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N° 1/7 \ Anno VI Sabato, 14 Febbraio 2009 Copia omaggio Siracusa – Il dinamismo non è la caratteristica della politica siracusana, perché si discute di tutto meno di quello che la politi- ca deve fare per migliorare l’andamento e gli assetti degli enti pubblici locali. Se si mette a parte la voglia di creare posti di lavoro, ad usum delphini, tutto il resto appare immobile.C’è la tesi, tutta da verificare, che i capi bastone dei partiti sono troppo impegnati in missioni fuori Siracusa e hanno ridotto all’osso il tempo da dedicare alla politica e a suoi intrecci. Continua a pag. 2 >>> POLITICA IMMOBILE FINO AL SOSPETTO Siracusa – L’attacco dell’assessore Salvo Mangiafico verso un presidente che temporeggia su tutto e non ri- solve alcuni fatti dell’amministrazione pubblica di sua competenza è ancora oggetto di “sorpresa” all’interno del centrodestra siracusano. Il presidente della Provin- cia Nicola Bono probabilmente ha capito che esiste ed è palpabile una certa insofferenza di suoi sostenitori. In- sofferenza al suo comportamento superficiale per le co- se che non riesce a valutare alla stregua di un siracusano di Siracusa. Quando il capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale, Paolo Amato lo scorso dicembre tirava fuori la rivendicazione della rubrica “edilizia pa- trimoniale” da accorpare all’assessorato al patrimonio, probabilmente non si limitava ad indispettire l’assessore del Mpa Enzo Reale che lo detiene. Continua a pag. 2 >>> PROVINCIA – MANGIAFICO E FORZA ITALIA PUNGOLANO IL SORNIONE BONO Priolo Gargallo – (agata furnò) - L’ac- qua al benzene non è mai caduta nel dimenticatoio e c’è chi, ancora, spera di costringere a far pagare gli inquinatori del sottosuolo priolese. Le forze politi- che che, anni addietro, gridavano allo scandalo e “dagli all’untore” oggi hanno trovato altra occupazione, magari nella gestione del potere locale. A pensarla in questo modo è l’architetto Massimo Gozzo, portavoce comunale de La De- stra AS, partitino rimasto sulle barricate ambientali dimesse da tutti gli altri. “Prima hanno costretto i cittadini di Priolo a bere acqua impura – dice Gozzo - ora costringono gli stessi a pagarla con bollette salate, come dire che al danno si aggiunge la beffa.” Continua a pag. 3 >>> PRIOLO - QUALCUNO SI RICORDA DELL’ACQUA AL BENZENE Francofonte (Gabriele Russo) Una situazione politica sta- gnante e inconcludente. Dopo mesi di chiacchiere interne la vertenza aperta da Ivano Bonavita , capogruppo del Pdl in Consiglio, al suo assessore e vicesindaco Gaetano Spoto Pu- leo non accenna a chiudersi e un accordo, ancora, non è stato trovato. “ Ora però il partito deve darci una mano afferma Bonavita - a convincere Spoto Puleo ad applicarsi nel suo incarico istituzionale a tempo pieno oppure a lasciar- lo ad altri che non aspettano altro che spendersi per la città dando il massimo di se stessi”. Continua a pag. 3 >>> Carlentini (gregorio valvo) – Il progetto di parco com- merciale che i carlentinesi chiamano impropriamente outlet ha avuto parere positi- vo dagli organismi regionali preposti alle politiche com- merciali e per questo in città si esulta. In contrada Tenuta Grande di Carlentini poco meno di 500 mila metri qua- drati attrezzati per il com- mercio e lo svago arricchi- ranno le casse del Comune prosciugate fino all’inverosi- mile dalla politica degli ulti- mi 10 anni. Un albergo capa- ce di ospitare 400 turisti ( che andranno a Carlentini per far cosa?) sorgerà tra una multisala cinematografica e un negozio. Tutto questo è il futuro di una cittadina fanta- sma che oggi ospita pochissi- mi non eleganti poco forniti negozietti. Però ci sarà ric- chezza e occupazione, alme- no questa è l’aspettativa dei giovani e dei meno giovani. Continua a pag. 2 >>> CARLENTINI DOPO LA DELUSIONE DEL GOLF PUNTA SULL’OUTLET Lentini – (GV) La po- litica non riesce ad affrontare i problemi della città e la situa- zione precipita sempre più. Le contrapposi- zioni tra l’opposizione e l’amministrazione del sindaco Alfio Mangiameli hanno im- mobilizzato ogni pos- sibile situazione e i giocatori in campo non hanno neanche la palla per giocare. Il fatto che il numero de- gli oppositori supera i sostenitori del sindaco determina una situa- zione di stallo per en- trambi le squadre. Co- me dire che neanche quel poco, che si po- trebbe aspirare a rea- lizzare, può essere proposto dall’ammini- strazione, proprio co- me nulla può sperare di far passare in termi- ne di proposta la com- pagine dell’opposizio- ne. Se si voleva sanci- re che le amministra- zioni PD-UDC non possono funzionare, magari per una que- stione di dna politico, Lentini è la prova pro- vata. Secondo una cer- ta logica politica, a rimetterci sarà il cen- trosinistra che dipen- de da un elettorato più esigente e attento che fino ad ora viene mes- so a dura prova sotto ogni profilo. Continua in ultima pagina >>> FRANCOFONTE: UN DANNO PER LA CITTA’ I PROBLEMI INTERNI AL PDL LENTINI - IN 8 FIRMANO PER SFIDUCIARE MANGIAMELI Si tenta di “staccare la spina” all’amministrazione in coma irreversibile Augusta- L'ultima griffe nella politica di Augusta si è data un nome che è tutto un programma:”Stile di centro”. Si è formata da qualche giorno, ma già annuncia grande protago- nismo in un panorama che dopo le amministrative sembra essersi cloroformizzato. Non sarà solo un gruppo consiliare autonomo a palazzo San Biagio, ma anche un vero e proprio partito. Con un tesseramento e un congresso, tanto per co- minciare, cui seguiranno un convegno ed altre iniziative col- laterali. Se son rose fioriranno, ma intanto si è proposto co- me un indubbio elemento di novità. Innanzitutto dalla com- posizione dei suoi fondatori: quattro consiglieri comunali di diversa estrazione, equamente divisi fra ex centrodestra ed ex centrosinistra; due consiglieri di quartiere, questi ultimi però tutti provenienti dalle liste schierate col sindaco Carrubba; e per finire una manciata di professionisti, già attori a vario titolo della vita politica cittadina. Continua in ultima pagina >>> AUGUSTA - SENZA UN PROGRAMMA L’ESPERIMENTO “STILE DI CENTRO” di Massimo Ciccarello FRANCOFONTE– ENZO VINCIULLO “SPOSA” LA SICUREZZA SULLA SS194 Francofonte (gv) Per chiedere di mettere in sicu- rezza la strada della morte SS194, una folta rap- presentanza di sindaci, rappresentanti delle istitu- zioni locali e provinciali oltre a diverse associa- zioni rappresentative di interessi collettivi, si sono presentati a Palermo nella sede regionale Anas. Ad accogliere la delegazione, dove c’erano il sin- daco di Francofonte Giuseppe Castania e il colle- ga di Lentini Mangiameli, era il direttore dell’A- nas Ugo Di Bernardo e il suo braccio tecnico l’ing. Marasco. Anche la SS514 , di grande inte- resse per il comune di Giarratana e altri della pro- vincia di Ragusa, era argomento all’ordine del giorno della riunione voluta dalla conferenza dei sindaci interessati alla problematica. Continua in ultima pagina >>> Siracusa - Sembra strano dirlo ma è la verità: il futuro del Pd di Siracusa è nelle loro mani, o meglio nelle loro menti. Parliamo di Foti, Nicita e Brancati. Nessuno riesce a capire se il nuovo soggetto politico che doveva essere il futuro del centrosinistra vive oppure si è stancato di farlo ancor prima di nascere. Continua a pag. 2 >>> IL FUTURO DEL PD SIRACUSANO E’ INCOGNITA Foti,Brancati,Nicita Luciano Gianni

POLITICA IMMOBILE FRANCOFONTE– ENZO VINCIULLO FINO AL ... · tesi, tutta da verificare, che i capi bastone dei partiti sono troppo impegnati in missioni fuori Siracusa e hanno ridotto

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Page 1: POLITICA IMMOBILE FRANCOFONTE– ENZO VINCIULLO FINO AL ... · tesi, tutta da verificare, che i capi bastone dei partiti sono troppo impegnati in missioni fuori Siracusa e hanno ridotto

N° 1/7 \ Anno VI Sabato, 14 Febbraio 2009 Copia omaggio

Siracusa – Il dinamismo non è la caratteristica della politica siracusana, perché si discute di tutto meno di quello che la politi-ca deve fare per migliorare l’andamento e gli assetti degli enti pubblici locali. Se si mette a parte la voglia di creare posti di lavoro, ad usum delphini, tutto il resto appare immobile.C’è la tesi, tutta da verificare, che i capi bastone dei partiti sono troppo impegnati in missioni fuori Siracusa e hanno ridotto all’osso il tempo da dedicare alla politica e a suoi intrecci.

Continua a pag. 2 >>>

POLITICA IMMOBILE FINO AL SOSPETTO

Siracusa – L’attacco dell’assessore Salvo Mangiafico verso un presidente che temporeggia su tutto e non ri-solve alcuni fatti dell’amministrazione pubblica di sua competenza è ancora oggetto di “sorpresa” all’interno del centrodestra siracusano. Il presidente della Provin-cia Nicola Bono probabilmente ha capito che esiste ed è palpabile una certa insofferenza di suoi sostenitori. In-sofferenza al suo comportamento superficiale per le co-se che non riesce a valutare alla stregua di un siracusano di Siracusa. Quando il capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale, Paolo Amato lo scorso dicembre tirava fuori la rivendicazione della rubrica “edilizia pa-trimoniale” da accorpare all’assessorato al patrimonio, probabilmente non si limitava ad indispettire l’assessore del Mpa Enzo Reale che lo detiene.

Continua a pag. 2 >>>

PROVINCIA – MANGIAFICO E FORZA ITALIA PUNGOLANO IL SORNIONE BONO

Priolo Gargallo – (agata furnò) - L’ac-qua al benzene non è mai caduta nel dimenticatoio e c’è chi, ancora, spera di costringere a far pagare gli inquinatori del sottosuolo priolese. Le forze politi-che che, anni addietro, gridavano allo scandalo e “dagli all’untore” oggi hanno trovato altra occupazione, magari nella gestione del potere locale. A pensarla in questo modo è l’architetto Massimo Gozzo, portavoce comunale de La De-stra AS, partitino rimasto sulle barricate ambientali dimesse da tutti gli altri. “Prima hanno costretto i cittadini di Priolo a bere acqua impura – dice Gozzo - ora costringono gli stessi a pagarla con bollette salate, come dire che al danno si aggiunge la beffa.”

Continua a pag. 3 >>>

PRIOLO - QUALCUNO SI RICORDA DELL’ACQUA AL BENZENE

Francofonte (Gabriele Russo) Una situazione politica sta-gnante e inconcludente. Dopo mesi di chiacchiere interne la vertenza aperta da Ivano Bonavita , capogruppo del Pdl in Consiglio, al suo assessore e vicesindaco Gaetano Spoto Pu-leo non accenna a chiudersi e un accordo, ancora, non è stato trovato. “ Ora però il partito deve darci una mano – afferma Bonavita - a convincere Spoto Puleo ad applicarsi nel suo incarico istituzionale a tempo pieno oppure a lasciar-lo ad altri che non aspettano altro che spendersi per la città dando il massimo di se stessi”.

Continua a pag. 3 >>>

Carlentini (gregorio valvo) – Il progetto di parco com-merciale che i carlentinesi chiamano impropriamente outlet ha avuto parere positi-vo dagli organismi regionali preposti alle politiche com-merciali e per questo in città si esulta. In contrada Tenuta Grande di Carlentini poco meno di 500 mila metri qua-drati attrezzati per il com-mercio e lo svago arricchi-ranno le casse del Comune prosciugate fino all’inverosi-

mile dalla politica degli ulti-mi 10 anni. Un albergo capa-ce di ospitare 400 turisti ( che andranno a Carlentini per far cosa?) sorgerà tra una multisala cinematografica e un negozio. Tutto questo è il futuro di una cittadina fanta-sma che oggi ospita pochissi-mi non eleganti poco forniti negozietti. Però ci sarà ric-chezza e occupazione, alme-no questa è l’aspettativa dei giovani e dei meno giovani.

Continua a pag. 2 >>>

CARLENTINI DOPO LA DELUSIONE DEL GOLF PUNTA SULL’OUTLET

Lentini – (GV) La po-litica non riesce ad affrontare i problemi della città e la situa-zione precipita sempre più. Le contrapposi-zioni tra l’opposizione e l’amministrazione del sindaco Alfio Mangiameli hanno im-mobilizzato ogni pos-sibile situazione e i giocatori in campo non hanno neanche la palla per giocare. Il fatto che il numero de-gli oppositori supera i sostenitori del sindaco determina una situa-zione di stallo per en-trambi le squadre. Co-me dire che neanche quel poco, che si po-trebbe aspirare a rea-

lizzare, può essere proposto dall’ammini-strazione, proprio co-me nulla può sperare di far passare in termi-ne di proposta la com-pagine dell’opposizio-ne. Se si voleva sanci-re che le amministra-zioni PD-UDC non possono funzionare, magari per una que-stione di dna politico, Lentini è la prova pro-vata. Secondo una cer-ta logica politica, a rimetterci sarà il cen-trosinistra che dipen-de da un elettorato più esigente e attento che fino ad ora viene mes-so a dura prova sotto ogni profilo. Continua in ultima pagina >>>

FRANCOFONTE: UN DANNO PER LA CITTA’ I PROBLEMI INTERNI AL PDL

LENTINI - IN 8 FIRMANO PER SFIDUCIARE MANGIAMELI

Si tenta di “staccare la spina” all’amministrazione in coma irreversibile

Augusta- L'ultima griffe nella politica di Augusta si è data un nome che è tutto un programma:”Stile di centro”. Si è formata da qualche giorno, ma già annuncia grande protago-nismo in un panorama che dopo le amministrative sembra essersi cloroformizzato. Non sarà solo un gruppo consiliare autonomo a palazzo San Biagio, ma anche un vero e proprio partito. Con un tesseramento e un congresso, tanto per co-minciare, cui seguiranno un convegno ed altre iniziative col-laterali. Se son rose fioriranno, ma intanto si è proposto co-me un indubbio elemento di novità. Innanzitutto dalla com-posizione dei suoi fondatori: quattro consiglieri comunali di diversa estrazione, equamente divisi fra ex centrodestra ed ex centrosinistra; due consiglieri di quartiere, questi ultimi però tutti provenienti dalle liste schierate col sindaco Carrubba; e per finire una manciata di professionisti, già attori a vario titolo della vita politica cittadina.

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AUGUSTA - SENZA UN PROGRAMMA L’ESPERIMENTO “STILE DI CENTRO”

di Massimo Ciccarello

FRANCOFONTE– ENZO VINCIULLO “SPOSA” LA SICUREZZA SULLA SS194

Francofonte (gv) Per chiedere di mettere in sicu-rezza la strada della morte SS194, una folta rap-presentanza di sindaci, rappresentanti delle istitu-zioni locali e provinciali oltre a diverse associa-zioni rappresentative di interessi collettivi, si sono presentati a Palermo nella sede regionale Anas. Ad accogliere la delegazione, dove c’erano il sin-daco di Francofonte Giuseppe Castania e il colle-ga di Lentini Mangiameli, era il direttore dell’A-nas Ugo Di Bernardo e il suo braccio tecnico l’ing. Marasco. Anche la SS514 , di grande inte-resse per il comune di Giarratana e altri della pro-vincia di Ragusa, era argomento all’ordine del giorno della riunione voluta dalla conferenza dei sindaci interessati alla problematica.

Continua in ultima pagina >>>

Siracusa - Sembra strano dirlo ma è la verità: il futuro del Pd di Siracusa è nelle loro mani, o meglio nelle loro menti. Parliamo di Foti, Nicita e Brancati. Nessuno riesce a capire se il nuovo soggetto politico che doveva essere il futuro del centrosinistra vive oppure si è stancato di farlo ancor prima di nascere.

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IL FUTURO DEL PD SIRACUSANO E’ INCOGNITA

Foti,Brancati,Nicita

Luciano Gianni

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pag. 2 Sabato, 14 Febbraio 2009

direttore

Gregorio Valvo

Testata iscritta Al N°7 del 7 aprile2004 Registro Stampa del Tribunale di Siracusa Al N° 13051 del R.O.C. Editrice: ParoleDigitali di E.V. Via Basento, 14 96100 Siracusa Redazione Via Basento,14( p.za Adda) Siracusa

Anna Gloria Valvo direttore responsabile Contatti: Sito: www.lanota7.it email: [email protected]

Fax 0931 446599 Tel. 0931 449410 Stampa: Tipolitografia Geny Canicattini Bagni (SR) Distribuzione: DUERRE servizi (SR)

Altra tesi, sempre da dimostrare, è quella che la logica della convenienza suggeri-rebbe ai maggiorenti dei partiti di non “smuovere” niente che faccia parte del “domino” impostato anni addietro per non rischiare di far cadere a catena ve-locemente i tasselli che oggi esistono anche se in maniera imperfetta. Unico partito che accenna ad iniziative politi-che sembra essere l’Udc di Pippo Gian-ni, che dispone addirittura da poche set-timane di una segreteria funzionale auto-noma, e non dei soliti locali messi a disposizione dall’onorevole. Attivare una segreteria provinciale dove quotidiana-mente il segretario s’incontra con gli iscritti, è il caso di Turi Magro, è segno tangibile di una certa vitalità e non della circolante precarietà. Unico partito a non pensare neanche di creare una sede pro-vinciale vera è il Mpa del neo segretario provinciale Rino Piscitello. Un facsimile di sezione esisteva quando segretario era il troppo-cauto-quasi-immobile segreta-rio Salvo Sorbello, poi non si è saputo più niente della struttura del partito a-mante dell’immobilismo. Se si attivasse come dovrebbe il partito degli autonomi-sti, si vedrebbe grande animazione sul palcoscenico politico locale, ma, la rego-

la di questo movimento sembra essere quella del silenzio ad ogni costo, proiet-tando all’esterno una non edificante im-magine che porta a pensare che l’appa-rato esiste giusto per conservare due as-sessorati nella giunta comunale del Ver-mexio e quel poco che si ha in quella del palazzo della Provincia. Strano, fino al sospetto, diventa il fatto che il Mpa non voglia aprire nessun discorso sul sottogo-verno dove almeno in apparenza non detiene niente. L’andamento lento e il non discutere agevola i partiti e le parti che sono ben sistemate. Il fatto che nes-suno del Mpa rivendica alcunché con convinzione, apre le porte ai sospetti. L’obbligo di chiedere una risposta chiara al neo commissario provinciale, deve essere avvertito da chiunque abbia a cuo-re il Mpa. Piscitello prima di pensare ad una sede per il suo nuovo partito dovreb-be farsi da solo alcune domande e tentare di darsi le risposte, senza mentire. L’in-viato di Lombardo dovrebbe capire se il partito che gli hanno messo in mano esi-ste realmente, solo dopo potrebbe preten-dere di chiedere l’apertura di un tavolo di confronto con gli altri partiti che godono della staticità per la inconsistenza degli autonomisti.

POLITICA IMMOBILE FINO AL SOSPETTO Dalla prima

Oggi si capisce che Forza Italia potrebbe canalizzare flussi economici indirizzati al compimento di alcuni progetti di ristrutturazione all’interno del proprio patrimonio, naturalmente questa disponibilità non la si vorreb-be mettere in mano ad un partito “forestiero”e “politicamente inaffidabi-le”. Potrebbe non essere questa la visione giusta dei fatti, ma è quella che si ricava dopo avere esaminato a fondo la questione. Da mesi il presidente Bono è stato visto fingere di non capire l’antifona dell’accorpamento logico delle rubriche. Ora però i tempi sono scaduti, lo dimostra la presa di posizione dell’assessore al patrimonio considerato dallo stesso presiden-te “ uomo mite e di partito”. Tradotto dal politichese Mangiafico ha voluto dire a nome dei vertici del suo partito che “ Bono si deve attivare e comin-ciare a prendere sul serio le lagnanze dei maggiori azionisti della coalizio-ne che lo ha fatto eleggere. Il presidente è avvisato.

PROVINCIA – MANGIAFICO E FORZA ITALIA PUNGOLANO IL SORNIONE BONO

Dalla prima

Dalla prima

Tutto quel che oggi vive commercial-mente nel centro urbano, ineluttabil-mente per il principio archimedeo dei vasi comunicanti, sarà spazzato via com’è avvenuto nella opulenta città capoluogo che ha sperimentato la selvaggia debordante grande distribu-zione. Ecco l’altra faccia del “pianeta outlet ” che i carlentinesi interessati al fenomeno devono co-minciare a valutare e a cercare di compensare. La città del sindaco Pip-po Basso, specialmente la domenica e nei giorni prefestivi, si svuoterà, come avverrà nella confinante Lenti-ni, perché tutti andranno a passeggia-re al cosiddetto outlet e da quelle parti chiunque avrà qualcosa in tasca sarà indotto a portarlo in contrada Tenuta Grande, dove oggi si possono raccogliere arance. Inutile dire che ben poco dei soldi che gireranno in quei centri commerciali resteranno in zona, perché prenderanno il volo per chissà quale parte del mondo.

Oggi però è il momento dell’euforia generale, esattamente come avvenne quando si dava il benvenuto al pro-getto del “Golf” in contrada San Leo-nardo sottano. Tutti i politici locali che si erano vantati di aver aperto le porte alla struttura sportiva finanziata in gran parte dallo Stato oggi si na-scondono per la vergogna di ammet-tere che il progetto è naufragato per i debiti dell’impresa costruttrice. Pare che del “progetto golf “ resterà sola-mente un albergo che lascia pensare che tutta la commedia del Golf sia stata messa in scena per non dire che praticamente qualcuno voleva co-struire alle porte di Catania e sul ma-re un albergo e basta. Nell’area com-merciale che la società per azioni, Sercom vuole cementificare, per fare commercio e sollazzo, ci sarà un albergo, ecco perché ai carlentinesi già buggerati non resta che sperare che la storia non si ripeta a distanza di pochissimi anni.

CARLENTINI DOPO LA DELUSIONE DEL GOLF PUNTA SULL’OUTLET

Epipoli - (Silvia Neri) Un nuovo caso di pericolosità stradale si presenta, questa volta, nella zona del quartiere Epipoli. A denun-ciare il problema il Consigliere Circoscrizionale, Peppe Romano. “L’area a rischio per l’incolumità degli automobilisti – spiega il Consigliere – è sita nella via Natale Bonajuto, una piccola area posta al centro di una curva, che costringe a manovre azzardate e a seri incidenti coloro i quali provengono dalla via Giuseppe Can-nizzaro. L’area in questione – prosegue Peppe Romano – è recinta-ta da rete elettrosaldata e completa di grandi pali di ferro, oltre che priva di segnalazione. Il problema è stato più volte segnalato, per mezzo di delibera, la n.° 55 del 2 Ottobre 2008, fatta dall’intero Consiglio Circoscrizionale Epipoli per la sistemazione di quest’a-rea e per la realizzazione della rotatoria ad incrocio tra via Paolo Rio, via Teofane, via Giuseppe Cannizzaro e via Natale Bonajuto, come da P.R.G., ma, con mio enorme rammarico, è rimasta ineva-sa.” Le lungaggini burocratiche troppo spesso si scontrano con gli interessi dei cittadini e spesso con la loro incolumità. Ciò che si chiede agli Assessorati di competenza è di risolvere in tempi brevi ed in modo definitivo, se possibile, il drammatico stato di degrado della zona in questione. “ Ad esempio non basta mettere una tran-senna per indicarne il pericolo – prosegue e sottolinea il Consiglie-re Romano – ma si dovrebbe spianare i 9 mq di area ricoperta da roccia e asfaltandola, poiché costerà sicuramente meno al Comune di Siracusa porre fine a questo scempio piuttosto che pagare i dan-ni alle decine degli automobilisti incidentati.”

Epipoli: Serve “aiuto” in via Bonajuto

LUNEDI' 16 febbraio alle ore 10.30 presso la Chiesa "Maria Madre di Dio"di Viale Santa Panagia di Siracusa si svolgerà la presenta-zione del Disegno di Legge presentato dal deputato regionale on. Vincenzo Vinciullo: "Interventi regionali per la valorizzazione della funzione sociale ed educativa degli oratori e degli enti religiosi che svolgono attività similari". Alla presentazione inter-verranno Antonello Liuzzo fondatore di "Politica Cristiana", Roberto Meloni segreta-rio provinciale di Alleanza Nazionale, Don Santino Fortunato parroco della Chiesa ""Maria Madre di Dio", Angelo Artale respon-sabile comunale della consulta etico-religiosa di An, coordineranno Corrado Grasso e Giancarlo Lo Manto Consiglieri comunali di Siracusa, concluderanno gli on.li Nicola Bo-no, Fabio Granata e Vincenzo Vinciullo.

UN DISEGNO DI LEGGE REGIONALE PER LA FUNZIONE SOCIALE EDUCATIVA

Il mistero che emerge dal profon-do del Partito democratico stile Veltroni è quello che porta o-gnuno a ritenere il partito secon-do il proprio modo di pensare. In sostanza si potrebbe dire che Ni-no Consiglio e compagni pensa-no di trovarsi ancora nel Ds, mentre, Foti e amici pensano di trovarsi nella Dc. Peccato che so-no spariti dalla scena del PD, Piscitello e Ortisi, perché ci sa-rebbero stati alcuni autorizzati a pensare di trovarsi nella Marghe-rita. Per capirci qualcosa biso-gnerà aspettare il tonfo del Pd alle prossime elezioni Europee di giugno, quando, presumibilmen-te, Veltroni scapperà a New York dove in previsione ha comprato un appartamento. A Si-racusa probabilmente nascerà un nuovo partito moderato e un nuo-vo partito di sinistra ma non tan-to, visto che difficilmente Gino Foti e Nino Consiglio accette-rebbero d’essere cooptati in altri assieme ai sostenitori che reste-ranno loro.

IL FUTURO DEL PD SIRACUSANO E’ INCOGNITA

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Dalla prima

pag. 3 Sabato, 14 Febbraio 2009

Ammesso che il tifo, letteralmente parlando, è una dinamica irrazionale, Siracusa calcistica è proprio uscita fuori di senno. Muri, marciapiedi, siti internet, blog e forum: ogni location, reale o virtuale, è presa di mira dalla frenesia del tifo aretuseo. Anche chi non mastica il calcio o, più

genericamente, lo sport riesce a notare che qual-cosa di positivo sta accadendo in città, o accadrà nel medio termine; basta semplicemente guarda-re gli angoli delle strade locali per accorgersene. Una promozione in una categoria, la serie C (oggi Prima Divisione) da tanti anni miraggio

delle diverse società e componenti che si sono avvicendate alla guida, sinonimo di conquista e ideale punto di arrivo di desideri e suppliche. “Cosa fare per ricompenSarli”, “La Siracusama-nia per il salto di categoria”, “Per la mia città ogni domenica tutti qua!”; sono solo alcuni dei tanti striscioni, persuasivi (?), che gli Ultras are-tusei hanno voluto esporre in Corso Gelone, piazza Adda, via Arsenale, viale Santa Panagia e, naturalmente, piazza Luigi Leone Cuella, pun-ti nodali della città. Sollecitare gli sportivi sira-cusani a riempire domenica dopo domenica il vecchio “Vittorio Emanuele II”: questo l’obietti-vo prepostosi. Appeso al cancello dell’impianto anche un volantino che spiegava i motivi di tanto entusiasmo. “E’ ora che questa città finalmente si svegli dal suo torpore. Dopo tanti anni, abbia-mo finalmente una squadra in grado di regalarci il tanto atteso salto tra i professionisti. Siamo ad un passo da una promozione che aspettiamo da tempo e un evento del genere non può passare inosservato”. Una riflessione sorge allora sponta-nea, dettata dal presentarsi degli eventi. L’im-pazzito entusiasmo della tifoseria è comprensibi-le: sono uomini e giovani che, spinti da irrazio-nale e travolgente passione, si barcamenano da anni tra gli stadi calcistici del sud Italia per appa-gare un bisogno, solo relativamente, personale. E’ allora comprensibile che i temerari chiedano un aiuto a tutta la cittadinanza. Come d’altronde

sarebbe però comprensibile che all’invito della tifoseria risponda la stessa dirigenza siracusana con un altrettanto invito che, con la stessa finali-tà di riempire lo stadio, suggerisca una nuova e più democratica politica dei prezzi d’ingresso. Abbassando lievemente i prezzi, aumenterebbe la quantità di pubblico e l’indotto, se non addirit-tura incrementato, si manterrebbe comunque invariato. Sarebbe l’ennesima dimostrazione d’amore che la Salvoldi&Co rivolgerebbe alla città di Siracusa. Intanto la squadra ha preparato in modo accurato e con tutta la rosa a completa disposizione, la trasferta di domani allo stadio “dell’Etna” di Adrano. In settimana il Prefetto di Catania ha decretato che per l’incontro verrà eliminato il "settore ospiti", da riutilizzare per favorire la presenza tra gli spalti di particolari categorie di spettatori (famiglie, ragazzi delle scuole,associazioni anziani, etc); inoltre, i bi-glietti d'accesso allo stadio, sono stati venduti esclusivamente ai residenti nel solo Comune di Adrano. Dunque, niente sostenitori azzurri al seguito che avranno, comunque, la possibilità di assistere alla diretta televisiva dell'incontro, per le emittenti che ne hanno fatto richiesta. Cari concittadini, gustiamoci allora questa domenica pacata, supini sul divano di casa dinanzi alla tv, prima che la Siracusamania, fatta di urla, bandie-re, cori e bestemmie, invada gli spalti già dalla prossima partita di campionato.

Dopo il turno di stop, riparte il campionato di serie D. L’infallibile Siracusa dei record, senza tifosi al seguito ma in diretta tv, raggiunge Adrano.

di Giuseppe Basile

A SIRACUSA SALE LA FEBBRE DEL CALCIO

Carlentini – Come ha fatto a superare il traguardo dei 105 anni Bartolo Gar-rotto non lo ha spiegato ne al sindaco Pippo Basso, ne al suo medico-assessore Nuccio Carnazzo e a nessun altro amministratore presente. Nonno Bartolo non ha una vera ricetta da suggerire per la longevità, forse per non correre il rischio di consegnarla ai politici che potrebbero vivere a lungo co-me lui. Il mistero del perché l’uomo più longevo della provincia è di Carlenti-ni resta ancora velato. Non si può dire semplicemente perché ha fatto una vita sana e movimentata lavorando nei campi, infatti, fino a poche settimane ad-dietro, nella vicina Lentini, era ancora in vita il professore Iannitto deceduto a ben 106 anni avendo in vita sua solo insegnato a studenti.

IL PRIMATO DELLA LONGEVITA’ ALLA ZONA NORD

La polemica s’innesca dopo la recente bollettazione della società Sai8 che gestisce le risorse idriche in provincia di Siracusa. “Il costo esoso del-l’acqua dovrebbe gravare - afferma l’architetto Gozzo - sulle industrie, come inden-nizzo per l’inquinamento del-le falde acquifere, infatti, una popolazione che ha bevuto acqua al benzene per anni deve ricevere un adeguato risarcimento”. La proposta secondo l’esponente del Mo-vimento di Nello Musumeci è quella di accertare i danni provocati alla salute e riparti-re l’entità alle aziende indu-striali responsabili del disa-stro ambientale. Il “danno” dell’inquinamento delle falde idriche, come riferiscono le cronache di alcuni anni addie-tro, veniva accertato anche da inchieste della Procura della Repubblica di Siracusa, ma di vero indennizzo non si è mai parlato. L’on Pippo Gianni, oggi assessore regionale al-l’industria, aveva lanciato i

suoi strali contro le industrie e contro l’amministrazione, allora in carica, diretta da Massimo Toppi. L’argomento sembra essere passato di mo-da per tutti, forse perché… troppa acqua è passata sotto i ponti, anche se inquinata dal benzene delle industrie che circondano il piccolo centro, oggi del sindaco Antonello Rizza. Nei giorni scorsi an-che il giovane neo consiglie-re comunale Luciano Gianni della lista Libera Democrazia si è espresso a favore di una moratoria al fine di accertare l’equità delle bollette esose recapitate a Priolo. Il sindaco Rizza ha accettato di “rivedere “ la vicenda bollet-te, mentre in paese è scattato un dibattito sull’argomento che ha portato alcuni alla vicenda del benzene trovato in alcuni pozzi idrici, pertan-to, nulla esclude che anche la lista del consigliere Gianni possa considerarla come un elemento di rivendicazione dei cittadini.

PRIOLO - QUALCUNO SI RICORDA DELL’ACQUA AL BENZENE

Dalla prima

Dalla parte dei sostenitori di Spoto Pu-leo, che a dire il vero preferiscono re-stare nell’ombra, si lamenta il fatto che il partito a Francofonte nonostante vanta una autorevole rappresentanza al governo regionale non riesce a convo-gliare verso Francofonte quei finanzia-menti che una volta arrivavano. Insom-ma secondo molti sotto il governato-rato di Totò Cuffaro le cose andavano meglio di ora. Nonostante a Francofon-te il Mpa è tenuto in grande considera-zione pare che nessun autonomista sia in grado di far leva su Lombardo o sul suo vice Bufardeci di Forza Italia. Co-me dire che rispetto al passato le po-tenzialità che giocano a favore di Francofonte dovrebbero essere aumen-tate a dismisura e invece non si cava il classico ragno dal buco. Non si può escludere che l’anomala situazione è da addebitare alle lotte sotterranee per stabilire la supremazia nel Pdl e in altre forze alleate dell’amministrazione del sindaco Giuseppe Castania. Se così fosse, diventerebbe obbligo per chi possiede senso civico cercare di chiu-dere, in un modo o nell’altro, le verten-ze e i personalismi dannosi che frenano ogni impulso e sviluppo.

FRANCOFONTE: UN DANNO PER LA CITTA’ I PROBLEMI

INTERNI AL PDL

Accademia Kronos (onlus) è una associazione che a partire dal 1997 ha ripreso in mano le redini di uno dei più antichi movimenti ambientalisti d’Europa: il Kronos 1991(nato a Torino nel 1969 e scioltosi a Roma nel 1994). I fondatori del vecchio Kronos, a Bologna nell’autunno del 1997, hanno deciso di non gettare alle ortiche anni e anni di esperienze e di lotte per la difesa dell’ambiente e la qualità della vita (vedi la storia all’interno del sito), ma di recu-perare parte del lavoro svolto a beneficio delle gene-razioni future. Oggi Accademia Kronos si avvicina ai 10.000 soci con 41 sezioni e referenti territoriali in tutt’Italia. Dal 2005 l’Associazione dispone anche di sedi e riferimenti internazionali. A partire dal 1998 l’Associazione ha puntato sulla professionalità nel settore ambientale, con accordi e collaborazioni con Istituti Scientifici e Università, da cui sono nati: un corso di laurea in ”Educatore e

Divulgatore Ambientale (3+2)” e 2 master universi-tari in “Salute e Ambiente”. A livello operativo l’-Associazione ha compiuto diverse operazioni sul territorio nazionale ed internazionale. Tra il 1999 e il 2004, voluto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la diretta collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, Accademia Kronos ha organizzato in Italia una grande campagna di sensi-bilizzazione pubblica conosciuta come “Bosco Ita-lia”. Dal 2005 ad oggi tale campagna ha cambiato nome in ”Un Bosco per Kyoto”. In effetti dal 1998 l’Associazione studia e partecipa a tutti gli sviluppi scientifici e politici legati al Protocollo di Kyoto. Su questo impegno l’Associazione ha realizzato stru-menti scientifici per la quantificazione dei gas serra, mentre per tre autunni consecutivi, con una grande nave della flotta Lauro, ha visitato decine di porti italiani sensibilizzando la gente sul problema. Sem-

pre in questo settore Accademia Kronos ha costruito e attivato corsi di specializzazione sul Global Chan-ge, ha collaborato con la RAI su alcuni dossier (Rai2) sul clima e sui suoi cambiamenti, ha realizza-to filmati didattici e documentari per le scuole, ha organizzato spedizioni scientifiche in Amazzonia, in Patagonia e in Perù, infine ha in programma per il futuro altre spedizioni in Africa centrale e in Ameri-ca Latina. Accademia Kronos ha anche una sezione di studi archeologici legati alle grandi migrazioni dei popoli, nonché alla scomparsa di grandi civiltà cau-sate dai cambiamenti climatici e dalle drammatiche crisi ecologiche del passato. Grazie a questa sezione ha effettuato ricerche e studi in Perù, Bolivia, Isola di Pasqua, Anatolia ed Egitto. Accademia Kronos fa parte di un organismo mondiale legato al Turismo Responsabile. Su questo suo nuovo collocamento organizza ogni anno esperienze naturalistiche in

Italia per i propri soci e per tutte le scuole, di ogni ordine e grado, interessate ad esperienze nella natu-ra. Accademia Kronos però non trascura la sua vera vocazione: quella di essere un attento controllore del territorio. Sempre pronta, quindi, ad intervenire in prima linea là dove si attenta all’integrità dell’am-biente naturale e alla salute dell’uomo. Accademia Kronos deve essere intesa, per i suoi iscritti, come un contenitore che consente loro di diventare attori nella scena della difesa dell’ambiente e non spettatori impotenti. Chi entra nell’Associazione sa che non resterà solo nell’affrontare impegni e azioni pro ambiente. La vita e le attività, in Italia e all’estero, di Accademia Kronos sono descritte al-l’interno del sito www.accademiakronos.it; nel sito della Sicilia www.accademiakronosicilia.org I contatti con la sezione di Siracusa sono all’ e-mail [email protected]

L’ ASSOCIAZIONE CHE VUOLE L’AMBIENTE PATRIMONIO DI TUTTI

Il sindaco Pippo Basso, Bartolo Garrotto e famigliari

Page 4: POLITICA IMMOBILE FRANCOFONTE– ENZO VINCIULLO FINO AL ... · tesi, tutta da verificare, che i capi bastone dei partiti sono troppo impegnati in missioni fuori Siracusa e hanno ridotto

Il giornale elettronico si trova sul sito...

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Dalla prima

Dalla prima

Dalla prima

Sono cadute nel vuoto, anzi sono state sdegnosamente respinte le richieste di dimissioni avanzate al sindaco, però, nessuno dalla parte del sindaco riferisce per quali mo-tivazioni politiche. Richieste e ri-sposte, vengono considerate ripic-che personali dalle parti in con-trapposizione che, strada facendo, hanno scordato che alla base do-vrebbe esserci il bene collettivo e dei lentinesi. Un tentativo estremo viene avanzato da 8 ( fino ad ora che scriviamo ndr) consiglieri co-munali di opposizione che si sono dichiarati pronti a sottoscrivere una formale dichiarazione di sfi-ducia per mandare a casa il sinda-co del PD, partito dilaniato e falci-diato dalle polemiche interne. Si tratta di un “impegno” formale che viene posto all’attenzione di tutti i consiglieri comunali di Len-tini e che tende a “stanare” spe-cialmente l’Udc che sostiene l’am-ministrazione accettando passiva-mente le numerose critiche che si levano da ogni dove. In otto po-trebbero presentare già una for-male mozione di sfiducia, ma, in coniglio comunale si dovrebbe arrivare poi a tredici per farla pas-sare, pertanto, l’impegno dei con-siglieri disposti a rinunciare alla indennità mensile, vuole essere“

un richiamo per tutti coloro che intendono superare ogni interesse personale e pensare in termine di interesse politico a favore della citta”. Il numero degli amici dell’-onorevole Pippo Gianni che co-mincia a pensare in politichese nelle ultime settimane è aumenta-to, perciò, non si esclude che an-che dall’Udc possa insorgere un palese dissenso e la volontà di “staccare la spina” ad una ammi-nistrazione che tutti considerano in coma irreversibile e senza pos-sibilità di esternare sintomi di at-tività. I casi di “accanimento te-rapeutico” in politica vengono sempre puniti dall’elettorato e do-vrebbero saperne qualcosa coloro che si “accanirono” nel sostenere il governo Prodi fino a consegna-re a Berlusconi il Paese come Re-gno e non Repubblica. Alfio Man-giameli con Prodi in comune ha solo il partito, ma, come lui, ogni giorno in più che resterà nella sua attuale poltrona avrà lavorato a favore di un ipotetico futuro “re”. Contro il caos il popolo cerca sempre uomini forti, quindi, più dura la confusione sociale mag-giore è il potere che si affida agli uomini forti. La riflessione s’im-pone oggi ai lentinesi che non a-mano le dittature.

LENTINI - IN 8 FIRMANO PER SFIDUCIARE MANGIAMELI

Il capogruppo in consiglio è Fabio Can-navà, elemento storico dei Liberalsocia-listi, abbandonati senza particolari recri-minazioni ma pure senza alcun rimpian-to. Gli altri tre consiglieri “stilisti” sono: Carmelo Sicuso, eletto con la lista del sindaco; Carmelo Trovato, arrivato a San Biagio con la lista dello sfidante Marco Stella; Sebastiano Lombardo, in libera uscita dall'Udc di Pippo Gianni e Nicky Paci. Coerentemente al nome che si sono dati, Cannavà spiega che non si collocano “nè nella maggioranza, né all'opposizione”. Non ci saranno barri-cate, ma neppure sponde all'amministra-zione. Non faranno fronte comune con gli oppositori, ma nemmeno si propon-

gono di entrare in giunta. Almeno per il momento, poiché – fa sapere il capo-gruppo - “ancora non ci si è posto il problema”. La parola d'ordine è “equidistanza” da centrodestra e centro-sinistra. Il ruolino di marcia: decidere volta per volta cosa approvare e cosa bocciare. Insomma un “cenacolo della politica cittadina”, come amano definir-si, senza una colorazione e una colloca-zione. Aldilà del documento program-matico, interamente infarcito di temati-che esclusivamente locali e localistiche, senza alcun riferimento né ideologico nè alla politica nazionale, l'esperimento suscita parecchia curiosità. Innanzitutto per la provenienza eterogenea dei com-

ponenti, giovani e senza padrini, e poi perchè la lontananza dalle prossime amministrative non lo fa percepire come il solito gruppo che lavora a un risultato elettorale, per squagliarsi una volta chiuse le urne. L'elenco dei propositi è corposo, l'entusiasmo palpabile, la criti-ca al l ' immobil ismo dei part i t i “colonizzati” sottintesa eppur evidente. Il nutrito gruppo di professionisti e pic-coli imprenditori che lo animano rappre-sentano sulla carta il know how adegua-to per promuovere una partecipazione politica “alta”. Sarà però la prova dei fatti a far capire se c'è veramente del nuovo in città, oppure se si tratta sempre della solita vecchia storia.

AUGUSTA - SENZA UN PROGRAMMA...

A capo della “comitiva istituzionale” l’on Enzo Vinciullo, deputato regio-nale del Pdl impegnato da tempo nel-la ricerca di soluzioni e finanziamenti mirati a rendere sicure le tante strade che uccidono per il loro stato di ab-bandono tecnico che esistono in pro-vincia di Siracusa. << Fino ad oggi grazie alla sensibilità del ministro Mattioli al quale ci siamo rivolti in più occasioni – ha fatto sapere Vin-ciullo- siamo riusciti ad ottenere ri-sultati e finanziamenti che metteranno in sicurezza tante strade, definite “della morte” dalle popolazioni locali (ad esempio la SR-Floridia ndr), con-fidiamo che anche nel caso della

SS194 Catania-Ragusa avremo le attese risposte del ministero e dell’A-nas>>. Qualcuno ha tentato di quanti-ficare il numero delle vittime che nei 40 anni di vita del tratto viario si sono registrate: oltre 500 morti e 20.000 feriti. Il direttore regionale dell’Anas ha dichiarato la sua disponibilità af-finché i problemi esposti in sede di riunione trovino presto soluzione e a tale scopo ha disposto un sopralluo-go sul posto oggetto di verifica. Il prossimo primo marzo una ristretta rappresentanza politica accompagne-rà i tecnici dell’Anas nei punti che necessitano di immediati interventi volti a rendere più sicuro il traffico

del tratto ad alto rischio. Da sottoline-are che il tragitto più pericoloso se-condo le statistiche degli incidenti sarebbe tra Lentini e Francofonte e proprio i questo tratto dovrebbero venire installati apparati elettronici ed altri accorgimenti. Commenti di sod-disfazione si sono avuti da parte della delegazione francofontese composta oltre che da sindaco Castania dal Presidente del Consiglio comunale Giovanni Di Maiuta e dall’assessore Giuseppe Selvaggi: <<Finalmente – è stato detto – crediamo di avere trova-to il giusto accoglimento delle nostre istanze che da anni circolavano più o meno inutilmente>>.

FRANCOFONTE- VINCIULLO “SPOSA” LA SICUREZZA SULLA SS194