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Percorsi formativi 2015

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Corsi di formazione manageriale per imprese e persone. strumento concreto ed operativo per programmare le attività di formazione in azienda, offre una guida ad orientarsi nella complessità del mondo della formazione e conoscere più da vicino il ventaglio di opportunità proposte diventando anche un punto di partenza per costruire percorsi personalizzati e specialistici in collaborazione con i migliori esperti.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 1

LEVE PER UNA LEADERSHIP INDUSTRIALE

L’attuale necessità delle aziende industriali di rifocalizzarsi su prodotti e servizi ad alto valore aggiunto, per ripresentarsi o consolidarsi con maggiori “armi” competitive sia sui mercati internazionali che su quelli interni, porta necessariamente ad investire tanto sulla tecnologia quanto sul capitale umano, primo motore degli asset intangibili dell’impresa.

In tal senso anche tutta la politica comunitaria, e con essa la programmazione europea 2014-2020, promuove un sistema industriale competitivo che non risulti basato esclusivamente sulla riduzione dei costi dei prodotti, ma che si possa fondare sull’aumento del loro valore aggiunto attraverso traiettorie tecnologiche stabilite dalla Smart Specialisation Strategy. Si tratta di una strategia d’innovazione flessibile e dinamica, concepita a livello regionale ma valutata e messa a sistema a livello nazionale ed europeo, che si pone l’obiettivo di valorizzare le eccellenze, traducendolo a livello operativo nel rafforzamento di settori e/o nicchie di mercato per i quali il territorio dispone di chiari vantaggi competitivi o potenzialità di sviluppo.

Aumentare la capacità innovativa dei sistemi industriali regionali e incrementare la loro possibilità di rispondere alle sfide della società diventa il vero risultato cui tendere: in sintesi l’obiettivo è produrre e consegnare prodotti di alto valore con minor costo e minor tempo.

Ma tecnologie avanzate, materiali innovativi, sistemi produttivi più veloci richiedono in parallelo un investimento anche sulle risorse umane.

Fondazione Aldini Valeriani si inserisce in questo contesto offrendo alle aziende una leva ulteriore, quella della form-Azione, finalizzata a sviluppare il potenziale basato sulla conoscenza, accrescendo competenze e tools delle persone e coinvolgendole verso obiettivi di rafforzamento competitivo e diversificazione produttiva.

Attrezzare le persone per far fronte alla complessità ed adeguarsi ai velocissimi cambiamenti indotti dal mercato con servizi ad alta intensità di conoscenza: questa è la nostra sfida.

Sfida che richiede una radicale innovazione della formazione, una delle leve strategiche per una vera leadership industriale.

L’innovazione della formazione è una delle leve strategiche per una vera leadership industriale.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 32 p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014Città di Bologna

PERCORSIFORMATIVI 2015

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97

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6

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107

L’ARCHITETTURA FORMATIVA

LA METODOLOGIA

I VANTAGGI DELLE CONVENZIONI

EXECUTIVE PROGRAM

PROGETTAZIONE, INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTO

MANUTENZIONE

PRODUZIONE ACQUISTI

RISORSE UMANE

COMMERCIALE E MARKETING

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO

POST VENDITA

CROSS SKILLS

SOFT SKILLS E PROFESSIONAL TOOLS

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

INFORMAZIONI GENERALI

I NOSTRI CLIENTI

Page 4: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 54

Indice analitico

Costruisci il tuo percorso: Responsabile tecnico sviluppo prodotto Progettista di macchine e sistemi di automazione

Modelli di sviluppo prodotto Design for... Cost, Manufacturing, Assembly, MaintenabilityProblem Solving in progettazioneR&D and EVAProgettazione e gestione ATEXProgettazione di sistemi oleodinamiciProgettazione e programmazione di architetture PLC e Motion ControlDirettiva MacchineProgettazione impianto elettrico macchine automaticheMachine VisionPrototipazione Virtuale di macchine automaticheMateriali innovativi per l’automazioneProject Portfolio ManagementAdditive Manufacturing

Progettazione Innovazionee sviluppo nuovo prodotto

5456

5859606162636465666768697071

CPO Chief Procurement Offi cerTE&MA Technical Execution & Management AccountabilityPMP® PROGRAM Project Management Professional ProgramFinancial Accounting ProgramMisurare la competitività di una SUPPLY CHAIN

1319293745

Executive Program

Produzione Acquisti Costruisci il tuo percorso: Operation Manager

TPS - Toyota Production SystemLOS - Lean Offi ce SimulationIl metodo 5S e il Visual ManagementSMED: riduzione dei tempi di attrezzaggioPianifi cazione, programmazione e schedulazione della produzioneLean Production e Lean Simulation GameLean 6 Sigma Green Belt e Black BeltAcquisti internazionaliValutazione dei fornitori e approvvigionamenti

84

868788899091929495

Risorse Umane Costruisci il tuo percorso: Responsabile Risorse Umane

Amministrazione del personale e gestione delle buste paga Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioniIl budget del personaleJobs Act: ...applicazioniPolitiche motivazionali, Diversity Management e sistemi incentivanti

98

100102103104105

Commerciale e Marketing Costruisci il tuo percorso: Responsabile commerciale marketing

Strategie di vendita per tecniciKey Account ManagementForecastingIl piano commercialeIl “Trade Finance” come fattore di successo commerciale dell’impresaPolitiche di PricingRealizzare la strategia di marketing e declinarla in un pianoMarketing MetricsIl lancio di nuovi prodottiLead generation

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Amministrazionefi nanza e controllo

Costruisci il tuo percorso: Responsabile amministrativo Controller

Contabilità generaleAnalisi di bilancioIl bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRSCome costruire un bilancio consolidatoSustainable Growth RatePrivaty EquityBudgeting Mission ControllingL’affi dabilità fi nanziaria, la pianifi cazione e la gestione della tesoreria aziendaleRecupero creditiOperazioni doganaliIVA: adempimenti e normative nei rapporti con l’esteroIncasso documentarioLa lettera di credito e la prassi bancaria internazionale

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Post Vendita Costruisci il tuo percorso: Responsabile Post Vendita

I contratti di servizio e di post venditaPianifi cazione e struttura dei servizi di post venditaProgettare e migliorare il Contact Center Il post vendita: innovare il servizio per creare reddittivitàCustomer Service: pianifi cazione e gestione dei ricambiCustomer Satisfaction: essere “Service Oriented”

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Bilancio per “non” specialistiFinanza per “non” Financial ManagerWTrain®: formazione formatoriMarketing per “non” Marketing Manager

Cross Skills

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Project Management BasicCapacità negoziali e successo nel businessManager & LeaderGestire il team per ottenere risultatiLa valutazione dei bisogni formativiComunicazione effi caceBusiness WritingParlare in pubblicoUDRIVE®: valutazione delle capacità managerialiI-Coach

Soft Skills e professional tools

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Costruisci il tuo percorso: Specialista di manutenzione

Gestione impianti oleodinamiciGestione impianti pneumaticiGestione PLC e sensoristicaTPM e OEEDiagnostica predittiva e monitoraggio dei sistemi industriali

74

7678798081

Manutenzione

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 76

L’ARCHITETTURA FORMATIVA

Complessità Competenza CambiamentoComplessità si declina oggi nell’essere multitasking. La professionalità deve poggiarsi su competenze che sempre più devono essere pluridisciplinari e interfunzionali, che tuttavia consentano di raggiungere l’eccellenza in specifiche funzioni. Il ciclo di vita delle competenze si è molto accorciato. Non è più possibile vivere di rendita. Le tecnologie, il confronto con attori internazionali, l’esigenza di essere sempre performanti impongono una adeguatezza di competenze non solo tecniche e specialistiche ma anche di tipo manageriale.

L’architettura formativa In che modo la nostra proposta formativa risponde a questa necessità? Una formazione che cambia e diventa continua, modulare e interdisciplinare.Perché si fonda su una architettura che permette un alto tasso di personalizzazione. Le aziende sono tutte diverse e così anche le persone che vivono nelle aziende. Non è più tempo di formazione standardizzata, la crisi ci costringe a portare soluzioni reali a problemi reali. Così ognuno potrà crearsi il proprio “percorso formativo” attraverso la costruzione di un piano di formazione personalizzato che risponde ai trend richiesti dal mercato:

- velocità per ottimizzare il tempo- efficacia per portare risultati - esperienzialità per coinvolgere, arricchire ed allenare- connessione per condividere in community professionali successi e contatti

Integrando le riflessioni sul metodo e sull’approccio alla form-Azione con l’osservazione quotidiana delle problematiche dell’impresa abbiamo sviluppato differenti linee di soluzioni formative:

Executive ProgramPer rispondere alla sempre più mirata domanda di formazione specialistica sui temi del Project Management, della Finanza, delle Skills Manageriali, degli Acquisti e della Supply Chain.

Per l’Internazionalizzazione, invece, seguiranno progetti mirati e specifici per aree paese su singole aziende o reti di impresa.

CrossPer fornire le conoscenze e le competenze interfunzionali. Questi corsi sono destinati a due diversi target: il primo è dato da tutti coloro che approcciano per la prima volta la materia con la finalità di diventare degli specialisti; il secondo fa riferimento a coloro che sono già formati per una determinata funzione e necessitano di conoscenze per poter interagire con le altre figure aziendali. Affinchè tutte le componenti dell’impresa procedano nella stessa direzione è necessario che abbiano delle competenze e un linguaggio di base tramite il quale intendersi.

Le brochure tematiche Architetture e training dedicati ad ambiti specialistici

Business EnglishPer far acquisire in modo rapido contenuti di particolare rilevanza per la comunicazione professionale e permettere lo sviluppo di conoscenze linguistiche, relazionali e culturali tali da sviluppare business internazionali.

Lab TECH Per offrire l’avanguardia tecnologica e formativa in ambito tecnico, nasce Lab TECH, il nuovo brand di Fondazione Aldini Valeriani dedicato ai training di tipo tecnico informatico svolti in moderni laboratori tecnologici dotati di attrezzature e macchine all’avanguardia per la formazione in ambito meccanico, elettronico, elettrotecnico, grafico e IT in collaborazione con l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del territorio. Tra le eccellenze, alcuni tra i migliori laboratori di Progettazione, Prototipazione virtuale, Stampa 3D, Controllo e Collaudo, Saldatura e CND.

In SicurezzaPer offrire una formazione coinvolgente e partecipativa che, pur rispondendo in modo adeguato e conforme alla normativa, favorisca la diffusione della cultura e dei valori della sicurezza, perché “Fare formazione” sulla sicurezza significa indirizzare le persone verso atteggiamenti adeguati e comportamenti preventivi sul posto di lavoro. In questo modo è possibile ridurre, oltre agli infortuni, i costi sociali e produttivi e i costi per minor controlli ed ispezioni.Fondazione Aldini Valeriani è soggetto riconosciuto “Ope Legis” ai sensi dell’art. 2 comma 3 del D.Lgs. 195/2003. In quanto struttura di prevalente emanazione dell’associazione datoriale Unindustria Bologna rientra tra i soggetti abilitati a programmare e gestire i corsi di formazione in ambito sicurezza normati dagli Accordi Stato-Regioni.

Outdoor e Indoor TrainingPer sperimentare direttamente comportamenti manageriali attraverso esperienze pervasive mutuate dallo sport, dal teatro e cucina. “Dimmi una cosa e me la dimenticherò. Fammela vedere e forse me la ricorderò. Coinvolgimi e non la dimenticherò mai”. (Confucio, pensatore)

Page 6: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 98

ATTIVITÀFORMATIVA

VIDEOE-LEARNING

PALESTRAESPERENZIALE

AULA IN VISUALTHINKING

STRUMENTIINFORMATICI

SKYPE CALL

AFFIANCAMENTO IN AZIENDA

LA METODOLOGIA

L’architettura formativa integra metodologie diverse per consentire un apprendimento più veloce ed effi cace, ottimizzando il ritorno rispetto ai tempi a disposizione. In primo luogo l’aula viene condotta in totale aderenza alle esperienze concrete; ogni partecipante riporta la propria esperienza e le proprie necessità, a partire dalle quali vengono operativamente declinati i concetti, i ragionamenti e l’uso degli strumenti operativi come, ad esempio, quelli informatici.

Affiancamento in housePossibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del corso. Il docente affi ancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifi co compito.

Visual ThinkingRappresentazione dei concetti usando diagrammi e disegni sulle lavagne a fogli mobili, per comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini. L’aula viene preceduta dalla somministrazione di video e pillole formative multimediali che preparano e stimolano il partecipante, mettendolo in condizione di un utilizzo più consapevole della formazione tradizionale aiutandolo a focalizzare i concetti fondamentali della competenza, e a stimolarne l’approfondimento. Attraverso questi strumenti, l’attività formativa acquista una piattaforma multidimensionale che permette di estendere i momenti di apprendimento al di fuori dell’aula e dunque renderla un’esperienza più incisiva. Contributi di esperienze sul campo veicolate da chi vive l’Azienda.

Outdoor training Tra le modalità utilizzate, oltre a quelle tradizionali, sono molto effi caci quelle esperienziali e basate su metafore, che rappresentano un potente strumento di sedimentazione degli apprendimenti. Sport e metafore quali il teatro. Queste ultime risultano particolarmente effi caci per quanto riguarda i temi dello sviluppo personale della comunicazione e della dinamica di gruppo.

Si privilegia l’action learning, il lavorare su progetti reali. L’aula diviene più simile ad un laboratorio, il coaching un supporto alla performance del singolo e del team.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 11

A tutte le aziende associate UNINDUSTRIA BOLOGNA, Fondazione Aldini Valeriani regala in occasione di EXPO 2015

uno dei seguenti e-BOOK

Benessere tra Mente & CorpoAllenati a creare il tuo BenEssere fi sico ed emotivo

Conosci i tuoi clienti?Utilizza le tecniche di segmentazione e targetizzazione

Controllare per raggiungere la metaScopri i metodi e le tecniche per monitorare le tue attività

Coordinare una squadra!La carta d’identità del leader

Decidere nell’incertezzaPrendere la decisione giusta anche sotto pressione

I 10 agenti dell’innovazioneConosci i protagonisti del cambiamento!

La gestione per processiDall’approccio individuale a quello globale

Le leve tangibili e intangibili per motivare Riconosci cosa spinge all’azione

Come sviluppare un piano di marketing: il prodottoParti dal cuore dell’offerta!

Squadra con vision condivisaAlzare gli occhi oltre il quotidiano!

Per scaricare l’e-BOOK prescelto basta collegarsi a www.fav.it

MILANO

I vantaggi delle convenzioniFondazione Aldini Valeriani

Convenzioni piano formativo aziendalePermette all’azienda di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2015:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con almeno 5 iscrizioni- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con almeno 8 iscrizioni

Per poter usufruire dei benefi ci della convenzione l’azienda dovrà confermare a Fondazione Aldini Valeriani l’adesione a tale proposta entro e non oltre il 30 Marzo 2015, individuando i corsi a cui intende partecipare, riservandosi eventualmente la possibilità di comunicare successivamente i nominativi delle persone che intende iscrivere. I corsi scelti in fase di adesione alla convenzione potranno essere svolti sulla base del calendario programmato per tutto il 2015.

Convenzioni percorso formativo individualePermette all’azienda o al privato di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2015:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno 3 corsi- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno 5 corsi Per poter usufruire di tali benefi ci, l’azienda o il privato dovranno confermare a Fondazione Aldini Valeriani l’adesione a tale proposta entro e non oltre il 30 Marzo 2015. I corsi scelti in fase di adesione alla convenzione potranno essere svolti sulla base del calendario programmato per tutto il 2015.

Sconto 10% alle aziende aderenti a FEDERMANAGER QUADRI

Sconto 10% alle aziende associate*

*(su specifi ca richiesta)

L’adesione alle convenzioni è gratuita e vale esclusivamente per l’anno 2015.Le opzioni non sono cumulative.

Page 8: Percorsi formativi 2015

CPOCHIEF PROCUREMENT OFFICERApprocci per ottimizzare il processo degli acquisti

EXECUTIVE PROGRAM

Page 9: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 15PERCORSI FORMATIVI 201514

Struttura dell’Executive Program

ObiettiviIl ruolo del Direttore Acquisti nel generare vantaggio competitivo è determinante: di sua competenza è l’ottimizzazione della maggior parte dei costi aziendali; gestire il processo di acquisto è un aspetto fondamentale per ottenere la massima effi cacia ed effi cienza nel contesto dato.Il corso avanzato è rivolto a buyer senior e responsabili acquisti ed è articolato in moduli altamente specialistici in grado di fornire strumenti concettuali e operativi manageriali e tecnici per contribuire alla defi nizione delle strategie aziendali, defi nire gli obiettivi di budget, coinvolgere i collaboratori e organizzare un moderno uffi cio acquisti.

CPO EXECUTIVE

COMPLETO

5 moduli - 43 ore

+

2 moduli opzionali

23 ore

Mod. 7 - 16 oreTecniche di negoziazione

Mod. 6 - 7 oreAcquisti internazionali

Mod. 3 - 7 ore Policy di acquisto, market intelligence, Risk Management

Mod. 4 - 11 oreGestione rischio contrattuale negli acquisti

Mod. 5 - 7 oreReportistica-Benchmarking

Mod. 2 - 7 oreStrategia di acquisto e politiche di gestione

Mod. 1 - 11 oreIl ruolo - il processo degli acquisti e l’organizzazione del team

EXECUTIVE PROGRAM

OPZIONALE

MODULO 1Modulo executive

IL RUOLO - IL PROCESSO DEGLI ACQUISTI E L’ORGANIZZAZIONE DEL TEAM

Il Direttore Acquisti: le competenze in gioco.Il processo degli acquisti come leva competitiva strategica.Sostenibilità: la visione sistemica e la Responsabilità sociale d’impresa (CSR).La gestione delle relazioni con i fornitori: il valore per i clienti.L’approccio per processi e l’organizzazione di acquisti ed approvvigionamenti.Team-funzione acquisti come centro di profi tto.Spunti di rifl essione su lean purchasing.Business ethics e responsabilità negli acquisti.

MODULO 2Modulo executive

STRATEGIA DI ACQUISTO E POLITICHE DI GESTIONE

La connessione tra le strategie aziendali e le priorità di fase per gli acquisti.Il marketing di acquisto e le leve del procurement mix: prodotto, le priorità per famiglia merceologica; prezzo, analisi della struttura dei costi e cost driver; canale, partnership e/o articolazione del parco fornitori.Comunicazione: fl usso informazioni e gestione interfaccia.La questione del Risk Management nella defi nizione delle politiche.Individuazione delle priorità e pianifi cazione:analisi di posizionamento (SWOT).Il livello di servizio, la gestione delle scorte, l’integrazione operativa.Politiche di gestione dei fornitori e controllo delle performance (vendor rating).

MODULO 3Modulo executive

POLICY DI ACQUISTO, MARKET INTELLIGENCE, RISK MANAGEMENT

Needs. Analisi di materie prime, beni e servizi oggetto di acquisto (tipologia, qualità, quantità e calendario di delivery) e relative possibilità di sostituzione.Policy di acquisto-caratteristiche e prezzo dei beni e servizi oggetto di acquisto; tipologie

MODULO 4Modulo executive

GESTIONE RISCHIO CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI

Il contratto - proposta e accettazione.I soggetti che decidono le strategie industriali e i soggetti che intervengono nella stipulazione del contratto: parte sostanziale e parte formale dei contratti.Procura - proposta ferma e irrevocabile - patto di opzione - accettazione espressa e conclusione del contratto a mezzo di inizio di esecuzione. Causa, Forma, Oggetto: elementi essenziali di ogni contratto. Termine iniziale e termine fi nale.Clausola penale - multa penitenziale - caparra confi rmatoria e caparra penitenziale.Forme di garanzia, nella fase genetica del contratto e in quella patologica del rapporto contrattuale. Fideiussione. Forme di protezione del patrimonio aziendale in senso ampio.La gestione del rischio attraverso la consapevolezza e la previsione del possibile scenario.Adempimento delle obbligazioni e inadempimento del contratto. Il contenzioso giudiziale, recesso e risoluzione nei contratti.Forme di tutela anticipata e principi in tema di assistenza giudiziale. Clausola compromissoria e arbitrato.Il D. Lgs. 28/2010 aggiornato con Legge 98/2013 e la conciliazione. Conciliazione obbligatoria, volontaria e delegata. La “media-conciliazione” per le vertenze in materia di affi tto di aziende.Le Condizioni Generali di Contratto fra l’azienda e i fornitori di merci e di servizi. Il “Codice del Consumo” (D.Lgs. 206/2005) visto dalla parte dell’impresa.

CPO - CHIEF PROCUREMENT OFFICERApprocci per ottimizzare il processo degli acquisti

e livelli di rischio “ammessi” in termini di price volatility e supply security; strumenti utilizzabili per la gestione del rischio (contratti forward, future, altri); procedure; condivisione policy con l’alta direzione.Market Intelligence - Previsioni di prezzo a breve e medio termine (18 mesi) per i beni ed i servizi oggetto di acquisto (visione del mercato); rassegna tecniche di previsione.Risk Management - defi nizione puntuale rischi associati all’acquisto, in termini di price volatility e supply security; analisi dei rischi; modalità di gestione dei rischi.

Page 10: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 17PERCORSI FORMATIVI 201516

Massimo Olivotti

Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Yadvinder Rana

Formatore e consulente è stato fi no al 2010 Direttore Commerciale per Africa, Asia e Pacifi co in un’azienda leader nel settore del lusso, gestendo direttamente le attività commerciali e di marketing a Shanghai e Mumbai. Ha ricoperto ruoli internazionali nell’ambito del Gruppo Fiat in Pennsylvania, a Londra e Lione, in particolare come gestore di progetti di integrazione acquisti durante i merger fra Case e New Holland, Iveco e Renault.

GIORGIO POLONIO - TMHE Supply Purchasing Director - Toyota Material Handling – Cesab SpA

“Ho molto apprezzato il livello del corpo docente e le case history studiate, veramente effi caci nel coniugare la teoria con la pratica. La qualità del materiale didattico, l’assistenza fornita, il profi cuo scambio di “saperi” tra i colleghi di corso e, non ultimo, il grande impegno da tutti profuso, hanno permesso di conseguire gli obiettivi prefi ssati“.

LEONARDO VALENTI - Amministratore Delegato - Gruppo Biolchim - Cifo SpA

“Un caso di successo su come una attività di formazione manageriale possa concretizzarsi in un cambio di approccio organizzativo : oggi il marketing degli acquisti ha nella nostra azienda la stessa valenza di quello relativo alle vendite”.

Mauro Bruni

Imprenditore, consulente di imprese ed istituzioni, esperto di organizzazione e strategia degli acquisti, previsioni e risk management sui mercati delle commodity. È socio fondatore e presidente di Areté, società di ricerca ed analisi economica specializzata sui settori agrofood ed energy.

Andrea Zanni

Avvocato Cassazionista. Iscritto all’Albo speciale per il patrocinio davanti alle Giurisdizioni Superiori. Socio di un importante Studio Legale Associato con sede a Bologna e a Forlì, con ultradecennale esperienza forense, è specializzato in assistenza nel contenzioso giudiziale e in consulenza aziendale in tema di contrattualistica, diritto commerciale e societario, diritto bancario e fi nanziario. Collaboratore universitario presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna. Consulente legale FIMAA Bologna e Arbitro Unico presso la Camera di Commercio di Bologna.

MODULO 7Modulo opzionale

TECNICHE DI NEGOZIAZIONE

Preparazione, processo, percezione del potere, persone.Defi nizione degli elementi chiave del negoziatoDifferenti contesti di negoziazione e di stili negoziali.La preparazione alla negoziazione e la defi nizione degli obiettivi.La defi nizione del proprio BATNA e di quello della controparte. Defi nizione della strategia negoziale.La relazione fra prezzo, margine e volumi.Tecniche di persuasione da utilizzare al tavolo della trattativa.

MODULO 6 Modulo opzionale

ACQUISTI INTERNAZIONALI

Vantaggi nell’acquisto nei low cost countries.Riduzione dei costi totali d’acquisto nei principali paesi low cost.Prezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografi che.Tattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i mercati internazionali.La scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e vantaggi.Evoluzione dei ruoli professionali dei manager del global sourcing.Piano di marketing degli acquisti internazionaliCome strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento.Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico.Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai Paesi low cost.Valutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali: acquistare a costo totale.Costi degli spostamenti e delle informazioniCosti accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi, assicurazioni, resi, adattamento prodotto.Calcolo del costo totale e del ROI.

EXECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-3-4-5) € 1.600 + IVA

Modulo 6 OPZIONALE € 300 + IVA

Modulo 7 OPZIONALE € 800 + IVA

EXECUTIVE PROGRAM COMPLETO (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 2.300 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili singolarmente.

La quota di iscrizione comprende coffee break e light

lunch.

Mod. 1 Il ruolo-il processo degli acquisti e l’organizzazione del team 11 ore | 6 e 13/03

Mod. 2 Strategia di acquisto e politiche di gestione 7 ore | 20/03

Mod. 3 Policy di acquisto, market intelligence, Risk Management 7 ore | 27/03

Mod. 4 Gestione rischio contrattuale negli acquisti 11 ore | 17 e 24/04

Mod. 5 Reportistica, benchmarking, strumenti per la gestione del rischio 7 ore | 8/05

Mod. 6 Acquisti Internazionali 7 ore | 22/05

Mod. 7 Tecniche di negoziazione 16 ore | 5 e 12/06

Faculty

Quota di iscrizione

Calendario

Testimonianza

Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e il libretto formativo.

Tutti i percorsi di formazione possono essere fi nanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di fi nanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

MODULO 5Modulo executive

REPORTISTICA, BENCHMARKING, STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO

Reportistica: defi nizione della reportistica attraverso la quale controllare l’attività della funzione acquisti e comunicare con l’alta direzione.Benchmarking: defi nizione e monitoraggio dei termini di confronto attraverso i quali formulare giudizi circa l’effi cienza della funzione acquisti.Strumenti per la gestione del rischio.Analisi di alcuni strumenti per la gestione del rischio (futures, opzioni, loro combinazioni).

Page 11: Percorsi formativi 2015

TE&MATechnical Execution &

Management Accountability

EXECUTIVE PROGRAM

Page 12: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201520 PERCORSI FORMATIVI 2015 21

Struttura dell’Executive Program

TE&MA5 moduli 49 ore+2 moduliconsulenza al ruolo - 20 ore+3 moduli opzionali 35 ore

Mod.8 - 14 oreCapacità negoziali

Mod.9 - 14 oreMarketing per “non” Marketing Manager

Mod.10 - 7 oreLa valutazione dei bisogni formativi

EXECUTIVE PROGRAM

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OPZIONALE

Obiettivi

Questo programma di sviluppo manageriale è dedicato al Middle Management e punta a sostenerlo nella capacità di reinterpretare le responsabilità assegnate, aumentando la capacità di “pensare competitivo”, per agire nella logica della creazione di valore, comprendere e padroneggiare i key factor for success della propria azienda, agire in modo collaborativo e aprirsi alla multidisciplinarietà e al diversity management. Un’esperienza formativa che, rafforzando consapevolezza di sé e competenze, permette di acquisire tutti gli strumenti per una piena interpretazione del ruolo, con particolare riferimento ai risvolti economico-fi nanziari, alla misurazione dell’impatto delle decisioni sugli equilibri aziendali e ad un’eccellente padronanza delle logiche di funzionamento dell’impresa.

Il Middle Management rappresenta in azienda un ruolo di grande importanza e spesso costituisce un elemento chiave nel Succession Plan dell’impresa. Si spazia dai ruoli più tecnici a quelli maggiormente relazionali, dalla gestione logistica alla fi nanza, dalle operations al marketing.Il Middle Manager è un key player nell’esecuzione della business strategy ed è pertanto vitale il suo allineamento rispetto ad una pluralità di piani differenti, tutti ugualmente rilevanti: pianifi cazione e monitoraggio dell’avanzamento delle attività, conduzione delle relazioni con clienti, fornitori e partner, collaborazione con i responsabili di altre funzioni aziendali, confronto con enti di regolamentazione, leadership del team assegnato. Il tutto nel pieno rispetto della cultura aziendale.

In sintesi si tratta di integrare competenze “tecniche”, specifi che della propria area professionale, con abilità gestionali e manageriali per governare effi cacemente tale complessità all’interno di aziende sempre più snelle e veloci.

Contestualmente all’attività formativa, viene svolta un’attività di Self Assessment, UDRIVE® che interviene sulla consapevolezza e sul potenziale manageriale, favorisce la condivisione di un processo di sviluppo manageriale ed individua le aree di miglioramento nella gestione delle risorse umane per rendere più attuali i modelli organizzativi e valorizzare persone, idee, risultati, generando innovazione e valore reali per l’azienda.

TE&MATechnical Execution & Management Accountability

Mod. 2 - 7 ore Gestire i team per ottenere risultati

Mod. 5 - 14 oreBusiness Strategy

Mod. 4 - 14 oreAnalizzare il bilancio secondo la prospettiva del manager

Mod. 1 - 7 oreManager & Leader

Mod. 3 - 7 oreManaging the Boss

Page 13: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201522 PERCORSI FORMATIVI 2015 23

MODULO 1 Modulo executive

MANAGER & LEADER

Il ruolo del manager.Analizzare la trasformazione dei compiti manageriali per comprendere i nuovi fattori di successo. Coniugare le esigenze dell’organizzazione con i bisogni professionali.La gestione dei rapporti con le Direzioni e con i colleghi.La mappatura dei collaboratori. Comportamenti organizzativi e stili di management.Migliorare l’effi cacia dei comportamenti.Il principio di coerenza.Si fa presto a dire manager: dalle attitudini ai comportamenti agiti.Stili di management e stili di leadership.Dalle spiegazioni alle soluzioni.L’importanza di farsi ascoltare.Lavorare in gruppo e gestire gruppi.Le risorse personali: energia, motivazione, orientamento al risultato.

MODULO 4 Modulo executive

ANALIZZARE IL BILANCIO SECONDO LA PROSPETTIVA DEL MANAGER

Le fonti informative per l’analisi economico– fi nanziaria: il bilancio d’esercizio.Gli schemi di riclassifi cazione del bilancio: quali “regole” per quali “viste” per quali “analisi”.Lo sviluppo degli indicatori di bilancio mediante la logica “ad albero”.L’albero della redditività e l’analisi delle determinanti.L’albero della liquidità e l’analisi delle determinanti.L’albero della stabilità e l’analisi delle determinanti.Una visione sistemica: equilibrio economico e sostenibilità fi nanziaria.Modelli e tecniche di simulazione mediante l’utilizzo degli alberi.

MODULO 3 Modulo executive

MANAGING THE BOSS

La percezione della relazione gerarchica.To lead e to follow: che cosa signifi ca “Guidare” e “seguire” qualcuno.Stili di management e generazioni a confronto.Che cosa mi aspetto dall’autorità? Competenza, imparzialità, protezione, tutela degli interessi generali.La relazione di fi ducia nei contesti organizzativi.Diamo a Cesare…: quanta/quale parte dei nostri successi passa/è passata dal nostro capo? Da un capo all’altro…tipologie di profi lo. Il capo “mentore”.Il capo iper-professional.Il capo “coach”: allenatore e giocatore?Il capo uomo/il capo donna.Mio o tuo? l’elastico della delega.Re-framing: vedere le cose dal suo punto di vista.Dare feedback al capo.Il capo “remoto”: gestire la relazione attraverso le tecnologie (telefono, skype, email).Meritarsi l’ascolto (per ottenere riconoscimento).

MODULO 5 Modulo executive

BUSINNESS STRATEGY

Le fonti di vantaggio competitivo aziendale.Concetti di posizionamento e competizione strategici aziendali.Costruzione e sincronizzazione delle capacità di esecuzione aziendali.Company scope, integrazione orizzontale e orizzontale e outsourcing.Comprensione della strategia imprenditoriale.L’innovazione strategica e le ragioni della sua importanza.Market strategy.Network strategici.Fusioni ed acquisizioni strategiche.

MODULO 6 Consulenza al ruolo

UDRIVE®

Assessment e colloquio di restituzione

Sviluppare consapevolezza sul livello delle proprie capacità manageriali rispetto al ruolo ricoperto. Individuare le aree di miglioramento nella gestione delle relazioni organizzative. Favorire il confronto sulle criticità nella gestione delle situazioni e delle persone. Migliorare l’adeguatezza al ruolo.

Per il programma dettagliato vedi pagina 166

MODULO 8 Modulo opzionale

CAPACITÀ NEGOZIALI: SUCCESSO NEL BUSINESS

La negoziazione come strategia per la soluzione del confl itto.Negotiation Skills Test – prima parte.I diversi approcci negoziali: negoziazione competitiva e integrativa.Negoziazione come sistema e come processo. Il quadro negoziale: comprendere il sistema di bisogni e interessi in gioco, i valori e le convinzioni delle persone coinvolte.Negoziazione e strategie decisionali: giochi competitivi e giochi collaborativi.Leadership nella comunicazione.L’arte di porre le giuste domande.Gli elementi della negoziazione integrativa.La defi nizione della strategia negoziale.Costruire soluzioni win-win attraverso la ricerca delle asimmetrie di valore associato alle risorse

MODULO 7 Consulenza al ruolo

I-COACHSessioni individuali

Programma di affi ancamento individuale per supportare ed accompagnare il partecipante in un progetto di crescita che faciliti il cambiamento.Le aree di lavoro che è possibile esplorare in un percorso di coaching individuale sono:- essere capi e supervisori effi caci, per raggiungere i risultati e agire comportamenti adeguati.- sviluppare la capacità di gestire situazioni, persone e attività professionali.- promuovere effi cacia personale e sviluppo organizzativo, applicando la metodologia del coaching anche nel contesto aziendale.

Per il programma dettagliato vedi pagina 167

MODULO 2 Modulo executive

GESTIRE IL TEAM PER OTTENERE RISULTATI

Le caratteristiche di un team di lavoro.Tipologie di team.Il team: ruoli, responsabilità e compiti.Team in presenza e team virtuali.La gestione ed il monitoraggio. Dagli obiettivi ai risultati.Metodi e strumenti per il Team Working. Gestione delle resistenze e dei possibili confl itti. Le risorse personali per pilotare il team verso l’obiettivo.I comportamenti effi caci per la gestione del team. La qualità della comunicazione, l’ascolto e il feedback.Il Team Leader come Team Coach.

Programma

Dove individuare i bilanci dei competitors, dei clienti e dei fornitori: il sito telemaco infocamere® e l’AIDA di Bureau Van Dijk®.Figure contabili omogenee per la costruzione del benchmark relativo ai competitors.Modelli di valutazione dei customer credit scoring.

Page 14: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201524 PERCORSI FORMATIVI 2015 25

MODULO 10 Modulo opzionale

LA VALUTAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI

I cambiamenti di strategia, di prodotto e di processo e l’impatto sui “nuovi” bisogni formativi.I 3 obiettivi principali della formazione: acquisire conoscenze (padronanza), modifi care atteggiamenti (consapevolezza), sviluppare abilità (performance).Come si gestisce la formazione in azienda: analisi gap professionali.Raccolta e analisi dei bisogni formativi.Le competenze: un linguaggio comune per esprimere i bisogni formativi.L’analisi dei bisogni individuali legati al ruolo e alla persona.La valutazione della prestazione e i bisogni di formazione.Gli strumenti organizzativi per la rilevazione dei bisogni formativi: osservazione, interviste, questionari.

Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e il libretto formativo.

¤ 3.800+IVA EXECUTIVE

PROGRAM

COMPLETO

¤ 5.500 + IVA

EXECUTIVE PROGRAM

(Mod. 1+2+3+4+5): ¤ 2.600 + IVA

UDRIVE®: ¤ 1.300 + IVA

I-COACH: ¤ 1.500 + IVA

Quota di iscrizione

Fondi interprofessionali

MODULO 9 Modulo opzionale

MARKETING PER “NON” MARKETING MANAGER

Marketing strategico verso marketing operativo: la rifl essione prima dell’azione.Rifl ettere su cosa? Sull’evoluzione quali-quantitativa del mercato e quindi su come soddisfare i clienti meglio degli altri creando valore per l’impresa.Agire verso cosa? Verso la soddisfazione dei clienti, il fatturato, il margine, il reddito e la cassa.Il sistema di marketing intelligence alla base del marketing strategico: come organizzarlo e dove reperire i dati. Il ruolo e l’importanza delle fonti esterne: i database MintItaly, Orbis ed AIDA di Bureau Van Dijk® e le ricerche di Market Line®.La defi nizione dei target mediante la segmentazione.L’analisi dei benefi ci attesi: cosa manca.

MOD. 8 OPZIONALE: ¤ 600 + IVA

MOD. 9 OPZIONALE: ¤ 600 + IVA

MOD. 10 OPZIONALE: ¤ 280 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili singolarmente.

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch.

Tutti i percorsi di formazione possono essere fi nanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di fi nanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Calendario

Mod. 1 MANAGER & LEADER 7 ore | 20/03

Mod. 2 GESTIRE I TEAM PER OTTENERE RISULTATI 7 ore | 27/03

Mod. 3 MANAGING THE BOSS 7 ore | 14/04

Mod. 4 ANALIZZARE IL BILANCIO SECONDO LA PROSPETTIVA DEL MANAGER 14 ore | 8-15/05

Mod. 5 BUSINESS STRATEGY 14 ore | 22-29/05

Mod. 6 UDRIVE® - ASSESSMENT E COLLOQUIO DI RESTITUZIONE 10 ore | 24/06

Mod. 7 ICOACH - SESSIONI INDIVIDUALI 10 ore | su richiesta

Mod. 8 CAPACITÀ NEGOZIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS 14 ore | 23-24/11

Mod. 9 MARKETING PER “NON” MARKETING MANAGER 14 ore | 1-8/07

Mod.10 LA VALUTAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI 7 ore | 14/09

Mod. 6

Mod. 7

Mod. 8

Mod.10

Mod. 9 MARKETING PER “NON” MARKETING MANAGER

oggetto di scambio. Le fonti del potere negoziale e le strategie per aumentarlo.Il mix ottimale di fattori negoziali e di concessioni per massimizzare il valore. Le armi della persuasione: tattiche e contromosse.Dieci errori comuni.Valutazione degli apprendimenti.Negotiation Skills Test – seconda parte. Defi nizione di un piano di miglioramento individuale.

Page 15: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201526 PERCORSI FORMATIVI 2015 27

Phil Taylor

Consulente e formatore con esperienza trentennale, ha sviluppato numerosi progetti fi nalizzati a potenziare la comunicazione aziendale, rendendo l’impresa strategicamente vincente e competitiva a livello nazionale e internazionale. Nei suoi progetti formativi ha poi riposto grande attenzione nel potenziamento del brand aziendale, nella formazione di manager e dirigenti. É attualmente impegnato nello sviluppo di molteplici reti d’impresa.

Federico Bencivelli

Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti fi nalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach certifi cato ACC- Associate Certifi ed Coach -ICF (International Coach Federation - Italia).

Giovanni Ciafrè

Professore a contratto di Analisi fi nanziaria presso l’Università Politecnica delle Marche. Dottorato in Epistemologia dell’informatica all’Università di Teramo, alumno Controller Academy. Specializzato nelle aree Marketing & Finance è docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 15 anni. Esperto di formazione in Visual thinking.

Andrea Mattei

Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione occupandosi di progetti di cambiamento aziendale, sia nella dimensione culturale che organizzativa. Supporta le aziende nell’introduzione di logiche di pianifi cazione commerciale e nella gestione di negoziazioni complesse. Coach certifi cato presso la scuola di Jan Ardui sta collaborando nell’ambito di alcuni progetti di ricerca sull’eccellenza delle imprese.

Elisabetta Zanarini

Responsabile Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, consulente senior e executive Coach. È PCC - Professional Certifi ed Coach - ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Team Coaching, in particolare su progetti di innovazione, lean manufactoring e sviluppo organizzativo.

Faculty

MARCO RAULEHuman Resources CorporateSECI S.p.A. - Gruppo Industriale Maccaferri

“La partecipazione al corso supporta il percorso di un manager in un contesto aziendale grazie a moduli ben organizzati. Ogni lezione è gestita da docenti di alto profi lo e condotta con metodologie che mi hanno permesso di imparare ad applicare strumenti manageriali concreti, immediati e pratici. Il clima che si è creato tra i partecipanti ha fatto nascere un network solido che potrà rappresentare anche opportunità di business futuro. Se consiglio TE&MA??? per esperienza vissuta...SI!”

CESARE RAPPARINIDirettore commerciale ICA S.p.A

“Il corso si è rivelato pienamente rispondente alle mie aspettative. Mi ha dato la possibilità di conoscere più a fondo le problematiche e le dinamiche delle principali funzioni aziendali. Buona l’organizzazione e la scelta dei contenuti. Ottimo il livello dei docenti e la chiarezza delle spiegazioni.”

ANDREA BOTTAZZI Dirigente manutenzione mezziTPER S.p.A.

“Con questo corso impegnativo ma stimolante ho raggiunto l’obiettivo! Complimenti all’organizzazione e ai docenti.”

P. RIGHI Product Development Manager EFFER S.P.A.

“Attraverso tutto il percorso sviluppato con i docenti FAV abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con professionisti esperti e molto preparati che hanno saputo calarsi nelle nostre problematiche, dimensionando i corsi sulle nostre reali esigenze. È stato inoltre avviato un processo che sta già portando buoni risultati sotto il profi lo delle idee e del cambiamento. Confi do che in futuro si possano intraprendere attività simili a questa per proseguire il cammino della crescita e dell’innovazione!”

Testimonianze

Page 16: Percorsi formativi 2015

PMP® PROGRAMPROJECT MANAGEMENT

PROFESSIONAL PROGRAM

EXECUTIVE PROGRAM

Page 17: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201530 PERCORSI FORMATIVI 2015 31

Struttura dell’Executive Program

PMP® COMPLETO7 moduli - 84 ore

Modulo 6 - 7 oreGestione degli approvvigionamenti di progetto

Modulo 7 - 21 orePreparazione al PMP

Modulo 1 - 21 ore PM basic, facoltativo ma consigliato e propedeutico a chi non ha mai frequentato corsi di PM

Mod. 3 - 7 ore Risk Management

Mod. 5 - 7 ore Project Stakholder and Communication Management

Mod. 4 - 14 ore Project Human Resources Management

Mod. 2 - 7 ore Project Time e Cost Management

PMP® AVANZATO

PMP® BASIC

OPZIONALE

Obiettivi

L’Executive Program in Project Management si sviluppa in conformità con gli standard internazionali del PMBOK®Guide del Project Management Institute (PMI) e conduce i partecipanti all’acquisizione e certifi cazione di competenze fondamentali per un’effi cace ed effi ciente gestione di progetti complessi ed innovativi.Fondazione Aldini Valeriani che vanta più di 500 ore di formazione erogate sul project management è, ad oggi, Registered Education Provider (R.E.P.) del Project Management Institute (PMI) e propone un percorso modulare che, dall’identifi cazione dell’obiettivo al reporting di progetto, porta, una volta completato, a sostenere l’esame per ottenere la prestigiosa certifi cazione internazionale PMP®.Le competenze del Project Manager sono infatti le più richieste nell’attuale mercato del lavoro dove, sempre più, si ricercano certifi cazioni professionali volte a far riconoscere la propria abilità e competenza soprattutto in realtà o gruppi internazionali.Il percorso completo fornisce conoscenze, strumenti operativi ed un approccio integrato per pianifi care monitorare e controllare un progetto, con un’effi cace gestione di risorse umane, economiche e con appropriata capacità di comunicare agli stakeholder le diverse informazioni di progetto. Molti progettI infatti soffrono di continui cambi di direzione, modifi che nei requisiti e nei vincoli; la causa primaria di questi problemi è riconducibile ad un ambiente di progetto complesso o addirittura opaco, nel quale gli interessi alla base del progetto non sono chiari o emergono troppo tardi. Verranno anche approfondite tematiche organizzative, ovvero l’interazione tra il progetto, temporaneo, e la struttura aziendale, permanente.

Per ogni tecnica presentata, le esercitazioni saranno basate direttamente su esempi di progetti aziendali, proposti in aula dai partecipanti e affrontati in gruppi di 3-4 persone. Il docente fa da supporto durante il lavoro e ci si confronta in plenaria su quanto prodotto.

Facoltativa ma consigliata è la fase di preparazione all’esame di certifi cazione PMP; infatti per superare l’esame è indispensabile un impegno profondo ed il corso serve come aiuto alla preparazione, spiegando fi nezze e passaggi critici, fornendo indicazioni, spiegando i passaggi fondamentali di processi e tecniche descritti nel PMBOK®. Tale fase è caratterizzata da frequenti sessioni di pratica su domande che simulano quelle dell’esame, da discutere poi insieme al docente.

PMP® PROGRAM PROJECT MANAGEMENT PROFESSIONAL PROGRAM

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PERCORSI FORMATIVI 201532 PERCORSI FORMATIVI 2015 33

Ai partecipanti che frequentano l’intero percorso o i singoli moduli (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza con il numero di PDU corrispondenti alle ore frequentate.

Tutti i percorsi di formazione possono essere fi nanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di fi nanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

MODULO 6Modulo opzionale

GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI DI PROGETTO

L’organizzazione del progetto, i ruoli e la comunicazione.I Terms of reference e la matrice BOSCARD per la individuazione delle necessità di acquisto.Fase di defi nizione del Master Plan e pianifi cazione di progetto (WBS e GANTT).Analisi delle priorità di acquisto e delle attività di negoziazione.Individuazione della rilevanza di acquisto/approvvigionamento e dei rischi di fornitura (matrice di Kraljic).Formulazione del piano specifi co delle forniture e delle richieste di offerta.La documentazione necessaria per procedere al lancio delle gare di fornitura (bid).Selezione e qualifi cazione dei fornitori.Le attività di pianifi cazione delle trattative di acquisto.La differenziazione nelle tattiche di trattativa in funzione di rilevanza e criticità dell’approvvigionamento.La defi nizione del percorso di verifi ca e qualifi cazione del fornitore.Gestione e controlloGli stati di avanzamento lavori (SAL) e le project reviews.La formalizzazione degli ordini e il controllo di avanzamento delle forniture e della erogazione dei servizi.La gestione degli step di pagamento previsti fi no al saldo conclusivo.La valutazione delle prestazioni del fornitore (metodo BSC).

Modulo 1 - PMP® BASIC: € 850 + IVAPMP® ADVANCED (Mod. 2-3-4-5): € 2.000 + IVA Modulo 6 OPZIONALE: € 300 + IVAModulo 7 OPZIONALE: € 850 + IVA

PMP® ADVANCED COMPLETO (Mod. 1-2-3-4-5-6-7): € 3.200 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili anche singolarmente.

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch.

Quota di iscrizione

Certifi cazione

Fondi interprofessionali

MODULO 1Modulo base, facoltativo ma consigliato e propedeutico a chi non ha mai frequentato corsi di PMP®

PMP® BASIC

Gli standard internazionali di project management.L’ambiente di progetto, attori, stakeholder, team.Il ciclo di vita di un progetto.Avvio e pianifi cazione.Deliverable e scope statement. WBS, Work Breakdown Structure.Gruppo di lavoro: competenze e responsabilitàIl costo del progetto: risorse umane, materiali, economiche.Schedulazione delle attività.L’ottimizzazione delle risorse disponibili.Analisi dei rischi.Monitoring and controlling.Controllo integrato di tempi e costi mediante l’earned value.Scope management.

MODULO 2 PMP® advanced

PROJECT TIME E COST MANAGEMENT

I processi di Project Management.Stimare le risorse umane e i costi necessari alle attività.Stesura del budget: la Cost Baseline.Monitorare e controllare il lavoro di progetto.Sviluppare e controllare la schedulazione di progetto (tempistica) e costi, in maniera integrata.Lo standard internazionale: il metodo dell’Earned Value System.Indici di performance (prestazioni) del progetto e previsioni a fi nire.Earned Value: l’impatto su processi e procedure aziendali.La pianifi cazione e il controllo degli approvvigionamenti di progetto.

MODULO 3PMP® advanced

RISK MANAGEMENT

I rischi di progetto: defi nizioni e approccio.Pianifi care la gestione dei rischi (Risk Management Plan).Identifi care i rischi (Risk Register).Eseguire l’analisi qualititativa dei rischi (Matrice dei rischi).Eseguire l’analisi quantitativa dei rischi (cenni).Pianifi care la risposta ai rischi.Monitorare e controllare i rischi.

MODULO 4PMP® advanced

PROJECT HUMAN RESOURCES MANAGEMENT

Pianifi cazione delle risorse umane.Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità.I ruoli del team di progetto.Organizzazione e progetto: strutture a matriceTeam building: il modello di Tuckman.Interpersonal skills: leadership, motivazione del team e problem solving.Gli stili di comunicazione.La gestione dei confl itti.

MODULO 5PMP® advanced

PROJECT STAKHOLDER and COMMUNICATION MANAGEMENT

L’ambiente di progetto e le parti interessate: i project Stakeholder.La matrice degli Stakeholder.Strategie di gestione degli Stakeholder.Il Reporting di progetto.Issue log.Gestione documentale e confi guration management.

Programma

MODULO 7Modulo opzionale

PREPARAZIONE ALL’ESAME PMP

Il corso accompagna i partecipanti nella preparazione all’esame di certifi cazione PMP del Project Management Institute (PMI).Project FrameworkProject Scope, Time, Cost, Risk managementProject Integration, Quality, Procurement, Communication, Stakeholder, Human Resources management.Simulazione d’esame (200 domande, 4 ore) nella mattina, discussione con il docente nel pomeriggio.

Page 19: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201534 PERCORSI FORMATIVI 2015 35

febbraio - maggio 2015

Calendario

Periodo di realizzazione

Mod. 1 PROJECT MANAGEMENT BASIC 21 ore | 6, 13, 20/02

Mod. 2 PROJECT TIME E COST MANAGEMENT 7 ore | 27/02

Mod. 3 RISK MANAGEMENT 7 ore | 6/03

Mod. 4 PROJECT HUMAN RESOURCES MANAGEMENT 14 ore | 13, 20/03

Mod. 5 PROJECT STAKHOLDER and COMMUNICATION MANAGEMENT 7 ore | 27/03

Mod. 6 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI DI PROGETTO 7 ore | 15/05

Mod. 7 PREPARAZIONE ALL’ESAME PMP 21 ore | 22, 29/05-12/06Mod. 7 PREPARAZIONE ALL’ESAME PMP

Mod. 6 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI DI PROGETTO

Mod. 1 PROJECT MANAGEMENT BASIC

Andrea Vismara

Consulente e formatore nel Project Management presso aziende e business school in tutta Europa, è certifi cato PMP, MSP, Prince2 e ITIL.Ha ottenuto un MBA presso Profi ngest Management School ed è stato docente nei programmi MBA. Socio fondatore di aziende tecnologiche, con fi liali in USA, India e Cina. Senior Associate di Management Centre Europe, della American Management Association.É consulente aziendale sui temi della Ricerca & Sviluppo, innovazione di prodotto e processo, gestione di progetti internazionali e fi nanziamenti pre-competitivi.Ha insegnato nei programmi MBA dal 2002 al 2008 nella faculty di Profi ngest Management School. Svolge attività di formazione e consulenza di Project Management, secondo diversi standard internazionali, presso numerose aziende in Italia e in Europa. Collabora con FAV dal 2009.

Cristiano Ottavian

Senior trainer di Project Management, associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”.

Massimo Olivotti

Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic Manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Giovanni Ciafrè

Professore a contratto di Analisi fi nanziaria presso l’Università Politecnica delle Marche. Dottorato in Epistemologia dell’informatica all’Università di Teramo, alumno Controller Academy. Specializzato nelle aree Marketing & Finance è docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 15 anni. Esperto di formazione in Visual thinking.

Elisabetta Zanarini

Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, Consulente senior e Executive Coach. È PCC - Professional Certifi ed Coach - ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Team Coaching, in particolare su progetti di innovazione, lean production e sviluppo organizzativo.

Faculty

GRAGNOLA ANDREA - Program Manager PMPDATALOGIC S.p.A

“Il corso mi ha permesso il salto di qualità: i temi del PMBOK sono affrontati in maniera rigorosa, ampia, e con esempi pratici, fornendo una preparazione esaustiva ed orientata all’applicazione nei casi reali. Numerosi i benefi ci riscontrati a livello lavorativo, sia per l’arricchimento e la sistematizzazione del background professionale, sia per la riduzione del gap tra teoria e pratica. Ottimo il docente Andrea Vismara, preparato ed esperto.Infi ne, il corso ha offerto interessanti chiavi di lettura e fornito una visione a tutto tondo del project management a livelli avanzati”.

MANUEL PIANAZZI - Engineering ManagerBASF Italia S.p.A.

“Il percorso rappresenta il modo ideale per sistematizzare le proprie conoscenze e competenze in ambito project management, vedersi riconosciuta la propria esperienza, l’impegno nel raggiungimento dell’eccellenza e consentire la preparazione necessaria per ottenere la Certifi cazione PMP® del PMI®, il maggior riconoscimento a livello mondiale nella gestione dei progetti. Il percorso ha contribuito a raffi nare l’approccio metodologico in modo da permettermi di gestire un qualunque progetto nei suoi aspetti organizzativi, di pianifi cazione delle risorse e di controllo della performance”

Testimonianza

Page 20: Percorsi formativi 2015

FINANCIAL ACCOUNTING PROGRAM

EXECUTIVE PROGRAM

Page 21: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201538 PERCORSI FORMATIVI 2015 39

Struttura dell’Executive Program

Obiettivi

Come si coniugano le necessità finanziarie con i bisogni produttivi, le aspirazioni dei manager e le aspettative degli azionisti? In che modo si torna a guardare i debiti come investimenti? Come la gestione finanziaria diventa una leva della produttività? Quanto vale l’azienda? Come far diventare i numeri delle emozioni?Ogni giorno le imprese si trovano davanti ad interrogativi e ad aspettative come quelle sopra riportate. Nel caso di imprese di minore dimensione è importante mantenere un focus costante sull’efficienza interna, sulla posizione concorrenziale, sulla redditività, sulla capacità di produrre flussi finanziari, poichè in genere il fattore dimensionale espone questa tipologia di imprese a tassi di crescita maggiori rispetto alle grandi imprese, e dunque ad una forte tendenza a perdere l’equilibrio, costantemente messo in discussione dai ritmi della crescita stessa. L’analisi della Banca d’Italia, dimostra che gli imprenditori che non hanno saputo tenere nel tempo in conto questi aspetti si sono trovati a gestire la turbolenza esterna con un’instabilità interna che certo non ha aiutato il superamento delle difficoltà. Non sono infrequenti, infatti, casi in cui il management, non disponendo di informazioni idonee a supportare processi decisionali critici, ha perso il controllo dell’attività aziendale e non è nella condizione di intervenire con consapevolezza economica per ricondurre la situazione in equilibrio.L’Executive Program ha l’obiettivo di mettere le aziende nella condizione di orientarsi nei nuovi scenari economici indicando strategie, nuovi modelli e metodi specifici per sviluppare competenze per la gestione finanziaria d’impresa.

Controllare la gestione dell’impresa, calcolare il valore dell’azienda, misurare la capacità d’indebitamento, determinarne la redditività, capire quando non sussistono più i requisiti di continuità dell’impresa, valutare un piano industriale, analizzare la capitalizzazione dell’impresa e convincere le banche diventa oggi la vera e imprescindibile priorità di un manager di successo.

FINANCIAL ACCOUNTING PROGRAM

FINANCIAL

ACCOUNTING

PROGRAM

5 moduli

43 ore

+

2 Moduli opzionali

28 ore

+Workshop in

azienda

8 oreMod. 7 - 14 oreSustainable Growth Rate

Mod. 6 - 14 orePrivate Equity

EXECUTIVE PROGRAM

Ass

iste

nza

Skyp

e c

all

per

part

eci

pante

- 3

ore

OPZIONALE

Mod. 2 - 7 ore Flussi finanziari

Mod. 5 - 7 oreComunicazione finanziaria

Mod. 4 - 11 oreBusiness valuation

Mod. 1 - 4 oreManagement e financial accounting

Mod. 3 - 14 oreControlling

Workshop in azienda8 ore

Page 22: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201540 PERCORSI FORMATIVI 2015 41

MODULO 1Modulo executive

MANAGEMENT E FINANCIAL ACCOUNTING

Il sistema di management e financial accounting.Obiettivi e finalità del sistema di accounting, le origini storiche, gli sviluppi e le tendenze nei sistemi di accounting nazionali ed internazionali.Le categorie del bilancio: lo stato patrimoniale, il conto economico, il rendiconto finanziario.Il conto economico gestionale (CEG) – strumento base per il responsibility ed il decision accounting.Gli elementi del CEG, il ricavo, il costo, il risultato.Il costo del prodotto (COGS), gli elementi principali che lo compongono.L’interpretazione dei margini di contribuzione.L’obiettivo di profitto – l’EBIT.La visione globale (olistica) del business: il concetto del Return On Investment (ROI).Connessione tra management accounting e financial accounting.Le relazioni tra stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario.Il bilancio d’esercizio – leggere ed interpretare i report annuali.La gestione delle leve finanziarie nel business.La leva del net Working capital.Determinazione ed interpretazione di indici per l’analisi della situazione finanziaria di un’azienda/di un business.Il cash flow e la sua importanza per il business.La pianificazione finanziaria: l’importanza della previsione di cash flow, di EBITDA.L’indicatore di performance “principe”: il free cash flow.

MODULO 3Modulo executive

CONTROLLING

La funzione del manager e del Controller nel processo di Controlling.Il processo di determinazione degli obiettivi (“top down” e “bottom up”).Il processo di Controlling quale processo di apprendimento per eccellenza.Compiti e relativi obiettivi.I 10 comandamenti del “servizio del Controlling”.Il management-accounting.Il conto economico di gestione – l’elemento base per il responsibility accounting ed il decision accounting.L’interpretazione dei margini di contribuzione nella pianificazione delle vendite.“Vendere” l’obiettivo di profitto e visualizzarlo nel grafico del punto di equilibrio (il Break-Even-Point).

MODULO 4Modulo executive

BUSINESS VALUATION

Analisi delle figure chiave per la valutazione.L’impatto delle decisioni strategiche e delle scelte operative sui numeri dell’impresa.Le figura chiave del conto economico: NET SALES, EBIT, EBITDA, NOPATBI.Le figura chiave dello stato patrimoniale: NET ASSET, EQUITY e NET FINANCIAL POSITION.L’analisi dei flussi di cassa: il concetto di FREE CASH FLOW.Il costo medio ponderato del capitale: WACC.Il valore futuro dell’azienda.I metodi di valutazione: Il metodo patrimoniale.Il metodo reddituale; Il metodo misto.Il metodo finanziario basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa (DCF).Il metodo dei multipli.Valutazione comparativa dei differenti metodi sulla base di un caso reale di valutazione di un’azienda a seguito di un processo di acquisizione da parte di un’azienda estera nei confronti di un’azienda italiana.

Programma

MODULO 2 Modulo executive

FLUSSI FINANZIARI

Il ruolo del financial e flussi finanziari.Stato patrimoniale e conto economico per la determinazione del valore.Il ruolo centrale del rendiconto finanziario.Valutare la capacità del business di produrre cassa nel breve, medio e lungo periodo.Le differenti configurazioni di cassa (Cash Flow – Operating Cash Flow – Free Cash Flow);Come valutare il rischio che il business smetta di produrre la cassa.Come esaminare i modelli di business sulla base della loro capacità di gestire il rischio.Decisioni di investimento.Le politiche di finanziamento.Gli strumenti finanziari.La determinazione del fair value degli strumenti finanziari.Le politiche di dividendo.Esercitazioni pratiche.

Il sistema del conto economico di gestione ed i suoi subsistemi.I costi: l’origine, la controllabilità e l’imputabilità.L’organizzazione in Profit Center: Profit Center e Division – I principi dell’organizzazione divisionale.I presupposti per l’introduzione di una organizzazione divisionale.Il conto economico di gestione per un Profit Center.La determinazione del risultato per Profit Center.Prezzi standard di trasferimento fra i Profit Center.La pianificazione strategica, operativa e reattiva.Missione ed obiettivi strategici.L’interconnessione tra pianificazione strategica, pianificazione a medio termine ed il budget operativo.La pianificazione e la previsione.La struttura della pianificazione aziendale – il cubo della pianificazione.Il piano di svolgimento del processo di budgeting.Gli elementi specifici del sistema di pianificazione operativa.Il conto economico di gestione nell’ambito della pianificazione del fatturato, dei costi e dei profitti.L’ampliamento della pianificazione del profitto in un sistema integrato di budget.La visione globale del Controlling: “l’albero del ROI” come guida per un miglioramento del budget.La suddivisione degli obiettivi aziendali in obiettivi specifici e vari tipi di budget relativi.Il confronto tra valori previsti ed effettivi del fatturato, dei margini di contribuzione e dei costi di vendita nei Profit Center.Il budget dei costi fissi e gli “standards of performance”.Il reporting direzionale.Il conto economico di gestione come base del reporting.L’inserimento degli scostamenti e la loro analisiIl modello delle “quattro finestre”.La psicologia nella presentazione del reporting.

L’organizzazione del Controlling.Inserimento del Controller e del treasurer nella struttura funzionale dell’impresa.Le funzioni proprie del Controller.Il mansionario del Controller.Cenni sul nuovo ruolo del financial controller.

MODULO 5Modulo executive

COMUNICAZIONE FINANZIARIA

A monte della comunicazione finanziaria.Editing data processing.Management Information System.Decision Support System.Il principio di trasparenza.Trasparenza, open data, accessibilità.Le forme di comunicazione del valore.Il processo di determinazione del valore e il mercato.

Page 23: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201542 PERCORSI FORMATIVI 2015 43

CalendarioMod. 1 MANAGEMENT E FINANCIAL ACCOUNTING 4 ore | 20/02

Mod. 2 FLUSSI FINANZIARI 7 ore | 27/02

Mod. 3 CONTROLLING 14 ore | 6-13/02

Mod. 4 BUSINESS VALUATION 11 ore | 20-27/03

Mod. 5 COMUNICAZIONE FINANZIARIA 7 ore | 17/04

Mod. 6 PRIVATE EQUITY 14 ore | 29/09 - 6/10

Mod. 7 SUSTAINABLE GROWTH RATE 14 ore | 28/06 - 2/07

Filippo Fenati

Docente e consulente per i sistemi informativi di marketing intelligence volti allo sviluppo della strategia e del businness plan. Si occupa di soft science applicate all’economia d’impresa.

Gianni Fenati

Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani è specializzato nell’area Finance. Dal 1990 al 2000 ha svolto attività bancaria nel settore titoli fi no al ruolo di responsabile della linea fl essibile di Europlus-Pioneer Investment. Dal 2000 è stato amministratore, consigliere e direttore fi nanziario in diverse imprese. Si occupa di amministrazione, fi nanza e controllo. È docente e consulente in materia di: contabilità e bilancio, controllo di gestione, budgeting, audit fi nanziario, valutazione d’azienda. I suoi principali interessi riguardano la fenomenologia e l’epistomologia economica.

Giovanni Ciafrè

Professore a contratto di Analisi fi nanziaria presso l’Università Politecnica delle Marche. Dottorato in Epistemologia dell’informatica all’Università di Teramo, alumno Controller Academy. Specializzato nelle aree Marketing & Finance è docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 15 anni. Esperto di formazione in Visual thinking.

Faculty

ALESSANDRO SERRAU - HR Manger di Poligrafi ci Editoriale S.p.A. - Gruppo Monrif“Un’esperienza coinvolgente da cui ho potuto cogliere reali spunti di miglioramento per la mia carriera, grazie anche ad interessanti confronti con docenti ed esperti Fav di grande professionalità. Ringrazio la Fondazione Aldini Valeriani per questa splendida esperienza, da consigliare a tutti coloro che desiderano sempre investire sulla propria professionalità”.

MANUEL SIRAGNA - Export Manager di Renner Italia S.p.A.“I docenti Fav sono estremamente competenti. Impostano le lezioni con un linguaggio chiaro ed esaustivo. È un valore aggiunto, considerando anche la complessità dei temi trattati”.

ANDREA SISSA - Export Manager di Renner Italia S.p.A.“Il corso ha consentito di sviluppare un approccio più analitico a un argomento di centrale importanza.Lo ritengo particolarmente indicato per i commerciali di aziende che vogliono arricchire il proprio bagaglio professionale”.

LEONARDO AGUELI di CFO di Assa Abloy Italia S.p.A. e General Manager di Gardesa S.p.A.“La professionalità dei docenti e la loro capacità di coinvolgimento ha reso interessante, anche per un addetto ai lavori, temi già conosciuti ma sottolineati con una lettura creativa e stimolante”

TestimonianzaMODULO 7Modulo opzionale

SUSTAINABLE GROWTH RATE

Il concetto di sostenibilità legato alla fi nanza.Massimizzare il profi tto oggi.Creare valore nel tempo.Le scelte in termini di struttura fi nanziaria.Il debito e il capitale di rischio.Le differenti scelte in termini di struttura fi nanziaria e creazione di valore.I determinanti del valore dell’azienda alla luce del concetto di sostenibilità.I fl ussi di cassa.Il costo medio ponderato del capitale (WACC).Il growth rate.

Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e il libretto formativo.

EXECUTIVE PROGRAM FINANCE: (Mod. 1-2-3-4-5): € 2.300 + IVA

Modulo 6 OPZIONALE: € 560 + IVA

Modulo 7 OPZIONALE: € 560 + IVA

EXECUTIVE PROGRAM FINANCE COMPLETO:

€ 3.100 + IVA

WORKSHOP IN AZIENDA: € 1.400 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili singolarmente.

La quota di partecipazione al percorso comprende ”Pillole Skilla” multimediali, coffee break e light lunch.

Quota di iscrizione

Tutti i percorsi di formazione possono essere fi nanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di fi nanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

MODULO 6Modulo opzionale

PRIVATE EQUITYIl private equity come strumento di sviluppo della piccola e media impresa.

Defi nizione: il capitale di rischio temporaneo, private equity e venture capital.Own Capital and Borrowed capital: una variante del capitale di rischio fra debito ed equity, le risorse integrative del capitale proprio.Struttura e dati statistici del mercato dei capitali “equity e venture”. I requisiti per l’accesso: aspetti qualitativi, il posizionamento sul mercato, organizzazione e strategia di sviluppo; aspetti quantitativi, bilanci e business plan.Simulazioni per la convergenza verso i requisiti: la struttura economica, patrimoniale e fi nanziaria di adeguatezza.La presentazione dell’azienda e del piano industriale.Aspetti normativi: Il percorso tecnico per l’accesso, covenants e gestione dei rapporti societari partecipativi.

WORKSHOP IN AZIENDA

Il percorso formativo potrà essere completato attraverso l’affi ancamento in azienda da parte del docente. Tale supporto permetterà un’applicazione personalizzata degli strumenti appresi alla propria realtà aziendale.

Page 24: Percorsi formativi 2015

MISURARE LA COMPETITIVITÀ

DI UNA SUPPLY CHAIN

EXECUTIVE PROGRAM

Page 25: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201546 PERCORSI FORMATIVI 2015 47

Struttura dell’Executive Program

SUPPLY CHAIN

EXECUTIVE

5 moduli - 77 ore

+

2 moduli opzionali

22 ore

Mod. 6 - 14 oreBilancio per “non” specialisti

Workshop in azienda - 8 ore

EXECUTIVE PROGRAM

OPZIONALE

ObiettiviNel mondo della globalizzazione dei processi industriali sempre più spesso è necessario attivare meccanismi di ottimizzazione logistica attraverso il trasferimento di tecnologie tra siti produttivi diversi.In particolare questo percorso di trasferimento diventa molto frequente quando occorre spostare lavorazioni dall’interno di un sito aziendale ad un fornitore esterno oppure quando, per politiche di localizzazione, diventa necessario cambiare fornitore o catena di fornitura: il tutto potendo contare su poco tempo a disposizione per la transizione e nessuna possibilità di errore (almeno in teoria!).

Questo significa doversi occupare e preoccupare della capacità del “ricevente” di saper gestire in modo adeguato il prodotto e le sue caratteristiche tecniche, le tecnologie/i processi industriali, le skills e la capacità dell’organizzazione di gestire le varianze, la capacità di trasferire le stesse competenze alla propria catena di sub-fornitura.L’Executive Program fornisce un approccio metodologico per il passaggio di consegne tra “donatori” e “riceventi” coerente con il livello di maturità richiesto ed espresso di ogni attore della catena di fornitura.

L’obiettivo diventa fornire una chiave di lettura strutturata ed organica su come affrontare le problematiche tecnologiche, logistiche ed organizzative di un trasferimento di lavorazioni, trasmettere ai partecipanti conoscenze e strumenti di analisi del rischio tecnologico, nonché di metodologie per lo sviluppo ottimizzato dei processi di trasformazione nonché metterli in grado di gestire efficacemente piani di trasferimento tecnologico nell’ambito di una filiera di fornitura integrata o di una modifica strutturale all’organizzazione della produzione.

DestinatariDirettori di Supply Chain, acquisti ed approvvigionamenti.Direttori e Responsabili dell’industrializzazione e/o dell’organizzazione dei flussi produttivi.

MISURARE LA COMPETITIVITÀ DI UNA SUPPLY CHAIN

Supply chain maturity readiness level

Mod. 2 - 21 ore Il Maturity Readiness Level nella Supply Chain

Mod. 5 - 14 ore Il terzo livello: Flessibilità

Mod. 3 - 14 ore Il primo livello: Affidabilità

Mod. 1 - 14 ore Strategie per il Supply Chain Management

Mod. 4 - 14 ore Il secondo livello: Rapidità

Page 26: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201548 PERCORSI FORMATIVI 2015 49

EXECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-3-4-5):

€ 3.900 + IVA

MOD. 6 OPZIONALE: € 560 + IVA

WORKSHOP OPZIONALE: € 1.500 + IVA

EXECUTIVE PROGRAM COMPLETO (MOD. 1-2-

3-4-5+6+ WORKSHOP): € 4.900 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili singolarmente.

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch.

Quota di iscrizione

MODULO 1 Modulo executive

STRATEGIE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT

Cosa si intende per Supply Chain Management.Defi nizioni generali, obiettivi e modelli di funzionamento di una fi liera tecnologica di fornitura.La relazione tra strategie di Supply Chain e strategie aziendali.La mappatura del valore e dello spreco nella Supply Chain.L’organizzazione del fl usso delle informazioni lungo la fi liera.KPIs e misurazione delle performances.Le differenze tra SCM e Gestione del FornitoreGlobal sourcing: come vincere la competizione grazie alla logistica.Glocal sourcing: come vincere la competizione esaltando le competenze caratteristiche di ciascun attore della catena .Come valutare le competenze caratteristiche all’interno di una visione in chiave collaborativa (win-win).La logica dei giochi collaborativi applicata alla Supply Chain.Win-Loose: il “gioco a somma zero”, in cui i benefi ci di un giocatore equivalgono alle perdite degli altri.Win-Win: il “gioco collaborativo”, in cui tutti i giocatori condividono la stessa strategia per la vincita, senza che nessuno perda.L’approccio SYNKRO nelle fi liere produttive: simulazione in aula.

MODULO 2Modulo executive

IL MATURITY READINESS LEVEL NELLA SUPPLY CHAIN (SCMRL)

Il principio del Technology Transfer Maturity Readiness Level.Elementi di Risk Management applicati alle Supply Chain.Mappatura delle funzioni, delle specifi che e delle caratteristiche di fi liera.Analisi di variabili endogene ai processi di fi liera

MODULO 4Modulo executive

IL SECONDO LIVELLO, RAPIDITÀ

La gestione del miglioramento in una Supply Chain.

MODULO 5Modulo executive

IL TERZO LIVELLO, FLESSIBILITÀ

Analizzare la varianza per anticipare le esigenze.La capacità di risposta al cliente: ridurre il tempo di consegna per essere più fl essibili alle richieste del cliente.La sincronizzazione dei fl ussi logistici e produttivi: rendere rapida ed affi dabile la gestione delle informazioni per avere certezza nella gestione dei fl ussi dei materiali.Il sistema premiante nel gioco collaborativo.Come dimensionare una Supply Chain con il SCMRL.Esperienze, casi di studio ed applicazioni pratiche.Discussione degli elaborati prodotti dai partecipanti nella terza parte del Project Work.

MODULO 3Modulo executive

IL PRIMO LIVELLO, AFFIDABILITÀ

Dimensionare il fl usso dei materiali in funzione del livello di servizio promesso. Un modello dinamico per l’analisi dei magazziniLa Qualità intrinseca: analisi di capability di processo, di prodotto e di servizio.L’integrazione tecnologica e logistica: dimensionare i vincoli tecnologici per ottimizzare i fl ussi logistici.Il disaccoppiatore logistico: dove posizionare i materiali per migliorare il livello di servizio lungo la Supply Chain.Esperienze, casi di studio ed applicazioni pratiche.Discussione degli elaborati prodotti dai partecipanti nella prima parte del Project Work.

Programma

Identifi cazione delle variabili esogene ai processi di fi liera.Maturity Readiness Level: misurare la capacità di gestire le variabili endogene e l’impatto delle variabili esogene.L’applicazione del SCMRL.Le tre dimensioni di analisi: organizzazione – tecnologia – prodotto. Analizzare la capacità in relazione ai potenziali rischi del trasferimento tecnologico.Le chiavi di interpretazione e le azioni da sviluppare per la crescita del livello di maturità nelle tre dimensioni di analisi.Misurare i livelli di performance nella Supply ChainComprendere i processi industriali.Mappatura delle attività a valore lungo tutto il percorso della catena di fornitura.Come tenere il processo “On Time – In Full – On Budget”.Il controllo ed il miglioramento.La gestione per l’eccellenza (Lean, WCM, TPS, change&coach®).

WORKSHOP IN AZIENDAOpzionale

Il percorso formativo potrà essere completato attraverso l’affi ancamento del docente in azienda, che permetterà l’applicazione dei concetti e dei modelli appresi alla propria realtà lavorativa.

MODULO 6Modulo opzionale

BILANCIO PER NON SPECIALISTI

Il Bilancio Fonti e Impieghi a 4 sezioni.Lo Stato Patrimoniale come strumento di informazioni fi nanziarie e patrimoniali.Il Conto Economico come sintesi della redditività aziendale.Il Bilancio in forma CEE per le società di capitali: SP, CE e Nota Integrativa. Come leggere lo Stato Patrimoniale in un ottica fi nanziaria.Come leggere un Conto Economico scalare: le varie aree di redditività – operativa, accessoria, fi nanziaria, straordinaria e tributaria.

La riclassifi cazione fi nanziaria dello Stato Patrimoniale.Le valutazioni sullo stato di rischio o di successo di un’azienda.L’ottica della Liquidità.Le riclassifi cazioni del Conto Economico: a Valore Aggiunto, a Costo del Venduto e a Margine di Contribuzione.Punti di forza e di debolezza dell’azienda.Esercitazione pratica: come leggere un Bilancio e valutare i principali punti critici.Gli indici aziendali come sintesi dell’attività imprenditoriale.I principali indici per l’analisi della redditività, della solidità patrimoniale e di liquidità.

Il tempo di attraversamento: ridurre i tempi di attraversamento per essere più rapidi nei passaggi di fase.L’approccio organizzativo alla produzione rapida: il “one piece fl ow” obiettivo a cui tendere.Come ridurre i vincoli produttivi: fl ow line, just in sequence, TPM, SMED.Come ridurre i vincoli logistici: supermarket, kanban, heijunka, milk run.Esperienze, casi di studio ed applicazioni pratiche.Discussione degli elaborati prodotti dai partecipanti nella seconda parte del Project Work.

Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e il libretto formativo.

Page 27: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201550 PERCORSI FORMATIVI 2015 51

febbraio - giugno 2015

Calendario

Periodo di realizzazione

Claudio Curcio

Presidente e socio fondatore Q&Oconsulting, si occupa da sempre di sviluppo strategico ed operativo del business manufatturiero internazionale, con particolare attenzione ai temi della logistica, dell’integrazione dei processi e del Project Management.

Andrea Righetti

Senior Partner Q&Oconsulting, ha ricoperto più volte ruoli di Temporary Manager e coach ed è specializzato nella revisione delle strutture e dei processi organizzativi in ottica Lean Thinking, TPS, WCM e change&coach®.

Francesco Curcio

Senior Partner Q&Oconsulting, ha condotto numerosi progetti di cambiamento, come manager e come consulente di direzione, sviluppando specifi che competenze nell’ambito della pianifi cazione operativa, della gestione delle risorse produttive e tecniche e della modellazione dei processi interni.

Paolo Mazzoni

Presidente e socio fondatore di PTM Consulting, si è da sempre occupato di Quality by Design, Quality Risk management, Technology Transfer e Scale-Up sviluppando servizi per ottimizzazione di prodotto e di processo in ambito “life science” e food packaging.

Giovanni Ciafrè

Professore a contratto di Analisi fi nanziaria presso l’Università Politecnica delle Marche. Dottorato in Epistemologia dell’informatica all’Università di Teramo, alumno Controller Academy. Specializzato nelle aree Marketing & Finance è docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 15 anni. Esperto di formazione in Visual thinking.

Mirko Venturini

Senior Partner Q&Oconsulting, esperto di logistica interna e procurement, è stato Responsabile Acquisti di una complessa catena di fornitura nel settore moto-motive, curando tutti gli aspetti di Qualità, Costo, livello di Servizio e Time to Market.

Faculty

Il Project workDal terzo mese, dopo aver acquisito i principi operativi del Maturity Readiness Level nella Supply Chain, potrà partire il project work individuale su tematica a scelta del partecipante. Ogni quindici giorni ci sarà un incontro in aula nel quale ognuno potrà presentare il proprio lavoro chiedendo il supporto del docente e dei colleghi, moltiplicando quindi l’esperienza individuale.

Tutti i percorsi di formazione possono essere fi nanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di fi nanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

Mod. 1 STRATEGIE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT 14 ore | 20-27/02

Mod. 2 IL MATURITY READINESS LEVEL NELLA SUPPLY CHAIN 21 ore | 6-13-20/03

Mod. 3 IL PRIMO LIVELLO: AFFIDABILITÀ 14 ore | 10-17/04

Mod. 4 IL SECONDO LIVELLO: RAPIDITÀ 14 ore | 8-15/05

Mod. 5 IL TERZO LIVELLO: FLESSIBILITÀ 14 ore | 22-29/05

Mod. 6 BILANCIO PER NON SPECIALISTI 14 ore | 5-12/06Mod. 6

Page 28: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 201553

PROGETTAZIONE,INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTOModelli di sviluppo prodotto

G F M A M G L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

PERCORSI FORMATIVI 2015 53

23 14

Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost

11 23

Problem Solving in progettazione 5 26

R&D and Eva 29

Progettazione e gestione Atex 29 9

Progettazione di sistemi oleodinamici 12

Progettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion Control

13

Direttiva Macchine 9 24

Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche

16

Machine Vision 3 5

Prototipazione virtuale di macchine automatiche

12 13

Materiali innovativi per l’automazione 20 12

Project Portfolio Management 13 11

Additive Manufacturing 4 14

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 29: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 5554

Modelli di sviluppo prodotto

Design for... Manufactoring, Assembly, Maintainability, Cost

Problem Solving in progettazione

R&D and Eva

Progettazione e gestione Atex

Prototipazione virtuale di macchine automatiche

Materiali innovativi per l’automazione

Project Portfolio Management

Additive Manufacturing

p.58

p.59

p.60

p.61

p.62

p.68

p.69

p.70

p.71

Bilancio per “non” specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

Project Management Basic

Comunicazione effi cace

UDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali

Gestire il team per ottenere risultati

La valutazione dei bisogni formativi

Capacità negoziali e successo nel business

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

RESPONSABILE TECNICO SVILUPPO PRODOTTO

CREA IL TUO PERCORSO

►►►►

►p.158

p.163

p.166

p.161

p.162

p.159

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

p.152

p.155

Page 30: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 5756

R&D and Eva

Modelli di sviluppo prodotto

Design for... Manufactoring, Assembly, Maintainability, Cost

Progettazione di sistemi oleodinamici

Progettazione e programmazione di architetture PLC e

sistemi di Motion Control

Machine Vision

Direttiva Macchine

Prototipazione virtuale di macchine automatiche

Materiali innovativi per l’automazione

Problem Solving in progettazione

Project Management Basic

Comunicazione effi cace

Gestire il team per ottenere risultati

La valutazione dei bisogni formativi

Capacità negoziali e successo nel business

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

►►►►

►PROGETTISTADI MACCHINE E SISTEMI DI AUTOMAZIONE

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

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Bilancio per “non” specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

p.152

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 5958

DESIGN FOR… MANUFACTURING, ASSEMBLY, MAINTAINABILITY, COST

OBIETTIVIIl corso offre strumenti e metodologie che, a partire dalla fase di progettazione, permettono di ottenere la riduzione del costo totale (Design To Cost), del costo della lavorazione e delle attrezzature (Design For Manufacturing), dei costi di assemblaggio (Design For Assembly) e dei costi di manutenibilità (Design For Maintainability).

CONTENUTIDesign To Cost (DTC)Il Design to Cost come strumento di supporto alla progettazione.Identificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di ottenere economie di costo a parità di prestazione.I principi del Design to Cost.Tecniche operative per il Target Cost Management.Riduzione delle Varianti.Design For Manufacturing (DFM)Ridurre, in fase di progettazione, i costi di lavorazione dei componenti e la complessità delle attrezzature.Definizione delle tolleranze (GDT).Progettazione integrata di prodotto e di processo.Tecniche per ridurre: il costo dei processi produttivi, il numero delle operazioni, il tempo ciclo, le attrezzature necessarie, le scorte, gli scarti.Design For Assembly (DFA)Metodi per la progettazione orientata all’ottimizzazione dell’assemblaggio.Tipologie di assemblaggio e relativi costi.Analisi del sistema di assemblaggio.Metodo Boothroyd – Dewhurst.Stima del tempo di assemblaggio.Analisi delle parti riducibili.Studio e ottimizzazione dell’efficienza di assemblaggio.Assemblability Evaluation Method.Design For MaintainabilityManutenzione e ripristino delle funzionalità del prodotto.Parametri per la misura della manutenibilità.Diagramma di flusso dell’affidabilità complessiva di un prodotto. Analisi di Weibull.

DocenteFederico ColomboConsulente senior da oltre vent’anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi, sviluppando progetti di Lean Manufacturing, Project & Process Design e Analisi Valore.

Durata7 ore

Date11 marzo 201509.00-17.00

23 settembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

MODELLI DI SVILUPPO PRODOTTO

DocenteFederico ColomboConsulente senior da oltre vent’anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi, sviluppando progetti di Lean Manufacturing, Project & Process Design e Analisi Valore.

Durata14 ore

Date23, 24 aprile 201509.00-17.00

14, 21 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 500,00 + IVA

OBIETTIVIProgettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto. Incrementare la collaborazione tra le diverse aree aziendali per sviluppare le migliori caratteristiche di un prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di realizzazione e di gestione.

CONTENUTIQFD – Quality Function DeploymentQfd, modello di Kano, Lean design.Rilevare la voce del cliente e le risposte tecniche ai suoi bisogni. Definizione dei requisiti critici del prodotto/processo.Critical to Quality – Critical to Business.La casa della qualità: matrice delle relazioni tra requisiti e caratteristiche tecniche. Relazioni tra i “cosa” e i “come”. I pesi dei requisiti richiesti dal mercato e delle caratteristiche tecniche.Il confronto con i punti forti e i punti deboli della concorrenza.Le matrici successive: Matrice semilavorati/componenti, del processo, del controllo qualità. Esercitazioni e Simulazioni: verranno sviluppate con i partecipanti esempi di Matrici QFD. FMEA di Progetto e di ProcessoProgettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali. Strumenti e tecniche di supporto per la qualità in progettazione. Introduzione alla metodologia e alla terminologia FMEA, DFMEA e PFMEA. Definizione delle possibili anomalie e modi di guasto. Analisi degli effetti e delle cause.Catena di riferibilità degli effetti, Gravità, Probabilità e Rilevabilità del modo di guasto. Indice di rischio. Possibili modi di guasto del processo e possibili conseguenze a valle. Cause potenziali dei difetti in produzione. Indici di gravità, probabilità e rilevabilità: significato e criteri di valutazione. Calcolo dell’indice di priorità rischio (IPR). Sistemi di controllo di tipo preventivo e di rilevazione: influenza sull’IPR. Gli interventi per ridurre i rischi di “failure” del processo.DOE (Design of Experiments)Le cause di non affidabilità dei prodotti e dei processi.I principi e le fasi della tecnica DOE.Identificazione dei fattori critici e rispettivi livelli.Progettazione dei test (fattoriale, CCD, matrici di Taguchi) ed esecuzione dei test di conferma.Rilevazione e analisi dei dati.Standardizzazione e miglioramento del prodotto e del processo.Esempi di realizzazione di test e relative analisi dei dati.

Page 32: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 6160

R&D AND EVAL’impiego del valore aggiunto nella ricerca e sviluppo

OBIETTIVIFinalizzare la ricerca alla crescita e alla competitività dell’impresa; conoscere quali attività di ricerca portano valore; capire come e quanto stanziare e come strutturare i progetti; analizzare la formula dell’Economic Value Added e utilizzare la formula dell’Eva per la selezione dei progetti di ricerca e sviluppo.

CONTENUTIPremessa: il rapporto fra progresso scientifico e ricerca.Scoperta: la ricerca accademica e la ricerca empirica. Il parere di Nassim Taleb.Ricerca: perché comprarla se produrla costa meno e vale di più? Analfabetismo funzionale del maker or buyer.Rischi e Opportunità: gli aspetti giuridici legati alla ricerca e sviluppo, le opportunità derivanti dall’Europrogettazione.Formule: la formula dell’Economic Value Added nell’ambito dei metodi di valutazione degli investimenti in R&D.Applicazioni: la selezione dei progetti mediante l’EVA. Comparazione con gli altri metodi. Casi applicativi.

Contenuti extra compresi nel prezzoPowerpoint legati al concetto di ricerca e sviluppo. Excel dedicati al calcolo dell’EVA nei progetti di ricerca e sviluppo.

Contenuti extra non compresi nel prezzo4 ore di Skype® call per ragionare sulle problematiche specifiche dell’impresa partecipante.

DocenteGiovanni FenatiDocente e consulente senior è specializzato nell’area Finance. E’ stato responsabile della linea flessibile di Europlus-Pioneer Investment ed amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Filippo FenatiDocente e consulente per i sistemi informativi di marketing intelligence volti allo sviluppo della strategia e del businness plan. Si occupa di soft science applicate all’economia d’impresa.

Durata14 ore

Date29 giugno 2015e 6 luglio 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

PROBLEM SOLVING IN PROGETTAZIONE

DocenteGiuseppe GherardiProfessore a contratto di project management presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna, consulente e formatore specializzato in project process management, comunicazione, sviluppo del pensiero laterale, problem solving.

Durata16 ore

Date5, 12 maggio 201509.00-18.00

26, 27 ottobre 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

OBIETTIVIIl corso ha l’obiettivo di migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi operativi, partendo dalla funzione di progettazione, così spesso coinvolta anche in fase di manutenzione o di service post vendita. Sempre più spesso i processi operativi aziendali sono caratterizzati da complessità crescente, tempi operativi compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie di prodotto. In ambito prodotto/processo, la capacità di identificare tempestivamente ed efficacemente i problemi consente di elaborare le migliori risposte, le quali, quando sono preventive, generano rilevanti cost-saving aziendali.

CONTENUTIAtteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi.Strategie di reazione ai problemi.Individuazione e perimetrazione dei problemi.Tecniche di problem finding e problem setting.I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca di soluzioni.Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell, Tecniche di Processo).Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto, 5-Why Analysis, FMEA).Casi concreti di problem solving di progettazione.Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving.

Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi nelle tecniche apprese.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 6362

PROGETTAZIONE DI SISTEMI OLEODINAMICI

OBIETTIVICon questo percorso formativo i partecipanti saranno in grado di programmare, preparare, interpretare e utilizzare i dettagli tecnici inseriti in uno schema oleodinamico, ideare ed eseguire le procedure relative al montaggio e all’installazione, alla messa in funzione, alle prove di prestazione, alla diagnosi dei guasti, alla riparazione, manutenzione e assistenza, alla rimozione dei componenti e alla loro sostituzione.

CONTENUTIPrincipi fondamentali dell’oleoidraulicaBlocchi costruttivi di base e descrizione della loro funzione. Cause ed effetti di: generazione di pressione, perdite di pressione, generazione di calore, trafilamenti di fluido, cavitazione, aerazione, rumore e vibrazione.Moto laminare e turbolento: effetti sulle prestazioni del sistema, vantaggi e svantaggi dei sistemi oleoidraulici paragonati ai sistemi meccanici, elettrici e pneumatici.Applicazione dei principi fondamentali Relazione tra portata, caduta di pressione, restrizione, potenza e calore, controllo della pressione, controllo della portata, controllo del movimento.Fluidi oleoidraulici: scelta dei fluidi per il loro utilizzo nei sistemi oleoidraulici industriali e per applicazioni tipicheComponenti del sistema oleoidraulicoFunzione, modo di operare e applicazione delle valvole di controllo e interpretazione dei loro simboli grafici.Valvole logiche a cartuccia con flangiaFunzione, modo di operare e applicazione degli elementi logici a cartuccia con flangia: costruzione e assemblaggio del blocco valvola (manifold), taglie e relative portate, principi operativi, applicazioni per il controllo della pressione, della portata e della direzione.Tecnologia a valvola proporzionale: potenziali benefici e applicazioniPompe e sistemi di controllo associatiAttuatori oleoidraulici (motori e cilindri)Funzione, modo di operare, applicazione e caratteristiche di controllo.Serbatoi, condizionamento del fluido e componenti ausiliariDescrivere lo scopo del serbatoio di sistema, dei dispositivi associati per il condizionamento del fluido e dei componenti ausiliari.Tubi e raccordi - procedure di installazione e messa in funzioneControllo della contaminazioneSistemi circuitali e modalità di controllo (riconoscimento e uso dei simboli idraulici ed elettrici)Procedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guasti

Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP di Oleoidraulica.

DocenteCarlo Maria Rozzi De Hieronymis Esperto nello studio e realizzazione di impianti oleodinamici. Ha specifiche competenze su linee per la produzione di tubi, impianti di laminazione di metalli, macchine automatiche per soffiaggio plastica con tecnologia blow moulding, macchine agricole semoventi, macchine utensili.

Durata24 ore

Date12, 19, 26 febbraio 2015 e 5, 12, 19 marzo 201509.00-13.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

PROGETTAZIONE E GESTIONE ATEXLeggi, norme e applicazioni

DocenteLuigi FranzoniDipendente presso Cefla sc - Finishing Division, dove ha operato sia come responsabile assicurazione qualità che, successivamente, come responsabile tecnico presso lo stabilimento di Imola, ha approfondito le direttive e le norme relative alla sicurezza macchine con particolare riferimento alla prevenzione dei rischi di esplosione connessi a macchine e impianti di verniciatura. Attualmente è Product Development Coordinator ed è responsabile marketing di prodotto del Gruppo Divisionale Finishing.

Durata7 ore

Date29 gennaio 201509.00-17.00

9 luglio 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

OBIETTIVIIl corso fornisce gli strumenti per affrontare la progettazione di macchine e impianti destinati a operare in ambienti industriali a rischio di esplosione (Gruppo II).

CONTENUTILa legislazione sociale e di prodotto.Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE.Quadro normativo - le norme EN60079.Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosione.La valutazione dei rischi nella progettazione di macchine destinate a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione.Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione.I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex.Le procedure di classificazione delle zone Atex.Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali.Applicazioni delle direttive Atex.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 6564

DIRETTIVA MACCHINE

OBIETTIVIIl corso permette di acquisire metodologie di progettazione integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina e fornisce i corretti elementi per la verifica di conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare. Il corso spiegherà come implementare in modo corretto i concetti di affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza.

CONTENUTIIl contesto normativo e la valutazione dei rischiLa Direttiva macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs 17/2010.Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico.Il manuale di installazione uso e manutenzione.Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del macchinario.Vendita e acquisto di macchine usate.Messa a norme di vecchie macchine non marcate CE.Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine.La progettazione integrata della sicurezzaProgettazione integrata della sicurezza.Individuazione delle misure di protezione. Studio dell’ergonomia della macchina.Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine.Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN 13849-1 ed EN13849-2.Validazione del progetto.Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettronici.Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di sicurezza.Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati.L’equipaggiamento elettrico delle macchineProve di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali.Conformità alla Direttiva Emce alle Direttive Atex.Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine.Realizzazione e Validazione del Manuale di Istruzioni.Applicazioni praticheEsemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per macchine/impianti del settore automotive e/o medicale.Esemplificazione stesura Manuale di istruzioni con esempi pratici per macchine/impianti.Case history.

DocenteLuca Milani Consulente e formatore esperto di sicurezza ed igiene negli ambienti di lavoro, progettazione impiantistica e di prevenzione incendi all’interno di varie realtà aziendali pubbliche e private.

Durata16 ore

Date9, 16 giugno 2015 09.00-18.00

24 novembre e 1 dicembre 2015 09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI ARCHITETTURE PLC E SISTEMI DI MOTION CONTROL

DocenteMatteo Sartini Attualmente è responsabile tecnico del laboratorio LIAM, si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo.

Durata25 ore

Date13, 14, 20 aprile 2015 09.00-17.0021 aprile 2015 09.00-13.00

Quota di iscrizione€ 1.100,00 + IVA

OBIETTIVIIl sistema di controllo nelle moderne macchine automatiche svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance desiderate. Il corso vuole analizzare le moderne architetture di controllo PLC e PCbased, sia dal punto di vista dell’hardware che della programmazione. Nella prima parte del corso verranno mostrate le moderne architetture di controllo commerciali, i principali bus di campo utilizzati ed i sistemi di motion control. Nell’ultima parte del corso, dopo aver presentato i linguaggi di programmazione per i sistemi di motion control, verrà affrontato il problema della progettazione della logica di controllo per le macchine automatiche, fornendo i concetti per una programmazione modulare basata su componenti di libreria software riutilizzabili. All’interno del corso verranno sviluppati esempi su piattaforma Codesys.

CONTENUTISistemi di controllo PLC e PC-basedSistemi di controllo per l’automazione industriale.Architettura di controllo basata su PLC.Gestione task ed I/O distribuiti.Caratteristiche dei principali bus di campo.Principali differenze tra le diverse architetture di controllo commerciali.Architetture di motion controlArchitetture di motion control centralizzate e decentralizzate.Interazione tra PLC e sistema di motion control.Il concetto di asse nella programmazione dei sistemi di motion control.Programmazione dei sistemi di motion control mediante PLCopen.La gestione delle camme elettroniche.Programmazione in ambiente PLCLinguaggi di programmazione della normativa IEC 61131-3.Progettazione della logica di controllo per una macchina automatica.Un approccio alla programmazione modulare per il mondo macchine automatiche.Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine automatiche in testo strutturato.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 6766

MACHINE VISION

OBIETTIVIVerranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali. In particolare saranno poi approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV).

CONTENUTITeoria dei sistemi di visione.Riconoscimento di oggetti 2D e 3D.Riconoscimento di oggetti a partire da immagini digitali-Librerie di visione commerciali (HALCON) e open (OpenCV).Casi di studio e applicazioni in campo industriale.I benefici della tecnologia e nuove tendenze.

DocenteLuca Piccinini Si occupa presso T3Lab di Realtà Aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando le librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di “image vision”, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker.

Durata14 ore

Date3, 10 marzo 2015 09.00-17.00

5, 12 ottobre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

PROGETTAZIONE IMPIANTO ELETTRICO DI MACCHINE AUTOMATICHE

DocenteAndrea TinarelliEsperienza più che decennale nella progettazione hardware e software di impianti elettrici per macchine automatiche, con un’approfondita conoscenza dei più diffusi sistemi di controllo e bus di campo e di integrazione di sistemi complessi, delle normative di sicurezza europee e nordamericane.

Durata21 ore

Date16, 23 febbraio e 2 marzo 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 950,00 + IVA

OBIETTIVIIl corso si pone l’obiettivo di consolidare le conoscenze per la progettazione dell’impianto elettrico di macchine automatiche secondo i più alti standard di qualità e sicurezza.

CONTENUTITeoria impianti elettrici.Tecnologia della costruzione e componentistica elettrica.Legislazione e normativa nel settore elettrico – D.Lgs. N. 81 – Direttiva Macchine 2006/42/CE - CEI EN60204. Disegno elettrico. Tecnologia della costruzione e delle apparecchiature a bordo macchina.Separazione e protezione dei circuiti.Configurazione circuiti di comando e di potenza.Protezione contro contatti diretti/indiretti.Soluzioni applicative ed esempi di schemi delle varie funzioni di sicurezza: protezioni mobili, arresto d’emergenza, moduli di sicurezza, ecc... Determinazione dei livelli richiesti di sicurezza secondo le normative europee (EN13849-1 e IEC 62062) e come essere conforme ai requisiti.Cenni sulla normativa nordamericana UL508.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 6968

MATERIALI INNOVATIVIPER L’AUTOMAZIONE

OBIETTIVIIl corso offre una panoramica sui materiali e i trattamenti più innovativi oggi disponibili sul mercato per il settore delle macchine automatiche e delinea le criticità e peculiarità dei materiali metallici, polimerici e compositi utilizzabili in questo settore con particolare attenzione ai costi e alle prestazioni ottenibili.

CONTENUTIMateriali MetalliciMateriali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi innovativi.Materiali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche meccaniche.Trattamenti termici dei materiali ferrosi.Trattamenti termici dei materiali non ferrosi.Rivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali metallici.Materiali Polimerici (Plastiche)Generalità delle macromolecole: monomeri, polimeri e copolimeri.Polimeri di prima produzione e rigenerati.Polimeri termoplastici e termoindurenti.Fase amorfa e fase cristallina.Proprietà meccaniche e termiche.Tecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e rotazionale.I principali polimeri utilizzabili nell’industria del packaging.Rivestimenti superficiali per materiali polimerici.Materiali CompositiIntroduzione ai materiali compositi: elementi costituivi, proprietà fisiche e caratteristiche meccaniche.Tipologie di Fibre: di Vetro, di Carbonio, Aramidiche, di Basalto e di Polietilene.Tipologie di matrici: termoplastiche e termoindurenti.Tecnologia di fabbricazione dei compositi industriali.

DocenteVincenzo Sartori Ingegnere, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili, delle materie plastiche. Svolge attività di progettazione meccanica in tre dimensioni, programmazione di macchine a controllo numerico, calcoli su strutture realizzate in materiali metallici, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e tecniche avanzate di produzione.

Durata14 ore

Date20, 27 maggio 2015 09.00-17.00

12, 19 novembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

PROTOTIPAZIONE VIRTUALE DI MACCHINE AUTOMATICHE

DocenteAntonio CostantinoRicercatore dell’università di Modena e Reggio Emilia nel settore “Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale” su simulazione integrata di sistemi automatici e celle robotizzate, collabora con il laboratorio LIAM per l’attività di virtual commissioning.

Durata14 ore

Date12, 19 giugno 2015 09.00-17.00

13, 20 novembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

OBIETTIVINel campo delle macchine automatiche il prototipo virtuale è oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico.Nel corso verranno analizzati i diversi strumenti commerciali utilizzabili per la definizione di un prototipo virtuale. Saranno presentati due diversi approcci alla simulazione: uno relativo alla modellazione di intere macchine automatiche ed uno caratterizzato da un livello di dettaglio maggiore, relativo a singoli gruppi macchina. All’interno del corso verranno sviluppati casi applicativi. É richiesta la conoscenza di software CAD meccanici come Pro-E e SolidWorks.

CONTENUTIPrototipazione virtualeAnalisi degli obiettivi.Prototipo reale e virtuale a confronto.Panoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti, macchine e sistemi.Simulazioni Hardware In the Loop e Software In the Loop.Modelli Real Time o Virtual Time.Strumenti per la prototipazione virtuale.Interfaccia con i processi aziendali – Machine LevelRappresentazione CAD 3D realistica.Modellazione dei comportamenti.Simulazione di prodotto e processo.Comportamenti integrati con logiche di controllo.Comunicazione Hardware In the Loop.Interattività con il modello.Caso applicativo - Machine LevelPresentazione dell’ambiente software.Case study, set up di un prototipo virtuale.Discussione risultati del case study. Interfaccia con i processi aziendali – Device LevelModellazione multibody.Dinamica a corpi flessibili.Co-simulazione ed integrazione di sistemi di controllo.Post-processing dei risultati.Caso applicativo – Device LevelPresentazione dell’ambiente software.Case study, set up di un prototipo virtuale.Discussione risultati del case study.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 7170

ADDITIVE MANUFACTURINGNuovo approccio alla stampa 3D

OBIETTIVIConoscere le tecniche di Rapid Manufacturing e saperle scegliere per ottenere la massima resa tecnologica ed economica nella realizzazione di un prodotto. Riprogettare prodotti esistenti o progettare prodotti nuovi sfruttando al meglio le tecniche di additive manufacturing. Conoscere i materiali utilizzabili e le tecnologie in funzioni delle prestazioni resistenziali e degli aspetti economici.

CONTENUTIIntroduzione al Rapid Manufacturing (RM).Il passaggio dalla prototipazione alla produzione.Il concetto dello Slicing.Pensare Additive. Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa prestazionale ed economica.Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing.tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing.Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche.Esempi di Prodotti.Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo.Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche RM .

DocenteVincenzo Sartori Ingegnere, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili, delle materie plastiche. Svolge attività di progettazione meccanica in tre dimensioni, programmazione di macchine a controllo numerico, calcoli su strutture realizzate in materiali metallici, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e tecniche avanzate di produzione.

Durata14 ore

Date4, 18 marzo 2015 09.00-17.00

14, 21 ottobre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

PROJECT PORTFOLIO MANAGEMENT

DocenteClaudio CurcioPresidente e socio fondatore Q&Oconsulting, società entrata nella rete d’impresa NET-SCORE. Si occupa da sempre di sviluppo strategico ed operativo del business manufatturiero internazionale, con particolare attenzione ai temi della logistica, dell’integrazione dei processi e del Project Management.

Durata14 ore

Date13, 14 aprile 2015 09.00-17.00

11, 18 novembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

OBIETTIVIIl Project Portfolio Management è studiato per il management aziendale che si occupa di strategia operativa, ricerca e sviluppo, industrializzazione di prodotto e/o processo e change management. Aiuta a sviluppare le capacità decisionali e ad applicare le tecniche avanzate di PPM al flusso della progettazione, per diminuire i tempi di sviluppo, i costi, aumentando la qualità.L’obiettivo è aiutare a prendere decisioni in modo consapevole e a distribuire in modo semplice a tutta l’azienda i vincoli e le priorità sulle quali focalizzare le risorse.La competitività infatti oggi si gioca sulla capacità di innovare e di essere puntuali nell’introdurre nuovi prodotti e/o servizi. Sempre più spesso però le risorse a disposizione diminuiscono e diventa fondamentale poter decidere come e su quali progetti conviene investire per massimizzare il risultato.

CONTENUTIGestire l’innovazione: metodi e strumenti a confrontoLa visione strategica.Gli strumenti di Project Management (WBS, Gantt, Pert, Stage&Gate).Gli approcci di Change Management.Gestire le relazioni organizzative (poche risorse e tanti progetti).Gli strumenti operativiLe matrici strategiche (BCG, McKinsey, ecc).L’analisi tattica: matrice “bread and butter”.Il Project Risk Management ed il Technology Transfer.Analizzare il ritorno dei progetti: Life Cycle Cost ed Expected Net Present Value.L’approccio PPM ed il 3D-Stage&GateIl Maturity Readiness Level nel PPM.L’approccio 3D-Stage&Gate: applicazione in ambienti multi (obiettivi, progetti e risorse).Le tipologie di progetto e lo sviluppo in fasi.L’applicazione del Project Risk Management nei Gate.

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manutenzione

Gestione impianti oleodinamici

Diagnostica predittiva e monitoraggio di sistemi industriali

TPM e OEE - Total Productive Maintenance e Overall Equipment Effectiveness

25

18 9

G F M A M G L A S O N D

Gestione PLC e sensoristica

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

PERCORSI FORMATIVI 2015 73

Gestione impianti pneumatici

16 1

18

9

26

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 39: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 7574

Gestione impianti oleodinamici

Gestione impianti pneumatici

Gestione PLC e sensoristica

TPM e OEE: Total Productive Maintenace e Overall

Diagnostica predittiva e monitoraggio dei sistemi automatici

p.76

p.78

p.79

p.80

p.81

p.158

p.163

p.161

p.159

Bilancio per “non” specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

Project Management Basic

Comunicazione effi cace

Gestire il team per ottenere risultati

Capacità negoziali e successo nel business

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

►►►►

SPECIALISTADI MANUTENZIONE

p.152

p.155

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

Page 40: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 7776

Effetti della temperatura sulla viscosità dell’olio e sul rendimento del sistema.Contaminazione, calore, umidità.

Controllo della contaminazioneOrigine della contaminazione.Procedure per la riduzione dell’immissione di contaminazione.Effetti degli agenti contaminanti.Posizione dei filtri all’interno di un sistema.Rendimento di un filtro.

Gestione dei sistemi oleoidrauliciPunti di ispezione e osservazioni riguardo alle unità di potenza e motore primo al sistema oleoidraulico.

Procedure di mantenimentoRequisiti per un programma di mantenimento pro-attivo.

Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleodinamica.

GESTIONE IMPIANTI OLEODINAMICI

DocenteCarlo Maria Rozzi de Hieronymis Ingegnere, esperto nello studio e realizzazione di impianti oleodinamici. Ha specifiche competenze su linee per la produzione di tubi, impianti di laminazione di metalli, macchine automatiche per soffiaggio plastica con tecnologia blow moulding, macchine agricole semoventi, macchine utensili.

Durata24 ore

Date16, 23, 30 aprile 2015 e 7, 14, 21 maggio 201509.00-13.00

1, 8, 15, 22, 29 ottobre 2015 e 5 novembre 201509.00-13.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

OBIETTIVIIllustrare le principali caratteristiche dei componenti del settore analizzandone il funzionamento. Fornire gli strumenti per la comprensione e l’interpretazione di uno schema oleodinamico e per la formulazione e il perfezionamento delle procedure per la sicurezza sul lavoro. Analizzare i problemi più comuni riscontrati nell’ambito della manutenzione di attrezzature a potenza oleoidraulica.

CONTENUTIPrincipi fondamentali dell’oleoidraulicaPrincipi fondamentali che stanno alla base delle operazioni di tutti i sistemi oleoidraulici e loro influenza sulle prestazioni.Unità di misura e terminologia relativa a portata, velocità, pressione, temperatura, potenza, coppia, dimensione di motore e pompa.Concetto di rendimento.

Costruzione di un sistema oleoidraulico e sua rappresentazione simbolicaRiconoscere i componenti utilizzati per costruire un sistema oleoidraulico e sua configurazione.Funzione dei componenti utilizzati, con riferimento a: motore primo, giunti e lanterne, pompe, serbatoio, filtri, tubi, valvole limitatrici, di riduzione della pressione, di controllo della direzione, di controllo della portata, motori oleoidraulici, cilindri oleoidraulici, manometri, misuratore di portata, valvole di controllo, accumulatori.Simbologia oleoidraulica.

Componenti: loro funzione e operativitàFunzionamento dei principali componenti utilizzati per costruire un sistema oleoidraulico: pompa a ingranaggi, pompa a palette, pompa a pistone, valvola limitatrice, valvola di riduzione della pressione, valvole di controllo della direzione, valvola di ritegno pilotata, valvola a farfalla, valvola di controllo della portata a compensazione di pressione, filtro con by-pass e indicatore differenziale, motore oleoidraulico, cilindri, ammortizzamento dei cilindri, accumulatore e blocco di sicurezza.

Fluidi oleoidraulici e loro caratteristicheViscosità, gradi di viscosità e indice di viscosità.Funzioni del fluido oleoidraulico: trasmissione di potenza, lubrificazione, raffreddamento, trasporto degli agenti contaminanti.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 7978

GESTIONE PLC E SENSORISTICA

OBIETTIVIAcquisire autonomia nel programmare, secondo caratteristiche tecniche e funzionali, soluzioni automatiche basate su PLC Siemens S7-300. Conoscere le tipologie dei sensori maggiormente presenti nella macchine automatiche.Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di configurare il sistema di automazione secondo le specifiche richieste dall’applicazione, progettare l’hardware del PLC e connettervi i dispositivi di input/output, programmare il PLC, verificare la funzionalità del programma attraverso test di simulazione, redigere la distinta componenti HW e SW necessari per realizzare la soluzione identificata.

CONTENUTISistemi sequenziali. Automi a stati finiti, sintesi di Moore.Diagrammi degli stati.HWLogica cablata e logica programmabile, hardware del PLC, con riferimento a SIMATIC S7-300, panoramica e funzione dei moduli input/output, definizione I/O e rappresentazione schematica delle connessioni, I/O digitali.SW Cenni su vari linguaggi di programmazione, ambiente SIMATIC Step 7, principali funzioni SIMATIC Manager, S7_SIM simulazione del programma, istruzioni logiche combinatorie e sequenziali, utilizzo della programmazione sequenziale, GRAFCET, elementi del linguaggio, regole sintattiche, strutture di controllo.Temporizzatori e contatori.Programmazione strutturata, utilizzo di FC.Assegnazione variabili, programmazione simbolica.Istruzioni di salto.Cenni sulle norme di sicurezza relative all’utilizzo del PLC nelle applicazioni industriali.Ambiente TIA_PORTAL 11.Esercitazioni di programmazione del PLC S7 300 in ambiente Step 7. Simulazione e messa in servizio. Tipologie di sensori per il controllo di presenza e posizione per macchine automatiche.Collegamento e taratura dei sensori di presenza e posizione.

La parte applicativa è inserita nello svolgimento del programma con lo scopo di fissare l’effettivo apprendimento degli aspetti teorici, in particolare verterà sulla compilazione e collaudo di programmi per ottenere cicli di automazione industriale, utilizzando come input sensoristica di vario tipo e come output sistemi pneumatici ed azionamenti elettrici.

DocenteMarco FanfoniDocente e consulente senior esperto nei settori elettrico, elettronico e automazione industriale.

Durata32 ore

Date9, 11, 16, 18, 23, 25 marzo 201514.00-18.0030 marzo 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 980,00 + IVA

GESTIONE IMPIANTI PNEUMATICI

DocenteClaudio Roversi Ingegnere, responsabile sviluppo prodotto e progettista di macchine e automazioni per la produzione delle valvole e della componentistica presso un’azienda metalmeccanica.

Durata14 ore

Date18, 25 giugno 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

OBIETTIVIIllustrare le principali caratteristiche dei circuiti e dei sistemi pneumatici. Acquisire senso critico rispetto al funzionamento e all’interpretazione degli schemi pneumatici. Fornire gli strumenti per la comprensione e l’assemblaggio dei circuiti pneumatici per l’esecuzione della manutenzione ordinaria.

CONTENUTIPrincipi scientifici fondamentali della trasmissione di potenza per mezzo della pneumaticaComponenti di base e loro funzione (primi motori, compressori, refrigeratori, collettori d’aria, deumidificatori). Quantità e unità di misura di: pressione, forza, superficie, consumo d’aria, portata, velocità, coppia e potenza. Relazione tra pressione, forza e superficie. Vantaggi/svantaggi dei sistemi pneumatici rispetto a quelli meccanici, elettrici, oleoidraulici.Applicazione dei principi fondamentaliRelazione tra portata, calo di pressione, dimensione e lunghezza dei tubi; controllo della pressione, della portata e del movimento.Impianti ad aria compressaDiagramma a blocchi e posizione dei seguenti componenti: compressori, refrigeratori, collettore d’aria, essicatori, filtri. Funzionalità dei suddetti componenti.Disposizioni di legge per i sistemi pressurizzatiFunzioni dei Componenti delle linee ad ariaComponenti del circuito pneumaticoCilindri, motori e attuatori semi-rotativi: conversione dell’energia fluida in lavoro, variazione della velocità, cilindri a singolo effetto e a doppio effetto. Valvole di controllo: diversi metodi di funzionamento delle valvole (manuale, meccanico, elettrico, pneumatico), principio e scopo dei silenziatori. Tubazioni e connettori.Caratteristiche di circuito e di controllo (simbologia dei componenti pneumatici) Conoscenza e utilizzo dei simboli grafici ISO 1219/1 per: filtro, regolatore di pressione e manometro, lubrificatore, cilindro a singolo e a doppio effetto, valvole di controllo direzionale e di portata; diagrammi per circuiti a cilindro singolo. Procedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guastiSchema per la manutenzione, guasti comuni, procedure da seguire nella formulazione della diagnosi di un guasto.

Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Pneumatica.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 8180

DIAGNOSTICA PREDITTIVA E MONITORAGGIO DI SISTEMI INDUSTRIALI

OBIETTIVIRilevare malfunzionamenti sulle macchine automatiche moderne per garantire la costante produttività delle stesse. Nella prima parte del corso verranno presentate alcune delle principali metodologie basate sia sull’analisi dei segnali (tecniche signal-based) sia sulla costruzione di modelli del sistema da diagnosticare (tecniche model-based). Mentre nella seconda parte verranno affrontati i problemi più tecnologici riferiti ai sistemi di acquisizione ed alle tipologie di sensori che si possono utilizzare. All’interno del corso verranno mostrati esempi di analisi dati ai fini diagnostici provenienti da reali applicazioni di macchine automatiche.

CONTENUTIDiagnostica predittiva per applicazioni industrialiDiagnostica/tolleranza ai guasti nei sistemi industriali: una panoramica.Principi di diagnostica predittiva signal-based.Principi di diagnostica predittiva model-based.Metodi di ridondanza analitica per la diagnostica industriale.Diagnostica predittiva mediante ricostruzione dello stato.Elaborazione dei segnali: sensori Principali tipologie e caratteristiche di sensori per la diagnostica.Tecniche di fissaggio dei sensori.Tecniche di individuazione di posizioni preferenziali.Elaborazione dei segnali: sistemi di acquisizionePrincipali piattaforme per l’acquisizione dei segnali.Scelta delle grandezze di interesse di un sistema di diagnostica.Esempi di elaborazione di segnali acquisiti.

DocentiRoberto DiversiRicercatore presso l’Università degli Studi di Bologna, esperto di algoritmi per l’identificazione di sistemi dinamici ed algoritmi per la diagnosi e l’isolamento dei guasti.

Matteo Marsala Ricercatore presso l’Università degli Studi di Bologna, collabora con il LIAM, esperto di sistemi di controllo, strumenti di misure meccaniche e di sistemi fault detection.

Durata14 ore

Date18, 25 maggio 201509.00-17.00

9, 10 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

TPM E OEE Total Productive Maintenance e Overall Equipment Effectiveness

DocenteGiuseppe GherardiProfessore a contratto di project management presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna, consulente e formatore specializzato in project process management, comunicazione, sviluppo del pensiero laterale, problem solving.

Durata16 ore

Date25 marzo 2015 e 1 aprile 201509.00-18.00

26 novembre 2015 e 3 dicembre 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

OBIETTIVIIl corso fornisce gli strumenti per implementare il metodo Total Productive Maintenance (TPM) e quindi sviluppare un sistema completo di manutenzione, migliorando l’efficienza globale degli impianti (OEE) attraverso il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali. Il costo di impianti e macchine ha assunto infatti una notevole rilevanza ed è indispensabile garantire una elevata e continua efficienza di tutte le risorse.

CONTENUTIChe livello di efficienza avete nella vostra produzione?Quali sono i reali motivi per cui i macchinari non producono o producono male?I macchinari si guastano: da quali segnali lo possiamo prevedere?Aggiustare o prevenire?L’operatore, il miglior manutentore naturale.Le conoscenze che non vengono trasmesse: come sopravvivere quando il responsabile di reparto va in pensione.La manutenzione: tecnica complessa da delegare esternamente o applicazione di buon senso?Casi concreti di applicazione del TPM, bilancio tra risorse e risultati.Gli indicatori OEE.Uscire dai sistemi (costosi) automatici: come impostare il monitoraggio della produzione a bassissimo costo.Come lanciare un cantiere TPM con le risorse esistenti in officina.

Page 43: Percorsi formativi 2015

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

PERCORSI FORMATIVI 2015 83

Produzionee acquisti

LOS - Lean Office Simulation

SMED: riduzione dei tempi di attrezzaggio

Lean 6 Sigma Green Belt e Black Belt

Il metodo 5S e il Visual Management

Pianificazione, programmazionee schedulazione della produzione

G F M A M G L A S O N D

TPS - Toyota Production System 9

23

19

11 15

25

9

Lean Production e Lean Simulation Game 18

Acquisti internazionali 22

Valutazione dei fornitori e approvvigionamenti 4 23

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 44: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 8584

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

►►►►

OPERATION MANAGER

TPS - Toyota Production System

LOS - Lean Offi ce Simulation

il metodo 5S e il visual Management

SMeD: riduzione dei tempi di attrezzaggio

Pianifi cazione, programmazione e schedulazione

della produzione

Lean Production e Lean Simulation Game

Lean 6 Sigma Green belt e black belt

p.86

p.87

p.88

p.89

p.90

p.91

p.92

p.161

p.163

p.159

p.166

p.160

p.164

p.162

Finanza per “non” Financial Manager

bilancio per “non” specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

WTrain®: formazione formatori

p.153

p.152

p.155

p.154

Gestire il team per ottenere risultati

Comunicazione effi cace

Capacità negoziali e successo nel business

UDRive®: valutazione delle capacità manageriali

Manager & Leader

business Writing

La valutazione dei bisogni formativi

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

Page 45: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 8786

LOS - LEAN OFFICE SIMULATION

ObiettiviLean Office Simulation è un training esperienziale che offre la possibilità ai partecipanti di comprendere, attraverso la pratica diretta, i benefici dell’applicazione dei principi e delle metodologie Lean anche ai processi non produttivi. La simulazione permette di sperimentare l’utilizzo dei principali strumenti del Toyota Production System, quali la Value Stream Map, la Spaghetti Chart, l’analisi del Takt Time, l’identificazione delle fasi a non valore aggiunto e l’eliminazione delle fonti di spreco. Permette inoltre di introdurre alcuni concetti tipici della filosofia Lean nonché metodologie per la soluzione dei problemi (Problem Solving) e l’ottenimento di miglioramenti rapidi (Quick Wins).

CONTENUTIImpersonando i dipendenti di una società come in un vero e proprio gioco di ruolo i partecipanti dovranno:definire il processo ed il problema da risolvere,identificare i requisiti critici dei clienti,interpretare le misurazioni effettuate,analizzare la variazione del processo e il flusso del valore, identificare le cause primarie,lavorare come un team per progettare i miglioramenti,sviluppare, testare ed implementare le soluzioni e quindi validare il processo migliorato.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore senior di Toyota Academy

Durata16 ore

Date23, 24 marzo 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 740,00 + IVA

TPS - TOYOTA PRODUCTION SYSTEM

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore senior di Toyota Academy

Durata16 ore

Date9, 16 aprile 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 740,00 + IVA

ObiettiviIl corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del gruppo Toyota, che hanno contribuito a definire il suo vantaggio competitivo sui concorrenti fino a creare un vero e proprio esempio organizzativo e gestionale preso a modello a livello mondiale. Tali contenuti possono essere facilmente adattati alle diverse realtà aziendali, anche di medio piccole dimensioni. Il corso si pone l’obiettivo di trasmettere ai partecipanti il concetto di “produzione snella”, che consente di recuperare competitività e flessibilità attraverso la semplificazione dei processi. Per poter essere snella, ovvero in grado di rispondere velocemente ai cambiamenti del mercato e di adattarsi alle nuove condizioni economiche, un’azienda deve riuscire a riconoscere ed eliminare gli sprechi. Il corso aiuta a identificare gli ambiti di miglioramento proponendo sistemi innovativi per un’ottimale gestione dei processi aziendali.

CONTENUTIDefinizione di Toyota Production System.Storia del TPS.L’approccio tradizionale e l’approccio TPS.La messa in discussione dei processi consolidati.Nuove forme competitive e caratteristiche distintive dei modelli “eccellenti” di gestione della produzione.Aree strategiche decisionali, performance del sistema produttivo e vantaggi competitivi: il modello concettuale della catena operativa del valore.Organizzazione, strumenti e metodi per ridurre e controllare gli sprechi.Aree di intervento e programmi di miglioramento della produzione snella: un quadro unitario relativo alle diverse aree dell’impresa.Casi studio ed esempi concreti.

Page 46: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 8988

SMED: RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTREZZAGGIO

ObiettiviLa necessità di ridurre i tempi di attrezzaggio (cambio di produ-zione) è di fatto un obbligo per rispondere alle esigenze di com-petitività imposte dal mercato. Il corso intende far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di set-up sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED.

CONTENUTILa rilevanza del set-up nei processi produttivi.Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari.Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio.Riduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMED.Fasi di applicazione della tecnica SMED.Indici di efficacia ed efficienza dei set-up.Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio.Casi studio ed esempi concreti.

IL METODO 5S E IL VISUAL MANAGEMENT

ObiettiviIl corso consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per implementare e gestire il programma 5S, con l’obiettivo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere ordinato e pulito un posto di lavoro, migliorandone le condizioni, con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali.

CONTENUTICosa sono le 5S.Principali aree di intervento.Perché si applica il metodo 5S.Obiettivi delle 5S.Le 5 fasi del metodo 5S.Gli indicatori del metodo 5S.Come realizzare il metodo 5S.La Visual Factory.Casi studio ed esempi concreti.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore senior di Toyota Academy

Durata8 ore

Date19 febbraio 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 360,00 + IVA

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore senior di Toyota Academy

Durata8 ore

Date11 marzo 201509.00-18.00

15 ottobre 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 360,00 + IVA

Page 47: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 9190

LEAN PRODUCTION E LEAN SIMULATION GAME

ObiettiviObiettivo del corso è quello di affrontare i temi della “produzione snella”, che permette, attraverso la semplificazione dei processi, un recupero di competitività e di flessibilità. Un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa adattare alla nuove condizioni economiche. Per ottenere questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi. Durante il corso vengono identificati gli ambiti di miglioramento proponendo dei sistemi innovativi per una migliore gestione dei processi aziendali. Il Lean Game è una simulazione pratica per apprendere in modo facile e interattivo i principi alla base del Lean Thinking. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello produttivo snello partendo da un modello tradizionale (Job Shop), introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli del modello tradizionale.

CONTENUTIIl pensiero snello: cos’è? I concetti di base: attenzione al cliente, il contributo delle persone, lotta agli sprechi, miglioramento continuo.Per chi e perché? Lean Game Round 1I 5 principi Lean.Value: il valore per il cliente prima di tutto, il senso di utilità per il cliente, capire il valore generato dalle attività.Map: mappare il flusso del valore. Il concetto di “muda”: attività a valore aggiunto. Esempi di mappatura e loro utilizzo: VSM, Flow Chart, SIPOC; Spaghetti Chart; Work Sampling; Pro.Act.a.Flow: creare un flusso senza interruzioni nel processo.Gli strumenti: Takt Time e bilanciamento dei carichi di lavoro. 5 S. SMED.Lean Game Round 2Pull: il flusso tirato dal cliente. Gli strumenti: Kanban; Supermarket; Heijunka Box.Lean Game Round 3Perfection: il miglioramento continuo; i Cantieri Kaizen. L’azienda visiva: concetti e strumenti di Visual Management.

PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E SCHEDULAZIONE DELLA PRODUZIONE

ObiettiviIl corso si propone di fornire un quadro esaustivo degli scenari e delle problematiche connesse alla gestione dei flussi di materiali in relazione al processo logistico, con particolare riferimento agli aspetti legati alla pianificazione e programmazione della produzione e degli approvvigionamenti nell’ambito dell’intera filiera logistica. L’obiettivo primario è di assistere i responsabili aziendali nell’individuare le aree critiche all’interno del processo di pianificazione e di aiutarli nell’applicazione delle tecniche e dei metodi più adatti alla loro realtà.

CONTENUTIDescrizione e classificazione dei sistemi produttivi.Obiettivi e leve decisionali del sistema produttivo.Grado di Certezza e Indice di Programmazione.Ambienti produttivi e sistemi di programmazione.Dati di base della programmazione.Processo di pianificazione, programmazione e controllo della produzione.Demand Management.Pianificazione della produzione.Programmazione della produzione con logica push.Programmazione della produzione con logica pull.Gestione dei materiali.Modello organizzativo Lean per migliorare l’efficienza produttiva.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore senior di Toyota Academy

Durata16 ore

Date25 febbraio 2015 e 4 marzo 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 740,00 + IVA

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore senior di Toyota Academy

Durata16 ore

Date18, 19 maggio 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 740,00 + IVA

Page 48: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 9392

il metodo DMAiC: ControllareSistemi a prova d’errore. Revisione del piano di controllo e chiusura del progetto.

CONTENUTIPeRCORSO bLACK beLt Ad integrazione del programma del percorso Green Belt.

TPS: principi e strumenti.il metodo DMAiC: DefinireElementi di Project Management.il metodo DMAiC: AnalizzareCorrelazioni e regressioni.il metodo DMAiC: MigliorareBilanciamento del processo. Anova multiplo e regressioni multiple. Calcolo dimensione di un campionamento. DOE: la pianificazione. Leadership e dinamiche dei gruppi.2 Levels factorial-full factorial. Fractional factorial. Centerpoints e blocking. Response surface ed optimizer. EVOP e advanced DOE. Esercizi di riepilogo.

LEAN 6 SIGMA GREEN BELT E BLACK BELT

ObiettiviLa globalizzazione dei mercati ha imposto alle aziende standard qualitativi del prodotto/servizio offerto sempre più elevati. Soprattutto a seguito della recente crisi economica, fattori quali la qualità, la rapidità, i costi bassi e le modalità di consegna sono diventati fondamentali per il successo di un’azienda.Ecco quindi nascere l’esigenza di implementare un processo di miglioramento continuo capace di incrementare le prestazioni di una realtà industriale, attraverso l’applicazione di una rigorosa metodologia e l’utilizzo di risorse dedicate.Il corso insegna gli strumenti delle metodologie Lean e 6 Sigma, associando dunque la lotta agli sprechi e la ricerca del Just In Time ai principali tools di Problem Solving, oltre che alle tecniche per ridurre la variabilità di processo.

CONTENUTIPeRCORSO GReeN beLtil metodo DMAiC: DefinireLa voce del cliente. Il Project Charter. Analisi Input ed output del progetto.Elementi di statistica ed analisi grafica di base. I parametri e le misure chiave del processo.il metodo DMAiC: MisurareL’analisi dei sistemi di misura. Stabilire una baseline. Il Work Sampling. La Capability di processo. Mappare il processo. Esercizio di Team: Katachi.il metodo DMAiC: AnalizzareIdentificare, selezionare e priorizzare cause alla radice. Matrice di causa effetto e PFMEA. I 7 sprechi. Il test delle Ipotesi e l’Anova. Ottimizzazione delle scorte di magazzino e Cross Analysis.il metodo DMAiC: MigliorareLe 5 S ed esercizio di Team.I sistemi Pull. Gestire il Team. ProActA. Sistemi di rifornimento a ripristino.Kanban Game. DOE (Design of Experiment). Tecniche di SMED. SMED Game. Testare le soluzioni. TPM, OEE Game.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore senior di Toyota Academy

DurataGreen Belt 64 ore Black Belt32 oreGreen Belt + Black Belt96 ore

Date9, 16, 22, 30 aprile 2015 7, 14, 21, 28 maggio 201509.00-18.00(solo Green Belt)

3, 10, 17, 24 giugno 2015 09.00-18.00(solo Black Belt)

Quota di iscrizioneGreen Belt€ 2.800,00 + IVA Black Belt€ 1.500,00 + IVA

Green+Black Belt € 4.000,00 + IVA

Page 49: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 9594

VALUTAZIONE DEI FORNITORI E APPROVVIGIONAMENTI

ObiettiviPer una efficace gestione dei fornitori è rilevante disporre di un adeguato processo di valutazione delle loro prestazioni.Il corso fornisce strumenti e metodi operativi per ottenere una gestione dei fornitori e del flusso materiali in approvvigionamento allineata con le necessità aziendali. In parallelo si approfondirà come scegliere un sistema di gestione delle scorte che sia coerente rispetto alle necessità del cliente interno e alle capacità dei fornitori di adottare efficaci tecniche di gestione del flusso.

CONTENUTIil livello di servizio e le sue componentiFattore tempo e sua variabilità.Probabilità di completezza della consegna.Qualità logistica e difettosità.Selezione del mix fornitoriPolitiche di canale: partner unico o più fornitori in gioco?Verifica di posizionamento: merceologie e fornitori (vedi matrici di Kraljic).La relazione coi fornitori e le 4 variabili chiave.Strumenti di valutazione: approcci teorici e scelte praticheI diversi livelli di valutazione.Integrazione tra variabili misurabili o valutabili: utilizzabilità e congruenza.Confronto tra diverse tecniche: un approccio unificante, la Balanced Score Card (BSC).Scelta operativa del campo di applicazione e della frequenza di analisi delle performance.La gestione degli approvvigionamentiLe tipologie di scorta: di ciclo, di sicurezza, per effetto lotto, per anticipo stagionale.Alcuni cenni di statistica applicata: la distribuzione normale, la deviazione standard, la probabilità di dare servizio.Sistemi previsionali più comunemente in uso.Principali modelli di programmazione delle scorte.Analisi ABC, 80/20 o legge di Pareto: applicazione alla gestione scorte.

EsercitazioniSimulazione nell’utilizzo della BSC per la valutazione in casi concreti. Calcolo del lotto economico e determinazione del lotto tecnico; Applicazione di algoritmi per la gestione scorte in assenza di previsioni e in base a serie storica consumi. Esercitazioni su algoritmi dì gestione dei prodotti con previsione della domanda.Analisi ABC (volumi dei prodotti in flusso, giacenze in stock, incrociata flusso-stock e scelte di ottimizzazione).

ACQUISTI INTERNAZIONALI Il nuovo mercato dei Low Cost Countries

ObiettiviIl nuovo mercato dei Low Cost Countries rappresenta un’opportunità di business grazie ad offerte diversificate e margini di risparmio sull’acquisto di beni e semilavorati. Obiettivo del corso è quello di acquisire strumenti e capacità per affrontare i mercati esteri con riduzione del rischio e aumento esponenziale del vantaggio.

CONTENUTIvantaggi nell’acquisto nei Low Cost CountriesRiduzione dei costi totali d’acquisto nei principali paesi low cost.Prezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografiche.Tattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i mercati internazionali.La scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e vantaggi.Evoluzione dei ruoli professionali dei Manager del Global Sourcing.Come scegliere i mercati sui quali muoversi dopo aver individuato il bene da acquistare.Piano di marketing degli acquisti internazionali.Come strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento (Paese).Valutazione e omologazione di un fornitore internazionale.Risk Management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico.Differenza di usi tra i diversi Paesi.Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai Paesi Low Cost.valutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali: vantaggi e svantaggi, costi, beneficiDifficoltà nel reperire le informazioni sui fornitori e nel valutarle correttamente.Costi degli spostamenti e delle informazioni.Costi accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi, assicurazioni, resi, adattamento prodotto, costo della formazione del personale (lingue, commercio internazionale).Pericolo dell’interruzione della fornitura.Basso costo della manodopera e/o delle materie prime.Tempi di trasporto.Maturità tecnologica del prodotto e della tecnologia produttiva.Calcolo del costo totale e del ROI.

DocenteYadvinder Rana Ingengnere, ha lavorato come direttore commerciale per Africa, Asia e Pacifico in un’azienda leader nel settore del lusso, stabilendone la presenza in Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Sud Est Asiatico, Medio Oriente, Libano, Tunisia, Marocco, Egitto, Sud Africa e Australia e gestendo direttamente le attività commerciali e di marketing a Shanghai e Mumbai. Ha ricoperto ruoli internazionali nell’ambito del Gruppo Fiat in Pennsylvania, a Londra e Lione. In particolare, come gestore di progetti d’integrazione acquisti durante i merger fra Case e New Holland, Iveco e Renault.

Durata7 ore

Date22 maggio 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

DocenteMassimo Olivotti Consulente di direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Durata7 ore

Date4 marzo 201509.00-17.00

23 settembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 50: Percorsi formativi 2015

RISORSE UMANE

Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni

Amministrazione del personale e gestione delle buste paga

Il budget del personale

G F M A M G L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

Politiche motivazionali, diversity management e sistemi incentivanti

PERCORSI FORMATIVI 2015 97

Jobs Act:... applicazioni

29 13

23 1

18 30

26 16

14

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 51: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 9998

Amministrazione del personale e gestione delle buste paga

Il budget del personale

Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni

Politiche motivazionali, diversity management e

sistemi incentivanti

Jobs Act:... applicazioni

WTrain®: formazione formatori

La valutazione dei bisogni formativi

p.100

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p.165

Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per “non” specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

p.153

p.152

p.155

Gestire il team per ottenere risultati

Comunicazione effi cace

Capacità negoziali e successo nel business

UDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali

Manager & Leader

Business Writing

Parlare in pubblico

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

►►►►

RESPONSABILERISORSE UMANE

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

Page 52: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 101100

Le voci assoggettabili.Esercitazione: elaborazione di busta paga con elementi variabili per la definizione del corretto imponibile previdenziale.La gestione delle assenze e il trattamento economicoLa malattia: certificazione e obblighi di comunicazione, visite di controllo, trattamento economico e calcolo dell’indennità a carico. Inps: operai e impiegati differenze, lordizzazione, integrazione a carico azienda, compilazione Uniemens.Esercitazione: elaborazione di un cedolino per definire l’indennità di malattia a carico Inps e la quota a carico datore di lavoro.Maternità e congedi parentali: congedo di maternità e paternità, congedo obbligatorio e facoltativo, documentazione, trattamento economico e calcolo dell’indennità, integrazione a carico azienda, congedi per malattia del figlio, riposi giornalieri per allattamento, Uniemens.Esercitazione: elaborazione di un credito per il calcolo dell’indennità di malattia.Altri congedi c/Inps: Legge 104/92 per portatori di handicap, donazioni sangue, congedo matrimoniale.Esercitazione: elaborazione di cedolini paga per la determinazione delle indennità. Infortunio: comunicazioni obbligatorie, calcolo indennità c/Inail e integrazione c/azienda.Esercitazione: elaborazione di una busta paga per il calcolo dell’indennità di infortunio.Autoliquidazione InailBasi di calcolo del premio e comunicazione del tasso, modulo di dichiarazione delle retribuzioni, versamento su modelli F24.Esercitazione: calcolo dell’autoliquidazione e compilazione modello F24.Orario di lavoroDefinizione di orario normale di lavoro, lavoro straordinario, notturno, festivo, a turni, riposi e pause, assenze retribuite (ferie, rol, ex festività).Adempimenti fiscali e TFR.Reddito da lavoro dipendente. Reddito imponibile, tassazione ordinaria: scaglioni di reddito e aliquote, tassazione separata, detrazioni di imposta, addizionale regionale e comunale, compilazione modello F24, conguaglio fiscale, modello CUD e 770.Esercitazione: elaborazione dei cedolini secondo le casistiche precedentemente trattate e determinazione del netto. Conguaglio fiscale di fine anno e di fine rapporto.TFR - Trattamento di Fine Rapporto: retribuzione utile, calcolo e rivalutazione, aliquota media, cenni di tassazione, previdenza complementare.Il costo del lavoro.

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE E GESTIONE DELLE BUSTE PAGA

DocentiLaura Tonetto e Paola CertiConsulenti in materia di Diritto del lavoro e Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale.

Durata35 ore

Date29 gennaio 2015, 3, 5, 10, 12, 17, 19, 24, 26 febbraio 2015 e 3 marzo 2015 14.30-18.00

13, 20, 27 ottobre 2015 e 3, 10 novembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 700,00 + IVA

OBIETTIVIIl corso ha l’obiettivo di far conoscere i vari passaggi relativi all’inserimento corretto in azienda del personale dipendente, attraverso l’analisi delle tipologie contrattuali, l’inquadramento sul piano previdenziale e retributivo e la conoscenza delle norme che regolano la gestione del personale.Si affronterà la corretta lettura ed elaborazione della busta paga, quale elemento essenziale degli adempimenti obbligatori per la gestione del personale dipendente, sia nel caso vengano gestiti internamente all’azienda, sia nel caso di incarico affidato in outsourcing.

CONTENUTIInserimento del lavoratoreGli adempimenti del datore di lavoroPosizione assicurative e previdenziali: aperture e rapporto con gli Enti .Il ruolo della contrattazione collettiva.Le comunicazioni telematiche: assunzione, variazione e cessazione.Libri obbligatori: Libro Unico del Lavoro e Libro Infortuni.Il rapporto di lavoro subordinatoTipologie contrattuali: tempo indeterminato, tempo determinato, tempo parziale, apprendistato, lavoro accessorio, lavoro intermittente, parasubordinazione.Elementi essenziali del contratto di assunzione: luogo di lavoro, periodo di prova, inquadramento, qualifica, mansione.Modulistica da sottoporre al dipendente: destinazione del TFR, detrazioni, privacy, anf.Esercitazione: compilazione di modelli di contratto di assunzione per le diverse tipologie contrattuali.Composizione della retribuzione, determinazione dell’imponibile fiscale e previdenzialeIncidenza della Contrattazione Collettiva Nazionale, Aziendale, Individuale.Elementi della Retribuzione: minimo contrattuale, scatti di anzianità, superminimo individuale, indennità da CCNL, mensilità aggiuntive.Determinazione della retribuzione giornaliera e oraria.Elementi Variabili della retribuzione: lavoro straordinario, festivo, notturno, lavoro a turni, indennità varie (cassa, mensa…) fringe benefit, buoni pasto.Esercitazione : definire la retribuzione fissa e variabile da CCNL in base alla mansione e alla qualifica. Adempimenti previdenziali e trattamento economico delle assenzeImponibile contributivo e adempimenti previdenzialiLa contribuzione obbligatoria: aliquote contributive e settori di inquadramento. Flusso Uniemens. Assunzioni agevolate: mobilità, percettori di Aspi, apprendisti.

Page 53: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 103102

IL BUDGET DEL PERSONALE

OBIETTIVIIl corso fornisce le competenze per pianificare attentamente il budget del personale affinché risulti sempre allineato alle esigenze e alle politiche retributive aziendali. Durante il corso verranno analizzati gli strumenti utili alla corretta predisposizione di consuntivi, forecast e budget, fondamentali nella determinazione dei relativi parametri gestionali.

CONTENUTIFasi della strutturazione del budgetAnalisi degli obiettivi aziendali: previsioni di sviluppo o riduzione. Analisi dell’organico esistente e movimentazione: assunzioni, cessazioni, picchi di fabbisogno di personale, diversi rapporti di lavoro. Contrattazione Collettiva e Individuale, costi fissi aziendali e ripercussioni sul costo del personale.Analisi di eventuali costi aggiuntivi. Gli elementi che compongono il budgetIl costo del lavoro: dal budget individuale al budget aziendale. Analisi degli elementi retributivi.Determinazione degli oneri contributivi. Analisi e quantificazione degli elementi variabili.Le politiche retributivePiani retributivi, premi aziendali, fringe benefits, coperture assicurative, compensi in natura. Il trattamento di fine rapportoCalcolo e risoluzioni incentivate.Orario di lavoro.Le assenze: natura e incidenza sul costo.Ammortizzatori sociali: utilizzo e incidenza. Assunzioni: le assunzioni incentivate. Altri costi: terziarizzazione, trasferta, servizi generali, somministrazione di vitto. Analisi del budget Le politiche retributive: effetti derivanti dalla Contrattazione Collettiva e dalla politica retributiva aziendale (contrattazione di secondo livello, premi, incentivi e benefits). Scorrimento delle competenze ed incidenza di costi. Politiche di sviluppo e incidenze su straordinari, maggiorazioni, turni. Il controllo del budgetVerifica periodica della rispondenza delle previsioni a quella dei consuntivi.Ricerca e analisi degli scostamenti. Eventuale rettifica del budget in relazione a variazioni intervenute.

Esercitazione: dalla busta paga ad un foglio di calcolo excel. Casi concreti. Razionalizzazione delle informazioni, analisi delle variabili e predisposizione dei contenuti.

DocenteLaura TonettoConsulente in materia di Diritto del lavoro, Diritto sindacale,Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale.

Durata14 ore

Date18 e 25 maggio 201509.00-17.00

30 settembre e 8 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

FORMULAZIONE DEGLI OBIETTIVI E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI

DocenteFederico BencivelliConsulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

OBIETTIVILa motivazione e la stabilità delle risorse umane sono tra i driver principali per la crescita del valore d’impresa. Il nuovo paradigma impone un’attenta valutazione della correlazione tra responsabilità assegnate e risultati raggiunti, massima responsabilizzazione del Management rispetto agli obiettivi comunicati e qualità del monitoraggio e del feedback. L’obiettivo del corso consiste nel fornire tecniche e strumenti per imparare ad assegnare obiettivi ai propri collaboratori e verificare i risultati ottenuti riconoscendo eventuali criticità e attivando azioni mirate di miglioramento. Si approfondiranno i fattori determinanti per progettare e gestire efficacemente un sistema di valutazione della performance nella propria azienda.

CONTENUTII fondamentali della Performance AppraisalEsplicitazione delle responsabilità e dei ruoli attesi.La Job Description.Definizione delle prestazioni attese.Assegnazione di compiti e obiettivi.Responsabilizzazione e delega.Strumenti per la tracciabilità e la coerenza del sistema di valutazione.Dialogo capo-collaboratore: comunicare, attivare, accompagnare il risultatoGestione del processo di valutazione dei collaboratori: dal colloquio di assegnazione degli obiettivi, al colloquio di verifica e feedback. Che cosa fare e che cosa non fare.

Durata14 ore

Date23, 30 giugno 201509.00-17.00 1, 3 dicembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 54: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 105104

POLITICHE MOTIVAZIONALI, DIVERSITY MANAGEMENT E SISTEMI INCENTIVANTI

OBIETTIVIQuesta attività formativa, dedicata in particolare a responsabili di funzione e di attività di staff, offre tecniche e strumenti per la migliore gestione delle persone sia stabili in organico che temporanee (collaboratori, gruppi di progetto).Attrarre, trattenere, gestire le persone in azienda significa mettere a punto politiche condivise da tutto il Management per l’equilibrio tra performance, sfide, fasi di vita.Non solo i giovani talenti, ma tutte le persone in azienda sono chiamate a portare risultati e a fare la differenza.Come strutturare politiche di gestione che tengano conto dei cambiamenti nel medio periodo? Come far raggiungere alle persone risultati extra-ordinari?

CONTENUTIPolitiche retributive e di employabilityVecchie e nuove persone in azienda: che cosa portano in azienda, che cosa significano per noi e per le nostre responsabilità di Manager.Gap generazionali, fasi di vita e multiculturalità: l’impatto del Diversity Management sui modelli di gestione.Analisi dei dati aziendali e delle prospettive per i prossimi due anni.Le politiche retributive: di che cosa è fatta la Compensation; che cosa significa Total Reward.Strumenti di gestione delle persone e dei percorsi.Best Practices.Sistemi incentivanti: verifica e adeguamento di obiettivi, indicatori e modalità di gestioneCome costruire, revisionare, adeguare un sistema incentivante aziendale.Definizione e condivisione degli obiettivi strategici di breve e medio periodo: individuazione e validazione KPI per i ruoli coinvolti dal sistema incentivante. Predisposizione e revisione degli strumenti 2014/2015 (documenti di assegnazione, schede di valutazione, reportistica, tempi e modalità di verifica).Verifica di possibili linee di sviluppo, basate su Saving, o Cross Selling o spostamento da costi indiretti a costi diretti.

Al termine del corso, su specifica richiesta del partecipante sarà possibile organizzare una giornata di affiancamento in azienda (fuori quota di iscrizione).

JOBS ACT: ...APPLICAZIONIAnalisi delle recenti disposizioni normative, delle tipologie contrattuali possibili e loro concrete applicazioni

DocenteLaura TonettoConsulente in materia di Diritto del lavoro, Diritto sindacale,Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale. Durata7 ore

Date26 gennaio 201509.00-17.00 16 settembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

OBIETTIVILe finalità perseguite dal legislatore, nel recente panorama di rivisitazione delle tipologie contrattuali, con particolare rilievo per la flessibilità in entrata, come espresso dallo stesso Ministro del Lavoro (sui versanti dei lavoro subordinato e autonomo), evidenziano l’esigenza di una analisi approfondita delle tipologie di lavoro subordinato introdotte dalla L. n. 92/2012, e rivisitate dalle norme successive. L’obiettivo è individuare i requisiti di ciascuna fattispecie, da applicare al singolo caso concreto, con evidenza degli aspetti significativi e/o critici, sia sul piano costituivo che interpretativo. Finalità del corso sarà pertanto l’individuazione della fattispecie contrattuale adeguata, applicabile alla singola posizione all’atto dell’assunzione, e conseguente corretta stesura del contratto di lavoro subordinato. Saranno inoltre analizzati gli aspetti procedurali obbligatori, gli elementi essenziali del contratto di lavoro e le eventuali pattuizioni individuali.

CONTENUTIDefinizione di Contratto secondo il Contratto Collettivo.I requisiti e i contenuti del contratto di lavoro. Le principali tipologie contrattuali: il contratto a tempo determinato, il contratto a tempo indeterminato, la somministrazione, l’apprendistato, il contratto a tempo parziale, il lavoro intermittente. Le assunzioni agevolate e le variabili contributive. il contratto a progetto. Il lavoro autonomo. Il contratto di lavoro autonomo occasionale.I tirocini formativi.

DocenteElisabetta ZanariniResponsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, Consulente senior e Executive Coach. È PCC - Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Team Coaching, in particolare su progetti di innovazione, lean production e sviluppo organizzativo.

Durata14 ore

Date14, 21 luglio 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 55: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 107

COMMERCIALE E MARKETING

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

G F M A M G L A S O N D

Strategie di vendita per tecnici

Key Account Management

Forecasting

Il piano commerciale

Politiche di Pricing

Realizzare una strategia di marketing e declinarla in un piano

Marketing Metrics

Il lancio di nuovi prodotti

Lead generation

Il “Trade Finance” come fattore di successo commerciale dell’impresa

23 25

13

8 29

15 12

14 9

6

3

21

7

25 19

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 56: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 109108

Key Account Management

Forecasting

Il piano commerciale

Il “Trade Finance” come fattore di successo commerciale

dell’impresa

Politiche di Pricing

Realizzare una strategia di marketing e declinarla in un piano

Marketing Metrics

Il lancio di nuovi prodotti

Lead generation

p.111

p.112

p.113

p.114

p.115

p.116

p.117

p.118

p.119

Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per “non” specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

WTrain®: formazione formatori

p.153

p.152

p.155

p.154

p.161

p.163

p.166

p.160

p.164

p.159

p.162

p.165

Gestire il team per ottenere risultati

Comunicazione effi cace

UDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali

Manager & Leader

Business Writing

Capacità negoziali e successo nel business

La valutazione dei bisogni formativi

Parlare in pubblico

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

►►►►

►RESPONSABILE COMMERCIALEE MARKETING

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

Page 57: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 111110

KEY ACCOUNT MANAGEMENT

OBIETTIVICostruire un modello di accounting focalizzato a mantenere relazioni di business continue e durature coi clienti in portafoglio e individuare nuovi clienti da sviluppare è il risultato cui tendere partecipando al corso.Massimizzare il rapporto tra tempo a disposizione ed efficacia commerciale, affinare le proprie competenze e le proprie esperienze, fare proprio un modello di riferimento utilizzato da commerciali e negoziatori di successo, alimentare nuove auto-motivazioni per affrontare il ruolo in modo consapevole e performante è l’obiettivo del corso.Il cambiamento del mercato, dei clienti e delle loro aspettative porta infatti a dover affinare i metodi di contatto, acquisire nuove abilità negoziali e riaggiornare la dimensione manageriale del ruolo commerciale, trovando nuove motivazioni.Come preparare ed orientare le trattative agli obiettivi prefissati? Quali azioni producono risultati e quali no?

CONTENUTICome è cambiato il ruolo commerciale.L’analisi dei clienti: la segmentazione ed il rapporto tempo dedicato/risultati conseguiti.Il piano a medio termine: strategie per raggiungere i risultati. La preparazione del cliente, delle visite, e la scelta degli interlocutori.L’atteggiamento mentale nel rapporto con il cliente: come essere davvero partners?La relazione con il cliente. La raccolta delle informazioni. La proposta: personalizzarla-renderla accattivante. Il feedback, le obiezioni, il reclamo.Il post visita: essere professionisti e uomini d’azienda.

DocentePaolo FerioliTrainer Kaeser e Master Advanced in Programmazione Neurolinguistica. Ha maturato esperienze in aziende nazionali e multinazionali in diversi ruoli commerciali

Durata21 ore

Date13, 30 marzo 2015e 20 aprile 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

STRATEGIE DI VENDITA PER TECNICI

DocenteFederico BencivelliConsulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza assessment manageriali e coaching individuali. È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

OBIETTIVIIl tecnico con funzioni di vendita conosce a fondo le specifiche e le prestazioni del prodotto che offre, ma deve integrare le conoscenze tecnologiche con competenze commerciali e relazionali per poter trasformare questo vantaggio in risultati.Il corso permetterà di acquisire tecniche e strategie per individuare le vere esigenze del cliente, portare al tavolo della trattativa argomentazioni convincenti esposte in modo persuasivo, evidenziare in modo incisivo i plus della propria offerta, gestire obiezioni e reclami mantenendo un rapporto costruttivo con il cliente. La prima parte del training sarà focalizzata sulla corretta valorizzazione dell’esperienza tecnica dei partecipanti e sulle loro reali potenzialità nell’interpretazione del ruolo commerciale, mettendo ognuno nelle condizioni di identificare in modo preciso i propri specifici obiettivi di miglioramento e trarre il massimo dal percorso formativo.

CONTENUTIIl ruolo dello specialista tecnico nella relazione con il clienteConoscenze e capacità.Fiducia in sé: come smascherare le convinzioni autolimitanti.“Professional” della relazione: la comunicazione come strumento strategico.Sapere tacito: trasmettere il valore dell’esperienza. Goal Setting: focalizza i tuoi obiettivi di miglioramento nell’attività commerciale.Competenze commerciali e relazionaliDalla strategie aziendale di vendita alla pratica.Conoscere il proprio mercato: ricerca e contatto clienti.Presentazione efficace di sè, della propria azienda e del prodotto.Dalla comunicazione tecnica a quella commerciale.Pianificazione dell’incontro e definizione delle argomentazioni commerciali.Creazione del rapporto/feeling per un’efficace trattativa. Come incrociare esigenze del cliente e specifiche dell’offerta.Empatia e dialogo.L’intervista, il silenzio, la scelta delle parole: come minimizzare le lacune del prodotto e rendere importanti i vantaggi dell’offerta.Ascolto attivo.Anticipare e gestire obiezioni reali e pretestuose.L’importanza del telefono come strumento di vendita.Prendere un appuntamento, rilanciare un’offerta, ottenere nuove informazioni e fidelizzare il cliente.Come presentare il prezzo ed evitare la richiesta sconto.Concludere per vendere.La presunzione di acquisto.I tipici segnali di accettazione della proposta.

Stefano DonatiConsulente e formatore nel marketing strategico e operativo, nello sviluppo delle abilità negoziali e nelle tecniche di fidelizzazione del cliente. Collabora con numerosi enti, quali Università, Camere di Commercio ed Enti pubblici territoriali. Durata14 ore

Date23 febbraio e 2 marzo 201509.00-17.00

25, 30 giugno 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 58: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 113112

IL PIANO COMMERCIALEPianificare l’attività orientata allo sviluppo delle vendite, sviluppare il piano e redigere il budget

OBIETTIVIIl corso fornisce le competenze adeguate per tradurre le strategie commerciali in un piano d’azione che porterà al raggiungimento dei risultati attesi. L’obiettivo è di facilitare l’acquisizione di un metodo di lavoro che permetta di non disperdere energie e tempo convogliando le azioni e i comportamenti all’obiettivo commerciale condiviso.

CONTENUTIIl processo di pianificazione commerciale ed il suoi “output”: il piano ed il budget, ovvero strategia e tattica, cifre e risultati attesi.Le riflessioni sull’offerta dell’impresa: i concetti di mix, di differenziazione, di costo del venduto e di qualità progettata.Le riflessioni sulla domanda: i concetti di cliente, di posizionamento e di qualità percepita.Caratteristiche e vantaggi dell’offerta dell’impresa incontrano il beneficio atteso di chi domanda: il ruolo del prezzo per analizzare l’ambiente competitivo (price vs no price) e per consentire lo scambio. Concetti e strumenti per capire e misurare il potenziale di mercato (market size) ed il livello di attrattività. Focus sui database di Bureau Van Dijk per l’analisi di segmentazione dei target di potenziale.Le azioni commerciali rispetto allo stadio relazionale con il cliente: da suspect a prospect; da prospect a first time customer, da first time customer a repeat customer, da repeat customer a client.Valutare le azioni commerciali mediante il concetto di margine di contribuzione, per derivarne gli obiettivi minimi in termini di volume e di fatturato di pareggio.L’impiego di capitale circolante legato alla vendita.Analisi di tre differenti piani commerciali per imprese B2C, B2B e per quelle di servizi.

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani, è specializzato in marketing & finance. È docente Luiss Business School e professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Filippo FenatiDocente e consulente per i sistemi informativi di marketing intelligence volti allo sviluppo della strategia e del businness plan. Si occupa di soft science applicate all’economia d’impresa.

Durata14 ore

Date15, 22 giugno 201509.00-17.00

12, 19 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

FORECASTINGPrevedere i risultati di mercato

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani è specializzato in marketing & finance. È docente Luiss Business School e professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata7 ore

Date8 giugno 201509.00-17.00

29 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

OBIETTIVIIl vantaggio competitivo di un’azienda si misura anche con la capacità di generare analisi previsionali, ipotizzare scenari futuri e future strategie in risposta alle variazioni del mercato. Il corso fornisce modelli e capacità per favorire lo sviluppo del budget, prevedere i volumi delle vendite e definire le politiche di sviluppo attraverso l’utilizzo della statistica come strumento di studio e previsione dei risultati di mercato.

CONTENUTIObiettivi e utilizzo dei sistemi previsionali in ambito marketing e vendite Le tecniche statistiche per la previsione delle vendite. Relazione fra forecast e budget annualeAnalisi del mercato di riferimento e previsione della domanda.Il ciclo di vita di un prodotto.La gestione dei prodotti meno redditizi.L’introduzione di nuovi prodottiValutazione del rischio di un’innovazione.Previsione di vendita, politiche commerciali e di pricingLe matrici decisionali applicate ai canali di distribuzioneAnalisi e previsione dei costi distributivi.Le tecniche di simulazione per il budgeting economico e finanziario.La scelta degli investimenti e le misure per la valutazione del rischiofinanziario.Previsioni e tecnologiaL’uso dei software più diffusi: excel e accessI sistemi tecnologici avanzati

Page 59: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 115114

POLITICHE DI PRICINGTarget Cost, Target Profit, Target Price o viceversa?

OBIETTIVIIl corso è dedicato a managers che operano nel settore dei beni industriali con l’obiettivo di analizzare le fasi che conducono alla definizione del prezzo del prodotto con un approccio orientato al valore per il cliente. La decisione di approfondire tale tema nasce dal ruolo che la variabile prezzo ha assunto nelle imprese industriali: di influenza della posizione competitiva dell’impresa, di punto di riferimento per lo sviluppo delle relazioni con i clienti, di “primo motore” del valore complessivo dell’impresa.Il problema della decisione del prezzo dei beni o servizi è una delle questioni più delicate e più difficili, in quanto da essa dipenderanno in buona parte i ricavi del nostro business.

CONTENUTILa natura strategica del fattore prezzo.La determinazione degli obiettivi di prezzo.La determinazione del prezzo.Il prezzo ed i costi: Cost–Plus Pricing, Target Return Pricing, l’analisi del pareggio.Il prezzo e la domanda: analisi di elasticità, prezzo e valore percepito, la discriminazione dei prezzi.Il prezzo e la concorrenza: strategie competitive (leadership, followership e barometrica), le guerre di prezzo.Prezzo, razionalità limitata ed incertezza.Le politiche di prezzo: sconti ed abbuoni, la differenziazione geografica, price e non price competition, le decisioni di prezzo per i nuovi prodotti sia consumer, sia B2B; le decisioni di prezzo per la gamma prodotti e servizi.

Contenuti extra compresi nella quotaFoto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com. Pdf realizzato da docente con un estratto del capitolo sulle decisioni relative al prezzo, contenuto nel testo “Marketing per il governo d’impresa” del Prof. Aldo Burresi dell’Università degli Studi di Firenze. Excel con l’analisi delle tecniche di pricing.

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani, è specializzato in marketing & finance. È docente Luiss Business School e professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata11 ore

Date6 luglio 201509.00-17.00e 7 luglio 201509.00-13.00

Quota di iscrizione€ 450,00 + IVA

IL “TRADE FINANCE” COME FATTORE DI SUCCESSO COMMERCIALE DELL’IMPRESA

DocenteAlessandro Volta Fino a maggio 2013 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio di Gestione di Fidindustria E.R. A ottobre 2009 inizia la collaborazione con VP Consult, società entrata nella rete d’impresa NET-SCORE. Da gennaio 2014 è Mediatore Creditizio con iscrizione all’Organismo Agenti e Mediatori.

Valentino Pischedda Pluriennale esperienza nel Gruppo Sacmi dove ha ricoperto anche la carica di Vice Direttore Generale. Autore di varie pubblicazioni nel campo del Trade Finance e Factoring, consigliere di Amministrazione di Emilro Factoring per 3 anni, consulente di banche ed imprese.

Durata7 ore

Date14 aprile 201509.00-17.00

9 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

OBIETTIVIVerranno illustrati concetti, strumenti e metodi per impostare una politica finanziaria coerente con gli obiettivi di mantenimento e sviluppo dell’azione commerciale “stressando” la generazione di cassa quale fattore critico dell’impresa.Il corso infatti si pone l’obiettivo di dare maggiore opportunità negoziali ai commerciali fornendo loro competenze nell’utilizzo di strumenti finanziari evoluti.

CONTENUTIDefinizione dei principali criteri con cui una banca valuta l’impresa. Tipologie e tecniche di finanziamento delle vendite: analisi e definizione delle caratteristiche di ciascuna.Aspetti legali del Trade Finance.Illustrazione delle strutture delle diverse tipologie di operazioni e loro impatto sul bilancio d’esercizio.La comunicazione finanziaria per migliorare il rapporto con la banca.Esempi pratici.

Page 60: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 117116

MARKETING METRICS Misurare i risultati delle azioni di marketing

OBIETTIVIUna delle maggiori critiche rivolte al marketing riguarda da sempre la mancanza di “misurazioni” relative al suo contributo alla generazione del valore per l’impresa. Se da un lato è chiaro il ruolo del marketing come “motore” che traina il processo di generazione di valore per il cliente non è chiaro, dall’altro lato, il suo contributo in termini di ritorno dagli investimenti che propone ed il loro impatto sulla performance dell’impresa. Il percorso formativo si propone di rendere il marketing meno “fumoso”, facendo emergere la sua funzione di guida dell’impresa nel processo di creazione del valore per il cliente e per l’impresa stessa.

CONTENUTIDifferenze tra marketing strategico (orientato alla riflessione) e marketing operativo (orientato all’azione).Dallo scambio alla relazione: il ruolo del CRMCome costruire il proprio sistema informativo di marketing.Il concetto di “cliente” mediante l’analisi dei bisogni e dei desideri e del comportamento d’acquisto.Gestire la Customer Satisfaction con il modello dei “gap”.Analizzare le principali metriche di Customer Satisfaction.La formulazione di una strategia di marketingMisurare la quota di mercato ed il potenziale di mercato.Legare gli obiettivi di quota agli obiettivi di redditività.Definire il “gap di potenziale” per ricercare opportunità di sviluppo della domanda.Valutare gli investimenti di marketing in termini di ottimizzazione della quota di mercato.Dalla strategia di marketing al marketing mix per definireIl piano di comunicazione e le relative metriche.Le attività promozionali e le relative metriche.Il prezzo e le relative metriche.I canali di distribuzione e fissare le relative metriche.Evidenziare gli indicatori specifici per la valutazione della forza vendita.Calcolare il Return On Marketing Investment

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani è specializzato in marketing & finance. È docente Luiss Business School e professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

Date21, 28 aprile 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

REALIZZARE UNA STRATEGIA DI MARKETING E DECLINARLA IN UN PIANORendere consapevole e controllabile il tragitto verso il valore

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani, è specializzato in marketing & finance. È docente Luiss Business School e professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Filippo FenatiDocente e consulente per i sistemi informativi di marketing intelligence volti allo sviluppo della strategia e del businness plan. Si occupa di soft science applicate all’economia d’impresa.

Durata21 ore

Date3, 5, 10 febbraio 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

OBIETTIVIVogliamo sfatare il luogo comune che il marketing sia solo comunicazione, pubblicità, vendita! Il marketing è innanzitutto riflessione a 360 gradi sulle due forze che agiscono in un qualsiasi mercato: la domanda e l’offerta. Il corso fornisce i concetti e gli strumenti per migliorare i risultati di business attraverso la definizione di corrette strategie di marketing. Si faciliterà l’acquisizione di capacità e metodi per riuscire ad anticipare i competitors sul mercato, definire politiche di prodotto e di servizio che incidano sullo sviluppo del fatturato e determinare azioni commerciali ben calibrate rispetto alle esigenze dei clienti.

CONTENUTIMarketing strategico versus marketing operativo: l’azione diventa intelligente.I punti di partenza del marketing strategico: l’analisi del mercato e l’attività di R&S.I risultati della riflessione strategica: la definizione dei “Target”, la loro identificazione e la misurazione per determinarne l’attrattività.Focus sui sistemi di marketing intelligence. Il ruolo e l’importanza delle fonti esterne per la predisposizione e l’analisi quantitativa: i database MintItaly, Orbis ed AIDA di Bureau Van Dijk® e le ricerche di Market Line®.Il sistema della ricerca di marketing: esplorativa, descrittiva e causale.L’analisi di competitività dell’impresa rispetto ai target individuati e le strategie di posizionamento.La formulazione di una strategia di marketing.L’implementazione del marketing operativo in un piano di marketing, un documento per rispondere alle seguenti domande quali Chi siamo? Dove siamo? Dove vogliamo andare? Come vogliamo andarci? Con chi vogliamo andarci? Con quali risultati attesi?

Contenuti extra compresi nella quotaFoto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com. Powerpoint dedicati all’analisi di mercato e al piano di marketing. Excel, estratti dai database di Bureau Van Dijk, dedicati all’individuazione dei target ed alla misurazione dell’attratività.

Contenuti extra non compresi nella quota4 ore di Skype® Call per ragionare sulle problematiche specifiche dell’impresa partecipante.

Page 61: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 119118

LEAD GENERATIONIncrementare il numero dei clienti, trasformando i propri investimenti in certezze di risultato

OBIETTIVIPartendo da un chiaro piano di posizionamento strategico, approcciare con tecniche innovative anche di utilizzo dei nuovi media, le attività di web marketing aziendali per decidere quali soluzioni adottare, che canali utilizzare, quali investimenti operare per raggiungere i risultati programmati.Il corso offre strumenti e conoscenze d’avanguardia per poter identificare quindi performanti modalità promo-comunicazionali, per scegliere contenitori digitali “2.0”in coerenza con le strategie di posizionamento.

CONTENUTICanali Social e Motori di ricerca in Italia e all’estero.Dove investire i propri budget: Facebook, Google e Linkedin. Analisi del valore cliente, e scelta del canale migliore per raggiungere il proprio target.Analisi delle ricerche effettuate dai potenziali clienti, e metodi di intercettazione.Landing page e squeeze page, le pagine che hanno finalità unica di estrarre i dati del cliente per poi condurli con facilità alla vendita. Aumentare le conversioni con tecniche innovative grazie alle quali l’utente sarà invogliato a fornirci i propri dati. Analisi del grado di performance le nostre campagne sul web.A/B test per l’ottenimento del maggior numero possibile di contatti commerciali.Inserimento dei codici di conversione, per avere un tracciamento completo delle dinamiche con le quali un utente si muove a livello decisionale sui nostri strumenti.Trasformare una newsletter in un servizio utile e atteso dal cliente.I social network come fonte di contatto costante.Incrementare il valore cliente e fidelizzarlo al nostro brand.Mailing list, Social Network e strategie di re-targeting: tenere informato costantemente il cliente che ha visitato il nostro sito o pagina Facebook almeno una volta.E commerce: migliorare le vendite passando dalla lead generation.Analisi dei risultati

DocenteMarco BorregaTemporary Marketing Manager e docente di Web Marketing, esperto di Lead Generation si è occupato in passato anche di merketing televisivo per emittenti nazionali, da anni si occupa di strategie vincenti per aziende in vari settori.

Durata14 ore

Date25, 28 maggio 201509.00-17.00

19, 26 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

IL LANCIO DI NUOVI PRODOTTI

DocenteMaurizio MoriniConsulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale.

Durata21 ore

Date7, 14, 21 maggio 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

OBIETTIVIVerranno analizzati i processi chiave per creare la struttura del piano di lancio di un nuovo prodotto con il dettaglio della analisi e delle ricerche necessarie. Particolare attenzione verrà riservata inoltre alle strategie di comunicazione dedicate, sia al momento del lancio di un nuovo prodotto sul mercato che alla valutazione della comunicazione post-lancio. Verrà offerta una prospettiva per le attività di lancio prodotti e servizi in chiave di marketing contemporaneo, con attenzione ai diversi mercati di sbocco e alla possibilità di creare nuovi mercati.

CONTENUTIInnovazione come molla per lo sviluppo e per l’evoluzione dell’offerta.I criteri strategici per i nuovi prodotti e servizi.L’analisi competitiva e di scenario per i nuovi prodotti e servizi.Gli strumenti attuali della ricerca di mercato.Lo strumento TOWS per i nuovi prodotti e servizi.La dimensione geografica del lancio e il potenziale relativo.Il piano marketing di lancio dei nuovi prodotti e servizi: la creazione di una strategia distintiva.Il controllo di marketing per i nuovi prodotti e servizi.

Page 62: Percorsi formativi 2015

AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO

G F M A M G L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

Contabilità generale

Analisi di bilancio

Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS

Come costruire un bilancio consolidato

Budgeting

Mission Controlling

Recupero crediti

Operazioni doganali

IVA: adempimenti e normative nei rapporti con l’estero

Incasso documentario

La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale

Sustainable Growth Rate

PERCORSI FORMATIVI 2015 121

L’affidabilità finanziaria, la pianificazione e la gestione della tesoreria aziendale

Private Equity

3 8

13 19

27

7

27

3

25

29

9 5

17 10

6 19

9 13

16 16

26 20

13 7

18 1

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 63: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 123122

Come costruire un bilancio consolidato

Budgeting

Mission Controlling

L’affi dabilità fi nanziaria, la pianifi cazione e la gestione

della tesoreria aziendale

Recupero crediti

Operazioni doganali

IVA: adempimenti e normative nei rapporti con l’estero

Incasso documentario

La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale

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Marketing per “non” Marketing Manager

WTrain®: formazione formatori

Gestire il team per ottenere risultati

Comunicazione effi cace

Capacità negoziali e successo nel business

UDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali

La valutazione dei bisogni formativi

Manager & Leader

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

►►►►

RESPONSABILEAMMINISTRATIVO

p.155

p.154

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

Page 64: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 125124

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

►►►►

CONTROLLER

Il bilancio secondo i principi contabili internazionali

IAS/IFRS

Come costruire un bilancio consolidato

Sustainable Growth Rate

Private Equity

Budgeting

Mission Controlling

L’affi dabilità fi nanziaria, la pianifi cazione e la gestione

della tesoreria aziendale

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Marketing per “non” Marketing Manager

WTrain®: formazione formatori

Gestire il team per ottenere i risultati

Comunicazione effi cace

Capacità negoziali, successo nel business

UDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali

La valutazione dei bisogni formativi

Manager & Leader

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SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 127126

ANALISI DI BILANCIO

OBIETTIVIMigliorare la lettura e l’interpretazione del bilancio attraverso le conoscenze del processo di sviluppo della contabilità permetterà di ritrovare e valutare in chiave economica, finanziaria e patrimoniale il significato delle strutture contabili. Il partecipante verrà “accompagnato” all’interno delle “voci” di bilancio, delle relazioni tra di esse e delle relative “misure”, per permettergli di conoscere meglio presente e passato dell’azienda, analizzandone investimenti, solidità finanziaria e margini di redditività.

CONTENUTIIl sistema di “accounting”Il sistema di management e financial accounting.Lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario: tre strumenti per un’analisi completa del bilancio di esercizio. Confronti tra normativa nazionale e internazionale.Il collegamento delle tre componenti all’interno di un sistema di accounting.Management accountingDal check up aziendale al conto economico gestionale.Il conto economico gestionale (CEG), strumento base per la responsibility ed il decision accounting.Gli elementi del CEG, il ricavo, il costo, il risultato.L’interpretazione dei margini di contribuzione.L’obiettivo di profitto: l’EBIT.La visione globale (olistica) del business: il concetto del Return On Investment (ROI) e lo Z Score di Altman.Financial accountingConnessione tra management accounting e financial accounting.La pianificazione finanziaria: l’importanza della previsione di cash flow, di EBITDA.

Esercitazioni: la riclassificazione dei bilanci, l’analisi degli indicatori di redditività, l’analisi degli indicatori di liquidità, l’analisi degli indicatori di Basilea 2.

DocenteLuigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata14 ore

Date13, 20 aprile 201509.00-17.00

19, 21 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

CONTABILITÀ GENERALE

DocenteFabio PetronciniDottore commercialista e revisore dei conti. Consulente e formatore senior in area fiscale, contabile ed in materia di pianificazione e controllo di gestione e gestione finanziaria d’impresa.

Durata32 ore

Date3, 5, 10, 12, 17, 19, 24 e 26 febbraio 2015 14.00-18.00 8, 10, 15, 17, 22, 24, 29 giugno 2015 e 1 luglio 2015 14.00-18.00

Quota di iscrizione€ 700,00 + IVA

OBIETTIVIApplicare in modo corretto ed autonomo le procedure amministrative. Analizzare i principi delle rilevazioni contabili, le scritture relative al ciclo attivo e passivo per arrivare ad avere un quadro completo delle operazioni che permettono di redigere il bilancio di esercizio (scritture di ammortamento, rettifica, integrazione e imposte). Verranno inoltre approfondite le principali problematiche finanziarie, gli strumenti bancari e creditizi e verrà analizzata la gestione degli incassi e dei pagamenti.

CONTENUTILa partita doppia, il significato patrimoniale e/o economico delle registrazioni, il piano dei conti e il bilancio in generale, le registrazioni contabili, adempimenti e obblighi normativi della contabilità ordinaria.La contabilità I.V.A. e le relative registrazioni, acquisti con I.V.A. detraibile ed I.V.A. indetraibile, la gestione contabile e fiscale degli acquisti, i cespiti ammortizzabili, le note accredito ricevute.Le utenze telefoniche, la normativa sulle auto aziendali, le parcelle dei professionisti, le ritenute d’acconto effettuate e i relativi versamenti, le spese di rappresentanza.Le fatture degli agenti di commercio, le fatture di vendita e il ciclo attivo, le note accredito emesse, plusvalenze e minusvalenze, anticipi a fornitori e clienti c/anticipi.Incassi e pagamenti di fatture, le operazioni di banca, gli effetti commerciali di ricevute bancarie, l’anticipo fatture, gli scoperti di c/c e mutui, gli insoluti e le perdite su crediti.Leasing: registrazioni e problematiche inerenti.Le registrazioni del lavoro dipendente e assimilato, i collaboratori a progetto, il T.F.R.I principi generali e redazionali di bilancio, le tradizionali scritture di assestamento e chiusura del bilancio. Le scritture di integrazione, rettifica e ammortamento, ratei e risconti, fatture da emettere e da ricevere, gli accantonamenti ai fondi oneri e rischi, il calcolo degli ammortamenti, plusvalenze e minusvalenze.Le rimanenze di magazzino, le imposte e tasse, la destinazione dell’utile/la copertura della perdita.Il bilancio in generale: una prima lettura consapevole.

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COME COSTRUIRE UN BILANCIO CONSOLIDATO

OBIETTIVIPartendo dalla situazione contabile di singole società, detenute in percentuali differenti, i partecipanti giungeranno alla redazione di un bilancio consolidato, in cui siano presenti partecipazioni da valutare con il metodo integrale, proporzionale e del costo.Il corso fornirà conoscenze e metodologie per impostare i lavori preparatori per la redazione del bilancio consolidato, gestire le scelte dei criteri di valutazione più idonei alle esigenze economico-finanziarie del Gruppo e redigere il bilancio consolidato secondo i corretti principi contabili nazionali.

CONTENUTIEvoluzione normativa in materia di bilancio consolidatoLa recente riforma della normativa comunitaria in materia di bilancio consolidato.I principi contabili nazionali e internazionali di riferimento per la redazione del bilancio consolidato.Aspetti organizzativi e gestionaliLe migliori procedure organizzative per la raccolta dei dati di consolidamento: tempi, metodi e sistemi informatici di cui avvalersi.I metodi di consolidamento Consolidamento integrale, proporzionale e a patrimonio netto: le novità normative, le metodologie di consolidamento e i connessi impatti economici e patrimoniali nel breve e nel lungo periodo.La redazione del bilancio consolidato con il metodo integraleLe scritture di elisione delle partecipazioni controllate totalmente o parzialmente.Quali criteri adottare per l’allocazione delle differenze di consolidamento: effetti economico-patrimoniali il primo anno e gli anni successivi.Il trattamento contabile delle operazioni intercompany: la gestione delle eventuali divergenze.Documenti annessi al bilancio consolidatoLa nota integrativa, la relazione sulla gestione e gli ulteriori documenti richiesti dai principi contabili nazionali in evoluzione.Verso gli IASPrincipali impatti economici e patrimoniali, mutamenti organizzativi da prevedere.

DocenteCristina Aprile Dottore commercialista e revisore contabile, collabora da anni con case editrici specializzate in materia gestionale e di bilancio civilistico e consolidato.

Durata7 ore

Date07 maggio 201509.00-17.00

3 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

IL BILANCIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS

DocenteRoberto Aprile PhD, dottore commercialista e revisore contabile, professore a contratto di controllo contabile e direzionale presso l’Ateneo di Bologna.

Durata7 ore

Date27 aprile 2015 09.00-17.00 27 ottobre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

OBIETTIVIConoscere ed applicare i criteri di valutazione e redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali e disporre di una visione completa degli impatti sulle principali voci di bilancio, dalle immobilizzazioni, all’attivo circolante, al patrimonio netto, considerando, volta per volta, i connessi impatti prospettici sul conto economico. L’applicazione dei principi contabili internazionali si sta infatti diffondendo sia presso le aziende che li adottano come unico metodo per la redazione del proprio bilancio, ma anche presso le società controllate nei gruppi che richiedono alle proprie consociate di inviare i propri report periodici ed annuali secondo gli standard IAS/IFRS.

CONTENUTIIl mondo IAS/IFRSPrincipi contabili internazionali: terminologia chiave e fonti informative.Perché applicare gli IAS/IFRS: il passaggio dai principi contabili nazionali a quelli internazionali.I documenti che compongono il bilancio secondo gli IAS. Stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione under IAS e rendiconto finanziario. Costruzione di uno Stato Patrimoniale e di un conto Economico IAS, partendo da una situazione contabile.Quali sono i principi contabili internazionali chiave?Le immobilizzazioni materiali e lo IAS 16. Il leasing e lo IAS 17.Le immobilizzazioni immateriali e gli IAS 36 e 38.Le rimanenze e lo IAS 2. Le passività potenziali e lo IAS 37.I benefici per i dipendenti e lo IAS 19.E per il passaggio agli IAS? L’IFRS 1.Le immobilizzazioni materiali e lo IAS 16.Fair Value o costo storico nel passaggio agli IAS/IFRS e negli anni successivi.Criteri e tempi di ammortamento. Le logiche del Component Approach: la sua gestione ed i relativi impatti economico-patrimoniali nel tempo. Tipologie di manutenzioni under IAS. Il leasingQuali sono le differenze economiche, patrimoniali ed organizzative, applicando gli IAS/IFRS?Esempio pratico su come gestire il leasing secondo lo IAS 17.Le immobilizzazioni immateriali. Le categorie d’immobilizzazioni immateriali nella logica dei principi contabili internazionali. Le regole per la capitalizzazione dei costi di ricerca e sviluppo. Quali differenze nel periodo e nel metodo di ammortamento. L’Impairment Test.Le rimanenzeLa valutazione delle rimanenze secondo gli IAS. Ci sono differenze rispetto alla valutazione secondo i principi contabili nazionali?

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 131130

DocenteGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior Fondazione Aldini Valeriani è specializzato nelle aree marketing & finance. É docente Luiss Business School, SFC (Sistemi Formativi Confindustria) ed è professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Giovanni Fenati Docente e consulente senior è specializzato nell’area Finance. É stato responsabile della linea flessibile di Europlus-Pioneer Investment ed amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata14 ore

Date25 giugno e 2 luglio 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

OBIETTIVIDefinire la propria struttura finanziaria, adeguata alle circostanze del mercato, che sia in grado, in ogni momento, di sfruttare le opportunità del mercato. Il tema nasce dalla necessità per l’impresa di individuare il giusto equilibrio tra tre differenti scelte: come finanziare le attività dell’impresa, quanto investire nella crescita futura e quanto, infine, destinare alla remunerazione del capitale proprio.

CONTENUTIIl concetto di sostenibilità legato alla finanzaMassimizzare il profitto oggi.Creare valore nel tempo.Le scelte in termini di struttura finanziariaIl debito.Il capitale di rischio.Le differenti scelte in termini di struttura finanziaria e creazione di valoreI determinanti del valore dell’azienda alla luce del concetto di sostenibilitàI flussi di cassa.Il costo medio ponderato del capitale (WACC).Il Growth Rate.Analisi di alcuni casi operativi

Contenuti extra compresi nella quotaFoto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com. Excel dedicati alla valutazione dell’azienda secondo i concetti del SGR.

Contenuti extra non compresi nella quota 4 ore di Skype® call per ragionare sulle problematiche specifiche dell’impresa partecipante.

SUSTAINABLE GROWTH RATE PRIVATE EQUITY Il private equity come strumento di sviluppo della piccola e media impresa

OBIETTIVICapire i presupposti di convenienza, per poter utilizzare lo strumento finanziario del Private Equity, in presenza di start up o di elevata potenzialità di crescita dell’azienda. Conoscere le procedure di accesso all’utilizzo del capitale di Private Equity.

CONTENUTIDefinizioneIl capitale di rischio temporaneo, Private Equity e Venture Capital.Own Capital and Borrowed CapitalUna variante del capitale di rischio fra debito ed equity, le risorse integrative del capitale proprio.Struttura e dati statistici del mercato dei capitali “equity e venture”I requisiti per l’accessoAspetti qualitativi, il posizionamento sul mercato, organizzazione e strategia di sviluppo.Aspetti quantitativi, bilanci e business plan.Simulazioni per la convergenza verso i requisitiLa struttura economica, patrimoniale e finanziaria di adeguatezzaLa presentazione dell’azienda e del piano industrialeAspetti normativiIl percorso tecnico per l’accesso, covenants e gestione dei rapporti societari partecipativi.

Contenuti extra compresi nella quotaPowerpoint dedicati allo sviluppo del business plan. Excel dedicato all’analisi per lo sviluppo degli output economico-finanziari.

DocenteGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior Fondazione Aldini Valeriani è specializzato nelle aree marketing & finance. É docente Luiss Business School, SFC (Sistemi Formativi Confindustria) ed è professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Filippo FenatiDocente e consulente per i sistemi informativi di marketing intelligence volti allo sviluppo della strategia e del business plan. Si occupa di soft science applicate all’economia d’impresa.

Durata14 ore

Date29 settembre e 6 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 133132

DocenteGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior Fondazione Aldini Valeriani è specializzato nelle aree marketing & finance. É docente Luiss Business School, SFC (Sistemi Formativi Confindustria) ed è professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Filippo Fenati Docente e consulente per i sistemi informativi di marketing intelligence volti allo sviluppo della strategia e del business plan. Si occupa di soft science applicate all’economia d’impresa.

Durata21 ore

Date17, 24, 31 marzo 2015 09.00-17.00

10, 17, 24 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

OBIETTIVIStrutturare il proprio sistema di controllo di gestione oppure rivedere in un’ottica di miglioramento quello esistente. Il corso fornisce sia gli strumenti di base del Controller con le istruzioni per l’uso, sia alcuni spunti di riflessione sull’importanza della relazione Manager-Controller per attivare una squadra vincente. Partendo dal significato aziendale di controlling: “tradurre attività in cifre o desumere dalle cifre la necessità di intraprendere misure e provvedimenti”.

CONTENUTILa funzione del manager e del Controller nel processo di Controlling. Il Management-accounting. Il conto economico di gestione: l’elemento base per il responsability accounting e il decision accounting. L’interpretazione dei margini di contribuzione nella pianificazione delle vendite. Il sistema del conto economico di gestione ed i suoi subsistemi. I costi: l’origine, la controllabilità e l’imputabilità. L’organizzazione in Profit Center. I principi dell’organizzazione divisionale. Il conto economico di gestione. Prezzi standard di trasferimento fra i Profit Center. La pianificazione strategica, operativa e reattiva. Missione ed obiettivi strategici. L’interconnessione tra pianificazione strategica, pianificazione a medio termine ed il budget operativo. La pianificazione e la previsione. La struttura della pianificazione aziendale: il cubo della pianificazione. Il processo di budgeting. Il conto economico di gestione nell’ambito della pianificazione del fatturato, dei costi e dei profitti. “L’albero del ROI” come guida per un miglioramento del budget aziendale.Obiettivi specifici e vari tipi di budget relativi. Il confronto tra valori previsti ed effettivi del fatturato, dei margini di contribuzione e dei costi di vendita nei Profit Center. Il budget dei costi fissi e gli “standards of performance”. Il reporting direzionale. Il conto economico di gestione come base del reporting. L’inserimento degli scostamenti e la loro analisi. Il modello delle “quattro finestre”. Il mansionario del Controller. Cenni sul nuovo ruolo del financial controller.

MISSION CONTROLLING Le linee guida del controllo di gestione

BUDGETING Prevedere e misurare l’azione, controllare i risultati

OBIETTIVIAcquisire concetti, applicare strumenti operativi per redigere il budget aziendale, per valutare le scelte che dovranno essere assunte dai manager dell’impresa, per strutturare un sistema di reporting che sia in grado di comunicare con efficacia l’andamento della gestione. Definire, infine, un sistema di controllo delle performance manageriali.

CONTENUTIIl processo di elaborazione del budget: dalla pianificazione ai numeri.Lo sviluppo dei budget operativi: commerciale, di produzione, dei costi della struttura, degli investimenti operativi.L’attività di consolidamento nei budget di conto economico, patrimoniale e dei flussi finanziari.Attività operative sullo sviluppo del budget.Definire un sistema di reporting per rispondere alle esigenze della direzione strategica e di quella operativa.L’utilizzo dei reporting per valutare l’impatto delle scelte in chiave economica e finanziaria.Analisi delle informazioni chiave da collocare all’interno del report.L’analisi delle varianze e lo sviluppo delle azioni correttive.Il modello Eva per la valutazione delle performance manageriali.Lo sviluppo delle KPI.Analisi delle relazioni tra budgeting e forecasting: revisione del budget e “rolling forecast”.

AULA IN VISUAL THINKING

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior Fondazione Aldini Valeriani, specializzato nelle aree marketing & finance. É docente Luiss Business School, SFC (Sistemi Formativi Confindustria) ed è professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

Date9, 16 giugno 201509.00-17.00

5, 10 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 135134

DocenteSara BabiniAvvocato e formatore con esperienza ultradecennale in materia di diritto civile, conciliazione, composizione delle liti.

Gian Paolo Grandi Consulente di Direzione con esperienza pluridecennale nell’ambito del diritto societario

Durata14 ore

Date9, 16 marzo 2015 09.00-17.00

13, 20 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 500,00 + IVA

OBIETTIVIGestire il recupero dei crediti aziendali con un occhio di riguardo alla relazione con il cliente. Nell’attuale contesto economico risulta strategico un modello che privilegia la prevenzione dell’insoluto e considera il processo del recupero del credito non più come un’attività tecnico-amministrativa, ma come un processo di negoziazione. Verranno fornite le conoscenze necessarie per valutare correttamente tempi e convenienza di un’azione legale, acquisire le informazioni sul cliente insolvente, attivare le corrette procedure giuridiche. Altrettanta attenzione verrà dedicata alla comunicazione persuasiva, all’abilità di dialogare contrastando le tipiche obiezioni dei debitori con l’obiettivo di preservare il rapporto con il cliente e tutelare l’immagine aziendale.

CONTENUTIAspetti legaliCome cercare di evitare un insoluto: informazioni sul cliente al momento dell’acquisizione, conclusioni di accordi chiari e precisi.Verificarsi dell’insoluto e valutazione preventiva della recuperabilità del credito.Informazioni sul cliente insolvente: persona fisica e persona giuridica, valutazione prove del credito.La fase stragiudiziale: diffida ad adempiere, interessi legali e/o moratori.Soluzione stragiudiziale della controversia: transazioni e mediazioni.La tutela giudiziaria: verso l’ottenimento di un decreto ingiuntivo.Altri titoli esecutivi stragiudiziali: cambiali, assegni, scritture private e atti notarili.Atto di precetto ed esecuzioni mobiliari ed immobiliari.Fallimento ed altre vecchie e nuove procedure concorsuali.La deducibilità delle perdite su crediti.La comunicazione come strumento per il recupero crediti Il processo di comunicazione e la comunicazione persuasiva.Le diverse tipologie psicologiche di debitore. Le tecniche per individuare l’interlocutore aziendale più disponibile a negoziare.Le strategie per ottenere il migliore risultato nel recupero crediti.Come controbattere alle principali obiezioni e contestazioni dei debitori.La valutazione sulla recuperabilità in via giudiziaria.

RECUPERO CREDITI Aspetti legali e relazionali

L’AFFIDABILITA FINANZIARIA, LA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE DELLA TESORERIA AZIENDALE

OBIETTIVIFornire gli strumenti per elaborare un sistema di autodiagnosi interna sull’affidabilità finanziaria attraverso la costruzione di un database che contenga indicatori di Redditività, Solidità e Liquidità che permetta una comparazione con aziende del settore e faciliti una visione strategica delle leve su cui agire per il miglioramento della propria affidabilità finanziaria nei confronti degli istituti bancari e del mercato. L’analisi di questi risultati permetterà poi una pianificazione finanziaria nel medio periodo per il controllo dei flussi di cassa prospettici. Il controllo analitico dei flussi consentirà una gestione operativa giornaliera della tesoreria, con strumenti nuovi per una migliore gestione aziendale di tesoreria anticipata ed avanzata.

CONTENUTIAffidabilità finanziaria aziendaleSistema di autodiagnosi, reperimento dati di bilancio e dati della concorrenza.Punti di forza e di debolezza dell’azienda e leve su cui agire per il miglioramento. Definizione del proprio posizionamento competitivo strategico.Pianificazione finanziaria nel medio periodoCostruzione di un sistema di pianificazione finanziaria per il controllo nel tempo dell’affidabilità finanziaria.Concetto di ciclo monetario e necessità di equilibrio finanziario nel tempo.Posizione Finanziaria Netta aziendale (PFN).Metodologie per la raccolta delle informazioni finanziarie dai sistemi aziendali interni. Analisi movimenti contabili, fatture, ordini, bolle di entrata, contratti e previsioni per alimentare un database di pianificazione finanziaria. Analisi strumenti disponibili e realizzazione del sistema di pianificazione finanziaria con confronto dati consuntivi.Gestione ottimale della tesoreriaApplicazione delle attività di controllo e pianificazione finanziaria nell’operatività attraverso la tesoreria.Il concetto di tesoreria rispetto alle logiche contabili, la tesoreria anticipata e il modello di informazioni in tempo reale per decidere sulla ottimizzazione della liquidità aziendale.Concetti di data valuta, movimenti provvisori e stimati e causali di tesoreria come fulcro di analisi e reporting sui flussi di cassa.Analisi strumenti disponibili e definizione del proprio percorso di attivazione della tesoreria aziendale.Come esporre la propria situazione economico-finanziaria in modo completo per migliorare i rapporti con gli istituti bancari.Controllo delle condizioni bancarie e ottimizzazione spese ed oneri finanziari.

DocenteMarco Core Consulente aziendale di direzione, dottore commercialista membro della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell’Ordine dei dottori commercialisti di Bologna, Revisore Contabile

Durata21 ore

Date6, 13, 20 luglio 201509.00-17.00

19, 26 novembre 2015e 3 dicembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 137136

DocenteLuigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata14 ore

Date26, 28 gennaio 2015 09.00-17.00

20, 23 luglio 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

OBIETTIVISarà esaminato il quadro completo dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) nelle operazioni di commercio internazionale, analizzando le differenti applicazioni e riportando puntualmente tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa: dalle registrazioni contabili al loro trattamento fiscale alla corretta applicazione delle procedure richieste, alla redazione dei modelli IVA e INTRASTAT. Il corso darà attenzione anche alle specifiche della disciplina dell’IVA intracomunitaria, illustrando le sue casistiche più frequenti, tenendo conto dei continui aggiornamenti normativi.

CONTENUTILa territorialità dell’impostaLa territorialità per gli acquisti e le cessioni di beni, Art. 7. La territorialità per le prestazioni di servizi, nuovo Art. 7 dopo la riforma VAT PACKANGE 2010 e l’attuazione della c.d. Direttiva Servizi-principi generali e deroghe. Nuove modalità e termini per la fatturazione a partire dal gennaio 2013. L’autofattura ai sensi dell’Art. 17 DPR 633/72: casi ed esempi di compilazione e registrazione. Le deroghe al principio generale. Il commercio elettronico.Le operazioni con San MarinoLe cessioni dell’esportazione La territorialità dell’imposta. Le esportazioni dirette e indirette, gli acconti, gli omaggi, l’export e le dichiarazioni di intento (regime contabile e sanzionatorio), le triangolazioni, la prova dell’avvenuta esportazione. Le operazioni assimilate e i servizi internazionali. Il plafond mobile e fisso: panoramica dei nuovi adempimenti.Le operazioni intracomunitarieGli acquisti e le vendite di beni U.E. I servizi intracomunitari: lavorazioni, trasporti, intermediazioni. Gli adempimenti relativi alle cessioni e agli acquisti intracomunitari. Termini e modalità di registrazione. Le cessioni gratuite, gli acconti e le variazioni. Le triangolari comunitarie: regole generali e casi particolari. L’ingresso nei nuovi paesi U.E. e la revisione del principio di applicazione dell’imposta. Ipotesi e sviluppi futuri.I modelli INTRASTAT La compilazione e i termini di presentazione. Diritto doganaleIl DAU o bolletta doganale e le importazioni dall’estero. La domiciliazione doganale.

La teoria verrà integrata con casi ed esempi di applicazione dell’imposta, documenti, registri, istruzioni ministeriali, circolari, nonché il T.U. IVA (DPR 633/72) aggiornato. Per ogni casistica considerata verrà effettuata un’analisi teorico-pratica per conoscere la tipologia di adempimento contabile e fiscale necessarie.

IVA: ADEMPIMENTI E NORMATIVE NEI RAPPORTI CON L’ESTERO

OPERAZIONI DOGANALI Check-up gestione delle procedure doganali import-export

OBIETTIVILe conoscenze alla base di un’ottimale strategia doganale permetteranno alle aziende di ottimizzare i costi nei flussi di import-export, risolvere i fattori critici che rallentano lo scambio di beni, risparmiare sugli oneri daziari, ed evitare sanzioni potenzialmente significative. Verranno approfondite procedure e adempimenti doganali per gestire in modo efficiente responsabilità, spese e rischi connessi alla consegna della merce nel commercio internazionale, sia dal punto di vista logistico-doganale che dal punto di vista giuridico, alla luce delle novità nei regolamenti doganali e dei trasporti.

CONTENUTIIntroduzione alla pratica di import-export e al diritto del commercio internazionaleQuadro giuridico della pratica di import-export.Fonti normative e tecnica dei trasporti internazionali. I termini di resa (INCOTERMS) nei contratti di vendita internazionali.Fonti normative e tecnica doganale (la gestione dei più importanti documenti doganali).Le destinazioni doganali e i regimi doganali effettiviAdempimenti delle formalità doganali. La dichiarazione doganale (DAU e DAE).Documenti accessori. Carnet TIR, Carnet ATA.L’origine della merce, il made in e le problematiche connesseRegole di origine preferenziale e non preferenziale delle merci. Regole del cumulo. Rilascio e controllo dei certificati di circolazione delle merci.Dichiarazione su fattura ed esportatore autorizzato.Ultimi aggiornamenti in tema di Made In.Informazione vincolante sull’origine (IVO).Certificazioni e documenti: EUR1, FORM-A, ATR.Classificazione e valore delle merciSistema armonizzato.Nomenclatura combinata e Taric.Informazione tariffaria vincolante (ITV).Valore e prezzo in fattura.Adempimenti doganaliCompilazione dei modelli doganali.Rappresentanza in dogana.Dichiarazione d’intento.Obblighi in materia di esportazioni prodotti dual use.Focus Risvolti fiscali e doganali dei termini di rese delle strategie di internazionalizzazione: analisi casi particolari.

DocenteGiuseppe De Marinis Consulente e formatore per il commercio con l’estero, opera in qualità di esperto in contrattualistica internazionale, diritto e tecnica doganale e dei trasporti internazionali.

Durata7 ore

Date16 aprile 201509.00-17.00

16 luglio 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 139138

DocenteDomenico Del SorboEsperto nei processi di internazionalizzazione d’impresa e nella gestione del rischio di credito nelle transazioni commerciali internazionali.MBA in International Business presso Mib - School of Management- Trieste MBA Accreditato ASFOR e AMBA, Assicurazione del credito all’esportazione. È consulente e formatore presso diverse Camere di Commercio Italiane, alcune associazioni industriali e per l’ICE.

Durata7 ore

Date18 febbraio 2015 09.00-17.00

1 dicembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

OBIETTIVIPercorso specialistico sui crediti documentari e sulla loro gestione operativa. In particolare, si analizzeranno le principali novità della prassi bancaria internazionale uniforme, valutandone l’impatto sulla produzione dei documenti a corredo di un credito.

CONTENUTILa territorialità dell’impostaIl credito documentario: definizione, caratteristiche, struttura, funzionamento, soggetti, tipologie, operatività, normativa di riferimento.La prassi bancaria internazionale uniforme: di cosa stiamo parlando?Le novità della pubblicazione ISBP 745 ICC.Considerazioni Preliminari e Principi GeneraliScopo della Pubblicazione.Certificati e Dichiarazioni.Copie dei documenti di trasporto.Documenti ai quali non si applicano gli artt. 19-25 UCP 600 ICC. Le definizioni di: “shipping documents”, “stale documents acceptable”, “third party documents acceptable”, “third party documents not acceptable”, “exporting country”, “shipping company” and “documents acceptable as presented”.La lingua di produzione dei documenti.Come firmare un documento. Gli “Shipping Marks”.Le condizioni non documentarie.La preparazione dei documenti nel rispetto delle nuove indicazioni della ISBP 745 ICCCome preparare la “draft”.Come preparare la fattura.Multimodal Transport Document vs Bill of Lading.On board notations.Bill of Lading vs Non-Negotiable Bill of Lading.Come preparare l’AWB e il CMR.Il certificato assicurativo, il certificato di origine.Il Packing List e il Weight List.I Certificati del beneficiario. I Certificati di analisi, di ispezione, sanitario, fitosanitario, di quantità e qualità.

LA LETTERA DI CREDITO E LA PRASSI BANCARIA INTERNAZIONALELe novità della Pubb.ne n.745 ICC

INCASSO DOCUMENTARIOIstruzioni per l’uso

OBIETTIVILe competenze operative di “Documentary Collections”: caratteristiche e aspetti peculiari. Ampio spazio sarà dedicato all’analisi della normativa URC 522 ICC. Si analizzeranno, infine, un paio di casi pratici per meglio comprendere l’operatività dello strumento.

CONTENUTII documenti di trasporto nel commercio internazionale: CIM, CMR, AWB e Bill of Lading.Le forme di regolamento nel commercio internazionale.L’incasso documentario: definizioni, soggetti, normativa e funzionamento operativo.Le fasi dell’incasso documentario (“collection cycle”).Documents against Payment (D/P) vs Documents against Acceptance (D/A).“Clean”, “Documentary” e “Direct Collections”: quali differenze?Quando usare l’incasso documentario: vantaggi e svantaggi dello strumento.Ruoli e responsabilità delle banche coinvolte.When collection is dishonoured: azioni, avvisi e procedure.Documents against Acceptance: come smobilizzare il credito sottostante.Come strutturare la Bill of Exchange (tratta).La gestione degli interessi, delle spese e delle commissioni bancarie.Documentary Collection: “Creation of Documents”, “payment in local and in foreign currency”, “partial payments”, “protest” e “case-of-need”.Come definire correttamente le “collection instructions” alla banca.Analisi di casi pratici.Focus: URC 522 ICC, analisi dei principali articoli.Assessment Test.Decision making case-study.Q&A Session.

DocenteDomenico Del Sorbo Esperto nei processi di internazionalizzazione d’impresa e nella gestione del rischio di credito nelle transazioni commerciali internazionali.MBA in International Business pressoMib - School of Management- Trieste MBA Accreditato ASFOR e AMBA, Assicurazione del credito all’esportazione. È consulente e formatore presso diverse Camere di Commercio Italiane, alcune associazioni industriali e per l’ICE.

Durata7 ore

Date13 maggio 201509.00-17.00

7 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 72: Percorsi formativi 2015

POST VENDITA

I contratti di servizio e di post vendita

G F M A M G L A S O N D

26 24

14 22

914

28

Customer Service: pianificazione e gestione dei ricambi

PERCORSI FORMATIVI 2015 141

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

Customer Satisfaction: essere “Service Oriented”

21 27

30

Pianificazione e struttura dei servizi di post vendita

Progettare e migliorare il Contact Center

Il post vendita: innovare il servizio per creare redditività

17 14

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 73: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 143142

I contratti di servizio e di post vendita

Pianifi cazione e struttura dei servizi di post vendita

Progettare e migliorare il Contact Center

Il post vendita: innovare il servizio per creare redditività

Customer Service: pianifi cazione e gestione dei ricambi

Customer Satisfaction: essere “Service Oriented”

p.144

p.145

p.146

p.147

p.148

p.149

CREA IL TUO PERCORSO

CROSS SKiLLS

CORe COMPeteNCeS

►►►►

►RESPONSABILEPOST VENDITA

Gestire il team per ottenere risultati

Comunicazione effi cace

Capacità negoziali e successo nel business

UDRive®: valutazione delle capacità manageriali

Manager & Leader

business Writing

La valutazione dei bisogni formativi

p.161

p.163

p.159

p.166

p.160

p.164

p.162

Finanza per “non” Financial Manager

bilancio per “non” specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

Wtrain®: formazione formatori

p.153

p.152

p.155

p.154

SOFt SKiLLS

&PROFeSSiONAL

tOOLS

Page 74: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 145144

PIANIFICAZIONE E STRUTTURA DEI SERVIZI DI POST VENDITA

ObiettiviLa gestione dei servizi di post vendita è basata sulla capacità di lavorare per processi e non per emergenze. Il corso prepara a dimensionare e strutturare i servizi post vendita.E’ meglio avere solo l’assistenza di primo livello con esperienza ampia, oppure è necessario avere un Help Desk di secondo livello specializzato? Chi, come e quando deve decidere di fare un intervento tecnico presso il cliente piuttosto che effettuare una assistenza da remoto? Come è possibile mettere a punto un’assistenza h 24 7 giorni su 7 e quanto dovrebbe costare il servizio premium di spedizione ricambi “same day”?Il corso presenterà tutti i modelli di servizio ed aiuterà i partecipanti ad analizzare e valutare la soluzione migliore rispetto al mercato di riferimento della propria azienda.

CONteNUtiil ruolo del servizio post vendita nei processi di creazione del valore per il cliente: le fasi di evoluzione del servizio post vendita; attitudine e mentalità nell’erogazione dei servizi di post vendita; il servizio post vendita come centro di soddisfazione del cliente.I diversi modelli di servizio post vendita: service diretto ed indiretto; le reti di assistenza tecnica; i CAT (Centri di Assistenza Tecnica); il servizio per le aziende di beni durevoli (macchine, apparecchiature, impianti).il portafoglio dei servizi di post vendita: i servizi richiesti dal cliente; i servizi a valore aggiunto. Il business dei ricambi.Analisi dei costi del servizio e il budget del servizio post vendita. i processi di una unità di post vendita: i processi operativi; i processi informativi e quelli di controllo e feedback; la logistica dei ricambi; l’Help Desk; il Call Receiving e il Dispatching; i bollettini tecnici e la documentazione di post vendita; la definizione degli indicatori di prestazione del post vendita.L’organizzazione del post vendita: l’organigramma tipo; ruoli del post vendita; le competenze distintive; i carichi di lavoro; gli aspetti organizzativi del personale.

Esercitazioni, check list di auto analisi per identificare il modello di post vendita più adeguato e progettare la struttura di post vendita più adatta al mercato ed ai clienti.

DocenteFabio RossiDa oltre quindici anni si occupa di organizzazione e processi e da oltre dieci anni affianca le aziende nello sviluppo dei servizi alla clientela: dal Post Vendita al Customer Care. È autore di blog e articoli per riviste del settore del Customer Management. È stato Vicepresidente di AFSMI (Association For Service Management International – Italia Chapter) dove tuttora ricopre un ruolo nel consiglio direttivo.

Durata14 ore

Date26 febbraio 2015e 3 marzo 201509.00-17.00 24 settembre 2015e 1 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

I CONTRATTI DI SERVIZIO E DI POST VENDITA Dalla stesura degli SLA alla pianificazione dei servizi

DocenteFabio RossiDa oltre quindici anni si occupa di organizzazione e processi e da oltre dieci anni affianca le aziende nello sviluppo dei servizi alla clientela: dal Post Vendita al Customer Care. È autore di blog e articoli per riviste del settore del Customer Management. È stato vicepresidente di AFSMI (Association For Service Management International – Italia Chapter) dove tuttora ricopre un ruolo nel consiglio direttivo.

Durata7 ore

Date28 gennaio 2015 09.00-17.00 30 giugno 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280 + IVA

ObiettiviRedigere contratti di servizio che assicurino redditività ed operatività definendo un livello di servizio (SLA) che garantisca al cliente la valorizzazione dell’investimento e all’azienda la capacità di rispettarlo. Dopo aver concordato i livelli, si devono inserire nel contratto le modalità di erogazione e di controllo dei risultati. In fase di erogazione, poi, si devono pianificare processi che tengano conto dei diversi livelli concordati con i clienti nel rispetto delle clausole pattuite.

CONteNUtiPremesse per la costituzione di un servizio post vendita in grado di erogare servizi a contratto.

Il contratto di assistenza visto dal cliente.Riparazione, manutenzione evolutiva, revisione.Le tipologie di politiche manutentive: riparazione a guasto, periodica.La redditività della manutenzione.L’analisi del ciclo di vita di un prodotto.La costruzione del portafoglio dei servizi.Identificazione dei servizi a valore aggiunto.Livelli di servizio.Valutazione economica (costi/prezzi).La costruzione dei contratti di servizio.Il contesto giuridico del contratto di servizio.Tipologie di contratti di servizio.La struttura di un contratto di servizio: premesse e definizioni, soggetti, oggetto, durata, accordi di servizio (contenuto specifico del servizio, livelli di copertura del servizio, specifici standard di servizio), corrispettivo e modalità di pagamento, clausole risolutive, responsabilità delle parti.La commercializzazione dei contratti di servizio.Analisi di casi aziendali, esempi ed esercitazioni.

Page 75: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 147146

IL POST VENDITA: INNOVARE IL SERVIZIO PER CREARE REDDITIVITÀ

ObiettiviTrasformare un servizio nato per “risolvere i problemi” in un servizio a valore aggiunto, che permetta di aumentare la redditività. Innovare una Service Business Unit ed elaborare un business plan per il post vendita. Quando e come applicare i modelli di servizio “all inclusive”, global e full service all’attività di post vendita. I retrofit, i kit di espansione, l’usato garantito, sono servizi che possono essere offerti? E se sì, come?Il corso parte dall’analisi del listino servizi offerto per individuare le opportunità di innovazione e valorizzazione delle attività di post vendita.

CONteNUtiRistrutturare una Service Business Unit.L’autovalutazione dello stato attuale. La collocazione nel mercato e nell’azienda. Il portafoglio dei servizi attuale: punti di forza e di debolezza.Definire gli obiettivi e il perimetro. Definire il budget dei costi e dei ricavi. Elaborare un business plan per il post vendita. Definire i nuovi servizi.Stabilire le priorità di servizio.Stabilire gli obiettivi. Ideare e costruire i nuovi servizi. Definire un nuovo portafoglio di servizi a valore aggiunto. Definire il prezzo.La stesura dei contratti. La strutturazione di servizi di assistenza a distanza (audio, video, internet, hot line e servizi h24, 24x7, ecc.)

DocenteFabio RossiDa oltre quindici anni si occupa di organizzazione e processi e da oltre dieci anni affianca le aziende nello sviluppo dei servizi alla clientela: dal Post Vendita al Customer Care. È autore di blog e articoli per riviste del settore del Customer Management. È stato Vicepresidente di AFSMI (Association For Service Management International – Italia Chapter) dove tuttora ricopre un ruolo nel consiglio direttivo.

Durata11 ore

Date14 maggio 201509.00-17.00 15 maggio 2015 09.00-13.00

9 novembre 201509.00-17.00 10 novembre 201509.00-13.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + IVA

PROGETTARE E MIGLIORARE IL CONTACT CENTER

DocenteFabio RossiDa oltre quindici anni si occupa di organizzazione e processi e da oltre dieci anni affianca le aziende nello sviluppo dei servizi alla clientela: dal Post Vendita al Customer Care. È autore di blog e articoli per riviste del settore del Customer Management. È stato Vicepresidente di AFSMI (Association For Service Management International – Italia Chapter) dove tuttora ricopre un ruolo nel consiglio direttivo.

Durata21 ore

Date14, 21, 28 aprile 201509.00-17.00 22, 29 ottobre 2015 e 5 novembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

ObiettiviCostruire un Contact Center efficiente, in grado di garantire la risposta giusta nel minor tempo possibile e di produrre un elevato livello di soddisfazione della clientela.Progettare il sistema: analizzare i flussi orari dei contatti, la statistica delle chiamate, le tecnologie impiegate (sistema di instradamento, albero fonico), il numero di operatori e di linee necessari per le diverse fasce orarie; comprendere e valutare, in base alla durate delle telefonate e al tasso tecnico richiesto, se è meglio puntare su “one voice solution” oppure su “one call solution” o addirittura su un sistema di “call back” su appuntamento. Scegliere, una volta progettata l’archittetura, il team e fare in modo che la squadra risponda alle aspettative.

CONteNUtiL’organizzazione di un Conctat Center: struttura, ruoli, relazioni interne ed esterne.L’analisi del servizio: estensione del servizio e tipologia di chiamate; livelli di servizio concordati; volumi, frequenze orarie e durate.La costruzione dei processi: processi di Front Office; processi di Incoming e Ticketing; processi di Dispatching; processi di Risoluzione; processi di Back Office; processi di Escalation; processi organizzativi interni e di miglioramento.La gestione degli operatori: procedure e policy di comportamento; dimensionamento dei turni; valutazione delle prestazioni e feedback costruttivo.L’infrastruttura tecnologica: il centralino; il sistema di CRM; l’asset management; il knowledge base; i bollettini tecnici. L’infrastruttura tecnologica di accoglienza al cliente: lo sportello informativo; infrastrutture web based per l’accoglienza al cliente; l’uso delle FAQ e dei forum di assistenza; infrastrutture di distribuzione di contenuti multimediali; sportelli virtuali.La progettazione del servizio: la valutazione dei bisogni: il metodo UCD (User Centered Design); il metodo SBD (Scenario Based Design); il metodo Contextual Design. La misura delle prestazioni: la definizione degli indicatori di prestazione per un servizio di Customer Care; l’analisi delle chiamate: chiamate perse, chiamate ripetute, chiamate frequenti, temi ricorrenti. L’ottimizzazione delle prestazioni: la gestione strutturata delle chiamate; l’eliminazione strutturale dei problemi.Il miglioramento delle prestazioni: strategie di prevenzione degli incidenti; autoapprendimento e formazione; servizi di assistenza preventiva.

Page 76: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 149148

CUSTOMER SATISFACTION: ESSERE ”SERVICE ORIENTED”

ObiettiviAnalizzare le condizioni necessarie per ottenere la massima soddisfazione dei clienti sui servizi offerti.Essere “service oriented” implica prestare attenzione ai dettagli, possedere capacità di ascolto, empatia, ma anche una grande tenacia e attenzione al miglioramento dei processi e dei prodotti.L’obiettivo del corso è quindi quello di potenziare la cultura d’impresa nel valorizzare il servizio, soprattutto nelle realtà che fanno del prodotto il proprio cavallo di battaglia. Oggi la competitività sul mercato si gioca sull’implementare prodotti con servizi integrati e di qualità.

CONteNUtiL’importanza del servizio nell’era dei servizi.L’evoluzione del servizioIl servizio visto con gli occhi del cliente.Cosa vuole il cliente ed i fattori che influenzano le sue aspettative.Il valore aggiunto per il cliente nel settore dei beni strumentali.Dal servizio minimo indispensabile alla erogazione di servizi a valore aggiunto per il cliente.Storia di un maestro di cerimonie.La preparazione del servizio sotto il profilo tecnico.Come costruire un servizio efficace.Come standardizzare e personalizzare allo stesso tempo.Orientati al servizioSaper cogliere i bisogni del cliente.L’attenzione per i dettagli.Capire chi abbiamo di fronte.La gestione della comunicazione e delle relazioni.Stupire con un servizio che sarà ricordato (in senso buono).La gestione del reclamoAspetti psicologici del reclamo.Reclamo in azienda tra mito e finzione.Il Complaint Management.Trasformare un reclamo in un successo.

DocenteFabio RossiDa oltre quindici anni si occupa di organizzazione e processi e da oltre dieci anni affianca le aziende nello sviluppo dei servizi alla clientela: dal Post Vendita al Customer Care. È autore di blog e articoli per riviste del settore del Customer Management. È stato Vicepresidente di AFSMI (Association For Service Management International – Italia Chapter) dove tuttora ricopre un ruolo nel consiglio direttivo.

Durata7 ore

Date17 giugno 201509.00-17.00

14 dicembre 2015 09.00-17.00 Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

CUSTOMER SERVICE: PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEI RICAMBI

DocenteFabio RossiDa oltre quindici anni si occupa di organizzazione e processi e da oltre dieci anni affianca le aziende nello sviluppo dei servizi alla clientela: dal Post Vendita al Customer Care. È autore di blog e articoli per riviste del settore del Customer Management. È stato Vicepresidente di AFSMI (Association For Service Management International – Italia Chapter) dove tuttora ricopre un ruolo nel consiglio direttivo.

Durata7 ore

Date21 luglio 201509.00-17.00 27 novembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

ObiettiviPianificare il magazzino ricambi, individuando la lista ricambi, la giacenza, la rotazione dei ricambi e il prezzo. Un impianto produttivo fermo provoca una perdita al cliente pari al valore prodotto moltiplicato per le ore di blocco. Talvolta pochi euro di ricambi bloccano una linea che produce valore per centinaia di migliaia di euro al giorno. Perché quel ricambio non era già presente presso l’azienda del cliente oppure pronto per la spedizione urgente?

CONteNUtii ricambi nel ciclo di vita del prodotto La classificazione dei ricambi. Le esigenze e le aspettative dei clienti nel ciclo di vita del prodotto.Le politiche vendita dei ricambiLa vendita “attiva” di ricambi ed accessori.La definizione del listino di vendita (Pricing).La gestione delle offerte (Offering).i flussi di comunicazione nella gestione dei ricambiLa comunicazione con i clienti finali.La comunicazione con la rete di vendita/assistenza.La gestione operativa dei ricambiLe caratteristiche e le differenze sostanziali tra “Spare Parts” e “Production Parts”.Il ricevimento e la verifica degli ordini (in garanzia e fuori garanzia).L’approvvigionamento dei materiali.La spedizione al cliente.La gestione delle parti difettose sostituite in garanzia.La gestione delle modifiche tecniche: sostituibilità e compatibilità dei ricambi.La gestione e l’analisi del magazzino ricambiLa gestione delle scorte a magazzino.L’analisi ABC del magazzino ricambi. il cruscotto degli indicatori per il Servizio RicambiGli indicatori economici.Gli indicatori operativi.

Page 77: Percorsi formativi 2015

G F M A M G L A S O N D

CROSS SKILLS

PERCORSI FORMATIVI 2015 151

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

Bilancio per “non” specialisti 10 15

Finanza per “non” Financial Manager 14 20

WTrain®: formazione formatori 23 24 24

Marketing per “non” Marketing Manager 1 30

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 78: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 153152

FINANZA PER “NON” FINANCIAL MANAGER

OBIETTIVII fondamenti della finanza aziendale sono indispensabili per completare le competenze di ogni manager con responsabilità aziendali. Il percorso formativo è dedicato ai “non financial” manager con l’obiettivo di migliorare la lettura e l’interpretazione del bilancio. In particolare, il non financial manager analizzerà le varie voci di bilancio, le relazioni tra di esse e le relative misure, per poter ritrovare e valutare in chiave economica, finanziaria e patrimoniale le sue scelte.

CONTENUTII sistemi di accounting: Management Accounting Vs Financial Accounting.Il bilancio d’esercizio: le voci del conto economico (costi e ricavi) e dello stato patrimoniale (impieghi e fonti).Il collegamento delle voci di bilancio alla propria funzione specifica.L’albero della redditività: il Return On Capital Emplyed.Il ramo della redditività delle vendite (Return On Sales).Il ramo della rotazione del capitale impiegato.Gestire il processo decisionale mediante l’impatto delle scelte sul ROCE.Dalla vista economica a quella finanziaria: la differenza tra Ebit ed EbitDa.Il capitale circolante netto e le sue variazioni.Il concetto di capital expenditure (CAPEX).Il Free Cash Flow (FCF) ed i suoi determinanti: EbiDA, variazione del capitale circolante, Capex.Le decisioni di finanziamento del capitale investito: mezzi propri e mezzi di terzi.Il concetto di posizione finanziaria netta (PFN).Relazione tra FCF e variazione della PFN.

Simulazioni: gestire il processo decisionale mediante l’impatto delle scelte sul ROCE e sul FCF.

DocentiGiovanni CiafrèDocente e consulente senior Fondazione Aldini Valeriani è specializzato nelle aree marketing & finance. É docente Luiss Business School, SFC (Sistemi Formativi Confindustria) ed è professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Giovanni Fenati Docente e consulente senior specializzato nell’area Finance. É stato responsabile della linea flessibile di Europlus-Pioneer Investment ed amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata14 ore

Date14, 21 luglio 201509.00-17.00

20, 27 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

BILANCIO PER “NON” SPECIALISTICome leggere e valutare la situazione economica e finanziaria dell’azienda

DocenteFabio PetronciniDottore commercialista e revisore dei conti. Consulente e formatore senior in area fiscale, contabile e in materia di pianificazione e controllo di gestione e gestione finanziaria d’impresa.

Durata14 ore

Date10, 17 marzo 201509.00-17.00

15, 17, 22 e 24 settembre 201514.30-18.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

OBIETTIVILeggere correttamente il Bilancio ed i suoi elementi è oggi indispensabile per una gestione efficiente delle attività aziendali, poiché permette di conoscere meglio presente e passato dell’azienda, analizzandone investimenti, solidità finanziaria e margini di redditività. Il Bilancio d’esercizio è infatti un determinante supporto alle decisioni aziendali e il principale indicatore dello stato di salute di un’impresa, della sua capacità di reddito e della sua struttura patrimoniale. Il corso si rivolge a non specialisti che vogliono comprendere le logiche e i principi del bilancio d’esercizio e interpretare l’azienda nei suoi aspetti economici, patrimoniali e finanziari, utilizzando strumenti idonei per rilevare gli indici aziendali e inquadrarli in una logica di sistema.

CONTENUTIIl bilancio Fonti e Impieghi a 4 sezioni.Lo stato patrimoniale come strumento di informazioni finanziarie e patrimoniali.Il conto economico come sintesi della redditività aziendale.Il bilancio in forma CEE per le società di capitali: SP, CE e Nota Integrativa. Come leggere lo stato patrimoniale in un’ottica finanziaria.Come leggere un conto economico scalare: le varie aree di redditività (operativa, accessoria, finanziaria, straordinaria e tributaria).La riclassificazione finanziaria dello stato patrimoniale.Le valutazioni sullo stato di rischio o di successo di un’azienda.L’ottica della liquidità.Le riclassificazioni del conto economico: a valore aggiunto, a costo del venduto e a margine di contribuzione.Punti di forza e di debolezza dell’azienda.Gli indici aziendali come sintesi dell’attività imprenditoriale.I principali indici per l’analisi della redditività, della solidità patrimoniale e della liquidità.Gli altri indici aziendali.

Esercitazione pratica: come leggere un bilancio e valutare i principali punti critici.

Page 79: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 155154

MARKETING PER “NON” MARKETING MANAGER

OBIETTIVII fondamenti del marketing sono indispensabili per completare le competenze di ogni manager con responsabilità aziendali. Il percorso formativo è dedicato ai “non” marketing manager con l’obiettivo di... ascoltare, toccare, leggere, annusare, gustare il mercato e capirlo. Dall’analisi dello scenario alla individuazione dei target e del piano strategico e di quello operativo progettati per trovare le risposte giuste alle richieste del target individuato.

CONTENUTIMarketing strategico verso marketing operativo: la riflessione prima dell’azione.Riflettere su cosa? Sull’evoluzione quali-quantitativa del mercato e quindi su come soddisfare i clienti meglio degli altri creando valore per l’impresa.Agire verso cosa? Verso la soddisfazione dei clienti, il fatturato, il margine, il reddito e la cassa.Il sistema di marketing intelligence alla base del marketing strategico: come organizzarlo e dove reperire i dati. Il ruolo e l’importanza delle fonti esterne: i database MintItaly, Orbis ed AIDA di Bureau Van Dijk® e le ricerche di Market Line®.La definizione dei target mediante la segmentazione.L’analisi dei benefici attesi: cosa manca ai nostri clienti, verso cosa si stanno muovendo?Le caratteristiche ed i vantaggi della nostra soluzione competitiva rispetto ai benefici attesi: la questione delle argomentazioni commerciali.Lo sviluppo del piano di marketing.La combinazione del 4+3 variabili di marketing: le 4 legate alla parte tangibile della soluzione competitiva (Product, Price, Place, Promotion); le 3 legate alla parte intangibile (People, Process, Physical Evidence).

DocentiGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior Fondazione Aldini Valeriani è specializzato nelle aree marketing & finance. E’ docente Luiss Business School, SFC (Sistemi Formativi Confindustria) ed è professore a contratto di analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Filippo FenatiDocente e consulente per i sistemi informativi di marketing intelligence volti allo sviluppo della strategia e del business plan. Si occupa di soft science applicate all’economia d’impresa.

Durata14 ore

Date1, 8 luglio 201509.00-17.00

30 novembree 3 dicembre 2015 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

WTrain®: FORMAZIONE FORMATORI

DocenteElisabetta ZanariniResponsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, Consulente senior ed Executive Coach. È PCC - Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Team Coaching, in particolare su progetti di innovazione, lean production e sviluppo organizzativo.

OBIETTIVIProgettare e realizzare attività di formazione in azienda è un’esperienza che chiama in gioco competenze di tipo tecnico-specialistico ma anche, molto più fortemente, competenze relazionali e di facilitazione dell’apprendimento negli adulti. Si tratta di competenze non scontate, che è possibile individuare e potenziare attraverso metodi di programmazione didattica, tecniche e metodologie, cura dei materiali, buona gestione del tempo e dei tempi, e qualche trucco del mestiere. Il corso porterà i partecipanti a: migliorare la conoscenza di strumenti e tecniche per la trasmissione di competenze, potenziare l’efficacia nella conduzione delle sessioni formative e delle attività in affiancamento, confrontare esperienze e strumenti in uso. La sperimentazione in aula di situazioni tipo e delle metodologie formative rendono il percorso particolarmente efficace.

CONTENUTIModulo 1 Obiettivi e aspettative dei partecipanti.I sistemi d’apprendimento e di trasmissione di competenze.La preparazione e i luoghi della formazione.Gli strumenti per l’aula: come usare gli strumenti ed i supporti audiovisivi, come preparare casi ed esercitazioni. Il ruolo del formatore e la conduzione delle attività: riconoscimento delle tipologie di partecipanti, i cambiamenti in “corso d’opera”, le tecniche di comunicazione didattica, la gestione del feedback, la verifica dell’apprendimento, chiudere positivamente l’intervento formativo.Modulo 2 Le tecniche di gestione d’aula: la lezione frontale, le esercitazioni in sottogruppo, la gestione del role-playing, l’utilizzo delle domande, il confronto di esperienze, gli strumenti di valutazione dell’apprendimento.Il ruolo del formatore nell’organizzazione. La formazione normata, cosa e quando comunicare obiettivi della formazione sui sistemi integrati di gestione in azienda (qualità, sicurezza, ambiente), neoassunti, giovani e meno giovani: informazioni e pregiudizi, aspettative e richieste.Il contenuto e la relazione: come costruire il programma di formazione interna. Il survival kit del formatore: la scaletta, dalla formazione ai comportamenti agiti, la verifica dell’efficacia.Modulo 3 Follow up - Laboratorio della sperimentazione: valutazione d’efficacia di tempi, materiali, tecniche di gestione del gruppo.Gestione del feedback su risultati e difficoltà del gruppo.Approfondimenti su aspetti critici riscontrati.Simulazioni e role-playing.

Durata24 ore

Date23, 30 gennaio e 2 febbraio 201509.00-18.00

24 giugno e 1, 8 luglio 201509.00-18.00

24 novembre e 1, 15 dicembre 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 700,00 + IVA

Contenuti extra compresi nel prezzoFoto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com. Articoli sul tema ed Excel dedicato alla segmentazione del mercato potenziale strutturato mediante i databases di Bureau Van Dijk®.

Page 80: Percorsi formativi 2015

11

23

SOFT SKILLS &PROFESSIONAL TOOLS

Project Management Basic

Capacità negoziali e successo nel business

Manager & Leader

Gestire il team per ottenere risultati

La valutazione dei bisogni formativi

Comunicazione efficace

Business Writing

Parlare in pubblico

UDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali

G F M A M G L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

PERCORSI FORMATIVI 2015 157

6 15 12

28 23

56

21

26

16 22

8 27

27

14

4 29 24 16 4

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 81: Percorsi formativi 2015

PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 159158

CAPACITÀ NEGOZIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS

OBIETTIVIVerranno fornite strategie di negoziazione utili per affrontare con sicurezza scenari negoziali complessi, caratterizzati da una molteplicità di interlocutori che presentano bisogni e interessi differenziati. La negoziazione è una competenza fondamentale per un manager che voglia esprimere la propria leadership conducendo con autorevolezza team di lavoro, progetti e trattative complesse: questo programma fornisce metodi, strumenti e capacità necessarie per raggiungere risultati migliori su diversi tavoli negoziali. Il partecipante acquisirà competenze nel rafforzare la capacità di condurre con successo i diversi processi negoziali, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, imparerà a condurre le trattative in modo da creare valore per le parti coinvolte, assicurando la continuità della relazione nel tempo. Infine potenzierà il proprio impatto comunicativo con uno stile incisivo e autorevole, appropriato alle diverse situazioni negoziali.

CONTENUTILa negoziazione come strategia per la soluzione del conflitto.Negotiation Skills Test – prima parte.I diversi approcci negoziali: negoziazione competitiva e integrativa. Negoziazione come sistema e come processo. Il quadro negoziale: comprendere il sistema di bisogni e interessi in gioco, i valori e le convinzioni delle persone coinvolte.Negoziazione e strategie decisionali: giochi competitivi e giochi collaborativi.Leadership nella comunicazione.L’arte di porre le giuste domande.Gli elementi della negoziazione integrativa.La definizione della strategia negoziale.Costruire soluzioni win-win attraverso la ricerca delle asimmetrie di valore associato alle risorse oggetto di scambio. Le fonti del potere negoziale e le strategie per aumentarlo.Il mix ottimale di fattori negoziali e di concessioni per massimizzare il valore. Le armi della persuasione: tattiche e contromosse.Dieci errori comuni.Valutazione degli apprendimenti: Negotiation Skills Test – seconda parte. Definizione di un piano di miglioramento individuale.Test di autovalutazione per definire un piano di sviluppo individuale.

DocenteAndrea Mattei Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosi di progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende e le persone nella gestione di negoziazioni complesse. Laureato in Economia Aziendale ha approfondito temi di comunicazione conseguendo un Master in programmazione neurolinguistica. Ha partecipato a corsi di negoziazione avanzata presso la Harvard University. Ha inoltre conseguito il diploma di Coach presso la scuola di Jan Ardui.

Durata14 ore

Date28, 29 maggio 2015 09.00-17.00

23, 24 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

PROJECT MANAGEMENT BASIC

DocentiAndrea VismaraConsulente e docente di project management, MBA, certificato PMP, Prince2 Trainer, MSP (Managing Successful Programs).

Cristiano OttavianSenior Trainer di project management, associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”.

Durata21 ore

Date6, 13, 20 febbraio 2015 09.00-17.00

15, 22, 29 giugno 201509.00-17.00

12, 19, 26 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 850,00 + IVA

OBIETTIVIMetodi e tecniche per esaminare tutti gli aspetti connessi alla gestione del progetto seguendo le fasi di avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura. Nella gestione di un progetto occorre costantemente avere il controllo dei tempi, ottimizzare l’uso delle risorse, contenere i costi. La sperimentazione in aula di un caso concreto di progetto permetterà l’apprendimento più rapido degli aspetti chiave del project management. I partecipanti al termine del corso avranno già sviluppato un proprio piano di progetto secondo le tecniche e i template proposti nel corso.

CONTENUTIGli standard internazionali di project management.L’ambiente di progetto, attori, stakeholder, team.Avvio e pianificazione.Deliverable e scope statement. WBS, Work Breakdown Structure.Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità.Il costo del progetto: risorse umane, materiali, economiche.Schedulazione delle attività.L’ottimizzazione delle risorse disponibili.Analisi dei rischi.Monitoring and controlling.Controllo integrato di tempi e costi mediante l’Earned Value.Scope Management.

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 161160

GESTIRE IL TEAM PER OTTENERE RISULTATI

OBIETTIVILa chiarezza sugli obiettivi, sul piano d’azione e sulle decisioni sono elementi fondamentali per il successo di un gruppo di lavoro in azienda, ma spesso quello che fa la differenza rispetto all’energia e all’orientamento al risultato è il clima, la qualità delle relazioni, l’uso del tempo e della comunicazione. L’obiettivo del corso è dunque quello di migliorare il lavoro di squadra nei team aziendali e le relazioni all’interno dei gruppi, sostenendo e potenziando la motivazione e limitando le situazioni conflittuali, gli inceppamenti e le inefficienze.

CONTENUTILe caratteristiche di un team di lavoroTipologie di team. Il team: ruoli, responsabilità e compiti. Team in presenza e team virtuali. La gestione ed il monitoraggio Dagli obiettivi ai risultati. Metodi e strumenti per il Team Working. Gestione delle resistenze e dei possibili conflitti. Le risorse personali per pilotare il team verso l’obiettivoI comportamenti efficaci per la gestione del team. La qualità della comunicazione, l’ascolto e il feedback.Il Team Leader come Team Coach.

MANAGER & LEADER Leggere l’impresa che cambia

DocenteElisabetta ZanariniResponsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, Consulente senior e Executive Coach. È PCC - Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Team Coaching, in particolare su progetti di innovazione, lean production e sviluppo organizzativo.

OBIETTIVIGuidare il cambiamento non è semplice, soprattutto quando le condizioni di contesto appaiono mutevoli e quando i cicli congiunturali si accorciano. L’obiettivo del corso è dunque quello di migliorare le competenze di imprenditori, manager e responsabili per gestire la complessità, sostenere i processi d’innovazione, migliorare la capacità di costruire organizzazioni competenti e motivate. In particolare, il corso intende aumentare il grado di adeguatezza al ruolo manageriale, attraverso una migliore capacità di allineare i comportamenti organizzativi alle strategie aziendali, una maggiore efficacia nell’utilizzo di tecniche e strumenti di gestione manageriale e una qualificazione della propria leadership.

CONTENUTIIl ruolo del manager in tempi d’innovazioneAnalizzare la trasformazione dei compiti manageriali per comprendere i nuovi fattori di successo. Coniugare le esigenze dell’organizzazione con i bisogni professionali (orientamento al risultato vs. motivazione).La gestione dei rapporti con le Direzioni e con i colleghi. La mappatura dei collaboratori. Comportamenti organizzativi e Stili di Management Migliorare l’efficacia dei comportamenti (allineamento strategico e consapevolezza organizzativa).Il principio di coerenza.Si fa presto a dire manager: dalle attitudini ai comportamenti agiti.Stili di management e stili di leadership.Dalle spiegazioni alle soluzioni L’importanza di farsi ascoltare.Lavorare in gruppo e gestire gruppi.Le risorse personali: energia, motivazione, orientamento al risultato.

Durata14 ore

Date6, 13 maggio 201509.00-17.00

5, 6 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

DocenteElisabetta ZanariniResponsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, Consulente senior e Executive Coach. È PCC - Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Team Coaching, in particolare su progetti di innovazione, lean production e sviluppo organizzativo.

Durata14 ore

Date27 gennaio 2015 e 4 febbraio 201509.00-17.00

11, 18 novembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 163162

COMUNICAZIONE EFFICACE

OBIETTIVICosa significa per noi non essere in grado di esprimere fino in fondo ciò che pensiamo, non riuscire ad entrare in sintonia con l’interlocutore, non riuscire a ridurre la casualità e, conseguentemente, non centrare l’obiettivo? La comunicazione influenza in modo determinante il clima organizzativo e i risultati individuali e aziendali. Saper comunicare efficacemente consente di migliorare l’intesa con capi e colleghi e raggiungere più velocemente gli obiettivi aziendali. Per troppo tempo si è creduto che l’abilità comunicativa fosse prevalentemente condizionata (in positivo o in negativo) dal carattere o dalle attitudini personali. In realtà la comunicazione riguarda ciò che facciamo, non ciò che siamo. Quindi è possibile aumentare il livello di efficacia migliorando da un lato la gestione degli asset del processo comunicativo (le dinamiche, il contesto, gli strumenti); dall’altro applicando metodi di estensione dell’efficacia relazionale (ricalco, reframing, ascolto attivo). Il corso perciò si pone l’obiettivo di fornire strumenti pratici e di offrire opportunità di sperimentazione per esprimersi con chiarezza e farsi ascoltare, soprattutto nelle situazioni incerte, complesse e conflittuali.

CONTENUTISenti chi … parla!Il processo comunicativo: confronto e scambio, ascolto, esposizione, feedback. Gli ostacoli alla comunicazione: automatismi e rappresentazioni sociali. I principi della comunicazione efficace. Comunicazione in situazioni critiche (quando c’è poco spazio e poco tempo).Comunicare con l’esempio.Analisi di casi.Senti chi … ascolta!Individuare situazioni diverse.Saper domandare.L’importanza dell’ascolto: errori comuni nell’ascolto.Empatia 2.0: il driver dell’autoconsapevolezza.Calcoliamo il CEC: Coefficiente di Efficacia Comunicativa.Questioni di … feedback!L’Importanza del feedback.Essere d’aiuto e propositivi.Chiarezza, sinteticità e attendibilità.Come rispondere alle obiezioni.Il mio stile: aggressivo o assertivo?

LA VALUTAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI

DocenteFederico BencivelliConsulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale.È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

OBIETTIVILa formazione è un potente strumento di crescita di conoscenze, di sviluppo delle capacità e quindi di miglioramento della performance individuale. L’investimento in formazione, a meno che non sia coperto da forme di finanziamento, è un capitolo importante del costo del personale e il beneficio non sempre risulta evidente a breve termine, per cui è importante collegare strettamente gli interventi formativi alle reali necessità dell’individuo o di un team all’interno di un contesto aziendale. Una buona analisi permette di progettare e realizzare interventi formativi efficaci. Verranno forniti strumenti e metodi per individuare, analizzare e sintetizzare i bisogni individuali in un piano formativo globale per l’azienda, con particolare attenzione alla fase di coinvolgimento dei vari attori aziendali.

CONTENUTIA cosa serve la formazioneI cambiamenti di strategia, di prodotto e di processo e l’impatto sui “nuovi” bisogni formativi. I 3 obiettivi principali della formazione: acquisire conoscenze (padronanza), modificare atteggiamenti (consapevolezza), sviluppare abilità (performance). Come si gestisce la formazione in azienda: analisi gap professionali.Raccolta e analisi dei bisogni formativiLe competenze: un linguaggio comune per esprimere i bisogni formativi. L’analisi dei bisogni individuali legati al ruolo e alla persona. La valutazione della prestazione e i bisogni di formazione. Gli strumenti organizzativi per la rilevazione dei bisogni formativi: osservazione, interviste, questionari. Il ruolo dell’HR specialist: come aumentare la propria credibilità ed autorevolezza. Il coinvolgimento attivo dei Responsabili di Area/Funzione.Metodologie a supporto per una rilevazione efficaceMappatura dei ruoli e delle competenze. Assessment delle competenze.Il piano formativoSintesi dei bisogni formativi. Strategie per la formazione: make or buy. Quantificare le necessità: cosa, quanto, quando e a chi.Altri input progettuali: tempi, setting, organizzazione Erogazione della formazioneSelezionare le modalità più efficaci di erogazione a seconda delle necessità: catalogo o personalizzazione?. Casi pratici.

Opzionale 10 ore di affiancamento individuale per- Empowerment del ruolo (coaching individuale su aspetti emotivi, relazionali, comunicativi, organizzativi).- Sperimentazione pratica e personalizzata di metodi e strumenti in azienda.

Durata11 ore

Date21 gennaio 201509.00-17.00 28 gennaio 201509.00-13.00

14 settembre 201509.00-17.00 21 settembre 201509.00-13.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + IVA

DocenteFederico BencivelliConsulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale.È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

Durata14 ore

Date26, 31 marzo 201509.00-17.00 23, 30 settembre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 165164

PARLARE IN PUBBLICO

OBIETTIVIIl corso fornisce competenze per catturare la mente e affascinare il cuore del proprio pubblico con invidiabile disinvoltura. Una reale abilità nel parlare in pubblico fa senza dubbio la differenza, che si tratti di intervenire durante un evento o un convegno affrontando un’ampia platea, come pure in occasioni più diffuse quali riunioni, meeting, presentazioni commerciali. Questo corso nasce dalla consapevolezza che il public speaking è un’arte estremamente articolata, che necessita di formazione, metodo e allenamento.Le capacità da mettere in campo sono infatti molteplici: un’esperta strutturazione della scaletta degli argomenti e dei tempi di esposizione, i trucchi per coinvolgere subito il pubblico, una gestione consapevole del linguaggio del corpo, un’efficace metodologia per abbassare la tensione che può facilmente accompagnare questi momenti, gli accorgimenti per gestire con calma eventuali critiche o persone difficili, mantenendo il controllo della situazione.

CONTENUTIPreparazione e pianificazione: come organizzare un discorsoI segreti per definire una presentazione efficace.Gestione delle emozioni.Gestione dei contenuti e memoria: schemi, mappe mentali e strategie per non annoiare leggendo.Come organizzare al meglio i contenuti del discorso.Il settingLa disposizione delle sedie e dell’uditorio.La disposizione dei partecipanti orienta l’ascolto.Linguaggi del corpoI linguaggi non verbali: migliorare la capacità di utilizzare lo sguardo, la gestualità, la voce. Cosa comunica l’abbigliamento.La mimica facciale e le emozioni. Postura ed efficacia comunicativa: dove metto le mani?Fasi della presentazioneApertura: gli accorgimenti per “rompere il ghiaccio”. Storie ad effetto. Ottenere una buona prima impressione.Corpo: come ottenere un ascolto costante. Sintesi e digressioni. Dal problema alle soluzioni.Parlare per immagini.Chiusura: come chiudere nel modo migliore.Utilizzo degli strumenti audiovisiviI supporti visivi (proiettori e altro). Il microfono .Gestione psicologica del gruppoGestione del gruppo e delle critiche. Situazioni problematiche. Gestire le persone difficili. Saper ascoltare in modo attivo.

Il corso prevede delle simulazioni con riprese video.

BUSINESS WRITING Scrivere per farsi leggere

DocenteFrancesca Gagliardi Giornalista pubblicista, esperta di comunicazione e scrittura professionale, tiene corsi di business e web writing per enti pubblici e aziende private, e insegna all’Università degli Studi di Parma.

Durata14 ore

Date16, 23 aprile 201509.00-17.00

22, 29 ottobre 201509.00-17.00

Quota di iscrizione€ 520,00 + IVA

OBIETTIVIQuanto tempo impieghi a scrivere un documento? E con quali risultati? Scriviamo per un’infinità di ragioni, ma spesso la pagina bianca così densa di possibilità ci fa paura. Questo perché a volte mancano strumenti o esperienza per scrivere in modo chiaro ed efficace. Anche chi scrive da sempre a volte fatica a organizzare idee complesse, a scegliere le informazioni cui dare maggior rilievo o ad attaccare il discorso e a conquistare l’attenzione del lettore. Il corso permette di acquisire le tecniche di scrittura, per scrivere testi più leggibili, credibili e convincenti, in poco tempo e con sicurezza. Sviluppare competenze e sensibilità per la scrittura, con attenzione agli aspetti strutturali e a quelli stilistici e, in particolare, ai risvolti emotivi della comunicazione.

CONTENUTIPerché è importante saper scrivere efficacemente.I disturbi della comprensione.Occhi e cervello: vizi e virtù di due strumenti geniali.Le S della scrittura efficaceSemplicità: semplice non è semplicistico.Sintesi: il potere nell’essenziale.Struttura: l’ordine dell’esposizione. I “generi” della scrittura di lavoroLa lettera (vari tipi: presentazione, offerta, recupero crediti, scuse, ecc.).Il verbale di riunione.Il comunicato stampa.L’house organ e la newsletter.

Follow up: possibilità di follow up a distanza di 6 mesi.

DocenteLeonardo MilaniMental trainer della Pattuglia Acrobatica Italiana Frecce Tricolori. Docente di “leadership interiore” presso l’Istituto delle Scienze Militari Aeronautiche. Psicologo e fondatore dell’Istituto di Psicologia del Benessere. Ha collaborato con le redazioni del Tg2 Salute, Medicina 33 e con Radiouno sul tema del benessere.

Durata16 ore

Date8, 15 maggio 201509.00-18.00 27 novembre e 4 dicembre 201509.00-18.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 167166

I-COACHCoaching for executives

OBIETTIVIProgramma di affiancamento individuale per supportare ed accompagnare il manager in un progetto di crescita che faciliti il cambiamento.Obiettivo del servizio di coaching è realizzare un piano di azione, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi professionali del Coachee a cui è dedicato ed è focalizzato sul Self Empowerment.Questo risultato è ottenuto attraverso un processo di sviluppo personalizzato che prevede alcuni step:- conoscere meglio se stessi attraverso la definizione dei propri obiettivi di miglioramento o di cambiamento- lavorare su dinamiche di interazione reali e concrete riconducibili alla sfera professionale, analizzando e valutando esperienze, aspettative, relazioni- sperimentare nuovi modelli di comportamento e di relazione, tramite l’affiancamento del CoachIl manager è responsabile di ogni suo passo, il Coach lo aiuta a diventare consapevole dei suoi obiettivi e a realizzarli al meglio. Le aree di lavoro che è possibile esplorare in un percorso di coaching individuale sono:- essere capi e supervisori efficaci per raggiungere i risultati e agire comportamenti adeguati- sviluppare la capacità di gestire situazioni, persone e attività professionali- promuovere efficacia personale e sviluppo organizzativo, applicando la metodologia del coaching anche nel contesto aziendaleAl termine del percorso il Coach, in accordo con il Coachee e il committente, realizzerà un report contenente una sintesi del percorso, in termini di obiettivi, modalità di lavoro, risultati di fase.

È previsto un help desk attraverso telefono, e-mail e scambio di documenti, con disponibilità del Coach per utto il periodo del coaching, anche al di fuori dei momenti convenuti.

UDRIVE® : VALUTAZIONE DELLE CAPACITA MANAGERIALI

DocentiMarta TrevisanPsicologa del Lavoro e delle Organizzazioni iscritta all’albo degli psicologi dell’Emilia Romagna, Executive Coach certificata ACTP secondo gli standard ICF. Si occupa da diversi anni di valutazione e sviluppo delle persone nei contesti lavorativi,

OBIETTIVISviluppare consapevolezza sul livello delle proprie capacità manageriali rispetto al ruolo ricoperto. Individuare le aree di miglioramento nella gestione delle risorse umane. Favorire il confronto sulle criticità nella gestione di collaboratori. Migliorare l’adeguatezza al ruolo.

CONTENUTIIl percorso di analisiIl modello individua due ambiti principali per descrivere il profilo manageriale:- l’adeguatezza al ruolo (le capacità di riconoscersi e di agire con autorevolezza le proprie responsabilità: lettura strategica, adattabilità/flessibilità, leadership, negoziazione, gestione dei conflitti)- l’efficacia dei comportamenti (le capacità di ottenere prestazioni in linea con obiettivi e risultati attesi: problem solving, decision making, programmazione e organizzazione, gestione del gruppo di lavoro, comunicazione).Output del percorso per il partecipanteReport individuale contenente: la visualizzazione grafica del risultato della rilevazione confrontata con l’autovalutazione del partecipante; il profilo di dettaglio sulle competenze oggetto d’indagine; le indicazioni di percorso per lo sviluppo delle competenze associate al ruolo e alle performance attese.

Il servizio di assessment sarà disponibile con cadenza bimestrale, al raggiungimento di almeno 4 partecipanti.

progetta ed eroga interventi di assessment sulle competenze manageriali, formazione esperenziale e coaching individuale.

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani coach associato ICF (International Coach Federation – Italia)

Durata10 ore: 8 ore attività di self assessment, 2 ore di colloquio individuale di feed back

Date4 marzo 201529 aprile 2015 24 giugno 2015 16 settembre 2015 4 novembre 2015

Quota di iscrizione€ 1.300,00 + IVA

DocentiElisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani è PCC - Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation).

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani coach associato ICF (International Coach Federation – Italia)

DurataIl percorso prevede 5 sessioni face to face di 2 ore ciascuna.Le sessioni si svolgono nell’arco massimo di tre mesi, con frequenza ogni 10 - 15 gg da definire di volta in volta.

Quota di iscrizione€ 1.500,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2015 PERCORSI FORMATIVI 2015 21

Per maggiori informazioni visita il sito www.fav.it Segui la Fondazione Aldini Valeriani su: Facebook, Twitter, Linkedin

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PERCORSI FORMATIVI 2015170

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

SCHEDAPer iscriversi, è necessario inviare la scheda di iscrizione che si trova apag. 171 del catalogo, o sul nostro sito www.fav.it, via fax o per e-mail.

Fax: 051/4151920e-mail: [email protected]

QUOTE DI ISCRIZIONELa quota di iscrizione s’intende al netto di IVA ed è comprensiva di materiale didattico.Per sconti e quote agevolate vedere le informazioni a pag. 11 “I vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani”.

CONFERMA DEL CORSOFondazione Aldini Valeriani 5 giorni lavorativi prima dell’inizio del corso invierà agli iscritti una e-mail di conferma con tutte le informazioni relative alla partecipazione.

Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di annullare o rinviare la data d’inizio corso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. L’eventuale variazione sarà tempestivamente comunicata.

MODALITÀ DI PAGAMENTOLa quota di iscrizione deve essere versata al momento della conferma del corso e comunque entro e non oltre la data d’inizio corso.

ANNULLAMENTO DELL’ISCRIZIONEÈ possibile annullare l’iscrizione ad un corso senza alcuna penale comunicando la rinuncia via e-mail al responsabile del corso entro 6 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso.In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante a inizio corso o di ritiro durante lo stesso, sarà dovuto il pagamento integrale della quota.

Corso

Date di svolgimento

Che si svolgerà presso la sede di: Bologna ImolaInviare la scheda di iscrizione via e-mail a [email protected] o via fax allo 051.4151920

Dati per la fatturazione: azienda. (Dimensione: pmi grande impresa) privato

Ragione sociale (se azienda) Nome e cognome (se privato)

Via

Comune Prov Cap

Tel. Fax e-mail

P.I. C.F.

Settore di attività Codice ateco

Referente per comunicazioni

Ruolo Area organizzativa

e-mail

DATI PARTECIPANTE AL CORSO:

Cognome e nome

Luogo e data di nascita Prov.

Ruolo Area organizzativa

Cell. e-mail

Specifi care se: Quadro Dirigente

Specifi care se il partecipante appartengono ad una sede operativa diversa da quella sopra indicata:

Via

Comune Prov. Cap

Tel. Fax

Come è venuto a conoscenza di questo corso:

motori di ricerca www.fav.it social network newsletter

personale FAV altro

Sconto 10% azienda associata a Unindustria

La quota di partecipazione è di Euro + IVA a persona

La quota deve essere versata al momento della conferma del corso, che Fondazione Aldini Valeriani comunicherà a tutti gli iscritti 5 giorni lavorativi prima dell’inizio dell’evento. Successivamente verrà inviata fattura quietanzata.

Il pagamento può essere effettuato mediante: Bonifi co bancario intestato a Fondazione Aldini Valeriani presso

IBAN: IT 03 I 08883 02400 015000082981 - BANCA DI BOLOGNA – AG.BOLOGNA FIERA

CLAUSOLE CONTRATTUALI:1. L’eventuale rinuncia dovrà essere comunicata per iscritto entro i 6 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso;2. In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante ad inizio corso o di ritiro durante lo stesso sarà dovuto il pagamento integrale della quota, essendo la stessa predeterminata a fronte dei costi di organizzazione e svolgimento del corso;3. Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di rinviare la data d’inizio o di annullare il corso stesso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. In questo caso la variazione sarà tempestivamente comunicata e si provvederà al rimborso delle quote eventualmente già versate. Ai sensi dell’art. 1341 C.C. si approvano espressamente i punti 1) 2) 3) delle clausole contrattuali.

Data Firma e Timbro per l’Azienda

SCHEDA DI ISCRIZIONE

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PERCORSI FORMATIVI 2015 173

I dati personali sono utilizzati da Fondazione Aldini Valeriani ai fi ni del corretto svolgimento di corsi e seminari, della fornitura di servizi di consulenza e di eventuali altri servizi. Ciò vale sia per le informazioni sull’Azienda e relativi dipendenti/collaboratori dalla stessa indicati sia per quelle relative alla persona fi sica che sottoscrive il contratto.I dati sono trattati su supporto cartaceo e con strumenti elettronici e non sono di regola comunicati né diffusi se non nei limiti di quanto imposto dall’esecuzione stessa degli obblighi contrattuali (in generale, a poste, corrieri, istituti di credito, ecc.; in caso di corsi fi nanziati, agli enti fi nanziatori - Regione, Provincia, altri enti pubblici). Nondimeno, alcune essenziali informazioni (titoli di progetti/corsi/servizi di consulenza realizzati da Fondazione Aldini Valeriani; ragione sociale aziende coinvolte; periodo di svolgimento) potrebbero essere inserite da Fondazione Aldini Valeriani in proprie reference list, anche ai fi ni della partecipazione a gare pubbliche. I dati sono trattati dagli incaricati degli Uffi ci Marketing e Commerciale di Fondazione Aldini Valeriani.Il conferimento dei dati è del tutto facoltativo; è chiaro tuttavia che il mancato conferimento di alcune o tutte le informazione personali può precludere l’instaurazione o la prosecuzione del rapporto contrattuale.I recapiti di posta tradizionale nonché le coordinate di posta elettronica che vorrete indicare potranno essere utilizzati per proporre corsi, seminari e servizi analoghi a quelli acquistati, fermo restando - ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs n. 196/2003 e dei provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali in materia - il diritto di chiedere ed ottenere, in ogni momento, di non ricevere ulteriori comunicazioni inviando una e-mail a [email protected].

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INFORMAZIONI GENERALI

SEDEBOLOGNA via Bassanelli 9/11tel. 051/4151911, fax 051/[email protected]

COME RAGGIUNGERCIBOLOGNAIn Autobus Linee 27A - 27B - 27C - 95 - 97 - 98 direzione Corticella - Fermata “Istituti Aldini Valeriani”.

In Auto dalla Tangenziale, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

dall’Autostrada A1 (Milano-Roma) Uscita Borgo Panigale, Tangenziale in direzione S.Lazzaro di Savena, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

dall’Autostrada A13 (Bologna-Padova) e A14 (Bologna-Ancona) Uscita Bologna - Arcoveggio, Tangenziale in direzione Casalecchio di Reno, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

ParcheggioSubito dopo il cavalcavia di Via Corticella, direzione Bologna centro, con ingresso da via Corticella, c’è l’ampio parcheggio della Fondazione Aldini Valeriani.

Fondazione Aldini Valeriani è certifi cata ISO 9001:2000 per la progettazione ed erogazione di servizi di formazione dal 2001.

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Alcuni nostri clienti

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Crediti:

Art Director Fabiano FontanaFotografie di Giacomo Maestri Stampato da Tipografia Negri

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