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1 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO “R. F. EVOLA” VIA G. BOMMARITO,16 – 90041 BALESTRATE Tel. 091/8980071 – Fax 091/8980082 [email protected] C.F.:80027700824 – Cod. ministeriale PAIC83700C WWW.ICBALESTRATE.IT Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2014-2015

Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2014 …...Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2014-2015 2 INDICE Il P.O.F pag. 4 Presentazione pag. 5 ... Scuola secondaria

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1

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO “R. F. EVOLA” VIA G. BOMMARITO,16 – 90041 BALESTRATE

Tel. 091/8980071 – Fax 091/8980082 [email protected] C.F.:80027700824 – Cod. ministeriale PAIC83700C

WWW.ICBALESTRATE.IT

Piano dell’Offerta Formativa

Anno Scolastico 2014-2015

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INDICE

Il P.O.F pag. 4

Presentazione pag. 5

Scuole per l’Infanzia di Balestrate pag. 6-7

Scuole primarie di Balestrate pag. 8-10

Scuola secondaria di primo grado di Balestrate pag. 11-13

Scuola per l’infanzia di Trappeto pag. 14

Scuola primaria di Trappeto pag. 15

Scuola secondaria di primo grado di Trappeto pag. 16-17

Contesto socio-culturale pag. 18-19

Scuola e globalizzazione: strumenti informatici, innovazione

tecnologica a scuola, registro elettronico pag. 20-24

Contesto legislativo e autonomia scolastica pag. 25-27

Organigramma d’istituto pag. 28-30

Organi collegiali pag. 31-32

La gestione dell’organico e del tempo della scuola pag. 33-34

Calendario scolastico: piano annuale delle attività, funzionamenti

dell’istituto, funzionamento orario pag. 35-37

Laboratori pomeridiani pag. 38

Funzioni strumentali: scelta delle funzioni strumentali pag. 39-40

Commissioni- gruppi di lavoro e responsabili laboratori pag. 41-43

Docenti coordinatori e segretari di consigli di classe pag. 44

Presidenti e segretari dei consigli di interclasse e intersezione

Primaria e Infanzia pag. 45

Risorse interne – Risorse Esterne pag. 46-48

Indicazioni nazionali, Le finalità pedagogiche e dipartimenti disciplinari pag. 50-53

Indicazioni Nazionali e curricolo verticale pag. 54-63

Obiettivi d’Istituto pag. 63

La progettazione educativa Pag. 64-67

La valutazione pag. 68-73

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3

Le Certificazioni delle competenze pag. 74-77

Programmazione educativa-didattica pag. 78-85

Standard di accettabilità delle varie discipline pag. 86-88

Rapporto con le famiglie pag. 89-90

Percorsi formativi e progetti educativi pag. 91-92

La continuità pag. 93

L’orientamento pag. 94-96

Integrazione e orientamento degli alunni diversamente abili

e/o svantaggiati pag. 97-100

Attività sportive pag. 101-104

Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione pag. 105-115

Progetti integrati e progetti interni pag. 116-117

Indirizzo musicale pag. 118-120

Autovalutazione d’Istituto pag.121

Progetto Faro pag.122-125

Carta dei sevizi pag. 126-128

Area didattica:libri di testo, strumentazioni didattiche,

compiti a casa, rapporto con gli alunni pag. 129-130

Servizi amministrativi pag.131

Condizioni ambientali della scuola pag. 132

Procedure dei reclami ; Valutazione del servizio pag.133

Patto di corresponsabilità pag. 134-136

Incarichi di sicurezza nei diversi plessi pag. 137-144

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Il P.O.F.

Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è un documento, un atto pubblico che presenta le

scelte pedagogiche, organizzative e gestionali di un Istituto scolastico di un determinato

territorio in cui si esplicitano le finalità educative, gli obiettivi generali relativi alle attività

didattiche e le risorse previste per realizzarli.

Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le

linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale - pedagogica che lo muove, la

progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.

L'autonomia delle scuole, infatti, si esprime nel POF attraverso la descrizione:

delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro

riservata; delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie; delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo;

delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle

esigenze degli alunni concretamente rilevate; dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;

dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse

classi;

delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti;

dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici

dell'azione didattica; dei progetti di ricerca e sperimentazione.

Il P.O.F. viene elaborato e aggiornato ogni anno, in base alle caratteristiche sociali, culturali, scolastiche e demografiche del contesto di appartenenza dell’istituto. E’ un documento dinamico la cui funzione è ,quindi, quella di registrare la vitalità dell’Istituto e orientare il cambiamento, trovando un punto di incontro tra il territorio e le famiglie. Il P.O.F. è discusso e approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, nel rispetto delle competenze reciproche.

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PRESENTAZIONE L’Istituto Comprensivo “Rettore F. Evola” di Balestrate, intende promuovere la

formazione e l’educazione degli allievi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di

primo grado in continuità e attraverso uno stretto rapporto di collaborazione e di intesa con

l’opera educativa delle famiglie.

Attraverso questo documento si presenta la proposta organizzativa e formativa della nostra

scuola per l’anno scolastico 2014/2015, frutto di una sempre più consapevole sintesi e

maturazione delle esperienze educative e didattiche compiute negli anni precedenti e delle

linee culturali, formative e operative che costituiscono l’immagine distintiva della scuola nel

territorio.

L’Istituto Comprensivo “Rettore F. Evola” di Balestrate risulta formato da:

• due plessi di scuola dell’infanzia e due plessi di scuola primaria, ubicati nel

comune di Balestrate;

• un plesso di scuola dell’infanzia e un plesso di scuola primaria, ubicati nel

comune di Trappeto;

• due plessi di scuola secondaria di primo grado, ubicati rispettivamente nei

comuni di Trappeto e di Balestrate

Totale di 976 alunni (dato aggiornato al 18- 12 -2014)

Sede

Grado della Scuola

N. alunni

Balestrate Infanzia 154

Balestrate Primaria 277

Balestrate Secondaria di 1°grado 224

Trappeto Infanzia 79

Trappeto Primaria 136

Trappeto Secondaria di 1°grado 106

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6

SCUOLE DELL’INFANZIA DI BALESTRATE

Sono ubicate una in via S.Aldisio e l’altra in via P.Mattarella.

La struttura della Scuola dell’Infanzia “S. Aldisio” si trova tutta al piano terra. All’esterno c’è un

ampio giardino con alberi e aiuole. All’interno un ampio atrio, tre grandi aule dove si trovano 3

sezioni, uno spazio-cucina con un piccolo ripostiglio e i servizi igienici.

La struttura scolastica della Scuola dell’infanzia “P. Mattarella” è suddivisa in piano rialzato e 1°

piano. Al piano rialzato si trova la sezione della Scuola dell’Infanzia regionale e una sezione della

Scuola dell’Infanzia statale, i servizi igienici, spazi adibiti a ripostiglio, sala adibita a refettorio. Al 1°

piano ci sono tre sezioni, un atrio interno, i servizi igienici, un ripostiglio, un salone adibito a

refettorio. All’esterno c’è un piccolo giardino .

Il Totale degli Alunni della scuola per l’Infanzia è 154

La Scuola dell'Infanzia "P. Mattarella"

La Scuola dell'Infanzia "S. Aldisio"

RECAPITO TELEFONICO: - Scuola dell’Infanzia Aldisio” 091- 8787110 - Scuola dell’Infanzia “Mattarella” 091-8980070

Assegnazione dei docenti ai plessi e alle sezioni:

PLESSO SEZIONE N. ALUNNI INSEGNANTI

Scuola dell’Infanzia Sezione A 17 -Gennaro A.

“Aldisio” -Enea M.

-Rappa E. (Religione)

Scuola dell’Infanzia Sezione B 21 -Tuzzo P.

“Aldisio” -Frazzitta R.

-Rappa E. (religione)

Scuola dell’Infanzia Sezione C 21 -Orlando M.

“Aldisio” -Valenti C.

- Rappa E. (religione)

Scuola dell’Infanzia Sezione A 20 -Cottone G.

“Mattarella” -Terrana V.

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7

Scuola dell’Infanzia Sezione B 18 -Cusimano M.R.

“Mattarella” -Russo R.

- Paratore L. (religione)

Scuola dell’Infanzia Sezione C 17 -Ferrante P.

“Mattarella” -Groppo E.

Scuola dell’Infanzia Sezione D 18 -Ballarotta V.

“Mattarella” -Bologna G.

Scuola dell’Infanzia Sezione E 25

-Cracchiolo M.

-Sgrò P. (religione)

“Mattarella” Regionale

Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:

Plesso Collaboratore scolastico

Scuola dell’Infanzia “Aldisio” Cutrò R.

Tarantino G.

Scuola dell’Infanzia “Mattarella” Saputo R.

Giordano F.

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8

LE SCUOLE PRIMARIE DI BALESTRATE

Plesso “Aldo Moro” in via della Regione n°2. Si tratta di una struttura che si sviluppa su due piani. Al

piano terra vi si trova la mensa e l’aula multimediale con 11 computer e 1 server per l’insegnante. E

’dotata di 5 aule al pian terreno di cui 1 adibita a laboratorio di matematica e scienze e di servizi

igienici. All’ingresso c’è uno stanzino ad uso dei docenti. All’interno si trova un ampio atrio. Al primo

piano si trovano 5 aule (di cui una molto piccola), i servizi igienici, la scala esterna antincendio.

All’esterno la scuola è fornita di un ampio giardino, uno spiazzale in cemento dal quale si sono

ricavati gli spazi per un campo di pallacanestro, due di pallavolo .

Plesso “Principe di Napoli” si trova in via V. E. Orlando. Anche questa struttura si sviluppa su due

piani: superato l’ingresso principale si trova un atrio esterno semicoperto con scala antincendio

esterna. Al piano terra c’è uno spazio interno che viene usato come aula musica (ma non è molto

spazioso), ci sono n. 4 aule, uno stanza per i collaboratori scolastici, i servizi igienici, un ripostiglio

sottoscala. Al primo piano sono ubicate 4 aule, un’aula multimediale con 10 computer, un server,

una stampante e uno scanner.

Alunni Totale 277

La Scuola Primaria "P.pe di Napoli" La Scuola Primaria “A. Moro"

RECAPITO TELEFONICO:

- Scuola Primaria “P.pe di Napoli” 091 8980076 - Scuola Primaria “A. Moro” 0918980066

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Assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi:

PLESSO CLASSE E N. ALUNNI INSEGNANTI

SEZIONE

Scuola Primaria “P.pe di 1 A 12 Vermiglio M.

Napoli” di Balestrate Palazzolo Tonino

Matranga Liboria

La Franca Antonella (relig.)

Scuola Primaria “P.pe di 2A 19 Rinaldi Gennaro Paola

Napoli” di Balestrate Matranga Liboria

La Franca Antonella (Relig.)

Tuzzo Silvia

Scuola Primaria “P.pe di 2B 16 Palazzolo Tonino+L2

Napoli” di Balestrate Lo Piccolo Benedetto

La Franca Antonella (Relig.)

Scuola Primaria “P.pe di 2C 20 -Bologna Eleonora

Napoli” di Balestrate -Matranga Liboria 51

-La Franca Antonella (Rel)

-Tuzzo Silvia L2

Scuola Primaria “P.pe di 3 A 19 Vitale Eufemia Sabrina+L2

Napoli” di Balestrate Lo Piccolo Benedetto

La Franca Antonella (Relig.)

Scuola Primaria “P.pe di 4 A 23 -Messineo Caterina.

Napoli” di Balestrate - Matranga L. (’51)

-Lombardo R. (L2)

-La Franca Antonella (rel)

Scuola Primaria “P.pe di 5° 14 -Cottone Maddalena

Napoli” di Balestrate -Matranga Liboria 51

-Lombardo Rosanna L2

-Paratore Leonarda Rel.

Scuola Primaria “P.pe di 5 B 17 -Russo Giuseppina

Napoli” di Balestrate -Vitale E.S. + L2

-Lo Piccolo Benedetto -Paratore Leonarda Rel.

Scuola Primaria 1 B 14 -Farina Daniela

“A. Moro” di Balestrate -Patti Caterina + L2

-La Franca Antonella (rel.)

Scuola Primaria 1C 17 -Ignoti Marianna+L2

“A. Moro” di Balestrate

-Acquaro Antonina

-Paratore Leonarda Rel.

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10

Scuola Primaria 2 D 20 -Tobia Grazia Maria par-time

“A. Moro” di Balestrate -Ignoti Marianna L2

-Paratore Leonarda Rel.

Scuola Primaria “A. Moro” di Balestrate 3B 13

Gaglio Caterina. Bologna Antonina Part-time

Lombardo R. (L2)

Paratore L. (religione)

Scuola Primaria“A. Moro” di Balestrate

Bologa Antonina Gaglio Caterina part-time

3C 19 Lombardo Rosanna (L2)

Paratore L. (rel.)

Scuola Primaria

“A.Moro” di Balestrate 4B 21

-Matranga Liboria 50

-Acquaro Antonina

-Lombardo Rosanna

-Paratore Loredana Rel.

Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:

Scuola Primaria “A. Moro” 4C 17 Badaglialacqua Caterina

di Balestrate

-Acquaro Antonina

-Patti Caterina L2

-Paratore L. (religione)

Scuola Primaria 5 C 17 -Vitale Anna Maria Part- time

“A. Moro” di Balestrate -Lombardo Rosanna L2

-Paratore Leonarda(rel.)

Plesso Collaboratore scolastico

Scuola Primaria “P.pe di Napoli” Safia F.

Scrivano S.

Scuola Primaria “A. Moro” Testagrossa L.

Imperiale F.

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La Scuola Secondaria di 1° grado di Balestrate è sita in via Madonna del Ponte

La Scuola Secondaria di 1° grado "Rettore F. Evola"

E’ un edificio che si sviluppa su due piani: al pianoterra si trovano la presidenza e tre locali

adibiti a segreteria, una sala docenti, le aule per le attività didattiche, una saletta medica,

un’aula multimediale e un locale adibito a mensa; al piano superiore si trovano le aule per

le attività didattiche, la biblioteca, un laboratorio di musica, un laboratorio artistico, un

laboratorio di cucina, un’aula multimediale un laboratorio scientifico. E’ sprovvista di

palestra e le attività pratiche di scienze motorie si svolgono, usufruendo dello spazio

antistante il plesso “Aldo Moro” o, quando possibile, presso la palestra tensostatica

comunale.

Per la messa in scena di rappresentazioni teatrali o per altre manifestazioni aperte al

pubblico ci si avvale del salone parrocchiale. Nei sotterranei si trova l’archivio.

Alunni N. 218

Classe Numero alunni

1 A 15

1 B 20

1 C 20

1 D 18

2 A 18

2 B 18

2 C 19

2 D 21

3 A 19

3 B 24

3 C 26

Recapito telefonico :091- 8980071

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Assegnazione dei docenti alle classi:

Lettere Galante M. Egle 1A 10 (+1mensa + 4 lab. Pomeridiano)

2A 3 Geo/Storia

Lettere Cocchiara D. 3A 10 (+1mensa + 4 lab. Pomeridiano) 1D 3 Geo/Storia

Lettere Sciascia G. 1B 6+1 approf.lett. 2B 9+1 approf. Lett.

2C 1 approf. Lett. Lettere Leggio G. M 3B 9+1 approf. Lett.

2A 6+1 approf.lett.

3C 1 approf. Lett. Lettere Calvaruso F. 1 C 9 ore

3 C 9 ore

Lettere Grande D. 2 C 9 ore 1B 3 Geo/Storia 2E 3 Geo/Storia 2F 3 Geo/Storia

Lettere Leggio R. 1 D 6+1 approf. Lett. 2 D 9+1 approf. Lett.

1 C 1 approf. lett. Matematica Toia L. 1 A 6 ore(+1mensa + 2 lab. Pomeridiano)

2 A 6 ore

3 A 1 0ra mensa + 2 lab. Pomeridiano) Matematica Lo Piano R.A. 1B 6 ore

3B 6 ore

3C 6 ore

Matematica Rocca A. 2 B 6 ore

3 A 6 ore

1D 6 ore

Matematica Di Maria V. 1 C 6 ore

2 C 6 ore

2 D 6 ore

Inglese Lipari V. Corso A 9 ore

Corso B 9 ore

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13

Inglese Di Simone D. Corso C 9 ore

1 D 3 ore

2 D 3 ore

Completa cattedra con 3 ore a Partinico

Francese Di Giuseppe A. Corso

A-B-C 6+6+6 ore

1D/2D 2+2 (ore aggiuntive)

Tecnologia Loria G. Corso

A-B-C 6+6+6 ore

Tecnologia Pirrone A. 1D 2 ore

2 D 2 ore

Completa Cattedra 12 ore Trappeto +

4 Cinisi

Arte Immagine Marabeti F.A. Corso

A-B-C 6+6+6

Arte Immagine Alessandra 1D/ 2D 2+2 ore

Musica Orlando V. Corso A 6 ore

2C/3C 4 ore

Musica Campofranco S. 1C+1D+2D 2+2+2 ore

Completa cattedra 12 ore a Trappeto

Sc. Motorie Campo G. Corso

A-B-C 6+6+6 ore

SC. Motorie Bologna F. 1D/2D 2+2 ore

Completa cattedra 12 ore a Trappeto + 2 ore a Terrasini

Religione Vitale G. Corso A. B. C.

11 ore (completa con 6 ore a Trappeto e 1 ora a disposizione)

1D/2D

Sostegno Lo Vasco 1C/1D/3A 1C 3 ore aggiuntive – 1D 9 ore – 3° 9 ore

Sostegno Finazzo 2D 18 ore

Sostegno Costantino F. 3A 18 ore

Sostegno Trupia 1D 18 ore

Sostegno Alessandra 1C/3B 1C 4 ore – 3B 10 ore

Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:

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Plesso Collaboratore scolastico

Scuola Secondaria di Primo grado di Piccolo F. Balestrate Imperiale S.

Tocco Antonino

Viola Luigi

LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TRAPPETO

è sita in via Fiume ed è un edificio posto al pianoterra, che comprende tre aule con

annessi servizi, un salone, una sala insegnanti, un locale per il personale A.T.A.

Alunni N. 79 Recapito telefonico: 0918788097

La Scuola dell'Infanzia di Trappeto

Assegnazione dei docenti ai plessi:

PLESSO SEZIONE N. ALUNNI INSEGNANTI

Scuola dell’infanzia Sezione A 25 -Bologna R. Trappeto -La Franca A. (religione) Scuola dell’infanzia Sezione B 26 -Lo Piccolo A.M. Trappeto - La Franca A. (religione) Scuola dell’infanzia Sezione C 29 -Cruciata P. Trappeto - La Franca A. (religione)

Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:

Plesso Collaboratore scolastico

Scuola dell’infanzia Trappeto La Licata

La Scuola Primaria di Trappeto è dislocata presso i locali della Scuola dell’Infanzia e

presso la Scuola Secondaria di 1° grado dall’a.s. 2002/2003.

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15

Alunni N. 136

Recapito telefonico: 091-8989012

Assegnazione dei docenti ai plessi:

PLESSO CLASSE E N. ALUNNI INSEGNANTI SEZIONE

Scuola Primaria di 1 A 24 -Di Fatta F. Trappeto -Imperiale M.

-Tuzzo S. (L2)

-La Franca A. (religione)

Scuola Primaria di 2 A 27 -Vitale G. Trappeto -Lo PiccoloB.

-Tuzzo S. (L2)

-La Franca A. (religione)

Scuola Primaria di 2 B 16 -Bologna R. Trappeto -Lo Piccolo B.

-Tuzzo S. (L2)

-La Franca A. (religione)

Scuola Primaria di 3 A 14 -Cottone F. Trappeto -Imperiale M.

-Tuzzo S. (L2)

-La Franca A. (religione)

Scuola Primaria di 3 B 16 Misuraca P. Trappeto -Imperiale M.

-Tuzzo S. (L2)

-La Franca A. (religione)

Scuola Primaria di 4 A 13 -La Fata M.T. Trappeto -Lo Piccolo B.

-Tuzzo S. (L2)

-La Franca A. (religione)

Scuola Primaria di 5 A 25 -Antonioli A. Trappeto -Lo Piccolo B.

-Tuzzo S. (L2)

-La Franca A. (religione) Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:

Plesso Collaboratore scolastico

Scuola Primaria di Trappeto Schirò F.

Arculeo G.

Vergilio G.

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16

La Scuola Secondaria di 1° grado "Danilo Dolci"

La Scuola Secondaria di 1° grado di Trappeto, intitolata dal 2012 al sociologo triestino Danilo

Dolci che visse e operò a Trappeto, è un edificio che si sviluppa su tre piani ed è dotato di un

sotterraneo. I suoi spazi fisici sono costituiti da quindici aule per le attività didattiche, una palestra,

un auditorium, un laboratorio musicale in fase di allestimento, una presidenza, una sala professori

con annessa biblioteca, un locale per il personale A.T.A, due laboratori di informatica, un

laboratorio di artistica.

Alunni N. 103

Classe N. alunni

1 E 16

1 F 16

2 E 18

2 F 21

3 E 16

3 F 16

Recapito telefonico: 091-8989012

Assegnazione dei docenti alle Classi:

DISCIPLINA INSEGNANTI CLASSE E ORE Altro

SEZIONE

Lettere Quatrosi F. 1 E 9 ore

3 E 9 ore Lettere Vitale Vincenza 2 F 6 ore + 1 approfondimento

3 F 9 ore + 1 approfondimento 1 E +1 approfondimento

Lettere Lo Piccolo 2 E 6 ore +1 approfondimento

1 E 9 ore +1 approfondimento

3 E +1 approfondimento

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Lettere Grande D 2 E 3 ore Geo/Storia

2 F 3 ore Geo/Storia

Matematica Salvia M. Corso F 6+6+6

Matematica Crisantino R. Corso E 6+6+6

Inglese Caronna M.E. Corso E-F 9+9

Francese De Pietro G. 2E 3E 2F 3F 8 + 10 Giardinello

Francese D’Amico Lucia 1 E 1 F 2+2

Tecnologia Pirrone A. Corso E-F +6+6 +4 Balestrate +2

Terrasini

Musica Campofranco S. Corso E-F 6+6+ +6 Balestrate

Arte Immagine Gambino M. Corso E-F 6+6 +6 Ninni

Cassarà(Partinico)

Sc. Motorie Bologna F. Corso E-F +4 Balestrate +2 Cinisi

Religione Vitale G. Corso E/F 3+3 +11 Balestrate +1

Dispos.

Sostegno Lo Iacono G. 2E 3E 18 ore

Sostegno Nania S. 1 E 18

Sostegno Arculeo 3 F 9 ore

Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:

PLESSO Collaboratore scolastico

Scuola Secondaria di primo grado di Schirò F. Trappeto Arculeo G.

Vergilio G.

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CONTESTO SOCIO-CULTURALE Balestrate e Trappeto sono due paesi del Golfo di Castellammare, la più incisa insenatura della

Sicilia Occidentale.

Balestrate, situato al limite estremo della provincia di Palermo, dista 54 Km dal capoluogo. Il

comune conta 6.598 abitanti circa e ha una superficie di 387 ettari. Sorge in una zona

pianeggiante, posta a 38 metri sopra il livello del mare. Sul piano economico, il settore più

sviluppato è quello primario (agricoltura e pesca). Balestrate è, infatti, un centro agricolo, la cui

attività è legata alla produzione di ortaggi, olive, agrumi e frutta, ma è pure diffusa nel territorio la

serricoltura. Anticamente il nome del paese era Sicciara. Nel 1307 re Federico III d'Aragona

cedette a Partinico il territorio di Balestrate, riservando alla monarchia i diritti demaniali lungo la

zona litoranea per una profondità pari ad un tiro di balestra, da cui il nome di Balestrate; Baronia

nel 1671, parrocchia nel 1800, divenne Comune autonomo nel 1829. Il personaggio più

rappresentativo di Balestrate è Filippo Evola (1812 – 1887), sacerdote, medico, scienziato, primo

storico di Balestrate, pari di Sicilia, rettore di casa professa, presidente della Biblioteca Nazionale

di Palermo, passato alla storia perché costruttore della Chiesa madre di Balestrate, la cui piazza al

centro del paese gli è stata intitolata e per avere scritto un’opera di Economia che fece da

supporto dell’enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII.

Balestrate oggi è soprattutto una stazione balneare, infatti nonostante la limitata estensione della

superficie territoriale, dispone di quasi 5 Km di costa. Ad ovest del paese si trova una bellissima e

lunghissima spiaggia. Nella parte centrale della costa balestratese, c’ è il porto. Ad Est del paese, il

litorale è costituito da un'altra spiaggia che va oltre la foce del fiume Jato.

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A Balestrate operano associazioni culturali, associazioni sportive, associazioni di artigiani e

commercianti. Trappeto dista 49 Km da Palermo, alla cui provincia appartiene, e 60 Km da Trapani. Il comune

conta 3.217 abitanti e ha una superficie di 413 ettari. Sorge in una zona pianeggiante, posta a 15

metri sopra il livello del mare. E’ un centro agricolo e produce prevalentemente agrumi, ortaggi,

uva, olive e pesche; vi si pratica anche la pesca.Il nome Trappeto deriva dal latino Trapetum (che

significa frantoio) e Cannamellarum (che significa canna da zucchero). Il paese, infatti, sorge su un

territorio dove nel XV secolo avveniva la coltivazione e la lavorazione della canna da zucchero. Il

Comune è rimasto a lungo sotto la giurisdizione della vicina Balestrate e precisamente sino al

1954, anno dell'acquisita autonomia. Pesca ed agricoltura rappresentano da secoli le principali

risorse produttive del paese ma, nell'ultimo trentennio, Trappeto è diventato un centro

prevalentemente turistico, tanto che i suoi abitanti, che sono i 3000 circa, diventano oltre 15.000

nel periodo estivo, con tutti i problemi relativi ad una situazione di questo genere. Il comune fa

parte di un consorzio insieme ad altri comuni che si affacciano sul Golfo di Castellammare.

Trappeto vive, per le scarse opportunità di lavoro che offre, il fenomeno dell’emigrazione. Il tasso

di disoccupazione è del 20%. Il paese, oggi, considerato una graziosa località turistica, è anche

famoso per l'attività sociale e di lotta non violenta del sociologo triestino Danilo Dolci, che vi ha

costruito il Centro studi "Borgo di Dio" che oggi versa in stato di abbandono.

Trappeto e Balestrate sono ben collegate all’autostrada A29 che unisce Palermo con Mazara del

Vallo.

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SCUOLA E GLOBALIZZAZIONE

La globalizzazione, che distingue in questi anni il sistema economico e sociale con frequenti e

rapidi cambiamenti, influenza il mondo del lavoro e la vita di ciascuno a vari livelli. In tale contesto

è necessario, per ciascuno, aggiornare continuamente le proprie competenze e acquisirne di

nuove, allo scopo di adattarsi ai cambiamenti e fornire le risposte attese dal mercato del lavoro.

A partire dal 2000 con lo sviluppo della società della conoscenza è venuta crescendo la richiesta di

competenze sia a livello personale che professionale per fare fronte alle nuove complesse sfide. Si

tratta, anche in questo caso, di competenze che non si acquisiscono una volta per tutte, ma di

competenze da aggiornare continuamente e in rapida evoluzione, per vivere e lavorare con Il

nuovo contesto impone di rivedere anche l’organizzazione della scuola e la didattica di

intervento in ogni ordine e grado di scuola, le scelte metodologiche e didattiche e, soprattutto,

la formazione del personale docente. Oggi, sempre più si chiede che la scuola promuova lo

sviluppo di competenze visibili, verificabili e in linea con i bisogni della società.

Occorre, perciò, che la scuola curi negli studenti, a partire dalla scuola dell’infanzia, lo sviluppo

delle competenze generali relative ai principali assi culturali, linguistico, matematico, scientifico-

tecnologico, storico-sociale, nonché delle competenze chiave per l’apprendimento permanente.

Tale esigenza di rinnovamento, sostanziale e complessivo della nostra scuola, è sostenuto anche

dalla lettura del Rapporto OCSE 2010 che evidenzia le criticità del nostro sistema d’istruzione, a

cominciare dai tassi ancora elevati di dispersione scolastica, indicando le priorità su cui intervenire.

Occorre, altresì, riservare un ruolo strategico all’orientamento lungo tutto il corso della vita per la

sua centralità nella lotta alla dispersione scolastica e all’insuccesso formativo per due ragioni in

particolare:

• per le ricadute patologiche che un cattivo o errato orientamento ha sul sistema scolastico e per

le conseguenze negative sul sistema economico-produttivo;

• per gli effetti problematici sull’evoluzione delle storie individuali (formative, lavorative, sociali).

Il tenere conto delle nuove emergenze sociali ed economiche e delle nuove frontiere formative

sollecita ad intervenire in tutti i livelli scolastici nella direzione di sostenere ogni giovane

nell’assunzione coerente di processi di scelta e di decisione. Tale visione muta completamente la

“mission” della scuola rispetto al modello tradizionale.

La nuova scuola, infatti, impone il passaggio:

- dalla scuola delle conoscenze a quella delle competenze,

- dai programmi delle discipline alla costruzione unitaria del curricolo verticale,

dall’insegnamento delle singole discipline ad un processo di insegnamento/apprendimento con il

coinvolgimento attivo di chi apprende. La globalizzazione ha degli aspetti positivi: infatti serve per

arricchire ogni popolo dal punto di vista dell’informazione, della conoscenza e della condivisione

dei valori. Ma oggi la novità più rilevante è la diffusione delle reti telematiche: l’informatica è

entrata prepotentemente nelle telecomunicazioni. Attraverso la normale rete telefonica (come nel

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caso di Internet) oppure attraverso reti speciali, i terminali del computer di tutto il mondo possono

essere collegati e “dialogare” fra loro.

E’ indubbio che Internet e il suo universo stiano producendo una vera rivoluzione industriale,

sociale e culturale tale che neanche i più esperti sono realmente in grado di valutare l’entità degli

effetti. Per un numero elevatissimo di Aziende, anche di piccole e medie dimensioni, è necessario

essere presenti nel mercato virtuale tramite Internet, per commercializzare i propri prodotti in

settori non più locali o nazionali, bensì transnazionali, un tempo privilegio solo dei colossi

multinazionali. Negli ultimi decenni le aziende ed il mercato del lavoro, richiedono professionalità

incentrate sull’utilizzo della tecnologia. Occorre, perciò, essere in grado di fornire questi servizi

per far fronte alla relativa richiesta in quanto strada maestra per innovare le scuole.

Strumenti informatici a scuola

Sempre più frequentemente si sente dire da insegnanti, presidi, analisti del sistema scuola che la

scuola sta cambiando.

Stanno cambiando i normali strumenti utilizzati a scuola, come la lavagna, il gesso e il cancellino,

affiancati, per ora – ma ben presto saranno sostituiti – dalla lavagna interattiva multimediale (LIM)

a schermo sensibile al tocco delle mani o da penne a raggi infrarossi.

Di conseguenza:

– sta cambiando il normale metodo di insegnamento: le lezioni laboratoriali si alternano sempre

di più alle tradizionali lezioni frontali;

– si sta trasformando ogni aula in un laboratorio, con pc portatili, videoproiettori, impianti

stereofonici, impianto wireless e possibilità di accedere alla rete Internet;

– sta cambiando la tradizionale disposizione dei ragazzi in aula: sempre più spesso organizzati in

gruppi, con l’intento di operare costruendo ambienti favorevoli all'integrazione sociale e cognitiva.

Esistono vari esempi di utilizzo degli strumenti informatici a scuola che offrono anche spunti per

molte attività informatiche senza un computer!

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L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA SCUOLA ITALIANA

In quest'ottica particolare rilievo sta assumendo la LIM - Lavagna Interattiva Multimediale La sua

diffusione in tutta Italia, grazie a significativi investimenti ministeriali, sta raggiungendo numeri

considerevoli, tanto che si stanno avviando diverse iniziative tese al miglioramento dell'offerta

formativa associata all'utilizzo di questo strumento. Perché questo è uno strumento tecnologico

innovativo introdotto dal Ministero dell'Istruzione nelle scuole italiane. La LIM è un'opportunità

per i docenti perché permette di gestire il lavoro in aula in maniera più efficiente; consente di

mettere a disposizione degli alunni materiali didattici multimediali e interattivi, che attivano le

competenze degli allievi, permettendo approcci multisensoriali particolarmente funzionali rispetto

agli obiettivi da raggiungere. Nello stesso tempo essa è anche una sfida perché spinge la scuola

verso un rinnovamento istituzionale delle modalità didattiche attraverso cui si realizzano i processi

di insegnamento/apprendimento. Non a caso questo strumento è particolarmente utile per gli

alunni diversamente abili e per quegli studenti che hanno maggiori difficoltà di apprendimento

tradizionalmente inteso. Essi, possono trarre vantaggio da approcci multimediali, più coinvolgenti

e in grado di stimolare intelligenze diverse. La LIM è inoltre un'opportunità per ridurre il divario

digitale nazionale. In quanto sono ancora numerosi gli studenti italiani che non possiedono le

competenze informatiche per usufruire dei nuovi linguaggi dei canali d'informazione,

indispensabile per essere cittadini consapevoli e responsabili della società contemporanea e per

accedere al mondo del lavoro. Per un ragazzo, essere analfabeta digitale al giorno d'oggi è grave

tanto quanto l'analfabetismo tradizionale. Mediante la LIM, la scuola può, altresì, indicare l'utilità

della conoscenza di questo linguaggio, così come di tutti gli altri che già da tempo concorrono alla

costruzione di un'istruzione significativa. La LIM è generalmente dotata di software per creare

presentazione e lezioni multimediali in classe con facilità. Tutti i software in dotazione con le LIM

hanno in comune alcuni elementi caratteristici:

• uno stage bianco in cui poter scrivere con la penna digitale in modo analogo all'utilizzo di

pennarelli sulle lavagne bianche; inoltre, in questo spazio è possibile trascinare immagini e altri

oggetti multimediali tratti dalla libreria;

• una libreria di immagini, filmati e animazioni che possono essere negli stages; alcuni oggetti

sono già disponibili altri possono essere importati dal docente.

Una volta trasferiti negli stages i programmi visuali possono essere ridimensionati, ruotati, clonati

e usati come base per creare schemi e mappe concettuali grazie all'utilizzo delle penne digitali;

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• alcuni strumenti che permettono di attivare funzioni come la scrittura con tratti e colori

differenti, la tracciatura di forme geometriche solite o vuote, l'attivazione di una tastiera virtuale e

molti altri che variano a seconda del tipo di lavagna.

IL REGISTRO ELETTRONICO

Un unico registro è il punto di partenza del registro elettronico: tramite un semplice click, sarà

disponibile la visione immediata della vita all'interno della classe giorno per giorno.

È possibile verificare gli ingressi attraverso i sistemi automatici di rilevamento presenze o

effettuare l'appello, inserire eventuali ingressi in ritardo e uscite anticipate, giustificazioni e note

disciplinari. L'inserimento degli argomenti delle lezioni è semplice, immediato e veloce anche per

i supplenti e per gli insegnanti di compresenza/sostegno.

Attraverso lo stesso menu si accede, con comode icone, a tutte le funzioni avanzate del registro

multimediale.

Appello e firma della lezione

Pochi istanti per compilare il registro di classe. Tramite un semplice cruscotto, il docente può

inserire le assenze, i ritardi, le uscite anticipate e procedere alla relativa giustificazione, nonché

inserire una nota disciplinare. Per concludere, è sufficiente premere il tasto "Firma",

selezionando la materia di insegnamento a lui associata e inserendo l'argomento della lezione.

Comunicazioni in tempo reale

La bacheca virtuale. Un'attività molto complessa in una scuola, soprattutto se ha differenti sedi e

plessi, è l'invio delle circolari alle classi, ai docenti, ai genitori. Si può avere una gestione molto

semplice per creare e/o distribuire circolari e altre informazioni utili per la comunità scolastica. Si

possono scegliere i destinatari (docenti, ragazzi, famiglie), le classi o i plessi e si possono definire i

contenuti direttamente o allegando file (PDF, immagini). Un avviso di circolare viene visualizzato

in tempo reale all'interno del registro di classe: il docente ne leggerà in tempo reale il contenuto

lasciando traccia dell'avvenuta lettura.

Gestione dei colloqui con le famiglie

I genitori possono contribuire a migliorare la scuola. Il modulo Sportello Virtuale consente

una migliore organizzazione delle attività di colloqui dei docenti con le famiglie. Permette la

gestione del calendario che riporta le ore messe a disposizione durante l'anno scolastico dai

docenti per i colloqui con i genitori. Il docente può, così, consultare in ogni momento e far

consultare alle famiglie gli orari di ricevimento come riportati nel piano annuale delle attività. In

caso di annullamento, rinvio o anticipazione dei colloqui già fissati, la segreteria o lo stesso

docente possono attivare l'invio automatico di un SMS di avviso alle famiglie, evitando così inutili

perdite di tempo. Il docente può, al termine del colloquio, inserire le annotazioni relative

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all'incontro con l'apposita funzione presente nel modulo di prenotazione. C'è la possibilità di

effettuare i colloqui anche tramite Skype: al momento della prenotazione del colloquio la famiglia

può inserire un indirizzo Skype e richiedere il colloquio direttamente online; sarà il docente a

chiamare il genitore all'ora prefissata per il colloquio e all'indirizzo indicato.

E quando arrivano gli scrutini

Operando On Line si permette a ciascun docente di inserire in modo veloce e semplificato, anche

da casa, le proposte di voto e le assenze orarie degli alunni per la propria materia ai fini

della predisposizione degli scrutini intermedi e finali. Con l'utilizzo giornaliero, in fase di

preparazione dello scrutinio, i docenti si troveranno già compilato il campo relativo alle ore di

assenza e avranno "sott'occhio" la media matematica dei voti assegnati giornalmente cosi da

procedere all'inserimento periodico della proposta di voto e gli eventuali recuperi. Il coordinatore

di classe, oltre ad avere la visione in tempo reale delle proposte di voto dei colleghi docenti, già in

fase di pre-scrutinio, può proporre voto e motivazione di condotta, verificare gli eventuali crediti

degli anni precedenti, precompilare i crediti formativi e scolastici.

Alla fine dell'anno

E’ prevista la presentazione di relazioni sul sito prevedendone, dunque, la completa

dematerializzazione.

Compilando il registro di classe si aggiorna in tempo reale il giornale del professore, riportando

automaticamente le ore di presenza/assenza a lezione degli alunni e gli argomenti trattati; sarà

così calcolata la percentuale di ore di assenza per ciascun alunno, dato essenziale per

l'ammissione allo scrutinio di fine anno. È possibile integrare successivamente gli argomenti della

lezione, predisporre la programmazione e la relazione di fine anno; il docente ha a disposizione

un ulteriore strumento per annotare eventuali comportamenti e valutazioni, definendone anche

la criticità con i colori messi a disposizione (rosso, verde, arancio). Queste annotazioni possono

rimanere solo in visione al docente e sono utili per l’inserimento di analisi contenutistiche e di

qualità sull’insegnamento/apprendimento.

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CONTESTO LEGISLATIVO E

AUTONOMIA SCOLASTICA

La scuola vive una fase delicata di transizione il cui compito deve tenere in considerazione

sia le esigenze di una società sempre più complessa, dinamica e interculturale, sia con i

cambiamenti introdotti dalle riforme e dalle nuove normative scolastiche che nel volgere di pochi

anni l’hanno interessata (legge 53 del 28 marzo 2003 – Indicazioni nazionali contenute nel

decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 - Indicazioni per il curricolo contenute nel decreto

ministeriale 31 Luglio 2007- Decreto legge 1settembre 2008 n°137,convertito nella legge 169 del

30 Ottobre 2008 - legge n°133 del 06 agosto 2008). Tante sono state le novità legislative e

didattico -pedagogiche che, con un incalzante susseguirsi, hanno interessato la scuola italiana. La

nostra scuola è stata chiamata a confrontarsi con le riforme che si sono susseguite nel tempo:

prima la “Riforma Moratti”, poi, le Indicazioni per il “curricolo” del ministro Fioroni e in ultimo a

recepire le disposizioni relative al ritorno della valutazione in “decimi”, alla valutazione del

comportamento e all’ inserimento nel curricolo dello studio della Cittadinanza e Costituzione

contenute nel decreto legge 1 settembre del 2008 (convertito poi nella legge 169 del 30 ottobre

2008) del ministro Maria Stella Gelmini. Più recentemente si è impegnata nella politica del rigore

sulle assenze (bocciatura con 50 giorni di assenze), sancita dal regolamento sulla valutazione

contenuto nel decreto del presidente della repubblica del 22 giugno 2009, n. 122. In merito a tale

norma, ai sensi dell’art. 14 comma 7 della 122/2009, il Collegio dei Docenti nella seduta del

30/09/2013, ha deciso di procedere alla valutazione finale di ciascun allievo che abbia frequentato

senza effettuare 50 giornate di assenze documentate e continuative e giustificate tali da non

pregiudicare, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli

alunni interessati . Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle

deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe

successiva o all’esame di stato. La proposta formativa del presente POF risulta di aver recepito la

vigente normativa e di aver coniugato, secondo lo pertanto, spirito dell’autonomia scolastica

sancito dall’art. 21legge 59 del 15 Marzo 1997, il quadro legislativo nazionale con le finalità e i

principi organizzativi ed educativi propri della nostra istituzione e del suo patrimonio tradizionale

e innovativo della prassi scolastica all’insegna di una efficace azione formativa.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Per l’anno scolastico 2014-2015 il plesso di scuola secondaria di primo grado di Balestrate

propone due diversi moduli organizzativi:

- classi a tempo prolungato , con 36 ore settimanali, con due rientri pomeridiani il

martedì e il giovedì dalle 08:30 alle 16:30 per la classe seconda sezione A e terza

sezione

- classi a tempo normale , con 30 ore per tutte le altre classi

Tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado di Trappeto operano su un tempo scuola di

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30 ore alla settimana.

Monte ore delle discipline curriculari Scuola secondaria di primo grado

ORE SETTIMANALI

DISCIPLINE CLASSI CLASSI CLASSI

PRIME SECONDE TERZE

ITALIANO 6 6 6

STORIA/GEOGRAFIA 3 3 3

MATEMATICA E SCIENZE 4+2 4+2 4+2

INGLESE 3 3 3

SECONDA LINGUA COM. 2 2 2

ARTE IMMAGINE 2 2 2

MUSICA 2 2 2

TECNOLOGIA 2 2 2

SC. MOTORIE 2 2 2

RELIGIONE 1(facoltativa) 1(facoltativa) 1(facoltativa)

APPROFONDIMENTO LETT. 1 1 1

Scuola Primaria

Le classi di scuola primaria I II III IV, V attuano un‘organizzazione oraria di 27 ore . Nel plesso Aldo

Moro la classe IV B funziona a tempo pieno. E’ da ricordare che la Scuola Primaria, a partire

dall’anno scolastico 2009-2010, si rifà alle indicazioni contenute nel D.L. N. 173/2008. Pertanto,

l’organizzazione scolastica prevede da un massimo di 22 ore frontali di lezione fino ad un minimo

di 19-20 ore. Inoltre un’importante fattore di cambiamento è la presenza del maestro unico.

Il D.L. prevede la seguente nuova organizzazione:

• docenti prevalenti e docenti con quota oraria

• utilizzo delle ore non frontali per sostituzioni dei colleghi assenti

• garanzia, ove possibile della continuità didattica

• un lavoro di programmazione settimanale di 2 ore alternando mensilmente le giornate

infrasettimanali tutti i giorni tranne il sabato

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Monte ore delle discipline curriculari primaria

ORE SETTIMANALI

Disciplina Classi prime Classi seconde Classi Classi quarte Classi quinte terze

Italiano 8 8 7 7 7

Matematica 7 5 5 5 5

Storia 2 2 2 2 2

Geografia 2 2 2 2 2

Scienze 2 2 2 2 2

Musica 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2

Arte immagine 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2

Scienze motorie 2 2 2 2 2

L2 inglese 1 2 3 3 3

IRC 2 2 2 2 2 Attività

opzionali -------- ------- ------- -------- 3

Mensa 1 ------- -------- -------- Classe I sez. B

Informatica Trasversale a tutte le discipline

Scuola dell’infanzia Le sezioni di scuola dell’infanzia di Trappeto e la sez. di scuola materna

regionale funzionano a tempo ridotto per 25 ore settimanali. Le sezioni delle scuole

dell'infanzia Aldisio e Mattarella di Balestrate, invece, funzionano a tempo normale per 40 ore

settimanali.

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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

AREA DIRIGENZIALE:

-Collaboratori

-Coordinatori di plesso

-Funzioni strumentali

-Responsabile sicurezza AREA EDUCATIVA E AREA AMMINISTRATIVA E

DIDATTICA: DIRIGENTE SERVIZI:

-Collegio dei docenti SCOLASTICO -D.S.G.A.

-Commissioni Dott.ssa -Assistenti amministrativi

A.M. Lo Piccolo -Collaboratori scolastici

AREA PARTECIPATIVA:

-Consiglio d’Istituto

-Giunta esecutiva

-Consiglio di classe/intersezione

-Assemblee

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Riferimenti- organico d’Istituto

Dirigente - Dott.ssa Anna Maria Lo Piccolo Scolastico

D.S.G.A. - - Rag. Antonio Croce

Collaboratori - Orlando Vito (vicario) - Palazzolo Tonino

Fiduciari di - Badaglialacqua Caterina (plesso scuola Primaria “A. Moro”- plesso Balestrate)

- Orlando Maria (plesso Scuola dell’Infanzia “ Aldisio” . Balestrate) - Bologna Giuseppa (plesso Scuola dell’Infanzia “ Mattarella” – Balestrate) - Pirrone A. (plesso Scuola Primaria e Scuola Secondaria

- di primo grado- Trappeto) Cottone Francesca (plesso scuola primaria Trappeto)

- Bologna Rosalia (plesso Scuola dell’Infanzia – Trappeto)

Funzioni Strumentali - Cottone Francesca ( continuità, orientamento,dispersione scolastica, intercultura, Indicazioni Nazionali) - Nania Salvatore (POF)

Comitato di - Bologna Rosalia valutazione - Enea Mirella

- Tuzzo Maria Silvia - Di Giuseppe Angela

- Orlando Maria (membro supplente) - Lo Iacono Giacomo (membro supplente) Delibera n. 3 del Collegio dei docenti del 02-09-2013

Presidente - Cosentino S. Consiglio

d’Istituto

Componenti - Bologna R.

Consiglio - Campofranco S.

d’Istituto - Cottone F. DOCENTI - Leggio R. - Loria G.

- Palazzolo T. - Vermiglio M.

- Vitale G.

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Componenti Consiglio d’Istituto

GENITORI

- Dorio R. (genitore)

- Inbrunnone L. (genitore)

- Cusumano G. (genitore)

- Pizzo F. (genitore)

- Rizzo F. (genitore)

- Russo L. (genitore)

- Valenti A. (genitore)

Componenti Consiglio d’Istituto

- Scrivano S. (collaboratore scolastico)

- Piccolo Francesca (collaboratore scolastico)

Coll. scolastici

R.S.P.P. - Cipolla A.

R.L.S. - Cutrò R.

RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA

Risorse umane:

Dirigente Scolastico -------------- Direttore SGA ------------- Personale A.T.A. Docenti di:

Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1° grado – Sostegno.

Il Dirigente ha la rappresentanza legale dell’Istituzione scolastica ad ogni effetto dilegge ed è

organo individuale che rappresenta l’unitarietà dell’istituzione medesima, assumendone la

responsabilità gestionale. In particolare, la sua figura assicura il funzionamento generale dell’unità

scolastica, promuovendo e sviluppando l’autonomia sul piano gestionale e didattico. E’ garante

dell’esercizio di diritti fondamentali quali il diritto all’apprendimento da parte degli alunni, la

libertà di insegnamento dei docenti e la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. E’

responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Nel rispetto delle competenze

degli organi collegiali, ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle

risorse umane.

I collaboratori all’interno di ogni plesso hanno funzione di coordinamento.

Le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa svolgono attività aggiuntive

all’insegnamento e perseguono finalità istituzionali in varie aree.

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ORGANI COLLEGIALI

Consiglio di Intersezione, Interclasse e di Classe: presieduto dal Dirigente è composto da

insegnanti e rappresentanti dei genitori, ha potere propositivo in materia di didattica. Collegio dei

Docenti: Il Collegio Docenti è costituito dai docenti, di ruolo e non, in servizio presso la scuola

durante l'anno scolastico ed è presieduto dal dirigente scola-stico o da un vicario da lui delegato.

All’interno del Collegio Docenti il Dirigente Scolastico individua i suoi col-laboratori e i coordinatori

fiduciari dei singoli plessi. L’organo collegiale formula e approva la programmazione didattica

dell'Istituto ed elabora il Piano dell’Offerta Formativa sulla base degli indirizzi deliberati dal

Consiglio di Istituto. Decide inoltre sull'adozione dei libri di testo e per tutto quello che riguarda le

attività prettamente didattiche della scuola: progetti curricolari ed extracurricolari, orario delle

lezioni, formazione classi, criteri di valutazione, uscite didattiche e visite guidate di integrazione

culturale.

Consiglio di Istituto è l'organo di indirizzo e gestione degli aspetti economici e organizzativi

generali della scuola. In esso sono rappresentate tutte le componenti dell'Istituto (docenti,

genitori e personale non docente): in particolare rappresentanti dei genitori, docenti e membri

del personale ATA. Il Dirigente Scolastico è membro di diritto del C. d. I. che, secondo l'attuale

normativa, è presieduto da un genitore e si rinnova con cadenza triennale tramite ELEZIONI.

Cosa fa il Consiglio di Istituto?

Le attribuzioni del C. d. I. sono descritte dal Decreto Legislativo 16/04/94 n° 297 "Testo Unico del-

le disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado"

(art. 10). In particolare il C. d. I.:

1. elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola.

2. delibera il programma annuale, ex bilancio e il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego

dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'istituto;

3. delibera in merito all’adozione e alle modifiche del regolamento interno dell’Istituto

4. stabilisce i criteri generali in merito a: acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature

tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie, e

di tutti i materiali necessari alla vita della scuola;

5. Delibera l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;

6. Individua i criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività della scuola, comprese le

attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di

recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di

istruzione, nei limiti delle disponibilità di bilancio;

7. Delibera l’attività negoziale del D.S. (contratti, convenzioni, utilizzo locali scolastici da parte di

Enti o Associazioni esterne, assegnazione di borse di studio);

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8. Delibera la partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particola-re

interesse educativo, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.

9. Indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei

singoli docenti e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di inter-classe o di

classe;

10. Definisce gli indirizzi generali del POF elaborato dal Collegio dei Docenti (DPR 275/99)

11. Adotta il POF;

12. Stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in

materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

• Giunta Esecutiva: composta dal dirigente, dal direttore amministrativo, dai

rappresentanti degli insegnanti, dei genitori e da un rappresentante del personale A.T.A.

Prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio

stesso.

• Comitato Garanzia della Scuola: composto dal dirigente, dai rappresentanti dei genitori e

dai rappresentanti dei docenti.

Personale ATA incarichi specifici

Assistente Amministrativo:

A) Collaborazione diretta con il DSGA - funzioni vicariali

B) Coordinatore di progetto

C) Sistemazione e cura dell’archivio

Collaboratori scolastici:

A) Assistenza alla cura della persona degli alunni nella scuola dell’infanzia

B) Piccola manutenzione

C) Assistenza alunni portatori di Handicap e compiti legati al pronto soccorso

D) Supporto alle attività didattiche.

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LA GESTIONE DELL’ORGANICO E DEL TEMPO SCUOLA Tenuto conto della legge 06 agosto 2008 n. 133 che, in merito alla determinazione dell’organico di

diritto, prevede per la scuola secondaria di 1°grado:

Nel tempo normale si avranno tutte cattedre a 18 ore e cioè una cattedra di: italiano, storia

e geografia ogni 2 classi (9+9); matematica ogni 3 classi; inglese ogni 6 classi; seconda

lingua comunitaria, tecnologia, arte e immagine, scienze motorie e sportive e musica ogni 9

classi. In questo anno scolastico la seconda lingua comunitaria è diventata , per la prima

volta, organico di diritto sia nel tempo normale che nel tempo prolungato. religione ogni 18

classi. Ora di approfondimento per lettere, storia e geografia. Non costituisce cattedra in

organico di diritto. Solo in fase residuale, e solo se nella scuola ci sono spezzoni sempre di

lettere, storia e geografia da abbinare (sia nel tempo normale che prolungato), l'ora di

approfondimento può contribuire a costituire cattedra.

Nel tempo prolungato si avranno tutte cattedre a 18 ore e cioè: ogni 6 classi (2 corsi interi), 5

cattedre di italiano, storia e geografia; ogni 2 classi, 1 cattedra di matematica; ogni 6 classi

(2 corsi), 1 cattedra di inglese; ogni 9 classi (3 corsi), 1 cattedra rispettivamente di seconda

lingua comunitaria, tecnologia, arte e immagine, scienze motorie e sportive e musica; ogni 18

classi, 1 cattedra di religione. Una o due ore (da 38 a 40), se richieste dalla scuola. Non

possono costituire da sole cattedra, ma possono contribuire a costituire cattedre interne

nella materia scelta dalla scuola in presenza di altri spezzoni della stessa materia.

Costituzione delle cattedre di italiano, storia e geografia. Per ogni 6 classi (due corsi interi)

saranno assegnate 5 cattedre. Sulle modalità di costituzione di queste 5 cattedre ci sono vincoli

rigidi sui "pacchetti orari", mentre sono possibili diverse soluzioni sulle "cose da fare". Su questo

secondo aspetto si decide scuola per scuola. Di seguito vengono prospettate alcune delle possibili

combinazioni. Due cattedre costituite con 15 ore in una classe e 3 in un'altra (per mensa,

approfondimento, progetto oppure per 3 ore di storia o geografia, se la scuola lo decide). Altre

due cattedre con 12 ore in una classe e 6 in un'altra (sempre per mensa, approfondimento,

progetto oppure per 3 ore di storia e/o geografia, se la scuola lo decide). La quinta cattedra di 9 +

9 ore in due classi (tutte disciplinari, oppure in parte disciplinari ed in parte anche qui per mensa,

approfondimento, progetto se si è decisa la separazione degli insegnamenti di italiano, storia e

geografia). Tenendo conto che le classi terze del tempo prolungato mantengono transitoriamente

il quadro orario del DM 22 luglio 1983, non sarà possibile sempre costituire cattedre tutte a 18

ore. In tali casi le cattedre potranno/dovranno essere costituite anche a meno di 18 ore, e non

oltre l'orario contrattuale obbligatorio.

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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA Delibera N. 57 del Collegio dei docenti del 29-06-3013 Scuole dell’infanzia

Sede

Classi

Orario giornaliero

Ore settimanali

Balestrate 8 8,15-16,15 tranne il sabato 40 ore

Balestrate 1 8,15-13,15 tranne il sabato 25 ore

Trappeto 3 8,30-13,30 tranne il sabato 25 ore

Scuole Primarie

Sede

Classi

Orario giornaliero

Ore settimanali

Balestrate

15

8,15-13,15 (Lun.mar.mer.) 27

8,15-12,15 (Giov. Ven. sab)

Balestrate 1 8,15 – 16,15 (tranne il Sabato) 40

Trappeto 5 8,30-13,30 (Lun.mer.ven.) 27 8,30-12,30 (mart. Giov. Sab)

8,20-13,20 (Lun.mer.ven.) Trappeto 2 8,20-12,20 (mart. Giov. Sab) 27

Scuole secondarie di 1° grado

Sede

Corso

Tempo

Orario giornaliero

Ore settimanali

A T.P. Lun. Mer. Ven. Sab. 36

Balestrate

Classe 1A

8,30 -13,30 Classe 3A

Mar. / Gio. 8,30 -16,30

B/C Classi Prime

30

Balestrate

B/C/D T.N

8,30 – 13,30 tutta la settimana

Classi Seconde

B/C/D

Classi terze

B/C

Trappeto E/F T.N 8,30 – 13,30 tutta la settimana 30

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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO SCOLASTICO

FUNZIONAMENTO ORARIO

Sede:”R.F.EVOLA”

Apertura alle ore

Chiusura alle ore

Apertura scolastica Il pomeriggio di Martedì e giovedì Quando si riuniscono gli organi collegiali la scuola funzionerà.

07,30 15,00 15,00

14,00 18,00 19,00

Funzionamento dell’ufficio di segreteria durante la sospensione dell’attività didattica

08,00 14,00

Plessi: Balestrate S.Infanzia ”Aldisio””Mattarella”

Apertura alle ore

Chiusura alle ore

Apertura scolastica 07,30 17,30

Plessi: Balestrate S.Primaria “P.di Napoli””Aldo Moro”

07,45 17,30

“P.di Napoli” 08,00 14,00

Plesso:Trappeto S.Infanzia 07,45 14,00

Plesso:Trappeto “Danilo Dolci” Quando si riuniscono gli organi collegiali la scuola funzionerà.

07,30 15,00

14,00 19,00

Funzionamento durante la sospensione dell’attività didattica 08,00 14,00

GIORNATE DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE DOCENTI

SCUOLA INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA TRAPPETO

Scuola Primaria Balestrate

SCUOLA PRIMARIA (classe 1^B)

Sec. 1° Grado Trappeto

Sec. 1° Grado Balestrate

03/11/2014 16/02/2015 16/02/2015 16/02/2015 16/02/2015 16/02/2015

16/02/2015 17/02/2015 17/02/2015 17/02/2015 17/02/2015 17/02/2015

17/02/2015 19/03/2015 19/03/2015 20/03/2015 19/03/2015 19/03/2015

19/03/1015 02/05/2015 02/05/2015

20/03/2015

GIORNATE DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE PERSONALE NON DOCENTE

Feste Nazionali

Si prevede la chiusura delle giornate di sabato nei mesi di luglio e agosto

Agosto chiusura giorno 14 prefestivo di ferragosto.

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Calendario Annuale Chiusura Prefestivi:

24/12/2014 (prefestivo vacanze di Natale)

27/12/2014 (prefestivo vacanze di Natale)

31/12/2014 (prefestivo vacanze di Natale)

04/01/2015 (prefestivo vacanze di Natale)

04/04/2015 (prefestivo vacanze di Pasqua)

02/05/2015 (prefestivo delibera Consiglio D’Istituto).

GIORNATE DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA

Giorno Dalle ore alle ore

Personale Docente e non Lunedì-Venerdì 11,30 13,30

Famiglie e Utenza esterna Martedì 15,30 17,30

FORMAZIONE DELLE CLASSI

Il numero delle classi è riportato nel prospetto che segue

ORDINE PLESSO N° CLASSI TIPO CLASSE

INFANZIA BALESTRATE “Aldisio” 3 Sezione 3 anni Sezione 4 anni Sezione 5 anni

INFANZIA BALESTRATE ”Mattarella” 4 Sezione 3 anni Sezione 4 anni Sezione 5 anni

PRIMARIA BALESTRATE

“P.di Napoli” 8 1° 2A 2A 2A 3A 4A 5A 5A

PRIMARIA BALESTRATE

”Aldo Moro” 8 1B Tempo Pieno 1C 2D 3B 3C 4B 4C 5C

S.DI.PRIMO GRADO BALESTRATE

”R.F.Evola” 11 1A (Tempo Prolungato)

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1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D

3A (Tempo Prolungato)

3B 3C

INFANZIA TRAPPETO 3 Sezione 3 anni Sezione 4 anni Sezione 5 anni

PRIMARIA TRAPPETO “Maria Pia di Savoia” 7 1A 2A 3A 3B 4A 4B 5A

S.DI.PRIMO GRADO TRAPPETO

“Danilo Dolci” 6 1E 1F 2E 2F 3E 3F

Totale classi 50

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LABORATORI POMERIDIANI Lo scopo dei laboratori didattici è di offrire esperienze creative che aiutino a sviluppare i requisiti

necessari per intraprendere un efficace processo di apprendimento, tra cui: Sviluppare negli alunni

un atteggiamento ecologico e responsabile; Accrescere le capacità manuali e sviluppare la

creatività; Consolidare gli apprendimenti di base (lettura, scrittura, calcolo) attraverso lo stimolo e il

potenziamento dei precursori critici di tipo cognitivo (orientamento spazio-temporale,

laterizzazione, sintesi uditiva, ecc.). Contribuire al rinforzo delle capacità intellettive e critiche degli

alunni; Arricchire le loro emozioni attraverso lo stimolo dell’espressività in situazioni di

partecipazione e collaborazione sociale.

Scuola Secondaria di primo grado – Balestrate

Alle classi che usufruiscono del Tempo Prolungato sono offerte attività aggiuntive laboratoriali che

costituiscono un’espansione ed un arricchimento extradisciplinare del curricolo. Per l’anno

scolastico 2014/2015 è prevista la seguente articolazione delle attività.

TEMPO PROLUNGATO

MARTEDI’ Classe 1 A

Galante

Toia 1. Scrittura creativa

2. educazione alimentare

3. Educazione ambientale

4. Studio guidato

Classe 3 A Cocchiara Lab. Informatico

Scrittura creativa Giornalismo scolastico

GIOVEDI’ Classe 1 A Galante Laboratorio creativo

Rec. Potenziamento Lab. Linguistico Espressivi

Classe 3 A Cocchiara

Toia

Lab. Informatico Lab. Ludico Lab. creativito

Educazione Alimentare

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Funzioni Strumentali

SCELTA DELLE FUNZIONI STRUMENTALI

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa

fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la

realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa dell’Istituto e per la realizzazione di

progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Il docente con funzione

strumentale:

* Fa parte dello staff di Istituto.

* Coordina le Aree di Progetto.

* Assicura il raccordo delle attività attraverso la collaborazione con i Fiduciari di plesso.

* Coordina, cura i progetti previsti dal POF.

* Convoca, presiede e coordina i lavori della Commissione di Istituto.

* Partecipa alle iniziative di formazione, promosse sul territorio, funzionali all’Area.

* Cura la documentazione, su supporto informatico, delle attività didattiche più significative che

coinvolgano l'intera istituzione scolastica.

* Realizza il monitoraggio generale e la valutazione delle attività afferenti alla presente Area.

* Elabora strumenti, coordina incontri.

* Produce una relazione dettagliata dell’attività svolta e ne informa il Collegio dei Docenti.

* Opera oltre l’orario di servizio eccezionalmente durante le attività didattiche che restano

prioritarie.

* Concretizza strumenti specifici di ogni singola area.

Per realizzare e gestire il POF per l’anno scolastico 2014/2015 e per realizzare progetti

formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterne alla scuola (art.33 CCNL 29.11.2007) una risorsa

fondamentale è costituita dalle Funzioni Strumentali. Le aree del POF sono state individuate in

relazione alle concrete esigenze dell’Istituto.

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AREA ASPETTI SPECIFICI COMPITI

Area 1 F.S. POF - Redazione e gestione POF sulla base degli indirizzi generali deliberati dal Consiglio d’Istituto;

Prof. Nania Salvatore -Monitoraggio del POF in ingresso, in itinere e

Finale

-Realizzazione di deplian o piechevole pubblicitario da consegnare all’utenza all’atto

dell’iscrizione degli alunni

- Valutazione e autovalutazione di istituto

Area 2 ALUNNI

-Favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola.

Ins.te Cottone Francesca -Supportare le attività didattiche soprattutto

Per la classe a tempo pieno (scuola primaria) Prolungato (scuola secondaria di I grado) Normale (scuola dell’infanzia). -Promuovere iniziative per l’orientamento scolastico.

-Coordinamento dispersione scolastica e cura dei rapporti scuola famiglia

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COMMISSIONI, GRUPPI DI LAVORO REFERENTI e/o FUNZIONI STRUMENTALI ANNO

SCOLASTICO2014/2015:

Commissione Componenti Referenti/funzione

strumentale

Registro elettronico

Orlando Vito

P.O.F.

Nania Salvatore

INVALSI Caruso Concetta, Cottone

Maddalena, La fata Teresa,

Palazzolo Tonino, Rinaldi

Gennaro Paola.

Leggio Rita

Indicazioni Nazionali e

curricolo verticale

Bologna Rosalia, Enea Mirella,

Cottone Francesca, Cottone

Maddalena, Piccichè Maria

Terasa, Leggio Rita, Lo Piccolo

Margherita, Sciascia Gaetano,

Toia Loredana

Leggio Rita

Cottone Francesca

Commissione Sicurezza

Badaglilacqua Caterina, Enea

Mirella, Finazzo Enza Maria,

Bologna Giuseppa, Lo Piccolo

Anna Maria (inf.), Pirrone

Alberto, Vitale E. Sabrina

R.S.P.P.

Ing. Cipolla A.

Commissione D’inclusione Messineo Caterina, Vitale E.

Sabrina, Daniela Grande Dott.ssa

Longo

Finazzo Enza Maria

Commissione Borse di Studio Leggio Rita

Sciascia Gaetano

Marabeti Franca Alba

Autovalutazione e Rete FARO Sciascia Gaetano Nania Salvatore Leggio Rita

Leggio Rita

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RESPONSABILI DEI LABORATORI NEI DIVERSI PLESSI

Laboratorio Responsabile Scuola e plesso

Materiale didattico tecnico E Cracchiolo G.

Scuola dell’Infanzia “Mattarella”sezione

regionale

scientifico di Balestrate

Materiale didattico tecnico e Orlando M. Scuola dell’Infanzia “Aldisio” di Balestrate

scientifico

Materiale didattico tecnico e Bologna G.

Scuola dell’Infanzia “Mattarella” di

Balestrate

scientifico

Materiale scientifico, sussidi Gaglio C. Scuola Primaria “A. Moro” di Balestrate

alunni H, materiale didattico e

tecnico

Laboratorio di

informatica Badaglialacqua C. Scuola Primaria “ A. Moro “ di Balestrate

Laboratorio

di

informatica Cottone G.

Scuola Primaria “P.pe di Napoli” di

Balestrate

Laboratorio

musicale Palazzolo T.

Scuola Primaria “P.pe di Napoli” di

Balestrate

Laboratorio di

informatica Pirrone A. Scuola “D. Dolci” di Trappeto

Laboratorio

musicale Campofranco S. Scuola “D. Dolci” di Trappeto

Laboratorio di Costantino F. Scuola Secondaria di primo grado di

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informatica Balestrate

Laboratorio scientifico Rocca A.

Scuola Secondaria di primo grado di

Balestrate

Lab. Musicale e impianti di

amplificazione Orlando V.

Scuola Secondaria di primo grado di

Balestrate.

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Docenti coordinatori e segretari dei Consigli di Classe (scuola secondaria 1°grado) a.s. 2014/2015

Classe Docenti coordinatori Docenti segretari

1° Galante Maria Egle Loria Gaspare 2° Toia Loredana Campo Giuseppe

3° Cocchiara Dario Costantino Francesco 1B Lipari Vito Marabeti Franca Alba

2B Sciascia Gaetano Rocca Antonella

3B Leggio Giuseppa Maria Lo Piano Rosa Anna

1C Calvaruso Francesca Vitale Giovanna

2C Grande Daniela Di Maria Vito 3C Di Giuseppe Angela Orlando Vito

1D Leggio Rita Alessandra Stefano 2D Di Simone Daniela Finazzo Enza Maria

1E Lo Piccolo Margherita Nania Salvatore

2E Caronna Elisa Campofranco Sebastiano 3E Crisantino Liliana De Pietro Giovanna

1F Quatrosi Francesca Gambino Michele 2F Vitale Vincenza Bologna Filippo

3F Salvia Maria Lo Iacono Giacomo

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Scuola Primaria di Balestrate

Classi Presidente Segretario

PRIME Vermiglio Margherita Patti Caterina

SECONDE Rinaldi Gennaro Paola Bologna Eleonora

TERZE Gaglio Caterina Bologna Antonina

QUARTE Matranga Liboria 50 Messineo Caterina

QUINTE Russo Giuseppa Cottone Maddalena

Scuola dell’Infanzia di Balestrate

PLESSO PRESIDENTE SEGRETARIO

“Aldisio” Enea Mirella Valenti C.

“P. Mattarella” Cusimano R.Maria Bologna Giuseppa

Scuola Primaria di Trappeto

Classi Presidente Segretario

PRIME Antonioli Anna Caruso Concetta

SECONDE Antonioli Anna Caruso Concetta

TERZE Antonioli Anna Caruso Concetta

QUARTE Antonioli Anna Caruso Concetta

QUINTE Antonioli Anna Caruso Concetta

Scuola dell’Infanzia di Trappeto

PLESSO PRESIDENTE SEGRETARIO

Scuola dell’Infanzia di Lo Piccolo A. M Cruciata P.

Trappeto

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RISORSE INTERNE Sono in possesso della scuola i seguenti materiali e strumenti:

Balestrate Trappeto

1 - fotocopiatrice 32 - Personal Computer 2 - televisori 2 - stampanti

1 -videoregistratore 2 - scanner 5 - radioregistratori CD/Mp3 1 - fotocopiatrice 2 - videocamere 2 - televisori

1 - macchina fotografica digitale 1 - videoregistratore 37 - Personal Computer 1 - videocamera 4 – Notebook 2 - Amplificatori per karaoke

2 - Amplificatori per karaoke 3 - radioregistratori 4 - stampanti 1 - impianto satellitare 2 - scanner 1 - Fax

2 - impianti di amplificazione 1 – lettore DVD 2 - impianti satellitari 1 - impianto di amplificazione 1 - Fax 1 – videoproiettore

2 - lettori DVD e DVX 4 - notebook 2 - video proiettori 1 - fotocamera 3 - lavagne multimediali 1 - lavagna luminosa

1 – Pianoforte 3 - lavagne multimediali 3 – Tamburi 1 – Tastiera 1 – Flauto 5 – Chitarre classiche

1 – Sax Laboratorio musicale B1-C-FESR-2008

2- Tastiere 2- lettore logitech 10 – Chitarre classiche 1- radiomicrofono a gelato Laboratorio musicale B1-C-FESR-2008 1- woodblock 2- clarinetto in Sib Yamaha 3- triangolo 20 cm 1- registratore vocale digitale Sony 1- guiro 15- leggii pieghevoli professionale c/borsa 3- flauto di Pan 2- ance vandoren per sax soprano 1- clarinetto in Sib 5- supporto a farfalla per microfono 30-flauto soprano yamaha

1- tamorra artigianale 1- interfaccia audio usb 1-batteria elettronica roland 1- mini HI-FI mp3

1-tastiera musicale yamaha 1- registratore vocale digitale sony

1-wood block grande legno 1- armadio ad ante scorrevoli 4- microfono shure 7- flauto sopranino 9-asta giraffa per microfono 1- tamburo a telaio

1-interfaccia audio usb 3- flauto dolce contralto 3-mini hi-fi MP3 CD 1- anello rigido con sonagli 1-supporto smontabile per tastiera 6- flauto dolce

2-armadio ad ante scorrevoli 2- tamburello basco 5- flauto soprano 2- bongos in legno

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1- fisarmonica 1- metallofono soprano 1-sax soprano 1- rullante in legno 4- coppia maracas 1- piatto sospeso

2- flauto sopranino 1- glockenspiel 5- asta microfono a giraffa

1- tastiera elettronica +

supporto 19- leggii smontabili 4- coppia maracas 3- flauto di Pan 1- sax soprano 1- notebook samsung

Scuola Infanzia Trappeto Scuole di Balestrate

1 - TELEVISORE

DUE AULE MULTIMEDIALI- (21 computer 2

server

1 stampante

1

1 - VIDEOREGISTRATORE

scanner)

2 – RADIOREGISTRATORI UN’AULA MENSA 1 - FOTOCOPIATRICE LABORATORIO LINGUISTICO, SCIENTIFICO, MUSICALE

1 - LETTORE CD

QUATTRO TELEVISORI -TRE VIDEO-REGISTRATORI -

CINQUE

1 - FAX

STAMPANTI -TRE FOTOCOPIATRICI-SUSSIDI PER

L’EDUCAZIONE 1 - PC MUSICALE-SUSSIDI DIDATTICI

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RISORSE ESTERNE L'Istituzione scolastica, la famiglia, gli enti locali, la Chiesa, l'associazionismo, il mondo del lavoro costituiscono le agenzie formative storicamente radicate nel sociale. La scuola, autonoma nel ricercare l'integrazione con i diversi soggetti, struttura la sua azione secondo una duplice prospettiva:

• quella "longitudinale", che si afferma e si realizza attraverso il curricolo che esprime e

mantiene un carattere di continuità e di riconoscibile identità;

• quella "trasversale" in cui la scuola si affianca ad altre agenzie formative presenti nel

territorio, per rispondere a bisogni più generali. I servizi educativi che l'Istituzione scolastica è in grado di offrire sono:

• protocolli d'intesa • reti di scuole • organizzazione del tempo scuola • insegnamento delle lingue comunitarie • sostegno ai soggetti diversamente abili • organizzazione metodologico-didattica

L’Istituto Comprensivo, per la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, intende avvalersi

del supporto economico e professionale degli Enti e delle piccole e medie imprese che operano sul territorio. Enti locali:

Comuni di Balestrate e Trappeto e relativi assessorati. Assistente Sociale Comune di Partinico: Servizio di Sostegno Educativo Scolastico (ASL n. 6 distretto di Partinico) Legge 328/00 Piano di zona socio-sanitario.

Operatori Psicopedagogici dell’Osservatorio locale sulla Dispersione Scolastica (Delibera n.6 del collegio dei docenti del 02-09-2013) Associazioni:

Pro Loco Balestrate Pro Loco Trappeto “Amici della musica” – Palermo

Astrid Onlus Gruppi amatoriali di amici della musica di Balestrate (musica popolare) Centro velico di Balestrate Associazione “Terzo Millennio”

Associazione culturale e ricreativa “Rettore F. Evola” Associazione Sport Amatori “Rettore F. Evola” Associazione “V. Bellini” (Banda musicale) Associazione A.U.S.E.R

Associazione teatrale“ ATTAGNARATIZZI – AMICI DI CHIARA”

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LE FINALITÀ PEDAGOGICHE

Formare persone che siano capaci di realizzare una cittadinanza piena e responsabile è un obiet-tivo decisivo, ma non semplice da raggiungere per la scuola. Nella "società della conoscenza" è ne-cessario che le persone abbiano le chiavi di accesso a diversi ambiti e registri culturali, a diversi lin-guaggi, a diverse modalità di comunicazione, affinché possano esercitare a pieno tutti i loro diritti. Libri, giornali, internet, strumenti multimediali posseggono notevoli possibilità educative, e tuttavia sono ben distinti: per trarre il meglio da ognuno di essi ci vuole esperienza e capacità di muoversi agevolmente da un tipo di comunicazione a un'altra. Allo stesso modo, l'espressione artistica ha codici e valenze diverse dalla comunicazione scientifica, la televisione ha ritmi diversi dal cinema, la condizione di lettore o di spettatore apre a possibilità differenti rispetto a quella di attore o di esecutore di un brano musicale. E la scuola deve necessariamente educare a questa capacità di movimento e di integrazione tra le tante opportunità di conoscenza, di esperienza e di espressione che il mondo d'oggi può offrire ad ognuno. Questa è una precondizione fondamentale per utilizzare consapevolmente le nuove tecnologie. Nella nostra società solo attraverso il possesso pieno di adeguati strumenti culturali si possono realizzare pienamente i diritti civili: per questo la formazione di ogni persona non può essere episodica, ma continua. Su questo tema c'è già una consapevolezza diffusa anche nell'ambito delle istituzioni, soprattutto di quelle internazionali; ne è esempio importante il documento di Lisbona dell'Unione Europea che ha posto l'educazione tra i punti strategici prioritari perché nell'Unione si sviluppi "l'economia della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo". È necessario che le persone facciano propria l'idea del long-life learning, di una formazione che duri tutta la vita. E proprio la scuola è chiamata a porre le basi e a favorire il consolidamento dei progetti di vita individuali. Perché la scuola sia capace di dialogare in modo pertinente con i bisogni della società, perché di-venti per tutti una fonte di opportunità formative e di vita significative è necessario un lavoro com-plesso e difficile, da affrontare con responsabilità diversificate, ma con comune entusiasmo, con sensibilità istituzionale e grande impegno civile. La comunione degli intenti è foriera di risultati vincenti.

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LE INDICAZIONI NAZIONALI L’introduzione delle Indicazioni Nazionali ha cambiato l’approccio dell’insegnamento delle

discipline: della lingua italiana e della matematica, si sposta l’attenzione, dalla trasmissione dei

contenuti, allo sviluppo delle competenze. Ciò presuppone e richiede un diverso approccio alla

didattica. Il docente dovrà creare situazioni che permettono all’alunno di costruire a partire da

esse le proprie competenze. E’ fondamentale proporre contenuti scolastici non decontestualizzati

ma che siano lo strumento che consente di trattare una situazione e creare ambienti di

apprendimento

Quadro di riferimento: La Costituzione; L ‘Autonomia; Le Indicazioni Nazionali 2012/13; Traguardi

di Competenza a conclusione della Scuola Primaria;Le competenze chiave ; Dipartimenti

Disciplinari, POF;Curricolo verticale di Scuola; Programmazione educativa didattica; Inclusione.

Campo di indagine: Disciplina Matematica e disciplina Italiano. Competenze chiave trasversali di

Cittadinanza: Imparare ad Imparare ,Comunicare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa

e imprenditorialità, Consapevolezza ed espressione culturale.

Oggetto della Sperimentazione: Il testo problematico e testo narrativo, sullo sfondo integratore

del Disturbo Specifico di Apprendimento. Lo sfondo integrativo dei testi narrativi è la Dislessia,

causa di difficoltà nell’apprendimento che trova un contesto idoneo per dare senso e significato

alla diversità, nella valorizzazione delle specifiche inclinazioni e ai personali interessi.

Pianificare i processi da adottare: Protocollo del Progetto di Sperimentazione “Laboratorio di

matematica – il testo problematico e Protocollo di Sperimentazione “Laboratorio di Italiano-

Lettura e comprensione del testo”dell’Istituto Scolastico.

Punto di partenza: Rendere consapevole e riconoscere l’importanza del patrimonio di competenze

e conoscenze possedute da ciascuno; valorizzare l’esperienza; dare un senso alla trasmissione delle

competenze, dei saperi e delle abilità; rispettare le inclinazioni personali;

Punto di arrivo: Ricaduta degli esiti conseguiti in relazione alle attese proprie della disciplina

specifica e la dimensione trasversale: dimensioni cognitive, pensare in modo analitico, critico e

divergente; ricercare significati ed elaborare mappe di pensiero; dimensioni emotive, valorizzare le

esperienze e le conoscenze e dare senso a ciò che si impara; dimensioni affettive, riconoscere le

personali inclinazioni e interessi nel modo di apprendere legati a particolari stati emotivi e affettivi;

dimensioni sociali, sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative che

favoriscono l’inclusione.

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Metodologia: Il modello didattico di matematica proposto segue la seguente scansione:

• Proposta della situazione-problema

Occorre proporre una situazione problematica concreta e significativa

cioè costruita ai fini didattici e che si possa incontrare nella vita quotidiana.

• Tentativo di soluzione del problema e sua condivisione

Gli alunni tentano la soluzione del problema utilizzando conoscenze e abilità derivate da

precedenti esperienze scolastiche o personali. Le proposte di soluzione vengono condivise dal

gruppo

• Soluzione della situazione problematica

Metodologia didattica di italiano:

Lettura, ascolto e comprensione dei testi narrativi;

Comprenderne i contenuti;

Conversazione, discussione in classe, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e

pertinenti;

Individuazione nei testi scritti di informazioni utili e relazionarle;

Acquisizione di un primo nucleo di terminologia specifica;

Formulazione personale dei contenuti letti;

Sintetizzazione dei testi narrativi letti;

Autovalutazione.

Osservazioni

Dall’autovalutazione finale emerge che ogni alunno è riuscito ad individuare quali sono state le

difficoltà riscontrate durante il percorso, attivando un processo metacognitivo e di introspezione.

Il Diario di bordo è stato lo strumento che ci ha permesso la registrazione verbalizzata scritta del

processo complessivo della sperimentazione ed è stata possibile per la presenza in classe

dell’insegnante di sostegno.

La valutazione nella sua valenza educativa ha rappresentato per noi docenti, un momento

didattico, finalizzato a fornire agli alunni una rappresentazione delle loro conoscenze, risorse

esigenze e quindi a motivare nuovi apprendimenti.

La valutazione in itinere ha permesso di verificare l’adeguatezza del percorso, la compatibilità

formativa del nostro insegnamento rispetto all’apprendimento.

La valutazione sommativa ci offre la possibilità di riflettere che: la comunicazione del giudizio è

stato come il rispecchiamento per gli alunni del lavoro fatto insieme; delle competenze raggiunte;

dei limiti sperimentati. Ci dà informazioni sul percorso effettuato ed è premessa per le modifiche

nel contesto educativo dei nuovi bisogni formativi.

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La valutazione delle attività è stata condotta nel gruppo di lavoro, socializzata e registrata in classe

nel Diario di Bordo. Ciascun alunno ha registrato gli interventi emersi dalla“riflessione parlata” e ha

preso in carico i possibili “errori” commessi, nella valutazione del processo e del prodotto. La

valutazione ha favorito la metacognizione e la sistematizzazione delle conoscenze.

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

I Dipartimenti verticali, quale articolazione del Collegio dei Docenti sono funzionali al sostegno

della didattica e alla progettazione formativa, e fissano lo sguardo sui tre livelli operativi

(AMBIENTE ALIMENTAZIONE E SALUTE), che sono la base di partenza del nostro Istituto. Partendo

dagli obiettivi generali del sistema formativo, dai traguardi per lo sviluppo delle competenze e

dagli obiettivi di apprendimento specifici, il nostro Istituto Comprensivo predispone una

progettazione curricolare il cui fine ultimo è proprio quello di formare studenti che si avvicinino

quanto più possibile ad un profilo comune.

I Dipartimenti Disciplinari in verticale individuano:

Gli obiettivi formativi di ciascuna disciplina;

prevedono azioni di continuità nell’apprendimento dall’infanzia alla secondaria e oltre, per creare uno sviluppo armonico dell’apprendimento degli allievi, declinando le competenze, le abilità, le conoscenze necessarie alla crescita educativa e culturale dello studente;

stabiliscono i livelli minimi di accettabilità, in termini di apprendimento, che tengano conto degli obiettivi trasversali e disciplinari da raggiungere al termine di ogni ordine di scuola.

Nelle Indicazioni Nazionali al termine della scuola dell’infanzia della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. A tali competenze si perviene gradualmente attraverso obiettivi di apprendimento che, nelle Indicazioni nazionali sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria. Gli obiettivi di apprendimento definiscono i contenuti di conoscenza e le abilità ritenute essenziali al Fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi costituiscono un punto di riferimento fondamentale, in quanto considerati ineludibili per la valutazione delle competenze attese al termine del primo ciclo di studi. Il CURRICOLO VERTICALE elaborato sulla base delle “Indicazioni per il curricolo” è costituito dai seguenti elementi:

OBIETTIVI FORMATIVI;

COMPETENZE TRASVERSALI DISCIPLINARI;

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO.

Essi sono organizzati in un'ottica di continuità tra più gradi di scuola e per aree disciplinari.

Area linguistico – artistico - espressiva

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Area storico – geografico - sociale

Area matematico – scientifico - tecnologica

Il compito dei dipartimenti è quello di intrecciare l’aspetto dei contenuti disciplinari con l’aspetto delle competenze personali da promuovere. I docenti del dipartimento devono porre sul tavolo di discussione l’obiettivo che si intende raggiungere e ciò che comporta tale azione. Occorre che tutti costruiscano la consapevolezza che la logica del lavoro che iniziano a svolgere non è una logica dell’o disgiuntivo. Questo comporta che ciascuno sia disposto a non volere tutto ciò che desidera e ad accettare i punti di vista diversi dal proprio come altrettanti punti di vista da cui affrontare il compito. La progettazione è lo strumento per rispondere alle esigenze degli studenti, al contesto socio-culturale e

ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei

docenti che programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’ offerta

formativa.

L’impianto dei nuovi ordinamenti richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme

organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica

laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, il raccordo

con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti

condivisi.

E’ utile che l’Istituto si doti, nella sua autonomia, di dipartimenti quali articolazioni funzionali del

Collegio dei docenti, per il supporto alla didattica e alla progettazione.

Essi possono costituire un efficace modello organizzativo per favorire un maggiore raccordo tra i vari

ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze,

all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze (sapere) e

capacità/abilità (saper fare), secondo le direttive del Trattato di Lisbona (sottoscritto dai capi di governo

dei 27 Paesi dell’Unione il 13 dicembre 2007).

L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione

collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di

insegnamento- apprendimento.

I dipartimenti, possono garantire la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilare sui

processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previsti nei profili dei vari

indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e da un’articolazione flessibile.

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DALLE INDICAZIONI NAZIONALI ALLA PROGETTAZIONE

DIDATTICA D’ ISTITUTO

LE FINALITA’ EDUCATIVE E LA PROGETTAZIONE

CURRICOLARE

Le istituzioni scolastiche concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali al

diritto di apprendere ed alla crescita di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità,

promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del

successo formativo” ( Articolo 4 DPR 275 del 8/3/1999 sull’Autonomia Scolastica). L’Istituto

Comprensivo sulla base delle esigenze formative riconosciute negli allievi e di una efficace

interazione con il territorio, definisce le proprie finalità individuando i valori da condividere e da

trasmettere alle nuove generazioni; realizza ciò in piena aderenza ai principi fondamentali della

Costituzione Italiana (art. 3, 30, 33, 34) concernenti:

l’uguaglianza; l’imparzialità e la continuità;

l’accoglienza ed integrazione;

l’obbligo scolastico e la frequenza;

la partecipazione;

l’efficienza e la trasparenza;

la libertà d’insegnamento e l’aggiornamento del personale.

L’Istituto, in tutte le sue componenti, tende a realizzare i suddetti principi attraverso: il rispetto

della persona senza alcun tipo di discriminazione;

la condivisione di criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità nei confronti degli utenti;

la disponibilità verso gli alunni e i genitori per un migliore inserimento, con particolare

attenzione alle classi iniziali; l’attuazione di progetti finalizzati alla prevenzione del disagio e al

recupero;

l’impegno a favorire la partecipazione e la collaborazione tra tutte le componenti scolastiche;

la collaborazione con l’extra scuola, per ottimizzare l’utilizzo delle reciproche risorse;

la piena valorizzazione della professionalità e delle diverse competenze di tutti gli operatori

scolastici;

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l’adesione a varie proposte di formazione e di aggiornamento del personale, per una crescita

complessiva dell’offerta educativa e didattica della scuola;

la flessibilità dell’orario dell’ufficio della segreteria, con aperture anche pomeridiane.

Il documento “Indicazioni per il curricolo” del 2012, in ispecie, come già evidenziato costituisce il

quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole; esso contiene gli

Obiettivi e i Traguardi di Competenza per gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria

e della Scuola Secondaria di I grado. Il nostro Istituto assume, come orizzonte di riferimento verso

cui tendere, il quadro delle Competenze-Chiave per l’apprendimento permanente definite dal

Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006)

che sono:

1. comunicazione nella madre lingua;

2. comunicazione nelle lingue comunitarie;

3. competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia;

4. competenza digitale;

5. imparare ad imparare;

6. competenze sociali e civili;

7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8. consapevolezza ed espressione culturale.

Il curricolo, allegato in appendice al presente documento, si articola attraverso i campi di

esperienza, per la Scuola dell’Infanzia, e attraverso le discipline nella Scuola Primaria e nella Scuola

Secondaria di I grado

LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

LA CENTRALITÀ DEL BAMBINO

(da Indicazioni nazionali, settembre 2012: “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in

tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In

questa prospettiva i docenti dovranno pensare a realizzare progetti educativi e didattici non per

individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande

esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato” )

Il bambino necessita e chiede di essere accolto, stimato e guidato ad aprirsi sempre di più al

mondo, valorizzando le attitudini e le capacità di ciascuno, nel rispetto dei tempi personali di

crescita. Inoltre vengono sviluppate attività che consentono di promuovere la relazione tra

bambini, sostenendo la condivisione delle proposte. Il bambino viene aiutato a comprendere che è

più ricco, bello e divertente fare le cose insieme ad un suo compagno.

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Le finalità educative

La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,

della competenza, della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene, a sentirsi

sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Sviluppare l’autonomia

significa partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare

piacere nel fare da sé e sapere chiedere aiuto, esplorare la realtà e comprendere le regole della

vita quotidiana. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso

l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio del confronto, rievocando, narrando e rappresentando

fatti significativi. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e

gestire contrasti attraverso regole condivise. La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo, di

esperienze concrete, luogo del fare, del sentire, del pensare dell’agire relazionale, dell’esprimere

del bambino.

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

Gli obiettivi generali del processo formativo della Scuola dell’Infanzia, che ispirano la progettazione

degli insegnanti e i diversi percorsi didattici, all’interno dei quali vengono tradotte in obiettivi

specifici, sono:

• La maturazione dell’identità

• La conquista dell’autonomia

• Lo sviluppo delle competenze

1) LA MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ consiste nel “rafforzamento dell’identità personale dei

bambini” sotto i tre profili corporeo, intellettuale, psicodinamico, mediante una “vita

relazionale sempre più aperta e il progressivo affinamento delle potenzialità cognitive”.

Più specificamente questa finalità promuove:

- il radicamento dei necessari atteggiamenti di sicurezza;

- il rafforzamento della stima di sé;

- il consolidamento della fiducia nelle proprie capacità;

- la valorizzazione e la sollecitazione delle motivazioni alla curiosità;

- l’apprendimento a vivere positivamente le dinamiche affettive ed emotive;

- la capacità di esprimere e controllare i sentimenti e le emozioni;

- lo sviluppo della sensibilità per i sentimenti degli altri;

- il riconoscimento e l’apprezzamento delle differenze fra i sessi;

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- la formazione dell’identità culturale all’interno dei valori specifici della comunità di

appartenenza in una prospettiva multiculturale.

2) LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIA costituisce un elemento essenziale per la maturazione

dell’identità per cui si può dire che queste finalità siano strettamente collegate. Essa si

articola in diverse conquiste:

• la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome e innovative in contesti relazionali

e normativi diversi;

• la disponibilità all’interazione costruttiva con il diverso da sé e con il nuovo;

• la comprensione e il riconoscimento delle dipendenze esistenti ed operanti in natura e

nella società;

• l’apertura alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto pratico dei valori della libertà,

della cura di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire

per il bene comune;

• la possibilità di considerare la realtà da diversi punti di vista e di modificarne la propria

visione;

• la libertà di pensiero, anche come rispetto della divergenza;

• la capacità di cogliere il senso delle azioni nello spazio e nel tempo e di prendere

coscienza della realtà

3) LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE agisce in molte direzioni, consolidando le capacità

sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino:

• favorisce e sollecita la produzione e l’interpretazione di messaggi, testi e situazioni

mediante l’utilizzazione di una molteplicità ordinata di strumenti linguistici e di capacità

rappresentative;

• rivolge particolare attenzione allo sviluppo di capacità culturali e cognitive tali da

consentire la comprensione, la rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative a

specifiche unità di apprendimento;

• valorizza l’intuizione, l’immaginazione, l’intelligenza creativa per lo sviluppo del senso

estetico e del pensiero scientifico, mediante la soluzione di problemi e procedimenti per

tentativi ed errori.

I CAMPI D’ ESPERIENZA

Gli insegnanti accolgono, valorizzano e ampliano le curiosità, le esplorazioni, le proposte

dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di

ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi

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ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e

sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione.

Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano,

dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In

particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza

suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e

possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va

inteso in modo globale e unitario. La programmazione educativa farà riferimento ai

seguenti “CAMPI DI ESPERIENZA” riportati dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della

scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”:

•Il sé e l'altro;

•Il corpo e il movimento;

• Linguaggi creatività d’espressione

•I discorsi e le parole;

•La conoscenza del mondo;

LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA PRIMARIA

La scuola Primaria ha una durata di 5 anni. Sono obbligati all’iscrizione gli alunni che

abbiano compiuto o compiano il sesto anno di età entro il 31 dicembre dell’anno di

frequenza. Possono, altresì, essere iscritti alla Scuola Primaria i bambini e le bambine che

abbiano compiuto o compiano il sesto anno di età entro il 30 aprile dell’anno successivo a

quello di inizio della frequenza. All’interno della Scuola Primaria si distinguono 3 momenti:

la prima classe, vista in forte relazione con l'esperienza maturata nella scuola dell'Infanzia,

la seconda e la terza (primo biennio), la quarta e la quinta (secondo biennio).

La Scuola Primaria, la prima obbligatoria nel sistema educativo nazionale, ha per suo fine la

formazione dell'uomo e del cittadino. Si propone quindi di favorire la formazione integrale

della personalità, promuovendo nel fanciullo la prima alfabetizzazione culturale, intesa

come "acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio" e un primo livello di

padronanza delle conoscenze, delle abilità, delle modalità d'indagine indispensabili per la

comprensione del mondo umano, naturale e artificiale. Essa intende favorire, inoltre, la

formazione di personalità che si affermino per l'indipendenza di pensiero, per la capacità di

divergenza e che possano inserirsi con consapevolezza e in maniera attiva nella realtà in cui

vengono a trovarsi. È il luogo in cui l’alunno si abitua a costruire e a radicare le conoscenze

sulle esperienze e dove viene proposto l'esercizio dei valori etici quali il rispetto, la

partecipazione, l'impegno individuale, la collaborazione, la solidarietà. Accompagna

l'allievo nel passaggio dalle preconoscenze o pseudo -conoscenze alle conoscenze ordinate

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secondo le discipline di studio. Favorisce l'apprendimento del linguaggio verbale tramite la

lingua madre e la lingua inglese dalla prima classe. Stimola l’acquisizione delle varie

modalità espressive di natura artistica, musicale, motoria. Porta l'allievo, specie nel

secondo biennio, ad accostarsi con maggiore rigore alle discipline scientifiche, tecnologiche

e matematiche e ad organizzare le conoscenze dei fatti e dei fenomeni secondo le

categorie del tempo e dello spazio

SCUOLA PRIMARIA:

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO (O.G.P.F.)

Valorizzare l’esperienza del bambino apprezzando il suo patrimonio conoscitivo, valoriale e

comportamentale maturato precedentemente;

Valorizzare l’espressione corporea del bambino apprezzando il suo modo globale di essere nel

mondo e di agire nella società sviluppando tutte le dimensioni della persona (razionale, estetico,

sociale, operativo, affettivo, morale);

Valorizzare il percorso di apprendimento e di comportamento attraverso l’arricchimento maturato

attraverso le diverse discipline, le espressioni di natura artistico – musicale e di convivenza civile;

Arricchire la visione del mondo e della vita del fanciullo per migliorare la realtà in cui vive;

Valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza attraverso percorsi preordinati

per far acquisire ai bambini la consapevolezza, l’impegno e la generosità personale allo scopo di

trasformare l’integrazione in una risorsa educativa per tutti;

Valorizzare l’impegno personale e la solidarietà sociale attraverso il lavoro di gruppo, il dialogo e la

partecipazione costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni ossia le “buone pratiche” richieste

dalla Convivenza Civile in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale.

Nell’ Offerta Formativa dell’Istituto ogni iniziativa educativa e didattica è realizzata in completa

aderenza rispetto ad ASSI CULTURALI PORTANTI, rispondenti ai bisogni formativi dell’utenza e

finalizzati al raggiungimento positivo delle FINALITA’ EDUCATIVE

LE DISCIPLINE

Nelle Indicazioni nazionali 2012 si rafforza la verticalità del curricolo, che si distende in

progressione dai 3 ai 14 anni. L’asse della continuità è particolarmente forte nel rapporto stretto

tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado, intrecciate dalla comune appartenenza al

primo ciclo di istruzione. Le discipline non sono aggregate in aree per non favorire un’affinità più

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intensa tra alcune rispetto ad altre; in tal modo sono rafforzate trasversalità e interconnessioni più

ampie e viene assicurata l’unitarietà del loro insegnamento. Nel primo ciclo, e quindi anche nella

scuola primaria, gli apprendimenti vengono divisi nelle seguenti discipline:

ITALIANO -LINGUA INGLESE- STORIA- GEOGRAFIA- MATEMATICA- SCIENZE -MUSICA -ARTE E

IMMAGINE -EDUCAZIONE FISICA- TECNOLOGIA

Per ogni disciplina vengono individuati dei traguardi per lo sviluppo delle competenze che

costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese, nella loro scansione temporale.

Usare traguardi di sviluppo delle competenze significa avere come riferimento una logica in cui la

competenza è un processo mai definitivamente concluso. Al centro c’è il bambino o il ragazzo con

la sua energia e lo sviluppo è un processo sostenuto da un ambiente favorevole, in cui la routine,

l’organizzazione degli spazi, i materiali e le attività rappresentano i contesti.

LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La scuola secondaria rappresenta il tratto conclusivo del percorso compiuto nel primo ciclo di

istruzione, accoglie allievi nel periodo della pre-adolescenza, ne prosegue l'orientamento

educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale, accresce la capacità di

partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce la premessa

indispensabile per l'ulteriore impegno nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. La nostra

scuola si pone come traguardo di motivare l'alunno inteso come persona da inserire in un contesto

sociale e si caratterizza per i seguenti tratti educativi:

SCUOLA DELL'EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA

SCUOLA CHE COLLOCA NEL MONDO SCUOLA ORIENTATIVA

SCUOLA DELL'IDENTITA'

SCUOLA DELLA MOTIVAZIONE E DEL SIGNIFICATO

SCUOLA DELLA PREVENZIONE DEI DISAGI E DEL RECUPERO DEGLI SVANTAGGI

SCUOLA DELLA RELAZIONE EDUCATIVA

IL PROGETTO FORMATIVO

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LE FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, concorre alla costruzione

dell’identità degli alunni e allo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad

apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del

pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola, con le altre istituzioni, cerca di rimuovere

ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene

l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il

miglioramento della qualità del sistema di istruzione; punta allo sviluppo della pratica consapevole

della cittadinanza attiva e dell’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. Inoltre, la

progettazione didattica sviluppa l’organizzazione degli apprendimenti in saperi disciplinari e

promuove la ricerca delle connessioni fra le varie discipline e la collaborazione fra i docenti. A

questo scopo il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di

tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e,

contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. È quindi decisiva una

nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia in grado di delineare la

prospettiva di un nuovo umanesimo. Tale passaggio “dai saperi disciplinari al sapere unitario”,

verrà attuato attraverso: Percorsi didattici pluridisciplinari che prevedono la cooperazione tra i

diversi

insegnamenti Progetti di continuità orizzontale e verticale da auspicare e da esplicitare sulla

base dei bisogni degli adolescenti.

Percorsi di orientamento come processo di auto-orientamento

Attività curricolari

La nostra scuola si propone di essere:

1. Una centro dove studenti, famiglie e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni,

costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno.

2. Un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso unitario di conoscenze e di

approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dagli Enti locali, dalla famiglia e dalle

varie agenzie culturali.

3. Un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di affidabilità e responsabilità, dove la

formazione della personalità e delle competenze cognitive si realizzano nella possibilità di vivere

relazioni serene con coetanei ed adulti, in maniera armonica, nel rispetto di sé, degli altri e

dell'ambiente.

4. Una scuola che educa alla convivenza civile e al rispetto delle regole.

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La scuola quindi:

presenta le discipline non come territori distanti con rigidi confini, ma come chiavi interpretative

della realtà;

promuove le esperienze interdisciplinari finalizzandole a trovare interconnessioni e raccordi fra

le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti

dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere;

favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle

conoscenze,

nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato; sviluppa competenze ampie e

trasversali orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune, utilizzando i contributi

che ciascuna disciplina può offrire.

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L’ISTITUTO COMPRENSIVO “RETTORE F. EVOLA”

Muovendo dalle esigenze degli alunni, delle loro famiglie e dai

bisogni della società, con un impiego delle risorse della Scuola

e del Territorio, utilizzando una didattica laboratoriale, attiva e

sperimentale, nel rispetto dei contenuti di programma, con

strumenti innovativi, avendo come cardini l'aggiornamento

professionale e la progettualità;

Pone le basi per la formazione di un cittadino europeo capace di

partecipare positivamente al percorso di sviluppo della società

moderna e promuove la cultura nel territorio tenendo conto che la

scuola deve aiutare a:

Pensare, e comunicare

• per creare negli alunni consapevolezza ed autonomia nei processi di apprendimento • per creare una solida base culturale e di conoscenze • per promuovere e favorire la cultura della scienza e della tecnica, indispensabile per

l'inserimento nella società contemporanea • per promuovere e favorire la cultura della comunicazione attraverso l'apprendimento dei

linguaggi verbali e non verbali, delle lingue comunitarie e dei linguaggi multimediali

Star bene con se stessi, a scuola, nella comunità, nel territorio

• per favorire la consapevolezza di sé e uno sviluppo armonico della personalità • per favorire l’orientamento formativo, anche attraverso il collegamento con i diversi ordini di

Scuola e la pluralità delle esperienze realizzate • per favorire il successo scolastico di ogni allievo • per educare alla legalità (rispetto delle norme generali, stradali…), alla solidarietà e

all'accettazione reciproca, nel rispetto dei diritti e nell’accettazione dei doveri • per educare alla salute, anche attraverso la pratica sportiva • per educare alla conoscenza dell’ambiente e ad un utilizzo consapevole delle sue risorse per costruire una scuola di qualità e promuovere cultura nel territorio • con la definizione di procedure operative sia per i processi didattici, sia per quelli organizzativi

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• con un organigramma funzionale alla realizzazione del P.O.F. • con un aggiornamento che concili i bisogni professionali individuali e le esigenze del P.O.F. • con l’attuazione di iniziative culturali, anche di rete, rivolte a varie componenti, scolastiche e

non, del territorio locale, regionale, nazionale e internazionale • con l’organizzazione di servizi funzionali al benessere dell’utenza in collaborazione con enti ed

associazioni territoriali • con l’ottica di un impiego efficace ed efficiente delle risorse ricercando percorsi di

miglioramento per la qualità dei processi La definizione di tali obiettivi prioritari dell’istituto è il risultato di un percorso di ricerca realizzato nel corso degli anni grazie alle professionalità specifiche di tutte le componenti e portato a compimento nell’Autonomia Scolastica di cui le scuole sono dotate. E’, inoltre, chiaro che la promozione ed il perseguimento di tali obiettivi si coniuga attraverso le specificità di approccio didattico-pedagogico e contenutistico dei vari ordini di scuola. La scuola dell'infanzia è un contesto educativo appositamente pensato per bambini in età prescolare, che si propone :

1. la maturazione dell'identità, che richiama una forte presenza della dimensione affettiva,

in termini di sicurezza, autostima, equilibrio e come cultura di appartenenza al gruppo.

2. lo sviluppo dell'autonomia, che comporta la progressiva capacità di costruzione di regole e quindi di rapporti sociali positivi, di collaborazione e di responsabilità.

3. lo sviluppo delle competenze quale acquisizione di una padronanza appropriata, di linguaggi e strumenti.

La scuola primaria si adopera con ogni mezzo affinché l'azione educativa sia adeguata alle esigenze di ciascuno e riconosce che il principio educativo della scuola è la centralità del soggetto. Il gruppo classe e la comunità scolastica tutta rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita socio-affettiva e cognitiva del bambino.

La scuola secondaria di I grado affronta i problemi cognitivi ed educativi dei preadolescenti, con la loro carica di curiosità, di desiderio di autonomia, di ricerca di figure adulte di riferimento, di amicizie fra pari autentiche e significative. In questa età l'apprendimento, che dovrebbe consolidarsi in reti concettuali e competenze disciplinari, è ancora strettamente connesso alle emozioni, alle relazioni con i docenti e con i compagni. I ragazzi imparano e amano la scuola se scatta qualche "passione".

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La Scuola Sec. di I grado, pertanto, interviene nella evoluzione umana e culturale dei preadolescenti proponendosi di:

• continuare il progetto educativo e didattico iniziato nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole

primarie

• consolidare il rapporto tra istruzione ed educazione;

perseguire il suo fondamentale compito di orientare i giovani verso le scelte successive di consolidare e sviluppare:

le conoscenze (sapere) intese come acquisizione teoriche dei contenuti delle discipline

le competenze (saper fare) intese come utilizzazione delle conoscenze acquisite

le abilità (saper essere) intese come utilizzazione delle competenze e delle capacità logiche e critiche.

LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA

La progettazione educativo-didattica risponde a criteri di uniformità, sia pure rapportata alla fisionomia di ciascuna classe dei tre ordini di scuola, ed è formulata secondo la seguente scansione:

1) Rilevamento situazione iniziale Viene effettuato, mediante contatti preliminari con i docenti dell’ordine di scuola precedente, per mezzo di prove di ingresso e osservazione sistematica dei comportamenti. La legge n. 53/2003 stabilisce che la scuola dell’infanzia realizzi la continuità con la scuola primaria, che la scuola primaria si raccordi con la scuola dell’infanzia e con quella secondaria di primo grado e, quest’ultima, si colleghi con la scuola secondaria di secondo grado. La continuità implica un costante flusso di informazioni su alunne e alunni tra scuole e famiglie, un coordinamento didattico tra gli insegnanti, azioni di orientamento sul percorso scolastico successivo degli studenti, in grado di indirizzarne le scelte in ordine agli itinerari formativi da seguire.

2) Progettazione degli interventi educativi e didattici Individualizzati sulla base di quanto emerso nella rilevazione iniziale e definiti attraverso indicatori e descrittori di valutazione.

3) Obiettivi educativi Nel primo ciclo di istruzione esiste una stretta connessione tra obiettivi educativi e obiettivi didattici poiché, nell'adempiere al suo compito specifico, la scuola deve realizzare concretamente il rapporto tra istruzione ed educazione. In tale ambiente educativo e di apprendimento, rivestono rilevante valore formativo le discipline in quanto funzionali ai processi di formazione e, pertanto, gli obiettivi formativi possono essere così identificati:

acquisire autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte, di prendere iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare.

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• sviluppare il senso di responsabilità, come consapevolezza rispetto alle conseguenze di azioni, scelte, impegni, capacità di far riferimento a criteri di condotta, a principi interiorizzati, a valori riconosciuti;

• educare al rispetto delle persone, delle cose e delle norme che regolano la convivenza scolastica

4) Competenze e abilità trasversali Si individuano alcune competenze trasversali, definite anche attraverso standard di valutazione, ritenute particolarmente importanti e che possono servire come punto di riferimento ai team di insegnanti nella programmazione di unità di lavoro trasversali ed interdisciplinari, nella progettazione di laboratori e nelle sperimentazioni multidisciplinari di arricchimento dell'offerta formativa: • capacità di ascoltare, di comunicare oralmente, di dialogare • capacità di leggere e di comprendere varie tipologie di testi • capacità di scrivere varie tipologie di testi • capacità di organizzare le conoscenze in concetti • capacità di mettere in relazione i concetti • capacità di conoscere ed utilizzare procedure e strumenti specifici • capacità di comprendere ed utilizzare linguaggi specifici • capacità di selezionare, analizzare, collegare, sintetizzare, organizzare dati, informazioni,

esperienze, concetti, procedure • capacità di rielaborare criticamente le conoscenze.

5) Metodi e strumenti Le diverse metodologie vengono seguite, secondo le scelte dei singoli consigli di classe, in relazione alle situazioni di partenza. Si utilizzano perciò: • il metodo induttivo, partendo dall'osservazione e dall'analisi, per stimolare la riflessione e il

senso critico; • il metodo deduttivo, partendo dal generale, per arrivare al particolare e all'applicazione delle

regole; • l'uso del dialogo e della discussione per favorire la comunicazione e la comprensione; • la ricerca sul campo anche attraverso visite di istruzione; • l'organizzazione del lavoro a livello individuale per sviluppare le proprie capacità;

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l'organizzazione del lavoro a piccoli gruppi per la socializzazione dell'apprendimento;

• l'utilizzo delle compresenze, per effettuare alcune attività integrative (informatica, teatro...), di recupero e di consolidamento;

• uso dei testi in adozione, quaderni di lavoro, schemi e cartelloni, sussidi audiovisivi, materiali multimediali, laboratori (linguistico, informatico, scientifico, tecnico, artistico, musicale), biblioteca, attrezzature sportive;

• interventi di esperti ai fini dell'orientamento, dell'educazione alla salute, ambientale, stradale, alla lettura e alla scrittura;

• arricchimento dell’offerta formativa.

Tali metodi e strumenti, oltre a favorire l'apprendimento e la socializzazione, intendono stimolare la creatività personale di ogni alunno secondo attitudini individuali.

6) Verifiche e criteri di valutazione

Sono stilati, secondo criteri oggettivi, test di ingresso e prove periodiche di verifica che consentano di controllare il livello di apprendimento dei singoli alunni e la validità della programmazione, per poi attivare iniziative di recupero e di consolidamento, nonché di potenziamento anche attraverso la flessibilità organizzativa. Tali verifiche, nella loro molteplicità, sono articolate in conformità agli obiettivi specifici e alla peculiarità della classe ed intendono essere anche una guida all’autovalutazione. Consistono in: • prove oggettive chiuse: griglie, test, questionari, grafici, etc.; • prove aperte: interrogazioni, esposizioni orali, relazioni, risoluzione di problemi,

esecuzioni di esercitazioni ed elaborati, etc.

La valutazione tiene conto dei seguenti criteri: • progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza anche in relazione alle strategie

individualizzate messe in atto; • impegno e grado di partecipazione alle attività scolastiche; • livello di acquisizione degli obiettivi educativi e didattici; • personalità, caratteristiche e grado di maturazione del singolo alunno, anche in relazione

all'ambiente socio-culturale di appartenenza.

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LA VALUTAZIONE

Precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere , regola quelle

avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.

-Accompagna i processi di apprendimento;

- Stimola al miglioramento.

SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ad esse compete la responsabilità dell’autovalutazione intesa

come organizzazione sull’intera offerta educativa e didattica della scuola.

PERSONE:

DOCENTI: ad essi compete

- la responsabilità della valutazione

- la cura della documentazione didattica

- la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri dettati dai competenti organi collegiali.

ALUNNI sono soggetti a valutazione del percorso educativo e didattico per l’acquisizione di

competenze che viene espresso nel documento di valutazione.

FAMIGLIE sono coinvolte nella costruzione con i docenti di un’alleanza educativa fatta di relazioni

costanti che riconoscono i reciproci ruoli e si supportano nelle finalità comuni.

Inoltre la valutazione come spazio per:

- gruppi di lavoro

- le commissioni

- l’autoaggiornamento

- le iniziative di collaborazione scuola – famiglia

- la partecipazione a progetti in rete.

Il Decreto Legge 137, convertito il 30 Ottobre 2008 in legge, introduce il voto in condotta come elemento che, per quanto riguarda la Scuola Secondaria di Primo Grado “concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo” (art. 2).

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Il nostro Istituto ha deliberato l’uso della seguente griglia per definire il voto del comportamento espresso in decimi:

DESCRITTORI DEL VOTO SUL COMPORTAMENTO

L’alunno non rispetta le regole di comportamento, pur 3/5

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei 8

sollecitato, si dimostra recidivo nel mettere in pericolo se compagni e dell’insegnante. stesso, i compagni e il personale scolastico, nel danneggiare le strutture o nella mancanza di rispetto verso gli altri e trascina altri verso il comportamento deviante. L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente 6

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei 9

sollecitato, oppure non ha rispettato le regole in episodi compagni e dell’insegnante e si pone

come elemento sporadici, mostrando poi la buona volontà di riparare; o trainante positivo all’interno della classe. ancora l’alunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva spesso in ritardo/fa molte assenze/spesso va via in anticipo. L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo 7

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei 10

moderatamente vivace. compagni e dell’insegnante, si pone come elemento

trainante positivo all’interno della classe e si è distinto in

qualche episodio o comportamento altamente esemplare.

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e della seguente tabella per la formazione dei gruppi di livello:

FASCE DI LIVELLO ALUNNI PROFILO DEL LIVELLO

Alunni che conoscono in modo completo i contenuti propri

Fascia alta (9/10)

delle discipline.

Relazionano con sicurezza i contenuti.

Comprendono e si esprimono utilizzando i linguaggi

specifici con buona padronanza.

Alunni che conoscono in modo soddisfacente o completo

Fascia medio - alta i contenuti propri delle discipline.

(7/8)

Rielaborano i contenuti. Comprendono e si esprimono utilizzando

correttamente i

linguaggi specifici.

Alunni che conoscono i contenuti minimi delle discipline.

Fascia

media (6)

Utilizzano le conoscenze senza rielaborarle. Comprendono ed utilizzano solo in parte i

linguaggi specifici

Alunni che conoscono parzialmente i contenuti fondamentali delle discipline.

Hanno difficoltà ad utilizzare o non utilizzano le minime

Fascia medio-bassa (5)

conoscenze.

Comprendono e usano in modo insicuro i linguaggi

specifici.

Alunni che non conoscono i contenuti fondamentali delle

discipline.

Hanno difficoltà ad utilizzare o non utilizzano le minime

Fascia bassa (3/4)

conoscenze, anche se guidati.

Usano in modo inadeguato i linguaggi specifici

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CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione non può essere ridotta a una semplice misurazione, a una pura media

matematica dei voti attribuiti nelle verifiche e nelle interrogazioni, ma è frutto di

un’osservazione attenta e quotidiana del cammino dello studente, che tiene conto

dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione.

Il suo scopo è di incentivare il raggiungimento di obiettivi personalizzati relativi alle

competenze e all’autonomia della persona.

Gli alunni vengono valutati con regolarità, equità e trasparenza, mediante un adeguato

numero di prove scritte e orali, scandite nell’arco del quadrimestre:

verifiche scritte (per le discipline orali: prove strutturate o semi-strutturate; per lediscipline

scritte: temi, risoluzione di problemi, esercizi di tipologia differente come richiesto dalla

disciplina);

interrogazioni

prove pratiche (attività di laboratorio, ricerca e approfondimento individuale o a

gruppi,attività sportiva, disegno)

impegno personale nello svolgimento dei compiti a casa.

COME VALUTIAMO

Nella valutazione teniamo conto di personalità, attitudini, vissuto e bisogni dell'alunno:

l’insegnante è continuamente impegnato nell’osservare, ascoltare e valorizzare la

persona.

Nel valutare le prove scritte e le prove orali ciascun docente tiene conto degli obiettivi

cognitivi e formativi deliberati dal Consiglio di classe, all’inizio dell’anno scolastico, e degli

obiettivi didattici della propria programmazione, comunicati agli alunni per facilitare il

processo di autovalutazione.

Nonostante non siano l’unico oggetto di valutazione, le prove scritte sono importanti al fine

di testare l’autonomia dell’alunno nell’elaborare contenuti e conoscenze, pertanto

l’assenza reiterata e senza motivazioni serie alle prove è considerata indice di scarso

interesse e impegno. La famiglia è tenuta a comunicare e a giustificare per iscritto e

tempestivamente le assenze dei figli, soprattutto se in corrispondenza di prove

classificabili, sia scritte che orali.

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COME COMUNICHIAMO LE VALUTAZIONI Ogni docente comunicherà agli allievi gli obiettivi intermedi e finali delle discipline, nonché

i criteri di valutazione delle prove di verifica e i risultati conseguiti.

L’anno scolastico viene diviso dal Collegio dei Docenti in due quadrimestri (fine primo

quadrimestre: 31 gennaio 2014).

I risultati ottenuti nelle singole prove vengono comunicati dal docente alla famiglia tramite

scheda quadrimestrale. Le prove scritte, una volta corrette dal docente, vengono

consegnate agli alunni, che ne prendono visione e ritirate al termine della revisione in

classe. Qualora la famiglia ritenesse necessaria la visione della prova, può mettersi in

contatto con il docente tramite segreteria, fissando un appuntamento in orario scolastico.

Dopo lo scrutinio intermedio, verrà consegnata agli alunni la scheda di valutazione; nel

caso in cui l’alunno presenti una situazione di insufficienze diffuse o abbia mantenuto una

condotta poco corretta, a discrezione del Consiglio di classe, la famiglia potrà essere

convocata direttamente. I voti sono espressi in decimi e vengono formulati da parte di tutti

gli insegnanti secondo la seguente tabella:

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I contenuti esposti sono frammentari; non riesce a seguire i

ragionamenti, commette errori su argomenti molto 3-4 Conoscenze semplici.

Non riesce ad applicare le conoscenze in suo possesso ai problemi più semplici. Commette errori gravi e, guidato Competenze dall'insegnante si orienta con difficoltà.

I contenuti esposti sono parziali; non riesce a seguire i ragionamenti, commette errori su argomenti molto

5 Conoscenze semplici.

Non riesce ad applicare le conoscenze in suo possesso ai Competenze problemi . Commette errori .

I contenuti esposti evidenziano lacune o una preparazione superficiale. La conoscenza risulta sufficientemente completa ma non approfondita, abbisogna della guida

6 Conoscenze dell'insegnante.

Utilizza le conoscenze acquisite in modo prevalentemente mnemonico. Riesce a svolgere compiti semplici ma Competenze commette errori ed imprecisioni in quelli più complessi.

I contenuti esposti evidenziano una preparazione

abbastanza completa e presenta con una certa sicurezza

7 Conoscenze contenuti di media difficoltà.

Riconosce quasi tutti gli strumenti necessari alla soluzione Competenze di problemi di media difficoltà.

I contenuti esposti evidenziano una preparazione completa.

Segue la guida dell'insegnante e presenta con sicurezza 8 Conoscenze problematiche anche complesse.

Utilizza con esattezza tutti gli strumenti necessari alla soluzione di problemi abbastanza complessi in situazioni

Competenze note o simili di apprendimento.

La preparazione risulta completa, espone i contenuti in modo ordinato e con adeguati riferimenti anche interdisciplinari. Coglie subito le indicazioni

9 dell'insegnante sviluppando in modo ampio e articolato le Conoscenze richieste.

Sa utilizzare le conoscenze acquisite nelle diverse discipline per risolvere problemi complessi o nuovi in Competenze modo autonomo.

La preparazione risulta completa e approfondita, espone i contenuti in modo ordinato e con significativi riferimenti interdisciplinari. Coglie prontamente le indicazioni

10 Conoscenze dell'insegnante sviluppando in modo ampio, articolato e originale le richieste.

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Sa utilizzare le conoscenze acquisite nelle diverse discipline per risolvere problemi complessi o nuovi in

Competenze totale autonomia.

CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE

La circolare del Miur n. 3 del 13 febbraio 2015 chiede alle scuole di adottare in via sperimentale i nuovi

modelli nazionali delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione

Il documento di certificazione, che la scuola è tenuta a rilasciare alla fine della classe quinta di scuola

primaria e alla fine della scuola secondaria di primo grado, è consegnato alle famiglie dell’alunno e, in copia,

all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.

La certificazioni delle competenze , che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del

comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e

aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo,

quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine

dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo. Tale operazione, pertanto, piuttosto che come semplice

trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari,va intesa come valutazione complessiva in ordine

alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi,

reali o simulati.

Come è strutturato il modello?

Il modello prevede che si debba indicare il livello raggiunto per ciascuno dei seguenti assi:

asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, altri linguaggi)

asse matematico

asse scientifico-tecnologico

asse storico-sociale

Per ciascuno di essi va specificato il livello raggiunto, distinto in:

LIVELLO BASE

LIVELLO INTERMEDIO

LIVELLO AVANZATO

Nel caso non sia stato raggiunto il livello base, viene riportata la dicitura LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO,

con l’indicazione della relativa motivazione (di cui si fa menzione anche nel verbale della riunione di

scrutinio).

Come può orientarsi la scuola?

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Dal momento che la certificazione riguarda le competenze, che sono cosa ben diversa da conoscenze e

abilità, le prove finalizzate alla valutazione di tale aspetto devono soddisfare le seguenti finalità:

fornire elementi di oggettività alla valutazione delle competenze;

evitare che la certificazione delle competenze si traduca in una semplice traslazione della

valutazione disciplinare espressa in relazione alle conoscenze

costituire una documentazione attestante e motivante il giudizio espresso in sede di consiglio di

classe, anche allo scopo di evitare eventuali contestazioni da parte delle famiglie.

Preparare queste prove non è lavoro semplice, né può tradursi in una singola prova finale.

Quali sono le formalità in relazione a questo adempimento?

L’atto formale che spetta alle scuole a fine anno è la compilazione del modello di certificazione delle

competenze per ciascuno studente, a termine dello scrutinio finale delle quinte classi di scuola primaria e

delle terze classi di scuola secondaria di primo grado, senza soluzione di continuità tra gli adempimenti di

scrutinio e quelli relativi alla certificazione, che – conseguentemente – appare come logica conclusione del

lavoro collegiale del Consiglio di Classe

Si può definire sinteticamente la competenza come un “sapere di azione”.

Saper agire è più che saper fare, o semplicemente sapere.

Saper agire implica di essersi appropriati di un sapere (dimensione oggettiva della competenza), di

disporre di tutta una serie di disposizioni personali (analisi, sintesi, metacognizione, ecc. – sono

la dimensione soggettiva della competenza) e di saperle giocare in contesti reali, con i loro vincoli di

situazione e le loro dinamiche sociali (dimensione intersoggettiva della competenza).

Quindi la competenza è ciò che ci consente di saperci rapportare a contesti problematici complessi, ovvero

tutti quei casi in cui la semplice applicazione di schemi procedurali non basta. In altre parole, sono

competente quando riesco a utilizzare tutto quello che ho imparato per risolvere situazioni problematiche

che non necessariamente già conosco.

Se questa idea viene assunta con serietà nella scuola, cambia radicalmente il modo di fare progettazione

didattica e di valutare.

Cambia il modo di fare progettazione, perché il punto di partenza non sono più gli obiettivi, ma proprio le

competenze che voglio che gli studenti sviluppino in uscita da una certa classe. Su queste competenze

occorre concentrarsi, individuandone le dimensioni, traducendole in traguardi formativi, trovando gli

indicatori che devo poter osservare se voglio dire che quei traguardi sono stati raggiunti. E cambia il modo

di fare valutazione. Perché valutare le competenze implica di concentrarsi sui processi, sui meccanismi di

azione e di decisione: le prove tradizionali non sono sufficienti, occorre immaginarne altre che

appartengono a quella che viene definita “Nuova Valutazione”. Una valutazione di performance, che

“fotografa” le competenze al lavoro, è basata sull’osservazione sistematica ed anche occasionale a secondo

delle situazioni che si dovessero presentare e servendosi di rubriche a tal uopo scelte prodotte.

Lo scenario culturale e pedagogico

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La certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione si lega strettamente alle

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, emanate con DM

16-11-2012, n. 254. Tale certificazione non costituisce, sottolineando le pratiche che occorre prevedere, un

mero adempimento burocratico, ma va colta come occasione e per quanto ripensare l’intera prassi

didattica e valutativa al fine di spostare sempre di più l’attenzione sulla maturazione di competenze efficaci

che possano sostenere l’alunno nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta.

È dunque importante collocare l’operazione nel quadro della proposta culturale e pedagogica che emerge

dalle Indicazioni stesse, di cui si presuppone una conoscenza approfondita, non solo per le parti disciplinari

che interessano di più ciascun docente, ma anche per la parte generale che contiene il quadro teorico in cui

il processo di insegnamento/apprendimento si inserisce.

In tale prospettiva si richiama anzitutto ciò che le Indicazioni affermano in modo specifico in materia di

certificazione delle competenze. La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste

nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la

partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.

Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali

progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare

attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze,

abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente

propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.

Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la

loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i

modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la

padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la

scuola del secondo ciclo1.

Per assicurare un percorso coerente e condiviso, nel rispetto dell’autonomia delle singole istituzioni

scolastiche e della libertà e responsabilità professionale dei docenti, è indispensabile tenere presente

l’intera proposta teorica delle Indicazioni.

Nelle pagine iniziali del testo si trovano alcune considerazioni importanti per contestualizzare l’azione

educativa della scuola e dei docenti nel quadro dell’attuale scenario culturale di complessità e pluralità, che

impone di essere consapevoli che «oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di

formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è

bisogno dei contesti scolastici».

Ciò nonostante, la scuola continua ad essere «investita da una domanda che comprende, insieme,

l’apprendimento e “il saper stare al mondo”. Di conseguenza, «le trasmissioni standardizzate e normative

delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi non sono più adeguate».

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In uno scenario così complesso e variegato la scuola può trovare un riferimento unitario nella solida

formazione della persona che apprende, sicché «lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i

suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i

docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per

persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti

di significato».

Acquista così un ruolo decisivo la prospettiva di un nuovo umanesimo verso il quale l’intera umanità, in una

dimensione globalizzata, sembra essere avviata. Gli insegnanti sono invitati a superare barriere disciplinari o

settoriali e ad aprirsi con curiosità e fiducia alle suggestioni e agli stimoli della cultura contemporanea,

imparando – essi per primi a lavorare insieme, a collaborare per configurare una comunità professionale

unita nel suo difficile compito,quello di raggiungere le finalità formative, gli obbiettivi, i traguardi e le

competenze conseguite dagli alunni..

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA

Orientamenti generali

Gli orientamenti generali che l’Istituto Comprensivo si propone di attuare sono:

favorire lo sviluppo e l’affermazione della personalità secondo le caratteristiche individuali;

sviluppare le potenzialità e le capacità dell’alunno perché possa fare, progettare e prendere

decisioni;

educare al senso di responsabilità, alla convivenza democratica e all’impegno civile.

Finalità istituzionali

la scuola si impegna ad assicurare:

un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio didattico di

qualità;

iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la

prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica;

la salubrità e la sicurezza degli ambienti.

E si propone di:

agevolare l’attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli

alunni;

porsi come servizio pubblico gratuito, favorendo la scolarizzazione di tutti gli utenti;

organizzare il lavoro scolastico attraverso i criteri della programmazione educativa e

didattica personalizzata, anche utilizzando nuovi strumenti valutativi per attuare iniziative di

integrazione e di sostegno;

mettere a disposizione adeguate strutture per un servizio scolastico finalizzato alla

promozione umana e culturale di tutti gli alunni;

promuovere la formazione e l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività futura;

promuovere l’istruzione lungo tutto l’arco della vita.

Finalità educative

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Promuovere il successo formativo, garantendo pari opportunità educative e prevenendo

fenomeni di dispersione scolastica

Favorire un percorso formativo unitario, dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di

primo grado, nella prospettiva del processo in atto di innovazione scolastica

Educare ai fondamentali valori etici

Favorire il processo di crescita e rendere efficace l’azione formativa in un clima di rispetto e

collaborazione con le famiglie e il territorio

Personalizzare i percorsi d’apprendimento nel rispetto dell’unità della persona

Arricchire l’offerta formativa dell’Istituto per quanto riguarda le attività opzionali facoltative

Agevolare l’inserimento di alunni stranieri – extracomunitari con progetti di

recupero/sviluppo, in accordo anche con enti presenti sul territorio

Promuovere un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili con progetti

specifici

Migliorare la qualità del servizio scolastico, in un clima di rispetto, collaborazione e

benessere

Sensibilizzare ad una visione europea e mondiale della cultura

Individuare forme diverse di monitoraggio e autovalutazione interne

Riflettere sulle varie tipologie di disagio per trovare forme di fronteggiamento e avviare

processi di inclusione.

Finalità etico morali o di relazione

Acquisizione di comportamenti civilmente e socialmente responsabili nel rispetto della realtà

umana e ambientale. Tale acquisizione si articola in:

a) conoscenza e rispetto delle regole fondamentali della vita associata e della vita democratica;

b) capacità di stabilire rapporti interpersonali improntati alla tolleranza, alla collaborazione e

all’amicizia e alla partecipazione corretta alle attività e ai momenti della vita scolastica:

saper dialogare

saper esprimere la propria opinione

saper lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro

saper accettare i ragazzi che esprimono opinioni diverse dalla propria

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saper riconoscere eventuali errori

saper accettare tutti nella loro diversità

saper giudicare senza pregiudizi

saper accettare le norme della comunità scolastica e civile;

c) prendere coscienza di sé e della realtà circostante;

d) capacità di prendere in considerazione l’espressione altrui (orale, scritta, gestuale,…) e di

confrontarsi con essa.

Finalità logico formative

a) Acquisizione di un abito mentale di tipo scientifico, dell’abitudine ad impostare ricerche

secondo l’iter del metodo scientifico:

essere capace di osservare fatti e fenomeni

essere capaci di definire e di operare per problemi

essere capace di analizzare un fatto o un fenomeno complesso

essere capace di porre in relazione i dati e di confrontare fatti e fenomeni uguali, affini e diversi

essere capaci di formulare ipotesi e di verificarne la validità

essere capace di criticare il proprio operato

essere capace di comunicare i risultati con un linguaggio specifico ed appropriato.

b) Acquisizione dell’abitudine a saper osservare fenomeni complessi, concreti ed astratti, al fine di

coglierne le strutture portanti ed organizzative;

c) Acquisizione della capacità di cogliere la struttura delle cose e di saperla utilizzare in contesti

uguali, affini e diversi.

Finalità cognitive ed espressive

a) Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alle varie discipline:

conoscenza e comprensione della struttura e dei settori di applicazione di ciascuna disciplina;

conoscenza e comprensione dei paradigmi di contenuto che sono alla base del sapere di ciascuna disciplina.

b) Conoscere e comprendere lo specifico dei linguaggi verbali e non verbali e saperli utilizzare:

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produzione di comunicazioni, utilizzandolo specifico linguaggio del codice scelto;

traslazione di una comunicazione da un codice all’altro;

capacità di espressione attraverso codici e registri linguistici differenti.

EDUCAZIONE AI VALORI

Obiettivi educativi trasversali.

Nella Scuola primaria si possono sviluppare alcune abilità cognitive generali: ́

i concetti e le relazioni spazio – temporali ́

alcune categorie logiche di base (principio di non contraddizione, logica delle classi, relazioni

di ordine

l’uso dei concetti di misura e di ordine di grandezza ́

la capacità di cogliere regolarità nei fenomeni ́

le categorie di ipotesi e causalita ́

la capacità di riferire ordinatamente, oralmente e per iscritto, eventi, osservazioni,

esperienze

Nella Scuola secondaria si possono aggiungere altri obiettivi cognitivi trasversali, di livello più alto,

quali:

la capacità di generalizzare, sintetizzare, astrarre ́

il controllo della testualità orale e scritta

la capacità di argomentare e dimostraré

l’utilizzo del procedimento ipotetico – deduttivo ́

la distinzione fra dati e teorie, generalizzazioni, interpretazioni ́

la capacità di elaborare dati e selezionarli secondo criteri di pertinenza ́la comprensione e

l’uso di modelli

la consapevolezza della storicità di conoscenze e teorié

la consapevolezza della complessità del reale.

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NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA.

IL SE’ E L’ALTRO.

IL CORPO IN MOVIMENTO.

IMMAGINI, SUONI E COLORI.

I DISCORSI E LE PAROLE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

LL’’IIssttiittuuttoo iinntteennddee ssvviilluuppppaarree iiddeennttiittàà,, aauuttoonnoommiiaa,,

ccoommppeetteennzzee ddeeggllii aalluunnnnii aattttrraavveerrssoo::

Scuola dell’Infanzia

1. Sviluppare in modo integrale ed armonico la personalità del bambino nei suoi aspetti cognitivi, linguistici, motori, sonori ed emotivi

2. Costruire l’identità individuale e sociale 3. Sviluppare le autonomie personali e sociali unitamente alla disponibilità ad interagire

in contesti diversi

4. Sviluppare il senso di cittadinanza attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero e il riconoscimento del punto di vista dell’altro.

Competenze promosse nel bambino

Sperimentare con efficacia le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche,

intellettive e relazionali.

Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado

1. Imparare a conoscere se stesso per sviluppare senso di autonomia, sicurezza e consapevolezza

2. Sviluppare gli apprendimenti di base come primo esercizio del diritto di cittadinanza 3. Sostenere lo sviluppo integrato delle dimensioni cognitive, linguistiche, emotive e sociali

del bambino 4. Sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati 5. Sviluppare comportamenti adeguati al rispetto, alla salvaguardia e al miglioramento

dell’ambiente 6. Accedere alle discipline attraverso un percorso di graduale passaggio dal pre-disciplinare al

disciplinare.

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7. Imparare a conoscere se stesso per sviluppare senso di autonomia, sicurezza e

consapevolezza

8. Sviluppare gli apprendimenti di base come primo esercizio del diritto di cittadinanza

9. Sostenere lo sviluppo integrato delle dimensioni cognitive, linguistiche, emotive e sociali

del bambino

10. Sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati

11. Sviluppare comportamenti adeguati al rispetto, alla salvaguardia e al miglioramento

dell’ambiente

12. Accedere alle discipline attraverso un percorso di graduale passaggio dal pre-disciplinare al

disciplinare.

Competenze promosse nel bambino

Saper esprimere e comunicare in modo chiaro e corretto le proprie idee nei diversi

contesti e dimensioni relazionali utilizzando gli alfabeti di base.

Competenze promosse nel ragazzo

Saper utilizzare con efficacia in contesti variegati codici diversi per esprimersi e

comunicare in modo autonomo e propositivo.

LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA

La progettazione educativo-didattica risponde a criteri di uniformità, sia pure rapportata

alla fisionomia di ciascuna classe dei tre ordini di scuola, e viene elaborata tenendo conto

delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali, dei bisogni e delle opportunità del

territorio in cui si opera ma anche delle risorse effettivamente disponibili, a partire dalle

Indicazioni Nazionali per il curricolo.

Il documento esplicita le varie fasi del processo educativo nell’ottica della formazione

globale della persona ed è formulato secondo la seguente scansione:

1) Rilevamento situazione iniziale

Viene effettuato, mediante contatti preliminari con i docenti dell’ordine di scuola precedente,

per mezzo di prove di ingresso e osservazione sistematica dei comportamenti. La legge n.

53/2003 stabilisce che la scuola dell’infanzia realizzi la continuità con la scuola primaria, che la

scuola primaria si raccordi con la scuola dell’infanzia e con quella secondaria di primo grado e,

quest’ultima, si colleghi con la scuola secondaria di secondo grado. La continuità implica un

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costante flusso di informazioni su alunne e alunni tra scuole e famiglie, un coordinamento

didattico tra gli insegnanti, azioni di orientamento sul percorso scolastico successivo degli

studenti, in grado di indirizzarne le scelte in ordine agli itinerari formativi da seguire.

2) Progettazione degli interventi educativi e didattici

Individualizzati sulla base di quanto emerso nella rilevazione iniziale e definiti attraverso

indicatori e descrittori di valutazione.

3) Obiettivi educativi

Nel primo ciclo di istruzione esiste una stretta connessione tra obiettivi educativi e obiettivi

didattici poiché, nell'adempiere al suo compito specifico, la scuola deve realizzare concretamente il

rapporto tra istruzione ed educazione. In tale ambiente educativo e di apprendimento, rivestono

rilevante valore formativo le discipline in quanto funzionali ai processi di formazione e, pertanto, gli

obiettivi formativi possono essere così identificati:

acquisire autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte, di prendere

iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare.

La programmazione educativa persegue gli obiettivi del:

saper essere, inteso come insieme di atteggiamenti derivanti dall’interiorizzazione dei “valori”

appresi;

sapere, insieme delle conoscenze apprese nei diversi campi di esperienza, ambiti, discipline;

saper fare, insieme di abilità, capacità di utilizzare concretamente le nozioni apprese.

LA PROGRAMMAZIONE A CLASSI PARALLELE

Il Piano annuale delle attività prevede alcuni incontri fra i docenti delle classi parallele

dell’Istituto, sia per classe , che per area disciplinare, allo scopo di:

Rivedere, ad inizio d’anno, le programmazioni di classe per apportare

in caso di necessità eventuali adeguamenti

Verificare il percorso didattico in itinere confrontando i risultati

ottenuti dagli alunni per evidenziare punti di forza e criticità della programmazione

Predisporre le prove intermedie da somministrare agli alunni alla fine del primo

Quadrimestre.

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LA VALUTAZIONE

I docenti verificano periodicamente l’efficacia della loro azione didattica ed il livello di

raggiungimento, da parte degli alunni, sia degli obiettivi trasversali che di quelli disciplinari.

Le prestazioni individuali degli alunni vengono verificate e valutate principalmente in tre momenti:

1) valutazione iniziale:

viene fatta all’inizio dell’anno scolastico per stabilire la situazione di partenza di ciascun alunno e

della classe ed è di fondamentale importanza per stendere una programmazione mirata che tenga

conto dei bisogni formativi degli alunni.

2) valutazione formativa:

viene fatta durante tutto il corso dell’anno scolastico per monitorare i progressi dei singoli alunni e

calibrare in modo più efficace gli interventi formativi.

Attraverso la valutazione formativa i docenti devono infondere negli alunni fiducia nelle proprie

possibilità e nella propria riuscita scolastica.

3) valutazione finale:

viene formulata collegialmente dal team docente o dal Consiglio di classe e riportata nella scheda di

valutazione al termine di ciascuno dei due quadrimestri e tiene conto di:

- competenza dell’alunno

- progressi compiuti rispetto alla situazione iniziale

- impegno nell’apprendimento.

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STANDARD DI ACCETTABILITA’ DELLE VARIE DISCIPLINE

ITALIANO

Comprensione della lingua coglie il significato globale di un testo

Produzione della lingua • costruisce testi sufficientemente corretti.

Conoscenza della grammatica • coglie le regolarità e le irregolarità della lingua.

Conoscenza dei contenuti • sistema le informazioni e organizza le conoscenze in modo coerente

STORIA

Conoscenza eventi storici conosce i più importanti eventi storici e li

attribuisce alle diverse epoche.

Capacitàdi stabilire le • Opera semplici confronti.

relazioni

Comprensione dei fondamenti • è capace di individuare le condizioni fondamentali

e delle istituzioni della vita di vita di un popolo.

sociale civile e politica

Comprensione e uso dei • Usa i termini specifici più noti del linguaggio

linguaggi specifici disciplinare.

GEOGRAFIA

Conoscenza dell'ambiente conosce gli elementi fondamentali di un ambiente fisico e antropico.

Uso degli strumenti propri • sa adoperare gli strumenti più semplici (carte, tabelle, grafici).

Comprensione delle relazioni • Opera semplici confronti e stabilisce rapporti Comprensione e uso dei • comprende e usa la terminologia e gli strumenti linguaggi specifici essenziali.

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LINGUE STRANIERE

Comprensione della lingua coglie il significato globale di un testo Produzione della lingua • produce brevi testi e messaggi corretti Conoscenza delle strutture • Riconosce ed usa semplici strutture linguistiche Conoscenza cultura e civiltà • conosce aspetti essenziali della cultura e civiltà

MATEMATICA

Conoscenza elementi specifici conosce gli elementi di base e li utilizza in situazioni note.

Osservazione di fatti • osserva i fatti e applica sufficientemente i procedimenti di misura e di calcolo

Formulazione di ipotesi e • formula ipotesi di risoluzione di semplici soluzione di problemi problemi. Comprensione e uso dei • conosce e usa accettabilmente il linguaggio linguaggi specifici simbolico

SCIENZE

Conoscenza degli elementi conosce gli elementi base e li utilizza in situazioni note

Osservazione di fatti • organizza i dati raccolti e li generalizza . Ricerca di soluzioni • Formula ipotesi di risoluzione di situazioni

semplici. Linguaggi specifici • Conosce e riferisce gli argomentiin modo

sostanzialmente corretto utilizzando un linguaggio essenziale.

TECNOLOGIA

Osservazione e analisi inquadra correttamente i problemi generali Rappresentazione • rappresenta graficamente sia le figure piane e

solide con il supporto di strumenti tecnologici Conoscenze tecniche e • conosce i contenuti essenziali e li applica tecnologiche correttamente Linguaggi specifici • comprende e usa la terminologia e gli strumenti

specifici Progettazione - Realizzazione • Costruzione e sviluppo di figure solide riferiti ad

oggetti di uso comune

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ARTE E IMMAGINE

Capacità di vedere-osservare legge i linguaggi visivi e comunica con essi Conoscenza e uso delle • conosce e usa le varie tecniche espressive tecniche Produzione e rielaborazione • produce messaggi visivi Lettura di documenti • legge genericamente un'opera artistica nota

MUSICA

Conoscenza e uso del conosce gli elementi fondamentali del linguaggio linguaggi musicale. specifici

Espressione vocale e uso • Esegue correttamente una melodia con la voce Di mezzi strumentali e/o con lo strumento (flauto, diamonica, chitarra

ecc.)

Capacità di ascolto e • Riconosce i timbri strumentali e comprende il comprensione dei fenomeni messaggio musicale. sonori e dei messaggi musicali

Rielaborazione personale di • Produce personali sequenze ritmiche e melodiche materiali sonori sulla base di una cellula musicale data.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Potenziamento e consolidamento coordina autonomamente gli schemi motori di base

Potenziamento fisiologico • controlla forza, mobilità, velocità e resistenza Conoscenza degli obiettivi • conosce gli obiettivi basilari dell'attività

motoria Conoscenza delle regole • partecipa alle attività rispettando le regole

RELIGIONE

Dio e L’uomo Riconosce la Rivelazione divina come incontro tra Dio e l’uomo. Conosce i contenuti essenziali della religione cattolica.

La Bibbia e le altre fonti • Sa adoperare la Bibbia come documento storico culturale che è accolto dai cristiani come parola di Dio.

Il linguaggio religioso • Comprende ed usa il linguaggio simbolico religioso.

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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE L’Istituto Comprensivo promuove, durante l'anno scolastico:

● Assemblee di sezione, di classe e interclasse.

• Colloqui con le famiglie (settimanali per la Scuola Secondaria di I grado, su appuntamento per la

scuola dell’infanzia e primaria e quadrimestrali per tutti gli ordini scolastici)

● Consigli d'Intersezione, di Interclasse e Consigli di classe con i rappresentanti eletti dai genitori.

● Partecipazione dei genitori sui risultati di pro-getti attuati nel Piano Offerta Formativa.

● Mostre delle esperienze educative e rappresentazioni eseguite dagli alunni dei tre ordini di

scuola.

I genitori, all’interno dei Consigli d’Intersezione, di Interclasse e Consigli di classe, fanno proposte

organizzative e didattiche.

Oltre agli incontri istituzionali ci sono momenti di collabora-zione con le famiglie: quando alcuni

genitori entrano come “esperti” in attività didattiche e laboratoriali o quando fan-no parte di

comitati organizzativi per manifestazioni ed iniziative varie (festa di fine anno, uscite, ecc.), banca

dati d’Istituto, quando inoltre le famiglie partecipano con un contributo economico alla

realizzazione di alcuni progetti.

La presenza delle famiglie, le loro aspettative e la loro collaborazione sono sentiti determinanti

per la realizzazione di un’azione educativa interessata alla crescita di ogni alunno.

Nel periodo delle iscrizioni, circa un anno prima della reale frequenza, per i genitori sono previsti

incontri e visite dell’Istituto, affinché possano conoscere le indicazioni generali relative alle scelte

educative, alle proposte didattiche, alle modalità organizzative della scuola e ai criteri di

formazione delle classi e vedere come tutto ciò si coniuga nella prassi educativo-didattica di ogni

giorno.

Essi possono, inoltre, richiedere copia del POF. e sono chiamati a sottoscrivere con il D.S. il Patto di

Corresponsabilità.

Per comunicare con i genitori, oltre alle convocazioni ufficiali previste, viene utilizzato il diario

dell’alunno in modo tale da consentire il puntuale controllo di ciò che avviene in ambito scolastico.

Oltre ai colloqui individuali su appuntamento, vengono offerti ulteriori momenti di incontro nel

corso dell’anno, nei vari organi di scuola, ai quali sono invitati a partecipare le famiglie.

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Inoltre, il sito web dell’Istituto (www.icbalestrate.eu), costantemente aggiornato, risponde

all’ottica di favorire la comunicazione con le famiglie e con le altre istituzioni ed agenzie che

operano nel territorio e con la scuola.

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PERCORSI FORMATIVI E PROGETTI EDUCATIVI 1) L’ACCOGLIENZA L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime nei

tre ordini di scuola. Viene attivato affinché l’alunno si senta a proprio agio e viva il passaggio senza

difficoltà riuscendo a relazionarsi con gli altri nel modo che gli è più congeniale. Ciò lo condurrà a

realizzare il proprio percorso formativo in modo sereno e senza traumi. La scuola si deve

presentare come una esperienza da “ vivere insieme” più che da “ temere” e a tal proposito con il

supporto dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Balestrate si vuole rendere più divertente tale

momento con una iniziativa animata da clown, palloncini e animazione (giorno 16-09-2014 per la

Scuola Primaria e giorno 19-09-2014 per la Scuola dell’Infanzia) . Per i docenti costituisce un

momento di osservazione dei comportamenti e delle abilità utile per integrare le informazioni

raccolte attraverso i colloqui con i genitori, con gli insegnanti di Scuola Infanzia e Scuola Primaria e

i test d’ingresso.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Obiettivi formativi

-Favorire il sereno distacco dalla famiglia.

-Avviare un proficuo inserimento nel nuovo ambiente scolastico. -

Incoraggiare rapporti positivi con i coetanei.

-Favorire la partecipazione alle attività comuni. -

Realizzare un clima sereno e rassicurante. -

Facilitare l’acquisizione dell’autonomia fisica.

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SCUOLA PRIMARIA

Obiettivi formativi

-Realizzare un clima scolastico effettivamente positivo, accogliente-stimolante. -Far

conoscere-comprendere e vivere con agio il nuovo contesto.

-Promuovere l’inserimento dei bambini affinché si sentano parte di un gruppo che vive

quotidianamente esperienze comuni.

-Favorire un approccio piacevole e sereno al nuovo ambiente scolastico conoscendo le persone e i

loro ruoli, gli spazi e le loro funzioni.

-Adottare strategie finalizzate ad avviare in modo positivo il nuovo percorso scolastico.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi formativi

- Imparare a star bene con sé e con gli altri.

- Sentirsi parte di un gruppo affiatato.

- Accrescere la stima di sé e degli altri.

- Prendere coscienza delle proprie emozioni , sentimenti e reazioni personali.

- Condividere con altri le emozioni.

- Potenziare abilità di base quali:

saper ascoltare/saper parlare/saper scrivere/saper osservare/saper descrivere.

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2) LA CONTINUITÀ

La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini

e gradi dell’istruzione al fine di proporre un armonico sviluppo della personalità dei discenti. I

docenti della Commissione Continuità, pertanto, propongono incontri periodici per coordinare

singole attività relative a ciascuno dei progetti programmati. La finalità educativa della continuità è

la promozione dello sviluppo della personalità dell’alunno nel rispetto delle diversità individuali,

sociali e culturali e nella specificità dell’azione di ciascuna scuola. Per quanto riguarda la finalità

didattica si realizza, nel rispetto delle finalità del curricolo scolastico, la continuità dell’azione

didattico-educativa per prevenire le difficoltà e i disagi fra i diversi livelli della scuola dell’obbligo. Il

gruppo di lavoro per la continuità ha elaborato un programma di pre-accoglienza e accoglienza,

attraverso attività ludiche finalizzate alla socializzazione, all’integrazione e allo sviluppo dello

spirito collaborativo.

ATTIVITÀ

• Formazione Classi I (primaria e secondaria di 1° grado)

• Partecipazione degli alunni della classe 5° della scuola primaria alle lezioni della scuola

secondaria di primo grado.

• Visita dei bambini della scuola dell’infanzia alle classi della scuola primaria

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L’ORIENTAMENTO

La direttiva 487 del 06 agosto‘97 stabilisce che l’orientamento è parte integrante dei curricoli di

studio a partire dalla scuola dell’infanzia e prescrive che ogni Istituzione

Scolastica programmi attività ed iniziative che coinvolgano i docenti sui temi dell’orientamento,

che prevedano la raccolta e la diffusione dei dati e delle informazioni alle famiglie.

In linea con questa direttiva il nostro Istituto propone un percorso di orientamento, rivolto agli

alunni delle classi terze delle scuole secondarie di 1° grado di Balestrate e Trappeto, per la scelta

del corso di studi da intraprendere dopo la scuola dell’obbligo. Le attività mirano a formare e a

potenziare le capacità degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti

culturali e socio-economici e le offerte formative affinché possano essere i protagonisti di un

personale progetto di vita.

La scelta di un adeguato corso di studi da intraprendere dopo la scuola media inferiore è, infatti,

un problema molto più complesso di quanto possa apparire a prima vista, perché in essa entrano

in gioco vari fattori sia di tipo personale (le risorse, le aspettative, gli interessi, i valori) che sociale,

vale a dire le appartenenze socio-familiari, i messaggi dei mass-media, il legame delle relazioni

amicali, ecc.

I soggetti che intervengono nella vita del giovane in qualità di orientatori sono innumerevoli:

prima di tutto la famiglia e la scuola. Quest’ultima è chiamata a garantire, lungo il percorso

scolastico dello studente, un orientamento continuo per preparare il ragazzo a prendere decisioni

autonome e responsabili. In tale prospettiva, è consuetudine che nel nostro Istituto si svolgano,

prima della data di scadenza fissata per le iscrizioni alle scuole superiori, varie attività di

orientamento sulla base delle quali si auspica che i discenti possano giungere alla effettuazione di

una scelta condivisa con i familiari e i docenti, ben ponderata e quanto più consona possibile alle

loro attitudini e capacità e tale da costituire un valido punto di partenza per la costruzione di un

solido progetto di vita.

Pertanto, al fine di accompagnare e sostenere i ragazzi nella loro crescita individuale e nel delicato

passaggio da un percorso scolastico ad un altro, il percorso orientamento si pone i seguenti:

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OBIETTIVI EDUCATIVI

• Favorire una scelta consapevole dell’indirizzo della scuola media superiore.

• Far acquisire ai ragazzi una conoscenza più approfondita di se stessi.

• Riorientare gli studenti scarsamente motivati o a rischio di abbandono.

• Verificare se le scelte sono corrispondenti alle esigenze degli studenti ed aiutarli

eventualmente a cambiare indirizzo.

• Sostenere i ragazzi in questa fase delicata di passaggio da un percorso

scolastico/formativo ad un altro.

• Aiutare i ragazzi ad acquisire un’adeguata consapevolezza del ruolo dell’istruzione nel

progetto della propria vita.

Il conseguimento di tali obiettivi prevede le seguenti:

MODALITÀ ORGANIZZATIVE

• Preparazione di materiale informativo ( schede autoprodotte – presentazioni in

powerpoint) al fine di illustrare i possibili percorsi formativi dopo la conclusione del ciclo

delle scuola dell’obbligo.

• Somministrazione di test e questionari per la valutazione degli interessi degli alunni.

• Lettura di brani relativi alla tematica di “Educarsi alla scelta”.

• Incontri con gruppi di alunni o classi delle Scuole superiori (o al contrario far partecipare i

nostri alunni presso le loro scuole) con lo scopo di far conoscere meglio le attività e i

curricoli che si svolgono nei vari indirizzi.

• Incontri con ex alunni del nostro Istituto per intervistarli circa la loro esperienza nella

scuole secondarie da loro frequentate.

• Organizzazione di alcune “Giornate dell’Orientamento” come momento circoscritto e ben

definito di incontro con i rappresentanti dei vari indirizzi di scuole secondarie del territorio.

• Fornitura su richiesta dello studente di materiali informativi.

• Organizzazione di incontri di tipo orientativo con le famiglie.

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• Organizzazione di incontri con operatori economici del territorio. • Realizzazione di un dossier personale che accompagni l’alunno durante il percorso di

orientamento. • Consultazione on line dei siti delle scuole secondarie.

A completamento del percorso si auspica che gli alunni conseguano i seguenti: RISULTATI

• perfezionino la conoscenza di sé

• riflettano sui propri punti di forza e debolezza

• usino strategie per fronteggiare le difficoltà

PER • costruire una scelta consapevole.

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4) INTEGRAZIONE E ORIENTAMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E/O SVANTAGGIATI

Il nostro Istituto, in coerenza con quanto previsto:

- dalla Legge-Quadro 104 del 5/02/92 che garantisce il diritto all’educazione e

all’istruzione della persona disabile all’interno della scuola,

- dalla Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012 che detta gli strumenti d’intervento per

alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) e per l’organizzazione territoriale per l’inclusione

scolastica, ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile e/o

svantaggiata (B.E.S.) nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella

socializzazione.

L’Istituto progetta percorsi educativo-didattici che, muovendo dal bagaglio di conoscenze ed

esperienze degli allievi, permettano di sviluppare l’autonomia personale e di acquisire

competenze.

Delinea ,inoltre, le strategie inclusive al fine di realizzare appieno il diritto alla formazione

educativa e culturale per tutti gli alunni in difficoltà.

L’istituto adotta una personalizzazione della didattica ed eventualmente misure

compensative o dispensative, e elabora una progettazione didattico-educativa di tipo

collegiale, corresponsabile e partecipata che individua le strategie di intervento più idonee.

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BES – Bisogni Educativi Speciali

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni. Nei settori che seguono sono stati raccolti materiali e documentazioni, sia prodotti dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale sia da Enti esterni, che possono fornire alle istituzioni scolastiche e alle famiglie un supporto alla conoscenza dei vari problemi raccolti sotto l’acronimo BES e all’attuazione di interventi didattici maggiormente mirati ed efficaci.

Vengono offerti tre possibili percorsi:

- A (curricolare) in cui viene svolta attività comune al percorso della classe (eventuali tempi più

lunghi e/o prove equipollenti) finalizzato al conseguimento del diploma.

- B (differenziato) in cui vengono perseguiti obiettivi individualizzati e contenuti riferiti alle

potenzialità ed agli interessi dell’alunno, con conseguente attestato di frequenza

(Certificato di Crediti Formativi), utile per un ulteriore percorso Formativo Territoriale o presso

la Formazione Professionale.

- C (differenziato) integrazione scolastica.

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Finalità:

• Favorire l’inserimento, l’integrazione scolastica degli studenti portatori di handicap, o con

bisogni educativi speciali (BES) collaborando con enti esterni. Obiettivi:

• Sviluppo di rapporti e relazioni all’interno e fuori della classe con gli altri allievi, con i

docenti e con la comunità scolastica nel suo insieme; • Mantenimento e/o miglioramento dei livelli di scolarità raggiunti; • Acquisizioni di conoscenze e/o abilità pratiche, attraverso l’uso di strumenti di laboratorio,

che permettano l’inserimento in realtà professionali Attività:

• Realizzazione dei Percorsi Educativi Individualizzati del Piano annuale per l’inclusività

(P.A.I.). Si prevede, inoltre, l’organizzazione di attività didattiche in laboratori specifici che vengono programmati all’inizio di ogni anno scolastico.

Metodi e strategie:

• Contatti con docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado: progetto di

continuità educativa. • Contatti con le famiglie, gli enti locali, gli operatori socio-sanitari, le Cooperative, gli Uffici

Scolastici provinciali e regionali. • Pianificazione, percorsi e identificazione dell’iter formativo più rispondente alla situazione

reale dell’alunno diversamente abile. e/o svantaggiato Risorse Interne:

• Docente referente • Docenti di sostegno • Equipe pedagogica • Gruppo H (formato dai docenti di sostegno dell’Istituto) • Gruppo GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) 54 • • Personale ATA • Struttura scolastica: aule dedicate ad attività individualizzate e/o di gruppo, ascensore. • Laboratori di informatica, palestre, aula video, teatro, spazio all’aperto per attività motoria. • Ausili specifici

Esterne: Equipe psico-pedagogica dell’A.S.L. di appartenenza, genitori, Assistente sociale ecc. .

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Competenze e requisiti del referente:

• Titolo di specializzazione • Esperienze nella progettazione e nella gestione di percorsi didattici relativi all’handicap e/o

agli alunni svantaggiati Tempi:

• intero anno scolastico. Verifica:

Redazione, da parte del consiglio di classe, del progetto educativo ; Relazione finale dei docenti referenti sull’attività svolta durante l’anno; Riunioni del G.L.I.S. (Equipe psico-pedagogica ASL Partinico, genitori, docente coordinatore

dell’èquipe pedagogica, docente di sostegno) Incontri tra i docenti di sostegno dell’Istituto.

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5) ATTIVITÀ SPORTIVE

L'attività sportiva rappresenta uno dei mezzi più efficaci per la formazione globale della

personalità degli allievi; essa, in tutte le sue manifestazioni (gioco - sport, attività pre-

sportiva, attività sportiva, sport per tutti), favorisce e sviluppa processi di socializzazione,

valutazione e autovalutazione .

Le ore settimanali di attività sportiva non possono essere superiore a sei.

A queste è possibile aggiungerne non più di sei ore complessive per attività fuori la scuola ( fase

distrettuale, provinciale e regionali).

Complessivamente le ore per l’anno scolastico 2014/2015 saranno circa centoventi. Gli Impianti da

utilizzare durante l’anno scolastico 2014/2015 saranno:

• la palestra scolastica di Trappeto ( via fiume);

• il campo polivalente all’interno della scuola di Trappeto;

• il campo sportivo di Trappeto;

• l’impianto polivalente di Balestrate ( via dei giardini);

• il campetto polivalente Scuola Primaria “ Aldo Moro” di Balestrate;

GLI ATTREZZI CHE VERRANNO UTILIZZATI NEL CORSO DELL’ANNO SONO:

impianto di amplificazione

registratori

palle mediche

materassini

bacchette, bastoni, appoggi Baumann

palle e palloni ( pallacanestro e pallavolo)

racchette di badminton e volani;

tamburelli e palline;

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INDICAZIONI TECNICHE L'attività pomeridiana è rivolta alle alunne e agli alunni di tutte le classi.

In paesi come Trappeto e Balestrate, questa attività è importante poiché risponde ai bisogni di

formazione psicofisica degli alunni e delle alunne.

L'attività proposta si fonda su questi principi educativi:

• prendere coscienza delle proprie possibilità e dei propri limiti

• affidarsi a sane abitudini igienico - alimentari

• valorizzare se stessi senza sopraffare gli altri

• essere capaci di autocontrollo, di osservare le regole, essere leali

• saper collaborare con tutti i compagni compresi coloro che si trovano in difficoltà Tutti gli

alunni possono partecipare all'attività sportiva pomeridiana, a prescindere dai risultati ottenuti nei

test di valutazione (salto in lungo e triplo da fermi, Abalakov, lancio della palla medica avanti e

dietro, corsa veloce 30 m, peso corporeo, etc.)

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA'

• Preatletica e atletica

• Ginnastica formativa

• Tonificazione e potenziamento muscolare

• Ginnastica aerobica

• Ginnastica a corpo libero

• Stretching

• Rilassamento psicofisico

• Giochi vari ( Badminton, Palla tamburello, Pallavolo, Pallacanestro e Pallamano)

• Ginnastica preventiva e correttiva dei paramorfismi fisici degli alunni.

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

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• Essere coscienti della propria corporeità.

• Potenziare le proprie capacità percettive.

• Consolidamento degli schemi motori di base.

• Armonico sviluppo corporeo

• Sapersi relazionare e saper collaborare

• Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici dei mezzi di comunicazione sociale

• Integrare il linguaggio della comunicazione fisica con altri linguaggi

• Saper comunicare con il linguaggio del corpo: rappresentazione, attraverso i movimenti

naturali, di sensazioni, di sentimenti, di idee.

• Acquisizione della sicurezza di sé attraverso l'attività motoria

COMPATIBILITA' CON L'ETA' DEGLI ALUNNI

• non sovraccaricare l'apparato muscolare e osteo-articolare, soprattutto il rachide

• regolamentare in maniera semplice ed essenziale le attività proposte ponendo sempre

l'alunno in continue situazioni di gioco e divertimento.

ASPETTO MORFO-FUNZIONALE

Nell'età compresa tra gli 11 e i 14 anni si ha un forte incremento dell'altezza e relativo

dimagrimento. L'ossificazione non è ancora completata e si ha crescita notevole delle ossa lunghe

(arti inferiori e superiori) con cartilagini ancora in via di sviluppo. Frequenti le scapole alate e gli

atteggiamenti paramorfici specie scoliotici. L'apparato muscolare non appare ancora adattato al

notevole incremento dello sviluppo scheletrico, ma già tende ad un evidente miglioramento del

trofismo generate. Gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio non hanno una completa

funzionalità potenziale e la gabbia toracica non è ancora completamente sviluppata.

ASPETTO SOCIOLOGICO

Si delinea un certo ragionamento logico nella percezione delle regole sociali anche se deficitario di

solide concretezze critiche. In relazione al gruppo il giovane avverte, come nozione essenziale di

strutturazione e conduzione, il principio dell'uguaglianza. Ha un crescente e chiaro bisogno di

giustizia. E' attratto naturalmente dal gruppo a cui si affeziona e collabora alle esperienze

realizzate in forma aggregativa.

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ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE RIFERITE ALL'ETA' 11-13 ANNI

E' questo un periodo particolarmente critico a livello fisico e psichico. Bisogna utilizzare la

disponibilità partecipativa del giovane per invogliarlo a quelle attività sportive, di gioco e tempo

libero che lo facciano partecipe del gruppo e quindi del contesto sociale. Una attività sportiva ben

programmata è estremamente utile per incidere positivamente sulla psiche e per scaricare quel

naturale surplus energetico tipico di questa delicata età. Evitare le attività a carattere

prevalentemente asimmetrico per non accentuare o far nascere fenomeni paramorfici

caratteristici in questo periodo. Le attività sportive ad impegno simmetrico e multilaterale sono

consigliabili per l'effetto preventivo e correttivo.

DISCIPLINE SPORTIVE

I ragazzi parteciperanno alle varie fasi nelle seguenti manifestazione:

• Corsa Campestre M. e F.( finalisti nelle varie categorie alla fase Prov. 20013/14)

• Atletica in pista M. F: ( finalisti alla fase Provinciale A.S. 2013/2014)

• Badminton ( finalisti alla fase nazionale A.S. 2013/2014)

• Palla tamburello M. e F. (finalisti alla fase Provinciale A.S. 2013/2014)

• Palla canestro M. ( semifinalisti alla fase provinciale A.S. 2013/14)

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6) USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Il nostro Istituto organizza mirate uscite didattiche e visite/viaggi di istruzione che si pongono come occasione di incontro diretto con la realtà circostante e momento di socializzazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

1. Formare pienamente la personalità dell’alunno al di fuori di schemi prefissati

2. Far acquisire all’alunno la capacità di osservazione, di conoscenza e di azione, abituandolo

a porsi in modo critico nei confronti della realtà che lo circonda.

3. Sviluppare la socializzazione, la cooperazione e l’autonomia personale fuori dall’ ambiente

scolastico.

4. Sviluppare atteggiamenti idonei ai luoghi visitati e agli ambienti visitati.

5. Promuovere attività di ricerca e organizzazione delle informazioni.

6. Promuovere la partecipazione di tutti gli alunni alle iniziative proposte.

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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

1. Acquisire una conoscenza diretta degli aspetti culturali, storici, monumentali,

paesaggistici, folkloristici della Sicilia.

2. Consolidare processi di socializzazione anche con alunni di altre scuole.

3. Consolidare l’autonomia personale.

ASPETTI DIDATTICO – ORGANIZZATIVI Prima di ogni escursione, le insegnanti delle classi interessate effettueranno attività didattiche di

preparazione mediante:

lettura e consultazione di opuscoli

conversazioni riguardanti l’ambiente da visitare

uso di schede illustrate

INDICATORI DI QUALITÀ:

Interdisciplinarietà

Integrazione

Animazione

Comunicazione

Partecipazione

Ricerca

Progettazione

Pluralità dei linguaggi

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META/ ITINERARIO

DATA Organizzazione logistica

MEZZO CLASSE n° alunni

n° gen

n° Doc Docente responsabile

1. Azienda Spighe d’Oro – C/da Piano Tresca

2. Azienda “Toia Gaspare”- Balestrate

Aprile/Maggio

Orario antimeridiano

Privato 1^A 14 2 Vermiglio Margherita

Fattoria Didattica Augustali o similare sul territorio.

27/04/15 Una giornata Privato 2^ A/B/C/D

76 6 Palazzolo Tonino

Palermo: Museo Gemellaro

28/04/15 Una giornata Pranzo al sacco

Pullman 3^ A/B/C 52 3 4 Gaglio Caterina

Palermo: Palazzo Normanni-Cappella Palatina/Cattedrale/Chiese corso V. Eman./Palazzo Abatellis-Palazzo Mirto/Palazzo Steri/Piazza Marina. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

22/04/15 Una giornata Pranzo al sacco

Pullman 4^A/B/C 59 3 3 Badaglialacqua Caterina

Siracusa: Isola di Ortigia/Duom

n. 2 giorni Partenza

Mezza pensione: colazione+cena

Pullman 5^ B/C 34 12 6 Vitale Anna Maria

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o/Teatro greco/Anfiteatro Romano/Latomia del Paradiso/Orecchio di Dionisio/grotta dei Cordari/Tempio di Apollo/Castello Maniace/Latomia dei Cappuccini/Castello Eurialo/Museo del papiro/Museo archeologico Paolo Orsi. (CON GUIDA) Pernottamento. Modica: Duomo di San Giorgio, Chiesa di S. Pietro/ Chiesa di Santa Maria/Casa delle Farfalle/Casa Museo Salvatore Quasimodo/Museo del Cioccolato. (SENZA GUIDA)- Pranzo in luogo - Viaggio di ritorno Il costo deve essere

23/o4/15 Arrivo 24/04/15

+ pranzo al ristorante a Modica

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comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

(*) Roma: 1°giorno: Colosseo/Circo di Costantino/Fori Imperiali/Piazza Venezia/Vittoriano/Campidoglio/Piazza del Popolo. Pernottamento; 2° giorno: Piazza S. Pietro/Basilica di S. Pietro/Piazza Navona/Pantheon. Pernottamneto. 3° giorno: Fontana di Trevi/Piazza di Spagna. Nel pomeriggio aeroporto e viaggio di ritorno Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

N° 3 giorni Partenza 20/04/15 Arrivo 22/04/15

Mezza pensione: colazione+cena in albergo (pranzo al sacco tutti i giorni)

Aereo+ Pullman

5^ A 14 4 2 Cottone Maddalena

(**) Trapani: Saline/Museo Pepoli Il costo deve essere comprensivo

27/04/15

Una giornata Pranzo al sacco

Pullman 5^ A 14 4 2 Cottone Maddalena

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di eventuali ingressi a pagamento

Carini: Bioparco Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

04/05/15 Una giornata Pranzo al sacco

Pullman 3^ A/B 30 3 3 Bologna Rosalia

Palermo: Museo Gemellaro/Villa Giulia Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

20/04/15 Una giornata Pranzo al sacco

Pullman 3^ A/B 30 3 3 Bologna Rosalia

Caccamo e Diga Rosamarina

21/04/15 Una giornata Pranzo al sacco

Pullman 1^ B/C/D 56 == 4 Sciascia Gaetano

Palermo: Palazzo Branciforte. (orario scolastico) Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

23/03/15 ore 8:30/13:30 Pullman 2^ D 21 == 2 Leggio Rita

(**) Siracusa- 1°giorno: Teatro greco/Parco archeologico della Neapolis/ Duomo –

3 giorni Dal 16 al 19/04/15

Mezza pensione: colazione+cena in albergo ( si segnala n. 1 alunna celiaca garantire alimentazione

Pullman 2^ A/B/D

37 (1H)

== 4 Leggio Rita

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Pranzo al ristorante –Pernottamento; Noto - 2° giorno: centro storico/cattedrale/Teatro/Palazzo Ducezio/Basilica S. Salvatore/Chiesa S. Chiara – Pranzo al ristorante – Pernottamento; 3° giorno: visita alla città di Noto – Rientro. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

senza glutine)

(*) Napoli-Caserta-Pompei-Ercolano – 1° giorno: arrivo a Napoli trasferimento per Caserta e visita con guida alla Reggia – Pranzo al ristorante – Pernottamento; 2° giorno: visita di Pompei ed Ercolano con guida (area

3 giorni Dal 16 al 19/04/15

Mezza pensione: colazione+cena in albergo ( si segnala n. 1 alunna celiaca garantire alimentazione senza glutine

Aereo+ Pullman

2^A/B/D 37 == 4 Leggio Rita

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archeologica) – Pranzo al ristorante – Pernottamento; 3° giorno: visita al Duomo di Amalfi – trasferimento a Napoli, aeroporto e viaggio di ritorno. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

Palermo: Castello Utveggio-Palazzo Branciforte-Villa Amalfitano-Villa Florio-Niscemi. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

20/04/15 Una giornata Pranzo al ristorante

Pullman 3^ B/C 49 == 2 Leggio Giuseppa Maria

Palermo: Visita al Museo di Arte Moderna (orario scolastico) Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

Marzo 2015

ore 8:30/13:30 Pullman 3^ B/C 49 == 2 Leggio Giuseppa Maria

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Roma - 1° giorno: San Pietro e Basilica/piazza Navona/Piazza di Spagna/Fontana di Trevi/Quirinale/Castel Sant’Angelo/Pantheon – Pranzo al ristorante - Pernottamento; Tivoli - 2° giorno: Villa D’Este/Villa Adriana/Visita al centro storico – Pranzo al ristorante - Pernottamento; Roma- 3°giorno: Musei Vaticani/Cappella Sistina e stanze di Raffaello/visita della città – Pranzo al ristorante – Pernottamento; Roma - 4°giorno: Colosseo/Campidoglio/Foro Romano/Fori Imperiali/Vittoriano –

4 giorni dal 4 al 7/05/15

Mezza pensione: colazione+cena in albergo

Aereo + Pullman

3^ B 18 == 3 Leggio Giuseppa Maria

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Pranzo in area Rock Cafè. Nel pomeriggio aeroporto e viaggio di ritorno. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento

Bosco della Ficuzza - Riserva Naturale Orientata/Real Tenuta della Ficuzza/Centro regionale di recupero della fauna selvatica/Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago.

30/04/15 Una giornata Pranzo al ristorante

Pullman 2^ E/F

35

== 3 Vitale Vincenza

Palermo-Monreale: Cattedrale/Palazzo Reale/San Giovanni degli Eremiti/La Zisa/Duomo di Monreale Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento.

29/04/15 Una giornata Pranzo al sacco

Pullman 1^ E/F 22 == 3 Gambino Michele

Spettacolo Gennaio ore 8:30/13:30 Pullman 1^/2^/3^ 80 == 8 Antonioli

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Cinematografico – Cartone animato in 3D

2015 A e 3^ B Anna Scuola Primaria Trappeto

Teatro Febbraio 2015

ore 8:30/13:30 Pullman 4^ A/B 28 == 2 Cottone Francesca Scuola Primaria Trappeto

Spettacolo cinematografico - Film

Febbraio 2015

ore 8:30/13:30 Pullman 3^ B/C 49 == 2 Leggio Giuseppa Maria Scuola Sec. I grado Balestrate

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PROGETTI INTEGRATI E PROGETTI INTERNI

Progetto Scuola Classe e sezione Docenti

“Progetto accoglienza Istituto Comprensivo

alunni” di Balestrate

“Progetto puliamo il Scuola Primaria di Classi quinte sezione Vitale E. S.

Balestrate A-B Vermiglio M.

mondo 2013” Patti C.

“Progetto festa dei Scuola Primaria di

nonni” Balestrate

“Attività fisica, Scuola secondaria di Bologna F. motoriale, sportiva nella primo grado di Campo G.

Scuola Secondaria di Trappeto e Balestrate Lo Vasco M.

primo grado”

Progetto legalità Istituto Comprensivo

(Famiglia Bommarito) di Balestrate

“Progetto D. Dolci” Scuola Primaria e Scuola Secondaria di secondaria di primo primo grado di grado di Trappeto Trappeto: -classe prima sezione E -classe terza sezione E

Scuola Primaria di Trappeto: -classe quinta sezione A

Progetto “A scuola di Scuola Primaria di Plesso “P.pe di Napoli”

protezione civile” Balestrate -classe prima sezione B -classe quinta sezione A

“Progetto velico” Istituto Comprensivo di Balestrate

Il volontariato a

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I.C. di Balestrate

scuola!?!...Col casco!!!”

“Progetto Danza dei Scuola Primaria e Scuola secondaria di

pastori” Scuola secondaria di primo grado: primo grado -classe prime, seconde e terze

-classi a tempo prolungato

Scuola Primaria: -classe quinte sezione A

“Progetto libera dalla Istituto Comprensivo Classi della Scuola

paura e dalla violenza” di Balestrate Primaria di Balestrate

Progetto di recupero Scuola Primaria di

”Tutti bravi” Balestrate e di Trappeto

“Progetto Natale” Istituto Comprensivo Scuola dell’infanzia di di Balestrate Trappeto e Balestrate

-classi quarte sezione A-B-C -classe quinta sezione C (collegio docenti del 05-09-2013)

“Solidarietà pro Africa” Istituto Comprensivo di Balestrate

“Noi piccoli artisti” Scuola Infanzia di Trappeto

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Presentazione del corso ad Indirizzo Musicale

Il corso ad indirizzo musicale offre la possibilità di intraprendere lo studio di uno strumento

musicale.

Gli strumenti richiesti dal nostro istituto sono:

Flauto

Violino

Pianoforte

Percussioni

Cos,è un corso ad indirizzo musicale?

L’insegnamento di uno strumento musicale nella scuola media prende il via in forma di

sperimentazione in tutto il territorio italiano, negli ultimi anni '70.

Il primo decreto ministeriale del 1979 e il secondo del 13 febbraio 1996, sono i primi due passi che

sanciscono e regolamentano lo studio di uno strumento musicale nella scuola media, e

permettono l’apertura di nuovi corsi in via sperimentale. Con la Legge n.124 del 3 maggio 1999

vengono ricondotti ad ordinamento i suddetti corsi facendo così diventare l’insegnamento di uno

strumento nella scuola media una materia curriculare. Ai sensi del D.M. 6 agosto 1999 n. 201,

inoltre, viene istituita la classe di concorso di strumento musicale nella scuola media (A077).

Il corso ad indirizzo musicale nasce dall'esigenza di offrire agli alunni la possibilità di accostarsi alla

cultura e alla tecnica musicale, non solo dal punto di vista teorico, ma anche e soprattutto, da

quello pratico attraverso lo studio triennale di uno strumento musicale.

Organizzazione

Due rientri settimanali pomeridiani di un'ora tra il lunedì e il venerdì.

Lezioni individuali oppure a gruppi di tre o quattro allievi o orchestra per lavorare sulla pratica di insieme e

di ascolto reciproco.

“Gli alunni di ciascuna classe vengono ripartiti in quattro gruppi per l'insegnamento di quattro e

diversi strumenti musicali.” Art. 2, D.M. 6 agosto 1999, n. 201 I comma

Esame di ammissione

L’ammissione degli alunni richiedenti l’Indirizzo musicale è subordinata al superamento di una

prova orientativo - attitudinale predisposta dalla scuola. La commissione sarà formata dagli stessi

insegnanti di strumento musicale.

Tale prova si articola in due parti; la prima finalizzata a verificare capacità quali: riconoscimento

dell’altezza dei suoni, senso ritmico e capacità di intonazione, la seconda è costituita da un breve

colloquio finalizzato a valutare la motivazione dell’allievo ad assumere l’impegno di studiare uno

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strumento e verificare eventuali impedimenti fisici che possano precludere la scelta di uno

strumento specifico (asma, dentatura, conformazione della mano non idonee…)

Per l’accesso alla prova non è richiesta all’alunno/a alcuna conoscenza musicale obbligatoria

pregressa

Criteri di assegnazione dello strumento

La Commissione preposta alla prova assegnerà lo strumento, sulla base del punteggio orientativo

rilevato e tenendo conto delle preferenze espresse da ciascun candidato, ai primi 24 alunni.

In caso di rinuncia la commissione, seguendo l’ordine di graduatoria, proporrà all’alunno

successivo in ordine di idoneità l’assegnazione del posto disponibile.

Queste operazioni di assegnazione dovranno concludersi entro 10 giorni dalla pubblicazione della

graduatoria pubblicata all’Albo d’Istituto, scaduti i quali sarà pubblicato l’elenco definitivo degli

alunni ammessi e delle classi di strumento.

Esclusioni e rinunce

Nel caso in cui l’alunno non sia ammesso all’indirizzo musicale sarà iscritto ai corsi ordinari. La rinuncia all’indirizzo musicale, una volta pubblicata la graduatoria degli ammessi, deve essere motivata da circostanze eccezionali e dichiarata per iscritto entro 7 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva.

Attività

Saggi di classe (singolo), saggio di Natale (gruppi da camera) e saggio Finale (orchestra), eventuali partecipazioni a concorsi e manifestazioni.

Linee guida per l’organizzazione dell’indirizzo musicale

Frequenza

Art. 1. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a frequentare l’intero

triennio di corso, fatte escluse le condizioni relative agli articoli di seguito riportati;

Art. 2. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio;

Art. 3. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio (salvo non ammissione alla classe

successiva, vedi art. 6 )

Art. 4. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima classe;

Art. 5. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: musica d’insieme/teoria-solfeggio e

Strumento musicale;

Art. 6. Nel caso in cui il C.d.C. disponga la non ammissione alla classe successiva si valutano le

seguenti variabili:

a) se l’alunno ha frequentato regolarmente le attività musicali di indirizzo rimane all’interno dello

stesso corso, salvo diversa richiesta della famiglia o orientamento alternativo dei C.d.C.

b) se l’alunno ha frequentato in modo del tutto irregolare le attività musicali, lo stesso transita in

uno dei corsi ordinari;

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Art. 7. Le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino successivo

all’insegnante della prima ora (valido sia per teoria e solfeggio/musica d’insieme e strumento).

Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il regolamento generale di Istituto. Se si è stati

assenti anche il mattino è sufficiente una sola giustificazione per tutta la giornata;

Art. 8. Nel caso di assenze brevi del docente di strumento, la segreteria provvederà ad avvertire le

famiglie degli alunni interessati circa l’organizzazione effettiva dell’orario delle lezioni nei

pomeriggi di assenza del docente.

Strumento

Art. 1. L’acquisto dello strumento, dei libri di testo e degli accessori vari è a carico alle famiglie

degli studenti;

Art. 2. E’ obbligatorio portare a scuola il proprio strumento e libri per le ore di lezione;

Orario

Art. 1. Non è possibile cambiare l’orario personale stabilito all’inizio dell’anno scolastico, salvo

diversa decisione del Dirigente Scolastico (in conseguenza di valide e comprovate motivazioni);

Art. 2. Durante l’anno scolastico, in previsione di concerti, manifestazioni, partecipazione a

concorsi e rassegne, è possibile una variazione dell’orario pomeridiano (accorpamento di più ore

per prove d’insieme). Di tale variazione sarà data preventiva comunicazione alle famiglie degli

interessati.

Art. 3. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni, in previsione della

partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali o scambi con altre scuole ad indirizzo musicale.

La scuola ad indirizzo musicale:

promuove, produce e diffonde sul territorio la cultura musicale grazie a processi di collaborazione fra scuole su progetti didattici specifici;

sperimenta metodologie didattiche comuni per migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e l’organizzazione della didattica;

elabora proposte per la costruzione di curricoli verticali con attenzione ai raccordi tra i diversi ordini scolastici anche per elaborare modelli comuni di certificazione delle competenze

INDIRIZZO MUSICALE

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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

L’Istituto nella sua struttura organizzativa può essere considerato un sistema complesso che realizza il servizio pubblico di istruzione e di formazione secondo il vigente ordinamento assicurando la fruizione dell’offerta formativa da parte degli esercenti il diritto all’istruzione. Ne consegue che il servizio va organizzato, progettato, agito e valutato sia negli esiti sia nella gestione, per far emergere aree o dimensioni di criticità da sviluppare e migliorare in modo da assicurare a tutti gli allievi, il diritto ad apprendere. Per il processo di autovalutazione sono elaborati indicatori oggettivi, organizzati secondo un preciso modello; ogni intervento dell’autovalutazione è strettamente intrecciato con i principi generativi, con le finalità strutturali e con gli obiettivi del Piano dell'Offerta Formativa. L’autovalutazione è un processo di apprendimento strettamente

collegato al miglioramento della scuola. Il miglioramento della scuola riguarda numerosi aspetti

della vita di un istituto scolastico: l'ambiente e il clima di lavoro, la gestione o l'organizzazione,

l'infrastruttura, le relazioni interne ed esterne, ecc. L'aspetto centrale però deve riguardare quelle

che sono sicuramente le attività principali della scuola, e cioè i processi d'insegnamento e di

apprendimento.Il fine ultimo dell'autovalutazione è il miglioramento della scuola: migliorare la

qualità dell’educazione significa creare le condizioni affinché la scuola diventi un luogo di sviluppo

educativo relativamente al curricolo, all’insegnamento e alla crescita professionale degli

insegnanti. Questo comporta la presa di coscienza che apportare determinate modifiche o

promuovere determinati progetti di miglioramento può anche significare scontrarsi con resistenze

interne, mettere in discussione abitudini e convinzioni radicate nella cultura dell'istituto, rompere

gli equilibri esistenti, ecc. Il gruppo di autovalutazione è composto da docenti della scuola primaria

e della secondaria di primo grado. Il progetto sperimenta nuove forme di valutazione delle scuole,

tramite dei questionari rivolti al personale della scuola e agli alunni, che serviranno per definire e

realizzare interventi di miglioramento.

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PROGETTO FARO

Adesione al PROGETTO FARO delibera 209 del consiglio d’istituto del 14-11-2014.

Rete internazionale di scuole per la ricerca della qualità nel sistema di istruzione.

Un percorso di autoanalisi effettuato da scuole collegate in rete in un'ottica di sistema e di

miglioramento

Tema della ricerca: Autoanalisi d'Istituto

Modalità operative: Lavoro di ricerca e di confronto in rete

Prospettive di sviluppo: Collegamenti con scuole europee per un confronto ancora più

ampio

Adesione alla rete: mediante sottoscrizione di un "accordo di rete" e di una "scheda di

adesione"

La Rete F.A.R.O fra tradizione ed innovazione: un nuovo percorso, in raccordo con il Sistema

Nazionale di valutazione

Il nuovo progetto F.A.R.O. 2015 parte dalla considerazione che il Format del RAV è nazionale.

Poiché, com’è noto, il Sistema Nazionale di Valutazione è ancorato a una fase preliminare di

autovalutazione considerata fondamentale e connaturata alle caratteristiche essenziali delle

Istituzioni scolastiche, la Rete F.A.R.O. ha elaborato un programma di accompagnamento che

permette di seguire con attenzione il processo, per individuarne i livelli organizzativi, le percezioni,

il clima complessivo, l’adesione più o meno consapevole, le prospettive di miglioramento. In altri

termini, all’interno delle Scuole aderenti alla Rete, è organizzato un percorso metacognitivo per

accompagnare l’autovalutazione e scoprirne gli aspetti positivi, le sensazioni, anche emotive, e le

reazioni che favoriscono o impediscono un processo delicato e complesso. Gli strumenti della

meta autovalutazione sono di semplice gestione e d’immediato, automatico utilizzo attraverso

l’uso del formato elettronico. Tutti i membri della comunità scolastica (dirigente, direttore dei

servizi generali e amministrativi, docenti, personale di segreteria, personale a.t.a., alunni e

genitori) e testimoni privilegiati esterni, autonomamente individuati dalle Scuole, saranno

ascoltati. Le osservazioni e i pareri sul processo di autovalutazione saranno catalogati e sintetizzati

e confluiranno in un Rapporto sull’Autovalutazione della Scuola (RAS) che darà conto del clima

complessivo venutosi a creare nell’Istituto. Il documento di sintesi confluirà nel sistema di

rendicontazione della Scuola, in modo che sia possibile attivare successivamente un dibattito

allargato e partecipato. Come prima accennato, tutti gli strumenti, articolati in questionari,

interviste interattive e focus group, sono messi a disposizione online, in formato elettronico, per

una facile e immediata utilizzazione e per una successiva automatica rilevazione delle risposte.

Inoltre, ogni anno tutti i Rapporti sull’Autovalutazione della Scuola confluiranno in un Rapporto

sull’Autovalutazione delle Scuole della Rete (RAS Rete) per analizzare l’andamento complessivo del

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processo autovalutativo e renderne evidenti i fenomeni che emergono in ambito interregionale,

regionale, provinciale e locale. La rilevazione è completata da un’approfondita analisi degli

obiettivi autonomamente individuati dalle Scuole nell’ambito dell’autovalutazione. La previsione

di spazi in bianco destinati, nel Format del RAV nazionale, all’autonoma individuazione di obiettivi

e di aree d’intervento da parte delle Scuole, consente di valorizzare tutte quelle azioni che sono

indicate a livello di singola Scuola. La Rete F.A.R.O. si impegna a catalogare quanto

autonomamente indicato per definire un livello territoriale di intervento di osservazione di un’area

del curricolo che tiene conto delle esigenze formative di ogni realtà.

Questi gli strumenti elaborati, a disposizione delle Scuole della Rete:

A. Questionari

1. Questionario per il Dirigente scolastico e per il DSGA

2. Questionario per i docenti della Scuola

3. Questionario per gli Assistenti amministrativi, per gli Assistenti tecnici e per i Collaboratori

scolastici

4. Questionario per i genitori degli alunni della Scuola

5. Questionario per gli alunni della Scuola

B. Interviste interattive

1. Intervista interattiva al DS e al DSGA

2. Intervista interattiva a un Gruppo di docenti della Scuola

3. Intervista interattiva a un Gruppo di personale A.T.A. della Scuola

4. Intervista interattiva a un Gruppo di genitori

5. Intervista interattiva a un Gruppo di alunni

C. Focus Group

1. 1. Focus group: colloquio tra testimoni interni qualificati

2. 2. Focus group: colloquio tra soggetti interni e testimoni esterni privilegiati

D. Modelli per individuare e definire la dimensione territoriale dell’autovalutazione

1. Modelli semistrutturati per la classificazione degli Obiettivi e degli Indicatori valutativi

autonomamente individuati, in rapporto al Curricolo di Scuola

Il perno dell’azione è costituito dall’intervista interattiva, uno strumento innovativo che prevede

un colloquio, su pista di lavoro predeterminata attraverso domande stimolo, tra un intervistatore

(un docente interno della Scuola che conosce bene l’ambiente e le relative dinamiche) e un gruppo

omogeneo di membri della Scuola (DS, DSGA, docenti, non docenti, genitori, alunni).

L’intervistatore e gli intervistati, attraverso alcune domande-guida, riflettono insieme con lo scopo

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di definire una sintesi sul grado di attuazione e di svolgimento del processo di autovalutazione

della Scuola.

Sviluppo della Rete F.A.R.O.

Nell’attuale fase, caratterizzata dalle indicazioni del DPR n. 80 del 2013, della Direttiva MIUR n. 11

del 2014 e della relativa Circolare di accompagnamento n. 47, la Rete, in un’ottica di continuità, è

orientata a fornire i seguenti servizi:

A. Fase di Autovalutazione.

La Rete fornirà gli strumenti (questionari, interviste interattive, focus group e modelli

semistrutturati sugli obiettivi individuati dalla Scuola) per un’azione di supporto di monitoraggio e

di analisi del clima e dei fenomeni connessi al processo di autovalutazione. Questi gli ambiti di

osservazione che le Scuole della Rete saranno invitate ad analizzare:

1. Percezione, strutture organizzative e riflessione

2. Analisi collegiale degli strumenti di autovalutazione

3. Qualità delle rilevazioni e della raccolta delle opinioni

4. Analisi critica del vissuto professionale e sociale, in rapporto all’autovalutazione

B. Fase del miglioramento

Azioni specifiche di supporto:

1. Come passare dal Rapporto di autovalutazione alla individuazione delle priorità

2. Come definire azioni di miglioramento: dalle priorità ai traguardi finali

3. Come individuare gli obiettivi di miglioramento, per avvicinarsi ai traguardi

4. Come organizzare i percorsi di miglioramento secondo principi di trasversalità, di

coinvolgimento, di condivisione, di efficienza e di efficacia

5. Come valutare i percorsi di miglioramento

C. La rendicontazione sociale

Attività previste:

1. Analizzare e verificare i documenti programmatici della Scuola

2. Raccogliere i percorsi organizzativi e didattici tracciati nell’Istituto

3. Individuare gli elementi di raccordo e le linee complessive d’intervento, secondo principi di

organicità e di coerenza

4. Percepire caratteri costituivi, interventi qualificanti ed elementi caratterizzanti la cultura e

la socialità espressi dalla Comunità scolastica

5. Individuare elementi di narrazione per rappresentare all’esterno i processi organizzativi e

didattici e i risultati dell’attività della Scuola

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6. Presentare all'esterno il documento di sintesi per un bilancio sociale caratterizzante e

rappresentativo

PIANO DEL CURRICOLARE

La valutazione di questo livello è demandata alla Equipe pedagogica. Ogni singolo docente tiene

conto:

• degli obiettivi operativi e specifici della propria disciplina;

• degli obiettivi trasversali selezionati dal consiglio di classe;

• delle finalità ed indirizzi educativi espressi dal Collegio dei Docenti.

I docenti dell’èquipe pedagogica formulano criteri e procedure generali di valutazione del

percorso scolastico dell’alunno, concordano i criteri di valutazione ed eventuali prove di verifica

comuni, informano le famiglie e gli alunni circa i tempi, le modalità e i criteri che saranno seguiti

durante l’anno scolastico.

PIANO DELL’EXTRACURRICOLARE

Per le attività del tempo prolungato saranno oggetto di valutazione i prodotti realizzati e

socializzati alla realtà esterna, la successiva analisi delle varie esperienze vissute con l’obiettivo

dichiarato di far vivere agli alunni un processo autovalutativo delle stesse.

Saranno valutati:

• il prodotto finale;

• l’interesse;

• la partecipazione;

• l’impegno dei fruitori;

• i rapporti interpersonali;

• la rispondenza agli obiettivi del P.O.F.

PROGETTI DEL P.O.F.

Ogni progetto sarà valutato attraverso delle schede predisposte che accompagneranno la sua

realizzazione e registreranno la valutazione degli esiti e le conseguenti azioni correttive.

Per ogni progetto si valuterà:

• La realizzazione;

• l’organizzazione;

• la messa in atto e gli obiettivi conseguiti;

• i risultati raggiunti da ciascuno in termini di sapere,sapere fare e sapere essere;

• il prodotto finale realizzato;

• la ricaduta sul territorio.

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CARTA DEI SERVIZI

UGUAGLIANZA E IMPARZIALITA’ La Scuola si impegna a non compiere, nell'erogazione del servizio, nessuna discriminazione per

motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-

economiche. In particolare, garantisce pari opportunità formativa a tutti i discenti, attraverso

l’assegnazione degli stessi alle classi conformemente a quanto approvato sia dal Collegio dei

Docenti sia dal Consiglio d'Istituto; i criteri osservati sono:

-formazioni di classi miste;

-sorteggio in presenza dei genitori garantendo l'individuazione di livelli di competenza e abilità e

distribuzione equa e trasparente nelle classi;

-inserimento dei portatori di handicap in modo opportuno e mirato;

-organizzazione dell'orario delle lezioni in grado di rispondere all'esigenza degli alunni

appartenenti a religioni diverse da quella cattolica;

-fornitura gratuita di strumenti e materiali didattici, compatibilmente con le disponibilità

finanziarie della scuola, agli studenti di condizioni socio-economiche disagiate; -collaborazioni con

l'A.S.L. ed enti locali allo scopo di garantire eventuale assistenza psicologica ed igienico-sanitaria a

soggetti svantaggiati;

-presenza di strutture architettoniche per alunni portatori di handicap fisico.La Scuola, infine,

garantisce parità di trattamento ai docenti, al personale ATA, agli alunni e alle famiglie, operando

con imparzialità ed equità ed escludendo qualsiasi trattamento di favore o raccomandazione di

tipo clientelare.

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REGOLARITA’ DEL SERVIZIO

In presenza di conflitti sindacali o di agitazioni studentesche, la Scuola si impegna a garantire la

regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative mediante: -informazione alle

famiglie tramite canali diversi;

-presenza attiva e vigilanza di tutti gli operatori della scuola, in rapporto all'orario di lavoro e alle

mansioni dei singoli dipendenti.

ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE

La scuola garantisce l'accoglienza degli alunni e dei genitori tramite:

- modalità diverse miranti a far conoscere strutture, forme organiche e regolamento

della Scuola;

- conoscenza degli alunni attraverso test e questionari, per formulare il P.S.P.;

- iniziative di aggiornamento degli operatori, compatibilmente con la disponibilità di

risorse finanziarie, su tematiche diverse;

- attivazione di laboratori operativi, curriculari ed extracurriculari per facilitare e

potenziare l'apprendimento;

- organizzazione di incontri scuola-famiglia (ricevimenti, assemblee, incontri, ecc.).

DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA

La Scuola s’impegna a prevenire e controllare l'evasione e la dispersione scolastica

promuovendo iniziative in collaborazione con l'A.S.L. e l’équipe socio-psico-pedagogica,

impegnandosi ( a cura dei Consigli di Classe), ad orientare, recuperare, integrare coloro che sono in

difficoltà cognitive o di socializzazione, promuovendo interventi mirati all'orientamento

dell'alunno sia per il proseguimento degli studi, sia per l'inserimento nel mondo del lavoro;

mantenendo stretti rapporti di continuità con la scuola primaria; controllando sistematicamente le

assenze.

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PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA

Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della

«Carta», attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle

procedure vigenti.

La Scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima

semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente.

L'attività scolastica e, in particolare, l'orario di servizio di tutte le componenti dovranno rispondere

a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi,

dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata.

Si corrisponderà ai bisogni dell'utenza mediante:

-incontri e dibattiti con i genitori su tematiche concernenti il territorio; -

assemblee dei genitori;

-uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario di servizio scolastico;

-corsi di formazione ed aggiornamento del personale scolastico.

La scuola considera la trasparenza, nei rapporti interni ed amministrativi e in quelli con l'utenza,

condizione fondamentale per favorire la partecipazione democratica alla gestione sociale della

stessa. Verrà, pertanto, garantito l'uso permanente di una bacheca generale dove verranno affissi

tutti gli atti relativi al funzionamento della scuola (orari di servizio, orari di ricevimento dei singoli

docenti e delle disponibilità, graduatorie d'istituto, incarichi speciali, piano delle riunioni e delle

assemblee, ecc.). Sarà possibile, ogni qualvolta se ne presenti l'esigenza, consultare i verbali dei

vari Comitati. Il D.S.G.A. garantirà la formazione di distinte raccolte di documenti, parallele a

quelle degli originali, da rilasciare, previa richiesta, entro 48 ore.

LIBERTA’ D'INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

La libertà d’insegnamento si realizza nel rispetto della personalità del discente e si fonda sulla

conoscenza aggiornata delle teorie psico-pedagogiche, delle strategie didattiche e sul confronto

collegiale con gli altri operatori. L'aggiornamento e la formazione è un obbligo per

l'amministrazione e un diritto-dovere per il docente. Gli operatori della scuola, infatti, considerano

l'aggiornamento e la formazione come fattori essenziali della professionalità.

Con Delibera n. 11 del Collegio dei docenti del 05-09-2013 si propongono per l’anno scolastico

2013-2014 i seguenti corsi di aggiornamento:

-Corso informatica

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129

-Corso di aggiornamento sulla LIM

-Corso di formazione sulle nuove Indicazioni Nazionali

Con Delibera n. 55 del Collegio dei docenti del 29-06-2013 si propone un corso di aggiornamento

per acquisire competenze per relazionarsi in modo più efficace con gli alunni svantaggiati.

AREA DIDATTICA

La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed

il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle

attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli

alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. In

particolare, per il conseguimento del Diploma di Licenza Media, sono considerati irrinunciabili i

seguenti obiettivi formativi:

- la crescita umana, sociale e culturale;

- lo sviluppo della coscienza civica e democratica;

- la sensibilizzazione ai problemi del paese;

- la promozione di un'educazione che sia informata ai principi della solidarietà sociale,

della tolleranza e dell'accettazione della diversità di condizione (fisica, di cultura, di

razza, ecc.);

- la valorizzazione della persona;

- il recupero dei valori e del patrimonio culturale;

- il rispetto e la valorizzazione dell'ambiente che ci circonda.

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- . LIBRI DI TESTO E STRUMENTAZIONI DIDATTICHE

Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la Scuola assume, come criteri di

riferimento, la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi

formativi, e la rispondenza all’esigenza dell'utenza. I libri di testo, inoltre, devono avere le seguenti

caratteristiche:

- linguaggio semplice ed accessibile;

- ricchezza di operatività;

- possibilità di percorsi differenziati per un insegnamento individualizzato.

Per rispondere alle esigenze economiche delle famiglie, i docenti tendono a limitare, laddove

possibile, il ricorso a nuove adozioni, così da facilitare l'utilizzo negli anni successivi dello stesso

libro.

COMPITI A CASA

Nell'organizzazione dell'orario delle classi i docenti tengono presente l'opportunità di non

sovraccaricare gli alunni di materiale scolastico nell'arco della stessa giornata, e di distribuire

equamente le lezioni teoriche rispetto a quelle più operative, così da tenere sempre alti la

motivazione e l'interesse. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici

e della programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare ai ragazzi, nelle ore

extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o all'attività sportiva o all'apprendimento di lingue

straniere o delle arti.

RAPPORTO CON GLI ALUNNI

Nel rapporto con gli allievi i docenti colloquiano in modo pacato e sereno. Il rapporto fra

insegnanti e alunni si fonda pertanto:

• sul rispetto delle reciproche necessità;

• sulla lealtà;

• sulla fiducia.

Lo stile di comunicazione di tutto il personale, docente e ATA, è sereno, non direttivo, non

valutativo, ma democratico, affettuoso e accogliente.

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SERVIZI AMMINISTRATIVI

La scuola garantisce l'osservanza e il rispetto dei seguenti fattori di qualità dei servizi

amministrativi:

Il personale ATA in servizio presso l’istituzione è così composto :

- N. 1 Direttore dei Servizi generali e Amministrativi

- N. 6 Assistenti Amministrativi

- N. 18 Collaboratori Scolastici

- N. 1 Bibliotecario

- N. 1 Docente fuori ruolo con mansione amministrativa

L'orario di servizio dei personale ATA, fissato dal CCNL in 36 ore settimanali, verrà attuato in sei

giorni lavorativi, utilizzando orario unico, rientri pomeridiani, straordinario da compensare con

giornate libere e permessi. L'attuazione dei vari tipi di orario verrà di volta in volta adottata dal

Dirigente Scolastico secondo le varie esigenze.

ORARIO DI RICEVIMENO DEL D.S. -

Lunedì dalle 11:00 alle 13:00 -Martedì

dalle 15:30 alle 17:30 -Venerdì dalle

11.00 alle 13.00

ORARIO DI RICEVIMENO degli uffici di segreteria -Lunedì

/ Venerdì dalle 11.30 alle 13.00

- Martedì / Giovedì dalle 15.30 alle 17.30

Gli uffici di segreteria saranno chiusi:

- 02 Novembre 2014

- 24 e 31 Dicembre 2014

- 04 gennaio 2015

- 19 Aprile 2015

- 26 Aprile 2015

- tutti i sabati e i prefestivi del mese di Luglio e Agosto 2015

L’ufficio del D.S.G.A. riceve il pubblico nei giorni di:

- Lunedì / Mercoledì / Venerdì dalle 11.30 alle 13.00

- Martedì / Giovedì dalle 15.00 alle 17.00

Nel periodo delle iscrizioni, per distribuzione di moduli, ricevimento delle iscrizioni stesse "a vista"

e procedura entro 10 minuti dalla consegna.

Durante l'anno scolastico, i certificati per gli alunni verranno rilasciati, previa richiesta scritta:

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1) entro 3 giorni, certificati di iscrizione e frequenza;

2) entro 5 giorni, certificazioni con votazioni e giudizi;

3) a vista, i diplomi originali e i certificati sostitutivi di diploma.

Il coordinatore amministrativo garantirà la formazione di distinte raccolte di documenti, parallele

a quelle degli originali, da rilasciare, previa richiesta, entro 48 ore.

CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

I docenti garantiscono la sicurezza degli alunni, all'interno del complesso scolastico, durante il

cambio dell'ora, durante la ricreazione e al termine delle lezioni, impegnandosi a sorvegliarli e ad

accompagnarli fino al portone principale.

La Scuola garantisce condizioni adeguate di pulizia e di igiene.

La Scuola affigge un albo contenente l'orario settimanale di apertura della biblioteca, l'orario di

servizio dei docenti e l'ora di ricevimento dei genitori.

PROCEDURA DEI RECLAMI

I reclami possono essere orali, telefonici, a mezzo fax, scritti ed essere indirizzati al Dirigente

Scolastico, al Coordinatore Amministrativo, al Coordinatore Didattico dei Consiglio di Classe, al

singolo operatore docente e non docente, sempre che siano accompagnati da relative generalità e

indirizzo.

La scuola garantisce risposte sollecite

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

La scuola si propone l'obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico

attraverso la verifica dei seguenti fattori di qualità:

• grado di soddisfacimento delle aspettative dell'utenza sul piano amministrativo e

didattico;

• efficacia delle attività di recupero e di sostegno e loro incidenza sul terreno della

selezione e degli abbandoni;

• efficacia delle iniziative sull'orientamento scolastico e lavorativo;

• livelli di rispondenza della programmazione generale e capacità degli organismi di

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adattamento in itinere alle eventuali nuove esperienze;

• capacità di utilizzazione piena delle risorse finanziarie (fondo di incentivazione e fondi

statali su progetti specifici);

• capacità di progettare attività attingendo a fondi statali;

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PATTO DI CORRESPONSABILITA’

Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, e' richiesta la sottoscrizione da

parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire

in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,

studenti e famiglie.

I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione

e revisione, i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del

senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica,

nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a

vantaggio della comunità scolastica.

La responsabilità disciplinare e' personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari

senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al

principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse

tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle

conseguenze che da esso derivano.

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PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e

legalità”. Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo

Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”. Visto il D.M. n.16 del 5febbraio

2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”.Visto il

D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni

cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari,

dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.

si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale:

LA SCUOLA LA FAMIGLIA LO STUDENTE SI IMPEGNA A… SI IMPEGNA A… SI IMPEGNA A….

Garantire un piano Prendere visione del Condividere con gli

formativo basato su

piano formativo,condividerlo, insegnanti e la famiglia la

progetti ed iniziative volte

discuterlo con i propri figli, lettura del piano

a promuovere il benessere assumendosi la formativo, discutendo con

OFFERTA e il successo dello responsabilità di quanto loro ogni singolo aspetto

FORMATIVA studente, la sua espresso e sottoscritto. di responsabilità.

valorizzazione come

persona, la sua

realizzazione umana e

culturale.

Creare un clima sereno in Condividere con gli Mantenere costantemente

cui stimolare il dialogo e insegnanti linee un comportamento

la discussione, favorendo educative comuni, positivo e corretto,

la conoscenza ed il

consentendo alla scuola di rispettando l’ambiente

rapporto reciproco tra dare continuità alla scolastico inteso come

studenti, l’integrazione, propria azione educativa. insieme di persone,

RELAZIONALITA’

l’accoglienza,

il rispetto oggetti e situazioni.

di

sé e dell’altro.

Promuovere il talento e

l’eccellenza,

comportamenti ispirati

alla

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136

partecipazione solidale,

alla gratuità, al senso di

cittadinanza.

Ascoltare e coinvolgere Collaborare attivamente Frequentare regolarmente

gli studenti e le famiglie,

per mezzo degli strumenti i corsi e assolvere

richiamandoli ad messi a disposizione assiduamente agli impegni un’assunzione di dall’istituzione scolastica, di studio.

responsabilità rispetto a informandosi Favorire in modo positivo

PARTECIPAZIONE quanto espresso nel patto costantemente del lo svolgimento

formativo percorso didattico-educativo dell’attività didattica e

dei propri figli formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe

Comunicare Prendere visione di tutte Riferire in famiglia le

costantemente con le le comunicazioni comunicazioni provenienti

famiglie, informandole provenienti dalla scuola, dalla scuola e dagli

sull’andamento

didattico- discutendo con i figli di insegnanti.

disciplinare degli eventuali decisioni e Favorire il rapporto e il

studenti. provvedimenti rispetto tra i compagni

Fare rispettare le norme di disciplinari, stimolando sviluppando situazioni di

INTERVENTI

comportamento, i una riflessione sugli integrazione e solidarietà.

regolamenti ed i divieti, episodi di conflitto e di

EDUCATIVI in criticità.

particolare relativamente

all’utilizzo di telefonini e

altri disposit

ivi

elettronici.

Prendere adeguati

provvedimenti

disciplinari

in caso di infrazioni.

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INCARICHI DI SICUREZZA

INCARICO NOMINATIVI PLESSO

PRIMO SOCCORSO PICCOLO FRANCESCA SEDE

IMPERIALE SALVATORE SEDE

TESTA GROSSA LUIGI

ALDO MORO

SCRIVANO SALVATORE PRINCIPE DI NAPOLI

GIORDANO FARO

MATTARELLA

TARANTINO GIOVANNA

ALDISIO

LA LICATA PIETRO

INFANZIA TRAPPETO

ARCULEO GIOACCHINO

PRIMARIA E SECONDARIA TRAPPETO

ANTINCENDIO IMPERIALE SALVATORE

SEDE

TOCCO ANTONINO SEDE

IMPERIALE FRANCESCO

ALDO MORO

SCRIVANO SALVATORE PRINCIPE DI NAPOLI

GIORDANO FARO MATTARELLA

CUTRO’ RAFAELE ALDISIO

LA LICATA PIETRO INFANZIA TRAPPETO

VERMIGLIO GIOVANNI PRIMARIA E SECONDARIA TRAPPETO

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ASSEGNAZIONE INCARICHI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “R.F.Evola” - Balestrate

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

CUTRO’ RAFFAELE

1 .Emanazione ordine di evacuazione

Dirigente Scolastico Lo Piccolo Anna Maria

Prof. Orlando Vito

2. Diffusione ordine di evacuazione

Responsabile di piano Imperiale Salvatore

Viola Luigi

3.Controllo operazione di evacuazione:

- piano terra -primo piano

Responsabile di piano Terra Imperiale Salvatore

Viola luigi

1° Piano

Piccolo Francesca Tocco Antonino

4. Chiamate di soccorso Responsabile Imperiale Salvatore

Viola Luigi

5. Interruzione erogazione: -gas

-gasolio -energia elettrica -acqua

Responsabile Tocco Antonino

Piccolo Francesca

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o

idranti: -piano terra -primo piano

Responsabile Imperiale Salvatore P. Terra

1° Piano

Tocco Antonino

7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Responsabile Imperiale Salvatore

Viola Luigi

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed

interruzione del traffico

Responsabile Imperiale Francesco

Viola Luigi

9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno

Responsabile Lo Piccolo Anna Maria

Prof. Orlando Vito

10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso

Responsabile P. Terra

Imperiale Salvatore

1° Piano

Piccolo Francesca

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ASSEGNAZIONE INCARICHI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “A MORO”

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

CUTRO’ RAFFAELE

1 .Emanazione ordine di evacuazione

Dirigente Scolastico B BADAGLIALACQUA CATERINA

Insegnante GAGLIO CATERINA

2. Diffusione ordine di evacuazione

Responsabile di piano TESTAGROSSA LUIGI

IMPERIALE FRANCESCO

3.Controllo operazione di evacuazione:

- piano terra -primo piano

Responsabile di piano piano terra

IMPERIALE FRANCESCO

Primo piano

TESTAGROSSA LUIGI

4. Chiamate di soccorso Responsabile IMPERIALE FRANCESCO

TESTAGROSSA LUIGI

5. Interruzione erogazione: -gas

-gasolio -energia elettrica -acqua

Responsabile IMPERIALE FRANCESCO

TESTAGROSSA LUIGI

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o

idranti: -piano terra -primo piano

Responsabile

TESTAGROSSA LUIGI

IMPERIALE FRANCESCO

7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Responsabile IMPERIALE FRANCESCO

TESTAGROSSA LUIGI

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed

interruzione del traffico

Responsabile TESTAGROSSA LUIGI

IMPERIALE FRANCESCO

9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno

Responsabile BADAGLIALACQUA CATERINA

GAGLIO CATERINA

10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso

Responsabile IMPERIALE FRANCESCO

TESTAGROSSA LUIGI

ASSEGNAZIONE INCARICHI

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ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “P.pe di Napoli”-Balestrate

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

CUTRO’ RAFFAELE

1 .Emanazione ordine di evacuazione

Insegnante Palazzolo Tonino

Insegnante Vermiglio Margherita

2. Diffusione ordine di evacuazione

Scrivano Salvatore Sapia Antonina

3.Controllo operazione di evacuazione:

- piano terra -primo piano

Scrivano Salvatore

Sapia Antonina

4. Chiamate di soccorso Responsabile Scrivano Salvatore

Sapia Antonina

5. Interruzione erogazione: -gas

-gasolio -energia elettrica -acqua

Responsabile Scrivano Salvatore

Sapia Antonina

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o

idranti: -piano terra -primo piano

Responsabile Scrivano Salvatore

Sapia Antonina

7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Responsabile Scrivano Salvatore

Sapia Antonina

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed

interruzione del traffico

Responsabile Scrivano Salvatore

Sapia Antonina

9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno

Responsabile Palazzolo Tonino

Vermiglio Margherita

10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso

Responsabile Scrivano Salvatore

Sapia Antonina

ASSEGNAZIONE INCARICHI

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ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Aldisio”- Balestrate

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

CUTRO’ RAFFAELE

1 .Emanazione ordine di evacuazione

Insegnante Orlando Maria

Insegnante Valenti Caterina

2. Diffusione ordine di evacuazione

Responsabile di piano Cutrò Raffaele

Tarantino Giovanna

3.Controllo operazione di evacuazione:

- piano terra -primo piano

Responsabile di piano Cutrò Raffaele

Tarantino Giovanna

4. Chiamate di soccorso Responsabile Cutrò Raffaele

Tarantino Giovanna

5. Interruzione erogazione: -gas

-gasolio -energia elettrica -acqua

Responsabile Cutrò Raffaele

Tarantino Giovanna

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o

idranti: -piano terra -primo piano

Responsabile Cutrò Raffaele

Tarantino Giovanna

7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Responsabile Cutrò Raffaele

Tarantino Giovanna

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed

interruzione del traffico

Responsabile Cutrò Raffaele

Tarantino Giovanna

9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno

Responsabile Orlando Maria

Valenti Caterina

10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso

Responsabile Tarantino Giovanna

Cutrò Raffaele

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ASSEGNAZIONE INCARICHI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Mattarella”

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

CUTRO’ RAFFAELE

1 .Emanazione ordine di evacuazione

Insegnante Cusimano Rosamaria

Insegnante

2. Diffusione ordine di evacuazione

Responsabile di piano Giordano Faro

Saputo Rosolino

3.Controllo operazione di evacuazione:

- piano terra -primo piano

Responsabile piano terra

Giordano Faro

primo piano

Saputo Rosolino

4. Chiamate di soccorso Responsabile Giordano Faro

Saputo Rosolino

5. Interruzione erogazione: -gas

-gasolio -energia elettrica -acqua

Responsabile Giordano Faro

Saputo Rosolino

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o

idranti: -piano terra -primo piano

Responsabile piano terra

Giordano Faro

primo piano

Saputo Rosolino

7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Responsabile Giordano Faro

Saputo Rosolino

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed

interruzione del traffico

Responsabile Giordano Faro

Saputo Rosolino

9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno

Responsabile Cusimano Rosamaria

Saputo Rosolino

10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso

Responsabile Giordano Faro

Saputo Rosolino

Page 143: Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2014 …...Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2014-2015 2 INDICE Il P.O.F pag. 4 Presentazione pag. 5 ... Scuola secondaria

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ASSEGNAZIONE INCARICHI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Danilo Dolci” - Trappeto

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

CUTRO’ RAFFAELE

1 .Emanazione ordine di evacuazione

Insegnante Pirrone Alberto

Insegnante Bologna Filippo

2. Diffusione ordine di evacuazione

Responsabile di piano Arculeo Gioacchino

Schirò Francesca Vergilio Giovanni

3.Controllo operazione di evacuazione:

- piano terra -primo piano

Responsabile di piano Terra Arculeo Gioacchino Primo Schirò Francesca

Secondo Vergilio Giovanni

4. Chiamate di soccorso Responsabile Arculeo Gioacchino

Schirò Francesca

5. Interruzione erogazione: -gas

-gasolio -energia elettrica -acqua

Responsabile Arculeo Gioacchino

Schirò Francesca Vergilio Giovanni

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o

idranti: -piano terra -primo piano

Responsabile piano terra Arculeo Gioacchino

Schirò Francesca

Primo e secondo piano

Vergilio Giovanni

7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Responsabile Arculeo Gioacchino

Schirò Francesca

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed

interruzione del traffico

Responsabile Arculeo Gioacchino

Schirò Francesca

9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno

Responsabile Pirrone Alberto

Bologna Filippo

10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso

Responsabile Arculeo Gioacchino

Vergilio Giovanni

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ASSEGNAZIONE INCARICHI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Infanzia”- Trappeto

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

CUTRO’ RAFFAELE

1 .Emanazione ordine di evacuazione

Insegnante Bologna Rosalia

Insegnante Lo Piccolo Anna Maria

2. Diffusione ordine di evacuazione

Responsabile di piano La Licata Pietro

3.Controllo operazione di evacuazione:

- piano terra -primo piano

Responsabile di piano

La Licata Pietro

4. Chiamate di soccorso Responsabile La Licata Pietro

5. Interruzione erogazione: -gas

-gasolio -energia elettrica -acqua

Responsabile

La Licata Pietro

6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o

idranti: -piano terra -primo piano

Responsabile La Licata Pietro

7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Responsabile La Licata Pietro

8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed

interruzione del traffico

Responsabile La Licata Pietro

9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno

Responsabile Bologna Rosalia

Lo Piccolo Anna Maria

10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso

Responsabile La Licata Pietro

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