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COMMITTENTE: OGGETTO: PIANO DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) MANUALE D'USO Comune di Bari Provincia di Bari Data, __________ IL TECNICO Pagina 1

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piano di manutenzione edikle

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COMMITTENTE:

OGGETTO:

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

MANUALE D'USO

Comune di Bari

Provincia di Bari

Data, __________

IL TECNICO

Pagina 1

Page 2: Piano Manutenzione.PDF

Manuale d'Uso

Comune di: Bari

Provincia di: Bari

Oggetto:

Elenco dei Corpi d'Opera:

° 01 Intercapedine

Pagina 2

Page 3: Piano Manutenzione.PDF

Manuale d'Uso

Unità Tecnologiche:

° 01.01 Strutture in elevazione in c.a.

° 01.02 Ripristino e consolidamento

° 01.03 Aree pedonali e marciapiedi

Intercapedine

Corpo d'Opera: 01

Pagina 3

Page 4: Piano Manutenzione.PDF

Manuale d'Uso

Unità Tecnologica: 01.01

Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azionidi varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. Inparticolare le strutture verticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoliverticalmente ad altre parti aventi funzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare unaconnessione rigida fra elementi, in funzione della continuità della sezione ottenuta con un getto monolitico.

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

° 01.01.01 Pareti

Strutture in elevazione in c.a.

Pagina 4

Page 5: Piano Manutenzione.PDF

Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.01.01

Pareti

Unità Tecnologica: 01.01

Modalità di uso corretto:

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.01.01.A01 Alveolizzazione

Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi ehanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento adiverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura.

01.01.01.A02 Cavillature superfici

Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo.

01.01.01.A03 Corrosione

Decadimento delle armature metalliche all'interno del calcestruzzo a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente(ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).

01.01.01.A04 Deformazioni e spostamenti

Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.

01.01.01.A05 Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

01.01.01.A06 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.01.01.A07 Efflorescenze

Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie delmanufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso ildistacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.

Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventualianomalie.

Le pareti sono elementi architettonici verticali, formati da volumi piani con spessore ridotto rispetto alla lunghezza e alla larghezza.Possono avere andamenti rettilineo e/o con geometrie diverse. In generale le pareti delimitano confini verticali di ambienti. Inoltre lepareti di un edificio si possono classificare in:- pareti portanti, che sostengono e scaricano a terra il peso delle costruzioni (in genere quelle perimetrali, che delimitano e separanogli ambienti interni da quelli esterni).- pareti non portanti (che sostengono soltanto il peso proprio).

Strutture in elevazione in c.a.

Pagina 5

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Manuale d'Uso

01.01.01.A08 Erosione superficiale

Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essereutilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (causechimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche).

01.01.01.A09 Esfoliazione

Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro,generalmente causata dagli effetti del gelo.

01.01.01.A10 Esposizione dei ferri di armatura

Distacchi ed espulsione di parte del calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura dovuta a fenomeni dicorrosione delle armature metalliche per l'azione degli agenti atmosferici.

01.01.01.A11 Fessurazioni

Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufattodovute a fenomeni di ritiro del calcestruzzo e/o altri eventi.

01.01.01.A12 Lesioni

Si manifestano con l'interruzione delle superfici dell'elemento strutturale. Le caratteristiche, l'andamento, l'ampiezza necaratterizzano l'importanza e il tipo.

01.01.01.A13 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

01.01.01.A14 Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

01.01.01.A15 Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

01.01.01.A16 Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Benriconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

01.01.01.A17 Scheggiature

Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo.

01.01.01.A18 Spalling

Avviene attraverso lo schiacciamento e l'esplosione interna con il conseguente sfaldamento di inerti dovuto ad alte temperature neicalcestruzzi.

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Manuale d'Uso

Unità Tecnologica: 01.02

Per ripristino e consolidamento s’intendono quegli interventi, tecniche tradizionali o moderne di restauro statico eseguite su opere omanufatti che presentano problematiche di tipo statico, da definirsi dopo necessarie indagini storiche, morfologiche e statiche,relative all’oggetto d’intervento e che vanno ad impedire ulteriori alterazioni dell’equilibrio statico tale da compromettere l’integritàdel manufatto. La disponibilità di soluzioni tecniche diverse e appropriate sono sottoposte in fase di diagnosi e progetto da tecnicicompetenti e specializzati del settore.

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

° 01.02.01 Impermeabilizzazioni esterne

° 01.02.02 Intonaci macroporosi

° 01.02.03 Intercapedini aerate

Ripristino e consolidamento

Pagina 7

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Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.02.01

Impermeabilizzazioni esterne

Unità Tecnologica: 01.02

Modalità di uso corretto:

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.01.A01 Mancanza

Mancanza di materiale drenante.

01.02.01.A02 Rottura

Rottura dell'elemento drenante.

Nelle operazioni di scavo effettuate a contatto con le strutture fare attenzione a non compromettere l'equilibrio statico diquest'ultime. Particolare cura va posta nel rifinire le superfici di scavo per favorire una buona posa ed aggrappaggio delle membrane.In tal senso rimuovere eventuali radici o altri detriti. Le membrane vanno comunque protette con strati di protezione per evitaresollecitazioni meccaniche e rotture conseguenti alle fasi di rinterro.

Le impermeabilizzazioni esterne hanno lo scopo di impedire alle infiltrazioni di acqua che provengono dal terreno di raggiungere leparti della struttura che si trovano a contatto con il terreno mediante l'inserimento di un materiale con caratteristiche diimpermeabilità all’acqua. In particolare vengono utilizzate per il risanamento di murature fuori terra e controterra contro leinfiltrazioni laterali.

Ripristino e consolidamento

Pagina 8

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Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.02.02

Intonaci macroporosi

Unità Tecnologica: 01.02

Modalità di uso corretto:

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.02.A01 Bolle d'aria

Alterazione della superficie dell'intonaco caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dallaformazione di bolle d'aria al momento della posa.

01.02.02.A02 Decolorazione

Alterazione cromatica della superficie.

01.02.02.A03 Deposito superficiale

Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficiedel rivestimento.

01.02.02.A04 Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

01.02.02.A05 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.02.02.A06 Efflorescenze

Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o pulverulento o filamentoso, sulla superficie delmanufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso ildistacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.

01.02.02.A07 Erosione superficiale

Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essereutilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (causechimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche).

E' opportuno che la superficie della muratura dovrà essere realizzata in modo tale da consentire il buon aggrappaggio per l'impiegodegli intonaci macroporosi.

Gli intonaci macroporosi hanno lo scopo di mascherare i danni estetici provocati dall'azione dell’umidità tramite l'impiego diintonaci speciali caratterizzati dalla presenza di grosse porosità che ne aumentano la durata nel tempo oltre che la resistenza allaformazione di efflorescenze.

Ripristino e consolidamento

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Manuale d'Uso

01.02.02.A08 Esfoliazione

Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro,generalmente causata dagli effetti del gelo.

01.02.02.A09 Fessurazioni

Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

01.02.02.A10 Macchie e graffiti

Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

01.02.02.A11 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

01.02.02.A12 Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

01.02.02.A13 Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

01.02.02.A14 Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Benriconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

Cadenza: ogni 6 mesi

Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllare l'uniformitàdell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (bolle, screpolature, depositi, efflorescenze, microfessurazioni,ecc.) e/o difetti di esecuzione.

• Requisiti da verificare: 1) Regolarità delle finiture.

• Anomalie riscontrabili: 1) Decolorazione; 2) Deposito superficiale; 3) Efflorescenze; 4) Macchie e graffiti.

Tipologia: Controllo a vista

01.02.02.C01 Controllo generale delle parti a vista

Pagina 10

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Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.02.03

Intercapedini aerate

Unità Tecnologica: 01.02

Modalità di uso corretto:

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.03.A01 Ventilazione insufficiente

Ventilazione insufficiente delle intercapedini.

01.02.03.A02 Deposito

Deposito di fogliame e/o detriti sulle griglie di aerazione.

Le intercapedini areate possono essere cielo aperto o coperte. E' opportuno garantire un buon grado di ventilazione ed unamanutenzione accurata rispetto alla pulizia del fondo e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque. Le intercapedini possonoessere protette con griglie che oltre a garantire la messa in sicurezza di queste ne consentono la ispezionabilità non compromettendoperò la giusta ventilazione. Evitare la collocazione delle griglie in prossimità di passaggi ed accessi pedonali.

Le intercapedini aerate hanno lo scopo di impedire il passaggio di umidità dal terreno all’edificio allontanando il terreno stesso dallemurature e favorendone l’evaporazione. In particolare vengono utilizzate per il risanamento di murature fuori terra e controterracontro le infiltrazioni laterali.

Ripristino e consolidamento

Pagina 11

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Manuale d'Uso

Unità Tecnologica: 01.03

Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolarioppure autonomi rispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzioni tra loro correlate (residenze, scuole,attrezzature di interesse comune, ecc.).

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

° 01.03.01 Marciapiedi

Aree pedonali e marciapiedi

Pagina 12

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Manuale d'Uso

Elemento Manutenibile: 01.03.01

Marciapiedi

Unità Tecnologica: 01.03

Modalità di uso corretto:

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.03.01.A01 Buche

Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profonditàirregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.).

01.03.01.A02 Cedimenti

Consistono nella variazione della sagoma stradale caratterizzati da avvallamenti e crepe localizzati per cause diverse (frane,diminuzione e/o insufficienza della consistenza degli strati sottostanti, ecc.).

01.03.01.A03 Corrosione

Corrosione degli elementi metallici per perdita del requisito di resistenza agli agenti aggressivi chimici e/o per difetti del materiale.

01.03.01.A04 Deposito

Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei.

01.03.01.A05 Difetti di pendenza

Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne.

01.03.01.A06 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.03.01.A07 Esposizione dei feri di armatura

Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

La cartellonistica va ubicata nel senso longitudinale alla strada. In caso di occupazione di suolo pubblico da parte di edicole, cabinetelefoniche, cassonetti, ecc., la larghezza minima del passaggio pedonale dovrà essere non inferiore a metri 2.00, salvo diversedisposizioni di regolamenti locali. Controllare periodicamente lo stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/oaltre anomalie che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Ripristinare le parti mancanti e/ocomunque danneggiate con materiali idonei. Provvedere alla pulizia delle superfici ed alla rimozione di depositi o di eventualiostacoli.

Si tratta di una parte della strada destinata ai pedoni, esterna alla carreggiata, rialzata e/o comunque protetta. Sul marciapiedepossono essere collocati alcuni servizi come pali e supporti per l'illuminazione, segnaletica verticale, cartelloni pubblicitari,semafori, colonnine di chiamate di soccorso, idranti, edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc..

Aree pedonali e marciapiedi

Pagina 13

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Manuale d'Uso

01.03.01.A08 Fessurazioni

Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale.

01.03.01.A09 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

01.03.01.A10 Presenza di vegetazione

Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali.

01.03.01.A11 Rottura

Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti.

01.03.01.A12 Sollevamento

Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale.

01.03.01.A13 Usura manto stradale

Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione ingenere.

Pagina 14

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Manuale d'Uso

INDICE01 pag. 3Intercapedine

01.01 4Strutture in elevazione in c.a.

01.01.01 5Pareti

01.02 7Ripristino e consolidamento

01.02.01 8Impermeabilizzazioni esterne

01.02.02 9Intonaci macroporosi

01.02.03 11Intercapedini aerate

01.03 12Aree pedonali e marciapiedi

01.03.01 13Marciapiedi

IL TECNICO

Pagina 15

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COMMITTENTE:

OGGETTO:

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

MANUALE DI

MANUTENZIONE

Comune di Bari

Provincia di Bari

Data, __________

IL TECNICO

Pagina 1

Page 17: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Comune di:

Provincia di:

Bari

Bari

Oggetto:

Elenco dei Corpi d'Opera:

° 01 Intercapedine

Pagina 2

Page 18: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Intercapedine

Unità Tecnologiche:

° 01.01 Strutture in elevazione in c.a.

° 01.02 Ripristino e consolidamento

° 01.03 Aree pedonali e marciapiedi

Corpo d'Opera: 01

Pagina 3

Page 19: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Unità Tecnologica: 01.01

Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azionidi varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. Inparticolare le strutture verticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoliverticalmente ad altre parti aventi funzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare unaconnessione rigida fra elementi, in funzione della continuità della sezione ottenuta con un getto monolitico.

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

01.01.R01 Resistenza meccanica

Classe di Requisiti: Di stabilità

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevantidovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).

Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza.

Prestazioni:

Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. In particolare D.M. 14.1.2008 (Normetecniche per le costruzioni) e la Circolare 2.2.2009, n.617 (Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme tecniche per lecostruzioni» di cui al decreto ministeriale 14.1.2008).

Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Sicurezza

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

° 01.01.01 Pareti

Strutture in elevazione in c.a.

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.01.01

Pareti

Unità Tecnologica: 01.01

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.01.01.A01 Alveolizzazione

Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi ehanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento adiverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura.

01.01.01.A02 Cavillature superfici

Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo.

01.01.01.A03 Corrosione

Decadimento delle armature metalliche all'interno del calcestruzzo a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente(ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).

01.01.01.A04 Deformazioni e spostamenti

Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.

01.01.01.A05 Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

01.01.01.A06 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.01.01.A07 Efflorescenze

Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie delmanufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso ildistacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.

01.01.01.A08 Erosione superficiale

Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essereutilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (causechimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche).

Le pareti sono elementi architettonici verticali, formati da volumi piani con spessore ridotto rispetto alla lunghezza e alla larghezza.Possono avere andamenti rettilineo e/o con geometrie diverse. In generale le pareti delimitano confini verticali di ambienti. Inoltre lepareti di un edificio si possono classificare in:- pareti portanti, che sostengono e scaricano a terra il peso delle costruzioni (in genere quelle perimetrali, che delimitano e separanogli ambienti interni da quelli esterni).- pareti non portanti (che sostengono soltanto il peso proprio).

Strutture in elevazione in c.a.

Pagina 5

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Manuale di Manutenzione

01.01.01.A09 Esfoliazione

Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro,generalmente causata dagli effetti del gelo.

01.01.01.A10 Esposizione dei ferri di armatura

Distacchi ed espulsione di parte del calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura dovuta a fenomeni dicorrosione delle armature metalliche per l'azione degli agenti atmosferici.

01.01.01.A11 Fessurazioni

Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufattodovute a fenomeni di ritiro del calcestruzzo e/o altri eventi.

01.01.01.A12 Lesioni

Si manifestano con l'interruzione delle superfici dell'elemento strutturale. Le caratteristiche, l'andamento, l'ampiezza necaratterizzano l'importanza e il tipo.

01.01.01.A13 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

01.01.01.A14 Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

01.01.01.A15 Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

01.01.01.A16 Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Benriconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

01.01.01.A17 Scheggiature

Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo.

01.01.01.A18 Spalling

Avviene attraverso lo schiacciamento e l'esplosione interna con il conseguente sfaldamento di inerti dovuto ad alte temperature neicalcestruzzi.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 12 mesi

Attraverso un esame visivo del quadro fessurativo approfondire ed analizzare eventuali dissesti strutturali anche con l'ausilio diindagini strumentali in situ.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Distacco; 3) Esposizione dei ferri di armatura; 4) Fessurazioni; 5) Lesioni; 6) Penetrazione di umidità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Tipologia: Controllo a vista

01.01.01.C01 Controllo di eventuale quadro fessurativo

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Manuale di Manutenzione

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare eventuali deformazioni e/o spostamenti delll'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normaleconfigurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Distacco; 3) Esposizione dei ferri di armatura; 4) Fessurazioni; 5) Lesioni; 6) Penetrazione di umidità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Tipologia: Controllo a vista

01.01.01.C02 Controllo di deformazioni e/o spostamenti

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.01.01.I01 Interventi sulle strutture

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

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Manuale di Manutenzione

Unità Tecnologica: 01.02

Per ripristino e consolidamento s’intendono quegli interventi, tecniche tradizionali o moderne di restauro statico eseguite su opere omanufatti che presentano problematiche di tipo statico, da definirsi dopo necessarie indagini storiche, morfologiche e statiche,relative all’oggetto d’intervento e che vanno ad impedire ulteriori alterazioni dell’equilibrio statico tale da compromettere l’integritàdel manufatto. La disponibilità di soluzioni tecniche diverse e appropriate sono sottoposte in fase di diagnosi e progetto da tecnicicompetenti e specializzati del settore.

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

01.02.R01 Regolarità delle finiture

Classe di Requisiti: Visivi

Le pareti restaurate debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficialie/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.

Le superfici delle pareti interne non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, sbollature superficiali,ecc.. Le tonalità dei colori dovranno essere omogenee e non evidenziare eventuali tracce di ripresa di colore e/o comunque diritocchi.

Prestazioni:

I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità dicolore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..

Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Aspetto

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

° 01.02.01 Impermeabilizzazioni esterne

° 01.02.02 Intonaci macroporosi

° 01.02.03 Intercapedini aerate

Ripristino e consolidamento

Pagina 8

Page 24: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.02.01

Impermeabilizzazioni esterne

Unità Tecnologica: 01.02

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.01.A01 Mancanza

Mancanza di materiale drenante.

01.02.01.A02 Rottura

Rottura dell'elemento drenante.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 6 mesi

Controllare lo stato generale dei materiali drenanti ed assicurarsi del corretto smaltimento delle acque intercettate. Verificarel'assenza di eventuali anomalie.

• Anomalie riscontrabili: 1) Mancanza ; 2) Rottura.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Tipologia: Controllo

01.02.01.C01 Controllo generale

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.02.01.I01 Ripristino

Ripristino dei materiali drenanti, usurati o rotti, con altri di caratteristiche analoghe.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

Le impermeabilizzazioni esterne hanno lo scopo di impedire alle infiltrazioni di acqua che provengono dal terreno di raggiungere leparti della struttura che si trovano a contatto con il terreno mediante l'inserimento di un materiale con caratteristiche diimpermeabilità all’acqua. In particolare vengono utilizzate per il risanamento di murature fuori terra e controterra contro leinfiltrazioni laterali.

Ripristino e consolidamento

Pagina 9

Page 25: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.02.02

Intonaci macroporosi

Unità Tecnologica: 01.02

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.02.A01 Bolle d'aria

Alterazione della superficie dell'intonaco caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dallaformazione di bolle d'aria al momento della posa.

01.02.02.A02 Decolorazione

Alterazione cromatica della superficie.

01.02.02.A03 Deposito superficiale

Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficiedel rivestimento.

01.02.02.A04 Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

01.02.02.A05 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.02.02.A06 Efflorescenze

Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o pulverulento o filamentoso, sulla superficie delmanufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso ildistacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.

01.02.02.A07 Erosione superficiale

Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essereutilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (causechimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche).

01.02.02.A08 Esfoliazione

Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro,generalmente causata dagli effetti del gelo.

01.02.02.A09 Fessurazioni

Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

Gli intonaci macroporosi hanno lo scopo di mascherare i danni estetici provocati dall'azione dell’umidità tramite l'impiego diintonaci speciali caratterizzati dalla presenza di grosse porosità che ne aumentano la durata nel tempo oltre che la resistenza allaformazione di efflorescenze.

Ripristino e consolidamento

Pagina 10

Page 26: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

01.02.02.A10 Macchie e graffiti

Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

01.02.02.A11 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

01.02.02.A12 Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

01.02.02.A13 Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

01.02.02.A14 Rigonfiamento

Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Benriconoscibile essendo dato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.

CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

Cadenza: ogni 6 mesi

Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllare l'uniformitàdell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (bolle, screpolature, depositi, efflorescenze, microfessurazioni,ecc.) e/o difetti di esecuzione.

• Requisiti da verificare: 1) Regolarità delle finiture.

• Anomalie riscontrabili: 1) Decolorazione; 2) Deposito superficiale; 3) Efflorescenze; 4) Macchie e graffiti.

Tipologia: Controllo a vista

01.02.02.C01 Controllo generale delle parti a vista

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.02.02.I01 Pulizia delle superfici

Pulizia delle superfici mediante lavaggio ad acqua e detergenti adatti al tipo di intonaco. Rimozioni di macchie, o depositi superficialimediante spazzolatura o mezzi meccanici.

• Ditte specializzate: Intonacatore.

Cadenza: quando occorre

01.02.02.I02 Sostituzione delle parti più soggette ad usura

Sostituzione delle parti più soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l'asportazione delle aree più degradate, pulizia delleparti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio. Ripresa dell'area con materialiadeguati e/o comunque simili all'intonaco originario ponendo particolare attenzione a non alterare l'aspetto visivo cromatico dellesuperfici.

• Ditte specializzate: Muratore, Intonacatore.

Cadenza: quando occorre

Pagina 11

Page 27: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.02.03

Intercapedini aerate

Unità Tecnologica: 01.02

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.03.A01 Ventilazione insufficiente

Ventilazione insufficiente delle intercapedini.

01.02.03.A02 Deposito

Deposito di fogliame e/o detriti sulle griglie di aerazione.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 6 mesi

Controllare lo stato generale delle intercapedini attraverso l'ispezione visiva. Verificare l'assenza di eventuali anomalie.

• Anomalie riscontrabili: 1) Ventilazione insufficiente; 2) Deposito.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Tipologia: Controllo

01.02.03.C01 Controllo generale

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.02.03.I01 Pulizia

Pulizia delle griglie di aerazione mediante asportazione di depositi e fogliame.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

Le intercapedini aerate hanno lo scopo di impedire il passaggio di umidità dal terreno all’edificio allontanando il terreno stesso dallemurature e favorendone l’evaporazione. In particolare vengono utilizzate per il risanamento di murature fuori terra e controterracontro le infiltrazioni laterali.

Ripristino e consolidamento

Pagina 12

Page 28: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Unità Tecnologica: 01.03

Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolarioppure autonomi rispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzioni tra loro correlate (residenze, scuole,attrezzature di interesse comune, ecc.).

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:

° 01.03.01 Marciapiedi

Aree pedonali e marciapiedi

Pagina 13

Page 29: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.03.01

Marciapiedi

Unità Tecnologica: 01.03

REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

01.03.01.R01 Accessibilità ai marciapiedi

Classe di Requisiti: Adattabilità degli spazi

Le aree pedonali ed i marciapiedi devono essere dimensionati ed organizzati in modo da essere raggiungibili e praticabili; deveessere garantita, inoltre, la sicurezza e l'accessibilità durante la circolazione da parte dell'utenza.

Prestazioni:

Le aree pedonali ed i marciapiedi devono assicurare la normale circolazione dei pedoni ma soprattutto essere conformi alle normesulla sicurezza e alla prevenzione di infortuni a mezzi e persone. La larghezza del marciapiede va considerata al netto di alberature,strisce erbose, ecc.

Livello minimo della prestazione:

Si prevedono, in funzione dei diversi tipi di strade, le seguenti larghezze minime:- nelle strade primarie: 0,75 m; 1 m in galleria;- nelle strade di scorrimento: 3 m; 1,50 m nei tratti in viadotto;- nelle strade di quartiere: 4 m; 1,50 m nei tratti in viadotto; 5 m nelle zone turistiche e commerciali;- nelle strade locali: 3 m; 1,50 m nelle zone con minima densità residenziale.

Fabbisogno di spazio per percorsi pedonali in aree residenziali:- Tipologia del passaggio: 1 persona; Larghezza (cm): 60; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone; Larghezza (cm): 90; Note: passaggio con difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone; Larghezza (cm): 120; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 3 persone; Larghezza (cm): 187; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 1 persona con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 100; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 212,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con ombrello aperto; Larghezza (cm): 237,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: carrozzina; Larghezza (cm): 80; Note: -;- Tipologia del passaggio: 1 carrozzina e 1 bambino; Larghezza (cm): 115; Note: con bambino al fianco;- Tipologia del passaggio: 2 carrozzine o 2 sedie a rotelle; Larghezza (cm): 170; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 220; Note: passaggio con difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 260; Note: passaggio agevole.

Le larghezze minime vanno misurate al netto di eventuali aree erbose o alberate, di aree occupate da cabine telefoniche, chioschi oedicole, ecc.. I marciapiedi prospicienti su carreggiate sottostanti devono essere muniti di parapetto e/o rete di protezione di altezzaminima di 2,00 m.

Gli attraversamenti pedonali sono regolamentati secondo la disciplina degli attraversamenti (CNR N. 60 DEL 26.04.1978):- Strade primarieTipo di attraversamento pedonale: a livelli sfalsatiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: -- Strade di scorrimentoTipo di attraversamento pedonale: sfalsati o eventualmente semaforizzatiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: all’incrocio

Classe di Esigenza: Fruibilità

Si tratta di una parte della strada destinata ai pedoni, esterna alla carreggiata, rialzata e/o comunque protetta. Sul marciapiedepossono essere collocati alcuni servizi come pali e supporti per l'illuminazione, segnaletica verticale, cartelloni pubblicitari,semafori, colonnine di chiamate di soccorso, idranti, edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc..

Aree pedonali e marciapiedi

Pagina 14

Page 30: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

- Strade di quartiereTipo di attraversamento pedonale: semaforizzati o eventualmente zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: all’incrocio- Strade localiTipo di attraversamento pedonale: zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: 100 m

Negli attraversamenti il raccordo fra marciapiede e strada va realizzato con scivoli per permettere il passaggio di carrozzine.Imarciapiedi devono poter essere agevolmente usati dai portatori di handicap.In corrispondenza di fermate di autobus adiacenti a carreggiate, i marciapiedi devono avere conformazione idonee alla forma dellepiazzole e delle aree di attesa dell'autobus senza costituire intralcio al traffico standard veicolare e pedonale:

- Lato delle corsie di traffico promiscuoLunghezza totale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 16*Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblicoLunghezza totale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 26**Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblico con alta frequenza veicolareLunghezza totale (m): 45Lunghezza della parte centrale (m): 5,0Profondità (m): 3,0* fermata per 1 autobus** fermata per 2 autobus

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.03.01.A01 Buche

Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profonditàirregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.).

01.03.01.A02 Cedimenti

Consistono nella variazione della sagoma stradale caratterizzati da avvallamenti e crepe localizzati per cause diverse (frane,diminuzione e/o insufficienza della consistenza degli strati sottostanti, ecc.).

01.03.01.A03 Corrosione

Corrosione degli elementi metallici per perdita del requisito di resistenza agli agenti aggressivi chimici e/o per difetti del materiale.

01.03.01.A04 Deposito

Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei.

01.03.01.A05 Difetti di pendenza

Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne.

01.03.01.A06 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.03.01.A07 Esposizione dei feri di armatura

Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

Pagina 15

Page 31: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

01.03.01.A08 Fessurazioni

Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale.

01.03.01.A09 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

01.03.01.A10 Presenza di vegetazione

Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali.

01.03.01.A11 Rottura

Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti.

01.03.01.A12 Sollevamento

Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale.

01.03.01.A13 Usura manto stradale

Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione ingenere.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 3 mesi

Controllo dello stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie (mancanza di elementi,sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, presenza di vegetazione, ecc.) che possono rappresentare pericolo per la sicurezza edincolumità delle persone. Controllo dello stato dei bordi e dei materiali lapidei stradali. Controllo dello stato di pulizia e verificarel'assenza di depositi e di eventuali ostacoli.

• Requisiti da verificare: 1) Accessibilità ai marciapiedi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Cedimenti; 3) Difetti di pendenza; 4) Fessurazioni; 5) Presenza di vegetazione; 6) Rottura; 7) Sollevamento; 8) Usura manto stradale.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Tipologia: Aggiornamento

01.03.01.C01 Controllo pavimentazione

Cadenza: ogni mese

Controllo dell'accessibilità degli spazi dei marciapiedi e di eventuali ostacoli.

• Requisiti da verificare: 1) Accessibilità ai marciapiedi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Presenza di vegetazione.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Tipologia: Controllo

01.03.01.C02 Controllo spazi

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.03.01.I01 Pulizia percorsi pedonali

Pagina 16

Page 32: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

Pulizia periodica delle superfici costituenti i percorsi pedonali e rimozione di depositi e detriti. Lavaggio con prodotti detergentiidonei al tipo di materiale della pavimentazione in uso.

• Ditte specializzate: Generico.

Cadenza: quando occorre

01.03.01.I02 Riparazione pavimentazione

Riparazione delle pavimentazioni e/o rivestimenti dei percorsi pedonali con sostituzione localizzata di elementi rotti o fuori sedeoppure sostituzione totale degli elementi della zona degradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione dei vecchi elementi, pulizia eripristino degli strati di fondo, pulizia e posa dei nuovi elementi con l'impiego di malte, colle, sabbia, bitumi liquidi a caldo. Letecniche di posa e di rifiniture variano in funzione dei materiali, delle geometrie e del tipo di percorso pedonale.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

Pagina 17

Page 33: Piano Manutenzione.PDF

Manuale di Manutenzione

INDICE01 Intercapedine pag. 3

01.01 Strutture in elevazione in c.a. 4

01.01.01 Pareti 5

01.02 Ripristino e consolidamento 8

01.02.01 Impermeabilizzazioni esterne 9

01.02.02 Intonaci macroporosi 10

01.02.03 Intercapedini aerate 12

01.03 Aree pedonali e marciapiedi 13

01.03.01 Marciapiedi 14

IL TECNICO

Pagina 18

Page 34: Piano Manutenzione.PDF

COMMITTENTE:

OGGETTO:

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

PROGRAMMA DI

MANUTENZIONE

Comune di Bari

Provincia di Bari

Data, __________

IL TECNICO

SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI

Pagina 1

Page 35: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Classe Requisiti

Adattabilità degli spazi

01 - Intercapedine

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.03 - Aree pedonali e marciapiedi

01.03.01 Marciapiedi

01.03.01.R01 Requisito: Accessibilità ai marciapiedi

Le aree pedonali ed i marciapiedi devono essere dimensionati ed organizzati in modo da essere raggiungibili e praticabili; deve essere garantita, inoltre, la sicurezza e l'accessibilità durante la circolazione da parte dell'utenza.

Controllo: Controllo spazi01.03.01.C02 Controllo ogni meseControllo: Controllo pavimentazione01.03.01.C01 Aggiornamento ogni 3 mesi

Pagina 2

Page 36: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Classe Requisiti

Di stabilità

01 - Intercapedine

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.01 - Strutture in elevazione in c.a.

01.01 Strutture in elevazione in c.a.

01.01.R01 Requisito: Resistenza meccanica

Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).

Controllo: Controllo di deformazioni e/o spostamenti01.01.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo di eventuale quadro fessurativo01.01.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi

Pagina 3

Page 37: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Classe Requisiti

Visivi

01 - Intercapedine

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.02 - Ripristino e consolidamento

01.02 Ripristino e consolidamento

01.02.R01 Requisito: Regolarità delle finiture

Le pareti restaurate debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.

Controllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.02.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi

Pagina 4

Page 38: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Elenco Classe di Requisiti:

INDICE

Adattabilità degli spazi pag. 2

Di stabilità pag. 3

Visivi pag. 4

IL TECNICO

Pagina 5

Page 39: Piano Manutenzione.PDF

COMMITTENTE:

OGGETTO:

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

PROGRAMMA DI

MANUTENZIONE

Comune di Bari

Provincia di Bari

Data, __________

IL TECNICO

SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI

Pagina 1

Page 40: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli

01 - Intercapedine01.01 - Strutture in elevazione in c.a.

Codice Tipologia FrequenzaElementi Manutenibili / Controlli

01.01.01 Pareti

01.01.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo di eventuale quadro fessurativo

Attraverso un esame visivo del quadro fessurativo approfondire ed analizzare eventuali dissesti strutturali anche con l'ausilio di indagini strumentali in situ.

01.01.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo di deformazioni e/o spostamenti

Controllare eventuali deformazioni e/o spostamenti delll'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

01.02 - Ripristino e consolidamento

Codice Tipologia FrequenzaElementi Manutenibili / Controlli

01.02.01 Impermeabilizzazioni esterne

01.02.01.C01 Controllo ogni 6 mesiControllo: Controllo generale

Controllare lo stato generale dei materiali drenanti ed assicurarsi del corretto smaltimento delle acque intercettate. Verificare l'assenza di eventuali anomalie.

01.02.02 Intonaci macroporosi

01.02.02.C01 Controllo a vista ogni 6 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista

Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (bolle, screpolature, depositi, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.) e/o difetti di esecuzione.

01.02.03 Intercapedini aerate

01.02.03.C01 Controllo ogni 6 mesiControllo: Controllo generale

Controllare lo stato generale delle intercapedini attraverso l'ispezione visiva. Verificare l'assenza di eventuali anomalie.

01.03 - Aree pedonali e marciapiedi

Codice Tipologia FrequenzaElementi Manutenibili / Controlli

01.03.01 Marciapiedi

01.03.01.C02 Controllo ogni meseControllo: Controllo spazi

Controllo dell'accessibilità degli spazi dei marciapiedi e di eventuali ostacoli.

01.03.01.C01 Aggiornamento ogni 3 mesiControllo: Controllo pavimentazione

Controllo dello stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie (mancanza di elementi, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, presenza di vegetazione, ecc.) che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Controllo dello stato dei bordi e dei materiali lapidei stradali. Controllo dello stato di pulizia e verificare l'assenza di depositi e di eventuali ostacoli.

Pagina 2

Page 41: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli

INDICE01 pag. 2Intercapedine

01.01 2Strutture in elevazione in c.a.

01.01.01 2Pareti

01.02 2Ripristino e consolidamento

01.02.01 2Impermeabilizzazioni esterne

01.02.02 2Intonaci macroporosi

01.02.03 2Intercapedini aerate

01.03 2Aree pedonali e marciapiedi

01.03.01 2Marciapiedi

IL TECNICO

Pagina 3

Page 42: Piano Manutenzione.PDF

COMMITTENTE:

OGGETTO:

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

PROGRAMMA DI

MANUTENZIONE

Comune di Bari

Provincia di Bari

Data, __________

IL TECNICO

SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Pagina 1

Page 43: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma degli Interventi

01 - Intercapedine

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

01.01 - Strutture in elevazione in c.a.

01.01.01 Pareti

01.01.01.I01 quando occorreIntervento: Interventi sulle strutture

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato.

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

01.02 - Ripristino e consolidamento

01.02.01 Impermeabilizzazioni esterne

01.02.01.I01 quando occorreIntervento: Ripristino

Ripristino dei materiali drenanti, usurati o rotti, con altri di caratteristiche analoghe.

01.02.02 Intonaci macroporosi

01.02.02.I01 quando occorreIntervento: Pulizia delle superfici

Pulizia delle superfici mediante lavaggio ad acqua e detergenti adatti al tipo di intonaco. Rimozioni di macchie, o depositi superficiali mediante spazzolatura o mezzi meccanici.

01.02.02.I02 quando occorreIntervento: Sostituzione delle parti più soggette ad usura

Sostituzione delle parti più soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l'asportazione delle aree più degradate, pulizia delle parti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio. Ripresa dell'area con materiali adeguati e/o comunque simili all'intonaco originario ponendo particolare attenzione a non alterare l'aspetto visivo cromatico delle superfici.

01.02.03 Intercapedini aerate

01.02.03.I01 quando occorreIntervento: Pulizia

Pulizia delle griglie di aerazione mediante asportazione di depositi e fogliame.

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

01.03 - Aree pedonali e marciapiedi

01.03.01 Marciapiedi

01.03.01.I01 quando occorreIntervento: Pulizia percorsi pedonali

Pulizia periodica delle superfici costituenti i percorsi pedonali e rimozione di depositi e detriti. Lavaggio con prodotti detergenti idonei al tipo di materiale della pavimentazione in uso.

01.03.01.I02 quando occorreIntervento: Riparazione pavimentazione

Riparazione delle pavimentazioni e/o rivestimenti dei percorsi pedonali con sostituzione localizzata di elementi rotti o fuori sede oppure sostituzione totale degli elementi della zona degradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione dei vecchi elementi, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia e posa dei nuovi elementi con l'impiego di malte, colle, sabbia, bitumi liquidi a caldo. Le tecniche di posa e di rifiniture variano in funzione dei materiali, delle geometrie e del tipo di percorso pedonale.

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Page 44: Piano Manutenzione.PDF

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma degli Interventi

INDICE01 pag. 2Intercapedine

01.01 2Strutture in elevazione in c.a.

01.01.01 2Pareti

01.02 2Ripristino e consolidamento

01.02.01 2Impermeabilizzazioni esterne

01.02.02 2Intonaci macroporosi

01.02.03 2Intercapedini aerate

01.03 2Aree pedonali e marciapiedi

01.03.01 2Marciapiedi

IL TECNICO

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