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Piccoli lettori crescono Filastrocche di Natale pagina 2 Lettera a Babbo Natale pagina 3 Natale a casa i GGG gioca giocattoli gioie, da pagina 4 Attività: tante cose da fare facciamo insieme l’albero da pagina 6 I Libri: tante storie Le recensioni di Isabella! da pagina 10 GIOCHI & LIBRI Indice tanti libri sotto l’albero inserto speciale a cura di Isabella Paglia è Natale

Piccoli lettori screscono

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speciale Natale per i più piccoli

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Piccoli lettori crescono

Filastrocche di Natale pagina 2

Lettera a Babbo Natalepagina 3

Natale a casai GGGgioca giocattoli gioie, da pagina 4

Attività:tante cose da farefacciamo insieme l’alberoda pagina 6

I Libri:tante storieLe recensioni di Isabella!da pagina 10

GIOCHI & LIBRI Indice

tanti librisotto l’albero

insertospecialea cura di Isabella Paglia

è Natale

Splendi nella notteStella bianca, stella d'amore!Splendi su di noi E una speranza cresce nel cuore.Ti viene la voglia di sognarePer volare lassù, dove vivi tu.Tu stella di natale.Stella di Natale portaci la pace e lascia un po' della tua luce dentro di noi.Stella di Natale,resta un po' di più...fermati lassù!

Letterina di Natale,sotto il piatto del papàsta tranquilla, zitta e buonafinché lui ti troverà.Quando poi, finito il pranzo,saran letti i miei auguri,saran lette le promesseper il tempo che verrà,letterina te ne pregotu per me non arrossire:per quest'anno le promesseio ti posso garantire,perché quel che ho scritto dentrosarà proprio tutto fatto.Letterina di Natalesta tranquilla sotto il piatto.

Filastrocca per Gesù Bambinoche nasce stanotte piccino piccinoche nasce stanotte col freddo che fache nasce soletto con mamma e papà.Non ha coperte, non ha focherelloha solamente il bue e l'asinelloper scaldarsi, poverino, non ha legna né caminoma porta un amore sì grande e profondoche può scaldare anche tutto il mondo.

Dolce è Natale,dolce è Gesù,dolce è la neve che scende giù.Dolce è la mamma ed il papàe tutti quelli che sono qua.Oggi è Natale e siam tutti contenti,auguri e bacetti a tutti i presenti.

C'è nel cielo una grande stella,dietro di lei una pecorella.Arrivano alla capannadove Gesù fa la nanna.Ci sono Giuseppe e Mariache gli fanno compagnia.C'è il timido asinelloche riscalda il Bambinello.Arrivano i pastoriper offrire i loro cuori.

Piccoli lettori cresconofilastrocche di Natale

Piccoli lettori cresconofilastrocche di Natale lettera a Babbo Natale

Chi è e qual'è la vera storia di Babbo Natale?

Babbo Natale è circondato da gnomi che lo aiutano nel suo lavoro. Babbo Natale dispone di una slitta volante trainata da renne, con la quale parte la notte di Natale per raggiungere i comignoli delle case in cui si cala per entrare in casa e portare i regali ai bambini, che avranno inviato a Babbo Natale le loro lettere con la lista dei regali desiderati.

Babbo Natale esiste veramente?

La risposta è molto semplice: SI

Babbo Natale esiste sia come figura storica (come testimoniato da molte fonti) che al giorno d'oggi, come appare evidente dai regali che egli porta, i se-gni che spesso lascia, e dal fatto che risponde alle lettere che vengono inviate al suo indirizzo al Polo Nord (vedi sotto). Alcuni adulti sono ancora convinti che Babbo Na-tale non esiste veramente, e che sia solamente un personaggio mitico appartanente alla fantasia. Questa errata convin-zione può derivare dal fatto che spesso circolano babbi natali falsi, ovvero adulti che si vestono da Babbo Natale nelle piazze o nei centri commerciali, e talvolta anche in alcune case. Questo non to-glie che continua ad esistere il vero Babbo Natale, come dovrebbe essere ormai evidente a tutti.

Come si scrive la lettera a Babbo Natale?

La letterina a Babbo Natale va scritta nel periodo antecedente alla vigilia di Natale. Si comincia con la frase" Caro Babbo Natale" e di solito si scrive:

- quali regali si desiderano da Babbo Natale. I regali più importanti sono quelli spirituali: pace, serenità, amore, ecc; questi vanno richiesti in una letterina a Gesù Bambino (insieme allo scrivere se si è stati buoni e su quali difetti si intende migliorare per l'anno nuovo, in-sieme ad un pensiero per gli altri bambini poveri o malati), mentre a Babbo Natale si manda di solito la lista dei regali materiali (giocattoli ecc.)

Qual'è l'indirizzo di Babbo Natale?

Babbo Natale abita in Lapponia, Finlandia, vici-no al Polo Nord ed il suo indirizzo postale è:

Babbo NataleJoulupukin Pajakylä (Circolo Polare Artico) 96930 NapapiiriFinlandia

Piccoli lettori cresconoGGGgiochi per costruire il Natale

Sottopiatto di Natale

fornite ai bambini un foglio di carta delle dimensioni di un sottopiatto dove potranno disegnare un disegno con tema natalizio che potrete far plastificare ed utilizzare come sottopiatto a colazione.

Sottopiatto di Natale 2

fornite ai bambini un foglio di carta verde ed uno rosso. Chiedete di strappare il foglio rosso in piccoli pezzi da incollare sul foglio verde che, una volta plastificato, può essere utiliz-zato come sottopiatto.

Ghirlanda di popcorn

Cucinate dei popcorn e, una volta raffreddati, fateli co-lorare dai bambini che, con un filo e di un grande ago di plastica, potranno infilarli in successione fino a formare una ghir-landa

Babbo Natale in 3D

fate disegnare ai bambini una faccia su un cartoncino. Fate ritagliare ed incollare sopra la faccia disegnata un triangolo rosso a mo' di cappello di babbo Natale. Fornite del cotone bianco per fare la palla del cappello e la barba e baffi di Babbo Natale. Ritagliando il contorno e facendo dei buchi per gli occhi e la bocca potranno giocare con la maschera

Collage: Quello che voglio per Natale

su un cartoncino da piegare per formare un biglietto, disegnate delle linee a matita per separare diverse zone orrizzontali. I bambini dovranno ritagliare ed incollare su ciascuna zona l'immagine di un dono che desiderano.

Piccoli lettori cresconoGGGgiochi per costruire il Natale

Giochiamo con le parole

A rotazione mamma, papà o uno dei giocatori deve proporre una parola di almeno 6 lettere ... come ad esempio potrebbe essere "stella".. Ogni giocatore dovrà quindi scrivere sul proprio foglio una frase di senso compiuto in cui ogni parola abbia come iniziale ciascuna lettera del vocabolo "stella", e così: "Sul Tavolo Elena Lasciava Luminosi Anelli". Vince chi per primo ferma il gioco e legge la sua frase sensata...

Il gioco della cinquina

Si fa la conta per chi inizia il gioco.Si stendono per terra o sul tavolo 5 oggetti della stessa specie, (nocciole o ...........) e vicini tra loro.

Si lancia in aria il primo e, contemporaneamente, bisogna raccogliere il secondo, non dimenticando di prendere il primo al volo prima che tocchi terra o il tavolo. Lanciando per aria, il primo e il secondo, che avete in mano, raccogliete il terzo, catturando al volo il primo e il secondo e cosi’ via fino al quinto.

Nel caso un giocatore commetta un errore, ed e’ molto facile commetterne, il gioco passa al concorrente successivo. Vince chi per primo riesce a tenere i cinque oggetti nella stessa mano senza farne cadere uno.

Bisogna essere molto bravi ma...... confidiamo nella vostra destrezza e......... un consiglio, provate e riprovate.

Occhio alla sveglia

In quanti giocare: almeno 3, oppure fate due o piu’ squadre (almeno tre giocatori per ogni squadra)cosa serve:una sveglia ( come quelle di una volta) che fa un tic-tac assordante....Preparazione : chi organizza il gioco nasconde la sveglia .... in una borsa, in una valigia, nella libreria, in cucina dentro lo zai-no, in un mobiletto, dietro il televisore....... insomma nascondetelo dove volete purche’ non si veda ma si senta.Chi organizza: si ricordi di puntare la sveglia (5 o 10 minuti sono sufficienti).Obiettivo del gioco: vince la squadra che trova la sveglia, prima pero’ che questa cominci a suonare......Buon divertimento e..... occhio alla sveglia.......

Piccoli lettori cresconoAttivitàcostruiamo insieme l’albero di Natale

L'albero di Natale rapppesenta una tradizione molto antica. L'albero può essere vero (naturale) o artificiale.Nel caso di albero naturale, esso è generalmente un abete, un pino, o di un'altro tipo purchè sempreverde.Nel caso di albero artificiale, esso può essere di diversi materiali sintetici, e di diverse dimensioni (anche molto piccole).L'albero di Natale viene abbellito con gli addobbi natalizi nel periodo antecedente al Natale (tradizionalmente pare solo fosse abbellito non prima del 24 Dicembre) e ai suoi piedi vengono collocati i regali. L'albero viene poi rimosso il giorno dopo l'Epifania, per segnare la fine delle feste natalizie.

Piccoli lettori cresconoAttivitàcostruiamo insieme l’albero di Natale

Cosa serve: gli addobbi

gli addobbi di Natale sono costituiti tipicamente da:ghirlande (festoni)sfere di Natale (palle di Natale)punta per albero (in alternativa alla stella di Natale)stella di nataleluci, minilucciole, lucine, e ledpiccoli regali impacchettatiaddobbi con varie forme, materiali, e coloripiccole pigne e alcuni rametti di agriflogliofiocchicampanellini

Come montare l’albero di Natale

disponete con l’aiuto di mamma o papà o tutti e due, per prima cosa le lucine, partendo dall'alto e scendendo verso il basso, disponendo le luci lungo cerchi intorno all'alberopassate poi ai festoni, che in parte copriranno i fili elettrici delle lucinefinite collocando i vari addobbi come palle, palline e forme varie., collocando quelli più voluminosi e pesanti verso il basso e mettendo quelli più leggeri in altoper completare, si può addobbare anche il vaso dell'albero di Natale. Chiedete alla mamma se avete una stoffa in casa, se non l’avete potete acquistarla in un negozio, oppure potete usare una semplice carta velina o carta crespa, meglio se colorata di verde o rossa.Ora, mettete i piccoli pacchettini regalo che avrete preparato qua e la sull’albero. Sono di buon auspicio. E’ il turno dei fiocchi e i campanellini. Disponeteli con il solo piacere di farlo.Ora tocca alla Stella di Natale, in cima all‘albero. Fatelo fare a papà: lui è il più alto in famiglia.

Alcuni buoni suggerimenti

fatevi portare dalla mamma o dal papà al parco. Raccogliete delle vecchie pigne cadute dagli alberi. Portatele a casa e fatelepulire ben benino dalla mamma. Devono essere ben spazzolate e poi lavate e lasciate asciugare. Prendete dei colori a tempera e un pennarello e colorate con i colori che vi piacciono di più le pigne. Lasciatele asciugare. Con l’aiuto di mamma o papà pren-detedel filo dorato e attaccatelo da una estremità alla pigna e dell’altro al vostro albero di Natale.Saranno bellissime da vedere.

Comprate alcuni rametti di agrifoglio e disponeteli solo alla fine sull’albero. Portano fortuna.

Un Canto di Natale

“Marley, prima di tutto, era morto …”E’ per lo meno eccentrico come attacco per il più bel racconto sul Natale che mai sia stato scritto.Ma è proprio così che inizia il primo capitolo, di un intramontabile classico del 25 dicembre, una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens:” Il Canto di Natale” noto anche come: Cantico di Natale, Ballata di Natale o nell’originale inglese:” A Christmas Carol “. Non fatevi ingannare, non c’è trasposizione televi-

siva o cinematografica che regga il confronto con le parole animate di Dickens, la cui lettura, quasi arrivassero da secoli lontani avvolte in una formula arcana, sprigiona, improvvisamente, il sortilegio di passi che fondano nella neve tra scampanellii di slitte trainate, di strette di mano infreddolite, nasi rossi e voci argentine che gridano:” Buon Natale Mr. e Mrs…” con sottofondo di campane a festa…Insomma non c’è niente che ti possa catapultare nella magia del Natale come il Canto di Natale di Dickens e anche se viviamo in angusti mo-nolocali, già dopo le prime pagine di questo impareggiabile capolavo-ro, ci sembrerà di leggerle accoccolati al tepore di un grande caminetto vittoriano tra i ceppi scoppiettanti e fiocchi di neve alla finestra…Per chi non conoscesse ancora la trama: il protagonista è il vecchio ava-ro e gretto Ebenezer Scrooge, uomo d’affari senza scrupoli che si rifiuta categoricamente di celebrare il Natale e tutto ciò che rappresenta e non si può tradurre in moneta sonate: gli affetti, la cordialità, la bellez-za della vita … Tanto è avverso alle festività che costringe il suo con-tabile Bob Cratchit, un buon uomo che ama la famiglia e soprattutto il più piccolo dei figli, Tim molto malato, a lavorare in condizioni pietose

anche il giorno della Vigilia. Scrooge, lo spietato non ha amici ed a chi gli rivolge un augurio benevolo, risponde scontroso borbottan-do come una pentola a pressione, caccia via in malo modo perfino il nipote Fred, figlio della sorella defunta, perché l’unica compagnia che Scrooge desidera è quella della cassaforte! E’ sera nella vuota e fredda casa di Scrooge. Stranamente entrando in casa, l’avaro despota, intra-vede la sagoma di un suo stretto collaboratore, riflessa nel battiporta: Jacob Marley, il suo socio d’affari defunto. Scaccia i pensieri e cerca di mettersi a letto ma viene disturbato da rumori inquietanti: catene, il passaggio di un carro funebre, una campanella che tintinna… Finchè la porta della stanza da letto si spalanca e compare proprio: Jacob Mar-ley o meglio il suo fantasma. Da questo episodio inizia per Scrooge un viaggio che ricorda per molti aspetti quello di Dante ma al posto di inferno, purgatorio e paradiso troviamo le dimensioni del tempo: presente, passato e futuro… Non sarà affatto piacevole percorrerle per Scrooge ma sarà di vitale importanza perché grazie all’inter-vento di alcuni fantasmi oserei dire virgiliani, Ebenezer Scrooge, l’arraffa,il taccagno lo scorbutico Scrooge, si ravvede, cambia rotta fino al il finale commovente e lieto dove :”… dà di matto, salta dalla gioia, ride fino alle lacrime…” sbalordendo la città intera e divenendo un vero e proprio dono di Natale per chi avrà il piacere di incontrarlo…

Ci sono infinite edizioni di questa strenna di Natale, io ho scelto per voi quella illustrato da Lisbeth Zwergerdelle Edizioni Nord-Sud perché le illustrazioni sono incisive e perfet-tamente corrispondenti all’atmosfera ai costumi del tempo, si nota un grande lavoro di studio di dovizia di particolari ed i personaggi sono tratteggiati con uno stile superbo che incanta piccoli e grandi.

a cura di Isabella Paglia.

biografia Isabella Paglia è una scrittrice e illustratrice di libri per l’infanzia. Ha pubblicato: “Il Signor Arco e le sue creature”, “La mucca Leopoldina” in “C’era una volta... per la seconda volta” (Mondadori-ASM), “La Fa-miglia Millemiglia tra i Monumenti d’Italia” e “la Famiglia Millemiglia tra le Bellezze Naturali “(Gruppo Editoriale Raffaello).E’ curatrice di tutta la collana di: “A Spasso con la geografia” per il Mulino a Vento.Collabora con case editrici, riviste e giornali italiani e stranieri legati al mondo dell’infanzia e della creatività come: Echino Risveglio, Il Giornali-no, Kids, dpi, ecc.Adora libri e bambini. Leggere, scrivere e creare sono da sempre le sue grandi passioni che esprime in laboratori didattici e nel seguito Blog: “La Casa sull’Albero” .Tra le sue creazioni, una serie di personaggi di carta “ Il Mondo di Corinna&Leo” creati per la scuola ospedaliera e associazio-ni che si occupano della degenza e riabilitazione dei bimbi ricoverati.

Piccoli lettori cresconoI libri per Natale

Adoro Il Canto di Natale di Dickens è tra i miei libri preferiti.Prendete l’abitudine di leggerlo e rileggerlo ai più piccoli, ogni anno, quasi ad aprire le danze ad una tradizione familiare di un incantevole tempo sospeso tra desideri e speranze che forse esiste solo nei nostri sogni ma proprio per questo non significa che sia meno vero.Per cui davvero, con tutto il cuore: tra i Gormiti e il Canto di Natale … Regalate il Canto di Natale!L’AutoreNon me ne vogliate se per questioni di spazio sarò costretta a riassu-mere in poche righe la biografia di Charles Dickens scrittore inglese nato nel 1812. Ha vissuto un’infanzia traumatica e terribile a causa del crollo finanziario della famiglia. Il padre infatti finì in prigione per debiti e Charles Dickens fu costretto a lavorare in fabbrica appena dodicenne (per fabbrica s’intende una fabbrica dell’800 ossia una baracca infe-stata dai topi), dove Dickens, incollava etichette su flaconi di lucido da scarpe. Egli stesso ricordandola in Tempi Difficili descrive quel periodo come: ”… Non vi sono parole per descrivere la segreta agonia dell’ani-ma … nel sentirmi spezzare nel petto le vecchie speranze di poter essere un giorno uomo colto ed eminente…” ma la vita si sa fa dei giri di boa imprevedibili e Charles Dickens giunto alla maggiore età diven-terà “uomo colto ed eminente” da cronista parlamentare ad uno dei più grandi romanzieri dell’Ottocento, ricordiamo oltre al“Canto di Natale”,“Il circolo Pickwick”, “Oliver Twist”, David Copperfield” “La bottega dell’an-tiquario”, “Le due città”, “Dombey e figlio” e molti moltissimi altri capola-vori.

Cosa dicono del libro:

«… Mi sono cimentato in questo libricino di fantasmi per suggerire il fantasma di un’idea che non vi faccia inquietare, lettori miei, né con voi stessi, né fra di voi, né con il tempo e tantomeno con me. Possa esso vagare benaccetto per la vostra casa senza che desideriate scacciarlo. Il vostro fedele amico e servitore»~ Dicembre 1843 - Charles Dickens ~« …Ci sono molte cose, credo, che possono avermi fatto del bene, sen-za che io ne abbia ricevuto profitto: Natale è una di queste. Un periodo di gentilezza, di perdono, di carità, di gioia nel quale uomini e donne sembrano concordi nello schiudere liberamente i cuori serrati e nel pensare alla gente che è al di sotto di loro come se si trattasse realmen-te di compagni nel viaggio verso la tomba, e non di un’altra razza di creature in viaggio verso altre mete… » ~ Charles Dickens ~Scheda tecnicaAutore: Charles DickensIllustratore: Lisbeth ZwergerEditore: Nord-SudCollana: Libri illustratiAnno di Pubblicazione: 2008

ISBN: 8882038874Codice EAN: 9788882038878Pagine: 67Formato: albo illustrato, rilegato, cartonatoPrezzo: indicativo €.18,50Età di lettura: (7+).

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Una Notte di Hanukkah

“ Era l’ottava notte di Hanukkah e nel nostro candelabro ardevano otto fiammelle. Fuori c’era una spessa coltre di neve. Anche se la stufa era bollente, sui vetri delle finestre si erano formati arabeschi di ghiaccio …”Hanukkah è la festa ebraica in cui i bambini rice-vono i regali. In questo ricorda il Natale cristiano. Otto brevi storie, molto intense e suggestive, tutte ambientate nella provincia ebraica polacca du-

rante le otto notti della festa di Hanukkah, anche se in momenti storici diversi, dove la felicità della ricorrenza si mescola con la drammaticità di molti avvenimenti come quelli accaduti durante la seconda guerra mondiale e la sacralità dei riti delle tradizioni si fonde con il piacere dell'avventura prodigiosa e fiabesca.Otto splendidi episodi scritti dal Premio Nobel per la letteratura: Isaac Bashevis Singer. Otto storie, per otto notti, per ciascuna delle otto candele del candela-bro che viene acceso in questo periodo. Otto come il numero simboli-co che nella tradizione ebraica rimanda a ciò che va al di là delle leggi della natura e simboleggia la redenzione.Un libro denso, per scoprire le tradizioni religiose di culture diverse dove la vera forza sta nel racconto, nella voce narrante dai toni pro-fondi e vellutati, a volte tremolante come la fiammella della candela perché impedita dal pianto altre volte sussurrata, quasi volesse svelare

segreti celati nel tempo che vanno tramandati, una voce che sembra danzare danti al tepore di un focolare che crea un’atmosfera incantata e sospesa dalle frasi molto evocative: “Accadde circa dieci anni fa…”, “Era usanza”, “Cinque fiammelle bruciavano nel candelabro di Hanuk-kah…”, “Tre luci ardevano nella menorah del vecchio Reb Berish”, “Fuori c‘era la neve e il gelo…”In questa atmosfera si muovono i protagonisti: soprattutto bambini e giovani, in momenti difficili delle loro vite, che superano grazie a picco-li miracoli che accadon proprio nelle notti di Hanukkah. Apparentemente lontani dai nostri ragazzi, perché giovani di epo-che diverse, in realtà sono possessori delle stesse caratteristiche che contraddistinguono i giovani di ogni tempo: l’impulsività, la forza e la fiducia nel futuro, dalla storia di salvezza di David e Rebecca, durante la seconda guerra mondiale, a quella del pappagallino Dreidel , ambien-tata in tempi molto più recenti, alla misteriosa guarigione di Falik, in un tempo lontano e indefinito.Otto storie di speranza nel bene, nella parte più nobile del genere umano anche quando si fatica a trovarla, ma ben guardare esiste:”A volte il cielo tutto si trasforma in una lampada ultraterrena di Hanuk-kah, con le stelle come luci. Ho raccontato il mio sogno ad un rabbi-no e lui mi ha detto: « L’amore nasce dall’anima e le anime emanano luce»…”

L’AutoreIsaac Bashevis Singer magnifico autore di cvelebri romanzi e libri premiati in tutto il mondo, ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1978 con il romanzo Lo Schiavo. Singer, ebreo polacco, fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali, nel 1935. Nei sui scritti, la componente della tradizione ebraica yiddish è fortemente presente. Il titolo stesso di questo libro scritto per i più giovani conferma il legame dell’autore con le sue radici: Hanukkah è infatti, come si può leggere nelle note al testo presenti nell’edizione Einaudi, la festa ebraica in cui si celebra la purificazione del tempio di Gerusalemme in seguito alle profanazioni da parte dei Greci. Una cu-riosità: dal romanzo di Singer Yentl è tratto l’omonimo film con Barbra Streisand.

Scheda tecnica

Autore: Isaac Bashevis SingerIllustratore: Fabian NegrinEditore: Einaudi Collana: Einaudi Ragazzi ISBN:8879263811Codice EAN: 9788879263818Pagine: 120Formato: brossura

Prezzo: indicativo €.8,00Età di lettura: (10+).__________________________________________________________

Cenerentola

“… In un tempo lontano, in un regno molto distan-te da qui, viveva un onest’uomo che sposò in seconde nozze la più superba signora del paese.Costei aveva due figlie ugualmente altezzose, mentre la figlia di lui era di animo buono e gentile.Purtroppo di lì a non molto, l’uomo morì. La perfida moglie non perse tempo e addossò alla buona fanciulla tutto il carico delle faccende domestiche … E quando terminava il lavoro quotidiano crollava esausta nell’angolo del cami-no, fra la cenere.« Cenerentola!» la chiamavano le

sorellastre in tono di scherno, ma la fanciulla non faceva caso al loro disprezzo …”Ma perché proprio Cenerentola per Natale? Perché Cenerentola è la Fiaba, a lieto fine, per eccellenza e il best seller che tiene nel mercato mondiale dal 1697. La storia di Cenerentola proviene dalla tradizione orale e venne tra-scritta da Charles Perrault usando come pseudonimo il nome del figlio che aveva 10 anni. Ma la vera storia di Cenerentola avrebbe origine dalla Cina, dove i piedi piccoli sono considerati segno di bellezza ( curiosi i corsi e ricorsi della storia un segno di copiatura al contrario).Sempre per la serie:” del perché scegliere di raccontare ai bambini Ce-nerentola”: perché è profondamente educativa.Cenerentola non coltivava, nell’orto, solo zucche che si trasformavano in carrozze ma era soprattutto una persona che aveva sale in zucca.Sì è vero aveva il lavoro peggiore di tutta la città ma lo svolgeva con diligenza.Non sprecava ore a consumarsi in pianti e rancori e soprattutto sapeva che essere “serva della cenere” era solo la descrizione del suo lavoro non certo di quello che lei era.Quando è comparsa la Fata Madrina ha avuto il coraggio di cambiare

la sua situazione senza pensare che stava andando alla festa del mil-lennio non accompagnata, ma da sola, ad affrontare una sala piena di gente, un plotone d’esecuzione che l’avrebbe giudicata, il mondo, questo senza perdersi mai d’animo.E cosa ancor più importante: Cenerentola insegna a piccoli e grandi a concentrarsi più sulla ricerca della felicità che sulla vendetta dei torti subiti nel passato, quale fiaba, quindi, più adatta durante il Natale?Ci sono milioni di versioni della fiaba di Cenerentola, per voi, ho scelto questa perché si attiene strettamente e fedelmente alla prima versione di Perrault dove Cenerentola attraversando il bosco per raccogliere le-gna, sente un cinguettio accorato e vede a terra davanti a sé un uccelli-no azzurro ferito e da qui il primo memorabile incontro con il principe inoltre fatto di non secondaria importanza, questa versione della fiaba la Cenerentola di Kinuko Craft, ha venduto oltre 35.000 copie nel mondo.Dire che questo è un bel libro illustrato è veramente riduttivo.La prefazione del libro di Kinuko Craft è : “ A tutti coloro che amano i sogni…”Per chi non la conosce ancora Kinuko Craft è un’illustratrice che fa sognare.La Craft è una donna e una pittrice che avrebbe potuto benissimo di-pingere nella Firenze del Rinascimento, alla corte di Lorenzo il Magnifi-co. Non esiste al giorno d’oggi, uno stile come il suo, ve ne accorgerete subito sfogliando la prima pagina del libro che farà immediatamente evadere dalla realtà trasportandovi in un aurea di somma bellezza dove perdersi tra giochi di luce e colori oro, rosso e blu, tra particolari infiniti di tessuti preziosi, broccati finemente ricamati di perle e pie-tre preziose, di abiti e acconciature voluminose, ambienti bucolici ed interni che ricordano i fastosi saloni, le lunghe scalinate delle antiche regge … Insomma la favola!

L’Autore e L’illustratoreL’autore è il celeberrimo Charles Perrault ( cliccate sul nome per la bio-grafia o il sito: http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Perrault) L’illustratrice è KinuKo Craft ( http://www.kycraft.com/ )

Scheda tecnicaAutore: Charles PerraultIllustratore: Craft, Kinuko Y. Editore: PescaMelaCollana: Libri illustratiISBN: 8873220029Codice EAN: 9788873220022Pagine: 32Formato: albo illustrato, rilegato, cartonatoPrezzo: indicativo €.11,00

Età di lettura: (3+).__________________________________________________________

Caro Babbo Natale “Caro Babbo Natale, mi chiamo Michele. È un nome che non si usa più, e infatti all'asilo non ce l'aveva nessuno a parte me. Anche adesso che vado alle elementari ci sono mucchi di Lorenzo, Federico, Edoardo e Filippo, e così le maestre li chiamano per cognome per non confon-derli. [...]Tornando al perché ti scrivo con tutto questo anticipo, la mia domanda è questa: nella lettera che ti manderò tra poco devo metterci tutti i miei desideri, oppure solo quelli più importanti? Tu come ti rego-li? Scegli quelli che ti piacciono di più? Vedi cosa ti resta in magazzino? Tiri a sorte? Non pensare che sia un tipo curioso…”Difficile per Babbo Natale rispondere ad un tipino tosto come Miche-le… E infatti, Babbo Natale, di fronte all’impertinente sequela di missive che

Michele gli invia, si trova in grosse difficoltà.“… Caro Babbo Natale, scusa se ti scrivo di nuovo ma ho ricevuto la tua risposta ed ho pensato che ti eri offeso perché avevo criticato il pigiama con gli orsetti giallo ( …) Per ora non hai risposto alle mie domande ed io dovrei sapere alcune cose prima di mandarti la lettera di Natale (… ) Io l’al-tra volta non te ne avevo parlato perché era una cosa molto difficile per me, però questa storia del

calcetto non la sopporto proprio.Io sono una schiappa ma proprio una schiappa totale.Non sono neanche stato lì a dirti che sono un po’ grasso.Del resto puoi capirmi perché non sei magro neache tu!..”Michele vuole conoscere meglio il simpatico buon omone vestito di rosso ma la risposta alla sua prima lettera non o soddisfa, così scrive subito di nuovo.Lo scambio di lettere tra i due continua, ma Babbo Natale si rivela

meno cordiale del previsto fino a che …Il divertente finale lo dovete scoprire da soli!Scrivere per i bambini la: letterina a S.Lucia, a Gesù Bambino o a Babbo Natale è di fondamentale importanza per quello che viene chiamato:”il lessico psicologico” parte dello sviluppo di crescita di ogni bambino, ossia il parlare con “la mente” ascoltando e traducendo in parole le emozioni e i desideri del proprio mondo interiore.Caro Babbo Natale è il :” ti racconto “ ma è soprattutto prima:“ mi rac-conto, traduco il mio cuore, il mio animo…”Azzeccata l’idea di questo diario, un viaggio di scoperta interiore del bellissimo mondo di Michele ma anche esteriore con rivelazioni ecla-tanti!"Caro Babbo Natale", vincitore dell’edizione 2010 Premio Letterario “Storia di Natale”, è un'irriverente diario natalizio, illustrato da Anton-Gionata Ferrari come ci trovassimo di fronte ad un quaderno a righe della primaria con bozzetti, schizzi, freccette a colori molto accattivanti e impossibili da non amare.Un libro tutto dalla parte dei bambini, quelli ormai “grandi” che non sono disposti a lasciarsi prendere in giro ma che rimangono testarda-mente decisi a vivere la magia del Natale, costi quel che costi.

L’autoreAnna Vivarelli è nata a Torino. È laureata in filosofia e ha esordito giova-nissima nel mondo della scrittura per ragazzi. Scrive testi anche per il teatro e per programmi radiofonici.Negli anni settanta ha fondato una compagnia teatrale insieme a Guido Quarzo.Nel 1996 ha vinto il pre-mio del Battello a Vapore con La coda degli autosauri (Piemme 1997), scritto a quattro mani con lo stesso Guido Quarzo con il quale ha vinto, l’anno successivo, il premio Città di Cento con Amico di un altro pia-neta (Einaudi 1996).Con Interlinea ha pubblicato Piccole storie matte, Caro Babbo Natale e, insieme a Guido Quarzo Storie da mangiare e Uomo nero, verde, blu.AntonGionata Ferrari è nato a Brescia nel 1960. Si diploma presso l’Isti-tuto Europeo di Design di Milano e lavora per molti anni nel cinema d’animazione. Dal 1993 si dedica quasi esclusivamente all’editoria per ragazzi e illustra molti libri per case editrici italiane. Riceve importanti riconoscimenti in ottime rassegne di umorismo grafico: Bordighera, Marostica, Dolo, Siena. È fra gli autori invitati dall'Associazione Nazio-nale Umoristi alla rassegna ispirata al Bestiario di Leonardo da Vinci, con il patrocinio del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Scheda tecnicaAutore: Anna VivarelliIllustratore: AntonGionata FerrariEditore: Interlinea Junior

Collana: “Le rane piccole”Anno di pubblicazione: 2010ISBN: 88882127473Codice EAN: 9788882127473Pagine: 32Formato: cartonatoPrezzo: indicativo €.8,00Età di lettura: (7+).

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La Paura è fatta di niente

“C’era una volta,e ogni volta che vuoi tuun bosco buio di alberi all’ingiù(…)… Cos’è quel gran rumore?Lo spavento mi ruba il cuore.Vorrei trovarmi altrove,ma non so dove… “

Ecco l’anticipo di una bella favola in rima che narra l’esperienza e le emozioni di un bambino di fronte alla paura, vista come un bosco buio di alberi all’ingiù e scelta per Voi, in questo periodo natalizio per parla-re, affrontare e superare quello che è uno stato d’animo che accomuna ogni bambino, approfittando dei giorni di vacanza, quando si passa più tempo assieme, per fare fronte all’argomento.La paura è normale nei bambini, fa parte di uno stadio di crescita, soprattutto tra i quattro e i sei anni,quando l’immaginazione diventa più vivace e contemporaneamente il bambino impara a pensare più in profondità. Quante volte abbiamo sentito parlare dai bambini, di mostri in agguato dentro gli armadi o sotto il letto? Tutto regolare se poi i bambini non vengono lasciati soli con le loro preoccupazioni ed emozioni forti, intense che difficilmente riescono a gestire. C’è un grande rischio se un adulto minimizza o ridicolizza la paura di

un bambino: quello che per il bambino la paura di una determinata cosa, un luogo o fantasia diventi un tormento senza fine.Per portare un bambino dallo stato di ansia allo stato di serenità e a un modo di vivere gioioso senza angosce, come sempre, è indispensabile l’ascolto e il dialogo.Proprio per introdurre queste metodiche che il libro se ben usato, di-venta uno strumento utile.La paura è fatta di niente centra perfettamente il nostro scopo.Il protagonista del libro, splendidamente illustrato da Antonio Bof-fa che dosa i colori a seconda delle emozioni riportate dal bambino fino alla luce finale, avverte il mondo che lo circonda come un luogo enorme, minaccioso, imprevedibile , pericoloso, si sente impotente e indifeso, vorrebbe nascondersi, scappare via spiccare il volo con la sua bicicletta o navigare lontano con una barchetta …Finché si trova di fronte ad una porta da cui sembra provenire un ru-more spaventoso.La scelta: scappare o affrontare. Quando un bambino spaventato si nasconde, sfugge la vita. Il bambino scappa su un albero, decide, agisce in un secondo tempo forse dopo il suggerimento di un saggio gufo ( il genitore) e capisce che … La paura si può imbrogliare!Ogni bambino può immaginare di fare alla paura qualcosa che lo ren-da finalmente libero.Perché la paura è prima di tutto nella testa e poi nel cuore.Per cui se “la paura è fatta di niente” l’immaginazione è la grande forza per sconfiggerla!Ogni bambino può: scarabocchiarla, ficcarla nel bidone della spazzatu-ra, versargli della marmellata in testa oppure come il nostro protagoni-sta … Ma questo non posso rivelarvelo perché sciuperei il gran finale del libro.

L’AutoreRosa Tiziana Bruno: è nata in provincia di Napoli. Vive a Salerno dove esercita la professione di insegnante ed autrice di libri per bambini. Ha debuttato come scrittrice nel 1990. Successivamente si è dedicata ai racconti fiabeschi, risultando finalista e vincitrice in diversi premi letterari nazionali ed internazionali. Da diversi anni organizza e condu-ce incontri di narrazione di fiabe e leggende nella scuola primaria. Si occupa soprattutto di educazione interculturale.Antonio Boffa:è un’artista molto apprezzato e premiato in Italia e all’estero. Proviene dalla Valle del Sele, in provincia di Salerno dove da questa terra ha attinto i colori, la consistenza delle forme, l’intensità del sentire. Il suo tratto crea suggestive atmosfere fiabesche, illustrate con una fine ed unica poesia iconografica che ricorda la dolcezza e l’incan-to dei dipinti di Chagall.

Scheda tecnica

Autore: Rosa Tiziana BrunoIllustratore: Antonio BoffaEditore: Casa Editrice MammeonlineAnno di pubblicazione: 2010ISBN:88889684344Codice EAN: 9788889684344Pagine: 36Formato: cartonato, illustrato, rilegatoPrezzo: indicativo €.12,00Età di lettura: (4 +).

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Il viaggio di Elisabet

“ Cominciava a scendere la sera. Nelle strade brulicanti di gente risplendevano le luci natalizie e tra i lampioni danzavano grossi fiocchi di neve. In mezzo a tutte quelle persone indaffarate, cammi-navano Joakim e il papà. Erano venuti in città per comprare un calendario dell’Avvento, cioè un ca-

lendario di Natale: appena in tempo visto che l’indomani sarebbe stato il primo dicembre… Davanti ad una pila di volumi era appoggiato un calendario di natale dai colori sgargianti. « Eccolo!» esclamò … ” (pag.1)Sono ventiquattro le finestrelle del calendario che Joakim ha acqui-stato da un simpatico libraio, prima della grande festa come vuole la tradizione nordica: una per ogni giorno, dal primo dicembre alla vigilia di Natale. Subito, Joakim, intuisce che quel calendario, dai colori sgargianti ha

qualcosa di particolare, unico, misterioso: ”… 1 DICEMBRE: Forse le lancette dell’orologio si erano a tal punto annoiate di percorrere, anno dopo anno, lo stesso cammino che improvvisamente avevano comin-ciato a muoversi nella direzione opposta…”. Quel calendario è magico!La prima finestrella che si apre, infatti, trasporta Joakim lontano nel tempo e nello spazio e gli fa conoscere una singolare comitiva formata da pecore, Re Magi, angeli e personaggi profetici. Ma soprattutto, lo strano calendario prende voce ed inizia a raccontar-gli l'incredibile storia di Elisabet e del suo viaggio verso la Terrasanta…Ma chi è Elisabet Hansen? Qual è il mistero che si cela dietro all'improvvisa scomparsa, di quell’ affabile e volitiva ragazzina norvegese, dal reparto giocattoli di un grande magazzino ? Elisabet che non ha saputo resistere alla tentazione di accarezzare un agnellino di peluche che dopo la sua tenera coccola, improvvisamente lo vede prendere vita, sotto lo sguardo ignaro della gente che tutta in-tenta a comprare regali, sembra proprio non essersi accorta di niente... Elisabet l’impulsiva, che non ci pensa due volte, insegue i balzi veloci dell’agnellino incominciando così il suo viaggio a ritroso nel tempo da Halden in Norvegia, passando per Copenaghen, Magonza, Venezia, Aquileia, la Dalmazia, la Tracia, Costantinopoli … verso la Terrasanta!Insieme a lei, si aggiungerà capitolo dopo capitolo o meglio finestrella dopo finestrella, una straordinaria comitiva formata dai personaggi più disparati e affascinanti che dagli angeli arriva fino ad alcuni famosi per-sonaggi storici come il governatore della Siria, un altezzoso imperatore e molti davvero molti altri, tutti ammaglianti e annodati in una scrittu-ra lucida e coinvolgente che fonde leggenda e storia, mito e realtà.Il Viaggio di Elisabet è una storia misteriosa che leggi tutta d’un fia-to, un giallo appassionante che coinvolgerà i ragazzi e non solo, in un’emozionante caccia alla verità.“… La sera tardi, quando Joakim entrò in camera sua, si fermò davanti alla finestra per un bel po’, a fissare la notte natalizia (…) All’improvviso, scorse alcune sagome sfrecciare lungo la strada (…) Joakim credeva di aver riconosciuto l’angelo Ezraele e tutti i compagni che si erano uniti ad Elisabet nel pellegrinaggio a Betlemme…”Una bambina curiosa,una serie di messaggi misteriosi, un viaggio a ritroso nel tempo, una storia magica per tornare a credere nella magia della vita...

L’AutoreJostein Gaarder, è nato e vive a Oslo con la moglie e i due figli. Dopo aver studiato filosofia, teologia e letteratura, ha insegnato filosofia per dieci anni. Con Il mondo di Sofia, è vincitore del Premio Bancarella 1995, ha ottenuto uno strepitoso successo mondiale. Tra le sue opere, si ricordano: La ragazza della arance, In uno specchio, in un enigma,

Vita brevis, Il venditore di storie, Scacco matto, L'enigma del solitario, Cosa c'è dietro le stelle, C'è nessuno? e Lilli de Libris e la biblioteca magica.

Scheda tecnica

Autore: Jostein GaarderIllustratore: Kramer HildeEditore: Tea libriCollana: TeadueAnno di pubblicazione: 2005ISBN: 88878186026Codice EAN: 9788878186026Pagine: 228Formato: brossuraPrezzo: indicativo €.8,60Età di lettura: (9 +).

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La Befana cambia look?

“Una sera, la Befana mentre sfrecciava nel cielo a cavalcioni della sua scopa, improvvisamente, si trovò davanti ai lucidi vetri di un grande, modernissimo, altissimo palazzo. «Aaarg!» fece la Befana frenando di colpo. «Quel mostro sarei io?» I lucidi vetri riflettevano e moltiplicavano una figura goffa, con gli abiti rattoppati e i capelli arruffati. «Così non va … Devo fare subito qualcosa»…” (pag.5) E così la Befana, proprio durante i giorni del grande lavoro quelli dove deve preparare i giochi da portare ai bambini il 6 gennaio, sistemarli per benino nella sua gerla e controllare gli indirizzi decide di rinnovare il suo look. E’ stanca di essere considerata una vecchia bacucca perché

Vive in provincia di Como. Dopo essersi laureata in pedagogia, si è spe-cializzata in giornalismo. E’ un affermata giornalista e scrittrice di molti libri per bambini come: Le oche di Lillina, L‘orco cambia idea, Io, Samuele Cuore Che Canta, Il pirata Tiziana, La Bambina Bianca, ecc. Anna laura Cantone è una delle nuove protagoniste dell’illustrazione

italiana contemporanea, si è imposta all’atten-zione del pubblico e della critica soprattutto per l’originalità del suo stile grafico: occhi rotondi e avvicinati tra loro, lunghi nasi spropositati, parole scritte a penna o a matita che accompagnano le immagini, costituiscono gli elementi principali della sua illustrazione molto ironica e divertente.

Scheda tecnicaAutore: Maria vagoIllustratore: Anna Laura CantoneEditore: Arka Collana: L'Orsa minoreISBN: 8880721097Codice EAN: 9788880721093Pagine: 64Formato: 12 X 17 cmPrezzo: indicativo €. 5,68Età di lettura: (7 +).

lei, la Befana è arzilla ed energia ce ne ha da vendere! E poi anche lei è pur sempre una donna e una donna si sa’ vorrebbe che almeno qualcu-no nella sua vita le dicesse che è proprio bella.Così la nostra cara Befana prende le pagine gialle e parte a razzo, a cavalcioni della sua inseparabile scopa, avvolta nello scialle di lana, perché si sa, ai primi di gennaio l’aria è gelida e pungente perché il sole scompare rapidamente e … Ma dove andrà la Befana, a velocità supersonica?Ah, questo è un mistero che non vi svelerò ma vi dico fin da ora che questa storia minuscola, perché il libricino è piccino, è invece una gran-de storia densa di significato e morale che vorrete leggere e rileggere ai vostri figli, perché in fondo piacerà molto anche a voi, vi farà sorride-re ed intenerire e alla fine, amare la nostra cara nostrana Befana quanto se non di più di Babbo Natale.Dato però, che questo libro ve lo consiglio caldamente, qualche antici-pazione ve la posso svelare …La povera Befana, sorvolando luccicanti insegne pubblicitarie troneg-giate da modelle perfette, viene contaminata dalla mania che pervade la città: ritocco, fotoritocco, lifting, creme che tolgono ogni tipo di ruga e forse anche la pelle … Insomma viene contagiata da un virus che ha infestato anche l’aria natalizia: quello dell’apparire.La nostra eroina, affranta dal confronto impietoso, intraprende un pel-legrinaggio a tappe che la vedrà frequentare personaggi buffi e bizzar-ri pur di risultare più avvenente.La prima tappa sarà dalla Signorina Carolina, estetista: ”… Fece sedere la befana su una poltrona inclinata, l’avvolse in un telo tutto trine e pizzi, le accostò un carello pieno di vasi e vasetti, boce e boccette, e cominciò a metterle sul viso creme di tutti i colori…” (pag.9)La seconda tappa da Pierot il parrucchiere che appena la vede si mette le mani nei capelli.La terza tappa vedrà la volta del negozio di cappellini ed abiti della signora Giovanna.La quarta ed ultima tappa la vedrà tutta intenta a provarsi scarpe nella bottega del calzolaio Taddeo Tacchini.Il risultato illustrato splendidamente da Anna Laura Cantone sarà sor-prendente. Ogni drastica decisione ha la sua contropartita …Come farà la nostra Befana, tutta così agghindata scendere giù nei camini per portare i regali ai bambini?Ah, come diceva sempre la mia saggia nonna: “ Meglio imperfette ma AUTENTICHE!”

L’Autore

Maria Vago