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POF Circolo Didattico Marconi Locorotondo
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Circolo Didattico StataleCircolo Didattico Statale““G. MARCONIG. MARCONI
P.O.F.Anno Scolastico 2010/11
P.O.F.P.O.F.Anno Scolastico Anno Scolastico 2010/112010/11
Approvato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 23 del 18 ottobre 2010 Adottato dal Consiglio di Circolo con delibera n. 4 del 30 novembre 2010
Corso XX Settembre, 25 – 70010-LOCOROTONDO (BA). Tel. 080 4316370 - Fax 080 431 6370
Codice Meccanografico Scuola - BAEE116008
Codice Fiscale 82021560725
2
INDICE
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
o Premessa. Pag. 3
o Principi fondamentali. pag. 5
o Risorse umane. pag. 7
Dirigente scolastico.
Collaboratori del D.S.
Fiduciari di plesso.
Funzioni strumentali.
Referenti delle attività specifiche.
Responsabili laboratori.
Commissioni.
Alunni.
Personale amministrativo e Collaboratori scolastici.
Consiglio di Circolo.
RISORSE STRUTTURALI
o Spazi, ambienti e strutture. pag. 17
TERRITORIO o Contesto ambientale e territoriale. pag. 18
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA o Attività educative e didattiche. pag. 21
o Organizzazione orario. pag. 23
o Ampliamento dell‟offerta formativa. pag. 26
o Contratto formativo. pag. 27
o Valutazione. pag. 32
o La continuità educativa. pag. 34
o Formazione docenti. pag. 36
o G.L.H.I. pag. 38
o Integrazione multietnica. pag. 38
ALLEGATI o Regolamento Scuola Primaria. pag. 39
o Regolamento Scuola dell‟ Infanzia. pag. 45
o Regolamento Visite e Viaggi di Istruzione. pag. 49
o Regolamento del GLHI. pag. 51
o Regolamento Sicurezza e Prevenzione. pag. 55
3
PREMESSA
Il Piano dell‟Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo
dell‟identità culturale e progettuale della istituzione scolastica ed esplicita la
progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che la scuola
adotta nell‟ambito della sua autonomia.
Il P. O. F. è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei tipi e indirizzi di
studio determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico della realtà locale.
E‟ elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le
attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal
Consiglio di Circolo.
“L‟autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e
di pluralismo culturale” che “si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di
interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona
umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche
specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,
coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con
l‟esigenza di migliorare l‟efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”
(Regolamento sull‟Autonomia Scolastica, art. 1, c. 2).
Il presente P. O. F. è lo strumento di crescita dell‟identità culturale, sociale , civile,
educativa di tutti i membri della comunità scolastica e locale, in quanto dà la possibilità
di cogliere le relazioni complesse che esistono tra gli obiettivi di apprendimento e i
valori che si intendono trasmettere.
Il P. O. F. propone, nel nostro Circolo Didattico, un percorso formativo che presenta
le seguenti caratteristiche:
la progettualità, come espressione di una volontà comune a tutti gli organi
collegiali;
4
la flessibilità in quanto deve tener conto del continuo cambiamento delle
variabili;
la trasparenza per tutti coloro che sono interessati all‟azione formativa;
la continuità educativa come occasione di promozione di iniziative di
interazione tra scuola, famiglia , altre agenzie educative e istituzioni.
Attraverso il P. O. F. la nostra scuola si propone di:
migliorare gli esiti del processo di insegnamento-apprendimento ricercando e
ricorrendo anche a nuove metodologie didattiche che favoriscano la crescita
culturale e formativa degli alunni, ne riconoscano e valorizzino la diversità,
promovendo le potenzialità di ciascuno;
articolare la progettazione nel rispetto della specifica identità della nostra
Scuola;
consentire alla realtà territoriale e alle varie componenti interessate di
conoscere l‟intera azione educativa della scuola ai fini di una proficua
collaborazione.
5
PRINCIPI FONDAMENTALI
Il nostro Circolo Didattico per garantire ad ogni allievo il completo sviluppo
della propria personalità in umanità e competenza, si ispira ai principi fondamentali
che tutelano i diritti dei bambini.
Uguaglianza
Nessuna discriminazione nell‟erogazione del servizio può essere compiuta nei
riguardi degli allievi per motivi di sesso, razza, religione, condizioni psico-fisiche e
socio-economiche. Si deve prestare attenzione a tutti, offrendo un trattamento
diversificato alle diverse esigenze educative.
Imparzialità e regolarità
Il servizio scolastico si ispira a criteri di obiettività ed equità nel rispetto di tutti
gli allievi. La scuola attraverso tutte le sue componenti garantisce la regolarità del
servizio e delle attività educative.
Accoglienza e integrazione
La scuola favorisce l‟accoglienza degli alunni e dei genitori, l‟inserimento e
l‟integrazione dei primi con particolare attenzione alla fase di ingresso alle classi iniziali
e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è posto per la soluzione delle
problematiche relative ad alunni stranieri ed a quelli in situazioni di handicap o
svantaggio.
Obbligo di istruzione (art. 1 D. Lgs. n° 296/06)
“L'istruzione obbligatoria e' impartita per almeno dieci anni e si realizza secondo
le disposizioni indicate all'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296,
e, in prima attuazione, per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 anche con
riferimento ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al
comma 624 del richiamato articolo.”
6
Partecipazione, efficienza e trasparenza
La scuola, nel rispetto dei criteri di efficienza e trasparenza, garantisce una
corretta formazione ed una valutazione promozionale ed equilibrata, finalizzando il
suo intervento alla pianificazione e alla risoluzione delle situazioni di disagio e di
emarginazione.
Bisogni e attese
All‟art. 3 comma 2 del regolamento dell‟autonomia si legge “Il P.O.F. riflette le
esigenze del contesto culturale sociale ed economico della realtà locale”.
Pertanto, posta attenzione all‟analisi dei bisogni degli utenti (alunni e famiglie) e
degli operatori, il P. O. F. tende a:
promuovere la qualità dell‟istruzione e della relazione educativa;
promuovere l‟identità della scuola come comunità educante che risponde ai bisogni
formativi emergenti nel territorio;
promuovere la capacità di condividere intenti, competenze, risorse;
garantire l‟efficacia e l‟equità dell‟intervento educativo e didattico.
Ciò richiede un rapporto più stretto, di dialogo e collaborazione con le famiglie, pur
nel rispetto dei differenti e specifici ruoli, nonché l‟adozione di ogni possibile iniziativa
che possa contribuire a creare ambienti educativi sereni e stimolanti.
7
RISORSE UMANE
Direttore S.G.A.: Francesca Paola Cisternino
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORE VICARIO
Rosaria Sannicola
COORDINATRICE ATTIVITA’
SCUOLA DELL’INFANZIA
Germana Pascale
FIDUCIARI DI PLESSO
PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA
“ SOLFERINO” c/o CINQUENOCI Bianca Barbarito
“CINQUENOCI” Conte Antonia
SAN MARCO c/o “G. INDIVERI” Grazia Sisto
TRITO “TRINCHERA” Isabella Lacirignola
PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA
“ G. MARCONI” c/o Solferino Rosaria Sannicola
“G. GUARELLA” Anna Madia Gianni
“G. INDIVERI” Chiara Gianfrate
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Raffaele Stefano Buonsante
8
FUNZIONI STRUMENTALI
FUNZIONI COMPITI
POF
LAFORTEZZA MARIA
Progettazione
curriculare ed
extracurriculare della
Scuola Primaria e della
Scuola dell’infanzia
coordinamento dei progetti
di arricchimento
dell‟Offerta Formativa
curriculare ed
extracurriculare di S.P. e
S.I.
SICUREZZA
CISTERNINO FRANCA
Sicurezza Coordinamento dei
progetti relativi alla
sicurezza dei plessi
Cura della documentazione
SOSTEGNO ALUNNI
GENTILE MARIAROSARIA
Disagio – handicap Coordinamento gruppo GLH
Coordinamento attività di
recupero e sostegno
Cura e coordinamento di
progetti attinenti all‟area
dell‟handicap.
LOPERFIDO LORENZA
Alunni stranieri Predisposizione progetti di
accoglienza per gli alunni
stranieri.
Cura e coordinamento di
progetti attinenti all‟area
dell‟integrazione.
SOSTEGNO DOCENTI
CICCONE BARBARA
Coordinamento della
commissione valutazione
Coordinamento delle
attività inerenti la
valutazione e il curricolo
verticale
GIANNI ANNA
Coordinamento della
commissione continuità
Coordinamento delle
attività inerenti la
continuità..
9
REFERENTI DELLE ATTIVITA’ SPECIFICHE
ATTIVITA‟ MOTORIA /SPORTIVA/TEATRALE Antonia Girolamo
EDUCAZIONE ALLA SALUTE Margherita Curri
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA‟ / AMBIENTE Maria Grazia Di Giulio
EDUCAZIONE STRADALE Carmela Patrizia Corsi
ATTIVITA‟ MUSICALE Annamaria Rubino
SITO WEB Filomena Piepoli
RESPONSABILI DI LABORATORIO SCUOLA PRIMARIA
- D.S. R.S. Buonsante
- D.S.G.A. F. Cisternino
- A.Amm.vo P. Calella
Biblioteca:
- Rita Russo
- Maria Palmisano
- Antonia Zizzi
Scientifico
- Rosa Palmisano
- Teodora Conte
Multimediale
- Antonietta Sabatino
- Filomena Piepoli
- Elisabetta Landi
COMMISSIONI
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
P.O.F.
D.S. R.S. Buonsante
F.S. M. Lafortezza
Ass. Amm.vo
M. Gianfrate
Michela Pinto
Grazia Rizzi
Margherita Curri
Mirella Di Michele
Franca Cisternino
Francesca Calella
Angela Recchia
Maria A. D‟Ignazio
GLHIS
D.S. R.S. Buonsante
F.S. Gentile M.
A.Amm.vo
A. Palmisano
Maria Calella
Vita Legrottaglie
Atonia Caramia
Maria G. Di Giulio
Carmela Fanizzi
CONTINUITA’
D.S. : R.S. Buonsante
F.S. : A. M. Gianni
A.Amm.vo
M.A. Smaltini
Maria C. Micoli
Maria Imm. L‟Abate
Anna Maria Albanese
Luigia Cardone
Antonietta
Sabatino
Assunta Gianni
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SICUREZZA
D.S. R. Buonsante
D.S.G.A. F.Cisternino
F.S. Ins.te
F.Cisternino
Ass. Amm.vo:
G. Neglia
Mariangela Palmisano
Anna Maria Albanese
Bianca Barbarito
Maria C. Palmisano
Carmela P. Corsi
Chiara Gianfrate
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
D.S. R. Buonsante
F.S. L. Loperfido
Ass. Amm.vo
A. Palmisano
Maria Carmela Micoli
Apollonia Albanese
Isabella Cardone
Maggi Anna
Maria Palmisano
VALUTAZIONE
D.S. R. Buonsante
F.S. B. Ciccone
Ass. Amm.vo
M.A. Smaltini
Conte Elena
Conte Teodora
Neglia Vincenza
Neglia M. Cristina
Loperfido Lorenza
Mirabile Paola
ORARIO
Rosaria Sannicola, Anna Madia Gianni, Chiara Gianfrate, Maria A. D‟Ignazio,
Pasqua Ancona, Filomena Piepoli.
Nel Circolo sono iscritti e frequentano 1053 alunni così distribuiti: 367 scuola
Infanzia, 686 scuola Primaria
ALUNNI
Scuola dell’Infanzia “SOLFERINO” c/o CINQUENOCI
Totale alunni iscritti: n.° 97
Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 1
Sezioni funzionanti: n.° 4
Scuola dell’Infanzia “CINQUENOCI”
Totale alunni iscritti: n.° 186
Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 3
Sezioni funzionanti: n.° 8
Scuola dell’Infanzia “SAN MARCO”
11
Totale alunni iscritti: n.° 46
Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 2
Sezioni funzionanti: n.° 2
Scuola dell’Infanzia “TRINCHERA” TRITO
Totale alunni iscritti: n.° 38
Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 0
Sezioni funzionanti: n.° 2
Scuola Primaria “G. MARCONI”
Totale alunni iscritti: n.°255
Alunni: cl.1a n.°41 cl. 2a n.°41 cl. 3a n.°46 cl. 4a n.°76 cl. 5a n.°52
Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.°2
Classi funzionanti: n.°13
Tutte le classi funzionano con un tempo scuola di 30 ore settimanale di lezione.
Scuola Primaria “ G. GUARELLA”
Totale alunni iscritti: n.°367
Alunni: cl.1a n.°62 cl. 2a n.°81 cl. 3a n.°96 cl. 4a n.°49 cl. 5a n.°79
Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.°3
Classi funzionanti: n.°17
La classe 2a sez. C funziona a tempo pieno: 40 ore di lezione settimanale e il sabato
libero.
Tutte le altre classi funzionano con un tempo scuola di 30 ore settimanale di lezione.
Scuola Primaria “ G. INDIVERI ”
Totale alunni iscritti: n.°64
Alunni: cl.1a n.°10 cl. 2a n.°14 cl. 3a n.°15 cl. 4a n.°10 cl. 5a n.°15
Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.°2
Classi funzionanti: n.°5
Tutte le altre classi funzionano con un tempo scuola di 30 ore settimanale di lezione
12
Nel Circolo Didattico sono presenti Docenti provvisti di specializzazioni diverse:
Informatica, Sostegno agli alunni diversabili, Insegnamento di Lingua straniera e
Scienze.
La nuova dimensione della scuola dell‟Infanzia e Primaria comporta una diversa
funzione del ruolo docente e sicuramente un ampliamento delle sue responsabilità. Non
si richiede più solo un‟ approfondita preparazione dal punto di vista culturale e
didattico, ma anche la capacità di gestire sempre nuove situazioni e, perciò,
particolare rilevanza assume una formazione continua che costituisce un impegno per
tutto il personale scolastico e rappresenta un elemento decisivo per qualificare
l‟innovazione.
La formazione non avviene soltanto nella scuola, ma anche attraverso una
circolarità tra formazione scolastica ed extrascolastica, all‟interno di un processo
culturale e formativo, che integra la scuola con la vita nelle sue molteplici dimensioni
(scienza, esperienza, ricerca ...). La scuola dispone, pertanto, di un sistema informativo
che la collega “in tempo reale a quanto sta avvenendo al di fuori di essa”.
Oltre le impegnative attività di insegnamento, i docenti svolgono funzioni
particolari quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico, di Funzioni
Strumentali, di fiduciario presso i plessi distaccati dalla sede centrale, di
coordinatore delle attività di sostegno per l‟handicap, di coordinatore e segretario del
Consiglio di classe, e, nell‟ambito dei progetti e dei laboratori quella di coordinatore
e/o responsabile per classe.
L‟orario settimanale di servizio per le insegnanti di scuola dell‟infanzia è di 25
ore settimanali di lezione frontale.
L‟orario settimanale di servizio per i docenti di scuola primaria, da prestare in
non meno di cinque giorni, è di 24 ore comprensive anche delle due ore di riunione di
programmazione, più tutte le ore necessarie allo svolgimento della funzione docente;
sono invece aggiuntive le ore prestate per attività integrative, di collaborazione e/o di
progetto.
13
I Fiduciari su delega del D.S. curano, presso le sedi di appartenenza,
l‟organizzazione quotidiana dell‟attività e le emergenze, tenendo i contatti con la
dirigenza.
Il docente coordinatore delle attività di sostegno all’handicap cura le attività
relative sotto il profilo organizzativo (G.L.I. di Circolo, rapporti con le U.S.L.).
Il Presidente del Consiglio di Classe è responsabile del coordinamento delle
attività didattiche ed organizzative all‟interno della sua interclasse.
Il Segretario del Consiglio di Classe scrive i verbali e cura la tenuta
dell‟apposito registro.
Il Responsabile di progetto stila la programmazione, organizza le attività e ne
cura l‟attuazione operativa, organizzando anche l‟intervento di esperti esterni.
Il personale di segreteria, che opera nella sede centrale, è composto dal
D.S.G.A. e da 5 assistenti amministrativi.
La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato nel
Contratto Formativo e regolato dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare alla
disponibilità nel rapporto con l‟utenza ed alla funzionalità dell‟ufficio. In questo
ambito sono rilevanti l‟efficacia del servizio ed il tempo di rilascio delle certificazioni.
Questi ultimi sono previsti come segue:
Il rilascio dei certificati relativi agli alunni è effettuato nel normale
orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di
tre giorni per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli
di votazione e/o giudizi. I certificati di licenza vengono rilasciati “a
vista”;
il rilascio dei certificati di servizio è effettuato entro cinque giorni dalla
richiesta e comunque entro 24 ore dalla data di scadenza delle ordinanze
e concorsi.
La segreteria riceve tutti i giorni dalle 8.00 alle 9.00; dalle 12.00 alle 13.30 e dalle
16.00 alle 18.00.
14
L‟orario di ricevimento non viene comunque applicato in forma rigida ed è data
possibilità di accesso oltre l‟orario fissato.
Oltre alle funzioni specifiche, il personale amministrativo ed il direttore S.G.A.,
in relazione all‟attuazione delle attività del P.O.F., danno un supporto tecnico-
amministrativo nelle fasi di progettazione, realizzazione, verifica e pagamento degli
impegni assunti.
L‟orario settimanale di servizio per il personale amministrativo e per il
Direttore S.G.A., da prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La
definizione della distribuzione delle ore nella singola giornata e nella settimana è
determinata dall‟accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee
fissate dal Consiglio di Circolo.
Il personale A.T.A. con qualifica di collaboratore scolastico è composta da 13
elementi.
Oltre alle funzioni specifiche, i collaboratori scolastici, in relazione
all‟attuazione del P.O.F., svolgono i compiti di seguito indicati: intensificazione del
lavoro in termini di assistenza e sorveglianza durante lo svolgimento delle attività di
laboratorio e di quanto altro programmato.
L‟ orario settimanale di servizio per i collaboratori scolastici, da prestare in non
meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore
nella giornata e nella settimana è determinata dall‟accordo con il D.S.G.A., il Dirigente
Scolastico e la R.S.U. sulla base delle linee fissate dal Consiglio di Circolo.
15
SPAZI, AMBIENTI E STRUTTURE.
La sede centrale “G. Marconi” attualmente risulta inagibile perciò le classi sono state
spostate nel plesso Solferino: edificio su due piani, dotato di piccoli spazi esterni. La
sede, oltre alle 13 aule ordinarie, dispone di:
o aula insegnanti,
o magazzino per materiale scolastico,
o salone (situato al primo piano)
Il plesso “G. Guarella” dispone di un edificio proprio su due piani ed è circondato
da spazi esterni. La sede ospita due sezioni di scuola dell‟infanzia, e oltre alle aule
ordinarie è dotata di:
o laboratorio di informatica,
o laboratorio scientifico,
o aula insegnanti.
Annessa alla scuola si trova una palestra comunale utilizzata dagli alunni per le attività
motorie, solamente in orario scolastico.
Il laboratorio scientifico e l‟aula insegnanti sono per quest‟anno scolastico occupate
dagli uffici di segreteria.
La sede di San Marco ospita 5 classi di scuola primaria e 2 sezioni di scuola
dell‟infanzia. È dotata oltre che di un ampio spazio esterno di:
un salone anfiteatro,
una sala refettorio,
aula informatica.
Quest‟anno la scuola dell‟infanzia occupa la nuova sede situata all‟interno del cortile
della scuola primaria Guarella. E‟ un edificio a due piani non comunicanti e accoglie
quattro sezioni di scuola dell‟infanzia di Solferino e sei sezioni di scuola dell‟infanzia
di Cinquenoci.
16
CONTESTO AMBIENTALE E TERRITORIALE
Locorotondo sorge su un rilievo posto a 410 metri sul livello del mare, appartiene
alla propaggine sud-orientale dell‟altopiano collinare detto Murgia dei Trulli e dista
circa 63 Km. dal capoluogo.
A Locorotondo le contrade non si
identificano con il significato di
frazione, che risulta assai limitato; in
realtà, la contrada è una unità
demografica territoriale.
Praticamente è un raggruppamento di
casedde (i famosi trulli), operanti
intorno a spazi comuni (jazzérele), che utilizza in comunione l‟aia, il grande pozzo, la
piccola chiesa, usufruendo di quella unità di vicinato, che oltre ad essere piacevole,
compatta, rende solidali nella dura vita di campagna.
La struttura morfologica del paese è costituita: dal centro storico (zona A) di
circa 10.000 metri quadrati; da una seconda zona (zona A1) di 5000 metri quadrati di
rispetto al nucleo storico; da una zona agricola che comprende 137 contrade e, infine,
da una zona industriale recentemente ampliata (2001)
Quest‟ultima, collocata nella parte occidentale di Locorotondo, in contrada
Casalini-Crocifisso, è ancora in fase di completamento per l‟edificazione di altri
opifici, all‟interno dei quali vi sono industrie meccaniche, commerciali, tessili,
artigianali e di falegnameria.
La situazione edilizia del paese risulta essere strettamente collegata con la
densità della popolazione, che vive dal 50% al 55% nelle contrade.
In paese e nelle contrade ci sono più di 250 Km di strade comunali, quasi tutte
completate con larghezza di 5/6 metri.
17
Il centro urbano e gran parte della campagna circostanti (come le grandi
contrade di San Marco, Trito, Tagaro, Lamie) sono dotati di idonei impianti di pubblica
illuminazione; così come alcuni tratti di strade extraurbane in prossimità di
agglomerati abitativi. Il centro urbano, parte del centro storico e le contrade più
grandi dispongono della rete di distribuzione del gas metano e acquedotto. Il
trasporto pubblico è rappresentato dalle Ferrovie Sud-Est e dal trasporto di
autolinee che collegano Locorotondo ai paesi limitrofi.
In base all‟ultimo censimento la
densità di popolazione è di 295,3
ab./Kmq. Dal 1992 ad oggi vi è stato un
aumento del numero delle famiglie
residenti a Locorotondo: da 4708 nel
1991 si è passati a 5257 nel 2001.
In questa cittadina della provincia
barese, la famiglia è stata attraversata
da un profondo processo di
modernizzazione.
Il contesto economico Locorotondo può essere definito come un Comune a
industrializzazione diffusa in cui l‟artigianato mantiene un ruolo importante. Il nucleo
dello sviluppo industriale a Locorotondo è riscontrabile nell‟edilizia, ma è consistente la
presenza dell‟industria dell‟abbigliamento. Esiste un legame molto stretto nelle
contrade tra lavoro agricolo e lavoro edile e, in paese, tra il lavoro dell‟industria delle
confezioni e l‟artigianato. Il passaggio dall‟agricoltura all‟industria e, comunque dal
lavoro contadino a quello operaio o artigianale, ha avuto significativi riflessi a livello di
integrazione città-campagna.
L’associazionismo
E‟ possibile distinguere le associazioni presenti sul territorio in tre categorie: di
carattere politico, sindacale o “di movimento”, di carattere sportivo, ricreativo e
culturale e di volontariato.
18
Il C.D. di Locorotondo assegna notevole importanza al coordinamento con il
contesto sociale al fine di costruire sinergie tra le attività della scuola, della società,
degli Enti Locali, delle Associazioni Culturali e Sociali del territorio.
Pertanto, anche per questo biennio saranno realizzate attività finalizzate
all‟apertura della scuola alle opportunità ed alle
risorse umane e non, offerte dall‟ambiente e
dalla società.
Proprio in virtù di questa volontà, il nostro
Circolo Didattico continua l‟esperienza
dell‟adozione a distanza, attraverso la
partecipazione al Progetto “AGATA
SMERALDA”, e ad iniziative di solidarietà nell‟ambito sia dell‟educazione alla mondialità,
sia per favorire “le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell‟umanità e
del pianeta. Infatti, alcune classi dei vari plessi hanno adottato bambini del Brasile.
19
ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE
Nella prima parte delle Indicazioni per il curricolo si fa riferimento ad un
ripensamento dei sistemi scolastici per un‟ elaborazione nella scuola di un “nuovo
umanesimo” che ponga le istituzioni scolastiche all‟altezza delle sfide del mondo
globale.
Il nostro circolo didattico partecipa alla realizzazione di questa progettazione,
attuando le nuove Indicazioni per il curricolo allegate al D.M. 31.7.2007, che D.M.
31.7.2007 si legge: “nel rispetto e nella valorizzazione dell‟autonomia delle Istituzioni
scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione
curricolare affidata alle scuole”…
Ogni scuola predispone il curricolo, all‟interno del Piano dell‟offerta formativa,
nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli
obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell‟Infanzia
e attraverso le discipline nella Scuola Primaria
Su proposta del Collegio dei Docenti, deliberato dal Consiglio di Circolo, nella scuola
Primaria, l‟orario disciplinare è stato strutturato, per un totale di 30 h settimanali, nel
seguente modo
DISCIPLINE Cl. 1a Cl. 2a Cl. 3a Cl. 4a Cl. 5a ITALIANO 8 8 7 7 7
LINGUA INGLESE 2 2 3 3 3
STORIA 2 2 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2 2 2
MATEMATICA 7 7 7 7 7
SCIENZE 2 2 2 2 2
TECNOLOGIA E INFORMATICA 1 1 1 1 1
MUSICA 1 1 1 1 1
ARTE ED IMMAGINE 1 1 1 1 1
CORPO-MOVIMENTO-SPORT 1 1 1 1 1
CITTADINANZA E COSTITUZ. 1 1 1 1 1
RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2
TOTALE ORE 30 30 30 30 30
20
Le attività didattiche sono curate dai docenti in base alle competenze di
ognuno.
Le attività alternative all‟ insegnamento della Religione Cattolica sono
organizzate secondo il seguente criterio: gli alunni che non fruiscono dell‟ IRC
possono svolgere altre attività nella propria classe o nella classe parallela.
L‟ obiettivo dei docenti sarà quello di:
o innalzare il livello di apprendimento;
o assicurare agli alunni il successo al termine del ciclo di scuola
primaria;
o consolidare la continuità didattica con la scuola dell‟infanzia e la
scuola media;
o migliorare l‟immagine della scuola
o migliorare le comunicazioni esterne con il territorio e con le
istituzioni.
In relazione alle collaborazioni e ai rapporti integrati col territorio, verranno
prese in considerazione tutte le iniziative congrue offerte da soggetti esterni.
Per l‟impostazione delle attività didattiche e metodologiche, i docenti operano su
quattro livelli:
analisi della situazione di partenza di ciascun alunno;
definizione degli obiettivi generali e disciplinari;
verifiche in itinere e finali e valutazione complessiva.
21
ORGANIZZAZIONE ORARIO
Il Circolo Didattico G. Marconi adotta il seguente orario:
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
La composizione delle classi è eterogenea all‟interno (fasce di livello) ed
omogenea tra tutti i corsi.
Le classi sono formate dal Dirigente Scolastico, secondo criteri approvati
annualmente dal Consiglio di Circolo, sentito il parere del Collegio dei Docenti.
L‟orario settimanale di servizio per le insegnanti di scuola dell‟infanzia è di 25
ore settimanali di lezione frontale.
ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE
SENZA MENSA
LUN MART MERC GIOV VEN
TOT.
ORE
8,00 -13,00 25
ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE
CON MENSA
LUN MART MERC GIOV VEN
TOT.
ORE
8,00 -16,00 40
ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE
LUN MART MERC GIOV VEN
SAB
TOT.
ORE
8,30 -13,30 30
ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE
CLASSE 2° C Sezione A TEMPO PIENO CON MENSA
LUN MART MERC GIOV VEN
TOT.
ORE
8,30 -16,30 40
22
L‟orario settimanale di servizio per i docenti di scuola primaria, da prestare in
non meno di cinque giorni, è di 24 ore comprensive anche delle due ore di riunione di
programmazione, più tutte le ore necessarie allo svolgimento della funzione docente;
sono invece aggiuntive le ore prestate per attività integrative, di collaborazione e/o di
progetto.
In riferimento agli artt. 8 e 12 del regolamento dell‟autonomia, l‟80 % del monte ore
annuale sarà destinato a:
individuare gli obiettivi formativi per l‟acquisizione delle competenze da parte dei
bambini e degli alunni secondo i traguardi di competenza delle Indicazioni.
le discipline e le attività costituenti la quota nazionale del curricolo e il relativo
monte ore annuale;
introdurre forme di flessibilità organizzativa e didattica per favorire
l‟individualizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento e l‟integrazione dei
soggetti in difficoltà;
stabilire raccordi tra scuola, scuole ed extrascuola; ricercare la continuità nel
processo educativo.
La quota restante fino a un massimo del 20 % sarà destinata a:
definire itinerari disciplinari fondamentali e modalità di ampliamento dell‟offerta
formativa;
individuare, all‟interno del curricolo complessivo, obiettivi formativi trasversali e
verticali inerenti alla formazione globale dell‟alunno.
Criteri di utilizzazione della contemporanea presenza (Scuola dell’Infanzia)
Per garantire una migliore qualità del servizio, il Collegio della Scuola dell‟Infanzia
riconferma la flessibilità dell‟orario di servizio. La diversa articolazione dell‟orario
permetterà di recuperare maggiore contemporanea presenza nell‟orario centrale della
giornata consentendo così di arricchire l‟offerta formativa.
23
Nelle ore di contemporanea presenza verrà realizzato un progetto curricolare Altre
ore di contemporanea presenza verranno utilizzate per le attività alternative
all‟Insegnamento della Religione Cattolica.
Criteri di utilizzazione delle ore di contemporanea presenza (Scuola Primaria)
Le ore di contemporanea presenza saranno destinate ad attività di supporto alla
didattica.
Il docente di sostegno non può essere impiegato per l‟effettuazione di supplenze
quando è presente, nella classe che opera, l‟alunno diversamente abile.
Criteri di elaborazione dell’orario scolastico settimanale (Scuola Primaria)
Non vanno previste contemporanee presenze nelle ore di religione e di lingua
straniera.
L‟orario di servizio si esplica in 5 giorni settimanali, le “giornate libere” dovranno,
per quanto possibile, essere equamente distribuite nel corso della settimana, per
plesso.
24
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L‟effettiva disponibilità delle risorse esistenti nel Circolo, umane, (docenti, personale
A.T.A.), strutturali (locali e attrezzature), economiche, (finanziamenti, sponsor)
contribuiscono alla realizzazione del Piano dell‟Offerta Formativa.
La nostra Istituzione si è già caratterizzata con attività laboratoriali:
o di scambi culturali con scuole;
o di studio delle tradizioni popolari;
o di educazione ambientale;
o di elaborazione e produzione di testi e di materiale multimediale;
o artistico-teatrale-espressivo. (anche in vernacolo)
L‟ampliamento dell‟offerta formativa si realizzerà mediante iniziative
programmate, quali:
visite guidate sul territorio di Locorotondo e zone limitrofe;
visite ai musei;
gite d‟istruzione;
iniziative varie in occasione di festività, ricorrenze;
partecipazione a conferenze e dibattiti;
visione di films;
partecipazione a concorsi didattici;
partecipazione ad attività musicali, teatrali e giornalistiche;
rapporti con altre scuole, con forze sociali e culturali territoriali;
progetti ministeriali;
integrazione alunni stranieri;
iniziative di educazione alla solidarietà e alla legalità;
percorsi formativi di educazione alla salute percorsi formativi di educazione stradale;
Nella Scuola dell‟Infanzia le attività sono organizzate per ambiti formativi.
25
CONTRATTO FORMATIVO
All‟offerta formativa di una scuola alla propria utenza contribuiscono tutte le
figure professionali e l‟utenza medesima della scuola: Dirigente Scolastico, docenti,
alunni, personale di segreteria, collaboratori scolastici, genitori e comunità locale. Ciò,
per quanto riguarda il personale della scuola e secondo lo spirito e la lettera del
relativo Contratto Nazionale, fa riferimento alla qualità dei servizi scolastici ed ai
diritti e doveri del personale medesimo.
Pertanto il Circolo Didattico Marconi prevede un impegno specifico tra le
componenti sopra indicate interne ed esterne alla scuola, basato sulla condivisione
degli obiettivi generali della scuola di base e delle linee progettuali e dei valori
espressi dal P.O.F., che ciascuna componente è tenuta a rispettare.
Tale impegno o contratto formativo è a disposizione di tutti i membri della
comunità scolastica e locale. Se ne riporta di seguito il testo integrale.
Nel rapporto tra personale della scuola, alunni e genitori il Circolo prevede un
impegno reciproco basato sulla condivisione delle linee progettuali e dei valori espressi
nel P.O.F., in un confronto di diritti-doveri che ciascun componente è tenuto a
rispettare.
In particolare:
o I docenti, oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro, hanno diritto:
o alla disponibilità e alla cortesia da parte dell‟utenza, del personale della
Scuola e della comunità locale;
o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del
personale della Scuola e della comunità locale;
o alla libertà d‟insegnamento e ad un aggiornamento periodico ed efficace;
o alla tutela e alla valorizzazione del proprio ruolo educativo e didattico.
26
Ai docenti si chiede:
o di trattare con cortesia e disponibilità l‟utenza, il personale della Scuola e la
comunità locale;
o di rispettare le funzioni e le competenze dell‟utenza, del personale della Scuola
e della comunità locale;
o di esprimere l‟offerta formativa, integrata dal proprio curricolo disciplinare;
o di motivare il proprio intervento didattico;
o di esplicitare le strategie, gli indicatori e gli strumenti della verifica
dell‟apprendimento, i criteri di valutazione.
Gli alunni hanno diritto:
o al rispetto della propria funzione da parte del personale della Scuola, delle
famiglie e della comunità locale;
o ad una scuola organizzata e gestita conformemente alle esigenze formative
proprie dell‟età;
o alla tutela e alla collaborazione della propria identità personale, culturale,
etnica e religiosa;
o ad una educazione fondata sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone
per una convivenza civile, solidale e rispettosa delle diversità;
o alla qualità del servizio di istruzione in vista dell‟autonomia personale e della
cittadinanza;
o ad essere formati in situazioni di trasparenza non solo delle proposte, ma dei
criteri e delle forme della verifica e della valutazione.
Agli alunni si chiede:
o di rispettare le funzioni e le competenze del personale della Scuola, delle
famiglie e della comunità locale;
27
o di trattare con cura e rispetto le aule, le palestre, i bagni, gli ambienti tuuti
della Scuola come fossero propri, impegnandosi alla riparazione degli eventuali
danni arrecati;
o di rispettare e valorizzare la propria e l‟altrui personalità;
o di rendersi disponibili e collaborare all‟azione formativa loro rivolta mediante
l‟assidua frequenza e l‟impegno alle attività di studio;
o di sottoporsi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativo;
o di partecipare alla vita della scuola nelle sue manifestazioni rispettando il
Regolamento interno approvato dagli organi competenti.
Il personale di segreteria ed il Direttore S. G. A. oltre ai diritti di natura
contrattuale sanciti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, hanno diritto:
o alla disponibilità e alla cortesia da parte dell‟utenza, del personale della
Scuola e della comunità locale;
o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del
personale della Scuola e della comunità locale;
o alla tutela e alla valorizzazione del proprio ruolo.
Al personale di segreteria ed il Direttore S. G. A., si chiede:
o di trattare con cortesia e disponibilità l‟utenza, il personale della Scuola e la
comunità locale;
o di rispettare le funzioni e le competenze dell‟utenza, del personale della Scuola
e della comunità locale;
o di garantire la funzionalità, cioè l‟efficienza del proprio servizio;
o l‟esplicitazione e la trasparenza delle attività relative alle proprie funzioni.
Il personale A.T.A. con funzione di collaboratore scolastico oltre ai diritti di natura
contrattuale sanciti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, hanno diritto:
28
o alla disponibilità e alla cortesia da parte dell‟utenza, del personale della Scuola
e della comunità locale;
o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del
personale della Scuola e della comunità locale;
o alla tutela e alla valorizzazione del proprio ruolo.
Al personale A.T.A. con funzione di collaboratore scolastico si chiede:
o di trattare con cortesia e disponibilità l‟utenza, il personale della Scuola e la
comunità locale;
o di rispettare le funzioni e le competenze dell‟utenza, del personale della Scuola
e della comunità locale;
o di garantire l‟ efficienza e l‟efficacia del servizio (ordine ed igiene degli
ambienti della Scuola, vigilanza, ecc.).
i genitori hanno diritto:
o alla disponibilità e alla cortesia da parte del personale della Scuola e della
comunità locale;
o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del
personale della Scuola e della comunità locale;
o di conoscere l‟offerta formativa espressa dal P.O.F. e dagli altri atti della
scuola;
o di partecipare attivamente alla vita della scuola nell‟ambito degli organi
collegiali e delle forme assembleari previste.
Ai genitori si chiede:
o di trattare con cortesia e disponibilità il personale della Scuola e la comunità
locale;
o di rispettare le funzioni e le competenze del personale della Scuola e della
comunità locale;
o di condividere l‟ispirazione e le linee del progetto educativo della Scuola;
29
o di condividere le responsabilità educative riguardanti il/la figlio/a ed il gruppo
classe di inserimento;
o di contribuire alla vita degli organi di rappresentanza democratica e delle
associazioni rappresentative.
E’ essenziale che il contratto non sia considerato come ambito di reclami,
ma di interesse condiviso, in quanto l’educazione è azione complessa ed
integrata; la conoscenza e l’ascolto reciproci rappresentano le condizioni per
un confronto utile e costruttivo.
30
VALUTAZIONE
Nel n ostro Circolo, abbiamo individuato diversi elementi soggetti a valutazione:
o L‟ apprendimento degli alunni
o Il sistema classe/interclasse
o Il sistema Sezione/intersezione
o Il Piano dell‟ Offerta formativa
o Valutazione Istituto
Per ogni oggetto della valutazione, indichiamo le metodologie seguite e i soggetti
valutanti.
APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI
Si sono considerate due aree: formativa, cognitiva e comportamentale.
Per l’ area formativa, vengono messe in atto le seguenti strategie:
Analisi team di classe / sezione,
Verifica bimestrale Interclasse/Intersezione componente docenti/genitori
Compilazione del documento di valutazione quadrimestrale
Compilazione di una scheda informativa dalla scuola dell‟ infanzia alla scuola
primaria.
Per l’ area cognitiva :
Verifiche e valutazioni in itinere su obiettivi specifici programmati.
Compilazione delle griglie di rilevazione contenute nel registro elaborato dagli
insegnanti del Circolo
Scheda nazionale di valutazione per la rilevazione degli esiti del processo di
apprendimento.
Per l’area comportamentale:
Osservazioni e Verifiche in itinere.
IL SISTEMA CLASSE/SEZIONE
Relazioni di verifica con scadenza bimestrale da parte dei team di classe:
eventuale individuazione di problemi e proposte di soluzione.
Discussione nelle interclassi, convocate con cadenza bimestrale.
31
IL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Relazioni di verifica degli insegnanti impegnati nei progetti (coerenza tra il
dichiarato e l‟ a gito).
Collegio Docenti per la valutazione finale del POF .
Autoanalisi, individuazione di un ambito specifico di miglioramento ed
azioni conseguenti. (Riunioni di programmazione, Collegio docenti, Consiglio di Circolo).
VALUTAZIONE DI ISTITUTO
Compilazione da parte dei genitori di Schede di monitoraggio sul gradimento.
INVALSI.
32
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA
La continuità educativa nasce dall‟esigenza primaria di garantire il diritto dell‟alunno
ad un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo
articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e
nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità.
Pertanto, una corretta azione educativa richiede un progetto formativo continuo.
Grande importanza assume la dimensione della continuità scolastica; costruttivo
risulta, anche, il confronto con altre esperienze didattiche e con altre istituzioni
scolastiche .
Con la continuità si cerca di assicurare ai singoli soggetti in formazione uno sviluppo
graduale e armonico evitando incoerenze e contraddizioni.
Già negli anni passati sono state attuate le seguenti iniziative:
- formazione di un gruppo di lavoro composto da docenti di Scuola dell‟Infanzia,
Scuola Primaria, Scuola secondaria di primo e secondo grado;
- conoscenza dei programmi delle diverse scuole;
- organizzazione di alcuni criteri di valutazione comuni;
- scambio di materiale e strumenti, fascicolo personale, schede di passaggio ecc…;
- momenti di comunicazione tra le scuole attraverso scambi di visite programmate di
classi ed allievi.
- attività che hanno coinvolto alunni delle ultime classi di scuola dell‟Infanzia e
Primaria con classi della scuola Secondaria di 1° grado.
Nella progettazione i vari livelli di Scuola dell‟Infanzia, Primaria e Scuola Secondaria
di primo grado, svolgono attività in comune, promovendo e favorendo il reciproco
coordinamento nelle attività educative e didattiche, al fine di attuare un corretto
processo educativo e formativo.
Significative esperienze sono favorite programmando visite tra le classi di passaggio
nei vari ambienti scolastici allestiti a laboratorio.
33
Sono programmate attività di accoglienza, incontri per gruppi e per classi su attività
didattiche sulla base di progetti comuni; si raccolgono documenti di valutazione e
schede di passaggio.
Le finalità del lavoro mirano a sviluppare negli alunni una pluralità di capacità di base,
l‟orientamento nella progettazione del proprio futuro, l‟acquisizione delle competenze,
abilità e atteggiamenti indirizzati all‟apprendimento.
Sono state elaborate programmazioni unitarie con obiettivi comuni, disciplinari e
trasversali, tra docenti delle classi quinte della Scuola Primaria e docenti di Italiano e
matematica della Scuola Secondaria di 1° grado e una programmazione unitaria per gli
anni ponte Scuola dell‟Infanzia e Scuola Primaria.
34
FORMAZIONE DOCENTI
Criteri per la partecipazione a iniziative esterne
Sono da considerarsi iniziative esterne tutte le attività di aggiornamento-formazione
organizzate e svolte dall‟amministrazione, dalle università, dall‟ANSSAS, dagli istituti
scientifici, dagli enti culturali e dalle associazioni professionali riconosciute dal MIUR
come ente di formazione; la partecipazione a dette attività è vincolata alle seguenti
condizioni:
che l‟attività abbia ottenuto il formale riconoscimento prescritto, nel caso di
soggetti diversi dall‟amministrazione;
che i temi oggetto dei corsi di aggiornamento-formazione riguardano le seguenti
problematiche assunte tra le finalità e gli obiettivi propri della nostra scuola:
dispersione scolastica, orientamento, disagio, continuità, comunicazione nei
processi formativi, valutazione dei processi e dei prodotti formativi, educazione
alla salute, integrazione degli alunni disabili, educazione ambientale, metodologia e
didattica delle discipline, relazioni interpersonali nella comunità scolastica,
normativa sulla sicurezza, intercultura, autonomia delle scuole, riforma scolastica
e nuovo ordinamento, modularità didattica organizzativa e disciplinare, linguaggi
non verbali, nuove tecnologie informatiche e multimediali;
la partecipazione, qualora non comporti l‟esonero dal servizio, è auspicabile per
tutti e non comporta formale richiesta di adesione alla scuola; alle stesse
iniziative, qualora sia previsto l‟esonero dal servizio, potrà accedere, salvo
richiesta con formale istanza preventiva per la relativa autorizzazione, solo un
docente per ogni corso di aggiornamento-formazione, compatibilmente con le
esigenze di servizio; in caso di concorrenza si darà precedenza, in ordine, al
docente referente nell‟ambito delle tematiche trattate, al docente che non abbia
partecipato in precedenza ad altri corsi, al docente prescelto per sorteggio;
35
la partecipazione, quando non riveste carattere di obbligatorietà, è comunque
subordinata al rispetto della normativa vigente relativa alla sostituzione che non
può comportare oneri per l‟erario;
nessuna richiesta potrà essere accolta per la partecipazione ad attività di
aggiornamento-formazione che si svolgono in un periodo di tempo che coincida con
il primo e l‟ultimo mese delle lezioni o con gli scrutini.
36
G.L.H.I.
E‟ attivo il G.L.H.I. (Gruppo di Lavoro per Handicap) che propone suggerimenti per
meglio esaminare gli interventi diretti agli alunni diversamente abili. Sono previsti
incontri con l‟equipe psico - pedagogica dell‟A.S.L./ BA 5
Il Circolo attiva corsi per l‟ integrazione anche in rete con altre scuole e con
associazioni presenti sul territorio.
Sono presenti nel Circolo:
- n. 7 alunni di Scuola Primaria
- n. 6 alunni di Scuola dell‟Infanzia.
INTEGRAZIONE MULTIETNICA
Nel Circolo Didattico risultano iscritti e frequentanti:
- n° 49 alunni stranieri.
Tra i principi accolti dal Collegio vi è:
- la valorizzazione dei vissuti e delle competenze pregresse degli alunni stranieri;
- la sensibilizzazione del gruppo classe ad atteggiamenti di accoglienza e
collaborazione;
- il protocollo d‟accoglienza;
- lo scaffale multimediale.
A tal fine i docenti attivano interventi individualizzati sulle conoscenze/competenze da
acquisire, sulle eventuali carenze attraverso progetti specifici.
37
REGOLAMENTO DELLA SCUOLA PRIMARIA
Art. 1 –
Tutte le componenti della Scuola (alunni, genitori, insegnanti, personale A.T.A.,
personale aggiunto per la pulizia) sono tenuti ad osservare scrupolosamente il
presente regolamento e gli orari di servizio stabiliti.
Art. 2 – MODALITA’ DI ACCESSO ALLA SCUOLA.
Entrata ore 8.30 - Uscita ore 13.30 (tempo scuola 30 ore)/ 16.30 (tempo pieno)
L‟orario d‟ingresso e di uscita va rispettato; i bambini che arrivano in ritardo
devono essere accompagnati dai genitori e, ammessi in classe, previa autorizzazione
del Dirigente Scolastico o suo collaboratore.
I genitori accompagnano i figli fino al portone esterno.
Non è consentito l'accesso dei genitori all'interno della scuola durante l'attività
scolastica.
Gli insegnanti attendono i bambini cinque minuti prima dell'orario dell'entrata
stabilita, nell'atrio della Scuola.
In caso di sciopero i genitori sono tenuti a verificare la presenza o meno degli
insegnanti, sia del turno antimeridiano che di quello pomeridiano, della classe del
proprio/a figlio/a.
I genitori potranno entrare a scuola per conferire con i docenti solo su invito
scritto da parte degli stessi o nelle riunioni previste dal piano annuale.
Gli insegnanti, almeno cinque minuti prima del suono della campanella,
provvederanno ad interrompere le lezioni per una regolare e tranquilla preparazione
degli scolari.
Il ritiro degli alunni non può essere effettuato da minori. Ogni altra persona
deve essere autorizzata dai genitori.
Non è consentito sostare nel cortile dopo l'uscita, non è attribuibile alcuna
responsabilità alla scuola in caso di incidenti dopo il termine dell'orario scolastico.
38
Art. 3- COLLOQUI.
I colloqui tra genitori e Docenti avverranno secondo il calendario definito dal
Collegio dei Docenti all‟inizio di ogni anno scolastico e comunicato ai genitori di volta in
volta.
Durante gli incontri, non sono ammessi alunni all‟interno dell‟edificio scolastico.
I docenti sono disponibili per colloquio con i genitori, per eventuali
problematiche, in occasione della programmazione.
Art. 4- ASSENZE.
Le assenze degli alunni devono essere giustificate, per iscritto dai genitori di
volta in volta anche per un solo giorno; per le assenze superiori a cinque giorni
consecutivi (festivi compresi) è necessario il certificato medico attestante la
possibilità di riammissione dell'alunno alle lezioni ( da conservare agli atti nel
registro).
L'eventuale ripetersi di assenze ingiustificate va segnalato alla direzione ed alle
autorità competenti. Poiché le assenze privano gli alunni degli interventi educativo -
didattici necessari per la loro formazione, i genitori sono invitati a limitare le assenze
dei figli solo ai casi di malattia o a gravi motivi di famiglia evitando quelle non
indispensabili ( gite, settimane bianche, ecc.)
Giustificazioni e avvisi vanno scritti sul diario di ciascun alunno; per le classi 1°
gli avvisi verranno fotocopiati.
È obbligo dei genitori riconsegnare gli avvisi firmati entro 2 gg. dalla presa
visione, dopo di che le Docenti si preoccuperanno di comunicare per iscritto all‟ufficio
l‟elenco di coloro che non l‟hanno fatto.
Art. 5 – MATERIALE SCOLASTICO/ OGGETTI PERSONALI.
Ogni alunno dovrà essere fornito di:
grembiule blu e indumenti comodi per l'attività in palestra ( tuta,
maglietta, scarpe da ginnastica pulite)
materiale didattico di facile consumo di vario genere di anno in anno
indicato dai docenti.
39
Gli alunni sono invitati a venire a scuola già forniti delle eventuali merendine e
del materiale scolastico necessario per le lezioni, evitandone la consegna da parte
delle famiglie al personale collaboratore scolastico dopo l‟ingresso.
Tutti gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola puliti nelle vesti e nella
persona.
In caso di prolungata negligenza il Dirigente Scolastico, informato
dall‟insegnante, richiama le famiglie all‟adempimento del loro dovere.
Gli alunni avranno cura del proprio materiale e di quanto presente nella scuola, in
caso di danno doloso sarà richiesto ai genitori un risarcimento corrispondente.
I genitori sono invitati a non fornire oggetti preziosi o di valore, somme di
denaro ecc., tali oggetti non vanno lasciati incustoditi, ma tenuti sempre sotto
personale controllo.
Resta inteso che la scuola, pur adottando ogni precauzione, non potrà essere
ritenuta responsabile per eventuale perdita di oggetti dimenticati o lasciati comunque
incustoditi o per eventuali manomissioni o furti.
E‟ vietato l‟uso del cellulare sia da parte degli alunni che di tutto il personale
scolastico.
Art. 6 – MOMENTO RICREATIVO.
L'intervallo vuole consentire una breve pausa negli impegni scolastici e l'uso dei
servizi igienici. Durante tale pausa, non è consentito correre nei corridoi,
schiamazzare, allontanarsi dal piano della propria aula e/o compiere atti pericolosi a sé
e agli altri ( spinte, scherzi, ecc.). L'uso dei servizi igienici, in orario diverso da quello
dell'intervallo, è autorizzato soltanto in caso di vera necessità.
Art. 7 – FESTE.
In occasione di feste (compleanni, Natale, ricorrenze particolari…) non possono
essere portati a scuola alimenti tranne caramelle e cioccolatini.
40
Art. 8- MANSIONI DEL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO.
Apertura della scuola e cordiale accoglienza degli alunni.
Predisposizione e preparazione delle classi e degli spazi comuni per
l'accoglienza degli alunni da parte dei docenti.
Apertura totale del portone d'ingresso nei momenti di entrata ed uscita degli
alunni.
Attenta ed attiva sorveglianza degli alunni per tutta la durata delle entrate ed
uscite.
Presenza costante di almeno un ausiliario per ogni piano.
Sorveglianza degli alunni in aula in caso di assenza dell'insegnante.
Vigilanza costante ai servizi ed attivo ausilio ai più piccoli e particolarmente agli
alunni portatori di handicap o disagio relazionale / comportamentale.
Attiva sorveglianza durante l'intervallo / ricreazione.
Accompagnamento degli alunni durante gli spostamenti all'interno della scuola in
assenza o impedimento del docente.
Effettuazione scrupolosa delle pulizie intermedie giornaliere particolarmente ai
servizi igienici e svuotamento dei cestini.
Vigilanza continuativa all'entrata della scuola e durante le attività didattiche.
Distribuzione e restituzione sussidi e/o materiali didattici.
Art. 9 – PRIMO SOCCORSO.
Il personale della scuola presta un servizio di primo soccorso, in caso di
incidente o malore improvviso dei bambini e si interessa di avvertire rapidamente i
genitori.
L'insegnante valuta se il caso richieda o meno una chiamata del pronto soccorso.
In tal caso la scolaresca andrà divisa tra gli insegnanti restanti nel plesso e
l'insegnante del bambino infortunato lo accompagnerà per rassicurarlo.
Gli operatori scolastici, di norma, non possono essere incaricati di
somministrare medicinali a scuola.
41
Art. 10 – ACCESSO AL PLESSO DI PERSONALE ESTERNO ALLA SCUOLA.
Non è consentito l'accesso a personale comunale, operai di varie imprese se non
regolarmente accordato con un responsabile di plesso e su autorizzazione del Capo di
Istituto. I rappresentanti di case editrici ed in genere soggetti portatori di interessi
privati, devono essere autorizzati dal Capo d'Istituto e dal Consiglio dIistituto e,
comunque, non fatti accedere ai locali scolastici in orario curriculare.
I genitori eletti in organi collegiali ed il presidente del comitato genitori o un
loro delegato, hanno invece libero accesso nell'edificio scolastico solo per motivi
inerenti l'esercizio delle loro funzioni.
Art. 11 - PULIZIE.
La ditta appaltatrice dovrà iniziare le pulizie solo dopo le ore 13:30. La pulizia
dei davanzali delle aule va regolarmente effettuata dalla ditta appaltatrice del
servizio di pulizia e/o dai collaboratori scolastici se non impegnati in altre mansioni.
Art. 12 – REGOLAMENTO DISCIPLINARE.
Il team docente, in caso di comportamenti particolarmente gravi e/o reiterati
informa il Dirigente Scolastico che in accordo con le insegnanti di classe:
chiama l‟alunno in Direzione;
convoca la famiglia;
riunisce e presiede l‟Interclasse che decide il tipo di provvedimento da adottare
(sospensione “bianca” cioè dalla propria classe, sospensione da un‟uscita didattica,
sospensione per uno o più giorni dalla scuola).
Art. 13 – LIBRI DI TESTO.
I libri di testo adottati, con specifica delibera del Collegio Docenti, vanno
ordinati ad una libreria scelta dai genitori alla quale gli stessi consegneranno
successivamente le relative cedole librarie consegnate dalla scuola. Si raccomanda di
conservare con cura le cedole in quanto non sono sostituibili.
Art. 14 – CIRCOLAZIONE DELLE INFORMAZIONI.
Il personale collaboratore scolastico fa pervenire agli insegnanti solo le
circolari e le comunicazioni urgenti, anche quelle per i rappresentanti di classe, del
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Consiglio d‟Istituto, delle Organizzazioni Sindacali della scuola, della Municipalità,
sempre tramite il Dirigente Scolastico.
I docenti leggeranno e firmeranno per presa visione tutte le circolari, quelle
non urgenti in momenti diversi dall'impegno nelle lezioni frontali e le troveranno
inserite in una cartellina disponibile in ogni piano del plesso o disponibile sul sito web.
Non dovrà essere asportata nessuna circolare o altro materiale da tale cartella.
43
REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Art. 1
Tutte le componenti della Scuola (alunni, genitori, insegnanti, personale A.T.A.,
personale aggiunto per la pulizia), sono tenuti ad osservare scrupolosamente il
presente regolamento e gli orari di servizio stabiliti.
Art. 2 – MODALITA’ DI ACCESSO ALLA SCUOLA.
Entrata 8.00 - 9.00
1^ Uscita: 11.45 - 12.00
2^ uscita: 15.30 - 16.00
I genitori sono tenuti a rispettare gli orari sia di entrata che di uscita. Qualora
non fosse rispetto l‟orario di uscita il docente è tenuto ad avvisare il Comando dei
Vigili Urbani per non lasciare incustodito il minore.
I ritardi frequenti dovranno essere giustificati dalla Direzione per iscritto, così
come dovrà essere autorizzata dalla Direzione l‟entrata posticipata o l‟uscita
anticipata per periodi medio lunghi solo per gravi motivi.
E‟ opportuno che i bambini abbiano raggiunto il controllo sfinterico ( eccettuato
i casi di bambini diversabili).
I genitori sono tenuti ad accompagnare gli alunni e lasciarli al personale della
scuola che provvederà ad accompagnarli nella propria sezione.
Il ritiro degli alunni non può essere effettuato da minori di anni 15 previa
autorizzazione dei genitori e allegata fotocopia del documento d‟identità (art. 591
c.p.).; l'uscita dei bambini deve avvenire non oltre l'orario di chiusura stabilito.
In caso di sciopero i genitori sono tenuti a verificare la presenza o meno degli
insegnanti, sia del turno antimeridiano che di quello pomeridiano, della sezione del
proprio/a figlio/a.
Non é consentito sostare nel cortile dopo l'uscita, non è infatti attribuibile
nessuna responsabilità alla scuola in caso di incidenti dopo il termine dell'orario
scolastico.
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Art. 3 – COLLOQUI.
Le riunioni di sezione, previste nel calendario approvato in collegio docenti,
verranno comunicate ai genitori di norma con 5 giorni di preavviso concordate con le
fiduciarie di plesso. Si svolgeranno nei locali della scuola in orario extra scolastico,
senza la presenza dei bambini.
Ogni altra comunicazione tra scuola e famiglia avverrà tramite avvisi che
saranno posti davanti all‟ingresso della scuola e pubblicati sul sito web.
Art. 4 – ASSENZE DEGLI ALUNNI.
Le assenze prolungate devono essere sempre motivate; quelle per malattia, che
superano i 5 giorni consecutivi (festivi compresi) devono essere giustificate con
certificato medico. Vengono conteggiati anche il sabato e la domenica qualora il
bambino sia assente il venerdì e il lunedì seguente.
L'eventuale ripetersi di assenze ingiustificate va segnalato alla direzione poiché
le assenze deprivano gli alunni degli interventi educativi/didattici necessari per la loro
formazione.
I genitori sono invitati a limitare le assenze dei figli solo ai casi di salute o ai gravi
motivi di famiglia.
Oltre un mese di assenza ingiustificata l'alunno viene depennato dall'iscrizione
della scuola stessa.
Art. 5 – OGGETTI PERSONALI.
I genitori sono invitati a non fornire oggetti preziosi o di valore, somme di
denaro ecc., il personale della scuola non è responsabile dell'eventuale smarrimento
degli stessi.
E' utile che ogni bambino sia vestito in maniera comoda, preferibilmente con
tuta e che sia munito del necessario per poter cambiare indumenti qualora ci fosse
bisogno.
45
Art. 6 – FESTE.
In occasione di feste (compleanni, Natale, ricorrenze particolari…) non si
possono portare a scuola alimenti escluso cioccolatini e caramelle confezionate.
Art. 7 - UTILIZZO DEGLI SPAZI.
Gli spazi comuni ed i sussidi di uso comune ( palestra, audiovisivi,biblioteca e di
ogni altro sussidio disponibile) possono essere usati dalle insegnanti seguendo accordi
stabiliti nelle riunioni di plesso.
Art. 8 - SERVIZIO MENSA.
Il buono mensa comunale va consegnato al mattino secondo le modalità indicate
da ciascun insegnante
Non possono essere accettati alimenti diversi da quelli forniti dalla mensa della
ditta appaltatrice. Il personale addetto alla refezione scolastica dell'appalto comunale
provvede a servire le pietanze e collabora con il personale della scuola.
Il personale ausiliario presterà l'assistenza prevista dal piano.
Art. 9 - MANSIONI DEL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO.
Apertura della scuola
Predisposizione e preparazione delle classi e degli spazi comuni per
l'accoglienza degli alunni da parte dei docenti.
Attenta ed attiva sorveglianza degli alunni per tutta la durata delle entrate ed
uscite.
Le pulizie intermedie devono essere effettuate giornalmente ( corridoi e
controllo bagni ).
Assistenza mensa secondo il piano concordato con la componente docente del
plesso.
Vigilanza costante durante l'attività scolastica ed attivo di ausilio ai piccoli.
Sorveglianza degli alunni in aula in caso di momentanea assenza degli insegnanti.
Sorveglianza degli alunni anche oltre l‟orario di servizio dei docenti finché
arriva il genitore in mancanza del quale si chiamano i vigili.
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Art. 10 - PRIMO SOCCORSO.
Il personale della scuola presta un servizio di primo soccorso, in caso di
incidente tempestivamente avvisa la famiglia, inoltre in caso di malore improvviso dei
bambini, si interessa di avvertire rapidamente i genitori.
L'insegnante valuta se il caso richieda o meno una chiamata del pronto soccorso.
Gli operatori scolastici non possono essere incaricati di somministrare
medicinali a scuola.
E' opportuno ricordare che le situazioni in cui si verifichino eruzioni cutanee,
ferite infette, tosse, congiuntivite, difficoltà respiratoria, sonnolenza, eccessiva
irritabilità, devono essere attentamente valutate; in tali casi si consiglia ai genitori,
onde evitare contagi agli altri bambini, di tenere il proprio/a figlio/a a casa per farlo
eventualmente visitare dal medico curante.
E' indispensabile curare l'igiene e la pulizia del bambino: considerando la rapida
diffusione della pediculosi è necessaria una costante pulizia della testa. Uguale cura
va riservata ad orecchie, naso e unghie.
Art.11 - ACCESSO AL PLESSO DI PERSONALE ESTERNO ALLA SCUOLA.
Non è consentito l'accesso a personale comunale, operai di varie imprese, se non
regolarmente concordato con un responsabile di plesso o con il Dirigente Scolastico; in
mancanza di ciò, tale personale troverà nei locali della scuola un apposito registro nel
quale apporrà la firma e qualifica.
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REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE-VISITE GUIDATE
IL Consiglio di Classe in attuazione delle finalità del POF, sulla base degli
orientamenti programmatici del collegio dei docenti, degli obiettivi cognitivi ed educativi
fissati per ciascuna classe:
programma gli itinerari delle visite guidate e dei viaggi di istruzione che intendono
effettuare;
propone, sulla base della loro disponibilità, i docenti accompagnatori, che devono
essere uno ogni quindici alunni con eventuale elevazione di una unità in presenza di
alunni portatori di handicap;
indica, in via orientativa,, il periodo di effettuazione delle visite e dei viaggi.
prevede, su richiesta e per motivi validi e comprovati, la partecipazione dei
rappresentanti di classe alla visita o al viaggio.
Il presidente dell‟interclasse presenterà all‟ufficio di segreteria il programma
dettagliato dell‟itinerario di viaggio che intende effettuare.
Sarà compito della segreteria provvedere alla richiesta dei preventivi di spesa e
preparare per gli alunni il modulo di adesione e autorizzazione da parte del genitore.
Il DOCENTE DI CLASSE
impartisce agli alunni una preliminare preparazione alla visita o al viaggio,
attraverso la predisposizione di materiale didattico e di richiamo delle regole di
comportamento,
verifica che almeno i 2/3 della classe partecipino alla visita o al viaggio,
richiede e raccoglie le autorizzazioni dei genitori che una volta firmate
diventano vincolanti per quanto riguarda l‟adesione e il pagamento della quota
del viaggio;
richiede la ricevuta dell‟avvenuto versamento sul conto corrente bancario della
scuola che dovrà essere effettuato in due o in unica soluzione, ma con la dovuta
puntualità;
consegna l‟elenco nominativo degli alunni e degli accompagnatori (compreso
l‟eventuale sostituto) in segreteria.
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vigila, non solo a tutela dell‟incolumità degli alunni, ma anche a tutela del
patrimonio artistico, degli arredi e del mezzo di trasporto e di quanto altro
gli alunni usufruiscono,
informa, a viaggio concluso, il D. S. di eventuali inconvenienti verificatisi nel
corso del viaggio o della visita, con riferimento anche al servizio fornito
dall‟agenzia.
GLI ALUNNI
Dovranno presentarsi puntuali alla partenza e rispettare durante tutta la
durata del viaggio le norme di comportamento previste dal regolamento
scolastico, pena provvedimenti disciplinari al rientro.
I GENITORI
Sono tenuti a prendere visione del programma analitico del viaggio consegnato
ai propri figli e a firmare l‟autorizzazione di partecipazione,
sono tenuti ad informare i docenti accompagnatori delle eventuali allergie,
intolleranze o altri problemi di salute dei propri figli allo scopo di permettere
un adeguato trattamento in caso di necessità.
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REGOLAMENTO del GLHI
Il Gruppo di Lavoro per l‟handicap GLH oggi GLHI ( gruppo di lavoro per
l‟handicap d‟Istituto) del Circolo Didattico “G.Marconi”, conformemente all'art. 15,
comma 2 della legge 104/92 è costituito da:
1. il Dirigente Scolastico o il Referente GLHI (Funzione Strumentale per il
Disagio) o il Collaboratore del D.S., che lo presiede su delega del Dirigente
Scolastico;
2. i docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti alunni in situazione di
diversabilità;
3. gli Insegnanti di sostegno operanti nel Circolo;
4. un rappresentante dei genitori o i genitori degli alunni diversamente abili
frequentanti la scuola;
5. uno o più rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi
degli alunni diversamente abili frequentanti la scuola;
6. uno o più collaboratoti scolastici formati in base all‟art.7 CCNL per assistenza
alunni diversamente abili.
Il GLHI si può riunire in seduta plenaria, ristretta (con la sola presenza degli
insegnanti e/o docenti e genitori), o dedicata (con la partecipazione delle persone che
si occupano in particolare di un alunno).
Possono essere invitati a partecipare esperti esterni o persone che al di fuori
della scuola si occupano degli alunni diversamente abili.
Gli incontri di verifica con gli operatori sanitari ( Unità Multidisciplinare) sono
equiparati a riunioni del GLH/ GLHI - Operativo in seduta dedicata.
Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico o dal Referente GLH/
GLHIS ( Funzione Strumentale per il Disagio) su delega del Dirigente Scolastico.
Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti.
Di ogni seduta deve essere redatto apposito verbale.
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COMPETENZE DEL GLHI.
Il GLHI si occupa collegialmente di:
gestire e coordinare l‟attività relativa agli alunni diversamente abili;
formulare proposte al Dirigente Scolastico sul calendario delle attività del
GLHI e degli incontri con gli operatori sanitari (Unità Multidisciplinare);
seguire l‟attività degli Insegnanti di sostegno, verificando che siano seguite le
procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo
sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa;
definire i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF e approvare la
documentazione relativa ai singoli alunni ;
approntare la modulistica necessaria;
formulare proposte su questioni di carattere organizzativo attinenti ad alunni
diversamente abili;
proporre l‟acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli
alunni diversamente abili o ai docenti che se ne occupano.
COMPETENZE DEL REFERENTE GLHI.
Il Referente GLHI (Funzione Strumentale per il Disagio) si occupa di:
convocare e presiedere (in assenza della Dirigente Scolastica) le riunioni del
GLHI;
tenere i contatti con l‟ASL e con gli altri Enti esterni all‟Istituto;
proporre al Dirigente Scolastico l‟orario degli Insegnanti di sostegno, sulla base
– in ordine decrescente di importanza – dei progetti formativi degli alunni, la
presenza di assistenti specialistici ed educatori e dei desideri espressi dagli
insegnanti stessi;
curare la documentazione relativa agli alunni diversamente abili garantendone la
sicurezza ai sensi del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei dati
personali e sensibili dell'Istituto;
partecipare agli incontri di verifica con gli operatori sanitari (Unità
Multidisciplinare), personalmente o delegando il Coordinatore di classe;
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curare l‟espletamento da parte dei Consigli di interclasse/intersezione o dei
singoli docenti di tutti gli atti dovuti secondo le norme vigenti;
convocare i Consigli di interclasse/intersezione sentito il Dirigente scolastico e
i docenti interessati, per discutere questioni attinenti ad alunni con handicap;
partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l‟handicap;
coordinare l‟attività del GLH/ GLHIS in generale.
COMPETENZE DEI DOCENTI MEMBRI DEL GLH/GLHI
I docenti coordinatori di classe o tutti i docenti delle classi con alunni
diversamente abili membri del GLHI si occupano di:
partecipare agli incontri di verifica con gli operatori sanitari;
informare i membri dei Consigli di interclasse/intersezione sulle problematiche
relative agli alunni con diversabilità e sulle procedure previste dalla normativa;
raccogliere i piani disciplinari da allegare al PEI entro le date stabilite;
mediare le relazioni tra i docenti della classe e la famiglia dell‟alunno disabile.
Gli Insegnanti di sostegno si occupano di:
seguire l‟attività didattica degli alunni a loro affidati, secondo le indicazioni dei
docenti di classe e del GLHI;
partecipare ai Consigli di interclasse/intersezione, al GLHI e agli incontri di
verifica con gli operatori sanitari;
collaborare ad informare i docenti sulle problematiche relative all‟alunno
diversamente abile e sulle procedure previste dalla normativa.
COMPETENZE DEI MEMBRI NON DOCENTI DEL GLHI.
I rappresentanti dei genitori , dei servizi socio-sanitari membri del GLHI e dei
collaboratori scolastici del Circolo Didattico esprimono proposte di modifica al
presente Regolamento e all‟assetto organizzativo dell‟Istituto relativamente
all‟integrazione scolastica degli alunni diversamente abili.
COMPETENZE DEI DOCENTI.
I docenti, per quanto concerne gli alunni disabili, devono:
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discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più
opportuno per l‟alunno;
redigere il PEI e il PDF da presentare al GLHI;
essere informati su tutte le problematiche relative all‟alunno disabile per
quanto è necessario all‟espletamento dell‟attività didattica;
essere informati delle procedure previste dalla normativa.
I singoli docenti che hanno come alunni bambini diversamente abili, oltre a quanto
descritto nell‟art. precedente, devono segnalare al Coordinatore di classe (se
designato all‟interno del modulo-classe), all‟insegnante di sostegno o al Referente
GLH/ GLHIS (Funzione Strumentale per il Disagio) qualsiasi problema inerente
all‟attività formativa che coinvolga gli alunni disabili.
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REGOLAMENTO SICUREZZA
Con la presente si emanano le seguenti istruzioni a tutto il personale in servizio
nella scuola affinché ciascuno svolga al meglio e in piena consapevolezza la propria
attività lavorativa utilizzando la necessaria prudenza e attivandosi per una per una
opportuna collaborazione.
E‟ fatto divieto a tutto il personale della scuola di utilizzare, all‟interno
dell‟edificio scolastico, piastre, stufe elettriche o a gas e altro materiale
combustibile che possa essere causa di incendio.
Le macchine elettriche che è consentito usare, per migliorare i servizi erogati
al personale, devono essere a norma di legge.
E‟ vietato conservare prodotti nocivi e accumulare materiale infiammabile.
E‟ vietato fumare negli ambienti scolastici.
Il personale in servizio, se opera con il computer in senso continuativo e
sistematico, deve rispettare quanto prescritto dalla normativa vigente (D. Lgs.
81/08), vale a dire l‟intervallo di un quarto d‟ora ogni due ore di lavoro.
Al mattino, al suono della campanella, gli alunni di ogni classe devono essere
accompagnati ordinatamente, dai rispettivi insegnanti, nelle aule lasciando
sempre una spazio di sicurezza di una rampa di scala fra una fila e l‟altra.
Al momento di abbandonare la scuola (fine orario scolastico) i docenti devono
necessariamente accompagnare gli alunni fino alla vetrata o al cancello che
porta fuori dalla struttura.
E „ vietato circolare con l‟auto all‟interno degli spazi aperti e custoditi dei vari
plessi; possono avere accesso solo gli scuolabus.
Non è possibile mandare in giro gli alunni affidando loro materiale pericoloso
(forbici, chiodi, martelletti o quant‟ altro).
E‟ vietato salire sulle sedie o sui banchi o su mezzi di fortuna per effettuare
pulizie, per sistemare armadi o per apporre sui muri cartelloni e altro.
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I docenti devono vigilare attentamente sugli alunni e in modo particolare su
quelli affetti da patologie e/o allergie comunicate dai genitori.
Nelle immediate vicinanze dei telefoni, in prossimità di planimetrie sono appesi
fogli contenenti i numeri telefonici utili in caso di emergenza.
In prossimità degli estintori e degli idranti sono affissi i cartelli con le
indicazioni da seguire in caso di incendio o altra calamità.
In caso di infortunio è necessario presentare subito la relazione indicante
quanto accaduto. E‟ obbligatorio, inoltre, sin dal giorno successivo all‟incidente,
comunicare all‟ufficio di segreteria le successive giornate di assenza
dell‟infortunato fino al suo rientro a scuola.
Tutti i lavoratori ciascuno nell‟ambito della propria mansione, devono porre
attenzione alle varie situazioni che possono generare danno a se stessi e agli
alunni e di conseguenza devono porre in atto tutte le misure possibili volte ad
eliminare o al massimo ridurre situazioni di rischio o pericolo.