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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 – 338 1414800 - e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Alessia Arcando, Elena Gadeschi, Maria Lombardo, Giacomo Perego, Emiliano Rossi, Alberto Tavazzi - Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 Anno XXI, numero 191, dicembre 2017 ATHOS Buone feste da QUATTRO A SUD DELLO SCALO ROMANA Vocazioni e suggestioni di un’area in trasformazione D opo il successo della presen- tazione all’Urban Center, pre- sentiamo il libro in zona 4 per i nostri lettori Martedì 12 dicembre ore 18 Presso Officina 5 di Cascina Cuccagna- Corte nord, via Cuccagna, ang. Muratori Intervengono: Stefania Aleni, curatrice Giovanni Chiara, coautore Giacomo Biraghi, responsabile co- municazione OpenAgri Franco Sacchi, direttore Centro studi PIM Coordina: Vito Redaelli, architetto Giovanni Chiara Morir cantando (o cantando gioire) Le fascinazioni dell’opera li- rica fra storia, fonti letterarie e aneddoti € 20,00 € 18,00 Athos Careghi Professione cartoonist 100 vignette di Athos com- mentate con ironia da Giovan- ni Chiara € 10,00 - Disegno originale in omaggio Giuseppe Corbetta Milano sud ritratti di fabbriche 35 anni dopo 55 “ritratti di fabbriche” di Giuseppe Corbetta a 35 anni di distanza dai corrispondenti ritratti di Gabriele Basilico. € 25,00 €22,00 Riccardo Tammaro, Roberto Visigalli Antichi borghi della periferia milanese Storia e immagini degli antichi Borghi € 15,00 Stefania Aleni, Vito Redaelli (a cura di) Storie industriali. Passato e presente nel sud est di Milano € 15,00 Stefania Aleni, Vito Redaelli (a cura di) Storia e storie dei Mercati generali a Milano € 15,00 S ulle tavole di Natale non può man- care il paté: se a voi non piace, fatelo per i vostri ospiti che lo apprezze- ranno certamente. E poi potete farne un po’ di più, metterlo in una bella terrina, confezionarla in carta trasparente con un bel nastro e regalarlo agli amici. Fatelo voi però: faci- le, leggero, saporito. Niente a che vedere con il grasso, appun- to, fois gras messo fuori legge dagli ani- malisti a difesa delle oche francesi, niente a che vedere con i farinosi paté dei sa- lumieri, niente a che vedere con le gelati- nose terrine francesi, forse niente a che ve- dere con il paté. Questo è il “pastic- cio milanese” della casa, fatto di fegati diversi dal sapore antico di Natale. Ingredienti per 6: fegato di vitello 3 hg, fegatini di pollo 1 hg e 1/2, fegato di vitellone 1hg, burro morbido 80 gr, 2 fette di prosciutto cotto, 1 cipollina, 1 foglia di alloro e 2 chiodi di garofano (facoltativi) da togliere a fine cot- tura, 1 cucchiaio di marsala, 1 cucchiaio di cognac, 2 cucchiai di panna liquida, un quarto di buccia di mandarancio o di aran- cio. Preparazione: Cuocere a fuoco basso tutto insieme: fe- gati, prosciutto, cipollina tritata, buccia di mandarancio, marsala, sale e pepe. Il fegato deve essere cotto ma rosato. Mixare il tutto e aggiungere il burro ammorbidito e la pan- na, profumando alla fine il composto con il cognac: attenzione che rimanga morbido ma compatto,liscio ma non liquido. Niente gelatina. Distribuire il paté in terrine monodose o in una terrina da portata. Se volete, potete decorare la superficie con gherigli di noci o pistacchi e porre in frigorifero sino al momento di servire (non più di 4 giorni). Gli ospiti lo spalmeranno su crostini tie- pidi, leggermente imburrati, che avrete pre- parato in precedenza. Vini consigliati: Mal- vasia Doc o Prosecco Cartizze Doc bianchi leggermente frizzanti o, se preferite una scelta più creativa, del vino rosso come un Cabernet Sauvignon o anche una demo- cratica Bonarda di San Colombano. Buone Feste! Francesco Tosi La ricetta di QUATTRO Paté di Natale 2017 (Mezzo) Open day con QUATTRO C ome consuetudine da alcuni anni, QUATTRO tiene aperta la sede della redazione per incontrare i lettori, scambiarsi gli auguri e per un brindisi. Vi aspettiamo in via Tito Livio 33 sabato 16 dicembre dalle 15 alle 19 (quella mattina si sposa la nostra redattrice Valentina Geminiani! Carissimi auguri da tutti noi). Sappiamo che quel giorno ci saranno moltissime iniziative na- talizie, come potete vedere nella pagina degli eventi, ma un salto da noi speriamo riusciate a farlo! Vogliamo anche mostrarvi gli ultimi libri che QUATTRO ha pubblicato, che possono diventare un gradito regalo da fare o da farsi.

Paté di Natale 2017 S - QUATTRONET2quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_191.pdf · 2017. 12. 5. · Riccardo Tammaro, Roberto Visigalli Antichi borghi della periferia

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 – 338 1414800 - e-mail:[email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttoreresponsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa,Antonella Damiani, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questonumero: Alessia Arcando, Elena Gadeschi, Maria Lombardo, Giacomo Perego, Emiliano Rossi, Alberto Tavazzi - Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

Anno XXI, numero 191, dicembre 2017

ATHOS

Buone feste da QUATTRO

A SUD DELLOSCALO ROMANA

Vocazioni e suggestioni

di un’area in trasformazione

Dopo il successo della presen-tazione all’Urban Center, pre-sentiamo il libro in zona 4 per

i nostri lettoriMartedì 12 dicembre ore 18Presso Officina 5 di Cascina Cuccagna-Corte nord, via Cuccagna, ang. MuratoriIntervengono:Stefania Aleni, curatriceGiovanni Chiara, coautoreGiacomo Biraghi, responsabile co-municazione OpenAgriFranco Sacchi, direttore Centro studiPIMCoordina:Vito Redaelli, architetto

Giovanni ChiaraMorir cantando (o cantando gioire)Le fascinazioni dell’opera li-rica fra storia, fonti letterariee aneddoti€ 20,00 € 18,00

Athos CareghiProfessione cartoonist100 vignette di Athos com-mentate con ironia da Giovan-ni Chiara€ 10,00 - Disegno originale inomaggio

Giuseppe CorbettaMilano sud ritratti di fabbriche 35 anni dopo55 “ritratti di fabbriche” diGiuseppe Corbetta a 35 annidi distanza dai corrispondentiritratti di Gabriele Basilico.€ 25,00 €22,00

Riccardo Tammaro, Roberto VisigalliAntichi borghi della periferia milaneseStoria e immagini degli antichiBorghi€ 15,00

Stefania Aleni, Vito Redaelli (a cura di)Storie industriali. Passato e presente nel sud est di Milano€ 15,00

Stefania Aleni, Vito Redaelli (a cura di)Storia e storie dei Mercati generali a Milano€ 15,00

Sulle tavole di Natale non può man-care il paté: se a voi non piace, fateloper i vostri ospiti che lo apprezze-

ranno certamente. E poi potete farne unpo’ di più, metterlo in una bella terrina,confezionarla in carta trasparente con unbel nastro e regalarlo agli amici.Fatelo voi però: faci-le, leggero, saporito.Niente a che vederecon il grasso, appun-to, fois gras messofuori legge dagli ani-malisti a difesa delleoche francesi, nientea che vedere con ifarinosi paté dei sa-lumieri, niente a chevedere con le gelati-nose terrine francesi,forse niente a che ve-dere con il paté.Questo è il “pastic-cio milanese” dellacasa, fatto di fegatidiversi dal sapore antico di Natale.Ingredienti per 6: fegato di vitello 3 hg, fegatini di pollo 1hg e 1/2, fegato di vitellone 1hg, burromorbido 80 gr, 2 fette di prosciutto cotto,1 cipollina, 1 foglia di alloro e 2 chiodi digarofano (facoltativi) da togliere a fine cot-tura, 1 cucchiaio di marsala, 1 cucchiaiodi cognac, 2 cucchiai di panna liquida, unquarto di buccia di mandarancio o di aran-cio.Preparazione:Cuocere a fuoco basso tutto insieme: fe-gati, prosciutto, cipollina tritata, buccia dimandarancio, marsala, sale e pepe. Il fegato

deve essere cotto ma rosato. Mixare il tuttoe aggiungere il burro ammorbidito e la pan-na, profumando alla fine il composto conil cognac: attenzione che rimanga morbidoma compatto,liscio ma non liquido. Nientegelatina.Distribuire il paté in terrine monodose o

in una terrina da portata. Se volete, potetedecorare la superficie con gherigli di nocio pistacchi e porre in frigorifero sino almomento di servire (non più di 4 giorni).Gli ospiti lo spalmeranno su crostini tie-pidi, leggermente imburrati, che avrete pre-parato in precedenza. Vini consigliati: Mal-vasia Doc o Prosecco Cartizze Doc bianchileggermente frizzanti o, se preferite unascelta più creativa, del vino rosso come unCabernet Sauvignon o anche una demo-cratica Bonarda di San Colombano.Buone Feste!

Francesco Tosi

La ricetta di QUATTROPaté di Natale 2017

(Mezzo) Open daycon QUATTRO

Come consuetudine da alcuni anni, QUATTRO tiene aperta lasede della redazione per incontrare i lettori, scambiarsi gliauguri e per un brindisi. Vi aspettiamo in via Tito Livio 33

sabato 16 dicembre dalle 15 alle 19(quella mattina si sposa la nostra redattrice Valentina Geminiani!Carissimi auguri da tutti noi). Sappiamo che quel giorno ci saranno moltissime iniziative na-talizie, come potete vedere nella pagina degli eventi, ma un saltoda noi speriamo riusciate a farlo! Vogliamo anche mostrarvi gliultimi libri che QUATTRO ha pubblicato, che possono diventareun gradito regalo da fare o da farsi.

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2 dicembre 2017

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Due vieallo sport

Milano e il Muni-cipio 4 hanno resoomaggio allosport dedicando-gli due nuove vie:via ValentinoMazzola e via Az-zurri d'Italia ac-canto al sottopas-so del passante diPorta Vittoria. Laprima è intitolataal campione delTorino, l’altra agliatleti che nellecompetizioni conla maglia azzurrahanno dato lustroall’Italia. Nell’oc-casione, con lapresenza di auto-rità e personalitàlegate allo sport,era presente il fi-glio di Valentino,Sandro Mazzola,che ha volutosimpaticamentefare una dedica aQUATTRO.

Il nuovo look del Mercato di Piazza Ferrara

La Rete di Associazioni del Corvetto, a cui partecipano una ven-tina di organizzazioni, ha promosso la Festa del Vicinato, suiniziativa del Comune di Milano. Musica, merenda, Show coo-king, murales collettivi... e zacchete: eccovi il nuovo Mercato

di Piazza Ferrara. La parte interna era già stata dipinta in unafesta simile a giugno. Questa volta è stata finita con la collabo-razione di più di 50 persone, passanti adulti e bambini. Con ma-teriali recuperati (spugne, guanti, magliette, tempere) e con gran-de divertimento. Da giugno il murales non è stato deturpato eabbiamo la speranza che il nuovo look venga rispettato. Consideriamo fondamentale realizzare insieme alla cittadinanzaazioni di abbellimento che ci rendono fieri di abitare in questoquartiere. Vorremmo anche riattivare il mercato come luogo diincontro e invitiamo la gente a frequentarlo perché possano ria-prire le serrande chiuse.Sappiamo di avere molte sfide di fronte a noi, ma, come le for-michine, vogliamo fare la nostra parte.

Rete Associazioni del Corvetto

Un appello per la basilica pontificiadei S.S. Nereo e Achilleo

La basilica dei S.S. Nereo e Achilleo in viale Argonne 56 com-pirà ottanta anni l’anno prossimo, ma purtroppo è in evidentesofferenza a causa del decadimento fisico. I muri sgretolati, ildegrado nel tetto e nelle vetrate costituiscono una vera e propriamutilazione alla bellezza dell’edificio. Dobbiamo aiutarla, la basilica è importante. Strutturalmente è un grande complesso architettonico con mat-toni a vista secondo l’usanza tipica lombarda che prediligeva ilcotto, materiale locale tradizionale. Comprende un quadriporticoe un battistero sulla sinistra, sulla destra ci sono l’ex asilo e sa-grestia ora casa di accoglienza dei pazienti dell’Istituto deitumori e dell’ospedale Besta.Fu voluta alla fine degli anni ‘30 dal cardinale Alfredo IldefonsoSchuster in onore di papa Pio XI che aveva come nome di Bat-tesimo Achille, su progetto dell’ingegnere Giovanni Maria Mag-gi, grazie all’intraprendenza del parroco di allora, MonsignorGuido Augustoni. L’abside è affrescata dal pittore Vanni Rossimentre il Battistero è dipinto all’interno da Piero Fornari.Il 17 gennaio 1990 questa chiesa parrocchiale è stata elevata a

basilica minore da Papa Giovanni Paolo II. Il titolo di basilicaminore è la denominazione onorifica che il Papa dà a edifici re-ligiosi cattolici particolarmente importanti, ovvero per la tipo-logia che la vede collocata nel territorio come riferimento del-l’attività della diocesi. È quindi una basilica pontificia.

Guardiamola nel paesaggio della città, nel tessuto urbano: essaha di fronte a sé l’allineamento delle vie che da viale Argonneproseguono per corso Plebisciti, Indipendenza, Concordia, Mon-forte, corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo... Se si sale sultiburio, lo sguardo raggiunge la Madonnina. E il tiburio è ciòche fa da orientamento per chi viene da fuori da est sia in stradache in treno; col passante ferroviario dalla fermata Forlanini losi vede avvicinarsi… ed è una sicurezza! Per le offerte per i lavori di manutenzione: Banca Prossima,Iban Parrocchia: IT7850335901600100000119659 - ContoCorrente Postale n. 132892

Maria Lombardo

Un ponte pedonale da evitare

Mi permetto di inviare alcune mie considerazioni e foto da mefatte sul Ponte pedonale dove passo, nonostante tutto, quandovado a fare volontariato nella Scuola Media di via Martinengo.Ecco cosa c'è da alcuni mesi: da una parte il Teatro Linear Ciackche ospita XFactor e procura incassi a chi lo gestisce e alle suespalle la "merda umana". Quello che vedete è un ponte pedonale,unico modo per muoversi a piedi tra le scuole primarie/secon-darie del Plesso scolastico Renzo Pezzani e il Centro SportivoAusonia e il Parco Alessandrini. Un ponte che dovrebbe con-sentire di spostarsi e svolgere attività ricreative in un ambientesano e piacevole. Non vogliamo le ronde, non vogliamo i muri,vorremmo che la nostra città fosse pulita, accogliente, ospitalecome la nostra casa e che quando qualcuno la sporca venissepulita, magari "insegnando" a non sporcarla più. Se consentiamodi vivere in tale modo alle persone, come possiamo poi comu-nicare ai giovani, ai cittadini e ai nuovi cittadini che abbiamodei sani valori?

Manuela E.

A2A informa

Nel quadro del potenziamento dell’illuminazione pubblica 2017,A2A sta iniziando i lavori per la realizzazione dell’impianto diilluminazione pubblica nell’area di accesso pedonale alla sta-zione ferroviaria Forlanini Fs tra via Mezzofanti all’altezza delcivico 24 e via Ardigò.

Via Azzurri d’Italia: da sinistra OrestePerri, presidente del Coni Lombardia eStefano Mei, presidente nazionale Atletiolimpici

Sandro Mazzola e Urbano Cairo, presi-dente del Torino, scoprono la targa dellavia dedicata a Valentino Mazzola. Dispalle: Roberta Guaineri, assessore alloSport e turismo del Comune di Milano ePaolo Bassi, presidente Municipio 4

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dicembre 2017 3

Al 26 novembre erano 194 le propostepresentate da cittadini e associazioni mi-lanesi per rendere migliore la nostra cit-

tà. Anche in zona 4 non sono mancate le inizia-tive, per un totale finale di 29 progetti che in-teressano un po’ i vari quartieri del nostro Mu-nicipio. Lo scorso 24 novembre queste inizia-tive, come quelle delle altre zone, sono state il-lustrate durante l’incontro tenutosi nell’aula con-siliare di Palazzo Marino. Per quanto riguardail nostro Municipio, i progetti sottoposti ai re-sidenti hanno avuto 9120 valutazioni (dato al26-11), ma c’è tempo fino al 10 dicembre pervotare. Trovate tutti i progetti con il loro detta-glio sul sito del Comune di Milano www.bilan-ciopartecipativomilano.it, dove ci si può regi-strare e votare i progetti o le iniziative. Ecco un breve riassunto di ciò che è stato pre-sentato:

99 alberiPiantumazione di alberi su entrambi i marcia-piedi di via Mincio e nello spartitraffico di vialeBrenta, tra piazza Bonomelli e corso Lodi.

Attraversamento pedonaleDa realizzarsi in corso XXII Marzo per permet-tere un sicuro attraversamento della via Cipronei pressi della chiesa del Preziosissimo sanguee la scuola.

Spazio giochiCostruzioni di un’area gioco per bambini da 7a 12 anni al parco Formentano con castello gio-chi e la realizzazione di un campetto da mini-basket.

Urban data centerPer soddisfare i collegamenti ad internet e creareuna rete che possa supportare le future tecno-logie si propone di realizzare una serie di datacenter negli spazi inutilizzati dei Mercati gene-rali.

Libreria di quartiereUn punto di bookcrossing da costruire in unospazio posto tra via Mincio e via Bessarione afronte della mancanza di una libreria in questaparte di zona 4.

Percorso ludo-atleticoIncremento delle strutture di gioco per bambinida 7 a 12 anni nel parco Salomone/via Noricocon la realizzazione di percorso vita per adulti.

Orti, biodiversità e aggregazioneProgetto di riqualifica del terreno attorno a viaFeltrinelli 16 e lo spazio Arcieri S. Bernardorendendolo fruibile al quartiere, a bambini, gio-vani e anziani.

Riqualificazione corso LodiNel tratto tra piazzale Lodi e Corvetto, elimi-nazione delle panchine nella parte centrale, posadi parapetti in acciaio e delle siepi. Realizza-zione di dissuasori di velocità su entrambe lecarreggiate.

Arti e mestieri al mercatoLa proposta prevede l’utilizzo del dismesso mer-cato rionale di viale Umbria adibendolo a con-tenitore di piccole realtà lavorative come arti-giani o piccole imprese.

Pista ciclabileLa pista vorrebbe collegare corso Lodi con corsoIndipendenza allacciando le due piste presentilungo quegli assi, utilizzando spazi lungo viaTiraboschi e Cadore.

Piazza OvidioIl progetto prevede la creazione di una piastramultifunzionale di 1000 metri quadrati di frontealla scuola Francesco d’Assisi, usufruibile siadai giovani sia da adulti, usata come pista daballo o ginnastica.

Rotonda in via SalomonePer rallentare camion e auto che percorrono que-sta via si propone la realizzazione di una rotondaall’altezza delle vie Norico e Quintiliano, nonchéla posa in opera di semafori e segnaletica lumi-nosa.

Collegamento ciclopedonaleRealizzazione di un collegamento ciclopedonaletra il quartiere Forlanini e il passante con unponte o con un tunnel sotterraneo collegato an-che alla fermata della prossima M4.

Marciapiedi XXII MarzoRifacimento delle vasche di contenimento deglialberi lungo corso XXII Marzo ad oggi rovinatedalle radici degli alberi che stanno facendo sal-tare i cordoli delle vasche. Chiesta anche la si-stemazione dei marciapiedi.

Scatola magicaIl progetto propone la creazione di strutture fi-nalizzate ad attività informative, culturali e diaggregazione da posizionare in spazi liberi intutto il quartiere.

I love MartinengoSistemazione dei giardini e costruzione nel com-

plesso scolastico di via Martinengo di spazi gio-co utilizzando anche il giardino ora non suffi-cientemente sfruttato per gli alunni tra 3 e 14anni.

Pista ciclabileCollegamento tra i plessi scolastici di via Bez-zecca, Anfossi e Morosini e Manara allaccian-dosi al parco Formentano, e attraverso MonteOrtigara unirsi alla rete ciclabile di piazza Mar-tini e Insubria.

Pista pattinaggio al SainiIl progetto prevede la rimessa in funzione dellapista di pattinaggio del Saini dedicata agli sporta rotelle ma anche per altre discipline sportiveo come spazio per eventi e concerti.

Riapertura di via TertullianoSi chiede di ripristinare il collegamento dellaviabilità di via Tertulliano nel tratto da viale Pu-glie e via Sacile.

Riqualificazione Ovidio/RepettiPer contrastare il degrado della zona arredi ur-bani migliori in un tratto trafficato e pericolosoe per migliorare il collegamento pedonale e ci-clabile con diversi punti del quartiere.

Comunità CorvettoL’idea è quella di rivalorizzare e qualificare me-glio questa parte della zona 4 nell’interesse digiovani, anziani persone in difficoltà promo-vendo cultura e rendendo più gradevole il quar-tiere.

Incremento del verde e dell’arredo urbano(smart wood)Per sopperire alla mancanza di verde e di ele-menti di arredo urbano che favoriscano la sostae il riparo in alcune aree pubbliche di Rogoredoe Santa Giulia.

Riqualificazione Porta Vittoria - la città dellanaturaMilano green: creazione di un’area verde checolleghi parco Marinai d’Italia all’area dismessa

dei mercati generali.

Riqualificazione viale Corsica (tratto albe-rato)Vanno rifatti i marciapiedi e relativi cordoli, ri-facimento giro piante, sistemazione siepi. Unodei marciapiedi interni potrebbe essere adibitoa pista ciclabile.

Recupero in parco sopraelevato Pulizia e trasformazione della montagna di terrariportata in via Maderna/Malipiero in piccoloparco sopraelevato

Area a velocità limitata Zona CorvettoSistemare la sezione stradale in modo da renderedifficile il raggiungimento di velocità elevate,attraverso l’uso di castellane o dossi artificiali,soprattutto in prossimità di luoghi ad alta fre-quentazione.

Pista ciclabile Corvetto - Stazione RogoredoCollegare la stazione ferroviaria con piazzaleCorvetto, in modo da completare un percorsociclo pedonale che arrivi fino a Porta Romana.

Riqualificazione corso Lodi dal 68 fino al 132 Fornitura e posa di parapetto in acciaio; pian-tumazione di siepe “photinia”, da posizionaretra un albero e l’altro; impianto d’irrigazione.

Messa in sicurezza e abbellimento via Mez-zofantiUna via vissuta ogni giorno da centinaia di bam-bini e utilizzatori del passante ferroviario ab-bandonata a se stessa da far diventare una bellavia alberata.

S.B.

RettificaIl Gruppo DELLAMOVE ha inviato una rac-comandata, con la quale ci chiede la cancella-zione della fotografia pubblicata a pagina n. 3del numero 190 del mese di novembre 2017 inquanto non autorizzata e ritraente il predettogruppo di ballo, quale foto all’interno dell’ar-ticolo dal testo “Il Lambretta è un problema”.Il Gruppo DELLAMOVE ci ha specificato diessere un’iniziativa, nata all’interno del centrosociale Lambretta, che si prefissa l’obiettivodi organizzare serate, workshop con ballerini,lezioni di danza, incontri ed eventi tutti firmatireggae e dancehall, offrendo l’opportunità atutti di seguire corsi a prezzi popolari. La foto del gruppo è stata affiancata senza col-legamento all’articolo di cui sopra. In base alle norme vigenti, diamo pubblicazionedi questa rettifica.

Stefania Aleni - Legale Rappresentante

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Ti hanno chiamato Anna,ma in realtà il tuo nomeera Annelies Marie. Per

cognome avevi Frank. Eri diFrancoforte sul Meno, ma inGermania sei rimasta fino aquel certo punto che faceva daconfine all’invivibilità. Il restodella tua vita è trascorso adAmsterdam, fino all’epilogodei sofferti mesi nel campo diconcentramento di Auschwitze poi in quello di Bergen-Bel-sen. La Germania stava attra-versando una realtà che nessu-no mai sarebbe riuscito a im-maginare, nazione civile comepoche sprofondata in pieno XXsecolo in un clima di allucinatacrudeltà. Per quelli della tua re-ligione il suolo tedesco era di-ventato incalpestabile. I tuoi ge-nitori t’hanno allora portato inOlanda, nell’illusione che queipochi chilometri sarebbero ba-stati a salvarvi dall’incalzaredella barbarie.Il progresso dell’uomo è quellodei suoi strumenti. Le scopertee le macchine e i prodotti fruttodell’indubbio ingegno lo cir-condano, ma nella piega bruni-ta della sua anima, in realtà,pulsa l’atavismo brutale della“scimmia nuda” che non cono-sce rimedio al ciclico tornare aessere raccapricciante interpretedella propria Storia.Perciò tu, Anna, divenuta sim-bolo di qualcosa che purtroppoè accaduto: t’hanno preso, perdelazione o fatalità. T’hannopreso perché la civiltà di un po-polo aveva smarrito i riferimen-ti certi dell’umanità, e s’era

perduta fra le neb-bie di un delirio.Dopo è stato uncontinuo perdere ladignità, tu e le altrecostrette a denudar-vi e sfilare davantia quei terribili esse-

ri in uniforme che diventavatroppo faticoso considerare an-cora uomini. Le giovani veni-

vano tirate da parte e costrettea goffi passi di danza, nude co-m’erano, e la bellezza delle piùbelle finiva data in pasto a chicerto aveva lasciato dietro leproprie spalle madri e sorelle emogli e figlie, ma tant’è, certe

ubriacature uccidono le consa-pevolezze. Quanto alle altre, fi-nivano invece vagliate di nuovovaglio, così che le anziane, lemalate, le deboli, erano inco-lonnate per sparire in un nullache si sarebbe materializzatocome fumo impregnante.La stessa cosa accadeva agliuomini, più o meno. Là si va-lutavano soprattutto stato di sa-

lute e muscoli, dello stesso va-lutare spietato. Ad Auschwitzera così. Bergen-Belsen potevasembrare meglio, non c’eranoi forni. E poi. Quella vita chenon era vita. Cosa ti hanno toltoin quei giorni, nella beffa del

paio di mesi che ti separavanodalla salvezza e dalla dignità ri-trovata. Il tuo ammalarsi fra glistenti, insieme con tua sorella,e con lei morire di tifo, per ren-dere ancora più beffardi i giàbeffardi disegni della sorte. Iltuo corpicino scheletrito daglistenti è rotolato dentro una fos-sa comune, per perdersi fraquelli dei troppi altri.

Di che epoca stiamo parlando.Andare con la mente alla bar-barie della Guerra di Troia,Achille che per giorni trascinail cadavere di Ettore, e Ulissee Neottolemo che ne precipita-no il figlioletto dalle mura; e le

donne fatte schiave, preda, og-getti come le anfore e i tripodida spartirsi a cose fatte. Quantianni sono trascorsi da allora, equante volte ciò è stato ripetuto,dal più lontano ieri fino al de-vastante oggi dei genocidi sot-taciuti. Inermi tolti al mondo,né vale la logica spiccia del“chi la fa l’aspetti”. In quel de-liro ecco i tedeschi, già trion-

fatori, diventati carneda macello di cui di-sporre nel tot per centodel rispetto della Con-venzione di Ginevra, ele loro donne violate amilioni, ad affermarequel “meglio un russoche ti balla sulla panciache un americano cheti vola sopra la testa”che rende la cifra dellarealtà: l’Armata Rossafatta orda vendicatricea predare carni, gli Al-leati liberatori a frantu-marle bombardandosenza misericordia.Quello che la faziositàrende difficile da com-prendere è l’invececomprensibilissimoconcetto che gli inerminon hanno nazionalità,religione, colore di pel-le. I nostri settarismiovattano le coscienze,il “noi” depositario diogni ragione e virtù chesi contrappone al “lo-ro” degli altri, che in-vece annaspano fra lepaludi di ogni possibiletorto.Quanto a te, che sei di-

ventata Anna, ragazzina dalmusetto arguto e dal vivace sor-riso, prototipo dell’innocenzaschiantata, in questo oggi iper-tecnologico e globalizzato ti seitrovata al centro di una pista dacirco miserabile, le azioni ace-

fale dell’ignoranza malamentedoppiate dalle reazioni dei buo-ni intendimenti irriflessivi. Lacancellazione dell’ordine sim-bolico che vorrebbe i deboli ri-sparmiati ha ribadito la propriaprotervia, complice il peggiodel non voler comprendere. Co-sì sei capitata sulla ribaltasquallida degli umori del tifocalcistico, e, come non bastas-se, hai dovuto subire l’ulterioreoltraggio dei minuti di silenziosenza silenzio, e della letturatra fischi e boati di brani del tuodiario, in contesti per consue-tudine culturalmente privi dipossibilità ricettive: lo stadio èlo stadio, i minuti di silenziosono parentesi di esternazioneprovocatoria, e gli inni nazio-nali ancora scioccamente suo-nati diventano pretesti peresplosioni di animosità preven-tiva. Vige l’imperio del “panemet circenses”, e avertici pigiatodentro è stata una idiozia senzapari.Adesso, per piacere, o si studie ci si informi e si rifletta, perrimanere animali sì, la biologiaè questa, ma non si diventi be-stie, oppure ci si tenga lontanida cose per taluni evidentemen-te troppo difficili da esserecomprese, come il senso del-l’umanità e quello della pietàe, soprattutto, si taccia.

Giovanni Chiara

51. TI HANNO CHIAMATO ANNA

storie di storia

esce il giorno

10 gennaio 2018

Il prossimo numero di ATHOS

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dicembre 2017 5

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“La Strada” ha sedein una ex scuola alCorvetto in via

G.B. Piazzetta 2 ed è una isti-tuzione di zona consolidatache opera ormai, nella sua ve-ste definitiva, dal 1993. E’iscritta all’album delle coope-rative sociali dal 1995.«Il nostro obiettivo - come cidice Paolo Larghi direttore deLa Strada, che ci riceve conLisa Ghezzi, responsabile Co-municazione e Fundraising,che ci ha fatto da guida - èquello di costruire un legame,appunto, in un territorio che èmolto diversificato per età, li-

vello sociale e culturale. Le at-tività coinvolgono cittadini diogni età tra uscite didatticheper bambini e ragazzi delleelementari e delle medie, allascoperta della “campagna sot-tocasa”, alle attività di preven-zione e sicurezza per gli an-ziani, ad interventi di anima-zione sociale». Le aree di in-tervento della cooperativa so-no molte e di diversa natura.Si va dall’accoglienza di mi-nori in difficoltà famigliare ovittime di maltrattamenti eabusi all’accoglienza di nucleifamigliari in grave emergenza

abitativa, dall’assistenza aglianziani alla cura di malati diAIDS.La Strada sembra proprio es-sere una realtà ben inserita inzona. Noi ci siamo stati nelleprime ore del pomeriggio etutta la struttura ci è sembratapiacevolmente “abitata”: ra-gazzi di tutte le età su e giùper le scale, operatori indaffa-rati, aule occupate da lezionie da riunioni, profumo di cibo.Struttura ben tenuta e funzio-nale affacciata su un grandecortile.Da settembre alla fine dell’an-no la cooperativa, che ha vinto

“Il bando alle Periferie 2017”del Comune che mirava acreare connessioni tra personee luoghi delle periferie mila-nesi, con il Progetto Legàmi(e con la partecipazione diPiccolo Principe, Fratelli diSan Francesco d’Assisi, Pro-gettoPersona Onlus), si è im-pegnata a realizzare quattromacro azioni. Sicuri Insiemededicata agli anziani, Un Cor-tile per Mompiani 6 dedicatoalla convivenza, La campagnasottocasa dedicata alle fami-glie e alla riscoperta dellacampagna che lambisce il ter-

ritorio abitato, Uno sguardoche integra per giovani con di-sturbi cognitivi e relazionalimedio-lievi.Il progetto avrà il suo corona-mento con l’accensione del-l’albero di Natale venerdì 15dicembre nel cortile di viaMompiani 5, dopo un percor-so che ha coinvolto bambinied anziani, insieme, nella rea-lizzazione degli addobbi.«Ma - come ci dicono Larghie Ghezzi - in realtà le quattroazioni che hanno costituito,caratterizzato e codificato ilprogetto Legàmi contengonogli obiettivi che La Strada per-

segue da sempre e che conti-nuerà anche in futuro a perse-guire. Certo l’ideale sarebbeche il Comune promulgasseanche per il prossimo anno ilbando, confermando l’interes-se dell’Amministrazione peruna trasformazione davveroepocale delle periferie mila-nesi».Tutto comunque sembra anda-re in questa direzione: le gran-di archistar, gli amministratori,le associazioni, i cittadini, igiornali sembrano aver sco-perto le periferie solo ora. Benvenga questa nuova sensibilità

civica. La Strada, come sem-pre, si dice pronta a fare la suaparte. E poi il territorio Cor-vetto, Chiaravalle, Porto diMare, che si articola nei Mu-nicipi 4 e 5 ed è composto dadiverse tipologie sia urbana,che produttiva ed agricola,rappresenta il terreno idealeper progetti di questo tipo chehanno come obiettivo prima-rio di migliorare la qualità del-la vita delle persone, svilup-pando relazioni e legami tra diloro ma anche tra le persone eil territorio, realizzando azionispecifiche in luoghi diversi(un cortile, una cascina, la

campagna così vicina),per target diversi (an-ziani, disabili, minoridi etnie diverse, fami-glie disagiate). E tutti,comunque, con il biso-gno comune di rinfor-zare la percezione disicurezza, di conoscen-za dell’altro, di appar-tenenza al proprio ter-ritorio.

Questi sono gli incon-tri del mese di dicem-bre previsti da Legàmi:Sicuri Insieme dedi-cato agli anziani del

quartiere: Polo Ferrara 6, di-cembre ore 15-17Depuratore Nosedo per usci-te didattiche ragazzi 8-13 anni:c/o La Strada, 14 dicembre,ore 15.30-17.30Accendiamo insieme l’albe-ro di Natale per tutti: viaMompiani 5, 15 dicembre ore17.30Laboratorio di Ortoculturaper bambini e ragazzi 8-11 an-ni: Cascina Nosedo via SanDionigi 78, ogni mercoledì ore17-19

Francesco Tosi

Giovedì 30 novembre èstato inaugurato nelquartiere Rogoredo

Santa Giulia, Spazio “ViaMelotti 4”, un luogo della re-te di Milano Sei l’Altro apertoa famiglie, cittadini e realtàdel territorio.Un pomeriggio di festa nelcorso del quale si sono svoltilaboratori e animazioni perbambini (proposti da verde-Festival, Radicis e Mei) e incui sono state presentate le at-tività che lo spazio accoglie-rà.Milano Sei l’Altro è un pro-getto che si propone di speri-mentare un nuovo modello diwelfare comunitario, collabo-rativo e partecipato, con cit-tadini, imprese e terzo settoreper affrontare il problema del-l’equilibrio tra vita, famigliae lavoro. Per raggiungerequesto obiettivo, si stannocoinvolgendo aziende, citta-dini, organizzazioni del noprofit e del privato sociale percercare nuove soluzioni perla conciliazione vita/lavoro,partendo dall’ascolto recipro-co, dalla valorizzazione dellecompetenze e delle risorse,nella convinzione che solo inquesto modo sia possibile in-dividuare e condividere solu-zioni innovative e generareun benessere per tutto il ter-ritorio. In quest’ottica stanno aprendonei Municipi 4 e 6, luoghi do-ve progettare e sperimentareinsieme ai cittadini soluzioniutili a migliorare la vita di tut-ti i giorni, spazi dove condi-videre progetti e opportunitào dove semplicemente trovareinformazioni o risorse utili.Lo spazio di via Melotti 4, unnegozio al piano terra con

soppalco appositamente ri-strutturato, sarà una “portine-ria di quartiere”, cioè uno spa-zio volto a rispondere a diver-si bisogni e un luogo di in-contro e confronto in cui sa-ranno presenti servizi utili perchi vive e lavora a RogoredoSanta Giulia. Ad oggi, pressoSpazio “Via Melotti 4”, è pre-sente l’Associazione MEI -Mammaeio “dalla panciaalla culla”, un gruppo di pro-fessioniste (ginecologa, psi-cologa perinatale, pediatra)che ha deciso di lavorare in-sieme e condividere compe-tenze, esperienze e approccidifferenti per rispondere aimolteplici bisogni di futuri eneo genitori e dei loro piccoli. Spazio “Via Melotti 4” è pun-to di ritiro per la spesa biolo-gica Radicis (il giovedì dalle17.30 alle 19.30) e promuoveincontri sul tema dell’alimen-tazione. È inoltre in corso la coproget-tazione di una “biblioteca de-gli attrezzi”, un luogo fisicoe virtuale dove poter trovarein prestito degli “attrezzi”, og-getti che non si utilizzanospesso ma che possono essereutili per lavori di piccola ma-nutenzione, generando cosìbenefici non solo di tipo eco-nomico ma soprattutto rela-zionale.Spazio “Via Melotti 4” è an-che una delle isole di Wendy,uno spazio comodo e funzio-nale per prendersi cura delproprio bambino quando si èfuori casa e un luogo di ascol-to, confronto e informazioneper mamme e papà.Per maggiori informazioni:www.milanoseilaltro.it

Alberto Tavazzi

“Legàmi”, l’importanza di un accento Apre nel quartiere RogoredoSanta Giulia un nuovo luogo

Milano Sei l’Altro

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Il 9 novembre 1989, dopouna quanto mai impruden-te e affrettata dichiarazione

alla stampa di una possibileapertura delle frontiere da par-te di Günter Schabowski, fa-cente parte dell’Ufficio Poli-tico della Berlino Est, migliaiadi berlinesi, appresa la notiziain diretta, scesero in piazza perreclamare i propri diritti e pre-tendere l’abbattimento deiconfini, sancendo il rapido eirreversibile crollo di quel mu-ro che per 28 anni aveva lace-rato la città, dividendo interiquartieri e famiglie, e segnan-do i destini di così tanti indi-vidui.In ricordo di questo storico av-venimento si è celebrataquest’anno la giornata mon-diale contro i muri: il GlobalDay Without Walls, che lascuola media “Renzo Pezzani”di via Martinengo ha deciso dicommemorare con un’inizia-tiva molto particolare. La pro-fessoressa Veronika Schlatter,ideatrice dell’iniziativa, hapensato di coinvolgere i suoialunni in un flash mob, in oc-casione del quale è stata im-provvisata la costruzione di unmuro di cartone che dividessea metà il cortile, affiggendovisu entrambi i lati disegni escritte inneggianti alla pace ealla libertà, per ricordare i tantimuri che ancora oggi nel mon-do separano stati come Israelee Palestina o Stati Uniti eMessico, ai quali si aggiungo-no quelli in via di costruzione,come quello che la Turchia hain mente di erigere nei prossi-mi anni lungo il confine conla Siria.Significativo ed emozionanteè stato veder rievocare questedrammatiche realtà da parte diragazzi appartenenti a etnie di-

verse e la cui storia familiarepossiamo immaginare esserestata, almeno in parte, segnatada questi avvenimenti, comenel caso di due alunni di 2° Adi origini marocchine: Ouis-sam e Anwar, che davanti aicompagni ricordano le due ex-clave spagnole di Ceuta e Me-lilla in Marocco.Episodi storici e luoghi tanto

distanti tra loro sono rievocatida alcuni dei 500 ragazzi as-siepati lungo il muro dai cuivolti si intuisce come in quelleparole siano racchiuse scheggedella loro vita, frammenti diun passato che forse non ricor-dano più o che magari maihanno vissuto personalmente,ma che in qualche modo faparte ormai della loro storiapersonale.I professori hanno cercato divalorizzare queste peculiarità,differenziando la proposta di-

dattica a seconda delle classie proponendo lavori di dise-gno ai più piccoli e ricerchestoriche e geografiche ai ra-gazzi dell’ultimo anno, peruna corale riflessione sulla re-altà contemporanea e su lorostessi, che ogni giorno nel-l’ambiente scolastico sonochiamati a sperimentare l’im-portanza della convivenza e

della conoscenza dell’altro.Il momento di raccoglimentosi è infine concluso con la cor-sa scatenata dei ragazzi e ilcrollo del muro, accolto dal-l’entusiasmo di tutti i parteci-panti che, con un gesto dalgrande valore simbolico, nelcortile di una scuola di Mila-no, ci ricordano ancora unavolta come non esista sfidache non si possa combattereper un mondo più unito.

Elena Gadeschi

6 dicembre 2017

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Cos’è la musi-ca? Per Il Si-stema, proget-

to venezuelano di Jo-sè Antonio Abreu chesi pone l’obiettivo dimigliorare la societàattraverso l’educazio-ne musicale, è inte-grazione, educazioneai valori della comu-nità e promozionedelle proprie capaci-tà.Inizialmente, nel1975, si trattava diun’iniziativa finaliz-zata a salvare i bam-bini dalla strada tra-mite l’apprendimentomusicale, insegnandoa collaborare, a ri-spettarsi e a socializ-zare, ma negli anni si è trasfor-mata in una solida realtà total-mente gratuita che promuovel’idea di fare musica insieme. Con il tempo, Il Sistema si èespanso in tutto il mondo e,grazie a Claudio Abbado, nel2011 è arrivato anche in Italia:in particolare, in Lombardia èpromosso dalla Onlus SONGe a Milano e provincia sonopresenti ben due nuclei coralie quattro orchestrali. Uno diquesti – l’Orchestra Orfeosuoniamo insieme!, compostada circa 35 bambini - ha sedepresso l’Istituto ComprensivoTommaso Grossi in via MonteVelino, in zona 4.Le diverse sedi del Sistema se-guono uno stesso programmadettato dalla sede centrale, laquale fornisce tutte le indica-zioni tecniche, metodologichee organizzative perché questadistribuzione a pioggia sul ter-ritorio abbia una sua unità. Ta-

le conformità dell’insegna-mento serve per l’esecuzionedei due concerti comuni pres-so il Teatro del Verme, durantei quali vengono suonati tutti ibrani imparati durante l’anno.«Fare musica insieme – spiegala coordinatrice del SistemaLombardia, Maria Pia Gardini- è un momento di formazioneper i bambini: dà un senso diappartenenza, consente di sen-tirsi partecipe di una squadrae affina l’ascolto reciproconon solo musicalmente, maanche tra i componenti stessidell’orchestra. Tra i bambini,infatti, c’è grande armonia eintegrazione nonostante le dif-ferenze culturali e di età, per-ché attraverso l’attività digruppo superano tutte le diver-sità».Le lezioni si svolgono tre vol-te a settimana e comprendonoquattro ore di studio dei branie due di pratica collettiva: i

partecipanti sonobambini di svariateculture tra i 7-8 annie i 12-13 anni. «I bambini sono con-tenti: a loro piace faremusica e stare con gliamici e per questo siemozionano quandopartecipano a eventicollettivi – raccontal’insegnante venezue-lana di violino CelsaHerrera, laureata inpedagogia e a suotempo allieva di ElSistema nel suo Paesed’origine. – Persino igenitori, nonostanteinizialmente si mo-strassero diffidenti ri-guardo questo proget-to, sono sempre di-

sponibili per qualsiasi inizia-tiva venga promossa».La più recente di queste si èsvolta proprio lo scorso 20 no-vembre presso Il Cielo SottoMilano, spazio creato e gestitodalla compagnia teatrale DualBand. In occasione della Gior-nata Internazionale per i dirittidell’infanzia e dell’adolescen-za, l’Orchestra Orfeo suonia-mo insieme! ha eseguito l’in-terludio dello spettacolo SaltaFarid! che si teneva proprioquella sera.Il Sistema è, insomma, riusci-to a portare la cultura musicalein contesti che altrimenti nonavrebbero avuto l’opportunitàdi approcciarsi a essa, regalan-do gioia e voglia di stare in-sieme a bambini e ragazzi chepossono finalmente coltivareil sogno meraviglioso di “faremusica insieme”.

Valentina Geminiani

Un flash mob per ricordare Berlino Un Sistema per fare musica insieme insegnando a… stare insieme

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dicembre 2017 7

Tra il debutto come pro-tagonista del musicalSpamalot lo scorso 17

novembre al Teatro Nuovo diMilano e l’annuncio del con-certo d’addio il prossimo 19dicembre al Mediolanum Fo-rum di Assago, Stefano Be-lisari, più noto al grande pub-blico come Elio, si è con-frontato su questa fase di car-riera con QUATTRO. Perchécon QUATTRO? Perché no-nostante le origini marchigia-ne Elio non solo è uno deimusicisti più rappresentatividel panorama milanese insie-me a Finardi e Ruggeri maanche un celebre personaggiodi zona 4.Col musical Spamalot e ilconcerto d’addio si chiude omeglio si apre una nuova fa-se della tua carriera. Ti sa-resti immaginato così oggiquando fantasticavi da ado-lescente?«Se nel 1975 qualcuno miavesse detto che avrei recitatoin un musical gli avrei riso infaccia! Quando studiavo flautotraverso al Conservatorio eroancora molto insicuro, pensa-vo che sarei diventato uno diquegli orchestrali in buca. Poiappena diplomato al Conser-vatorio Verdi ho insegnato perdue anni in una scuola di mu-sica ma ho presto capito chenon avrei mai potuto fare l’in-segnante. Quell’esperienza an-zi mi fece sentire l’urgenza difare qualcosa di diverso nellavita: così ho messo insieme gliElii».Andiamo con ordine: cosaricordi della tua infanzia inzona 4?«Sono nato e ho vissuto inCorvetto fino ai 3 anni: ricor-do ancora l’Upim dove anda-vo con mia mamma in passeg-gino. Poi mi sono trasferito invia Ripamonti: in quel periodoho frequentato il liceo Ein-stein, dove ho conosciutoMangoni, l’architetto che haprogettato la torre rotonda invia Nervesa e Conforti, il mioattuale agente ma soprattuttofratello di Rocco Tanica. Loroperò venivano da tutt’altra zo-na».La tua prima canzone nel1979, Elio, è quella da cuihai preso il tuo nome d’arte.Come la ricordi?

«Parlava di un tipo imbranatoe il ritornello diceva “Elio inestate è in afelio e in invernoin perielio”. Una composizio-ne davvero puerile dalla ma-trice scientifica: non a caso misono laureato in ingegneriaelettronica. E sui banchi del-l’aula S01 del Politecnico diMilano è nato invece il nomecompleto della band. Cercavoun nome bruttissimo e impro-babile e venne fuori Elio e “lestorie pese” – suggerito dalverso di una canzone degliSkiantos. A quel punto ilgioco fu di vederlo pubbli-cato in giro e, ironia dellasorte, per uno dei nostriprimi concerti fu scrittosbagliato: “Elliot e le Sto-rie Tese”». Dove avete tenuto i primiconcerti?«Il primo locale in cui Elioe le Storie Tese si sono esi-biti è stato il Magia in viaSalutati, dietro corso Ver-celli; poi dal 1985 circa cisiamo trasferiti allo Zeligdi viale Monza fino al no-stro storico concerto d’ad-dio nel 1988, al TeatroCiak di Milano. Che fu unaddio in realtà solo allaprima fase: quando abbia-mo riempito il Teatro Ciakper 5 sere di fila ci siamoresi conto di non essere piùun complessino da club.Da allora abbiamo comin-ciato a suonare anche fuoriMilano, finché nel 1989abbiamo realizzato il no-stro primo disco a cui è se-guita la prima tournée econ essa ha avuto inizio lanostra vera carriera».E nel 1996 siete vincitorial Festival di Sanremo delpremio della critica MiaMartini e anche morali conLa Terra dei cachi. La can-zone fu pensata apposita-mente per Sanremo? E adoggi continua ad essere unadelle vostre canzoni più rap-presentative?«Baudo ci chiedeva già da unpaio di anni di partecipare alFestival, dopo tanta insistenzaabbiamo scritto questo pezzoappositamente per Sanremoma sempre fedele al nostro sti-le, cioè scandalosamente con-tro ogni cliché sanremese nellamusica come nel testo, che

parla di scandali all’italianapiù che del Bel paese. Piacquescandalosamente ma scanda-losamente arrivò seconda.«Sicuramente è entrata nel les-sico quotidiano: qualche gior-no fa leggevo sulla Gazzettadello sport un titolo su Ance-lotti tra i papabili a diventareil nuovo allenatore della na-zionale: “Italia sì, Italia no”».Elio e le Storie Tese sono tal-volta riduttivamente classi-

ficati come gruppo pop rockdemenziale. Invece nei vostridischi avete dato prova di uneclettismo a tutto campo.Che contributo sentite diaver dato alle generazionifuture?«Siamo stati originali e uniciin parte perché siamo stati bra-vi ma in parte per demeriti al-trui. Nel nostro messaggio eraimplicitamente racchiuso uninvito a chiunque avesse vo-glia di mettersi in gioco, perònon mi pare che sia stato rac-colto. E mi rattrista vedere og-gi molti sedicenti artisti che,invece di sfruttare le nuove

tecnologie per realizzare qual-cosa di qualitativamente vali-do, si limitano senza troppainventiva: mi riferisco ai pro-dotti di rapper, youtuber o in-fluencer che per essere realiz-zati richiedono un centesimodello sforzo richiesto per rea-lizzare un’opera, un musicalo una rivista. E poi dov’è lagavetta?».Tu che dal 2010 sei stato giu-dice a X Factor, cosa pensi

della discussa esperienza deitalent?«I talent rappresentano un’oc-casione per chiunque abbia in-tenzioni artistiche serie, in pri-mis di misurarsi di fronte adun pubblico. E non si dimen-tichi che nei mesi in cui si par-tecipa al talent c’è la possibi-lità di fare grande esperienzaa contatto con tanti insegnanti,cantanti, coreografi e registitelevisivi, una serie di figurefondamentali altrimenti diffi-cilmente accessibili». Già in teatro con Lina Wer-tmuller, poi La Famiglia Ad-dams e in questi giorni con

Spamalot. Che dimensione èper te il teatro rispetto allaprofessione di musicista?«Ero già salito su un palco acantare ma non c’è niente co-me il teatro per metterti com-pletamente a nudo davanti adun pubblico: è un’altra scuoladalla quale imparare tanto.Quest’ultima avventura è nataperché Lorenzo Vitali, diret-tore del Teatro Nuovo, mi haproposto questo progetto, Spa-

malot, e io ho accettato.Adoro i Monty Python,penso che siano all’avan-guardia ancora oggi ben-ché abbiano prodotto ilmeglio del loro repertorionegli anni ‘70. Nessunoaveva mai portato in Italiai Monty Python ma la sfi-da sembra vinta, grazie an-che al valido arrangiamen-to di Rocco Tanica: finoranon c’è stata una volta incui il pubblico non abbiariso e applaudito, dai bam-bini ai settantenni. I com-menti prevalenti sono stati“Non me l’aspettavo”, co-sa che già mi riempie diorgoglio perché a me piacerisultare inatteso oppure“Finalmente una cosa nuo-va”. Tra i titoli dei solitimusical Spamalot risultamolto originale ed estre-mo».In scena interpreti ReArtù alla ricerca del San-to Graal. Cos’è invecenella vita il Santo Graalper Elio?«Il mio Santo Graal è laconsacrazione ufficiale diElio e le Storie Tese a li-vello artistico. Siamo mol-to soddisfatti della nostra

carriera, ci vuole bene moltagente però mi risento ancoramolto quando sento conside-razioni tipo “questi non sonodegni neanche di salire sulpalco del Festival”. Prima dimorire vorrei che alcune con-siderazioni fossero sanate: tro-vo che sia giusto più che perme per i componenti di Elio ele Storie Tese che hanno stu-diato e sono arrivati a livelliartistici che in Italia non vedoraggiunti da molti».Avete annunciato lo sciogli-mento della band dopo 37anni di attività: il ‘ConcertoDefinitivo’ si svolgerà il 19

dicembre al MediolanumForum. Questa volta non sa-rà come nel 1988?«Non si può mai dire peròl’intenzione è quella. In realtàavevamo già fatto questo an-nuncio tempo prima ma haavuto più risonanza da quandolo hanno trasmesso le Iene:abbiamo ricevuto chiamate dapersone inimmaginabili, è sta-to molto gratificante. Conti-nueremo a provocare nel sen-so sano del termine, la miastessa considerazione di nonsapere più parlare alle nuovegenerazioni vuole essere pro-vocatoria: penso di essere per-fettamente in grado di farloma forse sono le nuove gene-razioni che non sono più ingrado di ascoltare me. Si chiu-de un capitolo, vedremo cosafare dopo. Magari gli youtubero gli influencer (ride)».Qual è secondo te la canzonedegli Elii che resterà di più?«Meglio ascoltare tutto e poidecidere (ride)! Sarei felice sene venisse ricordata anche so-lo una, forse La terra dei ca-chi. Realisticamente mi accon-tento già del fatto che vengaricordata oggi, cosa che giànon avrei pensato potesse ac-cadere. Più in generale hodubbi che nella nostra epocasia stato composto qualcosa diresistente al tempo come suc-cesso per Rossini e Mozart,quelli che chiamano classici.Secondo me niente, però forsesono pessimista».Cosa rimpiangi o rimpian-gerai di più dell’era degliElii?«Niente perché ci siamo toltiogni tipo di sfizio: dal filmporno a essere presentati daMike Bongiorno a una festa dicarnevale per bambini, da Lacanzone mononota al Guin-ness con quella più lunga im-provvisando per 12 ore Ti amodi Umberto Tozzi al Teatro El-fo Puccini, all’esibizione con12 bassisti e la presentazionedi un nostro disco alla stampanel Teatrino di Milano. E poipresentarsi a Sanremo vestitida Kiss e da Rockets, oppureagli European Mtv MusicAwards del 2000 in canottiera.Ci siamo tolti ogni sfizio, sa-rebbe anche difficile pensarecosa fare di più».

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8 dicembre 2017

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dicembre 2017 9

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10 dicembre 2017

La presentazione del volume“La mafia siamo noi” delgiornalista Sandro De Ric-

cardis, tenutasi venerdì 17 novem-bre all’Istituto Comprensivo“Tommaso Grossi” in via MonteVelino, sembra possedere tutte lecaratteristiche per distinguersi nelpanorama di BookCity Milano2017 e così la pensa anche l’As-sessore alla Cultura del Comunedi Milano Filippo Del Corno, quelgiorno presente in aula: «Ho sceltodi partecipare a questa iniziativaperché mi è sembrata molto pre-ziosa, una testimonianza di quantopuò essere utile la cittadinanza at-tiva nel promuovere occasioni diriflessione e approfondimento suitemi di grande importanza, intrec-ciando generazioni diverse eaprendo la scuola ad essere un ve-ro e proprio centro civico di con-divisione».Moderato e incalzato dal collegagiornalista Alessio Lasta, con l’or-ganizzazione dell’AssociazioneCulturale Equi.Libri in Corvetto,l’autore Sandro De Riccardis cifornisce un quadro in parte origi-nale del fenomeno mafioso, ched’istinto siamo abituati ad associa-re a colpi di fucile, a violenze e in-timidazioni, a degrado e ignoranza,il tutto spesso percepito come lon-tano da noi o quantomeno ben di-stinto dal nostro vivere e agirequotidiano. Le cose non stannoproprio così e le parole del gior-nalista ci permettono di compren-derne velocemente la nuova natu-ra: «La mafia oggi non spara e nonuccide quasi più. La mafia oggi ènelle pizzerie, nelle discoteche aincassare gli scontrini dei cocktail,con i ragazzi più giovani spessoinconsapevoli ingranaggi di un im-menso sistema di riciclaggio di de-naro. Il fenomeno è in veloce evo-

luzione e noi ne siamo ignari fi-nanziatori con i nostri comporta-menti e le nostre abitudini».Il libro contiene molte storie dimafia, intesa nel senso più gene-rico del termine piuttosto cheper provenienza geografica,dalle più eclatanti e celebri fi-no ad arrivare alle più piccolee sconosciute, anonime cro-nache di resistenza civile fi-nite non necessariamente be-ne ma esemplificative deitempi che corrono. La mafiasiamo noi, nel senso che siregge su una rete di conniven-ze a tutti i livelli, su una cul-tura della delega e del favorecome diritto cui nessuno oquasi di noi può dirsi immu-ne. Non è più separata e di-stinta dalla società civile ben-sì resta silente, mimetizzata,pienamente inserita nel “so-ciale”, cercando assai più ilconsenso delle intimidazioni.Certamente nasce e prosperacome sistema di valori alter-nativo allo Stato, come siste-ma di potere più efficiente epratico nel rispondere a delleesigenze provenienti da terri-tori difficili. Fornisce lavoro, ser-vizi, protezione, abitazioni, recu-pera i crediti, dà insomma delle ri-sposte veloci e concrete. E’un’agenzia di servizi, oggi dal vol-to pulito, alla quale è ormai l’im-prenditore stesso che si rivolge persbrigare più velocemente i suoi af-fari, senza più bisogno di minacce,estorsioni e violenza. Siamo datempo passati da un controllo mi-litare di alcuni territori a una di-scesa in campo nell’arena econo-mica e finanziaria, dalle lupare ele coppole siamo arrivati ai collettibianchi inamidati e alle ventiquat-tro ore in pelle griffata. I proventi,

per la maggior parte, derivano an-cora dai grandi tradizionali trafficifigli del proibizionismo, quindidroga e prostituzione, ma questiora vengono reinvestiti nei settori

più glamour, del divertimento, del-la ristorazione, della ricettività, conuna colossale opera di riciclaggioe consenso a tutti i livelli. Tuttociò presenta il rischio di farci ri-mettere in gioco la nostra rassicu-rante distinzione tra il bene e il ma-le, tenendo molti di noi, ignari omeno, in un limbo insidioso e mel-lifluo che ci svuota il portafoglioe ci sporca la coscienza.La stessa antimafia, anche a livelloculturale, si fa oggi spesso mafia.Le due sono talvolta facce dellastessa medaglia, con le associazio-ni antiracket opache, con gli ap-palti ottenuti persino nel girare le

serie TV sul fenomeno, con gli in-dignati di professione che cercanosolo visibilità e carriera. Ma comepossiamo allora difendere noi e lenostre coscienze da questa mafia

2.0 che apre qualsiasi porta,veste elegante e azzecca icongiuntivi? La risposta è diDe Riccardis: «Bisogna primadi tutto capire bene il feno-meno e la sua evoluzione,comprendere bene come siorganizza e opera sul territo-rio. Certamente non servonoo comunque non bastano icortei, le manifestazioni, isimboli e gli striscioni. Biso-gna entrare a fondo nel mec-canismo economico e da lìscardinarne le abitudini e lepremesse. L’antimafia deveriuscire a risolvere concreta-mente i problemi della gente,prendersi cura del territorio,porsi come alternativa affida-bile e credibile, fuori dallasterile retorica. Se lavoriamoinsieme per combattere unacerta mentalità, la paura di de-nunciare, di ribellarsi, nasce-ranno probabilmente in modospontaneo delle soluzioni tra

i cittadini, diverse da posto a postoma con il minimo comune deno-minatore di voler riappropriarsidella propria vita e dei propri luo-ghi senza intermediari».Non dobbiamo e non possiamosentirci al riparo dalle mafie, ovun-que noi siamo. Ora ne sappiamomolto di più e di conseguenza au-mentano le nostre responsabilità.Per quanto ci sentiamo assolti, fa-cendo finta di non vedere o cono-scere, siamo per sempre coinvolti.Anche, in qualche caso, bevendol’aperitivo sotto casa.

Alberto Raimondi

Il Festival di Sanremo è una tradizionedecennale del nostro paese. Ogni anno,i maggiori esponenti della musica italiana

e i talenti emergenti del panorama canoronostrano partecipano a questo concorso, eper molti cantare su quel palco è il sogno diuna vita, che si realizza nel momento stessoin cui si attende il proprio turno dietro allequinte dell’Ariston. Ma come si fa a coltivare questa speranzain modo che diventi realtà?Sicuramente, uno dei modi più sicuri è par-tecipare alle selezioni di SanremoJunior, ilconcorso internazionale di musica leggera,rock, jazz e folk organizzato da Kimset ri-servato a giovani talenti di età compresa trai 6 e i 15 anni. La rassegna è giunta all’ot-tava edizione e l’iscrizione, da consegnareentro il 31 dicembre, sarà completamentegratuita.Prima di poter calcare il celeberrimo palcoligure, gli aspiranti cantanti dovranno supe-rare delle selezioni regionali; nella nostracittà il Punto Sanremo sarà proprio nella no-stra zona, presso Ottavanota, in via MarcoBruto, e le selezioni saranno supervisionateda Alessandro Scaglione, tastierista dellaPFM, e dall’autore e cantautore Ivan Bru-nacci. I due artisti selezioneranno i parteci-panti meritevoli di accedere alla finale ita-liana di SanremoJunior, che si terrà tra feb-braio e marzo del prossimo anno, per cul-minare, poi, con la finale mondiale del con-corso che avrà luogo il 18 aprile 2018 diret-tamente sul palco del teatro del festival. Perpartecipare al concorso, basta scaricare ilmodulo dal sito ufficiale di SanremoJunior– www.sanremojunior.it – e indicare il PuntoSanremo Desiderato. Una volta inviata ladomanda, si riceveranno il luogo e l’ora esat-ta del casting. Entrare nello sfavillante universo musicaledel nostro Paese è un’opportunità che po-trebbe essere a un passo da casa… e perfet-tamente accessibile.

Valentina Geminiani

SanremoJunior, il concorso per legiovani promesse

della musica italiana

Presentazione del libro “La mafia siamo noi” di Sandro De Riccardis alla Tommaso Grossi

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dicembre 2017 11

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La mia amica e compagna di classeCarlotta, che come me ha 15 anni, faparte da molto tempo del coro di voci

bianche del Teatro alla Scala. La sua è unapassione sicuramente impegnativa, ma gra-tificante: esibirsi davanti al pubblico di unteatro importante non è certo cosa da tutti igiorni!

Da quanti anni canti?Questo per me è l’ottavo anno, sono vecchia!Ho fatto un anno di corso propedeutico, perprepararmi, e poi sono passata al coro veroe proprio.

Hai dovuto superare una selezione? Ho dovuto cantare davanti al maestro del co-ro. Lui non valutava né intonazione né co-noscenza delle note, perché si possono im-parare, bensì la timidezza: non devi aver pau-ra di cantare davanti ad un vasto pubblico.

Che ruolo hai all’interno del coro? Sono un contralto, cioè la voce femminilepiù grave. Ci sono anche, in ordine ascen-dente, mezzosoprano e soprano.

Quanti siete in tutto? Saremmo una sessantina, ma quasi mai sia-mo tutti presenti alle lezioni. Per i concertiè necessaria la presenza dell’intero coro,mentre per le opere, dato che lo spazio sulpalco è limitato, vengono scelti massimo 30-35 ragazzi in base ad assiduità, impegno ebravura nel canto. Essendo un coro di vocibianche, ossia di voci non gravi, l’età mediadovrebbe essere intorno agli 11-12 anni, perònel coro c’è anche qualche diciassettenneche fa da “colonna portante”.

Quante volte alla settimana ti eserciti? Due volte, il lunedì e il giovedì, dalle 17 alle 19.

Perciò è un’attività impegnativa, comefai a studiare? Una delle cose positive è che non devo stu-diare i pezzi di coro anche al di fuori dellelezioni, e sono comunque due ore il lunedìe il giovedì, ci si può organizzare.

A quante opere teatrali hai partecipato? Una decina in totale, tra cui la Bohème, laCarmen, Turandot, Tosca, L’Enfant et lesSortilèges (abbastanza sconosciuta, ma mipiace molto), lo Schiaccianoci, Sogno di unaNotte di Mezza Estate, Hansel und Gretel.

Hai mai lavorato con persone famose? Sì, ad esempio con il direttore d’orchestraRiccardo Muti, il regista Franco Zeffirelli, ilballerino Roberto Bolle nello Schiaccianoci.

Giulia Costa

Ètempo di passare alla praticaper il progetto Sharing Ci-ties. Ve lo avevamo già pre-

sentato su QUATTRO, ma ne ri-cordiamo le caratteristiche princi-pali. Sharing Cities è un progettodell’Unione Europea che coinvolgesei città: Milano, Lisbona, Londra,Bordeaux, Varsavia e Burgas conl’obiettivo di diffondere la culturadel risparmio energetico attraversoprogetti di riqualificazione urbanaed edilizia finalizzati alla riduzionedel 50% dei consumi energetici.L’iniziativa è nata da una collabo-razione tra le amministrazioni pub-bliche, la società Teicos EU spe-cialista del settore, Future Energy,Poliedri, Legambiente e AMAT. AMilano questo progetto si è postol’obiettivo sia di informare la po-polazione sulle pratiche di riquali-ficazione energetica, ma anche dipassare alla progettazione di inter-venti mirati su alcuni condomini ealla loro realizzazione anche graziea contributi economici. Dopo le va-rie riunioni di presentazione nellazona “Porta Romana - Vettabia”(in sostanza i Municipi 4 e 5), 55condomini hanno presentato la lorocandidatura. Di questi, venti sonostati selezionati per passare alla fa-se progettuale avendo i requisiti ri-chiesti. Abbiamo parlato di tutto ciò conCecilia Hugony, amministratoredelegato della Teicos UE, aziendaspecializzata nella progettazione erealizzazione di interventi di riqua-lificazione energetica per edifici.In sintesi, nei venti condomini se-lezionati è stato avviata una primafase di diagnosi energetica, unapratica che consiste nell’osserva-zione dell’immobile in ogni suaparte, inclusi i singoli appartamen-ti, per capire le caratteristiche co-struttive e raccogliere le criticitàdalle segnalazioni dei singoli con-domini; infatti il progetto di riqua-lificazione raggiunge la sua mas-sima efficienza economica se le-gato a opere di manutenzione stra-ordinaria che rinnovino l’edificioanche sotto gli aspetti più classici.Successivamente ogni appartamen-to e ambiente dell’immobile è statoanalizzato con apposite strumen-tazioni per quantificare esattamentele condizioni ambientali. Non tuttigli appartamenti, anche se simili,sono uguali, e, magari, quel vicinodi casa che si lamenta di averetroppo freddo, mentre voi moritedal caldo, ha effettivamente ragio-ne! Dopo questa fase di diagnosi

si è passati alla co-progettazione,affidata al dipartimento Dastu delPolitecnico di Milano in un conti-nuo scambio di idee in collabora-zione con tutti i condomini, chehanno fatto le proprie scelte, faseper fase, tra le varie proposte fattedai progettisti. Infatti, sono molte-plici i modi per ridurre i consumi,dal “cappotto”, ovvero l’isolamen-to delle paretiesterne, ai pan-nelli fotovoltaicioppure la sostitu-zione della calda-ia. Compito poidei progettisti co-niugare le singo-le opzioni sceltefino ad arrivareall’obiettivo didimezzare i con-sumi. Dopo questa fasepreliminare, deltutto finanziatadal bando pubbli-co di Sharing Ci-ties, quattro con-domìni (ne man-ca ancora uno)hanno già delibe-rato il passaggioalla fase realizza-tiva che permetteloro di usufruiredi ulteriori bene-fici economici. Tra questi primiquattro condomi-ni ce ne è uno vi-cino alla nostrasede, in via TitoLivio 7, un con-dominio dove, aseguito della dia-gnosi, si è sco-perto che il 68%dell’energia con-sumata (in meta-no o correnteelettrica) venivasprecata. In que-sto caso i condò-mini, che avevano già intenzionedi restaurare la facciata del palazzo,hanno colto l’occasione per realiz-zare il “cappotto” per le facciate. Ma cos’è questo “cappotto”? E’esattamente quello che usiamo tuttinoi in inverno, ovvero uno stratoche mantiene il calore all’interno.Per noi si tratta in genere di lana,per gli edifici si tratta di materialiplastici molto leggeri che formanouno strato spesso circa 15 cm, daincollare sulle pareti esistenti (al-

l’interno o all’esterno) e poi rico-prire con normale intonaco, tantoche, finita la posa, non si possa no-tare nessuna differenza. Grazie aquesto accorgimento il calore ge-nerato dagli impianti di riscalda-mento riesce a passare versol’esterno solo in quantità minime.Particolare importante, il cappottoè stato realizzato anche tra il piano

cantine e il piano terra. A questointervento più importante ne è se-guito un altro per sostituire tutte lelampadine tradizionali con nuovea LED e, grazie all’installazione dipannelli fotovoltaici, verranno ri-dotti del 70% i consumi elettrici. Parliamo anche un po’ di cifre: gra-zie alle opere intraprese il condo-minio risparmierà il 54% in con-sumi energetici, con una riduzionepari a 23500 kg di anidride carbo-nica l’anno, cifra che viene assor-

bita dall’equivalente di 310 alberi.E in soldoni? Del costo comples-sivo dell’intervento, circa un quartoverrà coperto dal finanziamento eu-ropeo, la restante parte è oggettodi uno speciale mutuo creato dallaBPM per i condòmini; ci sono poile detrazioni per l’efficientamentoenergetico e il condominio si tro-verà infine un dimezzamento delle

spese energeticheoltre che un au-mento del valoredell’immobile le-gato al migliora-mento della clas-se energetica, daF a C, ma conancora marginedi miglioramentouna volta cheverrà sostituitaanche la caldaia.I lavori del “cap-potto” vengonoeseguiti dalla so-cietà Teicos UE eper Tito Livio 7verranno termi-nati entro l’anno.La scadenza eu-ropea per il pro-getto è fissata in-vece al 31 di-cembre 2018,giorno in cui iprogetti messi inatto nelle sei cittàdovranno esserecompletati affin-ché si possa va-lutare nel com-plesso il succes-so dell’operazio-ne e la possibilitàdi ripeterla suscala più estesa. In conclusione,la strada versol’efficienza ener-getica passa sì dapratiche che or-mai si sono dif-fuse o sono note

alla cittadinanza come la sostitu-zione dei serramenti o l’installa-zione delle ormai celeberrime val-vole termostatiche, ma si tratta dipiccoli passi su una strada più lun-ga che non possiamo che percor-rere se vogliamo migliorare l’arianella nostra città e, perché no,smettere di sprecare soldi; è questoil messaggio che il progetto Sha-ring Cities vuole diffondere.

Giovanni Minici

Un’amica contraltonel coro della Scala Sharing Cities arriva in via Tito Livio

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Promuovere e tutelare i diritti delle personefragili, e quindi dei soggetti con disabilità,degli anziani, di chi ha problemi di dipen-

denza e di salute mentale. È questo l’obiettivodi InCerchio, associazione di promozione socialecostituita nel 2015 e composta da operatori, vo-lontari e familiari - uniti da comuni esperienzenei servizi per le fragilità- che hanno deciso di la-vorare in équipe per poterrispondere meglio al cre-scente bisogno di unapresa in carico comples-siva che, oltre a risolvereproblemi contingenti,possa essere di appoggioanche per la costruzionedi un progetto di vita.Della squadra fanno parteassistenti sociali, psicologi e psicoterapeuti, giu-risti e avvocati, commercialisti, architetti, con-sulenti aziendali; i quali, lavorando in sinergia,possono fornire adeguata assistenza con servizidi consulenza giuridico legale, servizi di sostegnopsicologico e orientamento e servizi formativi,rivolti sia ai privati cittadini sia a organizzazionied enti pubblici e privati.Di recente, questa associazione ha proposto alla

Commissione Politiche Sociali del Municipio 4una serie di quattro incontri aperti al pubblico,proprio su altrettante importanti tematiche cheriguardano il presente e il futuro dei cittadini piùfragili. “Progettare il ‘durante noi’ per il ‘dopodi noi’, dalle leggi alla persona”, è stato l’argo-mento del primo appuntamento che si è svolto

in Biblioteca Calvairate ve-nerdì 24 novembre. A que-sto, ne è seguito un secon-do, venerdì 1 dicembre, daltitolo “I servizi territorialiper la persona disabileadulta”. Il ciclo di incontriprosegue venerdì 15 di-cembre, con “Risorse eco-nomiche pubbliche a sup-porto del progetto di vita”,per poi concludersi venerdì

22 dicembre, quando si parlerà di “Strumentieconomici privati e assetti giuridico patrimonia-li”. Anche questi ultimi due incontri sono ospitatiin Calvairate, dalle 16 alle 19.Per info e partecipazione: [email protected]; [email protected];tel. 3403807239 www.associazioneincerchio.com

Fiorenza Auriemma

“Il bambino ha diritto ad esprimere il pro-prio parere ogni volta che si prendonodecisioni che lo riguardano e la sua opi-

nione deve essere tenuta nel giusto peso”. Cosìrecita la versione ridotta dell’articolo 12 dellaConvenzione Internazionale sui Diritti del Fan-ciullo, ratificata dalle Nazioni Unite nel 1989.Questo passaggio è fondamentale per compren-dere i princìpi ispiratori del programma Con-sigliaMI, che ha nei Consigli di Municipio deiRagazzi e delle Ragazze il suo fiore all’occhiel-lo. L’iniziativa è nata nel 2011, quando il Comunedi Milano ha aderito ufficialmente al progetto,previsto dal Piano Nazionale Infanzia e Ado-lescenza. Lo scorso 14 novembre, presso l’aulaconsiliare del Municipio 4, si è tenuto il primoincontro dell’anno con i neo eletti, e comeQUATTRO abbiamo voluto essere presenti. Al-l’ordine del giorno, l’insediamento del nuovogruppo di lavoro: ecco cosa è successo. Anzi-tutto, i saluti istituzionali ai bambini e ragazzipresenti: si tratta di 40 rappresentanti prove-nienti dalle scuole primarie e secondarie di pri-mo grado della zona. Ragazzini dai 9 ai 14 anni,eletti dai propri compagni attraverso un sistemache garantisce parità di genere; loro responsa-bilità è farsi portavoce delle comunità studen-tesche di riferimento, avanzando pareri, istanzee proposte sui tanti temi della vita in città, se-condo quanto raccolto nei singoli istituti. IlConsiglio di Municipio dei Ragazzi, infatti, siprofila come un vero e proprio organismo dirappresentanza, a cui le scuole affiancano mo-menti di riflessione sulla partecipazione allavita democratica nel Paese, dando vita a lezioniad hoc, riunioni e dibattiti. Alcuni istituti, comel’IC “Marcello Candia” (Polesine-Mincio-Val-larsa), hanno persino costituito dei “Parlamen-tini”, in cui i delegati di ogni classe fanno daportavoce presso i consiglieri municipali eletti.La riunione entra nel vivo: è il momento diascoltare le posizioni dei delegati. Ci sono Nai-de e Mariam dell’Ascoli di via De Andreis, chereclamano maggiore attenzione al decoro neiluoghi pubblici; c’è Luca della media di via Ci-

pro, che rileva le criticità dei parchi di quartiere;è Federica della Manara, invece, a riportare unabrutta storia di furti all’interno delle aule sco-lastiche. Dopo i primi tentennamenti, a sorpren-dere è la velocità con cui i ragazzi prendonovia via la parola. Alcuni esitano, altri arrossi-scono, il riso di qualcuno tradisce tutta la co-scienza del peso del proprio giudizio: eppurela discussione è ordinata, pacata, rispettosa delleposizioni di ognuno. Felpone con cappucci, je-ans fascianti, scarpe griffate: e poi ci sono i vol-ti, che raccontano il candore, l’ingenuità, laspensieratezza dell’età della scoperta, nel pienodi quell’ottovolante emotivo che tutto amplifica,ma anche stempera, prima dei turbinii adole-scenziali. Filo rosso degli interventi è un curioso entu-siasmo e una (inaspettata) dedizione per le pro-prie scuole: è con risentimento che i ragazzi nesottolineano le tante carenze croniche che leaffliggono ed è con orgoglio manifesto che nedifendono i punti di forza. C’è Giulia (Com-prensivo Pascoli), che sposta poi l’attenzionesulle piste ciclabili attorno a via Cova, mentreGiada, Ilyas e Maria, della Lombardini di viaMincio, prendono la parola sul problema deirifiuti; la scarsità di luoghi di studio sta invecea cuore a una delegazione dell’IC Grossi, cheintroduce anche la questione graffiti. Mobilità, ambiente, arredo pubblico, aggrega-zione, sicurezza: queste le priorità definite peri prossimi appuntamenti. Le esigenze emerse,regolarmente registrate a verbale, saranno presein carico dal Consiglio “senior”, con le com-petenti commissioni. Il dialogo con il Municipioe l’amministrazione comunale dovrebbe infattiessere costante, con piccole voci dei bilanci zo-nali dedicate: il piano mira inoltre a promuoverel’ascolto attivo degli adulti nei confronti deipiù piccoli, coinvolti nei processi decisionaliche li riguardano, rinunciando per una volta alburocratese in nome del massimo pragmatismo. L’idea è di coltivare una cittadinanza attiva econsapevole, favorendo il senso di appartenenzaal tessuto sociale, culturale e amministrativocollettivo e instillando la passione per l’impe-

gno civico. È Maurizio Murino, faci-litatore delle sedute per conto dellacooperativa sociale Spaziopensiero,aggiudicataria del bando comunale, achiarire quanto - non solo in questicontesti - sia vitale rispettare il dirittodi esprimersi e i punti di vista dei piùgiovani, evitando qualsiasi adultizza-zione. Bambini e ragazzi andrebberosostenuti e incoraggiati nel loro esseretali, senza che debbano arrivare ascimmiottare atteggiamenti che nonappartengono loro. Questa convinzio-ne, essenza del concept di Consiglia-MI, ha portato alla ribalta l’esperienzamilanese in un convegno internazio-nale sulla materia, di recente organiz-zato a Roma. Per una città sempre piùa misura di bambini e ragazzi. Possi-bilmente colorata come loro.

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Riemerso dopo decenni di dimenticatoio, iltopinambur (Helianthus tuberosus) detto an-che rapa tedesca o patata bastarda, è tornato

in auge ultimamente grazie alla cucina vegetarianae vegana. In realtà, già se ne faceva largo uso neiperiodi più bui di fame e miseria fra fine Ottocentoe gli inizi del ‘900, in particolare grazie alla facilitàdi coltivazione e alle numerose proprietà nutritive.Il topinambur appartiene alla famiglia delle Aste-raceae, come il cugino ben più famoso, il girasole(Helianthus annuus), ed è una pianta erbacea pe-renne con un fusto che a volte può superare i 3 metridi altezza. Durante la stagione avversa, in inverno,non presenta organi aerei, ma si conserva sotto for-ma di tubero, organo di riserva da cui si generano,di anno in anno, i nuovi fusti, foglie e fiori. Sebbenesia originaria del Canada e quindi pianta alloctona,attualmente è molto presente in Italia dove è facilevederla fiorita tra fine estate ed inizio autunno con

i suoi tipici fiori gialli ai margini dei campi, i sentieridi collina o anche a bordo strada. Come accennato,questo tubero è tornato in auge ultimamente siasulle tavole sia nei ristoranti dove lo si utilizza insostituzione del più spinoso carciofo. Viene cosìusato per insaporire risotti, le insalate, ma può essereanche fritto o reso in purea. Oltre all’aspetto ga-stronomico, appartiene a quella “famiglia” di tuberisalutari. Contiene sali minerali, come ferro, potassioe magnesio, e vitamine (A, B, C, E). Viene consi-gliato per le diete perché poco calorico e buon las-sativo. Insomma è cibo molto interessate, che va aldi là del suo aspetto poco raccomandabile!

dicembre 2017 13

Sono quasi terminati i lavori per la realizza-zione del nuovo campetto da calcio neigiardini di via Rogoredo. Si tratta di

un’area di 9x18 metri, dotata di erba sintetica eporte in metallo, recintate con una rete alta 2 me-tri per evitare l’uscita del pallone. Questo cam-petto rientra nel progetto dell’Amministrazionecomunale milanese per realizzare cinque nuovispazi in diversi Municipi dove praticare sportall’aperto. I tempi previsti per ogni realizzazionesono di circa 45 giorni e il costo totale degli in-terventi ammonta a circa 60mila euro. «Realiz-zare nuove strutture sportive che favoriscanol’aggregazione e la socialità è un altro modo pervalorizzare lo spazio pubblico nelle periferie» hasottolineato alla presentazione del progetto l’as-sessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pier-francesco Maran. «L’obiettivo dell’Amministra-zione - ha proseguito l’assessore - è implementareil numero e la qualità delle strutture in città anche

grazie al contributo di soggetti privati attraversocontratti di sponsorizzazione e collaborazione».Un modo, questo, interessante per valorizzareuno spazio come i giardini di via Rogoredo, unbel luogo ricco di verde e di campi gioco ma pocofrequentato visto il frequente passaggio e stazio-namento di tossicodipendenti ruotanti attorno alpurtroppo noto boschetto della droga di viaSant’Arialdo. Proprio questa triste frequentazioneha sollevato in quartiere qualche perplessità nellascelta dell’investire denaro pubblico per fare pro-prio qui un campetto da calcio. Dopo l’inaugu-razione sarà importante che il nuovo campettoviva con iniziative sportive e aggregative cheportino persone e diano luce e sempre più vita aquesto luogo. Da questo punto di vista la rete so-ciale rogoredese verdeFestival sta già progettandodelle iniziative da realizzare in particolare nelcampetto da calcio.

Alberto Tavazzi

L’associazione Vozzaporta il nome di Fran-cesco, ragazzino mor-

to a dodici anni a causa di unamalattia incurabile circa tren-t’anni fa. L’anno dopo la per-dita del figlio, il padre RiccardoVozza, all’epoca Primario diOculistica all’ospedale di Mi-lano Fatebenefratelli, ha fon-dato l’associazione con lo sco-po di dare aiuto e supporto aimalati. L’associazione è attivaancora oggi con più di 200 vo-lontari, e dal 2004 si è ampliataestendendo il proprio supportoanche a genitori e bambini indifficoltà presso l’ospedale Ma-cedonio Melloni. Nei localiconcessi all’associazione, ab-biamo incontrato Bianca MariaRanzi, coordinatrice/ respon-sabile dei volontari operanti al-la Macedonio Melloni, che ciha raccontato la storia dell’as-sociazione. Con noi anche An-gela Milesi, una volontariamolto attiva nel reperimento disponsorizzazioni da parte diaziende.«Qui siamo partiti in quattropersone, abbiamo poi raggiuntoil numero di 50 volontari, e og-gi l’associazione ne conta circatrenta; ogni nuovo volontario èben accetto, è sufficiente unimpegno settimanale di tre ore,una mattina a scelta dalle 9 alle12», ci dice la coordinatrice.L’attività svolta dall’associa-zione è intensa e preziosa: oltreall’accoglienza in ingresso, as-siste più di 300 bambini all’an-no, tutti nati all’interno dellaclinica. Dato l’elevato numerodi richieste e le risorse limitate,l’associazione si è data dei cri-

teri per fornire aiuti (latte, pan-nolini, abbigliamento) alle fa-miglie più bisognose, attraversocolloqui mensili coi genitori, lapresentazione del CUD e del-l’ISEE e le informazioni rela-

tive alla famiglia. L’incontrocon famiglie in difficoltà eco-nomiche ha portato al contattocon persone di ogni Paese e na-zionalità, che si trovano spessoin contesti molto difficili. Perquesto l’associazione cerca disvolgere anche un lavoro di in-tegrazione soprattutto di donnearabe che spesso si trovano insituazioni di emarginazionedalla società (non parlandol’italiano) o di subordinazionerispetto al marito. Oltre che sulvolontariato, l’associazione puòreggersi sulle donazioni, sia diabbigliamento per bambini finoai 5/6 anni sia di oggetti perl’infanzia (ad esempio passeg-gini, che vengono dati in pre-stito su caparra, anche se nonsempre purtroppo vengono re-stituiti) e sui mercatini che ven-gono organizzati all’interno

dell’ospedale. Il mercatino alFatebenefratelli è più grande epiù noto e si è tenuto a novem-bre; quello alla MacedonioMelloni si svolgerà invece il 13e il 14 dicembre nell’atrio, con

l’esposizione e vendita di pic-coli oggetti e prodotti alimen-tari. Al termine dell’incontro,non possiamo non complimen-tarci con Bianca Maria Ranzie Angela Milesi per il preziosolavoro che svolgono a favoredei bambini e delle famiglie, efacciamo un appello ai lettoriperché partecipino al mercatinoe sostengano l’attività dell’as-sociazione. Ovviamente sonoben accetti nuovi volontari edonazioni di vestitini e oggettiper l’infanzia in buono stato.

Alessia Arcando

13 e 14 dicembrePresso l’ospedale MacedonioMelloni, via M. Melloni 52 Mercatino natalizioa favore dell’associazioneFrancesco Vozza

Rubrica a cura di Lorenzo Baio

CURIOSI PER

Topinambur, cugino di campagna del girasole

Un nuovo campetto da calcio all’aperto in via Rogoredo

Alla Macedonio Melloni opera una preziosa realtà:

l’associazione Francesco Vozza

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14 dicembre 2017

1911. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

ORIZZONTALI1. Piccolo borgo del Municipio 4 Imperia in auto2. Simbolo dell'iridio - Borgo del Muni-

cipio 4 3. Isabella, attrice italiana - Jovan, poeta

serbo4. Apprezzate - Perugia in auto5. Un monte biblico - La Negri poetessa Il viale olamdese6. La valuta turca Co-fondò l'Università Cattolica7. Poemi amorosi - Nota musicale - La

De Barberiis che fu pianista - Ragusain auto

8. Precede "bello gallico" Abbondio, scultore milanese9. Ė parallela a via Negroli

VERTICALI1. Fa parte dell'antica Via Emilia2. L'aggettivo di Agamennone nell'Iliade3. Via traversa di viale Umbria4. Lo strumento di Paolo Fresu - Siena in auto5. Simbolo del sodio ... di Bruno, via del Municipio 46. Il nome della Garbo - Cittadina presso Liegi7. Borgo del Municipio 4 - Iniziali di Armani8. Una certificazione professionale energetica - Termine

del poker9. Iniziali dello chef Oldani La città chiamata dai latini Arabona10. Ascoltare di nascosto dietro a una porta11. Articolo spagnolo - Iniziali di Albanese Iniziali di Mazzini 12. Quelle di marzo furono fatali a Cesare

Ė noto quello di Ansperto13. Via traversa di via Colletta

1901. PAROLE

CROCIATEA SCHEMA

LIBERO

Episodio 9: Miss OriDopo aver lasciato il villaggio di Crocetta, vi incamminate per diverseore sulla Via Gialla, ma la stanchezza comincia a farsi sentire e cosìdecidete di riposare per un po’ all’ombra di un albero che cresce sul

lato destro della Via.

Venite svegliati bruscamente da un trambusto violento e siete assaliti da una banda di banditi.“O la borsa o la vita!”, grida il più grosso dei cinque rapinatori dal volto coperto. Impauritifino al midollo, state per cedere i vostri averi, quando improvvisamente un coltello lanciatoda lontano si conficca ai piedi del nerboruto malfattore.

Il tale raccoglie l’arma e nota con orrore il marchio sulla sua lama: una frusta dorata. Lapaura è tanta da fargli tremare le mani, ma non fa in tempo a dire ai suoi di scappare chevengono imprigionati dalla morsa di una trappola nascosta nel terriccio. “Che vi serva dalezione per la prossima volta”, urla una voce femminile, mentre la banda criminale rimanea penzolare dal ramo dell’albero.

Una ragazza dai capelli biondo grano che porta alla cinta una robusta frusta d’oro vi si av-vicina. “Sono Miss Ori e mi è stato riferito che state cercando il grande Sdo. Beh, meglioche venga con voi”. La nuova arrivata vi racconta di una rupe, chiamata Montenapoleone,sulla quale Sdo usava rifugiarsi e decidete di raggiungerla, sapendo che sul cammino avresteincontrato un personaggio… molto particolare.

Valentina Geminiani

Pagina Facebook: Suggestioni (@suggestioni) #LAvventodiSdo Sito Web: www.suggestioni2017.wordpress.com

L’Avvento di Sdo

Nella puntata precedente ab-biamo ricordato come il pri-mo tracciato del “35” preve-

deva i capilinea in piazza Emilia,prima dell’insediamento del MercatoOrtofrutticolo, e all’Aerodromo Ta-liedo, costruito a seguito della ma-nifestazione del “Circuito Aereo In-ternazionale di Milano” nel settem-bre del 1910. Era questo il primocampo di volo cittadino, il cui sedi-me confinava a nord con il prolun-gamento di corso XXII Marzo, adovest con i terrapieni della ferroviae a sud con la vecchia strada Paul-lese e il borgo di Morsenchio. Talie-do era un borgo agricolo, un piccolocomune dei Corpi Santi, che orbita-va attorno alla tenuta della grandecascina omonima, dove i campi col-tivati erano delimitati da lunghi filaridi tiglio, da qui l’etimo del borgo. Qui sorse l’insediamento industrialedella Caproni che nel corso dei de-cenni, a cavallo dei due conflittimondiali, rappresentò una realtà pro-duttiva di tutto rispetto e un elemen-to motore per lo sviluppo dell’interaarea a sud di Milano verso Rogore-do. La mobilità operaia era garantitasostanzialmente dalla linea tranviaria35, che inizialmente faceva capoli-nea in piazza Ovidio ma in seguito,con la realizzazione dell’importanteasse viario di via Mecenate e l’esten-sione degli stabilimenti Caproni, ilpercorso fu prolungato fino a viaFantoli dove fu realizzato un anellodi capolinea che rimase attivo finoall’inizio degli anni ‘60. Nel VII

Mandamento - IV Riparto come untempo si chiamavano le suddivisioniamministrative, scendevano massedi lavoratori che usavano il tram 35,attrezzato nelle ore di punta con car-rozze rimorchiate per formare deiconvogli come nelle tranvie interur-bane. Questi lavoratori provenivanoper lo più dalle stazioni ferroviariedi Lambrate e di Porta Vittoria, ri-spettivamente servite dalle linee fer-roviarie Milano-Treviglio e Milano-Piacenza, quest’ultima intersecantevia Giovan Battista Piranesi e vialeCorsica, verso Battistotti Sassi peril bivio Acquabella. La Caproni, con l’aggiunta dell’ae-roporto, prima militare e poi civile,

raggiunse una dimensione ragguar-devole tanto che ritennero utile co-struire addirittura un sottopasso pe-donale che scavalcasse via Mecenatee le due rogge che l’attraversavano.Idea questa che nelle intenzioni vo-leva mettere comodamente in comu-nicazione le due grandi aree dellostabilimento, ma dopo qualche annol’opera fu abbandonata e dismessa.Riprendiamo ora l’enigma di via G.B. Piranesi, solo accennato nella pri-ma puntata. In alcune mappe tranviarie dell’epo-ca, fine anni ’20 e negli anni ’30, èriportato che il “35”, provenienteda piazza Grandi - via Cena, sotto-passasse, in via Decemviri, il rile-

vato ferroviario dalla stazione Vit-toria/Scalo Merci e Bestiame, perproseguire poi per via Marco Brutoe piazza Ovidio (vedi MAPPA“A”). Il sotto-passo di viaD e c e m v i r iesiste tuttora esu di esso og-gi transita ilPassante Fer-roviario. Que-sto tracciatotranviario pre-s u p p o n e v atuttavia l’esistenza, o la realizzazio-ne, di un secondo sottopasso per su-perare il secondo rilevato, interfe-rendo con la presenza della cascinaBiscioja, fronte Marco Bruto. La li-nea rossa indicata nella mappa “A”,che da corso XXII Marzo – piazzaGrandi percorre un breve tratto diviale Corsica, è il “21” con il capo-linea in angolo Battistotti Sassi. Da qui la strada ferrata non proseguepiù. Il tracciato enigmatico fu quindisolo frutto della “fantasia” di qual-che cartografo sprovveduto che, nel-l’ipotesi di lavori post bellici, im-

maginava un nuovo percorso lineare,scevro da difficoltà tecniche ed eco-nomiche. In realtà, sia nel PRG del1934 e successivamente nel Piano

di Ricostruzione del 1946 in occa-sione dei lavori della nuova cinturaest, il tracciato tranviario è rimastoinvariato: via G.B. Piranesi - via So-pranzi - piazza Ghislieri (attuale lar-go G. Rodari) - sottopasso viale Mi-chele Bianchi (oggi Forlanini) - viaRepetti - via Marco Bruto. Questo percorso, che va detto subitorisulterà temporaneo, è riportato nel-la mappa militare del 1932 dove èraffigurata tutta l’area occupata dal-lo stabilimento Caproni e dall’Ae-rodromo Taliedo (vedi MAPPA“B”). In essa, pur se poco leggibile,ben risalta la “U” rovesciata del“35”, evidenziata nel tondo, che sot-topassa una delle tre arcate del pon-te, precisamente quella di destra, so-pra cui passa la linea ferroviaria pro-veniente da Bologna e da Genovaper Milano/ Centrale. Nella prossi-ma puntata il nuovo assetto del trac-ciato e altri ricordi.

Gianni Pola

Ricordi del 35/2

Nel mese di di-cembre, nellocale di via

Lomellina 14, nell'ot-tima trattoria "La Li-berazione" (tel.3454456684), FrancaMilani espone le sueopere.Quest'anno, oltre a telecon soggetti vari, pre-senta degli "arazzi" instile personale. Gliarazzi (dal nome dellacittà di Arras - anticaArazzo - nella Franciasettentrionale, che de-tenne il primato inquest’arte soprattuttonel secolo XV) sonoun'opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale.Franca la rivede in un aspetto particolare, traducendola in stile "floreale pop" che si adattaallo stile e agli spazi dei nostri tempi. Sulle pareti nella sala interna, dove si potrà cenare inambiente romantico, si potranno ammirare le sue opere esposte per tutto il mese; una buonaoccasione anche per i doni Natalizi.Franca ha scelto questo locale perché «qui ci si sente veramente a casa, si può parlare e faredue chiacchiere con il titolare come si faceva una volta; a Milano è una qualità rara».

Gli "arazzi" di Franca Milani

Officine Caproni a Taliedo. Nel tondo il capolinea del 35 in via Fantoli(ingrandendo l’immagine si vedono i tram). A) il borgo di Monluè;B) la scuola elementare statale mista rurale; C) la via Mecenate

Esempio di utilizzo decorativo come testiera del letto

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Non usi? Io riuso

Le creazioni di “Libri finti clande-stini”, presentati recentemente nelnuovo spazio Atelier 1909 Bon-

vini di corso Lodi, vicino alla cartoleria-tipografia di via Tagliamento 1, sonofrutto di un’idea che Sebastiano e il suocollettivo hanno avuto quattro anni fa.Forte della esperienza di grafico ha pen-sato di dare nuova vita attraverso il riusodella carta in ogni sua accezione trasfor-mandola in quaderni dalle copertine flo-sce o rigide usando del cartone o carton-cino, meglio ancora se scritti o con righedi colore. Tagliando, assemblando, cucendo o congraffette, ecco uscire dal laboratorio delcollettivo Libri finti clandestini pezziunici in quanto l’assemblaggio di ogniquaderno non è uguale a nessuno altro.Poi ci sono i pop-up, libriccini aprendole cui pagine saltano fuori personaggi ri-tagliati da vecchi fumetti o libri.Questo happening che si conclude il 10dicembre è il primo di una serie di even-ti, incontri, mostre che Atelier 1909 hain programma per il futuro. Quali saranno questi appuntamenti? Mostre pittoriche o fotografiche, incontridi poesia, serate a tema spesso con lacarta come protagonista. Presto si terràuna serata dove “con mano” si potrà toc-care come vengono costruite le penne ese ne potrà acquistare una “fresca di fab-brica”. Un luogo, quello inaugurato lo scorsofine novembre, che nelle intenzioni deisuoi ideatori, si pone quale punto di in-contro con chi vive in zona o conosce datempo Bonvini e ne segue le iniziativeche hanno caratterizzato la rinascita diquesta storica cartoleria di zona 4.

©S.B.

dicembre 2017 15

SPAZIO AVIREX TERTULLIANOvia Tertulliano 68 - tel. 02 49472369

14 - 17 dicembreCHARLES BAUDELAIRE Come i fioriRegia di Francesco Errico - ProduzioneCompagnia Punto Teatro Studio 2017

21 – 22 dicembreIL VIAGGIO DI ECUBAdi Gianni Guardigli - regia di FrancescoBranchetti - Produzione Ass. culturaleFoxtrot Golf

TEATRO SILVESTRIANUMvia Maffei 29

Sabato 16 dicembre ore 21Coro Sparkling Water - Coro IncontrotempoCONCERTO DI NATALEDirettore M° Valeria Borgognoni

IL CIELO SOTTO MILANOPassante ferroviario di Porta Vittoria

Cell. 3404763017 / 3389648850

14 dicembre ore 20.45NOT(T)E DI BROADWAYI giovedì tra cinema e musica: Irving Berlin- con Sandro Avanzo e la Dual Band

15-16 dicembre ore 20.45IL CONCIORTOUn concerto indie-pop-veggie-funk tutto de-dicato al mondo dell’orto - di e con BiagioBagini e Gian Luigi Carlone

21 dicembre ore 20.45THE MAGICAL BEATLES’ FLYING CIRCUSIl nuovo spettacolo musicomico della DualBand: un omaggio ai Beatles e ai Monty Python

IL POLITEATROviale Lucania 18 – cell. 335 5376122

15 dicembre ore 21MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALEA cura del Teatro del Vigentino

17 dicembre ore 21CONCERTO DI NATALEAlle voci: QUELLI DI CARMEN Direzione: Carmen Barattolo

22 dicembre ore 20.45CHRISTMAS VIOLINConcerto di violino con Saule Kilate

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63

tel. 02 55181377

7 dicembre ore 20.30 - 8 dicembre ore 16LA VEDOVA ALLEGRAdi Victor Léon e Leo Stein - Musiche FranzLehár - Adattamento e regia Corrado Abbati

14 - 17 dicembreIL MERCANTE DI VENEZIAda William Shakespeare - di Davide LorenzoPalla e Riccardo Mallus - Musiche e accom-pagnamento dal vivo Tiziano CannasAghedu

30 dicembre - 2 gennaio 2018LO SCHIACCIANOCIBalletto di Roma - Coreografia Massimi-liano Volpini - Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

5 - 6 gennaio 2018GIGI – Innamorarsi a ParigiCompagnia Corrado Abbati - Musical diAlan Jay Lerner su musiche di FrederickLoewe

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

5 - 10 dicembreAMERICAN BUFFALOdi David Mamet - regia di Marco D’Amore

5 - 10 dicembre

ANNUNCIO A MARIA

di Paul Claudel - regia di Paolo Bignamini

12 – 21 dicembre

LADY MACBETH – SCENE DA UN MATRIMONIO

Testo e regia Michele De Vita Conti

15 – 17 dicembre

L’INFERNO E LA FANCIULLA

Regia di Mariano Dammacco

28 dicembre – 7 gennaio 2018

LA CENA DEI CRETINI

di Francis Veber - regia Pistoiatriestino

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

12 - 31 dicembre

TICKET TO RIDE

Trilogia Beat - Regia di Emilio Russo

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d'Italia 1 - Tel. 02 88462320

9 dicembre ore 18

La Risonanza in Palazzina Liberty IL VIOLONCELLO SUL TRONO

Musiche di A. Vivaldi, G.P. Telemann, J.-B. Barrière, S. LanzettiAgnieszka Oszanca violoncelloPatrycja Domagalska clavicembalo

10 dicembre ore 10.45

Milano Classica. Stagione da cameraLA SCOZIA

Presentazione del nuovo CD DECCA del Trio Metamorphosi Monica Bacelli mezzosopranoTrio MetamorphosiMauro Loguercio violinoFrancesco Pepicelli violoncelloAngelo Pepicelli pianoforte

10 dicembre ore 16 e 21

Milano Classica e Il Clavicembalo VerdeGiornata mondiale per i diritti umaniCONCERTO DI NATALE

in collaborazione con l'Istituto Musicale Eu-ropeo di Milano e con le Civiche Scuole diMusica di Buccinasco e di CorsicoIngresso libero fino a esaurimento posti

12 dicembre ore 21

Milano Classica e PianoFriendsProgetto BoethiusCHRISTMAS CAROLS

Giovani talenti dell'Associazione Piano-Friends, pianoforteCon la partecipazione straordinaria di Yuri Bogdanov

15 dicembre ore 21

Associazione Culturale Fun LearningCONCERTO DI NATALE

Mariangela Franco violino e violaGianfranco Messina violino e pianoforteLuca Russo Rossi violoncelloMaria Pia Montelli contraltoMosè Franco bassoGruppo Cameristico Allegro

16 dicembre ore 21

Milano Classica e NovurgìaSCACCHIERA

Suoni del passato e del presenteCarla Savoldi e Dania Carissimi duo flautoe chitarraSamantha Filippone flauto

17 dicembre ore 10.45

Milano Classica. Stagione orchestraleMILANO FANTASTICA

La Milano musicale dei viaggiatori nelXVIII secoloDaniela Beltraminelli sopranoVanni Moretto direttore

17 dicembre ore 17

ORCHESTRA A PLETTRO CITTÀ DI MILANOCONCERTO DI NATALE

Musiche di C. Mandonico, A. Vivaldi, P.I.Čajkovskij, D. Cimarosa, L. Anderson, J.Strauss, R. MarencoAugusto Scibilia direttoreFrancesco Quaranta oboeFederico Almaviva mandolinoIngresso libero fino a esaurimento posti

20 dicembre ore 20.45

CENTRO CULTURALE SANT’EUFEMIAPASSIONI DI BELCANTO

Recital lirico “Dall'Aria d'Opera... alla Canzone Classica”Luca Bodini tenoreElisa Maffi sopranoYoko Takada sopranoLuigi Mascherpa pianoforte, direzione ar-tistica e arrangiamentiCommento del M° Aldo Masella, registalirico, scrittore, docente, giornalistaIngresso libero fino a esaurimento posti

21 dicembre ore 20.45

La Risonanza in Palazzina Liberty J.S. Bach – ORATORIO DI NATALE

Cantate 1-3Fabio Bonizzoni direzioneOre 19.45: Chiacchiere e bollicine

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58

Due proiezioni: ore 15.15 e ore 21.00 Il costo del biglietto singolo è di € 5,00

11 dicembre

SNOWDEN

di Oliver Stone

18 dicembre

IL CLIENTE

di Asghar Farhadi

8 gennaio 2018

THE FOUNDER

di John Lee Hancock

TEATRO COLLATEATRO SILVESTRIANUM

Via Maffei 29

Compagnia Colla di marionette e attoriIL MAGO DI OZ

di Frank BaumDal 2 al 10 dicembre - Repliche: sabato ore16.30 - domenica ore 15 e 17.30 - venerdì 8dicembre ore 16.30 - Dal 26 al 31 dicembre:spettacolo unico nel periodo natalizio ore16.30 - Info e prenotazioni tel. 0255211300

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - Tel. 333.5730340

16 dicembre ore 16

Mago Papillon presentaINCANTI DI BOLLE

di e con Mago Papillon - Per bambini dai 3anni in su

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - Tel. 02 36522916

Sabato 16 dicembre ore 16

Produzione Teatro Oscar DanzaTeatroLO SCHIACCIANOCI

Regia: Vera Di Marco – Drammaturgia: Da-niela Monico – Coreografie: Monica Ca-gnani - Dai 4 ai 10 anni

Un presepe vivente

Anche quest’anno l’oratorio AngeliCustodi organizza un presepe viventeitinerante per le strade e i cortili del

proprio quartiere, domenica 17 dicembreore 15.30. Il ritrovo è alla scuola delle suoreMantellate di via Vasari 16 presso il cui sa-lone del teatro sarà fatta la prima delle cinquetappe, la manifestazione proseguirà poi versola Cascina Cuccagna nelle cui corti verrà al-lestito un villaggio con gli antichi mestieri(visitabile anche prima dell’arrivo della ma-nifestazione), cercando di scaldarsi con delcaldo vin brulé. Dopo l’arrivo presso il sa-lone dell’Oratorio di via Colletta 21 ci si po-trà intrattenere con una calda merenda perscambiarsi gli auguri, chiacchierare e acqui-stare qualche regalo di Natale al mercatinocon espositori artigianali e commerciali delterritorio. Tutto questo sarà accompagnato dal tradi-zionale zampognaro e degli animali tipicidel presepe: l’asinello e le pecore. E poi an-cora pregheremo con le famiglie di originestraniera della comunità, leggeremo testi poe-tici e spirituali accompagnati dall’arpa, dalpiano, flauto dolce e dal clarinetto.Vi aspettiamo!

G.P.

TTEEAATTRRII

MMUUSSIICCAA

CCIINNEEMMAA

PPEERR BBAAMMBBIINNII

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16 dicembre 2017

LIBRERIA BIRDLANDvia Vettabbia 9

Mercoledì 13 dicembre ore 18Presentazione del nuovo libro di Giuseppe FerdicoJAZZ A MILANORelatore, il giornalista e critico musicale Anto-nino Di Vita di Jazz.it.

CHIESA B. V. ADDOLORATA Viale Ungheria 32

Giovedì 14 dicembre ore 21VESPRO DI NATALELe note per coro e strumenti musicali di Wolf-gang Amadeus Mozart e di Antonio Vivaldi, sialternano ai ricami musicali per sole voci diFranchino Gaffurio e Tomas Luis de Victoria. Canta il Gruppo Vocale Chanson d’Aube, di-retto dal Maestro Alberto Odone. Ingresso libero.

BEZZECCA L4BVia Bezzecca 4 – Tel. 02 86894433

Giovedì 14 dicembre ore 21Perché i Poeti? Francesco Tomada Rassegnacurata da Biagio CepollaroDomenica 17 dicembre ore 18Inaugurazione mostra fotografica Time took therest di Luca TaveraDomenica 17 dicembre ore 19.30Time (I’m not a victim) Festa di autofinanzia-mento: aperitivo + djset Martedì 19 dicembre ore 19Dell’eroico furore - Presentazione corso di scrit-tura poetica delle Fucine Letterarie

ASS. ROGOREDO MUSICA

15 dicembre ore 21Presso Chiesa Sacra Famiglia, via Monte PeralbaOMAGGIO A MOZARTI Fiati di Milano – Francesco Gioa, direttore

Ass. InCerchio

Presso Biblioteca Calvairate, via Ciceri Visconti 1Progettare per tempo il “Dopo di noi”: leggi,servizi, risorseVenerdì 15 dicembre ore 16-19Risorse economiche pubbliche a supporto del progetto di vitaA cura di: dottoressa Daniela Piglia, giurista,dottor Ignazio De Caro

Venerdì 22 dicembre ore 16-19Strumenti economici privati e assetti giuridico patrimonialiA cura di: avvocato Davide Bloise e Notaio,dottoressa Daniela Piglia, giurista

BIBLIOTECA CALVAIRATE Via Ciceri Visconti 1 – tel. 0288465801

16 dicembre ore 11Le elezioni di Babbo NataleUna divertente e insolita lettura, con accompa-gnamento musicale, a cura di Teatro InstabileQuick. Per bambini da 5 anni in su. È graditala prenotazione.

BIBLIOTECA OGLIO Via Oglio 18 - tel. 0288462971

16 dicembre ore 15.30Le bibliotecarie Grazia e Maria Grazia condur-ranno la lettura con laboratorio Babbo Natale… e le renne pigroneper bambini fra i 5 e i 9 anni.

ASS. OSTETRICHE F. MERATICorso XXII Marzo 25

16 dicembre ore 10Regole, No e capricci, genitori capaci di farsi ascoltareIncontro condotto da Consuelo Costa, pedago-gista ed educatriceIncontro gratuito con prenotazione obbligatoriaa [email protected]

TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - Tel. 02 87281266 /

333.5730340

Giovedì 7 dicembre ore 18ANDREA CHÈNIERProiezione della diretta della serata di inaugu-razione della stagione del Teatro alla Scala diMilano.Musiche di Umberto Giordano. Ingresso gra-tuito previo ritiro dei biglietti in Teatro.

12 dicembre ore 21SUPERDONNE!Storie e vite di super donne che hanno fatto lascienza - di e con G.Greison. Ingresso 7€

WOW SPAZIO FUMETTOViale Campania 12

7 dicembre dalle ore 17.30Proiezione in diretta dell’opera ANDREA CHÈNIER Ingresso libero con prenotazione obbligatoria(02 49524744)

2 dicembre - 11 febbraio 2018La Rivoluzione Francese a fumetti da AndreaChènier a Lady OscarMostra-evento in occasione della Prima della ScalaOrario: da martedì a venerdì, ore 15-19; sabatoe domenica, ore 15-20; lunedì chiuso. Aperturestraordinarie: 7-8 dicembre; 6 gennaio. Chiu-sure: 24-25-26 dicembre; 31 dicembre e il 1°gennaio.

Fino al 25 febbraio 2018SOGNO E AVVENTURA80 anni di principesse nell’animazione Disneyda “Biancaneve e i Sette Nani” a Disney Frozen

SPAZIO HAJECHVia Camillo Hajech 27 - Tel. 02.713443

Fino al 15 dicembre da lunedì a venerdì 9.30/15Mostra storica sui “colori”PRINCIPIO DEL GIORNO. BIANCO E NEROOpere di: Paolo Barrile, Giancarlo Bulli, PinoDi Gennaro, Jorge Eielson, Terenzio Eusebi,Loi di Campi, Bruno Mangiaterra, ArmandoMarrocco, Vincenzo Mascia, Kyoji Nagatani,Tony Tedesco, Antonio Teruzzi, Jorrit Tornquist,Arturo Vermi.

SALA PARROCCHIALES.S. NEREO E ACHILLEO

Viale Argonne 56

Venerdì 8 dicembre 8.30-13 / 15-19LA NATIVITÀ NEI PRESEPIEsposizione e vendita: una scelta per ritrovarela tradizione o scoprire momenti di arte con-temporanea.

IL CLAVICEMBALO VERDEMUNICIPIO 4

GRANDE NATALEDomenica 10 dicembre ore 16 Chiesa di San Nicolao della Flue, via Dalmazia 11 CORALI E COLONNE SONOREper coro e accompagnamento strumentale

domenica 17 dicembre ore 16 Chiesa di San Luigi, Piazza San Luigi DA BACH AI BEATLESper quartetto d’archi e voci liricheIngresso libero. Al termine di ogni concertobrindisi & panettone

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - Tel. 02 36522916

Presso la Parrocchia di San Pio V, via Lattanzio 60 Martedì 12 dicembre ore 21CONCERTO D’AVVENTOOrchestra: Accademia Musica Sacra di Milano- Direttore: Maestro Diego Montrone.Ingresso gratuito

EEVVEENNTTII AMICI DELLA CITTÀ DI VIZZINI

Sabato 16 dicembre ore 17

Sala Concilio San Nicolao della Flue, via Dalmazia 11 Inaugurazione della rassegna di pittura dei soci Assovizzini ARTE SACRA

La rassegna è aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2018

OTTAVA NOTAvia Marco Bruto 24 - Tel. 02 89658114

Sabato 16 dicembre nel pomeriggio

FESTA IN PIAZZA ARTIGIANATO

Musica, bancarelle, clown17 dicembre ore 16.30

DANZE DI CARTA

Spettacolo di e con Silvia Zerbeloni e SilviaMartinoli - Ingresso euro 5,0019 dicembre ore 21

Concerto del coro di Ottava Nota

Ingresso a offerta libera

CENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESE

Viale Lucania 18

16 dicembre – 7 gennaio 2018

NATALE CON L’ARTE

Mostra collettiva di Pittura, Scultura e CeramicaInaugurazione: 16 dicembre ore 16.30 con rinfrescoOrari di apertura: festivi e prefestivi 15-18.30

PARROCCHIA S. M. SUFFRAGIO

Corso XXII Marzo 23

Sabato 16 dicembre ore 20.45

CONCERTO DEL CORO CET

AREA M

STELLE DI NATALE IN JAZZ

A Santa Giulia e Rogoredo16 dicembre ore 15-19

Presso l’isola pedonale di via Cassinari JAZZ GROUPS

del Conservatorio Giuseppe Verdi

22 dicembre ore 21

Parrocchia Sacra Famiglia, via Monte Peralba 15MONK FOR TWO

Tino Tracanna (sax) e Oscar Del Barba (tastiere)Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

IL GIARDINO DELLE CULTUREVia Morosini, ang. Bezzecca

Sabato 16 dicembre dalle 10 alle 18

POP CORN GARAGE MARKET

Domenica 17 dicembre dalle 10 alle 13

LIBRI IN LIBERTÀ

Scambio libri al Giardino

Domenica 24 dicembre ore 22

PRESEPE VIVENTE

da Piazza del Suffragio al Giardino delle Culture

GIACIMENTI URBANI

16 - 17 dicembre

SPAZIO TUTTOGRATIS

presso la portineria di via Mompiani 10 e pressolo Spazio di Ospitalità Solidale di via Masperoangolo via del Turchino.Venerdì pomeriggio 17 dicembre è possibileesclusivamente portare oggetti, nelle altre duegiornate vige il principio del dono. Sarà pos-sibile prendere, ma anche portare oggetti in buo-

ne condizioni e selezionati e oggetti non troppovoluminosi. Non si ritirano enciclopedie, tele-visori a tubo catodico, videocassette; si può con-segnare fino a domenica mattina. Si possonoprendere fino a cinque pezzi. [email protected]

CC INSIEMEVia Dei Cinquecento 1

Domenica 17 dicembre ore 16

Chiesa di S. Michele Arcangelo e S. Rita, Piaz-zale Gabrio Rosa RASSEGNA ORGANISTICA - Direttore arti-stico: Andrea TrittoConcerto di RAFFAELE BERNOCCHI

Organo F.lli Costamagna (1962) Ingresso libero

SPAZIO CLASSICAVia Ennio 32

Domenica 17 dicembre ore 18

CONCERTO DEL DUO ALTERNO formato da Ti-ziana Scandaletti, soprano, e Riccardo Piacen-tini, pianoforte. Verranno proiettate anche foto e immagini.

ASSOCIAZIONE FORMICA

Domenica 17 dicembre ore 14.30

FESTA DI NATALE

Presso l’Associazione Luisa Berardi, via degli Etruschi 5

ASS. L’IMMAGINE

19 dicembre ore 20.45

Via Martinengo 12 PRESEPE VIVENTE

BAGNI MISTERIOSIVia Carlo Botta 18 – Tel. 02 59995206

www.bagnimisteriosi.it

7 dicembre - 28 gennaio 2018

STAGIONE INVERNALE DEI BAGNI MISTERIOSI

con l’apertura della patinoire galleggiante econ spettacoli, laboratori, mercatini, giochi, sto-rie, pattinaggio e tanta musica.Orari: feriale 16.30 - 19.30 - festivo 10.30 -19.30 (si intendono festivi i sabati e le dome-niche nonché il periodo compreso tra il 23 di-cembre e il 7 gennaio). Martedì chiuso.Inaugurazione: 7 dicembre a ingresso libero

GALLERIA D’ARTE GAVIOLI Viale Monte Nero 68 - tel. 02.5453848

3-24 dicembre

APPUNTAMENTO CON L’ARTE

Ajmone, Aprile, ArPino, Brambati, Brindisi,Castrovilli, Cassinari, Cingolani, Consadori,Conversano, Gusmeroli, Migneco, Pastorio,Ranno, Spataro, Treccani. Acquarelli, dipinti, disegni, ceramiche, grafica.Orario: tutti i giorni 10-12 /16-19 Chiuso: lunedì mattina

CRAL COMUNE DI MILANOvia Bezzecca 24 – tel. 02 88454588

BALLARE CON IL C.R.A.L.

Tante e diverse discipline proposte dalla SezioneBallo del C.R.A.L.: Tango Argentino, BoogieWoogie, Liscio Unificato e Balli da Sala, danzecaraibiche e Latino Americano, Balli di gruppoe il texano Country Line Dance dove non è ri-chiesta la coppia. Inoltre serate danzanti conmusica cd e serate a tema con musica dal vivo.Contatti ai numeri 025456123 – 0288454588