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Circolo Didattico Statale Circolo Didattico Statale G. MARCONI G. MARCONI P.O.F. Anno Scolastico 2010/11 P.O.F. P.O.F. Anno Scolastico Anno Scolastico 2010/11 2010/11 Approvato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 23 del 18 ottobre 2010 Adottato dal Consiglio di Circolo con delibera n. 4 del 30 novembre 2010 Corso XX Settembre, 25 70010-LOCOROTONDO (BA). Tel. 080 4316370 - Fax 080 431 6370 Codice Meccanografico Scuola - BAEE116008 Codice Fiscale 82021560725

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POF Circolo Didattico Marconi Locorotondo

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Circolo Didattico StataleCircolo Didattico Statale““G. MARCONIG. MARCONI

P.O.F.Anno Scolastico 2010/11

P.O.F.P.O.F.Anno Scolastico Anno Scolastico 2010/112010/11

Approvato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 23 del 18 ottobre 2010 Adottato dal Consiglio di Circolo con delibera n. 4 del 30 novembre 2010

Corso XX Settembre, 25 – 70010-LOCOROTONDO (BA). Tel. 080 4316370 - Fax 080 431 6370

Codice Meccanografico Scuola - BAEE116008

Codice Fiscale 82021560725

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INDICE

IDENTITA’ DELLA SCUOLA

o Premessa. Pag. 3

o Principi fondamentali. pag. 5

o Risorse umane. pag. 7

Dirigente scolastico.

Collaboratori del D.S.

Fiduciari di plesso.

Funzioni strumentali.

Referenti delle attività specifiche.

Responsabili laboratori.

Commissioni.

Alunni.

Personale amministrativo e Collaboratori scolastici.

Consiglio di Circolo.

RISORSE STRUTTURALI

o Spazi, ambienti e strutture. pag. 17

TERRITORIO o Contesto ambientale e territoriale. pag. 18

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA o Attività educative e didattiche. pag. 21

o Organizzazione orario. pag. 23

o Ampliamento dell‟offerta formativa. pag. 26

o Contratto formativo. pag. 27

o Valutazione. pag. 32

o La continuità educativa. pag. 34

o Formazione docenti. pag. 36

o G.L.H.I. pag. 38

o Integrazione multietnica. pag. 38

ALLEGATI o Regolamento Scuola Primaria. pag. 39

o Regolamento Scuola dell‟ Infanzia. pag. 45

o Regolamento Visite e Viaggi di Istruzione. pag. 49

o Regolamento del GLHI. pag. 51

o Regolamento Sicurezza e Prevenzione. pag. 55

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PREMESSA

Il Piano dell‟Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo

dell‟identità culturale e progettuale della istituzione scolastica ed esplicita la

progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che la scuola

adotta nell‟ambito della sua autonomia.

Il P. O. F. è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei tipi e indirizzi di

studio determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale,

sociale ed economico della realtà locale.

E‟ elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le

attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal

Consiglio di Circolo.

“L‟autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e

di pluralismo culturale” che “si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di

interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona

umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche

specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,

coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con

l‟esigenza di migliorare l‟efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”

(Regolamento sull‟Autonomia Scolastica, art. 1, c. 2).

Il presente P. O. F. è lo strumento di crescita dell‟identità culturale, sociale , civile,

educativa di tutti i membri della comunità scolastica e locale, in quanto dà la possibilità

di cogliere le relazioni complesse che esistono tra gli obiettivi di apprendimento e i

valori che si intendono trasmettere.

Il P. O. F. propone, nel nostro Circolo Didattico, un percorso formativo che presenta

le seguenti caratteristiche:

la progettualità, come espressione di una volontà comune a tutti gli organi

collegiali;

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la flessibilità in quanto deve tener conto del continuo cambiamento delle

variabili;

la trasparenza per tutti coloro che sono interessati all‟azione formativa;

la continuità educativa come occasione di promozione di iniziative di

interazione tra scuola, famiglia , altre agenzie educative e istituzioni.

Attraverso il P. O. F. la nostra scuola si propone di:

migliorare gli esiti del processo di insegnamento-apprendimento ricercando e

ricorrendo anche a nuove metodologie didattiche che favoriscano la crescita

culturale e formativa degli alunni, ne riconoscano e valorizzino la diversità,

promovendo le potenzialità di ciascuno;

articolare la progettazione nel rispetto della specifica identità della nostra

Scuola;

consentire alla realtà territoriale e alle varie componenti interessate di

conoscere l‟intera azione educativa della scuola ai fini di una proficua

collaborazione.

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PRINCIPI FONDAMENTALI

Il nostro Circolo Didattico per garantire ad ogni allievo il completo sviluppo

della propria personalità in umanità e competenza, si ispira ai principi fondamentali

che tutelano i diritti dei bambini.

Uguaglianza

Nessuna discriminazione nell‟erogazione del servizio può essere compiuta nei

riguardi degli allievi per motivi di sesso, razza, religione, condizioni psico-fisiche e

socio-economiche. Si deve prestare attenzione a tutti, offrendo un trattamento

diversificato alle diverse esigenze educative.

Imparzialità e regolarità

Il servizio scolastico si ispira a criteri di obiettività ed equità nel rispetto di tutti

gli allievi. La scuola attraverso tutte le sue componenti garantisce la regolarità del

servizio e delle attività educative.

Accoglienza e integrazione

La scuola favorisce l‟accoglienza degli alunni e dei genitori, l‟inserimento e

l‟integrazione dei primi con particolare attenzione alla fase di ingresso alle classi iniziali

e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è posto per la soluzione delle

problematiche relative ad alunni stranieri ed a quelli in situazioni di handicap o

svantaggio.

Obbligo di istruzione (art. 1 D. Lgs. n° 296/06)

“L'istruzione obbligatoria e' impartita per almeno dieci anni e si realizza secondo

le disposizioni indicate all'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296,

e, in prima attuazione, per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 anche con

riferimento ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al

comma 624 del richiamato articolo.”

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Partecipazione, efficienza e trasparenza

La scuola, nel rispetto dei criteri di efficienza e trasparenza, garantisce una

corretta formazione ed una valutazione promozionale ed equilibrata, finalizzando il

suo intervento alla pianificazione e alla risoluzione delle situazioni di disagio e di

emarginazione.

Bisogni e attese

All‟art. 3 comma 2 del regolamento dell‟autonomia si legge “Il P.O.F. riflette le

esigenze del contesto culturale sociale ed economico della realtà locale”.

Pertanto, posta attenzione all‟analisi dei bisogni degli utenti (alunni e famiglie) e

degli operatori, il P. O. F. tende a:

promuovere la qualità dell‟istruzione e della relazione educativa;

promuovere l‟identità della scuola come comunità educante che risponde ai bisogni

formativi emergenti nel territorio;

promuovere la capacità di condividere intenti, competenze, risorse;

garantire l‟efficacia e l‟equità dell‟intervento educativo e didattico.

Ciò richiede un rapporto più stretto, di dialogo e collaborazione con le famiglie, pur

nel rispetto dei differenti e specifici ruoli, nonché l‟adozione di ogni possibile iniziativa

che possa contribuire a creare ambienti educativi sereni e stimolanti.

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RISORSE UMANE

Direttore S.G.A.: Francesca Paola Cisternino

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

COLLABORATORE VICARIO

Rosaria Sannicola

COORDINATRICE ATTIVITA’

SCUOLA DELL’INFANZIA

Germana Pascale

FIDUCIARI DI PLESSO

PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA

“ SOLFERINO” c/o CINQUENOCI Bianca Barbarito

“CINQUENOCI” Conte Antonia

SAN MARCO c/o “G. INDIVERI” Grazia Sisto

TRITO “TRINCHERA” Isabella Lacirignola

PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA

“ G. MARCONI” c/o Solferino Rosaria Sannicola

“G. GUARELLA” Anna Madia Gianni

“G. INDIVERI” Chiara Gianfrate

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Raffaele Stefano Buonsante

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FUNZIONI STRUMENTALI

FUNZIONI COMPITI

POF

LAFORTEZZA MARIA

Progettazione

curriculare ed

extracurriculare della

Scuola Primaria e della

Scuola dell’infanzia

coordinamento dei progetti

di arricchimento

dell‟Offerta Formativa

curriculare ed

extracurriculare di S.P. e

S.I.

SICUREZZA

CISTERNINO FRANCA

Sicurezza Coordinamento dei

progetti relativi alla

sicurezza dei plessi

Cura della documentazione

SOSTEGNO ALUNNI

GENTILE MARIAROSARIA

Disagio – handicap Coordinamento gruppo GLH

Coordinamento attività di

recupero e sostegno

Cura e coordinamento di

progetti attinenti all‟area

dell‟handicap.

LOPERFIDO LORENZA

Alunni stranieri Predisposizione progetti di

accoglienza per gli alunni

stranieri.

Cura e coordinamento di

progetti attinenti all‟area

dell‟integrazione.

SOSTEGNO DOCENTI

CICCONE BARBARA

Coordinamento della

commissione valutazione

Coordinamento delle

attività inerenti la

valutazione e il curricolo

verticale

GIANNI ANNA

Coordinamento della

commissione continuità

Coordinamento delle

attività inerenti la

continuità..

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REFERENTI DELLE ATTIVITA’ SPECIFICHE

ATTIVITA‟ MOTORIA /SPORTIVA/TEATRALE Antonia Girolamo

EDUCAZIONE ALLA SALUTE Margherita Curri

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA‟ / AMBIENTE Maria Grazia Di Giulio

EDUCAZIONE STRADALE Carmela Patrizia Corsi

ATTIVITA‟ MUSICALE Annamaria Rubino

SITO WEB Filomena Piepoli

RESPONSABILI DI LABORATORIO SCUOLA PRIMARIA

- D.S. R.S. Buonsante

- D.S.G.A. F. Cisternino

- A.Amm.vo P. Calella

Biblioteca:

- Rita Russo

- Maria Palmisano

- Antonia Zizzi

Scientifico

- Rosa Palmisano

- Teodora Conte

Multimediale

- Antonietta Sabatino

- Filomena Piepoli

- Elisabetta Landi

COMMISSIONI

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

P.O.F.

D.S. R.S. Buonsante

F.S. M. Lafortezza

Ass. Amm.vo

M. Gianfrate

Michela Pinto

Grazia Rizzi

Margherita Curri

Mirella Di Michele

Franca Cisternino

Francesca Calella

Angela Recchia

Maria A. D‟Ignazio

GLHIS

D.S. R.S. Buonsante

F.S. Gentile M.

A.Amm.vo

A. Palmisano

Maria Calella

Vita Legrottaglie

Atonia Caramia

Maria G. Di Giulio

Carmela Fanizzi

CONTINUITA’

D.S. : R.S. Buonsante

F.S. : A. M. Gianni

A.Amm.vo

M.A. Smaltini

Maria C. Micoli

Maria Imm. L‟Abate

Anna Maria Albanese

Luigia Cardone

Antonietta

Sabatino

Assunta Gianni

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SICUREZZA

D.S. R. Buonsante

D.S.G.A. F.Cisternino

F.S. Ins.te

F.Cisternino

Ass. Amm.vo:

G. Neglia

Mariangela Palmisano

Anna Maria Albanese

Bianca Barbarito

Maria C. Palmisano

Carmela P. Corsi

Chiara Gianfrate

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

D.S. R. Buonsante

F.S. L. Loperfido

Ass. Amm.vo

A. Palmisano

Maria Carmela Micoli

Apollonia Albanese

Isabella Cardone

Maggi Anna

Maria Palmisano

VALUTAZIONE

D.S. R. Buonsante

F.S. B. Ciccone

Ass. Amm.vo

M.A. Smaltini

Conte Elena

Conte Teodora

Neglia Vincenza

Neglia M. Cristina

Loperfido Lorenza

Mirabile Paola

ORARIO

Rosaria Sannicola, Anna Madia Gianni, Chiara Gianfrate, Maria A. D‟Ignazio,

Pasqua Ancona, Filomena Piepoli.

Nel Circolo sono iscritti e frequentano 1053 alunni così distribuiti: 367 scuola

Infanzia, 686 scuola Primaria

ALUNNI

Scuola dell’Infanzia “SOLFERINO” c/o CINQUENOCI

Totale alunni iscritti: n.° 97

Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 1

Sezioni funzionanti: n.° 4

Scuola dell’Infanzia “CINQUENOCI”

Totale alunni iscritti: n.° 186

Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 3

Sezioni funzionanti: n.° 8

Scuola dell’Infanzia “SAN MARCO”

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Totale alunni iscritti: n.° 46

Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 2

Sezioni funzionanti: n.° 2

Scuola dell’Infanzia “TRINCHERA” TRITO

Totale alunni iscritti: n.° 38

Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.° 0

Sezioni funzionanti: n.° 2

Scuola Primaria “G. MARCONI”

Totale alunni iscritti: n.°255

Alunni: cl.1a n.°41 cl. 2a n.°41 cl. 3a n.°46 cl. 4a n.°76 cl. 5a n.°52

Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.°2

Classi funzionanti: n.°13

Tutte le classi funzionano con un tempo scuola di 30 ore settimanale di lezione.

Scuola Primaria “ G. GUARELLA”

Totale alunni iscritti: n.°367

Alunni: cl.1a n.°62 cl. 2a n.°81 cl. 3a n.°96 cl. 4a n.°49 cl. 5a n.°79

Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.°3

Classi funzionanti: n.°17

La classe 2a sez. C funziona a tempo pieno: 40 ore di lezione settimanale e il sabato

libero.

Tutte le altre classi funzionano con un tempo scuola di 30 ore settimanale di lezione.

Scuola Primaria “ G. INDIVERI ”

Totale alunni iscritti: n.°64

Alunni: cl.1a n.°10 cl. 2a n.°14 cl. 3a n.°15 cl. 4a n.°10 cl. 5a n.°15

Portatori di handicap regolarmente segnalati: n.°2

Classi funzionanti: n.°5

Tutte le altre classi funzionano con un tempo scuola di 30 ore settimanale di lezione

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Nel Circolo Didattico sono presenti Docenti provvisti di specializzazioni diverse:

Informatica, Sostegno agli alunni diversabili, Insegnamento di Lingua straniera e

Scienze.

La nuova dimensione della scuola dell‟Infanzia e Primaria comporta una diversa

funzione del ruolo docente e sicuramente un ampliamento delle sue responsabilità. Non

si richiede più solo un‟ approfondita preparazione dal punto di vista culturale e

didattico, ma anche la capacità di gestire sempre nuove situazioni e, perciò,

particolare rilevanza assume una formazione continua che costituisce un impegno per

tutto il personale scolastico e rappresenta un elemento decisivo per qualificare

l‟innovazione.

La formazione non avviene soltanto nella scuola, ma anche attraverso una

circolarità tra formazione scolastica ed extrascolastica, all‟interno di un processo

culturale e formativo, che integra la scuola con la vita nelle sue molteplici dimensioni

(scienza, esperienza, ricerca ...). La scuola dispone, pertanto, di un sistema informativo

che la collega “in tempo reale a quanto sta avvenendo al di fuori di essa”.

Oltre le impegnative attività di insegnamento, i docenti svolgono funzioni

particolari quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico, di Funzioni

Strumentali, di fiduciario presso i plessi distaccati dalla sede centrale, di

coordinatore delle attività di sostegno per l‟handicap, di coordinatore e segretario del

Consiglio di classe, e, nell‟ambito dei progetti e dei laboratori quella di coordinatore

e/o responsabile per classe.

L‟orario settimanale di servizio per le insegnanti di scuola dell‟infanzia è di 25

ore settimanali di lezione frontale.

L‟orario settimanale di servizio per i docenti di scuola primaria, da prestare in

non meno di cinque giorni, è di 24 ore comprensive anche delle due ore di riunione di

programmazione, più tutte le ore necessarie allo svolgimento della funzione docente;

sono invece aggiuntive le ore prestate per attività integrative, di collaborazione e/o di

progetto.

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I Fiduciari su delega del D.S. curano, presso le sedi di appartenenza,

l‟organizzazione quotidiana dell‟attività e le emergenze, tenendo i contatti con la

dirigenza.

Il docente coordinatore delle attività di sostegno all’handicap cura le attività

relative sotto il profilo organizzativo (G.L.I. di Circolo, rapporti con le U.S.L.).

Il Presidente del Consiglio di Classe è responsabile del coordinamento delle

attività didattiche ed organizzative all‟interno della sua interclasse.

Il Segretario del Consiglio di Classe scrive i verbali e cura la tenuta

dell‟apposito registro.

Il Responsabile di progetto stila la programmazione, organizza le attività e ne

cura l‟attuazione operativa, organizzando anche l‟intervento di esperti esterni.

Il personale di segreteria, che opera nella sede centrale, è composto dal

D.S.G.A. e da 5 assistenti amministrativi.

La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato nel

Contratto Formativo e regolato dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare alla

disponibilità nel rapporto con l‟utenza ed alla funzionalità dell‟ufficio. In questo

ambito sono rilevanti l‟efficacia del servizio ed il tempo di rilascio delle certificazioni.

Questi ultimi sono previsti come segue:

Il rilascio dei certificati relativi agli alunni è effettuato nel normale

orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di

tre giorni per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli

di votazione e/o giudizi. I certificati di licenza vengono rilasciati “a

vista”;

il rilascio dei certificati di servizio è effettuato entro cinque giorni dalla

richiesta e comunque entro 24 ore dalla data di scadenza delle ordinanze

e concorsi.

La segreteria riceve tutti i giorni dalle 8.00 alle 9.00; dalle 12.00 alle 13.30 e dalle

16.00 alle 18.00.

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L‟orario di ricevimento non viene comunque applicato in forma rigida ed è data

possibilità di accesso oltre l‟orario fissato.

Oltre alle funzioni specifiche, il personale amministrativo ed il direttore S.G.A.,

in relazione all‟attuazione delle attività del P.O.F., danno un supporto tecnico-

amministrativo nelle fasi di progettazione, realizzazione, verifica e pagamento degli

impegni assunti.

L‟orario settimanale di servizio per il personale amministrativo e per il

Direttore S.G.A., da prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La

definizione della distribuzione delle ore nella singola giornata e nella settimana è

determinata dall‟accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee

fissate dal Consiglio di Circolo.

Il personale A.T.A. con qualifica di collaboratore scolastico è composta da 13

elementi.

Oltre alle funzioni specifiche, i collaboratori scolastici, in relazione

all‟attuazione del P.O.F., svolgono i compiti di seguito indicati: intensificazione del

lavoro in termini di assistenza e sorveglianza durante lo svolgimento delle attività di

laboratorio e di quanto altro programmato.

L‟ orario settimanale di servizio per i collaboratori scolastici, da prestare in non

meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore

nella giornata e nella settimana è determinata dall‟accordo con il D.S.G.A., il Dirigente

Scolastico e la R.S.U. sulla base delle linee fissate dal Consiglio di Circolo.

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SPAZI, AMBIENTI E STRUTTURE.

La sede centrale “G. Marconi” attualmente risulta inagibile perciò le classi sono state

spostate nel plesso Solferino: edificio su due piani, dotato di piccoli spazi esterni. La

sede, oltre alle 13 aule ordinarie, dispone di:

o aula insegnanti,

o magazzino per materiale scolastico,

o salone (situato al primo piano)

Il plesso “G. Guarella” dispone di un edificio proprio su due piani ed è circondato

da spazi esterni. La sede ospita due sezioni di scuola dell‟infanzia, e oltre alle aule

ordinarie è dotata di:

o laboratorio di informatica,

o laboratorio scientifico,

o aula insegnanti.

Annessa alla scuola si trova una palestra comunale utilizzata dagli alunni per le attività

motorie, solamente in orario scolastico.

Il laboratorio scientifico e l‟aula insegnanti sono per quest‟anno scolastico occupate

dagli uffici di segreteria.

La sede di San Marco ospita 5 classi di scuola primaria e 2 sezioni di scuola

dell‟infanzia. È dotata oltre che di un ampio spazio esterno di:

un salone anfiteatro,

una sala refettorio,

aula informatica.

Quest‟anno la scuola dell‟infanzia occupa la nuova sede situata all‟interno del cortile

della scuola primaria Guarella. E‟ un edificio a due piani non comunicanti e accoglie

quattro sezioni di scuola dell‟infanzia di Solferino e sei sezioni di scuola dell‟infanzia

di Cinquenoci.

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CONTESTO AMBIENTALE E TERRITORIALE

Locorotondo sorge su un rilievo posto a 410 metri sul livello del mare, appartiene

alla propaggine sud-orientale dell‟altopiano collinare detto Murgia dei Trulli e dista

circa 63 Km. dal capoluogo.

A Locorotondo le contrade non si

identificano con il significato di

frazione, che risulta assai limitato; in

realtà, la contrada è una unità

demografica territoriale.

Praticamente è un raggruppamento di

casedde (i famosi trulli), operanti

intorno a spazi comuni (jazzérele), che utilizza in comunione l‟aia, il grande pozzo, la

piccola chiesa, usufruendo di quella unità di vicinato, che oltre ad essere piacevole,

compatta, rende solidali nella dura vita di campagna.

La struttura morfologica del paese è costituita: dal centro storico (zona A) di

circa 10.000 metri quadrati; da una seconda zona (zona A1) di 5000 metri quadrati di

rispetto al nucleo storico; da una zona agricola che comprende 137 contrade e, infine,

da una zona industriale recentemente ampliata (2001)

Quest‟ultima, collocata nella parte occidentale di Locorotondo, in contrada

Casalini-Crocifisso, è ancora in fase di completamento per l‟edificazione di altri

opifici, all‟interno dei quali vi sono industrie meccaniche, commerciali, tessili,

artigianali e di falegnameria.

La situazione edilizia del paese risulta essere strettamente collegata con la

densità della popolazione, che vive dal 50% al 55% nelle contrade.

In paese e nelle contrade ci sono più di 250 Km di strade comunali, quasi tutte

completate con larghezza di 5/6 metri.

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Il centro urbano e gran parte della campagna circostanti (come le grandi

contrade di San Marco, Trito, Tagaro, Lamie) sono dotati di idonei impianti di pubblica

illuminazione; così come alcuni tratti di strade extraurbane in prossimità di

agglomerati abitativi. Il centro urbano, parte del centro storico e le contrade più

grandi dispongono della rete di distribuzione del gas metano e acquedotto. Il

trasporto pubblico è rappresentato dalle Ferrovie Sud-Est e dal trasporto di

autolinee che collegano Locorotondo ai paesi limitrofi.

In base all‟ultimo censimento la

densità di popolazione è di 295,3

ab./Kmq. Dal 1992 ad oggi vi è stato un

aumento del numero delle famiglie

residenti a Locorotondo: da 4708 nel

1991 si è passati a 5257 nel 2001.

In questa cittadina della provincia

barese, la famiglia è stata attraversata

da un profondo processo di

modernizzazione.

Il contesto economico Locorotondo può essere definito come un Comune a

industrializzazione diffusa in cui l‟artigianato mantiene un ruolo importante. Il nucleo

dello sviluppo industriale a Locorotondo è riscontrabile nell‟edilizia, ma è consistente la

presenza dell‟industria dell‟abbigliamento. Esiste un legame molto stretto nelle

contrade tra lavoro agricolo e lavoro edile e, in paese, tra il lavoro dell‟industria delle

confezioni e l‟artigianato. Il passaggio dall‟agricoltura all‟industria e, comunque dal

lavoro contadino a quello operaio o artigianale, ha avuto significativi riflessi a livello di

integrazione città-campagna.

L’associazionismo

E‟ possibile distinguere le associazioni presenti sul territorio in tre categorie: di

carattere politico, sindacale o “di movimento”, di carattere sportivo, ricreativo e

culturale e di volontariato.

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Il C.D. di Locorotondo assegna notevole importanza al coordinamento con il

contesto sociale al fine di costruire sinergie tra le attività della scuola, della società,

degli Enti Locali, delle Associazioni Culturali e Sociali del territorio.

Pertanto, anche per questo biennio saranno realizzate attività finalizzate

all‟apertura della scuola alle opportunità ed alle

risorse umane e non, offerte dall‟ambiente e

dalla società.

Proprio in virtù di questa volontà, il nostro

Circolo Didattico continua l‟esperienza

dell‟adozione a distanza, attraverso la

partecipazione al Progetto “AGATA

SMERALDA”, e ad iniziative di solidarietà nell‟ambito sia dell‟educazione alla mondialità,

sia per favorire “le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell‟umanità e

del pianeta. Infatti, alcune classi dei vari plessi hanno adottato bambini del Brasile.

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ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE

Nella prima parte delle Indicazioni per il curricolo si fa riferimento ad un

ripensamento dei sistemi scolastici per un‟ elaborazione nella scuola di un “nuovo

umanesimo” che ponga le istituzioni scolastiche all‟altezza delle sfide del mondo

globale.

Il nostro circolo didattico partecipa alla realizzazione di questa progettazione,

attuando le nuove Indicazioni per il curricolo allegate al D.M. 31.7.2007, che D.M.

31.7.2007 si legge: “nel rispetto e nella valorizzazione dell‟autonomia delle Istituzioni

scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione

curricolare affidata alle scuole”…

Ogni scuola predispone il curricolo, all‟interno del Piano dell‟offerta formativa,

nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli

obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.

Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell‟Infanzia

e attraverso le discipline nella Scuola Primaria

Su proposta del Collegio dei Docenti, deliberato dal Consiglio di Circolo, nella scuola

Primaria, l‟orario disciplinare è stato strutturato, per un totale di 30 h settimanali, nel

seguente modo

DISCIPLINE Cl. 1a Cl. 2a Cl. 3a Cl. 4a Cl. 5a ITALIANO 8 8 7 7 7

LINGUA INGLESE 2 2 3 3 3

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

MATEMATICA 7 7 7 7 7

SCIENZE 2 2 2 2 2

TECNOLOGIA E INFORMATICA 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

ARTE ED IMMAGINE 1 1 1 1 1

CORPO-MOVIMENTO-SPORT 1 1 1 1 1

CITTADINANZA E COSTITUZ. 1 1 1 1 1

RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2

TOTALE ORE 30 30 30 30 30

Page 20: POF A.S. 2010-2011

20

Le attività didattiche sono curate dai docenti in base alle competenze di

ognuno.

Le attività alternative all‟ insegnamento della Religione Cattolica sono

organizzate secondo il seguente criterio: gli alunni che non fruiscono dell‟ IRC

possono svolgere altre attività nella propria classe o nella classe parallela.

L‟ obiettivo dei docenti sarà quello di:

o innalzare il livello di apprendimento;

o assicurare agli alunni il successo al termine del ciclo di scuola

primaria;

o consolidare la continuità didattica con la scuola dell‟infanzia e la

scuola media;

o migliorare l‟immagine della scuola

o migliorare le comunicazioni esterne con il territorio e con le

istituzioni.

In relazione alle collaborazioni e ai rapporti integrati col territorio, verranno

prese in considerazione tutte le iniziative congrue offerte da soggetti esterni.

Per l‟impostazione delle attività didattiche e metodologiche, i docenti operano su

quattro livelli:

analisi della situazione di partenza di ciascun alunno;

definizione degli obiettivi generali e disciplinari;

verifiche in itinere e finali e valutazione complessiva.

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21

ORGANIZZAZIONE ORARIO

Il Circolo Didattico G. Marconi adotta il seguente orario:

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

La composizione delle classi è eterogenea all‟interno (fasce di livello) ed

omogenea tra tutti i corsi.

Le classi sono formate dal Dirigente Scolastico, secondo criteri approvati

annualmente dal Consiglio di Circolo, sentito il parere del Collegio dei Docenti.

L‟orario settimanale di servizio per le insegnanti di scuola dell‟infanzia è di 25

ore settimanali di lezione frontale.

ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE

SENZA MENSA

LUN MART MERC GIOV VEN

TOT.

ORE

8,00 -13,00 25

ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE

CON MENSA

LUN MART MERC GIOV VEN

TOT.

ORE

8,00 -16,00 40

ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE

LUN MART MERC GIOV VEN

SAB

TOT.

ORE

8,30 -13,30 30

ORARIO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE

CLASSE 2° C Sezione A TEMPO PIENO CON MENSA

LUN MART MERC GIOV VEN

TOT.

ORE

8,30 -16,30 40

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22

L‟orario settimanale di servizio per i docenti di scuola primaria, da prestare in

non meno di cinque giorni, è di 24 ore comprensive anche delle due ore di riunione di

programmazione, più tutte le ore necessarie allo svolgimento della funzione docente;

sono invece aggiuntive le ore prestate per attività integrative, di collaborazione e/o di

progetto.

In riferimento agli artt. 8 e 12 del regolamento dell‟autonomia, l‟80 % del monte ore

annuale sarà destinato a:

individuare gli obiettivi formativi per l‟acquisizione delle competenze da parte dei

bambini e degli alunni secondo i traguardi di competenza delle Indicazioni.

le discipline e le attività costituenti la quota nazionale del curricolo e il relativo

monte ore annuale;

introdurre forme di flessibilità organizzativa e didattica per favorire

l‟individualizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento e l‟integrazione dei

soggetti in difficoltà;

stabilire raccordi tra scuola, scuole ed extrascuola; ricercare la continuità nel

processo educativo.

La quota restante fino a un massimo del 20 % sarà destinata a:

definire itinerari disciplinari fondamentali e modalità di ampliamento dell‟offerta

formativa;

individuare, all‟interno del curricolo complessivo, obiettivi formativi trasversali e

verticali inerenti alla formazione globale dell‟alunno.

Criteri di utilizzazione della contemporanea presenza (Scuola dell’Infanzia)

Per garantire una migliore qualità del servizio, il Collegio della Scuola dell‟Infanzia

riconferma la flessibilità dell‟orario di servizio. La diversa articolazione dell‟orario

permetterà di recuperare maggiore contemporanea presenza nell‟orario centrale della

giornata consentendo così di arricchire l‟offerta formativa.

Page 23: POF A.S. 2010-2011

23

Nelle ore di contemporanea presenza verrà realizzato un progetto curricolare Altre

ore di contemporanea presenza verranno utilizzate per le attività alternative

all‟Insegnamento della Religione Cattolica.

Criteri di utilizzazione delle ore di contemporanea presenza (Scuola Primaria)

Le ore di contemporanea presenza saranno destinate ad attività di supporto alla

didattica.

Il docente di sostegno non può essere impiegato per l‟effettuazione di supplenze

quando è presente, nella classe che opera, l‟alunno diversamente abile.

Criteri di elaborazione dell’orario scolastico settimanale (Scuola Primaria)

Non vanno previste contemporanee presenze nelle ore di religione e di lingua

straniera.

L‟orario di servizio si esplica in 5 giorni settimanali, le “giornate libere” dovranno,

per quanto possibile, essere equamente distribuite nel corso della settimana, per

plesso.

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24

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L‟effettiva disponibilità delle risorse esistenti nel Circolo, umane, (docenti, personale

A.T.A.), strutturali (locali e attrezzature), economiche, (finanziamenti, sponsor)

contribuiscono alla realizzazione del Piano dell‟Offerta Formativa.

La nostra Istituzione si è già caratterizzata con attività laboratoriali:

o di scambi culturali con scuole;

o di studio delle tradizioni popolari;

o di educazione ambientale;

o di elaborazione e produzione di testi e di materiale multimediale;

o artistico-teatrale-espressivo. (anche in vernacolo)

L‟ampliamento dell‟offerta formativa si realizzerà mediante iniziative

programmate, quali:

visite guidate sul territorio di Locorotondo e zone limitrofe;

visite ai musei;

gite d‟istruzione;

iniziative varie in occasione di festività, ricorrenze;

partecipazione a conferenze e dibattiti;

visione di films;

partecipazione a concorsi didattici;

partecipazione ad attività musicali, teatrali e giornalistiche;

rapporti con altre scuole, con forze sociali e culturali territoriali;

progetti ministeriali;

integrazione alunni stranieri;

iniziative di educazione alla solidarietà e alla legalità;

percorsi formativi di educazione alla salute percorsi formativi di educazione stradale;

Nella Scuola dell‟Infanzia le attività sono organizzate per ambiti formativi.

Page 25: POF A.S. 2010-2011

25

CONTRATTO FORMATIVO

All‟offerta formativa di una scuola alla propria utenza contribuiscono tutte le

figure professionali e l‟utenza medesima della scuola: Dirigente Scolastico, docenti,

alunni, personale di segreteria, collaboratori scolastici, genitori e comunità locale. Ciò,

per quanto riguarda il personale della scuola e secondo lo spirito e la lettera del

relativo Contratto Nazionale, fa riferimento alla qualità dei servizi scolastici ed ai

diritti e doveri del personale medesimo.

Pertanto il Circolo Didattico Marconi prevede un impegno specifico tra le

componenti sopra indicate interne ed esterne alla scuola, basato sulla condivisione

degli obiettivi generali della scuola di base e delle linee progettuali e dei valori

espressi dal P.O.F., che ciascuna componente è tenuta a rispettare.

Tale impegno o contratto formativo è a disposizione di tutti i membri della

comunità scolastica e locale. Se ne riporta di seguito il testo integrale.

Nel rapporto tra personale della scuola, alunni e genitori il Circolo prevede un

impegno reciproco basato sulla condivisione delle linee progettuali e dei valori espressi

nel P.O.F., in un confronto di diritti-doveri che ciascun componente è tenuto a

rispettare.

In particolare:

o I docenti, oltre ai diritti di natura contrattuale sanciti dal Contratto

Collettivo Nazionale di Lavoro, hanno diritto:

o alla disponibilità e alla cortesia da parte dell‟utenza, del personale della

Scuola e della comunità locale;

o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del

personale della Scuola e della comunità locale;

o alla libertà d‟insegnamento e ad un aggiornamento periodico ed efficace;

o alla tutela e alla valorizzazione del proprio ruolo educativo e didattico.

Page 26: POF A.S. 2010-2011

26

Ai docenti si chiede:

o di trattare con cortesia e disponibilità l‟utenza, il personale della Scuola e la

comunità locale;

o di rispettare le funzioni e le competenze dell‟utenza, del personale della Scuola

e della comunità locale;

o di esprimere l‟offerta formativa, integrata dal proprio curricolo disciplinare;

o di motivare il proprio intervento didattico;

o di esplicitare le strategie, gli indicatori e gli strumenti della verifica

dell‟apprendimento, i criteri di valutazione.

Gli alunni hanno diritto:

o al rispetto della propria funzione da parte del personale della Scuola, delle

famiglie e della comunità locale;

o ad una scuola organizzata e gestita conformemente alle esigenze formative

proprie dell‟età;

o alla tutela e alla collaborazione della propria identità personale, culturale,

etnica e religiosa;

o ad una educazione fondata sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone

per una convivenza civile, solidale e rispettosa delle diversità;

o alla qualità del servizio di istruzione in vista dell‟autonomia personale e della

cittadinanza;

o ad essere formati in situazioni di trasparenza non solo delle proposte, ma dei

criteri e delle forme della verifica e della valutazione.

Agli alunni si chiede:

o di rispettare le funzioni e le competenze del personale della Scuola, delle

famiglie e della comunità locale;

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27

o di trattare con cura e rispetto le aule, le palestre, i bagni, gli ambienti tuuti

della Scuola come fossero propri, impegnandosi alla riparazione degli eventuali

danni arrecati;

o di rispettare e valorizzare la propria e l‟altrui personalità;

o di rendersi disponibili e collaborare all‟azione formativa loro rivolta mediante

l‟assidua frequenza e l‟impegno alle attività di studio;

o di sottoporsi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativo;

o di partecipare alla vita della scuola nelle sue manifestazioni rispettando il

Regolamento interno approvato dagli organi competenti.

Il personale di segreteria ed il Direttore S. G. A. oltre ai diritti di natura

contrattuale sanciti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, hanno diritto:

o alla disponibilità e alla cortesia da parte dell‟utenza, del personale della

Scuola e della comunità locale;

o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del

personale della Scuola e della comunità locale;

o alla tutela e alla valorizzazione del proprio ruolo.

Al personale di segreteria ed il Direttore S. G. A., si chiede:

o di trattare con cortesia e disponibilità l‟utenza, il personale della Scuola e la

comunità locale;

o di rispettare le funzioni e le competenze dell‟utenza, del personale della Scuola

e della comunità locale;

o di garantire la funzionalità, cioè l‟efficienza del proprio servizio;

o l‟esplicitazione e la trasparenza delle attività relative alle proprie funzioni.

Il personale A.T.A. con funzione di collaboratore scolastico oltre ai diritti di natura

contrattuale sanciti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, hanno diritto:

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o alla disponibilità e alla cortesia da parte dell‟utenza, del personale della Scuola

e della comunità locale;

o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del

personale della Scuola e della comunità locale;

o alla tutela e alla valorizzazione del proprio ruolo.

Al personale A.T.A. con funzione di collaboratore scolastico si chiede:

o di trattare con cortesia e disponibilità l‟utenza, il personale della Scuola e la

comunità locale;

o di rispettare le funzioni e le competenze dell‟utenza, del personale della Scuola

e della comunità locale;

o di garantire l‟ efficienza e l‟efficacia del servizio (ordine ed igiene degli

ambienti della Scuola, vigilanza, ecc.).

i genitori hanno diritto:

o alla disponibilità e alla cortesia da parte del personale della Scuola e della

comunità locale;

o al rispetto delle proprie funzioni e competenze da parte dell‟utenza, del

personale della Scuola e della comunità locale;

o di conoscere l‟offerta formativa espressa dal P.O.F. e dagli altri atti della

scuola;

o di partecipare attivamente alla vita della scuola nell‟ambito degli organi

collegiali e delle forme assembleari previste.

Ai genitori si chiede:

o di trattare con cortesia e disponibilità il personale della Scuola e la comunità

locale;

o di rispettare le funzioni e le competenze del personale della Scuola e della

comunità locale;

o di condividere l‟ispirazione e le linee del progetto educativo della Scuola;

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29

o di condividere le responsabilità educative riguardanti il/la figlio/a ed il gruppo

classe di inserimento;

o di contribuire alla vita degli organi di rappresentanza democratica e delle

associazioni rappresentative.

E’ essenziale che il contratto non sia considerato come ambito di reclami,

ma di interesse condiviso, in quanto l’educazione è azione complessa ed

integrata; la conoscenza e l’ascolto reciproci rappresentano le condizioni per

un confronto utile e costruttivo.

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30

VALUTAZIONE

Nel n ostro Circolo, abbiamo individuato diversi elementi soggetti a valutazione:

o L‟ apprendimento degli alunni

o Il sistema classe/interclasse

o Il sistema Sezione/intersezione

o Il Piano dell‟ Offerta formativa

o Valutazione Istituto

Per ogni oggetto della valutazione, indichiamo le metodologie seguite e i soggetti

valutanti.

APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI

Si sono considerate due aree: formativa, cognitiva e comportamentale.

Per l’ area formativa, vengono messe in atto le seguenti strategie:

Analisi team di classe / sezione,

Verifica bimestrale Interclasse/Intersezione componente docenti/genitori

Compilazione del documento di valutazione quadrimestrale

Compilazione di una scheda informativa dalla scuola dell‟ infanzia alla scuola

primaria.

Per l’ area cognitiva :

Verifiche e valutazioni in itinere su obiettivi specifici programmati.

Compilazione delle griglie di rilevazione contenute nel registro elaborato dagli

insegnanti del Circolo

Scheda nazionale di valutazione per la rilevazione degli esiti del processo di

apprendimento.

Per l’area comportamentale:

Osservazioni e Verifiche in itinere.

IL SISTEMA CLASSE/SEZIONE

Relazioni di verifica con scadenza bimestrale da parte dei team di classe:

eventuale individuazione di problemi e proposte di soluzione.

Discussione nelle interclassi, convocate con cadenza bimestrale.

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31

IL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Relazioni di verifica degli insegnanti impegnati nei progetti (coerenza tra il

dichiarato e l‟ a gito).

Collegio Docenti per la valutazione finale del POF .

Autoanalisi, individuazione di un ambito specifico di miglioramento ed

azioni conseguenti. (Riunioni di programmazione, Collegio docenti, Consiglio di Circolo).

VALUTAZIONE DI ISTITUTO

Compilazione da parte dei genitori di Schede di monitoraggio sul gradimento.

INVALSI.

Page 32: POF A.S. 2010-2011

32

LA CONTINUITA’ EDUCATIVA

La continuità educativa nasce dall‟esigenza primaria di garantire il diritto dell‟alunno

ad un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo

articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e

nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità.

Pertanto, una corretta azione educativa richiede un progetto formativo continuo.

Grande importanza assume la dimensione della continuità scolastica; costruttivo

risulta, anche, il confronto con altre esperienze didattiche e con altre istituzioni

scolastiche .

Con la continuità si cerca di assicurare ai singoli soggetti in formazione uno sviluppo

graduale e armonico evitando incoerenze e contraddizioni.

Già negli anni passati sono state attuate le seguenti iniziative:

- formazione di un gruppo di lavoro composto da docenti di Scuola dell‟Infanzia,

Scuola Primaria, Scuola secondaria di primo e secondo grado;

- conoscenza dei programmi delle diverse scuole;

- organizzazione di alcuni criteri di valutazione comuni;

- scambio di materiale e strumenti, fascicolo personale, schede di passaggio ecc…;

- momenti di comunicazione tra le scuole attraverso scambi di visite programmate di

classi ed allievi.

- attività che hanno coinvolto alunni delle ultime classi di scuola dell‟Infanzia e

Primaria con classi della scuola Secondaria di 1° grado.

Nella progettazione i vari livelli di Scuola dell‟Infanzia, Primaria e Scuola Secondaria

di primo grado, svolgono attività in comune, promovendo e favorendo il reciproco

coordinamento nelle attività educative e didattiche, al fine di attuare un corretto

processo educativo e formativo.

Significative esperienze sono favorite programmando visite tra le classi di passaggio

nei vari ambienti scolastici allestiti a laboratorio.

Page 33: POF A.S. 2010-2011

33

Sono programmate attività di accoglienza, incontri per gruppi e per classi su attività

didattiche sulla base di progetti comuni; si raccolgono documenti di valutazione e

schede di passaggio.

Le finalità del lavoro mirano a sviluppare negli alunni una pluralità di capacità di base,

l‟orientamento nella progettazione del proprio futuro, l‟acquisizione delle competenze,

abilità e atteggiamenti indirizzati all‟apprendimento.

Sono state elaborate programmazioni unitarie con obiettivi comuni, disciplinari e

trasversali, tra docenti delle classi quinte della Scuola Primaria e docenti di Italiano e

matematica della Scuola Secondaria di 1° grado e una programmazione unitaria per gli

anni ponte Scuola dell‟Infanzia e Scuola Primaria.

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FORMAZIONE DOCENTI

Criteri per la partecipazione a iniziative esterne

Sono da considerarsi iniziative esterne tutte le attività di aggiornamento-formazione

organizzate e svolte dall‟amministrazione, dalle università, dall‟ANSSAS, dagli istituti

scientifici, dagli enti culturali e dalle associazioni professionali riconosciute dal MIUR

come ente di formazione; la partecipazione a dette attività è vincolata alle seguenti

condizioni:

che l‟attività abbia ottenuto il formale riconoscimento prescritto, nel caso di

soggetti diversi dall‟amministrazione;

che i temi oggetto dei corsi di aggiornamento-formazione riguardano le seguenti

problematiche assunte tra le finalità e gli obiettivi propri della nostra scuola:

dispersione scolastica, orientamento, disagio, continuità, comunicazione nei

processi formativi, valutazione dei processi e dei prodotti formativi, educazione

alla salute, integrazione degli alunni disabili, educazione ambientale, metodologia e

didattica delle discipline, relazioni interpersonali nella comunità scolastica,

normativa sulla sicurezza, intercultura, autonomia delle scuole, riforma scolastica

e nuovo ordinamento, modularità didattica organizzativa e disciplinare, linguaggi

non verbali, nuove tecnologie informatiche e multimediali;

la partecipazione, qualora non comporti l‟esonero dal servizio, è auspicabile per

tutti e non comporta formale richiesta di adesione alla scuola; alle stesse

iniziative, qualora sia previsto l‟esonero dal servizio, potrà accedere, salvo

richiesta con formale istanza preventiva per la relativa autorizzazione, solo un

docente per ogni corso di aggiornamento-formazione, compatibilmente con le

esigenze di servizio; in caso di concorrenza si darà precedenza, in ordine, al

docente referente nell‟ambito delle tematiche trattate, al docente che non abbia

partecipato in precedenza ad altri corsi, al docente prescelto per sorteggio;

Page 35: POF A.S. 2010-2011

35

la partecipazione, quando non riveste carattere di obbligatorietà, è comunque

subordinata al rispetto della normativa vigente relativa alla sostituzione che non

può comportare oneri per l‟erario;

nessuna richiesta potrà essere accolta per la partecipazione ad attività di

aggiornamento-formazione che si svolgono in un periodo di tempo che coincida con

il primo e l‟ultimo mese delle lezioni o con gli scrutini.

Page 36: POF A.S. 2010-2011

36

G.L.H.I.

E‟ attivo il G.L.H.I. (Gruppo di Lavoro per Handicap) che propone suggerimenti per

meglio esaminare gli interventi diretti agli alunni diversamente abili. Sono previsti

incontri con l‟equipe psico - pedagogica dell‟A.S.L./ BA 5

Il Circolo attiva corsi per l‟ integrazione anche in rete con altre scuole e con

associazioni presenti sul territorio.

Sono presenti nel Circolo:

- n. 7 alunni di Scuola Primaria

- n. 6 alunni di Scuola dell‟Infanzia.

INTEGRAZIONE MULTIETNICA

Nel Circolo Didattico risultano iscritti e frequentanti:

- n° 49 alunni stranieri.

Tra i principi accolti dal Collegio vi è:

- la valorizzazione dei vissuti e delle competenze pregresse degli alunni stranieri;

- la sensibilizzazione del gruppo classe ad atteggiamenti di accoglienza e

collaborazione;

- il protocollo d‟accoglienza;

- lo scaffale multimediale.

A tal fine i docenti attivano interventi individualizzati sulle conoscenze/competenze da

acquisire, sulle eventuali carenze attraverso progetti specifici.

Page 37: POF A.S. 2010-2011

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REGOLAMENTO DELLA SCUOLA PRIMARIA

Art. 1 –

Tutte le componenti della Scuola (alunni, genitori, insegnanti, personale A.T.A.,

personale aggiunto per la pulizia) sono tenuti ad osservare scrupolosamente il

presente regolamento e gli orari di servizio stabiliti.

Art. 2 – MODALITA’ DI ACCESSO ALLA SCUOLA.

Entrata ore 8.30 - Uscita ore 13.30 (tempo scuola 30 ore)/ 16.30 (tempo pieno)

L‟orario d‟ingresso e di uscita va rispettato; i bambini che arrivano in ritardo

devono essere accompagnati dai genitori e, ammessi in classe, previa autorizzazione

del Dirigente Scolastico o suo collaboratore.

I genitori accompagnano i figli fino al portone esterno.

Non è consentito l'accesso dei genitori all'interno della scuola durante l'attività

scolastica.

Gli insegnanti attendono i bambini cinque minuti prima dell'orario dell'entrata

stabilita, nell'atrio della Scuola.

In caso di sciopero i genitori sono tenuti a verificare la presenza o meno degli

insegnanti, sia del turno antimeridiano che di quello pomeridiano, della classe del

proprio/a figlio/a.

I genitori potranno entrare a scuola per conferire con i docenti solo su invito

scritto da parte degli stessi o nelle riunioni previste dal piano annuale.

Gli insegnanti, almeno cinque minuti prima del suono della campanella,

provvederanno ad interrompere le lezioni per una regolare e tranquilla preparazione

degli scolari.

Il ritiro degli alunni non può essere effettuato da minori. Ogni altra persona

deve essere autorizzata dai genitori.

Non è consentito sostare nel cortile dopo l'uscita, non è attribuibile alcuna

responsabilità alla scuola in caso di incidenti dopo il termine dell'orario scolastico.

Page 38: POF A.S. 2010-2011

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Art. 3- COLLOQUI.

I colloqui tra genitori e Docenti avverranno secondo il calendario definito dal

Collegio dei Docenti all‟inizio di ogni anno scolastico e comunicato ai genitori di volta in

volta.

Durante gli incontri, non sono ammessi alunni all‟interno dell‟edificio scolastico.

I docenti sono disponibili per colloquio con i genitori, per eventuali

problematiche, in occasione della programmazione.

Art. 4- ASSENZE.

Le assenze degli alunni devono essere giustificate, per iscritto dai genitori di

volta in volta anche per un solo giorno; per le assenze superiori a cinque giorni

consecutivi (festivi compresi) è necessario il certificato medico attestante la

possibilità di riammissione dell'alunno alle lezioni ( da conservare agli atti nel

registro).

L'eventuale ripetersi di assenze ingiustificate va segnalato alla direzione ed alle

autorità competenti. Poiché le assenze privano gli alunni degli interventi educativo -

didattici necessari per la loro formazione, i genitori sono invitati a limitare le assenze

dei figli solo ai casi di malattia o a gravi motivi di famiglia evitando quelle non

indispensabili ( gite, settimane bianche, ecc.)

Giustificazioni e avvisi vanno scritti sul diario di ciascun alunno; per le classi 1°

gli avvisi verranno fotocopiati.

È obbligo dei genitori riconsegnare gli avvisi firmati entro 2 gg. dalla presa

visione, dopo di che le Docenti si preoccuperanno di comunicare per iscritto all‟ufficio

l‟elenco di coloro che non l‟hanno fatto.

Art. 5 – MATERIALE SCOLASTICO/ OGGETTI PERSONALI.

Ogni alunno dovrà essere fornito di:

grembiule blu e indumenti comodi per l'attività in palestra ( tuta,

maglietta, scarpe da ginnastica pulite)

materiale didattico di facile consumo di vario genere di anno in anno

indicato dai docenti.

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39

Gli alunni sono invitati a venire a scuola già forniti delle eventuali merendine e

del materiale scolastico necessario per le lezioni, evitandone la consegna da parte

delle famiglie al personale collaboratore scolastico dopo l‟ingresso.

Tutti gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola puliti nelle vesti e nella

persona.

In caso di prolungata negligenza il Dirigente Scolastico, informato

dall‟insegnante, richiama le famiglie all‟adempimento del loro dovere.

Gli alunni avranno cura del proprio materiale e di quanto presente nella scuola, in

caso di danno doloso sarà richiesto ai genitori un risarcimento corrispondente.

I genitori sono invitati a non fornire oggetti preziosi o di valore, somme di

denaro ecc., tali oggetti non vanno lasciati incustoditi, ma tenuti sempre sotto

personale controllo.

Resta inteso che la scuola, pur adottando ogni precauzione, non potrà essere

ritenuta responsabile per eventuale perdita di oggetti dimenticati o lasciati comunque

incustoditi o per eventuali manomissioni o furti.

E‟ vietato l‟uso del cellulare sia da parte degli alunni che di tutto il personale

scolastico.

Art. 6 – MOMENTO RICREATIVO.

L'intervallo vuole consentire una breve pausa negli impegni scolastici e l'uso dei

servizi igienici. Durante tale pausa, non è consentito correre nei corridoi,

schiamazzare, allontanarsi dal piano della propria aula e/o compiere atti pericolosi a sé

e agli altri ( spinte, scherzi, ecc.). L'uso dei servizi igienici, in orario diverso da quello

dell'intervallo, è autorizzato soltanto in caso di vera necessità.

Art. 7 – FESTE.

In occasione di feste (compleanni, Natale, ricorrenze particolari…) non possono

essere portati a scuola alimenti tranne caramelle e cioccolatini.

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40

Art. 8- MANSIONI DEL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO.

Apertura della scuola e cordiale accoglienza degli alunni.

Predisposizione e preparazione delle classi e degli spazi comuni per

l'accoglienza degli alunni da parte dei docenti.

Apertura totale del portone d'ingresso nei momenti di entrata ed uscita degli

alunni.

Attenta ed attiva sorveglianza degli alunni per tutta la durata delle entrate ed

uscite.

Presenza costante di almeno un ausiliario per ogni piano.

Sorveglianza degli alunni in aula in caso di assenza dell'insegnante.

Vigilanza costante ai servizi ed attivo ausilio ai più piccoli e particolarmente agli

alunni portatori di handicap o disagio relazionale / comportamentale.

Attiva sorveglianza durante l'intervallo / ricreazione.

Accompagnamento degli alunni durante gli spostamenti all'interno della scuola in

assenza o impedimento del docente.

Effettuazione scrupolosa delle pulizie intermedie giornaliere particolarmente ai

servizi igienici e svuotamento dei cestini.

Vigilanza continuativa all'entrata della scuola e durante le attività didattiche.

Distribuzione e restituzione sussidi e/o materiali didattici.

Art. 9 – PRIMO SOCCORSO.

Il personale della scuola presta un servizio di primo soccorso, in caso di

incidente o malore improvviso dei bambini e si interessa di avvertire rapidamente i

genitori.

L'insegnante valuta se il caso richieda o meno una chiamata del pronto soccorso.

In tal caso la scolaresca andrà divisa tra gli insegnanti restanti nel plesso e

l'insegnante del bambino infortunato lo accompagnerà per rassicurarlo.

Gli operatori scolastici, di norma, non possono essere incaricati di

somministrare medicinali a scuola.

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Art. 10 – ACCESSO AL PLESSO DI PERSONALE ESTERNO ALLA SCUOLA.

Non è consentito l'accesso a personale comunale, operai di varie imprese se non

regolarmente accordato con un responsabile di plesso e su autorizzazione del Capo di

Istituto. I rappresentanti di case editrici ed in genere soggetti portatori di interessi

privati, devono essere autorizzati dal Capo d'Istituto e dal Consiglio dIistituto e,

comunque, non fatti accedere ai locali scolastici in orario curriculare.

I genitori eletti in organi collegiali ed il presidente del comitato genitori o un

loro delegato, hanno invece libero accesso nell'edificio scolastico solo per motivi

inerenti l'esercizio delle loro funzioni.

Art. 11 - PULIZIE.

La ditta appaltatrice dovrà iniziare le pulizie solo dopo le ore 13:30. La pulizia

dei davanzali delle aule va regolarmente effettuata dalla ditta appaltatrice del

servizio di pulizia e/o dai collaboratori scolastici se non impegnati in altre mansioni.

Art. 12 – REGOLAMENTO DISCIPLINARE.

Il team docente, in caso di comportamenti particolarmente gravi e/o reiterati

informa il Dirigente Scolastico che in accordo con le insegnanti di classe:

chiama l‟alunno in Direzione;

convoca la famiglia;

riunisce e presiede l‟Interclasse che decide il tipo di provvedimento da adottare

(sospensione “bianca” cioè dalla propria classe, sospensione da un‟uscita didattica,

sospensione per uno o più giorni dalla scuola).

Art. 13 – LIBRI DI TESTO.

I libri di testo adottati, con specifica delibera del Collegio Docenti, vanno

ordinati ad una libreria scelta dai genitori alla quale gli stessi consegneranno

successivamente le relative cedole librarie consegnate dalla scuola. Si raccomanda di

conservare con cura le cedole in quanto non sono sostituibili.

Art. 14 – CIRCOLAZIONE DELLE INFORMAZIONI.

Il personale collaboratore scolastico fa pervenire agli insegnanti solo le

circolari e le comunicazioni urgenti, anche quelle per i rappresentanti di classe, del

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Consiglio d‟Istituto, delle Organizzazioni Sindacali della scuola, della Municipalità,

sempre tramite il Dirigente Scolastico.

I docenti leggeranno e firmeranno per presa visione tutte le circolari, quelle

non urgenti in momenti diversi dall'impegno nelle lezioni frontali e le troveranno

inserite in una cartellina disponibile in ogni piano del plesso o disponibile sul sito web.

Non dovrà essere asportata nessuna circolare o altro materiale da tale cartella.

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REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Art. 1

Tutte le componenti della Scuola (alunni, genitori, insegnanti, personale A.T.A.,

personale aggiunto per la pulizia), sono tenuti ad osservare scrupolosamente il

presente regolamento e gli orari di servizio stabiliti.

Art. 2 – MODALITA’ DI ACCESSO ALLA SCUOLA.

Entrata 8.00 - 9.00

1^ Uscita: 11.45 - 12.00

2^ uscita: 15.30 - 16.00

I genitori sono tenuti a rispettare gli orari sia di entrata che di uscita. Qualora

non fosse rispetto l‟orario di uscita il docente è tenuto ad avvisare il Comando dei

Vigili Urbani per non lasciare incustodito il minore.

I ritardi frequenti dovranno essere giustificati dalla Direzione per iscritto, così

come dovrà essere autorizzata dalla Direzione l‟entrata posticipata o l‟uscita

anticipata per periodi medio lunghi solo per gravi motivi.

E‟ opportuno che i bambini abbiano raggiunto il controllo sfinterico ( eccettuato

i casi di bambini diversabili).

I genitori sono tenuti ad accompagnare gli alunni e lasciarli al personale della

scuola che provvederà ad accompagnarli nella propria sezione.

Il ritiro degli alunni non può essere effettuato da minori di anni 15 previa

autorizzazione dei genitori e allegata fotocopia del documento d‟identità (art. 591

c.p.).; l'uscita dei bambini deve avvenire non oltre l'orario di chiusura stabilito.

In caso di sciopero i genitori sono tenuti a verificare la presenza o meno degli

insegnanti, sia del turno antimeridiano che di quello pomeridiano, della sezione del

proprio/a figlio/a.

Non é consentito sostare nel cortile dopo l'uscita, non è infatti attribuibile

nessuna responsabilità alla scuola in caso di incidenti dopo il termine dell'orario

scolastico.

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Art. 3 – COLLOQUI.

Le riunioni di sezione, previste nel calendario approvato in collegio docenti,

verranno comunicate ai genitori di norma con 5 giorni di preavviso concordate con le

fiduciarie di plesso. Si svolgeranno nei locali della scuola in orario extra scolastico,

senza la presenza dei bambini.

Ogni altra comunicazione tra scuola e famiglia avverrà tramite avvisi che

saranno posti davanti all‟ingresso della scuola e pubblicati sul sito web.

Art. 4 – ASSENZE DEGLI ALUNNI.

Le assenze prolungate devono essere sempre motivate; quelle per malattia, che

superano i 5 giorni consecutivi (festivi compresi) devono essere giustificate con

certificato medico. Vengono conteggiati anche il sabato e la domenica qualora il

bambino sia assente il venerdì e il lunedì seguente.

L'eventuale ripetersi di assenze ingiustificate va segnalato alla direzione poiché

le assenze deprivano gli alunni degli interventi educativi/didattici necessari per la loro

formazione.

I genitori sono invitati a limitare le assenze dei figli solo ai casi di salute o ai gravi

motivi di famiglia.

Oltre un mese di assenza ingiustificata l'alunno viene depennato dall'iscrizione

della scuola stessa.

Art. 5 – OGGETTI PERSONALI.

I genitori sono invitati a non fornire oggetti preziosi o di valore, somme di

denaro ecc., il personale della scuola non è responsabile dell'eventuale smarrimento

degli stessi.

E' utile che ogni bambino sia vestito in maniera comoda, preferibilmente con

tuta e che sia munito del necessario per poter cambiare indumenti qualora ci fosse

bisogno.

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Art. 6 – FESTE.

In occasione di feste (compleanni, Natale, ricorrenze particolari…) non si

possono portare a scuola alimenti escluso cioccolatini e caramelle confezionate.

Art. 7 - UTILIZZO DEGLI SPAZI.

Gli spazi comuni ed i sussidi di uso comune ( palestra, audiovisivi,biblioteca e di

ogni altro sussidio disponibile) possono essere usati dalle insegnanti seguendo accordi

stabiliti nelle riunioni di plesso.

Art. 8 - SERVIZIO MENSA.

Il buono mensa comunale va consegnato al mattino secondo le modalità indicate

da ciascun insegnante

Non possono essere accettati alimenti diversi da quelli forniti dalla mensa della

ditta appaltatrice. Il personale addetto alla refezione scolastica dell'appalto comunale

provvede a servire le pietanze e collabora con il personale della scuola.

Il personale ausiliario presterà l'assistenza prevista dal piano.

Art. 9 - MANSIONI DEL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO.

Apertura della scuola

Predisposizione e preparazione delle classi e degli spazi comuni per

l'accoglienza degli alunni da parte dei docenti.

Attenta ed attiva sorveglianza degli alunni per tutta la durata delle entrate ed

uscite.

Le pulizie intermedie devono essere effettuate giornalmente ( corridoi e

controllo bagni ).

Assistenza mensa secondo il piano concordato con la componente docente del

plesso.

Vigilanza costante durante l'attività scolastica ed attivo di ausilio ai piccoli.

Sorveglianza degli alunni in aula in caso di momentanea assenza degli insegnanti.

Sorveglianza degli alunni anche oltre l‟orario di servizio dei docenti finché

arriva il genitore in mancanza del quale si chiamano i vigili.

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Art. 10 - PRIMO SOCCORSO.

Il personale della scuola presta un servizio di primo soccorso, in caso di

incidente tempestivamente avvisa la famiglia, inoltre in caso di malore improvviso dei

bambini, si interessa di avvertire rapidamente i genitori.

L'insegnante valuta se il caso richieda o meno una chiamata del pronto soccorso.

Gli operatori scolastici non possono essere incaricati di somministrare

medicinali a scuola.

E' opportuno ricordare che le situazioni in cui si verifichino eruzioni cutanee,

ferite infette, tosse, congiuntivite, difficoltà respiratoria, sonnolenza, eccessiva

irritabilità, devono essere attentamente valutate; in tali casi si consiglia ai genitori,

onde evitare contagi agli altri bambini, di tenere il proprio/a figlio/a a casa per farlo

eventualmente visitare dal medico curante.

E' indispensabile curare l'igiene e la pulizia del bambino: considerando la rapida

diffusione della pediculosi è necessaria una costante pulizia della testa. Uguale cura

va riservata ad orecchie, naso e unghie.

Art.11 - ACCESSO AL PLESSO DI PERSONALE ESTERNO ALLA SCUOLA.

Non è consentito l'accesso a personale comunale, operai di varie imprese, se non

regolarmente concordato con un responsabile di plesso o con il Dirigente Scolastico; in

mancanza di ciò, tale personale troverà nei locali della scuola un apposito registro nel

quale apporrà la firma e qualifica.

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REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE-VISITE GUIDATE

IL Consiglio di Classe in attuazione delle finalità del POF, sulla base degli

orientamenti programmatici del collegio dei docenti, degli obiettivi cognitivi ed educativi

fissati per ciascuna classe:

programma gli itinerari delle visite guidate e dei viaggi di istruzione che intendono

effettuare;

propone, sulla base della loro disponibilità, i docenti accompagnatori, che devono

essere uno ogni quindici alunni con eventuale elevazione di una unità in presenza di

alunni portatori di handicap;

indica, in via orientativa,, il periodo di effettuazione delle visite e dei viaggi.

prevede, su richiesta e per motivi validi e comprovati, la partecipazione dei

rappresentanti di classe alla visita o al viaggio.

Il presidente dell‟interclasse presenterà all‟ufficio di segreteria il programma

dettagliato dell‟itinerario di viaggio che intende effettuare.

Sarà compito della segreteria provvedere alla richiesta dei preventivi di spesa e

preparare per gli alunni il modulo di adesione e autorizzazione da parte del genitore.

Il DOCENTE DI CLASSE

impartisce agli alunni una preliminare preparazione alla visita o al viaggio,

attraverso la predisposizione di materiale didattico e di richiamo delle regole di

comportamento,

verifica che almeno i 2/3 della classe partecipino alla visita o al viaggio,

richiede e raccoglie le autorizzazioni dei genitori che una volta firmate

diventano vincolanti per quanto riguarda l‟adesione e il pagamento della quota

del viaggio;

richiede la ricevuta dell‟avvenuto versamento sul conto corrente bancario della

scuola che dovrà essere effettuato in due o in unica soluzione, ma con la dovuta

puntualità;

consegna l‟elenco nominativo degli alunni e degli accompagnatori (compreso

l‟eventuale sostituto) in segreteria.

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vigila, non solo a tutela dell‟incolumità degli alunni, ma anche a tutela del

patrimonio artistico, degli arredi e del mezzo di trasporto e di quanto altro

gli alunni usufruiscono,

informa, a viaggio concluso, il D. S. di eventuali inconvenienti verificatisi nel

corso del viaggio o della visita, con riferimento anche al servizio fornito

dall‟agenzia.

GLI ALUNNI

Dovranno presentarsi puntuali alla partenza e rispettare durante tutta la

durata del viaggio le norme di comportamento previste dal regolamento

scolastico, pena provvedimenti disciplinari al rientro.

I GENITORI

Sono tenuti a prendere visione del programma analitico del viaggio consegnato

ai propri figli e a firmare l‟autorizzazione di partecipazione,

sono tenuti ad informare i docenti accompagnatori delle eventuali allergie,

intolleranze o altri problemi di salute dei propri figli allo scopo di permettere

un adeguato trattamento in caso di necessità.

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REGOLAMENTO del GLHI

Il Gruppo di Lavoro per l‟handicap GLH oggi GLHI ( gruppo di lavoro per

l‟handicap d‟Istituto) del Circolo Didattico “G.Marconi”, conformemente all'art. 15,

comma 2 della legge 104/92 è costituito da:

1. il Dirigente Scolastico o il Referente GLHI (Funzione Strumentale per il

Disagio) o il Collaboratore del D.S., che lo presiede su delega del Dirigente

Scolastico;

2. i docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti alunni in situazione di

diversabilità;

3. gli Insegnanti di sostegno operanti nel Circolo;

4. un rappresentante dei genitori o i genitori degli alunni diversamente abili

frequentanti la scuola;

5. uno o più rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi

degli alunni diversamente abili frequentanti la scuola;

6. uno o più collaboratoti scolastici formati in base all‟art.7 CCNL per assistenza

alunni diversamente abili.

Il GLHI si può riunire in seduta plenaria, ristretta (con la sola presenza degli

insegnanti e/o docenti e genitori), o dedicata (con la partecipazione delle persone che

si occupano in particolare di un alunno).

Possono essere invitati a partecipare esperti esterni o persone che al di fuori

della scuola si occupano degli alunni diversamente abili.

Gli incontri di verifica con gli operatori sanitari ( Unità Multidisciplinare) sono

equiparati a riunioni del GLH/ GLHI - Operativo in seduta dedicata.

Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico o dal Referente GLH/

GLHIS ( Funzione Strumentale per il Disagio) su delega del Dirigente Scolastico.

Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti.

Di ogni seduta deve essere redatto apposito verbale.

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COMPETENZE DEL GLHI.

Il GLHI si occupa collegialmente di:

gestire e coordinare l‟attività relativa agli alunni diversamente abili;

formulare proposte al Dirigente Scolastico sul calendario delle attività del

GLHI e degli incontri con gli operatori sanitari (Unità Multidisciplinare);

seguire l‟attività degli Insegnanti di sostegno, verificando che siano seguite le

procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo

sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa;

definire i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF e approvare la

documentazione relativa ai singoli alunni ;

approntare la modulistica necessaria;

formulare proposte su questioni di carattere organizzativo attinenti ad alunni

diversamente abili;

proporre l‟acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli

alunni diversamente abili o ai docenti che se ne occupano.

COMPETENZE DEL REFERENTE GLHI.

Il Referente GLHI (Funzione Strumentale per il Disagio) si occupa di:

convocare e presiedere (in assenza della Dirigente Scolastica) le riunioni del

GLHI;

tenere i contatti con l‟ASL e con gli altri Enti esterni all‟Istituto;

proporre al Dirigente Scolastico l‟orario degli Insegnanti di sostegno, sulla base

– in ordine decrescente di importanza – dei progetti formativi degli alunni, la

presenza di assistenti specialistici ed educatori e dei desideri espressi dagli

insegnanti stessi;

curare la documentazione relativa agli alunni diversamente abili garantendone la

sicurezza ai sensi del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei dati

personali e sensibili dell'Istituto;

partecipare agli incontri di verifica con gli operatori sanitari (Unità

Multidisciplinare), personalmente o delegando il Coordinatore di classe;

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curare l‟espletamento da parte dei Consigli di interclasse/intersezione o dei

singoli docenti di tutti gli atti dovuti secondo le norme vigenti;

convocare i Consigli di interclasse/intersezione sentito il Dirigente scolastico e

i docenti interessati, per discutere questioni attinenti ad alunni con handicap;

partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l‟handicap;

coordinare l‟attività del GLH/ GLHIS in generale.

COMPETENZE DEI DOCENTI MEMBRI DEL GLH/GLHI

I docenti coordinatori di classe o tutti i docenti delle classi con alunni

diversamente abili membri del GLHI si occupano di:

partecipare agli incontri di verifica con gli operatori sanitari;

informare i membri dei Consigli di interclasse/intersezione sulle problematiche

relative agli alunni con diversabilità e sulle procedure previste dalla normativa;

raccogliere i piani disciplinari da allegare al PEI entro le date stabilite;

mediare le relazioni tra i docenti della classe e la famiglia dell‟alunno disabile.

Gli Insegnanti di sostegno si occupano di:

seguire l‟attività didattica degli alunni a loro affidati, secondo le indicazioni dei

docenti di classe e del GLHI;

partecipare ai Consigli di interclasse/intersezione, al GLHI e agli incontri di

verifica con gli operatori sanitari;

collaborare ad informare i docenti sulle problematiche relative all‟alunno

diversamente abile e sulle procedure previste dalla normativa.

COMPETENZE DEI MEMBRI NON DOCENTI DEL GLHI.

I rappresentanti dei genitori , dei servizi socio-sanitari membri del GLHI e dei

collaboratori scolastici del Circolo Didattico esprimono proposte di modifica al

presente Regolamento e all‟assetto organizzativo dell‟Istituto relativamente

all‟integrazione scolastica degli alunni diversamente abili.

COMPETENZE DEI DOCENTI.

I docenti, per quanto concerne gli alunni disabili, devono:

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discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più

opportuno per l‟alunno;

redigere il PEI e il PDF da presentare al GLHI;

essere informati su tutte le problematiche relative all‟alunno disabile per

quanto è necessario all‟espletamento dell‟attività didattica;

essere informati delle procedure previste dalla normativa.

I singoli docenti che hanno come alunni bambini diversamente abili, oltre a quanto

descritto nell‟art. precedente, devono segnalare al Coordinatore di classe (se

designato all‟interno del modulo-classe), all‟insegnante di sostegno o al Referente

GLH/ GLHIS (Funzione Strumentale per il Disagio) qualsiasi problema inerente

all‟attività formativa che coinvolga gli alunni disabili.

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REGOLAMENTO SICUREZZA

Con la presente si emanano le seguenti istruzioni a tutto il personale in servizio

nella scuola affinché ciascuno svolga al meglio e in piena consapevolezza la propria

attività lavorativa utilizzando la necessaria prudenza e attivandosi per una per una

opportuna collaborazione.

E‟ fatto divieto a tutto il personale della scuola di utilizzare, all‟interno

dell‟edificio scolastico, piastre, stufe elettriche o a gas e altro materiale

combustibile che possa essere causa di incendio.

Le macchine elettriche che è consentito usare, per migliorare i servizi erogati

al personale, devono essere a norma di legge.

E‟ vietato conservare prodotti nocivi e accumulare materiale infiammabile.

E‟ vietato fumare negli ambienti scolastici.

Il personale in servizio, se opera con il computer in senso continuativo e

sistematico, deve rispettare quanto prescritto dalla normativa vigente (D. Lgs.

81/08), vale a dire l‟intervallo di un quarto d‟ora ogni due ore di lavoro.

Al mattino, al suono della campanella, gli alunni di ogni classe devono essere

accompagnati ordinatamente, dai rispettivi insegnanti, nelle aule lasciando

sempre una spazio di sicurezza di una rampa di scala fra una fila e l‟altra.

Al momento di abbandonare la scuola (fine orario scolastico) i docenti devono

necessariamente accompagnare gli alunni fino alla vetrata o al cancello che

porta fuori dalla struttura.

E „ vietato circolare con l‟auto all‟interno degli spazi aperti e custoditi dei vari

plessi; possono avere accesso solo gli scuolabus.

Non è possibile mandare in giro gli alunni affidando loro materiale pericoloso

(forbici, chiodi, martelletti o quant‟ altro).

E‟ vietato salire sulle sedie o sui banchi o su mezzi di fortuna per effettuare

pulizie, per sistemare armadi o per apporre sui muri cartelloni e altro.

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I docenti devono vigilare attentamente sugli alunni e in modo particolare su

quelli affetti da patologie e/o allergie comunicate dai genitori.

Nelle immediate vicinanze dei telefoni, in prossimità di planimetrie sono appesi

fogli contenenti i numeri telefonici utili in caso di emergenza.

In prossimità degli estintori e degli idranti sono affissi i cartelli con le

indicazioni da seguire in caso di incendio o altra calamità.

In caso di infortunio è necessario presentare subito la relazione indicante

quanto accaduto. E‟ obbligatorio, inoltre, sin dal giorno successivo all‟incidente,

comunicare all‟ufficio di segreteria le successive giornate di assenza

dell‟infortunato fino al suo rientro a scuola.

Tutti i lavoratori ciascuno nell‟ambito della propria mansione, devono porre

attenzione alle varie situazioni che possono generare danno a se stessi e agli

alunni e di conseguenza devono porre in atto tutte le misure possibili volte ad

eliminare o al massimo ridurre situazioni di rischio o pericolo.