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1 PARTE TERZA L’ORGANIZZAZIONE E LA PARTECIPAZIONE Carta di identità La direzione e la partecipazione alla gestione dell’Istituto Alcune procedure e criteri organizzativi Procedura per i reclami Regole di comportamento sociale per studentesse e studenti SICUREZZA ED EMERGENZA Sicurezza degli edifici, Decreto legislativo 81/2008 e dintorni ISTRUZIONI PER L’EMERGENZA SANITARIA TRASPARENZA E PUBBLICITÀ DEGLI ATTI

PARTE TERZAifptrento.edulife.eu/j/files/Documenti/Piano Formativo 2013 2014... · Corso di 400 ore (Tipo A) ... Corso di base e avanzato di programmazione macchine a cnc Progetto

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1

PARTE TERZA

L’ORGANIZZAZIONE E LA PARTECIPAZIONE

Carta di identità La direzione e la partecipazione alla gestione dell’Istituto

Alcune procedure e criteri organizzativi Procedura per i reclami

Regole di comportamento sociale per studentesse e studenti

SICUREZZA ED EMERGENZA Sicurezza degli edifici, Decreto legislativo 81/2008 e dintorni

ISTRUZIONI PER L’EMERGENZA SANITARIA

TRASPARENZA E PUBBLICITÀ DEGLI ATTI

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CARTA DI IDENTITÀ

Recapiti e codici

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Istituto di di Formazione Professionale “Sandro Pertini”

Segreteria e direzione: I – 38123 - TRENTO, Viale Verona,141

Tel. 0461 93 31 47– E – Mail – Pagina WEB:

Settore Servizi alla persona I – 38123 - TRENTO - Viale Verona, 141

Tel 0461 93 31 47 – E Mail [email protected]

Settore legno: I – 38123 - VILLAZZANO – Via Asiago, 14 - Tel 0461 93 58 20

Codice identificativo ministeriale:

Coordinate bancarie: Banca IBAN: IT 42 C 05216 01800 00000000 1540

Codice Fiscale: 01944590221

P. Iva:

Istituto per la Formazione professionale per la qualifica di estetista, acconciatore/acconciatrice, operatore del

Legno. Quarto anno per il conseguimento del diploma in ciascuno dei tre rami. Corsi serali per adulti per il

conseguimento delle qualifiche in estetica e acconciatura; corsi complementari serali per adulti in liuteria,

manutenzione strumenti musicali, conduzione macchina a controllo numerico nel settore legno, corsi per

l’abilitazione all’esercizio di attività commerciale autonoma nei settori estetica e acconciatura.

27 classi; 510 x allievi (al 1.3.2013); 98 docenti ordinari; 5 assistenti educatori; 8 addetti ai servizi di

segreteria; 4 tecnici di laboratorio; 8 addetti ai servizi di bidelleria.

Dirigente scolastico: Andrea Schelfi, <[email protected]> Vicario: Gabriella Petretto,<[email protected]>; Collaboratori del Dirigente scolastico: Andrea Bortolotti, <[email protected]; Enzo De Luca, <[email protected]>.

3

La segreteria – Orari di apertura

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

La segreteria didattica -quella che si occupa di alunni e genitori e questioni relative- è aperta al pubblico dal lunedì al giovedì dalle ore 10.45 alle ore 13.00 – il venerdì dalle ore 10.45 alle ore 12.00 – il pomeriggio dal lunedì al mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 16.45. La segreteria docenti e personale interno è aperta tutte le mattine dalle ore 8.00 alle ore 12.00 più il martedì pomeriggio dalle ore x alle ore x. Per pratiche complesse, prendere appuntamento. Le certificazioni richieste saranno evase nel tempo da x a x e giorni per atti dopo il 1995; dieci giorni per atti precedenti il x, in quanto per tali atti si richiede una ricerca di archivio. Gli studenti potranno usufruire del servizio di segreteria durante l’intervallo e la pausa pranzo . In casi ec-cezionali, con il permesso dell’insegnante, vi potranno accedere anche in altri orari.

Chi è responsabile di cosa nella segreteria

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Funzionario Amm.vo Scolastico

Rapporti esterni:

organizzazione personale ata;

organizzazione finanziaria e bilancio;

verbali e delibere consiglio d’istituto;

supervisione convenzioni e attività contrattuale dell’istituto;

predisposizione provvedimenti da sottoporre al dirigente scolastico;

ricognizione normative volte alla soluzione di problematiche contingenti;

supervisione esperti e acquisti.

Ufficio amministrativo

(Economo)

Logistica edifici e interventi straordinari;

supervisione manutenzioni (macchinari del legno, autoveicoli e laboratori servi

persona) nonché impiantistica degli edifici;

acquisti materiale didattico settore legno; adempimenti Legge 81.

Ufficio amministrativo

Pratiche inerenti alla gestione adempimenti relativi agli Esperti esterni

viaggi di istruzione e stage aziendali;

acquisti necessari al funzionamento della settore Servizi alla persona e Settore

legno;

predisposizione e gestione dei pagamenti; maneggio denaro.

Ufficio alunni

Tutti gli adempimenti relativi alla segreteria didattica e fascicolo studenti;

gestione Diplomi, Corso serale.

Ufficio protocollo

Protocollo e archiviazione agli atti;

posta entrata uscita;

posta certificata, smistamento e-mail Istituto.

Ufficio docenti

Tutti gli adempimenti relativi alla segreteria docenti e fascicoli personali;

gestione e aggiornamento graduatorie; fogli viaggio mensili.

Ufficio personale ATA

tutte le pratiche inerenti alla gestione del personale ATA della scuola e fascicolo

personali;

fogli viaggio mensili; gestione e aggiornamento graduatorie.

Tecnici di laboratorio Gestione laboratori informatica e software dell’istituto in collaborazione con

docenti referenti;

laboratorio macchine legno.

Collaborati scolastici Centralino e presidio accessi istituto;

fotocopie;

comunicazioni interne, avvisi;

4

lavanderia;

sorveglianza piani. Orario delle lezioni nella settore Servizi alla persona

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Mattino Pomeriggio Inizio lezioni 8.15 Inizio lezioni 1

a ora 8.20-9.20 1

a ora 12.10-13.10

2a ora 9.20-10.15 2

a ora 13.10-14.05

Intervallo 10.15-10.25 3a ora 15.15-16.10

3a ora 10.25 – 11.20

4a ora 11.20-12.20

5a ora 12.20-13.20

Il sabato non ci sono lezioni. Docenti e studenti sono tenuti alla puntualità e al rispetto dell’orario, in particolare quando sia necessario tra-sferirsi in altri locali. Gli uni e gli altri hanno l’obbligo di essere in scuola 5 minuti prima dell’inizio delle le-zioni.

Orario delle lezioni nella settore legno

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Mattino Pomeriggio

Inizio lezioni 8.15 Inizio lezioni 14.05 1

a ora 8.20-9.20 1

a ora 14.10-15.10

2a ora 9.20-10.15 2

a ora 15.10-16.10

intervallo 10.15-10.25 3

a ora 10.25-11.20

4a ora 11.20-12.20

5a ora 12.20-13.20

5

Le forme di scuola presenti al “Pertini”

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

I corsi triennali ordinari per il conseguimento della qualifica

L’Istituto professionale “Pertini” propone i seguenti corsi triennali per il conseguimento della qualifica pro-

fessionale:

corso triennale per acconciatori ,qualifica di Acconciatore

corso triennale per estetisti, qualifica di Estetista

corso triennale per falegnami, Qualifica di Operatore alle lavorazioni di falegnameria

Il piano di studi è descritto nella seconda parte di questo Piano Formativo

Il quarto corso ordinario per il conseguimento diploma

L’Istituto professionale “Pertini” propone un quarto per il conseguimento del diploma di operatore profes-

sionale:

quarto anno per ottenere il diploma di Tecnico dell’acconciatura

quarto anno per ottenere il diploma di Tecnico dei trattamenti estetici

quarto anno per ottenere il diploma di Tecnico del legno

Il piano di studi è descritto nella seconda parte di questo Piano Formativo

I corsi serali

Vedi a pagina xx

Corso di 400 ore (Tipo A) per abilitazione all’esercizio della professione di acconciatore

Vedi a pagina xx

Corso di base e avanzato di programmazione macchine a cnc per il settore legno

Vedi a pagina xx

Corso di base e avanzato di programmazione macchine a cnc

Vedi a pagina xx

6

LA DIREZIONE E LA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DELL’ISTITUTO

Il dirigente dell’Istituto

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Rappresenta ufficialmente l’Istituto

Riceve su appuntamento

Il Consiglio di presidenza

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione È un organismo informale, del quale si avvale il Dirigente scolastico per un monitoraggio costante dell’azione formativa dell’Istituto e della realizzazione del Piano Formativo. Esamina i problemi generali di gestione dell’Istituto, i progetti in corso o proposti, assistendo il Dirigente scolastico nelle decisioni per assi-curare corresponsabilità nella conduzione del Piano formativo. È formato dal dirigente e dai referenti dei singoli dipartimenti. Si riunisce circa una volta al mese secondo il calendario annuale pubblicato a settembre.

7

I collaboratori del dirigente scolastico

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Collaboratore con distacco

dall’insegnamento

Ambito di responsabilità

Graziella Petretto

Progetto prevenzione uso sostanze stupefacenti

Accompagnamento psico-pedagogico ad alunni con difficoltà di tipo relazionale-

emozionale

Progetto prevenzione uso sostanze stupefacenti

Progetto teatro

Progetto Campus - recuperi Andrea Bortolotti Coordinatore della didattica

Progetto legalità

Classe aperta

Progetto Campus – area gialla/rossa Enzo De Luca Collaboratore del dirigente scolastico, gestisce la settore legno

8

Chi è responsabile di cosa

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Incarico, progetto, compito… Docente cui è affidato Ore an-

nue

Settore Servizi alla persona

Coordinatore della didattica

Bruno Mellarini 248

Coordinatore quarti anni estetica

Coordinatore Sinti Rom

Docente di riferimento dipartimento lingua italiana, studi sto-

rici, economici e sociali nel biennio

Progetto sinti

Coordinatore della didattica Ilaria Bezzi 152

Coordinatore progettista

Lorenza Parrino 313

Coordinatore certificazioni linguistiche

Certificazioni linguistiche servizi alla persona

Progetto estero

Docente di riferimento dipartimento lingue straniere servizi

alla persona

Scambi linguistici internazioni servizi alla persona

Coordinatore informatica Piero Panettieri 214

Orientamento

Fiorenzo Degasperi 542

Tutoraggio, stage, fascia C

Coordinatore BES

Integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali ser-

vizi alla persona

Alternativa alla religione Serenella Serra 272

Coordinatore TPO acconciatura

Luca Dalla Costa 192

Coordinatore progetti ponte

Progetto qualità

Docente di riferimento dipartimento Laboratorio professionale

propedeutico di acconciatura

Gestione magazzino

Coordinatore TPO estetica

Lidia Lazzeri 61 Docente di riferimento dipartimento Laboratorio professionale

propedeutico di estetica

Gestione magazzino estetica

Coordinatore BES

Giorgia Pontalti 214 Coordinatore progetti ponte

Integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali ser-

vizi alla persona

Coordinatore progetti ponte estetica

Liliana Dei 78 Gestione modelli estetica

Progetto qualità

Coordinatore progetti ponte estetica

Manuela Bruni 145

Coordinatore stage estetica

Gestione modelli estetica

Progetto qualità

Accompagnatore stage estetica

Lo stage servizi alla persona estetica

Coordinatore progetti ponte acconciatura

Roberta Grassi 44 Progetto qualità

Accompagnatore stage acconciatura

Coordinatore progetti ponte acconciatura

Sabrina Brugnara 39 Progetto qualità

Accompagnatore stage acconciatura

Coordinatore stage acconciatura Lezzerini 181

9

Coordinamento progetto carcere

Progetto carcere acconciatura

Coordinamento progetto casa di riposo

Progetto casa di riposo acconciatura

Lo stage servizi alla persona acconciatura

Coordinatore stage estetica

Paola Pilati 142

Gestione magazzino estetica

Coordinatore TPO estetica

Coordinatore abilitazione estetica

Progetto qualità

Coordinatore quarto anno acconciatura Giorgio Pedri 177

Coordinatore quarto anno acconciatura Elena Casagrande 113

Coordinatore quarto anno estetica Liliana Fontana 124

Gestione modelli acconciatura

Paola Brugnara 90 Gruppo manifestazione

Progetto qualità

Coordinatore stranieri Cheti Cicero 33

Integrazione alunni stranieri servizi alla persona

Coordinatore stranieri Andrea Di Girolamo 214

Integrazione alunni stranieri servizi alla persona

Coordinatore corso adulti Maria Rosa Simoni 214

Coordinatore area verde

Mario Miorandi 190 Le acconciature nel tempo – Percorso didattico interattivo

Progetto Campus – area verde

Accompagnatore stage estetica Elena Weber 20

Accompagnatore stage acconciatura

Norma Rigott 40 Gruppo manifestazioni acconciatura

Progetto qualità

Accompagnatore stage acconciatura Nicoletta Negri 10

Progetto salute

Marta Marroni 100 Codocenza

Progetto qualità

Gruppo manifestazioni estetica

Carmela Ascione 80 Progetto carcere estetica

Progetto qualità

Progetto carcere acconciatura Tessadri 76

Codocenza

Lucia Sartorelli 38 Progetto qualità

Docente di riferimento dipartimento scienze applicate e scien-

ze nel settore servizi alla persona

Educazione posturale Maria Grazia Larentis 26

Codocenza Frizzera* 30

Progetto qualità Carla Grigolli 16

Progetto “Il quotidiano in classe”

Progetto qualità Chiara Pasquato 36

Progetto qualità Maria Luisa Mosna 23

Progetto qualità Alessandra Gaburri 7

Progetto qualità Arianna Pelz 30

Progetto qualità Paola Battistata 36

Docente di riferimento dipartimento tecniche pittoriche

Progetto qualità Liza Martinelli 8

Progetto qualità Roberta Moschini 13

Docente di riferimento dipartimento IRC nel biennio

Progetto alfabetizzazione L2 Barbara Mazzoni 80

Progetto attività sportive Silvano Conci

Docente di riferimento dipartimento educazione fisica

Docente di riferimento dipartimento matematica e informatica Giacomo Boselli

Nell’orario

di inse-gnamento

Progetto sicurezza Sandro Degasperi Compreso

10

nell’orario di servizio

Settore legno

Collaboratore del dirigente Enzo Deluca 612

Coordinatore della didattica Stefano Rossi 150

Docente di riferimento dipartimento laboratorio professionale

legno

Coordinatore TPO Lodovico Agosti 160

Coordinatore stage terza A Giorgio Agosti 80

Coordinatore stage terza B Pierluigi Torresani 80

Coordinatore quarto anno Enrico Biasi 112

Tutor quarto anno Paolo Armellini 112

Coordinatore BES Barbara Manzana 214

Coordinatore BES Francesca Luchi 214

Orientamento

Progetto giornalino scolastico

Accoglienza docenti Flavio Cristelli 10

Docente di riferimento dipartimento scienze e scienze applica-

te

Progetto ponte Roberto Pedrotti 100

Corso di base e avanzato di programmazione macchine a cnc

Progetto ponte Antonella Franzoi 50

Stress lavoro corr. Marco Gislimberti 10

Coordinamento alunni stranieri Lucia Raffaelli 214

Scambi linguistici internazionali

Certificazioni linguistiche

Integrazione degli alunni stranieri

Docente di riferimento dipartimento lingue straniere

Docente di riferimento dipartimento disegno tecnico nel bien-

nio Ducati

Compreso nell’orario

di inse-

gnamento

11

Docenti coordinatori di classe

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Settore Servizi alla persona

Classe Coordinatore di classe

1A Alessandra Gaburri

1B Chiara Pasquato

1C Maria Luisa Mosna

1D Giacomo Boselli

1E Michela Zambaldi

1F Barbara Mazzoni

1G

2A Cheti Cicero

2B Antonella Feller

2C Consuelo Bertacco

2D Laura Merz

2E Enrica Pilati

3A Elena Weber

3B Norma Rigott

3C Manuela Bruni

3D Roberta Grassi

3E Negri Sonia

Settore Legno

1a Daniela Baraldi

1b Flavio Cristelli

1c Amalia Fugatti

2a Diego Dalbosco

2b Antonella Franzoi

2c Ghielmi Luca

3a Stefano Rossi

3b Pierluigi Torresani

4° Anno Enrico Biasi

12

Commissioni e gruppi di lavoro

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Commissioni Componenti Funzioni

Gruppo di la-

voro per la

costruzione

del Piano

formatuvo

Ilaria Bezzi

Bruno Mellarini

Stefano Rossi

Raccoglie dai vari responsabili di set-

tore tutte le informazioni, i progetti,

gli atti organizzativi relativi

all’Istituto e li compone nel Piano

Formativo, parte integrante del pro-

getto d’Istituto.

Consulta refe-

renti di dipar-

timento

I referenti di dipartimento:

Italiano Mellarini

SSES Mellarini

Matematica Boselli

Informatica Boselli

Lingue straniere persona Parrino

Lingue straniere legno Raffaelli

Religione cattolica Moschini

Ed. fisica Conci

Scienze persona Sartorelli

Scienze applicate Sartorelli

Tecniche Pittoriche persona Battistata

Disegno tecnico legno Ducati

LLPP estetica Lazzeri

LLPP acconciatura Dalla Costa

LLPP legno Rossi

Scienze legno Cristelli

Scienze applicate legno Cristelli

La consulta riporta al dirigente scola-

stico le decisioni prese nei rispettivi

dipartimenti sia su problematiche di-

dattiche che su progetti ampi

dell’attività scolastica e un momento

di dialogo tra i vari dipartimenti per

una progettazione interdisciplinare più

dinamica. La consulta, trovandosi in

un gruppo ridotto di persone, è una

sorta di “ponte” fra il dirigente e i do-

centi che permette una procedura più

veloce ed efficace.

Organo di ga-

ranzia

Cheti Cicero

Diego Dal Bosco

2 genitori: …

2 studenti: …

Le sue funzioni sono:

a) prevenire ed affrontare tutti i pro-

blemi e i conflitti che possano emer-

gere nel rapporto tra studenti ed inse-

gnanti e in merito all’applicazione

dello Statuto ed avviarli a soluzione;

b) esaminare i ricorsi presentati dai

Genitori degli Studenti o da chi eser-

cita la Patria Potestà in seguito

all’irrogazione di una sanzione disci-

plinare a norma del regolamento di

disciplina.

Nucleo di au-

toanalisi e di

autovaluta-

zione

d’Istiututo

Carla Grigolli, Elena Weber, Italo Mazzonelli Vedi pagina successiva

Commissione

mensa

Dirigente

2 genitore (1 legno/1 persona)

1 docente

1 ATA

2 studenti (1 legno/1 persona)

Commissione preposta alla valutazio-

ne del servizio offerto dalla mensa al

fine di migliorare continuamente tale

servizio.

13

Il Nucleo di autoanalisi e di autovalutazione d’Istituto

Settore Servizi alla persona e settore Legno L’organizzazione

Sono componenti: Carla Grigolli, Elena Weber, Italo Mazzonelli

Riguardo a composizione, durata e compiti del Nucleo, riportiamo quanto indicato nel Regolamento

d’Istituto, al Capo IV

Art. 58 “Definizione”

Ai sensi dell'articolo 27 della Legge provinciale n. 5 del 7 agosto 2006 è istituito il Nucleo interno di valuta-

zione. Il Nucleo valuta l'efficienza e l'efficacia del servizio educativo offerto analizzandone e verificandone i

risultati al fine di migliorare la qualità del servizio erogato.

Art. 59 “Composizione e durata”

Il Consiglio dell'Istituzione è composto da :

- due rappresentanti dei genitori;

- tre rappresentanti dei docenti;

- un rappresentante degli allievi;

- un rappresentante del personale tecnico, amministrativo e ausiliario.

Resta in carica 2 anni.

Art. 60 “Criteri e modalità di elezione delle rappresentanze elettive nonché i casi e le modalità di sciogli-

mento del Nucleo”

(Non definiti)

Art. 61 “Verbalizzazione”

La verbalizzazione dei lavori viene effettuata dal segretario, nominato durante la prima riunione.

I verbali, letti, approvati e firmati vengono conservati in apposito registro.

Copia del verbale viene pubblicata nell'albo dei docenti e degli studenti e resi accessibili a chi ne faccia ri-

chiesta.

Art. 62 “Funzioni”

Il nucleo valuta, inoltre, il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati dal Progetto d'Istituto avvalendo-

si degli indicatori forniti dal comitato provinciale di valutazione del sistema educativo. I risultati dei processi

di valutazione sono posti a confronto con le rilevazioni del comitato provinciale di valutazione e sono inviati

al comitato stesso e al dipartimento provinciale competente in materia di istruzione. I risultati sono altresì te-

nuti in considerazione al fine della predisposizione del progetto d'istituto.

14

GLI ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE COLLEGIALE

Il Consiglio dell’Istituzione scolastica autonoma provinciale

Settore Servizi alla persona e settore Legno La partecipazione

È il più importante organismo collegiale di governo dell’Istituto. In passato era chiamato “Consiglio di Istitu-

to”. Decide l’organizzazione e la politica formativa generale dell’Istituto. Delibera sui criteri per l’uso delle

risorse umane e finanziarie e ne controlla l’utilizzo.

Il Consiglio dell'Istituzione approva:

lo Statuto e il Regolamento interno;

il Regolamento disciplinare (diritti e doveri degli studenti);

gli indirizzi generali per l'attività, la gestione e l'amministrazione della scuola;

il Progetto d'Istituto;

la Carta dei servizi;

il bilancio e il conto consuntivo;

il calendario scolastico sulla base di quanto determinato dalla Provincia;

le attività definite nell'ambito delle forme collaborative previste dall'articolo 20 della Legge provinciale

n. 5 del 7 agosto 2006 nonché le convenzioni che regolano gli accordi di rete;

gli accordi e le intese con soggetti esterni per la realizzazione di progetti formativi coerenti con offerta

formativa dell'istituzione.

Le sue competenze sono in continua espansione, perché l’Autonomia delle scuole affida ai singoli Istituti il

diritto e il dovere di decidere su molti aspetti dell’organizzazione della scuola. Viene eletto ogni tre anni.

Nel nostro Istituto è composto da:

Il dirigente dell’istituzione, Andrea Schelfi.

4 rappresentanti dei genitori (2 settore Servizi persona/2 settore Legno): MC Biggio, G. Campregher, F. De-

fant, R. Tamanini.

4 rappresentanti dei docenti (2 settore Servizi persona/2 settore Legno): E. Biasi, G. Boselli, S. Negri, F. Cri-

stelli.

4 rappresentanti allievi (2 settore Servizi persona/2 settore Legno): A. Andreatti, D. Fabrello, M. Frisanco,

O. Najjar.

1 rappresentante degli operatori amministrativi e dei servizi tecnici e ausiliari: S. Degasperi

2 rappresentati del territorio: P. Castelli, M. Zadra.

Fonte: le regole di funzionamento di questo organismo sono indicate al Capo III del Titolo VII del Regola-

mento d’Istituto.

15

La partecipazione delle docenti e dei docenti alla vita del “Pertini”

Settore Servizi alla persona e settore Legno La partecipazione

Il Collegio dei docenti

Competenze, modalità di lavoro e regole di funzionamento di questo organismo sono indicate nel Capo II del

Titolo VII del Regolamento d’Istituto.

Il Consiglio di classe

Competenze, modalità di lavoro e regole di funzionamento di questo organismo sono indicate nel Capo I del

Titolo VII del Regolamento d’Istituto.

16

La partecipazione dei genitori alla vita del “Pertini”

Settore Servizi alla persona e settore Legno La partecipazione

Le assemblee dei genitori

Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. Qualora le assemblee si svolgano nei locali

dell’Istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta

con il Dirigente.

L'assemblea di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei consigli di classe. All'assemblea di classe

o di istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente scolastico e i docenti rispettivamente della

classe o dell'istituto.

La Consulta dei genitori

E' composta da:

i rappresentati dei genitori di ogni singolo Consiglio di classe;

i rappresentanti dei genitori nel Consiglio d'Istituto;

i rappresentanti delle organizzazioni dei genitori riconosciute che ne facciano richiesta previo accredita-

mento presso l'Istituto e che effettivamente rappresentino i genitori degli studenti iscritti.

Favorisce la partecipazione attiva e consapevole dei genitori alla vita scolastica.

Formula proposte ed esprime pareri su richiesta del Consiglio d'istituto in ordine alle attività e ai servizi svol-

ti o da realizzare anche in relazione ad azioni di formazione e coinvolgimento dei genitori.

La richiesta per riunirsi in Consulta va presentata in forma scritta al Dirigente scolastico (D. S.) con un anti-

cipo di tre giorni. La richiesta deve riportare le firme della metà più uno dei componenti, l’indicazione degli

argomenti all’ordine del giorno e la data della riunione. Il Consiglio dell’Istituzione scolastica. si riserva il

diritto di convocare la Consulta in determinati momenti della vita scolastica.

I genitori sono tenuti a presentare entro tre giorni dalla riunione un verbale al D.S.

Fonte: Titolo IV del Regolamento d’Istituto

Il Consiglio di classe

E’ composto dai docenti della classe, da 2 rappresentanti degli studenti e 2 dei genitori ed è presieduto dal

Dirigente scolastico o dal coordinatore di classe delegato. I rappresentanti dei genitori e degli studenti ven-

gono eletti annualmente.

Definisce le attività curricolari ed extracurricolari della classe, tenendo conto del progetto d'Istituto e della

programmazione didattica-educativa del Collegio Docenti. Il Consiglio di classe con la sola presenza dei do-

centi provvede alla valutazione periodica e finale degli studenti e al coordinamento dell'attività didattica.

Da noi, alle sedute aperte del Consiglio di classe sono invitati non solo i rappresentanti, ma tutti i genitori.

Fonte: tutte le sue funzioni sono indicate nel Capo I del Titolo VII del Regolamento d’Istituto.

I genitori rappresentanti di classe

Rappresentano tutti i genitori nelle relazioni con la scuola. Possono contattare in ogni momento (consigliato

appuntamento telefonico) la Presidenza, di propria iniziativa o su mandato degli altri genitori. Partecipano ai

Consigli di classe, nelle sedute aperte alla loro presenza (non a quelle in cui i docenti si occupano di pro-

grammazione e verifica didattica e di valutazione degli apprendimenti).

Rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe e nella Consulta dei genitori

Le elezioni si terranno ben dopo l’uscita di questo Piano Formativo. I nomi dei rappresentanti saranno pub-

blicati nel sito WEB dell’Istituto.

17

La partecipazione delle studentesse e degli studenti alla vita del “Pertini”

Settore Servizi alla persona e Legno La partecipazione

“Alla componente studentesca sono assicurati la partecipazione alla vita scolastica e il diritto di proporre

attività che, presentate in forma scritta dai rappresentanti degli studenti e delle studentesse al Collegio dei

Docenti, saranno analizzate e valutate dalla componente docente in seduta comune.”

(Regolamento d’Istituto, art. 9)

Le assemblee di classe

Li allievi hanno diritto a riunirsi in assemblea una volta al mese per la durata massima di 2 ore, previa do-

manda e relativa autorizzazione del dirigente scolastico, secondo quanto stabilito dall’art. 25 del Regolamen-

to d’Istituto.

Le assemblee di Istituto

Li allievi hanno diritto a riunirsi in assemblea una volta al mese per la durata massima di mezza giornata sco-

lastica, previa domanda e relativa autorizzazione del dirigente scolastico, secondo quanto stabilito dall’art.

26 del Regolamento d’Istituto

La Consulta degli studenti

E' composta da:

i rappresentati degli studenti di ogni singolo Consiglio di classe;

i rappresentati dell'Istituto presso la Consulta provinciale degli studenti;

i rappresentanti degli studenti nel Consiglio d'Istituto.

Favorisce la partecipazione attiva e consapevole degli studenti alla vita scolastica.

Formula proposte ed esprime pareri su richiesta del Consiglio d'Istituto e del D.S. in ordine alle attività e ai

servizi svolti o da realizzare.

La richiesta per riunirsi in Consulta va presentata in forma scritta al Dirigente scolastico con un anticipo di

tre giorni. La richiesta deve riportare le firme della metà più uno dei componenti, l’indicazione degli argo-

menti all’ordine del giorno e la data della riunione. Il Dirigente e il Consiglio dell’Istituzione scolastica si ri-

servano il diritto di convocare la Consulta in determinati momenti della vita scolastica.

Gli studenti sono tenuti a presentare entro tre giorni dalla riunione un verbale al Dirigente scolastico.

Fonte: Titolo IV del Regolamento d’Istituto

18

ALCUNE PROCEDURE E CRITERI ORGANIZZATIVI

Criteri per la formazione delle classi

Assegnazione dei docenti alle classi

Trasmissione delle comunicazioni interne

Procedure per organizzare i viaggi di istruzione degli alunni

Settore Servizi alla persona e Legno L’organizzazione

“Agli studenti è garantita la partecipazione a visite guidate e viaggi d'istruzione a completamento della loro

formazione umana e professionale.

La partecipazione alle visite e ai viaggi è obbligatoria in quanto attività didattica a tutti gli effetti.

Le visite guidate e i viaggi di istruzione devono essere approvati dal Consiglio di Classe.

É compito degli insegnati promotori (o dell'insegnate referente) presentare in sede di Consiglio di Classe

entro la data stabilita in Collegio Docenti una programmazione dettagliata del viaggio|visita contenente i

tempi, i luoghi, le finalità formative (professionali e/o culturali) e i nominativi degli insegnanti accompagna-

tori (uno ogni dodici alunni).

Il Consiglio di Classe può decidere a maggioranza di non far partecipare a simili iniziative la classe o gli

alunni che non abbiano rispettato il Regolamento disciplinare.

La partecipazione alle viste guidate e viaggi d’istruzione è prevalentemente a carico delle famiglie.

All'atto dell'adesione alla visita o al viaggio, l'Istituto chiede alle famiglie una quota di partecipazione che

non verrà rimborsata in caso di ritiro immotivato o non imputabile a seri e dimostrabili motivi.

L'Istituto garantisce la partecipazione ai viaggi d'istruzione agli studenti che attestano difficoltà familiari di

natura economica accollandosi in toto o in parte la quota di adesione previa richiesta dei documenti che at-

testano la situazione di bisogno.”

“Il docente proponente (o organizzatore) accompagna di diritto la classe in visita guidata o in

viaggio d'istruzione.

Per assicurare a tutti gli insegnanti la partecipazione ad almeno un viaggio d'istruzione, è stabilito

che ogni docente non può accompagnare in visita guidata o in viaggio più di una classe durante

l'anno formativo.

Solo ed esclusivamente per validi motivi personali e/o di organizzazione didattica, il Consiglio di

classe, in deroga a quanto affermato nei precedenti comma, individua insegnanti accompagnatori

diversi da quelli individuati rispettando i principi affermati nella prima parte del presente artico-

lo.”

Art. 73 del Regolamento d’Istituto

19

Accesso dei modelli esterni all’Istituto

Settore Servizi alla persona e Legno L’organizzazione

“I modelli esterni possono avvalersi dei servizi di acconciatura ed estetica offerti dalla scuola solo previo

appuntamento.

L'Istituto regola il flusso dei modelli e lo limita nel rispetto delle esigenze didattiche.

Il calendario degli appuntamenti è fissato dall'istituzione scolastica e reso noto ai modelli in tempo utile.

Ai modelli è vietato

a) ricompensare economicamente gli studenti o gli insegnanti per il servizio goduto;

b) lasciare incustoditi indumenti, borse ed oggetti di valore: la scuola non risponde di danni o furti avvenuti

al proprio interno e riconducibili alla negligenza o alla distrazione dei proprietari o di terzi.

I modelli devono:

a) comunicare in congruo anticipo la cancellazione o spostamento dell'appuntamento per permettere all'Isti-

tuto di contattare altre persone in lista;

b) rispettare il Regolamento disciplinare dell'Istituto.

I modelli esterni non possono richiedere lavorazioni e servizi diversi da quelli presenti nei programmi didat-

tici.”

Regolamento d’Istituto, art. 75 “Modelli esterni”

20

Come nasce il Piano Formativo

Settore Servizi alla persona e Legno L’organizzazione

Su disposizione del Dirigente scolastico, Il Piano formativo è raccolto e impaginato dall’apposito gruppo di lavoro (vedi pag. x) attraverso i responsabili di progetto, aree di lavoro, dipartimenti, eccetera. Il gruppo ha una funzione puramente redazionale; tiene un contatto continuo con il Dirigente scolastico e con i suoi collaboratori. Man mano che precede il processo di costruzione del testo, o della sua revisione, inoltra al Dirigente scolastico successive bozze di lavoro che, dopo la sua approvazione, sono messe in visione al Collegio dei docenti, agli operatori amministrativi, ai tecnici, agli ausiliari e agli organismi collegiali dell’Istituto. Questi possono inviare al Dirigente scolastico, o direttamente al gruppo di lavoro, osservazioni, proposte, suggerimenti. Bozze di lavoro così partecipate si susseguono così nel corso del tempo –almeno quattro- fino all’approvazione finale del Collegio docenti e degli organismi collegiali. Una pre-approvazione è data dal Collegio docenti nel mese di giugno; l’approvazione definitiva del Collegio e del Consiglio viene data nelle prime riunioni plenarie collegiali e del Consiglio di settembre, così che cia-scun docente o altro operatore dell’Istituto possano programmare in ordine al Piano formativo il proprio la-voro dell’annata formativa entrante.

21

REGOLE DI COMPORTAMENTO SOCIALE PER STUDENTESSE E STUDENTI

Assenze e giustificazioni, ritardi e uscite anticipate

Settore Servizi alla persona e Legno Regole per gli studenti e le studentesse

Nel Regolamento d’Istituto, al Titolo II sono indicate tutte le regole riguardanti frequenza, assenze, giustifi-cazioni, uscite in anticipo dall’edificio scolastico, libretto scolastico, assenze per malattia o altro, permesse di entrata e così via. Il testo integrale del Regolamento si può leggere nella sito WEB dell’Istituto <x>, nella sezione <x>

22

Norme di comportamento

Settore Servizi alla persona e Legno Regole per gli studenti e le studentesse

Il Regolamento dove

Il Regolamento per gli alunni del “Pertini” è contenuto nel Regolamento generale dell’Istituto, al Titolo V.

Ne pubblichiamo qui una sintesi, rinviando a quel documento il lettore che vuol conoscerne tutti gli articoli.

Occorrono, rispetto e convivenza

I comportamenti degli alunni sono ispirati al rispetto fra le persone, e delle persone per le cose, per una con-

vivenza serena e costruttiva nella giornata scolastica. Un buon clima delle relazioni favorisce la partecipa-

zione alla scuola, l’apprendimento e quindi la promozione della persona verso gradi sempre più alti di for-

mazione. Senso di appartenenza, corresponsabilità i tutti nel costruire e rispettare una buona identità

dell’Istituto sono le parole guida.

Divieti

Il Regolamento contiene alcuni divieti, quelli che ciascuno può intuire anche da solo, da osservare per non

nuocere a se stessi, agli altri, alle cose e alle relazioni della giornata scolastica. I divieti e le relative sanzioni

ci ricordano che la scuola è un luogo di insegnamento e di apprendimento; che gli spazi, i laboratori e le at-

trezzature sono un bene pubblico, che ciascuno ha il dovere di rispettare e conservate al meglio.

Occorre costruire

Ma per lavorare e vivere insieme a scuola non basta “non trasgredire”. Occorre soprattutto costruire, parteci-

pare, apprendere, darsi da fare per il bene comune della scuola, darsi da fare per raggiungere gli obiettivi in-

dicati nel Piano di studi, prima parte di questo Piano formativo. Partecipare in autonomia, cioè senza attende-

re sempre la spinta dagli altri; essere responsabili come tocca ad ogni cittadino.

In caso di trasgressione

Le sanzioni, o punizioni, sono proporzionali al danno arrecato alle relazioni, alle persone, alle cose e alle

strutture dell’Istituto. Sono elencate nell’allegato “A” al regolamento, reperibili nella pagina WEB

dell’Istituto; vanno dal semplice richiamo a voce, fino all’allontanamento dalla scuola. A seconda della gra-

vità, le punizioni possono essere irrogate dal docente, oppure dal Consiglio di Classe, dal Dirigente scolasti-

co o dai suoi collaboratori.

In ogni caso, le punizioni sono finalizzate a far riflettere l’allieva o l’allievo sulla trasgressione di cui è stato

protagonista; lo mettono in grado risarcire materialmente o moralmente il danno recato alla comunità, così

da riprestare una buona armonia nella comunità.

Campus per aiutare a stare nella carreggiata

Prima dei provvedimenti estremi, ci sono l’Area gialla e l’Area rossa di Campus, inventate apposta per aiu-

tare a “restare in strada” chi da solo non ce la fa. Nella prima si sta da qualche ora a qualche giorno, quasi a

“sbollire” l’aggressività o la rabbia. La seconda, l’Area rossa, propone percorsi personalizzati anche fuori

dall’Istituto, per chi proprio nn riesce a vivere in maniera giusta la giornata scolastica.

Ricorsi e garanzie

Riguardo alle punizioni ricevute, ricordiamo che l’allievo o l’allieva possono fare ricorso secondo quanto in-

dicato all’articolo 37 del Regolamento citato. Il ricorso sarà esaminato dall’Organo di garanzia (Art. 38), che

presieduto dal dirigente scolastico con rappresentanti dei docenti e degli studenti e dei genitori e di un bidel-

lo o segretario. L’organo di garanzia può confermare, o modificare le sanzioni, anche ascoltando l’allieva o

l’allievo interessati.

23

SICUREZZA ED EMERGENZA

Anche nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro, la scuola ha operato con tempestività, affinché la normativa fosse applicata in tutti i suoi molteplici aspetti. Con la consulenza di una società esterna sono stati esaminati tutti gli edifici scolastici sotto il profilo della sicurezza e le anomalie riscontrate sono state segnalate agli organi di competenza. In ogni sede sono state individuate e formate tutte le figure necessarie per fronteggiare le situazioni di emergenza. Tutto il personale riceve le istruzioni di emergenza attraverso una seduta di aggiornamento nelle date indi-cate nel capitolo “Una rete formativa” di questo Piano Formativo.

Comunicazione delle istruzioni di emergenza agli operatori di questo Istituto

Viene effettuata attraverso questo Piano Formativo, distribuito in copia a ciascuno. Non saranno date ulte-riori istruzioni.

Comunicazione delle istruzioni di emergenza alle studentesse e agli studenti

Prescrizione del Dirigente scolastico.

All’inizio di ogni anno scolastico, entro le prime due settimane di lezione, l’insegnante coordinatore di classe deve istruire gli studenti sui comportamenti da tenere nel caso dovessero verificarsi situazioni di pe-ricolo e sui comportamenti da tenere in caso di emergenza sanitaria a scuola. La fonte di informazione su tali comportamenti sono le pagine che seguono. Il docente coordinatore ha l’obbligo di dare alla classe tutte le istruzioni, con prove pratiche e verifiche, relative ai seguenti obiettivi:

conoscere bene l’edificio scolastico, individuando con sicurezza e prontezza le uscite di emergenza più vicine;

riconoscere la segnaletica di sicurezza predisposta non solo negli edifici scolastici, ma in tutti i luoghi pubblici;

conoscere e praticare le modalità di evacuazione dall’edificio in caso di emergenza generale; conoscere e praticare le modalità di evacuazione dall’edificio in caso di emergenza terremoto; conoscere e praticare le modalità di comportamento in caso di emergenza sanitaria. Il piano standard di evacuazione dell’edificio e le istruzioni per l’emergenza sanitaria, da far conoscere e praticare agli allievi dai docenti stessi, sono pubblicate nelle pagine seguenti.

Annualmente vengono effettuate prove di evacuazione a sorpresa, anche in collaborazione con i Vigili del Fuoco, per testare il comportamento degli alunni e del personale in caso di effettiva emergenza. In caso di comportamenti non conformi di alunni o docenti o altro personale, le prove saranno ripetute fino al rag-giungimento di uno standard di comportamento di sicurezza accettabile ad avviso del responsabile della stessa.

Registrazione dell’avvenuta informazione a tutte le classi

L’avvenuta lezione di istruzione viene segnata nel registro di classe (data, ora, argomento). La mancata comunicazione o registrazione è considerata omissione di esecuzione di un ordine di servizio.

24

Comportamento delle persone addette alla gestione delle emergenze

I comportamenti dei soggetti interessati alla gestione dell’emergenza devono essere finalizzati al consegui-

mento dei seguenti risultati:

avviare le prime misure necessarie per tenere sotto controllo le cause che hanno determinato

l’emergenza;

controllare che le persone presenti siano evacuate in sicurezza;

verificare se vi siano feriti o dispersi;

ottenere l’assicurazione che siano stati chiamati i Vigili del Fuoco e che siano stati informati

dell’emergenza i vertici dell’Istituto e le Autorità competenti;

assicurare il libero accesso all’edificio dei mezzi di soccorso;

collaborare con i Vigili del Fuoco al loro arrivo nell’edificio, riferendo il tipo di emergenza in atto, la

presenza di eventuali particolari situazioni pericolose, persone disperse, ecc.

Di seguito vengono elencate con l’uso di schede le norme di comportamento da tenere in caso di emergenza

incendio, terremoto, crollo, nube tossica suddivise in norme generali e norme specifiche per funzione di inca-

rico. L’adeguamento a tali norme è obbligatorio per tutti, pensa sanzioni disciplinari.

25

Norme di comportamento in caso di Incendio per tutti i presenti

1. Se si individua un principio d’incendio avvertire il Responsabile della struttura o il coordinatore o, in

loro assenza, azionare il pulsante d'allarme più vicino.

2. Comunicare il proprio nome, cognome, luogo e tipo di evento dannoso.

3. Avvertire le persone che possono essere coinvolte dagli sviluppi dell’evento

4. Non tentare interventi di emergenza, ad esempio utilizzando un estintore: all’interno dell’edificio

sono state individuate delle persone che hanno ricevuto una specifica formazione e possono quindi

intervenire senza pregiudizio per la propria e altrui incolumità.

5. Al segnale di allarme abbandonare l’edificio, rispettando le indicazioni degli addetti alla lotta antin-

cendio e alla gestione dell’emergenza del piano.

6. Chiudere bene le porte dopo il passaggio.

7. Seguire sempre le indicazioni dei cartelli verdi o delle luci verdi che portano alle uscite e portarsi al

punto di raccolta seguendo senza correre il percorso di esodo segnalato o il percorso alternativo indi-

cato dagli addetti alla gestione dell’emergenza.

8. Se l’incendio si è sviluppato in un altro locale e il fumo rende impraticabili i corridoi o le scale chiu-

dere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni, possibilmente bagnati. Se le porte sono

REI 60 significa che resistono al passaggio di calore, fumo e fiamme almeno 60 minuti.

9. Aprire le finestre e, senza esporsi troppo, chiedere soccorso.

10. Se il fumo è penetrato nella stanza filtrare l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e

sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto);

11. Se qualche persona si trovasse con gli abiti incendiati, mai e per nessun motivo deve correre in quan-

to l'aria alimenterebbe il fuoco. In questi casi cercare di soffocare le fiamme, coprendole con una co-

perta o con degli indumenti.

12. Non aprire le porte delle stanze dalle quali esce fumo, perché l’aria che si immette improvvisamente

nel locale potrebbe alimentare una fiammata pericolosa ed anche di notevole dimensione.

26

Norme di comportamento in Caso di incendio per il personale incaricato

1. Il personale incaricato dovrà disattivare gli impianti: gasolio, centrale termica, impianto idrico ed elettri-

co (gli ultimi due solo in caso di specifico ordine)

2. Controllare che nell'edificio tutto il personale/alunni sia sfollato (in particolare controllare servizi igieni-

ci, ripostigli, ecc.).

3. Il personale incaricato di allertare i soccorsi dovrà fare la comunicazione, utilizzando il modulo di chia-

mata allegato al piano di emergenza.

4. Il personale incaricato di mantenere i collegamenti con i soccorsi dovrà collaborare con i soccorritori al

loro arrivo, riferendo in maniera chiara tutte le notizie che potranno essere utili sugli occupanti dell'edifi-

cio e sull'edificio stesso.

5. Il personale incaricato di compiti specifici li dovrà svolgere prioritariamente.

27

Norme di comportamento in caso di Incendio per il personale docente

1. In caso di evacuazione uscire dall’aula portando con sé il registro di classe ed i moduli di evacua-

zione.

2. L’insegnante esce dall’aula per primo, dopo aver controllato le vie di fuga e guida la fila.

3. Se si devono evacuare più aule dello stesso piano si deve stabilire un criterio d'ordine d'uscita delle

varie aule: l'insegnante addetto all'evacuazione della prima aula esce per primo dopo aver controllato

le vie di fuga e guida/apre la fila, controllando i ragazzi dietro a sé; l'insegnante della seconda aula

da evacuare effettua la stessa procedura: esce dall'aula, controlla la fila dei ragazzi di fronte a sé

(provenienti dalla prima aula) e quelli dietro a sé (provenienti dalla seconda aula); nell'ultima aula di

piano che viene evacuata l'insegnante è invece l'ultimo della fila, chiude la fila stessa, controlla che

non vi siano pericoli dietro di sé e verifica e controlla i ragazzi davanti a sé.

1. Verificare che la porta dell’aula venga chiusa dopo che sono usciti tutti i presenti.

2. Condurre gli alunni e gli esterni eventualmente presenti verso il luogo sicuro, seguendo le indicazio-

ni dei percorsi di emergenza.

3. Ad evacuazione avvenuta, presso i centri di raccolta, verificare col registro di classe che tutti gli stu-

denti siano stati evacuati.

4. Compilare l’apposito modulo di evacuazione e farlo pervenire alla direzione delle operazioni.

5. Rimanere presso i centri di raccolta con gli studenti finché non verrà decretata la fine

dell’emergenza.

6. Gli insegnanti di sostegno cureranno le operazioni di sfollamento unicamente del o degli studenti

portatori di handicap o disabili loro affidati.

28

Norme di Comportamento in Caso di Incendio per gli Studenti

1. Appena avvertito il segnale d’allarme si deve immediatamente interrompere ogni attività.

2. Mantenere la calma, l’ordine e l’unità di classe durante e dopo l’esodo.

3. Tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, zaini, vestiario personale, ecc.), prendendo

eventualmente solo qualcosa per ripararsi dal freddo.

Gli studenti che al momento dell’emergenza si trovano in classe devono:

1. Disporsi ordinatamente in fila per due evitando il vociare confuso, grida e richiami.

2. Seguire le indicazioni dell’insegnante che accompagna la classe e rispettare le precedenze prestabilite.

3. Camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate, senza spingere ed evitando di correre.

4. Collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento.

5. Arrivati al punto di ritrovo, non disperdersi.

6. Attenersi strettamente a quanto ordinato dall’insegnante nel caso si verifichino contrattempi che richie-

dono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano.

7. Gli studenti devono procedere all’evacuazione rispettando la procedura di evacuazione e seguendo gli

ordini impartiti. Una volta giunti al punto di raccolta questi si ricongiungeranno alla propria classe.

Gli studenti che al momento dell’emergenza non si trovano in classe con l’insegnante

1. se si trovano allo stesso piano della propria aula: devono ricongiungersi immediatamente alla propria

classe e procedere seguendo le disposizioni impartite;

2. se si trovano ad un piano diverso da quello della propria aula: devono unirsi alla classe più vicina (en-

trando in aula o accodandosi al gruppo) e segnalare la propria presenza all’insegnante responsabile di ta-

le classe, il quale avrà il compito di comunicare, all’insegnante della classe di appartenenza, la loro pre-

senza (per esempio tramite passaparola).

29

Norme di comportamento in caso di terremoto per tutti i presenti

1. Mantenere la calma.

2. Non precipitasi fuori.

3. Restare in classe o stanza e ripararsi sotto un tavolo, scrivania, sotto l'architrave della porta (se in presen-

za di un muro portante) o negli angoli delle murature portanti.

4. Non sostare al centro degli ambienti.

5. Allontanarsi dalle finestre, porte con vetri, armadi, scaffalature (in quanto cadendo potrebbero causare

ferite).

6. Se si è nei corridoi o nel vano scale rientrare nella propria classe o in quella più vicina.

7. Dopo la scossa di terremoto, all'ordine di evacuazione, abbandonare l'edificio in modo ordinato, con le

medesime modalità illustrate per il caso incendio.

8. Non usare l’ascensore

9. Recarsi al più presto nella zona di raccolta prestabilita.

10. All'esterno, allontanarsi dall'edificio, alberi, lampioni, linee elettriche e quant'altro che cadendo potrebbe

causare ferite.

11. Cercare un posto dove non ci sia nulla sopra di sé.

12. Non avvicinarsi ad animali spaventati.

Il personale incaricato, prima di abbandonare il fabbricato, chiuderà l'alimentazione del gas, idrica ed elettri-

ca, azionando gli appositi dispositivi.

30

Norme di comportamento in caso di crollo per tutti i presenti

1. Il crollo può avvenire per diversi motivi, tra i quali:

2. cedimento della struttura;

3. esplosione per fuga di gas o di origine dolosa;

4. crollo in conseguenza d'incendio, terremoto, alluvione.

5. Se ci si trova coinvolti nel crollo, cercare di liberarsi con estrema calma e cautela: ogni movimento po-

trebbe far cadere altre parti, peggiorando la situazione.

6. Se non è possibile liberarsi, cercare di ricavarsi una nicchia nella quale respirare e risparmiare fiato e

forze per chiamare i soccorritori.

7. Chi non è coinvolto nel crollo e non può portare soccorso agli altri, abbandoni l'edificio con calma, evi-

tando i movimenti che potrebbero provocare vibrazioni ed ulteriori crolli.

8. Nell'uscire segnalare le chiamate di soccorso ai soccorritori.

9. Allontanarsi dall'edificio e recarsi nei luoghi di raccolta.

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Norme di comportamento in caso di nube tossica

In caso emergenza dovuta alla minaccia di intossicazioni per nube tossica proveniente dall’esterno (fabbri-

che, depositi, autocisterne, ecc.):

1. Rimanere al proprio posto e non uscire dall’edificio;

2. Contattare immediatamente il 115 (soccorso tecnico urgente dei vigili del fuoco) per avere istruzioni in

merito;

3. Chiudere tutte le finestre e le porte verso l’esterno per impedire alla nube tossica di entrare nell’edificio;

4. Raggrupparsi se possibile nelle stanze più interne dell’edificio (più protette);

5. Nel caso qualcuno sia fuori dalla propria aula dovrà ricongiungersi immediatamente al proprio gruppo;

6. Attendere l’autorizzazione all’evacuazione da parte degli organi competenti.

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Norme di comportamento in caso di emergenza per il coordinatore dell’emergenza o suo sostituto

Segnalazione di pericolo

1. In base alle informazioni ricevute dal personale addetto alla gestione dell'emergenza (sia in caso d'in-

cendio che a seguito di un terremoto), il Coordinatore dell’emergenza valuta la necessità di ordinare l'e-

vacuazione parziale o totale della scuola.

2. Nel caso di evacuazione parziale il Coordinatore dell’emergenza comunica all'addetto alla gestione

dell'emergenza del piano di procedere ad avvisare a voce le classi della zona interessata all'emergenza.

3. Nel caso di evacuazione totale il Coordinatore dell’emergenza dispone affinché il segnale per l'evacua-

zione sia dato mediante suoneria (azionare il segnale di allarme) o, in caso di assenza o mancato funzio-

namento della suoneria, a voce locale per locale dagli addetti alla lotta antincendio ed alla gestione

dell'emergenza di ogni piano.

Chiamata d'emergenza

In base alle informazioni ricevute dal personale addetto all'emergenza, il Coordinatore dell’emergenza dà in-

dicazione al personale incaricato di effettuare la chiamata di soccorso.

Modalità di evacuazione

1. Ad avvenuta segnalazione dell'allarme il Coordinatore dell’emergenza deve abbandonare l'edificio e por-

tarsi presso il luogo di raccolta prestabilito, rispettando le indicazioni degli addetti alla lotta antincendio

ed alla gestione dell'emergenza.

2. In particolare il Coordinatore dell’emergenza deve:

a. non appena raggiunto il punto di raccolta, attendere che il personale addetto ai controlli abbia

verificato la situazione e gliela comunichi;

b. all'arrivo dei Vigili del Fuoco, riferire loro la situazione, in particolare fornire indicazioni su feri-

ti e dispersi, con la collaborazione eventualmente delle persone maggiormente informate sui fat-

ti.

Termine dell'emergenza

3. Al termine dell'emergenza il Coordinatore dell’emergenza, dopo aver chiesto la consulenza dei Vigili del

Fuoco, deve:

a. incaricare un addetto alla gestione dell'emergenza di ripristinare le alimentazioni dell'edificio;

b. dare disposizione agli alunni/ personale docente e non docente di rientrare ordinatamente nella

scuola.

Nel caso in cui l'emergenza non possa ritenersi rientrata il Coordinatore dell’emergenza, sentito il diri-

gente scolastico, dispone l'interruzione dell'attività scolastica.

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ISTRUZIONI PER L’EMERGENZA SANITARIA

Prescrizione del Dirigente scolastico per il docente coordinatore di classe: entro la fine del mese di settem-

bre, il coordinatore della classe ha l’obbligo di spiegare agli studenti le procedure indicate in questa pagina,

di accertarsi che siano state comprese e di segnare l’avvenuta spiegazione sul registro di classe.

Prescrizione per il responsabile della sicurezza: entro il 15 ottobre deve verificare, attraverso la consulta-

zione dei registri di classe, l’avvenuto adempimento alla prescrizione di cui al comma precedente e darne re-

lazione al Dirigente scolastico.

Segnalazione immediata

Ogni alunno o adulto che abbia notizia di infortuni o problemi di tipo sanitario riguardanti persone nella

scuola, deve adoperarsi immediatamente al fine di informare il responsabile scolastico dell’emergenza. Il re-

sponsabile dell’emergenza è il Dirigente scolastico, il Vicario, x in caso di non immediata reperibilità, qua-

lunque adulto presente nella scuola (compreso il personale non docente, es. bidelli, amministrativi, ecc.).

Il responsabile dell’emergenza prende in mano la situazione

Il responsabile dell’emergenza sanitaria che ha avuto la segnalazione ha l’obbligo di guidare, sotto la sua re-

sponsabilità, tutti gli interventi successivi, fino alla consegna del caso ai familiari o ai sanitari (invio al Pron-

to Soccorso con ambulanza, attraverso il 118, ecc.). Ha il potere di prendere tutti i provvedimenti necessari a

salvaguardare la salute dell’infortunato, anche secondo i criteri indicati negli appositi corsi; gli altri adulti

presenti hanno l’obbligo di seguire le sue indicazioni.

Se il problema è semplice, restituire l’infortunato alla famiglia

Quando il problema è semplice, il responsabile dell’emergenza avverte la famiglia e provvede a restituire ad

essa l’alunno (per il recapito telefonico, vedere scheda reperibilità famiglie alunni). Qualora la famiglia non

sia reperibile, e le condizioni dell’alunno non siano così gravi da richiedere l’intervento del Pronto Soccorso,

ma neppure tali da ricondurre l’alunno in classe, il responsabile dell’emergenza si assicura che l’alunno sia

accudito a scuola da un adulto, fino all’arrivo di un familiare.

Se il caso è problematico o grave, chiamare il 118

Se il caso appare problematico o grave, il responsabile dell’emergenza:

attiva i servizi di emergenza chiamando il 118 e prende la guida degli interventi di cui ai punti successi-

vi;

in attesa dei soccorsi provvede direttamente o affida ad un adulto il compito di assicurare immediata as-

sistenza psicologica e, per quanto possibile, sanitaria all’infortunato;

avverte la famiglia, telefonando a casa o a un recapito dei genitori (vedere elenco reperibilità genitori

alunni);

gestisce il caso fino alla sua conclusione, che si ritiene raggiunta, per quanto riguarda l’emergenza, con

l’affidamento dell’alunno alla famiglia o ai servizi di Pronto Soccorso;

dal Pronto Soccorso, se i genitori non sono ancora arrivati, l’accompagnatore tiene informata la scuola

sull’andamento del caso, mentre il responsabile dell’emergenza continua ad attivarsi per reperirli.

In caso dubbio, si suggerisce di chiamare il Pronto Soccorso e farsi dare istruzioni. Piuttosto che sottovalu-

tare il caso, è meglio eccedere in prudenza chiamando il 118.

Schede reperibilità famiglie

Lo schedario reperibilità famiglie si trova accanto al telefono delle bidellerie della sede centrale e della suc-

cursale, mentre in sede centrale è sul davanzale dietro la fotocopiatrice, in segreteria didattica, prima posta-

zione a destra appena entrati, sotto l’apparecchio telefonico) e in Presidenza, sotto l’apparecchio telefonico.

Cosa deve fare la segreteria

Qualunque addetto alla segreteria presente in ufficio provvede a compilare i moduli di denuncia di infortunio

all’Assicurazione e all’INAIL, secondo le procedure consuete. Chi compila il modulo avverte il Dirigente

dell’accaduto.

PUBBLICA EMERGENZA (PRONTO SOCCORSO): 118

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TRASPARENZA E PUBBLICITÀ DEGLI ATTI

Le regole dell’Istituto “S. Pertini” sono codificate anche in una serie di documenti che riguardano la sua atti-

vità formativa, amministrativa e organizzativa. Ai principali documenti, elencati qui di seguito, i genitori

possono accedere rivolgendosi alla segreteria. Responsabile del settore è il Dirigente scolastico.

Carta dei Servizi

Contiene i principi di riferimento seguiti dall’Istituto “S. Pertini” nella erogazione del servizio scolastico.

È disponibile in segreteria e sul sito WEB <x>. Responsabile di questo settore è il Dirigente scolastico.

Libro della rete delle collaborazioni per la gestione dell’Istituto

Contiene l’elenco dei collaboratori, dei responsabili di area, delle commissioni di lavoro, ecc., per la gestione

dell’Istituto nel corrente anno scolastico, retribuiti con il Fondo x. Per ogni collaborazione sono descritti i

compiti e il relativo compenso. Giace in segreteria.

Bilancio

È il documento ufficiale, redatto secondo le procedure indicate dal Regolamento provinciale di contabilità, in

cui è esplicitato, per l’anno solare, il bilancio dell’Istituto. È deliberato dal Consiglio dell’Istituzione scoasti-

ca. È disponibile in visione o in copia per chiunque ne faccia richiesta alla segreteria. Contiene, ed è il suo

punto di partenza, il Programma di gestione, in cui il Dirigente scolastico indica in che modo intende spende-

re e investire le disponibilità finanziarie dell’Istituto per realizzare il Piano Formativo.

Piano Formativo

È il libro che state leggendo, in cui sono documentate tutte le iniziative formative della scuola per l’anno

scolastico, con la specificazione dell’organizzazione del lavoro per attuarle (cosa, perché, chi, quando, co-

me…).

Regolamento dell’Istituto “S. Pertini”

Pubblicato nel 2011, contiene tutte le regole riguardanti il funzionamento del “Pertini”: orario scolastico,

frequenza, assenze, giustificazioni, eccetera; vigilanza sugli allievi e sulle allieve; modalità per le assemblee,

le rappresentanze studentesche eccetera; il regolamento disciplinare; le norme per l’uso dei laboratori; il fun-

zionamento degli organismi di rappresentanza dell’Istityuto; la valutaizone; Campus; l’integrazione degli

alunni stranieri eccetera.

Si può leggere nel sito WEB <www.ifptrento.it>

Statuto

Illustra l’identità del nostro Istituto, le sue finalità principali, gli obiettivi generali ch intende perseguire.

Si può leggere nel sito WEB www.ifptrento.it

Statuto delle studentesse e degli studenti

Richiamato più volte nel nostro Regolamento, è un documento di livello nazionale, pubblicato dal Ministero

dell’Istruzione nel 1998 e modificato nel 2007. Rinforza l’idea della scuola come diritto degli studenti, luogo

di apprendimento, si formazione e di socialità. Ricorda i diritti degli studenti alla partecipazione,

all’autonomia, alla liberta di apprendimento, a tutte le iniziative che ne promuovano la crescita umana e cul-

turale. Ricorda i doveri di frequentare con assiduità, impegno e rispetto la scuola le sue relazioni, le cose, le

regole e le condizioni di sicurezza. Stabilisce i criteri cui devono ispirarsi regolamenti disciplinari, le relati-

ve sanzioni, le garanzie per l’allievo. Chiama gli studenti alla corresponsabilità nella vita del proprio Istituto

in un “patto educativo” che coinvolga scuola, genitori nel definire regole, e modalità della vita del proprio

Istituto.

È reperibile sul sito Web <www.ifptrento.it>

Sito Web <www.ifptrento.it>

Oltre le consuete forme di comunicazione interna e verso l’esterno (lettere, circolari etc.), è attivato un sito

web. Ne è responsabile, per l’aggiornamento dei contenuti, il xxx.

Privacy, fotografie e dintorni

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Nei vari documenti sottoscritti, per motivi burocratici, dai genitori dei nostri alunni (iscrizioni, ecc.), sono

specificate le regole per la protezione della privacy. La riservatezza nel trattamento e deposito delle varie in-

formazioni contenute nel server della segreteria dell’Istituto è garantita dalle procedure di legge attivate a

protezione della rete informatica locale.

Riguardo all’uso delle fotografie e filmati in cui sono ritratti nostri allievi e personale della scuola durante le

attività didattiche, l’orientamento dell’Istituto, assunto dopo una specifica consultazione del Garante per la

privacy, è di utilizzare tali immagini sulle pubblicazioni della scuola con una certa libertà e, salvo casi parti-

colari o su esplicita richiesta degli alunni o dei genitori interessati, senza autorizzazione preventiva. Ci è sta-

to infatti suggerito di non essere timorosi, quando le fotografie siano utilizzate in contesti positivi, per docu-

mentare, su pubblicazioni della scuola a carattere educativo, attività didattiche, fuori da qualunque intenzione

di invadere la riservatezza delle persone o di evidenziarne tratti personali.