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Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Antonio Sansotta
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA anno scolastico 2012/2013
“E’ meglio una testa ben fatta che una testa ben piena” Michel de Montaigne (1533-1592)
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta l’identità culturale e
progettuale della comunità scolastica, esplicita le peculiarità in termini
curricolari ed extracurriculari. Il collegio dei docenti lo definisce sulla
base degli indirizzi generali avanzati dal Consiglio d’Istituto:
ATTO D’ INDIRIZZO DEL CONSIGLIO D’ ISTITUTO
Finalità dell’I.C.
1. Promuovere identità e appartenenza;
2. Favorire un sereno clima di relazioni interno ed esterno alla scuola;
3. Assicurare la comunicazione interna per favorire la conoscenza e
condivisione dell’operato di ciascuno (docenti, assistenti amministrativi e
collaboratori scolastici);
4. Garantire:
- la qualità dell’istruzione;
- uguaglianza ed equità formativa;
- interculturalità fondata sulla valorizzazione delle diversità;
5. Impostare le attività educative attraverso:
Selezione dei contenuti nel rispetto dei saperi essenziali;
Potenziamento delle lingue straniere per far acquisire agli alunni
competenze pragmatico-comunicative;
Uscite didattiche, campi-scuola, partecipazione a manifestazioni sul
territorio faranno parte integrante del curricolo di ogni alunno e
serviranno ad arricchire la sua formazione culturale e civica;
Riconoscimento e valorizzazione delle capacità e delle competenze
di ciascuno, per il successo formativo, attraverso la costruzione di
un modello territoriale integrato;
Problematizzazione di ipotesi di lavoro e ricerca di soluzioni;
Riproduzione di uno stesso messaggio in differenti situazioni e con
diversi linguaggi;
Promozione di dibattiti e discussioni per favorire l’autocritica e per
analizzare i dati positivi e negativi dei comportamenti altrui;
Coinvolgimento operativo degli allievi, tramite attività finalizzate
all’acquisizione e al potenziamento delle capacità di formulare
ipotesi, di selezionare dati, di sperimentare, di analizzare, di
stabilire regole, di costruire modelli;
Attività modulari organizzate per fasce di livello;
Costruzione di percorsi didattici individualizzati che tengano conto
degli stili cognitivi degli alunni;
Attività laboratoriali come supporto per l’attivazione di processi
cognitivi che facilitino l’acquisizione di abilità di base.
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Strategie
1. Rispettare i tempi di apprendimento di ciascuno;
2. Individuare gli apprendimenti indispensabili e operare affinché tutti gli
allievi li raggiungano;
3. Agire per innalzare il grado di motivazione all’apprendimento di tutti gli
allievi
4. Agire per rendere uniforme il grado di motivazione all’apprendimento di
tutti gli allievi;
5. Fornire l’attrezzatura culturale di base affinché gli allievi possano
esercitare in modo autonomo la loro capacità critica, alla quale devono
concorrere tutte le discipline in forma progettata;
6. Affiancare al compito dell’insegnare ad apprendere quello di insegnare ad
essere;
7. Ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva
complessa volta a superare la frammentazione delle discipline e a
integrarle in nuovi quadri d’insieme;
8. Garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana e
delle lingue comunitarie;
9. Favorire i linguaggi non verbali;
10. Utilizzare le nuove tecnologie
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Presupposti teorico - culturali
I processi di insegnamento nella nostra scuola, come nei Paesi
Europei, non possono non tener conto delle ricadute che le ricerche di
Delors, Cresson, Morin e tanti altri comportano.
Contesto Internazionale
Rapporto Delors (1996) Quattro pilastri dell’educazione
• Imparare a conoscere • Imparare a fare • Imparare a vivere insieme
• Imparare a essere
Rapporto DeSeCo/Ines (DEfinition and SElection of
COmpetencies) (2003)
COMPETENZE ESSENZIALI PER RIUSCIRE NELLA VITA
E PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA‘
• Agire in modo autonomo
• Capacità di difendere e affermare i propri diritti, interessi,
responsabilità, limiti e bisogni • Capacità di definire e realizzare programmi di vita e progetti
personali • Capacità di agire in un quadro d'insieme, in un contesto ampio • Servirsi di strumenti in maniera interattiva • Capacità di utilizzare la lingua, i simboli e i testi in maniera
interattiva • Capacità di utilizzare le conoscenze e le informazioni in
maniera interattiva • Capacità di utilizzare le nuove tecnologie in maniera
interattiva • Funzionare in gruppi socialmente eterogenei • Capacità di stabilire buone relazioni con gli altri
• Capacità di cooperare • Capacità di gestire e risolvere i conflitti
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Contesto Europeo Consiglio Europeo 2009 – “Istruzione e Formazione 2020” per una società della conoscenza = educazione come primario fattore di
sviluppo
Entro il 2020:
• Almeno il 95 % dei bambini di età compresa tra i 4 anni e l'età dell’istruzione primaria obbligatoria dovrebbe partecipare all'istruzione
della prima infanzia.
• La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione
e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.
• La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.
• La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.
• Una media di almeno il 15 % di adulti dovrebbe partecipare
all'apprendimento permanente.
Libro bianco - Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva di Édith Cresson 1995
Promuovere l'acquisizione di nuove conoscenze
Avvicinare la scuola e l'impresa
Lottare contro l'esclusione
Promuovere la conoscenza di tre lingue comunitarie
Porre su un piano di parità gli investimenti materiali e gli investimenti a livello
di formazione
“I sette saperi necessari all’educazione del futuro” Edgar Morin, 2000
1. Potenziare lo studio dei caratteri mentali, culturali della conoscenza umana
per evitare errori o illusioni
2. Insegnare a cogliere le relazioni che corrono tra le parti e il tutto in
un mondo complesso
3. Insegnare la condizione umana per mostrare il legame che corre tra l’unità
e la diversità
4. Insegnare come tutti gli esseri umani siano di fronte agli stessi problemi di
vita e di morte
5. Insegnare a navigare in un oceano di incertezze attraverso
arcipelaghi di certezze 6. Insegnare la reciproca comprensione perché le relazioni umane escano dallo
stato di incomprensione;
7. Educare ad una nuova etica: l’essere umano è allo stesso tempo individuo,
parte di una società, parte di una specie, in funzione di una cittadinanza
terrestre.
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Contesto Nazionale
Competenze chiave di cittadinanza (DM 139/2007)
• Imparare a imparare
• Progettare • Comunicare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere i problemi • Individuare collegamenti e relazioni
• Acquisire ed interpretare le informazioni
Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola
dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (4 settembre 2012)
• Cultura Scuola Persona: per il successo scolastico di tutti
gli studenti • Centralità della persona: lo studente è posto al centro
dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti • Per una Nuova Cittadinanza: formare cittadini in grado di
partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività sempre più ampie e composite, sia quella nazionale, che europea, che mondiale.
• Per un Nuovo Umanesimo: insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva complessa, volta a superare la frammentazione delle discipline e ad integrarle in
nuovi quadri d’insieme.
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La realtà naturale e sociale è complessa e le molteplici interconnessioni
che ne legano le diverse componenti devono essere colte da un ragazzo con
un approccio sistemico. L’apprendimento scolastico è solo una delle tante
esperienze di formazione che i bambini vivono e molto spesso l’acquisizione di
competenze avviene al di fuori dell’ambiente scolastico.
E’ importante ricordare la triangolarità del sistema formativo:
• Formale, la scuola
• Non-formale, la famiglia, gli ente locali, l’associazionismo, la chiesa
• Informale, i mass media, la cultura diffusa, il tempo libero
I tre quarti delle conoscenze di cui dispongono i ragazzi provengono da
alfabeti culturali extrascolastici, di cui la scuola deve tenere conto. La società
sta vivendo un momento di incertezze, una crisi di valori. La scuola deve
rispondere alle domande esplicite e implicite che emergono dalla generazione
che sta crescendo al suo interno.
Il rapporto scuola-famiglia implica quindi la condivisione di comuni
intenti educativi.
La scuola rivolge particolare attenzione agli alunni con disabilità,
attivando interventi personalizzati, in una logica di interazione con i servizi del
territorio. In questo modo diventa anche mezzo di sensibilizzazione delle
realtà locali per favorire la cultura dell'inclusione.
La convivenza di culture, lingue e religioni diverse è ormai un dato
strutturale nel nostro Paese. L’intercultura è il modello che permette a tutti i
bambini di aprirsi verso il mondo e di praticare i principi di uguaglianza e
libertà, sanciti dalla nostra Costituzione.
La rivoluzione digitale è una grande opportunità per la scuola: i
ragazzi a cui si insegna sono nati digitali, vivono questa realtà e la riconoscono
quotidianamente; è una modalità che già influenza il loro modo di conoscere,
di esplorare, di relazionarsi e di esprimersi. Pertanto, l’insegnamento oggi
deve tener conto di modi radicalmente nuovi di apprendimento.
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
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aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali. La progettazione didattico – educativa è
in relazione con i bisogni fondamentali espressi dai bambini e dai ragazzi.
La conoscenza della nostra Costituzione, con i suoi principi di libertà, di
giustizia, di uguaglianza, di rispetto della dignità della persona, di solidarietà,
di pari opportunità, di democrazia, costituisce il punto di partenza, per
sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere con le tante
diversità presenti nella nostra società.
Nella prospettiva di un nuovo umanesimo, la scuola deve educare alla
consapevolezza che per comprendere la complessità dell’attuale condizione
dell’uomo planetario è necessario integrare le discipline in quadri d’insieme,
ricercare le connessioni tra locale e globale, essere consapevoli di vivere in un
mondo in continuo cambiamento e che i grandi problemi possono essere
affrontati e risolti solo attraverso la collaborazione fra le discipline e le culture.
L’impegno della nostra scuola oggi è quello di costruire percorsi formativi
per il successo scolastico di tutti gli studenti, che accompagnino i bambini e
i ragazzi nella crescita, per diventare cittadini del mondo, nel rispetto delle
diversità, dell’ambiente, dell’uomo.
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Contesto territoriale
Fonte Nuova è collocata a circa 15 Km dalla città di Roma. E’ un nuovo
comune costituito nel 2001 con zone di territorio scorporate dai comuni di
Guidonia Montecelio e Mentana.
E’ una comunità relativamente giovane che ha visto un progressivo e
consistente sviluppo demografico ed economico legato sia alla relativa
vicinanza con la metropoli, sia all’incremento di attività produttive.
La popolazione (circa 30.000 abitanti) è aumentata in modo costante e
tale trend continua tutt’ora. Dal 2001 al 2011 l’aumento è stato del 32%.
Gli stranieri residenti a Fonte Nuova al 1° gennaio 2011 rappresentano il
16,7% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è
quella proveniente dalla Romania con il 56,7% di tutti gli stranieri presenti sul
territorio, seguita dall'Albania (8,6%) e dalla Repubblica di Macedonia (5,7%).
Dati ISTAT al 1° gennaio 2011
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Lo stimolo iniziale alla sua nascita e al suo sviluppo è stato il fatto che il
territorio si estende sulla via Palombarese, quindi è una via di percorrenza
relativamente vicina alla città di Roma, con i pregi di una zona
paesaggisticamente pregevole che mantiene i vantaggi della Provincia.
Gli adulti in età attiva sono in maggioranza pendolari, gli altri sono impiegati
in attività commerciali o artigianali a conduzione familiare.
Un elemento che contraddistingue tale realtà è ravvisato dal fatto che la
necessità e la scelta di vivere nel territorio, pur con il sacrificio del viaggio
quotidiano verso Roma, consente un risparmio sulle spese degli affitti ma,
soprattutto, consente un tenore di vita più “semplice” con forti legami
personali, soprattutto quelli familiari; gli anziani hanno un notevole ruolo di
supporto alle coppie con bambini piccoli e il tempo libero viene impegnato in
attività agricole. Molte famiglie sono costituite da genitori che lavorano e
hanno poco tempo da dedicare ai propri figli.
In tempi più recenti la comunità si è arricchita, come molte realtà italiane,
della presenza di cittadini dei paesi dell’Est che scelgono il nostro territorio sia
per un motivo economico sia perché l’integrazione si è rivelata favorevole alle
loro esigenze.
Il Comune non offre luoghi ed occasioni di incontro e di aggregazione per i
giovani.
Quindi in molti casi bambini e i ragazzi spesso sono privi di quegli stimoli e
strumenti culturali e tecnologici che le famiglie non possono supportare. In
parallelo si rileva che il resto della popolazione, rappresentata da famiglie di
livello culturale ed economico medio, pone alla Scuola richieste di
consolidamento e potenziamento rispetto a quanto presente in famiglia.
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Bisogni del territorio
La nostra Scuola rappresenta l’unico Istituto Scolastico pubblico
presente sul territorio. Le agenzie educative non formali, oltre alla famiglia,
sono rappresentate dalla Chiesa e da un certo numero di associazioni di
volontariato (giovani e anziani) che vantano un solido rapporto di
collaborazione con la “Pirandello”. Non esistono biblioteche, teatri, cinema o
altro.
La Scuola si è sempre collocata a pieno titolo quale referente culturale
significativa e riconosciuta dalla popolazione.
Il rapporto con le famiglie è quindi improntato ad un rispetto reciproco che
incide positivamente anche nella relazione alunno-docente.
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La costante collaborazione tra Scuola e Territorio è testimoniata dalle
numerose iniziative realizzate con le associazioni presenti sul territorio.
Il Collegio Docenti lavora in armonia sulla base di una progettazione educativa
e didattica, orientata all’innovazione e alla ricerca, per soddisfare i bisogni dei
bambini e dei ragazzi in continua evoluzione.
Il problema emergente segnalato dai Docenti è rappresentato dalle difficoltà
logistiche dovute al fatto che la Scuola ha collocazione fisica in tre plessi
distanti tra loro, le strutture sono inadeguate e gli spazi insufficienti.
Nonostante ciò, da alcuni anni, si sta lavorando per creare una comunità
professionale all’interno della quale ci si confronta in modo costruttivo per
realizzare percorso formativo unitario che accompagni i nostri alunni dai 3 ai
14 anni.
Relativamente alla popolazione scolastica si registrano: molti casi di disagio
dovuti a disturbi specifici dell’apprendimento, allievi con esigenze di recupero
sistematico ed il 16% di allievi di origine straniera con padronanza della
lingua italiana limitata.
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L’Istituto Comprensivo Luigi Pirandello
L’Istituto consta complessivamente di tre plessi. Nella sede centrale, in via
Lago di Bracciano, si trovano l’Ufficio del Dirigente scolastico, gli Uffici di
Segreteria, la Scuola Secondaria di I grado; in un secondo plesso, in Via
Appennini, si trovano la Scuola Primaria e accanto a questa è ubicato un
plesso prefabbricato che ospita tre sezioni di Scuola d’Infanzia. Un terzo
plesso, in Via Campania, ospita otto sezioni di Scuola dell’Infanzia.
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Risorse strutturali
Rapporti con il territorio
L’Istituto cerca di offrire occasioni di incontro mirate alla costruzione di
valori positivi, proponendo percorsi scolastici che valorizzino il senso di
appartenenza al territorio. Quindi, come negli anni precedenti, intende proporsi
come istituzione collegata alle realtà presenti nella Comunità locale.
I rapporti di collaborazione con l’extra-scuola, già avviati da molti anni,
creano sinergie tra il sistema formale, non formale e informale coinvolti nel
processo formativo dei ragazzi.
La scuola si aprirà al territorio consentendo l’utilizzo delle sue risorse e
competenze e le agenzie esterne saranno sollecitate nel supportare le iniziative
attuate nel progetto didattico. In particolare:
Comune di Fonte Nuova
Consultorio familiare
Comando Vigili Urbani
Comando Carabinieri
Scuole del Territorio
Rete tra scuole “Insieme per crescere”
Associazione sportive: ADS “La Fonte del Benessere”, ASD Amatori
Basket, ICS S. Lucia e Gruppo Sportivo Scolastico Pirandello
Centro Anziani
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Finalità del POF
Sulla base dell’esperienza pregressa, il nostro Istituto ha individuato i
bisogni dell’allievo e del territorio e definito le risposte, coincidenti con le
finalità del Piano dell’Offerta Formativa:
► Garantire il successo formativo
► Garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza
di tutti gli studenti
► Educare al senso del “bene comune” e alla
consapevolezza delle responsabilità sociali
► Promuovere e consolidare le competenze e i
saperi di base
► Fornire le chiavi per apprendere ad apprendere
► Valorizzare le diversità
L’Istituto Comprensivo ha messo in atto un processo per l’unificazione dei
tre ordini della scuola di base, creando un continuum educativo, i cui passaggi
sono considerati come raccordi dell’esperienza formativa, non solo nelle
finalità, ma anche nei metodi, nei mezzi, nella valutazione e nell’organizzazione
stessa della scuola.
La continuità presenta una forte valenza positiva in quanto evita il
disorientamento, l’incertezza, la disistima degli allievi e l’abbandono scolastico.
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FINALITA’ EDUCATIVE
Scuola infanzia Scuola primaria Scuola secondaria I grado
Istituto Comprensivo P.O.F. 2012/2013
SVILUPPO IDENTITA’ PERSONALE Imparare a conoscersi
e ad essere riconosciuti come persona unica
Sperimentare diversi ruoli e forme di identità (figlio, alunno, ecc)
Sviluppare senso di appartenenza alla comunità scolastica e territoriale
SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ • Sviluppare le
dimensioni: cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose
• Sviluppare il pensiero riflessivo e critico
SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ Promozione capacità
decisionali fondate su
conoscenza di sé
Maturazione persone capaci
di scelte consapevoli
Favorire lo sviluppo armonico e integrale della persona
CONQUISTA AUTONOMIA • Avere fiducia in sé e
fidarsi degli altri • Acquisire capacità di
scelte personali • Partecipare alle
decisioni, esprimendo opinioni
• Esprimere sentimenti ed emozioni
AUTONOMIA E ORIENTAMENTO • Favorire il confronto con gli
altri e la realtà circostante, stimolando la riflessione sul senso e le conseguenze delle proprie scelte
• Imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle
ORIENTAMENTO Conoscere la realtà sociale,
per operare scelte personali e consapevoli
Favorire la presa di
coscienza della realtà
in cui si vive
Educare a scelte
consapevoli
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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SVILUPPO COMPETENZE • Esplorare, osservare e
confrontare
• Ascoltare, comprendere e raccontare
• Descrivere, rappresentare e immaginare situazioni ed eventi con linguaggi diversi
SVILUPPO COMPETENZE • Acquisire gli
apprendimenti di base
• Acquisire la padronanza degli strumenti culturali di base, soprattutto per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio, ai fini dell’inclusione sociale e culturale
SVILUPPO COMPETENZE Favorire una più
approfondita padronanza delle discipline, intese come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza e rappresentazione del mondo
Organizzare le conoscenze nella prospettiva di un sapere integrato e non frammentato nelle diverse discipline
Promuovere lo sviluppo di competenze trasversali
Fornire gli strumenti che
consentano una corretta
comunicazione, attraverso
i linguaggi verbali e non
verbali
Favorire la comprensione
di messaggi e stimoli
Sviluppare il pensiero
razionale, per affrontare
problemi
Imparare ad imparare
Sviluppare spirito
d’iniziativa
AVVIO ALLA CITTADINANZA • Acquisire gradualmente
consapevolezza della necessità di regole condivise
• Porre le fondamenta di un comportamento rispettoso degli altri e dell’ambiente
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Formare il CITTADINO
consapevole e responsabile a livello locale-europeo-planetario
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA • Favorire la partecipazione
attiva alla vita sociale
• Orientare ai valori della convivenza civile e del bene comune
• Educare alla Cittadinanza attiva e responsabile
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Identità dell’Istituto
L’identità culturale e formativa del nostro Istituto si fonda su linee educativo -
didattiche che sono alla base del nostro Piano dell’Offerta Formativa:
Continuità per creare un continuum educativo nei tre ordini di scuola dell’Istituto
Comprensivo
Interdisciplinarietà per un approccio sistemico al sapere e per lo sviluppo di competenze
Interculturalità modello necessario in una scuola in cui convivono culture e lingue diverse
Integrazione per una scuola di tutti e di ciascuno
Ricerca/azione per migliorare la prassi educativa ed affrontare situazioni nuove
Rapporto con il territorio per creare sinergie tra i tre aspetti del sistema formativo
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Curricolo d’Istituto
Il curricolo d’Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso esplicita le scelte della comunità
scolastica e l’identità dell’Istituto.
(Indicazioni nazionali per il curricolo – 2012)
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Continuità e unitarietà del curricolo
La progettazione didattica è finalizzata alla costruzione di percorsi di conoscenza che sono progressivamente
orientati dai Campi di Esperienza verso le discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.
CONTINUITA’
Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado
ISTITUTO COMPRENSIVO
I discorsi e le parole Lingua italiana
Lingua
straniera
L
ingua italiana
Lingua straniera 1-2
Area linguistica
Il corpo e il
movimento Musica
Scienze
motorie
Musica
Scienze
motorie
Area espressivo -
corporea
La conoscenza del
mondo Matematica
Scienze
Geografia
Tecnologia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Geografia
Area tecnico-
scientifica
Il sé e l’altro Cittadinanza e
Costituzione
Storia
Religione
Cittadinanza e
Costituzione
Storia
Religione
Area storico - sociale
Immagini, suoni,
colori Arte
Musica
Arte
Musica
Area artistico -
espressiva
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Curricolo d’Istituto: Verticalità e Continuità
Il curricolo d’Istituto, cuore didattico dell’offerta formativa, è lo strumento della
progettazione, della ricerca educativa e dell’innovazione.
E’ inoltre espressione della libertà e dell’autonomia scolastica e, al tempo
stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’ identità dell’ istituto.
Il curricolo è il percorso che l’istituzione scolastica, anche con altre agenzie
formative, organizza per orientare gli alunni e far loro acquisire conoscenze,
abilità, competenze, capacità, comportamenti e atteggiamenti indispensabili
per conoscersi, conoscere, valutare e scegliere.
L’art.1 del Regolamento dell’autonomia (Dpr 275/99), afferma che ogni scuola
è tenuta a garantire al cittadino un livello essenziale di competenze e a creare
un ambiente che favorisca il successo formativo.
I docenti del nostro Istituto individuano le esperienze di apprendimento più
efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, ponendo
attenzione all’ integrazione tra le discipline.
Nelle Indicazioni per il curricolo viene sottolineata la dimensione verticale
del curricolo che deve saldare, in un percorso coerente, universi scolastici un
tempo separati.
Secondo Giancarlo Cerini tali indicazioni delineano il tracciato di un curricolo
verticale coerente (dai 3 ai 16 anni), in cui i traguardi per lo sviluppo delle
competenze rappresentano la nervatura significativa dove le responsabilità
vengono condivise da tutti gli insegnanti per garantire una formazione
essenziale a tutti i ragazzi. Ciò rappresenta una risorsa per gli Istituti
Comprensivi, veicolando un’idea di unitarietà che porta alla costruzione di un
quadro comune, da condividere tra i vari livelli scolastici. Da qui l’ importanza
di una continuità educativa (o “discontinuità utile” come suggerisce G. Cerini)
cioè la progressione di competenze, da realizzare attraverso la predisposizione
di una serie di ambienti di apprendimento, differenziati e progressivamente
arricchiti, ma con una regia comune degli insegnanti.
Il nostro impegno sarà di costruire e sviluppare la pratica curricolare per
rendere più efficace e costruttivo il percorso formativo di ogni alunno (dai 3 ai
14 anni).
Solo lavorando sulle abilità di base e rafforzando i livelli di capacità e di
comprensione dei nostri studenti possiamo renderli “competenti”, cioè in grado
di utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite (saper e saper fare) al di fuori
del contesto scolastico (saper essere) manifestando un graduale e
consapevole orientamento verso l’apprendimento riproducendo le condizioni
positive che motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione dei
problemi.
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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E’ la ricerca sul curricolo verticale (in termini di percorsi disciplinari piuttosto
che trasversali) il valore aggiunto della continuità/discontinuità educativa.
Nella logica “lunga” dell’istituto comprensivo risulta più agevole calibrare il
progressivo passaggio da un’impostazione unitaria ad una progressiva
differenziazione degli apprendimenti e delle conoscenze. Occorre salvaguardare
il valore dell’unitarietà e della trasversalità della conoscenza, senza però
perdere la forza conoscitiva dello “specifico” disciplinare.
In sostanza, il curricolo verticale facilita il progressivo incontro, fin dalla scuola
dell’infanzia, dei bambini con i saperi, cioè con le parole, i linguaggi, le
conoscenze, gli strumenti che permettono la ricostruzione culturale
dell’esperienza vissuta, dell’ambiente, dello spazio, assicurando coerenza e
coesione all’intera formazione di base, fornendo a tutti gli allievi uguaglianza di
opportunità in un’età decisiva per la loro crescita.
Finalità del nostro curricolo
Dare ai giovani strumenti e opportunità per:
Imparare a conoscere
Imparare a fare
Imparare a essere
Imparare a vivere con gli altri
Imparare ad imparare, quindi a studiare in vista di un orientamento
permanente.
La forza del Curricolo verticale sta nell’adattare la programmazione dei tre
ordini di scuola ad una situazione formativa concreta, in modo da garantire
continuità e gradualità che i tre gradi separati non hanno garantito.
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Curricolo locale
L’Art. 8 del Regolamento sull’Autonomia -D.P.R. 275/1999 - dà alle scuole la possibilità di destinare una quota del
curricolo nazionale al curricolo locale, scegliendo liberamente discipline e attività da proporre nel proprio POF, in
modo tale da adeguare gli interventi educativi alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico.
Quota nazionale e quota locale non sono una fondamentale e l’altra accessoria, ma l’una e l’altra si integrano nel
curricolo d’Istituto, che garantisce insieme il carattere unitario dell’istruzione e la ricchezza del pluralismo dei
territori e delle persone.
Curricolo Locale 2012-2013
Tema portante: EDUCARE AL BENE COMUNE
Il desiderio dei ragazzi di essere protagonisti e partecipi della valorizzazione del territorio in cui vivono è forte.
Le idee emerse dai focus group nell’ambito del progetto “Il mondo alla finestra”, svolto nel corso del precedente anno
scolastico hanno evidenziato la voglia dei ragazzi di essere parte attiva del loro territorio.
Finalità:
► Orientare gli alunni a percorsi formativi aderenti il più possibile alle loro esigenze, attitudini, aspirazioni
► Valorizzare le relazioni sociali
► Educare alla cittadinanza attiva e responsabile
► Valorizzare il luogo dove i ragazzi vivono, studiano o si divertono, affinché il territorio venga vissuto come bene
comune
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Curricolo locale a.s. 2012-2013
Un approccio alla propria realtà locale
Scuola dell’Infanzia Educazione alla legalità
Prodotti
Il rispetto delle regole a scuolaClassi I Primaria La scuola è per
tutti•Giornalino Scolastico
Classi II Primaria •Plastico del territorio che
circonda la scuola
•Spettacolo ludico-motorio
Diritto alla salute e benessere
socialeCL: II Secondaria
•Progetto per la
riqualificazione della “piazza”
Conoscere il passato
per migliorare il futuroClassi III Secondaria Memoria e futuro
•Progetto per la “piazza” e plastico
•Progetto per una pista ciclabile
•Mercato con materiale da riciclo
•Drammatizzazione
•Libro
•Percorsi simulati
La strada è di tutti
Salute e relazioni sociali
Progetti
L’educazione stradale
Educazione alla salute e
lotta agli sprechi
Classi III Primaria La natura è per
tutti
Rispetto e salvaguardia
dell’ambiente •Spettacolo
•Libro
Classi IV Primaria •Giornalino Scolastico
La natura è per tutti
Classi V Primaria Sperimentare la democrazia •Consiglio Comunale dei
ragazzi
Classi I SecondariaRecupero delle
tradizioni
Il valore delle tradizioni per noi
e l’ambiente•Progetto per la
riqualificazione della “piazza”
Scuola, Democrazia,
Stato
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
26
Programmazione didattica per l’acquisizione di competenze
definite nel profilo dello studente in uscita
Progettazione del Curricolo
I docenti, in riferimento al Profilo dello studente, definiscono i traguardi per lo
sviluppo delle competenze, gli obiettivi di apprendimento specifici per ogni
disciplina e individuano le attività didattiche, i metodi e le strategie più adatte,
con particolare attenzione all’integrazione delle discipline ed elaborano:
Programmazione dei Consigli di intersezione, interclasse e delle classi
parallele
Programmazione dei Dipartimenti disciplinari
Programmazioni disciplinari per classi parallele
Cittadinanza e Costituzione
“L'educazione alla Cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative
che consentano di apprendere il concetto di prendersi cura di se stessi, degli altri e
dell'ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e solidarietà.”
Indicazioni Nazionali per il curricolo - 2012
OBIETTIVI
Costruzione del senso della legalità
Sviluppo della responsabilità
Conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana
Cittadinanza e Costituzione non è quindi una disciplina, ma un'Educazione
trasversale a tutte le discipline.
Ampliamento dell’offerta formativa
Alla realizzazione degli obiettivi del POF concorrono le attività di tipo
integrativo, coerenti con le finalità di Istituto e i bisogni formativi dell’utenza. I
progetti sono destinati a gruppi di alunni che aderiscono liberamente e si
impegnano a partecipare.
Per l’anno scolastico 2012-2013 vengono proposti i seguenti:
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
27
Gruppo Sportivo Scolastico: Progetto “Sport e integrazione a scuola:la
Palla Tamburello” in rete con I.C. Pertini per la Primaria e Secondaria,
“Bocce in gioco” per la Primaria
ADS “La Fonte del Benessere”, psicomotricità per bambini della Scuola
dell’Infanzia e
Corso di Lingua Inglese per bambini della Scuola dell’Infanzia
Progetti di Potenziamento delle lingue comunitarie
Corsi per l’esame Trinity e l’esame Delf
Progetto Cineforum “Venerdì: Cinema a scuola” per la Scuola secondaria
I grado
Progetto “Una scuola per crescere” per scuole a forte processo
immigratorio
Progetto “Scatola Azzurra” per la Scuola dell’Infanzia
Progetto Biblioteca per la Primaria
Progetto Biblioteca “Viaggiare con la mente: leggere per pensare” per la
Secondaria di I grado
Progetto “Lingua, cultura e Civiltà Rumena” per la Primaria e Secondaria
Integrazione dell’offerta formativa con il territorio
La nostra scuola realizza percorsi formativi in contesti extrascolastici, in rete
con le scuole del territorio o integrati con le proposte culturali degli Enti locali.
Iniziative promosse dal Comune di Fonte Nuova:
• Torneo di lettura
• Le Olimpiadi di Matematica e Grammatica “Volare con la mente”
• Teatro e Musica a scuola
Iniziative promosse dalle Associazioni del territorio:
Progetto “Per crescere, Educare, Giocare con il MiniBasket” per la IV e V
Primaria – Iniziativa promossa da ADS Amatori Basket
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Progetti in rete
• “Sport e integrazione a scuola: La Palla Tamburello” in rete con I.C.
Pertini per la Primaria e Secondaria
• Progetto di Psicomotricità “Giochiamo con il corpo” a cura di ADS
Polisportiva Fonte Nuova con I.C. Pertini
• Progetto Fondazione Angelo Frammartino – integrazione e intercultura –
Rete “Insieme per crescere”
Metodologie didattiche e scelte organizzative
Didattica orientata alle competenze
Interdisciplinarietà (unitarietà del sapere)
Progetti per classi parallele, interclasse, intersezione
Progetti in continuità infanzia/elementare/media: Curricolo locale
”Educare al bene comune”, Progetto “Giornalino: La Gazzetta della
Pirandello”
Struttura dell’orario scolastico finalizzata alla realizzazione della
progettualità della scuola
Didattica laboratoriale
Cooperative learning
Percorsi didattici individualizzati
Uso delle nuove tecnologie della comunicazione
Uscite didattiche, campi-scuola, manifestazioni sul territorio
Biblioteca scolastica
La progettazione delle attività didattiche ed educative avviene attraverso:
Selezione dei contenuti nel rispetto dei saperi essenziali
Riconoscimento e valorizzazione delle capacità e delle competenze di
ciascuno, per il successo formativo, attraverso la costruzione di un
modello territoriale integrato
Problematizzazione di ipotesi di lavoro e ricerca di soluzioni
Riproduzione di uno stesso messaggio in differenti situazioni e con diversi
linguaggi
Promozione di dibattiti e discussioni per favorire l’autocritica e per
analizzare i dati positivi e negativi dei comportamenti altrui
Coinvolgimento operativo degli allievi
Attività modulari organizzate per fasce di livello e per attitudini personali
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Attività laboratoriali come supporto per l’attivazione di processi cognitivi
che facilitino l’acquisizione di abilità di base
Le strategie didattiche utilizzate sono le seguenti:
Rispettare i tempi di apprendimento di ciascuno;
Individuare gli apprendimenti indispensabili (nuclei fondanti) e
operare affinché tutti gli allievi li raggiungano;
Agire per innalzare il grado di motivazione all’apprendimento di tutti
gli allievi
Agire per rendere uniforme il grado di motivazione all’apprendimento
di tutti gli allievi;
Fornire l’attrezzatura culturale di base affinché gli allievi possano
esercitare in modo autonomo la loro capacità critica, alla quale
devono concorrere tutte le discipline in forma progettata;
Affiancare al compito dell’insegnare ad apprendere quello di insegnare
ad essere;
Ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva
complessa volta a superare la frammentazione delle discipline e a
integrarle in nuovi quadri d’insieme;
Garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua
italiana, e delle lingue comunitarie;
Favorire i linguaggi non verbali;
Stimolare l’uso delle nuove tecnologie.
Verifica della programmazione
Il controllo in itinere dell’attuazione della programmazione viene effettuato
mediante:
Verifiche periodiche comuni degli apprendimenti disciplinari
Monitoraggio del grado di soddisfazione degli alunni (risposta ai bisogni)
e dell’efficacia formativa dei progetti
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Progettazione di interventi didattici mirati a facilitare e
sostenere gli apprendimenti
Finalità
Promuovere la costruzione di relazioni collaborative tra scuola e famiglia
favorendo la comunicazione.
Progettare e organizzare un avvio scolastico che faciliti nel bambino
l’instaurarsi e il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti
dell’ambiente che lo accoglie.
Attivare un processo costruttivo di interazione, integrazione e
socializzazione più ampio rispetto a quello che può offrire la famiglia,
comprendendo anche il diverso.
Favorire nel bambino l’interiorizzazione di regole di comportamento
sociale.
Rafforzare la conquista dell’autonomia, dell’identità personale, della
stima di sé, delle competenze.
Accoglienza e integrazione alunni stranieri
Finalità
• Far vivere serenamente il primo momento d’incontro con la nuova realtà;
• Definire un percorso educativo che lo sostenga nella scelta
dell’inserimento più opportuno rispetto al percorso scolastico già
compiuto;
• Accompagnarlo e sostenerlo nel proprio processo di crescita per
mantenere le proprie radici e contemporaneamente acquisire gli
strumenti linguistici e culturali indispensabili nel nuovo ambiente di vita;
• Favorire la conoscenza del territorio per agevolarlo nell’inserimento
sociale e quindi nella sua piena realizzazione personale.
• Accoglienza significa inoltre creare le condizioni sociali perché la nuova
presenza rappresenti per gli “altri” un’importante occasione di
arricchimento.
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
31
Attività
Rilevazione informazioni su alunni stranieri sui tre plessi: da quando sono
in Italia, livello di conoscenza dell’italiano, difficoltà generali o particolari
evidenziate dagli insegnanti di classe, contatti con i docenti e i genitori.
Accoglienza, tutoraggio e somministrazione di test d’ingresso di lingua
italiana ad alunni appena arrivati in Italia ed iscritti nel nostro Istituto.
Attivazione e supervisione di progetti relativi ad alunni stranieri e alla
dispersione scolastica; promozione di Corsi con diverse pratiche
interculturali con ricaduta su alunni sia stranieri sia italiani;
organizzazione di Corsi specifici di italiano L2 per alunni stranieri sui tre
plessi.
Promozione e ricerca di iniziative contro la dispersione scolastica.
Contatti con Enti statali e Associazioni per la ricerca di eventuali
finanziamenti alla scuola per progetti indirizzati agli alunni stranieri e alle
loro famiglie e alla lotta alla dispersione scolastica.
Integrazione scolastica alunni con disabilità
Finalità
• Costruire, nell’ottica della realizzazione di obiettivi quali l’accoglienza, il
riconoscimento e la valorizzazione delle capacità e delle competenze di
ciascuno, in particolare degli alunni in condizione di disabilità, per il
raggiungimento del pieno successo formativo, di un modello territoriale
integrato, che agisca per una modifica contestuale e una graduale
riduzione delle variabili che generano i fenomeni del disagio e
dell’esclusione
• Valorizzare le potenzialità di ciascuno e far acquisire agli alunni capacità
di riflessione, accettazione di sé e dell’altro, apprezzamento della
diversità, in sintesi la “cultura della collaborazione e della convivenza
civile, del dialogo interculturale e della pace”
• Lavorare in modo che la scuola diventi interlocutore privilegiato degli
Enti Territoriali, in particolare delle Amministrazioni Comunali e della Asl,
per una azione forte, coordinata e strutturata, basata su finalità
socialmente rilevanti, sentite e condivise
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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• Programmare interventi di prevenzione; programmare corsi di
aggiornamento per insegnanti e genitori; attuare modalità di lavoro fra
gli operatori dei vari ordini di scuola; rinforzare la rete di collaborazione
fra scuola e servizi territoriali; svolgere un’adeguata indagine conoscitiva
dei soggetti in ingresso.
Attività
Monitoraggio degli alunni diversamente abili
Gestione delle relazioni con gli esperti sanitari del servizio materno
infantile di Mentana e di Guidonia
Raccordo tra le diverse figure professionali (docenti curricolari, di
sostegno, AEC ed educatori) che intervengono sugli allievi diversamente
abili
Verifica della funzionalità della distribuzione oraria delle ore di
insegnamento offerte ai suddetti studenti
GLH d’Istituto e GLH operativi per gli alunni diversamente abili
Monitoraggio del disagio scolastico
Interventi per alunni con DSA
Finalità
Promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno
Individuare le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento
Contribuire alla riduzione degli effetti del disturbo specifico diagnosticato
sul percorso di apprendimento dell’alunno/a.
Attività
I docenti operano affinché l’ alunno sia messo in condizione di seguire la
stessa programmazione di classe, attraverso un atteggiamento di
sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, per stimolare l’autostima ed
evitare frustrazioni
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Uso di una didattica individualizzata, che consiste nelle attività di
recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare
determinate abilità o per acquisire specifiche competenze
Uso di una didattica personalizzata, calibrata sul livello e sulle modalità di
apprendimento dell’alunno e che tenga conto delle abilità possedute
Introduzione di strumenti compensativi, che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell’abilità deficitaria
Introduzione di strumenti dispensativi, per evitare situazioni di
affaticamento e di disagio
Stesura del PDP, Piano Didattico Personalizzato, in collaborazione con la
famiglia
Valutazione del processo formativo
… la valutazione ha prevalentemente finalità formativa e concorre al
miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo di ciascun alunno
...
… Una valutazione adeguatamente formativa e di qualità non rileva solamente
gli esiti, ma pone attenzione soprattutto ai processi formativi dell’alunno …
Legge n. 169/2008
Il nostro sistema di valutazione è basato su:
Valutazione formativa, che non rileva solo gli esiti, ma pone attenzione
soprattutto ai processi formativi dell’alunno
Valutazione intesa come forma di promozione
Valutazione per obiettivi formativi
Individuazione di indicatori e descrittori per ogni disciplina
Corrispondenza voto-raggiungimento degli obiettivi
Valutazione del comportamento, utilizzando gli indicatori: rispetto di se,
degli altri e dell’ambiente, frequenza, partecipazione e impegno, rispetto
delle consegne, rispetto delle regole.
Elaborazione schede e griglie di valutazione degli apprendimenti e del
comportamento
Verifiche comuni degli apprendimenti disciplinari periodiche
Certificazione delle competenze:
-Documento di passaggio Scuola Infanzia-Primaria
-Certificazione Competenze al termine Sc. Primaria
-Certificazione Competenze al termine Sc. Secondaria
(in attesa dei modelli che verranno adottati a livello nazionale)
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Si perseguono i seguenti obiettivi:
1. Utilizzare un metodo di valutazione tale che tenda a raggiungere una
valutazione il più possibile oggettiva dell’alunno utilizzando gli indicatori
formativi disciplinari e trasversali e prove comuni per discipline
2. Individuare una programmazione comune delle Unità di Apprendimento,
tale da assicurare a tutti la stessa offerta formativa, garantendo
conoscenze e abilità minime
3. Garantire la condivisione di un linguaggio comune ai fini della valutazione
4. Garantire la condivisione delle scelte da parte dei docenti sul metodo
valutativo adottato
Secondo quanto stabilito dall’articolo 3 del D.L. n. 137/2008, convertito dalla
legge n. 169/2008, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento
sarà effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici in decimi, che
corrispondono al livello di raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.
Sono stati definiti quindi i criteri di assegnazione del voto per la valutazione
degli apprendimenti e del comportamento.
Confronto con le indagini nazionali e internazionali sugli
apprendimenti
• Confronto dei risultati della scuola con gli standard di riferimento del
Sistema Nazionale di Valutazione e OCSE-PISA.
Valutazione degli alunni stranieri
Per la valutazione degli apprendimenti degli alunni stranieri si fa riferimento
alla legge 53/2003, che garantisce a tutti un idoneo sviluppo delle
potenzialità attraverso la personalizzazione dei percorsi educativi e
didattici, oltre che all'art. 45 del DPR 394/99, che richiede il necessario
adattamento dei programmi in relazione al livello di competenza degli
allievi e alla legge 296/06, art. 622 e 624, relativa all'innalzamento
dell'obbligo scolastico di istruzione e al DM n.139 del 22 agosto 2007, suo
regolamento attuativo. Per la certificazione delle competenze si fa riferimento
alla scala globale dei livelli comuni, definita nel Quadro Comune Europeo per le
Lingue.
Si ricorda quanto stabilito da J. Cummins e ripreso nei suoi studi da G. Favaro:
“l’alunno non italofono impiega fino a due anni per superare le difficoltà
legate alla lingua per la comunicazione interpersonale, mentre l’apprendimento
della lingua accademica dello studio e dei concetti richiederebbe fino a cinque
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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anni”. (AA.VV., Imparare l’italiano, imparare in italiano, a cura di G. Favaro,
Milano, Edizioni Guerini, 1999)
L'alfabetizzazione linguistica deve essere lo scopo di tutte le discipline.
Per "adattamento dei programmi", si intende l’individuazione di unità di
apprendimento relative ai nuclei fondanti di ogni disciplina per gli studenti
stranieri, su cui si deve articolare la programmazione personalizzata.
E’ necessario concentrare l’insegnamento/apprendimento sui concetti chiave
delle discipline chiedendosi che cosa devono sapere e che cosa devono saper
fare gli studenti stranieri.
Il passaggio dalla lingua per comunicare alla lingua per studiare (fase
ponte), condizione necessaria per prevenire o limitare l’insuccesso scolastico a
cui vanno incontro molti studenti stranieri, coinvolge tutti i docenti in quanto
esperti dei linguaggi settoriali.
L’alunno straniero verrà quindi valutato sulla base del percorso di
apprendimento compiuto sapendo bene che, durante i primi anni del suo
inserimento scolastico, non potrà raggiungere le stesse prestazioni richieste
agli alunni italiani.
La valutazione degli alunni stranieri dovrà tenere in considerazione:
il recupero dello svantaggio linguistico
il raggiungimento degli obiettivi trasversali
l’acquisizione delle competenze minime
Si possono individuare due tipologie di studenti:
1. Alunni stranieri di recente immigrazione che entrano nel nostro
istituto all’inizio dell’anno scolastico e non hanno nessuna competenza
linguistica in italiano.
2. Alunni stranieri che, benché già scolarizzati in Italia, presentano
ancora alcune difficoltà nell’uso della lingua italiana, in particolare per
quanto riguarda la lingua dello studio.
1. Per quanto riguarda la prima tipologia, si dovrà privilegiare una
valutazione formativa che tenga conto dei seguenti criteri:
a) la situazione di partenza
b) i progressi rispetto ai livelli di partenza
c) considerare maggiormente i contenuti rispetto al linguaggio
utilizzato
d) l’atteggiamento scolastico e la motivazione
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
36
e) la frequenza
f) l’integrazione nel gruppo classe
g) la capacità di autocorrezione
h) le potenzialità emerse
i) i progressi nella conoscenza della lingua italiana
2. Per quanto riguarda la seconda tipologia, si dovrà privilegiare, anche in
questo caso, una valutazione formativa che tenga conto:
a) del livello di conoscenza della lingua italiana
b) dei progressi nell’apprendimento relativamente ai nuclei fondanti
delle diverse discipline
Valutazione alunni con DSA (Legge 170/2010)
• Valutazione coerente con gli interventi pedagogico-didattici attuati
durante tutto l'anno scolastico
• Valutazione dei livelli di apprendimento raggiunti
• Attenzione più alla padronanza dei contenuti disciplinari che alla forma
• Utilizzo di idonei strumenti dispensativi e compensativi
• Strutturazione delle prove e tempi di effettuazione adeguati
• Per le lingue straniere viene privilegiata l'espressione orale
La documentazione
Il nostro Istituto, per conservare memoria del lavoro svolto e delle buone
pratiche in modo ordinato e facilmente reperibile, ha deciso di trasferire tutti i
materiali prodotti in un hard disk portatile, già in uso lo scorso anno.
Il lavoro verrà organizzato in quattro fasi operative:
I Fase. Elaborazione di un archivio virtuale con la predisposizione di spazi
interni per contenere file digitali di piccole proporzioni e di spazi esterni
correlati per rendere facilmente reperibile la documentazione.
II Fase. Elaborazione di un prospetto informativo sulle scelte grafiche e
argomentative per consentire una sostanziale uniformità di forma, una
congruenza nei contenuti ed una copertura totale dei tre ordini di scuola nella
documentazione delle buone pratiche.
III Fase. Raccolta del materiale, già organizzato in formato digitale.
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
37
IV Fase. Separazione dei documenti essenziali d’Istituto da quelli aggiuntivi e
relativo inserimento nell’archivio tra quelli direttamente leggibili e quelli
allegati e rintracciabili con codici specifici.
Organizzazione
Modelli orari
L’Istituto Comprensivo si articola sulla settimana corta da Lunedì a
Venerdì e prevede i seguenti modelli orari per i diversi ordini di scuola:
Scuola dell’Infanzia
Orario ridotto
25 ore settimanali,
con orario 8.15-13.15
Orario ordinario
40 ore settimanali,
con orario 8.15-16.15, con mensa
Scuola Primaria
24 ore settimanali
lun.-ven. con orario 8.30-12.30
+1 rientro pom. con mensa
ore 8.30-16.30
27 ore settimanali
lun.-giovedì con orario 8.30-13.30
+ venerdì con orario 8.30-12.30
+ 1 rientro pom. con mensa ore 8.30-16.30
30 ore settimanali
lun.-giovedì con orario 8.30-13.30
+ venerdì con orario 8.30-12.30 + 2 rientri pom. con mensa
ore 8.30-16.30
40 ore settimanali - Tempo pieno
5 rientri pomeridiani con mensa dal
lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30
Scuola Secondaria I grado
Tempo normale
30 ore settimanali
Lun.- Ven. con orario 8.00-14.00
Tempo prolungato
36 ore settimanali
lun.- mart.-giov.
orario 8.00 – 16.00, con mensa
merc.– ven, orario 8.00-14.00
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Organizzazione dell’Istituto
Nell’organizzazione dell’Istituto Comprensivo, in applicazione
dell’Autonomia, al lavoro del Dirigente Scolastico si affianca quello di uno
staff di collaboratori: il collaboratore vicario, il secondo collaboratore, il
Segretario Amministrativo, quattro Responsabili di plesso, le Funzioni
strumentali.
Le commissioni di lavoro, i dipartimenti e i nuclei di supporto alle F.S.,
in cui il Collegio è ripartito, affiancando il lavoro delle Funzioni Strumentali,
garantiscono la circolarità della comunicazione, in un’attività di progettazione
nella quale trovano un loro specifico ruolo gli organi collegiali.
Nell’intento di promuovere una proficua interazione fra i tre ordini di scuola
che formano l’Istituto Comprensivo, il Collegio dei Docenti ha promosso la
ripartizione in diverse forme di aggregazione.
Tale configurazione risponde alle seguenti precise esigenze didattico-
organizzative:
- assicurare percorsi di continuità nel passaggio da campi di esperienza più
ampi e generalizzati ad ambiti più ristretti e specifici delle discipline;
- giungere a percorsi comuni di: aggiornamento, insegnamento-
apprendimento, progettazione-programmazione, sperimentazione,
continuità, valutazione, autovalutazione e monitoraggio;
- realizzare modalità di comunicazione efficace;
- strutturare il lavoro del Collegio dei Docenti in funzione dei tempi e dei
risultati;
- armonizzare e finalizzare nell’ambito del processo di autonomia le figure
strumentali previste dal CCNL.
Le commissioni saranno pertanto il luogo della discussione e della
elaborazione di proposte da includere nel piano dell’offerta formativa, dovranno
periodicamente relazionare al Collegio dei Docenti sul lavoro condotto,
predisporre delibere e proposte operative.
Funzioni strumentali
Area 1
Progettazione e sperimentazione del curricolo, con i seguenti compiti:
Coordinamento progettazione curricolare
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Progettazione e coordinamento progetti per l’arricchimento dell’Offerta
Formativa
Progettazione e coordinamento progetto d’Istituto – curricolo locale
Pianificazione di risorse interne ed esterne
Supporto al lavoro dei referenti di progetto
Incontri a livello di microteam (referenti di progetto, consigli di classe …)
per una funzionalità maggiore dei progetti
Monitoraggio delle fasi progettuali mediante strumenti concordati
Pianificazione delle attività del nucleo di supporto alla F.S.
Area 2
Documentazione, con i seguenti compiti:
Elaborazione di un archivio cartaceo e digitale
Pubblicità e visibilità delle attività di progetto e di servizio della scuola
dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria
Giornalino della scuola
Raccordo con le altre funzioni strumentali e i gruppi di lavoro
Monitoraggio e Autovalutazione d’Istituto, con i seguenti compiti:
Cura, custodia e trasmissione dei dati relativi alla valutazione del sistema
SNV
Monitoraggio esiti alunni
Confronto tra la valutazione degli apprendimenti interna ed esterna
Ricerca e formulazione degli strumenti per l’autovalutazione del POF
Selezione questionari, definizione dei protocolli di somministrazione;
tabulazione e lettura dati
Rilevazione e analisi dei bisogni
Cura, raccolta e classificazione della documentazione didattica
dell’autovalutazione e della valutazione esterna
Lettura dei dati emersi dal monitoraggio per l’autovalutazione e
comparazione con gli esiti degli anni precedenti
Diffusione dei risultati
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Area 3
Accoglienza, disagio, lotta alla dispersione, recupero e integrazione,
sostegno, con i seguenti compiti:
Accoglienza alunni stranieri ed eventuale tutoraggio
Attivazione e supervisione di progetti relativi ad alunni stranieri e alla
dispersione scolastica
Recupero e attuazione di attività volte alla lotta della dispersione
scolastica
Contatti con enti statali ed associazioni per la ricerca di eventuali
finanziamenti per progetti indirizzati agli alunni stranieri e alle loro
famiglie e alla lotta della dispersione scolastica
Organizzazione e coordinamento corsi di italiano come L2 nei tre plessi
Analisi dei bisogni in relazione all’aumento della presenza degli alunni
stranieri
Organizzazione e gestione delle procedure previste dal protocollo di
accoglienza sul versante amministrativo e didattico
Organizzazione di iniziative specifiche di prima alfabetizzazione e
potenziamento linguistico
Promozione di esperienze e iniziative di carattere interculturale
Rapporti con gli enti esterni
Coordinamento GLH
Attuazione di progetti relativi all’integrazione
Tutoraggio alunni con disabilità e con DSA
Area 4
Continuità, con i seguenti compiti:
Raccordo infanzia-primaria
Raccordo primaria-secondaria
Supporto alla realizzazione di un curricolo verticale
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
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Promozione dell’integrazione progettuale primaria-secondaria nella
prospettiva di valorizzare la dimensione verticale del Comprensivo
Favorire scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere
percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità
Prendere e mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini
di scuola
Tenere i contatti con l'insegnante referente progetto disagio, per
prevenire e/o segnalare problematiche da inoltrare agli insegnanti, nel
passaggio delle informazioni da un ordine di scuola all'altro
Organizzare e coordinare incontri tra insegnanti facenti parte delle
commissioni continuità dei tre ordini di scuola
Raccogliere le schede informative compilate dalle insegnanti di scuola
primaria
Curare la trasmissione alle insegnanti di classe prima primaria delle
schede degli alunni uscenti dalla scuola infanzia
Coordinare la Commissione Formazione classi
Commissioni
Commissione elettorale
Commissione orario delle lezioni
Commissione formazione classi
Commissione uscite didattiche e visite d’istruzione
Comitato di valutazione del servizio
Referente per l’orientamento scolastico
Referenti di progetto
Responsabili per la sicurezza
Responsabili aule speciali
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
42
Aggiornamento e formazione
In un’ottica di longlife learning particolare attenzione viene data alla
formazione dei docenti.
L’attività di aggiornamento e formazione in servizio, di supporto al Piano
dell’Offerta Formativa e alla progettualità, mirerà essenzialmente a fornire ai
docenti il giusto sostegno teorico e valide opportunità operative
nell’acquisizione di capacità di analisi dei processi, capacità ed abilità
progettuali, capacità di ricerca ed innovazione didattico-metodologica,
acquisizione di nuove modalità organizzative – partecipative - di gestione e
valutazione dei processi formativi.
Si tenderà, inoltre, a supportare i docenti negli aspetti relazionali e nella
gestione del disagio attraverso una didattica diversificata, predisponendo corsi
di aggiornamento o formazione in servizio.
La scuola si è attivata in rete con le altre istituzioni scolastiche presenti sul
territorio per fornire un adeguata e costante formazione ai docenti
adoperandosi al conseguimento degli obiettivi di Lisbona ed agli standard
europei, con particolare attenzione all’Integrazione.
Aggiornamento e formazione per i docenti :
o Screening dei DSA, Ansas-Indire
o Lim e nuove tecnologie
o Registro elettronico, per una eventuale sperimentazione
o Linee guida relative al “Percorso per favorire l’inserimento a scuola del
bambino con diabete”, in collaborazione con la ASL di Monterotondo (per
docenti e ATA)
o Valutazione degli apprendimenti
Personale (Docenti, Ata, Collaboratori)
Formazione del personale per migliorare l’efficacia e l’efficienza della
documentazione didattica e amministrativa
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
43
Autovalutazione 2011-2012
Punti di forza
Presenza di diversi gradi di scuola
Credibilità dell’istituzione sul territorio
Buon rapporto con il territorio
Professionalità del personale scolastico
Attività “in rete” con altre scuole
Criticità
Strutture inadeguate e spazi insufficienti
Distanza tra i plessi
Problemi di comunicazione interna
Clima interno alla scuola
Riconoscimento e rispetto dei ruoli
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Antonio Sansotta
Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2012-2013
44
INDICE
Atto d’ indirizzo del consiglio d’ istituto pag. 3
Presupposti teorico-culturali pag. 5
Contesto territoriale pag. 10
Bisogni del territorio pag. 12
L’Istituto Comprensivo L. Pirandello pag. 14
Risorse strutturali pag. 15
Rapporti con il territorio pag. 15
Finalità del POF pag. 16
Finalità educative pag. 17
Identità d’Istituto pag. 19
Curricolo d’Istituto pag. 20
Continuità ed unitarietà del curricolo pag. 21
Curricolo d’Istituto: verticalità e continuità pag. 22
Curricolo locale pag. 24
Programmazione didattica per l’acquisizione di competenze
definite nel profilo dello studente in uscita pag. 26
Progettazione di interventi didattici mirati a facilitare e
sostenere gli apprendimenti pag. 30
Valutazione del processo formativo pag. 33
La documentazione pag. 36
Organizzazione pag. 37
Aggiornamento e formazione pag.42
Autovalutazione 2011-2012 pag. 43