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notizie dalla Federazione Nazionale Profumieri Per far sentire la vostra voce scrivete a FENAPRO corso Venezia, 49 20121 Milano www.fenapro.it FILO DIRETTO GIALLE PAGINE FENAPRO L’INDUSTRIA SI METTA IN ASCOLTO Pressione fiscale, costi fissi in aumento, accesso al credito negato, magazzini sovrastoccati e clienti ‘in estinzione’. Se a ciò aggiungiamo il tempo inclemente che all’inizio dell’anno e per molti giorni ha flagellato la penisola, i conti, relativamente a come stanno andando le cose ai profumieri, son presto fatti. Suonerà ripetitivo ricordare all’industria che tanti piccoli commercianti, un tempo tessuto nevralgico dei centri cittadini, sono condannati ad abbassare la saracinesca. Molti l’hanno già fatto, altri sono lì lì per farlo. Come se non bastasse, la liberalizzazione delle farmacie porterà all’apertura di 5000 nuovi punti vendita in tutta Italia, con evidenti ripercussioni su di un equilibrio già precario che vede i profumieri sempre più attaccati frontalmente dalla cosmesi farmaceutica che avanza. Le nostre richieste? Sempre le stesse: che la negoziazione tra industria e distribuzione cambi, che gli uni prendano definitivamente coscienza del fatto che scaricare sugli altri ogni tipo di responsabilità, perseverando con condizioni negoziali da capestro e un’attività di lancio esosa e chiaramente anacronistica, porterà - e sta già portando - il selettivo alla deriva. Con il ringraziamento di Farmacia ed Erboristeria. 159 aprile 2012 IMAGINE

PAGINE GIALLE - Fenapro1).pdfpagine gialle pagine gialle imagine aprile 2012 valutazione sicurezza prodotti cosmetici un master per far fronte alla crescente domanda di personale qualificato

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notizie dalla Federazione Nazionale Profumieri

Per far sentire la vostra voce scrivete aFENAPRO corso Venezia, 49 20121 Milano

www.fenapro.it

FILO DIRETTO

GIALLEPAGINE

FENAPRO

L’INDUSTRIA SI METTA IN ASCOLTOPressione fiscale, costi fissi in aumento, accesso al credito negato, magazzini sovrastoccati e clienti ‘in estinzione’. Se a ciò aggiungiamo il tempo inclemente che all’inizio dell’anno e per molti giorni ha flagellato la penisola, i conti, relativamente a come stanno andando le cose ai profumieri, son presto fatti. Suonerà ripetitivo ricordare all’industria che tanti piccoli commercianti, un tempo tessuto nevralgico dei centri cittadini, sono condannati ad abbassare la saracinesca. Molti l’hanno già fatto, altri sono lì lì per farlo. Come se non bastasse, la liberalizzazione delle farmacie porterà all’apertura di 5000 nuovi punti vendita in tutta Italia, con evidenti ripercussioni su di un equilibrio già precario che vede i profumieri sempre più attaccati frontalmente dalla cosmesi farmaceutica che avanza. Le nostre richieste? Sempre le stesse: che la negoziazione tra industria e distribuzione cambi, che gli uni prendano definitivamente coscienza del fatto che scaricare sugli altri ogni tipo di responsabilità, perseverando con condizioni negoziali da capestro e un’attività di lancio esosa e chiaramente anacronistica, porterà - e sta già portando - il selettivo alla deriva. Con il ringraziamento di Farmacia ed Erboristeria.

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Che ne pensa il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, della riforma del mercato del lavo-ro? Ecco il suo commento: “Le imprese del commercio che non hanno potuto delocalizzare scontano una dra-stica riduzione del credito da parte delle banche, vivo-no di domanda interna che è in caduta libera da anni, vantano nei confronti dello stato crediti che sembrano inesigibili e sopportano una pressione fiscale fra le più alte in Europa. Se a questo si aggiunge l’aumento del

costo del lavoro e una maggiore rigidità nei contratti, l’unico effetto sarebbe quello di produrre più costi e aumentare il contenzioso per quelle imprese che han-no sempre agito nel rispetto della legge. Insomma, si metterebbero in ginocchio molte piccole imprese. Il si-stema delle imprese dei servizi, dunque, mi pare che la sua parte l’abbia già fatta e anche da molto tempo e margini per chiedere qualcosa in più a queste stesse imprese potrebbe risultare esiziale per molte di esse”.

le ombre della riforma del mercato del lavoro

al centro del dibattito temi caldi per il selettivo

consueto raduno dei consiglieri Fedp a bologna. all’ordine del giorno il rapporto tra on e oFF line, la concorrenza verticale e orizzontale al canale, l’andamento del comparto cosmetico in ambito europeo.

Sul tavolo dei consiglieri FEDP (Federazione Europea dei Profumieri Dettaglianti), riunitisi come di consueto a Bologna nel corso del Cosmoprof da poco concluso (9-12 marzo), gli item più delicati e complessi con cui si trovano sempre più a confrontarsi gli operatori del selettivo internazionale. Su tutti, con specifico riferimento al punto vendita, l’integrazione tra online e offline, l’integrazione cioè tra spazio virtuale di vendita in rete e spazio fisico, ritenuta premessa fondamentale per una crescita armonica del retail e per la sopravvivenza stessa dei retailer, specie i più piccoli. Su questo punto la posizione della FEDP, e al suo interno quella della Fenapro, è parsa chiara da subito: sì al commercio online, che non può essere ignorato in un mondo economico che proprio su Internet sta progressivamente contando, ma purché venga concepito come integrazione e appendice al negozio ‘fisico’, l’unico in grado di erogare quella componente di servizio che è connaturata al prodotto cosmetico.

siamo ancora agli inizi“Effettivamente con il commercio online noi profumieri ci ritroveremo a fare sempre più spesso i conti, anche se ad oggi la compravendita di cosmetici che passa per Internet è ancora troppo contenuta perché possa prefigurarsi come un pericolo incombente”, puntualizza il presidente Nicola Ostuni, “vero è, però, che il fenomeno va tenuto costantemente monitorato, ed è ciò che si impegnano

costantemente a fare la FEDP e le varie federazioni europee, Fenapro inclusa”. Occhi aperti, dunque. Anche e soprattutto in considerazione del fatto che chi è ragazzo oggi e si prepara a diventare un adulto di domani, avendo un’età compresa tra i 6 e i 18 anni, è parte integrante di un popolo di navigatori per cui l’online è già pane quotidiano. Sarà quindi sempre più necessario integrare i canali fisici con il web e fare leva su competenze online anche per vendere e per gestire i livelli di servizio nei canali tradizionali. “FEDP è in posizione di standby e si è deciso di comune accordo con tutti gli altri consiglieri di valutare passo passo le mosse degli operatori per poi muoversi di conseguenza. Strettamente legato all’evolversi delle vendite cosmetiche online è il fenomeno della contraffazione. L’e-commerce è molto pericoloso da questo punto di vista, diventa vetrina per vendere qualsiasi cosa e i consumatori spesso non sono tutelati. A lusingarli è il prezzo più contenuto, che poi tale non è, visto che il prezzo del negoziante offline include anche quella componente immateriale di servizio, he costituisce il vero valore aggiunto della transazione cosmetica”, riprende il segretario della Fenapro Mario Verduci.

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stop agli incrementi Fiscali automatici

da più di dieci anni la pressione Fiscale in italia è sopra la media europea. conFcommercio ribadisce la necessità di non peggiorare oltremodo la situazione con un ulteriore aumento dell’iva.

“Sul tema dell’aumento delle aliquote Iva, Confcommercio ribadisce la necessità che si faccia di tutto, sulla scorta delle caute aperture manifestate dal Presidente Monti, per non procedere, in automatico e a partire dal prossimo mese di ottobre, a ulteriori inasprimenti a riguardo. Appare infatti evidente che questa misura, dopo i vari incrementi delle accise sui carburanti, l’aumento dell’Iva dal 20% al 21%, il tradizionale e continuo innalzamento delle imposte sui tabacchi e la reintroduzione ed estensione delle imposte sugli immobili a

qualsiasi titolo detenuti, contribuirebbe ad inasprire ulteriormente la pressione fiscale complessiva con effetti drammatici nell’economia reale”, è quanto si legge in una nota di Confcommercio diffusa al termine della riunione del Consiglio generale della Confederazione.Da più di dieci anni la pressione fiscale in Italia si attesta infatti sempre sopra la media europea. A complicare le cose c’è inoltre il fatto che dal 2000 ad oggi Francia e Germania sono cresciute aun tasso superiore di oltre 4 volte quello dell’Italia.

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robert leygues nuovo presidente della FEDP

andrea malinverno pre-cedente presidente

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valutazione sicurezza prodotti cosmetici

un master per far fronte alla crescente domanda di personale qualificato in materia cosmetica, tecnica e legislativa, a fronte di una normativa europea in continua trasformazione.

Sta per partire il ‘Master di II Livello in Valutazione della Sicurezza dei Prodotti Cosmetici’, della durata di un anno con frequenza obbligatoria e aperto a tutti coloro che sono in possesso di una laurea in Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Scienze Biologiche, Chimica, Chimica industriale, Ingegneria Chimica, Medicina e chirurgia, Biologia, Biotecnologie Agrarie, Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche.A farsene promotrice è l’Università degli Studi di Siena che sottolinea come il principale scopo di questo Master sia quello di ‘approfondire i vari aspetti della sicurezza dei prodotti cosmetici in relazione alla necessità di dover definire le proprietà chimico-analitiche, microbiologiche e tossicologiche dei prodotti e degli ingredienti impiegati nei cosmetici, sia in ambito produttivo sia da parte degli strumenti di controllo sanitari locali e nazionali’. Il Master prevede la formazione di personale qualificato per l’adempimento delle norme amministrative previste dall’attuale legislazione europea nel settore

dei cosmetici e si avvale della partecipazione di esperti nazionali ed internazionali del settore. Durante l’anno si alterneranno una serie di lezioni teoriche affiancate da una parte finale pratica di redazione di dossier tecnici su alcuni tra gli ingredienti e i prodotti cosmetici più diffusi. Il percorso formativo si articolerà in area chimica, tecnologica e analitica, area biologica, area legislativa e area tossicologica, toccando argomenti che andranno dalla cosmetovigilanza ai metodi di indagine tossicologica delle sostanze chimiche in vivo e in vitro, passando per la valutazione della sicurezza e stesura del relativo dossier e toccando molti altri argomenti ancora, come i modelli di interpretazione della tossicità per l’uomo, i livelli di esposizione, la valutazione del rischio da ingredienti cosmetici per l’uomo, la redazione del dossier. Il Master nasce per far fronte alla crescente domanda da parte degli operatori del settore di personale altamente qualificato in materia cosmetica, in possesso di specifiche competenze non solo tecniche ma anche legislative.

La Direzione del Master universitario è presso il Centro Interdiparti-mentale di Scienza e Tecnologia Cosmetiche dell’Università degli Studi di Siena Via della Diana 2, Tel: 0577/232039 Fax: 0577/232070, e-mail: [email protected]. Referente per l’organizzazione e la didat-tica del Master universitario: Cecilia Anselmi (http://www.unisi.it/farmacia/cosmetici/mastervalutatore.htm)

sotto la lente il CONVEGNO ‘FenAPro/nPD BeAUTy TrenDS’, SVoLToSI AL CoSMoProF 2012 SArà PUBBLICATo SUL ProSSIMo nUMero

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