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Pag. 118-125 8 LEZIONE PAUL CEZANNE PUNTINISMO E DIVISIONISMO

PAUL CEZANNE PUNTINISMO E DIVISIONISMO · di un unico punto di vista e quindi di una prospettiva univoca 4.Periodo sintetico (1888-1906), caratterizzato dalla semplificazione delle

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Pag. 118-125

8 LEZIONE

PAUL CEZANNE

PUNTINISMO E DIVISIONISMO

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PAUL CEZANNE 1839-1906http://www.ovo.com/paul-cezannehttp://www.youtube.com/watch?v=eh-S03tSsBE

E' il pittore francese più singolare ed enigmatico di tutta la pittura francese post-impressionista. Nato ad Aix-en-Provence, nel meridione della Francia, proviene da una famiglia benestante (il padre era proprietario della banca locale). Egli quindi ebbe modo di condurre una vita agiata, a differenza degli altri pittori impressionisti, e di svolgere una ricerca solitaria e del tutto indifferente ai problemi della critica e del mercato. Egli, infatti, nella sua vita, al pari di Van Gogh, vendette una sola tela, solo qualche anno prima di morire.

“L'arte è un'armonia parallela alla natura” L'artista ha il compito di realizzare sulla tela una sintesi tra ciò che la vera essenza delle cose e la sua personale percezione di esse:“La natura è sempre la stessa, ma nulla rimane di lei, di ciò che ci appare. L'arte deve darle il respiro della durata.

Le quattro fasi 1.Periodo romantico o fantastico (1860-70), basato sullo studio dei grandi maestri del passato 2.Periodo impressionista (1871-77), influenzato dall’attività pittorica degli impressionisti 3.Periodo costruttivo (1878-87), caratterizzato dall’abbandono di un unico punto di vista e quindi di una prospettiva univoca 4.Periodo sintetico (1888-1906), caratterizzato dalla semplificazione delle forme rese essenziali e da una tecnica pittorica simile all’abbozzo.

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PRIMO PERIODO

Il negro Scipione 1866 olio su tela

SECONDOPERIODO

La casa dell’impiccato ad Auvers 1872

•esposta alla prima mostra degli Impressionisti del 1874pittura en plein air•prospettiva non tradizionale con orizzonte alto grazie al quale si intravede il paese•pittura materica: aria resa quasi pesante e tangibile, pennellate pastose•uso di colori scuri e spenti al contrario degli Impressionisti.

-salda costruzione dei volumiinquadratura ravvicinata, gli edifici fanno da sipario alla veduta

-aggressiva stesura del colore e forti contrasti-accurata introspezione emotiva-monumentalità dell'immagine-attenzione alla resa della realtà

Romantico (o fantastico): contraddistinto da una materia pittorica tormentata e dai toni cupi.

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I giocatori di carte (1898, olio su tela, 47,5×57 cm, Musée d'Orsay, Parigi): rappresenta il peso, la forma plastica, il volume delle figure nella loro essenzialità geometrica che fa apparire i protagonisti rigidi ed assorti nel gioco. Anche in questo caso il colore interviene a dare pienezza alle forme e a dominare con le sue tonalità delle terre e sui marroni. I protagonisti sono rappresentati quasi come manichini: le forme geometriche (le gambe del tavolo, i cappelli o le maniche) sono esagerate.

TERZOPERIODO

I giocatori di carte, 1890-92 • assenza di aspetti sociali o simbolici • riconduzione degli oggetti a forme geometriche semplici • utilizzo di panneggi metallici • contrapposizione dei colori.

Tutto in natura è formato da cilindro, sfera e cono. (Emile Bernard)

Cézanne comprende che ogni figura tende a presentarsi nelle modalità che la rendono meglio leggibile ed evidente, ovvero quella geometrica.

Il superamento dell'impressionismo e il passaggio allo stile definito "costruttivo" è testimoniato da Il ponte di Maincy, dipinto intorno al 1879-80). Il cambiamento più evidente si avverte nella pennellata piatta dai segni fitti, regolari e paralleli che danno struttura alle forme. Le tonalità, quasi monocrome, non sono più separate dal disegno dei profili, ma si fondono e creano una perfetta unità tra oggetti e spazio circostante, al punto che il paesaggio appare un blocco impenetrabile e tutti gli elementi naturali sembrano solidificati, inclusa l'acqua in cui si riflettono il ponte e i suoi sostegni in muratura. Il motivo dello specchiarsi delle cose nell'acqua viene adottato dall'artista appositamente per annullare il piano orizzontale e schiacciare lo spazio portando gli elementi del fondo in primo piano; in questo modo si impedisce la fuga prospettica delle linee verso la profondità e anzi si rovescia tutto in avanti, anche grazie ai due tronchi posti sulla sinistra. Il Ponte di Maincy, 1879

-PENNELLATA PIATTA-SEGNI FITTI E REGOLARI E PARALLELI

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Paul Cézanne, “Le grandi bagnanti”, Pennsylvania.

Paul Cézanne, “Le grandi bagnanti”, Londra.

“Le grandi bagnanti”, cm. 208 x 249 Filadelfia Museum of Art

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La scena si svolge in una radura, dove quattordici donne, divise in due gruppi distinti, si concedono un momento di svago dopo il bagno. Cezanne ha disposto le figure in un arioso paesaggio, esteso in lontananza e aperto su un prato inframmezzato da un boschetto, al di là del quale lo sguardo è portato a spaziare verso l’alto, in direzione del cielo.

I tronchi d’albero che si inarcano fino a toccarsi fungono da quinte laterali e formano un triangolo, la cui base è costituita dal ruscello e il cui vertice è collocato fuori dal quadro, un espediente usato dall’artista per dilatare lo spazio pittorico. In corrispondenza dell’asse centrale del triangolo l’artista ha situato una nuotatrice in mezzo al fiume e due figure in piedi sulla sponda opposta; in primissimo piano, invece, le tre donne accovacciate stendono le braccia quasi a voler sistemare un panno bianco appena accennato. I gruppi di donne compongono con i loro arti e alcune linee del paesaggio naturale due piccole piramidi. Ciascuna di esse è disposta secondo una diversa angolazione e un preciso equilibrio simmetrico,anche se le pose delle singole figure ricorrono identiche tra un’opera e l’altra. Questa sapiente disposizione dimostra che Cezanne non disegnava più riprendendo la modella dal vivo, ma rielaborava vecchi studi compositivi eseguiti dal vero negli anni della sua formazione accademica.

Nonostante la classicità delle posture, i nudi hanno proporzioni ingigantite, fuori scala, ed esprimono una forza primitiva, quasi animalesca. Il disegno dei volti è sgraziato e incompiuto, i corpi imponenti e scultorei sono contornati da linee nere spezzate che non chiudono le forme, ma fanno sì che tutto si fonda insieme: carne, terra, corteccia, vegetazione, aria, acqua.

La ricerca di una nuova armonia tra l’uomo e la natura. In realtà, nell’ottica di Cezanne, il problema del significato può anche essere secondario. Prevalente è il problema della pittura e del nuovo linguaggio che egli sperimenta. La pittura di Cezanne, qui più che altrove, si mostra come ricerca di insieme e non di particolari: la donna accovacciata a sinistra non ha neppure il volto. Ma ciò che l’artista cerca è rendere l’emozione della visione solo attraverso la stesura di colori su una superficie, senza altra preoccupazione relativa alla verosimiglianza.

Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore dedicò a questo soggetto un intero ciclo, come aveva fatto Renoir. È la tela più grande mai dipinta da Cézanne, che la elaborò per sette anni nello studio che aveva ai Lauves, ed è la prima delle tre versioni giudicate conclusive del tema delle bagnanti. La luminosità è resa da incrostazioni di colore sovrapposto a strati. Le linee nere che disegnano nettamente i contorni fanno risaltare i corpi in modo quasi scultoreo. La scena è fortemente evocativa e carica di mistero e di energia.

La gamma dei colori è ridotta alle sfumature di ocra, lilla e verdi, mentre l'architettura del dipinto è scandita da due gruppi di figure, e due quinte arboree, che aprono una profondità centrale vuota. I dipinti delle Bagnanti saranno fondamentali per la storia dell'arte successiva, influenzando profondamente tutti i protagonisti delle avanguardie, da Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

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PUNTINISMO IL PUNTINISMO

I

-NASCE IN FRANCIA VERSO IL 1885

Ê

-SI DIFFUSE IN SEGUITO ALLE ORMAI NOTE TEORIE SULLA “PERCEZIONE VISIVA” E SUL ”COLORE”

C

-E' IL LOGICO PROSEGUIMENTO DEL MOVIMENTO “IMPRESSIONISTA”

E

-I TEMI PITTORICI SONO: IL PAESAGGIO, VITA ALL'ARIA APERTA, MOMENTI SPENSIERATI

SINTESI TEORICA• IL COLORE LOCALE NON ESISTE, OGNI COLORE E' INFLUENZATO DA QUELLOPOSTO ACCANTO....• I COLORI NON DOVRANNO ESSERE MESCOLATI, MA ACCOSTATI...• IN TAL MODO SI FAVORISCE IL “CONTRASTO SIMULTANEO”

Gli artisti puntinisti applicano le teorie sul colore in modo quasi ossessivo e scrupoloso, utilizzano piccoli punti anche per realizzare opere di grandi dimensioni. I loro sforzi vertono a verificare e sperimentare quanto sostenuto dagli scienziati , i quali sostengono che il “colore locale” non esiste, perché influenzato da quello che lo affianca. Elemento determinante per la pittura puntinista è il “contrasto simultaneo”, quel fenomeno ottico che consiste nell' immaginare un colore complementare se si costringe l’occhio a guardare un colore unico (ricordati il quadratino grigio con la cornice gialla, il grigio dopo un po sembra viola, ed il viola è il complementare del giallo).Tecnicamente l’artista non mescola il colore sulla tavolozza ma lo usa puro e a piccoli punti accostati, il risultato è che l’effetto visivo risulterà di notevole luminosità.Il difetto di questa tecnica però stà nel fatto che il “punto” per sua definizione è statico, quindi l’opera risulterà statica, anche se si riprodurrà una scena di movimento.

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-IL COLORE NON SARA' MESCOLATO SULLA TAVOLOZZA MA SULLA “RETINA” DELL'OSSERVATORE

-PER OTTENERE TALI EFFETTI E' NECESSARIO REALIZZARE L'OPERA CON PICCOLI PUNTI DI COLORE PURO (NON MESCOLATO) ACCOSTATI.

-L'OPERA PRODURRA' UNA ECCEZIONALE LUMINOSITA'

-UNA CARATTERISTICA NEGATIVA DELLA PITTURA PUNTINISTA E' LA STATICITA'

-UNA DIMENSIONE “STATICA” QUINDI LE OPERE PUNTINISTE RISULTANO FERME NELLO SPAZIO.

I MAGGIORI ESPONENTIGEORGE SEURAT- PARIGI 1859- 1891PAUL SIGNAC -PARIGI 1863-1935

DIVISIONISMOIn Italia, verso il 1890, gli artisti italiani sposano le teorie del colore su cui si basa la pittura puntinista, ma la loro applicazione non è molto ortodossa, o non così scrupolosa come in Francia. La sostanziale diversità culturale tra i due paesi non consente di applicare quelle regole in egual modo.

In Italia, l'approdo dell'applicazione sulla tela dei colori puri, non è legata unicamente alle nuove scoperte scientifiche, ma all'evoluzione dello stile antiaccademico della Scapigliatura Lombarda che, per la tecnica pittorica caratterizzata da contorni sfumati, colore spumoso, forte contrasto chiaroscurale, viene accostata all'Impressionismo, da cui se ne diversifica per l'acuta sensibilità e l'intimismo dell'interpretazione.

Dal punto di vista tecnico i Divisionisti cercano di realizzare gli stessi risultati, non attraverso puntini accostati, ma da filamenti irregolari che si accostano o si sovrappongono, secondo una prassi che si evolverà verso il dinamismo futurista.

Ricerca del vero e della lucedue direzioni: 1 simbolista(Segantini e Previati) 2 forte impegno sociale (Pellizza da Volpeto)

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Un bagno ad Asnières GEORGES SEURAT 1883

Georges Seurat fu fortemente influenzato dalle opere di Piero della Francesca, l’influenza di quest’ultimo si percepisce in Un bagno ad Asnières. Le caratteristiche che Seurat riprese da Piero della Francesca sono: -l’immobilità assoluta -il silenzio in cui vengono bloccati i gesti-la luminosità cristallina-la riduzione di ogni elemento compositivo a forme geometriche-la linea che definisce nettamente le parti e le corrispondenze interne tra i colori che danno evidenza ai volumi.

In primo piano è rappresentato il momento di svago di alcuni operai lungo la Senna, mentre in lontananza si vedono il ponte ferroviario e la periferia industriale della cittadina di Clichy.

Ciò che immediatamente colpisce è la grande luminosità del quadro, ottenuta mediante una tecnica pittorica complessa che alterna ampie stesure di colori puri in contrasto a rapidi tocchi intrecciati. Seurat iniziò a utilizzare la tecnica puntinista nel berretto arancio del ragazzo in acqua, delineato da puntini gialli e azzurri. Il senso di severa compostezza e statuaria maestosità che scaturisce dall’opera è dato dall’ordine geometrico e dalla perfetta armonia delle linee orizzontali, diagonali e verticali.

Già il fatto di poter confrontare Seurat con Piero della Francesca ci dice tanto sulla distanza che separa l’artista francese dai pittori impressionisti. La sua pittura, pur cogliendo quella stessa spensierata modernità condivisa dagli impressionisti, giunge ad esiti complessivamente classici, dove la rivoluzione del "puntino" non stempera l’assoluta staticità dell’immagine.

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Una domenica alla Grande Jatte GEORGES SEURAT 1884-1886L'organizzazione dello spazioL'opera è organizzata secondo precise regole geometriche, a partire dalla simmetria rispetto all'asse centrale, identificabile nella donna con la bambina e con l'ombrello rosso, l'unica in posizione frontale. Lei è il perno su cui ruota tutta la scena.

Le formeLe figure sono quasi in forma geometrica, come appare evidente nella vicinanza della donna centrale alla figura di un cilindro.La composizione è un incrocio di linee verticali (le figure in piedi, gli alberi) e orizzontali (le ombre sul prato). Per spezzare l'ortogonalità, sono state introdotte linee oblique.

Il coloreIl colore è scomposto in una fitta trama di punti, stesi con assoluta precisione scientifica. Un'ampia zona d'ombra in primo piano aumenta la luminosità della parte in profondità.

Il successoQuando venne esposto per la prima volta, il dipinto fu accolto con sdegno dalla maggioranza dei pittori e dei critici, fieramente contrari alla tecnica rivoluzionaria di Seurat.

Olio su tela, è ambientata all'aria aperta (classici impressionismo), racconta un pomeriggio di festa (domenica pomeriggio) dei parigini che vanno a passeggiare in questa isola sulla Senna. È l'iconografia del tempo libero della gente di Parigi. È un quadro attentamente studiato, fatto da migliaia di puntini di colore dato puro sulla tela accostati l'uno all'altro, lavoro molto lungo e minuzioso durato 2 anni. Il quadro ha una figura centralizzata, gli elementi centralizzati del quadro sono la donna con la bambina per mano. In primo piano sulla dx c'è una coppia di borghesi vestiti in maniera molto elegante con la moglie in primo piano con una gonna chiara con le sottovesti, corpetto più scuro, cappello e ombrello scuro, è a braccetto con il marito (vestito elegante con un cappello), tiene al guinzaglio un cane. Sulla sx ci sono 3 persone con un cane (x dare equilibrio), 2 maschi ed una femmina, tutti e 3 seduti, svolgono diverse attività (donna ricama, uno guarda l'orizzonte e l'altro fuma una lunga pipa); la donna probabilmente è la moglie di uno dei due uomini. Dietro di loro c'è un cane scuro. Diversi personaggi fanno diverse attività, si riposano, passeggiano, leggono, suonano strumenti musicali, raccolgono fiori, i bimbi giocano, contemplano l'acqua, amoreggiano, aspettano di salire sulla barca, ecc. in un pomeriggio di tempo libero, di relax, domenica assolata sui bordi della Senna, ambiente molto bello, vi sono alberi che segnano anche loro con i personaggi le varie quinte spaziali, si vedono le fronde, la luce che arriva da questo ambiente e la maggior parte della scena è ambientata proprio sul prato dell'isola Jatte che termina in alto a sx come la sponda della Senna che da una linea diagonale che ci fa vedere lo specchio d'acqua sul quale ci sono barche, vele, innamorati che fanno delle romantiche passeggiate. Al fondo in alto si intravede l'altra riva della Senna dove incomincia la città di Parigi.

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Segantini Giovanni. Pittore (nato Arco 1858 - morto sullo Schafberg, Engadina, 1899). Con tecnica divisionista realizzò ampie composizioni di soggetto naturalista, caratterizzate da sfuggenti tagli prospettici e da pennellate a fibre lunghe di una luminosità cristallina. Negli ultimi anni di attività prolungati contatti con la secessione viennese lo aprirono alle suggestioni del simbolismo.

Ave Maria a trasbordo, di Giovanni Segantini, 1886Questo dipinto, oggi conservato a Sankt Moritz nel museo che porta il nome del pittore (in deposito dalla fondazione Otto Fischbacher di San Gallo), fu realizzato in due versioni, e questa risale al 1886. Il trasbordo è quello della famiglia dei pastori, padre, madre e figlioletto, che nella piccola imbarcazione trasportano un gregge di pecore da una riva all'altra del lago. "Ave Maria" fa riferimento al momento della giornata: l'Ave Maria è quella suonata, alle sei del pomeriggio, dal campanile del paesello che si vede in lontananza sulla sponda del lago. È un'opera che non contiene riferimenti a un'epoca o a un tempo ben precisi, per un effetto voluto e cercato dal pittore Giovanni Segantini, che proprio nel 1886 si era trasferito in Svizzera (tuttavia il soggetto del dipinto veniva affrontato per la prima volta quando il pittore risiedeva in Brianza). Un dipinto dall'atmosfera quindi sospesa, che ispira calma. L'opera rappresenta anche il primo esempio di pittura divisionista in Italia: il divisionismo, nato in Francia, era una tecnica pittorica che derivava dall'impressionismo e costruiva le immagini tramite piccole pennellate di colore puro affiancate, spesso puntiformi (e quando assumono carattere puntiforme, si parla anche di "puntinismo"). Tramite a questa tecnica, i pittori cercavano di trovare la massima luminosità e il massimo effetto realistico, consci anche dei recenti studi proprio sulla luce e sulla capacità di percepirla. Abbiamo un notevole esempio di tutto ciò nei riflessi dell'acqua attorno alla barca, che con il loro moto quasi circolare riflettono l'andamento delle pennellate con cui Giovanni Segantini ha dipinto il luminoso cielo al tramonto.

LE DUE MADRI 1889 Il quadro raffigura il tema della maternità, motivo universale, poeticamente semplice nei gesti ma di forte pregnanza simbolica nel valore che esprime: la mucca alla mangiatoia con accanto il suo vitellino addormentato sulla paglia e una giovane contadina che tiene in grembo il suo bimbo, insieme nella luce nativa della stalla:un ennesimo inno segantiniano alla maternità. Segantini ha voluto rappresentare il parallelismo tra una maternità umana e una maternità animale.La luce proviene da una rustica lampada a olio,appesa al soffitto, il cui vetro è ricoperto da un foglio di carta che ne vela il bagliore, accarezzando il bimbo addormentato, le fasce che lo avvolgono, il viso e le mani della madre assonnata ,così come i fianchi e le mammelle dell’animale che si nutre alla mangiatoia.Entrambe le madri sembrano dimentiche del loro piccolo,come a significare che la loro parte nel ciclo eterno si compie quasi a loro insaputa. I giochi di luce e buio, le tonalità calde permeano il dipinto di una intimità misteriosa.La formazione di Segantini nell'ambito della pittura naturalistica è evidente nella scelta del soggetto popolare e quotidiano e nell'interesse per lo studio degli effetti di luce.La difficoltà di realizzare una luminosità bassa, ma diffusa per tutto l'ambiente in modo che nessun dettaglio fosse avvolto dall'ombra, fu superata dal pittore con l'ausilio della tecnica divisionista, cioè con l'applicazione separata dei colori sulla tela in luogo del tradizionale impasto di pigmenti sulla tavolozza.

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Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901, inizialmente intitolato Il cammino dei lavoratori

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Nel 1901 Pellizza termina la sua opera più conosciuta, Il quarto stato. Il dipinto è considerato il manifesto dell'impegno sociale e umanitario del pittore, convinto che nella società del tempo l'artista avesse il compito di educare la popolazione, elevandola spiritualmente e culturalmente tramite l'arte. E' anche interessante, per la coincidenza di date, il riferimento al celebre discorso che Giolitti tenne alla Camera nel 1901, proprio sulla questione dell'ascesa politica delle classi popolari.L'opera, risultato di anni di duro lavoro, e preceduto da numerosi bozzetti e disegni preparatori, rappresenta una folla di contadini e lavoratori che avanza verso l'osservatore, emergendo dallo sfondo di un paesaggio indefinito dominato da tonalità cupe. In primo piano, dove si concentra una luce piena e calda, troviamo tre figure, due uomini e una donna con un bambino in braccio, che guidano il corteo. La scena è ambientata probabilmente nella piazza di Volpedo e i protagonisti del suo dipinto sono gli stessi abitanti che fungono da modello per l'artista.Questo dipinto si distacca dalle precedenti versioni per quanto riguarda il significato: mentre prima ciò che Pellizza voleva comunicare era una sorta di protesta sociale, qui intende celebrare l'affermazione di una nuova classe sociale, il proletariato, che consapevole della care i propri diritti sulla classe dominante nella società industriale, la borghesia. Nella composizione notiamo quindi due blocchi differenti: le tre figure in primo piano e la massa di lavoratori alle loro spalle.La donna con il bambino in braccio ha il volto della moglie di Pellizza, Teresa, e con il suo gesto sembra invitare la folla a seguirla; il movimento del corpo è sottolineato dalle pieghe svolazzanti della veste, che si avvolgono intorno alle gambe. Al centro domina la scena quello che probabilmente è il leader della massa, un uomo che avanza tranquillo, con una mano in tasca e la giacca buttata sulle spalle, ed attira la nostra attenzione per il vivido colore rosso del suo panciotto, in netto contrasto con il bianco candido della camicia. Alla sua destra un altro uomo, con la giacca appoggiata sulla spalla sinistra, procede silenzioso e concentrato.I contadini sullo sfondo formano una specie di quinta teatrale, poichè sono disposti per la maggior parte sul piano frontale, ma ai lati sono leggermente avanzati; tutti i soggetti discutono tra di loro e e compiono gesti molto naturali, come proteggersi gli occhi dal sole, portare un bambino in braccio, o semplicemente volgere avanti lo sguardo: tutto ciò sta a dimostrare il grande studio dal vero che ha compiuto l'autore prima di realizzare quest'opera.In questo dipinto la tecnica divisionista di Pellizza trova la sua più alta espressione. Nel tentativo di ottenere la massima luminosità possibile, egli concentra nel primo piano una gamma cromatica chiara, con una netta prevalenza di toni caldi, ocra e rosati, che rendono più vivo il riflesso della luce attraverso l'accostamento di colori, stesi attraverso i piccoli tocchi della tecnica divisionista.In questo quadro tutto contribuisce a rendere l'idea di compattezza e di unione di questa nuova classe sociale, che attraverso numerose lotte per i suoi diritti, otterrà una posizione politica di importante peso nella società moderna.Lo schieramento orizzontale delle figure, sviluppate secondo la composizione paratattica, rinvia da un lato, alla soluzione classica del fregio, dall'altro a una situazione molto realistica, che sembra ripresa direttamente da un episodio di protesta sociale. E' una soluzione conpositiva che associa il ricordo dei valori riferiti all'antica civiltà classica alla moderna consapevolezza dei propri diritti civili. La compattezza dei personaggi, gli atteggiamenti decisi e l'imponente procedere in avanti verso lo spettatore sono altri efficacissimi espedienti espressivi atti a creare l'effetto di una massa unica che avanza inesorabile, con chiare allusioni sia al valore di solidarietà sociale, sia alla presa di coscienza dalla propria forza politica da parte di tanti individui che si sentono sempre più una "classe sociale" capace di rivendicare i propri diritti.Altro riferimento fondamentale gia' apparso in Fiumana, è l'evocazione della Scuola d'Atene di Raffaello, soprattutto per l'armonia d'insieme e per quella particolare ricerca di naturalezza e semplicità a cui l'artista si è tanto dedicato, evidente anche nei bellissimi disegni preparatori.

Sebbene all'inizio "Il quarto stato" suscitò parecchie perplessità, sia nei critici che negli amici stessi di Pellizza, successivamente ha incontrato una enorme fortuna, grazie anche al messaggio sociale di cui è portatore.

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FONTI:

CARTACEE:LIBRO DI TESTOLE BASI DELL'ARTE 3 Bruno mondadori

INTERNET:http://doc.studenti.it/appunti/artehttp://it.wikipedia.orghttp://www.francescomorante.it/pag_3/3.htmhttp://www.geometriefluide.com/indice.asp?cat=itinerari_d_arte

FILE MULTIMEDIALI:http://www.youtube.com