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PAGHE E CONTRIBUTI ADDETTO AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE IL COSTO DEL PERSONALE PER L’AZIENDA

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Page 1: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

PAGHE E CONTRIBUTI

ADDETTO AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE

IL COSTO DEL PERSONALE PER L’AZIENDA

Page 2: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Gli argomenti trattati in questo modulo sono:

• SALARI E STIPENDI

• FERIE MATURATE E PERMESSI

• TREDICESIMA E QUATTORDICESIMA

• MATERNITA’ E MALATTIA

• TRATTAMENTO DEGLI INFORTUNI

• MENSA AZIENDALE, BUONI PASTO, FRINGE BENEFIT

• VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI CON IL MOD. F24

• LIQUIDAZIONE DEL TFR

• CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

• CONTRIBUTI SINDACALI E CASSA

INTEGRAZIONE

RAPPORTI CON IL PERSONALE DIPENDENTE: I rapporti tra l’impresa e i lavoratori subordinati, cioè coloro che prestano la propria opera manuale o intellettuale alle dipendenze dell’impresa sono regolati, oltre che dalla legge, dai contratti collettivi di lavoro, stipulati tra le associazioni sindacali dei lavoratori e quelle dei datori di lavoro, e dai contratti individuali stipulati direttamente con i singoli lavoratori.

COSTI DELL’AZIENDA: I principali costi che l’azienda sostiene per l’impiego di personale dipendente sono:

• retribuzioni;

• contributi sociali a carico del datore di lavoro;

• trattamento di fine rapporto;

• altri costi per il personale;

Page 3: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Le retribuzioni lorde sono rappresentate dai salari e stipendi che mensilmente sono liquidati ai dipendenti come corrispettivo del lavoro da essi prestato.

Al valore della retribuzioni lorde si sommano gli assegni per il nucleo familiari e le indennità di maternità o malattia se dovuti, che rappresentano un credito nei confronti dell’INPS (Ente Previdenziale).

I contributi sociali sono somme da versare ad alcuni enti o istituti, principalmente INPS e INAIL per finanziare il sistema sicurezza sociale, che comprende i trattamenti pensionistici, la tutela economica contro la disoccupazione e contro i periodi di temporanea riduzione o interruzione dell’attività aziendale, il trattamento in caso di infortuni e di malattie professionali.

Tali contributi gravano prevalentemente sui datori di lavoro, ma una quota non trascurabile è a carico dei lavoratori, ai quali sono trattenuti in busta paga.

I rapporti con l’INPS sono definiti mensilmente compilando un apposito modello di denuncia delle retribuzioni, nel quale il datore di lavoro determina il saldo a suo debito o credito verso l’istituto.

Le retribuzioni nette (ossia il denaro effettivo percepito dai dipendenti e la reale uscita monetaria dell’azienda per il pagamento degli stessi) si ottiene, sottraendo dal valore delle retribuzioni lorde i contributi previdenziali a carico del lavoratore, le ritenute fiscali, ossia le somme che l’azienda trattiene per poi versarla all’erario a titolo di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta dal dipendente e le quote di addizionali IRPEF regionali e comunali.

La rilevazione in partita doppia delle retribuzioni e degli altri elementi accessori avviene attraverso le seguenti fasi:

- corresponsione di eventuali anticipi;

- liquidazione delle retribuzioni lorde e eventuali assegni spettanti ai dipendenti;

- liquidazione dei contributi sociali a carico dell’azienda;

- pagamento delle retribuzioni nette;

- versamento delle ritenute fiscali e dei contributi sociali.

Page 4: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Esempio: si liquidano e si pagano tramite banca le retribuzioni del mese di maggio così composte:

v salari e stipendi

v assegni familiari

v ritenute fiscali

v ritenute a carico dei dipendenti

v contributi a carico dell’azienda

30.000,00;

2.500,00;

1.230,00;

800,00;

1.450,00;

In questo caso occorre effettuare tre registrazioni:

- liquidazione retribuzioni lorde;

- pagamento retribuzioni nette;

- liquidazione contributi a carico dell’azienda;

RETRIBUZIONI LORDE: SALARI E STIPENDI

+ ASSEGNI FAMILIARI 30.000,00 VEN

2.500,00 VFA

La retribuzione lorda rappresenta il debito nei confronti dei dipendenti da pagare ma dalla quale occorre decurtare alcuni valori trattenuti dai dipendenti.

2) Rileviamo il pagamento delle retribuzioni nette:

- dip. c/retribuzioni

- Erario c/rit Irpef

- Enti previdenziali

- Banca c/c

32.500,00 VFA

1.230,00 VFP

800,00 VFP

30.470,00 VFP

Page 5: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

3) Per quanto riguarda i contributi a carico dell’azienda rileviamo:

- oneri sociali o contributi previdenziali

- Enti previdenziali

1.450,00 VEN 1.450,00 VFP

Successivamente dovrà avvenire il versamento delle ritenute all’Ente previdenziale, controllando il saldo del mastro o l’evidenziazione del credito:

Si ricordi che i versamenti all’Erario devono essere sempre arrotondati all’unità di euro, rilevando un arrotondamento attivo o passivo a seconda che l’arrotondamento sia in difetto o in eccesso rispetto ai 50 cent.

Page 6: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Stessa rilevazione si dovrà effettuare pe le ritenute fiscali da versare all’Erario con il modello F24 il 16 del mese successivo.

All’interno della busta paga possono esserci diverse componenti che dovranno essere rilevate quali le addizionali regionali e addizionali comunali, INAIL debito, trattenute varie , INPDAI rilevazione del debito da pagare dentro la rilevazione del cedolino paga sempre il 16 del mese successivo.

ANTICIPI AI DIPENDENTI Il versamento di acconti sulla retribuzione durante il periodo di paga può essere una normale prassi aziendale, oppure può talvolta essere richiesto dai dipendenti per loro particolari necessità. Esempio: erogazione a metà mese di un anticipo sulla retribuzione di 950,00 € ai propri dipendenti.

Il credito per l’anticipo corrisposto si spegne all’atto della liquidazione del costo del lavoro, mediante la compensazione con il debito relativo alle retribuzioni lorde.

PREMIO INAIL L’azienda che ha dei lavoratori alle sue dipendenze, è tenuta al versamento del premio INAIL: l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali.

Tale premio è totalmente a carico della ditta. Il premio viene pagato anticipatamente entro il 16 febbraio di ogni anno. Il premio da versare viene determinato sulla base delle retribuzioni previste.

Rileviamo: - DIPENDENTI C/ANTICIPI 9 - BANCA C/C

50,00 VFA 950,00 VFP

CREDITO

Page 7: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Esempio: l’impresa calcola sulla base delle retribuzioni previste, al 16 febbraio dell’anno x, l’importo di 1.000 euro come premio INAIL da versare.

Rileviamo:

- ACCONTO INAIL 1.000,00 VFA

- BANCA C/C 1.000,00 VFP

Al 31/12/n l’azienda dovrà calcolare il saldo INAIL (premio definitivo) con riferimento al tasso e alle retribuzioni dell’anno, supponiamo che il saldo sia pari a 1.450,00 €.

Rileviamo:

- ONERI SOCIALI

- ACCONTO INAIL

- ISTITUTI PREVIDENZIALI

1450,00 VEN

1.000,00 VFP

450,00 VFP

Il saldo del premio INAIL rappresenta un costo di competenza dell’esercizio (scrittura di completamento/imputazione) in contropartita si ha il sorgere del debito.

ONERI SOCIALI A DIVERSI ACCONTO INAIL ISTITUTI PREVIDENZIALI contributi INAIL di competenza

1.450 1.000 450

Il 16/02/n+1 l’azienda versa il conguaglio INAIL per l’anno n sia l’acconto per l’anno in corso supponiamo pari a 1.100,00 €.

Rileviamo:

- ISTITUTI PREV.

- ACCONTO INAIL

- BANCA C/C

450 VFA

1.100,00 VFA

1.550,00 VFP

Page 8: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

FERIE MATURATE Il periodo di maturazione delle ferie è stabilito per legge in dodici mesi ma spetta alla contrattazione collettiva nazionale o aziendale fissare la data da cui decorre questo periodo di tempo e le modalità di conteggio dei mesi e delle frazioni di mese lavorati. Se il dipendente il cui rapporto di lavoro viene a cessare ha usufruito di ferie non ancora maturate il datore di lavoro potrà provvedere alle relative trattenute in busta paga. Nel caso di part-time orizzontale, il principio di non discriminazione comporta che la durata delle ferie non sia diversa da quella riconosciuta ai lavoratori a tempo pieno. Nel caso di part-time verticale il periodo di godimento delle ferie, previsto dalla contrattazione collettiva per i lavoratori a tempo pieno, non viene riconosciuto integralmente, ma viene ridotto in proporzione all’attività lavorativa effettivamente svolta.

Le ferie sono ritenute normalmente incompatibili con il lavoro a domicilio. La legge determina il periodo minimo inderogabile di ferie, ma anche in questa materia è fatta salva l’autonomia negoziale dei contratti collettivi, laddove stabiliscano condizioni di miglior favore per i lavoratori. Ai contratti collettivi aziendali, nazionali o territoriali è riconosciuta inoltre la facoltà di determinare i criteri di calcolo, facendo riferimento a giorni lavorativi, di calendario oppure a settimane e di regolamentare i casi di concomitanza dei giorni festivi.

La contrattazione collettiva determina gli elementi che compongono la retribuzione durante il periodo feriale: in genere gli elementi ricorrenti e quelli tipici della retribuzione (indennità di contingenza, superminimi individuali e collettivi, scatti di anzianità, l’assegno per il nucleo familiare ecc.).

Page 9: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Non sono ricompresi i compensi di natura occasionale, mentre la retribuzione per lavoro notturno lo è solo in caso di specifica previsione da parte della contrattazione collettiva, non essendo sufficiente l’accertamento della sistematicità delle prestazioni notturne. Viceversa può accadere che i dipendenti non abbiano usufruito delle ferie al 31.12.n, pertanto occorrerà provvedere alla loro determinazione seguendo quanto disposto dall’OIC 19. Dal punto di vista contabile dovremmo procedere alla rilevazione del RATEO PASSIVO (debito), ovvero del costo delle ferie maturate ma non ancora godute da parte del dipendente. Alla fine della determinazione del costo giornaliero (costo che deve includere sia la retribuzione lorda che tutti gli oneri contributivi che si riferiscono alle ferie). Esempio: rileviamo le ferie maturate e non godute dai dipendenti al 31/12/n pari a 1.100,00. Rileviamo:

- STIPENDI E SALARI - DIPEND. C/FERIE NON GODUTE

1.100 VEN 1.100 VFP

rilevato debito per ferie Nell’esercizio successivo le ferie non godute saranno alternativamente: 1) LIQUIDATE E PAGATE AI DIPENDENTI:

- DIP. C/FERIE NON GODUTE - BANCA C/C

1.100 VFA 1.100 VFP

pagate retribuzioni

2) GODUTE DAL PERSONALE Rileviamo: - DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE - STIPENDI E SALARI (RETTIFICA)

1.100 VFA 1.100 VEP

ferie godute dal personale

Page 10: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

CONTABILIZZAZIONE DEI PERMESSI ROL Per quanto attiene il trattamento dei permessi, giova evidenziare che nella maggioranza dei casi tutti i contratti di lavoro prevedono dei permessi che possono essere concessi ai dipendenti, alcuni di essi sono anche retribuiti. Per quanto riguarda il COSTO dei permessi, generalmente è rilevato insieme alle retribuzioni.

Al 31/12 di ogni esercizio occorre contabilizzare i permessi (supponiamo pari a 2.450,00 €)

e il relativo debito movimentando:

- SALARI E STIPENDI - DIP. C/PERMESSI DA LIQUIDARE

2.450 VEN 2.450 VFP

rilevati permessi

MENSILITA’ AGGIUNTIVE I contratti collettivi e/o aziendali di lavoro prevedono, oltre alla retribuzione normale, mensilità aggiuntive (tredicesima, quattordicesima) La tredicesima mensilità, è una mensilità aggiuntiva corrisposta in occasione del mese di dicembre e spetta in misura completa qualora il dipendente è in forza dall’inizio dell’anno. La registrazione può essere mensile rilevando il rateo tredicesima oppure può effettuarsi nel momento della maturazione.

Esempio: la tredicesima dei lavoratori di un’azienda è pari a 5.700,00 €, oneri sociali che gravano sulla stessa pari a 1.300,00 €.

Rileviamo:

- TREDICESIMA MATURITA’ - ONERI SOCIALI - FONDO MENSILITA’ - AGGIUNTIVE/RATEO MENSIL.

5.700 VEN 1.300 VEN

7.000 VFP

Page 11: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

contabilizzazione degli oneri NB: RICORDIAMO CHE IL CONTO TREDICESIMA/QUATTORDICESIMA MENSILITA’ CONFLUISCONO NELLA VOCE B.9 COSTO DEL PERSONALE – salari e stipendi DEL CONTO ECONOMICO. Nel momento in cui si dovrà corrispondere la tredicesima mensilità accantonata di mese in mese occorre stornare il conto fondo mensilità aggiuntive. Per quanto riguarda la quattordicesima mensilità che solitamente viene pagata nel mese di giugno occorre considerare al 31/12 la quota maturata «di competenza» non ancora liquidata.

Esempio: al 31/12 si rileva la 14° mensilità maturata dai dipendenti pari a 7.809,00 €.

Rileviamo: - QUATTORDICESIMA MENS. - RATEI PASSIVI

7.809 VEN 7.809 VFP

imputata quota di competenza LA MATERNITA’ Durante il periodo di maternità obbligatoria alla lavoratrice spetta un’indennità pari all’80% della retribuzione ed è interamente a carico dell’INPS. Durante il periodo di maternità facoltativa, l’INPS riconosce un contributo pari al 30% della retribuzione. Il calcolo prevede che l’indennità dell’80% sia calcolabile sulla retribuzione media giornaliera percepita nel periodo di paga settimanale o mensile immediatamente precedente all’inizio dell’astensione.

Page 12: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Esempio: supponiamo che una dipendente abbia una retribuzione lorda pari a 3500,00 euro: CALCOLIAMO LA RETRIBUZIONE MEDIA GIORNALIERA: 3500,00/ 30gg =116,66

INDENNITA’ CORRISPOSTA INPS mese di gennaio:

116,66*80%*31=2893,33

Rileviamo:

- ENTI PREVIDENZIALI (credito verso l’INPS)

- DIPENDENTI C/RETIBUZIONI (debito da corrispondere al dipendente)

Nello specifico la rilevazione della liquidazione della retribuzione di tale dipendente comprenderà anche la sua retribuzione e eventuali altri assegni famigliari.

LA MALATTIA L’indennità di malattia è determinata sulla base della retribuzione lorda mensile o giornaliera corrisposta per le giornate lavorate o comunque retribuite dei ratei di tredicesima e quattordicesima. I primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro, dal 4° al 180° interviene l’INPS. Per tali somme il datore di lavoro anticipa tali somme al lavoratore che poi l’INPS dovrà corrisponderle. Proprio per questo il conto Enti previdenziali si utilizza per rilevare in dare i crediti che sorgono per gli assegni familiari, indennità di maternità, indennità di malattia, mentre in avere per i contributi da versare a carico dell’azienda e in nome e per conto del dipendente.

Esempio: supponiamo che il datore di lavoro anticipi un’indennità di malattia per 790,00 €.

Page 13: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Rileviamo: - ENTI PREVIDENZIALI 790 VFA - DIPEND. C/RETRIBUZ. 790 VFP

rilevato credito per malattia dipendente Il credito evidenziato si compenserà con i relativi debiti nei confronti dell’ INPS per i contributi da pagare il 16 del mese successivo, il saldo che si evidenzierà dal mastro sarà l’importo da versare e inserire nel modello F24.

IL TRATTAMENTO DEGLI INFORTUNI Il lavoratore infortunato a diritto alla corresponsione di una indennità di infortunio a carico dell’INAIL pari a: • 60% per il periodo (continuativo compresi sabati e domeniche) compreso tra il 5° ed il 90° giorno di infortunio;

• il 75% per il periodo sempre continuativo compreso tra il 91° e quello di guarigione.

Per i lavoratori retribuiti in misura oraria la retribuzione media giornaliera è uguale alla somma dei seguenti importi:

•  retribuzione ordinaria moltiplicato l’orario normale settimanale diviso 6;

•  retribuzione straordinaria percepita nella quindicina immediatamente precedente l’infortunio diviso le ore potenziali della stessa quindicina;

•  compenso per ferie determinato incrementando la voce a) della percentuale che si ricava dal rapporto:

[(gg. di ferie + gg. di riposo contrattuali) x 100]/300

D) compenso per festività determinato incrementando la voce a) del 3,33%; E) compenso per mensilità aggiuntive determinato incrementando la voce a) dell’8,33% per ciascuna mensilità.

Page 14: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

PER I LAVORATORI RETRIBUITI IN MISURA FISSA: - retribuzione ordinaria mensile diviso 25;

- importo del lavoro straordinario percepito nel mese precedente diviso 25;

- compensi per ferie e riposi annuali diviso 25.

CORRESPONSIONE DELL’INDENNITA’ L’indennità è di norma corrisposta dall’INAIL direttamente al lavoratore infortunato, pertanto il datore di lavoro deve solo calcolare l’importo della integrazione prevista dal CCNL. I datori di lavoro che anticipano il trattamento a carico dell’INAIL devono comunicarlo all’ente chiedendo che l’assegno relativo all’ indennità venga trasmesso all’azienda anche se intestato al dipendente per il recupero. Esempio: la società anticipa un’indennità a carico dell’INAIL, per un infortunio a un dipendente dell’importo di 740 euro.

Rileviamo:

- INDENNITA’ INAIL - CREDITI VERSO INAIL (fondamentalmente è un debito in quanto l’INAIL dovrà rimborsarlo nel momento in cui avverrà il rimborso).

liquidazione indennità Nel momento in cui il rimborso è erogato rileviamo: - CREDITO VERSO INAIL - RIMBORSO INAIL (si compensa con eventuali somme da corrispondere da parte dell’azienda)

rilevato rimborso Inail

Page 15: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Per quanto attiene ai rimborsi erogati dall’INAIL occorre precisare che potrebbero esserci situazioni per cui gli stessi possono essere maggiori rispetto a quanto anticipato dall’azienda oppure essere erogati in maniera inferiore al previsto.

MENSA AZIENDALE E BUONI PASTO L’indennità sostitutiva di mensa, è un importo lordo che può essere corrisposto al dipendente che non ha la possibilità di usufruire di una mensa aziendale o di un buono pasto. L’indennità è esente dall’IRPEF fino all’importo di 5,29. Andrà rilevato il costo sostenuto della mensa e il relativo incasso dei corrispettivi da parte dei dipendenti che ne usufruiscono.

FRINGE BENEFIT Essi sono trattamenti economici dotati di flessibilità che vengono concessi ai dipendenti al fine di rispondere a determinate finalità. Il fringe benefit può essere considerato a tutti gli effetti un compenso in natura ed ai sensi dell’art. 51, D.P.R. n.917/1986, ha introdotto delle regole specifiche di determinazione del valore dei compensi in natura quali auto aziendali, prestiti in denaro, fabbricati concessi in locazione, uso o comodato, servizi di trasporto ferroviario. Ai fini della determinazione in denaro dei compensi in natura, compresi i beni ceduti e i servizi prestati al coniuge del dipendente o a familiari si applicano le disposizioni relative al valore normale indicate nel TUIR. Per valore normale si intende il prezzo o il corrispettivo mediamente praticato per i beni e servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza, nello specifico si fa riferimento ai listini.

TRATTAMENTO DEI VEICOLI AZIENDALI Per le auto aziendali abbiamo tre situazioni tipo:

- veicolo esclusivamente per uso lavorativo;

- veicolo ad uso promiscuo;

- veicolo ad uso privato;

Page 16: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Per il primo caso non abbiamo alcuna rilevanza ai fini del benefit, poiché il veicolo è utilizzato solo nell’ambito lavorativo e, in pratica, non vi è alcun beneficio per il dipendente. Il valore del veicolo a uso promiscuo è determinato forfettariamente in misura pari al 30% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di15.000 km. Il costo che viene rilevato ai fini civilistici è pari al costo sostenuto o imputato a costi pluriennali – procedimento dell’ammortamento ai fini della partecipazione di tale costi ai ricavi d’esercizio dell’anno-.

Ai fini fiscali il costo subisce una variazione anche rilevante per la determinazione del reddito. In questo caso si farà riferimento al TUIR poiché i costi di partenza possono avere o meno una deducibilità fiscale o addirittura una deducibilità ridotta come accade per le spese telefoniche (deducibilità dell’80%).

SCRITTURE DEI VERSAMENTI DEL MODELLO F24 In sede di versamento con il modello F24 mensile, la scrittura contabile dovrà provvedere alla chiusura dei conti precedentemente accesi rispetto alla contabilizzazione del prospetto paghe mensile. Nello stato patrimoniale dell’azienda analizzata troveremo tanti conti quanti sono i debiti relativi a quel mese di riferimento. Saranno sicuramente state movimentate le voci riguardanti l’IRPEF, l’INPS, l’ADDIZIONALE REGIONALE, l’ADDIZIONALE COMUNALE

Di regola il 16 del mese successivo occorre effettuare i versamenti dei debiti con bonifico bancario. Esempio: l’azienda ha maturato per conto dei dipendenti un debito IRPEF di 1.230,00, un debito INPS di 699,00 , Addizionale comunale 98,00, Addizionale regionale 168,00. Rileviamo:

- ERARIO C/RIT IRPEF 1230,00 vfa

- ENTI PREVIDENZIALI 699,00 vfa

- ADDIZIONALE COMUNALE 98,00 vfa

- ADDIZIONALE REGIONALE 168,00 vfa

- BANCA C/C VFP 2.195,00

Page 17: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

pagate imposte con modello F24

In caso di arrotondamenti in difetto o in eccesso occorre aggiungere una voce di costo (arrotondamento per eccesso) o di ricavo (arrotondamento per difetto) la voce è denominata arrotondamenti passivi o attivi.

Nel caso in cui l’azienda decida di optare per la rateizzazione del pagamento di tali somme dovute all’Erario per le ritenute IRPEF e Addizionali comunali e regionali si può utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso delle imposte che permette l’autotassazione delle stesse decidendo il momento esatto in cui si dovrà pagare nel futuro e quanto si dovrà pagare con riferimento agli interessi e sanzioni che maturano su tali somme. Tali costi (interessi e sanzioni) dovranno essere contabilizzati nel momento del pagamento del modello F24. Nella fattispecie in cui scaturisce un credito nei confronti dell’Erario occorre comunque redigere il modello F24 per evidenziare la compensazione dei crediti, inoltre si ricorda che l’F24 deve essere compilato anche quando le somme sono pari a zero.

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Il TFR è una forma di retribuzione differita la cui corresponsione avviene alla cessazione del rapporto di lavoro subordinato così come previsto dall’art. 2120 del Codice Civile. In ogni esercizio si calcola la quota di competenza matura durante l’anno, questa quota denominata «corrente» si ottiene dividendo la retribuzione lorda complessiva per un coefficiente fisso 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni.

Page 18: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Nel calcolare la retribuzione annua si deve tenere conto delle seguenti voci:

v paga base;

v indennità di contingenza;

v E.D.R. (elemento distintivo della retribuzione);

v scatti di anzianità;

v superminimi;

v indennità di mancato preavviso;

v indennità di cassa;

v equivalente di prestazioni corrisposte in natura;

v mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima mensilità).

Vanno invece esclusi:

v i rimborsi spese;

v le liberalità;

v gli sconti per l’utilizzo di beni aziendali;

v le indennità per ferie non godute;

v gli straordinari non programmati;

v le indennità di trasferta.

Sono anche da escludere i premi corrisposti una tantum, a meno che essi non vengono corrisposti periodicamente (ad esempio ogni anno), diventando così abituali.

Bisogna poi procedere alla rivalutazione dell’accantonamento risultante al 31/12 dell’anno precedente: quindi si rivalutano le quote accantonate negli anni precedenti, mentre dalla rivalutazione è esclusa la quota maturata nell’anno. La rivalutazione viene effettuata applicando:

• un tasso fisso dell’1,5%;

• un tasso pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall'ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente.

Page 19: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Rivalutazione = TFR accantonato negli anni precedenti x (1,5 + 75% incremento indice ISTAT). Dalla quota corrente così determinata occorre detrarre una cifra pari allo 0,50% a carico del dipendente che va a finanziare il Fondo Adeguamento Pensioni gestito dall’INPS. Tale importo viene calcolato sull’imponibile previdenziale dell’anno in corso che potrebbe non coincidere con la retribuzione annua.

La quota di rivalutazione del TFR è soggetta all’imposta sostitutiva pari all’11%. Anche se versata dal datore di lavoro, l’imposta, di fatto, grava sul lavoratore, anche questa imposta viene decurtata dal TFR. Esempio: L’impresa mercantile all’ingrosso Zenus s.r.l. presenta, all’inizio del periodo amministrativo, debiti per T.F.R. maturati a favore del personale dipendente che ammontano a € 15.400. durante l’esercizio non vi sono stati licenziamenti, dimissioni o decessi; sono state corrisposte al personale retribuzioni per € 75.600; l’indice dei prezzi al consumo dell’ISTAT rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente è aumentato di 1,6 punti.

CALCOLI: quota corrente commisurata alle retribuzioni corrisposte (75.600 : 13,5) = + quota rivalutazione TFR preesistente [15.400 x (1,5+1,6x75%)%] (2,7%) =

€ 5.600,00

€ 415,80

- rivalsa contributo per perequazione pensioni (75.600 x 0,5%) =

€ 3 78 ,00

costo TFR maturato nell’esercizio € 5.673,80

- ritenuta fiscale 11% su 415,80 € 4 5 ,7 4

incremento netto del TFR maturato nell’esercizio € 5.592,06

Page 20: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

PUNTALIZZAZIONE SULL’IMPOSTA SOSTITUTIVA Essa è dovuta per il periodo d’imposta deve essere versata in due soluzioni: un acconto entro il 16/12 dell’anno a cui si riferisce la rivalutazione del fondo ed un saldo entro il 16/02 dell’anno successivo. In data 16/12, al momento del versamento, verrà rilevato un credito per l’acconto dell’imposta sostitutiva sul T.F.R. che verrà successivamente liquidata al momento della rilevazione dell’accantonamento al fondo TFR.

Esempio: versiamo il 16/12 un acconto pari a euro:

rilevato acconto imposta sostitutiva

- Liquidazione dell’imposta sostitutiva: In questo caso ho un credito perché 200>45,74

liquidata imposta sostitutiva

Rileviamo: - ACC.TO TFR VEN

6015,80

- DIP. C/REC CONTR. VFP 378,00

- FONDO TFR VFP 5637,80 ACC.TO TFR A DIVERSI 6015,80 DIP. C/REC CONTR. 378 FONDO TFR accantonato TFR dell’anno

5637,80

Page 21: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

ANTICIPAZIONE DEL TFR Il lavoratore può, eventualmente, richiedere un'anticipazione del TFR prima della fine del rapporto di lavoro in determinati casi stabiliti dalla legge come, ad esempio, la necessità di affrontare importanti spese medico-sanitarie o acquisto della prima casa. L'anticipazione sul TFR può essere richiesto se il lavoratore ha un'anzianità di almeno 8 anni. L'anticipazione è limitata al 70% dell'importo liquidato in caso di risoluzione del contratto di lavoro. Esempio: la società anticipa al suo dipendente un TFR pari a 15.000,00 avendone maturato i requisiti, su esso gravano ritenute fiscali pari a 1400,00 euro.

pagato anticipo tfr LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE A seguito delle scelte effettuate dal dipendente, si determinano una serie di effetti che hanno la loro manifestazione nelle scritture contabili. Nel caso di specie possiamo evidenziare: -TFR GESTITO DALL’AZIENDA; -FONDI DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE; -FONDO TESORERIA INPS.

Rileviamo: - FONDO TFR VFA 15.000,00

- ERARIO C/RITENUTE SU TFR VFP 1.400,00

liquidato anticipo TFR Nel momento del pagamento rileviamo: - DIPENDENTI C/TFR DA LIQ VFA

13600,00

- BANCA C/C VFP 13600,00

Page 22: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

Bisogna considerare che se l’impresa ha almeno 50 dipendenti, anche nel caso in cui questi decidano di mantenere il TFR presso l’azienda, essa deve effettuare il versamento di tale importo al Fondo di tesoreria gestito dall’INPS.

Le situazioni che si possono verificare sono:

- azienda con meno di 50 dipendenti:

v TFR trattenuto in azienda;

v TFR versato ad un fondo di previdenza complementare;

- azienda con 50 o più dipendenti:

v TFR versato al fondo di tesoreria gestito dall’INPS;

v TFR versato ad un fondo di previdenza complementare. Nel caso in cui il TFR viene trattenuto in azienda (ipotesi ammissibile solamente se l’azienda ha meno di 50 dipendenti) si procede ad effettuare le consuete scritture di accantonamento al fondo TFR. Se il TFR viene versato al fondo di tesoreria gestito dall’INPS, occorre sapere che la liquidazione del TFR al momento della cessazione del rapporto di lavoro deve essere effettuata da parte del datore di lavoro.

Pertanto è bene che in contabilità continui ad apparire il Fondo TFR, ma è altrettanto opportuno tenere distinto il fondo accantonato prima dell’01/01/2006, da quello accantonato successivamente e trasferito all’INPS.

Il versamento del TFR al fondo di tesoreria deve essere effettuato mensilmente con il modello DM/10 insieme con il pagamento dei contributi previdenziali dovuti per il mese precedente.

Si rileva: - ACC.TO TFR VEN - FONDO TFR VFP Il trasferimento all’INPS riguarda la sola quota di TFR e non la rivalutazione. Pertanto, a fine anno, l’azienda deve:

ü  rivalutare il TFR accantonato in azienda e il TFR accantonato presso l’INPS;

ü  accantonare la rivalutazione nel conto Fondo TFR;

ü procedere al calcolo dell’acconto dell’imposta sostitutiva.

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Se il TFR viene destinato ad un fondo di previdenza complementare, il datore di lavoro non ha più l’obbligo di liquidare il TFR al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Si rileva:

- ACC.TO TFR VEN

- DEBITO V/FONDO PREVIDENZA COMPL. VFP

CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO Se il rapporto di lavoro di un dipendente termina in una data diversa rispetto al 31.12 occorre calcolare la quota accantonata e dunque matura per il periodo di riferimento in quanto anch’essa deve essere corrisposta al dipendente e si somma al fondo TFR accantonato negli anni passati relativamente al suo contratto di lavoro. Dunque il debito totale nei confronti del dipendente sarà dato dalla somma del costo dell’esercizio + il fondo TFR rivalutato. TRATTAMENTO DEI CONTRIBUTI SINDACALI I lavoratori hanno diritto di raccogliere contributi e di svolgere opera di proselitismo per le loro organizzazioni sindacali all’interno dei luoghi di lavoro, senza pregiudizio del normale svolgimento dell’attività aziendale così come previsto dallo statuto dei lavoratori. L’obbligo da parte del datore di lavoro di trattenere e versare alle associazioni sindacali il relativo contributo continua a sussistere in tutti i casi in cui ciò sia previsto nel CCNL. I contributi sindacali, giova evidenziare che sono a carico dei dipendenti e possono essere liquidati separatamente oppure durante il pagamento degli stipendi e dei salari. Esempio: I contributi sindacali ammontano a 85,00 euro relativamente al dipendente xy.

Possiamo:

• rilevare il debito nei confronti del sindacato nella stessa scrittura di pagamento della retribuzione insieme a tutti gli altri debiti per imposte e contributi;

• rilevare il debito separatamente:

Page 24: PAGHE E CONTRIBUTI - Life Learning

- DIPEND. C/RETRIBUZIONI VFA - SINDACATI C/CONTRIBUTI VFP

85,00 85,00

liquidazione separata dei contributi Nel momento in cui si dovranno versare i contributi si evidenzierà l’uscita monetaria chiudendo il debito nei confronti del sindacato. Rileviamo: - SINDACATI C/CONTRIBUTI VFA 85,00

- BANCA C/C VFP 85,00

versati contributi LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI La cassa integrazione guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge italiana, consistente in una prestazione economica erogata dall’INPS in favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorano a orario ridotto. La ratio legis di questo istituto è quella di venire incontro alle aziende che si trovino in momentanea difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera temporaneamente non utilizzata. Il datore di lavoro anticipa la spese che verrà rimborsata, se oggettivamente la spesa è impossibile per mancanza di liquidità, provvede direttamente la finanza pubblica. Dunque la cassa integrazione è pagata da ogni impresa con un contributo ordinario sul monte retribuzioni lordo e con un contributo addizionale sulle integrazioni salariali anticipate. Esempio: la cassa integrazione dei dipendenti del mese di marzo ammonta a 2.953,00 euro, i contributi addizionali a 65,00 euro.

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Rileviamo:

- ENTI PREVIDENZIALI VFA

- DIPENDENTI C/RETRIB. VFP

2.953,00 (CREDITO)

2.953,00

contabilizzata cassa integrazione

Per quanto riguarda il contributo addizionale rileviamo:

- CONTRIBUTI ADDIZIONALI VEN - ENTI PREVIDENZIALI VFP

65,00 65,00

liquidati contributi