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Istituto Comprensivo Statale “Giovanni Pascoli”
Via Puglie, 1 - 87076 Villapiana (CS) Tel.e fax:0981/505051
Mail:[email protected] - Pec:[email protected] Sito Web:
www.comprensivovillapiana.it CF: 94006130788 - Cod. Mecc. CSIC82300V
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Delibera Collegio Docenti e Consiglio di Istituto del 12.01.2016
a.s. 2015/2016
Nell’anno scolastico 2014/2015 le scuole hanno elaborato il Rapporto di autovalutazione (RAV).
In primo luogo, hanno esaminato e prodotto gli indicatori oggettivi relativi a diverse aree
dell’attività scolastica (il contesto, gli esiti degli studenti, i processi didattici e gestionali).
In secondo luogo, sulla base della valutazione e del giudizio dei propri punti di forza e di debolezza,
hanno predisposto la sezione 5, nella quale si ritrova lo schema generale del Piano di
miglioramento dell’Istituzione scolastica.
Pertanto, a partire dall'inizio dell'anno scolastico 2015/16 tutte le scuole si sono trovate nella
condizione di dover pianificare un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi
connessi alle priorità indicate nel RAV.
Un buon processo di miglioramento, infatti, presuppone la pianificazione e lo sviluppo di azioni
che prendano le mosse dalle priorità indicate nel RAV. Tale processo non va considerato in modo
statico, ma in termini dinamici in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica
e fa leva sulle modalità organizzative gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola utilizzando
tutti gli spazi di autonomia a disposizione.
Il primo obiettivo del miglioramento è proprio quello, fissato per l’a.s. 2015/2016, di elaborare il
piano nella direzione della specificazione e articolazione degli obiettivi, della tempistica, delle
persone coinvolte, delle risorse impiegate.
Attori Nucleo interno di valutazione
Dirigente Scolastico dott.ssa Anna Maria Di Cianni
FF.SS. al P.O.F. ins. Bartella Maria Francesca – Cimino Anna Maria
Collaboratori del DS prof.ssa Angela Teresa Napoli – prof. Mario Iannicca
Componenti Commissione Valutazione e Autovalutazione di Istituto
proff. Rugiano Francesco – Italiano Angiola – Accoti Anna – Randelli Maria Cristina – Grande Giovanni
Dipartimenti Disciplinari Consigli di classe Collegio dei Docenti
Consiglio di Istituto
Destinatari Tutti gli stakeholders interni ed sterni dell’IC “G. Pascoli” di Villapiana (CS).
Relazione tra RAV e PdM
Il Dirigente Scolastico, a partire dalle criticità emerse nel RAV e per una maggiore condivisione dei processi
di valutazione e autovalutazione, fin dall’inizio del corrente a.s. ha integrato il Gruppo di Miglioramento al
fine di predisporre un Piano di Miglioramento che registrasse il coinvolgimento di più docenti.
Il RAV, socializzato e rendicontato nel Collegio dei Docenti del 05/09/2015, è stato in seguito oggetto di
attenta analisi e riflessione da parte dei docenti componenti la Commissione POF/PTOF e, soprattutto, dei
docenti componenti la Commissione Valutazione e Autovalutazione di Istituto.
In particolare, il Referente Invalsi ha restituito e socializzato, in fase di riunioni di commissione e in seno al
Collegio dei Docenti, i dati relativi alle Prove invalsi.
Dall’analisi dei dati di rendicontazione è emerso che è necessario ridurre la forbice di varianza tra le classi
dell’Istituto e all’interno delle stesse classi, nonché ridurre il divario esistente tra la nostra Scuola e le scuole
del Centro e del Nord del Paese nelle perfomances riguardanti le Prove Invalsi.
Integrazione tra Piano e POF
Il Piano di Miglioramento elaborato presenta uno stretto rapporto di connessione, correlazione e coerenza
con le attività, i progetti e gli obiettivi indicati nel POF, essendone parte integrante e fondamentale.
A partire dal RAV, il PdM si pone l’obiettivo di avviare processi virtuosi di miglioramento continuo
nell’ottica della messa in atto di un’azione di qualità.
Dal raffronto tra POF e RAV si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l'attuazione del Miglioramento
prioritariamente al potenziamento della qualità del processo di insegnamento-apprendimento e
contestualmente al potenziamento delle relazioni interpersonali fra docenti dello stesso plesso e dell'intero
istituto, della comunicazione e delle relazioni con il territorio.
QUICK WINS
Si riportano, di seguito, le azioni di rapida attuazione e ad effetto immediato poste in essere tra il periodo
dell’analisi del RAV e la definizione del Piano di Miglioramento:
- Pubblicazione del RAV e del Piano di Miglioramento sul sito WEB dell’Istituto;
- Disseminazione nelle riunioni di Commissione, negli incontri di Staff, nei Collegi dei Docenti;
- Discussioni e informazioni nei Consigli di classe, interclasse, intersezione.
RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE
ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITA’ TRAGUARDI
Risultati scolastici
Aumentare il numero di studenti della seconda classe primaria e secondaria di I Grado ammessi alla classe successiva
Aumento percentuale del 6% del numero di studenti della seconda primaria e della seconda secondaria ammessi alla classe successiva
Aumentare il numero di diplomati per votazione conseguita all’esame nelle fasce di voto intermedie
Aumento percentuale del 5% del numero di diplomati per votazione conseguita all’esame nelle fasce di voto intermedie (7,8)
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Riduzione della variabilità interna alle classi e fra le classi
Ridurre del 10% la variabilità tra le classi e dentro le classi. Scuola Primaria: classi seconde e quinte per le discipline italiano e matematica.
Riduzione del numero di alunni collocati nel livello 1 in italiano primaria seconde e quinte; livello 2 italiano e matematica terze secondaria.
Riduzione del 5% del numero di alunni collocati nel livello 1 in italiano primaria seconde e quinte; livello 2 italiano e matematica terze secondaria.
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE
Progettazione e ridefinizione di un curricolo sempre più funzionale alle esigenze formative degli alunni.
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
Declinare criteri di valutazione personalizzati per gli alunni DSA e BES riconducibili al curricolo di scuola.
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO //
CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO //
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
//
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Creare un database delle competenze interne. Condividere un miglior utilizzo delle risorse economiche in coerenza con gli obiettivi di miglioramento
INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Implementare modalità online di comunicazione con le famiglie. Potenziare la collaborazione e la progettazione comune in rete con Associazioni ed Enti
Pianificazione del PdM
(Soggetti coinvolti, azioni/monitoraggio, indicatori, modalità di rilevazione degli esiti, tempistica delle attività)
Criticità Tra e dentro le classi si evidenzia una varianza nei risultati delle prove Invalsi che richiede interventi didattici mirati e più puntuali, per il recupero e il consolidamento degli apprendimenti di base.
Priorità 1. Riduzione della variabilità fra le classi 2. Risultati degli studenti nelle prove standardizzate di italiano e matematica. Obiettivo di processo 1. Rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro generalizzato per tutti i docenti 2. Utilizzare prove standardizzate (iniziali, in itinere e finali) per classi parallele con specifica attenzione agli apprendimenti di italiano e matematica 3. Elaborare e condividere griglie e rubriche di valutazione comuni per tutte le discipline
SOGGETTI COINVOLTI Azioni/Monitoraggio Indicatori Modalità di rilevazione degli esiti
Tempistica delle attività
Dipartimenti disciplinari
Programmazione attività a.s. 2015/2016: - Definizione della struttura della programmazione; - Individuazione degli obiettivi disciplinari per classi parallele; - Definizione dei criteri e degli strumenti di valutazione degli apprendimenti (predisposizione prove strutturate parallele ex ante);
- Progettazione struttura modello di programmazione
- Elaborazione di griglie e rubriche valutative
- Modello comune programmazione
- Griglie di valutazione
Settembre/ottobre
- Recupero delle difficoltà e sostegno delle eccellenze: metodi e strumenti.
Docenti di classe e interclasse Docenti dell’Organico del Potenziamento
Costruzione di prove di verifica di italiano e matematica iniziali intermedie e finali con relative esercitazioni.
Risultati (in percentuale) ottenuti in itinere nelle prove comuni Risultati ottenuti dalla somministrazione di verifiche sommative Risultati ottenuti dagli interventi di recupero -potenziamento % progetti attuati %progetti realizzati con successo
Simulazioni Invalsi da parte dei docenti di italiano e matematica
Ottobre/aprile
Consigli di classe e interclasse
Verifica delle attività programmate: esiti prove ex post per classi parallele Progettazione azioni di miglioramento da attuare (checklist disciplinare)
Risultati (in percentuale) ottenuti in itinere nelle prove comuni Risultati ottenuti dalla somministrazione di verifiche sommative Risultati ottenuti dagli interventi di recupero -potenziamento % progetti attuati %progetti realizzati con successo
Monitoraggio degli Obiettivi di processo attraverso l’utilizzo di report e tabulazione dei risultati
Maggio
RISULTATI ATTESI
Primo anno Secondo anno Terzo anno Traguardo
Acquisizione di maggiori competenze e abilità negli apprendimenti di base
Acquisizione di maggiori competenze e abilità negli apprendimenti di base
Acquisizione di maggiori competenze e abilità negli apprendimenti di base
Ridurre del 10% la variabilità tra le classi e dentro le classi. Scuola Primaria: classi seconde e quinte per le discipline italiano e matematica.
Criticità
La scuola non predispone costantemente attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia (NAI) e non realizza con sistematicità percorsi di lingua italiana (L2) per gli studenti stranieri da poco in Italia. Inoltre, per quanto riguarda la gestione dei BES, e in particolare gli alunni DSA, la Scuola non dispone di strumenti adeguati al fine di effettuare uno screening sistematico per la loro rilevazione.
Priorità
1. Perseguire una perfetta e compiuta integrazione a partire dall’acquisizione della Lingua italiana (L2) a fini comunicativi per poi passare ad un utilizzo
della Lingua italiana applicato allo studio
2. Promuovere una didattica inclusiva che faccia capo a tutti i docenti, non soltanto agli insegnanti di sostegno, rivolta a tutti gli alunni.
3. Individuare precocemente gli alunni BES e DSA per favorire il successo formativo di tutti e di ciascuno. L’osservazione sistematica e le prove
standardizzate di identificazione precoce (per alunni con DSA) e le attività di potenziamento sono da attuarsi nei primi due anni di scuola primaria e,
ogni qualvolta gli insegnanti sospettino un caso di DSA, anche negli anni successivi. Poiché il nostro Istituto fino ad oggi non ha svolto uno screening
sistematico, si è valutata l’opportunità di estenderlo, per questo a.s., a tutti gli alunni.
Obiettivo di processo
1. Attivare percorsi di insegnamento dell’italiano L2 per allievi stranieri, intervenendo fin dai primi anni della Scuola dell’infanzia; 2. Effettuare uno screening sistematico per la rilevazione precoce di difficoltà di apprendimento
OBIETTIVO DI PROCESSO 1
SOGGETTI COINVOLTI
Azioni/Monitoraggio Indicatori Modalità di rilevazione degli esiti Tempistica delle attività
Commissione Intercultura
Raccolta informazioni della storia scolastica precedente dell’alunno straniero e di ogni altra informazione che possa essere utile ai Consigli di classe
n. questionari di rilevazione raccolti
Schede di rilevazione dati Ad ogni nuovo ingresso di alunni stranieri all’interno della comunità scolastica
Consigli di classe, interclasse,
Rilevazione conoscenze Italiano L2 alunni NAI sulla base dei descrittori
Descrittori forniti dal Quadro Comune di Riferimento
Test Colloqui orali
Ad ogni nuovo ingresso di alunni
intersezione
forniti dal Quadro Comune di Riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa: livelli A1 e A2 (uso elementare della lingua); livello B1 (uso indipendente della lingua).
elaborato dal Consiglio d’Europa: livelli A1 e A2 (uso elementare della lingua); livello B1 (uso indipendente della lingua).
stranieri all’interno della comunità scolastica
Consigli di classe, interclasse, intersezione
Progettazione di un Piano di Studi Personalizzato (PSP) per gli alunni non ancora in possesso di un livello di competenza in Italiano L2 tale da garantire loro un uso indipendente della lingua
Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione.
Monitoraggio e Verifica PSP Nei primi due mesi di permanenza dell’alunno all’interno della comunità scolastica
Docenti Organico potenziato
Attivazione di corsi di italiano L2 base e avanzato
n. di corsi L2 attivati
Test Colloqui orali
Intero a.s.
Consigli di classe e interclasse
Redazione Piano di Studi Personalizzato con semplificazione di obiettivi e contenuti e previsione di prove di verifica ridotte, semplificate e occasionalmente differenziate
n. PSP stilati Monitoraggio, Verifica e Revisione eventuale del PSP
Intero a.s.
Consigli di classe e interclasse
Valutazione degli apprendimenti Nel valutare l’alunno straniero i Consigli di Classe potranno inoltre prendere in considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori: il percorso scolastico pregresso; gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza; i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2; i risultati ottenuti nei percorsi
Prove di verifica ridotte, semplificate e/o differenziate Alla fine del primo quadrimestre si valuteranno solo le discipline attinenti al PSP dell’alunno straniero, riportando la dicitura “La valutazione espressa fa riferimento al PSP (Piano di Studio Personalizzato), programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Per le discipline non incluse nel PSP, il Consiglio di Classe
Gennaio/febbraio
disciplinari programmati; la motivazione, la partecipazione e l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento.
esprimerà una valutazione di questo tipo: “Non valutabile” oppure “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”.
Consigli di classe e interclasse
Valutazione degli apprendimenti Nel valutare l’alunno straniero i Consigli di Classe potranno prendere in considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori: il percorso scolastico pregresso; gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza; i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2; i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; la motivazione, la partecipazione e l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento.
Alla fine del secondo quadrimestre, in vista dello scrutinio finale, si cercherà di valutare l’alunno straniero in tutte le discipline. Pertanto ciascun docente per la propria disciplina dovrebbe predisporre una programmazione personalizzata. Sulla pagella, insieme ai voti, potrebbe comparire la dicitura: “La valutazione si riferisce al Piano di Studi Personalizzato” oppure “La valutazione si riferisce alla parte pratica della disciplina”.
Giugno
OBIETTIVO DI PROCESSO 2
SOGGETTI
COINVOLTI
Azioni/Monitoraggio Indicatori Modalità di rilevazione degli esiti Tempistica delle
attività
Insegnanti di classe
Osservazioni sistematiche
SCRITTURA Disortografia: Presenza di errori ricorrenti
Osservazioni spontanee Test
Settembre/dicembre
Disgrafia: saranno considerati i parametri di FLUENZA e LEGGIBILITA'. Le difficoltà per i due parametri devono manifestarsi in ogni carattere e in maniera continuativa durante la carriera scolastica. LETTURA Dislessia: i principali indicatori dovranno la VELOCITA' (di decodifica) e l’ACCURATEZZA. CALCOLO Discalculia Lenta o mancata acquisizione di meccanismi di: • quantificazione • comparazione • seriazione • strategie di calcolo a mente Difficoltà di: • lettura e scrittura di numeri • recupero dei fatti numerici • mantenere algoritmi del calcolo scritto.
Griglie di osservazione
Insegnanti di classe
Somministrazione di prove standardizzate
SCRITTURA Disortografia: Presenza di
- Scrittura classe prima: “Dettato di 16 parole” Giacomo Stella.
Gennaio
errori ricorrenti Disgrafia: saranno considerati i parametri di FLUENZA e LEGGIBILITA'. Le difficoltà per i due parametri devono manifestarsi in ogni carattere e in maniera continuativa durante la carriera scolastica. LETTURA Dislessia: i principali indicatori dovranno la VELOCITA' (di decodifica) e l’ACCURATEZZA. CALCOLO Discalculia Lenta o mancata acquisizione di meccanismi di: • quantificazione • comparazione • seriazione • strategie di calcolo a mente Difficoltà di: • lettura e scrittura di numeri • recupero dei fatti numerici • mantenere algoritmi del calcolo scritto.
- Scrittura classe seconda (e successive): “Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica” Tressoldi- Cornoldi, Giunti.
- Lettura classe seconda (e successive): “Prove di lettura MT per la scuola primaria”, Giunti
- Calcolo classe prima, seconda, terza (e successive): “Prove AC-MT, test di valutazione delle abilità di calcolo” Cornoldi, Lucangeli, Bellina.
Insegnanti di classe Attività di potenziamento di classe n. di corsi extracurriculari Griglie di osservazione Febbraio
attivati n. di alunni partecipanti
Test strutturati
Consigli di classe Comunicazione al Dirigente Scolastico degli alunni resistenti al potenziamento
Lettera alle famiglie Marzo
Insegnanti di classe e Dirigente scolastico
Comunicazione alle famiglie degli alunni resistenti al potenziamento
Lettera alle famiglie Marzo/aprile
Insegnanti di classe e Dirigente scolastico
Segnalazione ai servizi (compilata dagli insegnanti e firmata dal dirigente e dai genitori)
Marzo/aprile
Consigli di classe Stesura PDP in seguito a rilevazione specialistica
Modello PDP Maggio/Giugno Settembre
RISULTATI ATTESI
Primo anno Secondo anno Terzo anno Traguardo
Avviare una rilevazione sistematica dell’Area del Disagio socio-culturale e predisporre interventi organizzativo-didattici adeguati
Dare sistematicità alle pratiche di inclusione e differenziazione a partire dalla messa in atto di protocolli di gestione condivisi
Mettere “a sistema” i protocolli di gestione
Porre in essere best practises inclusive e differenziate
Criticità La scuola non monitora costantemente i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro.
Priorità 1. Favorire un percorso di continuità fra gradi scolastici, anche con l’attuazione di unità di apprendimento comuni a studenti degli anni ponte (classe
5^ Primaria e classe 1^ Secondaria di I Grado); 2. Promuovere azioni di orientamento scolastico pluriennale che favoriscano lo sviluppo di interessi, fornendo agli studenti occasioni diverse per
mettersi alla prova e sperimentare la progettualità e la capacità di compiere scelte in diversi contesti e situazioni. Obiettivo di processo
1. Strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni; 2. Monitorare costantemente i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro; 3. Non limitarsi a presentare i diversi istituti scolastici/indirizzi di scuola superiore, ma progettare interventi strutturati e costanti con un maggiore coinvolgimento delle famiglie.
SOGGETTI COINVOLTI Azioni/Monitoraggio Indicatori Modalità di rilevazione degli esiti
Tempistica delle attività
Dirigente scolastico - F.S. – Docenti dei Consigli di Interclasse – Genitori
Incontri con i genitori degli alunni delle classi 5^ per la presentazione dell’organizzazione e della struttura della Scuola secondaria di I grado
- n. genitori partecipanti agli incontri
Questionari di customer satisfaction
Dicembre
Docenti Consigli di classe I Scuola secondaria di I grado – alunni 5^ Primaria – alunni classe 1^ Scuola secondaria di I grado
Attività di accoglienza presso la Scuola secondaria di I grado e partecipazione alle lezioni
- n. attività programmate Questionari orientativi Dicembre/gennaio
Docenti classi 5^ Primaria e classi 1^ Scuola secondaria di I
Continuità: incontri tra docenti delle classi ponte per concordare prove da somministrare come test d’ingresso
- n. incontri programmati Test di ingresso Maggio/giugno con ripresa nel mese di settembre
grado degli alunni inseriti in classe prima
FF.SS. Costruzione di un Bilancio di competenze per gli alunni in uscita dalla classe 3^ Scuola secondaria di I grado
n. di alunni che sceglieranno il percorso formativo in coerenza con il Bilancio di competenze e il Consiglio orientativo
- Raccolta dati e analisi dei Bilanci di competenze degli alunni - Tabulazione degli esiti
Ottobre/novembre/dicembre
RISULTATI ATTESI
Primo anno Secondo anno Terzo anno Traguardo
Migliorare i flussi informativi sugli alunni in ingresso nella Scuola secondaria di I grado
Migliorare i flussi informativi sugli alunni in ingresso nella Scuola secondaria di I grado
Migliorare i flussi informativi sugli alunni in ingresso nella Scuola secondaria di I grado
Favorire il passaggio dalla Scuola Primaria alla Scuola secondaria di I grado riducendo fenomeni di abbandono e/o dispersione riguardante, soprattutto, gli alunni immigrati
Attivare percorsi di formazione e informazione sulla Scuola Secondaria di II grado che conducano gli alunni ad una scelta consapevole, calibrata sulle proprie attitudini e potenzialità
Attivare percorsi di formazione e informazione sulla Scuola Secondaria di II grado che conducano gli alunni ad una scelta consapevole, calibrata sulle proprie attitudini e potenzialità
Attivare percorsi di formazione e informazione sulla Scuola Secondaria di II grado che conducano gli alunni ad una scelta consapevole, calibrata sulle proprie attitudini e potenzialità
Migliorare e potenziare le attività di orientamento in uscita, anche attraverso il monitoraggio dei percorsi di studio successivi, al fine di verificare la “capacità” orientativa della Scuola
Criticità Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è presente ma non diffuso (es. riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni dipartimenti, ecc.). Le risorse umane non sempre sono valorizzate e non sempre risultano adeguatamente formate.
Priorità 1. Potenziare le modalità di comunicazione, interazione e condivisione tra docenti 2. Favorire la leadership diffusa attraverso Riunioni di coordinamento da parte del Dirigente Scolastico (diffusione capillare di deleghe e funzioni) 3. Utilizzare le risorse aggiuntive provenienti dall’organico del potenziamento al fine di valorizzarne i punti di forza per il miglioramento della qualità della scuola 4. Promuovere sistematicamente la costituzione di Reti con altri Istituti al fine di conseguire vantaggi reciproci nell’area della formazione Obiettivo di processo 1. Valorizzare il personale assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute 2. Predisporre spazi per il confronto tra colleghi 3. Predisporre sul sito della scuola una sezione riservata per lo scambio di materiali 4. Rilevare competenze e bisogni formativi del personale
SOGGETTI COINVOLTI Azioni/Monitoraggio Indicatori di processo Modalità di rilevazione degli esiti
Tempistica delle attività
Dirigente Scolastico
Definizione organigramma di Istituto e specifiche funzioni, con dettagliata assegnazione dei compiti
- N. aree di coordinamento istituite tra a.s. 2014/15 e 2015/16
- Percentuale di docenti inseriti nella struttura organizzativa della Scuola
- N. aree di impiego delle risorse assegnate per l’organico del potenziamento
Organigramma Funzionigramma
Settembre/Ottobre
Dirigente scolastico Definizione, nella struttura organizzativa della Scuola, di specifiche aree di coordinamento, facendo leva sulle risorse di ciascuno
- N. aree di
coordinamento istituite
- Percentuale di docenti
inseriti nella struttura
organizzativa della
Scuola
- N. aree di impiego delle
risorse assegnate per
l’organico del
potenziamento
Rilevazione incarichi organizzativi e modalità di utilizzo delle risorse aggiuntive dell’organico potenziato
Ottobre/novembre
Dirigente scolastico – Staff del Dirigente scolastico
Promozione della integrazione operativa tra le aree di coordinamento e i soggetti responsabili
- N. incontri collegiali in plenaria
Verbali di coordinamento
Intero a.s.
IC “G. Pascoli di Villapiana” e IIS Liceo Scientifico “G. Galilei” di Trebisacce”
Costituzione Rete “Formativa… Mente in Rete” - N. corsi di formazione attivati
- N. docenti formati
- Questionari di customer satisfaction
- Utilizzo delle Risorse umane formate nella struttura organizzativa dell’Istituzione scolastica
Formalizzazione della costituzione della Rete: febbraio/marzo 2016; Intero triennio di riferimento
RISULTATI ATTESI
Primo anno Secondo anno Terzo anno Traguardo
Avvio processi di empowerment basati su: - Pratica della leadership diffusa - Formazione progettata in un’ottica di medio-
lungo periodo, orientata al potenziamento delle competenze didattiche e relazionali, alla pratica della collegialità effettiva, allo sviluppo del senso di comunità
Revisione e costituzione di gruppi di lavoro a supporto della professionalità dei docenti
Organigramma condiviso e partecipato
Realizzare un clima di fiducia e di collaborazione aumentando il senso di autoefficacia e di comunità
Criticità I genitori partecipano alla vita scolastica soprattutto nei momenti formali, mentre i rapporti con le Associazioni del territorio non sono costanti e continui. Priorità 1. Promuovere il coinvolgimento degli stakeholders nella vita della comunità scolastica 2. Migliorare la collaborazione tra scuola e territorio
1. Obiettivo di processo 2. La scuola deve dialogare con i genitori e utilizzare le loro idee e suggerimenti per migliorare l'offerta formativa. Le famiglie devono essere invitate
a partecipare in modo attivo alla vita della scuola contribuendo alla realizzazione di iniziative formative. La scuola deve promuovere la
collaborazione tra le famiglie italiane e straniere ed essere sensibile ai bisogni di tutti.
3. Collaborazione tra scuola-territorio Coinvolgimento delle famiglie. Promozione del coinvolgimento dei portatori d’interesse. Coinvolgimento della
comunità scolastica nella realizzazione della mission dell’Istituto.
SOGGETTI COINVOLTI
Azioni/Monitoraggio Indicatori di processo Modalità di rilevazione degli esiti
Tempistica delle attività
Dirigente scolastico - FF.SS. - Nucleo di Valutazione
Attivazione sportello virtuale sito WEB – Area genitori (per azione di ascolto e rilevamento dei bisogni e gradimento servizi offerti dalla scuola)
- Verifica della percentuale dei questionari restituiti
- Verifica della elaborazione dei questionari utili
- Verifica della chiarezza nella formulazione delle domande e verifica della percezione degli stakeholder con apposita domanda
- Verifica della utilità delle informazioni ottenute ai fini di una rielaborazione orientata al
Questionari di customer satisfaction. Rilevazione della partecipazione dei genitori alle iniziative della scuola (elezioni OO.CC., incontri scuola-famiglia, manifestazioni, convegni…)
Intero a.s.
miglioramento - Verifica dei tempi di
attuazione della analisi dei dati
Dirigente scolastico - FF.SS. - Nucleo di Valutazione
Attivazione sportello virtuale sito WEB – Area Enti ed Associazioni (per azione di ascolto e rilevamento dei bisogni dell’utenza e del territorio e gradimento servizi offerti dalla scuola)
- Verifica della percentuale dei questionari restituiti - Verifica della elaborazione dei questionari utili - Verifica della chiarezza nella formulazione delle domande e verifica della percezione degli stakeholder con apposita domanda - Verifica della utilità delle informazioni ottenute ai fini di una rielaborazione orientata al miglioramento - Verifica dei tempi di attuazione della analisi dei dati
Questionari di customer satisfaction. Rilevazione della partecipazione degli Enti e delle Associazioni alle iniziative della scuola (partecipazione ad incontri, manifestazioni, convegni, Tavoli di concertazione attivati, Protocolli di Intesa e Costituzione Reti…)
Intero a.s.
RISULTATI ATTESI
Primo anno Secondo anno Terzo anno Traguardo
Maggiore coinvolgimento dei portatori di interesse nell’implementazione di politiche e strategie della Scuola
Revisione e aggiornamento delle politiche e delle strategie dell’Istituzione a partire dai dati emersi, dando priorità ai bisogni e le aspettative dei portatori di interesse;
Promozione della partecipazione degli stakeholders di riferimento nell’ottica dell’integrazione delle competenze, dell’utilizzo coordinato delle risorse e della soddisfazione delle esigenze della comunità all’interno della quale la scuola opera e della quale essa stessa è parte attiva
Avviare un’azione sistematica di raccolta di informazioni e percezioni relative agli studenti attraverso il coinvolgimento delle loro famiglie e degli altri stakeholders di riferimento della scuola
Azioni specifiche del dirigente scolastico
Le tabelle riportate, replicate per ciascun obiettivo di processo, riprendono e sviluppano le azioni specifiche
che rappresentano il “contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del
servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione” (Legge n. 107/2015, art.l, comma 93); ad ogni
azione del Dirigente è collegata una possibile dimensione professionale:
1. definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica;
2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi;
5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità: 1. Riduzione della variabilità fra le classi 2. Risultati degli studenti nelle prove standardizzate di italiano e matematica. Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo: Progettazione e ridefinizione di un curricolo sempre più funzionale alle esigenze formative degli alunni.
Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate
Organizzare il Curricolo secondo le Indicazioni Nazionali emanate con DM 254 del 2012 in coerenza con le otto competenze chiave di cittadinanza
1. definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica; 2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane; 5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità: Promuovere una didattica inclusiva che faccia capo a tutti i docenti, non soltanto agli insegnanti di sostegno, rivolta a tutti gli alunni. Area di processo: Inclusione e Differenziazione Obiettivo di processo: Declinare criteri di valutazione personalizzati per gli alunni DSA e BES riconducibili al curricolo di scuola. Integrazione alunni stranieri e NAI.
Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate
Attivare e diffondere sistematicamente buone prassi di inclusione e differenziazione
1. definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica; 2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane; 3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; 4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi; 5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità: Area di processo: CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO Obiettivo di processo:
Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate
Migliorare le attività di orientamento in uscita, anche attraverso il monitoraggio dei percorsi di studio successivi
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; 5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità: Area di processo: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Obiettivo di processo: Creare un database delle competenze interne. Condividere un miglior utilizzo delle risorse economiche in coerenza con gli obiettivi di miglioramento
Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate
Attivare processi virtuosi di leadership diffusa Implementare azioni di formazione/aggiornamento della comunicazione per diffondere buone pratiche
2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane; 3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; 4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi; 5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità: Area di processo: INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Obiettivo di processo: Implementare modalità online di comunicazione con le famiglie. Potenziare la collaborazione e la progettazione comune in rete con altre Scuole.
Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate
Favorire la partecipazione dei vari stakeholders alla vita della Scuola, consolidando la collaborazione con gli EE.LL., le istituzioni e le agenzie formative del territorio.
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
RISORSE UMANE
Nella sottostante tabella vengono riportati gli impegni delle risorse umane interne ed esterne alla scuola
non compresi nelle ordinarie attività di servizio (attività di insegnamento e attività funzionali
all’insegnamento) e che hanno un impatto aggiuntivo di carattere finanziario.
Risorse umane
interne alla Scuola
Tipologia di
attività
Numero di ore
previste
aggiuntive
Spesa prevista Fonte finanziaria
Dirigente Scolastico
Compresa nelle ordinarie attività di funzione
-
-
-
Collaboratori del DS
Supporto all’elaborazione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione delle scelte strategiche
Cfr. Contratto Integrativo di
Istituto
Cfr. Contratto Integrativo di
Istituto
MIUR FIS
FF.SS. Commissione PTOF Commissione Valutazione e Autovalutazione di Istituto
Supporto all’elaborazione, monitoraggio e valutazione dei documenti “identitari” della Scuola
Cfr. Contratto Integrativo di
Istituto
Cfr. Contratto Integrativo di
Istituto
MIUR
FIS
Personale ATA Supporto organizzativo e logistico
Cfr. Contratto Integrativo di
Istituto
Cfr. Contratto Integrativo di
Istituto
MIUR
FIS
Risorse umane esterne e risorse strumentali
Risorse umane
esterne/risorse
strumentali
Tipologia di
attività
Numero di ore
previste
aggiuntive
Spesa prevista Fonte finanziaria
Formatori Corsi Formazione
500 € x 3= 1500 € a.s.2016/2016 a.s.2016/2017 a.s.2017/2018
(E’ la quota parte che i Soggetti della rete “Formativa… Mente in Rete” impegneranno in attività comuni di formazione)
MIUR
Programma Annuale: Voce
Formazione
Sussidi per la didattica
Rilevazione DSA -
1000 €
Programma
Annuale: Voce Funzionamento della Didattica
CONDIVISIONE INTERNA DELL’ANDAMENTO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento elaborato dal Nucleo Interno di Valutazione, pur essendo stato condiviso da una
platea vasta, necessita di momenti di condivisione interni ed esterni alla Scuola che rendano “pubblici” ed
“evidenti” finalità, vision e mission dell’IC “G. Pascoli” di Villapiana.
È compito del Dirigente promuovere la cultura della valutazione e sostenerla attraverso una corretta
informazione sulle finalità della valutazione e sulle fasi di attuazione del miglioramento.
Il Dirigente comunica all’interno e all’esterno dell’IC l’orientamento strategico da adottare per la
valutazione di Istituto, avvalendosi, nel processo di valutazione e di miglioramento, della strategia del
cosiddetto ciclo di Deming, denominato PDCA, modello studiato proprio per il miglioramento continuo
della qualità, in un'ottica a lungo raggio, che coniuga il miglioramento continuo dei processi con l'utilizzo
ottimale delle risorse.
La sequenza logica dei quattro punti PDCA, ripetuti per un miglioramento continuo, è da modulare rispetto
ai tempi di ciascun anno scolastico, nell’arco del triennio di valutazione dell’Istituto, in base al SNV.
Il ciclo annuale PDCA si ripeterà per un triennio, con reimpostazione del piano di miglioramento al termine
di ciascuna annualità secondo lo schema sottostante:
I tempi del PdM previsti sono i seguenti:
P
Plan
Pianificazione del miglioramento
Giugno-ottobre
D
Do
Esecuzione del programma di
miglioramento, nelle aree di
processo individuate, in base agli
obiettivi
Ottobre-giugno
C
Check
Test e controllo, studio e raccolta
dei risultati, secondo gli
indicatori di processo
Febbraio-giugno
A
Act
Azione per rendere definitivo
e/o migliorare il processo
Giugno-settembre
Condivisione interna
Per quanto riguarda la condivisione interna, essa si articolerà nei seguenti momenti:
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione interna
Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate
dalla condivisione
Socializzazione del PdM Tutto il Personale della Scuola
Riunioni dipartimentali, Collegio Docenti, Consigli di classe, interclasse, intersezione
Porsi obiettivi di miglioramento di reale fattibilità che possano coinvolgere tutta la comunità scolastica attraverso azioni che consentano di ottimizzare tempi e risorse umane e materiali.
Socializzazione del PdM Membri Consiglio di Istituto
Riunioni Consiglio di Istituto
Porsi obiettivi di miglioramento di reale fattibilità che possano coinvolgere tutta la comunità scolastica attraverso azioni che consentano di ottimizzare tempi e risorse umane e materiali.
Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola
Strategie di diffusione del PdM all’interno e all’esterno della scuola
Metodi/Strumenti Destinatari Tempi
Pubblicazione PdM sito WEB Docenti – Personale Ata – Alunni – Famiglie - Stakeholders interni ed sterni all’Istituzione scolastica
Gennaio 2016
Affissione nelle bacheche dell’Istituto del PdM
Docenti – Personale Ata – Alunni – Famiglie - Stakeholders interni ed sterni all’Istituzione scolastica
Mese di ottobre di ciascun anno del triennio di riferimento, espletata la fase di ACT
Azioni di diffusione del PdM all’interno e all’esterno della scuola
Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi
Circolari/Lettere informative Docenti – Personale Ata – Alunni – Famiglie - Stakeholders interni ed sterni all’Istituzione scolastica
Ottobre 2016
Opuscoli Docenti – Personale Ata – Alunni – Famiglie - Stakeholders interni ed sterni all’Istituzione scolastica
Ottobre 2016
Report annuale e Rendicontazione conclusiva
Collegio Docenti – Consiglio di Istituto - Stakeholders interni ed sterni all’Istituzione scolastica
Ottobre 2016
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Anna Maria Di Cianni