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Daniela Casagrande ViceSindaco Competenze: Politiche sociali, politiche giovanili, sanità, rapporti con ASIF, associazionismo di riferimento. Orario ricevimento: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 Presso il Municipio Piazza Municipio, 7 + 39 0461 502100 + 39 0461 502120 e-mail: daniela.casagrande@ comune.pergine.tn.it Non c'è più la sicurezza del lavoro; l'età della pensione si sta allontanando; l'invecchiamento della popolazione porta con sé la non autosufficienza e pone problemi di cura alle famiglie; si affacciano nuovi problemi di sicurezza; i servizi costano sempre di più e la capacità di spesa pubblica diminuisce. Di solito, quando si parla di politiche sociali si pensa a situazioni tipiche: la povertà, la disabilità, le dipendenze. Per molto tempo è stato così, perché la società che era uscita dal dopoguerra, con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni, era comunque una società che cresceva, che faceva figli, che produceva ricchezza, che dava lavoro, che garantiva la pensione ad un'età accettabile e qualche volta, come si è visto, anche troppo presto. Era, in poche parole, una società che dava certezze. Quel mondo oggi non c'è più. La società del nostro tempo è precaria, è provvisoria, è imprevedibile: è la società dell'incertezza. 10 NOTIZIE DEL COMUNE DI PERGINE N° 109 - DICEMBRE 2017 Sociale > Politiche sociali e giovanili | Sanità | ASIF | Associazionismo POLITICHE SOCIALI: SEMPRE PIÙ POLITICHE DI COMUNITÀ La comunità è fatta di incontri e di relazioni: sono rapporti di amicizia, di parentela, di collaborazione; fanno nascere momenti di aggregazione, associazioni, forme di volontariato.

POLITICHE SOCIALI: SEMPRE PIÙ POLITICHE DI COMUNITÀ · politiche sociali oggi, dobbiamo cambiare prospettiva: parlare di politiche sociali significa parlare non solo di situazioni

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Daniela CasagrandeViceSindacoCompetenze:Politiche sociali, politiche giovanili, sanità, rapporti con ASIF, associazionismo di riferimento.Orario ricevimento:dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00Presso il Municipio Piazza Municipio, 7+ 39 0461 502100 + 39 0461 502120e-mail:[email protected]

Non c'è più la sicurezza del lavoro; l'età della pensione si sta allontanando; l'invecchiamento della popolazione porta con sé la non autosufficienza e pone problemi di cura alle famiglie; si affacciano nuovi problemi di sicurezza; i servizi costano sempre di più e la capacità di spesa pubblica diminuisce.

Di solito, quando si parla di politiche sociali si pensa a situazioni tipiche: la povertà, la disabilità, le dipendenze. Per molto tempo è stato così, perché la società che era uscita dal dopoguerra, con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni, era comunque una società che cresceva, che faceva figli, che produceva ricchezza, che dava lavoro, che garantiva la pensione ad un'età accettabile e qualche volta, come si è visto, anche troppo presto. Era, in poche parole, una società che dava certezze.Quel mondo oggi non c'è più.La società del nostro tempo è precaria, è provvisoria, è imprevedibile: è la società dell'incertezza.

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POLITICHE SOCIALI: SEMPRE PIÙ POLITICHE DI COMUNITÀLa comunità è fatta di incontri e di relazioni: sono rapporti di amicizia, di parentela, di collaborazione; fanno nascere momenti di aggregazione, associazioni, forme di volontariato.

Nuovi problemi socialidovuti all'insicurezzaIn poche parole, le garanzie di una volta non sono più assicurate e comunque non sono più sufficienti per garantire serenità, tranquillità, qualità della vita. I problemi sociali sono diventati plurali, anche se transitori: possono essere un figlio con difficoltà di apprendimento; un'esperienza di mobbing sul lavoro; la disoccupazione; l'instabilità nella relazione fra partner; l'insicurezza; una depressione; una malattia improvvisa e invalidante.

Parliamo di un nuovo tipo di poliche ed è fondamentale riconoscere ogni situazioneQuesto vuol dire che, quando parliamo di politiche sociali oggi, dobbiamo cambiare prospettiva: parlare di politiche sociali significa parlare non solo di situazioni tipiche e standardizzate, ma di tutto quello che produce benessere.Se guardiamo le cose da questo punto di vista, ci sono almeno due conseguenze:POLITICHE SOCIALI AL PLURALEPrima di tutto, dobbiamo riconoscere che la dimensione sociale riguarda tutte le politiche: quelle per la casa, quelle per la mobilità, quelle per la scuola, quelle per i giovani, quelle per lo sport, quelle per la salute, quelle per l'infanzia, quelle per la sicurezza. Forse non è più possibile parlare di politica sociale, al singolare, ma di politiche sociali al plurale.IL VALORE DELLA COMUNITÀE poi dobbiamo essere consapevoli che, alla base di tutto, rimane da difendere il valore più importante di tutti: quello della comunità. Vivere in comunità è un'esperienza completamente diversa rispetto a quella di vivere in un albergo, dove ogni stanza è occupata da qualcuno, ma nessuno si conosce.

Senso di appartenenza, relazione continua, momenti di aggregazione e condivisione culturaleLa comunità è fatta di incontri e di relazioni: sono rapporti di vicinato, di amicizia, di parentela, di collaborazione; fanno nascere momenti di aggregazione, associazioni, forme di volontariato.La comunità, poi, si riconosce attorno a luoghi simbolici di condivisione, come la biblioteca, il teatro, la chiesa: sono i luoghi che esprimono la sua identità e rafforzano il senso di appartenenza. Questa grande ricchezza è il patrimonio che dobbiamo difendere e riprodurre continuamente. Pergine, da questo punto di vista, è cresciuta in maniera equilibrata: ha avuto fortuna, certamente; dispone di un elevato standard di servizi; ma, soprattutto, ha saputo “volersi bene”.Per questo le nostre politiche sociali sono sempre più politiche di comunità e, per quanto riguarda l'Amministrazione comunale, politiche trasversali.

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11N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

#KAIROSGIOVANI!

YOUTH TIMELA GENERAZIONE Z SI RACCONTA

NEL NUOVO PERIODICO DEL CENTRO GIOVANI #KAIROS

CHE COSA PASSA NELLA MENTE DEI GIOVANI?

COSA SMUOVE LA LORO CURIOSITÀ, I LORO INTERESSI, LE LORO PASSIONI? CI SONO LUOGHI DOVE POSSANO FAR SENTIRE CIÒ CHE PENSANO,

E SOPRATTUTTO, C’È QUALCUNO DISPOSTO

AD ASCOLTARLI? PER CERCARE UNA RISPOSTA A QUESTE DOMANDE È STATO

PENSATO IL PROGETTO DI COMUNICAZIONE DEL

#KAIROS, IL CENTRO GIOVANI DI PERGINE VALSUGANA,

CHE SI È DECLINATO IN TRE DIVERSE VESTI:

UN PERIODICO, UNA WEB RADIO, ED UN SITO WEB.

NUOVI STRUMENTI PER FAR SENTIRE LA VOCE DEI GIOVANI.

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12N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

TANTE IDEE E CONDIVISIONE DI SOGNI DI UNA GENERAZIONE NELLA VERSIONE CARTACEA E ONLINEContinua il percorso dedicato al giornalismo, all’innovazione ed alla comunicazione del Centro Giovani #Kairos di Pergine: è uscito in formato cartaceo e online il nuovo numero di Youth Time, il periodico scritto da e per i giovani, creato al #Kairos grazie al progetto “Sportello ti do una dritta”, all’interno del Piano Giovani di Zona di Pergine Valsugana e della Valle del Fersina. Ancora una volta le righe e le colonne di Youth Time raccontano gli spazi, gli interessi, i sogni della generazione Z, fra approfondimenti e interviste, classifiche e fotografie.

DECINE DI IMMAGINI, ARTICOLI, RACCONTI DI VOLONTARIATODiciassette articoli, 19 ragazze e ragazzi dagli 11 ai 27 anni, che hanno collaborato alla creazione di Youth Time, raccontando un pezzetto del proprio mondo, decine di immagini e spunti da una generazione che ha molto da dire.

Al centro del secondo numero del periodico c’è il tema del volontariato, con i racconti del volontario di SCUP al @Kairos, dei ragazzi dell’appartamento di Co-housing di Pergine Valsugana, del progetto Erasmus+ BROADER che con Inco Trento porterà volontari al di qua e al di là delle frontiere, e le ispirazioni nate da alcuni incontri che hanno animato il Centro negli ultimi mesi. Poi, musica, graffiti, studio, cittadinanza attiva, poesie, viaggi, spunti di riflessione sui temi delle migrazioni, della disabilità, degli stereotipi di genere. Come nel primo numero, su Youth Time non mancano le recensioni di libri, film, album e serie tv, e le classifiche, questa volta dedicate a musei e città da visitare prima dei trent’anni. Troverete anche due articoli legati al #Kairos Giovani: quello dedicato al programma delle attività di ottobre e quello che racconta la bellissima esperienza della #Kairos Radio che si prepara anch’essa ad essere online per la prossima puntata.

CONDIVISIONEASCOLTOPOSSIBILTÀPASSIONI

A questo link la versione sfogliabile onlinedi YOUTH TIME:

http://bit.ly/2yLNs59!

INFORMAZIONI

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13N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

IL PERIODICO YOUTHTIME#ARTE #MUSICA #VOLONTARIATO

...E TANTO ALTRO!

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14N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

YOUTH TIME - Il periodico del #Kairos Giovani -

Supplemento del Notiziario Comunale di Pergine Valsugana

CURIOSANDO FRA LE PAGINE

Volontario a chi?. .................. …..…………....2

Un anno al #Kairos………………………........….2

Co– Housing: le novità dall’appartamento di Pergine Valsugana…………...…………..………...3

Broader youth exchange: oltre i confini……..4

K- POP: dall’Oriente con furore, la musica che piace ai giovani asiatici, e non solo…..…6

LA PAGINA DELL’ARTISTA…….....................8

Writers: vandali o artisti?............................9

C’è un tempo giusto per tutto, anche per imparare……………………………………………….10

E allora al buio si puo’… anche imparare….12

L’angolo della poesia ……………….…………...14

La mia Italia…………………………………...…….16

Sei domande sui migranti, e sei risposte….18

Vi racconto #KAIROS RADIO....................20

Graffiti: il colore contro gli stereotipi ………22

Arriva l’autunno al #kairos giovani............26

The Joy of music……………………….............27

Watch, listen, read: le recensioni…………...28

10 cose che… …………………………..………...30

La redazione…………………………….……..….31

Ottobre al #Kairos……………………….……...32

VOLONTARIO A CHI? A cura di Equipe educativa #Kairos Giovani

Che cosa significa fare volontariato? Con che energie i giovani si affacciano a questo mondo? Quali sono le loro aspettative?

All’interno del #Kairos Giovani, il Centro Aperto e Centro di Aggregazione Giovanile di Pergine Valsugana, il volontariato è un tema fondamentale. Qui, svolgono i propri progetti di Servizio Civile Provinciale, Nazionale ed Internazionale diversi giovani italiani e stranieri, fra queste mura ragazzi e ragazze trovano sostegno per candidarsi a loro volta a progetti di volontariato, e muovono i primi passi all’interno di eventi e manifesta-zioni come membri di uno staff che mette a disposizione gratuitamente il proprio tempo. In un momento storico in cui le possibilità per i giovani di sperimentarsi come cittadini attivi continuano a moltiplicarsi e declinarsi, anche le motivazioni di ragazze e ragazzi sono al centro di una grande rivoluzione.

Per molti giovani, percorsi come il Servizio di Volontariato Europeo, il Servizio Civile Universale Provinciale e il Servizio Civile Nazionale, non sono più solo occasioni per spe-rimentare la cittadinanza attiva e sentirsi utili per la società, ma anche possibilità per fare esperienze in settori altrimenti di più difficile accesso, guadagnando anche qual-cosa. Continua a pagina 2 _________________________________________________________________________

IN QUESTO NUMERO… SOCIETÀ, MUSICA, POLITICA, ARTE, ATTUALITÀ, OPPORTUNITÀ, VOLONTARIATO, POESIA,

TECNOLOGIA, INTERCULTURA, RECENSIONI, VIAGGI, RADIO, GRAFFITI, PROGETTI.

Settembre 2017 Numero 2

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15N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

Sviluppo della didatticaattraverso un ambiente digitaleLa diffusione delle tecnologie nelle scuole si configura come un supporto della didattica. La sperimentazione di pratiche didattiche innovative come l’I-Theatre alla Scuola dell’Infanzia di Susà, diventa una risorsa per le attività di lavoro in piccolo gruppo. L’uscita all’Arte Sella effettuata in ottobre con il laboratorio “Alfabeti di Natura” è stata il contesto privilegiato per i bambini e le bambine della scuola per vivere pienamente esperienze a contatto con opere d’arte fatte con la natura, che hanno sollecitato storie e sguardi diversi sull’arte. Da queste sollecitazioni, dai materiali raccolti, dalle foto effettuate e dai disegni elaborati successivamente a scuola, nasceranno le storie utilizzando l’I-Theatre.

Ma che cosa è l’I-theatre?L’I-Theatre è un gioco/laboratorio o meglio un ambiente digitale per l’apprendimento, tramite il gioco, di invenzioni narrative. I bambini e le bambine usano le parole, disegnano, inventano e giocano con i linguaggi, anzitutto perché vogliono essere ascoltati; amano raccontare storie ed ascoltarle perché è il loro modo di pensare e rappresentare il mondo. Ma questa capacità embrionale ovviamente non basta; la competenza narrativa va educata di volta in volta, utilizzando le forme espressive più adatte all’età e allo sviluppo affettivo e cognitivo. Nel caso del linguaggio multimediale, con cui oggi i nostri bambini sono a contatto quotidianamente (internet, app, videogame, ecc.), servono anche gli strumenti adatti, da una parte per stimolare la creatività e per inventare e dall’altra per riflettere. La fruizione di tecnologia da parte dei ragazzi si sta piano piano spostando anche ai più piccoli; vediamo infatti come i bambini di due o tre anni, siano già in grado di relazionarsi attraverso il tocco ai cellulari o ai tablet, emulando i gesti dei più grandi e intuendo la possibilità di accedere a immagini, contenuti. Diventa quindi fondamentale iniziare percorsi di educazione, che contemplino l’utilizzo di strumenti digitali a partire dai più piccoli, però con una tecnologia progettata come gioco, che nasce dal bisogno di espressione del bambino e a servizio dell’educazione e del suo sviluppo creativo.

L’I-Theatre è una tecnologia che presenta tutta una serie di caratteristiche specifiche: estrema intuitività e semplicità d’uso, valorizzazione del design per l’infanzia mirato agli aspetti estetici e percettivi dell’esperienza. Sarà interessante a fine anno scolastico, dopo una specifica formazione del personale insegnante e la sperimentazione effettuata nelle sezioni, vedere i risultati narrativi ottenuti dai bambini e dalle bambine della Scuola Equiparata dell’infanzia di Susà.

Le insegnanti e la coordinatriceMariangela Simoncini

Scuola Equiparata dell’infanzia di Susà SPERIMENTARE: Il progetto I-Theatre per stimolare i bambini al lavoro di gruppo e all'utilizzo intelligente del linguaggio multimediale.

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16N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

Università della Terza Età Inizio delle lezioni Il nostro 34° anno di attività L’anno accademico 1983/84 apriva le porte per la prima volta ai 20 studenti che con passione si adoperarono affinché anche la nostra Pergine avesse una sede per le lezioni della scuola permanente, chiamata Università della terza età e del tempo disponibile, attività che da poco tempo si diffondeva in tutta Europa; con stima e commozione ricordiamo alcuni soci fondatori: Lina Morelli, Bruno Lorenzi, Jone Pizzini. Anno dopo anno le lezioni hanno visto il flusso dei frequentanti divenire sempre più corposo; la piccola sala presso l’ospedale psichiatrico era diventa dunque insufficiente, così come alcune altre soluzioni temporanee. L’Ente chiamato allora Comprensorio dell’Alta Valsugana ospitò per molti anni la sempre più numerosa platea studentesca, ma col passar del tempo, anche la grande sala circolare del Consiglio comprensoriale, divenne inadeguata. Finalmente trovammo posto nell’Auditorium comunale Don Milani, ultimato nel 2008; struttura che ci ospita tutt’oggi egregiamente, dove circa 300 persone ogni anno possono fruire comodamente del fruttuoso intervento culturale, sostenuto anche finanziariamente dal nostro Comune a favore della sua comunità. Martedì 17 ottobre 2017 l’auditorium traboccava di gente, venuta per l’inaugurazione del 34° anno di attività e per la prima lezione di storia tenuta dal docente Bazzanella Roberto, cembrano di nascita, ma divenuto perginese da alcuni anni.

Dopo l’intervento e il saluto da parte dell’Amministrazione comunale portato dalla vicesindaco Daniela Casagrande, ha preso la parola il referente principale della nostra segreteria, ing. Gianluigi Torre: egli ha ringraziato per il sostegno avuto in questi suoi dieci anni di volontariato, e passato il testimone alla signora Valeria Zampedri, che ha accettato volentieri il ruolo. In questa occasione non è mancato il ringraziamento a tutte le persone e studenti, che a vario titolo sostengono le attività dell’UTeTD, affinché proseguano nel migliore dei modi in primis le iscrizioni (300 da qualche anno), i corsi culturali in aula, le attività motorie nelle varie palestre, i laboratori ed i numerosi viaggi culturali e turistici in calendario.I N F O R M A Z I O N ISi desidera ricordare che le iscrizioni ai corsi possono proseguire fino a Natale, contattando la segreteria al martedì e al giovedì presso l’auditorium don Milani (dalle 15 alle 17) o la signora Valeria al numero telefonico340 481 7420. Chi dunque, per qualsiasi motivo, non ha potuto rinnovare l’iscrizione non si perda d’animo; se lo desidera lo può fare fino al 19 dicembre e sarete i benvenuti.

Gabriella Bonvecchio Beberstudentessa dall’a.a. 1992/93

Associazionismo: VOLONTARIATO | SOLIDARIETÀ | AIUTO | AGGREGAZIONE SOCIALE | NO PROFIT | COOPERATIVE | CIRCOLI

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17N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

Associazionismo: VOLONTARIATO | SOLIDARIETÀ | AIUTO | AGGREGAZIONE SOCIALE | NO PROFIT | COOPERATIVE | CIRCOLI

Centro Diurno Appm Un progetto riuscito! SkeggiaLab sui Piani Giovan di Zona Il Centro Diurno Appm, con sede a Pergine nella ex pretura, dopo un’estate densa di proposte per i ragazzi suoi ospiti e per quelli del territorio perginese, ha proposto il giorno 8 settembre un evento per concludere e dare visibilità al progetto SkeggiaLab sui Piani Giovani di Zona. Ma andiamo con ordine. Il Centro Diurno APPM in collaborazione con la Pro Loco, l’associazione Noi Oratori Pergine, i Vigili del Fuoco volontari sezione giovani, la Croce Rossa sezione giovanile e i due Istituti scolastici Pergine 1 e Pergine 2, ha presentato un progetto denominato “SkeggiaLab” sui Piani Giovani di Zona 2017. Il progetto è iniziato a febbraio 2017 e si sono iscritti 24 ragazzi/e che, aiutati da due volontari e due educatori del Centro Diurno, hanno realizzato, tra febbraio e maggio 2017, dei prototipi di macchine completamente in legno: chiamate appunto slit cars! Il primo appuntamento per “mettere in mostra” questi mezzi è stato l’ultimo giorno di scuola presso la scuola media C. Andreatta.Per i ragazzi autori delle slit cars è stata l’occasione per ricevere i primi lunghi e calorosi applausi da parte dei loro compagni di scuola che hanno “giudicato” le macchine producendo una classifica per i simpatici manufatti realizzati con particolare fantasia.Per l’occasione, è stata anche allestita una piccola mostra con le foto scattate durante la costruzione delle auto, ma anche con piccole realizzazioni in legno di alcuni ragazzi della scuola medie C. Andreatta*. Tra le otto slit-car, due sono state realizzate da alcuni giovani allievi dei Vigili del Fuoco Volontari di Pergine con l’aiuto dei propri istruttori. Il secondo appuntamento è stato una vera e propria gara.

All’interno delle iniziative per la “Festa granda” di Pergine, nel primo pomeriggio di venerdì 8 settembre, gli otto automezzi con rispettivi equipaggi sono stati protagonisti della “Rally Cars” con partenza da Maso S. Pietro a Pergine, attraverso il parco “Tre castagni”. Il percorso è stato allestito con varie prove di abilità ed ostacoli che gli equipaggi dovevano superare per ottenere il miglior punteggio, evitando di incappare nelle penalità. Questa giornata è stata una grande festa frutto di una collaborazione attiva e partecipata.

*presso le scuole Medie C. Andreatta, il Centro diurno APPM di Pergine, ha realizzato un laboratorio sulla “dispersione scolastica” utilizzando come strumento educativo il legno con cui abbiamo costruito delle piccole catapulte romane. Attraverso questo lavoro i ragazzi hanno potuto avvicinarsi alla “storia” romana in modo diverso ed attivo entrando nello spirito e nelle modalità assolutamente “geniali” degli antichi costruttori romani.

Anche durante quest'anno scolastico 2017/2018, il Centro Diurno APPM organizza laboratori ed uscite aperte ai ragazzi del territorio. Chi è interessato può chiamare il 0461 538128 o il 348 7786130.e-mail: [email protected]

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18N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

Un punto di riferimento per le famiglie del territorioIl Centro Famiglie a Pergine è e continua ad essere un importante luogo di incontro per molte famiglie del territorio, un punto di riferimento per molte mamme che non hanno l'aiuto di familiari vicini su cui contare. È altresì sito di attività, corsi, incontri informativi, organizzati e tarati in base alle necessità e richieste dei soci dell'associazione Gruppo Famiglie Valsugana.NEOMAMMEQuest'anno l'associazione ha scelto di dedicare una particolare attenzione alle neomamme e donne in dolce attesa, prevedendo per i bambini in fascia d'età 0-12 mesi una mattinata durante la quale lo spazio del Centro Famiglie è riservato a loro. A gennaio partiranno dei laboratori creativi rivolti appunto a questo target, durante i quali le mamme potranno creare degli oggetti-giochi tattili e sensoriali, mirati a stimolare la curiosità del bambino e ad affinare le sue competenze in questa particolare fascia d'età.Ci saranno inoltre incontri sul portare in fascia, corsi di massaggio infantile e di yoga per gestanti. LETTURE E LABORATORI CREATIVIAnche per i bambini da 1 a 3 anni è previsto un ricco programma di attività: una mamma del Centro Famiglie, volontaria di "Nati per Leggere", condurrà i piccoli in un viaggio nel mondo magico dei libri attraverso alcune storie e laboratori sensoriali per imparare giocosamente ad amare i libri. Seguirà "Mamma giochiamo!", un percorso di sei gioco-laboratori creativi durante i quali ciascuna mamma potrà trascorrere col proprio bambino un momento di condivisione, gioco, creatività e divertimento.PAPÀ IN GIOCO In autunno l'associazione Gruppo Famiglie Valsugana è stata impegnata nell'organizzazione e messa in scena di "Papà in gioco", un percorso itinerante di laboratori-gioco condotti in prima persona dai papà del territorio dell’Alta Valsugana e Bersntol.

Durante i 7 laboratori, che si sono svolti nelle comunità di Tenna, Mala, Levico Terme, Calceranica, Pergine e Piné, i papà hanno messo a disposizione le proprie competenze e passioni per condividerle con altri nuclei familiari del territorio e creare un momento di cura/gioco tra padri e figli al di fuori delle mura domestiche. Adulti e bambini hanno imparato insieme ai papà come fare la pasta fatta in casa, realizzare dei piccoli oggetti con l'argilla, creare bellissime costruzioni con i lego e manufatti artistici con materiali di recupero e naturali; hanno inoltre conosciuto e accarezzato un asino, scoperto il linguaggio della musica e modi speciali di lettura creativa accompagnata da strumenti. Il progetto, vincitore del Bando per le Pari Opportunità del 2016, ha suscitato molto interesse e curiosità rispetto alla novità di trovare i papà al centro della scena: molti sono stati i genitori disposti a regalare una testimonianza di cosa per loro significhi ricoprire questo importante ruolo, contribuendo alla realizzazione di un video documentario sull’evoluzione del ruolo del padre curato da Cooperativa Sociale Relè, proiettato il 16 dicembre presso il Centro #Kairos in occasione della festa conclusiva del progetto.I N F O R M A Z I O N IIl Centro Famiglie, situato a Pergine in Vicolo delle Garberie 6a, è aperto martedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.00, venerdì dalle 9.30 alle 12.00 (momento dedicato ai bambini dai 0 ai 12 mesi).Per informazioni sugli spazi, i servizi e le attività proposte potete visitare il sito web www.famiglievalsugana.it, la pagine facebook Gruppo Famiglie Valsugana, o scriverci all'indirizzo e-mail [email protected].

Gruppo Famiglie Valsugana Un nuovo progetto

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19N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

25esimo anniversario dell'inaugurazione del crocifisso di Lunz e prima edizione del "Vertikal Selvadek"La fine del periodo estivo ha visto il gruppo alpini di Castagnè molto attivo, per organizzare nel migliore dei modi la sagra patronale, la “Terza de setembre”. Quest’anno, infatti, ricorreva anche il 25esimo anniversario dell’inaugurazione del monumentale crocifisso ligneo, opera dello scultore Bruno Lunz. Un evento importante per la comunità, che ha voluto festeggiarlo con due giorni: sabato 16 s’è aperto con la prima edizione del “Vertikal Selvadek”, gara di corsa di quasi quattro chilometri, partita dalla chiesa di S. Vito e terminata in cima alla Marzola. Più di un centinaio i partecipanti, che poi hanno contribuito all’ottima riuscita della festa campestre.La domenica ha visto la cerimonia ai piedi del Cristo, con la sfilata dei numerosi gruppi alpini e poi il pranzo collettivo di tutta la Comunità. Un momento reso ancora più solenne dal discorso delle autorità e da quello pronunciato da Massimo Biasi, a nome del gruppo alpini, che trovate subito di seguito.“Come si capisce facilmente dal nome, Castagnè è terra di castagni. Una pianta longeva, che raggiunge grandi dimensioni e da sempre fondamento della nostra economia. Proprio da questa pianta uno dei nostri migliori artisti, se non il migliore in assoluto, Bruno Lunz decise di inventare un’opera d’arte da regalare alla propria Comunità. Dopo un lungo girovagare per i nostri boschi, un giorno accompagnato da Giorgio Biasi, allora capogruppo degli alpini, individuò la pianta giusta in un bosco di Lorenzo Biasi.

Alpini di Castagnè Terza de setembreCominciarono subito i preparativi per portare il castagno a S. Vito, dove Lunz lo avrebbe scolpito: sotto la guida dell’artista gli alpini cominciarono a tagliare i rami non necessari. Un primo problema nacque al momento del trasporto: ci provarono una domenica Rino Carlin, Ezio Gretter e Basilio Valgoi, ma i cordini dei verricelli si ruppero. Si decise di chiamare l’autogrù di Ciré, che sollevò la pianta, un missile di 110 quintali. Le sapienti mani di Lunz trasformarono il legno nel volto sofferente del Cristo inchiodato in croce; grazie all’aiuto di Giovanni Lunz fu costruito un tetto da posizionare sopra il maestoso crocifisso, inaugurato nell’aprile del 1992 e subito entrato nel prestigioso libro dei Guiness dei Primati. L’opera degli Alpini e degli Amici degli Alpini fece nascere ai piedi del crocifisso uno splendido monumento ai caduti in pietra, un simbolo per ricordare i nostri paesani scomparsi prematuramente durante i due conflitti bellici. Nel corso degli anni il Cristo ha attirato numerosi turisti, ma sono emersi nuovi problemi: il tetto originario è risultato troppo pesante, infatti, ed è stato necessario sostituirlo. Nel 2014, anno in cui cadeva anche il 50esimo anniversario di fondazione del Gruppo Alpini Castagné, grazie al contributo dell’Amministrazione comunale è stato installato l’attuale mantello in ferro per preservare l’opera. I lavori sono stati fatti in gran parte dai volontari del nostro Gruppo, che hanno regalato molte ore del loro tempo libero. Da 25 anni il Cristo di Lunz svetta sulle nostre case e veglia sulla comunità di S. Vito: ci auguriamo che i nostri discendenti, tra 250 anni ci passino ancora accanto!”

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20N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7

Flashmob perginese contro la violenza sulle donne - PH Silvia Tonelli

Progetto per la promozione delle pari opportunità ed il contrasto degli stereotipi di genereLa costruzione dei ruoli maschili e femminili è un processo che inizia sin dall’infanzia, gli stereotipi condizionano l’apprendimento, intrappolando uomini e donne in definizioni rigide che possono vincolare e limitare l’agire delle persone nel corso delle loro esistenze. Si è posta, pertanto, con forza, negli ultimi anni, l’esigenza di diffondere politiche di genere e pari opportunità. Il Cirolo ARCI di Pergine con il suo laboratorio "Diamoci una Mano", vuole offrire un'opportunità di condividere le esperienze inerenti le pari opportunità, intesa come crescita collettiva e consapevolezza operativa dove tutti imparano ed insegnano tramite l’ascolto, il confronto e la divulgazione dei percorsi personali. Sono trattati i temi quali le differenze di genere, la violenza, i diritti delle donne e dei minori, la globalizzazione culturale, le leggi di tutela delle donne, gli stereotipi ed i luoghi comuni legati al pregiudizio ed alla falsa percezione della figura femminile nella nostra società e nel mondo, le convenzioni che, a livello internazionale, tutelano i diritti umani in genere. Poiché non esistono qualità maschili e femminili ma solo qualità umane, eliminare gli stereotipi non significa annullare le diversità di genere fino ad appiattiretutti gli elementi di un gruppo o di una categoria di persone. Non significa proporre eroine a immagine e somiglianza degli eroi di sesso maschile, ma veicolare, attraverso le storie e i personaggi l'idea che sia possibile comportarsi nel modo più congeniale per ciascun individuo, indipendentemente dalsesso a cui si appartiene.

È essenziale comunicare che le qualità positive o negative dei personaggi dovrebbero essere tipiche di una personalità e non di un genere sessuale o di una categoria sociale, rompere gli schemi tradizionali, gettare le basi per un'educazione alla diversità, alla tolleranza, all'integrazione sociale delle minoranze, contribuire a formare una sensibilità più moderna, promuovere valori più ricchi e più vari.Discutere, rappresentare e mettere in risalto il radicamento degli stereotipi legati al sesso come vincoli alla piena libertà di scelta e alla valorizzazione delle peculiarità di genere.Gli stereotipi condizionano il nostro modo di agire e la società stessa. L’uso degli stereotipi di genere conduce ad una percezione rigida e distorta della realtà, che si basa su ciò che noi intendiamo per “femminile” e “maschile” e su ciò che ci aspettiamo dalle donne e dagli uomini. Ci serviamo di immagini generalizzate che riducono la complessità del nostro pensiero, del nostro agire e dell’ambiente e nel contempo annullano le differenze individuali all’interno dei singoli gruppi. Rinunciare agli stereotipi significa incominciare a guardare uomini e donne con occhi diversi, suggerendo che uomini e donne possono imparare a confrontarsi al di là di schemi prefissati e ad ascoltarsi meglio. Oltre alle parole, si vuole rappresentare e raccontare queste riflessioni anche attraverso le immagini (fotografie/video/cortometraggi), cosicché ognuno dei partecipanti possa trovare ed affermare modalità espressive personali.

Matteo Savastano

Arci Generalmente Diversi

2017: Un anno molto attivoIl 2017 è stato un anno molto attivo per l’Avis comunale di Pergine Valsugana: s’è cominciato lo scorso 24 febbraio con l’assemblea dei soci, quest’anno elettiva. Il nuovo direttivo è composto da Sergio Andreatta, Silvana Broll, Giuseppe Dellai, Giovanni Carlo Fontanari, Mauro Fruet, Martino Gerosa, Michele Gretter, Andrea Mariotti, Francesco Ochner, Riccardo Oss, Nadia Petri, Gianluca Piva, Salvatore Spadaro, Andrea Viliotti. Revisori dei Conti Roberto Betti e Carmelo Parrello. Domenica 24 settembre è stato sottoscritto l’atto di gemellaggio con la consorella di San Giovanni in Persiceto, cittadina bolognese da alcuni anni gemellata con la nostra città. Un’occasione speciale, visto che i nostri amici festeggiavano il settantesimo di fondazione, un traguardo molto importante al quale abbiamo partecipato gioiosamente. Dopo la sfilata dei labari per le vie cittadine e la S. Messa, lo splendido Teatro comunale ha fatto da cornice alla sottoscrizione della pergamena: il presidente Mauro Fruet, accompagnato dal presidente del Consiglio comunale, Renato Nisco, ed il responsabile al gemellaggio, Giorgio Mariotti, ha firmato il documento, subito imitato da Paolo Forni, presidente dell’Avis comunale di San Giovanni in Persiceto ed il sindaco Lorenzo Pellegatti. Molto soddisfatto il presidente Fruet: «L'unione, il gemellaggio che abbiamo suggellato rende sempre più ricca e vivace l'amicizia tra queste due città, e come un patto di sangue porterà nelle nostre comunità forza reciproca nella strada del volontariato, continuando a crescere e promuovere la donazione volontaria e gratuita di sangue, che è la vita».

Avis Pergine Il nuovo direttivoAvis da sempre è in stretto contatto col mondo sportivo e noi non siamo stati da meno, visto che in contemporanea agli eventi “diplomatici” si disputava un’amichevole di calcio tra una selezione amatoriale locale ed una perginese. Il risultato finale ha arriso ai padroni di casa, ma l’andamento della gara è stato in bilico fino al triplice fischio. Molto gradito è stato anche il terzo tempo, ovvero il pranzo che ha raggruppato tanti donatori di San Giovanni in Persiceto e gli ospiti perginesi. Un altro importante appuntamento è stata la serata sull’arresto cardiaco: presso l’auditorium delle scuole “Don Milani”, i dottori Lino Beber ed Alberto Cucino hanno parlato dei sintomi, grazie ai quali è possibile molte volte prevenire, mentre Michela Galvagni, infermiera istruttrice del soccorso di base ed avanzato, ha illustrato le principali tecniche d’intervento. Ospite speciale della serata è stato l’ex ciclista professionista Marcello Osler. Dopo il saluto del presidente Mauro Fruet, ha preso la parola Beber, che ha fatto un excursus storico sul cuore e sull’arresto cardiaco, partendo dalla medicina egizia per arrivare ai giorni nostri. Cucino ha, invece, proposto un’analisi maggiormente statistica, rilevando come ci siano circa 400mila arresti cardiaci all’anno in Europa, di cui 300 in Trentino; il fattore determinante, come ha sottolineato il giovane medico perginese, è il tempo d’intervento: se si superano i dieci minuti possono insorgere danni irrevocabili nell’organismo del paziente. Ultimo intervento è stato quello di Michela Galvagni, coordinatrice degli infermieri ed istruttrice di soccorso: in pochi minuti ha mostrato fisicamente come intervenire su una persona colpita da arresto cardiaco, dimostrando come in poche mosse si possa salvare una vita.

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I giovani raccontano l'esperienza del Giovedì Giovani L'Associazione NOI Oratori e la Parrocchia da sempre lavorano in sinergia per fare dell'oratorio Don Bosco un ambiente accogliente e vivo per tutta la Comunità perginese.Suor Cristina racconta: “L'ambiente informale del cortile e delle sale dell'Oratorio sono luoghi di incontro dove bambini, ragazzi, giovani ed adulti hanno l'opportunità di mettersi in gioco, scoprire e mettere a disposizione talenti, condividere sogni e così creare relazioni di amicizia che diventano testimonianza di fede”.

Per bambini e ragazzi le attività organizzate durante l'anno sono: Sabato Pomeriggio, Festa della Luce, Strozega di Santa Lucia, recital natalizio, Festa di Don Bosco e Carnevale.Molto partecipate ed apprezzate sono poi le attività estive, occasioni speciali di crescita sia per i bambini che soprattutto per gli animatori adolescenti come dice bene Isabel (animatrice):“È bellissimo il rapporto che si crea con i bambini: oltre che educatore, ti senti quasi una sorella maggiore; arrivi a voler veramente tanto bene a tutti. Con queste esperienze ti senti proprio bene dentro”.

Per adolescenti e giovani vengono proposti incontri della Comunità Animatori, momenti di formazione per animatori adolescenti, molteplici iniziative diocesane e del Movimento Giovanile Salesiano. Fulcro però di tutta l'attività giovanile è l'incontro settimanale del Giovedì Giovani, momento privilegiato di cura della propria anima, condizione indispensabile per affrontare le scelte della vita e per raggiungere la vita in pienezza. Federico e Stefania raccontano bene cos'è il Giovedì Giovani e cosa significa essere giovane in Oratorio. Federico (adolescente di V superiore):“Col passare degli anni l'esperienza al Giovedì Giovani si riconferma stimolante, coinvolgente e, allo stesso tempo, sempre nuova: si aggiungono altri ragazzi, si organizzano nuove iniziative, mantenendo però salda la voglia di stare assieme, di condividere esperienze e soprattutto di crescere”.

Stefania (giovane universitaria):“Finora sono sempre stata animatrice di gruppi alla prima esperienza di Giovedì Giovani e quindi di ragazzi al primo anno di scuola superiore. Trovo molto stimolante stare con ragazzi della loro età perché si trovano ad affrontare un sacco di contesti nuovi.Mi piace poter essere una guida per loro, poter dare risposta alle loro domande, rassicurarli e stimolarli in queste nuove avventure”.

Per gli adulti l'Associazione propone incontri di formazione, cineforum e il gruppo Creative, chiede inoltre ai volontari supporto logistico per le varie attività (cucina, pulizie, lavori manuali e di manutenzione della struttura). Lo spirito di questo gruppo è descritto bene da Oliverio (consigliere del Direttivo):“Far parte dell'Oratorio come genitore e adulto significa sentirsi a casa, sentirsi in famiglia: si possono condividere con i nostri figli e con tutti i giovani i valori religiosi dell'accoglienza, della lealtà, dello stupore, dell'umiltà, del mangiare insieme. L'Oratorio è il luogo dove si fa esperienza di Dio e del mettersi a disposizione della Comunità”.

Dal gennaio 2018, infine, tornerà a far parte dell'Associazione NOI, anche formalmente, il Movimento Decanale Pensionati ed Anziani. La loro presenza ed il loro accompagnamento con la preghiera sono sempre preziosi. In conclusione, l'Oratorio è aperto per quanti abbiano voglia di mettersi in gioco e di fare Comunità.I N F O R M A Z I O N IPer qualsiasi tipo di richiesta e/o di informazione scrivere a [email protected] o consultare la Pagina Facebook Noi Oratori Pergine.

Martina Dallafiorsegretaria NOI Oratori Pergine

Oratori Pergine In oratorio incontro tra generazioni

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Un gigante alto quasi tre metri. Manna caduta dal cielo. Acqua che sgorga da una roccia. Che cosa c’entra tutto questo con il parco Canopi di Pergine?Durante l’estate 2017 l’associazione dei Testimoni di Geova di Pergine Valsugana ha organizzato una serie di eventi chiamati "Racconti biblici al parco", nell’ambito della sesta edizione di Un salto al parco promossa dal Comune di Pergine Valsugana. All’ombra dello storico albero centrale presente al parco Canopi per 13 settimane circa una ventina di volontari hanno animato il tardo pomeriggio di bambini e non con la narrazione di racconti tratti dalla Bibbia. Ogni mercoledì è stato dedicato a uno o due personaggi storici quali Adamo ed Eva, Noè, Abramo, Lot, Mosè, Giosuè, Davide, Salomone, Giona, Daniele ed infine Gesù. Come detto all’inizio l’attività non è stata proposta solo come una narrazione di fatti contenuti nella Bibbia.Si è cercato di aiutare i presenti a rivivere con l’immaginazione usando tutti i cinque sensi episodi davvero straordinari. Scatole di cartone sono state usate per costruire la città di Gerico e bambini forniti di “trombette” hanno potuto girare attorno alla “città” prima che le mura cadessero. Piccoli e grandi hanno potuto rivivere il coraggio mostrato da Davide affrontando “armati” di fionda e “sassi” (piccole palline di gomma) una sagoma del gigante Golia alta circa tre metri… Tutto questo con l’obiettivo di animare uno dei parchi storici della città ma non solo, aiutare i presenti a conoscere o rivivere avvenimenti avvincenti narrati nel libro più diffuso al mondo. Oltre a questo ogni settimana si è cercato di aiutare i presenti a trarre una morale o utili insegnamenti dal comportamento dei vari personaggi. Una bambina di 10 anni ha scritto: “Mi piace molto questa attività perché anche se so già la storia di quel personaggio, seguendo l'attività posso cogliere insegnamenti che non sapevo. È anche divertente perché facciamo tanti giochi. […] La conversazione va a domande e risposte […] Le domande aiutano a rendere interessante la conversazione e così non ti annoi. Mi piace tanto andarci perché mi diverto e sto in compagnia dei miei amici.”

Testimoni di Geova Il Racconti biblici al Parco CanopiLa preparazione ha richiesto diverso tempo ma i volontari sono rimasti entusiasti dall’iniziativa. Una volontaria ha raccontato:“Mi ha fatto piacere vedere che nessun bambino si è annoiato al programma, anche per chi era un semplice osservatore non vedeva l'ora di colorare o ritagliare!” Un’altra ha aggiunto: “L'attività per me ha rappresentato una piacevole sfida da 'grandi' che conoscono la Bibbia, ad entrarvi e a viverla con gli occhi dei bimbi. È stato un appuntamento gioioso e divertente con un testo sicuramente importante, ma anche alla portata dei più piccoli. Chi ha ricavato più piacere e beneficio nel tradurre e riportare loro le sue storie avvincenti ed i suoi insegnamenti siamo stati, forse, proprio noi volontari. Credo che tutti noi saremmo sicuramente pronti a ripetere questa bellissima esperienza!”

Con l’occasione sono stati distribuiti in maniera gratuita libri e opuscoli per bambini come Insegnatelo ai bambini, Il mio libro di racconti biblici e La Bibbia anche per me, quest'ultimo preparato per bambini dai 3 anni in giù. Tutte le pubblicazioni sono disponibili gratuitamente anche sul sito jw.org dove è presente un’ampia sezione di attività scaricabili e stampabili come Storie Bibliche a Fumetti, Impara Disegnando e molto altro. Queste schede sono state molto apprezzate dai bambini presenti al parco tanto che alcuni hanno voluto collezionare il materiale distribuito durante l’estate.

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23N O T I Z I E D E L C O M U N E D I P E R G I N E N ° 1 0 9 - D I C E M B R E 2 0 1 7