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POF
Scuola Infanzia - Scuola Primaria
Anno scolastico
2014/15 2015/16
CIRCOLO DIDATTICO STATALE
“GIOVANNI PASCOLI”
80028 – GRUMO NEVANO(NA) Via XXIV Maggio, 58 Tel. 081/8333489 fax 081/3951567
Distretto 27 C.C. postale 10619807 E-mail [email protected] Codice Fiscale: 80058500630 – Cod. Mecc. NAEE 14300T
ANNO SCOLASTICO 2014-15/2015-16
POF
Nel Mondo di CERVELLANDIA
Sede Centrale Via XXIV Maggio, 58 Tel. 081/8333489 fax 081/3951567
Plesso Deledda Primaria-Infanzia Via Giotto n° 3 Tel.0815057854
Plesso Vespucci Infanzia Via Vespucci Telef. 0815050887
Premessa ………………………………………………………………
Presentazione del Circolo:
La Mission e la vision del Circolo ………………………………………
Il percorso per la qualità e l’eccellenza …………………………………
La politica per la qualità ……………………………………………………
Analisi del territorio:
Il contesto ……………………………………………………………………
Bisogni formativi dell’utenza ……………………………………………….
Agenzie culturali-formative-ricreative del territorio ……………………
Le risorse dell’Istituto:
Gli alunni.- I plessi. ……………………………………………………………
Risorse strutturali. Risorse professionali …………………………………
Organizzazione del Circolo:
Attività didattiche ……………………………………………………………
Attività amministrative ………………………………………………………
Organigramma …………………………………………………………………
Funzioni …………………………………………………………………………
Articolazione degli incarichi …………………………………………………
Rapporti con le famiglie ………………………………………………………
Piano per la sicurezza…………………………………………………………
Piano per la sicurezza Privacy…………………………………………….
Stile educativo di Circolo:
a) La relazione …………………………………………………………………
b) L’attenzione per le difficoltà di apprendimento …………………………
c) Accoglienza – Motivazione all’apprendimento – Rispetto delle diversità – Continuità – Autonomia
Il contratto formativo ..................................................................................
La progettazione didattica:
Premessa ………………………………………………………………………
Progettazione ....................................................................…………………
La rilevazione degli apprendimenti/valutazione………………………….
Formazione e aggiornamento del personale………………………………
Verifica e valutazione del POF……………………………………………
ALLEGATI:
Piano delle Attività - Macroprogetto “Cervellandia” - Accordi e protocolli di intesa.
PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
INDICE
PREMESSA
Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche che esplica la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa organizzativa, “che le
scuole adottano nell’ambito dell’autonomia provvedendo alla progettazione dei percorsi educativi e
didattici” (art.3 del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche)
A CHI SERVE? A CHE COSA SERVE?
Alla SCUOLA:
Docenti, Non docenti, Alunni Esplicitare gli obiettivi e gli esiti perseguiti
Alle FAMIGLIE e alla
SOCIETÀ Razionalizzare l'utilizzo delle risorse
Definire e proclamare all'esterno obiettivi, esiti, percorsi
Come punto di riferimento per verificare, valutare e modificare
l’offerta
Il POF ha validità pluriennale: gli indirizzi di base identità d'Istituto, le finalità educative, le linee
dei curricoli sono stabiliti e approvati per dare impostazioni chiare e stabili alla scuola, si attuano e
sviluppano in anni di lavoro e di organizzazione.
Altre sezioni (orari, progetti annuali d'Istituto, progetti didattici delle singole classi) variano e vengono
aggiornate anno per anno.
Il POF, ad ogni modo, essendo uno strumento flessibile, viene anche aggiornato, modificato e
migliorato in itinere, durante ciascun anno scolastico, mediante l'apporto del lavoro collegiale
delle Commissioni specifiche istituite e operanti autonomamente su mandato del Collegio dei
Docenti.
Per questo motivo ogni anno il POF si può arricchire di progetti, documentazione, strumenti e
ricerche nuove. Il presente documento è uno strumento in continuo divenire, in quanto deve rispondere
all’evolversi della situazione, ai cambiamenti del sistema-scuola e alle esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico della realtà locale.
PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO
La Mission e la Vision del Circolo:
Le insegnanti del C.D.“G. Pascoli” di Grumo Nevano, consapevoli che gli alunni di oggi
- saranno chiamati a confrontarsi con una società multietnica, molto più ampia della nostra
- dovranno competere con i giovani delle altre nazioni dell’Unione Europea
- dovranno essere in grado di apprendere in modo più rapido possibile
- dovranno essere duttili per essere al passo con i tempi
intendono:
- educare gli allievi in un’atmosfera di accoglienza, comprensione, tolleranza, rispetto e serenità,
evitando comportamenti che possano indurre a qualsiasi forma di discriminazione, per far sì che le
diversità diventino una ricchezza umana e culturale
- preparare le basi per la formazione di un uomo e di un cittadino che conosca i saperi (istruito), che
sappia fare (competente) e che sappia essere (in grado di agire autonomamente e di stabilire rapporti
nel rispetto dei valori condivisi della comunità locale, nazionale, europea).
Per raggiungere questi obiettivi, la nostra comunità scolastica, che vive da sempre momenti di profonda
trasformazione, tende ad una progettazione “in progress” e alla realizzazione di interventi finalizzati
ad:
Implementare il miglioramento del prodotto del servizio offerto (successo scolastico e formativo)
Implementare la logica organizzativa funzionale
Supportare lo sviluppo di specifiche conoscenze/competenze
Sollecitare l’interazione/integrazione fra persone
Monitorare i prodotti e i processi
Favorire l’empowerment, al fine di mobilitare energie per la realizzazione di obiettivi condivisi
attraverso deleghe precise, correlate a competenze accertate o che possano essere facilmente acquisite,
ad informazioni adeguate e a riconoscimenti per l’impegno profuso
Favorire la formazione, come leva di coinvolgimento e di cambiamento delle conoscenze e dello
sviluppo organizzativo e di innalzamento dell’autostima. Indispensabile per esercitare una
responsabilità diffusa e condivisa.
Il percorso per la qualità e l’eccellenza:
La necessità di impostare la propria organizzazione finalizzandola al miglioramento dell’efficacia e
dell’efficienza dei servizi offerti all’utenza è stata sentita dalle docenti del Circolo come una
inderogabile priorità che, nell’ultimo decennio, ha fatto percorrere alla scuola le seguenti tappe:
a.s. 1997-2000: Autonomia DM 765/97 – fase sperimentale durata 3 anni con lo scopo di innalzare la
Qualità, valorizzando le eccellenze e recuperando le carenze. Riconoscimento dell’allora ministro
Berlinguer che, in una lettera datata 21.2.98, ringrazia la scuola Pascoli di Grumo Nevano per aver
colto lo spirito dell’ autonomia.
a.s. 2000-2001: Partecipazione al percorso organizzato dal Polo Qualità di Napoli per la
sensibilizzazione alla cultura della Qualità: il percorso, rivolto a DS, docenti e personale
amministrativo, ha permesso la costituzione del Gruppo Qualità
a.s. 2001-2002: Partecipazione al percorso organizzato dal Polo Qualità di Napoli per il corso sul
Metodo della qualità (dall’analisi ai progetti di miglioramento): il percorso, rivolto a DS, docenti e
personale amministrativo, ha permesso la sensibilizzazione e l’acquisizione di un metodo per
l’impostazione di un Sistema di gestione per la Qualità. Conquista del Diamante perfetto dagli
Osservatori del Monipof (Valutazione scuola )
a.s. 2002-2003:
Partecipazione, in fase sperimentale, al Progetto INVALSI e adesione al Polo Qualità di Napoli per il
progetto “Il Sistema di gestione per la Qualità”. Presentazione della scuola al 2°tavolo di
Benchmarking della buona prassi: Dove sono i nostri specchi? Esperienze di autoanalisi-
autovalutazione- 4 giugno 2003 a Vico Equense
a.s. 2003-2004:
Costituzione di un Gruppo di Autovalutazione per la definizione dei processi del Sistema di Gestione
per la Qualità del Circolo Didattico “Pascoli”, coerente con la Norma ISO 9001:2000. Pubblicazione a
gennaio 2004 della propria esperienza nel libro del Polo Qualità “La Qualità plurale”- capitolo 5
Percorso storico del Polo Qualità. Certificazione del Sistema Qualità (certificato n. IT04/0629
Rilasciato dall’Ente Terzo S.G.S. 1l 22/giugno/2004).
a.s. 2004-2005:
Adesione all’Associazione EGOCrea NET – Università di Firenze e collaborazione con il prof. Paolo
Manzelli. Presentazione del macroprogetto di Circolo “Cervellandia” all’INFOSCUOLA di Maddaloni
il 20/04/2005. Partecipazione all’incontro “Costruiamo la Qualità dell’integrazione scolastica” il 20
maggio 2005 a Salerno “La Qualità dell’integrazione scolastica”.
Presentazione del macroprogetto “CERVELLANDIA” all’EUROPEAN YOUTH Communication
Camp il 10 Giugno 2005 ad Helsinki(Finlandia) e al Festival della Scienza ed Educazione Creativa di
Praga (Repubblica Ceca), il 13 Luglio 2005.
Mantenimento del sistema di gestione per la qualità con visita ispettiva interna gestite dal gruppo di
auutovalutazione e visita di controllo con certificatore esterno ( giugno 2005); Partecipazione al
Premio Qualità per la Pubblica Amministrazione con la predisposizione di un apposito documento da
parte del Gruppo di Miglioramento.
a.s. 2005/2006:
Mantenimento del sistema di gestione per la qualità con periodiche visite ispettive interne gestite dal
gruppo di autovalutazione e visita di controllo con certificatore esterno (5/luglio/2006); candidatura al
Premio Qualità Italia e visita di un team di valutatori per la verifica dei requisiti richiesti (dicembre
2005); partecipazione al Premio Qualità per la Pubblica Amministrazione con la predisposizione di un
apposito documento da parte del Gruppo di Miglioramento (ex gruppo di autovalutazione).
a.s. 2006/07:
Presentazione del progetto “CERVELLANDIA- "La patente di guida del Cervello” il 20 Marzo 2007 al
Seminario: Università/Impresa CULTURA-SCIENZE presso Palazzo Strozzi di Firenze per la
Settimana della Scienza. Rinnovo della Certificazione del Sistema di gestione della qualità con verifica
triennale del certificatore esterno. Conferma della certificazione triennale: Certificato n. IT04/0629 del
6/07/2007. Definizione di alcune iniziative di miglioramento dei processi organizzativi e didattici.
a.s. 2007/2008:
Definizione e scelta di alcune iniziative di miglioramento definite all’interno degli obiettivi specifici
per la qualità. Mantenimento del SGQ con periodiche visite ispettive sui processi organizzativi e
didattici gestite da personale interno appositamente incaricato; visita di controllo con certificatore
esterno (4/5 giugno 2008). Presentazione del Prog. Cervellandia " La scienza che parla attraverso
l'arte" al Museo La Specola - Tribuna di Galileo Galilei - Firenze. Partecipazione e presentazione di -
Scienza-Arte e Narrazione- di Cervellandia al "Festival della Narrazione" nella Fortezza dei Medici a
Poggibonsi (Siena)
Partecipazione della Scuola al Progetto europeo PON e al Prog. regionale relativo a scuole area a
rischio (Art.9 CCNL) " Una Scuola per tutti"
a.s. 2008/2009:
Prog. Scuole Aperte "Tutti diversi e tutti uguali" Circolo Didattico G. Pascoli Grumo Nevano -
Circolo Didattico G. Leopardi S. Antimo - in partenariato con : Comune di Grumo Nevano, Arci Punto
99, Cantiere Giovani, CAM, Dadaa Ghezo, Centro Astalli sud, la Gioiosa, ISFOM - con il patrocinio
del Comune di S. Antimo
Certificazione Polo Qualità di Napoli UNI EN ISO 9004/09
a.s. 2009/2010:
Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 Sistema Qualità per il successo durevole
Prog. Scuole Aperte "Tutti diversi e tutti uguali" Circolo Didattico G. Pascoli Grumo Nevano - in
partenariato con : Comune di Grumo Nevano, Cantiere Giovani, CAM, la Gioiosa, ISFOM -La
Bottega LIOCORNO ONLUS
PULCINELLAMENTE –partecipazione degli alunni alla Rassegna teatrale- Premiazione del C.D.
Pascoli Vincitori del 1° posto
PON - 2009/10 Moduli attivati C1 B7 B9 per (ALUNNI - DOCENTI E PERSONALE
SCOLASTICO)
a.s 2010/2011:
) PON L1 (Attività di pubblicizzazione)
Partecipazione della scuola a “Città della Scienza” 3 giorni per la scuola
Scuola selezionata dal ministero per la sperimentazione di CL@SSE 2.0
Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE
Progetto OROGEL “La frutta nella scuola” attivazione del progetto per tutti gli alunni del C.D.
Progetto sull’ALIMENTAZIONE “Crescere Felix” progetto regionale per gli alunni delle classi 4^ del
C.D.
Scuola selezionata per il Progetto “VALORIZZA”
19/03/2011 - Premiazione Brain Awareness Week - Settimana del Cervello
-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON
Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 9 giugno 2011
Partecipazione al Seminario Valorizza a Roma il 30 giugno 2011 Sala Conferenza dei Deputati
Partecipazione al Convegno sulla Valutazione a Roma – Palazzo Montecitorio- 2011/2012
PON 2010/2011 Moduli attivati
C-1-FSE-2010-2575 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave obiettivo C1 –C3 -B7- B9 per (ALUNNI DOCENTI E PERSONALE SCOLASTICO)
C-1-FSE-2010-2575 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave C-3-FSE-2010-491 Interventi di educazione ambientale, interculturale, sui diritti umani, sulla
legalità e sul lavoro anche attraverso modalità di apprendimento 'informale' D-1-FSE-2010-914 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove
tecnologie della comunicazione
a.s. 2011/2012
ISTITUZIONE di una sezione Primavera nei rispettivi plessi sc. INFANZIA (Deledda- Vespucci)
Progetto sull’ALIMENTAZIONE “Crescere Felix” attuazione progetto regionale per gli alunni delle
classi 4^ del C.D
Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ vincitori premio quale
“Migliore Coreografia”
Partecipazione PON 2007/2013” Competenze per lo Sviluppo (FSE) ASSE II obiettivo H
miglioramento delle performance delle istituzioni scolastiche –PERCORSO SCUOLE PILOTA CAF-
Scuola selezionata Sperimentazione ministeriale VALES
Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON
Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 6 giugno 2012 PON 2011/2012/2013 attivati
a.s.2012/2013 Progetto OROGEL “La frutta nella scuola” attivazione del progetto per tutti gli alunni del C.D.
Progetto di educazione Motoria alunni Pascoli Deledda
Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ Vincitori del primo
premio
Partecipazione PON 2007/2013”Competenze per lo Sviluppo (FSE) ASSE II obiettivo H
miglioramento delle performance delle istituzioni scolastiche –PERCORSO SCUOLE PILOTA CAF-
VALES -percorso di autovalutazione.
Conclusione esperienza triennale ministeriale Cl@sse 2.0 Laboratorio della mente
- Attuazione Progetto Area a Rischio “Tutti i colori del Mondo”
Scuola selezionata per i 3giorni della scuola a Città della Scienza.
-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON
-Il C.D Pascoli è sede di esami per la certificazione EIPASS (Patente Europea)
-Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 conseguita 6 giugno 2013
Pubblicazione CERVELLANDIA libro “Protagonisti di una scuola che cambia” UIL
PON B7
MODULO 1 30H Formazione docenti + certificazione Trinity
Speak English
D1 MODULI 2 60H + certificazione EIPASS Informaticamente 1
Informaticamente 2; PON
B9 Modulo 1 30h Informiamo la scuola
C-1 FSE-2011-1319
IL PC SI APRE AI NUMERI 30h 27/02/12 31/05/2012
DIGITO ED IMPARO 50 h 06/02/2012 31/05/12
LET'S PLAY 30h 16/02/2012 31/05/2012
B7
D1
A.S 2013/2014
-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON
-Il C.D Pascoli è sede di esami per la certificazione EIPASS (Patente Europea)
-Indicazioni Nazionali misure di accompagnamento 2013-2014 Progetto scuole in rete
Percorso scuole Pilota Caf 2013/2014
Adesione progetto Polo Qualità di Napoli certificazione conseguita 6/06/2014
Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ vincitori premio quale
“Migliore Coreografia”
PON 2013-2014 (Autorizzati)
B-1-FSE-2013-236 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in
particolare sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere,
competenze civiche (legalità, ambiente ecc.). (n°1Modulo)
C1FSE-2013-1245 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (10 Moduli)
D-1-FSE-2013-497 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle
nuove tecnologie della comunicazione(1Modulo)
A.S.2014-2015
Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON-
Il C.D Pascoli è sede di esami per la certificazione EIPASS (Patente Europea)
Piano di miglioramento progetto Vales
Politica per la qualità
La politica per la qualità e per il successo durevole è definita dal DS e dallo Staff di coordinamento e
gestione sulla base delle linee di indirizzo generale fissate dal Consiglio di Circolo e recepite nel P.O.F.
Essa ha lo scopo di:
- soddisfare pienamente le esigenze della comunità, fornendo una formazione competitiva, al passo con
l’evoluzione e, quando possibile innovativa
- migliorare e consolidare nel tempo l’alta reputazione che il Circolo Didattico “G.Pascoli” si è
costruita nel tempo, a livello locale e adesso anche a livello nazionale ed internazionale
Tale politica viene condivisa con il personale nel corso di apposite riunioni e viene affissa agli albi
della scuola. In particolare, le riunioni con il personale docente della scuola, che sono precedute
dall’invio del documento, costituiscono il momento di confronto e di dibattito sulla politica per la
qualità.
Il riesame della politica avviene annualmente, al fine di accettarne l’idoneità degli scopi del Circolo
Didattico “G.Pascoli”
Il nostro intento è quello di costruire una Scuola attenta alla professionalità docente, perché si è di
fronte alla cultura della complessità, dell’organizzazione, della responsabilità e di un’etica pubblica.
Gli insegnanti, i genitori, l’opinione pubblica sono già coscienti del significato delle innovazioni, dei
perché dei cambiamenti.
Con il Progetto Valorizza si sono adottati metodi e strumenti idonei a misurare, valutare e premiare la
performance del personale, secondo criteri strettamente connessi al soddisfacimento dell'interesse dei
destinatari dell'attività e dei servizi.
La ricerca, che è la base forte della nostra scuola,intende rilanciare un meditato percorso valutativo, con la possibilità di suscitare negli insegnanti una più ampia curiosità foriera di progressi significativi in termini di vere competenze.
ANALISI DEL TERRITORIO Il Contesto:
All’interno della vasta conurbazione napoletana, Grumo Nevano è parte centrale del sottosistema
intercomunale (Frattamaggiore, Frattaminore, Orta di Atella, Succivo, Sant’Arpino) attestato sulle
congiungenti l’Appia con la Sannitica.
Ha un’estensione territoriale di 2,92 Kmq e conta una popolazione di circa ventimila abitanti;
appartiene al distretto scolastico n.27 ed all’A..S.L.n.3 della Regione Campania.
Lo sviluppo urbanistico locale avvenuto in mancanza di modelli di pianificazione ed in assenza di
progettualità programmatiche, ha prodotto: diffuso abusivismo edilizio, inadeguatezza di opere
infrastrutturali, depauperamento irreversibile dei suoli agricoli, vivibilità dei luoghi al limite della
tollerabilità.
L’economia locale, dopo il progressivo abbandono delle attività agricole, si è sviluppata intorno ad
attività manifatturiere (calzature e abbigliamento) e di commercializzazione; tuttavia, alla diffusione
del benessere economico, sviluppatosi negli anni ottanta, non ha corrisposto una crescita qualitativa
della comunità. Tutto ciò ha causato in un primo tempo fenomeni di devianza, poi eccessiva tolleranza
per la mancanza di rispetto delle regole e, con l’incremento dell’occupazione femminile, una
conseguente diminuzione dei tempi dedicati alla famiglia, con relativa diminuzione dell’attenzione ai
bisogni affettivi e formativi.
In questo contesto nuove prospettive di impegno si presentano al mondo istituzionale e a quello della
scuola e si avverte la necessità di avviare un “patto sociale per lo sviluppo integrato” del quale siano
artefici propositivi: le famiglie, l’Amministrazione comunale, la scuola e il vasto e variegato mondo
del volontariato.
Bisogni formativi dell’utenza:
Premesso che i bambini provengono da un ambiente socio- economico- culturale misto e che, dopo
l’orario scolastico, occupano il tempo libero frequentando strutture sportive private, associazioni di
carattere religioso (scuola di catechismo, comunità cristiana, scout ) e/o seguendo programmi televisivi,
dai quali recepiscono passivamente messaggi ed immagini, da indagini effettuate, in modo empirico su
un campione di alunni, sono stati spesso riscontrati disagi di diversa entità: debolezza psicologica e
comportamentale, difficoltà di relazione, passività, forme di aggressività, abitudini stereotipate, basso
livello di autostima.
Da tali disagi risultano particolarmente rilevanti i seguenti bisogni:
a) dei bambini
· di sicurezza e di autonomia
· di sentirsi parte di un gruppo
· di scoprire le proprie capacità
· di comunicare il proprio modo di pensare
b) della committenza
· di diversificare le attività didattiche
· di arricchire l’offerta formativa con corsi integrativi a carattere educativo, istruttivo, ricreativo,
al fine di:
1. sviluppare la capacità di apprendere
2. sviluppare la capacità di saper scegliere e di saper risolvere i problemi
3. sviluppare la capacità di lavorare in gruppo
4. favorire l’abilità di comunicare
5. preparare futuri cittadini capaci di costruire corretti rapporti interpersonali e di integrazione e
solidarietà.
Agenzie culturali-formative-ricreative del territorio:
Pro Loco
Centro Deledda- Cantiere Giovani
Associazione “Tendo la mano”
Circolo Culturale “Gneo Nevio”
Associazione sportiva “Alma Mater”
ARCI “Punto99”
Associazione Ambaradan- Promozione Sociale
Mani Tese ass.onlus
Associazione cattolica “A.C.R.”
Palestra “Ellade”
Scuole di danza
Centro “Astalli” (2° centro accoglienza immigrati)
Gruppo Scout “Grumo Nevano”
Caritas
LE RISORSE DELL’ISTITUTO
Gli alunni:
Gli alunni che frequentano le scuola del Circolo Didattico per il corrente anno scolastico
(2014-2015)sono in numero di 973
n. 340 di scuola materna distribuiti in 15 sezioni
n. 626 di scuola primaria ripartiti in 30 classi di cui 2 a tempo prolungato
- provengono da famiglie con indice socio-culturale eterogeneo basso- medio/medio -alto e da famiglie
extracomunitarie, che partecipano e collaborano con l’istituzione scolastica per il raggiungimento degli
obiettivi educativi e formativi proposti dalla scuola.
I plessi:
Il Circolo Didattico comprende:
a) due sedi di scuola primaria:
- Il plesso “G. Pascoli” di via XXIV Maggio
- Il plesso “G. Deledda” di via Giotto
b) due sedi di scuola materna:
- Il plesso di via Vespucci
- Il plesso “G.Deledda” di via Giotto
Risorse strutturali:
a) Plesso Pascoli
· n. 19 aule
· n. 3 Uffici
· n. 1 Laboratorio informatico/multimediale con 12 postazioni in rete, 1 server, 1 postazione
multimediale mobile
· n.3 aule tipo cl@sse 2.0
· n. 1 Palestra coperta
· n. 1 Locale per riunioni e per attività laboratoriali (in fase di adeguamenti)
· n. 1 Gabinetto medico
· n. 1 Area esterna attrezzata
b) Plesso Deledda: Scuola primaria
· n. 11 aule
· n.2 aule tipo cl@sse 2.0
· n. 1 Laboratorio multimediale con 17 postazioni in rete, 1 server, 1 postazione multimediale
mobile
· Palestra coperta
· n. 1 Gabinetto medico
· n. 2 aule utilizzate per attività laboratoriali
c) Plesso Deledda: Scuola Infanzia
· n. 6 sezioni
· n. 1sezione PRIMAVERA (attività da NOVEMBRE a LUGLIO)
· n. 1 aula speciale
· Refettorio
· Spazio/giochi interno attrezzato
d) Plesso di via Vespucci
· n. 9 sezioni
· n. 1 aula speciale
· n 1sezione PRIMAVERA (attività da NOVEMBRE a LUGLIO)
· Spazio/giochi interno attrezzato
· n. 1 Gabinetto medico
Risorse professionali:
· n. 1 dirigente
· n. 1 direttore amministrativo
· n 6 assistenti amministrativi
· n. 14 collaboratori scolastici
docenti scuola materna:
· n.31 docenti comuni
· n. 3 docenti di sostegno
· n. 1 docente di religione
docenti scuola primaria:
· n. 44 docenti di sc. comuni + .. docenti incaricate
· n. 11 docenti di sostegno di cui 2 con incarico al 30 giugno
· n. 4 docenti specializzate/specialiste di lingua inglese
· n. 3 docenti di religione
altro personale:
· n. L.S.U. addetti alla pulizia dei locali scolastici
ORGANIZZAZIONE DEL CIRCOLO
La pianificazione annuale delle attività formative, pedagogiche e didattiche e le modalità della loro
attuazione vengono illustrate nel Piano delle Attività (Allegato 1) predisposto dal Dirigente Scolastico
e deliberato dal Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle lezioni.
Attività in collaborazione con il comune ed enti territoriali:
1- festa dei nonni"Dedica un fiore ai tuoi nonni" 2 ottobre.
2-Consiglio Comunale dei Ragazzi.
3- I 3 giorni per la Scuola - Città della Scienza.
6-Visite guidate alla Casa Comunale e alla Biblioteca
7-Autunno Inverno piovono Libri Biblioteca Comunale
8 Halloween la grande festa delle streghe
9-Festa dell’albero campagna di Legambiente
10-Giornata della memoria delle vittime della criminalità
11- La Legalità
12-Concertazione sulla sicurezza stradale Progetto Vivere la strada
13---Manifestazione di sensibilizzazione alla cura dell'Ambiente (Puliamo il mondo Legambiente)
14-Progetto Protezione Sorriso in collaborazione con l’ASL Napoli 2
Attività didattiche:
Unità di apprendimento
PIANO ANNUALE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO a.s.2014/2015
calendario
1UA 1 Pianeta di Cittadinanza Attiva 14Ott 28 Ott 11 Nov
2UA 2 Pianeta dei Valori 25 Nov 9Dic 13 Gen
3UA 3 Pianeta alimentazione (ricerche)alimenti sbagliati 27Gen 10 Feb 3 Mar
4UA 4 Pianeta Arte 10 Mar 24Mar 14 Apr
5UA 5 Pianeta Attualità 28Apr 12 Mag 26Mag
LAB Laboratorio Pianeta della Fantasia
Scuola Infanzia
Orario delle attività:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 13,30 = 25 h settimanali (orario compattato) periodo
inizio anno scolastico e fino ad inizio mensa/termine mensa
- Plesso Vespucci - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20 = 40 h settimanali dall’inizio
della refezione
Plesso Deledda - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20 = 40 h settimanali dall’inizio della
refezione.
Le attività didattiche dei plessi del circolo sono organizzate in
“campi d’esperienza” e fanno riferimento ad una continua e responsabile flessibilità ed inventiva
operativa e didattica. Le attività stesse sono scelte con modalità diverse e diversificate in rapporto
all’età, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi
e stili d’apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini:
Ø attività di laboratori,
Ø attività d’intersezione,
Ø attività di gruppo in sezione,
Ø attività di piccolo gruppo,
Ø attività individuale.
Le attività di laboratorio favoriscono i rapporti interpersonali tra bambini e permettono scambi
d’esperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti d’altre sezioni. Nei laboratori l’apprendimento
è basato sulla ricerca, sull’osservazione, sull’esplorazione, sull’elaborazione con possibilità di seguire
individualmente i bambini.
Le attività che si svolgono nelle scuole sono:
Ø attività di psicomotricità,
Ø attività di pittura, immagine,
Ø attività di manipolazione,
Ø attività logiche-matematiche,
Ø laboratorio linguistico, lettura, narrazione, ascolto, ecc.
Ø laboratorio di letto-scrittura per bambini di 5 anni,
Ø attività di drammatizzazione, canto e ballo
Ø uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dell’ambiente in cui si vive.
Scuola primaria - Orario delle lezioni:
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.20.
Sabato dalle 8.20 alle 12.20
-N°2 Classi a tempo pieno dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle16.20 (Sabato libero)
a) Curricolo di base:
- Attività disciplinari: 27 ore.+ 2h attività laboratori - 40 ore Tempo Pieno
Le attività didattiche sono divise in tre are disciplinari:
Linguistico-artistico-espressiva (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine, scienze motorie).
Storico-geografico-sociale (storia (cittadinanza e costituzione) - geografia).
Matematico-scientifico-tecnologica (matematica – scienze – tecnologia)
attraverso le quali la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso dell’esperienza, promuove
l’alfabetizzazione culturale e la pratica consapevole della cittadinanza attiva.
- Attività laboratoriali curricolari: 2 ore e sono legate allo sviluppo delle Unità di
Apprendimento.
b) Ampliamento dell’offerta formativa AS 2014-2015/2015-2016
-Attività laboratoriali in orario pomeridiano, progettate dal Collegio e finanziate con il Fondo Europeo
PON
-Attività laboratoriali extracurricolari, facoltative in orario pomeridiano e finanziate col fondo di
Istituto solo per le classi V^scuola primaria e alunni in uscita scuola infanzia.
-Attività laboratoriali extracurricolari, facoltative in orario pomeridiano, con esperti esterni, con il
contributo dei genitori per i seguenti corsi:
Pianisti all’opera (corsi per alunni di classi 3^4^5^ con formazione pianistica)
Laboratorio di danza sportiva Key Dance
Continuità educativa e didattica per gli alunni delle classi 5^ con la scola media Cirillo/Matteotti
Continuità educativa e didattica per gli alunni in uscita della sc.Infanzia con Scuola Primaria.
Uscite Visite Guidate sul territorio e regionali per tutti gli alunni del C.D.
-Manifestazione finale PON C1 - L1 e progetti Exstacurricolari
-Manifestazioni finali
Progetti curricolari a.s.2014/2015 Progetto sport di classe.
Scheff per un giorno.
Saperi e Sapori –
Progetti con l’associazione Psicologia e formazione.
Sportello mensile per genitori famiglie e docenti –progetti di inclusione alunni stranieri.
exstra curricolari
1-Teatro Scuola e Cultura
2-Tutti Dentro
3-Balocchi e profumi
4-Per Risalire e vedere le stelle
c) Organizzazione oraria dei docenti:
- ore di insegnamento frontale per ciascun docente
- ore di attività laboratoriale in orario curricolare
d)Quadro orario delle discipline: monte ore 29
DISCIPLINA Cl. 1^ Cl. 2^ Cl. 3^ Cl. 4^ - Cl. 5^
ITALIANO 8 7 6 6 6
MATEMATICA 8 7 6 6 6
SCIENZE 1 1 2 2 2
STORIA 1 2 2 2 2
GEOGRAFIA 1 1 2 2 2
CORPO MOVIMENTO
SPORT 1 1 1 1 1
TECN. E INFORM. 1 1 1 1 1
INGLESE 1 2 3 3 3
ARTE E IMMAGINE 2 2 1 1 1
MUSICA 1 1 1 1 1
RELIG./ATT. ALT. 2 2 2 2 2
laboratori 2 2 2 2 2
TOTALE 29 29 29 29 29
QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE: MONTE ORE 40
DISCIPLINA Cl. 1^ Cl. 2^ Cl. 3^ Cl. 4^ - Cl. 5^
ITALIANO 10
MATEMATICA 10
SCIENZE 2
STORIA 2
GEOGRAFIA 1
CORPO MOVIMENTO
SPORT
1
TECN. E INFORM. 1
INGLESE 1
ARTE E IMMAGINE 2
MUSICA 1
RELIG./ATT. ALT. 2
laboratori 2 2 2 2 2
refezione 5
TOTALE 40 40 40 40 40
2. Attività amministrativa:
L’ufficio di presidenza e gli uffici amministrativi sono allocati presso la sede di via XXIV Maggio, 58.
L’orario di ricevimento degli uffici è: Lunedì, Mercoledì Venerdì, dalle ore 10,30 alle ore 12,30
Con l’attivazione delle attività pomeridiane l’ufficio di segreteria riceverà anche dalle ore 14,00 alle
ore 16,00 nei giorni di martedì e giovedì.
Il Dirigente scolastico riceve il pubblico ogni giorno previo appuntamento.
La scuola individua nell'ambito dei servizi amministrativi i seguenti"fattori di qualità":
trasparenza – rispetto della privacy – celerità nelle procedure
Gli uffici di segreteria del Circolo garantiscono la conclusione delle procedure coinvolgenti le scuole
nel tempo massimo di una settimana. A domanda saranno messi a disposizione gli atti secondo quanto
previsto dalla legge 241/90.
La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario potenziato e
pubblicizzato in modo efficace.
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il
tempo massimo di 3 giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di 5 giorni per quelli con
votazioni e/o giudizi.
La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno
modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la
persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
I servizi amministrativi sono chiusi nelle giornate prefestive in cui sia prevista la sospensione
dell’attività didattica
3.Organigramma
4. Funzioni:
FIGURE FUNZIONI
Dirigente
Scolastico Direzione, coordinamento. Promozione e valorizzazione risorse umane e
professionali
Gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Realizzazione progetto d’Istituto.
Gestione unitaria della scuola con obiettivo qualità ed efficienza del servizio
scolastico
Docenti Attività d’insegnamento - Attività funzionali all’insegnamento:
Programmazione, progettazione, ricerca. Partecipazione OO.CC..
Partecipazione iniziative della scuola. Rapporti con i genitori. Attività
aggiuntive. Attività di aggiornamento
Direttore Servizi
generale e
amministrativi
Sovrintende con autonomia operativa e cura l’organizzazione dei servizi generali
amm.vi e contabili. Provvede alla esecuzione delle delibere degli OO.CC. a
carattere contabile.
Provvede al miglioramento e al funzionamento dei servizi di competenza
Assistenti
amministrativi Predispongono, istituiscono e redigono atti amm.vi- contabili. Collaborano con il
D.S.G.A.
Hanno competenze nella tenuta degli atti d’archivio. Hanno rapporti con l’utenza
e svolgono attività di supporto alla progettazione e alla realizzazione di iniziative
decise dagli OO.CC.
Collaboratori
scolastici Accoglienza e sorveglianza alunni. Pulizia. Vigilanza alunni. Custodia e
sorveglianza locali. Collaborazione docenti.
5. Articolazione degli incarichi
ATTIVITÀ DESCRIZIONE DEL COMPITO/OBIETTIVO
STAFF DI
COORDINAMENTO
DI GESTIONE:
Collaboratore
VICARIO
B) Collaboratore
FIDUCIARIO
C) Resp. di plesso
-Collabora con il DS e Lo rappresenta. Cura l’organizzazione e ne
predispone le misure attuative. Coordina l’organizzazione della didattica.
Cura i rapporti con le famiglie.
-Assicura che i processi necessari per il Sistema di gestione Qualità siano
attuati e tenuti aggiornati in conformità alla presente norma internazionale.
Riferisce sulle prestazioni del Sistema di Gestione Qualità e su ogni
esigenza per il miglioramento.
-Collabora con il DS e lo rappresenta. Cura l’organizzazione di plesso e
ne predispone le misure attuative. Cura i rapporti con le famiglie.
-Collabora con il Vicario/Fiduciario. Coordina l’organizzazione del
plesso, gestisce le risorse umane e materiali, Vigila sugli alunni.
FUNZIONI
STRUMENTALI
area 1 :a) coordinamento. delle attività del piano dell'offerta formativa ;
b)valutazione delle attività del POF .
Responsabile del sistema Qualità
Area 2 : a) analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di
formazione e aggiornamento; b) accoglienza e tutoraggio docenti
neoassunti; c) produzione materiali didattici e cura della
documentazione educativa.
Area 3: coordinamento delle attività extracurriculari e visite guidate.
Area 4 : a) disabilità certificate ; b) integrazione stranieri e disabili;
c) concorsi e gare
bes-dsa-pei ( piano delle inclusività); b) recupero, successo
formativo; c) rapporti enti e associazioni - attività sportive e teatrali.
NUCLEO DI
AUTO
VALUTAZIONE
D’ ISTITUTO
GRUPPO DI
MIGLIORAMENTO
Avvia procedure per la diagnosi dei processi di insegnamento
apprendimento. Predispone protocolli di osservazione per tenere sotto
controllo le fasi di apprendimento. Predispone gli strumenti per la
documentazione e la rendicondazione dell’attività formativa.
Predispongono gli strumenti per l’autoanalisi del lavoro svolto da tutto il
personale, ne curano la raccolta e tabulano i risultati. . Predispone il piano
di miglioramento, ne curano le fasi progettuali e l’attuazione.
GRUPPO DI
LAVORO PER
LA DIDATTICA
Predispone percorsi didattici unitari e integrati; propone un assetto
organizzativo coerente con il POF. Propone criteri e modalità di
valutazione coerenti e condivisi. Attiva piste di ricerca e sviluppo in
campo metodologico-curricolare-didattico Il gruppo è coordinato dalla
vicaria.
COORDINATORE
CONSIGLI DI CLASSE
Coordina l’équipe pedagogica. Fornisce indicazioni, supporto e consulenza
in merito alla gestione della classe; Cura la programmazione curricolare,
coniugando le scelte educative e gli OSA con i bisogni degli alunni e con
le esigenze territoriali. Cura strategie e strumenti atti a verificare e valutare
le UU.AA. programmate.
GRUPPO H
D’ISTITUTO Coordina le attività di sostegno. Collabora alle iniziative educative e di
integrazione predisposte dal POF. Predispone gli itinerari formativi e cura
il raccordo con i genitori. Gestisce l’attivazione del progetto di
integrazione
COMMISSIONE
ELETTORALE
Aggiorna normativa, predispone materiali, seggi elettorali, spoglio e
diffusione risultati
SICUREZZA
SPP- l.626/94
Collabora con il DS al mantenimento delle condizioni di sicurezza.
Informa i lavoratori circa i rischi e le misure individuali e collettive di
prevenzione e protezione adottate. Vigila ed esige l’osservanza delle
norme e delle disposizioni in materia di
Sicurezza. Cura l’applicazione delle procedure di prevenzione incendi e di
primo soccorso. Collabora alla informazione di tutto il personale della
scuola. Collabora alla realizzazione di prove di evacuazione simulata e di
esercitazioni in caso di terremoto.
ADDETTI PRONTO
SOCCORSO
Prestano la prima assistenza usando materiali e mezzi disponibili al
momento dell’incidente .(Cassetta pronto intervento)
ADDETTI
EMERGENZA
Controllo periodico degli estintori. Controllo quotidiano della praticabilità
delle vie di fuga. In caso di pericolo: interruzione dell’erogazione gas,
acqua ed energia elettrica.
6. Rapporti con le famiglie
Gli incontri della scuola con la famiglia hanno lo scopo di promuovere una collaborazione fra gli
insegnanti e i genitori per una migliore conoscenza del bambino, di raccogliere gli elementi per una più
adeguata valutazione della sua personalità e individuare insieme le vie per una solida formazione.
Per perseguire tale rapporto di informazione e collaborazione con le famiglie, sono previsti incontri sia
in momenti individuali che assembleari.
Ciascun docente riceve i genitori che ne abbiano necessità, su appuntamento ed in ogni altro momento
in cui ce ne fosse richiesta.
La programmazione degli incontri viene definita con il Piano Annuale delle attività e comunicata a tutti
i genitori.
Colloqui e riunioni
Per i genitori che desiderano parlare con tranquillità con le insegnanti sono previsti incontri individuali.
La data deve essere concordata per tempo fra insegnante e genitore/i.
Le riunioni indette dalle insegnanti sono di solito una al mese, dopo gli incontri di programmazione.
Le riunioni assembleari sono quattro all’anno.
7. Piano per la sicurezza
Particolare rilievo viene attribuito all’attuazione di un piano per la sicurezza che risponda alle direttive
delle Legge 626 e alle norme del nuovo T.U.,D.L.vo n° 81 del 09/04/2008, sull’igiene e sicurezza nei
luoghi di lavoro, e che mantenga le sedi scolastiche adeguate ad ospitare alunni ed insegnanti nelle
condizioni di maggiore sicurezza possibile, prevenendo le situazioni di eventuale rischio.
Il piano di rivelazione e riduzione del rischio viene revisionato e aggiornato ad inizio di ogni anno
scolastico.
8. Piano per la sicurezza della Privacy
Il PDF definisce lo stato di attuazione, in tutte le sedi del Circolo Didattico dei sistemi di gestione dei
dati sensibili, di prevenzione dei rischi e di protezione dei dati personali sulla base di quanto disposto
dal D.Leg. n. 196 del 30 giugno 2003, artt. dal 33 al 36, comprensivo dell’allegato B “Disciplinare
tecnico in materia di misure minime di sicurezza”, nonché dal D.M. n. 305 del 7 dicembre 2006
“Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni
effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione, in attuazione degli articoli 20 e 21 del D.L.vo 30
giugno 2003 n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
STILE EDUCATIVO DI CIRCOLO
Le insegnati sono impegnate nel dare valore al loro stare insieme attraverso la costruzione di rapporti
professionali collaborativi, relazioni positive e intenzionalità pedagogiche condivise.
Tale atteggiamento, che caratterizza lo stile e l’azione educativa del Circolo, ci porta a poter
individuare tre linee di orientamento su cui intendiamo lavorare:
a) La relazione
Tra adulti
Le insegnanti lavorano per:
- analizzare le modalità di porsi in rapporto con gli altri;
- prestare attenzione alle risonanze emotive che le persone vivono e sentono nel gruppo;
- creare momenti di riflessione e di azioni comuni;
- sentirsi parte di un progetto condiviso.
Tra adulti e bambini
A tale scopo le insegnanti si preoccupano di :
- organizzare lo spazio in maniera piacevole e funzionale;
- scandire i tempi di lavoro in modo adeguato ai ritmi di apprendimento dei bambini;
- dare importanza alla relazione affettiva quale indispensabile condizione per l’apprendimento;
- instaurare un rapporto di fiducia per cui possano risultare un punto di riferimento personale;
- proporsi come “alleato” di fronte al compito di apprendimento.
Tra bambini
Le insegnanti si adoperano per :
- educare alla comprensione e al rispetto reciproco;
- scoraggiare atteggiamenti competitivi ed eccessi di protagonismo;
- creare momenti di apprendimento cooperativo;
- ricercare strategie che privilegino il bene comune.
b) L'attenzione per le difficoltà di apprendimento.
Le insegnanti si propongono di:
- attenuare il disagio con la creazione, l’organizzazione, l’arricchimento di un ambiente per
l’apprendimento
- esplorare strade e percorsi didattici (anche con l’aiuto delle famiglie) che non siano di mero recupero
ripetitivo.
c) Accoglienza – Motivazione all’apprendimento – Rispetto delle diversità – Continuità - Autonomia
Accoglienza:
Assunta come premessa strutturale di tutto il periodo di permanenza a scuola, l’accoglienza comincia
prima dell’arrivo del bambino a scuola, con azioni miranti al superamento di situazioni ansiogene.
Si realizza nel:
· raccogliere notizie sulle caratteristiche degli alunni e informazioni sulla cultura di quelli stranieri;
· creare situazioni piacevoli e di continuità con l’ambiente di provenienza;
· favorire momenti di conoscenza reciproca tra insegnanti, genitori e bambini;
· valorizzare esperienze pregresse in famiglia, nella scuola d’infanzia, in altre situazioni scolastiche
o nel paese di provenienza.
Intesa come “ fare con gli altri”, l’accoglienza mira a:
· valorizzare le differenze;
· promuovere un clima sociale in cui le qualità umane siano un valore primario;
· creare legami autentici tra le persone,
· mettere in atto forme e modi di partecipazione ad esperienze comuni;
· favorire il rispetto e la comprensione reciproca.
Motivazione all’apprendimento:
Ritenuta fondamentale ai fini del successo scolastico, la motivazione ha bisogno di risorse interiori da
valorizzare. Pertanto le insegnanti lavorano sui bisogni dell’Io e sui bisogni di autorealizzazione.
Elementi di base per la motivazione sono i fattori di soddisfazione da attivare mediante comportamenti
mirati a:
· favorire un clima socio - affettivo positivo;
· rendere espliciti gli obiettivi dell’apprendimento, così da comprendere realmente l’utilità di
quello che viene proposto;
· fare uso delle strategie della “individualizzazione”;
· offrire opportunità di esperienza diretta, di esplorazione, così da mantenere un atteggiamento
curioso;
· creare frequenti occasioni di successo per i bambini per una loro sicurezza e allo scopo di rendere
l’impegno il più gratificante possibile;
· rinforzare e confermare le conquiste dei bambini per accrescerne l’autostima;
· affrontare l’errore come momento di riflessione e di riesplorazione, evitando fenomeni di
autosvalutazione;
· predisporre momenti di lavoro di gruppo e di cooperazione;
· articolare le proposte prestando attenzione ai segnali di stanchezza, all’interesse e alle conoscenze
in possesso dei bambini.
Rispetto delle diversità:
Il Circolo si impegna a garantire:
· l’accoglienza degli alunni portatori di handicap nella completa condivisione delle indicazioni
fornite dalla normativa vigente.
Il processo di valorizzazione e integrazione di tutte le diversità è stimolo per la scuola ad assumere un
atteggiamento di disponibilità all’innovazione.
La progettualità si avvale di tutti i contributi dei soggetti coinvolti: servizi socio-sanitari, servizi
assistenziali, famiglie, insegnanti, operatore. Particolare attenzione è rivolta ai progetti di accoglienza e
alla costruzione di un percorso unitario e continuo in armonia con i ritmi e gli stili di apprendimento.
Le strategie si fondano su:
attività a piccolo gruppo
attività a classi/sezioni aperte
attività individualizzate
con attivazione di percorsi che valorizzino la cooperazione e la relazione, avvalendosi di molteplici
linguaggi: della gestualità corporea, dell’espressione pittorica e musicale, del teatro.
Molti dei progetti, infatti, ricorrono a diversificate modalità espressive fondate non solo sulla verbalità,
per consentire di ampliare gli strumenti e il circuito delle comunicazioni.
In questa prospettiva, le nuove tecnologie e l’uso del computer vengono utilizzati sia sotto forma
laboratoriale, come “ambiente” dove apprendere “tutti insieme” con le proprie abilità individuali e
cognitive, sia per favorire l’acquisizione di strategie diverse anche in funzione degli apprendimenti
strumentali, attraverso una discreta gamma di software didattici specifici.
· l’accoglienza di eventuali alunni stranieri:
· sostenendo i nuovi iscritti nella fase di adattamento al nuovo contesto;
· favorendo un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali
ostacoli alla piena integrazione;
· costruendo un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le storie di ogni
bambino;
· promuovendo la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
Continuità:
La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni un percorso
formativo unitario, pur nel rispetto della specificità degli insegnamenti di ogni ordine e grado di scuola.
La scuola primaria promuove la continuità del processo educativo, condizione questa essenziale per
assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria mediante
momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con la scuola dell’infanzia e la scuola
secondaria di primo grado. Tale continuità si esplicita attraverso le seguenti finalità:
valorizzare le competenze già acquisite dal bambino e garantire un percorso formativo il più possibile
organico e completo; rafforzare lo spirito di collaborazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola.
Sulla base di queste finalità, la continuità educativa si pone come stile educativo di Circolo e come
pratica di accoglienza le cui modalità interattive sono esplicitate in un percorso legato allo "star bene a
scuola"; inoltre si concretizza in attività intenzionali di "raccordo anni-ponte" e di "raccordo
curricolare".
Autonomia: Le insegnanti attiveranno iniziative quali:
· lo sfondo integratore, anche nelle prime classi, come mediatore tra gli apprendimenti e il mondo
fantastico del bambino per favorire, in modo mite, l’approccio alla letto-scrittura e ai numeri.
· attività individualizzate
· attività didattiche cooperative che favoriscano la loro crescita relativamente alla responsabilità e
all’autonomia
· momenti strutturati di avvio allo studio partendo dalle conoscenze in possesso dei bambini per
arrivare ad un’organica e consapevole strutturazione delle conoscenze stesse
· attività che prevengono il fenomeno del bullismo lavorando sulle dinamiche interne alla classe e,
laddove esistano le condizioni, attivando anche tecniche di osservazione mirate e puntuali.
IL CONTRATTO FORMATIVO
Premesso che:
- il patto educativo fra scuola e famiglia è l’elemento portante della nuova modalità di fare scuola,
- la scuola non può realizzare il proprio compito di educare istruendo senza la condivisione della
famiglia,
- condividere il progetto educativo significa tracciare un percorso comune che favorisca la crescita dei
bambini e dei ragazzi,
il contratto formativo, stipulato tra il Circolo didattico e le famiglie, si esplicita con l’accettazione
congiunta del progetto formativo che ha come conseguenza l’impegno per ciascun soggetto a
contribuire al perseguimento degli obiettivi fissati e delle finalità condivise.
Materia del contratto sono:
a) I traguardi formativi: individuati dalla scuola per lo sviluppo delle competenze, rappresentano
riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo
sviluppo integrale dell’alunno.
b) Gli obiettivi di apprendimento: definiti dal Collegio dei docenti e dai singoli Consigli di classe/
intersezione sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze
previsti dalle Indicazioni
c) le regole: sono una risorsa e uno strumento utile per la salvaguardia dei diritti di ogni bambino;
nascono da un dialogo costante tra genitori e docenti e costruiscono un patto regolativo condiviso,
centrato su obiettivi irrinunciabili. Sono finalizzate alla costruzione di un clima positivo in cui vivere e
apprendere, sia in classe che a casa
d) La valutazione: assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna e segue i percorsi
curricolari. La responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, compete agli insegnanti
nel quadro dei Criteri deliberati dai competenti organi collegiali.
Attori del contratto sono:
- Le famiglie: collaborano con i docenti per la conoscenza delle caratteristiche relazionali, cognitive,
fisiche, dei propri figli; partecipano alle fasi di informazione e formazione; seguono la predisposizione
del curricolo e del POF; condividono e fanno propri i principi educativi e i valori della scuola.
- Le insegnanti: Costruiscono insieme ai genitori, nell’ascolto reciproco e nel rispetto dei diversi
punti di vista dei ruoli e delle competenze di ciascuno, il percorso curricolare di classe, non in conflitto
con il curricolo d’istituto già elaborato e in atto nella scuola; organizzano l’ambiente di apprendimento;
attuano quanto predisposto.
PROGETTAZIONE DIDATTICA
Premessa
Con il D.M. del 31 luglio 2007, “Indicazioni per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo
di istruzione” e la Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007, “Indicazioni per il curricolo”, e la norma
dell’articolo1, comma 4,del decreto presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n°89 - in piena
coerenza con LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI elaborate ai sensi dell’articolo 1comma 4 del
decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n89 secondo i criteri indicati nella C.M. n31
del 18 aprile 2012…… Il Collegio dei Docenti, prima di costruire, in piena coerenza con il POF, un
nuovo percorso formativo, che garantisca il successo formativo per tutti gli alunni, è stato chiamato ad
effettuare momenti di riflessione e autoformazione sui curricoli. Da questa attività il Gruppo di lavoro
della didattica ha presentato relazioni e discusso con tutti i docenti le seguenti tematiche:
- Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo al POF
L’introduzione delle nuove indicazioni nella scuola richiede un’indispensabile azione di
informazione, formazione, ri-adattamento delle programmazioni e degli strumenti didattici.
Gli insegnanti, i genitori, l’opinione pubblica devono essere coscienti del significato delle innovazioni,
dei perché dei cambiamenti. Se il miglioramento apporterà vantaggi, la scuola avrà certamente una
maggiore visibilità della propria immagine sociale.
La progettazione richiede una nostra linea d’azione, una metodologia operativa di studio e di
approfondimento con gradualità di applicazione e un’offerta formativa coerente e significativa. La nostra scuola in questo contesto non ha mai aspettato, poiché è stata sempre protagonista attiva per
la costruzione di un progetto e di percorsi, così lo sarà ancora per affrontare la complessità dei
problemi, avendo da sempre la capacità di confrontarsi con altre realtà.
Nelle Indicazioni relative alla scuola di base si evince “ una cornice culturale <Cultura, scuola,
persona> e le indicazioni”, che danno senso ai saperi, ai traguardi, agli obiettivi, alle impostazioni
metodologiche, all’agire della scuola.
Il curricolo,
percorso formativo dell’alunno, si colloca nel POF, mediante le scelte rese possibili in virtù
dell’autonomia, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di
apprendimento posti dalle indicazioni ministeriali.
Se l’intenzione è quella di “educare istruendo”: sono le stesse discipline ad essere educazioni.
La nostra scuola intende, in tal senso, promuovere, nei propri circuiti formativi, la qualità delle
conoscenze e delle dinamiche relazionali, anche attraverso le attività laboratoriali per favorire la
scoperta, il lavoro collettivo e cooperativo, il “fare per capire”.
Nasce così l’esigenza di organizzare con saggezza le variabili del contesto organizzativo (spazi e
tempi).
Il curricolo viene costruito da noi docenti in modo progressivo, unitario e trasversale, tenendo conto
della verticalità che implica la continuità tra ordini di scuola con un impianto unitario di
traguardi e obiettivi disciplinari
dell’orizzontalità che è volta a superare la frammentazione delle discipline con un impianto
trasversale ed interdisciplinare
della collegialità
Occorre inoltre concentrare il nostro impegno non su una sovrabbondanza di contenuti, bensì su saperi
per la centralità della persona, costruendo un nuovo umanesimo. Il nostro sforzo è quello di costruire
un curricolo coerente, essenziale, significativo, dinamico. La classe è un ambiente di apprendimento, di
cooperazione più di competizione, dando un senso all’esperienza della scuola con la mediazione
comunicativa e con la connessione fra saperi didattici ed organizzativi.
Occorre delineare gli assetti curricolari e in termini di discipline non è detto che ad ogni ambito
disciplinare debba corrispondere uno specifico docente, però all’inizio del percorso è non
frammentare eccessivamente gli interventi secondo schemi disciplinari. Partiamo tuttavia dal fatto che
“competenze disciplinari, didattico-metodologiche, relazionali, organizzative” appartengono
senza distinzione a tutti i docenti.
Da come possiamo ben constatare, molte sono le attese: qualità, modernità, serietà. A conclusione di
quanto espresso sopra, vogliamo optare per una gradualità delle soluzioni, il rispetto del principio di
pari responsabili dei docenti, la tendenza verso una maggiore unitarietà della proposta didattica per
render più efficace l’insegnamento.
Sarà quindi l’autonomia a darci la possibilità di organizzare, assegnare, spalmare all’interno
del team (consiglio di classe) le diverse funzioni.
Si auspica una programmazione collegiale per rispettare i principi di collegialità,
condivisione e corresponsabilità.
L’autonomia scolastica è stata e sarà sempre la nostra principale riforma del sistema,
affrontando di volta in volta i problemi con la messa a punto delle nuove strategie ed organizzazioni.
La nostra scuola,che vive da sempre momenti di profonda trasformazione,
intende sempre più in questo contesto continuare ad ottimizzare la realizzazione di un sistema di
gestione di qualità.
Il nuovo percorso Qualità con l’utilizzo del Modello CAF Formez P. A. Miur, garantisce attualmente
servizi secondo gli standard previsti dalle normative riconosciute in ambito europeo.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE della classe
Progettazione
1. Per la scuola dell’infanzia
Per progettazione intendiamo l’ideazione di un piano di lavoro nel quale siano specificati i bisogni che
si intende soddisfare, gli intenti educativi che si vogliono perseguire, i mezzi di cui ci si vuole avvalere
per realizzarlo (attività, risorse, strategie…) i tempi di realizzazione, le modalità di verifica e di
valutazione.
Tale operatività costituisce uno dei momenti forti del lavoro dell’insegnante e richiede tempo,
attenzione e impegno costante e sollecita la condivisione delle finalità e delle scelte da operare. Per
questo è necessario che la progettazione venga discussa e messa a punto, a partire da analisi
sistematiche, dal gruppo dei docenti che opera nella sezione, nella scuola e più in generale nel Circolo.
La progettazione viene effettuata con incontri mensili di intersezioni.
2. Per la scuola primaria
I Curricoli delle discipline si concretano e si attuano attraverso le programmazioni annuali delle
attività didattiche, elaborate dai singoli team, che diventano l’espressione del progetto educativo-
didattico che si intende portare avanti nelle classi, in armonia con le finalità e l’orientamento del POF
del Circolo. A tal fine si ritiene importante non disperdere il patrimonio di formazione accumulato
negli anni dalle insegnanti, le quali hanno approfondito le loro conoscenze e capacità didattiche
nell’ambito delle diverse aree, né il patrimonio di esperienze concretizzatosi con l’attivazione del
macroprogetto “CERVELLANDIA”, fulcro della programmazione dal 2001 ad oggi e che tanti
riconoscimenti in Italia e all’estero ha dato alla nostra scuola.
La progettazione didattica è effettuata con le seguenti modalità:
nel mese di settembre si predispone il piano di lavoro annuale;
nel mese di giugno si effettua la verifica;
In corso d’anno: bi/settimanalmente (4 ore), dopo l’orario delle lezioni, nella giornata del martedì.
La documentazione della progettazione dell’intersezione e dei team di classe è costituita dall’Agenda di
programmazione e si articola nei seguenti punti:
- Analisi della situazione iniziale della sezione/classe;
- definizione delle attività e degli ambiti disciplinari assegnati ad ogni docente e relativo orario,
con particolare attenzione per la scuola materna all’organizzazione della sezione e della giornata
scolastica;
- organizzazione delle attività laboratoriali;
- individuazione dei progetti del P.O.F. cui si intende aderire;
- visite di istruzione ed uscite da effettuare in relazione alla programmazione educativo-didattica;
- eventuali programmazioni individualizzate per alunni in situazione di disagio o di difficoltà di
apprendimento;
- programmazione individualizzata (PEI) concordata con i docenti di sostegno per gli alunni
disabili;
- utilizzo di compresenze per l’insegnamento alternati all’ora di religione e per eventuali
progetti finalizzati al recupero di specifiche micro-competenze
- modalità di incontro con le famiglie.
Sia la programmazione di intersezione, sia la programmazione disciplinare che quella del team/ classe
saranno illustrate in modo chiaro e funzionale in occasione dell'assemblea per l'elezione dei
rappresentanti di classe. Verranno, inoltre, monitorate in itinere e verificate al termine dell’unità di
apprendimento.
b) La rilevazione degli apprendimenti/valutazione
Premesso che il Collegio dei docenti, ha definito, ricavandoli dalle Indicazioni ministeriali per il
curricolo, degli standard formativi e disciplinari al fine di consentire il riconoscimento a livello
d’istituto dei crediti acquisiti, per valutazione si intende quel processo formativo che consente di
riflettere in modo continuo sulla crescita cognitiva degli alunni e di cui anche gli alunni devono essere
consapevoli; tale consapevolezza non deve mai danneggiare l’autostima e la crescita cognitiva.
Si considerano tre livelli di valutazione:
A) VALUTAZIONE OGGETTIVA/MISURAZIONE
Periodicamente, al termine delle varie unità di apprendimento, le insegnanti verificano gli
apprendimenti e le competenze degli alunni rispetto agli obiettivi della programmazione, con prove il
più possibile oggettive in rapporto a standard di Circolo:
· test a risposta multipla;
· prove scritte e orali;
MODALITA’ OPERATIVE:
· in linea di massima le prove devono essere comunicate agli alunni in anticipo;
la valutazione predefinita deve essere esplicitata agli alunni e dare loro consapevolezza dei
propri livelli di apprendimento;
voto = 4 e 5 voto = 6 voto = 7 voto = 8 e 9 voto = 10
Molto raramente (e
solo se
costantemente
sollecitato) porta a
termine il compito
assegnato
Riesce a portare a
termine un compito
a lui assegnato,
solo se stimolato
Riesce quasi
sempre a portare a
termine un compito
a lui assegnato,
senza particolari
sollecitazioni
Riesce a portare a
termine un compito
a lui assegnato in
maniera autonoma
e si impegna a
trovare soluzioni
anche diverse
Porta a termine con
entusiasmo
qualsiasi compito a
lui assegnato,
riuscendo a trovare
soluzioni anche
diverse. Si assume
compiti di
responsabilità
anche in maniera
autonoma.
Nel lavoro di
gruppo è dispersivo
e difficilmente
riesce a dare il suo
contributo
Nel lavoro con i
compagni si sforza
di trovare una sua
collocazione
Nel lavoro con i
compagni riesce a
dare il proprio
contributo
Nel lavoro con i
compagni assume,
con dedizione un
ruolo produttivo
Nel lavoro con i
compagni riesce ad
essere efficace e
non si avvilisce di
fronte alle
difficoltà
Di fronte ad un
problema resta
indifferente e non
si impegna a
trovare una
soluzione
Di fronte ad un
problema anche se
in maniera non
sempre efficace
prova a cercare
soluzioni
Di fronte ad un
problema si
impegna a trovare
le soluzioni e a
volte riesce ad
essere efficace
Di fronte ad un
problema si
impegna a provare
soluzioni e molto
spesso riesce ad
essere efficace
Si impegna sempre
nella soluzione dei
problemi trovando
strategie efficaci.
le prove di verifica, secondo il Sistema Invalsi, devono essere poco numerose, chiare, comprensibili,
somministrate al termine di unità e/o percorsi didattici compiuti sulla classe; il loro esito va comunicato
alle famiglie.
Si possono, comunque, somministrare prove intermedie che suggeriscano interventi correttivi;
· nel caso di prove difficilmente misurabili (testo, interrogazioni, quesiti a risposta aperta, ecc...), è
consigliabile valutare solo alcuni aspetti: valutazione segmentaria.
· (Esempio: valutare in un testo separatamente correttezza ortografica, pertinenza lessicale,
correttezza dei contenuti);
· l’esito globale di queste misurazioni, che va comunicato alle famiglie, non può essere una media
matematica, ma contiene un margine di apprezzamento soggettivo da esprimere nella scheda di
valutazione;
· quando l’alunno svolge un programma differenziato dal resto della classe, questa valutazione non
si riferirà agli standard comuni, ma agli obiettivi specifici dei bambini: in questo caso nel documento di
valutazione, accanto alla disciplina, sarà specificato: “programmazione semplificata”.
B) VALUTAZIONE FORMATIVA
Quotidianamente le insegnanti esprimono (per iscritto o verbalmente) valutazioni sugli esercizi svolti
dagli alunni (es.: bene, stai migliorando, potevi essere più corretto/ordinato ...).
Questa valutazione formativa non misura in modo oggettivo apprendimenti e competenze e non può
quindi essere confrontata con quella degli altri alunni.
Essa viene effettuata attraverso un’analisi guidata e costante sia degli errori che delle prove positive.
C) VALUTAZIONE SOMMATIVA/GLOBALE
Non è il “riassunto” dell’apprendimento nelle varie discipline, ma descrive l’atteggiamento del
bambino verso la scuola (autonomia, atteggiamento nei confronti della vita scolastica, socializzazione,
impegno e volontà, fiducia in se stesso ecc...) ed indica i progressi effettuati rispetto al punto di
partenza ed alle potenzialità di ciascun alunno.
D) NON AMMISSIONI
E’ possibile NON AMMETTERE alla classe successiva quando:
1) le insufficienze sono dovute a situazioni particolari (molte assenze, trasferimenti da una scuola
all’altra con livelli di programmazione troppo diversi, ecc...);
2) si riscontra immaturità nell’alunno e si ritiene possa essere superata offrendo tempi di
apprendimento più adeguati ed evitando una programmazione differenziata per l’intero ciclo.
La proposta di non ammissione è comunicata preventivamente alla famiglia ed è preceduta da :
· monitoraggio costante da parte degli insegnanti del percorso di apprendimento dell'alunno;
· attivazione di percorsi specifici di supporto all'apprendimento;
· colloqui con i genitori.
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
La formazione in servizio si orienta:
- per le docenti sia verso l’acquisizione e l’arricchimento di competenze nell’ambito delle
discipline curricolari e delle relative modalità di programmazione, sia verso problematiche riguardanti
il contesto educativo e sociale (vedi Pon e Piano Formazione);
- per il personale ATA verso l’acquisizione e l’arricchimento di nuove conoscenze e competenze
specifiche, per ottimizzare il lavoro (vedi Pon e Piano Formazione).
Tutto il personale, inoltre, può aderire individualmente alle diverse proposte di formazione offerte da
enti culturali presenti sul territorio, oltre ovviamente alle iniziative di formazione promosse
dall’Amministrazione Scolastica.
VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.
L'azione di verifica e valutazione del Piano dell’offerta formativa permette di ottenere informazioni
sulla qualità del servizio scolastico offerto dalla scuola; è un percorso certamente difficile perché
implica una capacità di autoanalisi mirata a definire i problemi, le difficoltà incontrate e le eventuali
inadeguatezze del servizio scolastico, ma l’esperienza realizzata negli anni precedenti ci permette di
operare con una certa serenità, consapevoli che si tratta non di un controllo formale, ma di una
rilevazione della qualità prodotta e percepita (raccolta di dati “quantitativamente” misurabili),
realizzata attraverso la somministrazione di questionari ai docenti, ai non docenti, agli alunni ed alle
loro famiglie.
La commissione POF raccoglie tutti i dati che saranno elaborati entro il mese di giugno. I risultati
dell’autoanalisi sono presentati con grafici e discussi nel Collegio dei docenti.
La scuola adotta il modello di autovalutazione COMETA proposto dal Polo Qualità di Napoli e
condiviso con tutte la scuole della Rete Qualità in Campania. Inoltre gli esiti dell'autovalutazione di
istituto
Con il progetto sperimentale VALeS - Valutazione e Sviluppo Scuola si offre alle istituzioni
scolastiche e ai dirigenti scolastici del primo e del secondo ciclo l'opportunita di partecipare alla ituto
vengono sistematicamente inviati al PQN che elabora i relativi standard regionali. Inoltre la scuola ha
aderito al progetto sperimentale Vales
definizione di un processo che lega la valutazione ad un percorso di miglioramento continuo.
L'iniziativa tiene conto dell'esperienza maturata nel progetto VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della
Qualità delle scuole, avviato nell'a.s. 2010-2011 e tutt’ora in corso, dedicato alla valutazione esterna
delle scuole, che è stata sviluppata attraverso una pluralità di fonti e di punti di vista che prendono in
considerazione la complessità del sistema.
Pertanto, con il nuovo percorso sperimentale VALeS – di durata triennale – la scuola intende
individuare un meccanismo complessivo di valutazione, in cui risultino organicamente inserite la
valutazione della scuole e la valutazione del dirigente scolastico, all'interno di un disegno integrato fra
piano di miglioramento della scuola e obiettivi assegnati alla dirigenza scolastica.
Con questa nuova iniziativa sperimentale le scuola è stata coinvolta in una ricerca partecipata, all'insegna di un'autonomia scolastica responsabile e qualificata.
Inoltre, l'OCSE collabora con il Ministero in tutte le fasi del progetto, per assicurare l'allineamento delle
esperienze italiane con il panorama internazionale.
“Costruzione di un Curricolo Verticale per Competenze”
nell’ambito della cura e coordinamento delle attività della continuità educativa tra i diversi ordini di
scuola (infanzia e primaria)
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico
e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei
cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.
Coerentemente con questa affermazione della C.M. 339/92, con le direttive ministeriali della Legge28 marzo
2003 n° 53 e successive norme applicative e con riferimento all’Atto di Indirizzo dell’ 8 settembre 2009, e le
Nuove Indicazioni del 05 Settembre 2012 la nostra scuola si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto
alla continuità orizzontale, anche quella verticale.
Il Curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e in discipline nella scuola del primo
ciclo o primaria e definisce:
1-finalità;
2-traguardi di sviluppo delle competenze (per garantire uno sviluppo integrale della persona e posti al termine
della scuola dell’infanzia, della scuola primaria);
3-obiettivi di apprendimento (ritenuti strategici per lo sviluppo delle competenze previste dalle indicazioni,
definiti al termine del terzo e quinto anno della scuola d’infanzia e primaria).
4-Valutazione (la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo).
5-Certificazione delle competenze (la scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel
profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione
sociale, e che saranno oggetto di certificazione).
La scuola ha il compito specifico di promuovere interventi formativi capaci di fare in modo che le caratteristiche
personali degli alunni, le loro capacità e la loro originalità si traducano in competenze necessarie a ciascuno per
lo sviluppo della persona e per poter esercitare una cittadinanza attiva.
La nostra scuola recepisce e fa proprie sia le indicazioni normative nazionali, sia quelle europee che sono
identificate nelle competenze chiave da perseguire al termine del percorso obbligatorio di istruzione. Le
competenze chiave per l'apprendimento permanente sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini
appropriate al contesto. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
La grande sfida dell’oggi è mettere ogni cittadino nelle condizioni di maturare le competenze necessarie ad
essere padrone di sé in un mondo del lavoro in rapida evoluzione e sempre più esigente, in una società dove la
conoscenza è elemento indispensabile e portante per l’innovazione. Il grande problema resta comunque il
debole possesso di competenze di base rilevato nei giovani e non solo: una carenza che pregiudica l’esercizio
della piena cittadinanza. Quando parliamo di competenze di base ci riferiamo a quell’insieme di conoscenze,
abilità e comportamenti, fondamentali per ciascuno: competenze nella propria lingua e in altre lingue,
competenze in materia di matematica, scienze e tecnologia, capacità di un uso critico degli strumenti digitali e
delle informazioni che questi possono offrire. A queste si accompagnano le cosiddette competenze “soft”: lo
spirito di iniziativa, l’imparare a imparare, le competenze sociali e civiche, tutto quello che si riferisce alla
dimensione culturale e interculturale. Nei vari documenti comunitari che si sono succeduti, è stato posto
costantemente agli Stati membri l’invito a ripensare e rinnovare i sistemi e i curricula, con l’obiettivo di
acquisire le competenze come esito finale del processo di istruzione e formazione.
La nostra scuola pone l’attenzione sulle seguenti competenze chiave:
la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti,
fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di
contesti culturali e sociali;
la comunicazione nelle lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella
madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza
dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere;
la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza
matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in
situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. La
competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici
di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni).
Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di
conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei
cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;
· la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della
società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC);
· imparare ad imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento
anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo.
Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni,
l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di superare gli ostacoli per apprendere in modo
efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e
abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i
discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e
applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione.
La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza;
· le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e
interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e
costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È
essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere nei diversi ambienti in cui le persone agiscono.
La competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia,
uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione
attiva e democratica;
· senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la
creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per
raggiungere obiettivi. L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed è in grado di cogliere le
opportunità che gli si offrono. È il punto di partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui
hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe
includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.
Le competenze chiave sono tutte interdipendenti il loro unico fine sono lo sviluppo del pensiero critico, la
creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere problemi, la valutazione del rischio, la presa di decisioni e la
gestione costruttiva delle emozioni.
Il Curricolo è un documento aperto, soggetto a modifiche e integrazioni.
Esso si realizza attraverso:
LEZIONI FRONTALI le cui finalità sono:
acquisizione delle conoscenze teoriche mediante uno stile di apprendimento basato su modelli. Sono, quindi,
uno strumento suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività formativa siano sprovvisti di elementi
conoscitivi rispetto al contenuto trattato.
A seconda delle diverse fasi e dei differenti contenuti, la lezione può assumere la forma di una lezione frontale o
una modalità di insegnamento più interattiva, all’interno della quale il docente agisce da facilitatore del
confronto e delle discussioni con e tra i partecipanti.
Questa metodologia si svolge in aula, la figura centrale nel processo di apprendimento rimane l’alunno con i
suoi tempi-ritmi, i suoi livelli cognitivi di partenza, i suoi schemi di comprensione della realtà. Tutti elementi
tenuti in considerazione dal docente nella conduzione della lezione per favorire l’apprendimento di ciascuno.
Esercitazioni individuali e di gruppo
che tendono a rinforzare e stabilizzare le nozioni trasmesse durante la lezione. I gruppi di lavoro si esercitano
nell’applicazione delle nozioni teoriche alla realtà concreta risolvendo problemi e trovando soluzioni efficaci
attraverso collegamenti e costruzione di nuove relazioni con quelle esistenti. Si realizza un apprendimento
costruttivo, collaborativo teso verso un obiettivo comune.
Le esercitazioni individuali richiedono all’alunno una concentrazione ed uno studio singolo imparare a riflettere
sulle possibili soluzioni ad un determinato problema.
DIDATTICA LABORATORIALE
per attivare un processo di apprendimento che sviluppi nell’alunno la capacità di imparare a ricercare ed
“imparare ad imparare”
Si fa uso di strategie come:
COOPERATIVE LEARNING
per coinvolgere attivamente nel processo di apprendimento tutti gli alunni attraverso il lavoro di un gruppo con
interdipendenza positiva fra i membri.
PROBLEM SOLVING
per migliorare le strategie operative per la soluzione di una situazione problemica.
PEER EDUCATION
per riattivare la socializzazione all’interno del gruppo classe attraverso un metodo di apprendimento che prevede
un approfondimento di contenuti tramite discussione, confronto e scambio di esperienze in virtù di una relazione
orizzontale tra chi insegna e chi apprende.
TUTORING
per favorire la responsabilizzazione. Il docente avvia il lavoro, chiarisce le condizioni di esso, offre le direttive
fondamentali ma poi osserva, sostiene, indirizza, chiarisce, lascia spazio agli allievi e alle loro possibilità di
risoluzione dei problemi, intervenendo dove l'autonomia è più fragile ma non nelle situazioni in cui grazie al
tutoraggio tra pari si riescono a superare le difficoltà .
BRAIN STORMING
per migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e realizzabili, posto
in un argomento dato.
Favorire l’abitudine a lavorare in team e a rafforzarne le potenzialità.
INDIVIDUALIZZAZIONE
per raggiungere gli obiettivi fondamentali del curricolo attraverso strategie mirate.
SCUOLA DELL’INFANZIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
PER CAMPI D’ESPERNZA
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO PER FASCE D’ETA’
CAMPI DI ESPERIENZA / DISCIPLINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia
I DISCORSI E LE PAROLE
-Scoprire le potenzialità comunicative ed espressive dei linguaggi verbali e non verbali.
-Comunicare ed esprimere bisogni, emozioni, pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo
differenziato e appropriato nelle diverse attività.
-Usare il linguaggio verbale nel'interazione con i coetanei e con gli adulti, dialogando e chiedendo spiegazioni.
-Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie.
-Riconoscere la propria lingua materna differenziandola dal dialetto.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
3 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
4 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
5 ANNI
1. Prestare attenzione a semplici
scambi comunicativi di gruppo.
2. Esprimere verbalmente i
bisogni primari
3. Formulare semplici domande e
dare semplici risposte.
4. Identificare ed eseguire
semplici consegne.
5. Verbalizzare esperienze
personali in modo semplice.
6. Partecipare spontaneamente
alla conversazione.
7. Accostarsi alla lettura
d’immagini
8. Presentare i propri disegni
9. Conoscere parole nuove
10. Memorizzare filastrocche/
poesie/canzoncine.
11. Sperimentare le proprie
1. Mantenere l'attenzione sul
messaggio orale nelle situazioni
comunicative proposte.
2. Esprimere i propri bisogni in
modo adeguato relativamente al
linguaggio e al contesto.
3. Formulare domande e dare
risposte relativamente ad una
esperienza (propria/altrui) o ad
una storia.
4. Identificare ed eseguire
consegne relative a precise attività
didattiche
5. Verbalizzare esperienze
personali specificando qualche
particolare.
6. Partecipare alla conversazione
rispettando il turno della parola.
7. Leggere immagini descrivendo
1. Mantenere l'attenzione sul
messaggio orale nelle diverse
situazioni comunicative.
2. Gestire l'espressione dei
bisogni secondo un codice
comportamentale socialmente
condiviso.
3. Formulare domande
appropriate e risposte
congruenti all’interno di un
contesto comunicativo.
4. Identificare ed eseguire
consegne articolate
relativamente a varie attività
5. Verbalizzare il proprio vissuto
formulando frasi più articolate,
seguendo uno schema discorsivo .
6. Conversare, comprendendo i
punti di vista dei coetanei.
capacità espressive. in modo semplice persone e
oggetti
8. Spiegare i propri disegni
utilizzando frasi espanse.
9. Utilizzare parole nuove
10. Memorizzare semplici
filastrocche/poesie/canzoni
11. Acquisire fiducia nelle proprie
capacità
espressive
7. Spiegare le proprie produzioni
in modo dettagliato.
8. Ampliare il proprio
patrimonio lessicale
9. Interpretare
filastrocche/poesie/canzoncine
con espressività e utilizzando
linguaggi non verbali.
9. Acquisire fiducia nelle proprie
capacità espressive.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia
IMMAGINI SUONI E COLORI
-Comunicare ed esprimere emozioni, raccontare utilizzando i linguaggi non verbali e diverse forme di
rappresentazione e drammatizzazione.
-Sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, utilizzando anche le tecnologie.
-Sperimentare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo nello spazio e
nel tempo.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
3 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
4 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
5 ANNI
1. Conoscere i colori primari
(rosso,
giallo, blu).
2. Sperimentare le tecniche di
manipolazione
3. Esplorare i materiali a
disposizione
4. Accompagnare una melodia
con
semplici movimenti del corpo.
5. Riconoscere il suono della
propria
voce, della voce dell’insegnante e
dei compagni.
6. Esplorare e ricercare sonorità
nello
spazio esterno, inteso come
ambiente di vita.
1. Scoprire la formazione dei
colori secondari attraverso la
mescolanza dei colori primari..
2. Sviluppare le tecniche di
manipolazione.
3. Utilizzare con creatività i
materiali a disposizione.
4. Riconoscere il proprio corpo
come
strumento musicale.
5. Riconoscere i suoni delle
vocali.
6. Esplorare le proprie possibilità
sonoro - espressive
ed utilizzare voce, corpo, oggetti
per semplici produzioni musicali.
1. Scoprire la formazione dei
colori secondari attraverso la
mescolanza dei colori primari.
2. Sviluppare le tecniche di
manipolazione.
3. Utilizzare con creatività i
materiali a disposizione.
4. Riconoscere il proprio corpo
come strumento musicale.
5. Riconoscere i suoni delle
vocali.
6. Esplorare le proprie possibilità
sonoro - espressive
ed utilizzare voce, corpo, oggetti
persemplici produzioni musicali.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia
IL CORPO E IL MOVIMENTO
-Riconoscere il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresentare il corpo fermo e in movimento.
-Vivere pienamente la propria corporeità, percependone il potenziale comunicativo ed espressivo.
-Riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adottare pratiche corrette
di cura di sé, d'igiene e di sana alimentazione.
-Provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori, applicandoli nei giochi individuali e
di gruppo.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
3 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
4 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
5 ANNI
1. Riconoscere le principali parti
del corpo su se stessi.
2. Riconoscere ciò che fa bene e
male al corpo in termini di
alimenti e azioni.
3. Orientarsi nello spazi.
1. Riconoscere le principali parti
del corpo su se stessi e sugli altri
e rappresentarle graficamente.
2. Curare la propria persona,
l’ambiente, gli oggetti personali,
i materiali comuni nella
prospettiva della salute e
dell’ordine.
3. Muoversi con destrezza nei
giochi liberi e guidati.
4. Sapere orientarsi in spazi
grafici
1. Riconoscere le potenzialità
sensoriali, ritmiche ed espressive
del corpo.
2. Essere autonomi
nell’alimentarsi e nel vestirsi.
3. Muoversi creativamente e
orientarsi nello spazio.
4. Distinguere destra e sinistra in
relazione al proprio corpo.
5. Eseguire grafismi.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia
IL SE E L’ALTRO
-Sviluppare il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, saperli esprimere
in modo sempre più adeguato.
-Sapere di avere una storia personale e familiare, conoscere le tradizioni della famiglia, della comunità e metterla
a confronto con altre.
-Riflettere, confrontarsi, discutere con gli adulti e con gli altri bambini e cominciare a riconoscere la reciprocità
di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
-Riconoscere i più importanti segni della propria cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole comunità e della città.
-Riconoscere le proprie esigenze, i propri sentimenti, i propri diritti e quelli degli altri, i valori, le ragioni che
determinano il suo comportamento .
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
3 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
4 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
5 ANNI
1. Controllare le emozioni
suscitate dal distacco dai
familiari.
2. Riconoscere la propria e l’altrui
identità sessuale.
3. Orientarsi nel tempo della vita
quotidiana.
4. Distinguere il giorno dalla
notte.
5. Riconoscere le prime regole di
vita sociale
1. Riconoscere e riferire i propri
stati emotivi.
2. Compiere scelte sulla base delle
proprie preferenze
3. Conoscere e rispettare le norme
che regolano la vita di gruppo.
4. Collocare persone, fatti ed
eventi nel tempo.
5. Ricostruire attraverso diverse
forme di documentazione (storia e
tradizioni).
6. Mettere in atto le prime regole
di vita sociale, rispettando gli
esseri umani, la natura e gli
animali.
1. Riconoscere i propri stati
emotivi e riferirne i fattori
determinanti.
2. Compiere scelte sapendole
motivare.
3. Interagire con adulti e coetanei.
4. Autodescriversi fornendo dati
anagrafici, fisici e caratteriali.
5. Eseguire azioni seguendo
criteri di successione e
contemporaneità.
6. Ricostruire attraverso diverse
forme di documentazione (storia e
tradizioni).
7. Riconoscere e rispettare le più
semplici norme morali.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia
LA CONOSCENZA DEL MONDO
-Raggruppare, ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi, identificarne alcune proprietà, confrontare e
valutare quantità; utilizzare simboli per registrarle;
-Saper collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
-Riferire correttamente eventi del passato recente; saper dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e
prossimo.
-Osservare con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi
dei loro cambiamenti.
-Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, -sopra/sotto,
destra/sinistra.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
3 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
4 ANNI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
5 ANNI
1. Raggruppare oggetti uguali o
dello stesso genere.
2. Discriminare le percezioni
sensoriali
3. Riconoscere e denomina le
condizioni atmosferiche.
4. Distinguere e valuta le
dimensioni (grande-piccolo).
5. Percepire e distinguere le
principali figure geometriche
(cerchio).
6. Osservare le fasi della crescita
dei semi
7. Riconoscere le differenze tra i
vari esseri viventi.
1. Comprendere e operare
secondo il
concetto di insieme.
2. Stabilire relazioni tra gli organi
sensoriali e le percezioni.
3. Riconoscere e rappresentare le
condizioni atmosferiche.
4. Distinguere e valutare le
dimensioni
(grande-medio-piccolo).
5. Riconoscere e denominare le
principali
figure geometriche.
6. Osservare, esplorare la natura e
le sue trasformazioni.
7. Riconoscere le differenze tra il
mondo naturale e quello
artificiale.
8. Identificare le differenze tra il
modo vegetale e quello animale.
1. Eseguire seriazioni e riprodurle
graficamente.
2. Conoscere gli organi di senso e
le loro
funzionalità.
3. Conoscere le principali
caratteristiche delle stagioni.
4. Eseguire confronti, valutazioni
e misurazioni.
5. Riconoscere, denominare e
rappresentare le
principali figure geometriche.
6. Discriminare e descrivere le
trasformazioni in natura.
7. Osservare, riconoscere e
descrivere le
differenti caratteristiche del
mondo naturale e artificiale.
8. Confrontare le caratteristiche
tra uomo, animali e piante.
SCUOLA PRIMARIA
Premesso che la scuola deve:
- condurre, per gradi, l’alunno ad una sempre più chiara conoscenza di sé
- preoccuparsi di offrire loro occasioni di sviluppo integrale in tutte le direzioni
- operare affinché ciascuno acquisisca un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà
sociale di oggi
- favorire la pratica dei comportamenti richiesti al futuro cittadino, in sintonia con le riforme che hanno
innovato anche la scuola elementare, il Circolo Didattico “G. Pascoli” di Grumo Nevano, riprendendo
le considerazioni/posizioni di grandi pedagogisti come Dewey e Bruner sulla scuola del curricolo, si
pone l’obiettivo di formare tutti attribuendo fondamentale importanza non solo ai saperi, ma anche ai
metodi, alle modalità relazionali, agli strumenti e agli ambienti di apprendimento.
In questa prospettiva i docenti dallo scorso anno scolastico hanno iniziato:
a) un percorso di ripensamento delle discipline, ponendosi il problema:
- di quali siano le domande di senso alla base di ognuna, quali valori investano i vari campi del sapere,
quale sia la sua legittimazione ad essere presente come elemento forte nella formazione dei nostri
alunni;
- di quali siano le strategie più funzionali per “tradurre” i nuclei fondanti delle discipline in competenze
degli alunni;
b) il superamento della programmazione per obiettivi con la formulazione di una progettazione per
competenze.
La costruzione di un lessico condiviso fra gli insegnanti e la messa in comune di buone prassi
didattiche diventa così una necessità improrogabile realizzata attraverso un’analisi distintiva e
connettiva delle nozioni di CONTENUTI, CONOSCENZE e COMPETENZE.
Per contenuti intendiamo gli elementi e gli aspetti peculiari di ogni disciplina.
Con il termine conoscenze intendiamo l’acquisizione dei contenuti, cioè di teorie, principi, concetti,
termini, argomenti, regole, procedure, metodi, tecniche applicative.
Per competenze, invece, intendiamo l’utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire compiti e/o
risolvere situazioni problematiche e/o produrre nuovi oggetti.
I contenuti assumono la forma e la sostanza di competenze quando e se gli alunni riescono ad
interiorizzarli in pieno, li trasferiscono e li fanno interagire in contesti culturali diversi da quelli in cui
sono nati e se ne avvalgono come strumenti e modelli per comprendere, interpretare e simbolizzare
ogni tipo di realtà.
La competenza, proprio perché radicata nel patrimonio cognitivo-operativo di ciascuno, ha le
caratteristiche di persistere nel tempo, di essere significativa ed ancorata alla realtà più di quanto non
avvenga ad una conoscenza.
Da questa impostazione derivano, sul piano metodologico-didattico, alcune conseguenze:
L’individuazione dei “nuclei fondanti” delle discipline per ricercare “traguardi formativi” che
abbiano significato per il presente e il futuro degli alunni
La trasformazione delle aule scolastiche da luoghi di insegnamento a luoghi di ricerca con preferenza
per modalità di insegnamento/apprendimento vicine a quella della ricerca-azione, che richiede la
partecipazione in gruppo degli alunni
la preferenza per un ruolo dell’insegnante stimolatore dei processi di apprendimento
I TRAGUARDI FORMATIVI
I traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze, rappresentano riferimenti per gli insegnanti,
indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale
dell’alunno. (Dal POF – Contratto Formativo). Tali traguardi vengono, successivamente, trasformati in
obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina e per ciascuna classe e riportati sui documenti di
valutazione: Registro personale del docente e scheda di valutazione
Programmazione Annuale scuola primaria
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
• Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
1- L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Ascolto e parlato
1a – Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di
parola.
1b – Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.
2 -Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Ascolto e parlato
2a– Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in
modo comprensibile a chi ascolta.
2b– Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta.
3 -Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Lettura
3a– Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce, curandone
l’espressione, sia in quella silenziosa.
3b– Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini;
comprendere il significato di parole non note in base al testo.
3c– Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si parla e individuando
le informazioni principali e le loro relazioni.
3d– Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di
svago.
Ascolto e parlato
3e – Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni
necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta.
3f – Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.
3g – Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta.
4 -Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento
di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale;
acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Lettura
4a – Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso
globale.
4b– Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti.
5-Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Lettura
5a– Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso
globale.
5b– Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi
noti.
6-Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Scrittura
6a– Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.
6b– Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l’ortografia.
6c– Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale,
per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico
e/o familiare).
6d– Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni
ortografiche e di interpunzione.
7-Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i
più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
7a – Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza
intuitiva delle famiglie di parole.
7b – Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di
interazione
orale e di lettura.
7c – Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.
7d – Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.
8-Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
8a– Confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche specifiche (ad es. maggiore o minore efficacia
comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.).
9-Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
9a– Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo,
complementi necessari).
9b– Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria
produzione scritta
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
1-L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione Ascolto e parlato
1a– Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti
di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.
1b– Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un
argomento in modo chiaro e pertinente.
1c-Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando
l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.
.
2-Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Ascolto e parlato
2a-Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere
lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...).
2b-Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo
l’ascolto
3-Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Ascolto e parlato
3a-Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche
Lettura
3b– Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.
3c– Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande
all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.
3d– Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo
che si intende leggere.
3e– Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività,
per realizzare un procedimento
4-Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento
di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale;
acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Ascolto e parlato
4a-Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in
precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.
Lettura
4b– Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per
trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.
4c– Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.)
per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad
esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).
5-Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Lettura
5a-Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria
dalla realtà.
5b– Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone
il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l’intenzione comunicativa dell’autore ed esprimendo
un motivato parere personale
6-Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Scrittura–
6a- Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.
6b– Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali
relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
6c– Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino
scolastico o per il sito web della scuola, adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni.
6d– Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario.
6e– Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di
nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.
6f– Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività (ad esempio: regole
di gioco, ricette, ecc.).
6g– Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio.
6h– Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie).
6i– Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il
lessico, la struttura del testo, l’impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando
eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.
6l– Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le
funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.
• 7-Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
-Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
7a– Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale
e di quello ad alto uso).
7b– Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la
conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze,
appartenenza a un campo semantico).
7c– Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.
7d– Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.
8 -Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. 8a– Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola
in un testo.
8b– Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.
9-È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo). Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
9a– Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel
tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativi
10-Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
10a– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte).
10b– Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza
a un campo semantico).
10c– Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto,
altri elementi richiesti dal verbo.
10d– Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali
tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente (come e, ma, infatti, perché,
quando)
10e– Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la
propria produzione scritta e correggere eventuali errori.
INGLESE Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
1-L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari
Ascolto (comprensione orale)
1a– Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e
lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia.
Lettura (comprensione scritta)
1b– Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori,
cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale
2-Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente
ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati
Parlato (produzione e interazione orale)
2a– Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.
Scrittura (produzione scritta)
2b– Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali
e del gruppo.
3-Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate,
inscambi di informazioni semplici e di routine
3a-Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte
alla situazione.
4-Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
. Ascolto (comprensione orale)
4a– Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e
lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia.
5-Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
Lettura (comprensione scritta)
5a– Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori,
cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale.
Scrittura (produzione scritta)
5b– Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali
e del gruppo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
1-L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari
Ascolto (comprensione orale)
1a– Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e
identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.
Parlato (produzione e interazione orale)
1b– Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con
mimica e gesti.
Lettura (comprensione scritta)
1c– Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il
loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.
2-Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente
ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Parlato (produzione e interazione orale)
2a– Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o
leggendo.
Scrittura (produzione scritta)
2b– Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per
ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.
3-Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in
scambi di informazioni semplici e di routine.
Parlato (produzione e interazione orale)
3a– Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando
espressioni e frasi adatte alla situazione.
4-Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
Ascolto (comprensione orale)
4a– Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e
identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.
4b– Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.
Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni
e frasi adatte alla situazione.
5-Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
5a– Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato.
5b– Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato.
5c– Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.
5d– Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.
Storia Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
1-L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Uso delle fonti
1a– Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione
degli adulti e della comunità di appartenenza
2-Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende
2a-Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato
3-Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,
contemporaneità, durate, periodizzazioni.
3a-Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
3b– Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in
fenomeni ed esperienze vissute e narrate
3c-Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del
tempo (orologio, calendario, linea temporale …).
4-Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
4a-Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio
e nel tempo.
5-Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
5a-Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
5b-Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali
6-Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
6a-Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti,
biografie di grandi del passato.
7Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
7a-Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati
8- Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
8a-Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali.
8b-Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
1-L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico
2-Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul
territorio vissuto
Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate
3-Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,
contemporaneità, durate, periodizzazioni.
-Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze
-Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi
di misura del tempo storico di altre civiltà.
4Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
-Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate
5-Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
-Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti
sul territorio vissuto
-Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.
-Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.
-Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.
6-Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
-Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi
caratterizzanti
7-Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.
Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.
Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate
8-Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare
testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.
Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
9-Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano
d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
-Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente.
– Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di
genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.
– Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina.
– Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
1-riferimenti topologici e punti cardinali.
Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli
indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente
(carte mentali).
2-Utilizza il linguaggio della geo- graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati
nello spazio circostante.
3-Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino
4-Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta
5-Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e
di altri continenti.
Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di
vita della propria regione.
6-Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio
naturale.
Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane.
7-Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici
legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e
negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva
GEOGRAFIA
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
1-L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali.
1aOrientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole
2-Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
2aAnalizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando
carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a
indicatori socio-demografici ed economici.
3-Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
3a -Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli
strumenti dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, ecc.).
4-Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
4aLocalizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare
sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
5-Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e
di altri continenti.
5a Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.
6-Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio
naturale.
-Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando
le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi
di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare
7-Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici
legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
-Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a
partire dal contesto italiano.
Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo
soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
Matematica
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
1- L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa
valutarel’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Numeri 1aContare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due,tre, ...
1b– Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione
posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.
1c– Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.
1d– Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazionicon i
numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.
1e– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizionie
sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Numeri
1a– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.
1b– Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale,scritto o
con la calcolatrice a seconda delle situazioni.
1c– Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero.
1d– Stimare il risultato di una operazione.
1e– Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.
1f– Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.
1g– Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.
1h– Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze
e per la tecnica.
1i– Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse
dalla nostra.
2-Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o
che sono state create dall’uomo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Spazio e figure
2a– Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo.
2b– Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre
persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).
2c– Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che
si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Spazio e figure
2a-Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie,
anche al fine di farle riprodurre da altri.
3-Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
3°-Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.
3b-Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
3°-Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie,
anche al fine di farle riprodurre da altri.
3b-Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità
di visualizzazione.
3c-Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.
3d-Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.
3e-Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità,
parallelismo.
3f-Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti).
3g-Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti.
3h-Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più
comuni formule.
3i-Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di
uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).
4-Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di
misura (metro, goniometro...).
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
4°-Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti
convenzionali (metro, orologio, ecc.).
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
4aRiprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e
compasso, squadre, software di geometria).
4b-Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti
5-Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
5aLeggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
5aRappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare
informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.
5bUsare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione.
5cRappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura
6-Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
6a– Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e
ordinamenti assegnati.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria 6a-In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile,
dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente
probabili
7-Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
7a-Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a
seconda dei contesti e dei fini.
7b- Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria 7°-In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile,
dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi
ugualmente probabili
8-Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla
propria.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria 8a-Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. Oggetti in
base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
8°– Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.
8b– Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali,
masse, pesi per effettuare misure e stime.
9-Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di
vista di altri.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti
convenzionali (metro, orologio, ecc.).
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
9a-Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.
scienze
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
1-L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede succedere.
2-Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo
autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali,
propone e realizza semplici esperimenti.
3-Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni
spazio/temporali.
4-Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello
adeguato, elabora semplici modelli.
5-Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
6-Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati,
ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
7-Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore
dell’ambiente sociale e naturale.
8-Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
9-Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi
che lo interessano.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
1a– Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà,
descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni
e modi d’uso.
3a– Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
3b– Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e
usare la matematica conosciuta per trattare i dati.
8a – Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al
calore, ecc.
Osservare e sperimentare sul campo
2a+1b– Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di
piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di
organismi animali e vegetali.
4a– Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.
4b– Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici,
dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione,
ecc.).
4c– Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la
periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).
L’uomo i viventi e l’ambiente
8a+1c- Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.
6a- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento,
freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari
del suo funzionamento.
5b- Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Oggetti, materiali e trasformazioni
2a+1a- Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni
spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.
2b- Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.
3a- Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di
volumi/capacità, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unità convenzionali.
3b- Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza,
la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero,
acqua e inchiostro, ecc).
4b- Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad
esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del
tempo, ecc.).
Osservare e sperimentare sul campo
2c+1b- Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti, con i
compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e
i loro cambiamenti nel tempo.
3c- Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche
dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.
4b- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso
giochi col corpo.
L’uomo i viventi e l’ambiente
6a- Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente;
costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi
di struttura cellulare.
6b- Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime
informazioni sulla riproduzione e la sessualità.
5a- Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è
in relazione con altre e differenti forme di vita.
5b- Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.
7a- Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle
globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
1-L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
2-Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
3-Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con
la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
4-Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali.
5-Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture
differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
6-Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.
7-Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
1a– Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con
gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale.
2a– Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando
l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
5a– Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al ricono
scimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
4a– Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani
di vario genere e provenienza.
3a– Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e
non convenzionali.
6a– Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema,
televisione, computer).
Arte e immagine Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
1-L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di
testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con
molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali).
2-È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti,
fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
3-Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da
culture diverse dalla propria.
4Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la
loro salvaguardia.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Esprimersi e comunicare
1a– Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni;
rappresentare e comunicare la realtà percepita;
1b– Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
2a– Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali.
3a– Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e
opere d’arte.
Osservare e leggere le immagini
1c– Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli
elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
1d– Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee,
colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo.
2b– Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze
narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
2c– Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio,
della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione.
3b– Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre
culture.
4a– Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale
e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.
EDUCAZIONE FISICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
1-L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli
schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
2-Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso
la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
3-Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come
orientamento alla futura pratica sportiva.
4-Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
5-Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi
e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
6-Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo,
a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
7-Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
1a– Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e
poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc).
2a– Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie,
sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
2b– Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di
drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
3a– Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
2c– Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport.
3b– Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole.
4– Partecipare attivamente alle varie forme di gioco , organizzate anche in forma di gara, collaborando
con gli altri.
7a– Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere
la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso
di responsabilità.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
5a– Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti
di vita.
6– Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.
Acquisireconsapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in
relazione all’esercizio fisico.
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
1-L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
2-È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto
ambientale.
3-Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
4-Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra
documentazione tecnica e commerciale.
5-Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse
situazioni.
6-Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno
tecnico o strumenti multimediali.
7-Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Vedere e osservare
1A– Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.
4A– Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.
6A– Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti.
2A– Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
5– Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica.
6B– Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.
Prevedere e immaginare
1B– Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico.
5c– Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe.
4b– Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti.
6c– Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari.
5b– Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni.
Intervenire e trasformare
3A– Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti.
2b– Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico.
6d– Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni.
7– Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.
Religione Cattolica TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre. Confronta i dati fondamentali della vita di Gesù con la propria.
Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua.
OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA
PRIMARIA.
DIO E L’UOMO.
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre.
Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto.
IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.
Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
Conoscere il significato dei gesti e segni liturgici propri della religione cattolica.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI.
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come
insegnato da Gesù.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.
Ascoltare, leggere e saper riferire episodi chiave dei racconti evangelici.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.
L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo
insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e
sociale. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in
pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti.
OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA
PRIMARIA.
DIO E L’UOMO.
Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto.
Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera la specificità del
“Padre Nostro”.
IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.
Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
Conoscere il significato dei gesti e segni liturgici propri della religione cattolica.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI.
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come
insegnato da Gesù.
Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e
carità.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.
Ascoltare, leggere e saper riferire episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.
RELIGIONE CATTOLICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.
L’alunno riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra
cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. Identifica le
caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili,
per collegarle alla propria esperienza.
OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA
PRIMARIA.
DIO E L’UOMO.
Scoprire che per la religione cristiana Dio fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.
IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.
Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI.
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come
insegnato da Gesù.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.
Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
Saper riferire le vicende di figure principali del popolo d’Israele.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.
L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù. Riconosce il significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e
sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra
cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. Identifica le
caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili,
per collegarle alla propria esperienza.
OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA DELLA SCUOLA
PRIMARIA.
DIO E L’UOMO.
Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia
il Regno di Dio con parole e azioni.
IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.
Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI.
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle
principali religioni non cristiane.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.
Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e
individuandone il messaggio principale.
Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso
del tempo, a partire dai Vangeli.
Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di Santi e in Maria, la madre di
Gesù.
RELIGIONE CATTOLICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.
L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo
insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Riconosce il significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e
sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra
cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. Identifica le
caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili,
per collegarle alla propria esperienza. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e
si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA
PRIMARIA.
DIO E L’UOMO.
Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.
Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia
il Regno di Dio con parole e azioni.
Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e
azione dello Spirito Santo.
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e
metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino
ecumenico.
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti
più importanti del dialogo interreligioso.
IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita
della Chiesa.
Riconoscere il valore del silenzio come ‹‹luogo›› di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio.
Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per
rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI.
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un
personale progetto di vita.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.
Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e
individuandone il messaggio principale.
Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso
del tempo, a patire dai Vangeli.
Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di Santi e in Maria, la madre di
Gesù.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Art 3 D.P.R. 21 Novembre 2007
Visto L’art 3 del D.P.R. 235/2007
Visto il piano dell’Offerta Formativa
Vista la Carta dei Servizi
Preso atto che:
La Scuola è l’istituzione che ha il compito, in attuazione dei principi sanciti dagli articoli 3 e 34 della
Costituzione, di offrire a tutti i cittadini: pari opportunità formative ed educative, il pieno sviluppo di
ogni individuo e la crescita armonica e produttiva della società.
Tutte le sue componenti Dirigente, insegnanti, alunni, collaboratori scolastici, personale
amministrativo, concorrono, grazie all’impegno, lo studio, il confronto democratico, al rispetto del
regolamento interno, alla realizzazione degli obiettivi formativi individuati dal Collegio dei Docenti, in
coerenza con le esigenze e le aspettative del territorio.
Con questo “patto” le famiglie assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei figli,
nell’ambito di una definizione più dettagliata e condivisa dei diritti e dei doveri verso la Scuola.
Il Genitore/Affidatario e il Dirigente Scolastico
sottoscrivono il seguente Patto Educativo di corresponsabilità
Con il quale
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
· creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la
maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle
situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;
· realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel
Piano dell’Offerta Formativa.
· procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi
di apprendimento, chiarendone le modalità ed i risultati;
· comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle
discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;
· prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli alunni, così da ricercare ogni
possibile sinergia con le famiglie.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
· instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro
competenza valutativa;
· tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le
comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee diario);
· partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali
vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno;
· Rispettare gli orari di ingresso e di uscita ( le uscite anticipate saranno consentite per seri ed
urgenti motivi previa autorizzazione formale del D.S.)
· Giustificare i ritardi e le assenze (le assenze per malattia superiore a 5 giorni devono essere
giustificate con certificato del medico curante)
· Uso della divisa scolastica (solo nei periodi più caldi, ultimo mese di lezione, sarà consentito
indossare gonna o pantaloni scuri con “polo” bianca)
· Verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno rispetti le regole della scuola
da considerarsi come mancanze disciplinari:
-presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico ;
-portare a scuola oggetti o materiali pericolosi;
· -uso di cellulari e/o giochi elettronici durante le attività (è previsto il ritiro temporaneo
dell’oggetto che sarà consegnato alla famiglia )
-il mancato rispetto dei locali, arredi e oggetti personali o comuni -
offendere con parole, gesti, o azioni il personale scolastico o i compagni;
-ogni altro comportamento che sia ritenuto gravemente scorretto dall’equipe degli insegnanti
· intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di
persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.
· Informare le docenti di eventuali patologie o di intolleranze alimentari, si richiede che venga
fornito fotocopia di un certificato medico da consegnare all’ufficio mensa e/o alle docenti. Le famiglie
dei bambini che per motivi religiosi non possono assumere determinati cibi sono pregati di consegnare
una dichiarazione scritta degli alimenti da evitare.
· Gli insegnanti non sono autorizzati a somministrare alcun tipo di farmaco. Per i farmaci salvavita
è obbligatorio portare certificato medico e l’autorizzazione della famiglia.
· Le feste a scuola sono un momento di aggregazione e di allegria: è possibile festeggiare con
dolci,salatini, bibite…..L’unico vincolo è che siano confezionati.
· Discutere, presentare e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con
l’istituzione scolastica.
AVVISI E RECLAMI
In base alla gravità e/o alla frequenza delle mancanze saranno applicati i seguenti interventi educativi.
a-richiamo verbale;
b-comunicazione scritta da parte degli insegnanti dell’equipe alla famiglia;
c- convocazione da parte del Dirigente Scolastico;
d-si possono produrre reclami, il ricevente è obbligato all’accertamento o verifica circa le circostanze
segnalate e ad informare le parti sugli esiti degli accertamenti.
INOLTRE:
Ai sensi del DLG. 196 /2003 si autorizza la pubblicazione di immagini del /la figlio/a sul sito della
scuola o in filmati e testi esclusivamente per motivi coerenti con il programma didattico- educativo di
Istituto (es FOTO di classe nel giornale telematico; cartelloni per manifestazioni scolastiche)
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza
civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di
corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del
Regolamento d’Istituto.
Regolamento per le visite guidate
La scuola considera le uscite didattiche e le visite guidate parte integrante e qualificante dell’Offerta
Formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.
Le uscite didattiche e le visite guidate collegano l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi
aspetti fisici, umani, culturali e produttivi in forma di :
Lezione all’aperto
Partecipazione ad attività teatrali
Partecipazione ad attività collegate con l’educazione ambientale
Partecipazione ad attività collegate a manifestazioni culturali.
Per uscite didattiche sul territorio si intende quelle uscite che si effettuano nell’arco di una sola
giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del
Comune.
Per visite guidate si intende le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata
uguale o superiore all’orario scolastico, al di fuori del territorio del Comune.
Il presente regolamento si applica su tutti gli alunni del Circolo Didattico “G. Pascoli di Grumo
Nevano e dovrà essere reso noto e diffuso agli alunni, ai genitori,al personale docente e non docente.
Il Consiglio di classe e di interclasse elabora annualmente le proposte, sulla base delle specifiche
esigenze didattiche ed educative della classe.
Il Collegio dei Docenti elabora ed esamina annualmente il Piano delle Uscite, che raccoglie le proposte
di visite guidate. Approva il Piano delle Uscite dopo averne verificata la coerenza con il Piano
dell’Offerta Formativa.
Le famiglie vengono informate, esprimono il consenso e l’autorizzazione in forma scritta alla
partecipazione del figlio e sostengono economicamente il costo dell’uscita.
Il Consiglio di Circolo verifica l’applicabilità e l’efficacia del presente regolamento che determina i
criteri e le linee generali per la programmazione e l’attuazione delle iniziative proposte, delibera
annualmente il Piano delle Uscite presentato e approvato dal Collegio dei Docenti verificandone la
congruenza.
Il D. S. controlla le condizioni di effettuazione delle singole uscite per quanto riguarda le garanzie
formali, le condizioni della sicurezza delle persone, l’affidamento delle responsabilità, il rispetto delle
norme, le compatibilità finanziarie, dispone gli atti amministrativi necessari all’effettuazione delle
uscite.
Il docente referente:
Raccoglie tutti gli elementi e le informazioni per la compilazione del modulo delle uscite.
Definisce puntualmente gli itinerari, raccoglie le informazioni e provvede ad effettuare le
prenotazioni necessarie riguardanti le uscite.
Verifica che le uscite siano state deliberate dal Consiglio di Circolo.
Sigla e consegna il modulo compilato in tutte le sue parti in Segreteria per l’autorizzazione del
Dirigente Scolastico(almeno 20gg. prima dell’effettuazione della visita).
Inoltra richiesta scritta di prenotazione pullman (con congruo anticipo) indicando: numero di
alunni, numero di accompagnatori, orario di partenza, luogo di partenza e orario previsto di
rientro.
Ritira le quote di partecipazione, sostenute dai genitori, di ogni classe per consentire ed
effettuare i dovuti pagamenti per le varie destinazioni e per il trasporto, almeno una settimana
prima della data prevista per l’uscita.
E’ fatto divieto di effettuare visite guidate nell’ultimo mese delle lezioni.
Le uscite didattiche e le visite guidate, essendo esperienze integranti la proposta formativa della
scuola, hanno la stessa valenza delle altre attività scolastiche, la non partecipazione è un’eventualità
eccezionale e obbliga gli alunni a frequentare regolarmente la scuola. Un’uscita programmata potrà
non essere autorizzata dal D. S. se almeno i 2/3 degli alunni della classe non vi partecipa. Per ogni
singola visita guidata va acquisito uno specifico consenso scritto dei genitori e sarà cura dei docenti
informare preventivamente le famiglie sullo svolgimento dell’uscita. Per ogni uscita dovrà essere
individuato un docente responsabile.
Per le proposte di uscita si devono rispettare le seguenti condizioni:
Elenco nominativo degli alunni partecipanti
Dichiarazione di consenso delle famiglie
Elenco degli accompagnatori con l’assunzione dell’obbligo di vigilanza.
La partecipazione alle uscite rimane limitata agli alunni e al relativo personale, non è consentita la
partecipazione dei genitori, fatta eccezione per i Rappresentanti di Classe e per situazioni particolari
dovute a condizioni personali degli alunni. Gli accompagnatori devono essere non meno di uno ogni 15
alunni partecipanti, fermo restando che può essere autorizzato dal Dirigente Scolastico l’eventuale
elevazione di un’unità degli accompagnatori fino ad un massimo di 3 unità complessivamente per
classe.
Tutti i partecipanti alle uscite devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni. In
sostanza il docente che accompagna gli alunni nel corso delle uscite didattiche, deve tener conto che
continuano a gravare su di esso le medesime responsabilità che incombono nel normale svolgimento
delle lezioni.
Per quanto riguarda l’autotrasporto, si porrà particolare attenzione nella scelta della ditta, al fine di
garantire la massima sicurezza, che dovrà produrre completa documentazione, attestante tutti i requisiti
prescritti dalla legge in relazione all’automezzo usato.
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio di
Circolo e scade il 31 agosto 2012. Dopo tale data è prorogato tacitamente fino all’ approvazione di un
nuovo Regolamento.