuoLiberdivinorumoperumper i Meridiani ClassicidellaSpiritualità di Monda-dori (ristampato nel2014) e oggiha appenadato alle stampeil saggioIldegardadi Bingen(Gabrielli editori); pressochéincontemporaneacon un libro chesiintitola nello stessomodomaèportato nellelibrerie daEdb,scritto daGiordano Frosini.I due studi si aggiungonoaIliiegaralidi Bingen.Visioni,e cioèletraduzioni delloScivias,delLiber vitaemerirorumedel Liberdivinorum operumeffettuatedaAnna MariaSciaccae pubbli-cato da Castelvecchi.E molto lodato da Monsignor Ravasi,guardacasoil presidentedelPontificio consigliodellaculturache ha voluto una consultafemminile. Insomma, Ildegardasaràpure diventata una superstarcontemporanea,ma il suodecorodallenostreparti è bendifeso.Già, appunto: ma perchépiacecosìsanto,oggi? Lasuaepo-cae la nostrasonodiversemaqualitativamentesimili, perchécoinvolgono anni in cui si avverteuna mancanzadi punti fer-mi. E poi c'èlasuaprofezia cosìincoraggianteieri e oggi:allafinedelregnodell'Anticristoarrivalapace,la finedeitempièlavittoria del bene', rispondePereira.«Credosi tratti delgrandebisognodi bellezzae armoniacheci coinvolge tutti. Il Medio-evoèfinalmentediventatoluminoso, dopochelesuepresunteombre sonostatefin troppo vendutesul mercato.E quindi,ora,ci vienespontaneotirare in ballola suamodernitàpergiu-stificarlo.Epoic'è il fàscinodeisuoi grandigeni,di cui Ildegar-daè parte:non sonomaimoralisti,semmaisonoesistenziali»,aggiungeMariaTeresaBrolis.Brolisdicepoichelafamaattualedella badessadevemolto all'empitoecologicoe bio.E non lastupiscecheoggivadaperla maggioreil 'digiuno ildegardia-

dolcee detox,fatto appostaper ritrovarela viriditase perprevenirelepatologie.Sostanzialmente,lapreconizzazionedel-le mono-dietedi oggi,chefanno riposarestomacoeintestino,nonaffamanoerilanciano il metabolismo.E l'elogiodellatisa-

nadi finocchio, dellaminestradi farroedellespezieenergizzan-ti, cannella,zenzero,galenga.',Tuttoandrebbecontestualizzatonellasuavisionereligiosa,certo.Ma vabenelostesso.Sonosoloi grandichecorrono il rischiodi unariduzione.Non è Ildegar-daad averebisognodi noi,siamonoi ad averebisognodi lei!',,ride.Anche MichelaPereira,cheil primo settembreha tenutoconSaraSalvadoriunaconferenzaallabadiadi Passignano,nelChianti, intitolata Liturgia citi/abdlezra:vigo, virssssevirz4ìtasin Hi/degardvonBingen(in senoalla SummerSchoolattivatadal Centro internazionaledi studi sul religiosocontempora-neo,CISRECO, cliSanGimignano), non è contrariaaglien-tusiasmipop. Ma avanzaun distinguo: «PerIldegardal'essereumanoharicevutoun corpoproprio per imparareaconoscerei suoilimiti. Dunque 11corpoè un valore.Astenersieccessiva-mentedalcibo è perciò irragionevole.E produceunasortadiorgoglio chelàcrederedi poterli superare,quei limiti. Siamoalserviziodell'armoniaeabbiamoin manolechiavi perritrovareo mantenerela nostrasalute,il nostrocorpo è comeuno stesi-mentomusicale.Da teneresempre

Ritratto di Ildegarda (manoscritto dello Scivias).

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16 settembre 2017

cecilia
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