Upload
livio-pinto
View
221
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PneumoTrieste 2012Trieste 26-28 marzo 2012
OSSIGENOTERAPIA IN OSPEDALE E A DOMICILIO
Dott.ssa Maja Demšar
S.C.Pneumologia, Azienda ospedaliero-universitaria AOTS Trieste
OSSIGENOTERAPIA
L’ossigenoterapia è la somministrazione dell’O2 a concentrazioni maggiori di quelle in aria ambiente (21%) come trattamento dell’ipossiemia per aumentare la tensione dell’ossigeno alveolare e per diminuire il lavoro respiratorio necessario per mantenere un determinato livello di tensione arteriosa d’ossigeno
OSSIGENOTERAPIA
L’ossigeno deve essere considerato un farmaco
corretta prescrizione valutazione dei rischi e possibili complicanze appropriati metodi di somministrazione monitoraggio
OSSIGENOTERAPIA
• Usato sia nelle emergenze cardio-respiratorie con insufficienza respiratoria acuta
• o a scopo riabilitativo nell’ insufficienza respiratoria cronica – ossigenoterapia a lungo termine
Insufficienza RespiratoriaRappresenta una alterazione dei gas nel sangue arterioso caratterizzata da una riduzione della PaO2 tale da causare ipossiemia associata o meno a ritenzione di PaCO2.
Essa puo’ manifestarsi acutamente o come effetto di una alterazione cronica stabile del sistema respiratorio.
6
VARIAZIONI DELLA PaO2 CON L’ETA’
(Sorbini CA et Al. Respiration 1968; 25 :3-13)
PaO2 PaO2 corrcorr = 109 – (0.43 x età) mmHg = 109 – (0.43 x età) mmHg
Insufficienza Respiratoria -Insufficienza Respiratoria -
definizione emogasanalitica
• PaO2 < 60 mmHg (7.98 kPa)PaO2 < 60 mmHg (7.98 kPa)insufficienza respiratoria ipossiemica o
parziale
• PaCO2 > 45 mmHg (5.98 kPa)PaCO2 > 45 mmHg (5.98 kPa)insufficienza respiratoria ipossiemico insufficienza respiratoria ipossiemico
ipercapnica o globaleipercapnica o globale
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA (IR)INSUFFICIENZA RESPIRATORIA (IR)
compare quando gli organi della respirazione non sono in grado di adempiere ai propri compiti specifici
Mantenere una giusta concentrazione di O2 nel sangue arterioso per le necessità metaboliche dell’organismo
Eliminare dal nostro organismo la CO2, prodotto di scarto del metabolismo cellulare
permanenteIR cronica
FISIOPATOLOGIAalterazione
transitoriaIR acuta
dei parametri emogasanaliticiPaO2 PaCO2
< 60mmHg > 45mmHg
O2 CO2
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
INSUFFICIENZA DIPOMPA TORACICA(parete toracica, mm resp.
centri nervosi, vie conduzionenervosa)
INSUFFICIENZA DI PARENCHIMA
(polmoni)
IPOVENTILAZIONE ALVEOLARE
ALTERATI SCAMBI GASSOSI
PaCO2
PaO2
= PaCO2
PaO2
Ambrosino et al.-1996
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA:
Classificazione
A) Insufficienza respiratoria latente: evidenziata dallo sforzo
B) Insufficienza respiratoria manifestapresente a riposo
• Normo-ipocapnica
• ipercapnica
• compensata –scompensata (pH >7.35 >)
- Acuta
- CronicaRiacutizzata
MISURAZIONE PaO2
Misurazione diretta
emogasanalisi
Misurazione indiretta
pulsossimetria
Trasporto dell’O2 (curva di dissociazione per l’O2)
1) Acidosi2) Ipercapnia3) Febbre
)4 ac. 2,3-DPG (ipossia, anemia tireotossicosi, deficit di piruvivochinasi)
5) Hbpatie congenite
1) Ipocapnia2) Alcalosi3) Ipotermia
)4 ac.2,3-DPG (mixedema, deficit di esochinasi)
5) Hbpatie congenite6) Hb-fetale, COHb
Aumento di PCO2 determina riduzione di affinità
INSUFFICIENZA RESPIRATORIASEGNI E SINTOMI
IPOSSIEMIA• agitazione, alterazione personalità• cefalea, nausea• tachicardia, aritmie, segni di ipertensione polmonare• dispnea, frequenza respiratoria elevata• alterazione della dinamica costo-diaframmatica
(respiro paradosso, s.Hoover, alternanza toraco-addominale, attivazione m.inspiratori accessori)
• cianosi –Hb ridotta >5 gr/100 ml-c.doppio del normale -(dipende da quantità dell’Hb, illuminazione, colore pelle..)
“ENCEFALOPATIA RESPIRATORIA”sintomi legati sia all’ipossiemia che
all’ipercapnia con acidosi
• sonnolenza, sopore• difficoltà nella concentrazione, agitazione• cefalea (notturna ed al risveglio)• turbe sensoriali e sensitive• disturbi motori (tremori, asterissi..)• stato comatoso
15
PROGRESSIONE CLINICA DELL’IR
pHpH 7.307.30 7.257.25
Segni respiratoriSegni respiratori TachipneaTachipnea
Respiro superficiale Respiro superficiale >30apm>30apm
Segni neurologiciSegni neurologici
Rallentamento Rallentamento mentale, cefaleamentale, cefalea
Encefalopatia Encefalopatia ipercapnica (turbe di ipercapnica (turbe di
coscienza)coscienza)
16
2. PROGRESSIONE CLINICA DELL’IR
pHpH 7.157.15 7.107.10
Segni respiratoriSegni respiratori
Fatica muscoli Fatica muscoli respiratori (respiro respiratori (respiro
paradosso, o paradosso, o alternante)alternante) BradipneaBradipnea
Segni neurologiciSegni neurologici
Encefalopatia Encefalopatia ipercapnica (turbe di ipercapnica (turbe di
coscienza, e coscienza, e motorie)motorie) Stupor, comaStupor, coma
INDICAZIONI ALL’OSSIGENOTERAPIA
• Ipossiemia documentata: PaO2<60 mmHg o SaO2<90% in aa
• Sospetta ipossiemia in fatti acuti (cianosi, incremento FR e FC, utilizzo muscoli respiratori accessori, ridotta tolleranza allo sforzo, irritabilità, riduzione capacità mentali, poi bradicardia e bradipnea, alterazioni della coscienza, coma, aritmie)
• Arresto cardiaco o respiratorio• Infarto miocardico acuto, EPA..• A breve termine dopo l’anestesia, interventi sull’anca…• L’O2 va somministrato in continuo in casi acuti !
• CONTROINDICAZIONI: non ci sono in caso di indicazioni
OSSIGENOTERAPIA IN OSPEDALE
• tutti in reparto devono sapere assicurarsi che l’erogatore sia posto in maniera corretta , che il flusso sia quello prescritto e che il paziente esegua regolarmente l’O2 terapia
• personale istruito (medico, IP, fisioterapista) inizia, prescrive, cambia e monitorizza l’O2 terapia
OSSIGENOTERAPIA CONTROLLATAOSSIGENOTERAPIA CONTROLLATA
L’ipercapnia non è una controindicazione all’O2terapia.Se il mantenimento di una adeguata Saturazione è accompagnato da grave ipercapnia e acidosi respiratoria è da considerare la VENTILAZIONE MECCANICA.
N.Ambrosino, A.Corrado-2003
Adeguata somministrazione di O2 per correggere l’ipossiemiaSaO2 fra 92-95%PaO2 fra 60-70 mmHg
Effect of high flow oxygen on mortality in chronic obstructive pulmonary disease patients in prehospital setting:
randomized control trial(BMJ. 2010;341:c5462)
ACTRN12609000236291
Titrated O2 reduced mortality compared with high flow O2 by 58% for all patients (RR 0.42, 95%CI 0.20 to 0.89; P=0.02) and by 78% for the patients with confirmed COPD (RR 0.22, 95%CI 0.05 to 0.91; P=0.04)
Patients with COPD who received titrated O2 according to the protocol were significantly less likely to have respiratory acidosis (mean difference in pH 0.12 (SE 0.05); P=0.01; n=28) or hypercapnia (mean difference in arterial carbon dioxide pressure −33.6 (16.3) mm Hg; P=0.02; n=29) than were patients who received high flow O2
Number needed to harm by using high flow O2=14
Fate clic per aggiungere un titolo
Ridotta PaO2
Meccanismi compensatori conseguenze • Aumento gittata cardiaca ridotto rendimento psichico• Aumento massa eritrocitaria ridotta capacità lavorativa• Vasocostrizione polmonare
DISPNEA
IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE
SOVRACCARICO V.D.
SCOMPENSO CUORE DX RIDOTTA PORTATA CARDIACA
EFFETTI DELL’IPOSSIEMIA CRONICA NEI PAZIENTI CON BPCO
VANTAGGI DELL’ OTLT ESEGUITA CORRETTAMENTE
- migliora le aspettative di sopravvivenza (BPCO- evidenza A)
- migliora le prestazioni psicofisiche- migliora la qualità del sonno- previene o ritarda il cuore polmonare- diminuisce il n° di ricoveri ospedalieri e la loro
durata- diminuisce la poliglobulia
PATOLOGIE PER LE QUALI E’ INDICATA L’OLT
• FIBROSI CISTICA
• INTERSTIZIOPATIE
• MALATTIE VASCOLARI: IPERTENSIONE POLMONARE PRIMITIVA, EMBOLIA POLMONARE
• MALATTIE CRONICHE DELLA PARETE TORACICA O DELLA PLEURA
• ESITI TBC –LOBECTOMIA-PNEUMONECTOMIA
• INSUFFICIENZA CARDIACA
BPCO
PRESCRIZIONE LTOT
• Prescrizione sec. Linee guide AIPO ed internazionali
• In considerazione di relativi alti costi della LTOT, della cronicità della terapia che richiede monitoraggio regolare del paziente la prescrizione deve essere di pertinenza di centri specialistici pneumologici
• Centri prescrittori ben definiti: per l’Azienda Sanitaria 1-Triestina (provincia di TS): S.C.PNEUMOLOGIA
INDICAZIONI ALL’ OTLTLinee guida per l’OTLT.Aggiornamento 2004, Rassegna di patologia dell’apparato
respiratorio 2004,19:206-219
• Ipossiemia continua Pazienti che in fase di stabilizzazione e con terapia
farmacologica ottimale presentano una ipossiemia continua con:
1. PaO2, a riposo, in aria ambiente < 55 mmHg (indicazione assoluta)
2. PaO2, a riposo, in aria ambiente compresa tra i 55-60 mmHg (indicazione relativa)e presenza di:
• Policitemia (Ht>55%)• Ipertensione polmonare (Pap>20mmHg)• Segni di ipossia tissutale (edemi da scompenso
cardiaco dx, peggioramento dello stato mentale• Cardiopatia ischemica
Aderenza alle linee giuda: il problema maggiore è la prescrizione di LTOT (60-82%) in fase di riacutizzazione
Solo il 35-65% sono rivalutati
Oltre 1/3 possono smettere alla rivalutazione dopo 1 anno
NOTT: 20% dei 800 pazienti studiati non necessitavano più dell’ossigeno 3 settimane dopo dimissione di un ricovero per riacutizzazione!
• Talora necessità di una prescrizione “temporanea” per pazienti in dimissione precoce ed ancora instabili
• La stabilità clinica e la persistenza della prescrizione vanno verificate con EGA ripetuta ogni 1- 3 mesi e dopo 1 anno
• La valutazione dell’ipossiemia va fatta tramite emogasanalisi
• La pulsosssimetria è utile per determinare il flusso ottimale di O2
INDICAZIONI ALL’OTLT(relative)
A. Ipossiemia intermittente
Pazienti con PaO2 in AA > 60 mmHg,con:
1. Desaturazioni notturne, con valori di SaO2<90% per oltre il 30% della notte e la conferma pulsossimetrica che l’O2 a bassi flussi corregge l’ipossiemia
2. Desaturazioni sotto sforzo, con valori di PaO2 tra 55-60 mmHg o SaO2<90% durante lo sforzo, p.es. 6’WT
Ossigenoterapia notturna- BPCOOssigenoterapia notturna- BPCO[dalle linee-guida ERS-ATS][dalle linee-guida ERS-ATS]
- In alcuni pazienti si osservano significative - In alcuni pazienti si osservano significative desaturazioni notturne in presenza di desaturazioni notturne in presenza di normossia diurna (PaO2 > 60mmHg)normossia diurna (PaO2 > 60mmHg)
- Non ci sono sufficienti studi che - Non ci sono sufficienti studi che giustifichino l’Ogiustifichino l’O22terapia notturna in assenza terapia notturna in assenza di una indicazione alla LTOTdi una indicazione alla LTOT
Celli BR, MacNee et al. Eur Respir J 2004: 23; 932-946Celli BR, MacNee et al. Eur Respir J 2004: 23; 932-946
IPOSSIEMIA DA SFORZO
Meccanismi di desaturazione da sforzo:• Aumento delle resistenze al flusso espiratorio• Inadeguatezza della risposta ventilatoria• Aumento della quota di ventilazione inefficace ( VD/VT)
Attività quotidiane che determinano desaturazioni più marcate:
• Camminare, lavarsi o il mangiare
IPOSSIEMIA DA SFORZO
Determinazione della desaturazione:• Prelievo sangue arterioso ( EGA , catetere arterioso)• Prelievo sangue capillare arterializzato• Pulsossimetro• DLCO (<62% del predetto)
Ossigenoterapia durante programmi di riabilitazione respiratoria: risultati contraddittori, ma studi recenti dimostrano che l’utilizzo di ossigeno consente di aumentare significativamente l’intensità di allenamento
Emtner M. et: benefits of supplemental oxygen in exercise training in nonhypoxemic chronic obstructive pulmonary desease patients, Am J Respir Crit Care Med, 2003; 168:1034-1042
Brusasco V. et: Oxygen in the rehabilitation of patients with chronic obstructive pulmonary disease, Am J Respir Crit Care Med 2003; 168:1021-1022
Ambrosino N et.: New strategies to improve exercise tolerance in chronic obstructive pulmonary disease, Eur Respir J 2004; 24:313-322
Identificazione del flusso ottimale di O2
- Flusso di O2 a riposo:1. EGA in aria ambiente con il paziente a riposo da almeno
30’ 2.a tests con flussi progressivamente crescenti di O2 fino
ad ottenere il flusso considerato ottimale (PaO2 65-75 mmHg)
. 2.b in alternativa monitorizzazione con pulsosssimetro e raggiunta la SaO2 desiderata si esegue l’EGA di conferma (dopo 30’)
- Flusso di O2 nel sonno e sotto sforzo: aumentare il flusso previsto a riposo di 0,5-1l/min sia nel
sonno che sotto sforzo
TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE DELL’ O2 NELL’ OTLT
Almeno 18 ore/dì, ma i benefici aumentano proporzionalmete con le ore di somministrazione
Bisogna coprire comunque le ore notturne per evitare le desaturazioni notturne
Le interruzioni non dovrebbero superare consecutivamente le 2-3 ore
SORGENTI DI OSSIGENO
• Sorgenti fisse (che non possono essere trasportate facilmente)
a. concentratorib. bombole di O2 liquidoc. bombole di O2 compresso (3.000 e 6.000 litri)
• Sorgenti mobili (possono essere trasportate dal paziente ma non sulla sua persona: peso > 4-5 kg)
• concentratori portatili• piccole bombole di O2 compresso (500 e 1400 litri)
• Sorgenti ambulatorie (peso< 4-5 kg, 4-6 h di autonomia a 2l/min)
• O2 liquido: stroller, walker…
concentratore
bombola O2 liquido
bombolaO2 compresso
CONCENTRATORI PORTATILI
SORGENTI DI OSSIGENO
Concentratore d'O2
O2 liquido 1l O2
O2 compresso= 840 l O2
EconomicoA correnteRumorosoNon vita attivaConc.O2 più basseBassi flussiManutenzione- (filtri)
Costi più elevatiPossibilità portatileNon scorteVita attivaFlussi altiEvaporazione (0.75 l/min)
Il più costosoScortePericolositàFlussi elevatiFonte di riserva x emergenze
METODI DI SOMMINISTRAZIONE
Occhiali nasali
Sistema a basso flusso
Maschera Venturi
sistema ad alto flusso
Catetere nasale
Catetere transtracheale
+ semplice+ economico+ accettatoFiO2 non precisaIrritazione localeSecchezza
+ limitante+ precisa
Non invasivo
Flussi +alti x ipossiemie refrattarie
Invasivo
+ estetico+ compliance+ effetti collaterali (USA)
O2 umidificato- flussi > 4l/min
Maschera Venturi
Litri/minuto %O2
1 24
2 28
3 4 5 6
32 36 40 44
Tabella di conversione da litri/minuto
a % di O2Occhiali nasali
02 TERAPIA AL BISOGNO
Uso intermittente di O2 per alleviare la dispnea a riposo, prima o nel periodo di recupero dopo uno sforzo
QUANDO : - scompenso cardiaco - terapia palliativa nelle neoplasie polmonari o
altri stati terminali
COME : - di solito ossigeno gassoso - se uso >2 ore dì concentratoreNonostante la frequente prescrizione non ci sono evidenze
per confermare tale abitudineCurr Opin Support Palliat Care, 2008 June; 2(2): 89-94
EFFETTI COLLATERALI E RISCHI DA O2
• Ipercapnia ( paz.BPCO, più in fasi di riacutizzazione, da aumento della disomogeneità del rapporto V’/Q)
• Azione irritante sulle fosse nasali (umidificazione scarsa, bassa temperatura)- rinorrea, raramente epistassi o cacosmia
• Trattamenti protratti ad alti flussi (FiO2>50%)– produzione di radicali liberi che danneggiano le cellule della mucosa bronchiale ed alveolare, atelettasia da riassorbimento
• Rischi di infezione da contaminazione batterica del materiale di consumo: sostituzione e disinfezione(umidificatori)
EFFETTI COLLATERALI E RISCHI DA O2
• Rischi di tipo fisico dell’O2 :-incendi - esplosioni - congelamento - fuoruscita
violenta del gas• O2 dovrebbe essere usato con cautela in pazienti con
avvelenemento da paraquat e in pazienti in trattamento con bleomicina
• Durante l’uso di laser in broncoscopia l’O2 dovrebbe essere usato a livelli minimi per pericolo di ustioni tracheali
OSSIGENOTERAPIA E FUMATORI
L’O2 non è esplosivo ma è un comburente
Rari report di morti ma frequenti di ustioni
L’ incidenza di ustioni in pazienti in LTOT è in aumento anche se il numero vero non è noto per tanti casi non riferiti
Attenzione alla lunghezza della prolunga (> 4 m perde in % di O2 erogato)
INDAGINI CLINICHE E FUNZIONALI NEL PAZIENTE CANDIDATO ALL’OTLT
Spirometria con DLCO, MIP, MEPEGA in aa ed in O2 (test all’ossigeno)EmocromoECG ed ecocardiogrammaEsame clinico, PA, FC, BMIIn casi selezionatiRX toraceOssimetria notturnaPolisonnogrammaOssimetria durante lo sforzo
FOLLOW UP
• Controlli mensili nei primi tre mesi dall’attivazione dell’OTLT con verifica dell’appropriatezza dei criteri di inclusione o di necessità di ulteriori indagini
• Successivi controlli con minor frequenza (ogni 3-4 mesi) e comunque personalizzati (stabilità clinica, fattori di rischio, compliance, capacità di autogestione, collaborazione con l’ADI e servizio tecnico delle ditte specializzate convenzionate)
• I controlli periodici sono stabiliti in accordo con il medico di medicina generale con cui deve esserci una stretta collaborazione
FOLLOW UPpazienti instabili (BPCO con frequenti
riacutizzazioni: ospedalizzazione, NIV..)
• counseling telefonico 24h/24 (pneumologo di guardia)• pulsossimetro a domicilio• telemetria (SaO2, FC, consumo O2, compliance
terapeutica)
ADI SC PN
service tecnico di riferimento
FOLLOW UP
Accertamenti in occasione dei controlli ambulatoriali:• Esame clinico e valutazione grado di dispnea• EGA arteriosa in aa e in O2, HbCO• Controllo compliance• Verifica event. Effetti collateraliOgni 6 mesi:• Spirometria• Hb, Ht, emocromoPazienti in O2 terapia notturna o da sforzo:• Accessi semestrali o annuali• Monitoraggio notturno, 6’WT, polisonnogramma
COMPLIANCE
Vari studi considerano come efficace e accettabile un uso effettivo dell’OTLT >- 15hdì, ma solo il 31.65% dei pazienti valutati rispettavano tale dosaggio
Quali fattori possono ridurre la compliance all’OTLT?Fattori inerenti al paziente e al loro ambiente sociale: paura, vergogna,persistenza fumo…
Fattori inerenti all’interazione paziente-prescrittive: inadeguata educazione, mancanza follow up, mancata prescrizione sistema portatile..
• Migliorare la compliance?
Il punto cruciale è l’inizio dell’OTLT e tutto il team riabilitativo (pneumologo, infermiere, fisioterapista ..) dovrebbe dedicare particolare attenzione, tempo, energie ed esperienza nell’aiutare a capire ed accettare tale terapia
Educazione e addestramento:
- Informazione sulla patologia e sui vantaggi dell’OTLT
- Corretto uso sorgente dell’O2, occhiali nasali …
- Importanza del rispetto della prescrizione terapeutica
- Importanza della cessazione del tabagismo
- Individuazione “sintomi sentinella” di riacutizzazione
- Supporto psicologico per la convivenza con una protesi respiratoria
COMPLIANCE
• Coinvolgimento dei familiari o caregivers• Modificazione comportamentali (cessazione del
fumo, alimentazione, attività fisica regolare, tecniche per combattere la dispnea, autogestione della terapia, OTLT durante le comuni attività della vita)
• Identificazione eventuali ostacoli e individuazione strategie per superarli
• Gruppi di sostegno per pazienti con insufficienza respiratoria
Partnership tra paziente e team
è difficile convincere il paziente ad accettare OLTisolamento sociale
è ancora più difficile fargliela sospenderedipendenza psicologica
è difficile anche cambiare il presidio (liquido - concentratore)
Long-term oxygen therapy in chronic respiratory failure: A Multicenter Italian Study on Oxygen
Therapy Adherence (MISOTA)
The widespread use of liquid oxygen did not automatically assure optimal adherence to the prescribed treatment as regards times and modality of oxygen use. A better education of patients, relatives, and the general public, as well as increased self-assessment on the part of health caregivers would improve the practice of LTOT in Italy.
Resp Med 2006 May Vol 100 (5) : 795-806