Upload
vodang
View
216
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Piano Unitario di Valorizzazione Piazzale Michelangelo
Vista dalla Loggia, foto Barsotti, anni ‘60
Il Viale dei Colli con il suo sviluppo di 5,7 chilometri rappresenta sicuramente l'intervento paesaggistico più importante dei
grandi lavori realizzati da Giuseppe Poggi per Firenze Capitale (1865-1870). Il carattere innovativo di questo sistema viario si
può cogliere nelle ripetute descrizioni dei contemporanei fiorentini che ne lodano la qualità e i pregi.
Tra questi il giovanissimo Guido Carocci che nel 1872, poco più che ventenne, apprezza nella sua opera, l’omogeneità con cui:
’’Natura e arte unite insieme non potevano ideare una situazione più incantevole, una passeggiata più deliziosa di questa, dove
uno può saziare liberamente il suo sguardo(..)”. Egli da attento osservatore, coglie vari aspetti della passeggiata rilevando ciò
che a lui sembra “degno di special menzione”. La sua descrizione è compiuta percorrendo il Viale da ponente a levante
secondo l’ordine cronologico dei lavori stessi e interessa i giardini pubblici e privati, i boschetti, gli elementi di arredo, le ville,
le chiese e soprattutto le vedute panoramiche dai Piazzali Galileo e Michelangelo.
Feste Michelangiolesche, disegno dal vero, autore sconosciuto, 1875
Torre San Niccolò e Sistema delle Rampe, foto, 1874 circa
L’asse principale del Viale, affiancato da ampi marciapiedi rivestiti in pietra o in ghiaia, si estende sulla riva sinistra dell'Arno
collegando il tratto di paesaggio che va dalla Porta Romana a Piazza Ferrucci. Lungo questo percorso si snodano una serie di
episodi strettamente correlati, tra i quali il sistema delle Rampe e del Piazzale Michelangelo che partendo dalla Piazza Giuseppe
Poggi, sul lungarno, giunge alle Chiese di S. Salvatore e di S. Miniato al Monte.
In uno spazio tra San Salvatore al Monte (ricostruita nel 1499 su disegno di Simone del Pollaiolo, detto il Cronaca, e chiamata da
Michelangelo ‘la bella villanella’) e Borgo San Niccolò, in un’area dove insistevano sia le fortificazioni dello stesso Michelangelo
che la villa ed il podere dei padri Filippini, vi costruì il Piazzale e successivamente la Loggia che doveva servire come museo
michelangiolesco. In omaggio al ‘grande Maestro’ doveva riunire le statue e i calchi che si trovavano fuori Firenze, all’interno del
museo.
Al centro del piazzale fece inserire una copia del David, dono del Governo: la copia bronzea fusa nella Regia Fonderia, sotto
l’occhio vigile di Clemente Papi, raggiunse il piazzale il 25.06.1873 ‘grazie alle fatiche di ben nove paia di bovi’; l’inaugurazione
avvenne il 12 settembre 1875, quarto anniversario della nascita di Michelangelo.
Cinque Paniere, foto Barsotti, anni ‘60
78 posti auto a rotazione
16 adiacenti giardino Iris – 64 Porte Sante
TOT. 158 (196 attuali)
3 diversamente abili (2 attuali)
3 taxi
Bus turistici
Scheda n. 1 Balaustre – Loggia Poggi: restauro
€ 370.000,00
Scheda n. 1 Balaustre – Loggia Poggi
Il Poggi ideò la balaustra, delimitante l’ampio piazzale
Michelangelo, con colonnine in ghisa in stile dorico e ne
commissionò la realizzazione alla Fonderia di Follonica.
A partire dal 1836 Follonica diventò il principale luogo di
lavorazione del ferro del Granducato, quando Leopoldo II affidò
tutti gli impianti alla Imperiale e Regia Amministrazione delle Miniere di Rio e delle Fonderie del Ferro, la cosiddetta Magona,
che si specializzò nella produzione di oggetti di arredo e di
elementi architettonici in ghisa; fra gli esempi più noti c’è la
balaustra di piazzale Michelangelo a Firenze.
E’ in questa cornice che si inserisce la balaustra, oggetto
dell’intervento, sottostante la loggia in stile neoclassico, che
nelle intenzioni del Poggi doveva diventare il museo
michelangiolesco, riunendo le statue e i calchi che si trovavano
fuori Firenze.
La balaustra è in cattivo stato generale di conservazione, con
situazioni di pericolo che hanno costretto più volte alla chiusura
di alcuni tratti con transenne. Tutti gli elementi dell’intero
perimetro sono attaccati pesantemente dalla ruggine che
aggredisce soprattutto l’interno, provocando lunghe fenditure e
rotture.
L’intervento prevede il completo smontaggio della balaustra per
essere rimontata una volta restaurati gli elementi; particolare
cura e attenzione si eseguirà nella sostituzione dei componenti
mancanti o non più recuperabili, mediante calco degli originali e
l’uso dello stesso materiale, la ghisa.
La regolarizzazione del piano di posa, il restauro del paramento
murario sottostante, non in buone condizioni, e l’adeguamento
della raccolta delle acque piovane alla base e sul paramento
murario, completeranno l’intervento.
Scheda n. 2 Balaustre e paramento d’angolo –
lato Cinque Paniere: restauro e consolidamento
€ 450.000,00
Le colonnine in ghisa in stile dorico che costituiscono la
balaustra, delimitante l’ampio piazzale Michelangelo, vennero
progettate dal Poggi e realizzate nella Fonderia di Follonica, che
a partire dal 1836 diventò il principale luogo di lavorazione del
ferro del Granducato.
Leopoldo II, infatti, affidò tutti gli impianti per la lavorazione
del ferro della Maremma alla Imperiale e Regia Amministrazione delle Miniere di Rio e delle Fonderie del Ferro,
la cosiddetta Magona, che si specializzò nella produzione di
oggetti di arredo e di elementi architettonici in ghisa.
La balaustra oggetto dell’intervento, soprastante la Scalinata
delle Cinque Paniere, è in mediocre stato di conservazione, con
zone maggiormente degradate per la presenza di cavità sulla
parte sommitale.
Nell’angolo, posto immediatamente sopra la terrazza delle
Cinque Paniere, è presente un dissesto, con evidente
disgiunzione della filata dei colonnini e movimento rotazionale e
traslazionale verso valle. Tale dissesto è stato causato da un
cedimento del coronamento in pietra del terrapieno del piazzale
stesso e da scavi nei sottoservizi. Inoltre il paramento murario di
valle presenta fessure e fratture, storicizzate.
L’intervento prevede il completo smontaggio della balaustra per
essere rimontata una volta restaurati gli elementi; particolare
cura e attenzione si eseguirà nella sostituzione dei componenti
mancanti o non più recuperabili, mediante calco degli originali e
l’uso dello stesso materiale, la ghisa.
Oltre a ciò si renderà necessario intervenire a livello di
coronamento per consolidare il piano di posa ed eventualmente
porre in essere strutture di sottofondazione atte ad eliminare il
dissesto in corso.
Scheda n. 2 Balaustre e paramento d’angolo –
lato Cinque Paniere
Scheda n. 3 Balaustre – lato valle: restauro
€ 370.000,00
Il Poggi ideò la balaustra, che delimita l’ampio piazzale
Michelangelo, con colonnine in ghisa in stile dorico.
Venne realizzata nella Fonderia di Follonica che, a partire dal
1836, diventò il principale luogo di lavorazione del ferro del
Granducato. Leopoldo II affidò tutti gli impianti per la
lavorazione del ferro della Maremma alla Imperiale e Regia Amministrazione delle Miniere di Rio e delle Fonderie del Ferro,
la cosiddetta Magona, che si specializzò nella produzione di
oggetti di arredo e di elementi architettonici in ghisa.
La balaustra è in mediocre stato di conservazione, con zone
maggiormente degradate per la presenza di cavità sulla parte
sommitale.
La maggior parte degli elementi che compongono tale balaustra
sono attaccati dalla ruggine che aggredisce soprattutto l’interno,
provocando fenditure e rotture.
Il paramento di valle del muro presenta comunque fessure e
fratture, storicizzate.
L’intervento prevede il completo smontaggio della balaustra per
essere rimontata una volta restaurati gli elementi; particolare cura
e attenzione si eseguirà nella sostituzione dei componenti
mancanti o non più recuperabili, mediante calco degli originali e
l’uso dello stesso materiale, la ghisa.
Oltre a ciò si renderà necessario intervenire a livello di
coronamento per consolidare il piano di posa.
Scheda n. 3 Balaustre – lato valle
Scheda n. 5 Via Crucis: restauro e consolidamento
€ 550.000,00
Tra la via del Monte ed il Giardino delle Rose si inerpica la
scalinata di via delle Croci, la via Crucis, che si conclude con la
chiesa di San Salvatore a Monte, incrociando il viale Galileo;
realizzata all’interno dei lavori di sistemazione del viale dè Colli,
su progetto dell’architetto Poggi.
Da ricerche effettuate nell’Archivio Storico del Comune di
Firenze, risulta che nel 1885, l’allora Soprintendente dei Pubblici Giardini e Passeggi Angiolo Pucci (figlio di Attilio che coadiuvò
l’architetto Poggi nella piantumazione del verde), intervenne per
un ‘riordinamento della via delle Croci’. Nel particolare, sono stati realizzati un muro a confine tra la
scalinata, il Giardino delle Rose ed il piazzale Michelangelo, e la
sostituzione del lastrico esistente con scalini, cordonati e zanelle
in pietra.
A distanza di 150 anni dalla realizzazione dei lavori per Firenze
Capitale, la via Crucis necessita di interventi di restauro.
Verranno sostituiti i gradoni, i cordonati e le zanelle in pietra,
oramai vetusti, e verrà rivisto il sistema dello scolo delle acque
piovane.
Parte importante avrà l’intervento di consolidamento del muro,
che delimita la parte destra della salita, e che presenta cedimenti
e gravi carenze strutturali.
Scheda n. 5 Via Crucis
Scheda n. 6 Sistema delle Rampe e delle vasche: restauro
€ 790.000,00
Per congiungere la città e il piazzale Michelangelo e per
consolidare il colle, l’architetto Giuseppe Poggi, coadiuvato dal
giardiniere Attilio Pucci, progettò le Rampe, realizzate nel
periodo 1872–1875, quando, da poco, Firenze non era più capitale.
Nelle Rampe il fascino della rovina, riscontrabile in tutti i giardini
romantici di quel periodo, è evidenziato da cascate, grotte, bacini, percorsi, visuali, mentre il collegamento dell’acqua è realizzato
con una tubazione in ghisa (dalle fonti di Gamberaia e Alinari al
piazzale Michelangelo), e distribuito ‘di rimbalzo in rimbalzo’ .
Il sistema è costituto da grotte scavate nei muraglioni a retta,
realizzate sia con struttura in muratura rivestita da intonaco
lavorato e da spugne, che con blocchi di pietra provenienti dalle
cave di Monte Ripaldi.
Con lo stesso materiale sono realizzate gran parte delle scogliere
e dei ‘massi erranti’ disseminati in quei luoghi dove i percorsi si
allargano.
L'intervento di restauro si rende necessario anche a seguito della
caduta dei sassi che compongono le scarpate. Importante anche il
ripristino dell’impianto dell’acqua, mediante accumuli e ricircolo,
in modo da favorire anche lo sviluppo della particolare
vegetazione, quale la capelvenere, presente nel sistema delle
Rampe.
Scheda n. 6 Sistema delle Rampe e delle vasche
Scheda n. 7 Balaustre – lato Giardino Iris: restauro
€ 510.000,00
Il Poggi ideò la balaustra, che delimita l’ampio piazzale
Michelangelo, con colonnine in ghisa in stile dorico.
Venne realizzata nella Fonderia di Follonica che, a partire dal
1836, diventò il principale luogo di lavorazione del ferro del
Granducato. Leopoldo II affidò tutti gli impianti per la
lavorazione del ferro della Maremma alla Imperiale e Regia Amministrazione delle Miniere di Rio e delle Fonderie del Ferro,
la cosiddetta Magona, che si specializzò nella produzione di
oggetti di arredo e di elementi architettonici in ghisa.
La balaustra, collocata nella zona del giardino dell’Iris, è in
mediocre stato di conservazione, con zone maggiormente
degradate per la presenza di cavità, sulla parte sommitale.
La maggior parte degli elementi che compongono tale balaustra
sono attaccati dalla ruggine che aggredisce soprattutto l’interno,
provocando fenditure e rotture.
Il paramento di valle del muro presenta comunque fessure e
fratture, storicizzate.
L’intervento prevede il completo smontaggio della balaustra per
essere rimontata una volta restaurati gli elementi; particolare cura
e attenzione si eseguirà nella sostituzione dei componenti
mancanti o non più recuperabili, mediante calco degli originali e
l’uso dello stesso materiale, la ghisa.
Oltre a ciò si renderà necessario intervenire a livello di
coronamento per consolidare il piano di posa.
Scheda n. 7 Balaustre – lato Giardino Iris
Scheda n. 16 Demolizione ex-bar Michelangelo: riqualificazione
€ 150.000,00
E’ tra il sistema delle rampe e la scalinata di via delle Croci (la via
Crucis, che si conclude con la chiesa di San Salvatore a Monte),
incrociando il viale Galileo, che si colloca il nostro intervento.
Negli anni è stato realizzato, su più livelli, un manufatto con
destinazione bar-ristorante, abusivo, non consono al contesto di
pregio ed all’equilibrio paesaggistico dell’area.
L'intervento di ripristino e recupero si rende necessario a seguito
della demolizione del Bar Ristorante Michelangelo.
Le opere previste consisteranno nel recupero di parte della
struttura, anche con interventi di consolidamento e ricucitura,
riproponendo la continuazione del paramento murario a pietra
montato a ‘filaretto’.
Verrà recuperato il passaggio pedonale a piano strada, mentre gli
altri livelli saranno utilizzati solo dagli addetti del Comune di
Firenze.
Il progetto proposto tiene conto delle caratteristiche
architettoniche e paesaggistiche in cui è inserita la zona:
riportando questa area fiorentina al passato splendore, rendendo
la parte sommitale accessibile a tutti e godendo delle vedute
impareggiabili sulla città.
Le foto si riferiscono allo stato attuale e al fotoinserimento
dell’intervento proposto.
Scheda n. 16 Demolizione ex-bar Michelangelo
2014 2015 2016 2017
RINGHIERE Cinque Paniere e rampe bilancio Ente 150.000,00
VIALE GALILEI. Cordonati e aiuole bilancio Ente 340.000,00
RAMPE Percorsi di salita bilancio Ente 320.000,00
GIARDINO IRIS I Lotto bilancio Ente 120.000,00
930.000,00
RIQUALIFICAZIONE AREA BAR bilancio/Ente 150.000,00
RESTAURO RAMPA DEI BASTIONI Bilancio/Ente 100.000,00
PEDONALIZZAZIONE Comune/Sas 40.000,00
290.000,00
BALAUSTRE Loggia Poggi Art Bonus 370.000,00
BALAUSTRE Cinque Paniere Art Bonus 450.000,00
BALAUSTRE Lato Valle Art Bonus 370.000,00
BOSCHETTO LAPI Bilancio Ente 120.000,00
PAVIMENTAZIONE E ARREDI Bilancio Ente 510.000,00
VIALE MICHELANGELO Alberature Bilancio Ente 100.000,00
GIARDINO IRIS II Lotto Bilancio Ente 200.000,00
2.120.000,00
BALAUSTRE GIARDINO IRIS Comune peg 500.000,00
VIA CRUCIS Art Bonus 550.000,00
RAMPE E VASCHE DEL POGGI Art Bonus 790.000,00
1.840.000,00
5.180.000,00
FINANZIAMENTO COMUNE 2.650.000,00
FINANZIAMENTO ART BONUS 2015 1.190.000,00
FINANZIAMENTOART BONUS 2016 1.340.000,00
5.180.000,00
320 Monumenti Cittadini
5.885.758,22 euro di risorse
attirate nel 2011-2015
2011 24.000
2012 159.934
2013 702.708
2014 1.168.117
2015 1.884.058
dal 2011 + 785 %
AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO URBANO
Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità
Direzione Urbanistica
Direzione Servizi Tecnici
Direzione Ambiente