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Sede dir ezione: Via Rosso di S. Secondo, 1 90135 Paler mo Direzione 091/403197 – Segreteria 091/409294 – 7 091/401406 C.F. 80013720828 – C.M. PAEE017009 www.deamicis.palermo.scuolaeservizi.it email * [email protected] * [email protected] Plesso: “De Amicis” Via Nazario Sauro Palermo tel. 091/6822716 091/225843

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Sede direzione: Via Rosso di S. Secondo, 1 ­ 90135 Palermo Direzione 091/403197 – Segreteria 091/409294 – 7 091/401406

C.F. 80013720828 – C.M. PAEE017009 www.deamicis.palermo.scuolaeservizi.it

e­mail* [email protected] ­ * [email protected]

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INDICE Pag

PREMESSA 3

INDIRIZZI GENERALI DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO 4

1. TERRITORIO, SCUOLA E UTENZA 5

1.1 IL QUARTIERE 5

1.2 L’ISTITUZIONE SCOLASTICA 6

1.3 I BISOGNI FORMATIVI 7

1.4 PRINCIPI, FINALITA’ E OBIETTIVI 8

2. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA 11

2/a STAFF DI DIREZIONE 11

2.1 ORGANIGRAMMA ALUNNI 12

2.2 ORGANIGRAMMA DOCENTI 12

2.3 ORGANIGRAMMA PERSONALE NON DOCENTE 13

2.4 CALENDARIO SCOLASTICO 13

2.5 TEMPO SCUOLA 14

2.6 RISORSE ESTERNE 15

2.7 RISORSE MATERIALI 15

2.8 RISORSE FINANZIARIE 16

3. OFFERTA FORMATIVA 17

3.1 ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 18

3.2 LA PROGRAMMAZIONE 22

3.3 SCELTE METODOLOGICHE 24

3.4 VERIFICA E VALUTAZIONE 24

3.5 UTILIZZO DELLE RISORSE 26

3.6 RICERCHE E SVILUPPO 26

3.7 SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO 26

3.8 BIBLIOTECA 26

4. RETI, CONVENZIONI, ACCORDI 27

5. ORARI DI RICEVIMENTO E PROCEDURE BUROCRATICHE 27

6. I DOCUMENTI DELLA SCUOLA 27

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PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) trova la sua fonte giuridica nell’art.3 del DPR n°275/1999, in applicazione dell'art.21 della legge n°59/1997, così come appresso riportato:

1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.

Il POf, dunque, tenendo conto delle linee di indirizzo del Consiglio di circolo, è il documento fondamentale della scuola dell'autonomia, rende visibile all'esterno l'offerta formativa dell'unità scolastica e la sua identità progettuale e culturale, fissandone le strategie e gli obiettivi unitari. In esso la progettazione educativa e didattica si coniuga, nel rispetto della legge 53/2003 e relativi decreti legislativi e regolamenti di attuazione, nonché delle provvisorie Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati (allegate al D.L.vo n° 59/2004) e delle sperimentali Indicazioni per la costruzione del curricolo, con quella organizzativa, per dare vita ad un'articolata proposta al servizio del territorio, nella sua dimensione curricolare ed extracurricolare, con proposte anche di arricchimento e di ampliamento dell’offerta formativa.

Nel POF viene inserito tutto ciò che la scuola offre e propone agli utenti e attraverso lo stesso crea collegamenti con il territorio; esso rappresenta le linee di indirizzo verso le quali la scuola intende muoversi: l’impegno collegiale dei docenti e di tutto il personale ne concretizza le direzioni operative assunte. Oltre ad essere una guida del comportamento professionale di docenti e non docenti, costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica e ne accresce la responsabilità e consente ai genitori degli alunni una partecipazione più consapevole alla vita scolastica.

Per la sua natura dinamica il POF è un work in progress che traduce la propria vision istituzionale in mission con gli adattamenti e i miglioramenti necessari alla luce dell'esperienza e con il variare delle situazioni, dei soggetti, ma anche per adeguare l’offerta formativa e le strategie educative ai nuovi scenari ed ai bisogni formativi espressi dall’utenza e dal territorio.

In questo scenario di grandi cambiamenti il POF del circolo didattico “De Amicis” rimane sostanzialmente invariato nelle linee educative e viene riconfermata come nucleo portante dell’offerta formativa l’innovazione didattica, ovvero individuazione di strategie, comportamenti, tecniche, organizzazione e strumentazioni utili a garantire a tutte le alunne e gli alunni il massimo sviluppo delle loro potenzialità e a rendere più efficace il processo di apprendimento/insegnamento.

Il POF è integrato dal Regolamento d’Istituto e dal Piano Annuale delle Attività (PAA personale docente e non docente), e dalla contrattazione integrativa d’istituto (CII). Per l’anno scolastico 2008/2009 il POF è stato approvato dal Collegio dei Docenti in data 7 ottobre 2008; è stato adottato dal Consiglio di Circolo in data 07/11/2008.

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Linee di indir izzo del Consiglio di cir colo (Art. 10 comma 1 D. Lgs. 297/94)

Alla luce delle esperienze pregresse, della lettura dei bisogni degli alunni e del territorio, delle innovazioni, il consiglio di circolo ha elaborato e adottato i seguenti indirizzi generali:

1. L’istituzione scolastica deve valorizzare le risorse territoriali affinché l'offerta formativa non sia limitata alle sole ore curricolari, ma sia promotrice di un'azione culturale e sociale attiva. Deve coinvolgere nella sua attività educativa gli Enti locali, le associazioni culturali, le società sportive, ed altre risorse presenti nel territorio, che con il loro operato abbiano una ricaduta diretta o indiretta sugli alunni, sulle famiglie, sugli abitanti del territorio, per una crescita sociale, culturale e professionale;

2. La scuola deve porsi come riferimento per il territorio favorendo e organizzando servizi, attività e quanto possa incrementare la crescita culturale, dando ospitalità ad iniziative dell’Università degli studi, dell’Ufficio scolastico provinciale e dell’ufficio scolastico regionale, o di altri enti ed associazioni, i cui fini siano coerenti con scelte della scuola;

3. L’immagine della scuola va promossa in ogni circostanza e con qualunque strumento da tutti gli operatori della scuola, perché costituisce un mezzo per migliorare la qualità del servizio e dell’utenza, per fornire sempre più risorse alla scuola e indirettamente ha ricadute sui livelli di apprendimento degli alunni;

4. Vanno favorite le costituzioni di reti tra scuole o con altre istituzioni perché attraverso il confronto e la collaborazione si ottengono maggiori risultati con minori risorse e perché si determina la crescita dell’ istituzione;

5. Vanno valorizzate le competenze degli operatori scolastici con i giusti riconoscimenti, in quanto contribuiscono alla qualità dell’organizzazione;

6. Si ricorra a personale esterno per aspetti particolari per i quali necessita una particolare competenza dando priorità alle pregresse esperienze positive;

7. Sia per gli aspetti organizzativi che didattici si individuino tutti gli incarichi necessari ad assicurare una migliore organizzazione scolastica, una didattica sempre più innovativa, una molteplicità di esperienze per gli alunni;

8. Bisogna mirare al sostegno e alla promozione degli alunni più deboli, ma anche valorizzare le eccellenze, per realizzare una scuola inclusiva, sostenibile, integrata. Quindi, “Dare di più a chi ha meno", secondo il giudizio espresso da Don Lorenzo Milani, offrendo pari opportunità a tutti gli alunni e differenziando la proposta formativa;

9. Nell’organizzazione del lavoro di tutti gli operatori si tenga presente il criterio di efficienza ed efficacia intensificando il lavoro quando è necessario, diradandolo nei periodi più tranquilli; a tal fine si farà ricorso a tutte le possibilità offerte dai CCNL;

10. Vanno favorite le attività pomeridiane sia di carattere ludico che disciplinare poiché il territorio offre scarse alternative culturali ed aggregative;

11. Il diritto all'istruzione non può essere limitato da diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni fisiche, psicofisiche o socio ­ economiche. Vanno quindi individuate tutte le modalità didattiche ed organizzative per favorire l’integrazione degli alunni con specifici bisogni educativi (es.disabili, stranieri) e per realizzare condizioni generali di pari opportunità, secondo i principi di: uguaglianza, imparzialità e regolarità (nella formazione delle classi e sezioni, dell’assegnazione dei docenti), regolarità e continuità del servizio, nel rispetto delle norme sancite dalla legge (diritto di assemblea, sciopero, ferie), efficacia, efficienza, economicità

12. Vanno favorite tutte le esperienze sia interne che esterne per valorizzare la dimensione europea dell’insegnamento­apprendimento;

13. Si devono favorire situazioni di aggiornamento e formazione del personale docente e non docente in relazione alla problematiche emergenti, sia organizzandole nella scuola sia partecipando ad esperienze formative organizzate da enti e associazioni, ma coerenti con il piano dell’offerta formativa della scuola;

14. Vanno valorizzati gli incontri formali ed informali con le famiglie e create figure e situazioni di “ascolto” per le situazioni più difficili, utilizzando la figura dell’operatore psicopedagogico (docenti utilizzati in attività psicopedagogiche ed operatore psicopedagogico territoriale);

15. Nella organizzazione della didattica si tenga presente l’importanza delle esperienze esterne (gite, teatro,visite guidate, gare sportive….) a cui tutti i docenti devono partecipare in maniera coordinata e condivisa e con una organizzazione che consenta l’utilizzo ottimale delle risorse.

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1. TERRITORIO, SCUOLA E UTENZA

1.1 IL QUARTIERE

Il Circolo Didattico “De Amicis” è ubicato nel quartiere NOCE­ ZISA, facente parte della V° Circoscrizione del Comune di Palermo; un quartiere popolare, ad alta densità abitativa, nel quale sono presenti varie attività produttive e commerciali a conduzione familiare, “botteghe” artigianali, associazioni a carattere culturale e aggregativo diversificate nell’offerta. Sono presenti anche: il servizio Socio­Sanitario A.S.L. n. 6 (Aiuto Materno) con il Consultorio, diverse strutture a carattere privato per attività sportive, parrocchie e altri centri di culto.

Nel quartiere sono presenti numerose scuole statali e non statali, alle quali afferiscono gli utenti del territorio: gli Istituti Comprensivi “Antonio Ugo”, “Peppino Impastato” e “Principessa Elena”, la scuola dell’infanzia e primaria “Valdese”, altre scuole dell’infanzia di istituti religiosi, l’Istituto “Sant’Anna”, l’ITC Pio La Torre.

L’edilizia del quartiere è estremamente diversificata: esistono edifici moderni risalenti agli anni ‘70/ 80 accanto ad abitazioni fatiscenti ed edifici di notevole valore culturale e storico, altrettanto fatiscenti.

La tipologia delle famiglie rispecchia le caratteristiche di un tipico quartiere popolare cittadino, multiculturale, con diversi gruppi religiosi. Numerosa è la presenza di famiglie immigrate straniere che presentano talvolta problemi di comunicazione linguistica.

Il livello di scolarizzazione è medio­basso con delle punte di analfabetismo di ritorno. Notevole è la presenza degli alunni “migranti” (stranieri e italiani) sia all’interno dell’area territoriale che all’esterno, ma i fenomeni di dispersione scolastica negli ultimi anni sono notevolmente diminuiti in termini di abbandono e bocciature, mentre sono costanti i fenomeni di frequenze saltuarie, ritardi e richieste di uscite anticipate; molto spesso tali comportamenti sono legati alla percezione, da parte delle famiglie, di una scuola da frequentare secondo una idea che è più vicina al concetto di “supermercato” (ciascuno prende ciò che vuole, quando e come vuole!).

La qualità della partecipazione delle famiglie alla vita della scuola non è omogenea: a fronte di un buon numero di genitori che intrecciano rapporti costruttivi e di fiducia, molti ancora manifestano atteggiamenti di rifiuto e/o disinteresse per le diverse forme di collaborazione e cooperazione con l’istituzione. Nonostante il quartiere sia ricco dal punto di vista delle realtà associative e delle attività in campo sociale, la mancata conoscenza da parte degli adulti (famiglie) dei diritti propri di cittadini e dell’offerta di servizi alla persona presenti nel territorio, nonché il permanere della cultura del non rispetto delle regole, la mancanza di adeguato controllo e relative sanzioni, rende ancora diffuso il senso dell’illegalità e della micro/macrocriminalità che spesso, così come scritto nella storia del nostro Circolo, si esprime anche con atti di vandalismo nei confronti delle scuole del territorio.

L’utenza del Circolo didattico “De Amicis” è sempre più multiculturale, multietnica e multi religiosa, pertanto, la conoscenza e il rispetto delle diversità devono connotare le scelte educative di una scuola che vuole essere inclusiva e promuovere l’integrazione di tutti e di ciascuno.

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La scuola primaria “De Amicis” è sorta nel 1951 come succursale del circolo “Gabelli”ed ubicata in via Uditore ­ via N.Sauro – per far fronte alle esigenze del quartiere “Noce”. Nel 1956 assunse la configurazione di Circolo Didattico costituito da varie scuole dell’estrema periferia della città di Palermo.

Agli inizi degli anni ’80, con la costruzione dell’edificio scolastico di Via Rosso di San Secondo, il Circolo Didattico comprese le scuole elementari e materne dei plessi di Via Uditore, Via Rosso di San Secondo e Misericordia e Croce. La Direzione Didattica fu trasferita in Via Rosso di San Secondo.

Negli anni ‘90 il Circolo “De Amicis” divenne sede unica funzionante su edifici separati in Via Rosso di San Secondo e in Via Nazario Sauro.

Nei primi anni del 2000 la sede di Via Rosso di San Secondo è stata totalmente ristrutturata per essere messa a norma secondo le leggi vigenti, diversamente da quella di via Nazario Sauro che presenta un’attuale fatiscenza ed è compresa nel piano comunale di ristrutturazione.

Il Circolo Didattico “E. De Amicis” attualmente è costituito da due Sedi scolastiche: Via Rosso di San Secondo, dove insistono 16 classi di scuola primaria (12 a tempo normale

e 4 a tempo ridotto), 1 sezione di scuola statale dell’infanzia ed 1 sezione di scuola regionale dell’infanzia

Via Nazario Sauro, dove insistono 16 classi di scuola primaria e 7 sezioni di scuola statale dell’infanzia così come di seguito:

Sede Rosso di San Secondo Sede Nazario Sauro

Sezioni di scuola regionale dell’infanzia 1 (8:00­13:00)

Sezioni di scuola statale dell’infanzia 1

(8:00­13:00)

4 (8:00­16:00) 2 (8:00­13:00) 1(8:00­14:00)

Classi 1^ di scuola primaria 2 (di cui 1 a tempo pieno) 3

Classi 2^ di scuola primaria 3 (di cui 1 a tempo pieno) 3

Classi 3^ di scuola primaria 4 (di cui 1 a tempo pieno) 3

Classi 4^ di scuola primaria 4 (di cui 1 a tempo pieno) 3

Classi 5^ di scuola primaria 3 (di cui 1 a tempo pieno) 3

Presso la sede di via Rosso di San Secondo si trovano gli Uffici di direzione e la Segreteria, la palestra, i laboratori (informatica, psicomotricità, musica, ceramica, cucina), la biblioteca, gli spazi esterni per l’attività sportiva. La scuola non si dispone di uno spazio idoneo per la realizzazione degli incontri collegiali.

1.2 L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

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La popolazione scolastica è composta da 807 alunni di cui 211 frequentanti la scuola dell’infanzia e 596 la scuola primaria. La scuola, nella sua eterogeneità, è frequentata da:

• alunni provenienti da un ambiente socio­culturale medio • alunni provenienti da ambienti deprivati • alunni figli di immigrati (n°57) • alunni disabili (n° 25)

E’ piuttosto elevato è il fenomeno della mobilità a livello territoriale.

1.3 I BISOGNI FORMATIVI

Dall’analisi del contesto socio­culturale del quartiere si evidenzia: Ø necessità di possedere le strumentalità culturali di base, per meglio esercitare il

proprio diritto all’istruzione e alla formazione Ø necessità di imparare a condividere e a rispettare le regole di convivenza e legalità;

riconoscere la necessità del controllo e degli gli strumenti sanzionatori adeguati da parte degli organi che dovrebbero garantire e far rispettare, a diversi livelli, il patto sociale

Ø necessità di imparare a partecipare con atteggiamento di fiducia nelle istituzioni, considerate espressione di cittadinanza attiva, anche per il miglioramento e lo sviluppo del contesto sociale e culturale in cui si vive, secondo valori internazionali

Ø bisogno di avere una maggiore conoscenza, integrazione e interiorizzazione del concetto di cittadinanza, come coscienza della propria identità civica (diritti/doveri, rispetto del bene comune), riconoscimento dell’identità/diversità personale e altrui, al fine di educare all’accoglienza–integrazione–cooperazione e prevenire fenomeni di violenza talvolta connotati come “bullismo”

Ø bisogno di promuovere la coscienza del “bene comune” in termini di conoscenza, rispetto e salvaguardia del proprio ambiente (casa, scuola, territorio)

Ø bisogno di maggiore integrazione scuola­territorio, individuando le risorse presenti nel territorio (enti locali e servizi) e collaborare con esse

Ø bisogno della scuola di utilizzare in modo più razionale le risorse umane e materiali interne, anche attraverso una organizzazione flessibile ed organica

Ø necessità della scuola di organizzare iniziative di formazione per docenti, non docenti e genitori, di cooperare per realizzare il comune progetto educativo­ formativo scuola –famiglia, di attivare percorsi educativi personalizzati sulla base delle diversità personali, culturali, etnico­religiose, ecc..., di promuovere conoscenza, integrazione e interiorizzazione del concetto di cittadinanza attiva e solidale

Ø necessità di promuovere la costruzione di una cultura per la sostenibilità

Inoltre, è necessario ­ imparare a chiedere (a chi, come, cosa, quando) perché servizi e sostegni dovuti

all’utenza e al territorio siano una garanzia dell’esercizio del diritto e non una pratica del “favore”

­ gestire in modo più efficiente tutte le risorse disponibili: professionali, strutturali, relazionali, strumentali, finanziarie, ecc. per realizzare un’offerta formativa efficace

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­ contenere le situazioni di tutti gli alunni “a rischio” di abbandono o insuccesso scolastico con progetti di accoglienza e accompagnamento, con idonei interventi dei servizi (per esempio il servizio psicopedagogico di scuola e/o di rete).

1.4 PRINCIPI E FINALITA’

La scuola De Amicis, partendo dalla singolarità e complessità di ogni alunno, dalla sua identità/diversità, dalle sue capacità, conoscenze e competenze, dalle sue aspirazioni, dalla sua storia personale e familiare, predispone l’offerta formativa facendo leva sui seguenti fondamentali principi:

­ educare istruendo/istruire educando, in un’ottica inclusiva ed integrata ­ considerare fulcro del processo di istruzione e formazione l’alunno­persona nel suo

essere “persona che apprende” ­ offrire percorsi formativi che consentono di affrontare positivamente l’incertezza e la

mutevolezza degli scenari sociali, presenti e futuri, nella ricerca di orientamenti di senso

­ promuovere il successo scolastico e formativo di tutti gli alunni. ­ Tutto il processo di istruzione e formazione ha come FINALITÀ ULTIMA quella di

educare alla CITTADINANZA ATTIVA E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE.

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REFERENTI TEORICI/PRINCIPI CHE INDIRIZZANO LE SCELTE EDUCATIVE

1. L’alunno persona fulcro dell’attività formativa 2. Concetto di “ecologia” della mente (Bateson) 3. Promozione allo sviluppo sostenibile attraverso la pratica della cittadinanza attiva e

solidale 4. La nozione di complessità (Morin ) che include il rapporto tra società/ natura/cultura 5. finalità dell’azione educativo­didattica: Educazione per lo Sviluppo Sostenibile,

secondo DESS e secondo il modello del Piano nazionale Ben…essere

OBIETTIVI EDUCATIVI

Ø Promuovere uno sviluppo sostenibile attraverso modalità di apprendimento formale –informale e non formale

Ø Promuovere la ricerca e lo sviluppo degli elementi fondamentale dell’educazione permanente

Ø Modificare atteggiamenti e promuovere valori nella difesa e tutela dell’ambiente Ø Incoraggiare gli alunni all’uso del pensiero critico, riflessivo e creativo, sia in

contesti locali che globali, nonché a crescere armoniosamente Ø Educare/istruendo in un ottica inclusiva e integrata, prevenendo la dispersione

scolastica ed assicurando il successo formativo di tutti Ø Accrescere la partecipazione e la cooperazione di tutti i soggetti impegnati

nell’educazione dei giovani (scuola –famiglia­territorio) Ø Guardare all’Europa

Perciò la scuola persegue obiettivi irrinunciabili quali la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che, come si rileva nelle “Indicazioni per la costruzione del curricolo” sono:

­ le regole del vivere e del convivere nelle differenze ­ la scoperta degli altri e la conoscenza dei loro bisogni ­ la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise ­ l’attenzione al punto di vista dell’altro ­ la valorizzazione delle radici culturali, per una cittadinanza unitaria e plurale attraverso

la formazione di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e ad un rapporto consapevole uomo­ambiente, attraverso una piena valorizzazione per la sostenibilità dei beni culturali presenti nel “territorio”, (nazionale, europeo e planetario), in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto”.

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EDUCAZIONE PER LA SOSTENIBILITA’

EDUCAZIONE ECOLOGICA

EDUCAZIONE RELAZIONALE

EDUCAZIONE CIRCOLARE

EDUCAZIONE RIFLESSIVA

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2. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA 2.a Staff di direzione

(collabora con il dirigente scolastico nella gestione della scuola) Dir igente Scolastico Geusina Garofalo

Direttore dei Servizi Generali e Amministr ativi (DSGA) Isabella Casiglia

Collaborator i Santino Cerami (con funzioni di vicario) Daniela Albertini

Responsabili di plesso di via N. Sauro Anna Maria Geraci (sc. primaria) M. Teresa Paladino (sc. infanzia) Elena Mamo (sc. infanzia)

Docente con Funzione strumentale – POF Rosaria Genova

Docente con Funzione strumentale – POF Luigia Manetta

Docente con Funzione strumentale – docenti (prog. e form) Eleonora Glatz

Docente con Funzione strumentale – docenti (tecnol.) Alba Modica

Docente con Funzione strumentale – alunni (handicap) Benedetta Ortoleva

Docente con Funzione strumentale – alunni (bisogni sp.) Licia Leonardi

Docente utilizzato in attività psicopedagogiche Luigia Manetta

Docente utilizzato in attività psicopedagogiche Maria Monteleone

Referente “Educazione ambientale” Manuela Migliavacca

Referente “Ar te e cultura” Giovanna Cossu

Referente “ Educazione alla Salute” Donatello Barone

Referente “Editor ia” Linda La Barbera

Referente “Uscite e visite guidate”, Orsola La Gattuta

Referente “Progetti europei” Santino Cerami

Referente “Spor t” Ester Randazzo

Referente “Attività musicali” Antonio Costanzo

Referente “Legalità e cittadinanza attiva” Grazia De Gregorio

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) Antonio Franco

Rappresentante dei lavorator i per la sicurezza (RLS) Albertini Daniela

Rappresentanza sindacale unitar ia di scuola (RSU) Santa Ferlito Orsola Lagattuta Liliana Provenzali

Tutti i componenti dello Staff di direzione si confrontano, collaborano, formulano proposte ed ipotesi risolutive dei problemi emergenti, cooperano con il dirigente scolastico, una efficace/efficiente organizzazione e gestione dell’istituzione scolastica.

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2.1. ORGANIGRAMMA ALUNNI

ALUNNI, CLASSI/SEZIONI PLESSO ROSSO SAN SECONDO

PLESSO N. SAURO

TOTALE

Alunni scuola primaria tempo normale 241 284 525 Alunni scuola primaria tempo pieno 71 71 Alunni scuola dell’infanzia tempo normale 111 111 Alunni scuola dell’infanzia tempo ridotto 50 50 100

TOTALE 362 445 807

Alunni disabili sc. primaria 12 12 24 Alunni disabili sc. infanzia 1 1

TOTALE 12 12 25 (4% )

Alunni di altre nazionalità sc. primaria 18 18 36 Alunni di altre nazionalità sc. infanzia 3 18 21

TOTALE 21 36 57 (7% )

Classi prime a tempo normale 2 3 5 Classi seconde a tempo normale 3 3 6 Classi seconde a tempo pieno 1 1 Classi terze a tempo normale 3 3 6 Classi terze a tempo pieno 1 1 Classi quarte a tempo normale 2 3 5 Classi quarte a tempo pieno 1 1 Classi quinte a tempo normale 2 3 5 Classi quinte a tempo pieno 1 1

Classi scuola primaria tempo normale 12 15 27 Classi scuola primaria tempo pieno 4 4 Sezioni scuola dell’infanzia tempo normale 5 (*) 5 Sezioni scuola dell’infanzia tempo ridotto (statale e reg) 2 2 (*) 4

TOTALE 18 (classi+sez.) 22 (classi+sez.) 40 (classi+sez.)

(*) vedi di seguito organizzazione servizio psicopedagogico scuola dell’infanzia

2.2 ORGANIGRAMMA PERSONALE DOCENTE

ORGANICO DOCENTI ROSSO S.S. NAZARIO S. TOTALE

scuola primaria posto comune 27 22 49 scuola primaria utilizz. in attività sostegno 8 6 14

specialisti L 2 scuola primaria 1 1 2 specializzati L 2 scuola primaria 4 6 ins. religione cattolica sc. primaria 2 2 3 scuola primaria utilizzati in attività funzionali all’insegn. 1 scuola statale dell’infanzia 1 12 13 scuola statale infanzia utilizzati in attività sostegno 1 1

scuola regionale dell’infanzia 1 1 ins. religione cattolica sc. dell’infanzia 1 2 1

sc. infanzia utilizzati in attività funzionali all’insegnam. 1

TOTALE 47 52 84 Si rimanda al Piano annuale delle attività (PAA) per informazioni su ruoli, funzioni e compiti specifici del personale docente.

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2.3 ORGANIGRAMMA PERSONALE NON DOCENTE

Direttore dei servizi generali amministrativi(DSGA) 1 Assistenti amministrativi 4 Collaboratori scolastici statali 10 Personale comunale (assistenti igienico­sanitari per alunni disabili)

4

Personale comunale (lavoratori socialmente utili(LSU)

4

Personale regionale (assistente di scuola regionale dell’infanzia)

1

Altro personale in convenzione con il comune di Palermo

(consorzio Palermo lavoro) 4 (ex PIP/SPO) 25 (cooperativa Comitini) 2

2.4 CALENDARIO SCOLASTICO

Il decreto dell'Ass. Reg. P.I. ha stabilito, per l'anno scolastico 2008/2009, l'inizio delle lezioni il 17 settembre 2008 e la conclusione il 12 Giugno 2009. Su proposta del Collegio dei Docenti e a seguito di delibera del Consiglio di Circolo, la scuola De Amicis ha apportato le seguenti modifiche:

SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Inizio delle lezioni 17 settembre 15 settembre

Chiusura I Quadrimestre 30 gennaio 30 gennaio

Chiusura II Quadrimestre e termine delle lezioni

12 giugno 12 giugno

SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE Vacanze natalizie Dal 22/dicembre 2008 al 06/gennaio 2009 Vacanze pasquali Dal 09/aprile 2009 al 14/ aprile 2009 Altri giorni deliberati dal Consiglio di Circolo 3 novembre

9 dicembre 23­24 febbraio 30 aprile 1 giugno Altri 5 giorni da stabilire

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2.5 TEMPO SCUOLA

Su delibera del consiglio di circolo e in osservanza della normativa vigente, la scuola De Amicis funziona per 5 giorni settimanali, da lunedì a venerdì.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Per l’anno scolastico 2008/09 è così articolata: Ø 4 sezioni di scuola statale dell’infanzia di via N. Sauro funzionano a tempo normale per

complessive 40,00 h settimanali, dalle ore 8,00 alle ore 16,00 (flessibilità in entrata ore 8,00/8,15 ed in uscita ore 15,45/16,00)

Ø 4 sezioni di scuola statale dell’infanzia a tempo ridotto di Via Rosso di San Secondo e di via N. Sauro funzionano per 25,00 h settimanali, dalle ore 8,00 alle 13,00 (con la flessibilità in entrata 8.00/8,15 ed in uscita 12,45/13,00)

Ø 1 sezione di scuola statale per 30 ore settimanali (8,00­14,00 ­ v. P.A.A. e Progetto) Ø 1 sezione di scuola regionale dell’infanzia per 25 h settimanali (dalle ore 8,00 alle ore 13,00

(con la flessibilità in entrata 8,00/8,15 ed in uscita 12,45/13,00)

SCUOLA PRIMARIA

Ø le classi di scuola primaria funzionano per complessive 30 ore settimanali (27 curricolari +3 facoltative/opzionali) dalle ore 8,00 alle ore 14,00.

Ø le classi di scuola primaria a tempo pieno funzionano per complessive 40 h settimanali (dalle ore 8,00 alle ore 16,00)

Tempo pieno Nella nostra scuola sono funzionanti 4 classi a tempo pieno, 1 classe seconda, 1 terza, 1

quarta e 1 quinta funzionanti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00. Il tempo pieno è una risorsa molto importante per una parte della nostra utenza; è scelto,

all’atto dell’iscrizione, da quelle famiglie che hanno maggiormente bisogno di affidare i propri figli e delegare alla scuola buona parte della loro formazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di famiglie di condizioni socio­economiche e culturali disagiate, che hanno poca fiducia nelle istituzioni in genere, pertanto non è facile istaurare rapporti cooperativi. A ciò si aggiunge la poca attenzione riposta dagli enti preposti al servizio mensa che spesso risulta scoordinato rispetto le attività didattiche e il cibo di scarsa qualità.

Nonostante tutte queste difficoltà, consapevoli del grande valore formativo e della necessità del prolungamento del tempo scuola per parte della nostra utenza, il nostro istituto ha deciso di impegnare grandi risorse per innalzare la qualità del servizio e fare in modo che a punti di partenza di svantaggio corrispondano punti di arrivo omogenei per tutti gli alunni. Per tale motivo ad inizio anno scolastico è stata formata una commissione di studio per analizzare le problematiche del Tempo Pieno che ha individuato alcune possibili strategie per il miglior funzionamento. Innanzi tutto si è fissato l’ora del pranzo tra le ore 12.45 e le ore 14.00, in modo che i docenti possano organizzare le attività didattiche senza incorrere in interruzioni; si è garantita la maggiore compresenza possibile per effettuare insegnamento individualizzato privilegiando le attività in piccolo gruppo, si è deciso di destinare le ore successive al pranzo ad attività didattiche curricolari e opzionali svolte in forma laboratoriale in aula o nei laboratori della scuola per gruppi classe, o piccoli gruppi, o gruppi eterogenei per classi aperte. Fra le strategie per il miglioramento sono state individuate anche : la ri­organizzazione degli spazi e l’assegnazione di personale non docente in numero maggiore e tra quello più qualificato. Molti alunni fruiscono della mensa comunale,altri della mensa familiare

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2.6 RISORSE ESTERNE v 5^ Circoscrizione v ASL 6 ­ Unità multidisciplinare composta da:

o Neuropsichiatra o Pedagogista o Psicologo o Operatori servizio psico­pedagogico territoriale o Operatori e animatori di varie associazioni e cooperative

v CTRH con sede presso IC Antonio Ugo v DD Nuccio per servizio istruzione domiciliare e in ospedale v Osservatorio provinciale sul fenomeno della dispersione scolastica v Osservatorio d’Area “Monte Cuccio 1” sul fenomeno della dispersione scolastica e

servizio psicopedagogico di rete v Reti di scuola per prevenire e contenere i fenomeni di bullismo ,di dispersione

scolastica ecc… v Associazioni sportive v Centro sociale del quartiere Noce v Centro Diaconale “La Noce” con i relativi servizi parrocchiali v Centro Migranti (CE.MI) v Associazione Narramondi e Centro di aggregazione interculturale “Mowgly, vivere

tra due mondi” v Centro Zisa­Noce” v Centro Valdesi, con servizio educativo domiciliare, servizio di accoglienza 0/3 anni,

progetti pomeridiani di aggregazione interculturale e casa famiglia “Mirti” v Parrocchie e altri centri di culto.

Qualora non sia possibile la realizzazione di un progetto attraverso l’utilizzazione delle risorse interne ci si rivolgerà ad esperti esterni, anche attraverso stipula di contratti o convenzioni.

2.7 RISORSE MATERIALI La sede di via Rosso di San Secondo, composta da due padiglioni, comprende:

§ n. 10 aule di scuola primaria, di cui n. 2 aule polifunzionali § n. 1 aula di scuola regionale dell’infanzia § n. 1 aula di scuola statale dell’infanzia § n.1 locale direzione § n. 1 locale vicedirezione § n.2 locali segreteria § n 1 aula docenti § n. 2 laboratori informatica/multimediale § n.1 laboratorio di ceramica § n.1 laboratorio musicale § n.1 laboratorio di animazione psicomotoria § n.1 sala mensa § n. 2 locali per la biblioteca § n.7 minilocali adibiti ad archivi e a deposito per il funzionamento della scuola

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§ n.1 palestra coperta § n. 2 campetti sportivi esterni § altri spazi esterni § abitazione del custode § locali tecnici

La sede di Via Nazario Sauro comprende: • n. 16 aule di scuola primaria • n. 7 aule di scuola dell’infanzia • n. 1 sala mensa • n. 1 ex laboratorio di animazione psicomotoria è stato utilizzato come aula • n. 1 laboratorio di informatica • n. 1 locale direzione • locali tecnici • spazio esterno Altre risorse materiali del Circolo sono costituite: dai sussidi audiovisivi, tecnologici,

musicali, per le attività motorie e l’uso della cucina, dal patrimonio librario per alunni e docenti.

Fra i servizi di cui possono fruire i bambini della scuola e del territorio sono significative le attività che vengono realizzate in palestra, dopo le ore 16,00 secondo le modalità e i tempi stabiliti nel contratto d’uso siglato con le associazioni: calcetto, danza, basket, ecc. (vedi schema in PAA docenti).

Per soddisfare i bisogni dei genitori e garantire adeguata vigilanza degli alunni sarà realizzato il servizio di pre e post scuola con la presenza di volontari del Servizio civile e/o di soggetti in convenzione con il Comune.

Su scelta dei genitori quest’ultimo fornirà la mensa agli alunni della scuola dell’infanzia funzionante a tempo normale e agli alunni del tempo pieno che ne faranno richiesta. Quanti non vorranno fruire di tale servizio potranno consumare il pasto fornito dai genitori, secondo le modalità previste dalla normativa vigente (HCCP)

2.8 RISORSE FINANZIARIE Le risorse finanziare di cui la scuola dispone sono erogate dal Ministero della Pubblica

Istruzione, dalla Regione siciliana, dal Comune di Palermo, nonché da privati (contributo delle famiglie, contributi dalle concessione di uso della palestra ai gruppi sportivi e/o aule, laboratori, ad associazioni o enti del territorio per l’ampliamento dell’offerta formativa), da sponsorizzazioni e convenzioni, dalla adesione e realizzazione di progetti, anche in rete con altre scuole.

Tali risorse vengono utilizzate come da Programma annuale, tenuto conto del Piano annuale delle attività relativo al personale docente e non docente e da contratto d’istituto.

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3. OFFERTA FORMATIVA Sulla base dei dati relativi agli alunni, al contesto in cui risiede la scuola e ai bisogni

emergenti dal territorio, nella convinzione che la scuola sia comunità educativa/educante con riconosciuta autonomia didattica­organizzativa­di ricerca e sviluppo, che deve svolgere il suo compito insieme a tutti coloro che interagiscono nel processo educativo, il Circolo didattico “De Amicis”, predispone ed articola il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) come documento costitutivo della propria identità culturale e progettuale e come massima espressione della libertà professionale dei docenti, sulla base dei seguenti criteri­guida:

• la lotta/prevenzione dei fenomeni di dispersione scolastica e promozione del successo scolastico e formativo

• la “cura” del disagio e della disabilità • il sostegno e miglioramento dei processi di inclusione e integrazione degli alunni con

particolari bisogni formativi • la promozione e il sostegno del benessere psicofisico dell’alunno e degli operatori

scolastici • l’attenzione al territorio, in una dimensione ecosistemica e relazionale • il miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico come ambiente “di vita e

di apprendimento” degli alunni e degli operatori scolastici nella sua dimensione didattico­organizzativa, amministrativa e territoriale

• la qualità delle relazioni (ad ogni livello), della comunicazione, della collaborazione e cooperazione con i diversi poli del sistema educativo (famiglia, territorio, enti, associazioni ecc.)

• lo sviluppo dei processi di innovazione.

La scuola, principale “centro” di promozione e formazione culturale, sociale e civile del territorio, favorisce le attività extracurricolari ed extrascolastiche, sia per la scarsa presenza in esso di alternative culturali, aggregative e ricreative, sia perchè l’ampliamento dell’offerta formativa favorisce l’acquisizione di apprendimenti formali, non formali ed informali dei soggetti e anche il miglioramento della stessa istituzione: a tal fine interagisce con enti, associazioni e altre istituzioni in un’ottica policentrica.

L’intera comunità scolastica, quindi, privilegiando l’approccio ecosistemico, longitudinale e reticolare, è impegnata ad operare sinergicamente e fattivamente con la più vasta comunità sociale per la realizzazione di una scuola accogliente ed inclusiva, che promuove l’integrazione di tutti e di ciascuno, nel rispetto delle norme giuridiche, sociali e culturali vigenti e delle regole negoziate e condivise.

La scuola garantisce l’offerta formativa attraverso: Ø l’attività di elaborazione/programmazione:

o di piani personalizzati delle attività educative per la scuola dell’infanzia

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o di piani personalizzati degli studi per la scuola primaria o di laboratori, come approccio metodologico e luoghi privilegiati per apprendere

attraverso il fare e l’agire, per “rimasticare” i saperi o progetti curricolari ed extracurricolari, per arricchire ed ampliare l’offerta

Ø il rispetto della continuità educativa orizzontale (scuola/territorio/famiglia) e della continuità educativa verticale (tra i due ordini di scuola)

Ø l’équipe pedagogica, costituita da tutti i docenti delle sezioni/classi Ø l’organizzazione di risorse (finanziamenti, materiali, tempi, spazi, professionalità) Ø i processi di ricerca e innovazione, autoanalisi e valutazione, per il miglioramento

continuo del servizio scolastico Ø la formazione del personale docente e non docente Ø i rapporti scuola­famiglia e l’offerta di percorsi informativi/formativi, di promozione e

sviluppo, per i genitori Ø l’istruzione domiciliare per i bambini che ne avessero bisogno, come da norme vigenti Ø l’interazione con le altre istituzioni presenti nel territorio, con l’Amministrazione

centrale e periferica, con gli EE.LL. ed altri organismi Ø l’attivazione di reti, la stipula di convenzioni e accordi con enti e istituzioni formative,

associazioni culturali e professionali del territorio Ø l’individuazione e scelta delle modalità di utilizzo delle risorse umane, strutturali e

finanziarie per lo sviluppo delle iniziative e dei servizi offerti Ø l’individuazione ed organizzazione dei servizi scolastici di supporto per la soddisfazione

dei bisogni formativi ed il superamento di forme di disagio Ø la cura della documentazione.

3.1 ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per migliorare la qualità dell’offerta formativa e per potenziare la sua azione didattica la scuola attiva laboratori e progetti realizzati in orario scolastico, nelle ore aggiuntive per attività opzionali/facoltative, ed in orario extrascolastico. Pertanto, tenendo conto dei principi, delle finalità e degli obiettivi individuati, la scuola intende potenziare la sua azione didattica adottando come contenitore che indirizza l’ideazione e scelta dei progetti che possono arricchire ed ampliare il curricolo di scuola, secondo un’ottica unitaria e sistemica, il “Piano per il Ben…Essere dello studente” 2007/2010, un piano triennale del Ministero della Pubblica Istruzione (come da schema allegato) che promuove la cultura della salute in senso psichico, fisico e relazionale­sociale e pone come priorità la prevenzione in campo sociale, la lotta alla dispersione scolastica e le azioni per l’inclusione, nella convinzione che stare bene con se stessi e con gli altri è anche un modo per avere maggiori opportunità nella formazione, nel lavoro, nelle scelte di vita.

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1 l iberi dalle dipendenze promuovere stili di vita positivi, prevenire le dipendenze (droghe, alcool, tabacco, farmaci, doping) e le patologie ad esse correlate

2 cibo e salute prevenire l'obesità e i disturbi dell'alimentazione (anoressia e bulimia); favorire un rapporto sano col cibo, valorizzandone anche la dimensione culturale

3 l ’ambiente siamo noi vivere nel rispetto della natura e del mondo che ci circonda, per uno sviluppo ed un futuro sostenibili

4 siamo tutti campioni educare al movimento e ad essere sportivi consapevoli, leali e non violenti

5 a scuola di volontariato promuovere e valorizzare la solidarietà agita; l'associazionismo e il volontariato come parte integrante del percorso formativo

6 differenti e uguali sostenere la diversità di genere come valore (sessualità, identità, comunicazione e relazione); promuovere le pari opportunità; educare al rispetto dell’altro e a comportamenti sessuali responsabili

7 cittadini del mondo educare alla partecipazione ed alla convivenza civile; accogliere i compagni con famiglie straniere, adottive e affidatarie; favorire il dialogo interculturale

8 rispetto e legalità prevenire ogni forma di v iolenza dentro e fuori la scuola; contrastare il fenomeno del bullismo; educare al rispetto della persona e delle regole

9 una strada sicura educare a comportamenti corretti e responsabili sulla strada, che salvaguardino il valore fondamentale della vita

10 tecnologie amiche promuovere l'utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica; educare all’uso corretto e sicuro degli strumenti di comunicazione; prevenire le varie forme di videodipendenza

e la lode … LA VETRINA DELLE BUONE PRATICHE

valorizzare i migliori progetti territoriali per il benessere dello studente

LE 10 AZIONI

PERCHÉ LA SCUOLA costituisce la sede privilegiata per interventi educativi finalizzati a promuovere la salute dei ragazzi, anche con una stretta collaborazione tra le famiglie e il territorio;

può veicolare messaggi di una nuova cultura della salute, di inclusione e protezione socio­sanitaria delle famiglie a maggior rischio o provenienti da culture diverse;

è un ambiente anche per interventi a sostegno della salute, per attività di informazione, per l'acquisizione di comportamenti corretti e consapevoli;

è uno spazio vitale in cui è possibile riconoscere e socializzare le proprie attitudini ed orientarle.

Lo star bene a scuola, concorre in modo determinante a prevenire la dispersione scolastica (Lisbona 2010)

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Il Piano promuove la realizzazione di percorsi multidisciplinari favorendo l’utilizzo di una quota del curricolo opzionale per porre in essere, d’intesa con la Asl e gli altri soggetti competenti presenti sul territorio, strategie di prevenzione del disagio trasversali alla discipline curricolari.

Il Piano prevede anche, come possibilità di ampliamento dell’offerta formativa, l’apertura pomeridiana della scuola al territorio (studenti, genitori, giovani usciti dal circuito educativo, adulti interessati ad aggiornare la propria formazione) per creare occasioni di formazione in grado di elevare il livello culturale e di benessere generale del territorio.

Tenuto conto dei bisogni e delle risorse disponibili, l’offerta formativa sarà arricchita ed ampliata con la realizzazione di progetti elaborati e proposti dai docenti, da realizzare con il supporto del fondo d’istituto; con l’adesione deliberata dal Collegio dei docenti a progetti proposti dall’amministrazione nazionale o periferica, da enti, associazioni, ecc. da attuare in ambito curricolare e/o extracurricolare; con l’adesione ai progetti proposti dal referente a livello di singola classe o di interclasse.

Arricchiscono ed ampliano l’offerta formativa altre attività connesse alla tradizione scolastica (es. mostre­mercato, raccolta di fondi per aiuti umanitari, festeggiamenti condivisi con altre istituzioni del territorio, Unicef), partecipazione a progetti consolidati nel tempo come “La scuola adotta un monumento” se ancora riproposti dall’amministrazione comunale, ad eventi ed iniziative culturali, commemorazioni, incontri con personalità, enti, istituzioni, ecc.

Inoltre, alcune adesioni a progetti verranno effettuate durante lo svolgimento dell’anno scolastico, sempre in coerenza e continuità con le scelte di fondo operate dall’istituzione scolastica (PON, POR, altri progetti europei, ecc.), come singola scuola o in rete con altre istituzioni.

Non va poi dimenticato che la scuola è considerata come appartenente ad una Area a Rischio di dispersione scolastica e devianza minorile, pertanto, dovrà realizzare anche il relativo progetto, come per gli anni passati.

Ed ancora, ha aderito al progetto provinciale sul fenomeno della dispersione scolastica e, quindi, anche ai progetti da quest’ultimo organismo proposti. Allo stato attuale la scuola è interessata al progetto “Felipe”, contro l’abuso e il maltrattamento, e al progetto riguardante i fenomeni di violenza e bullismo.

I progetti curricolari ed extracurricolari sono declinati nel piano delle Attività

Sono azioni connesse alla progettazione e realizzazione dei suddetti progetti/laborator i curricolari ed extracurricolari per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa: § raccolta dati a livello di scuola degli interessi degli alunni e delle richieste formulate § verifica conoscenze/competenze degli alunni nella situazione iniziale a finale, secondo il

metodo test/re­test e rilevazione dello scarto tra i risultati attesi e quelli raggiunti § monitoraggio partecipazione, frequenza alunni alle attività realizzate § monitoraggio del grado di motivazione e autostima raggiunto dagli allievi § monitoraggio dell’utilizzazione delle risorse professionali interne ed esterne impegnate,

delle risorse strutturali, materiali e finanziarie impiegate, per la valutazione del rapporto costi/benefici

§ monitoraggio tasso di dispersione scolastica § monitoraggio della presenza/partecipazione degli alunni appartenenti a famiglie di

immigrati § monitoraggio della presenza/partecipazione degli alunni disabili § parere dei genitori sulle proposte formative e sui risultati formativi raggiunti dai figli § monitoraggio partecipazione dei genitori alla vita della scuola, agli organi collegiali e

alle iniziative della scuola.

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3.2 LA PROGRAMMAZIONE Tenuto conto delle Indicazioni 2007, nella scuola dell’infanzia il curricolo si articola

attraverso i campi di esperienza, luoghi del fare e dell’agire del bambino che, orientati dall’azione consapevole degli insegnanti, introducono ai sistemi simbolico­culturali, e attraverso le discipline nella scuola primaria. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione tra le discipline, che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative.

CAMPI DI ESPERIENZA AREE DISCIPLINARI

­ Il sè e l’altro ­ Il corpo in movimento ­ Linguaggi, creatività, espressione ­ I discorsi e le parole ­ La conoscenza del mondo

­ Area linguistico­artistico­espressiva ­ Libero movimento ­ Area matematico­scientifico­

tecnologica

I docenti della scuola dell’infanzia predispongono il curricolo in armonia e in continuità con il percorso intrapreso lo scorso anno e alla luce delle Indicazioni emanate dal Ministro della Pubblica Istruzione nel 2007; strutturano le Unità di apprendimento in itinere, nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ogni bambino e del principio della personalizzazione dell’intervento, privilegiando l’approccio metodologico­didattico laboratoriale, la molteplicità dei linguaggi (manipolativa, grafico­pittorica, linguistica, musicale, motoria, di animazione, di progettazione e costruzione), l’organizzazione oraria diversificata e per piccoli gruppi e/o gruppi allargati, a livello di sezione e intersezione.

Tutte le attività programmate ruotano intorno allo sfondo integratore per “Un futuro Sostenibile”, da realizzazione in un biennio. Lo scorso anno è stato sviluppato il contenuto “Scoprire l’importanza della salute”, nell’anno scolastico 2007/2008 il progetto educativo sviluppa il contenuto “Scoprire, rispettare l’ambiente per vivere in salute”.

La scelta di questa tematica è in sintonia con i principi presenti nel POF che nelle Indicazioni per il curricolo poichè tra le finalità (autonomia, identità, competenza), trova giusta collocazione il concetto di “cittadinanza”.

Si pone, dunque, l’accento sulla scoperta e l’accettazione dell’altro, sulla condivisione di regole, sul rispetto dell’ambiente, sull’equilibrio uomo­natura.

La scuola dell’infanzia rispetto ü alla continuità con la scuola primaria • pone le premesse per il proseguimento del percorso formativo • crea un clima educativo e organizzativo il più possibile coerente e funzionale • codifica i sistemi di verifica e valutazione per la compilazione dei documenti

informativi degli alunni in uscita ü alla continuità con la famiglia • ricerca/condivide la coerenza di stile educativo • condivide le problematiche educative e di sviluppo • coinvolge e sollecita la famiglia attraverso colloqui individuali, incontri programmati ü alla valutazione • prevede tre fasi: momento iniziale, significativo per la rilevazione delle capacità che il

bambino possiede in ingresso; in itinere per focalizzare i bisogni, registrare i progressi ed aggiustare le proposte educative, le metodologie e le strategie di interventi; alla fine dell’anno come bilancio dei i risultati dell’attività educativo­didattica

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I docenti della scuola primaria realizzano la programmazione stabilendo per ciascuna disciplina gli “apprendimenti significativi” (nuclei concettuali), da sviluppare durante il corso dell’anno scolastico. Tali apprendimenti sono contestualizzati in relazione alla classe e rappresentano la sintesi degli Obiettivi specifici di apprendimento (O.S.A.); poi si declinano gli Obiettivi formativi personalizzati (O.F.P.), che vengono messi in rapporto con gli Obiettivi generali del processo formativo (O.G.P.F.) e con gli apprendimenti significativi.

Pertanto le Unità Didattiche si sviluppano secondo il seguente iter:

O.G.P.F. O.F.P. O.S.A. Apprendimento significativo

Contenuti disciplinari Attività Soluzioni

organizzative Metodi Verifica Valutaz.

Alla fine del primo e del secondo quadrimestre l’équipe procede in modo collegiale alla valutazione del singolo alunno. Al termine della frequenza della scuola primaria vengono certificate le competenze conseguite.

Il curricolo nella scuola primaria si sviluppa per attività disciplinari, laboratoriali e su progetto, fermo restando, di norma, il monte ore settimanale per ogni disciplina, così come indicato nel seguente prospetto:

1^ Classe 2^ Classe 3^ 4^ 5^ Classe

Lingua italiana 6 Lingua italiana 5 Lingua italiana 6

Arte 2 Arte 2 Arte 1

Matematica 5 Matematica 5 Matematica 5

Scienze 2 Scienze 2 Scienze 2

Storia 2 Storia 2 Storia 2

Geografia 2 Geografia 2 Geografia 2

Inglese 1 Inglese 2 Inglese 3

Musica 2 Musica 2 Musica 1

Attività motorie e sportive 2 Attività motorie e

sportive 2 Attività motorie e sportive 2

Tecnologia e informatica 1 Tecnologia e

informatica 1 Tecnologia e informatica 1

Religione 2 Religione 2 Religione 2

Attività facoltative/opzionali 3 Attività

facoltative/opzionali 3 Attività facoltative/opzionali 3

TOTALE 30 TOTALE 30 TOTALE 30

Il tempo da dedicare alle discipline può variare settimanalmente a seconda delle esigenze didattiche della classe, fermo restando però il rispetto del monte ore annuo per ogni disciplina e riservando allo sviluppo del curricolo locale non più del 15%.

E’ previsto per l’anno scolastico 2008/2009 un gruppo di studio per l’elaborazione del curricolo verticale da attivare il prossimo anno (v. P.A.A)

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3.3 SCELTE METODOLOGICHE Nel rispetto della libertà di insegnamento i docenti condividono i seguenti principi

metodologici che regolano i processi di insegnamento/apprendimento: ­ valorizzare le esperienze e conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti ­ attuare interventi personalizzati nel rispetto delle diversità personali e del principio di

eterocronia, nonché dei bisogni speciali, nel rispetto del principio dell’uguaglianza delle pari opportunità

­ favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il senso e la passione per la ricerca

­ incoraggiare l’apprendimento collaborativo e cooperativo ­ privilegiare approcci metacognitivi al fine di “imparare ad apprendere” ­ favorire l’approccio e la didattica laboratoriale per favorire l’apprendimento

procedurale, oltre a quello dichiarativo. La metodologia laboratoriale “è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare/realizzare/valutare. In questo senso appare indispensabile un uso flessibile e polivalente degli spazi usuali della scuola, non escludendo la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino il processo di esplorazione e ricerca (per le scienze, l’informatica, le lingue comunitarie e non, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche e manipolative, la motricità). Le attività didattiche possono essere organizzate in modo flessibile, predisponendo

interventi in assetto frontale, per piccoli gruppi d’alunni della stessa classe, per piccoli gruppi di classi parallele, per fasce di livello, per attività laboratoriali e/o per insegnamenti speciali o di recupero.

Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, luogo pubblico fra scuola e territorio, “che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione delle famiglie immigrate, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture”. Importanti sono anche gli spazi esterni, la palestra, i laboratori ludici, tecnologici ecc.

3.4 VERIFICA E VALUTAZIONE

La principale funzione della valutazione viene identificata nell’autoregolazione dell’attività didattica svolta dagli insegnanti. Si legge nelle Indicazioni “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo” e si realizza secondo le modalità previste dalla normativa vigente e rispetto ai diversi livelli di progettazione.

Il collegio dei docenti stabilisce di effettuare la verifica/valutazione del P.O.F alla fine dell’anno scolastico in base ai criteri di sistematicità, affidabilità, validità, trasparenza in un’ottica sistemica, per “controllare” le diverse variabili che incidono sulla produttività/efficienza/efficacia dell’unità scolastica.

A tale scopo verranno predisposti strumenti valutatitvi per rilevare la qualità dell’offerta formativa e dell’organizzazione/gestione dell’istituzione scolastica. L’esito del monitoraggio consentirà di rilevare punti forti e criticità al fine di predisporre interventi di miglioramento della organizzazione didattica e gestionale dell’unità scolastica.

Tenuto conto della normativa vigente in merito alla valutazione degli alunni, il Collegio dei docenti ha stabilito che questa si fonda su verifiche iniziali, in itinere e finali dei livelli di apprendimento, nonché sull’autovalutazione (dei discenti e dei docenti).

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Al fine di pervenire alla valutazione periodica e annuale (*) degli apprendimenti degli alunni, ai sensi del D.L.137/08, convertito in legge n°169/2008, art. 3, il Collegio dei docenti ha deliberato di attribuire ai voti espressi in decimi i seguenti valori::

• 9/10 – ottimo • 8 – distinto • 7 – buono • 6 – sufficiente • 5 – insufficiente • 4 – scarso Relativamente alla certificazione delle competenze, ai sensi del D.L.137/08, convertito in

legge n°169/2008, art. 3, il Collegio dei docenti ha stabilito di utilizzare i voti espressi in decimi secondo la seguente scala nominativa e numerica:

• 9/10 – adeguati processi e risultati di generalizzazione e ricostruzione • 8 – adeguati processi e risultati di trasfer • 7 – adeguati processi e risultati di applicazione • 6 – adeguati processi e risultati di memorizzazione • 5 – risultati inadeguati rispetto ai processi • 4 – processi e risultati inadeguati Per la valutazione del comportamento i docenti faranno riferimento alla scala in decimi

utilizzata per gli apprendimenti, tenendo conto delle seguenti variabili: • il comportamenti dell’alunno nel contesto classe e nel contesto scuola • il rispetto per le regole convenute • il rispetto per l’ambiente • il rispetto per i compagni e per gli adulti • la capacità di interagire positivamente per il buon funzionamento della scuola e del

gruppo classe. Si precisa che, nonostante la frequenza non dipenda direttamente dall’alunno stesso, il

comportamento di ogni studente è fortemente inficiato da una frequenza irregolare e/o saltuaria, che non fa sentire l’alunno a pieno titolo membro del gruppo classe.

Nella Valutazione intermedia e finale vanno esplicitati la frequenza, la partecipazione e l’impegno verso le diverse attività, l’autonomia personale, sociale e operativa, le relazioni interpersonali con pari ed adulti ed in particolare la capacità di essere membro attivo del gruppo.

N.B. si allegano al POF le programmazioni curricolari elaborate a livello di interclasse e di intersezione (*) Decreto Legge 137/08 convertito in legge n. 169 pubblicato in G.U.R.I. n. 256 del 31/10/2008, art.3 comma 1: dall’anno scolastico 2008/09 nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mendiante l’attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno; comma 1 bis: nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. comma 5: con regolamento emanato ai sensi dell’art. 17, comma 2, della legge 23/8/1988, n.400, su proposta del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si provvede al coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli studenti, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità degli alunni, e sono stabilite eventuali ulteriori modalità applicative del presente articolo.

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3.5 UTILIZZO DELLE RISORSE La scuola, preso atto che al suo interno esistono docenti con competenze professionali

specifiche, nonché laboratori e spazi attrezzati, intende sfruttare al meglio le proprie risorse, attraverso:

a) L'utilizzo diversificato della contemporaneità per le seguenti attività: recupero/consolidamento/potenziamento attuazione e sviluppo delle attività opzionali attuazione e sviluppo di progetti attuazione laboratori sostituzione dei colleghi assenti fino a 5 gg. organizzazione del lavoro dei docenti attività laboratoriali specifiche con gruppi di alunni di più classi

b) La distribuzione dell’orario delle discipline articolato in più settimane c) L’articolazione dell’organizzazione del lavoro dei docenti e degli alunni, prevedendo

attività frontali e laboratoriali d) L’espletamento di compiti relativi al ruolo e) L’attuazione di compiti relativi al buon funzionamento della scuola f) Prestare, su propria richiesta, servizio di supplenza per docenti assenti come ore

eccedenti al proprio orario di servizio retribuito con fondo specifico

3.6 RICERCA E SVILUPPO

La scuola intende • Sviluppare e migliorare le competenze nell’uso delle nuove tecnologie ed in particolare

nella didattica delle discipline • Sviluppare la cultura dell’autovalutazione, del monitoraggio e della verifica. • Sviluppare attività di studio e di ricerca, anche in collaborazione con Università,

associazioni, altre organismi preposti alla formazione e aggiornamento • Promuovere l’aggiornamento e la formazione del personale docente, non docente e dei

genitori • Documentare tutte le attività organizzative, didattiche, laboratoriali e progettuali al fine di attuare la verifica/valutazione dei processi e dei risultati

3.7 SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO

La scuola ha attivato il servizio psico­pedagogico (vedi organizzazione progetto allegato al Piano Annuale delle Attività)

3.8 BIBLIOTECA

Per il funzionamento della biblioteca e i compiti del docente­bibliotecario vedi Regolamento di Circolo e Piano annuale delle attività

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4. RETI, CONVENZIONI, ACCORDI Per raggiungere gli obiettivi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa l’Istituzione

Scolastica può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole e altri organismi del territorio. Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a:

• Promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni Istituzione Scolastica

• Promuovere scambi e incontri fra le scolaresche • Realizzare progetti didattici comuni • Condividere le spese inerenti la realizzazione dei progetti.

Sono in vigore per l’anno scol. 2008/09 • accordo di rete con l’Osservatorio di area sul fenomeno della dispersione scolastica

“Monte Cuccio 1” • accordo di rete di scuole “Scuola e Biblioteche” • convenzione con l’Università degli Studi di Palermo per attività di tirocinio • convenzioni con associazioni culturali e professionali, gruppi sportivi ed enti, per

attività di formazione di alunni, docenti, genitori, nell’ottica dell’ampliamento dell’offerta formativa, allegate al presente piano.

• Convenzioni/protocolli di intesa con i servizi ospedalieri (Casa del sole – Aiuto Materno)

5. ORARI DI RICEVIMENTO E PROCEDURE BUROCRATICHE

OPERATORE SCOLASTICO GIORNO ORARIO

dirigente scolastico tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00

docenti 1° martedì di ogni bimestre dalle ore 16.00 alle 18.00

segreteria martedì e giovedì

lunedì

dalle ore 10.00 alle 13.00

dalle ore 15,00 alle 17.00

funzioni strumentali lunedì dalle ore 18,15 alle 19,15

Sarà garantita la semplificazione delle procedure ed una informazione completa ed esauriente rispetto a tempi e modalità di iscrizione, ritiro schede di valutazione, rilascio certificazioni, ecc. Gli utenti potranno chiedere informazioni sul servizio della scuola agli operatori scolastici presenti all'ingresso dell'edificio.

6. DOCUMENTI DELLA SCUOLA Sono allegati al POF:

­ Il Programma annuale (PA) ­ il Piano annuale delle attività dei docenti (PAA) ­ il Piano annuale del personale non docente (PAA) ­ il Contratto integrativo di istituto (CII) ­ il Regolamento di Circolo ­ la Programmazione educativa ­ le Programmazioni didattiche delle interclassi/intersezioni.