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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
A.S. 2016-17/2017-18/2018-19
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 24/10/2016
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“G. MINZONI” Sede Centrale Via Bartolo Longo, 17 Tel 0815061595 Fax 0818948984
Sede Succursale Via Dante Alighieri Tel 0815060191 [email protected] - 80014 Giugliano in Campania
INDICE PREMESSA ....................................................................................................................................................................................................................................... 1
1. ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE ............................................................................................... 2
2. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE ........................................................................................................................................ 3
3. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA – RETI E COLLABORAZIONI ........................................................................................... 3
4. PIANO DI MIGLIORAMENTO ....................................................................................................................................................................................................... 3
5. CONTESTO DI RIFERIMENTO ....................................................................................................................................................................................................... 3
6. FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA ................................................................................................................................................................... 3
7. INDIRIZZI DI STUDIO E ARTICOLAZIONI: PROFILI IN USCITA E QUADRI ORARI ........................................................................................................................... 3
8. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO .................................................................................................................................................... 3
9. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI DI POTENZIAMENTO ........................................................................................................................................................... 3
10. FABBISOGNO PERSONALE ATA ................................................................................................................................................................................................. 3
11. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTURE MATERIALI ........................................................................................................................................ 3
12. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI ........................................................................................................................................................................................... 3
13. PROMOZIONE DELLA CULTURA UMANISTICA, VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, SOSTEGNO DELLA CREATIVITÀ ........................................ 3
14. SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE ............................................................................................................................................................................ 3
15. VALUTAZIONE ........................................................................................................................................................................................................................... 3
16. EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE .......................................................................................................... 3
17. INCLUSIONE .............................................................................................................................................................................................................................. 3
18. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ................................................................................................................................................................................................ 3
19. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE E DIDATTICA LABORATORIALE ........................................................................................... 3
20. USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITA’ DIDATTICHE ...................................................................................................................................... 3
21. FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI ........................................................................................................................................................................................ 3
22. LEGALITÀ E CORRESPONSABILITÀ – EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ .................................................................................................................................. 3
23. ATTIVITÀ/PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ...................................................................................................................................... 3
1
PREMESSA
- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto di Istruzione Secondaria “G. Minzoni” di Giugliano in Campania, è
elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e
delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 135/A1 del 14/01/2016
- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 23/11/2015, è stato revisionato nella seduta del 24/10/2016 e
successivamente nella seduta del 26/10/2017;
- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20/01/2016, è stato revisionato nella seduta del 24/10/2016 e
successivamente nella seduta del 26/10/2017;
- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i
limiti di organico assegnato;
- il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con specifica nota;
- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
2
1. ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE
(Presentato nella seduta del Collegio dei Docenti del 23/11/2015)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI
il D.P.R. n.297/94 (Testo Unico);
il D.P.R. n. 275/99; (regolamento dell’Autonomia)
il D.P.R. 15 Maggio 2010, N.87 e 88, recante il Riordino degli Istituti tecnici e professionali
gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola;
l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;
la Legge n. 107/2015; TENUTO CONTO
degli interventi educativo – didattici dei Piani dell’offerta formativa dei precedenti anni scolastici;
delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati
PREMESSO
che la presente direttiva attiene ai compiti del Dirigente Scolastico come previsto dalla Legge n.107/2015;
che tale documento è fonte di indirizzo sulle modalità di elaborazione del Piano triennale e ne definisce i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione
che le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono
all’elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e dell' adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);
3
all’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni portatori di handicap
all’adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014;
allo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);
EMANA
il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti
La scuola intende promuovere l’emancipazione culturale dei giovani attraverso lo sviluppo di conoscenze, capacità e competenze e l’acquisizione di professionalità nuove ed emergenti. Nella sua funzione di equilibratore sociale essa, in sintonia con le altre agenzie esistenti sul territorio, la scuola progetta e realizza percorsi didattici per il conseguimento per tutti di un pieno successo formativo in relazione alle personali vocazioni, tende a rimuovere gli svantaggi socio-culturali, a valorizzare le intelligenze e a favorire modelli pluralisti che consentano una visione sistemica del reale. Coerentemente con le finalità istituzionali del servizio pubblico scolastico e nel rispetto della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale, la scuola mira a garantire il successo formativo per ogni alunno e il pieno sviluppo della persona umana in relazione ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti. La scuola dell'autonomia perde la connotazione di istituzione tenacemente autoreferenziale per diventare un sistema integrato, ossia un sistema organizzativo aperto che opera in collaborazione con il territorio e in riferimento al contesto culturale. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è non solo il documento fondamentale con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità nell’ambito di finalità e obiettivi generali propri di ogni istituzione scolastica ma è principalmente luogo di progettazione finalizzato all’ articolazione dei percorsi curricolari e organizzativi, all’implementazione di un piano delle attività, alla realizzazione di un planning di logistica organizzativa, alla strutturazione di cellule di ricerca e innovazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui l’Istituto di istruzione superiore “G. Minzoni” intende perseguire i suoi obiettivi dichiarati, la sua mission e il suo ruolo chiaro e definito nell’ambito di un’offerta formativa territoriale che sia nel contempo “palestra” culturale e civile per i giovani e volano per lo sviluppo del territorio di riferimento. Il progetto educativo dell'Istituto ‘G. Minzoni’ si svilupperà attraverso il concorso di tre componenti essenziali: istruzione, educazione e formazione.
Istruzione: è premessa indispensabile per l’acquisizione di competenze specialistiche: una solida cultura di base e il possesso dei ‘saperi’ concorrono in modo decisivo alla formazione di qualsiasi figura professionale.
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Educazione: è componente imprescindibile della crescita globale dell’individuo e va consolidata mediante attività extrascolastiche che ne arricchiscano la personalità. L’essere un buon cittadino, star bene con se stessi ed essere ricco di interessi sono le premesse indispensabili per il conseguimento di ogni professionalità.
Formazione: è processo di sviluppo di capacità e competenze spendibili nel mondo del lavoro e non può realizzarsi senza un reale confronto con le realtà produttive. L’istruzione professionale conferisce, in tal senso, grande importanza ai corsi di alternanza scuola lavoro in collaborazione con Regione, Unione Europea ed aziende di settore, nella certezza che l’attività pratica, sperimentata direttamente sul campo, contribuisca alla formazione di professionalità che rispondano effettivamente alle esigenze territoriali e lavorative in generale.
Da queste premesse si individuano tre direttrici su cui articolare l'offerta formativa:
Imprenditorialità giovanile Favorire la cultura della progettualità individuale ed associativa, al fine di condurre i giovani ad essere protagonisti attivi dello sviluppo socio-economico del territorio.
Pari opportunità Favorire la cultura del protagonismo femminile nella società (l’Istituto ‘G. Minzoni’ è frequentato per più del 60% da donne), insieme a quella della solidarietà, dove le ‘diversità’ sociali, culturali ed economiche siano intese come ricchezza e non come elemento di discriminazione
Tecnologie innovative informatiche, multimediali e telematiche Favorire l'uso consapevole, nell’attuale contesto socio-economico, della nuove tecnologie per una piena fruizione delle opportunità tecnologiche (fascia dell'obbligo) e una competenza specialistica funzionale all'esercizio delle professioni nella società dell'informazione e della comunicazione.
Il Piano sarà realizzerà con il pieno coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, e avrà come premessa e fine
la diffusa identificazione degli operatori alla mission della nostra istituzione,
un clima relazionale orientato al benessere organizzativo, nella consapevolezza comune delle scelte operate e delle motivazioni di fondo,
la partecipazione attiva e costante di tutte le componenti professionali,
la trasparenza e l’assunzione di un modello operativo teso al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola. Tali premesse non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutta la comunità professionale che afferma la sua professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari. Tali elementi risultano indispensabili per la progettazione e la realizzazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.
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Il piano triennale confermerà gli obiettivi e le attività del P.O.F. 2014-15 con le necessarie implementazioni dettate dalla legge 107 per la precisa individuazione del fabbisogno formativo e per la conseguente ipotesi di formulazione dell’organico dell’autonomia relativo alle aree di potenziamento progettate. FINALITÀ
Le finalità generali di ogni istituzione scolastica, costituiranno aree di intervento in un piano di attività che, nel recepire gli intenti generali, ne definisce le specificità relative alla tipologia di offerta formativa, alla realtà territoriale di riferimento, alla rete di relazioni, alla progettazione del curricolo, alle metodologie didattiche in armonia con quanto emerso da Rapporto di autovalutazione.
Esse sono così declinate nel Comma 1 dell’articolo unico della legge 107/2015, che confermano gli indirizzi del D.P.R. n. 275/99, regolamento dell’autonomia
- affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza
- innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento
- contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali
- prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione
- realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva
- garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini
IL CURRICOLO
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L’offerta formativa dell’Istituto Superiore “G. Minzoni” prevede una varietà di percorsi che la rendono struttura di grado complesso, con un’unica connotazione orientata la mondo del commercio, ma con articolazioni e opzioni che danno luogo a percorsi autonomi.
Essa è così composta:
Istruzione Professionale dei servizi commerciali (con annessa l’area adulti CIPIA)
Istruzione Tecnica Commerciale Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
Istruzione Tecnica Commerciale articolazione Sistemi Informativi Aziendali
Istruzione Tecnica Commerciale Indirizzo Turismo
Le indicazioni ministeriali e i profili educativi, culturali e professionali (PECUP)
La realizzazione di un curricolo dell’autonomia non potrà prescindere dagli indirizzi dei profili educativi, culturali e professionali, i cosiddetti PECUP, punto di partenza imprescindibili per la costruzione di percorsi formativi calibrati sui fabbisogni formativi degli alunni e del territorio.
I curricoli progettati saranno calibrati e curvati con esperienze formative che, sfruttando le quote riservate all’autonomia e alla flessibilità, daranno vita a percorsi di specializzazione nelle aree di indirizzo progettati con Enti locali, reti territoriali, associazioni di categoria professionali, realtà produttive e quant’altro possa favorire percorsi propedeutici all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Alternanza scuola lavoro e impresa formativa simulata
Le aree di indirizzo dei singoli percorsi di studio, con il supporto del Comitato tecnico scientifico, organo deputato alla progettazione formativa in sinergia con aziende di settore, troveranno nelle iniziative di alternanza scuola-lavoro e impresa formativa simulata, ambienti virtuali dove il nostro istituto è anche “simul center” di una rete di istituti, linfa essenziale per la realizzazione di profili in uscita dei singoli alunni sempre più congrui alle esigenze di formazione del territorio, che volta per volta diverrà luogo circoscritto all’area Napoli nord, alla regione tutta, al Paese intero e all’Europa e al mondo.
Il piano triennale quindi prevederà
Interazioni fra scuola, società e impresa, intesa anche come spazio formativo, per garantire un apprendimento lungo l'intero corso della vita
Partecipazione attiva alla costituzione di POLI TECNICO PROFESSIONALI AI SENSI DELLA DGR N. 83/2013:
Promozione dello spirito di iniziativa e imprenditorialità
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Progetti in rete
Perfezionamento lingue comunitarie e relative certificazioni di competenze
Partecipazione a stage e percorsi di alternanza scuola lavoro
Progetti Educazione permanente
Viaggi istruzione finalizzati allo studio
Eventuali IFTS
Area dell’obbligo: il biennio
Se per i percorsi formativi del triennio la peculiarità dei percorsi dell’istruzione professionale e tecnica e i singoli indirizzi e articolazioni, sarà strutturata con progettazioni distinte in relazione ai profili professionali in uscita, l’area dell’obbligo scolastico si avvarrà di una progettazione comune finalizzata all’acquisizione dei saperi e delle competenze chiave di cittadinanza (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale, così come definite nel decreto ministeriale 22-8-2007, n. 139 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione).
Uno dei punti di maggior sofferenza individuati nel Rapporto di autovalutazione del nostro istituto è rappresentato dalla disomogeneità dell’offerta e dei livelli di competenza raggiunti dai nostri allievi (cfr. esiti prove Invalsi) per cui appare imprescindibile un’armonizzazione dei curricoli che consenta una trasparente valutazione sugli indicatori posti dai modelli ministeriali di certificazione delle competenze. L’area dell’obbligo al pari delle aree di indirizzo dei trienni sarà oggetto di ipotesi di potenziamento per la costruzione dell’organico dell’autonomia.
Le competenze di cittadinanza (con particolare riferimento all’area matematica e linguistica) dovranno essere patrimonio di ognuno, e per raggiungere questo obiettivo di servizio essenziale per una scuola democratica e “per tutti” si avverte l’esigenza di realizzare interventi compensativi che costituiranno lotta alla dispersione scolastica, all’insuccesso e che prevedranno
Realizzazione di un curricolo verticale con la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado
Area di flessibilità nell’organizzazione dei gruppi classi con la metodologia delle classi aperte
Intensificazione della didattica laboratoriale
Intensificazione del rapporto con le famiglie
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Realizzazione attività relative all’Educazione alla salute ed Educazione all'ambiente
Attuazione interventi di recupero e corsi di recupero o sportelli pomeridiani
Intensificazione pratica di attività sportive tramite il gruppo sportivo scolastico
Interventi sistematici con l’attuazione del Progetto Dispersione Scolastica, per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento
Realizzazione degli interventi previsti dal protocollo di accoglienza per gli allievi diversamente abili
Realizzazione di percorsi personalizzati per alunni con Bisogni educativi Speciali
Area del disagio: i portatori di handicap
Il nostro istituto è da sempre il principale luogo di accoglienza e di progettazione tesa all’inclusione del disagio derivante da patologie.
Il piano triennale progetterà percorsi formativi e opportunità in sinergia con Enti locali, associazioni e cooperative di settore per la piena promozione di ogni alunno portatore di handicap con iniziative tese, per il biennio, a
Piena integrazione socio emotiva del singolo alunno
Assistentato psicologico e pedagogico in funzione dell’apprendimento
Assistentato materiale
E per gli alunni più grandi
Iniziative di orientamento professionale in relazione alle possibilità di ognuno
Le metodologie: Imparar facendo
E-learning, Metodologia Blended e Didattica digitale
Nel rapporto di autovalutazione si è posta con particolare enfasi la necessità di dare massimo impulso alla didattica digitale attraverso la realizzazione di piattaforme didattiche digitali, e massimo coinvolgimento di docenti e alunni a forme di didattica laboratoriale.
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Il Piano triennale dell’offerta formativa pianificherà iniziative orientate ai seguenti obiettivi:
Favorire modelli didattici tesi a una riorganizzazione del tempo-scuola e del “luogo scuola” che consentano uno scambio costante e virtuoso di informazioni e di contenuti didattici mediante le risorse digitali in rete. Realizzare materiali di supporto per favorire un proficuo studio casalingo orientato degli alunni
Intensificare il flusso di informazioni e facilitare il rapporto scuola-famiglia potrebbe ottenere un notevole miglioramento dal punto di vista di comunicazione e/o informazioni.
Sviluppare una riorganizzazione didattica-metodologica implementando modelli didattici che necessitano di una efficace rete di trasmissione dati come supporto.
Sviluppare sempre più pratiche di didattica laboratoriale (uso della LIM in aula), un Cooperative Learning teso a valorizzare processi cognitivi comuni e individuali
Implementare strategie di intervento per le disabilità che permettono una migliore ricerca e cernita di informazione mediante la rete fino ad arrivare, nei casi estremi, a lezioni da seguire in remoto in videoconferenza
I risultati attesi da questa accelerazione di una metodologia laboratoriale che si avvalga dei nuovi strumenti sono per l’anno scolastico di riferimento i seguenti
Realizzazione e/o uso da parte dei docenti di contenuti digitali integrativi per il rinforzo di competenze nell'area comune e di indirizzo.
Realizzazione di ambiente di apprendimento e di condivisione digitale tra docenti e tra docenti e alunni
Costituzione di “classi virtuali”
A riguardo il collegio dei docenti ha già individuato “ambienti/piattaforme” e strumenti messi a disposizione della comunità dell’Istituto (Fidenia Social learning con integrazione di editor per la realizzazione di E-book (software E-pub Editor) e di realizzazione di test di verifica automatizzati (QuizBase).
Orientamento in ingresso e in uscita
Le attività inerenti l’orientamento saranno volte:
alla realizzazione di un curricolo verticale
alla pianificazione di un piano di comunicazione dell’offerta composita dell’istituto
al sostegno delle possibilità di sviluppo personale e professionale;
alla valorizzazione della dimensione orientativa delle discipline;
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alla compenetrazione fra la scuola e il territorio con le realtà produttive;
alla proposizione di attività motivanti che implichino l’assunzione di ruoli attivi in situazioni applicative
Saranno attivati percorsi di formazione per gli allievi che decidono di non proseguire gli studi.
Si realizzerà:
orientamento professionale;
orientamento universitario;
attività formative integrative e complementari;
uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione;
gemellaggi e scambi culturali;
stage in Italia e all'estero;
alternanza scuola lavoro.
La valorizzazione selle eccellenze
Il Piano prevederà attraverso prove attestanti le competenze acquisite occasioni di premialità per gli alunni più meritevoli
Il curricolo potenziato, fabbisogni di risorse e organico dell’autonomia
Come già sopra specificato, ai docenti che andranno a far parte dell’organico cosiddetto potenziato, a dire della Nota Miur 30549 del 21 settembre scorso, spetterà svolgere, nell’ambito dell’istituzione scolastica, interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Di conseguenza tali docenti saranno impiegati per la qualificazione del servizio scolastico.
Compito del Piano triennale, del collegio dei docenti nelle sue articolazioni definire le iniziative di potenziamento del curricolo in base agli obiettivi declinati in questo atto di indirizzo
Potenziamento per gli alunni del Bienno delle competenze di cittadinanza con particolare riferimento all’area matematica e linguistica
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Potenziamento nel triennio di percorsi di ricerca – azione relativi alle singole aree (servizi commerciali. Amministrazione, Finanza e Marketing, Sistemi Informativi Aziendali, Turismo) con realizzazione di aree di elaborazione e fornitura di servizi al territorio
La formazione
Il comma 12 della legge 107 è foriero di un’altra innovazione si legge infatti che il Piano dell’offerta formativa triennale “conterrà anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare”. Direttamente collegato al predetto comma vi è il 124 che così stabilisce “nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria”.
Sulla base degli obiettivi di servizio indicati in questo atto di indirizzo il Piano triennale individuerà gli ambiti su cui il personale docente e non docente eserciterà il diritto-dovere della formazione per una specializzazione e una crescita professionale atta a raccogliere le sfide che ogni componente della comunità scolastica deve essere pronto a cogliere. Tali interventi dovranno essere estesi anche ad ambiti inerenti la sicurezza e il primo soccorso. Si dispone infine che il piano triennale e l’annesso piano di miglioramento sia approntato dal collegio nelle sue articolazioni predisposte dal Dirigente entro il 7 gennaio per consentire la definitiva approvazione del Consiglio d’istituto.
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La redazione del Piano triennale dell’Offerta Formativa, disegnato dalla Legge 107/2015, parte da un’attenta analisi del contesto in cui opera
l’Istituto e dall’interpretazione delle sue esigenze educative ed è stata sviluppata integrando ed armonizzando gli obiettivi generali e specifici dei
diversi indirizzi di studio fissati dalle linee guida nazionali con le richieste provenienti dalla realtà locale.
Il presente Piano, elaborato nell’a.s. 2015-2016, è stato aggiornato nel 2017 in funzione della Nota DGOSV prot. n° 2181 del 28 febbraio 2017
(ribadita dalla Nota prot. n. 1830 del 6 ottobre 2017), avente ad oggetto “Lo sviluppo del Sistema Nazionale di Valutazione per l’anno scolastico
2016/2017”, la quale prevede la ridefinizione del RAV nell’a.s. 2016/2017, l’armonizzazione del procedimento di valutazione con il periodo di
riferimento del PTOF e l’estensione dei tempi di realizzazione del PdM all’intero a.s. 2018/2019. L’analisi delle risultanze del RAV 2016-2017 e
delle Prove standardizzate nazionali 2017, da cui è emerso un quadro parzialmente modificato rispetto a quello per il quale era stato concepito il
Piano stesso, ha richiesto una ridefinizione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo funzionali al miglioramento. Si è, inoltre,
proceduto ad integrare nel Piano le innovazioni introdotte dai decreti legislativi di cui all’art. 1, comma 181 della Legge 107/2015, riguardanti le
“Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”, “Norme sulla promozione della cultura
umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività” e le “Norme per la promozione
dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.
Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è pubblicato all’Albo elettronico della scuola ed è presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si rimanda ad esso per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle
risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei
processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi
conclusivi del RAV, aggiornati ed integrati in sede di elaborazione del Piano di Miglioramento, cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi
di processo.
Le priorità che l’Istituto ha individuato sono:
2. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE
13
1) Risultati scolastici
2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
a) Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali b) Migliorare i risultati scolastici
14
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha individuato come strategici in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
AREA DI PROCESSO TRAGUARDO DI LUNGO PERIODO
(PdM B2)
OBIETTIVI DI PROCESSO (PdM C1)
Curricolo progettazione e
valutazione
Subarea: Progettazione didattica
Subarea: Dimensione metodologica
Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali
Diminuzione del numero di studenti collocati nel livello 1 e aumento del numero di studenti collocati nei livelli 4 e 5
Aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito nelle prove standardizzate nazionali
Inclusione e differenziazione
Subarea: Inclusione
Subarea: Recupero e potenziamento
Migliorare i risultati scolastici
Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe seconda
Diminuzione del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di voto basse e aumento di quelli collocati nelle fasce di voto alte
Continuità e orientamento
Subarea: Continuità
Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali
Riduzione dell’incidenza della variabilità tra le classi
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Subarea: Monitoraggio delle attività
Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali
Migliorare i risultati scolastici
Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei
processi chiave relativi all’area didattica
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Motivazione delle scelte
Punto di partenza per la revisione del PTOF è stata l’analisi delle risultanze del RAV 2016/2017, che, se da un lato registra un trend positivo
rispetto ad alcune delle criticità rilevate nei precedenti anni scolastici, dall’altro, tuttavia, rileva un peggioramento in alcuni parametri relativi agli
“Esiti degli studenti”. In riferimento ai “Risultati scolastici”, è emerso che la percentuale degli alunni (ITC e IPC) ammessi alla classe successiva è
superiore rispetto a Napoli, alla Campania e all’Italia intera e che la votazione conseguita nell’Esame di Stato dagli alunni dell’Istituto professionale
si attesta più alta per la fascia “71-80" e per la fascia "91-100" rispetto a Napoli, alla Campania e all’Italia intera. Si registra, tuttavia, nell’IPC un
calo degli alunni ammessi alla classe seconda rispetto all'anno precedente e il dato risulta inferiore alla media nazionale. La votazione conseguita
nell’Esame di Stato dagli alunni dell’Istituto tecnico, inoltre, si attesta più alta per la fascia “60" e più bassa per la fascia "91-100" rispetto a Napoli,
alla Campania e all'Italia. In funzione del quadro emerso, l’Istituto ha ritenuto di inserire i “Risultati scolastici” tra le priorità e di implementare
azioni funzionali al miglioramento. Per quanto riguarda i “Risultati delle prove standardizzate nazionali”, già individuati come priorità nei
precedenti anni scolastici, in riferimento alla rilevazione 2017, il nostro Istituto, rispetto al dato nazionale, regionale e delle scuole con lo stesso
ESCS, presenta una quota ancora troppo alta di studenti collocata nel livello 1 di apprendimento e troppo bassa nel livello 5. Emerge, inoltre, un
tasso di variabilità tra le classi troppo elevato e una correlazione tra il voto della classe e il punteggio INVALSI in molti casi scarsamente
significativa.
In relazione ai “Risultati a distanza”, è da segnalare che l’Istituto, grazie alla partecipazione al Progetto FIxO seconda edizione, ha iniziato
un’azione sistemica di monitoraggio degli allievi diplomati ed un’attività di orientamento professionale finalizzata sia alla costruzione di un
progetto individuale professionale (PIP), che alla gestione di attività di preselezione tesa al placement degli allievi immediatamente spendibili nel
complesso mercato del lavoro regionale campano. Si prevede di tripartire le attività di monitoraggio degli allievi diplomati attivando percorsi per
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allievi frequentanti i corsi universitari, percorsi per allievi NEET e percorsi per allievi da orientare verso le iniziative formative offerte dalla Regione
Campania. Pur essendoci ancora margini per azioni di miglioramento, questa area nell’ambito degli “Esiti degli studenti” non è stata dunque
individuata come prioritaria, mentre in sede di PdM si è scelto piuttosto di agire sulla dimensione organizzativa e gestionale interna all’Istituto,
presupposto per una efficace gestione delle informazioni a distanza.
Rilevate le criticità su cui intervenire, l’Istituto ha individuato come strategiche le aree di processo “Curricolo, progettazione e valutazione”,
“Inclusione e differenziazione”, “Continuità e orientamento” e “Orientamento strategico e organizzazione della scuola”. Sono stati definiti, quindi,
i seguenti risultati attesi riferiti agli esiti: l’allineamento della percentuale di studenti ammessi alla classe seconda dell’IPC alla media nazionale,
l’allineamento del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di voto basse ai parametri di Napoli e della Campania, l’allineamento nei
risultati delle prove standardizzate nazionali ai parametri ESCS, la riduzione dello scarto nell’incidenza della variabilità tra classi rispetto al
campione nazionale nelle prove standardizzate e l’aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito nelle prove
standardizzate nazionali. Le azioni che si intende perseguire per il conseguimento di tali risultati consistono nell’implementazione di pratiche di
didattica laboratoriale orientate al problem solving e al cooperative learning, nell’implementazione di prove parallele d'Istituto e relativo
monitoraggio degli esiti, nell’implementazione nella prassi didattica di esercitazioni, in modalità anche informatizzata, su prove di tipo Invalsi,
nell’elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee, nell’attivazione di corsi di
recupero e potenziamento, nell’implementazione di percorsi individualizzati al fine di promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e di
valorizzare gli studenti con particolari attitudini disciplinari, nella ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi. Il Piano di
Miglioramento prevede, infine, un’azione specifica sull’“Orientamento strategico e organizzazione della scuola”, con riferimento alla Subarea
“Monitoraggio delle attività”, che mira ad implementare nella prassi didattica e gestionale della Scuola azioni sistematiche di monitoraggio,
misurazione, analisi, riesame e rendicontazione.
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Le scelte operate partono dal presupposto che, alla base di ogni progettazione educativa e formativa, ci sia l’esigenza di motivare gli alunni
attraverso percorsi orientati alla risoluzione di casi reali e simulati. Tale approccio didattico deve essere teso alla valorizzazione dei vari stili di
apprendimento. Ciò può avvenire solo nell’ambito di una didattica laboratoriale incentrata sul “Learning by doing”, in funzione dell’acquisizione
delle competenze disciplinari e delle competenze chiave europee. Il confronto serrato con i traguardi di apprendimento enucleabili dalle prove
nazionali e il persistere di una valutazione degli apprendimenti talvolta discordante, specialmente per il primo biennio, impongono quale priorità
dell’offerta formativa una progettazione di interventi maggiormente condivisa, meno tesa alle conoscenze e all’acquisizione di contenuti e più
piegata alle competenze chiave e di cittadinanza, perno su cui ruotano tutti gli indicatori della certificazione dell’obbligo scolastico. Negli studenti
del nostro Istituto risultano sufficientemente sviluppate le competenze civiche e sociali: la collaborazione tra pari e l’apprendimento cooperativo
vengono costantemente sollecitati, grazie anche all’implementazione di modalità didattiche innovative, e il rispetto delle regole, nonostante il
contesto problematico in cui opera la scuola, non fa registrare particolari criticità. La maggior parte degli studenti ha acquisito un metodo di studio
e un’adeguata autonomia. Si evidenziano, invece, aree di criticità nelle competenze che riguardano il risolvere problemi, individuare collegamenti
e relazioni e acquisire ed interpretare le informazioni. Se le competenze formali sono valutate utilizzando griglie comuni, per quanto concerne le
competenze non formali, la scuola non dispone ancora di adeguati strumenti di valutazione e il livello raggiunto dagli allievi viene registrato solo al
termine di specifici percorsi e non in maniera sistematica e strutturata. La scuola intende saldare il curricolo formale a quello non formale,
valorizzando l’unicità di ciascun alunno e i diversi tipi di intelligenza e di stili cognitivi, diversificare le proposte didattiche operative, sperimentare
strategie diverse e implementare una didattica laboratoriale sfruttando le potenzialità del digitale. A tale scopo la scuola ha progettato una serie
di interventi didattici nell’ambito dell’organico dell’autonomia che abbiano un alto impatto sulle competenze in oggetto e che, attraverso la
predisposizione di compiti reali o di prove simulate, permettano di valutare adeguatamente il livello raggiunto dagli studenti. L’azione di
miglioramento passerà necessariamente anche attraverso la creazione di apposite rubriche di valutazione, il cui utilizzo deve diventare prassi
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abituale nell’azione didattica. In funzione degli obiettivi fissati, l’utilizzo della piattaforma digitale Fidenia, che ha già prodotto risultati significativi
nei precedenti anni scolastici, si configura come strumento chiave del processo, dal momento che permette di creare un ambiente didattico
innovativo, di rendere gli alunni protagonisti degli interventi, di sviluppare in loro la competenza digitale e di creare prodotti utili ai fini della
valutazione.
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Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono state sentite tutte le componenti della scuola, degli enti locali e di tutte le realtà
presenti sul territorio. Sono stati promossi momenti di riflessione tra i docenti e nella fase di analisi e proposte è stato anche coinvolto il Consiglio
d’Istituto.
Nel corso degli incontri sono state formulate le seguenti proposte:
progettare interventi scolastici coordinati sul territorio;
realizzare progetti in rete per partecipare a bandi regionali, nazionali e ai fondi PON europei, per operare insieme su iniziative territoriali e
per predisporre un curriculo verticale;
organizzare corsi di formazione aperti non solo al personale scolastico, ma anche ai genitori degli alunni e agli alunni di altri Istituti;
aprire i locali della scuola ad iniziative di interesse territoriale;
progettare percorsi di ASL funzionali allo sviluppo di competenze coerenti con le caratteristiche produttive e con le potenzialità di sviluppo
del territorio;
divulgare attraverso il sito Internet della scuola e i mezzi di comunicazione i progetti e le attività promossi dall’Istituto. Al fine di realizzare le proposte provenienti dal territorio e dall’utenza l’Istituto ha stipulato accordi di rete e collaborazioni con Università, soggetti privati, associazioni e cooperative, enti di formazione accreditati, enti locali, associazioni di imprese e di categoria professionale di seguito elencati:
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Università “San Pio V” di Roma Comune di Giugliano Consorzio CIG Giugliano in Campania Simucenter Regionale per l'IFS Polo Tecnico Professionale PES-Progetto energia sostenibile Polo Tecnico professionale Settore Socio-sanitario
3. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA – RETI E COLLABORAZIONI
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Polo tecnico-professionale settore moda Polo tecnico-professionale FAST –finanziario assicurativo Rete Polo Qualità di Napoli USR per la Campania Rete IFTS capofila IS " Sannino- Petriccione" Napoli Rete CONFAO Italia Lavoro Consulenti del lavoro Centro per l’impiego di Giugliano in Campania Istituzione CTS con relativo protocollo attuativo e Regolamento Ordine dei Commercialisti Protocolli con ASL
L’Istituto partecipa ad un progetto in rete con altre istituzioni scolastiche (V Circolo Didattico di Giugliano, con il VII Circolo Didattico “Salvatore di Giacomo” di Giugliano e con la Scuola Secondaria Statale di I Grado “Gramsci-Impastato”) per la costruzione di un curricolo verticale: l’accordo è finalizzato a rafforzare la collaborazione tra scuole di diverso ordine e grado afferenti allo stesso territorio per favorire la continuità territoriale e a promuovere progetti ed esperienze di continuità e di raccordo curricolare tra i diversi segmenti scolastici per ridurre la dispersione scolastica nel passaggio da uno ordine di scuola all’altro. In accordo con le linee guida del curricolo ridefinito nella scuola e con le indicazioni nazionali per il curricolo, attraverso un’analisi delle competenze in uscita della scuola primaria e media e di quelle al termine dell’obbligo scolastico, è stata elaborata una progettazione articolata in competenze, conoscenze, abilità, traguardi di prestazione definiti e condivisi tra le scuole di diverso ordine e grado, finalizzata alla costruzione di un curricolo verticale che garantisca la continuità e la gradualità del percorso formativo dello studente. La scuola, inoltre, è sede ESB (Ente certificatore internazionale delle competenze linguistiche per la lingua inglese) ed EIPASS (European Informatics Passport) ed organizza corsi di potenziamento linguistico ed informatico per alunni, docenti e genitori, finalizzati al conseguimento della certificazioni. L’Istituto promuove la creazione di un Gruppo sportivo che partecipa ai Campionati studenteschi, nella convinzione della centralità delle discipline motorie e dell’attività sportiva come strumento per formazione dell’individuo e per la promozione tra i giovani di comportamenti ispirati al rispetto delle regole e degli altri e ad uno stile di vita sano; la scuola, inoltre, si impegna a tutelare il diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
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PIANO DI MIGLIORAMENTO (all. cap.9)
NORMA UNI EN ISO 9004:2009
MANUALE DELLA QUALITÀ
a.s. 2016-2019
(revisionato nell’a.s. 2017/2018)
4. PIANO DI MIGLIORAMENTO
Polo Qualità Di Napoli
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Il Piano di Miglioramento è stato elaborato a seguito dell’autovalutazione (art. 3 DPR 275/1999 modificato dall’art. 1, comma 14 Legge
107/2015, DPR 80/2013) ed ha durata triennale, coerentemente con l’estensione temporale di riferimento del PTOF (Nota n. 2182 del 28
febbraio 2017 e Nota n. 1830 del 6 ottobre 2017). Un aggiornamento del Piano è stato operato nel 2017 a seguito della ridefinizione del RAV
nell’a.s. 2016/2017.
A) Analisi della situazione e motivazione dell’intervento
A1) Nel corso dell’analisi dei risultati dell’autovalutazione d’istituto compiuta attraverso il RAV e discussa dal Gruppo di Miglioramento sono
stati evidenziati i seguenti punti di forza o di debolezza:
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
ESITI:
- Competenze chiave europee (RAV 2.3)
ESITI:
- Risultati scolastici – Esiti degli scrutini (RAV 2.1.a)
- Risultati nelle prove standardizzate nazionali (RAV 2.2)
- Risultati a distanza (RAV. 2.4)
- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) - Continuità
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (3A)
- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) – Curricolo e
offerta formativa – Progettazione didattica
- Ambiente di apprendimento (RAV 3A.2)
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (3A)
- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) – Valutazione
degli studenti
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- Inclusione e differenziazione (RAV 3A.3) - Inclusione
- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) – Alternanza scuola – lavoro
- Inclusione e differenziazione (RAV 3A.3) – Recupero
- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) - Continuità
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE (3B)
- Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (RAV 3B.6)
- Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie (RAV 3B.7)
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE (3B)
- Orientamento strategico e organizzazione della scuola (RAV 3B.5)
– Monitoraggio delle attività
A2) L’analisi dei punti di forza ha evidenziato i seguenti risultati:
PUNTO DI FORZA INDICATORE DI PERFORMANCE POSITIVO
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- Competenze chiave europee
Implementazione di ambienti di apprendimento e metodologie
didattiche innovative, funzionali allo sviluppo da parte degli alunni
di competenze digitali e di competenze relative al problem
solving, alla capacità di comunicare utilizzando diversi linguaggi,
alla capacità di individuare collegamenti e relazioni e alla capacità
di gestire lo studio e l'apprendimento.
Implementazione di percorsi progettuali finalizzati allo sviluppo da
parte degli studenti della consapevolezza dei propri interessi e
delle proprie attitudini, della capacità di curare le relazioni
interpersonali all'interno di un gruppo costituito, di rapportarsi con
i coetanei e gli adulti, di sentirsi protagonisti attivi del processo
formativo sviluppando, nel contempo, il senso di appartenenza
alla scuola.
Promozione, attraverso le attività di potenziamento, della
consapevolezza ed espressione culturale.
Adozione di un modello comune di certificazione delle competenze
chiave a conclusione del primo biennio.
- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) –
Curricolo e offerta formativa – Progettazione didattica
Alto grado di presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del
curricolo e alla progettazione didattica, sia per l'indirizzo tecnico
che per quello professionale (è stato individuato il curricolo
fondamentale a livello di Istituto, teso a rinforzare pratiche
metodologiche orientate al "Learning by doing" e rispondente ai
particolari bisogni formativi degli studenti che derivano dal
particolare contesto socio-culturale nel quale si trova ad operare
l'istituzione scolastica; sono stati definiti obiettivi e traguardi di
apprendimento per le varie classi e anni di corso a partire dalle
indicazioni ministeriali; sono state progettate attività che
ampliano l’offerta formativa, in raccordo con il curricolo d’Istituto
e in funzione dell’autovalutazione; gli obiettivi da raggiungere
attraverso tali attività, espressi in termini di competenze, abilità e
conoscenze, sono ben definiti e strutturati, attraverso
l’individuazione di indicatori di risultato intermedi e finali per il
monitoraggio e la valutazione; è stato elaborato un curricolo
25
verticale in sinergia con altre scuole del territorio).
- Ambiente di apprendimento (RAV 3A.2)
L'organizzazione degli spazi risponde alle esigenze degli alunni:
l'Istituto dispone, infatti, di aule attrezzate con LIM e gli spazi
laboratoriali sono utilizzati da tutte le classi.
L'ampliamento dell'offerta formativa è esteso sia in ore curriculari
che extracurricolari e la durata delle lezioni risponde alle esigenze
di apprendimento degli studenti.
La scuola incentiva l'utilizzo delle metodologie didattiche
innovative e la condivisione dei materiali di documentazione e
delle pratiche didattiche in uso e dei loro prodotti.
L'animatore digitale, supportato dal team digitale, promuove
incontri con i docenti per sviluppare e condividere nuove
tecnologie applicabili alla didattica.
Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi.
La scuola promuove le competenze trasversali attraverso dibattiti,
spettacoli teatrali, convegni sulla legalità, attività di cura degli
spazi comuni, anche nell'ambito del curricolo verticale.
- Inclusione e differenziazione (RAV 3A.3) - Inclusione
Il GLH d'Istituto coordina le attività didattiche e il processo di
inclusione, in sinergia con le famiglie, con i referenti dei servizi
sociosanitari e della Provincia di Napoli.
Tutte le figure professionali della Scuola si fanno carico dell'alunno
con bisogni educativi speciali per tutto il percorso di studi.
La Scuola cura la continuità educativo-didattica degli alunni BES e
DSA con le scuole di provenienza.
La Scuola collabora attivamente e continuativamente con l'ASL
Napoli 2 Distretti Sanitari di: Giugliano in Campania, Villaricca,
Qualiano, Mugnano e Melito di Napoli.
La Scuola utilizza metodologie e strategie finalizzate alla didattica
inclusiva.
I GLH Operativi e i C.d.C. monitorano e verificano l'attuazione e
l'efficacia dei PEI e dei PDP.
La Scuola organizza convegni e dibattiti sui temi dell'inclusione,
dell'accoglienza e delle differenze e diversità culturali aperti al
26
territorio e alle famiglie degli allievi.
- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) – Alternanza
scuola - lavoro
La Scuola realizza progetti mirati all’orientamento professionale
con il coinvolgimento di tutte le classi quinte dell’Istituto e tirocini
presso studi di dottori dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli
destinati agli alunni più meritevoli.
La Scuola organizza percorsi di ASL per tutte le classi del secondo
biennio e dell'ultimo monoennio, stipulando convenzioni con
soggetti esterni pubblici e privati. Tali soggetti sono stati
selezionati in base all'analisi dei fabbisogni formativi del tessuto
produttivo del territorio e rispondenti ai profili in uscita individuati
per gli alunni. Tali progetti, parte integrante del Ptof, prevedono
l'attento monitoraggio delle attività e delle competenze acquisite
da parte dei tutor aziendali e scolastici.
La Scuola ha definito le competenze attese al termine dei percorsi
e le valuta attraverso una modulistica dedicata.
La Scuola ha organizzato, nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta
formativa, percorsi di preparazione e supporto ai percorsi di ASL.
- Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (RAV
3B.6)
La scuola raccoglie le esigenze formative sia del personale
docente che del personale ATA e attiva percorsi di formazione per
le competenze, i bisogni educativi speciali e le tecnologie
didattiche innovative. In particolare, in linea con le priorità
individuate dalla scuola, organizza corsi di formazione nell'ambito
del PNSD, che registrano un alto tasso di partecipazione.
- Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
(RAV 3B.7)
L' istituto partecipa a reti con istituzioni pubbliche e private
A3) L’analisi dei punti di debolezza ha evidenziato i seguenti risultati:
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CRITICITA’ INDICATORE DI PERFORMANCE NEGATIVO
ESITI:
- Risultati scolastici – Esiti degli scrutini (RAV 2.1.a)
Si registra nel professionale un lieve calo degli alunni ammessi alla
classe seconda rispetto all'anno precedente; il dato risulta
inferiore alla media nazionale.
La votazione conseguita nell’Esame di Stato dagli alunni
dell’istituto tecnico si attesta più alta per la fascia “60" e più bassa
per la fascia "91-100" rispetto a Napoli, alla Campania e all'Italia.
- Risultati nelle prove standardizzate nazionali (RAV 2.2)
Rispetto al dato nazionale, regionale e delle scuole con lo stesso
ESCS, la quota di studenti collocata nel livello 1 di apprendimento
è alta, mentre è bassa nel livello 5.
Il tasso di variabilità tra le classi è elevato.
La correlazione tra il voto della classe e il punteggio INVALSI in
molti casi è scarsamente significativa.
- Risultati a distanza (RAV. 2.4)
Il monitoraggio sistematico degli studenti nel passaggio dal
percorso scolastico a quello successivo è un processo ancora
parziale e in fase di sviluppo.
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (3A)
- Curricolo, progettazione e valutazione (RAV 3A.1) –
Progettazione didattica - Valutazione degli studenti
Non sono state ancora predisposte in maniera sistematica prove
strutturate per classi parallele in entrata e intermedie per tutte le
discipline; sono da implementare e sviluppare strumenti di analisi
e monitoraggio di tali processi.
- Continuità e orientamento (RAV. 3A.4) - Continuità
Il sistema di trasmissione dei fascicoli relativi al percorso
formativo dei singoli studenti dalla secondaria di primo grado alla
secondaria di secondo grado non è ancora adeguatamente
sviluppato.
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
(3B)
- Orientamento strategico e organizzazione della scuola
(RAV 3B.5) – Monitoraggio delle attività
La scuola non monitora ancora in maniera efficace lo stato di
avanzamento dei processi messi in atto per il raggiungimento
degli obiettivi definiti.
28
29
B) Individuazione delle azioni di miglioramento B1) Analisi della criticità n° 1: Risultati scolastici Analisi delle cause:
Lacune nella preparazione
di base degli alunni
provenienti dalla scuola
secondaria di I grado
Scarsa motivazione
all’apprendimento negli
alunni del primo biennio
Ris
chio
da
rid
urr
e
Interventi finalizzati alla
valorizzazione delle
eccellenze da sviluppare
Monitoraggio e verifica
dell’efficacia e dell’efficienza
dei corsi di recupero da
implementare
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B2) Traguardo di lungo periodo individuato
L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile:
traguardo Indicatore STANDARD
descrittore numerico/evidenza
osservabile
Migliorare i risultati scolastici Scarto nel numero degli
studenti ammessi alla classe
seconda rispetto alla media
nazionale
Scarto nel numero degli
studenti diplomati collocati
nelle fasce di voto basse e in
quelle alte rispetto ai
parametri di Napoli e della
Campania
Allineamento nel numero degli studenti
ammessi alla classe seconda alla media
nazionale
Allineamento nel numero degli studenti
diplomati collocati nelle fasce di voto
basse e in quelle alte rispetto ai
parametri di Napoli e della Campania
31
B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento
Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono:
obiettivo Area
ESITI - Risultati scolastici – Esiti degli scrutini
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione e differenziazione
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
B4) Azioni individuate
Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:
azione area responsabile del processo
1. Implementazione di corsi di recupero e
potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati
a promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze
Curricolo, progettazione e
valutazione
Inclusione e differenziazione
- Referente Attività di Potenziamento
- Referente Interventi e servizi per gli
studenti
- Referente Inclusione
- Referente Qualità
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B5) Analisi di fattibilità
I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:
A. Disponibilità di risorse finanziarie
B. Disponibilità di risorse umane
C. Disponibilità di tempi
D. Disponibilità di spazi
E. Disponibilità di attrezzature
I descrittori sono:
1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie
attività
2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili
3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata
Azione 1: Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati a promuovere il successo formativo
di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze
A B C D E
1
2 X X
3 X X X
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B6) Valutazione d’impatto: previsione
Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:
A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy
B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy
C. Competenza di problem solving
D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula
E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa
F. Valutazione
G. Rapporti con i genitori
H. Rapporti con gli stakeholder territoriali
I. Apprendimento organizzativo
J. Innovazione organizzativa
K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale
L. Dotazione di infrastrutture
M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno
Con i seguenti profili di rischio:
1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli
stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo
sulle risorse necessarie (profilo di fattibilità:3);
2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise
degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse
necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);
3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti;
sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di
nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di
fattibilità:1)
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Azione 1: Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati a promuovere il successo formativo
di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze
A B C D E F G H I J K L M
1 X
2 X X X X X X X X X
3 X
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C) Articolazione delle azioni
C1) Obiettivi di breve periodo
L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi (declinazione dell’obiettivo di lungo periodo – cfr. quadro B2):
obiettivo
indicatore STANDARD
descrittore
numerico/evidenza
osservabile
Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe seconda
Scarto nel numero degli studenti
ammessi alla classe seconda
rispetto alla media nazionale
Allineamento nel numero
degli studenti ammessi alla
classe seconda alla media
nazionale
Diminuzione del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di
voto basse e aumento di quelli collocati nelle fasce di voto alte
Scarto nel numero degli studenti
diplomati collocati nelle fasce di
voto basse e in quelle alte
rispetto ai parametri di Napoli e
della Campania
Allineamento nel numero
degli studenti diplomati
collocati nelle fasce di voto
basse e in quelle alte ai
parametri di Napoli e della
Campania
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C2) Traguardo correlato
(Cfr. quadro B2)
Migliorare i risultati scolastici (numero di alunni ammessi alla classe successiva e votazione conseguita agli Esami di Stato)
C3) Indicatori di processo
Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):
azione Indicatore
Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati finalizzati
a promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e a valorizzare le eccellenze
Percentuale di studenti individuati per i
percorsi che partecipa alle attività
C4) Fattori critici di successo
I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:
- Partecipazione degli studenti ad attività extracurricolari
- Disponibilità di risorse umane funzionali all’azione
- Capacità organizzativa e gestionale interna
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D) Implementazione delle azioni
Le azioni previste saranno oggetto di verifica e monitoraggio annuale in funzione della ridefinizione delle stesse per l’anno successivo sulla
base dei risultati conseguiti.
D1) Aree coinvolte
Le aree coinvolte nelle azioni sono (si indicano non solo le aree in cui ci si aspettano miglioramenti - cfr. quadro B3 - ma tutte quelle
direttamente e indirettamente coinvolte operativamente nelle azioni):
azione area
Implementazione di corsi di recupero e potenziamento e di percorsi individualizzati
finalizzati a promuovere il successo formativo di tutti gli allievi e a valorizzare le
eccellenze
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
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D2) Piano delle attività
Obiettivo n.1: Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe seconda dell’IPC
Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori
numerici/evidenze
osservabili di
performance
Fase propedeutica
Condivisione
Condivisione, confronto e
pianificazione organizzativa
delle attività 2016-2019 nel
Gruppo RAV e Miglioramento
PdM
Verbali riunioni
Materiale utile per
l’implementazione delle
attività
Rispetto dei tempi e
delle azioni
Si/No
Fase 1
Progettazione
Elaborazione di un piano
strutturato di attività di
recupero e potenziamento per
le classi del primo biennio
Piano delle attività
Rispetto dei tempi di
consegna del piano
Si/No
Fase 2
Esecuzione
Attivazione dei percorsi
progettati
Corsi di recupero e
potenziamento
Percentuale di
studenti individuati
per i percorsi che
partecipa alle attività
Il 70% degli studenti
individuati per i percorsi
partecipa alle attività
39
Fase 3
Verifica
Analisi, restituzione e
condivisione degli interventi
formativi
Verifica dell’efficacia delle
azioni anche attraverso l’analisi
degli esiti delle prove parallele
d’Istituto
Riesame delle azioni al fine di
sviluppare la progettazione per
l’a.s. successivo
Report sulle attività
Schede di monitoraggio
delle attività
Linee di indirizzo per l’a.s.
successivo
Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto
rispetto agli obiettivi
definiti
40
D3) Gantt del Piano
Processo
Responsabile
set
ott
no
v
dic
Gen
feb
mar
ap
r
Mag
giu
Attività
Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
Referente Inclusione
Referente Qualità
1° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
2° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
3° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
Referente Qualità
41
D2) Piano delle attività
Obiettivo n.2: Diminuzione del numero degli studenti diplomati collocati nelle fasce di voto basse e aumento di quelli collocati nelle fasce di
voto alte
Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori
numerici/evidenze
osservabili di
performance
Fase propedeutica
Condivisione
Condivisione, confronto e
pianificazione organizzativa
delle attività 2016-2019 nel
Gruppo RAV e Miglioramento
PdM
Verbali riunioni
Materiale utile per
l’implementazione delle
attività
Rispetto dei tempi e
delle azioni
Si/No
Fase 1
Progettazione
Elaborazione di un piano
strutturato di attività di
recupero e potenziamento per
le classi del secondo biennio e
dell’ultimo monoennio
Piano delle attività
Rispetto dei tempi di
consegna del piano
Si/No
Fase 2
Esecuzione
Attivazione dei percorsi
progettati
Corsi di recupero e
potenziamento
Percentuale di
studenti individuati
per i percorsi che
partecipa alle attività
Il 70% degli studenti
individuati per i percorsi
partecipa alle attività
42
Fase 3
Verifica
Analisi, restituzione e
condivisione degli interventi
formativi
Verifica dell’efficacia delle
azioni anche attraverso l’analisi
degli esiti delle prove parallele
d’Istituto
Riesame delle azioni al fine di
sviluppare la progettazione per
l’a.s. successivo
Report sulle attività
Schede di monitoraggio
delle attività
Linee di indirizzo per l’a.s.
successivo
Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto
rispetto agli obiettivi
definiti
43
D3) Gantt del Piano
Processo
Responsabile
Set
ott
no
v
dic
Gen
feb
mar
ap
r
Mag
giu
Attività
Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
Referente Inclusione – Referente Qualità
1° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
2° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
3° fase Gruppo RAV e Miglioramento Referente Attività di Potenziamento
Referente Interventi e servizi per gli studenti
Referente Qualità
44
B) Individuazione delle azioni di miglioramento B1) Analisi della criticità n° 2: Risultati nelle prove standardizzate nazionali Analisi delle cause:
Alunni non adeguatamente
allenati ad affrontare prove
tipo INVALSI
Criteri e procedure per la
formazione delle classi
ancora da perfezionare
Ris
chio
da
rid
urr
e
Difficoltà degli alunni
nell’approccio normativo
alle discipline italiano e
matematica (grammatica e
logica)
Cultura della valutazione
ancora non sufficientemente
diffusa
45
B2) Traguardo di lungo periodo individuato
L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile:
traguardo Indicatore STANDARD
descrittore numerico/evidenza
osservabile
Migliorare la performance degli alunni nelle prove
standardizzate nazionali
Differenza nei risultati delle prove rispetto ai parametri ESCS
Correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove
Scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale
Allineamento negli esiti ai parametri ESCS
Nel 50% delle classi la correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove si attesta sul livello medio
Riduzione del 50% dello scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale
46
B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento
Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono:
obiettivo Area
ESITI - Risultati nelle prove standardizzate
Curricolo, progettazione e valutazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
47
B4) Azioni individuate
Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:
azione area responsabile del processo
1. Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale Curricolo, progettazione e
valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
-Gruppo RAV e Miglioramento
- Animatore digitale
- Referente Qualità
2. Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche
in modalità informatizzata, sul modello INVALSI; monitoraggio degli esiti
Curricolo, progettazione e
valutazione
-Gruppo RAV e Miglioramento
- Animatore digitale
- Referente INVALSI
3. Elaborazione di rubriche di valutazione per le
competenze disciplinari e per le competenze chiave europee
Curricolo, progettazione e
valutazione
-Gruppo RAV e Miglioramento
- NIV
48
4. Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione
delle classi funzionali al traguardo fissato
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
-Gruppo RAV e Miglioramento
- Referente Continuità
49
B5) Analisi di fattibilità
I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:
A. Disponibilità di risorse finanziarie
B. Disponibilità di risorse umane
C. Disponibilità di tempi
D. Disponibilità di spazi
E. Disponibilità di attrezzature
I descrittori sono:
1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie
attività
2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili
3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata
Azione 1: Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale
A B C D E
1
2 X
3 X X X X
Azione 2: Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul modello INVALSI; monitoraggio degli esiti
A B C D E
50
1
2 X
3 X X X X
Azione 3: Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee
A B C D E
1
2 X
3 X X X X
Azione 4: Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al traguardo fissato
A B C D E
1
2 X
3 X X X X
51
B6) Valutazione d’impatto: previsione
Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:
A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy
B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy
C. Competenza di problem solving
D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula
E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa
F. Valutazione
G. Rapporti con i genitori
H. Rapporti con gli stakeholder territoriali
I. Apprendimento organizzativo
J. Innovazione organizzativa
K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale
L. Dotazione di infrastrutture
M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno
Con i seguenti profili di rischio:
1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli
stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo
sulle risorse necessarie (profilo di fattibilità:3);
2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise
degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse
necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);
3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti;
sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di
nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di
fattibilità:1)
Azione 1: Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale orientate
A B C D E F G H I J K L M
52
1 X X
2 X X X X X X X X X X
3
Azione 2: Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul modello INVALSI; monitoraggio degli esiti
A B C D E F G H I J K L M
1 X X
2 X X X X X X X X X X
3
Azione 3: Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee
A B C D E F G H I J K L M
1
2 X X X
3
Azione 4: Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al traguardo fissato
A B C D E F G H I J K L M
53
1 X
2 X X X
3 X X X
54
C) Articolazione delle azioni
C1) Obiettivi di breve periodo
L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi (declinazione dell’obiettivo di lungo periodo – cfr. quadro B2):
obiettivo
indicatore STANDARD
descrittore
numerico/evidenza
osservabile
Diminuzione del numero di studenti collocati nel livello 1 e aumento del
numero di studenti collocati nei livelli 4 e 5
Differenza nei risultati delle prove rispetto ai parametri ESCS
Allineamento negli esiti ai parametri ESCS
Aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito
nelle prove standardizzate nazionali
Correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove
Nel 50% delle classi la correlazione tra voto della classe e punteggio nelle prove si attesta sul livello medio
Riduzione dell’incidenza della variabilità tra le classi Scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale
Riduzione del 50% dello scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale
55
C2) Traguardo correlato
(Cfr. quadro B2)
Migliorare la performance degli studenti nelle prove standardizzate nazionali
C3) Indicatori di processo
Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):
azione Indicatore
- Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale Percentuale dei docenti che adottano
forme di didattica laboratoriale
- Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul
modello INVALSI; monitoraggio degli esiti
Numero di prove somministrate e relativo
monitoraggio
- Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze
chiave europee
Rispetto di azioni e tempi definiti in sede
di pianificazione
- Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al traguardo
fissato
Rispetto di azioni e tempi definiti in sede
di pianificazione
56
C4) Fattori critici di successo
I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:
-Tempistica nella restituzione dei dati delle rilevazioni nazionali funzionale alle esigenze della Scuola
- Capacità organizzativa e gestionale interna
57
D) Implementazione delle azioni
Le azioni previste saranno oggetto di verifica e monitoraggio annuale in funzione della ridefinizione delle stesse per l’anno successivo sulla
base dei risultati conseguiti.
D1) Aree coinvolte
Le aree coinvolte nelle azioni sono (si indicano non solo le aree in cui ci si aspettano miglioramenti - cfr. quadro B3 - ma tutte quelle
direttamente e indirettamente coinvolte operativamente nelle azioni):
azione area
- Implementazione di pratiche di didattica laboratoriale Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
- Implementazione di prove parallele d'Istituto, anche in modalità informatizzata, sul
modello INVALSI; monitoraggio degli esiti
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
- Elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le
competenze chiave europee
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
58
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
- Ridefinizione di criteri e strategie per la formazione delle classi funzionali al
traguardo fissato
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
59
D2) Piano delle attività
Obiettivo n.1: Allineamento negli esiti delle prove standardizzate nazionali ai parametri ESCS (cfr. C1)
Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori
numerici/evidenze
osservabili di
performance
Fase propedeutica
Condivisione
Condivisione, confronto e
pianificazione organizzativa
delle attività 2016-2019 nel
Gruppo RAV e Miglioramento,
con l’Animatore Digitale e il
Team per l’innovazione
Condivisione e confronto nei
Dipartimenti disciplinari del
materiale di supporto
PdM
Verbali riunioni
Materiale utile per la
strutturazione ed
organizzazione delle
prove
Rispetto dei tempi e
delle azioni
Si/No
Fase 1
Progettazione
Scelta e pianificazione delle
attività finalizzate all’obiettivo
in oggetto
Elaborazione di un piano
strutturato per l’espletamento
delle prove parallele
Preparazione dei database
degli item per le prove
Piano delle attività
Rispetto dei tempi di
consegna del Piano
Database di item
Si/No
60
Fase 2
Esecuzione
Attivazione di percorsi didattici
laboratoriali per classi, e per
livelli e per classi aperte
Somministrazione di prove
parallele in ingresso,
intermedie e finali
Attivazione percorsi e
relativa documentazione
Prove espletate
Effettiva
implementazione delle
azioni progettate
Si/No
Fase 3
Verifica
Analisi, restituzione e
condivisione degli interventi
formativi e degli esiti delle
prove
Confronto tra gli esiti delle
prove interne e quelli delle
prove Invalsi
Riesame delle azioni al fine di
sviluppare la progettazione per
l’a.s. successivo
Tabelle e istogrammi
relative agli esiti delle
prove interne e di
confronto con le prove
Invalsi
Linee di indirizzo per l’a.s.
successivo
Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto
rispetto agli obiettivi
definiti
61
D3) Gantt del Piano
Processo
Responsabile set
ott
no
v
dic
Gen
feb
mar
ap
r
Mag
giu
Attività
Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento
Coordinatori di dipartimento
Animatore Digitale Referente Qualità
1° fase Gruppo RAV e Miglioramento
Coordinatori di dipartimento
Consigli di classe
2° fase Gruppo RAV e Miglioramento, Coordinatori
di dipartimento Animatore Digitale - Team
per l’innovazione - Consigli di classe
3° fase Gruppo RAV e Miglioramento
Coordinatori di dipartimento
Referente Qualità
62
D2) Piano delle attività
Obiettivo n.2: Aumento della correlazione tra voto della classe e punteggio conseguito nelle prove standardizzate nazionali
Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori
numerici/evidenze
osservabili di
performance
Fase propedeutica
Condivisione
Condivisione e confronto sulle
attività da implementare nel
Gruppo RAV e Miglioramento
Materiale utile alla
progettazione delle
attività
Rispetto della
tempistica
Si/No
Fase 1
Progettazione
Scelta e pianificazione delle
attività finalizzate all’obiettivo in
oggetto
Organizzazione dei gruppi di
lavoro nell’ambito dei
Dipartimenti
Piano delle attività
Rispetto dei tempi di
consegna del piano
delle attività
Sì/No
Fase 2
Esecuzione
Elaborazione di rubriche di
valutazione
Incontri dei gruppi di
lavoro
Rubriche di valutazione
Effettiva
implementazione delle
azioni pianificate
Sì/No
63
Fase 3
Verifica/monitoraggio
Controllo e monitoraggio del
processo
Confronto tra voti di classe e
punteggio conseguito nelle
prove standardizzate nazionali
Condivisione dei documenti
prodotti in relazione all’obiettivo
in oggetto
Riesame delle azioni al fine di
sviluppare la progettazione per
l’a.s. successivo
Report sulle attività
Linee di indirizzo per
l’a.s. successivo
Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto
rispetto all’obiettivo in
oggetto
64
D3) Gantt del Piano
Processo
Responsabile
set
ott
no
v
dic
Gen
feb
mar
ap
r
mag
giu
Attività
Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento
Referente Qualità
1° fase Gruppo RAV e Miglioramento
Dipartimenti disciplinari
2° fase Dipartimenti disciplinari
3° fase Dipartimenti Disciplinari
Referente Qualità
65
D2) Piano delle attività
Obiettivo n. 3: Riduzione dello scarto nell’incidenza della variabilità tra le classi rispetto al campione nazionale nelle prove standardizzate
nazionali
Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori
numerici/evidenze
osservabili di
performance
Fase propedeutica
Condivisione
Condivisione e confronto sulle
attività da implementare nel
Gruppo RAV e Miglioramento,
con il Referente Continuità e
Orientamento
Materiale utile alla
progettazione delle
attività
Rispetto della
tempistica
Si/No
Fase 1
Progettazione
Scelta e pianificazione delle
attività finalizzate all’obiettivo
in oggetto
Piano delle attività
Rispetto dei tempi di
consegna del piano
delle attività
Sì/No
Fase 2
Esecuzione
Ridefinizione di criteri e
strategie per la formazione
delle classi
Implementazione delle attività
relative al curricolo verticale
Vademecum contenente
linee guida per la
formazione delle classi
Incontri con le scuole
secondarie di I grado del
territorio per la
condivisione delle
Effettiva
implementazione delle
azioni pianificate
Sì/No
66
informazioni
Fase 3
Verifica/monitoraggio
Controllo e monitoraggio del
processo
Condivisione dei materiali
Riesame delle azioni al fine di
sviluppare la progettazione per
l’a.s. successivo
Scheda di monitoraggio e
verifica del processo
Linee di indirizzo per l’a.s.
successivo
Efficacia delle azioni Coerenza ed impatto
rispetto all’obiettivo in
oggetto
67
D3) Gantt del Piano
Processo
Responsabile
set
ott
no
v
dic
Gen
feb
mar
ap
r
mag
giu
Attività
Fase propedeutica Gruppo RAV e Miglioramento
Referente Continuità e orientamento
Referente Qualità
1° fase Gruppo RAV e Miglioramento
Referente Continuità e orientamento
2° fase Gruppo RAV e Miglioramento
Referente Continuità e orientamento
3° fase Gruppo RAV e Miglioramento
Referente Continuità e orientamento
Referente Qualità
68
B) Individuazione delle azioni di miglioramento
B1) Analisi della criticità n° 3: Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Analisi delle cause:
Cultura della qualità non
ancora pienamente diffusa tra
gli stakeholder
La scuola non monitora e valuta
ancora adeguatamente i
processi
Ris
chio
da
rid
urr
e
Condivisione delle priorità e
degli obiettivi dell’Istituto con
gli stakeholder non ancora
pienamente raggiunta
Politica di gruppo tra i docenti con incarichi di responsabilità, tra i docenti tutti e il personale Ata non sufficientemente sviluppata
69
B2) Traguardo di lungo periodo individuato
L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile:
traguardo indicatore STANDARD
descrittore numerico/evidenza osservabile
Migliorare la performance degli alunni nelle prove
standardizzate nazionali e i risultati scolastici
Efficacia ed efficienza degli
interventi
Coerenza e incidenza degli interventi rispetto ai
obiettivi definiti
B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento
Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono:
obiettivo area
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E
ORGANIZZATIVE (3B)
- Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
(RAV 3B.5) – Monitoraggio delle attività
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione e differenziazione
70
B4) Azioni individuate
Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:
azione area responsabile del processo
1. Aggiornamento e implementazione,
nell’area didattica, di procedure di
monitoraggio, misurazione, analisi, riesame e
rendicontazione secondo gli standard di
qualità declinati nel MQ dell’Istituto
Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione e differenziazione
-Gruppo RAV e Miglioramento
-Referente Qualità
71
B5) Analisi di fattibilità
I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:
A. Disponibilità di risorse finanziarie
B. Disponibilità di risorse umane
C. Disponibilità di tempi
D. Disponibilità di spazi
E. Disponibilità di attrezzature
I descrittori sono:
1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie
attività
2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili
3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata
Azione 1: Aggiornamento e implementazione, nell’area didattica, di procedure di monitoraggio, misurazione, analisi, riesame e rendicontazione
secondo gli standard di qualità declinati nel MQ dell’Istituto
A B C D E
1
2
3 X X X X X
72
B6) Valutazione d’impatto: previsione
Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:
A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy
B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy
C. Competenza di problem solving
D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula
E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa
F. Valutazione
G. Rapporti con i genitori
H. Rapporti con gli stakeholder territoriali
I. Apprendimento organizzativo
J. Innovazione organizzativa
K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale
L. Dotazione di infrastrutture
M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno
Con i seguenti profili di rischio:
1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli
stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo
sulle risorse necessarie (profilo di fattibilità:3);
2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise
degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse
necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);
3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti;
sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di
nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di
fattibilità:1)
Azione 1: Aggiornamento e implementazione, nell’area didattica, di procedure di monitoraggio, misurazione, analisi, riesame e
rendicontazione secondo gli standard di qualità declinati nel MQ dell’Istituto
A B C D E F G H I J K L M
73
1 X
2 X X X X X
3 X X X X X X X
74
C1) Obiettivi di breve periodo L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi (declinazione dell’obiettivo di lungo periodo – cfr. quadro B2):
obiettivo indicatore STANDARD
descrittore numerico/evidenza
osservabile
Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei processi chiave
relativi all’area didattica
Efficacia ed efficienza degli
interventi
Coerenza e incidenza degli
interventi rispetto agli obiettivi
fissati
C2) Traguardo correlato (Cfr. quadro B2)
Migliorare la performance degli alunni nelle prove standardizzate nazionali e i risultati scolastici
C3) Indicatori di processo
Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):
azione indicatore
Aggiornamento e implementazione, nell’area
didattica, di procedure di monitoraggio,
misurazione, analisi, riesame e rendicontazione
secondo gli standard di qualità declinati nel MQ
dell’Istituto
Efficacia ed efficienza degli interventi
75
C4) Fattori critici di successo
I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:
-Condivisione della politica e della strategia del Sistema Gestione Qualità con gli stakeholder
- Controllo periodico sull’implementazione dei processi ai fini della rilevazione delle non conformità
76
D) Implementazione delle azioni
D1) Aree coinvolte
Le aree coinvolte nelle azioni sono (si indicano non solo le aree in cui ci si aspettano miglioramenti - cfr. quadro B3 - ma tutte quelle
direttamente e indirettamente coinvolte operativamente nelle azioni):
azione area
Aggiornamento e implementazione, nell’area didattica, di procedure di monitoraggio,
misurazione, analisi, riesame e rendicontazione secondo gli standard di qualità declinati nel MQ
dell’Istituto
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
77
D2) Piano delle attività
Obiettivo n.1: Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei processi chiave relativi all’area didattica (cfr. C1)
Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori numerici/evidenze
osservabili di performance
Fase propedeutica
Condivisione
Condivisione, confronto e
pianificazione organizzativa delle
attività 2016-2019 nel Gruppo RAV e
Miglioramento con il Referente Qualità
Condivisione della politica e strategia
della Qualità con i portatori di interesse
dell’area didattica
Ricognizione della documentazione in
uso
PdM
Verbali riunioni
Materiale utile per
l’implementazione
delle attività
Rispetto dei tempi
Sì/No
Fase 1
Progettazione
Individuazione dei processi chiave e dei
relativi responsabili
Elaborazione delle procedure da
implementare e di un piano strutturato di
attività
Matrici di responsabilità
Format di Procedure da
implementare
Piano delle attività
Rispetto dei tempi
Sì/No
Fase 2
Esecuzione
Applicazione delle procedure operative
elaborate nella Fase 1
Procedure implementate Numero di procedure
implementate
Rapporto tra numero di procedure
progettate e numero di quelle implementate
Fase 3
Verifica
Rendicontazione
Riesame ed aggiornamento del Sistema
di gestione e dei suoi processi
Documentazione e
restituzione dei risultati
delle attività
Questionario di
Congruenza fra i bisogni
rilevati e le attività
progettate
Valutazione della
Rapporto tra numero degli
interventi progettati e numero di
quelli erogati
Esiti di soddisfazione dei portatori
78
Rilevazione del gradimento
Elaborazione di indicazioni per la
progettazione delle attività riferite
all’anno scolastico successivo
soddisfazione
Linee di indirizzo per
l’anno scolastico
successivo
soddisfazione dei
portatori di interesse
di interesse
79
3) Gantt del Piano
Processo
Responsabile
Set
ott
no
v
dic
Gen
feb
mar
ap
r
mag
Giu
Attività
Fase propedeutica Referente per la Qualità
Gruppo RAV e Miglioramento
Coordinatori di dipartimento
1° fase Referente per la Qualità
Gruppo RAV e Miglioramento
2° fase Referente per la Qualità
Responsabili di processo
3° fase Referente per la Qualità
Responsabili di processo
Gruppo RAV e Miglioramento
80
La scuola insiste su un territorio compreso fra la città di Napoli nella zona nord- occidentale, l'agro aversano a nord e i Campi Flegrei a sud. In
particolare confina con Aversa, Parete, Castel Volturno e Villa Literno, centri che rientrano nella confinante provincia di Caserta, e con Villaricca,
Mugnano di Napoli, Melito, Sant'Antimo e Qualiano, della provincia di Napoli.
Il territorio giuglianese è dotato di un lungo tratto costiero che si estende per circa 3 km tra Marina di Varcaturo e Lido di Licola. Il territorio del
solo comune di Giugliano si estende per circa 94 Kmq ed è per numero di abitanti e per estensione il più importante e affollato centro della
provincia di Napoli. La presenza di una estesa zona ASI servita da asse viario a scorrimento veloce e da asse ferroviario rappresenta un punto di
eccellenza dell'economia giuglianese. La città è altresì servita dal servizio ferroviario della metropolitana Campania Nord- Est, la cui stazione
situata in posizione periferica rispetto al centro del territorio comunale, ne vanifica in parte l'efficacia.
Il turismo balneare, il sito archeologico di lago Patria, l'itinerario delle Masserie rappresentano un'importante opportunità di crescita turistica del
comune e della scuola, che ha attivato un indirizzo tecnico commerciale-turistico. Il consorzio ASI è fonte di interesse per approfondire e
potenziare le tematiche amministrativo-gestionali degli allievi sia del Professionale per i servizi commerciali che per gli allievi dell'Istituto tecnico
commerciale
Il forte incremento demografico a carattere essenzialmente immigratorio registratosi negli ultimi decenni ha ridisegnato completamente la
topografia del territorio, che ha visto dilatare il nucleo abitativo: ciò ha determinato la crescita abnorme di quartieri periferici densamente
popolati e privi di servizi e di infrastrutture.
Il fenomeno, che investe tutti i paesi limitrofi dell'area Napoli Nord, tradizionale bacino d'utenza dell'Istituto, non ha generato osmosi e non ha
favorito un'identità culturale riconoscibile e riconducibile ad un ‘idem sentire’.
La stessa cultura di origine contadina, tipica di queste zone tradizionalmente a forte vocazione agricola, ha subito profonde contaminazioni,
essendo in buona parte mutato lo scenario economico-produttivo. L'iniziale vocazione agricola del territorio, infatti, è stata soffocata dalle nuove
tendenze economiche maggiormente incentrate sull'industria, sul commercio e sugli altri servizi.
Dal punto di vista urbanistico il territorio non offre strutture adeguate alle esigenze della popolazione: le attività culturali e sportive sono
insufficienti e per lo più affidate a iniziative private; mancano sale cinematografiche, teatri e centri di aggregazione giovanili finalizzati ad una reale
5. CONTESTO DI RIFERIMENTO
81
integrazione. Nella zona operano tuttavia servizi sociali (ASL, SERT, Consultorio) disponibili a collaborare all’occorrenza con le strutture scolastiche
e associazioni religiose o di volontariato, che tendono a coinvolgere soprattutto i giovani e a salvaguardarli dai rischi della strada e della
microcriminalità, fenomeni ancora fortemente presenti sul territorio.
Gli studenti che frequentano l’istituto provengono prevalentemente, oltre che dalla stessa Giugliano, dai comuni che costituiscono l’area
giuglianese, come Calvizzano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli, Qualiano e Villaricca. Fra gli allievi frequentanti ce ne sono
una decina di diversa nazionalità e in attesa di nazionalità italiana, al compimento del diciottesimo compleanno. I frequentanti provengono da
quartieri locali ed aree particolarmente svantaggiate. Proprio questo aspetto rappresenta un fattore negativo per gli allievi, a causa di un
trasporto pubblico quasi inesistente, che rende difficoltosa la partecipazione degli stessi ad attività extracurriculari o anche integrative al curriculo
scolastico e formativo. Proprio questa difficoltà impone l'utilizzo di mezzi di trasporto a pagamento e a totale carico della scuola. Altro vincolo
forte, che in qualche modo penalizza gli alunni, è l'obbligo di rientro per rendere agevole il rincasare degli allievi, per cui non sempre sono
garantite con costanza le singole presenze e le individuali partecipazioni.
A garantire il diritto allo studio sono presenti quattro circoli didattici, quattro scuole medie, un Liceo classico e scientifico, un Istituto Tecnico
Industriale, un Istituto Professionale per l’industria e l’artigianato, un Istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici. All’accresciuta
domanda culturale non è però corrisposto un adeguamento dell’offerta formativa e, negli spazi vuoti lasciati dalla struttura pubblica, si è inserito il
sistema formativo privato che vanta la presenza sul territorio di un notevole numero di scuole e Istituti privati o legalmente riconosciuti.
La formazione universitaria è garantita dalla presenza, a pochi chilometri, delle diverse facoltà della I e II Università degli Studi di Napoli.
82
Sulla base dell’analisi di contesto, delle risultanze del RAV, del comma 1 della Legge 107/15 e dei Decreti legislativi del 13 aprile 2017 nn. 60 e 66,
la scuola individua le seguenti finalità generali:
Fornire agli studenti gli strumenti per formare la propria identità psicologica e sociale
Favorire la crescita della coscienza democratica e la realizzazione di una cittadinanza piena e consapevole
Innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli allievi, rispettandone e valorizzandone le vocazioni personali, gli interessi, gli stili e i tempi
di apprendimento
Sviluppare negli studenti la capacità di organizzare in modo organico e gestire le conoscenze
Favorire il successo scolastico degli studenti
Garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini
Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali
Favorire l’inclusione degli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali, valorizzare le differenze culturali, adeguare l'insegnamento ai
bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento
Favorire l’integrazione con il territorio attraverso forme di raccordo con E.E.L.L. e realtà produttive
Favorire la continuità formativa tra le scuole del territorio
Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica
Realizzare una scuola aperta, come laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di
educazione alla cittadinanza attiva
6. FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA
83
Promuovere l’innovazione didattica e metodologica, privilegiando l’utilizzo delle nuove tecnologie, al fine di sviluppare un ambiente di
apprendimento innovativo, sotto il profilo organizzativo, metodologico e relazionale
Promuovere il processo di orientamento personale, scolastico e professionale, valorizzando pienamente le attitudini, le competenze e le
abilità degli studenti, al fine di favorirne il successo nei successivi percorsi di studio e di lavoro
Conferire un’elevata professionalità di base, in coerenza con l’indirizzo di studi, il più possibile flessibile e adattabile alle necessità e alle
richieste di riconversione di un mercato dinamico del lavoro
Operare un’analisi sistematica dei processi produttivi e promuovere la cultura della valutazione (in termini di efficienza ed efficacia), secondo
standard predefiniti (INVALSI, OCSE PISA)
Promuovere la cultura umanistica, valorizzare il patrimonio e le produzioni culturali e sostenere la creatività
84
Istituto Tecnico Settore Economico Amministrazione, Finanza e Marketing
Il Tecnico in "Amministrazione, Finanza e Marketing" ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo - finanziari e dell'economia sociale. Integra le competenze dell'ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell'azienda e contribuire sia all'innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell'impresa inserita nel contesto internazionale.
Quadro Orario
1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno
Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 3 3 3
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2
7. INDIRIZZI DI STUDIO E ARTICOLAZIONI: PROFILI IN USCITA E QUADRI ORARI
85
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Informatica 2 2 2 2
Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 3 3
Economia Aziendale 2 2 6 7 8
Economia Politica 3 2 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE ORE 32 32 32 32 32
Istituto Tecnico Settore Economico Amministrazione, Finanza e Marketing / Articolazione Sistemi Informativi Aziendali
L’articolazione “Sistemi informativi aziendali” approfondisce competenze relative alla gestione informatica delle informazioni, alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi, alla realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, della comunicazione in rete e della sicurezza informatica.
86
Quadro Orario
1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno
Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 3 3 2
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Informatica 2 2 4 5 5
Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3
Economia Aziendale 2 2 4 7 7
Economia Politica 3 2 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
87
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE ORE 32 32 32 32 32
Istituto Tecnico Settore Economico Turismo
ll diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.
Quadro Orario
1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno
Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 3 3
Terza lingua comunitaria (Spagnolo) - - 3 3 3
88
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Geografia Turistica 2 2 2
Informatica 2 2
Economia Aziendale 2 2
Discipline Turistiche Aziendali - - 4 4 4
Diritto e legislazione Turistica - - 3 3 3
Arte e Territorio - - 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE ORE 32 32 32 32 32
89
Istituto Professionale Settore Servizi Servizi Commerciali
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali” ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. Quadro Orario
1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno
Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Seconda lingua comunitaria (Francese) 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 4 4 4
Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) 2 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
90
Informatica e Laboratorio 2 2
Geografia 1
Tecniche professionali dei servizi
Commerciali (con Laboratorio)
5 5 8 8 8
Laboratorio con TPSC* 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE ORE 32 32 33 32 32
* In compresenza con Tecniche professionali dei servizi commerciali
91
La determinazione del fabbisogno di organico del personale (legge 107/15, c.5) del prossimo triennio nasce dalla valutazione del trend delle
iscrizioni negli ultimi anni e della progettazione didattica.
I.P.C.
A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019
Discipline Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore
Discipline
letterarie
A012 9 A012 9 A012 9
Scienze
Economico
aziendali
A045 9 A045 9 A045 9
Discipline
Giuridico-
economiche
A046 4+ 1 COE A046 4+1 COE A046 4+1 COE
Scienze naturali,
chimiche e
biologiche
A050 1 2 A050 1 2 A050 1 2
Matematica A026 5 A026 5 A026 5
8. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO
92
Inglese AB24 4 9 AB24 4 9 AB24 4 9
Fisica A020 12 A020 12 A020 12
Geografia A021 6 A021 6 A021 6
Filosofia e
scienze umane
A018 1 + 1 COE A018 1+1 COE A018 1+1 COE
Trattamento
Testi
A066 4 8 A066 4 8 A066 4 8
Francese AA24 4 9 AA24 4 9 AA24 4 9
I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9
Scienze motorie
e sportive
A048 3 A048 3 A048 3
Chimica A034 14 A034 14 A034 14
Sostegno AD00 19 AD00 21 AD00 21
93
I.T.C.
A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019
Discipline Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore Classe di Concorso Cattedre Ore
Discipline
letterarie
A012 8 18 A012 9 A012 9
Scienze
Economico-
aziendali
A045 6 12 A045 7 A045 7
Discipline
Giuridico-
economiche
A046 5 4 A046 6 A046 6
Scienze naturali,
chimiche e
biologiche
A050 1 4 A050 1 4 A050 1 4
Matematica A026 3 A026 3 A026 3
Scienze
matematiche
applicate
A047 2 3 A047 2 3 A047 2 3
Inglese AB24 4 9 AB24 5 AB24 5
94
Fisica A020 14 A020 14 A020 14
Geografia A021 2 12 A021 3 A021 3
Storia dell’Arte A054 6 A054 1 A054 1
Trattamento
testi
A066 1 10 A066 1 10 A066 1 10
Francese AA24 4 AA24 4 AA24 4
Spagnolo AC24 9 AC24 1 AC24 1
I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9 I.R.C. 1 9
Scienze motorie
e sportive
A048 3 A048 3 A048 3
Chimica A034 14 A034 14 A034 14
Informatica A041 2 5 0 A041 2 A041 2
Laboratorio Inf. B016 12 B016 12 B016 12
Sostegno AD00 13 AD00 16 AD00 16
95
I.P.C. Corso Serale anno scolastico 2016/2017
Discipline Classe di
Concorso
Cattedre Ore
Discipline letterarie A012 1
Discipline economico-aziendali A045 1 7
Discipline Giuridico-conomiche A046 1 COE
Scienze naturali, chimiche e biologiche A050 3
Matematica A026 15
Inglese AB24 1 COE
Fisica A020 2
Filosofia e scienze umane A018 6
Trattamento Testi A066 1 COE
Francese AA24 11
I.R.C. 3
Chimica A034 2
96
Il fabbisogno di organico di potenziamento (legge 107/15, c.5) è stato individuato, coerentemente con gli obiettivi formativi prioritari individuati
dal c. 7 art. 1 della legge 107/2015, in funzione dell’implementazione delle attività progettate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa,
dei traguardi definiti in sede di RAV e delle esigenze organizzative della scuola. Nell’ambito delle attività progettate, le ore di potenziamento si
svolgeranno in parte in orario curricolare (gestione della classe da parte di due docenti per gruppi di livello) e in parte in orario extracurricolare,
anche per classi parallele.
Classe di concorso Cattedre
A045 3
A046 3
AA24 2
AB24 3
A066 2
A012 1
A048 1
A026 1
9. FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI DI POTENZIAMENTO
97
A047 1
A050 1
A054 1
AD00 5
98
Fabbisogno personale ATA per il triennio 2016-2017/2017-2018/2018-2019 (legge 107/15, c.14)
Profilo Numero
Posti
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1
Assistenti Amministrativi 10
Assistenti Tecnici 5
Collaboratori Scolastici 16
10. FABBISOGNO PERSONALE ATA
99
Dal momento che la scuola considera prioritari lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti e il potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di laboratorio, l’individuazione del fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali (legge 107/15, c. 16) risulta
cruciale ai fini del raggiungimento dei traguardi formativi individuati.
Attualmente la scuola dispone delle seguenti attrezzature:
SEDE CENTRALE
LABORATORIO PC LIM STAMPANTE RETE LAN WI-FI
N° 1 19 1 1 SI
N° 2 16 1 1 SI
N° 3 14 1 1 SI
MM 16 1 2 1 COLORE SI SI
10 PC PORTATILI PER LE AULE DOTATE DI LIM
N. 22 AULE DOTATE DI LIM SI
TUTTE LE AULE SONO CABLATE SI
SEDE SUCCURSALE
LABORATORIO PC LIM STAMPANTE RETE LAN WI-FI
N° 1 16 1 1 SI
11. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTURE MATERIALI
100
N° 2 13 SI
La scuola individua la necessità di implementare strumentazioni hardware e strutture telematiche in relazione alle disponibilità finanziarie e alla
partecipazione ai bandi FESR già attivati e da attivare: n. 16 LIM per le aule ancora sprovviste, n. 2 tavoli porta PC e casse acustiche, n. 1
proiettore.
101
Gli obiettivi formativi di cui al comma 7 della legge 107 sono stati individuati partendo dalle risultanze del Rapporto di Autovalutazione e del Piano
di Miglioramento:
a) Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre
lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla
pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di
educazione all'autoimprenditorialità;
d) Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,
del patrimonio e delle attività culturali;
e) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei
social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
f) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
g) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento
dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;
h) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e
con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
i) Incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
12. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
102
j) Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
k) Definizione di un sistema di orientamento.
Tali obiettivi si integrano con gli obiettivi regionali indicati nel Decreto della Direzione Generale dell’USR Campania del 23 settembre 2016:
a) Promuovere e monitorare la realizzazione di percorsi specifici che consentano il miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate nazionali e determinino la riduzione della varianza tra classi al fine di garantire il diritto all’apprendimento e l’equità degli esiti
b) Favorire una politica scolastica tesa alla promozione del successo formativo di tutte le studentesse e di tutti gli studenti, mediante il coordinamento di attività progettuali ed il costante ricorso a strategie didattiche innovative
c) Incentivare la realizzazione di percorsi di educazione alla legalità per la formazione consapevole di competenze sociali e civiche ed assicurarne l’integrazione nella programmazione curricolare
d) Promuovere iniziative volte a diminuire i fenomeni di dispersione, abbandono e frequenze a singhiozzo, sistematizzando le azioni progettate in materia di riduzione del disagio, contenimento dei conflitti, recupero, sostegno e accompagnamento
103
L’I.I.S. “G. Minzoni” promuove già da tempo lo studio e la conoscenza delle arti e del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni. Se, tuttavia, in passato questa attenzione era frutto della sensibilità particolare di alcuni docenti, a partire dall’a.s. 2015/2016, grazie anche all’organico di potenziamento, le attività funzionali alla promozione della cultura umanistica, alla valorizzazione del patrimonio culturale e al sostegno della creatività sono diventate parte integrante dell’offerta formativa della scuola per tutte le classi e non solo per quelle dell’indirizzo turistico. Un’unità di apprendimento dal titolo “Leggere l’arte”, finalizzata allo sviluppo negli studenti della capacità di cogliere le linee essenziali di sviluppo dell’arte, in particolare in riferimento al patrimonio storico-artistico del proprio territorio, e di utilizzare i criteri essenziali per la lettura di un’opera d’arte, è stata infatti integrata nelle Programmazioni dipartimentali di Italiano di tutte le classi. Inoltre, grazie all’organico di potenziamento, nell’ambito del quale la scuola ha avuto a disposizione un docente della classe di concorso A054, sono stati attivati progetti destinati alle classi quinte, i cui obiettivi formativi consistono nel rinforzo negli studenti di strumenti utili alla lettura e alla fruizione consapevole del patrimonio artistico e a cogliere le linee essenziali di sviluppo di un territorio, delle sue varianti e delle sue invarianze, di tipo culturale materiale e immateriale. Le tematiche legate allo sviluppo del territorio e al suo patrimonio culturale sono state oggetto di dibattiti e di incontri, culminati nel mese di ottobre 2017 nel convegno dal titolo “Sviluppo industriale e turistico nel distretto di Napoli Nord”, tenutosi presso il nostro Istituto. Anche lo sviluppo della creatività trova posto da tempo nelle attività della scuola, in particolare nel laboratorio teatrale del progetto “Il teatro va a scuola”, che ogni anno permettono agli alunni, anche con disabilità, di cimentarsi nella drammatizzazione di tematiche relative al diritto, attraverso l’applicazione delle varie arti teatrali in uno spettacolo destinato a tutte le classi d’istituto e riproposto in altri istituti sia della regione che extra regionali. Il laboratorio di drammatizzazione, nell’ambito del quale gli allievi sono impegnati a diverso titolo e con diverse funzioni (attori, cantanti, ballerini, tecnici), permette agli studenti di acquisire gli strumenti per sviluppare le competenze chiave di cittadinanza, cercando di colmare eventuali svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche. La creatività viene costantemente stimolata anche privilegiando tutte quelle strategie che vedono l’alunno al centro del processo educativo e che
favoriscono la partecipazione e la motivazione ad apprendere, attraverso la creazione di un “laboratorio di apprendimento”, in cui anche la
logistica è funzionale ad una didattica di tipo laboratoriale. A tale scopo nell’organigramma dell’Istituto sono previste figure specifiche (Animatore
13. PROMOZIONE DELLA CULTURA UMANISTICA, VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, SOSTEGNO DELLA CREATIVITÀ
104
digitale e Team per l’innovazione) che lavorano per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell'istruzione,
stimolando il coinvolgimento e la creatività degli studenti.
105
Nell’anno scolastico 2015/16 l’Istituto “G. Minzoni”, con la consulenza tecnica del Polo Qualità di Napoli, ha elaborato il proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9004:2009-“Sistemi di Gestione per la Qualità, Linee guida per il miglioramento che porta al successo durevole” ed ha conseguito la relativa certificazione. Il Manuale della Qualità è il documento ufficiale che attesta l'impegno dell’Istituto ad operare nei prossimi anni in conformità alle norme. Esso costituisce la guida operativa per l’implementazione della politica della qualità e mira alla diffusione, condivisione e applicazione del Sistema Gestione Qualità a tutti i livelli dell’organizzazione, nell’ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze e bisogni di tutte le Parti interessate e in vista del successo durevole. La politica della qualità, che l’Istituto intende promuovere e perseguire nel tempo, prevede le seguenti fasi di sviluppo:
individuazione dei principali processi relativi all’area educativo-didattica, amministrativa, tecnica, ausiliaria e della comunicazione;
raccolta di dati e informazioni inerenti a ciascuna area in vista della individuazione di criticità e punti di forza;
progettazione ed implementazione di procedure operative orientate alla qualità;
riesame periodico e monitoraggio delle procedure ai fini di un miglioramento continuo dei processi interni e dei servizi;
ripartizione precisa delle responsabilità per ciascuna procedura che implementi il SGQ;
comunicazione trasparente ed efficace tra le Parti Interessate. Attraverso documenti opportunamente predisposti, il Sistema di Gestione Qualità di Istituto, sulla scorta delle indicazioni contenute nel Manuale, in accordo con quanto fissato nel PTOF e nel PdM, fissa le modalità gestionali e operative nonché le Procedure e le Istruzioni Operative che regolano le attività. Il patrimonio delle risorse umane in termini di competenze messe in campo, conoscenza del contesto, dei bisogni e delle aspettative del bacino d’utenza, insieme alla capacità di mantenersi sempre aggiornati e di adeguare le proprie competenze all’evoluzione del sistema d’istruzione e dello scenario tecnologico, costituisce il fondamento e l’unica garanzia della continuità e della qualità del servizio offerto dalla Scuola. Nel definire gli obiettivi a breve e lungo periodo dell’intera organizzazione, la Direzione individua le competenze richieste per supportare e
implementare nel tempo i relativi processi e favorisce l’inserimento del personale in relazione a caratteristiche e competenze individuali. A ogni
funzione sono stati assegnati compiti e responsabilità precise con lo scopo di suddividere le attività e fornire l’autorità necessaria per attuare i
controlli previsti.
14. SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE
106
MANSIONI/ATTIVITÀ
DOCENTE Progettazione, organizzazione, gestione, analisi e valutazione dell’attività educativa/didattica secondo quanto previsto dal PTOF, dal MQ e dal Piano di Miglioramento.
Formazione e autoaggiornamento al fine di sviluppare competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, informatiche, di confronto, di ricerca e di sviluppo.
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO / DOCENTI CON DELEGA DI SPECIFICI COMPITI
COLLABORATORI Sostituzione del DS in caso di assenza o impedimento con funzioni organizzative della scuola, ai sensi dell’art.25, comma4, del D.Lgs n.165/2001;
Delega alla firma delle circolari/avvisi e altri atti interni fatta eccezione per quelli su cui vige responsabilità personale (mandati o altri atti implicanti impegni di spesa);
Collaborazione con gli Uffici Amministrativi e predisposizione di tutti gli atti necessari alla comunicazione tempestiva ed efficace fra le due sedi (centrale e succursale)
Gestione e cura delle relazioni con il personale della scuola e con lo Staff In collaborazione con il DS: stesura e diffusione di circolari/comunicazioni riguardanti il personale e i rapporti scuola famiglia
(Albo, Sito web); riscontro dell’avvenuta notifica al personale per presa visione Organizzazione delle supplenze brevi e controllo quotidiano delle assenze: pianificazione giornaliera delle sostituzioni dei
docenti assenti Registrazione presenze su apposito registro Collaborazione con gli Uffici Amministrativi e predisposizione di tutti gli atti necessari alla comunicazione tempestiva ed
efficace fra le due sedi Gestione dei rapporti e collaborazione con i vari partner della scuola (in assenza del DS o su delega con F.S. deputata) Verbalizzazione dei Collegi docenti Gestione organizzativa della vita dell’Istituto: controllo orario ingresso e attività di servizio del personale docente Assistenza all’ingresso e all’uscita delle classi Gestione dei rapporti e collaborazione con i vari partner della scuola (in assenza del DS o su delega e con F.S. deputata) Controllo del rispetto del Regolamento di Istituto, del MQ, delle direttive del DS
COORDINATORE ITC E IPC Coordina in accordo con il DS e con i docenti collaboratori la cura del materiale documentario prodotto (programmazioni classe- dipartimenti- aree disciplinari)
Predispone, cura, sovrintende e aggiorna il piano delle attività annuale dei Consigli di classe, degli incontri Scuola famiglia Collabora alla gestione dell'orario quotidiano
ANIMATORE DIGITALE / TEAM Organizza attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD
107
DIGITALE PER L’INNOVAZIONE Individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, etc.)
Lavora per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell'istruzione, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività degli studenti
FUNZIONI STRUMENTALI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA,
MONITORAGGIO AUTOANALISI E
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Coordinamento PTOF
Coordinamento di tutti i documenti fondamentali dell’Istituto: revisione annuale e gestione dei seguenti documenti (nella sede e sul sito web): PTOF, Carta dei Servizi, Contratto formativo, Patto di Corresponsabilità, Piano di Miglioramento (PdM);
Coordinamento del Gruppo RAV e di Miglioramento (GdM) e predisposizione calendario degli incontri con relative attività durante l’anno scolastico
SERVIZI DI SUPPORTO ALLA
DIDATTICA E
ALL’APPRENDIM ENTO
Interventi e servizi per gli studenti
Coordinamento docenti di sostegno e
alunni diversamente abili
Coordinamento e referenza dei servizi agli studenti per favorire la loro piena formazione educativo-culturale Prevenzione della dispersione/abbandono scolastico per alunni svantaggiati e/o in situazione di difficoltà Gestione dei processi di comunicazione ed interventi didattici per lo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD
Piano di inclusione:
Studenti in difficoltà (B.E.S./D.S.A.): promozione e attuazione di attività di integrazione/inclusione e di prevenzione della dispersione/abbandono scolastico per alunni svantaggiati e/o in situazione di difficoltà (risposte ai bisogni formativi su indicazioni dei Consigli di classe/interclasse/intersezione in seguito alla tabulazione degli esiti relativi alle prove iniziali, intermedie e finali) e di intervento psico–pedagogico mediante contatti con i vari partner del territorio (obbligo scolastico; rapporti costanti con i genitori degli alunni in difficoltà; incontri frequenti con assistenti sociali, ecc.); attuazione C.M. n. 8 del 06/03/2012 -progettazione integrata per attività di sostegno, promozione ed attuazione di supporti destinati agli alunni diversamente abili in collaborazione con l’Ente locale al fine di favorire la piena integrazione sociale e culturale
Organizzazione e progettazione di incontri: iniziative che favoriscono la partecipazione dei genitori (GLH)
SERVIZI DI SUPPORTO ALLA
DIDATTICA E
ALL’APPRENDIMENTO
Coordinamento attività di continuità: costruzione di rapporti di collaborazione tra i diversi ordini scolastici finalizzati a favorire la piena realizzazione del curricolo verticale secondo quanto esplicitato nel “Progetto Continuità”
Coordinamento attività di orientamento Rilevazione dei bisogni dell’utenza Gestione attività INVALSI
108
Coordinamento Orientamento e
Continuità
Coordinamento Invalsi
Referente del Comitato Tecnico
Scientifico (CTS)
Cura dei rapporti con altre scuole (reti di scuole), con associazioni varie, con gli EE.LL. e con le famiglie: rapporti con i partner del territorio finalizzati alla conoscenza e alla partecipazione ad iniziative varie pubblicizzazione sul sito WEB delle attività della scuola sul territorio
Gestione dei processi di comunicazione e relazione periodica sullo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD Coordinamento attività e programmazione CTS
PROMOZIONE DELLA
PROGETTAZIONE, DELLA RICERCA E
DELLO SVILUPPO
Alternanza Scuola Lavoro – IFS Confao
Ricerca, selezione, adesione e promozione progetti formativi nell’alternanza scuola lavoro in coerenza con il PTOF Coordinamento attività progettuali di alternanza scuola lavoro e di Impresa Formativa Simulata nella rete Confao Coordinamento manifestazioni finali dei progetti Gestione dei processi di comunicazione e relazione periodica sullo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD
RESPONSABILI
RESPONSABILE SEDE SUCCURSALE Il docente responsabile della sede succursale, coadiuvato dai docenti coordinatori dei Consigli di classe, garantisce la comunicazione,
il raccordo, la diffusione di dati, documenti, informazioni, disposizioni. Si occupa di:
Organizzazione della sede con particolare riferimento al controllo delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate degli alunni
Sostituzione dei docenti assenti Organizzazione didattica delle aule Coordinamento e cura delle relazioni con il DS e con la sede centrale
RESPONSABILE CORSO SERALE Predispone l'orario provvisorio e definitivo Gestisce l'orario giornaliero, provvedendo alla sostituzione dei docenti assenti Diffonde circolari e comunicazioni Raccoglie le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al funzionamento del Corso serale Sovrintende al corretto funzionamento di fotocopiatrici, del telefono e degli altri sussidi Riferisce sistematicamente al Dirigente scolastico circa l'andamento e i problemi del Corso serale
RESPONSABILE DI LABORATORIO
MULTIMEDIALE, INFORMATICO, E
Sub-consegnatario dei laboratori di informatica, del laboratorio scientifico, del laboratorio multimediale Formula proposte in merito all’acquisto di materiali e di attrezzature
109
SCIENTIFICO Predispone l’orario per l’utilizzo Controlla la funzionalità delle attrezzature e organizza gli interventi per la manutenzione, previa consultazione con il
Dirigente Scolastico e con il DSGA
COORDINATORE DI INDIRIZZO
(DIPARTIMENTI DISCIPLINARI)
Presiede le riunioni di indirizzo/gruppo disciplinare Individua e definisce con il Dirigente Scolastico le aree di competenza e le questioni di pertinenza dei vari indirizzi/gruppi
disciplinari Coordina l’attività dei dipartimenti disciplinari Coordina l’adozione dei libri di testo e riferisce in Collegio dei docenti Raccoglie, promuove e coordina progetti e iniziative inerenti alle discipline di competenza Individua le problematiche e le questioni relative al gruppo disciplinare, segue le problematiche connesse alla didattica delle
discipline nel corso dell’anno e se ne fa portavoce presso il Dirigente Scolastico COMPETENZE DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Predisposizione prove da somministrare in ingresso per rilevare i livelli di apprendimento e di competenze Definizione dei criteri generali per l’insegnamento/apprendimento della disciplina nell’I.C.S.; Criteri comuni per la formalizzazione della programmazione/progettazione disciplinare Messa a punto e condivisione di prove, test e prestazioni disciplinari comparabili Valutazione comparativa, fra classi parallele, dei risultati di profitto:
formali-istituzionali
rilevati medianti prove parallele condivise Ricerca di innovazione nelle strategie e metodologie d’insegnamento
COORDINATORE CONSIGLI DI CLASSE Presiede le riunioni dei Consigli di classe Coordina le interazioni tra le diverse componenti del Consiglio di classe Raccolta (cartaceo e multimediali) progettazioni curriculari e pluridisciplinari, relazioni finali, certificazioni delle competenze È punto di riferimento per la soluzione di problemi, per il coordinamento delle attività delle classi parallele e per le
assemblee di classe Curale relazioni tra Dirigente Scolastico e Consiglio di classe Cura la comunicazione tra Consiglio di classe e famiglie degli alunni
SEGRETARI
SEGRETARI DI DIPARTIMENTO E
DEI CONSIGLI DI CL ASSE
Cura i verbali delle riunioni Collabora con il coordinatore per la piena realizzazione delle attività del team di lavoro
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COMMISSIONI/GRUPPI DI LAVORO
GRUPPO RAV E DI
MIGLIORAMENTO
REFERENTE QUALITÀ SCUOLA
Interventi per gli studenti:
Predisposizione prove parallele per rilevare livelli di apprendimento e di competenze Predisposizione questionari da somministrare per verificare esigenze formative degli studenti (servono per scelta progetti da
attivare) Interventi per i docenti:
Predisposizione strumenti di indagine/questionari da somministrare per verificare esigenze formative dei docenti (corsi di formazione/informazione)
Interventi per le famiglie:
Revisione annuale questionari da somministrare per conoscere i contesti familiari, verificare richieste e livelli di soddisfazione
Attività di progettazione azioni di miglioramento
Esame dei risultati di autovalutazione Individuazione azioni di miglioramento con indicatori di qualità e modalità per misurarli Predisposizione di strumenti idonei al controllo delle procedure (attuazione delle delibere del CD, Consigli di classe, Piani di
lavoro, realizzazione progetti) Autoanalisi, autovalutazione /valutazione d’Istituto:
Gestione attività legate al monitoraggio, verifica, correzione e sviluppo delle scelte progettuali curricolari ed extracurricolari del PTOF attraverso opportuni strumenti (Customer satisfaction: questionari)
Promozione e realizzazione di iniziative volte alla diffusione della cultura della Qualità nell’utenza scolastica Espletamento incarico di Responsabile SGQ (rapporti con il Polo Qualità di Napoli; controllo SGQ e quanto previsto nelle procedure del MQ/azioni preventive e correttive)
Gestione dei processi di comunicazione e relazione periodica sullo svolgimento dei compiti di area al DS e al CD Raccolta ed elaborazione dei dati ottenuti
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NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE Collabora con il DS nella definizione dei criteri di valutazione
UFFICIO LEGALE, CONTENZIOSO E
GARE
Supporto al Dirigente Scolastico nella gestione dei contenziosi circa infortuni degli alunni a scuola e in tutti contenziosi inerenti le attività scolastiche
Supporto al Dirigente Scolastico nella predisposizione di bandi di gare di appalto con ditte esterne alla scuola Supporto al Dirigente Scolastico nella Cura dello svolgimento delle gare di appalto, secondo le normative vigenti, con
l'assegnazione degli appalti agli aventi diritto
RSS
RSPP
Attività generale di organizzazione dei servizi amministrativi, coordinamento del personale Gestione finanziaria e contabile. Infortuni (alunni e personale).
SEZIONE AMMINISTRATIVA
GESTIONE FINANZIARIA/
PATRIMONIALE E ATTIVITÀ
NEGOZIALE
Compilazione ed invio dichiarazioni 770, Irap, Conguaglio fiscale Versamento contributi assistenziali e previdenziali. Adempimenti contributivi e fiscali. Tenuta dei registri inventariali con
relativo carico e scarico materiale. Rapporti con i sub-consegnatari-Attività istruttoria, esecuzione e adempimenti connessi alle attività negoziali (Relazione di preventivi. Acquisizione richieste d’offerta. Elaborazione contratti). Anagrafe delle prestazioni
Predisposizione file dati contratti con soggetti esterni per pubblicazione su sito istituzione scolastica Elaborazione dati per i monitoraggi e per il bilancio di previsione e consuntivo Mandati di pagamento - Stipula contratti connessi alla gestione dei progetti - Tenuta registro/cc postale e del patrimonio.
Tenuta e archiviazione di tutti gli atti contabili Contatti con il pubblico. Infortuni (alunni e personale)
SEZIONE AMMINISTRATIVA
AREA PERSONALE DOCENTE/ATA
Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie personale supplente ATA e Docente Gestione trasmissioni telematiche dati Inps, Inpdap e TFR Predisposizione file dati contratti con soggetti esterni per pubblicazione su sito istituzione scolastica Calcolo delle ferie al personale in servizio fino al termine delle attività didattiche
Personale di ruolo o con nomina da Ufficio Scolastico Provinciale: graduatorie, reclutamento, stipula, costituzione,
svolgimento, modificazione, estinzione del rapporto di lavoro. Tenuta dei fascicoli personali.
Caricamento telematico dati anagrafici e relativi inoltri periodici. Contatti con il pubblico. Personale non di ruolo: reclutamento, stipula, costituzione, svolgimento, modificazione, estinzione del rapporto di lavoro,
graduatorie. Comunicazione periodica al centro territoriale d’impiego.
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Supporto DS per predisposizione graduatorie interne per individuazione soprannumerari. Supporto DS per organici docenti e A.T.A.
Infortuni (alunni e personale). Personale non di ruolo: convocazione, attribuzione supplenze, graduatorie. Gestione fascicoli personali Gestione assenze tutto il personale docente ed ATA. Visite fiscali Emissione decreti Informazione utenza interna ed esterna Attivazione procedura relativa ai certificati medici on line. Movimenti del personale Supporto DS per organici docenti e A.T.A. Supporto DS per predisposizione graduatorie interne per individuazione soprannumerari. Contatti con il pubblico Pratiche di riscatto, ricongiunzione ai fini della buonuscita o della pensione. Pratiche di pensionamento e ricostruzioni di
carriera. Richiesta e trasmissione documenti. Emissione decreti
SEZIONE DIDATTICA
GESTIONE ALUNNI - ARCHIVIO E
PROTOCOLLO
GESTIONE COMUNICAZIONE
Protocollo informatico Gestione posta elettronica in ingresso ed in uscita. Informazione utenza interna ed esterna Smistamento posta tra i vari ordini di scuola. Compilazione circolari e avvisi. Consegna libretti giustifiche mediante apposito
registro Iscrizione alunni scuola primaria. Tenuta fascicoli e documenti alunni. Richiesta e trasmissione documenti alunni. Invio
telematico anagrafe alunni. Gestione statistiche. Gestione schede di valutazione. Gestione procedure per sussidi. Collaborazione docenti. Convocazione organi collegiali. Infortuni (alunni e personale)
COLLABORATORI SCOLASTICI
RAPPORTI CON GLI ALUNNI E LORO
SORVEGLIANZA
Sorveglianza degli alunni nelle aule, corridoi, spazi comuni in caso di momentanea assenza dell’insegnante per qualsiasi motivo.
Funzione primaria del collaboratore è quella della vigilanza sugli alunni. A tale proposito devono essere segnalati all’ufficio del
Dirigente Scolastico tutti i casi di indisciplina, pericolo, mancato rispetto degli orari e dei regolamenti e le classi scoperte. Nessun
allievo deve sostare nei corridoi durante l’orario delle lezioni. Il servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei
locali contigui visibili dallo stesso posto. La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalistici che, se tempestiva può
permettere di individuare i responsabili e la segnalazione di particolari situazioni quali la presenza di estranei o comportamenti poco
corretti nelle adiacenze dei locali scolastici.
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GESTIONE DELLA SICUREZZA Tutti i collaboratori scolastici sono: addetti all’evacuazione; responsabili diffusione del segnale d’evacuazione; responsabili
interruzione erogazione elettrica, centrale termica e gas; responsabili apertura e chiusura dei cancelli interni ed esterni e loro
presidio; blocco stradale; responsabili all’evacuazione delle aule con controllo dei comportamenti corretti degli alunni; responsabili
all’evacuazione degli alunni EH; responsabili aiuto ed evacuazione delle persone occasionalmente presenti nell’edificio
SORVEGLIANZA GENERICA DEI LOCALI
ED ARREDI
Apertura e chiusura dei locali scolastici. Custodia e sorveglianza degli spazi scolastici, degli arredi e del materiale didattico. Controllo e
verifica dello stato di conservazione dei banchi/sedie ed altre attrezzature, suppellettili e comunicazione al DSGA di eventuali
anomalie. Particolare attenzione alla sorveglianza dei laboratori. Accesso e movimento interno alunni e pubblico - portineria
PULIZIA DI CARATTERE MTERIALE Al fine di garantire l’igiene dei servizi igienici, lo stato di pulizia dei bagni deve essere controllato più volte nel corso della mattinata.
Intervenire sempre e adeguatamente per mantenerli costantemente puliti. Nel periodo delle attività progettuali sarà necessario
provvedere al riordino dei locali e degli spazi scolastici utilizzati e già puliti precedentemente dalla ditta predisposta. Spostamento
suppellettili Tutti gli operatori scolastici, ognuno per le rispettive competenze e per i reparti assegnati dal Direttore SGA, si
impegnano a garantire ai locali, agli spazi ed agli arredi scolastici, adeguate condizioni di pulizia, accoglienza e sicurezza al fine di
garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale Si raccomanda l’uso di tutte le protezioni necessarie
per la prevenzione dei rischi connessi con il proprio lavoro.
PARTICOLARI INTERVENTI NON
SPECIALISTICI
Manutenzione ordinaria interna su segnalazione (almeno mensile o fatta in base alle necessità) dei lavori da effettuare Piccola manutenzione dei beni
SUPPORTO AMM.VO E DIDATTICO Duplicazione di atti, approntamento sussidi didattici, assistenza docenti e progetti (PTOF/PON/POR, ecc.)
RAPPORTI CON L’UTENZA L’accesso ai locali scolastici è riservato esclusivamente all’utenza. Il collaboratore scolastico è garante dell’accesso ai locali della
scuola pertanto non può permettere l’entrata di estranei se non autorizzati dal DSGA/DS. Inoltre deve garantire il rispetto dell’orario
di ricevimento degli uffici. Nei due plessi il collaboratore scolastico è tenuto a far rispettare le indicazioni circa l’ingresso dei genitori:
gli stessi devono lasciare gli alunni alla porta. Possibilità di variazione solo in casi eccezionali e su avviso delle docenti. Ad ogni modo
assicurare l’accoglienza di alunni, docenti, genitori autorizzati ed ospiti nella salvaguardia dell’immagine della scuola
SERVIZI ESTERNI Ufficio Postale, INPS, Istituto cassiere, altre scuole del territorio, INAIL, Commissariato di PS, CSA ecc.
SERVIZI CUSTODIA Controllo e custodia dei locali scolastici-chiusura scuola e cancelli esterni
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N.B. Eventuali compiti non esplicitati saranno assegnati di volta in volta
115
Dal momento che la valutazione rappresenta un processo chiave nel sistema scolastico, che concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo, l’Istituto ha avviato a partire dall’a.s. 2016-2017 un lavoro di analisi, revisione e aggiornamento dei criteri di valutazione, anche in funzione delle indicazioni contenute nel Decreto Legislativo del 13 aprile 2017 n. 63. La valutazione, come ribadito nel Decreto, “documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”. A tal fine, a partire dall’a.s. 2015/2016, nelle programmazioni disciplinari sono stati definiti precisi traguardi di prestazione in relazione alle competenze acquisite dagli studenti, che permettono di valutare in maniera più efficace e trasparente il percorso degli alunni. Su questi traguardi di prestazione in diverse discipline vengono organizzate prove parallele d’Istituto, i cui esiti sono oggetto di analisi ai fini del monitoraggio dell’efficacia dell’offerta formativa erogata. La valutazione, comunque, tiene conto non solo dei risultati conseguiti in termini di apprendimento, ma anche degli aspetti personali che entrano in gioco nel processo di apprendimento. Particolarmente attenta, poi, è stata la riflessione sulla valutazione degli alunni con disabilità e disturbi specifici di apprendimento. Al fine di sviluppare e migliorare gli strumenti di valutazione nel PdM è prevista un’azione specifica riguardante l’elaborazione di rubriche di valutazione per le competenze disciplinari e per le competenze chiave europee.
15. VALUTAZIONE
116
Griglia di valutazione delle competenze, delle abilità e delle conoscenze
117
In una cornice sociale in profondo mutamento, è fondamentale avviare momenti interattivi di riflessione, informazione e formazione sull’origine
culturale e storico- sociale delle differenze di genere. La scuola si pone l’obiettivo di affrontare specifiche tematiche e far emergere e rimuovere
gli stereotipi sessuali e gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità nei diversi contesti della vita politica, sociale ed
economica del Paese. L’azione formativa dell’Istituzione scolastica dunque, sarà volta a promuovere la cultura dell’alterità per prevenire le
discriminazioni e la violenza di genere (Legge 107/15, c. 15.16).
A tal fine si propone di sensibilizzare il personale docente con interventi in sinergia con figure professionali che promuovano l’azione formativa
(psicologi, mediatori familiari, mediatori culturali, associazioni del territorio) e l’implementazione nel curricolo di attività (percorsi interdisciplinari
ad hoc, drammatizzazioni) che possano offrire un valido supporto allo sviluppo personale degli allievi/e così che sappiano riconoscersi e
riconoscere, valorizzarsi e valorizzare, interpretarsi e interpretare nelle proprie differenze.
16. EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE
118
I. Percorsi operativi della nostra istituzione scolastica per realizzare una scuola inclusiva secondo la vigente normativa.
La promozione dell’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali rappresenta un compito essenziale del nostro sistema scolastico, in
quanto concretizzazione reale di un limpido valore sociale universalmente condiviso e normativamente sancito, già a partire dal fondamentale
principio di uguaglianza affermato nell’art. 3 della nostra Costituzione.
E' ampiamente sperimentato che l'area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di un deficit.
In ogni classe, infatti, ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per molte altre ragioni. Il 27 dicembre 2012 è stata
emanata dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca la Direttiva riguardante gli “Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, finalizzata a realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti
gli studenti in condizione di difficoltà. La Direttiva sancisce il diritto alla personalizzazione dei percorsi di insegnamento-apprendimento
(completando un processo già avviato con la precedente legge 53/2003) e chiarisce quali siano gli alunni da includere nella vasta area dei BES
(Bisogni Educativi Speciali), ossia:
alunni disabili (legge 104/1992).
alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e/o disturbi evolutivi specifici (legge 170/2010).
alunni con svantaggio sociale e /o culturale.
alunni con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché originari di culture diverse. La legge 107/2015 ed il recente decreto legislativo del 13 Aprile 2017 n. 66 ribadiscono la necessità di un costante sforzo ed impegno da parte
delle istituzioni scolastiche per consentire l’effettiva inclusione degli alunni con difficoltà.
17. INCLUSIONE
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La nostra istituzione scolastica, al fine di realizzare pienamente una scuola inclusiva nella quale il profilo professionale del docente, oltre alle
competenze disciplinari, prevede anche competenze psicopedagogiche, ritiene imprescindibile agire su tre fondamentali fronti:
• sulla professionalità degli insegnanti, attraverso percorsi formativi per i docenti, con momenti di formazione a distanza e momenti di interazione in presenza con esperti e con altri colleghi che condividono le stesse problematiche;
• sul clima della classe, favorendo lo sviluppo del senso di appartenenza e di interdipendenza positiva (empowerment), nonché di una solida base affettiva, comunicativa e relazionale;
• sui contenuti e sugli strumenti di insegnamento, attraverso gli opportuni adattamenti dei contenuti alle specifiche esigenze dei ragazzi, ognuno dei quali ha un proprio stile cognitivo, e attraverso l'utilizzo, non solo degli strumenti operativi tradizionali, ma anche di tutti quelli messi a disposizione dalla tecnologia digitale e dal web.
L'adattamento dei contenuti, viene inteso come un adeguamento realizzato in base a ciò che è più utile e più funzionale per permettere a tutti
gli alunni, anche a quelli con maggiori difficoltà, di partecipare attivamente alle attività didattico-formative e di trarre benefici dalle stesse.
Nell'ambito di tale buona prassi, l'adozione di misure dispensative per gli studenti con bisogni educativi speciali, richiede una particolare
attenzione da parte dei docenti e deve essere sempre discussa con l'alunno interessato, per comprendere quali risvolti essa potrebbe avere
per quest'ultimo e per evitare che il dispensare abbia come effetto un semplice de-responsabilizzare.
Il GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione), soggetto promotore e coordinatore delle azioni finalizzate al miglioramento delle prassi inclusive, dà
voce a tutte le componenti intra e inter istituzionali responsabili della presa in carico dei bisogni educativi del territorio di riferimento della
scuola.
Attraverso la stesura del Piano Annuale per l'Inclusività (PAI), la nostra istituzione scolastica contribuisce ad accrescere la consapevolezza
dell'intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi.
Gli obiettivi programmati nel PEI per gli alunni diversamente abili e nel PDP per tutti gli altri studenti con BES, sono costantemente monitorati
ed aggiornati con regolarità. Essi sono suscettibili di revisione in funzione degli esiti delle verifiche intermedie e delle risultanze dei vari
momenti di confronto-raccordo con le famiglie, con le ASL territorialmente competenti e con le diverse figure professionali specialistiche di
120
riferimento, al fine di realizzare un percorso didattico-educativo quanto più possibile proficuo ed aderente alle esigenze formative del
discente.
Gli alunni con BES sono attentamente seguiti in tutte le fasi dell'iter scolastico. In particolare, la scuola cura la continuità educativo-didattica
degli alunni con esigenze speciali attraverso una serie di attività svolte in collaborazione con le scuole di provenienza, come la predisposizione
di incontri con le famiglie, di colloqui con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado e la compilazione di un' apposita scheda, utile
per l'acquisizione del maggior numero di informazioni necessarie ad ottimizzare i processi di inserimento ed inclusione dell'alunno nella nuova
realtà scolastica (accomodamento dell’ambiente scolastico al momento del primo ingresso a scuola, integrazione tra istruzione, tempo
trascorso a scuola e riabilitazione..)
Una particolare attenzione è rivolta alla progettazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, al fine di offrire agli alunni con BES le stesse
opportunità di arricchimento e crescita personale offerte, attraverso tale significativa esperienza, a tutti gli altri studenti, in relazione ai loro
specifici bisogni formativi.
La scuola, in sinergia con gli Enti Locali, offre ogni anno agli alunni diversamente abili l'opportunità di usufruire di un servizio di trasporto
gratuito e di assistenza specialistica.
II. PIANO DELLE AZIONI DI MIGLIORAMENTO PER L’INCLUSIONE
Il Piano si propone di accrescere l’efficacia dell’azione didattico-educativa della nostra istituzione scolastica, ottimizzando l’organizzazione di
risorse e di strategie nell’ottica di una scuola inclusiva. Si tratta di un’azione di miglioramento che intende:
potenziare la diffusione dell’innovazione metodologica dell’Istituto;
incrementare la dotazione di ausili didattici specialistici, per offrire un adeguato supporto agli alunni nelle attività di approfondimento dei
percorsi individualizzati;
121
migliorare i risultati degli apprendimenti degli allievi con BES, attraverso una progettazione didattica aggiornata ed aderente alle esigenze
formative del singolo studente, nonché attraverso il riconoscimento dell’importanza determinante della dimensione emotivo-affettiva dei
processi di apprendimento;
accrescere la partecipazione dei discenti con bisogni educativi speciali ad attività extrascolastiche ed il loro senso di appartenenza alla
scuola;
potenziare la pratica del lavoro cooperativo anche fra i docenti.
ARTICOLAZIONE TEMPORALE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM)
Anni Scolastici 2016-2017 e 2017-2018
Il processo sotteso a tale piano si realizzerà attraverso l’attivazione di corsi di formazione in grado di fornire significativi contributi professionali
sull’integrazione- inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, per favorire la conoscenza di nuove strategie di insegnamento e di
valutazione utili ad attivare “apprendimenti significativi” e a sviluppare positivi atteggiamenti motivazionali.
In particolare, al fine di promuovere una didattica innovativa ed inclusiva, i docenti saranno adeguatamente formati:
1. sulle modalità di utilizzo di nuove metodologie di insegnamento quali, ad esempio, la "flipped classroom", il "cooperative learning", il
"blended learning" ed il "peer tutoring”;
2. sull’impiego più funzionale possibile dei supporti informatici e multimediali, ad integrazione dei tradizionali supporti cartacei.
La valorizzazione e promozione della dimensione cooperativa del lavoro a scuola riguarderà anche la componente docente (condivisione di
mission, vision e valori), con una speciale attenzione:
122
a) all’aspetto della valutazione, così da garantire la definizione di criteri valutativi omogenei e condivisi;
b) alla buona prassi della condivisione di sussidi didattici il cui utilizzo sia stato sperimentato con successo.
Al fine di favorire quest’ultimo modus operandi, la scuola si attiverà per dotare gli insegnanti di sufficienti ed adeguate risorse.
Inoltre, muovendo dal presupposto che i percorsi guidati di laboratorio rappresentino delle significative opportunità di formazione, soprattutto
per gli alunni con BES (in quanto si è veramente integrati/ inclusi allorchè si effettuano esperienze di apprendimento insieme agli altri), tali
percorsi di insegnamento-apprendimento saranno opportunamente valorizzati in sede di riunione di dipartimento disciplinare.
La scuola promuoverà iniziative orientate alla valorizzazione delle diversità, quali convegni, cineforum per gli studenti, incontri periodici con le
famiglie, con le figure specialistiche delle Asl territorialmente competenti, e con altri soggetti di promozione sociale, sportiva e culturale presenti
sul territorio di riferimento.
Per accrescere la partecipazione di alunni con bisogni educativi speciali ad attività extra-didattiche, saranno attuati due progetti. Trattasi di
iniziative che rappresentano un valido strumento di sensibilizzazione sulle tematiche legate alla diversità, contribuendo all’affermazione del
rispetto della persona in quanto tale. I progetti in questione sono:
“Fantasia in movimento – Il tennis a scuola”
“Progetto –Cinema: tutti diversi, ognuno unico”
Con il primo, si mira a coinvolgere i ragazzi con difficoltà in un’attività sportiva, piacevole e stimolante, in un ambiente accogliente ed inclusivo,
sviluppando attraverso il gioco la cooperazione, l’autostima, la determinazione e la socializzazione.
Con il secondo progetto, si proporrà agli alunni una serie di film scelti il cui comune denominatore è la trattazione del tema della diversità,
rappresentata nei suoi molteplici aspetti. Quello delle immagini è ormai diventato il linguaggio più diffuso e condiviso per raccontare e
rappresentare, con i diversi registri, tanti aspetti della vita quotidiana e della società attuale; una scuola che voglia essere al passo con i tempi non
può permettersi di sottovalutare l’importanza di tale fenomeno, ma è tenuta ad attivare nuove strategie conoscitive che utilizzino la pluralità dei
123
linguaggi propri del vissuto dei ragazzi, caratterizzati dalla contaminazione dei media audiovisivi, fornendo, nel contempo, gli strumenti per
stimolare capacità di riflessione e consapevolezza critica.
Anno scolastico 2018-2019
In quest’arco temporale, la scuola attuerà un potenziamento ed ampliamento delle attività progettate nel PdM.
124
III. Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2017-2018
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 67
minorati vista
minorati udito 4
Psicofisici 63
2. disturbi evolutivi specifici 13
DSA 6
ADHD/DOP 1
Borderline cognitivo 3
Altro 3
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 9
Socio-economico 5
125
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale 4
Altro
Totali 89
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 67
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 6
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 16
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
126
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
SI
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento SI
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI
Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI
Docenti tutor/mentor NO
Altro:
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
127
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
SI
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
128
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
NO
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione / laboratori
integrati SI
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
NO
Coinvolgimento in progetti di
inclusione SI
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante NO
Altro:
F. Rapporti con servizi Accordi di programma / protocolli di NO
129
sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
intesa formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili NO
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità SI
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili SI
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola
scuola NO
Rapporti con CTS / CTI SI
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola
scuola NO
Progetti a livello di reti di scuole NO
H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe SI
130
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica
inclusiva
SI
Didattica interculturale / italiano L2 NO
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) NO
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
NO
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della x
131
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento lavorativo
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
132
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO (CHI FA COSA, LIVELLI DI RESPONSABILITÀ NELLE
PRATICHE DI INTERVENTO, ECC.)
Nel rispetto delle normative che regolano il diritto allo studio delle persone diversamente abili o con bisogni educativi speciali (BES),
l’Istituto è in grado di accogliere gli alunni con difficoltà, garantendo percorsi formativo-educativi tali da offrire loro una valida ed efficace
occasione di realizzazione personale. Il tema dell’inclusione scolastica in questo momento storico assume fondamentale importanza e i
genitori, legittimamente, danno particolare importanza al progetto educativo da costruire in collaborazione con tutti gli attori della
comunità scolastica. Le buone pratiche inclusive devono, in effetti, veder coinvolte tutte le componenti scolastiche, a partire dal dirigente.
L’ obiettivo prioritario è sempre lo sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella relazione,
nonché nella socializzazione. Ciò è raggiungibile solo attraverso la fattiva collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti in
questione, nonché grazie alla presenza di una co-progettazione pedagogica e una programmazione puntuale e degli interventi educativi,
formativi, riabilitativi, come previsto dal P.E.I. o nel PDP.
Per la nostra scuola è fondamentale coniugare al meglio, nell’ottica della piena realizzazione dell’inclusione, aspetti di tipo amministrativo
- burocratico (documentazione, richiesta risorse, ecc.), comunicativo - relazionale (personale della scuola, studenti, operatori a vari livelli,
ecc.), educativo-didattico (PEI, relazioni, ecc.) e sociale. Poichè il consolidamento delle competenze gestionali ed organizzative
rappresenta un indicatore delle buone pratiche inclusive messe in atto dalla scuola stessa, il Minzoni si impegna a perseguire,
prioritariamente, i seguenti obiettivi:
Ottimizzare, sia sotto il profilo organizzativo che gestionale, le dinamiche sottese ai processi di comunicazione, interazione e collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica (dirigente, personale docente, personale ata, collaboratori scolastici..) e tra la scuola e gli altri soggetti istituzionali operanti sul territorio (ASL, Comune, Città Metropolitana..)
133
Migliorare il raccordo e la sinergia tra il lavoro svolto dai docenti e l’attività svolta dalla segreteria didattica. In quest’ottica, i soggetti e gli elementi in grado di promuovere e favorire una dimensione inclusiva della scuola sono:
1. Dirigente Scolastico: garante sul piano formale e sostanziale dell’Inclusione e, attraverso il PAI e il GLI, della valutazione annuale delle
criticità e dei punti di forza degli interventi operati nell’anno trascorso e della messa a punto degli interventi correttivi che saranno
necessari per incrementare il livello di inclusione e di funzionamento dell’Istituto. Detta i criteri generali e formula ipotesi di utilizzo delle
risorse.
2. Funzione strumentale Inclusione: collabora con il D.S. per le attività di cui sopra; coordina le attività relative alla stesura del PAI;
coordina il gruppo di sostegno; monitora le dinamiche inclusive all’interno della scuola; partecipa alle attività di orientamento e di
accoglienza; cura il raccordo fra ordini di scuola, nella fase di transizione degli alunni, nell’ottica dei progetti ponte; supporta i Cdc nella
stesura e compilazione dei PDP e PEI; cura i rapporti scuola-famiglia e con gli operatori (educatori, neuropsichiatra); partecipa ad attività
di formazione sui temi dell’Inclusione.
3. Collegio Docenti: Delibera l’approvazione del PAI proposto dal GLI; definisce i criteri programmatici miranti ad incrementare il grado di
inclusività della scuola all’interno del Piano Triennale dell’Offerta formativa e di un Piano Annuale per l’Inclusione, coerenti fra loro;
partecipa ad azioni di formazione e di aggiornamento inerenti alle dinamiche dell’inclusione, concordate anche a livello territoriale
(CTI/CTS, Università).
4. Cdc: I Cdc articolano nella progettazione degli interventi didattico-educativi quanto deliberato ed approvato dal Collegio dei docenti,
organizzando l’insegnamento in funzione dei diversi stili di apprendimento e adottando strategie didattiche diversificate in relazione ai
reali bisogni degli alunni. La vigente normativa impone una maggiore responsabilità pedagogico- didattica al consiglio di classe con
l’esplicito coinvolgimento di tutti i docenti nel progettare e realizzare una didattica inclusiva. I Cdc individuano i casi in cui è necessario
adottare una Programmazione personalizzata, anche in assenza di una certificazione sanitaria; elaborano i PEI ed i PDP (per gli alunni con
BES); collaborano con la famiglia e con gli OO.SS.; collaborano con il/gli insegnanti di sostegno interni al Cdc.
5. Docenti di Sostegno: partecipano alla rilevazione degli alunni con BES; collaborano all’interno del CdC nella messa in atto di strategie
134
pedagogiche e metodologiche di tipo inclusivo; presidiano il processo di inclusione e socializzazione degli studenti con BES nella classe;
collaborano con le famiglie e con gli OO.SS.; coordinano nella progettazione e stesura definitiva del PEI e dei PDP; fungono da esperti dei
processi e delle strategie di apprendimento e da consulenti per i colleghi non specializzati.
6. GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione): rileva i BES presenti nell’Istituto; monitora il grado di inclusività e valuta i punti di forza e di
debolezza; elabora una proposta di PAI per tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
7. Sportello di ascolto.
POSSIBILITÀ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI
L’analisi dei bisogni formativi del corpo docente del nostro istituto ha evidenziato la necessità di approfondire le seguenti tematiche
funzionali ad una buona didattica inclusiva: gestione del gruppo classe; apprendimento cooperativo e tutoraggio fra pari; flipped
classroom; valutazione degli studenti con BES.
Pertanto, la scuola si propone, possibilmente in collaborazione con il CTS del territorio, di:
progettare percorsi formativi trasversali idonei a promuovere la diffusione della cultura dell’inclusione e di favorire l’adozione di strategie valutative coerenti con prassi inclusive;
prevedere corsi di aggiornamento, sui vari aspetti dell’inclusività della scuola, rivolti a tutti gli insegnanti, non soltanto ai docenti di sostegno.
Successivi corsi possono essere previsti su tematiche specifiche via via emergenti nel corso dell’anno, tenendo anche conto degli alunni in
135
ingresso o dell’evoluzione di situazioni in itinere.
ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE
La nostra scuola, consapevole dell’impossibilità di una omologazione dei percorsi di insegnamento- apprendimento, attua una didattica
individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto delle caratteristiche peculiari dei
singoli soggetti.
Valutare l’alunno in difficoltà è un compito delicato che deve coinvolgere, in modo responsabile, sia il singolo docente che il consiglio di
classe nella sua interezza.
In base alla vigente normativa, rientrano nella più ampia definizione di alunni con bisogni educativi speciali (BES) tre grandi sotto-
categorie:
• la disabilità;
• i disturbi evolutivi specifici (DSA, deficit del linguaggio, deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, borderline cognitivo, ma
anche altre tipologie di deficit o disturbo non altrimenti certificate);
• lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
La valutazione degli alunni diversamente abili fa riferimento a quanto indicato nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) alla cui stesura
partecipano i docenti dei Cdc in collaborazione con gli operatori socio-sanitari e con i genitori dell’alunno. In presenza di un PEI che
136
preveda percorsi didattici differenziati, l’allievo sarà valutato a norma dell’art. 15 dell’ O.M. 90/2001; in caso di programmazione
curricolare con gli obiettivi minimi, invece, si seguiranno gli stessi criteri adottati per la classe, in relazione però al raggiungimento degli
obiettivi minimi, ovvero quelli considerati essenziali ed imprescindibili per ciascuna disciplina.
La Valutazione di tutti gli alunni con BES, in assenza di una disabilità. Per i discenti con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA)
certificate e per tutti gli altri con bisogni educativi speciali, la valutazione e la verifica degli apprendimenti devono tenere conto delle
particolari situazioni soggettive di tali alunni e devono essere coerenti con quanto disposto nel piano didattico personalizzato (PDP), nel
pieno rispetto delle misure dispensative/compensative in esso contemplate.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
L’integrazione scolastica degli alunni con difficoltà costituisce un punto di forza della scuola, che vuole essere una comunità accogliente
nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La
piena inclusione degli alunni con disabilità e con BES è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso un’intensa ed
articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
Indubbiamente, il coordinamento tra il lavoro dei docenti curricolari e quello dei docenti di sostegno rappresenta il primo elemento
imprescindibile per la buona riuscita dell’inclusione scolastica.
Al fine di accrescere la “trasversalità” nell’organizzazione del sostegno, l’orario del docente specializzato seguirà un modello flessibile in
modo da rendere la sua presenza quanto più funzionale possibile alle esigenze specifiche delle varie classi in cui sono presenti alunni
diversamente abili.
L’intervento di integrazione scolastica si svolge prevalentemente all’interno della classe. L’assegnazione delle classi ai docenti di sostegno
risponde a criteri di continuità e professionalità. Per ottimizzare l’impiego del personale specializzato, qualora se ne ravvisi la necessità e
137
ciò sia possibile, saranno aumentate le ore dell’insegnante di sostegno in determinate classi, con adeguata motivazione.
Il Dirigente Scolastico ha il compito di promuovere e incentivare attività diffuse di aggiornamento e di formazione, di valorizzare progetti
che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione, di presiedere il GLI d’istituto, di indirizzare in senso inclusivo
l’operato dei singoli Consigli di classe, di coinvolgere attivamente le famiglie, di curare il raccordo con le diverse realtà territoriali, di
attivare specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità nella presa in carico dell’alunno, di intraprendere le iniziative
necessarie per individuare e rimuovere eventuali barriere architettoniche.
Compiti dei Collaboratori Scolastici, quando richiesti dalle specifiche documentazioni, nei confronti degli alunni con disabilità: ad alcuni di
essi, individuati dal dirigente, è affidata la cosiddetta "assistenza di base" degli alunni disabili. Per assistenza di base si intende l'ausilio
materiale all’interno della scuola, nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell'uscita da esse. Sono comprese anche le
attività di cura alla persona e l’uso dei servizi igienici . In una scuola inclusiva l’assistenza di base è parte fondamentale del processo di
integrazione scolastica e attività interconnessa con quella educativa e didattica.
L'integrazione scolastica si avvale anche di altre figure professionali fornite dagli Enti Locali (Comune o Città Metropolitana): l’operatore di
assistenza o AEC ( assistente educativo culturale) e l’addetto alla comunicazione. Quest’ultimo, in particolare, è una figura professionale
presente a scuola a supporto degli alunni con deficit sensoriali. Il compito dell’Operatore di Assistenza è chiamato anche di Assistenza
Specialistica per distinguerlo dall’Assistenza di Base affidata ai collaboratori scolastici. L’Assistente Educativo Culturale, una figura sempre
più presente e preziosa nelle scuole: si tratta di un operatore chiamato a fornire prestazioni di supporto e di assistenza agli alunni con
disabilità.
Il contributo che tale operatore può dare è veramente prezioso, sia per gli insegnanti che per l’alunno.
I principali COMPITI dell’AEC sono:
• sostenerne e promuovere l’autonomia dell’alunno; • facilitarne il processo di integrazione e comunicazione in classe; • rendergli accessibili le attività scolastiche (didattiche o ricreative che siano). Nell’anno scolastico che sta per concludersi è stata presente in istituto tale figura professionale.
138
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Rapporti con CTS di zona per attività di informazione e consulenza sulle nuove tecnologie per la disabilità; rapporti con le scuole medie di
provenienza degli alunni neo-iscritti, per garantire la continuità dei processi educativi degli stessi; rapporti costanti con l’Ufficio Scolastico
Provinciale, con le ASL di appartenenza degli alunni frequentanti la nostra scuola e con gli Enti territoriali.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività
educative
I genitori sono una risorsa paritaria e complementare a insegnanti e altri operatori impegnati nella costruzione di un progetto comune,
nell’esclusivo interesse dell’alunno. È necessario che durante l’intero percorso scolastico la famiglia sia coinvolta in ogni fase dell’iter di
integrazione, sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi, prestando una collaborazione costante, costruttiva e
condivisa. Del resto, spetta ai genitori dare il consenso e garantire con tempestività l’avvio delle procedure di individuazione precoce di
qualsiasi situazione di svantaggio ai fini scolastici. In particolare, il coinvolgimento dei genitori, per la migliore tutela del minore con
difficoltà, è garantito durante l’intero processo di inclusione scolastica ai fini della:
1. pianificazione del progetto individuale di integrazione(PEI), sulla base della Diagnosi Funzionale (DF) del minore diversamente abile, per poter calibrare gli interventi educativi, assistenziali e di sostegno necessari alla sua inclusione scolastica ed extrascolastica;
2. progettazione del Piano Didattico personalizzato (PDP)degli alunni con BES; 3. proficua collaborazione nell’attuare, monitorare e verificare i risultati dell’azione didattico-educativa.
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
La nostra scuola è impegnata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili di apprendimento, a valorizzare e promuovere le diverse
attitudini individuali, a costruire in modo alternativo i luoghi di apprendimento, ad adattare i materiali e le strategie didattiche in relazione
ai bisogni e alle capacità specifiche degli alunni. La progettazione per la realizzazione del processo di inclusione riguarda tutti gli
insegnanti, perché solo quando l’intera comunità scolastica pone in atto un approccio pedagogico aperto e condiviso, diventa possibile
che tutti gli alunni vedano soddisfatto effettivamente il proprio diritto allo studio, ovvero al successo formativo.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Il nostro Istituto si propone di utilizzare le diverse risorse (professionali e strumentali) di cui dispone in modo funzionale alle esigenze di
una realtà scolastica accogliente ed inclusiva, valorizzando ogni aspetto che possa favorire la piena e completa soddisfazione di tali
bisogni.
Ogni intervento sarà posto in essere previa attenta valutazione delle risorse e dalle competenze presenti nella scuola, al fine di ottimizzare
i risultati dell’azione inclusiva.
140
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Considerata l’eterogeneità degli studenti con BES, l’Istituto necessiterebbe di:
1. finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva;
2. assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni certificati con disabilità;
4. Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;
5. Adeguati ausili didattici ed informatici compensativi
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e
il successivo inserimento lavorativo
Particolare attenzione sarà rivolta alle attività previste per l’accoglienza degli alunni neo-iscritti, garantendo loro la continuità e la
maggiore omogeneità possibile rispetto ai percorsi didattico-formativi seguiti nella scuola di provenienza. Inoltre, la legge 107/15 dedica
ampio spazio all’alternanza scuola- lavoro i cui percorsi devono essere inseriti nei piani triennali dell’offerta formativa elaborati delle
istituzioni scolastiche e la nostra scuola, in ottemperanza alla vigente normativa, cura attentamente i percorsi relativi al successivo
inserimento lavorativo degli alunni, coinvolgendo adeguatamente i ragazzi con difficoltà in diverse esperienze formative.
Redatto dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 19/05/2017
Approvato dal Collegio dei Docenti in data 29/05/2017
141
Legge 107/15, c. 33-43
Alternanza scuola lavoro a. s. 2016-2017
Durante l’anno scolastico 2016-2017 il nostro istituto ha realizzato numerosi e diversi percorsi di alternanza scuola lavoro coinvolgendo, formando e potenziando le competenze di 501 allievi distribuiti tra i percorsi di:
alternanza scuola lavoro nelle classi terze
impresa formativa simulata nelle classi terze
alternanza scuola lavoro nelle classi quarte
alternanza scuola lavoro nelle classi quinte
stage presso il Comune di Giugliano in Campania
stage presso studi di Commercialisti dell’Ordine
formazione linguistico-aziendale con percorso a Malta per una classe quinta nel Polo PES – Progetto Energia Sostenibile
percorso di eccellenze e pratiche virtuose in Alternanza scuola lavoro
L’alternanza scuola lavoro nelle classi terze
Nelle nove classi terze come previsto dalla Legge 107/2015, sia dell’IPC che dell’ITC, sono stati attivati per ciascun gruppo classe nove percorsi di alternanza scuola lavoro della durata di 100 ore per un totale di 188 alunni.
I primi tre percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 3 classi terze per il profilo professionale di Operatore della comunicazione, (precisamente n. 45 alunni delle classi III A, III B, III C), con l’intento di creare un’agenzia di promozione turistica avvalendosi del modello proposto dall’azienda madrina, Associazione Dreamer, con sede televisiva Teleclub Italia a Giugliano in Campania.
18. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
142
Altri tre percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 3 classi terze per un totale di n. 75 alunni delle classi III D, III E, IIIAT con il fine di declinare le competenze relative alla figura professionale di Operatore della gestione finanziaria. Tale percorso progettuale ha avuto come azienda madrina Il Consorzio del’Araba Fenice con sede a Napoli e la Tecfi di Capua in provincia di Caserta.
Un percorso in III CT per un totale di n. 27 allievi è stato realizzati con l’azienda madrina Tiffi Calzature s.r.l. con sede a Calvizzano (Napoli), specializzando gli allievi partecipanti nella figura professionale di Analista dei sistemi informativi.
41 Allievi della IIIET e della IIIFT hanno svolto un percorso di Operatore turistico presso la società Neapolis Tour di S. Anastasia in provincia di Napoli.
Tutti i nove percorsi sono stati strutturati nelle seguenti attività:
una prima attività di orientamento professionale della durata di 26 ore svolta nelle ore curriculari dai docenti del consiglio di classe;
una seconda attività di formazione laboratoriale della durata di 32 ore a cura dell’esperto tutor aziendale;
una terza attività on the job della durata di 30 svolta dall’esperto aziendale sul campo;
una quarta attività di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro svolta da un ente accreditato presso l’istituto della durata di 12 ore.
Gli allievi a fine percorso hanno ottenuto un Certificato delle competenze acquisite provvisto di livelli.
L’impresa formativa simulata in nove classi terze
Restano solide le attività di Impresa Formativa Simulata svolte nel nostro istituto. Nello specifico le nove classi terze svolto l’alternanza scuola in modalità IFS Impresa Formativa Simulata attraverso l’attività laboratoriale finalizzata a sperimentare e potenziare percorsi formativi innovativi in settori produttivi ritenuti trainanti. Gli studenti hanno sperimentato mediante visite in azienda le competenze acquisite in ambiente laboratoriale ed hanno iniziato il percorso sul campo che dovrà concretamente realizzarsi nel corso della seconda e terza annualità di attività da svolgersi on the job.
L’alternanza scuola lavoro nelle classi quarte
143
Nelle sette classi quarte come previsto dalla Legge 107/2015, sia dell’IPC che dell’ITC, sono stati attivati per ciascun gruppo classe nove percorsi di alternanza scuola lavoro della durata di 160 ore per un totale di 141 alunni.
I primi due percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 2 classi terze per il profilo professionale di Operatore della comunicazione, (precisamente n. 34 alunni delle classi IV A, IV D), con l’intento di creare un’agenzia di promozione turistica avvalendosi del modello proposto dall’azienda madrina, Napoli with me, con sede a Napoli.
Altri tre percorsi di alternanza scuola lavoro hanno coinvolto n. 3 classi terze per un totale di n. 61 alunni delle classi IVB, IV E, IVET con il fine di declinare le competenze relative alla figura professionale di Operatore turistico. Tale percorso progettuale ha avuto come azienda madrina l’Araba Fenice con sede a Napoli.
Un percorso in III CT per un totale di n. 21 allievi è stato realizzati con l’azienda madrina Tiffi Calzature s.r.l. con sede a Calvizzano (Napoli), specializzando gli allievi partecipanti nella figura professionale di Analista dei sistemi informativi.
Le attività formative nelle classi quarte hanno costruito competenze in parte acquisite durante il precedente anno scolastico enfatizzando soprattutto l’apprendimento laboratoriale. Le 160 ore sono state ripartite tra didattica curriculare (110 ore), attività laboratoriale (20 ore) e stage presso l’azienda (30 ore), delle quali l’attività curriculare ha visto protagonisti i docenti e gli allievi, le attività svolte in laboratori gli allievi i docenti ed un esperto esterno, le attività di stage gli alunni, il docente tutor ed un tutor aziendale.
L’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte
Nelle 11 classi quinte ciascuno dei percorsi di alternanza scuola lavoro ha avuto la durata di 140 ore distribuite tra apprendimento svolto in classe coi docenti curriculari, apprendimento laboratoriale ed attività di stage presso gli enti in rete con la scuola, vale a dire l’ente comunale di Giugliano in Campania, Settore servizi sociali e gli studi associati di Dottori commercialisti dell’ordine di Napoli Nord. La stipula di convenzioni ha reso possibile implementare anzi tempo l’offerta formativa d’istituto anticipando lo svolgimento di un’attività e l’applicazione di una metodologia dell’alternanza scuola lavoro per la prima volta nelle classi quinte previste nelle classi quinte dalla Legge 107/2015 solo per l’anno scolastico 2017-2018.
Stage presso il Comune di Giugliano in Campania
144
La Convenzione quadro di formazione ed orientamento siglata tra il dirigente dell’Istituto ed il sindaco del Comune di Giugliano in Campania nell'ambito dei
percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, ha rappresentato una vera svolta nei rapporti scuola-ente locale, binomio finora più declinato che realmente esperito.
L’esperienza di collaborazione tra comune e scuola e risultato un momento qualificante per entrambi: la metodologia innovativa introdotta dalla Legge 107/2015, traendo linfa vitale dall’entusiasmo giovanile, ha favorito la costruzione di un progetto professionale che tenesse conto delle reali aspirazioni degli studenti e rispondesse al tempo stesso alla vocazione socio-economica del territorio giuglianese.
L’esperienza di stage presso il comune della durata di 72 ore ha consentito sia ai diplomandi dell’Istituto Tecnico Commerciale (Settore Amministrazione Finanza e Marketing) che a quelli dell’Istituto Professionale per i servizi commerciali di potenziare le competenze professionali afferenti alle seguenti aree di riferimento: contabilità pubblica, progettazione giovanile europea, politiche sociali e culturali.
Tale percorso ha investito 8 classi quinte (AT, BT, CT, DT, ET, FT, E, F) per un totale di n. 125 allievi impegnati a svolgere mansioni lavorative relative al profilo professionale di Tecnico Amministrativo Segretariale.
Il progetto, in linea con gli aggiornamenti legislativi, ha voluto contribuire ad integrare competenze, conoscenze e abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale ed informale e a sviluppare abilità personali e relazionali all’interno di un contesto lavorativo pubblico. Si è inteso, nello specifico, offrire agli studenti un’esperienza che potesse aiutarli non solo a formarsi ma a favorire la conoscenza del sé e della società contemporanea, a risolvere problemi, a sviluppare pensiero critico, autonomia, responsabilità (imprenditività) e etica del lavoro.
Gli allievi a fine percorso hanno ottenuto un Attestato di frequenza e partecipazione indicante il livello complessivo delle competenze acquisite ai fini dell’attribuzione del credito ed un attestato delle competenze acquisite con i livelli conseguiti.
L’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte
Stage presso l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord
La Convenzione quadro di formazione ed orientamento siglata tra il dirigente dell’Istituto ed il Presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti
contabili del Tribunale di Napoli Nord nell'ambito dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, ha rappresentato una vera svolta nei rapporti scuola-ente locale,
binomio finora più declinato che realmente esperito.
145
Tale connubio è stato rafforzato dallo svolgimento di importanti convegni curati dall’ordine e svolti a cura e presso l’istituto scolastico che hanno visto protagonisti Ministri, Politici, tecnici ed esperti della disciplina, ritenuti stakeholder ed al tempo stesso shareholders dell’apprendimento degli allievi.
L’esperienza di stage presso il comune della durata di 40 ore ha consentito ai 41 diplomandi di tre classi quinte dell’Istituto Professionale per i servizi commerciali (sezioni A, C, D) di potenziare le competenze professionali afferenti alle seguenti aree di riferimento: contabilità, gestione finanziaria, gestione amministrativa.
Tale percorso ha contribuito fortemente al potenziamento di mansioni lavorative relative al profilo professionale di Addetto alla contabilità.
Il progetto, in linea con gli aggiornamenti legislativi, ha voluto contribuire ad integrare competenze, conoscenze e abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale ed informale e a sviluppare abilità personali e relazionali all’interno di un contesto lavorativo pubblico. Si è inteso, nello specifico, offrire agli studenti un’esperienza che potesse aiutarli non solo a formarsi ma a favorire la conoscenza del sé e della società contemporanea, a risolvere problemi, a sviluppare pensiero critico, autonomia, responsabilità (imprenditività) e etica del lavoro.
Gli allievi a fine percorso hanno ottenuto un Attestato di frequenza e partecipazione indicante il livello complessivo delle competenze acquisite ai fini dell’attribuzione del credito ed un attestato delle competenze acquisite con i livelli conseguiti.
La formazione linguistico-aziendale con percorso a Malta per una classe quinta nel Polo PES – Progetto Energia Sostenibile
La costruzione in Campania nel 2013 di Polti tecnici e professionali ci ha visti parte attiva di ben 4 poli: Moda, PES, Fast, Socio-sanitario. Nell’ambito delle attività programmate nel Polo PES – Progetto Energia Sostenibile, è stato svolto e concluso quest’anno per una classe dell’ITC ad indirizzo SIA – Sistemi Informativi Aziendali, un percorso di potenziamento delle competenze linguistiche-aziendali.
Gli allievi della classe V ET hanno seguito un percorso di potenziamento delle competenze linguistiche in Inglese così strutturato:
80 ore di formazione in attività laboratoriale con docente di madrelingua destinato all’intero gruppo classe;
60 ore di formazione presso un College di Malta destinato ai 10 allievi risultati migliori al corso precedente ed appositamente selezionati;
146
15 ore di formazione laboratoriale con insegnante di madrelingua di preparazione ai test Trinity;
2 giornate di test Trinity finalizzate al conseguimento della certificazione europea di Inglese di livello B2.
Percorso di eccellenze e pratiche virtuose in Alternanza scuola lavoro
Il progetto di diffusione di pratiche virtuose e di eccellenza di alternanza scuola-lavoro che ha visto la nostra scuola classificata prima nella graduatoria regionale dal nome Studenti…on the job! Ha coinvolto i migliori 20 allievi d’istituto delle classi terze distintisi per andamento didattico-disciplinare. Tale progetto svolto in partenariato con il Comune di Giugliano in Campania, l’Ordine dei Dottori commercialisti di Napoli Nord, il Dipartimento di Economia della seconda Università degli Studi di Napoli e l’azienda GMA del Consorzio CIG della zona Asi di Giugliano in Campania, ha permesso la declinazione di competenze altamente spendibili da parte degli allievi in quanto tipiche di aree professionali altamente specializzate come l’informatica e le telecomunicazioni, la meccanica e meccatronica, la logistica e i trasporti, l’energia, il digital manufacturing, l’elettronica e l’elettrotecnica.
Il percorso di istruzione tecnica fortemente integrato con le diverse filiere rappresentate dal consorzio costituisce una rete o sistema che comprende attività amministrativo-contabili, tecnologiche e organizzative che concorrono alla costruzione di un profilo professionale altamente qualificato spendibile nel tempo. Tale progetto potrebbe costituire una best pratics da esportare oltre il contesto scolastico e generare un sistema integrato di dati al servizio di imprese, decisori politici, operatori della formazione e del mercato del lavoro e di giovani in cerca di occupazione.
Alternanza scuola lavoro a. s. 2017-2108
Durante l’anno scolastico 2016-2017 il nostro istituto intende realizzare numerosi e diversi percorsi di alternanza scuola lavoro per tutti i 533 allievi del terzo, quarto e quinto anno sia dell’IPC che dell’ITC:
l’alternanza scuola lavoro nelle classi terze
l’alternanza scuola lavoro nelle classi quarte
l’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte
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L’alternanza scuola lavoro nelle classi terze
Nelle 12 classi terze di complessivi 228 allievi come previsto dalla Legge 107/2015, sia dell’IPC che dell’ITC, si intende attivare la metodologia dell’alternanza scuola lavoro differenziando gli interventi e mirando all’applicazione della metodologia di IFS - Impresa Formativa simulata prediligendo percorsi con imprese madrine la cui attività commerciale è fortemente incentrata sulla gestione contabile e sulla pubblicizzazione del prodotto, svolgendo la metodologia dell’alternanza scuola lavoro di 100 ore soddisfacendo anche parte della vocazione turistica del curriculo d’istituto, potenziando i Sistemi Informativi Aziendali l’aspetto di web marketing e di e-commerce e l’apprendimento in Amministrazione Finanza e Marketing incentrato sulla parte fortemente gestionale e finanziaria.
Tale scelta va vista in piena ottemperanza della Legge 107/2015 e quale propositiva risposta ai bisogni reali del territorio locale e dei giovani in formazione ed istruzione sia professionale che tecnica.
Nelle terze si prevede di costruire i profili professionali di:
Tecnico turistico, Tecnico della comunicazione, Tecnico del controllo gestionale, Tecnico del controllo qualità, Analista dei sistemi formativi, Tecnico della gestione finanziaria.
Gli allievi delle terze dovranno per la prima volta seguire un apposito corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’alternanza scuola lavoro nelle classi quarte
Il percorso delle classi terze dello scorso anno prevede un seguito di 160 ore da impegnare nelle attuali 9 classi quarte di 193 allievi differenziando i percorsi di Tecnico turistico, Tecnico della comunicazione, Analista dei sistemi informativi, Tecnico della gestione finanziaria in stretta risposta ai Pecup in uscita delle classi coinvolte.
Tutti i percorsi sono stati strutturati nelle seguenti attività:
una prima attività di formazione curriculare a cura dei docenti di classe e dei docenti di potenziamento nelle ore curriculari di classe;
una seconda attività di formazione laboratoriale a cura dell’esperto tutor aziendale in collaborazione con i docenti del consiglio di classe;
una terza attività on the job svolta dall’esperto aziendale sul campo coadiuvato dal tutor di classe.
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Gli allievi a fine percorso otterranno un Certificato delle competenze acquisite provvisto di livelli.
L’alternanza scuola lavoro nelle classi quinte
Nel corso del monoennio gli allievi delle 7 classi quinte (112 studenti) potranno conseguire una apposita certificazione che attesti rispettivamente le competenze amministrative e contabili degli allievi dell’IPC e le competenze gestionali amministrative e relazionali dell’ITC.
In particolare gli allievi completeranno i percorsi iniziati precedentemente potenziando le competenze professionali acquisite e acquisendo una certificazione dei livelli conseguiti spendibile insieme al diploma d’indirizzo di studi.
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Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale orientato all’adeguamento delle dotazioni tecnologiche e alla condivisione di metodologie didattiche innovative. In sintesi gli obiettivi triennali del nostro istituto in relazione al Piano Nazionale Scuola Digitale sono i seguenti:
potenziare gli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
adottare di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati,
formare i docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,
formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale dell’amministrazione,
potenziare le infrastrutture di rete,
favorire la discussione circa l’opportunità di utilizzare per la didattica materiali in formato digitale anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Per la realizzazione di questi obiettivi occorre facilitare processi di cambiamento e in questa prospettiva è stato individuato un Animatore Digitale, una
nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD.
Individuazione e nomina dell’animatore digitale e del team per l’innovazione
IL D.S. individua quale figura di animatore digitale un docente in possesso delle competenze richieste preferibilmente già impegnato quale figura
istituzionale dell’istituto alla diffusione della cultura digitale nella didattica e nella progettazione dei processi formativi. L’animatore digitale sarà affiancato
nelle sue attività da un team per l’innovazione composto da tre docenti, 2 amministrativi e un tecnico di laboratorio.
Azioni
PRIMO PERIODO: GENNAIO - GIUGNO 2016
19. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE E DIDATTICA LABORATORIALE
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pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
Diffusione e accompagnamento all’uso di una piattaforma digitale d’istituto (l’istituto ha adottato come piattaforma comune FIDENIA) finalizzata a
- Realizzare un ambiente digitale condiviso per docenti che costituisca luogo di documentazione dei vari gruppi di lavoro (Gruppo di
miglioramento, Dipartimenti, Consigli di classe, ecc.)
- Realizzare una repository/biblioteca di oggetti didattici per gli alunni
Diffusione tramite attività di sportello e incon della pratica della classe virtuale in piattaforma per la condivisione dei materiali didattici e le pratiche di
comunicazione social in presenza e on line anche in una prospettiva
creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite email, e per
incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale.
Interventi di formazione interna sull’uso delle piattaforme social nella didattica e sulla realizzazione di learning object con microseminari 12h+12 on line
PRIMA ANNUALITA’ 2016/2017
In funzione dell’adesione dell’Istituto al Consorzio con capofila Ufficio Scolastico Regionale “Mobilità dello Staff della scuola” – Progetto Erasmus+ KA1
“Campania Digitale per Europa 2020” un gruppo di 22 docenti Animatori Digitali o membri del Team per l'Innovazione di scuole della Regione Campania, tra
cui il docente animatore dell’IS Minzoni, seguiranno un corso di formazione a Ipswich grazie ai fondi Erasmus+ Consorzio dal titolo "Using Technology
effectively to enhance learning". Questi docenti, di scuole di ordine diverso, che avranno anche la possibilità di fare esperienza di job shadowing nelle
scuole inglesi, intendono applicare nelle proprie classi quanto appreso e diffonderlo a livello locale e regionale.
Obiettivi 1) Applicare i nuovi strumenti didattici e i nuovi metodi di insegnamento appresi durante il corso di formazione a Ipswich con studenti di età diverse in ogni
ordine di scuola
2) Disseminare e condividere gli esiti di questo aggiornamento professionale in una rete di scuole locali
3) Analizzare i miglioramenti nell'apprendimento dei propri allievi
4) Diffondere le buone pratiche in tutte le scuole della regione Campania
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Procedura di lavoro Ottobre 8/16: Corso a Ipswich: diario di bordo condiviso
Novembre/ Dicembre: ogni partecipante presenta la propria scuola, se stesso e le classi con cui lavorerà utilizzando un tool innovativo
Gennaio/Maggio : ogni partner applica quanto appreso nelle classi coinvolte e realizza UDA che verranno condivise per ordine di scuola
Giugno: incontro in presenza per la diffusione dei risultati ottenuti
AMBITO: FORMAZIONE
Formazione sulle competenze informatiche di base
Formazione per l’applicazione di nuovi strumenti didattici e i nuovi metodi di insegnamento appresi durante il corso di formazione a Ipswich nell’ambito del
progetto Etwinning Didattica digitale Campania
Formazione sull’uso delle Google Apps, Generatori di test, App per mappe concettuali
Formazione sull’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata.
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi.
Formazione della realizzazione di contenuti digitali autoprodotti
Formazione Flipped Classroom
Workshop al relativi a: Sicurezza e cyberbullismo, la scuola digitale project-based
AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.
Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
Ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale
AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
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Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione
Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica.
Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e classi virtuali
utilizzo piattaforma Fidenia
Educazione ai media e ai social network. Utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-education.
SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018
AMBITO: FORMAZIONE
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
formazione interna su: app da utilizzare in classe, strumenti di condivisione, repository di documenti, forum e blog, aule virtuali Formazione utilizzo sito istituzionale di Istituto:
o Formazione tecnica per amministratori spazi web (commissione web) Workshop per tutti i docenti inerenti:
l’utilizzo di testi digitali l’adozione di metodologie didattiche innovative la creazione e validazione di learning objects Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana. Strumenti e metodologie per l’inclusione Formazione e uso del coding per la didattica
Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata.
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Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.
Organizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale in rete con le scuole afferenti al curricolo verticale.
Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.
Implementazione del sito internet della scuola.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Avviare eventuali progetti per ampliare la dotazione tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti
Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).
Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, debate, ecc.
Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e dispositivi individuali a scuola
Utilizzo di Google apps for Education o Microsoft for Education.
Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti .
TERZA ANNUALITA’ 2018/2019
AMBITO: FORMAZIONE
Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità
AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità
AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
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Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità
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Legge 107/15, c. 61
La scuola mette a disposizione del territorio (Istituzioni, Enti, Ordini Professionali, Associazioni) l’Auditorium, recentemente ristrutturato, dotato di n.ro 180
posti a sedere, di impianto di climatizzazione, di una camera di regia e di moderne attrezzature che si prestano allo svolgimento di convegni, seminari,
rappresentazioni teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. Sono inoltre utilizzati per iniziative aperte al territorio i laboratori multimediali e la palestra.
Nell’anno 2015/2016 l’istituto ha organizzato incontri, dibattiti e convegni sulle seguenti tematiche:
1. Violenza sulle donne con la presenza di Associazioni culturali e rappresentanti degli Enti Locali
2. Legalità con la partecipazione del Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia, del Presidente del Tribunale di Napoli nord, del Direttore Generale
dell’U.S.R. Campania.
3. Convegno internazionale sulla cecità con la partecipazione di esperti internazionali.
Negli anni 2016/2019 l’istituto si propone di organizzare le seguenti attività:
1. Corsi di potenziamento e approfondimento sulle competenze digitali aperti agli studenti e al territorio.
2. Corsi di postura con specialista cinesiologa aperti agli studenti e al territorio.
3. Corsi di avviamento al tennis finalizzati all’inclusione dei disabili aperti agli studenti e al territorio.
4. Corso di potenziamento lingue straniere con conseguimento certificazione ESB aperti agli studenti e al territorio.
5. Congressi e seminari in relazione agli accordi di rete con la SMS Impastato.
6. Congressi e seminari sulle seguenti tematiche (curricolo verticale):
20. USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITA’ DIDATTICHE
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Educazione alimentare
Educazione ambientale
Educazione alla legalità
7. FIXO - Formazione e Innovazione per l'Occupazione - (orientamento in uscita)
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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
aa.ss. 2016/2019
(cc. 12, 124) Legge 107/2015
La Legge 107/2015 rende la formazione in servizio dei docenti di ruolo obbligatoria, permanente e strutturale per “ ridefinire il legame tra
formazione iniziale e accesso ai ruoli e per assicurare agli studenti il trasferimento di conoscenze competenze al passo con i tempi” ( MIUR -Atto
di indirizzo2015). Tale obbligatorietà comporta anche responsabilità pubbliche da parte del MIUR attraverso il Piano nazionale di formazione
2016/2019 del 3 ottobre 2016 che delinea le tematiche di riferimento in cui inserire le attività formative atte a orientare al miglioramento degli
standard professionali dei docenti, in relazione alle innovazioni di ordinamento o alle emergenze di sistema, privilegiando metodologie in materia
di utilizzo delle nuove tecnologie digitali ed e-learning, in unità formative, per l’acquisizione di competenze, in riferimento alle priorità tematiche
individuate dal Ministero quali : competenza digitale, competenze linguistiche, processi virtuosi di inclusione, attività di alternanza scuola lavoro,
l’esercizio dell’autonomia didattica, la prevenzione del disagio giovanile; l’attenzione per la valutazione, l'innovazione e le competenze di
cittadinanza. A tal fine, il Piano nazionale di formazione riferisce che “Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano
Triennale dell’Offerta Formativa, in coerenza con le scelte del Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico”.
I soggetti da attivare faranno sia riferimento alle iniziative intraprese dalle singole Istituzioni scolastiche e/o in rete di Ambito e/o di Scopo sia a
soggetti erogatori interni e /o esterni accreditati al MIUR.
Le risorse economiche necessarie faranno riferimento ai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola, comma 125), che destina finanziamenti
aggiuntivi per sostenere iniziative dell’amministrazione, per piani nazionali, per azioni di sistema richieste da innovazioni ordinamentali o
21. FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI
159
curricolari, a partire dai piani formativi previsti per i Piani di Miglioramento e inseriti nei Pof triennali, compresa la formazione dei docenti
neoassunti in periodo di prova, sulla base del modello innovativo definito dal DM 850/2015; i fondi Europei del Programma Operativo Nazionale
(PON) per la Scuola 2014-2020, e in particolare una quota parte delle risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE), con validità nel periodo 2014-2020;
altri Fondi MIUR, a disposizione delle singole Direzioni o per il rafforzamento dell’offerta formativa (come nel caso della ex-legge 440/97), messi a
sistema per gli scopi del Piano e più in generale del nuovo sistema di formazione; i fondi dedicati dalla legge 107/2015 per la carta elettronica del
docente, che come previsto e specificato dal DPCM 23 settembre 2015, le attività di auto formazione a libera scelta del docente, se non
certificate, perché non erogate da Enti, Associazioni professionali e Soggetti accreditati al MIUR saranno considerate come aggiornamento
professionale personale.
Pertanto, la formazione dei docenti rappresenta un’esigenza ineludibile per innovare l‘insegnamento e renderlo efficace.
Al Dirigente scolastico si chiede di valorizzare le risorse umane che gli sono affidate e la formazione in servizio rappresenta uno degli strumenti a
sua disposizione.
L’assunzione di responsabilità nella gestione della formazione sarà uno dei criteri per riconoscere impegni e meriti dei docenti, così come la
partecipazione alle , comunque, obbligatorie, iniziative di formazione.
L’innovazione digitale viene vista come fattore generale di sviluppo del sistema educativo,per favorire una governance aperta, maggiore
trasparenza, condivisione di dati e informazioni.
Tra gli standard professionali di un docente dovrebbe comparire anche la cura della propria professione come parte integrante del profilo,
nonché declinata in alcuni comportamenti attesi documentati.
Nasce, così, il portfolio del docente da rendere pubblico e che a differenza del C.V., non registra solo fatti ed eventi significativi ma, consente al
docente di riflettere e rielaborare, ai fini professionali, le proprie esperienze comprese quelle formative. Quindi, non si riporterà solo l’attività
svolta, ma se ne deve far oggetto di crescita professionale, attraverso appropriata documentazione di esemplificazioni didattiche.
La partecipazione all’attività di formazione resa in forma di ricerca-didattica, attività laboratoriali, documentazione e diffusione di buone pratiche,
al fine di richiamare alle competenze da far conseguire agli studenti, rappresenta un valore aggiunto rispetto alla fruizione di corsi di
aggiornamento in esclusiva lezione frontale; pertanto, come su evidenziato, ne derivano crediti professionali valorizzabili, quali le responsabilità
assunte nella vita della scuola e nei processi di miglioramento.
160
Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto scolastico propone l’organizzazione di attività formative di seguito esplicitate, tra cui, anche
esperienze Erasmus+ nell’ambito del PSND, per rafforzare la formazione all’estero e la collaborazione internazionale per il personale scolastico.
Esse saranno erogate in maniera ciclica, con diffusione a pioggia sulla totalità del personale, iniziando dalle funzioni apicali coinvolte nei processi
organizzativo - gestionali e di coordinamento, in relazione alle innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015 anche riguardo al Dlgs. 81/2008 e sue
modifiche e integrazioni, in considerazione, di un iniziale personale bilancio delle competenze, per poter calibrare in maniera più efficace gli
interventi di formazione necessari a ciascun attore.
A tal scopo, questa Istituzione scolastica ha predisposto una piattaforma informatica per la raccolta e la documentazione, in itinere, delle
expertise di ciascun docente, in modo da evidenziarne la tipologia per poter sostenere, ad hoc, ciascun di essi nel suo iter di formazione
professionale. Ogni docente parteciperà alle azioni formative deliberate dal Collegio dei docenti in coerenza con il POF triennale, in accordo
anche con i bisogni del territorio recepiti oltre che dalla singola Istituzione scolastica anche dalle reti di Ambito e/o di Scopo che , all’uopo, si
renderanno evidenti , in una logica di sviluppo pluriennale. Pertanto, tali attività formative, rappresentate in unità formative, saranno
specificate, nei tempi e nelle modalità, nella programmazione dettagliata di ciascun percorso formativo, nell’ anno scolastico corrispondente al
momento dell’ erogazione delle stesse , in conformità a quanto espresso nel Piano nazionale di formazione 2016/2019 ”Ogni Unità dovrà indicare
la struttura di massima del percorso formativo. È importante qualificare, prima che quantificare, l’impegno del docente considerando non solo
l’attività in presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali, quali ad esempio: formazione in
presenza e a distanza, sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale,
documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola, progettazione” .
Ove possibile, sarà compito della stessa Istituzione scolastica erogare le attività di formazione proposte e/o in collaborazione con Enti esterni,
Associazioni professionali, Esperti di settore accreditati al MIUR.
Con la stessa metodologia, ma con unità formative diverse, in ragione dei differenti percorsi formativi intrapresi, sarà erogata la formazione al
personale ATA e alle studentesse e agli studenti della presente istituzione scolastica
a)Iniziative di formazione rivolte al personale docente sulle seguenti tematiche:
curricolo di Istituto
cultura della valutazione
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didattica per competenze e certificazione delle stesse
utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale – PSND 27 ottobre 2015, n. 851
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche in lingua inglese sia a livello disciplinare sia condotte mediante la metodologia CLIL
prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati
coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
uso consapevole del web e dei social network
orientamento e ri-orientamento
istruzione di percorsi di alternanza scuola lavoro
definizione di un sistema di orientamento e ri-orientamento
utilizzo di nuove strategie per l’integrazione scolastica e/o attraverso L2
comunicazione /relazione
prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro b) ) Iniziative di formazione rivolte al personale docente neo assunto
Come da dettato normativo (DM 850/2015)
c) Iniziative di formazione rivolte al personale Tecnico e ATA sulle seguenti tematiche :
innovazioni digitali , sulla gestione amministrativo-contabile – PSND 27 ottobre 2015, n. 851
temi dell’assistenza educativa alla disabilità (articolo 1, comma 181, lettera c.3 Legge 107/2015)
Tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Dlgs. 81/08 e sue modifiche e integrazioni)
d) Iniziative di formazione rivolte agli studenti e alle studentesse sulle seguenti tematiche:
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promuovere conoscenza tecniche primo soccorso (c. 10 Legge 107/2015)
educazione alla parità dei sessi, prevenzione violenza di genere e discriminazioni (c. 29 e 32)
percorsi formativi per orientamento e valorizzazione del merito e dei talenti (c.29 Legge 107/2015)
percorsi di alternanza scuola-lavoro (c. 33 Legge 107/2015)
attività di formazione sulla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (c. 38 Legge 107/2015) secondo quanto disposto dal decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
sviluppo di competenze digitali (cc.7 e 58 Legge 107/2015)
Nell’ a.s. 2015/2016 sono state attivate iniziative formative per il personale docente quali:
a)Seminari di una giornata
Progetto Qualità nella Scuola – anno scolastico 2015/2016 –Polo Qualità di Napoli, istituito con D.M. 230 del 17/10/2000 –processi di innovazione e sperimentazione –Linee Guida, MIUR, 2003
Seminario su “Progettazione, valutazione e certificazione delle competenze nel
I ciclo di istruzione” – Napoli, 9 ottobre 2015, Città della Scienza
Smart Education & Technology Days – 3 Giorni per la Scuola 28, 29 e 30 Ottobre 2015 Napoli – Città della Scienza.
Incontro di formazione “Lo sviluppo delle competenze: dall’azione didattica alla certificazione” presso I.I.S. “Sannino –Petriccione
Ponticelli-NA
b) Corsi di formazione sulle seguenti tematiche:
Anno di formazione e di prova per 20 docenti neo assunti (D.M. n.850 del 27/10/2015)
Attività formative per acquisizione di competenze relative al CLIL (lingua inglese)
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La formazione in servizio di due docenti specializzati sul sostegno sui temi della disabilità, per la promozione di figure di coordinamento a
livello territoriale, disponibili ad assumere nella propria sede di servizio compiti di “presidio culturale, organizzativo e formativo” nel
campo dei processi di integrazione, riferita in particolare alle disabilità
Corsi di formazione finalizzati all’accoglienza, all’integrazione ed al successo formativo degli alunni stranieri –Ufficio Scolastico ed il Centro
Yalla – Servizio Regionale di Mediazione Culturale – finalizzati all’acquisizione di competenze per l’accoglienza, l’integrazione ed il successo
scolastico degli alunni stranieri.
D.D.MIUR n. 832 del 4 novembre 2014 Interventi formativi per i docenti delle istituzioni scolastiche impegnate nei percorsi alternanza scuola- lavoro. (1
docente)
Nota MIUR prot. N.6663/AOODGOSV del 05/11/2014
Seminario on- line PEKIT per la didattica digitale
Formazione per l’uso del BLSD
Attività di formazione per per tecniche primo soccorso
Attività di formazione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro 12h rischio medio: -4h formazione generale -8h formazione specifica rivolto a docenti neo-assunti, docenti a tempo indeterminato e determinato.
Prosieguo e compimento della frequenza dei corsi e delle attività on-line del Piano nazionale di formazione – Polo Qualità di Napoli:
a) Inclusion 2020
Strumenti di valutazione del sistema scolastico: dalle norme ISO al bilancio sociale
Il software di autovalutazione Cometa-plus: valutare per migliorare
b) Conduzione di Audit interni
c) Valutare e certificare per competenze
d) Sistema gestione qualità
e) Story telling
Per quanto concerne le azioni in riferimento al PSND, l’istituto ha proceduto nella:
164
Individuazione e formazione dell’animatore digitale;
individuazione e registrazione del team per l’innovazione digitale per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)
Formazione del D.S. e del DSGA per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)
Iscrizione per la formazione del personale ATA per n°2 unità di personale amministrativo e 1 unità di personale Tecnico per l’attuazione
del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
Diffusione e accompagnamento all’uso di una piattaforma digitale d’istituto (l’istituto ha adottato come piattaforma comune FIDENIA)
finalizzata a
Realizzare un ambiente digitale condiviso per docenti che costituisca luogo di documentazione dei vari gruppi di lavoro (Gruppo di
miglioramento, Dipartimenti, Consigli di classe, ecc.)
Realizzare una repository/biblioteca di oggetti didattici per gli alunni
Diffusione tramite attività di sportello e incon della pratica della classe virtuale in piattaforma per la condivisione dei materiali didattici e
le pratiche di comunicazione social in presenza e on line anche in una prospettiva
Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite e-
mail, e per incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale.
Interventi di formazione interna sull’uso delle piattaforme social nella didattica e sulla realizzazione di learning object con micro seminari
12h+12 on line
In ordine a quanto sopra esposto, nel corso dell’a.s. 2016/2017, l’Istituto scolastico prevede le seguenti attività formative i cui percorsi saranno
rappresentati in unità formative in coerenza con i dati di riferimento rilevati e presenti nel RAV, nel conseguente PdM, nelle indicazioni del’USR
della Campania e/o attraverso le Reti di Ambito e di Scopo che si andranno a definire e con le quali questa Istituzione scolastica si interfaccerà.
Inoltre, determinati percorsi formativi di natura prioritaria per le necessità rilevate, si intendono da effettuare in ripetuta cadenza annuale per
consentirne la fruizione a ciascun docente interessato:
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Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata
Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati – 25h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Valorizzare le differenze nell’ottica dell’inclusione;
Favorire l’individuazione di percorsi personalizzati per l’ inclusione degli alunni BES
-Assistenza educativa alla disabilità – 12h
Personale ATA
Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità
Implementazione di un curricolo di Istituto- 15h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Favorire il processo di integrazione tra il fabbisogno sociale del contesto di appartenenza e l’offerta stessa della scuola come attore locale orientato alla promozione di sviluppo locale.
Didattica per competenze – 15h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Promuovere l’attivazione di percorsi didattici per il conseguimento di competenze in coerenza con le competenze chiave per l’apprendimento e degli esiti delle prove INVALSI
Competenze linguistiche EQF
Docenti di Lingua e civiltà inglese
Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche secondo l’EQF
166
Moduli per livello di certificazione
Docenti
Metodologia CLIL Moduli come da indicazioni ministeriali
Docenti DNL Content and Language Integrated Learning”, apprendimento integrato di lingua e
contenuto. Un metodo che prevede l’insegnamento di una disciplina non
linguistica per mezzo di una lingua straniera, con il duplice obiettivo di apprendere
il contenuto disciplinare e, contemporaneamente, la lingua straniera.
Valutazione : -degli alunni -delle competenze -della certificazione delle competenze ( Informazione in un Collegio docenti)
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Attivare una progettazione didattica sulla valutazione che necessita di una maggiore condivisione soprattutto in verticale per giungere ad una progettazione e a criteri di valutazione comuni e condivisi, mettendo a fuoco lo sviluppo delle competenze degli alunni e la loro certificazione.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
DSA -40h online
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Quadro normativo di riferimento
Conoscenze e informazioni teoriche e pratiche sui DSA
Aspetti psicologici ed emotivi
Supporto ed importanza delle nuove tecnologie
Promuovere la coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – 12h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Comprendere il valore positivo delle relazioni, in particolare quelle legate alla
partecipazione alla vita della comunità, alla costruzione di forme di convivenza tra
gruppi diversi e allo sviluppo di forme di responsabilità e risposta comune ai
bisogni.
Orientamento e ri-orientamento -21h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Il percorso proposto darà strumenti ai docenti per guidare il ragazzo a:
167
Coordinatori di classe
Docenti
identificare le proprie capacità, competenze, interessi;
prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione;
gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate.
Comunicazione efficace 21h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Metodologie e strumenti per potenziare le proprie capacità comunicative e di
relazione intra e interpersonali
Alternanza scuola lavoro -9h
Tutto il personale scolastico
Informazioni di base: conoscenza degli strumenti e del processo dell’alternanza e
occasioni di trasferimento di know-how da parte di dirigenti e docenti già esperti
nella progettazione e gestione di progetti di alternanza scuola-lavoro;
Alternanza scuola lavoro Come da programma ministeriale
Dirigenti scolastici,
Docenti tutor
Figure di coordinamento
Sessioni informative sui protocolli dell’alternanza, sulla normativa di riferimento,
sugli adempimenti (modulistica, copertura assicurativa, sorveglianza sanitaria,
risorse finanziarie, disabilità, ecc.) e sulle best practice
Alternanza scuola lavoro Come da programma ministeriale
Dirigenti scolastici,
Docenti tutor
Figure di coordinamento
Eventi di coinvolgimento e di formazione su base territoriale (ambiti territoriali)
coordinati dagli USR che coinvolgano rappresentanti delle imprese e delle altre
strutture ospitanti, gli amministratori locali e altre associazioni di rappresentanza
Alternanza scuola lavoro Come da programma ministeriale
Almeno n° 2 Docenti di scuola secondaria di II grado
Imprenditorialità e spirito d’iniziativa (almeno 2 docenti per scuola)
168
Alternanza scuola lavoro - 12h
Docenti Imprenditorialità e spirito d’iniziativa
Attività di formazione in tema di sicurezza DLGS 81/2008 e sue integrazioni -Tecniche primo soccorso -Attività di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -Formazione di 12h per i neo-assunti Rischio medio:4h formazione generale 8h formazione specifica -Formazione e/o aggiornamento delle figure sensibili
Docenti
Personale ATA
Studenti e studentesse
Docenti neo-assunti
Gestire le emergenze
Promuovere la cultura dell’ operare in sicurezza sui luoghi di lavoro
Operare in sicurezza nei luoghi di lavoro come da normativa vigente: Accordo Stato Regioni del 21/12/2011
( Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2012 - entrato in vigore il 26 gennaio 2012)
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale Moduli come da PSND
D.S.
Team dell’innovazione digitale
10 Docenti
Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere
efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo della
didattica laboratoriale e/o tecnologica e digitale
- Utilizzo delle nuove DSGA Promuovere l’utilizzo di strumentazioni digitali innovative per la gestione
169
tecnologie e cultura digitale PSND
2Assistenti amministrativi ed un assistente tecnico
amministrativo-contabile
Mobilità Erasmus + Animatore digitale
Inghilterra – Vedi PSND
Flipped classroom -9h Docenti Promuovere azioni didattiche innovative
Piano triennale di intervento dell’animatore digitale
Prima annualità
Formazione sulle competenze informatiche di base
Formazione sull’uso del registro elettronico del docente e introduzione del registro elettronico di classe (sportello)
Formazione sull’uso delle Google Apps, Generatori di test, Apps per mappe concettuali
Formazione sull’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale
Ambito: formazione interna Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un
formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità
scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli
snodi formativi.
170
integrata.
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi.
Formazione Flipped Classroom
Workshop al relativi a: Sicurezza e cyberbullisno, la scuola digitale project-based
Utilizzo di un
Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.
Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori
Ambito: coinvolgimento della comunità’ scolastica
Creazione del blog dedicato sia ai temi del PNSD in ambito nazionale che
alle attività e iniziative attuate dalla scuola, che garantisca una
comunicazione efficace basata su condivisione, collaborazione,
interazione, confronto.
Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD
progetto “Programma il futuro” all’ora di coding attraverso la realizzazione
di laboratori di coding aperti.
171
tecnici. Ammodernam
ento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD.
Laboratori permanenti di coding per tutti gli studenti
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale
Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione
Selezione e
Ambito: creazione di soluzioni innovative
Partecipazione a progetti PON per la creazione di “spazi alternativi per
l’apprendimento” che coniughino l’ innovazione tecnologica per la
didattica con la metodologia laboratoriale attiva e collaborativa basata su
problem solving
Verifica funzionalità e installazione di software autore open source nelle
LIM della scuola.
172
presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica.
Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e classi virtuali
utilizzo piattaforma Fidenia
Educazione ai media e ai social network. Utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-education.
Regolamentazione dell’uso delle attrezzature tecnologiche della scuola.
173
Nell’a.s. 2016/2017 ’Istituto scolastico ha intrapreso Iniziative di formazione rivolte al personale docente sulle seguenti tematiche:
La formazione in servizio di due docenti specializzati sul sostegno sui temi della disabilità, per la promozione di figure di coordinamento a
livello territoriale, disponibili ad assumere nella propria sede di servizio compiti di “presidio culturale, organizzativo e formativo” nel
campo dei processi di integrazione, riferita in particolare alle disabilità (seconda annualità)
Formazione/ Informazione docenti tutor interni per le attività di Alternanza scuola lavoro (c. 33 Legge 107/2015)
Progetto Valore P.A – INPS Metodologie didattiche per i disturbi di apprendimento n° 2 docenti ;
Promozione e diffusione della cultura digitale strumenti innovativi e procedure web in ambito scolastico n° 2 docenti
Attività di formazione per lo sviluppo di competenze digitali ECDL
Prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro: Formazione di Preposti n° 14 unità RLS ASPP n° 2 unità RSPP ( 20 ore di seminario) n° 2 unità
Attività di formazione per tecniche primo soccorso con uso dl BLSD n° 14 unità
Attività di formazione per Antincendio
Attività di formazione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro 12h rischio medio: 4h formazione generale -8h formazione specifica rivolto a docenti neo-assunti, docenti a tempo indeterminato e determinato.
b) ) Iniziative di formazione rivolte al personale docente neo assunto
Come da dettato normativo (DM 850/2015)
c) Iniziative di formazione rivolte al personale Tecnico e ATA sulle seguenti tematiche :
Innovazioni digitali, sulla gestione amministrativo-contabile – PSND 27 ottobre 2015, n. 851
Progetto Valore P.A – INPS Promozione e diffusione della cultura digitale strumenti innovativi e procedure web in ambito scolastico 1 unità ;
Attività di formazione sull’uso di piattaforma condivisa per iter amministrativi
174
temi dell’assistenza educativa alla disabilità (articolo 1, comma 181, lettera c.3 Legge 107/2015)
Tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Dlgs. 81/08 e sue modifiche e integrazioni): Antincendio n° 7 unità Attività di formazione per tecniche primo soccorso con uso dl BLSD n° 6 unità
d) Iniziative di formazione rivolte agli studenti e alle studentesse sulle seguenti tematiche:
promuovere conoscenza tecniche primo soccorso (c. 10 Legge 107/2015)
educazione alla parità dei sessi, prevenzione violenza di genere e discriminazioni (c. 29 e 32)
percorsi formativi per orientamento e valorizzazione del merito e dei talenti (c.29 Legge 107/2015)
percorsi di alternanza scuola-lavoro (c. 33 Legge 107/2015)
attività di formazione sulla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (c. 38 Legge 107/2015) secondo quanto disposto dal decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
sviluppo di competenze digitali (cc.7 e 58 Legge 107/2015)
e) Per quanto concerne le azioni in riferimento al PSND, l’istituto ha proceduto nella:
Prosieguo formazione dell’animatore digitale;
formazione del team per l’innovazione digitale per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)
Formazione del D.S. e del DSGA per l’attuazione del piano nazionale per scuola digitale (PNSD)
Formazione del personale ATA per n°2 unità di personale amministrativo e 1 unità di personale Tecnico per l’attuazione del piano
nazionale per scuola digitale (PNSD)
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
Diffusione e accompagnamento per i docenti in entrata nell’Istituto all’uso di una piattaforma digitale d’istituto (l’istituto ha adottato
come piattaforma comune FIDENIA) finalizzata a
175
o Realizzare un ambiente digitale condiviso per docenti che costituisca luogo di documentazione dei vari gruppi di lavoro (Gruppo di
miglioramento, Dipartimenti, Consigli di classe, ecc.)
o Realizzare una repository/biblioteca di oggetti didattici per gli alunni
Diffusione tramite attività di sportello e incon della pratica della classe virtuale in piattaforma per la condivisione dei materiali didattici e
le pratiche di comunicazione social in presenza e on line anche in una prospettiva
Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite e-
mail, e per incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale.
Interventi di formazione interna sull’uso delle piattaforme social nella didattica e sulla realizzazione di learning object con micro seminari
12h+12 on line
Iniziative di formazione per 10 docenti dell’Istituto a in riferimento ad Azione di disseminazione, comunicazione e pubblicità –Snodo Formativo Provinciale- Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola-Competenze e ambienti per l’apprendimento”2104-2020. Fondo Sociale Eurpeo Asse I-Obiettivo specifico 10.8”Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi”-Azione 10.8.4”Formazione del personale della scuola e della formazione su tecnologie e approcci metodologici innovativi”
Erogazione di un’ Unità formativa per l’intero collegio dei docenti dal titolo “Nuovi modelli di interazione didattica” con la finalità di
supportare i processi di innovazione nella scuola ed educare alle nuove metodologie didattiche, nell’era digitale suddivisa in 2 moduli: 2
incontri in presenza di 4 ore ciascuno e 12 ore online per un totale di 20 ore - Progettazione formativa su percorso partecipativo,
operativo e conoscitivo Piano di verifica : Feedback e questionario di gradimento ( agli atti dell’Istituto).
In ordine a quanto sopra esposto, nel corso dell’a.s. 2017/2018, l’Istituto scolastico prevede le seguenti attività formative:
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati- 25h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Valorizzare le differenze nell’ottica dell’inclusione;
Favorire l’individuazione di percorsi personalizzati per l’inclusione
176
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Docenti degli alunni BES
Conoscere e gestire il conflitto - 12h Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
La negoziazione come risoluzione del conflitto
Orientamento e ri-orientamento -21h Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Il percorso proposto darà strumenti ai docenti per guidare le studentesse e gli studenti a:
identificare le proprie capacità, competenze, interessi;
prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione;
gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate.
Promuovere la coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – 12h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Comprendere il valore positivo delle relazioni, in particolare quelle
legate alla partecipazione alla vita della comunità, alla costruzione
di forme di convivenza tra gruppi diversi e allo sviluppo di forme di
responsabilità e risposta comune ai bisogni.
Competenze linguistiche EQF Moduli per livello di certificazione
Docenti di Lingua e civiltà inglese
Docenti
Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche secondo l’EQF
Metodologia CLIL Moduli come da indicazioni ministeriali
Docenti DNL Content and Language Integrated Learning”, apprendimento integrato di lingua e contenuto. Un metodo che prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica per mezzo di una lingua straniera, con il duplice obiettivo di apprendere il contenuto disciplinare e, contemporaneamente, la lingua straniera.
Valutazione : -degli alunni
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Attivare una progettazione didattica sulla valutazione che necessita di una maggiore condivisione soprattutto in verticale
177
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata -delle competenze -della certificazione delle competenze -12h
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
per giungere ad una progettazione e a criteri di valutazione comuni e condivisi, mettendo a fuoco lo sviluppo delle competenze degli alunni e la loro certificazione.
Didattica per competenze - 15h Docenti Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Promuovere l’attivazione di percorsi didattici per il conseguimento di competenze in coerenza con le competenze chiave per l’apprendimento e degli esiti delle prove INVALSI
Alternanza scuola lavoro - 12h Docenti Imprenditorialità e spirito d’iniziativa
Utilizzo di nuove strategie per l'integrazione scolastica e/o attraverso L2 - 15h
Docenti di lingua italiana
Docenti
L'apprendimento della lingua seconda, richiede strategie e metodologie didattiche specifiche, che vanno messe a punto per evitare che una disparità di competenze linguistiche tra autoctoni e immigrati penalizzi questi ultimi
Formazione in tema di sicurezza DLGS 81/2008 e sue integrazioni -Tecniche primo soccorso -Attività di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -Formazione di 12h per i neo-assunti Rischio medio:4h formazione generale 8h formazione specifica -Formazione e/o aggiornamento delle figure sensibili
Docenti
Personale ATA
Docenti
Personale ATA
Studenti e studentesse
Docenti neo-assunti
Gestire le emergenze
Promuovere la cultura dell’ operare in sicurezza sui luoghi di lavoro
Operare in sicurezza nei luoghi di lavoro come da normativa vigente: Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 ( Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2012 - entrato in vigore il 26 gennaio 2012)
Assistenza educativa alla disabilità -12h Personale ATA Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
178
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale Moduli come da PSND
Come da PSND Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di
incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo
lo sviluppo della didattica laboratoriale e/o tecnologica e digitale
Piano triennale di intervento dell’animatore digitale Seconda annualità
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
formazione interna su: app da utilizzare in classe, strumenti di condivisione, repository di documenti, forum e blog, aule virtuali
Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza.
Formazione utilizzo sito istituzionale di Istituto:
Formazione tecnica per amministratori spazi web (commissione web)
Workshop per tutti i docenti inerenti: -l’utilizzo di testi digitali -l’adozione di metodologie didattiche innovative -la creazione e validazione di object learning -Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana. -Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali -Strumenti e metodologie per l’inclusione .
Formazione e uso del coding per la didattica
Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Ambito: formazione interna
Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere
necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività
formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi
formativi.
Realizzazione di ambienti di apprendimento Ambito: coinvolgimento della Creazione del blog dedicato sia ai temi del PNSD in ambito
179
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata per la didattica digitale integrata.
Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.
Organizzazione di biblioteca scolastica come ambiente mediale in rete con le scuole afferenti al curricolo verticale.
Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.
Implementazione del sito internet della scuola.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
comunità’ scolastica nazionale che alle attività e iniziative attuate dalla scuola,
che garantisca una comunicazione efficace basata su
condivisione, collaborazione, interazione, confronto.
Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio
dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il
futuro” all’ora di coding attraverso la realizzazione di
laboratori di coding aperti.
Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità
Avviare eventuali progetti per ampliare la dotazione tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti
Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).
Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, debate, ecc.
Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e dispositivi individuali a scuola
Utilizzo di Google apps for Education o
Ambito: creazione di soluzioni innovative
Partecipazione a progetti PON per la creazione di “spazi
alternativi per l’apprendimento” che coniughino l’
innovazione tecnologica per la didattica con la
metodologia laboratoriale attiva e collaborativa basata su
problem solving
Verifica funzionalità e installazione di software autore
open source nelle LIM della scuola.
Regolamentazione dell’uso delle attrezzature
tecnologiche della scuola.
180
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Microsoft for Education.
Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti
In ordine a quanto sopra esposto, nel corso dell’a.s. 2018/2019, l’Istituto scolastico prevede le seguenti attività formative:
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata
Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e potenziamento l’inclusione scolastica anche in relazione ai possibili BES nella valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati - 25h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Valorizzare le differenze nell’ottica dell’inclusione;
Favorire l’individuazione di percorsi personalizzati per l’ inclusione degli alunni BES
Le emozioni nel corso della nostra vita personale e professionale -15h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Autoconsapevolezza: conoscenza e gestione delle emozioni
Competenze linguistiche Moduli per livello di certificazione EQF
Docenti di Lingua e civiltà inglese
Docenti
Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche secondo l’EQF
181
Metodologia CLIL Docenti DNL Content and Language Integrated Learning”, apprendimento integrato di lingua e contenuto. Un metodo che prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica per mezzo di una lingua straniera, con il duplice obiettivo di apprendere il contenuto disciplinare e, contemporaneamente, la lingua straniera.
Didattica delle discipline 15h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Promuovere la riflessione sulle scelte su che cosa insegnare, come e in funzione di quali obiettivi formativi (scelte tanto più significative in una stagione di transizione e di cambiamento del sistema scolastico) che convergono in un processo di trasposizione didattica, anch’esso dialettico e in divenire, fondato sia in senso epistemologico, sia in senso pedagogico.
Didattica per competenze - 15h
Staff di dirigenza
Funzioni strumentali
Responsabili
Coordinatori di classe
Docenti
Promuovere l’attivazione di percorsi didattici per il conseguimento di competenze in coerenza con le competenze chiave per l’apprendimento e degli esiti delle prove INVALSI
Utilizzo di nuove strategie per l'integrazione scolastica e/o attraverso L2 -15h
Docenti di lingua italiana
Docenti
L'apprendimento della lingua seconda, richiede strategie e metodologie didattiche specifiche, che vanno messe a punto per evitare che una disparità di competenze linguistiche tra autoctoni e immigrati penalizzi questi ultimi
Alternanza scuola lavoro 12h
Docenti Imprenditorialità e spirito d'iniziativa
Assistenza educativa alla disabilità -12h
Personale ATA Promuovere i processi di inclusione attraverso una migliore assistenza educativa alla disabilità
Attività di formazione in tema di sicurezza DLGS 81/2008 e sue integrazioni
Docenti
Personale ATA
Gestire le emergenze
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-Tecniche primo soccorso -Attività di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -Formazione di 12h per i neo-assunti Rischio medio:4h formazione generale 8h formazione specifica -Formazione e/o aggiornamento delle figure sensibili
Studenti e studentesse
Docenti neo-assunti
Promuovere la cultura dell’ operare in sicurezza nei luoghi di lavoro
Operare in sicurezza nei luoghi di lavoro come da normativa vigente: Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 ( Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2012 - entrato in vigore il 26 gennaio 2012)
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Utilizzo delle nuove tecnologie e cultura digitale Moduli come da PSND
Come da PSND Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere
efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo della
didattica laboratoriale e/o tecnologica e digitale
Piano triennale di intervento dell’animatore digitale
Terza annualità
Ambito: formazione interna Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità
Ambito: coinvolgimento della
Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità
183
comunità scolastica
Ambito: creazione di soluzioni innovative
Potenziamento delle attività progettate per le precedenti annualità
184
L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
Riconoscere e accettare un mondo di regole è un percorso difficile e faticoso che chiama in gioco tutti i componenti della società civile ed in modo diretto
l’intera comunità scolastica. La scarsa possibilità di applicare mediazioni simboliche credibili e coinvolgenti è un tema caro al nostro Istituto, da sempre
impegnato nella lotta alla dispersione scolastica, al bullismo alle forme di violenza diffuse tra giovani e meno giovani. Tutti i docenti dell’istituto ed in modo
specifico i docenti dell’asse storico-sociale investono quotidianamente le risorse tempo e spazio a disposizione nella gestione delle dinamiche di gruppo, nel
rafforzamento delle competenze comportamentali finalizzando percorsi strutturati formativi in un’ottica di reale prevenzione sociale, rafforzando negli allievi
l’autostima, ma ipotizzando altresì il diritto all’errore e la possibilità della correzione dello stesso. L’istituto cura in modo particolare attraverso le attività tese
all’applicazione della legalità l‘ulteriore sviluppo della coscienza civile e la convinzione che la legalità convenga e che, laddove ci siano partecipazione,
cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci potrà essere criminalità.
Promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti
e dei doveri, l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.
Il nostro Istituto pone al centro dell’azione educativa la “persona” alunno, come protagonista nella propria comunità ed il valore positivo delle regole, intese
non come mezzo frustrante e punitivo o di affermazione di autorità, bensì come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà
e alla propria realizzazione. La convivenza civile è frutto di una riflessione culturale, faticosa e affascinante, che ci permette di guardare all’altro come a “un
altro noi”, a una persona con cui dialogare e insieme alla quale condividere un sistema ineludibile di diritti e doveri.
Tale atteggiamento risulta particolarmente positivo e diremmo vincente nelle attività laboratoriali svolte nell’area della legalità, a partire dalla partecipazione
fattiva alle commissioni elettorali da parte degli allievi fino alle attività teatrali finalizzate allo sviluppo in ciascun partecipante ma diremmo spettatore alla
cittadinanza attiva, grazie all’allestimento di spettacoli teatrali che abbiano come leitmotiv l’educazione alla legalità sviluppata attraverso spunti e tematiche di
carattere giuridico parte fondante del curriculo tecnico e professionale.
Il nostro Istituto promuove anche l’educazione alla sostenibilità (Nota MIUR n. 1830 del 6 ottobre 2017), coerentemente con il “Piano per l'Educazione alla
Sostenibilità”, elaborato dal Gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca per l’Agenda 2030”. Nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa, grazie alle
22. LEGALITÀ E CORRESPONSABILITÀ – EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ
185
ore previste nell’organico di potenziamento, è stato possibile attivare dall’a.s. 201672017 un progetto specifico di scienze sulle tematiche dell’educazione
ambientale, del risparmio energetico e della raccolta differenziata, che sarà implementato nei successivi anni. Le stesse tematiche sono inoltre oggetto di
incontri tra scuole di diverso ordine e grado del territorio nell’ambito delle attività previste nel curricolo verticale.
186
A.S. 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica Building up my English
Destinatari Alunni classi terze, quarte, quinte
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Rinforzo lingua inglese
Metodologie didattiche
strutturale-funzionale con approccio comunicativo situazionale;
cooperative learning, roleplay, lab. activities; mother tongue teacher.
Obiettivi Utilizzare la lingua inglese in situazioni e contesti operativi per il rafforzamento della conoscenza della lingua inglese
Competenze Utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi ed operativi;
Acquisire ed interpretare informazioni;
Collaborare e partecipare;
Perfezionare la pronuncia per acquisire la fluency;
Arricchimento del lessico.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Entry test;
Assessment test;
Mock test;
Blended test;
Final test.
23. ATTIVITÀ/PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
187
Prodotto finale dell’attività Interactive competences
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: Accoglienza Tests
Fase 2: General english conversation Listening, reading comprehension, use of English
Fase 3: English communication Free writing and speaking interaction
188
A.S. 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica
How to spell and count
Destinatari Alunni classi prime, seconde
Analisi della situazione e motivazione dell’intervento
Rinforzo lingua inglese
Metodologie didattiche
Strutturale-funzionale con approccio comunicativo situazionale;
Cooperative learning, roleplay, lab. activities;
Obiettivi
Utilizzare l’alfabeto ed i numeri in situazioni e contesti operativi per il rafforzamento della conoscenza della lingua inglese
Competenze Utilizzare l’ alfabeto ed i numeri per scopi comunicativi ed operativi;
Acquisire ed interpretare informazioni;
Collaborare e partecipare;
Perfezionare la pronuncia per acquisire la fluency;
Arricchimento del lessico.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Blended test;
Final test.
Prodotto finale dell’attività
Spelling and counting skills
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: ACCOGLIENZA
The alphabet, numbers
189
Fase 2: SPELLING AND NUMBERING PRACTICES
Listening, reading comprehension, use of English
Fase 3: COMPETITION
Spelling and counting activities and interaction
190
A.S. 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica Muoviamoci!
Destinatari Tutti gli alunni dell’istituto e aperto al territorio
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Esigenza di procedure per l’inclusione sociale
sviluppo delle capacità collaborative
Metodologie didattiche Lezione frontale in palestra
Attività laboratoriali
Obiettivi Sviluppo e consapevolezza dei rapporti movimento-spazio-tempo
Competenze Acquisizione del ritmo
Produzione di elementi coreografici
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Schede di osservazione
Prodotto finale dell’attività Produzione di lavori coreografici di gruppo
Produzione di un tutorial da condividere in rete
191
A.S. 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica EDUCARE ALLA POSTURA
Destinatari ALUNNI CLASSI SECONDE IPC E ITC
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
RILEVAZIONE DI ATTEGGIAMENTI POSTURALI SCORRETTI E POTENZIALMENTE NOCIVI
Metodologie didattiche
LEZIONE FRONTALE IN PALESTRA
CIRCUIT TRAINING
Obiettivi ACQUISIRE SCHEMI POSTURALI CORRETTI
Competenze RICONOSCERE GLI ATTEGGIAMENTI POSTURALI SCORRETTI
METTERE IN ATTO PROCEDURE MOTORIE EFFICACI
PERCEPIRE IL MIGLIORAMENTO
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti SCHEDE DI OSSERVAZIONE
Prodotto finale dell’attività TRASFERIRE LE COMPETENZE ACQUISITE IN TUTTI GLI AMBITI DELLA QUOTIDIANITA’ PRODUZIONE DI UN TUTORIAL DA
CONDIVIDERE IN RETE
192
A.S. 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica Alfabetizzazione giuridico-economico-finanziaria
Destinatari Alunni delle classi seconde dell’ ITC e IPC
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Partendo dall’indagine “Pisa 2012” promossa dall’OCSE per misurare le competenze degli studenti quindicenni, si è
constatato che i risultati degli allievi italiani, in materia di alfabetizzazione finanziaria, sono stati inferiori alla media dei
13 Paesi dell’OCSE che hanno partecipato all’indagine. Da questa analisi è nata la motivazione dell’intervento
attraverso un percorso di alfabetizzazione oltre che finanziaria anche giuridico-economica. Il progetto, infatti, è stato
ideato in modo da affrontare, ancor prima degli approfondimenti in materia finanziaria, la relazione esistente tra
economia e legalità. Il primo modulo multimediale stimolerà una riflessione sul senso civico e sul costo economico dei
comportamenti illegali legati al mondo dell’economia, prendendo in esame reati specifici quali evasione fiscale,
corruzione, frodi finanziarie, estorsione, cyber crime, criminalità organizzata, usura. Il secondo modulo affronterà il
rapporto tra etica ed economia in relazione al fenomeno della globalizzazione analizzando gli aspetti positivi e negativi
di tale processo e le conseguenze nella nostra vita quotidiana. Il terzo modulo analizzerà la situazione dei Paesi poveri e
dei Paesi ricchi e il permanere di contrasti strutturali nella distribuzione dei redditi. Comparando numeri e percentuali
si scoprirà come un paese possa essere più in alto o più in basso in una ipotetica scala globale, a seconda del parametro
considerato. Il quarto modulo aiuterà a capire il ruolo della banca quale fondamentale intermediario tra i risparmiatori
e chi invece necessita di un prestito, nonché a conoscere e ad approfondire i molteplici servizi e strumenti che la banca
offre come home banking, phone banking, carte di pagamento etc. Il quinto modulo tratterà della gestione del budget
familiare, un piano per fissare e controllare gli obiettivi di spesa e di risparmio della famiglia, e del risparmio nell’ottica
della previdenza integrativa. Nel sesto e ultimo modulo ci si orienterà tra i vari strumenti di pagamento esistenti tra
denaro reale e denaro virtuale, in relazione alle caratteristiche e ai diversi usi, che li rendono adatti alle differenti
esigenze degli utenti. Questa attività permetterà di prendere confidenza con questi strumenti imparando a riconoscerli
dalle diverse modalità di utilizzo.
Metodologie didattiche
Lezione interattiva con utilizzo della LIM per la visione dei moduli multimediali e contributi video Brainstorming Cooperative learning Problem solving
193
Obiettivi Introdurre gli allievi alle tematiche inerenti i reati di tipo economico e finanziario e stimolarli a riflettere sulle relazioni
esistenti tra un solido sistema economico e la legalità, illustrandone l’impatto nella vita quotidiana degli individui,
nell’ottica di una cittadinanza consapevole. Sottolineare l’importanza dell’etica come concetto filosofico e la stretta
relazione con l’economia e la legalità. Capire il funzionamento e il ruolo delle banche nel sistema economico e
conoscere gli strumenti e i servizi messi a disposizione degli utenti.
Competenze Essere in grado di riconoscere ed individuare reati e/o comportamenti illegali legati al mondo dell’economia. Saper
utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni preposte per poter denunciare in forma anonima episodi
illegali come i reati di evasione fiscale, corruzione, usura, estorsione. Saper distinguere tra bisogni e desideri, prendere
decisioni sulle spese quotidiane, saper gestire il proprio denaro, operare scelte individuando l’opzione migliore,
conoscere ed utilizzare documenti finanziari della vita di ogni giorno, come ad esempio una fattura, un estratto conto.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Somministrazione di tre questionari semi-strutturati all’inizio, in itinere e alla fine del progetto per valutare il grado di
conoscenze.
Esercitazioni in classe attraverso le tecniche del cooperative learning e del problem solving.
Verifiche orali.
Prodotto finale dell’attività Elaborazione di un prodotto finale in formato multimediale su uno degli argomenti trattati durante il percorso
formativo
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: Informativa L’attività è rivolta al gruppo classe ed è divisa in tre azioni: presentazione degli argomenti con moduli
multimediali, brainstorming, riflessioni finali, trascrizione su una rubrica personale dei vocaboli incontrati e
194
il loro significato.
Fase 2: Pratica L’attività prevede, dopo aver assimilato le tematiche di ogni modulo, un’esercitazione pratica in classe
attraverso giochi di ruolo e cooperative learning.
Fase 3: Conclusiva L’attività alla fine del percorso, prevede la realizzazione di un prodotto in formato multimediale avente ad
oggetto uno o più argomenti trattati durante il progetto
195
A.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica Conosci i tuoi bisogni
Destinatari Tutti gli alunni e tutti i docenti dell’Istituto
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
La conoscenza dei bisogni degli alunni dell’istituto permette ai docenti di tarare le proprie programmazioni in relazione
alla soluzione dei bisogni stessi, raggiungendo così la massima partecipazione alle problematiche trattate
Metodologie didattiche
Approfondimento con gli alunni, del quarto e quinto anno di corso, dei beni e dei bisogni attraverso l’analisi economica
dell’utilità delle scelte dell’alunno all’interno della comunità educante. Proposizione poi dei relativi test rivelatori da
propinare a tutti gli alunni dell’istituto. Successivamente l’effettuazione dello spoglio di tutti i test da parte degli alunni
fruitori dell’iniziale approfondimento economico. Infine diffusione dei risultati a tutti gli alunni e a tutti i docenti
d’istituto.
Obiettivi 1) la consapevolezza dei propri bisogni; 2) consapevolezza dei propri interessi e delle proprie attitudini; 3) soddisfacimento dei propri bisogni attraverso la partecipazione al bene comune.
Competenze 1) saper riconoscere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile come bisogno trasversale alla soddisfazione dei singoli bisogni individuali; 2) saper soddisfare i propri bisogni attraverso l’uso dei beni necessari.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche quotidiane della soddisfazione dei propri bisogni attraverso la qualità della propria vita scolastica, con
rilevazione degli esiti attraverso lo spoglio dei relativi test.
Prodotto finale dell’attività La conoscenza dei propri bisogni e la scelta dei beni più opportuni alla loro soddisfazione all’interno di una comunità
condivisa e propositiva.
PIANO DELLE ATTIVITÀ
196
Fasi Attività
Fase 1: Rivolta agli alunni degli ultimi due anni di corso. Approfondimento dei beni e bisogni economici
Fase 2: Rivolta a tutti gli alunni dell’Istituto Somministrazione e spoglio dei relativi test
197
A.S: 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica Costruiamo la nostra democrazia
Destinatari Alunni delle prime, seconde, terze, quarte e quinte classi dell’IPC e dell’ITC, e alunni portatori di handicap dalla prima
alla quinta classe.
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
In conseguenza dell’accordo stipulato tra l’Istituto d’Istruzione Superiore “Minzoni” di Giugliano in Campania e
l’Osservatorio sulla Legalità dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” di Roma, nasce la necessità di insegnare attivamente
l’applicazione del diritto di voto ai futuri cittadini, e cioè a tutti gli alunni delle scuole superiori.
Metodologie didattiche
Incontri extracurriculari di approfondimento della conoscenza della nostra costituzione e del diritto di voto in
particolare, con conseguente partecipazione attiva, in qualità di commissioni elettorali, alle votazioni scolastiche
relative sia al Consiglio d’Istituto, nelle varie componenti, sia ai consigli di classe, nella duplice componente degli alunni
e dei genitori.
Obiettivi 1) senso di responsabilità nel rispetto delle regole; 2) riconoscimento dei propri diritti e rispetto dei propri doveri; 3)
crescita di una cultura e uno stile centrati sugli ideali di legalità, giustizia, laboriosità e partecipazione attiva e
responsabile alla costruzione del bene comune.
Competenze 1) Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito e saper migliorare le capacità di rapportarsi con i coetanei e gli adulti; 2)avere atteggiamenti e comportamenti quotidiani improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole, alla soluzione non violenta dei conflitti, alla laboriosità come strumento per avere successo e guadagno; 3)saper riconoscere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile come attività trasversale a quelle tradizionali.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche quotidiane attraverso il riconoscimento dei propri diritti, e l’applicazione dei propri doveri, nel
comportamento scolastico con gli altri alunni, con il personale ata e con il corpo docente.
Prodotto finale dell’attività Elezioni annuali di tutte le componenti della scuola attraverso l’istituzione, da parte degli alunni, di commissioni
elettorali che svolgono l’intera procedura elettorale, dall’iscrizione delle liste partecipanti fino agli scrutini finali.
198
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: rivolta agli alunni delle commissioni elettorali Approfondimento del diritto di voto come unico contatto attivo tra lo stato e il cittadino.
Fase 2: rivolta agli alunni votanti Comportamento attivo e propositivo nell’espletamento del diritto di voto.
Fase 3: rivolta a tutte le componenti della scuola Funzionalità della comunità scolastica
199
A.S. 2016-2019
Denominazione progetto/attività
didatticA English training
Destinatari Alunni classi quarte
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Rinforzo e potenziamento lingua inglese
Metodologie didattiche
strutturale-funzionale con approccio comunicativo situazionale;
utilizzo di sussidi e materiale multimediale (lab., lim);
cooperative learning, roleplay, lab. activities.
Obiettivi Utilizzare la lingua inglese in contesti operativi specifici e non per il rafforzamento della conoscenza della
microlingua.
Competenze utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi ed operativi;
acquisire ed interpretare informazioni;
collaborare e partecipare;
perfezionare la pronuncia per acquisire la fluency;
arricchimento del lessico.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli
esiti
entry test;
assessment test;
mock test;
blended test;
final test.
Prodotto finale dell’attività Linguistic competences certificate
PIANO DELLE ATTIVITÀ
200
Fasi Attività
Fase 1: accoglienza Tests
Fase 2: General english conversation Listening, reading comprehension, use of english
Fase 3: English communication Free writing and speaking interaction
201
A.S. 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica PC per tutti
Destinatari Alunni dell’Istituto ed eventualmente i loro familiari
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
In un periodo storico caratterizzato dalla scarsa conoscenza degli strumenti digitali da parte delle generazioni
precedenti, gli studenti rappresentano una valida risorsa nella comprensione delle nuove tecnologie.
Lo scambio intergenerazionale accelera il processo di digitalizzazione del Paese e migliora le competenze digitali della
fascia di popolazione a rischio di esclusione.
Metodologie didattiche Lezione laboratoriale con utilizzo della LIM, del proiettore e dei PC disponibili. Ricerche guidate per l’apprendimento e
l’approfondimento dei contenuti tecnici.
Obiettivi Migliorare le competenze informatiche di base con particolare riferimento agli strumenti di Office Automation.
Utilizzare il Web in maniera consapevole e utile per lo studio, il lavoro e lo svago.
Competenze Conoscenza dei componenti principali di un elaboratore e dei fattori tecnici, hardware e software, che ne migliorano le
prestazioni.
Capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti per il lavoro di ufficio (Word, Excel, PowerPoint, Access, Frontpage).
Capacità di utilizzo del Web per la formazione e l’autoapprendimento.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Test di autovalutazione in itinere al termine di ogni modulo programmato;
Prova finale a carattere pratico per l’attribuzione delle competenze.
202
Prodotto finale dell’attività Realizzazione di modelli per l’implementazione dell’automazione di ufficio realizzati con i software proposti a lezione
(fattura elettronica, lettere con campi variabili, database per la gestione dei clienti e dei fornitori).
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: I componenti di un elaboratore
Descrizione dei principali componenti hardware e software di un elaboratore:
il processore, la memoria Ram, il sistema operativo, periferiche di input e output.
Fase 2: il Pacchetto Office
La formattazione di un testo;
L’elaborazione prodotta con un foglio elettronico;
La creazione di un archivio informatico e di un semplice database.
Fase 3: Il Web
Internet ed i suoi servizi;
La posta elettronica;
La ricerca nel Web: esercizi di ricerca nel web su argomenti programmati, di attualità e di interesse generale;
La sicurezza dei dati personali ed utilizzo cosciente dei programmi Social.
203
A.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica Il teatro va a scuola
Destinatari Alunni delle terze, quarte e quinte classi dell’IPC e dell’ITC, e alunni portatori di handicap dalla prima alla quinta classe.
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
In conseguenza dell’accordo stipulato tra l’Istituto d’Istruzione Superiore “Minzoni” di Giugliano in Campania e
l’Osservatorio sulla Legalità dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” di Roma, nasce la necessità di promuovere il valore
della legge e del rispetto delle altrui libertà attraverso la messa in scena di una serie di spettacoli teatrali annuali che
trattino tutti i più grandi diritti personali conquistati in questi ultimi secoli.
Metodologie didattiche
Incontri extracurriculari di approfondimento della conoscenza del diritto, e drammatizzazione delle relative
problematiche attraverso l’applicazione delle varie arti teatrali in un unico spettacolo teatrale annuale da commentare
attraverso la riproposizione a tutte le classi d’istituto, e da portare in istituti esterni sia della regione che extra
regionali.
Obiettivi 1) senso di responsabilità nel rispetto delle regole; 2)riconoscimento dei propri diritti e rispetto dei propri doveri;
3)consapevolezza dei propri interessi e delle proprie attitudini; 4) crescita di una cultura e uno stile centrati sugli ideali
di legalità, giustizia, laboriosità e partecipazione attiva e responsabile alla costruzione del bene comune
Competenze 1) Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito e saper migliorare le capacità di rapportarsi con i coetanei e gli adulti; 2) avere atteggiamenti e comportamenti quotidiani improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole, alla soluzione non violenta dei conflitti, alla laboriosità come strumento per avere successo e guadagno.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche quotidiane attraverso le “prove” di drammatizzazione del fenomeno giuridico, con rilevazione finale
attraverso la messa in scena dello spettacolo teatrale.
Prodotto finale dell’attività Spettacoli teatrali rivolti all’incremento della partecipazione e della stabilizzazione del gruppo di educazione alla
legalità e alla cittadinanza attiva.
PIANO DELLE ATTIVITÀ
204
Fasi Attività
Fase 1:rivolta agli alunni partecipanti Approfondimento e drammatizzazione delle problematiche giuridiche
Fase 2:rivolta agli alunni spettatori Condivisione delle problematiche giuridiche attraverso i relativi dibattiti
205
A.S. 2017/2019
Denominazione progetto/attività didattica Vento di legalità
Destinatari Alunni delle prime, seconde, terze, quarte e quinte classi dell’IPC e dell’ITC, e alunni portatori di handicap dalla prima
alla quinta classe.
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
I “principi fondamentali della legalità tutelati dalla nostra Costituzione” generano percorsi di educazione interculturale,
favorendo la riflessione sul fatto che ciascuno di noi è simile per alcuni aspetti e contemporaneamente diverso per altri
nei confronti delle persone che ha intorno; la scuola è tra le “agenzie educative formative” che permettono di
confrontarsi con queste diversità per la strutturazione dell’identità individuale e per la vitalità personale e di gruppo.
Metodologie didattiche Incontri extracurriculari di approfondimento della conoscenza della nostra costituzione, anche attraverso la
partecipazione di autorevoli personalità in materia, come il Presidente della Corte Costituzionale Prof. Paolo Grossi.
Obiettivi 1)senso di responsabilità nel rispetto delle regole; 2)riconoscimento dei propri diritti e rispetto dei propri doveri; 3)
crescita di una cultura e uno stile centrati sugli ideali di legalità, giustizia, laboriosità e partecipazione attiva e
responsabile alla costruzione del bene comune; 4) non sottacere più i danni dell’uso di alcool e droghe, che diventano
una sfida non contro la morte ma contro l’imbarazzo di vivere pienamente la vita con un’educazione all’emotività e al
benessere fisico e spirituale.
Competenze 1) Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito e saper migliorare le capacità di rapportarsi con i coetanei e gli adulti; 2)avere atteggiamenti e comportamenti quotidiani improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole, alla soluzione non violenta dei conflitti, alla laboriosità come strumento per avere successo e guadagno; 3)saper riconoscere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile come attività trasversale a quelle tradizionali.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Il progetto prevede anche l’incontro tra Magistrati, operanti nel territorio, che hanno vissuto sulla loro pelle le
prevaricazioni delle illegalità.
Prodotto finale dell’attività Irrobustire l’offerta formativa che il corpo Docenti privilegia all’interno delle diverse discipline; valorizzare l’educazione
alla convivenza civile e consolidare i principi di legalità della nostra Costituzione.
206
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1:rivolta agli alunni di una classe quinta di un istituto
professionale per il commercio
Approfondimento delle differenze tra le diverse costituzioni europee.
Fase 2:rivolta agli alunni di tutte le altre classi quinte
dell’istituto
Comportamento attivo e propositivo nel riconoscimento dei principali diritti costituzionali.
Fase 3:rivolta a tutte le altre classi dell’istituto, dalla prima
alla quarta
Funzionalità della comunità scolastica attraverso un nuovo “vento di legalità” che travolga tutti i
partecipanti dell’agenzia educativa formativa.
207
A.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica Accoglienza
Destinatari Alunni delle classi terze, quarte e quinte
Analisi della situazione e motivazione dell’intervento Migliorare la capacità degli alunni nel presenziare e svolgere attività di accoglienza in occasione di manifestazioni
culturali, convegni e conferenze organizzate da enti ed organizzazioni accreditate sul territorio.
Metodologie didattiche
Incontri extracurriculari di approfondimento della attività di accoglienza, valutazione degli impegni e degli incarichi da
seguire durante le manifestazioni presso il nostro Istituto.
Obiettivi Il progetto presenta i seguenti obiettivi:
- Accrescere la conoscenza del mondo del lavoro
- Migliorare le capacità relazionali
- Aumentare la propria professionalità e le proprie capacità organizzative
Competenze Il percorso extra-didattico si propone di realizzare le seguenti competenze:
- Saper curare le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo costituito
- Saper relazionarsi in maniera corretta ed appropriata agli interlocutori
- Saper promuovere atteggiamenti improntati alla correttezza, al rispetto degli altri e delle regole
- Predisposizione al problem solving
- Saper comprendere il proprio ruolo
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifiche realizzate analizzando la propria operatività, il comportamento e la capacità comunicativa durante tutti le
manifestazioni culturali, convegni e conferenze organizzate nell’Istituto.
Prodotto finale dell’attività Al completamento il gruppo accoglienza dovrà produrre un prodotto multimediale dove raccogliere tutte le esperienze
208
dell’attività svolta durante l’anno scolastico.
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: Accoglienza Descrizione delle attività, dei ruoli e degli impegni durante ogni manifestazione, evento e convegno.
Fase 2: Attività Partecipazione a manifestazioni culturali, convegni e conferenze organizzate da enti ed organizzazioni
accreditate sul territorio.
Fase 3: Valutazione prodotto finale Valutazione del prodotto multimediale dove raccogliere tutte le esperienze dell’attività svolta durante
l’anno scolastico.
209
A.S- 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica Classi in gioco
Destinatari Tutti gli alunni dell’Istituto
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Inclusione sociale
Sviluppo della capacità collaborative
Metodologie didattiche Tecniche di allenamento sportivo
Attività laboratoriali
Obiettivi Acquisire e rispettare i regolamenti sportivi
Competenze Trasferire il rispetto di regole condivise in tutti gli ambiti
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Schede di osservazione
Prodotto finale dell’attività Organizzazione di tornei sportivi
Produzione di un tutorial da condividere in rete
210
A.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica MATEMATICA SENZA FRONTIERE
Destinatari Alunni del biennio dell’Istruzione Tecnica e Professionale
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
E’ noto che il passaggio dal I al II ciclo di istruzione comporti in buona parte degli alunni una serie di problematiche di
natura emotivo/relazionale ma soprattutto cognitiva e di adeguamento ad una nuova realtà scolastica e ad una offerta
di formazione più complessa ed articolata.
Nell’istruzione professionale ma ultimamente anche in quella tecnica, tali problematiche sono avvertite con maggiore
frequenza ed incidono negativamente sui livelli generali di apprendimento dei giovani allievi.
Soprattutto nel biennio la pratica scolastica quotidiana fa registrare punti di forte criticità e gravi carenze cognitive
soprattutto nelle discipline dell’area comune e in particolare in Matematica dovute al possesso di inadeguate
competenze di base, ad una scarsa concentrazione nell’ascolto, a oggettive difficoltà di lettura e comprensione dei
testi, a una debolezza del ragionamento induttivo e deduttivo e a difficoltà linguistico-espressive.
Per dare una risposta concreta e tempestiva a tali problematiche l’Istituto ha attivato per il corrente anno scolastico, in
concerto con altre iniziative di recupero, percorsi di potenziamento di Matematica da destinare agli alunni delle classi
prime e seconde e da realizzare in aggiunta all’ordinaria attività scolastica.
Metodologie didattiche
Saranno privilegiate tutte quelle strategie che vedono l’alunno al centro del processo educativo e stimolano la
partecipazione, la creatività e la motivazione ad apprendere. La classe lascerà il posto al “laboratorio di
apprendimento” in cui anche la logistica, con una nuova disposizione degli arredi, consentirà la pratica del lavoro
cooperativo di gruppo e il “learning by doing”.
L’utilizzo di programmi mirati e di piattaforme didattiche consentirà l’apprendimento anche attraverso la rete,
modalità oggi molto cara alle nuove generazioni.
L‘apprendimento dovrà essere scoperta, condivisione, solidarietà, cooperazione: saranno pertanto utilizzati tutti i
canali di comunicazione nell’intento di raggiungere gli obiettivi fissati nel minor tempo possibile e tenere sempre alta
211
l’attenzione dei discenti.
Obiettivi Recuperare lo svantaggio cognitivo Approfondire e/o potenziare conoscenze e competenze matematiche in continuità con le programmazioni curricolari Rafforzare il ragionamento induttivo e deduttivo Acquisire competenze linguistiche che consentano di definire, descrivere, giustificare, ipotizzare, dedurre, dimostrare,
argomentare sulla scelta di una strategia risolutiva di un problema Acquisire competenze funzionali e coerenti ai modelli d’indagine INVALSI
Competenze Le competenze che si intendono potenziare sono coerenti con quelle individuate dall’asse culturale matematico per i
giovani in obbligo di istruzione:
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifica in itinere delle competenze acquisite ed eventuale rimodulazione dei percorsi programmati Somministrazione di test e problemi Somministrazione individuali di prove oggettive di verifica degli standard di competenze raggiunti Somministrazione di questionari di verifica sommativa (prove di literacy, numeracy, problem solving) Analisi dei livelli individuali di competenza raggiunti nel corso Analisi della produzione dei partecipanti Rilevazione delle assenze
Prodotto finale dell’attività Realizzazione di un “diario di bordo” anche in forma multimediale su cui annotare e descrivere, a cadenza fissata, le
varie tematiche trattate e trasferimento sulla piattaforma digitale in uso nella scuola.
PIANO DELLE ATTIVITÀ
212
Fasi Attività
Fase 1:Accoglienza
Presentazione del percorso Analisi delle competenze in ingresso Contratto formativo Somministrazione di un test di ingresso
Fase 2:Formazione
Gli insiemi numerici N, Z, Q e le operazioni Il problema: dalla formulazione alla risoluzione rappresentazioni grafiche di situazioni problematiche e strategie risolutive Tecniche risolutive di problemi tratti dall’esperienza quotidiana e che utilizzino
calcolo percentuale, proporzioni, frazioni, equazioni Semplici esempi di dimostrazione di teoremi di geometria Individuazione, descrizione e costruzione di relazioni significative in contesti vari
(riconoscendo analogie e differenze)
Fase 3: Valutazione
La fase di valutazione si avvarrà di ogni elemento utile a individuare il livello di raggiungimento delle competenze di ogni singolo alunno e terrà conto dei seguenti indicatori: assiduità nella frequenza partecipazione a tutte le fasi del progetto progressi ottenuti rispetto ai livelli di ingresso ricaduta nelle valutazioni quadrimestrali contributo fornito nella realizzazione del prodotto finale
Durata del percorso
Il percorso in questione sarà replicato nelle classi prime e seconde in relazione alle
risorse disponibili.
La durata per ciascuna classe coinvolta è ancora da stabilire per motivi logistici e
organizzativi: si presume che possa essere di 50 h per classe
213
A.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività
didattica Economia Applicata
Destinatari Classi V (totale otto classi) Una classe V - Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing Una classe V - Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Sistemi Informatici Aziendali Una classe - Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Turistico Cinque classi V - Istituto Professionale per il Commercio
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Il progetto ha natura complementare alla normale attività didattica con il docente della classe, esso è
opportuno sul piano quantitativo, qualitativo, strutturale e del funzionamento della didattica, finalizzato a
rendere più agevole il normale processo di apprendimento e di diffusione delle conoscenze, riducendo
l’eterogeneità della classe e consentendo da un lato una didattica mirata ai discenti con maggiori difficoltà e
dall’altro spronando, per discenti più motivati, l’intuizione e l’interesse ad accrescere le proprie competenze.
Durante l’ultimo anno scolastico la didattica non può prescindere da consentire ai discenti, in modo particolare
per le materie che saranno parte della prova scritta, di avvicinarsi alla prova d’esame con la giusta serenità al
fine di comprendere appieno i temi di ciascuna prova e le argomentazioni che dovranno essere articolate,
illustrate ed esposte per poter svolgere correttamente un compito di economia aziendale.
Metodologie didattiche
Tutte le lezioni ed i moduli didattici saranno realizzati non solo attraverso la classica lezione frontale, bensì
saranno valorizzati da una didattica innovativa (flipped classroom/ storytelling) e una forte multimedialità. Una
multimedialità che esprime un’opportunità nuova verso la costruzione di conoscenze che permettono di
assicurare, garantire e perfezionare una maggiore integrazione da parte degli alunni.
Obiettivi Gli obiettivi di questo progetto sono:
Rendere ciascun discente capace di comprendere appieno i temi esposti nei diversi quesiti della prova scritta
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Accrescere la competenza di analizzare correttamente il testo per poter centrare appieno il tema di ciascun quesito
Formulare risposte corrette ed esporre con argomentazioni valide e ragionamenti logici quanto previsto da ciascun quesito del compito d’esame
Fornire maggiori conoscenze per sviluppare corrette analisi ed illustrare per ciascun quesito la procedura seguita nello svolgimento dello stesso
Competenze Le competenze che si intende perseguire sono le seguenti:
utilizzare in modo integrato le conoscenze acquisite saper calcolare e commentare gli indicatori di redditività, di produttività, patrimoniali
e finanziari saper calcolare le imposte che gravano sul reddito d’impresa saper analizzare la scelta fra produzione interna ed esterna saper riconoscere le fasi della gestione strategica saper redigere un budget e un report
Verifiche/Modalità di rilevazione degli
esiti
Per ciascun tema, significativo a livello didattico, saranno attuate delle prove in itinere. Dove possibile, saranno, inoltre, somministrate anche prove di tipo multidisciplinare concordate a livello del Consiglio di classe, per rafforzare le competenza dell’alunno e la sua capacità di elaborazione ed argomentazione. A tal uopo saranno utilizzati una pluralità di strumenti (prove aperte, semistrutturate e strutturate), scelti in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzati ad avere numerosi elementi di supporto alla valutazione. Gli strumenti saranno scelti in modo diversificato a seconda che si tratti di valutazione formativa o sommativa. Tutte le prove sono finalizzate a:
valutare il grado di partecipazione di ciascun allievo verificare e monitorare in itinere il processo di apprendimento analizzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati
Le prove saranno oggetto di dibattito con tutta la classe, per consolidare l’apprendimento rinforzare i contenuti svolgere interventi di recupero analizzare gli errori.
Al fine di contenere il più possibile la soggettività dei giudizi, è rivolta molta attenzione alla predisposizione di griglie di correzione per tutti i tipi di prova.
215
Prodotto finale dell’attività Al completamento del percorso didattico ciascuna classe dovrà produrre un documento digitale nel quale
commentare uno dei tempi principali del corso.
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: Accoglienza Analisi e brainstorming sugli argomenti oggetto del percorso didattico
Fase 2: Moduli didattici
Implementazione di moduli didattici realizzati nel pieno utilizzo di strumenti multimediali
e una didattica innovativa (flipped classroom /storytelling) al fine di coinvolgere tutti gli
studenti alla lezione e all’analisi degli argomenti trattati.
Fase 3: Verifica e completamento del corso
Verifica degli obiettivi raggiunti
Valorizzazione del prodotto realizzato dalla classe.
216
A.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica Studenti…a lavoro Attività di supporto ai percorsi di alternanza scuola-lavoro
Destinatari Classi III Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Sistemi Informatici Aziendali Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Turistico Istituto Professionale per i servizi commerciali
Classi IV Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Sistemi Informatici Aziendali Istituto Tecnico Commerciale indirizzo Turistico
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Come disciplinato dalla legge 107/2015, l’alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati,
realizzati e valutati con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza, con le camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura, con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad
accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa. Essa intende fornire ai giovani le
competenze necessarie per superare lo scollamento, purtroppo, ancora evidente fra mondo accademico, spesso
troppo teorico, e la pragmaticità del mercato del lavoro. Esso è, senza dubbio alcuno, un percorso formativo che agisce
come mezzo di contrasto alla dispersione scolastica migliorando l’offerta formativa e rispondendo ai bisogni degli
alunni. L’alternanza scuola-lavoro si concretizza nella volontà di accrescere l’opportunità d’inserimento degli alunni nel
mercato del lavoro e di consentire, allo stesso tempo, alle imprese di investire in capitale umano.
Il progetto ha natura complementare alla normale attività didattica con il docente della classe ed implementa una
didattica finalizzata alla comprensione del mercato del lavoro.
Esso è rivolto:
- alle classi III per poter avviare, in un’ottica di continuità, un percorso che vede tutti gli alunni inseriti in un piano di formazione per accedere al mercato del lavoro con la più adeguata preparazione e formazione.
- alle classi IV dell’Istituto Tecnico per poter continuare un percorso già avviato l’anno precedente, per fortificare conoscenze e competenze nel mercato del lavoro.
217
Metodologie didattiche
Tutte le lezioni ed i moduli didattici saranno realizzati non solo attraverso la classica lezione frontale, bensì saranno
valorizzati da una didattica innovativa (flipped classroom/ storytelling) e una forte multimedialità. Una multimedialità
che esprime un’opportunità nuova verso la costruzione di conoscenze che permettono di assicurare, garantire e
perfezionare una maggiore integrazione da parte degli alunni.
Obiettivi Gli obiettivi di questo progetto sono:
Rendere ciascun discente capace di comprendere appieno il mercato del lavoro Comprendere le proprie competenze ed in relazione alle specifiche abilità analizzare il mercato di riferimento Fornire in modo chiare tutte le possibilità offerte dal mercato del lavoro (lavoro subordinato, lavoro
autonomo, impresa) Formulare risposte corrette ed esporre con argomentazioni valide e ragionamenti logici su quanto è stato
oggetto di esperienza in azienda Comprendere le relazione fra l’azienda ed il mercato Comprendere le relazioni con l’ambiente, inteso non solo come i concorrenti ma anche la complessa
burocrazia del Paese in cui opera Avere maggiore competenze di problem solving per le differenti problematiche aziendali
Competenze Le competenze che si intende perseguire sono le seguenti: utilizzare in modo integrato le conoscenze acquisite saper riconoscere la domanda di lavoro saper comprendere le tipicità di ciascuna domanda di lavoro utilizzare al meglio le proprie conoscenze per delineare l’offerta di lavoro saper riconoscere le differenti tipologie di aziende saper utilizzare linguaggi tipici del settore in cui si vuole operare Saper inserirsi all’interno di uno specifico dipartimento e comprendere le complesse
comunicazioni fra dipartimenti e soggetti terzi
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Per ciascun tema, significativo a livello didattico, saranno attuate delle prove in itinere. Dove possibile, saranno, inoltre, somministrate anche prove di tipo multidisciplinare concordate a livello del Consiglio di classe, per rafforzare le competenza dell’alunno e la sua capacità di elaborazione ed argomentazione. A tal uopo saranno utilizzati una pluralità
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di strumenti (prove aperte, semistrutturate e strutturate), scelti in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzati ad avere numerosi elementi di supporto alla valutazione. Gli strumenti saranno scelti in modo diversificato a seconda che si tratti di valutazione formativa o sommativa. Tutte le prove sono finalizzate a:
valutare il grado di partecipazione di ciascun allievo verificare e monitorare in itinere il processo di apprendimento analizzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati
Le prove saranno oggetto di dibattito con tutta la classe, per consolidare l’apprendimento rinforzare i contenuti svolgere interventi di recupero analizzare gli errori.
Al fine di contenere il più possibile la soggettività dei giudizi, è rivolta molta attenzione alla predisposizione di griglie di correzione per tutti i tipi di prova.
Prodotto finale dell’attività Al completamento del percorso didattico ciascuna classe dovrà produrre un documento digitale nel quale commentare
uno dei tempi principali del corso.
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: Accoglienza
Verificare le conoscenze degli allievi di ciascuna classe sul tema, molto attuale, del lavoro, del mercato e
della disoccupazione, con uno specifico test d’ingresso.
Fase 2: Moduli didattici
Procedere con moduli didattici e lezioni specifiche realizzate nel pieno utilizzo di strumenti multimediali e
una didattica innovativa (flipped classroom/storytelling) al fine di coinvolgere tutti gli studenti alla lezione e
all’analisi degli argomenti trattati.
Fase 3: Verifica e completamento del corso
Verifica degli obiettivi raggiunti
Valorizzazione del prodotto realizzato dalla classe.
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.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica Bersaglio INVALSI
Destinatari Alunni delle classi seconde
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Alla luce dell’analisi dei risultati delle Prove INVALSI, che ha evidenziato una percentuale ancora troppo elevata di
alunni attestati sul livello 1 e una disomogeneità nel livello di acquisizione delle competenze tra le classi, si è
ritenuto opportuno programmare un’attività di potenziamento specifica per rinforzare negli alunni le competenze
grammaticali e di lettura.
Metodologie didattiche
Flipped classroom
Cooperative learning
Obiettivi di apprendimento (espressi in termini di
competenze, conoscenze e abilità)
Rinforzare negli alunni le competenze grammaticali e di lettura (l’alunno deve essere in grado di esercitare il
controllo formale della scrittura, evitando errori ortografici, usando in modo appropriato le maiuscole, l’accento e
l’apostrofo; riconoscere i valori sintattici, gerarchici e informativi dell'interpunzione; comprendere un numero di
parole del vocabolario di base adeguato al livello di scolarità; riconoscere i rapporti di significato fra le parole,
ipotizzare il significato di una parola attraverso il riconoscimento di fenomeni di derivazione; utilizzare il
dizionario; riconoscere i valori sintattici, gerarchici delle frasi nel discorso; analizzare la struttura della frase
semplice e complessa; usare le corrette forme verbali, sapendo valutare la modalità delle azioni e i rapporti
temporali; passare correttamente dal discorso diretto all’indiretto; applicare le tecniche per garantire coesione e
coerenza al testo; completare, trasformare e riscrivere testi utilizzando i legami di coerenza e coesione;
comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole;
individuare informazioni date esplicitamente nel testo; fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione
implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale; cogliere le relazioni di
coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase); ricostruire il significato di una parte
più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse;
sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/ o dalla sua forma, andando al di là di una
comprensione letterale; riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma alla luce delle conoscenze ed
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esperienze personali; valutare le scelte stilistiche dell’autore (scelte lessicali e di registro, parole chiave, metafore
ecc.); riscrivere un testo senza cambiarne il contenuto e il significato, integrando le informazioni implicite con
inferenze culturali; interpretare, trarre informazioni e valutare la chiarezza e l’organizzazione di una mappa, di
una tabella, di un grafico; riflettere su come elementi iconografici o tipografici contribuiscano alla comprensione
del testo; analizzare un testo letterario, utilizzando strumenti e metodologie adeguati.
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Test di verifica, in ingresso, in itinere e finali
Prodotto finale dell’attività Archivio di prove
Test somministrati
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività Prodotti
Fase 1: Pianificazione e
organizzazione
Pianificazione delle attività; organizzazione dei
materiali di lavoro; organizzazione dei gruppi
(recupero e potenziamento)
Piano delle attività; database di prove e quesiti
Fase 2: Esecuzione Corsi di recupero e potenziamento
Esercitazione su prove Invalsi
Implementazione dei corsi
Esercitazioni svolte
Fase 3: Verifica e monitoraggio Analisi e condivisione degli esiti Restituzione dei dati
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A.S. 2016/2019
Denominazione progetto/attività didattica La seconda vita delle cose
Destinatari Classi prime
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
La gestione dei rifiuti è uno degli anelli principali della lunga catena delle problematiche ambientali contemporanee
sempre più pressanti da risolvere. La riduzione, la raccolta differenziata e il riciclo costituiscono oggi essenziali attività
di prevenzione e tutela attraverso le quali contribuire alla salvaguardia ambientale ed alla conservazione delle risorse
naturali. E’ quindi necessario far sì che le giovani generazioni comprendano le problematiche legate allo smaltimento
dei rifiuti in termini generali, siano in grado di riflettere sulle modalità di riduzione dei rifiuti, anche attraverso il
riutilizzo dei materiali, e comprendano l’importanza di effettuare una corretta raccolta differenziata. Il progetto si
propone quindi di avviare un percorso di formazione degli studenti rispetto a tematiche di straordinaria attualità per il
raggiungimento di una maggiore coscienza del disagio ecologico che viene aggravato da un rapporto superficiale tra
l'uomo e l'ambiente. Nel concreto, obiettivo primario del progetto è quello di inquadrare innanzitutto le
problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti in termini generali, agli effetti disastrosi a livello di inquinamento
ambientale di una scarsa sensibilità a questo tema, per poi puntare l’attenzione sulle possibilità di ridurre la produzione
di rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei materiali e sull’importanza di effettuare una corretta raccolta differenziata
Metodologie didattiche Le attività si svolgeranno attraverso le metodologie didattiche innovative quali Digital Storytelling e Flipped classroom
e i prodotti finali saranno condivisi sulla piattaforma didattica Fidenia.
Obiettivi Motivare e responsabilizzare gli alunni alla raccolta differenziata
Far conoscere le problematiche legate all’accumulo sconsiderato dei rifiuti che ha come conseguenza gravi forme di
inquinamento
Acquisire una mentalità ecologica
Competenze Assumere comportamenti consapevoli e responsabili
222
Acquisire uno stile di vita compatibile con l’ambiente e quindi gradualmente assumere comportamenti in sintonia con
uno sviluppo sostenibile
Altre competenze si inquadrano in quelle di cittadinanza attiva e sono:
Imparare a governare il cambiamento
Prendere decisioni in condizioni di incertezza
Saper pensare per relazioni
Costruire un’identità “Glo-cale”
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Questionari di interesse da somministrare ad alunni e genitori.
Somministrazione di prove strutturare incentrate sul problem-solving.
Compiti in situazione.
Prodotto finale dell’attività Produzione di Digital storytelling sulle tematiche trattate attraverso l’uso del software Go animate
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività
Fase 1: raccolta differenziata
Contenuti Raccolta differenziata di diversi tipi di rifiuti secchi (carta, vetro, pile, cartucce per stampanti, …)
con particolare attenzione al riciclo della plastica per la produzione di combustibili alternativi
Collocazione di contenitori separati per la carta, le lattine e l’indifferenziato in ogni classe
coinvolta e in punti strategici dell’Istituto.
Fase 2: Attività educativa/formativa Monitoraggio delle conoscenze in possesso dagli studenti e sui loro comportamenti pratici
223
attraverso test e questionari
Di seguito le classi del biennio di tutti gli indirizzi, i docenti sia dell’area umanistica che dell’area
tecnico-scientifica approfondiscono la tematica della raccolta differenziata, del riciclo e dello
sviluppo sostenibile.
LABORATORIO
Elaborazione di testo e grafica sui processi di trasformazione dei rifiuti riciclati in prodotti nuovi e
diversi.
Lavori di gruppo sulle diverse applicazioni dei rifiuti riciclati e sui metodi di selezione dei
materiali.
Fase 3: documentazione
Produzione di testi divulgativi e locandine; elaborazione grafica di locandine; questionari di
gradimento.
224
A.S. 2016/2017
Denominazione progetto/attività didattica LEGGERE L’ARTE
Destinatari Alunni delle classi quinte dell’Istituto
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Il progetto nasce dall’esigenza di fornire agli studenti strumenti utili alla lettura e alla fruizione consapevole del
patrimonio artistico, intervenendo nelle aree di criticità rilevate nelle competenze che riguardano il risolvere problemi,
individuare collegamenti e relazioni e acquisire ed interpretare le informazioni.
Metodologie didattiche
Flipped classroom
Cooperative learning
Obiettivi Favorire negli studenti l’acquisizione degli strumenti di lettura di un’opera d’arte in relazione al contesto storico e
culturale
Favorire negli studenti l’utilizzo e la produzione di strumenti di comunicazione visiva e multimediale
Competenze Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte
alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente
Utilizzare e produrre testi multimediali
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Test di verifica, in itinere e finale
Prodotto finale dell’attività Creazione di LO (Learning objects) sull’arte del ’900 da condividere in piattaforma
PIANO DELLE ATTIVITÀ
225
Fasi Attività
Fase 1: Condivisione e organizzazione del contesto
Condivisione delle finalità dell’intervento, del compito da produrre e dei criteri di
valutazione
Analisi delle competenze in ingresso
Organizzazione dei gruppi di lavoro e rispettivi compiti
Fase 2: Esecuzione
Strumenti per l’analisi di un’opera d’arte
Analisi e lettura di opere selezionate dai gruppi
Produzione di learning objects sulle opere selezionate
Fase 3: Verifiche e Valutazione Valutazione dei prodotti
226
A.S. 2017/2019
Denominazione progetto/attività didattica Leggere il territorio ed i beni culturali
Destinatari Alunni delle classi quinte dell’Istituto
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Il progetto nasce dall’esigenza di fornire agli studenti strumenti utili allo sviluppo delle capacità analitiche, critiche e
metodologiche relative alla conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni, di carattere immateriale
e materiale.
È, quindi, motivazione primaria dell’intervento fornire ai discenti elementi didattico-culturali funzionali alla loro
capacità di lettura e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale in senso lato, con focus particolarmente
dedicati a quello artistico, intervenendo nelle aree di criticità rilevate nelle competenze che riguardano il risolvere
problemi, individuare collegamenti e relazioni ed acquisire ed interpretare le informazioni.
L’assunto di fondo parte dalla definizione che in disciplina è data dei beni culturali: I beni culturali sono tutte le
testimonianze, materiali e immateriali, aventi valore di civiltà.
L’intervento è quindi azione funzionale alla lettura di un territorio, interpretato quale spazio geografico utilizzato,
costruito e fruito dall’uomo, quale testimone di millenni di attività antropica, di utilizzo delle presenze naturali e di
culture che vi sono nate e affermate per poi trasformarsi più e più volte.
Da studiare ed interpretare quale paesaggio, esito delle varie temperie economiche, politiche, sociali, artistico-culturali
dei singoli e di ogni aggregato sociale delle città e delle comunità, delle loro scelte individuali e collettive, in armonia
oppure in distonia con le preesistenze naturali del sito: scelte di edificazioni, di sistemazioni architettonico-urbanistiche
ed artistiche.
Metodologie didattiche
Flipped classroom
Cooperative learning
Obiettivi Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte
227
alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente
L’alunno deve essere in grado di cogliere le linee essenziali di sviluppo di un territorio, delle sue varianti e delle sue
invarianze, di tipo culturale materiale e immateriale.
Egli dovrà essere posto in grado di collegare, in modalità sincronica e diacronica, i vari fenomeni culturali e artistici con
i vari periodi storico-economico-sociali.
Competenze Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte
alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente
Utilizzare e produrre testi multimediali
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Verifica del prodotto finale
Prodotto finale dell’attività L’alunno sviluppa un prodotto multimediale relativo a un territorio, alle sue caratteristiche culturali e/o una particolare
opera d’arte estrapolata da un dato periodo storico-artistico, anche in funzione del lavoro da svolgere per la tesina per
l’Esame di Stato.
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PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività Prodotti
Fase 1: Pianificazione e
organizzazione
Pianificazione delle attività; organizzazione dei
materiali di lavoro; organizzazione dei gruppi
Piano delle attività; materiali di lavoro; griglie di valutazione
Fase 2: Esecuzione Interventi formativi in collaborazione con i docenti
di italiano
Sviluppo di prodotti multimediali sulle tematiche
proposte
Implementazione degli interventi
Prodotti multimediali
Fase 3: Verifica Valutazione dei prodotti Griglie di valutazione compilate
229
A.S. 2017/2019
Denominazione progetto/attività didattica Olimpiadi del Minzoni
Destinatari Alunni del primo biennio, del secondo biennio e dell’ultimo monoennio
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Il progetto mira a favorire il successo formativo di tutti gli studenti, assicurando il raggiungimento dei livelli essenziali di competenza e valorizzando gli studenti con particolari attitudini, coerentemente con le risultanze del RAV e con le azioni pianificate in sede di PdM.
Metodologie Test computer based
Obiettivi Garantire le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente degli studenti Operare un’analisi sistematica dei processi didattici e promuovere la cultura della valutazione (in termini di
efficienza ed efficacia), secondo standard predefiniti (INVALSI, OCSE PISA)
Aumentare la correlazione tra voto della classe e gli esiti delle prove Allenare gli studenti a prove tipo Invalsi Ridurre la variabilità tra le classi nei risultati delle prove standardizzate nazionali Individuare e valorizzare gli studenti con particolari attitudini disciplinari
Competenze Le competenze che si intendono potenziare sono, per ciascuna disciplina coinvolta, quelle individuate nelle
programmazioni dipartimentali, in funzione delle indicazioni contenute nelle Linee guida ministeriali
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Schede di monitoraggio e verifica degli esiti riferite agli obiettivi in oggetto
Prodotto finale dell’attività Report dei risultati emersi e analisi dei punti di forza e di debolezza risultanti dalle prove parallele Progettazione di eventuali azioni di miglioramento del coordinamento metodologico/didattico dei docenti,
mediante un percorso di ricerca azione su metodologie e strategie didattiche innovative
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività Prodotti
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Fase 1: Condivisione e progettazione
Condivisione all’interno dei Dipartimenti disciplinari delle criticità e dei punti di forza emersi nell’autovalutazione di istituto
Progettazione del piano delle attività e definizione delle caratteristiche e della struttura delle prove parallele
Verbali riunioni Piano delle attività Database degli item per le prove Format per la struttura delle prove
Fase 2: Esecuzione
Somministrazione di prove strutturate comuni per classi parallele (almeno due nel corso dell’anno, una per ogni quadrimestre) per le seguenti discipline: Italiano, Matematica, Prima lingua straniera, Seconda lingua straniera, Scienze naturali, chimiche e biologiche, Scienze economico-aziendali, Scienze giuridico-economiche
Competizione finale nelle discipline oggetto delle prove per gli studenti che hanno conseguito i punteggi migliori
Premiazione dei vincitori delle competizioni finali
Prove espletate e relativa documentazione
Competizioni espletate Premiazione dei vincitori
Fase 3: Valutazione
La fase di valutazione terrà conto dei seguenti indicatori:
Grado di partecipazione alle prove programmate Esiti registrati all’interno delle classi e tra le classi Restituzione analitica dei risultati
Report dei risultati emersi e analisi dei punti di forza e di debolezza risultanti dalle prove parallele
Progettazione di eventuali azioni di miglioramento
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A.S. 2017/2019
Denominazione progetto/attività didattica SGQ MONITOR
Analisi della situazione e motivazione
dell’intervento
Il progetto nasce dalla necessità, emersa dalle risultanze del RAV, di predisporre in maniera sistematica strumenti di analisi, monitoraggio e verifica dei processi chiave della didattica.
Obiettivi Innalzamento del livello di efficacia ed efficienza dei processi chiave relativi all’area didattica
Verifiche/Modalità di rilevazione degli esiti Analisi, monitoraggio e valutazione delle procedure operative messe in atto Valutazione della soddisfazione dei portatori di interesse
Prodotto finale dell’attività Format di procedure Rendicontazione Riesame ed aggiornamento del SGQ e dei suoi processi Elaborazione di indicazioni per la progettazione delle attività riferite all’a.s. successivo
PIANO DELLE ATTIVITÀ
Fasi Attività Prodotti
Fase 1: Condivisione e pianificazione
Condivisione, confronto e pianificazione organizzativa delle attività 2017/2019 nel Gruppo RAV e Miglioramento con il Referente Qualità Condivisione della politica e strategia della Qualità con i portatori di interesse dell’area didattica Ricognizione della documentazione in uso Individuazione dei processi chiave e dei relativi responsabili Elaborazione delle procedure da implementare e di un piano strutturato delle attività
Verbali riunioni Materiale utile all’implementazione delle attività Matrici di responsabilità Format di procedure da implementare Piano delle attività
Fase 2: Esecuzione Implementazione di procedure improntate a criteri di qualità
Procedure implementate
Fase 3: Verifica Analisi, monitoraggio e valutazione delle procedure Documentazione e restituzione dei risultati delle attività
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operative messe in atto Valutazione della soddisfazione dei portatori di interesse
Questionario di soddisfazione Linee di indirizzo per l’a.s. successivo