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28 novembre 2012 il Corriere Tuscolano ALBANO Per il Comune, la questione rifiuti è “aria fritta” Autorizzato un impianto che brucerà altri oli esausti vegetali C on Determinazione Dirigenziale n.3698 del 4 giugno 2012, la Pro- vincia di Roma ha autorizzato la costruzione di un impianto che brucerà oli esausti vegetali (denominati ‘fonti rinno- vabile biomassa liquida’) quale fonte di alimentazione per produrre energia elet- trica, da realizzarsi nel comune di Albano Laziale, in via Cancelliera 14/ B 0041. Un impianto di potenza pari a 350 Kwe, costituito da un gruppo elettrogeno da 0,350 Mwe in esercizio continuo, compo- sto da 2 bancate a V da 6 cilindri, ognuna con ciclo Diesel a quattro tempi, iniezio- ne diretta a turbine con intercooler. Per le fasi di avviamento/spegnimento del motore è previsto un serbatoio di gasolio ausiliario da 5000 litri, adiacente a quel- lo dell’olio vegetale. E nel documento si parla chiaramente di “concentrazioni de- gli ossidi di azoto e polveri prodotte nella combustione”. Nonostante l’assordante (voluto) silenzio della Amministrazione Comunale, alcuni cittadini sono riusciti a sapere questa notizia, purtroppo in ritardo, poiché a quanto pare sarebbero ormai sca- duti i termini per intraprendere un’ azione legale come previsto da normale prassi. Difatti, secondo quanto si legge alla fine della Determinazione firmata dal Dirigen- te Dr. Antonio Capitani, Avverso la pre- sente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. Competente o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato, nel termine rispettivamente di sessanta e centoventi giorni dalla pubbli- cazione all’Albo Pretorio della Provincia di Roma del presente provvedimento”. Inoltre viene sottolineato che “ai sensi del Decreto Legislativo 387/03 la presente au- torizzazione ha efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibi- lità dei lavori”. E allora perché da giugno a oggi, sul portale del sito del Comune di Albano non sono stati pubblicati avvisi, news, ordinanze da parte del Comune ri- guardo questa autorizzazione? Qualcuno però lo scorso 20 ottobre, in occasione del corteo cittadino contro l’inceneritore di Roncigliano, ha pensa- to di chiederlo allo stesso Nicola Marini, Sindaco di Albano nonché Farmacista di Cecchina, E cosi il Primo Cittadino, inter- vistato, alla domanda su come mai i citta- dini non ne sapessero nulla e come mai sia stata presa una decisione senza che fosse passata al vaglio del Consiglio Comuna- le, ha così risposto: Non c’era la necessi- tà di passare per il Consiglio Comunale. Intanto è un progetto portato avanti dalla Provincia di Roma a cui il Comune di Al- bano è stato invitato semplicemente come Ente territoriale competente. Noi doveva- mo esprimere un parere esclusivamente sulla regolarità urbanistica. Siccome è un impianto in zona industriale, non c’era nessun motivo per potersi opporre. Non c’erano motivazioni amministrative per poter dire di no. C’è stata la richiesta di un impianto industriale in zona industriale. Di conseguenza non si poteva non pren- dere atto di quanto richiesto dalla Provin- cia sull’impianto che, comunque, in base alle attuali normative, è a impatto zero, in quanto comunque di fatto è assimilabile all’utilizzo di energie rinnovabili”. Parole sconcertanti, declamate con di- sinvolta freddezza da chi, proprio in vir- tù della carica di sindaco, rappresenta la prima autorità sanitaria del territorio e proprio per questo ha il dovere legale di tutelare territorio e cittadinanza. Intanto va ricordato che è scientificamente dimostrata la tossicità di una tecnologia che prevede la combustione di oli, e nel- lo specifico in questione, trattandosi di oli esausti, essi rientrano nella categoria dei rifiuti (in questo caso anche ‘speciali’,) per cui verrebbero ‘smaltiti’ come nel caso dell’incenerimento. Poi però il sindaco Marini, con annessa Giunta, parte della quale sembrerebbe all’oscuro di tutto, è anche colui che invita tutta la cittadinanza di Albano al corteo del 20 ottobre con lo slogan ‘No all’inceneri- tore - Si alla salute’. Ci sono comunque altre importanti inesat- tezze da contestare al Dott. Marini, in base alle sue dichiarazioni. In primo luogo, il sito dove sorgerebbe la centrale elettrica non è il polo industria- le di Malagrotta, ma una zona nella quale sono presenti, oltre piccole e medie im- prese, soprattutto supermercati, pizzerie, bar, centri commerciali, uffici, studi, abi- tazioni, luoghi di culto, case di riposo per anziani (!), scuole, più tutta quella gente che quotidianamente vi si reca dall’ester- no. Di conseguenza il termine ‘industriale’ non comporta necessariamente la presen- za di camini, ciminiere e fumi, ma può prevedere stabilimenti e magazzini senza emissioni. Ma anche se si fosse in presen- za di industrie inquinanti, il buon senso dell’amministrazione comunale, in virtù del ‘principio di precauzione’ eviterebbe di aumentare un ulteriore stato di punto di criticità dei fumi ed il conseguente sfora- mento di esso. In secondo luogo, trattasi di un progetto imprenditoriale di carattere economico- commerciale di privati tra privati (Società Agricola Olearia Archinà srl, Gains srl, Power Oil Sytstem srl, Parc04 srl) pre- sentato ad un Ente pubblico (la Provincia di Roma) che a sua volta lo ha presentato al Comune (Albano Laziale) nel quale ri- siede la proprietà privata degli impresari proponenti. Va da sé che un’Amministra- zione Comunale, secondo quanto previsto dalla normale procedura della legislazione vigente (sostenibilità ambientale, certifi- cati antimafia, valutazione epidemiologica delle Asl di competenza, ecc.) ha il diritto- dovere di accertarsi sui contenuti degli obiettivi economico-commerciali di terzi che vorrebbero operare sul territorio, con le relative ricadute economico-commer- ciali, sanitarie e ambientali. In terzo luogo, come si legge nella Deter- minazione dirigenziale, già da novembre 2011 c’è stato un fitto carteggio tra Enti proponenti l’impianto e la Giunta Comu- nale, con tanto di Conferenza dei Servizi finale tenutasi il 22 maggio 2012 a Roma, nella quale, come si legge dal verbale, l’Ufficio Ambiente e l’Ufficio Tecnico del Comune di Albano Laziale hanno rila- sciato parere favorevole dal punto di vista ambientale, urbanistico e edilizio, e “tra- scorso il termine stabilito per l’adozione della decisione conclusiva,non hanno co- municato il proprio motivato dissenso alla costruzione dell’impianto in questione”. Un sindaco che qualche mese prima e qualche mese dopo il 4 giugno 2012 de- clama sul sito web di Albano e sul mensile “AlbanoIn Comune” tutte le ‘grandi ini- ziative’ per la zona di Cancelliera: dalla ri- qualificazione dei Fontanili, all’apertura di una nuova farmacia, al patrocinio per la “1 ^ sagra della Bruschetta”, fino al progetto di costruzione del nuovo cimitero (!). Ricordo ancora la copertina del mensile ‘Albano In Comune’ del numero di dicem- bre, sulla quale campeggiava un grande al- bero di Natale con appesi i soliti progetti promessi anche in campagna elettorale, con tanto di auguri e firma del sindaco Marini a tutta la cittadinanza.(e nessuno si sarebbe immaginato il ‘regalo’ del bru- ciatore di olio esausto..) Ricordo anche la copertina di ‘Albano In Comune’ del mese di luglio, sulla quale lo stesso sindaco ri- tornava ad augurarci buone vacanze, con i soliti messaggi di speranza per un futu- ro tutto da riprenderci (con un bruciatore di olio esausto ...). Il tutto nascondendoci appunto la prospettiva di questo nuovo Ecomostro, e il tutto alla faccia di quan- to approvato in consiglio comunale e cioè dell’ultimo ‘gioiello’ amministrativo di Albano, il cosiddetto”Regolamento di par- tecipazione” di cui Marini ha declamato l’importanza fondamentale in quanto “fi- nalmente rende concreta e reale la parteci- pazione dei cittadini nel processo ammini- strativo, nella direzione della trasparenza e della condivisione” e che invitando i cittadini a conservarne copia “... perchè un domani abbiate lo strumento adeguato per essere parte attiva della vita democratica”. Elena Taglieri ([email protected]) Intelligenza Spirituale/Sociale S pesso siamo così presi da obiettivi materiali da trascurare (talvolta per intere generazioni!) la dimensione ampia della vita: la coscienza. Con l’at- tuale crisi sociale, tuttavia, molti ricomin- ciano a porsi le domande esistenziali, quelle attraverso cui si comprende il vero valore dell’esistenza. Ciò che è stato costruito dai nostri padri crolla, oppure velocemente si trasforma. Sgomenti, impauriti, perplessi o arrabbia- ti, possiamo non capire quanto spazio di manovra abbiamo e come usarlo. L’Intelli- genza Spirituale/Sociale ci offre un’ispira- zione nuova; amplia gli orizzonti interni, permettendoci di interpretare la realtà in modi diversi e più costruttivi. Così inizia il cammino alla ricerca del senso della pro- pria presenza nel mondo, nell’esatto ter- ritorio cui apparteniamo, verso il “cuore” dell’esperienza umana. Così giungiamo a percepire, gradualmente, che siamo un unico grande essere vivente. Scissi dalla nostra anima siamo solo corpi, equiparabili a macchine, automi, robot; in ogni momento, tuttavia, possiamo ricon- giungerci con la nostra voce interiore, e quando ci colleghiamo a tale fonte, intima ed eterna, diveniamo una forza della na- tura, capaci di gesti che lasciano impronte dorate nella società, migliorandola e ispi- rando anche gli altri. L’Intelligenza Spiri- tuale/Sociale è la facoltà che ci traghetta verso una consapevolezza più ampia, dell’interdipendenza tra tutte le forme di vita e dell’immenso potere trasformativo che hanno i nostri pensieri, parole e azioni quando nascono dall’amore. È Sociale poiché ci dà un’ampiezza e pro- fondità di orizzonti tale da poter trascen- dere il piano individuale; diveniamo così preziosissimi per il pianeta e l’umanità, aprendo degli spazi del nostro cuore che senza dubbio ci avvicinano alla felicità più rapidamente e sostanzialmente di quan- to possano fare una macchina, un abito nuovo o la carriera. Ilaria Cusano Creatrice del metodo S-Coaching® www.ilariacusano.com

Per il Comune, la questione rifiuti è "aria fritta"

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Articolo di Elena Taglieri pubblicato sul "Corriere Tuscolano" di novembre 2012 parla del progetto di costruzione di una centrale ad olio a Cancelliera la cui autorizzazione è stata tenuta nascosta alla cittadinanza di Albano da parte dell'Amministrazione Comunale

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novembre 2012ilCorriere Tuscolano ALBANO

Per il Comune, la questione rifiuti è “aria fritta”Autorizzato un impianto che brucerà altri oli esausti vegetali

Con Determinazione Dirigenziale n.3698 del 4 giugno 2012, la Pro-vincia di Roma ha autorizzato la

costruzione di un impianto che brucerà oli esausti vegetali (denominati ‘fonti rinno-vabile biomassa liquida’) quale fonte di alimentazione per produrre energia elet-trica, da realizzarsi nel comune di Albano Laziale, in via Cancelliera 14/ B 0041.Un impianto di potenza pari a 350 Kwe, costituito da un gruppo elettrogeno da 0,350 Mwe in esercizio continuo, compo-sto da 2 bancate a V da 6 cilindri, ognuna con ciclo Diesel a quattro tempi, iniezio-ne diretta a turbine con intercooler. Per le fasi di avviamento/spegnimento del motore è previsto un serbatoio di gasolio ausiliario da 5000 litri, adiacente a quel-lo dell’olio vegetale. E nel documento si parla chiaramente di “concentrazioni de-gli ossidi di azoto e polveri prodotte nella combustione”. Nonostante l’assordante (voluto) silenzio della Amministrazione Comunale, alcuni cittadini sono riusciti a sapere questa notizia, purtroppo in ritardo, poiché a quanto pare sarebbero ormai sca-duti i termini per intraprendere un’ azione legale come previsto da normale prassi. Difatti, secondo quanto si legge alla fine della Determinazione firmata dal Dirigen-te Dr. Antonio Capitani, Avverso la pre-sente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. Competente o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato, nel termine rispettivamente di sessanta e centoventi giorni dalla pubbli-cazione all’Albo Pretorio della Provincia di Roma del presente provvedimento”.Inoltre viene sottolineato che “ai sensi del Decreto Legislativo 387/03 la presente au-torizzazione ha efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibi-lità dei lavori”. E allora perché da giugno a oggi, sul portale del sito del Comune di Albano non sono stati pubblicati avvisi, news, ordinanze da parte del Comune ri-guardo questa autorizzazione? Qualcuno però lo scorso 20 ottobre, in occasione del corteo cittadino contro l’inceneritore di Roncigliano, ha pensa-to di chiederlo allo stesso Nicola Marini, Sindaco di Albano nonché Farmacista di Cecchina, E cosi il Primo Cittadino, inter-vistato, alla domanda su come mai i citta-dini non ne sapessero nulla e come mai sia stata presa una decisione senza che fosse passata al vaglio del Consiglio Comuna-le, ha così risposto: Non c’era la necessi-tà di passare per il Consiglio Comunale. Intanto è un progetto portato avanti dalla Provincia di Roma a cui il Comune di Al-bano è stato invitato semplicemente come Ente territoriale competente. Noi doveva-mo esprimere un parere esclusivamente sulla regolarità urbanistica. Siccome è un impianto in zona industriale, non c’era nessun motivo per potersi opporre. Non c’erano motivazioni amministrative per poter dire di no. C’è stata la richiesta di un impianto industriale in zona industriale. Di conseguenza non si poteva non pren-dere atto di quanto richiesto dalla Provin-

cia sull’impianto che, comunque, in base alle attuali normative, è a impatto zero, in quanto comunque di fatto è assimilabile all’utilizzo di energie rinnovabili”.Parole sconcertanti, declamate con di-sinvolta freddezza da chi, proprio in vir-tù della carica di sindaco, rappresenta la prima autorità sanitaria del territorio e proprio per questo ha il dovere legale di tutelare territorio e cittadinanza.Intanto va ricordato che è scientificamente dimostrata la tossicità di una tecnologia che prevede la combustione di oli, e nel-lo specifico in questione, trattandosi di oli esausti, essi rientrano nella categoria dei rifiuti (in questo caso anche ‘speciali’,) per cui verrebbero ‘smaltiti’ come nel caso dell’incenerimento.Poi però il sindaco Marini, con annessa Giunta, parte della quale sembrerebbe all’oscuro di tutto, è anche colui che invita tutta la cittadinanza di Albano al corteo del 20 ottobre con lo slogan ‘No all’inceneri-tore - Si alla salute’. Ci sono comunque altre importanti inesat-tezze da contestare al Dott. Marini, in base alle sue dichiarazioni.In primo luogo, il sito dove sorgerebbe la centrale elettrica non è il polo industria-le di Malagrotta, ma una zona nella quale sono presenti, oltre piccole e medie im-prese, soprattutto supermercati, pizzerie, bar, centri commerciali, uffici, studi, abi-tazioni, luoghi di culto, case di riposo per anziani (!), scuole, più tutta quella gente che quotidianamente vi si reca dall’ester-no. Di conseguenza il termine ‘industriale’ non comporta necessariamente la presen-za di camini, ciminiere e fumi, ma può prevedere stabilimenti e magazzini senza emissioni. Ma anche se si fosse in presen-za di industrie inquinanti, il buon senso dell’amministrazione comunale, in virtù del ‘principio di precauzione’ eviterebbe di aumentare un ulteriore stato di punto di criticità dei fumi ed il conseguente sfora-mento di esso.In secondo luogo, trattasi di un progetto imprenditoriale di carattere economico-commerciale di privati tra privati (Società Agricola Olearia Archinà srl, Gains srl, Power Oil Sytstem srl, Parc04 srl) pre-sentato ad un Ente pubblico (la Provincia di Roma) che a sua volta lo ha presentato al Comune (Albano Laziale) nel quale ri-siede la proprietà privata degli impresari

proponenti. Va da sé che un’Amministra-zione Comunale, secondo quanto previsto dalla normale procedura della legislazione vigente (sostenibilità ambientale, certifi-cati antimafia, valutazione epidemiologica delle Asl di competenza, ecc.) ha il diritto-dovere di accertarsi sui contenuti degli obiettivi economico-commerciali di terzi che vorrebbero operare sul territorio, con le relative ricadute economico-commer-ciali, sanitarie e ambientali.In terzo luogo, come si legge nella Deter-minazione dirigenziale, già da novembre 2011 c’è stato un fitto carteggio tra Enti proponenti l’impianto e la Giunta Comu-nale, con tanto di Conferenza dei Servizi finale tenutasi il 22 maggio 2012 a Roma, nella quale, come si legge dal verbale, l’Ufficio Ambiente e l’Ufficio Tecnico del Comune di Albano Laziale hanno rila-sciato parere favorevole dal punto di vista ambientale, urbanistico e edilizio, e “tra-scorso il termine stabilito per l’adozione della decisione conclusiva,non hanno co-municato il proprio motivato dissenso alla

costruzione dell’impianto in questione”.Un sindaco che qualche mese prima e qualche mese dopo il 4 giugno 2012 de-clama sul sito web di Albano e sul mensile “AlbanoIn Comune” tutte le ‘grandi ini-ziative’ per la zona di Cancelliera: dalla ri-qualificazione dei Fontanili, all’apertura di una nuova farmacia, al patrocinio per la “1 ^ sagra della Bruschetta”, fino al progetto di costruzione del nuovo cimitero (!).Ricordo ancora la copertina del mensile ‘Albano In Comune’ del numero di dicem-bre, sulla quale campeggiava un grande al-bero di Natale con appesi i soliti progetti promessi anche in campagna elettorale, con tanto di auguri e firma del sindaco Marini a tutta la cittadinanza.(e nessuno si sarebbe immaginato il ‘regalo’ del bru-ciatore di olio esausto..) Ricordo anche la copertina di ‘Albano In Comune’ del mese di luglio, sulla quale lo stesso sindaco ri-tornava ad augurarci buone vacanze, con i soliti messaggi di speranza per un futu-ro tutto da riprenderci (con un bruciatore di olio esausto ...). Il tutto nascondendoci appunto la prospettiva di questo nuovo Ecomostro, e il tutto alla faccia di quan-to approvato in consiglio comunale e cioè dell’ultimo ‘gioiello’ amministrativo di Albano, il cosiddetto”Regolamento di par-tecipazione” di cui Marini ha declamato l’importanza fondamentale in quanto “fi-nalmente rende concreta e reale la parteci-pazione dei cittadini nel processo ammini-strativo, nella direzione della trasparenza e della condivisione” e che invitando i cittadini a conservarne copia “... perchè un domani abbiate lo strumento adeguato per essere parte attiva della vita democratica”.

Elena Taglieri([email protected])

Intelligenza Spirituale/Sociale

Spesso siamo così presi da obiettivi materiali da trascurare (talvolta per intere generazioni!) la dimensione

ampia della vita: la coscienza. Con l’at-tuale crisi sociale, tuttavia, molti ricomin-ciano a porsi le domande esistenziali, quelle attraverso cui si comprende il vero valore dell’esistenza.Ciò che è stato costruito dai nostri padri crolla, oppure velocemente si trasforma. Sgomenti, impauriti, perplessi o arrabbia-ti, possiamo non capire quanto spazio di manovra abbiamo e come usarlo. L’Intelli-genza Spirituale/Sociale ci offre un’ispira-zione nuova; amplia gli orizzonti interni, permettendoci di interpretare la realtà in modi diversi e più costruttivi. Così inizia il cammino alla ricerca del senso della pro-pria presenza nel mondo, nell’esatto ter-ritorio cui apparteniamo, verso il “cuore” dell’esperienza umana. Così giungiamo a percepire, gradualmente, che siamo un unico grande essere vivente.Scissi dalla nostra anima siamo solo corpi, equiparabili a macchine, automi, robot; in

ogni momento, tuttavia, possiamo ricon-giungerci con la nostra voce interiore, e quando ci colleghiamo a tale fonte, intima ed eterna, diveniamo una forza della na-tura, capaci di gesti che lasciano impronte dorate nella società, migliorandola e ispi-rando anche gli altri. L’Intelligenza Spiri-tuale/Sociale è la facoltà che ci traghetta verso una consapevolezza più ampia, dell’interdipendenza tra tutte le forme di vita e dell’immenso potere trasformativo che hanno i nostri pensieri, parole e azioni quando nascono dall’amore. È Sociale poiché ci dà un’ampiezza e pro-fondità di orizzonti tale da poter trascen-dere il piano individuale; diveniamo così preziosissimi per il pianeta e l’umanità, aprendo degli spazi del nostro cuore che senza dubbio ci avvicinano alla felicità più rapidamente e sostanzialmente di quan-to possano fare una macchina, un abito nuovo o la carriera.

Ilaria CusanoCreatrice del metodo S-Coaching®

www.ilariacusano.com